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oO POET a atone (inc ee Avy, in Pro Chioppa ‘Avs Paolo Davico Bonino ‘hwy. Marco Farvera ‘hve Albert Vore Yorino, 18 febbraio 2014 Spettabile BIANCAMANO 5.p.a. Strada 4 ~ Palazzo 96 20089 = MILANOFIORT (Milano) Alla Delbecchi del dr. Massimo Oggetto: Procedimento n. 6915/11 R.G.N.R. Tribunale di Trani. Egregio dottor Delbecchi, mi ha chiesto di esaminare l’ordinanza 3 febbraio 2014, emessa nel procedimento n. 6915/11 R.G.N.R. dal Giudice per le Indagini presso il Tribunale di Trani dottor Inca Buonvino, in forza della quale @ stata applicata la misura degli axresti domiciliari ai signori Giovanni Battista PIZZIMBONE (presidente e amministratore delegato di BIANCAMANO s.p.a.), Orazio COLIMBERTI (capo area Sud Ttalia di AIMERT AMBIENTE s.r.1.), Luca VENTURIN (direttore operativo di AIMERI AMBIENTE s.r.1.) e Massimo (oso Generale Govonew.5 - 10129 Torino Tel. «390011 2303111 - Fax 439011 2303199 sminstudiopenalistiit infe@studiopenatist.it ZURLT (all’epoca dei fatti responsabile per conto di AIMERI AMBIENTE s.r.1, del servizio d’igiene urbana presso il Comune di Andria), nonché al pubblico ufficiale Francesco LOTITO (assessore all’ambiente della citta di Andria). Pil precisamente, mi si domanda di valutare: " gli elementi di fatto caratterizzanti la vicenda, segnalandone la valenza dimostrativa —rispetto all’ ipotesi di reato; * le conseguenze sanzionatorie potenzialmente derivanti in capo alle persone giuridiche BIANCAMANO e AIMERI AMBIENTE per la pendenza di tale procedimento penale, in conseguenza dell’adozione della misura cautelare e - in prospettiva — per il caso in cui taluno dei suoi rappresentanti e/o —dipendenti dovesse_— essere condannato con sentenza definitiva; " le conseguenze risarcitorie potenzialmente derivanti in capo alle persone giuridiche BIANCAMANO e AIMERT AMBIENTE per il caso in cul taluno dei suoi rappresentanti e/o dipendenti dovesse — essere condannato con sentenza definitiva. Qui di seguito rispondo ai suoi quesiti, precisandole di essermi potuto basare sulla sola__lettura dell’ordinanza applicativa, non essendo ancora stati depositati nella cancelleria del G.i.p., ex art, 293 comma 3 c.p.p., gli atti d’indagine allegati alla richiesta di misura cautelare presentata il 15 novembre 2013 dal P.M, dottor Giuseppe Maralfa. 1. Il reato_sottostante alla misura cautelare. I soggetti operanti nell’ambito di BIANCAMANO e di RIMERI AMBIENTE sono stati raggiunti dalla misura cautelare per lfasserita violazione dell’art. 353 bis c.p. (“Turbata liberta del procedimento di scelta del contraente”). Stando al capo d’imputazione riportato nella misura cautelare, tali persone con promesse e collusioni e altri mezzi fraudolenti, turbavano a procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando, da redigersi a cura del DIBART, relativo alla gara di appalto finalizzata all’assegnazione, per un periodo di anni sette, del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e assimilati, servizio di spazzamento delle strade ed altri complementari per la citta di Andria e per il comune di Canosa di Puglia (aderenti all’A.R.O. ~ BY), indetta dal Consorzio A.T.0. Rifiuti Bacino BA/i, al fine di condizionare, a vantaggio della AIMERI AMBIENTE s.r.l, anche se inutilmente (infatti 41 LOTITO non manteneva le illecite promesse oggetto della collusione e venivano inseriti nel bando di gara requisiti di capacita tecnica non posseduti dalla AIMERI AMBIENTE), le modalita di scelta del contraente da parte della menzionata pubblica amministrazione, Tale fatto sarebbe avvenuto in epoca antecedente e prossima al 15 giugno 2011, data di pubblicazione del bando di gara. Non pare inutile dare conto del fatto che il LOTITO @ pure indagato per il reato