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È un numero quasi rotondo. Il numero che nella sua imponenza apre un abisso di preoccupazione nel centrodestra milanese. Letizia Moratti, rispetto a quando è stata eletta sindaco nel 2006, ha perso 80.009 voti. Ottantamila milanesi in meno hanno tracciato la croce sul suo nome: una caduta di oltre il 22,5 per cento rispetto a cinque anni fa. La sconfitta della Moratti al primo turno sta tutta lì, in quel crollo dei consensi. Se ne ha la certezza quando si guarda dall’altra parte, al centrosinistra. E si scopre un paradosso: Giuliano Pisapia, pur in grosso vantaggio, ha comunque perso poche migliaia di voti (3.625) rispetto al candidato di centrosinistra del 2006, Bruno Ferrante.
Titolo originale
IL SINDACO HA PERSO 80 MILA VOTI L'AVVOCATO "PARI" CON FERRANTE (CORRIERE DELLA SERA MILANO)
È un numero quasi rotondo. Il numero che nella sua imponenza apre un abisso di preoccupazione nel centrodestra milanese. Letizia Moratti, rispetto a quando è stata eletta sindaco nel 2006, ha perso 80.009 voti. Ottantamila milanesi in meno hanno tracciato la croce sul suo nome: una caduta di oltre il 22,5 per cento rispetto a cinque anni fa. La sconfitta della Moratti al primo turno sta tutta lì, in quel crollo dei consensi. Se ne ha la certezza quando si guarda dall’altra parte, al centrosinistra. E si scopre un paradosso: Giuliano Pisapia, pur in grosso vantaggio, ha comunque perso poche migliaia di voti (3.625) rispetto al candidato di centrosinistra del 2006, Bruno Ferrante.
È un numero quasi rotondo. Il numero che nella sua imponenza apre un abisso di preoccupazione nel centrodestra milanese. Letizia Moratti, rispetto a quando è stata eletta sindaco nel 2006, ha perso 80.009 voti. Ottantamila milanesi in meno hanno tracciato la croce sul suo nome: una caduta di oltre il 22,5 per cento rispetto a cinque anni fa. La sconfitta della Moratti al primo turno sta tutta lì, in quel crollo dei consensi. Se ne ha la certezza quando si guarda dall’altra parte, al centrosinistra. E si scopre un paradosso: Giuliano Pisapia, pur in grosso vantaggio, ha comunque perso poche migliaia di voti (3.625) rispetto al candidato di centrosinistra del 2006, Bruno Ferrante.