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Benvenuto al tuo cuore

E 'da un lontano tempo che non ci parliamo:


sono contento della tua venuta,
ho piacere a parlare con il tuo spirito.

Siedi comodamente.. al mio cospetto.


Io e te siamo parte di un'unica cosa,
e il mio tempo e il tuo tempo
sono un unico tempo.
Non condividiamo però lo spazio,
e lo spazio (come tu sai),
è molto importante per questa vita.
Abbiamo navigato molto, su piccole imbarcazioni.
Ricordi, quelle case basse, lungo il canale?
E ci siamo spostati, muovendo remi,
facendo scivolare le pale nell'acqua.
Ed era freddo, e c'era nebbia,
e il nostro movimento sembrava una canzone.
Ed è stato così per tanto tempo.
Hai visto, fin dove sono giunto?

Allora, pensavamo di poter sfidare il tempo,


e lo spazio, e il vento,
ma non sapevamo ancora remare bene:
eravamo giovani,
e non avevamo conosciuto ancora il mare aperto.
Ora sono qua al tuo fianco:
quanto tempo, è passato!
Quante esistenze!
Le tue e le mie,
distinte e poi ancora assieme.
Poi dopo l'ultima guerra me ne sono andato,
e ho capito che era venuto il mio tempo
per non ritornare.
E allora ho voluto riabbracciare i miei cari,
e li ho guardati tutti, e li ho cercati.
Poi ho trovato te,
e mi sono fermato.
Mi sono fermato per assaporare il tuo tempo,
la tua essenza di vita, la tua complessità,
il tuo piacere infinito di stare qui su questa terra.
Mi sono calato molte volte nella tua vita,
e.. ne ho assaporato anche qualche difetto.
Ti ho conosciuto bene.
Ti ho conosciuto vestito di un altro aspetto.
Oggi chi sei?
Oggi sei un grande uomo.

Sono venuto a dirti che devi fare armonia


fra quello che senti di te e quello che vedi di te.
A quello che vendi, di te.
Sono venuto perchè è il tempo.
Ti ho portato uno specchio,
uno specchio,
uno specchio fuori dal comune,
uno specchio tondo:
in questo specchio,
guardi la tua immagine
e vedi i tuoi difetti;
poi lo giri,
guardi la tua immagine,
e ti vedi grande.
Ti ho portato questo specchio
perchè tu possa romperlo con violenza.
Perchè devi imparare a sentirti,
e non guardarti e giudicarti,
e un giorno esser grande
e un giorno esser piccolo.

Ogni giorno devi essere dentro al tuo cuore,


e ogni giorno devi essere nè spento nè acceso,
ma essere te stesso. Sono venuto con uno zaino, pieno di parole:
parole che dovrai legare al tuo cuore e alle tue dita, alle tue mani.
E con queste parole dovrai fare,
perchè in quello zaino non potrai mettere il molto e il niente..
ma dovrà contenere il tuo giusto peso della vita.

Hai presente un uomo che ribalta le sue tasche?


E dentro cosa trova?
Pochi spiccioli, forse, o solo polvere?
Tu non sei un uomo che deve continuare a voltare le sue tasche.
Tu sei un uomo che deve imparare
a riempire equamente le sue tasche con il suo valore.
E il suo valore non può essere tanto-tanto,
e poco-o-niente.

Il suo valore è vita.


E' la consolazione per gli altri.
Il suo valore è respiro.
Ascoltati di più.
E amati molto di più
di quanto non stai facendo ora.
Come vedi, hai grandi talenti.
Hai grande cuore.
E hai grande energia.

Contieni dentro l'energia distruttiva.


Cosa credi?
Che non sia figlia del tuo tempo?
Che non sia dentro ad ogni essere?

Tutti abbiamo due aspetti.


E tu lo sai bene, e li conosci bene:
perchè ancora vuoi rimanerne vittima?
Sposali, uniscili, fanne creatività e vita.
E se ti fa così paura.. chiamami:
ti aiuterò a rompere lo specchio
Io sono dentro al tuo cuore.

Ma per ascoltarmi, devi fare silenzio.


E il silenzio non è la tua meditazione.
Il silenzio è luce.
E' una voce che nasce da dentro,
e che ti parla su un altro piano.
E ti riporterà indietro,
e ti riporterà il pianto,
e ti riporterà il grido,
e allora griderai aiuto,
e quando questo grido sarà forte e ampio,
e uscirà con tutta la tua voce,
ricordati:
io ci sarò, e allora mi avrai sentito.

Nascerà così da te l'essere fiorito,


e quella parte di te che non ami
(che credi diabolica, ogni tanto)
ti avrà abbandonato.

Uno straccio del tuo passato se ne sarà andato,


e libererà per sempre il tuo cuore.
E allora.. allora sì,
potremo correre insieme di nuovo.
E allora vivrai in comunione e in unione col mondo,
con l'universo, con la tua vita, con tutto,
e non ci sarà più distinzione,
non ci sarà più differenza,
fra il valore di una pianta e il più grande essere umano.
E tu sarai unico, e piccolo, e dolce,
e farai molto,
e aiuterai veramente il mondo.

