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l'Adige

TRENTO
Cisl e Uil si preparano per le assemblee dei docenti del 13 e 14 dicembre. Ancora gelo con la Cgil Prosegue lo scontro su graduatorie e fondi di istituto

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sabato 1 dicembre 2012

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ISTRUZIONE

Luned i segretari confederali al Palazzo dellistruzione Freddi i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil: peggiora il quadro normativo. Incertezze per gli insegnanti

Scuola, un taglio di 8,5 milioni di euro


Luned il confronto tra sindacati e assessore Verso la riduzione strutturale di Ata e docenti
ANDREA TOMASI Cisl e Uil scaldano i motori in vista delle assemblee sindacali del 13 e 14 dicembre. Ma il primo vero appuntamento ci sar luned. Dopodomani lassessore provinciale allistruzione Marta Dalmaso e il dirigente del Dipartimento della conoscenza Marco Tomasi incontreranno i segretari di Cgil, Cisl e Uil: un confronto sulla finanziaria provinciale e i tagli dettati dalla spending review. Nelle scorse settimane si parlato delle spese per laccompagnamento in mensa degli alunni delle scuole elementari e medie. Stando al disegno originario quelle ore si dovrebbero appaltare a imprese cooperative, per un risparmio annuo di circa 3,1 milioni. Ma i rappresentanti sindacali hanno fatto notare che quel taglio si sarebbe tradotto nella mancata assunzione di 310 docenti a tempo determinato (vedi anche riquadro a destra). Da qui lipotesi di pescare denaro da due contenitori: il Fondo qualit (destinato a progetti speciali dedicati al disagio o alle politiche di inclusione) e il Foreg. Ma se questa potrebbe essere una soluzione tampone parziale per medicare la ferita di una parte dei precari, dal Palazzo dellistruzione si chiede collaborazione (alla parte sindacale) per trovare una soluzione permanente: la Provincia deve ridurre le spese. E da qualche tempo, nellambiente, gira un documento riguardante i costi riducibili. Nella slide intito-

SCUOLA

Ore accompagnamento

Mensa, la Cgil raccoglie firme


La Flc Cgil raccoglie le firme per linterscuola. Il sindacato di via Muredei annuncia assemblee per tutti gli istituti comprensivi di elementari e medie. Si raccoglieranno firme dei docenti per chiedere alla giunta Dellai lo stralcio della norma del disegno di legge finanziaria che prevede laffidamento in via prioritaria del servizio di interscuola e sorveglianza mensa a imprese cooperative. Il sindacato avvier una serie di assemblee su tutto il territorio. Si parte da Riva venerd 7 dicembre per chiudere con Cavalese il 20 dicembre. Nella petizione si chiede di stralciare il comma 4bis dellarticolo 84 della legge provinciale 5/2006 introdotto dal comma 8 dellart.38 del disegno di legge finanziaria per il 2013 in fase di discussione. La richiesta di stralcio sostenuta unitariamente da Cgil, Cisl e Uil del Trentino che per si sono divise sul fronte della mobilitazione.

A sinistra lassessore provinciale allistruzione Marta Dalmaso Sopra manifestazione a difesa dei docenti precari

lata Formazione del capitale umano si legge: possibile far fronte alla riduzione della spesa attraverso misure di riorganizzazione del settore quali: personale insegnante (revisione delle politiche quantitative e qualitative); personale ausiliario (revisione dei parametri di assegnazione del personale extraorganico alle scuole dellinfanzia e estensione degli appalti per la pulizia delle scuole in luogo dellutilizzo di personale provincia-

le); razionalizzazione dellofferta scolastica; revisione dei criteri di compartecipazione alla spesa per quanto attiene i libri di testo, il servizio di prolungamento dellorario nelle scuole, gli interventi formativi per il rilascio dei patentini. Linee di azione, queste, su cui si ragiona e di fronte alle quali si registra la freddezza dei sindacati che, pur divisi (le assemblee generali del 13 e 14 dicembre sono state indette da Cisl e Uil, ma - al momento - la Cgil se ne tiene fuori) difficilmente andranno a nozze con la proposta Dalmaso. Vedremo luned come si concluder la riunione. Certo - dicono i delegati sindacali - che la Provincia punta su una sforbiciata delle risorse della scuola (personale docente e non docente, libri, orari). Ma di quanto soldi stiamo parlando? Si tratterebbe di 5,4 milioni di euro: un taglio strutturale che, appunto, dovrebbe essere riproposto ogni anno. Si tratta ora di capi-

