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16 sabato 3 novembre 2012

Trento
Lex consigliere provinciale dellUdc ha lasciato il suo partito dopo la delusione dellesclusione della lista nel 2008 Ora firma lappello del movimento di Montezemolo e Riccardi

l'Adige
La passione politica lho sempre avuta e non ho mai rinunciato a immaginare un progetto per la comunit. Il 17 novembre sar a Roma, perch questa uniniziativa seria e importante

POLITICA

Riecco Marcello Carli con il manifesto di Dellai


LUISA MARIA PATRUNO Dopo quattro anni di silenzio, Marcello Carli, 43 anni, si riaffaccia sulla scena politica pronto per nuove sfide alla vigilia di un 2013 importante, nel quale si terranno le elezioni politiche (in aprile e forse prima) e le provinciali (in autunno) firmando - assieme ad altri 3.700 - il manifesto centrista Verso la Terza Repubblica, promosso da Luca Cordero di Montezemolo, il ministro Andrea Riccardi, Raffaele Bonanni (Cisl), Andrea Olivero (Acli) e il governatore trentino Lorenzo Dellai. passato il tempo sufficiente per superare la delusione del 2008, quando Carli, allora consigliere provinciale uscente dellUdc, non pot ricandidarsi per lesclusione della lista dalla competizione elettorale a causa di una firma mancante. Dopo le elezioni, Dellai nomin comunque un assessore dellUdc, partito che aveva scelto di lasciare il centrodestra per sostenere il governatore uscente, ma a Carli prefer Lia Beltrami. Da allora il giovane ex democristiano ha rotto con lUdc e con la politica ed tornato alla sua attivit di imprenditore. Adesso per confessa di aver ritrovato passione politica riconoscendosi nellappello di Montezemolo e Dellai e non esclude di potersi rimettere in gioco. Marcello Carli, cosa vuol dire questa firma, torna a fare politica? Ho letto i contenuti del manifesto e ho condiviso la proposta. Mi pare che oggi la confusione regni sovrana dal punto di vista politico e per questo credo che Italia Futura e questo manifesto che oltre a Italia Futura mette insieme altre forze della societ civile possa essere una base di partenza importante perch un progetto serio e sobrio. Abbiamo capito infatti che gli estremi non funzionano e che i radicalismi non risolvono i problemi. Lei stato fino al 2008 consigliere provinciale dellUdc. Ora se firma questo manifesto vuol dire che non si riconosce pi in quello che era il suo partito? Io sono anni che non sono pi iscritto allUdc, perch lUdc trentino ha vissuto dei momenti problematici e poi ero molto impegnato in azienda e non ho pi trovato la motivazione per iscrivermi. Ora penso che ci sia bisogno di riunire le persone di buona volont intorno a un progetto che quello che mi sembra di vedere nel manifesto Verso la Terza Repubblica. Questo vuol dire che le piacerebbe tornare a impegnarsi attivamente in politica? Magari candidarsi di nuovo? (Ride). In questo momento sono molto impegnato in azienda, ma la passione politica lho sempre avuta e non ho mai rinunciato a immaginare un progetto per la comunit. Purtroppo in questi anni credo che si sia abdicato troppo al pensiero, per il fatto che i grandi partiti, come luoghi di elaborazione di un pensiero politico basato su dei valori, sono venuti meno. Per questo mi piace questo progetto. Permette di tornare a confrontarsi insieme sulle priorit e su quello che serve ai territori, ai comuni, al Paese. stato Dellai a invitarla a sottoscrivere il manifesto? No, ma ho grande stima in Dellai, Montezemolo e Riccardi che lhanno promosso. Il 17 novembre andr a Roma al lancio del nuovo movimento? Certo, andr sicuramente. E sono contento che finalmente ci sia un luogo per poter tornare a parlare di politica.