di concussione (art. 317 c.p.) in_danno di AIMERI AMBIENTE, in relazione all’ affidamento a tal Francesco SINIST (anch’egli indagato per concussione) delle mansioni di capo ~ squadra presso il cantiere di Andria, nonché per l’assunzione a tempo determinate di due operatori ecologici. Deve quindi in primo luogo notarsi la singolare ambivalenza delle contestazioni contenute nella misura cautelare, che da un lato suggeriscono “collusione” fra i diversi indagati e dall’altro riferiscono al pubblico ufficiale_una_posizionedi_supremazia—concussiva_rispetto. ai privati. eek Ancor prima d/entrare nel merito della fattispecie oggetto di contestazione, @ possibile anticipare alcune considerazioni che debbono considerarsi pacifiche in linea di fatto e in linea di diritto: a) T1_reato oggetto di contestazione non rientra fra quelli per i quali il d.igs, n, 231/2007 prevede la xesponsabilita amministrativa degli enti dipendente da reato; b) Per tale ragione, né BIANCAMANO né AIMERI AMBIENTE potranno essere _raggiunte da _una__delle _misure cautelari_previste negli articoli da 45 a 50 del d.lgs. n. 231/2007; c) a) e) f) 9) h) Egualmente, né BIANCAMANO né AIMERI AMBIENTE potranno subire l’irrogazione delle sanzioni pecuniarie e interdittive previste dall’art. 9 d.lgs. n. 231/2007; Nella stessa impostazione accusatoria @ ammesso che il contenuto del bando rispose alle esclusive e autonome determinazioni della stazione appaltante, siccome gli indagati turbarono il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del —_bando “inutilmente”; BE quindi corretta l’affermazione contenuta nella misura, secondo la quale il bando di gara_conteneva requisiti che AIMERI AMBIENTE, pacificamente, non possedeva; AIMERI AMBIENTE non partecipd alla gara d’appalto; Partecipd alla gara la sola SANGALLI & C. s.x.1l., che si aggiudicd 1’ appalto; Ne deriva che nessun soggetto privato potra mai dirsi danneggiato dal fatto oggetto di procedimento: né sostenendo di non aver potuto partecipare alla gara perché il bando di gara conteneva restrizioni frutto delle “collusioni” di BIANCAMANO e/o AIMERI AMBIENTE con i pubblici ufficiali, né riferendo alle contestate “collusioni” la mancata aggiudicazione dell’ appalto; Cosi’ essendo, né BIANCAMANO né AIMERI AMBIENTE saranno mai esposte all’obbligo di risarcire danni 3) k) 1) patrimoniali e non patrimoniali asseritamente patiti da potenziali partecipanti alla gara; Non @ dato potersi apprezzare alcun profilo di danno patrimoniale in capo alla stazione appaltante, che rappresenta la persona offesa dal reato contestato; Liunica ipotetica ragione di danno astrattamente conseguente al fatto di reato consiste nel danno non patrimoniale, Peraltro, poiché la stessa ricostruzione accusatoria sembra escludere qualsiasi pregiudizio per il prestigio (e, quindi, 1’ immagine) della publica amministrazione coinvolta, l‘eventuale condanna al risarcimento (che nell’ambito del procedimento penale riguarderebbe le sole persone fisiche alle quali dovesse essere addebitato il fatto di reato) sarebbe sostanzialmente simbolica, 0 comunque priva di sostanziale significativita per l’economia di BIANCAMANO e di AIMERI AMBIENTE; L’apporto personale che la misura cautelare riferisce a G.B, Pizzimbone @ limitato a due mail (una trasmessa © una ricevuta) rientranti nella funzione d’indirizzo © coordinamento della capogruppo BIANCAMANO sulla controllata AIMERI AMBIENTE, da riferirsi all’ordinaria attivita sociale e avulse da qualsiasi contenuto penalmente valorizzabile. 