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1. DISTURBARE IL RICETTORECON LA POTENZA O LA SORPRESA
Qui, l’intenzione della traiettoria è meno tattica e più tecnica. Si tratta di battere il più forte
possibile sul ricettore, anche se ad altissimo livello il battitore in salto si accontenta ad essere
preciso su metà campo. Si tratta dunque, in questo primo caso, di una ricerca del punto diretto.
In generale, gli impatti avvengono sui 69 metri, e la velocità della palla impone ai ricettori di
piazzarsi in anticipo sugli ultimi 3 metri del campo. Questa posizione di ricezione permette ai
giocatori molto tattici di battere corto nascondendo il gesto della battuta in salto, e di prendere così
il ricettore in controtempo battendo un pallone a più di 4 metri dalla sua posizione di partenza:
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2. DISTURBARE L’ATTACCO DEL RICETTORE
Per questa seconda possibilità, l’intenzione è fortemente tattica. Si tratta di disturbare il ricettore
attaccante indirizzandogli una battuta che lo perturbi nel suo collegamento verso l’attacco. In
generale, si tratta di una battuta in salto poco potente, o di una battuta flottante con o senza salto che
determini una traiettoria molto precisa. Non si cerca il punto diretto. Qui si tratta di non fare
attaccare un giocatore in situazione ottimale, o persino di non farlo attaccare. Si parlerà dunque di
ricerca del punto differita poiché il punto sarà ricercato attraverso il muro.
Come realizzare ciò? Prima possibilità: una battuta a fondo campo. Un ricettoreattaccante ha
bisogno di fluidità per attaccare( particolarmente ad alto livello dove gli attacchi alle ali sono molto
veloci). Una battuta che lo obbliga ad indietreggiare aumenta la distanza tra il luogo di ricezione e
quello d’attacco.
Concretamente, ciò non gli impedisce di attaccare, ma il tempo per realizzare l’attacco aumenterà,
obbligando il palleggiatore a giocare una palla più alta, ciò favorisce un muro compatto. Di
conseguenza, il muro è favorito da questo tipo di traiettoria, e spesso il palleggiatore non da la palla
a questo attaccante, facendo così il gioco del suo avversario
Seconda possibilità: una battuta corta davanti al ricettoreattaccante. In questo caso, è costretto ad
avanzare verso la rete, e dovrà effettuare una ripresa di appoggi modificando di fatto la rincorsa per
poter essere disponibile ad attaccare, ciò disturba la fluidità di movimento.
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Terza possibilità : una battuta che disturba tecnicamente il ricettoreattaccante. Sapete che il
trattamento dell’informazione, la presa di decisione e la memoria si trovano in zone differenti del
cervello? Senza entrare nei dettagli, noi tutti abbiamo un lato prediletto di ricezione, che può essere
a destra o a sinistra. Quando la battuta arriva sull’asse del ricettore non ci sono problemi, ma –
secondo i soggetti – si è più o meno a nostro agio quando il pallone arriva a destra o a sinistra.
Questa incertezza riduce la sua fluidità per un breve lasso di tempo, ciò può essere decisivo.
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3. LE ZONE DI CONFLITTO
La prima situazione è quella di battere fra due giocatori in ricezione.
Ma battere sull’attaccante di primo tempo può essere anche molto interessante. In effetti, quando si
batte in questa zona la responsabilità è del ricettoreattaccante, ma può esserci una breve esitazione
tra i due giocatori che può disturbare il loro collegamento con l’attacco.
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Conclusione
Questi piccoli dettagli possono scappare ad un occhio poco esperto, ma sono questi dettagli che
spesso fanno la differenza. In effetti, ogni ricettoreattaccante ha i suoi limiti, e con una buona
scelta, si può diventate molto pericolosi in battuta.
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