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dal sito "STRIE-DETERSIVI FAI DA TE" : Come fare la lisciva:

Setacciare della buona cenere (di legna! Non carbonella o affini)


Disporla in una grossa pentola (espressamente destinata a questo uso) e aggiungere acqua in
rapporto di 1 cenere 5 acqua (io metto 5 bicchieri di cenere setacciata e 25 di acqua). Per
esperienza non fate il contrario (prima lacqua e poi la cenere) perch la lisciva risulta pi torbida.
Portare ad ebollizione a fuoco lento, mescolando di frequente
Far bollire circa 1 ora e mezza, 2 ore (dipende dalla quantit di acqua). E consigliabile a fine
cottura assaggiare giusto una goccia posandola sulla punta della lingua: se pizzica appena la lisciva
pronta. Non eccedere nella bollitura in quanto diverrebbe troppo forte ed aggressiva per la pelle e
lambiente.
Lasciare raffreddare e decantare (magari la notte). La parte solida si depositer sul fondo, il
liquido risulter limpido e chiaro.
Preparare un recipiente con qualche straccio di cotone pulito teso sopra. Versare la lisciva nel
recipiente filtrandola e cercando di mantenere separate la parte solida dalla liquida. Se necessario
ripetere loperazione.
Versare la parte liquida (lisciva) in bottiglie di plastica. Si conserva anche per anni.
La pasta potete metterla in un vasetto e usarla come pasta lavamani, per lavare i piatti, i lavelli etc.
La lisciva utilizzabile sia per il bucato a mano sia per quello in lavatrice. Io la uso in lavatrice, con
una pallina dosatore una bella soddisfazione!
Non allarmatevi se inizialmente alcune macchie compariranno improvvisamente: ricordate dei
coprimacchia presenti nei detersivi chimici.
Le macchie ostinate possono essere pretrattate con sapone di marsiglia la sera prima, sbattute cos in
lavatrice e poi lavate col resto del bucato e se rimane ancora qualche macchia potete sempre
considerarla come medaglia per la salvaguardia dellambiente, della vostra salute e della salute e
libert del vostro portafoglio
Il sapone di marsiglia alcalino basico come la lisciva, per cui possono essere usati insieme.
Pare che la lisciva possa essere anche usata (diluita) per lavarsi i capelli o per ligiene

SAPONE NATURALE
Si riparte dalla lisciva
Da molto tempo desideravo fare il sapone naturale, in casa, per mi tratteneva lidea di dover usare
la soda causticaEcco il necessario:
5 litri dacqua
1 Kg di cenere
750 gr di olio doliva
50 gr di amido naturale di riso (quello che si usa per il bagnetto dei neonati, si trova anche in
famacia)
2 pentole
un secchio e 2 contenitori
2/3 panni di cotone puliti (meglio se bianchi poich i colorati potrebbero scolorirsi)
circa 20 formine per dolci
elementi decorativi e profumati a piacere (io ho messo foglie di citronella e petali di rosa rossa con
laggiunta di olii essenziali)
A questo punto, possiamo produrre la lisciva (la sostanza base di questo tipo di sapone).
Le quantit che ho indicato allinizio del post sono SOLO per il sapone, a parte dovremo preparare
altra lisciva (che ci servir nel corso del processo di saponificazione). Teniamolo presente (quindi
prepariamo prima la lisciva di supporto e poi quella per il sapone vero e proprio)!