re quale sar la reazione di Cgil, Cisl e Uil in questo periodo di forti tensioni in ambito scolastico. Sommando il taglio strutturale da 5,4 milioni ai 3,1 (da prendere dal Foreg e dal Fondo qualit) si arriva a quota 8,5 milioni da togliere al pianeta istruzione (il costo di quattro rotatorie, in Trentino). Intanto i sindacati continuano a procedere divisi: Cisl e Uil (che nei giorni scorsi hanno esultato per lo scongelamento degli scatti a livello nazionale e che sono a favore della chiusura della graduatoria provinciale) da una parte, la Cgil dallaltra. Ci sono poi gli Stati Generali (Alessandro Genovese e Nicola Zuin) che spesso si trovano in linea con Pietro Di Fiore (Uil) e che oggi commentano cos liniziativa delle assemblee: Ci saremo. Sui contenuti ci riserviamo di riflettere. Notiamo per che, per la seconda volta, non siamo stati invitati a partecipare. Ci presenteremo con i nostri nastri gialli.

LINTERVENTO

Il consigliere Magnani prende posizione sui punti nascita

Ioppi costretto alla rettifica dalla politica


Dopo lintervista al capo del dipartimetno materno-infantile Marco Ioppi che denunciava mancanze nei punti nascita degli ospedali di valle, la retromarcia qualche ora pi tardi dello stesso Ioppi con un comunicato da lui firmato e redatto negli uffici della direzione centrale di via Degasperi e lintervista a Ugo Rossi, sulla vicenda interviene lex assessore alla salute nonch consigliere provinciale Mario Magnani. Il dottor Marco Ioppi ha detto la verit sui punti nascita ed stato costretto a rettificare le proprie opinioni scientifiche per piegarle ai voleri della politica. Alle mamme si deve dire la verit, non quello che vuole la politica, dice Magnani cercando di dare una spiegazione alla virata del dirigente dellAzienda. vero che i punti nascita completi per quanto previsto dalla sicurezza sono solo Trento e Rovereto, gli altri non creano problemi perch il parto nel 90 per cento dei casi fisiologico, basta laiuto dellostetrica nella maggior parte dei casi. Nel caso di complicanze c bisogno di esperienza, avere alle spalle una certa casistica, un buon numero di nati. Va fatto uno screening per tutti i casi di possibili complicanze. Per Magnani il fatto stesso che i casi pi complicati si mandino a Trento o Rovereto significa che queste sono le sedi pi complete. Gli altri punti nascita sono sicuri se il parto ha le caratteristiche di normalit o di complicanze gestibili con le risorse umane e tecniche disponibili. Per il consigliere provinciale questo andrebbe detto alle mamme, come pure avrebbe detto che c la possibilit in caso di emergenza di trasportare la mamma ed il bambino nei centri accreditati. Sulla questione S.Camillo Magnani manifesta un certo scetticismo e parla di scelta azzardata. In questo ospedale nascono circa 600

Alle mamme si deve dire la verit. Chiusura del S.Camillo: scelta azzardata
bambini. Inoltre a poche centinaia di metri dal Santa Chiara per le urgenze. Non conosco il modello organizzativo per accogliere nelle stanze a 6 letti, gi sovraffollate, altre 600 mamme. Questo un tema molto importante, il parere degli esperti fondamentale. Sottolineando ancora il fatto che a Ioppi sarebbe stata tappata la bocca o quel che peggio sarebbe stato costretto a smentire quanto da lui stesso dichiarato, Magnani si augura che si cambi e si valorizzino le professionalit per quello che valgono, non solo per la fedelt cieca ed acritica.
A2120186

Il consigliere provinciale Mario Magnani

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