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SOTTOMISSIONE

Michel Houellebecq
Siamo nel 2022 e, in una Francia in piena campagna elettorale, qualcosa di inedito sta per accadere:
Franois Hollande ha appena terminato il suo secondo mandato all'Eliseo dopo aver battuto nel
2017 la leader di estrema destra Marine Le Pen. La Francia torna alle urne per scegliere il nuovo
presidente. I due partiti che ottengono pi voti al primo turno sono il Fronte Nazionale di Marine Le
Pen, da una parte, e la Fratellanza Musulmana di Mohammed Ben Abbes, dall'altra. Il partito di
Hollande arriva solo terzo e si trova costretto ad allearsi con il partito islamico per impedire
l'affermazione del nemico di sempre, quale il partito di Le Pen. Proprio questa alleanza permette a
Ben Abbes di salire al governo.
L'evento immaginario ma possibile, vista la situazione concreta della Francia dal punto di vista
politico e ideologico. Cosa cambier?
Houellebecq ce lo racconta attraverso Franois, personaggio principale del romanzo ed emblema di
una Francia decadente che affronta il cambiamento.
IL PERSONAGGIO FRANOIS
Franois un giovane, in verit non pi giovane quando lautore comincia a presentarlo, che ha un
solo interesse: quello di imporsi ed emanciparsi dal punto di vista sociale. Con fatica e molto
studio, si laurea con una tesi su Huysmans, un grande decadente della Francia della fine del secolo
diciannovesimo, che ottiene un grande successo e viene pubblicata. Da qui diventa professore
associato di letteratura all'universit di Parigi III-Sorbona, con un programma gi segnato dalla sua
tesi, in una Francia che ha ancora grande cura dei suoi grandi letterati. In fondo, Huysmans
veramente rappresentativo e del personaggio e della Francia attuale: entrambi sono espressione di
una decadenza piena e generalizzata. Franois viene descritto come un grande genio nella sua
materia pur essendo, in realt, un uomo senza qualit.
Avviciniamoci al personaggio considerando le sue principali caratteristiche, descritte
dall'autore.

un brillante professore ma senza un vero ideale:

Non avevo mai avuto la minima vocazione per linsegnamento- e, quindici anni dopo, la mia
carriera aveva solo confermato quellassenza di vocazione iniziale. Qualche lezione privata in
cui mi ero impegnato con la speranza di migliorare il mio tenore di vita mi aveva convinto
quasi subito di come la trasmissione del sapere fosse nella maggior parte dei casi impossibile;
la diversit delle intelligenze, estrema; e che niente potesse sopprimere o anche solo attenuare
tale ineguaglianza fondamentale.
Cosa forse ancora pi grave, non mi piacevano i giovani- e non mi mi erano mai piaciuti,
neanche negli anni in cui potevo essere considerato come facente parte della loro schiera. Il
concetto di giovent mi sembrava implicare un certo entusiasmo nei confronti della vita, o
forse una certa rivolta, il tutto accompagnato da un quantomeno vago senso di superiorit
rispetto alla generazione che si fosse chiamati
sostituire; e io, in me, non avevo mai provato niente del genere.(p.15)

un professore e un uomo senza qualit.

profondamente solo, i suoi genitori separati e inesistenti. Anche le notizie della morte della madre
, prima, e del padre, poi, lo lasciano freddo e indifferente.

I suoi rapporti con i giovani li abbiamo visti. Anche con le ragazze, i rapporti sono terribilmente
fugaci e si limitano ad esperienze che al massimo durano una stagione, quella di un anno
accademico. Ogni inizio danno lui, come i suoi colleghi, hanno una sola preoccupazione: notare le
fanciulle pi carine.
Tali relazioni non avevano tuttavia nulla di definitivo, ma dovevano essere considerate come
altrettanti apprendistati della relazione amorosa, in un certo senso come degli stage []
Relazioni amorose di durata variabile (la mia media di un anno si poteva considerare
accettabile), in numero variabile (tra dieci e venti era un'approssimazione ragionevole) erano
destinate a susseguirsi prima di sfociare, come un'apoteosi, nella relazione ultima, quella che
stavolta avrebbe avuto un carattere coniugale e definitivo, e avrebbe condotto, tramite la
procreazione di figli, alla costituzione di una famiglia.
Lassoluta vacuit di tale schema mi sarebbe risultata evidente solo dopo molto tempo, cio a
dire recentemente, quando ho avuto loccasione, a qualche settimana di distanza, di rivedere
per caso Aurelie.(p.17)
Una qualche continuit sembra esserci con Myriam, figlia di ebrei, dalla quale si separa perch la
ragazza segue la famiglia in Israele, in quanto temono di non essere pi garantiti in Francia.
Lunica cosa che gli resta quella di ritornare al suo Huysmans, che riscopre non solo interessante
da un punto di vista letterario, ma anche simbolo di un malessere vissuto in una Francia decadente
di fine secolo, che risulta essere tremendamente attuale.

un personaggio vagamente di sinistra, ma non troppo; ateo, ma non troppo.