2. La fattispecie storica. Gli accadimenti storici sui quali prende forma l’ipotesi d’accusa possono cosi essere sinteticamente viassunti a) AIMERI AMBIENTE inizid a svolgere il servizio di raccolta dei rifiuti urbani nel Comune di Andria il 14 dicembre 2009, in conseguenza dell’acquisto del ramo d’azienda di MANUTENCOOP SERVIZI AMBIENTALI; b) Tl relative contratto, la cui scadenza naturale era fissata a novembre 2009, era stato reiteratamente prorogato dal Comune di Andria fino al 31 dicembre 2010; c) Il 29 dicembre 2010 AIMERT AMBIENTE comunicava formalmente al Comune di Andria 1’indisponibilita a proseguire il servizio in regime di proroga, “stante il divieto di cui all’art. 23 bis (codice degli appalti) ed i conseguenti_—s riflessi sulla legittimazione ad agire della societa”, consistenti nel divieto di partecipare alla successiva gara dappalto qualora il servizio fosse stato oggetto di affidamento diretto in suo favore; d) IL 31 dicembre 2010 il Comune di Andria invitava e diffidava AIMERIT AMBIENTE ad assicurare il servizio per ulteriori quindici giorni; e) Il 10 gennaio 2011 G.8. PIZ%IMBONE inviava mail a Giovanni Roggero (amministratore delegato di AIMERI AMBIENTE), Luca VENURIN e Orazio COLIMBERTI relativa allfappalto di Andria (“mi agglornate per favore sul Comune di Andria”); f) Il 1° febbraio 2011 il Comune di Andria emetteva l’ordinanza contingibile e urgente n. 68, imponendo a AIMERI AMBIENTE di proseguire nel servizio fino al 31 marzo 2011, nelle more di costituzione dell’Ambito di Raccolta Ottimale comprendente i Comuni ricadenti nei territori di Andria e di Canosa di Puglia; g) 11 15 febbraio 2011 veniva costituito l’Ambito di Raccolta Ottimale fra i Comuni del Bacino BA/1; h) Il 25 marzo 2011 1’Ambito di Raccolta Ottimale BA/1 decideva di attivare gara di rilevanza europea per l’assegnazione del servizio di spazzamente e raccolta dei rifiuti e igiene urbana nei comuni ricadenti in tale Ambito; i) Interveniva quindi, nelle more della gara d’appalto, l’ordinanza 31 marzo 2011 n, 213 del Comune di Andria, che affidava il servizio a AIMERI AMBIENTE fino al 30 settembre 2011; j)IL 12 aprile 2011 veniva = intercettata una conversazione telefonica nella quale lo ZURLI riferiva al LOTITO della trasmissione di una “bozza modificata” che gli operanti riferivano al bando di gara, salvo Kk) 1) m) n) poi accertarsi l’erroneita della — supposizione attraverso l'esame delle mail richiamate nella telefonata captata (pagina 42 dell’ ordinanza); Giova osservare, al riguardo, che 1’A.G. di Trani ha effettuato intercettazioni telefoniche dal 1° marzo 2011 al 4 novembre 2011 nell’ambito del procedimento penale n. 2462/11 R.G.N.R. in relazione all’attentato dinamitardo in danno di esercizio commerciale del LOTITO avvenuto il 31 marzo 2011 (pagine da 6 a 8 della misura) ; Solo in data 25 novembre 2011 veniva iscritto nel registro delle notizie di reato il qui rilevante procedimento n, 6915/2011 R.G.N.R. (pagina 18 della misura) ; Il 7 giugno 2011 il Consorzio A.T.0. Rifiuti Bacino Ba/l stabiliva d’indire la gara d’appalto per l’affidamento dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e assimilati, spazzamento delle strade complementari per i comuni di Andria e Canosa di Puglia, approvando il disciplinare di gara, il capitolato speciale d’appalto e le linee guida prestazionali; Tl 13 giugno 2011 ATMERIT AMBIENTE assumeva a tempo indeterminato i due operatori ecologici di cui al capo B] della misura cautelare (ipotesi di concussione contestata al LOTITO e al SINISI); 10 0) I1 15 giugno 2011 era pubblicato in Gazzetta Ufficiale il bando di gara, contenente requisiti di capacita tecnica (raccolta differenziata superiore al 50% in comuni con popolazione superiore a 60.000 abitanti) non in possesso di AIMERT AMBIENTE; p) AIMERI AMBIENTE proponeva avverso il bando ricorso al T.A.R., che non sortiva esito positivo; q) Partecipava alla gara soltanto SANGALLI & C. s.r.1. che risultava vincitrice. Lo ZURLI informava di cid, tra gli altri, il G.B. PIZZIMBONE, con mail del 7 settembre 2011 (pagina 97 della misura). 