Setacciamo con cura la cenere in modo da eliminare le principali impurit Prendiamo una pentola
molto capiente, mettiamo dentro PRIMA la cenere e POI lacqua (mescolando bene). Mai fare il
contrario altrimenti la lisciva alla fine risulter troppo torbida. Possiamo anche farne una quantit
minore, limportante mantenere il rapporto di 1 a 5 tra cenere ed acqua. Cuociamo la miscela
ottenuta per 2 ore a fuoco molto basso: s, lo so, 2 ore sono tante Per possiamo organizzarci ed
intanto fare altre cose, allinizio dobbiamo mescolare pi spesso poi, quando la cottura si sar
stabilizzata potremo rallentare il ritmo. Limportante ricordarsi di girare un po il tutto almeno
ogni 5/10 minuti.
Al termine delle 2 ore, dobbiamo filtrare accuratamente la miscela! Questa la fase pi delicata
del processo
Io ho fatto il tutto nella vasca da bagno, ho poggiato il secchio di plastica, ci ho messo sopra il
panno di cotone e lho bloccato con delle mollette lungo la circonferenza (per evitare che cadesse
allinterno) quindi ho versato molto, molto lentamente il denso composto. Facciamo attenzione
perch il liquido bollente! La stoffa ferma ogni impurit e separa la cenere dal liquido, quando lo
strato sul panno diventa troppo spesso sostituitelo con un altro finch tutto il liquido non sar ben
filtrato. Se volete potete ripetere loperazione una seconda volta per maggiore sicurezza. Al termine
otterrete un liquido dorato: ecco la nostra lisciva!
Possiamo anche lasciare il composto a riposare per tutta la notte ed il mattino dopo lo troveremo gi
scomposto: sotto la parte sabbiosa e sopra quella liquida (sar pi facile filtrare il tutto).
Per verificare se la lisciva della forza necessaria, immergiamo dentro di essa un uovo fresco o una
patata: dovranno rimanere a galla. Un uovo fresco quando immergendolo nellacqua va a fondo.
La lisciva un ottimo detergente che possiamo usare per pulire la casa, per fare la lavastoviglie
(o lavare i piatti a mano) e la lavatrice Limportante usarne poca alla volta perch molto
concentrata.
Per realizzare il nostro sapone per dobbiamo fare qualche altro passo avanti
Versiamo mezzo litro di lisciva in un contenitore ed aggiungiamo lamido di riso, mescolando bene
il tutto.
In unaltra pentola scaldiamo lolio doliva finch non raggiunge i 25/30 gradi (se non avete un
termometro per alimenti, tenete presente che basta tenerlo un paio di minuti sul fuoco) quindi
uniamo prima la lisciva non inamidata (con cautela e mescolando accuratamente) e dopo quella con
lamido continuando a mescolare.
Portiamo ad ebollizione la miscela a fuoco lento, mescolando di tanto in tanto in maniera uniforme
(sempre nella stessa direzione). Il composto diventer dapprima spumeggiante e poi denso e
gommoso.
La miscela sufficientemente gelatinosa quando noterete che il vostro mestolo, muovendosi, lascia
una scia dietro di s. Appena il composto diventa cremoso mescoliamolo ancora con un cucchiaio di
acciaio ed appoggiamolo su una superficie fredda: osserviamo se lascia sulla superficie un residuo
tipo la maionese oppure lolio.
Se lascia olio dobbiamo aggiungere altra lisciva (non inamidata).
Aggiungiamo poco alla volta la lisciva calda: ogni volta che la versiamo far la schiuma, aspettiamo
che la schiuma scenda prima di versarne ancora. Si pu arrivare ad un rapporto finale di
lisciva/grassi anche di 5 a 1 in favore della lisciva. Continuiamo a versare finch non vediamo che
non schiuma pi!
A questo punto dobbiamo mescolare poco e lasciar cuocere (o meglio mantenere riscaldato)
lentamente finch il composto non diventa una crema della consistenza della polenta.
E il momento di dare colore e profumo al nostro sapone! Io oggi ho scelto 5 gocce di olio
essenziale di Tea Tree Oil (un potente antibatterico ed antimicotico), 10 gocce di olio essenziale di
aloe (rigenerante, idratante, rinfrescante e con mille altre virt), 10 gocce di olio essenziale di

cardamomo, 10 gocce di olio essenziale di verbena Mi raccomando, utilizzate solo olii


essenziali di ottima qualita provenienti dalla vostra erboristeria di fiducia.
Il cardamomo lho scelto per rendere particolare questo mio primo sapone: gi i Greci ed i Romani
utilizzavano il cardamomo per produrre profumi mentre le donne egiziane erano solite bruciarne
essenze nellaria per gli effetti benefici e stimolanti. Come ci raccontano Le mille e una notte, in
oriente il cardamomo da sempre considerato una spezia afrodisiaca molto potente. In India invece
considerato una pianta talmente delicata e preziosa che pu essere toccata e raccolta solo da mani
femminili. Nel Kashmir vengono messi alcuni semi di cardamomo in un gioiello destinato al polso
delle spose (per simboleggiare il cibo ristoratore che doneranno ai loro mariti).
Dopo gli olii essenziali ecco una manciata di foglie e petali
Una volta che il composto ben amalgato possiamo versarlo nelle formine ancora caldo, io ho
optato per dei bicchieri di plastica poich non ne avevo un numero sufficiente. In alternativa si pu
versare anche totalmente in un unico contenitore (meglio se basso e largo).
Ho riempito 16 bicchieri in totale. La prossima volta per mi organizzer con delle simpatiche
formine.
Ora bisogna lasciar stagionare il sapone per almeno un mese, in un luogo fresco ed asciutto
(preferibilmente protetto da polvere ed insetti). Al termine del periodo, se lo avete messo in un
unico contenitore, potrete tagliarlo a pezzi con un coltello.
Ed avremo il nostro sapone naturale, colorato e profumato, senza soda caustica!

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