Anche in questa caratteristica Franois rappresenta ed esprime il francese di media borghesia che
non sa pi che cosa sia e che cosa debba essere.
Della politica si interessa distrattamente, senza entusiasmo, segue i dibattiti dei politici che vede
come figure spente. Per lui anche il sistema democratico ha perso mordente. Si domanda che cosa
significhi essere di sinistra o di destra. Ecco alcune sue affermazioni:
Cera anche la campagna elettorale. Molti maschi sinteressano alla politica e alla guerra, ma
io non apprezzavo granch quelle fonti di divertimento, mi sentivo politicizzato quanto un
asciugamani, e questo era senzaltro un peccato. vero che, durante la mia giovinezza, le
elezioni erano la cosa meno interessante possibile; la mediocrit dellofferta politica era
addirittura sbalorditiva. Un candidato di centro sinistra veniva eletto per uno o due mandati a
seconda del suo carisma individuale, oscuri motivi gli impedivano di concluderne un terzo;
poi la popolazione si stufava di quel candidato e pi in generale del centro sinistra, si assisteva
a un fenomeno di alternanza democratica e gli elettori portavano al potere un candidato di
centro destra, anche lui per uno o due mandati, a seconda della natura specifica. [...]
Successivamente, lavanzata dellestrema destra aveva reso la cosa un po pi interessante
facendo spirare sui dibattiti il brivido dimenticato del fascismo; ma era stato solo nel 2017 che
le cose avevano cominciato a cambiare davvero, con il secondo turno delle presidenziali.
La stampa internazionale, basita, aveva potuto assistere allo spettacolo vergognoso, ma
aritmeticamente ineluttabile, della rielezione di un presidente di sinistra in un paese sempre
pi dichiaratamente a destra. Unatmosfera strana, opprimente, si era diffusa nel paese nelle
settimane successive allo scrutinio. Era una sorta di disperazione soffocante, radicale, ma
attraversata qua e l da bagliori insurrezionali. In molti, a quel punto, avevano scelto lesilio.
Un mese dopo i risultati del secondo turno, Mohammed Ben Abbes annunci la creazione
della Fratellanza Musulmana. (pp. 45-46)

Si sveglia da questo torpore solo quando si affaccia allorizzonte politico in Francia una nuova e
preoccupante situazione: alle elezioni presidenziali del 2022 il partito di Ben Abbes, la Fratellanza
Musulmana, appare sempre pi minaccioso.
Cosa succeder e quali saranno le conseguenze sul piano sociale ed economico?
Al primo turno si affermano il Fronte Nazionale di Marine Le Pen e la Fratellanza Musulmana di
Ben Abbes. Il partito socialista solo terzo e la prospettiva di un'alleanza con il partito islamico
preoccupa il nostro personaggio.
L'INCONTRO CON L'AGENTE SEGRETO
Uscendo dalluniversit, Franois incontra la collega Marie Franoise, moglie di un alto
funzionario dei servizi segreti francesi, Alain Tanneur. Con lui, il nostro professore intrattiene
un'interessante conversazione per approfondire la questione.
Le trattative tra il Partito socialista e la Fratellanza musulmana sono molto pi difficili del
previsto. Tuttavia i musulmani sono disposti a dare pi della met dei ministeri alla sinistracompresi ministeri-chiave come le finanze e linterno. Non hanno nessuna divergenza
sulleconomia, n sulla politica fiscale; e nemmeno sulla sicurezza- tra laltro, contrariamente
ai loro interlocutori socialisti, hanno mezzi per ripristinare lordine nelle citt. C qualche
disaccordo in materia di politica estera, vorrebbero dalla Francia una condanna un po pi
netta dIsraele, ma questo la sinistra glielo conceder senza problemi.
La vera difficolt, lo scoglio delle trattative, il ministero della pubblica istruzione.
Linteresse per listruzione una vecchia tradizione socialista, e la classe insegnante lunica
che non abbia mai abbandonato il partito socialista, continuando a sostenerlo fino allorlo
dellabisso; solo che adesso si trovano di fronte un interlocutore perfino pi motivato di loro, e
che non disposto a cedere per nessun motivo. Sa, la Fratellanza musulmana un partito
speciale: sono pressoch indifferenti a molte delle istanze politiche tipiche; e, soprattutto, non
mettono al centro di tutto leconomia. Per loro lessenziale la demografia, e
listruzione[...]Perci lunico punto cruciale, lunico punto sul quale vogliono assolutamente
soddisfazione, listruzione dei bambini
E in pratica cosa vogliono?
Dunque, secondo la Fratellanza musulmana ogni bambino francese deve avere la possibilit
di beneficiare, dallinizio alla fine dellet scolare, di un insegnamento islamico. E
linsegnamento islamico , da tutti i punti di vista, molto diverso dallinsegnamento laico. Per
prima cosa, non pu assolutamente essere misto; e solo alcuni indirizzi saranno aperti alle
donne. In fondo, quello che vogliono che le donne, dopo la scuola primaria, vengano in gran
parte avviate verso scuole di educazione domestica, e che si sposino prima possibile- con una
piccola minoranza cui consentire, prima di sposarsi, di seguire studi letterari ed artistici.;
questo sarebbe il loro modello di societ ideale. Tra laltro, tutti i docenti, senza eccezione,
dovranno essere musulmani. Le regole riguardanti il regime alimentare delle mense e il tempo
dedicato alle cinque preghiere quotidiane dovranno essere rispettate; ma, soprattutto, il
programma scolastico in s dovr essere adattato agli insegnamenti del Corano.[...]
E per luniversit sar la stessa cosa. [] La Sorbona, in particolare, il loro sogno proibitolArabia Saudita disposta a offrire una dotazione quasi illimitata; stiamo per diventare una
delle universit pi ricche del mondo.(pp.72-75)
L'ALLONTANAMENTO DA PARIGI
Franois comincia ad essere preoccupato non tanto per le ripercussioni politiche, ma per la sua
carriera e per il futuro della Francia, la stessa Francia che gli ha permesso di affermarsi fino a
diventare un noto professore in un'universit prestigiosa come la Sorbona.