3. Considerazioni processuali. Ci si deve domandare, ora, se nei fatti suesposti possano ravvisarsi estremi del reato per il quale é misura e, ulteriormente, se gli apporti causali di ciascuno delle persone ristrette possa, allo stato, dirsi penalmente significativo. Mi pare dirimente nel = senso del] assoluta insostenibilita dell’ipotesi d’accusa la radicale inutilizzabilita di tutte le intercettazioni, telefoniche e ambientali, assunte nell’ambito del procedimento n. 2462/2011 R.G.N.R. (avente per oggetto, lo si ricorda, l’attentato dinamitardo subito da esercizio commerciale del LOTITO i1 31 marzo 2011) nel diverso e qui rilevante procedimento n, 6915/2011 R.G.N.R.. Depone in tal senso 41 il divieto di trasmigrazione delle intercettazioni, previsto dall’art. 270 ¢.p.p., cosi come interpretato dalla giurisprudenza di legittimita, nei casi in cui manchi una stretta connessione, sotto il profilo oggettivo, probatorio o finalistico, fra i reati per i quali pendono i diversi procedimenti (sul punto, da ultimo, Cass. n, 3253/2014). Stretta connessione che non ricorre fra il reato di estorsione (indagato nel procedimento n. 2462/2011, nel quale furono autorizzate le intercettazioni) e i1 reato di turbata scelta del contraente (oggetto del procedimento n. 6915/2011, nel quale dette intercettazioni aliunde autorizzate e disposte si pretenderebbe di utilizzare). Per quanto la giurisprudenza tenti costantemente di forzare il dato normativo, al fine di consentire un generalizzato ingresso alle intercettazioni validamente disposte, mi pare che nel caso di specie la trasmigrazione delle conversazioni captate sarebbe davvero extra ordinem: e, poiché la misura cautelare non si affida ad alcun elemento di prova (documentale e/o testimoniale) diverso dalle (imutilizzabili) intercettazioni, 1a sua motivazione non pud che dirsi meramente apparente e non data. Ipotizzando invece che le intercettazioni siano processualmente utilizzabili, ritengo che: * Non sarebbe comunque seriamente sostenibile che G.B. PIZZIMBONE abbia posto in essere un comportamento 12 suscettibile di rilievo penale, siccome il suo apporto alla vicenda si limita alle due mail del 10 gennaio (in qualita di mittente) e 7 settembre 2011 (in veste di destinatario), il cui contenuto si dimostra del tutto coerente rispetto allo svolgimento della funzione societaria nel pieno rispetto della legge; Quanto alle posizioni VENTURIN, COLIMBERTI e ZURLI, allo stato non sia possibile valutare 1’effettivo significato dei passaggi delle ~—_conversazioni estrapolati e valorizzati nella misura, senza aver contezza dei diversi passaggi amministrativi che, nell’ambito del Consorzio A.1.0. Rifiuti Bacino Ba/1, portarono alla redazione del bando di gara. Certo @ che la relazione intrattenuta con i pubblici ufficiali del comune di Andria aveva ragion d’essere nel servizio svolto, nelle sue necessita e nelle difficolta normative connesse alla persistente e reiterata proroga in essere (dal che risulterebbe invalidata la tesi del carattere necessariamente illecito del contatto fra privato e pubblico amministratore, che s’intravede in filigrana nella misura). Altrettanto certo @ che la contestata collusione non porté a risultato di sorta per AIMERI AMBIENTE, attese le specifiche tecniche presenti nel bando di gara; cosi come appare che AIMERI AMBIENTE abbia proceduto a due assunzioni e al conferimento di mansioni a un dipendente verosimilmente ispirate dalle pressioni esercitate dal ceto politico locale. 13 Resto a disposizione per { chiarimenti che dovessero necessitare e colgo l’occasione per porgere molti cordiali saluti. Gui ro Chieppa 7

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