Senato | Divina vuole sostituire in aula una frase del re con una di De Gasperi

IN BREVE
PANIZZA IN VISITA IN FRANCIA E CECHIA In occasione dellinaugurazione a Chynava, in Repubblica Ceca, della mostra fotografica Boemia mia, lassessore provinciale alla cultura, rapporti europei e cooperazione, Franco Panizza, ha incontrato nei giorni scorsi la presidente della Camera dei deputati della Repubblica Ceca, Miroslava Nemcova. Fra le visite istituzionali anche quella con i vertici del locale Museo militare (Vojensky Historicky Ustav Praha) per concordare iniziative comuni per il Centenario del primo conflitto mondiale. Due giorni prima lassessore alla cultura si era recato in Francia, in visita alla citt simbolo di Verdun, sempre con lintento di costruire una rete di relazioni internazionali in vista della ricorrenza dei cento anni dallo scoppio della Grande Guerra. AL CINEMA PER LA LILT Una raccolta fondi per le attivit di educazione alla salute per i giovani su iniziativa della Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori) in programma a Trento il 7 novembre. Si tratta di unanteprima cinematografica dedicata ai bambini con il film danimazione Hotel Transylvania, alle 17.30 al cinema Nuovo Roma, ma solo con prenotazione alla Lilt. CICLO DI INCONTRI PER GIOVANI COPPIE Anche questanno il servizio Attivit sociali del Comune di Trento, in collaborazione con il Tavolo della formazione alle relazioni familiari, propone alle giovani coppie il ciclo di incontri Dalla coppia alla famiglia. Le serate, a ingresso libero, si terranno a novembre a Villa de Mersi a Villazzano, con inizio alle 20.30.

A ROMA

Un forfait per i Circoli anziani

No a Vittorio Emanuele II
Il senatore leghista Sergio Divina vuole sostituire Vittorio Emanuele II con Alcide De Gasperi. Secondo il senatore trentino non costituzionalmente opportuno che dietro lo scranno del presidente del Senato campeggi ancora la frase che il re Vittorio Emanuele II pronunci nel discorso Alcide De Gasperi dellinaugurazione dellaula del Senato del Regno il 27 ottobre 1871: LItalia restituita a se stessa e a Roma. Qui dove noi riconosciamo la patria dei nostri pensieri ogni cosa ci parla di grandezza ma nel tempo stesso ognicosa ci ricorda dei nostri doveri. Il Senato del Regno, dice Divina, fu sciolto il 14 novembre 1947 con legge costituzionale dallassemblea costituente. La frase dunque di Vittorio Emanuele II - sostiene il senatore del Carroccio - dietro lo scranno del presidente del Senato della Repubblica non oggettivamente adatta ad unaula che legifera nel rispetto del dettato costituzionale repubblicano. Meglio sarebbe -propone il senatore trentino della Legaspostare quella frase in una delle sale di Palazzo Madama e mettere al suo posto linizio del discorso che De Gasperi, due mesi dopo la proclamazione della Repubblica, fece alla Conferenza di Pace di Parigi il 10 agosto 1946 che iniVittorio Emanuele II ziava cos: Prendendo la parola in questo consesso mondiale sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, contro di me. LItalia, ricorda Divina si presentava a quella conferenza di fronte alla potenze vincitrici non era solo un Paese in miseria e devastato dal conflitto mondiale, ma anche un Paese portatore di una fama non certo ragguardevole: voltagabbana, incapace di onorare i patti, e per di pi anche ex-alleato dei nazisti. Questa la frase da mettere dietro allo scranno del presidente del Senato - ribadisce Divina - in modo che rimanga impressa la difficile situazione politica, economica, sociale del nostro paese in quel periodo e di cui De Gasperi si fece carico.

Convenzione con la Siae


Lassessore provinciale alla cultura, Franco Panizza, ha incontrato nei giorni scorsi a Roma i vertici della Siae (societ autori ed editori) facendosi portavoce delle proteste delle associazioni di volontariato trentine. Dallincontro emersa lipotesi di una convenzione fra Provincia e Siae per un pagamento forfettario annuo dei diritti relativi alle manifestazioni organizzate nei Circoli anziani oppure, in alternativa, ad un accordo ponte tra Siae e i circoli stessi. stato detto inoltre che ci sar anche un incontro, a Trento, tra enti, associazioni culturali, sociali, ricreative che hanno rapporti con la Siae. Sar presente il direttore del Triveneto, Giuliano Facchinato, a cui spetta la competenza anche per il territorio trentino. Sul tavolo la proposta di semplificare e snellire - anche attraverso il varo di un portale internet dedicato agli utilizzatori professionali - tutto quel che riguarda la modulistica e le procedure. Lassessore Panizza, ha avuto poi una serie di incontri presso la presidenza del consiglio dei ministri in merito alle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra. A nome della Provincia, ha proposto il Trentino come sede del Memoriale nazionale che dovr ricordare - raccontando tanto gli aspetti bellici che quelli della vita quotidiana - le vicende di popoli in armi. A questo proposito sar nelle prossime settimane a Trento il sottosegretario Paolo Peluffo: si incontrer con il Comitato che la Provincia ha messo in campo per seguire ed organizzare le commemorazioni del centenario.