La situazione che va definendosi lo preoccupa a tal punto da decidere di abbandonare la sua Parigi,
convinto di avere maggiore sicurezza, anche perch riceve notizie di rivolte provocate da
movimenti estremisti che non si rassegnano all'apertura della Francia verso nuove ed inedite forze
politiche.
il 29 Maggio, in un piccolo paese del sud-ovest della Francia, Martel, Franois segue con
apprensione l'esito delle votazioni, ma arriva la notizia che le elezioni sono state annullate a causa
di attacchi avvenuti in alcuni seggi.
NUOVO INCONTRO CON L'AGENTE SEGRETO
A Martel, Franois incontra di nuovo il signor Tanneur, che qui ha una casa di propriet dove ha
momentaneamente deciso di trasferirsi con la moglie, dopo essere stato sospeso. I due discutono sui
fatti appena accaduti. La conversazione verte su due temi: chi ha causato il blocco delle elezioni e
quali alleanze sono in vista tra i due principali partiti del primo turno.
Sul primo problema il signor Alain Tanneur non ha certezze, ma sospetta che gli attacchi ai seggi
siano opera dei cosiddetti Identitari, un movimento estremista che raccoglie varie forze di veteri
comunisti e cattolici. Sul secondo, ormai definita la nuova alleanza tra Partito Socialista e
Fratellanza musulmana:
La notizia, in effetti, esplose poco dopo la quattordici: lUnione per un Movimento Popolare,
l'Unione dei Democratici e degli Indipendenti e il Partito Socialista si erano accordati per
stringere unalleanza di governo, un fronte repubblicano allargato, e avrebbero appoggiato
il candidato della Fratellanza musulmana(p.129)
UN NUOVO SCENARIO
A questo punto, le preoccupazioni del nostro professore toccano il futuro del suo Paese: verr
accettato un presidente di religione islamica proprio nella Francia dellIlluminismo, delle libert di
religione e di ideologia? Il discorso complesso ma il signor Tanneur non pessimista e rassicura
Franois su alcuni punti importanti:prima di tutto, Ben Abbes che sar il nuovo presidente un
politico di grande spessore, che ha incentrato la sua campagna elettorale sulla riscoperta di quei
valori ormai soppiantati dagli interessi economici. Stralciamo alcune sue affermazioni:
Ben Abbes, [...] innanzitutto desidera incarnare un nuovo umanesimo, presentare lislam
come forma compiuta di un nuovo umanesimo inedito, unificatore e [...] daltronde
perfettamente sincero quando proclama il suo rispetto per le tre religioni del Libro (p.131)
In Francia i cattolici erano praticamente scomparsi, ma sembravano ancora ammantati di
una specie di magistero morale, in ogni caso Ben Abbes aveva fatto di tutto, sin dallinizio, per
ringraziarseli; nel corso dellanno precedente era andato almeno tre volte in Vatican. [...]Ma,
soprattutto, il vero colpo di genio del leader musulmano era stato capire che le elezioni si
sarebbero giocate non sul terreno delleconomia bens su quello dei valori; e che anche l la
destra si apprestava a vincere la battaglia delle idee, senza peraltro doverla combattere.
Mentre Ramadan presentava la sharia come unopzione innovatrice, per non dire
rivoluzionaria, lui le restituiva il suo valore rassicurante, tradizionale- con un profumo di
esotismo che la rendeva ancor pi desiderabile. Quanto alla restaurazione della famiglia, della
morale tradizionale e, implicitamente del patriarcato, davanti a lui si apriva unautostrada
che n i rappresentanti della destra n tantomeno quelli del Fronte Nazionale potevano
percorrere senza farsi dare dei conservatori o addirittura dei fascisti dagli ultimi sessantottini,
mummie progressiste moribonde, sociologicamente esangui Paralizzata dal suo