Sopravviverai, certo, se sopravviverai.


Sopravviverai al pianto, sì:
e ritornerai bambino,
giovane,
adulto e saggio.
E mai più,
perderai il tuo cuore.
Allora sentirai che tutto l'amore che hai attorno
non è stato valutato,
non è stato assorbito.
E ti inginocchierai,
per i frutti della vita
che non avevi ancora raccolto,
e da tanto tempo avevi affianco.
Grande sarà per te, quel giorno,
e io ci sarò, al tuo fianco.
Ascoltami, ascoltami ora con il cuore:
posso solo indicarti una strada priva di paura
e priva di terrore,
che passa ancora una volta attraverso il dolore
e la sofferenza,
ma una nuova sofferenza,
una sofferenza di cuore,
una sofferenza per amore,
una sofferenza che è
sinonimo di cambiamento,
una sofferenza che vuol dire
solo comunione di spirito e di intento,
una sofferenza che si libererà
in un volo in un batter di ali,
in un respiro.
Tu sei degno del tuo cammino:
non lo scordare mai.
MAI.

Nessuno vuole incarcerarti,


nessuno vuole chiuderti,
nessuno vuole ostacolarti.
Ma tu ogni tanto sei il tuo carceriere,
perchè hai paura,
perchè hai paura di vivere libero.
Allora, dona le tue emozioni.
E allora credi, nei tuoi istinti.
Amati, con i tuoi molteplici cuori.
In te sono racchiusi tanti aspetti della vita:
accoglili,
acconsenti al tuo essere umano di vivere
in questa terra su più piani.
Non è comune, ma TU hai scelto questa gara,
e devi portarla a termine, e senza paura.
Ma non coprirti di ridicolo,
nascondendoti dietro a un dito.
Sii sincero, e dillo:
dillo, che hai un cuore che scoppia d'amore;
dillo, che hai bisogno di parlare con molte persone;
dillo, che avresti voglia di far l'amore con molte donne..
Dillo.
Dillo!
Perchè molti piani vivono in te,
e molte esperienze diverranno vicine.
Certo, puoi comunque scegliere,
però quello che senti è vita,
non è morte,
non è chiusura,
non è un cattivo gioco.
Dillo,
che hai bisogno di essere accettato,
e che molte volte hai bisogno di essere amato.
Dillo,
e non avere paura,
perchè io ti conosco bene,
e sono una parte di te,
e posso aiutare il tuo cuore solo nella verità.
Pensa a quanti cuori potrai aiutare tu,
se solo riconoscerai la tua umiltà e la tua saggezza.
Sii sereno, ed affrontati.
Affrontati, questa volta:
non costruire un altro castello di carte, per vederlo crollare.
Questa volta usa mattoni.
E circondati di belle piante.
E circondati della bellezza della vita.
E apprezza quello che hai fatto.
Ad ogni persona è stata data l'opportunità
di fare un percorso evolutivo,
dolce, forte, di spirito, rieducativo, di controllo,
e di liberazione al tempo stesso,
e allora scegli questa strada.
Quando ti senti abbattuto,
cammina, cammina, cammina, cammina..
perchè il suono della terra sotto i tuoi piedi
ti ridia il senso della verità.
Hai combattuto con bastoni,
hai ferito,
hai oltraggiato molta gente.
Quante donne però hai difeso,
quanti uomini hai salvato da morte sicura,
quanti bambini hai tolto dalla fame!
E allora?
Non eri un guerriero,
non eri un condottiero,
non hai ucciso in quella vita?
E per questo sei stato giudicato male?
NO:
sei stato giudicato un salvatore,
e oggi ne porti il nome.
Impara:
il nome che porti è figlio di un equilibrio,
della vita e della morte.
Usalo, quel nome, usalo per intero!
E amati:
molto di più.
Perchè sei veramente degno di vivere.
Non fare il ragazzino:
sii uomo, oggi.
Sono accanto a te, nel pensiero,
al tuo fianco.
Corro vicino a te nel vento.
Potrai udire il mio profumo,
e sentire una brezza leggera che ti sposta,
e che fluisce attorno alle tue spalle,
e io sarò lì:
nel vento, nel tempo, ma non nello spazio.
Vivi per questo la tua vita,
con la mia presenza accanto,
ma la tua vita.
La tua vita forte.
Non ne sprecare nemmeno un attimo,
nemmeno un piccolo briciolo.
Puoi fare molto,
perchè hai molto talento.
Benvenuto, a questo incontro, benvenuto.
Era venuto il tempo della verità:
quello che tu temevi,
ma che io ho accolto.
Ti abbraccio con solidità e con mano ferma,
come si fa con un valoroso guerriero,
con il rispetto che si dà ad un sovrano.
Con umiltà di fronte a te m'inchino;
così, con umiltà, ti inchinerai di fronte alla tua gente,
e da loro verrai baciato sulla fronte,
e umilmente darai,
e riceverai pane per i tuoi figli.

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