Costi della politica | Magnani accusa i partiti: Puro interesse di bottega

Il caso | Per evitare rischi con la Corte dei Conti

La maggioranza voleva pi posti da spartire


Mario Magnani, consigliere provinciale ex Upt ora nel gruppo misto e promotore di iniziative civiche in vista delle prossime elezioni, attacca i partiti di maggioranza che hanno fatto resistenza alla modifica della legge elettorale per eliminare lincompatibilit fra la funzione di assessore e consigliere provinciale per poter avere pi posti da spartire. Gioved - scrive Magnani in una nota - ho partecipato alla riunione di maggioranza che ha portato allabolizione della cosiddetta porta girevole, lincompatibilit tra il ruolo di assessore e quello di consigliere nel nostro Consiglio. Ho potuto constatare che molte persone legate ai partiti cercavano di mantenere questo meccanismo, per puro interesse di bottega. Per poter avere pi posti da spartire. Non ci potevo credere, mi sembrava di vedere una distanza siderale da ci che i cittadini chiedono alla politica. Mi fa piacere - continua Magnani - essere stato uno dei consiglieri che con la sua determinazione ha costretto i partiti a cambiare idea. Ho sostenuto questo cambiamento doveroso, perch anche durante questa legislatura c stato un forte scollamento tra esecutivo e legislativo, gli assessori in aula non cerano quasi mai. Un risultato positivo stato anche quello della riduzione del numero degli assessori (sei pi il presidente) e dei possibili assessori esterni (massimo uno). Monti ci avrebbe chiesto di ridurre il numero dei consiglieri a 20 nella nostra assemblea provinciale. Ma il Trentino un piccolo Parlamento viste le competenze esclusive che ha la nostra Provincia ed necessario mantenere le funzionalit delle nostre commissioni legislative.

Eredit al Comune in tribunale Trento decide per la difesa legale


Il cuore avrebbe detto di lasciare il patrimonio alla vedova, ma la ragione ha consigliato di accettarlo, per evitare possibili accuse di danni erariali da parte della Corte dei conti. Cos la giunta comunale, dopo che il Consiglio aveva deciso di accettare leredit di un cittadino, ha deciso di difendersi in tribunale di fronte alla vedova che ha citato lamministrazione. La vicenda ha dei contorni piuttosto drammatici e prende origine qualche anno fa, quando un uomo e sua figlia morirono in un incidente stradale a bordo della loro auto. Soltanto la moglie riusc a cavarsela, pur subendo pesanti conseguenze fisiche (oltre che morali) a seguito dello scontro. Quando la donna si riprese e cominci ad occuparsi delle questioni burocratiche legate alla morte del marito scopr che egli, nel testamento redatto qualche tempo prima, aveva deciso di lasciare tutto il suo patrimonio - consistente in tre appartamenti - ai poveri. Ma la vedova, che evidentemente non condivideva la scelta, decise di impugnare il testamento, sostenendo che al momento della compilazione del testo il marito non era capace di intendere e di volere. Allo stesso tempo la donna ha chiesto la condanna anche per il Comune di Trento. Ci si chieder: cosa centra in tutto questo Palazzo Thun? Semplice: la norma in uso a Trento prevede che se una persona lascia per testamento tutto il suo patrimonio agli indigenti, esso venga incamerato dallamministrazione comunale, che poi la destina ad opere a favore dei bisognosi. Ora sar il giudice a stabilire se leredit spetta al Comune o alla vedova.

A2110189

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