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Lezione decima bis

Azioni a tutela della proprietà e del


possesso
Azioni petitorie

Rivendicazione (art. 948


c.c.)

• Diverse azioni Azione negatoria


(art.949 c.c.)

Azioni di regolamento di
confine e di apposizione
di termini (artt.950-951
c.c.)
La rivendicazione
• Domanda volta al recupero del possesso del bene
da parte del proprietario

Che l’ha perduto oppure non l’ha mai avuto


• Azione verso chiunque si trovi ad avere
attualmente il possesso del bene (carattere reale del
rimedio). Sebbene chi, convenuto in giudizio, si
liberi della cosa, è comunque tenuto a recuperarla
(Segue) la rivendicazione
• Trascrizione della domanda nel caso di beni
immobili per rendere opponibile la sentenza
a chi acquisti il bene dal convenuto (2653 n.
1 c.c.)

• Imprescrittibilità dell’azione
La prova della proprietà
• Cosiddetta probatio diabolica: difficoltà di
prova del diritto di proprietà. Poiché l’acquisto
dei beni è di frequente a titolo derivativo e
quindi il diritto acquisito dipende dal diritto
che aveva il trasferente, si deve verificare
anche la titolarità dei propri danti causa fin che
non si risale ad un acquisto, questa volta certo,
a titolo originario
Davvero probatio diabolica?
• In realtà di frequente non è difficile risalire
al maturare di un acquisto originario, grazie
al verificarsi dei requisiti dell’usucapione in
capo allo stesso attore in rivendica ovvero
ad uno dei danti causa, soprattutto per via
della successione od accessione nel
possesso
Scopi dell’azione
• L’azione mira alla consegna od alla
restituzione della cosa.

Ma di norma alla restituzione si può addivenire anche con


la mera azione possessoria ovvero con quella contrattuale,
senza dover provare la proprietà (azioni personali)

Salva la prescrizione dell’azione possessoria o contrattuale


ovvero l’interesse a vedere anche accertato il diritto di
proprietà
Azione negatoria
• Azione del proprietario che mira ad
accertare l’inesistenza di diritti altrui sulla
propria cosa; nonché alla cessazione di
molestie o turbative sulla propria cosa. E’
imprescrittibile

Tesi tradizionale: molestie di mero fatto non


legittimano all’azione
Altre azioni petitorie
• Regolamento di confini: accertamento di
confini quando sono incerti
• Apposizione di termini: quando i confini
sono certi
La reintegrazione: 1168 c.c.
• Al possessore spogliato violentemente od
occultamente del possesso della cosa

Anche al detentore qualificato:


persino verso il possessore
• Termine di decadenza: un anno dal sofferto
spoglio o dalla scoperta dello spoglio
clandestino
• Azione rapida con fase d’urgenza
(segue) La reintegrazione
• Legittimato passivo: chi compie lo spoglio
o chi acquisti da quest’ultimo consapevole
dello spoglio (1169)
• Necessaria sussistenza dell’animus
spoliandi
La manutenzione (1170)
• Al possessore di beni immobili, con
decadenza annuale
Non c’è spossessamento ma si limita il godimento della
cosa (es. immissioni; o molestie di diritto )

Condizione dell’azione: possesso non deve essere acquisito in


modo violento o clandestino (o violenza e clandestinità devono
essere cessate da un anno): se no rischio che a valersi dell’azione
sia chi ha spogliato e può subire l’azione di reintegrazione (che
decade dopo un anno)
Azioni di nunciazione
• Carattere cautelare: 1) denunzia di nuova
opera (art. 1171), con tutela contro un
pericolo di danno al proprietario o
possessore da una nuova opera in
costruzione;
• 2) Azione di danno temuto: (1172 c.c.)
tutela contro un pericolo di danno cagionato
da cosa non in costruzione

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