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URBINO- Il Mediterraneo è un cantiere a mare aperto, un cantiere di incontri e riflessioni dove analizzare i nuovi sviluppi
storici di un Mare Nostrum in fiamme. Questo l'obiettivo di Digita Mediterraneo, giornata di studi dedicata ai "nuovi
linguaggi" delle proteste, dell'integrazione e della discriminazione.
Domani, martedì 10 maggio nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Urbino “Carlo Bo”,
docenti universitari e ricercatori di "Cantiere Mediterraneo" si incontreranno per riflettere da un punto di vista storico e
sociale sugli ultimi avvenimenti accaduti nella sponda Sud del Mediterraneo.
L'iniziativa urbinate si presenta come conclusione di un progetto interdisciplinare coordinato dalla prof.ssa Anna Tonelli,
docente di Storia contemporanea. Saranno presenti alla giornata di riflessione uno dei più autorevoli studiosi
dell’Africa quali Gian Paolo Calchi Novati, responsabile dell’Osservatorio sull’Africa, ( “Chi
ha perso il Mediterraneo?”) e la scrittrice Igiaba Scego, che leggerà passi del suo libro “La mia casa è dove
sono”.
Al termine della discussione, sarà offerto un buffet etnico con ricette nord-africane al Circolo Acli e le note conclusive del
concerto del trio di Ziad Trabelsi, tunisino, uno dei musicisti dell’ Orchestra di Piazza Vittorio, ospite musicale
della trasmissione di Serena Dandini “Parla con me”, allieteranno la conclusione della giornata di studi.
PROGRAMMA:
ORE 10.30
Aula 1
Piazza Gherardi, 4
Raffaella Sarti
Francesca Declich
ORE 16
Discussants:
Anna Tonelli, Francesca Declich, Maria Eleonora Guasconi, Anna Maria Medici, Raffaella Sarti
Letture di Igiaba SCEGO dal suo “LA MIA CASA È DOVE SONO” (Rizzoli, 2010)
ORE 18.30
CIRCOLO ACLI
e in contemporanea