antirazzismo costitutivo, la sinistra era stata sin dallinizio incapace di combatterlo e anche
solo di menzionarlo (pp. 131-132)
CONCLUSIONE
Possiamo immaginare le ripercussioni a livello sociale che l'avvento del nuovo governo porta con
s. Il romanzo traccia solo alcuni segnali evidenti del nuovo che si manifesta immediatamente, ma
non vogliamo, n possiamo, soffermarci su tutto. Concentriamoci quindi sul nostro personaggio:
Franois in profonda crisi, anche perch sguarnito da ogni altro interesse al di fuori del suo
lavoro come professore, che immagina interrotto dal nuovo corso. Il motivo delle sue apprensioni
dipende da quanto ha gi appreso dal signor Tanneur: il nuovo presidente curer soprattutto il
settore della didattica e ci sar senzaltro un nuovo rettore, che da l a poco conoscer essere il
signor Robert Rediger.
Fu solo due settimane dopo il mio ritorno, che ricevetti la lettera da Parigi III. Il nuovo
statuto delluniversit islamica di Parigi III-Sorbona non mi consentiva di proseguirvi
lattivit dinsegnamento; Robert Rediger, il nuovo rettore delluniversit, aveva
personalmente firmato la lettera; mi esprimeva il suo profondo rincrescimento, mi assicurava
che la qualit dei miei lavori universitari non era minimamente in questione. Avevo
ovviamente la possibilit di proseguire la carriera in ununiversit laica; tuttavia, qualora
preferissi rinunciare a tale alternativa, luniversit islamica di Parigi III-Sorbona si
impegnava a versarmi da subito una pensione il cui ammontare mensile, indicizzato
sullinflazione, partiva da un importo di 3.472 euro. [...]
Rilessi la lettera tre volte prima di riuscire a crederci. Era, euro pi, euro meno, quello che
avrei preso se fossi andato in pensione a sessantacinque anni e a fine carriera. Erano disposti
davvero a grossi sacrifici finanziari per evitare di creare scompiglio. (p. 153)
IL NUOVO INCARICO
Contrariamente a quanto pensa il nostro professore, il nuovo rettore una persona di grande valore
intellettuale, conosce molto bene Franois e i suoi scritti, che ha letto con cura e che condivide
pienamente. Per strane combinazioni i due si incontrano pi di una volta e si scambiano idee molto
importanti sia sulla filosofia, sia sulle religioni. I colloqui sono molto interessanti e ne vogliamo
raccogliere i punti pi pregnanti. Il nostro compito non vuole essere un'intromissione, ma
semplicemente una corretta individuazione delle affermazioni di questo nuovo rettore, che sono
sufficienti a chiarire bene i germi di una nuova, ipotetica, ma non troppo, visione del mondo, la
quale potrebbe radicarsi e crescere sul nostro terreno europeo. Procediamo quindi per temi:

La cultura del nuovo rettore

Il nostro professore invitato nellabitazione di Robert Rediger, il nuovo rettore e, sbirciando tra
scaffali pienissimi di libri, tra i quali spuntano i suoi lavori, nota che egli un appassionato del
pensiero di Nietzsche.
Con la mia tesi in mano, Rediger venne verso le poltrone. davvero unopera notevole
insistette. Mi ha fatto molto pensare a Nietzsche giovane, quello di La nascita della tragedia.
Lei esagera
No, penso proprio di no.[...]
Io non sono Nietzsche!
No, lei non Nietzsche. Per qualcosa, qualcosa di interessante. E, mi scusi la brutalit, lei
qualcosa che voglio. Tanto vale scoprire le carte, visto che lavr gi capito: voglio
persuaderla a riprendere la sua docenza nelluniversit Parigi-Sorbona da me diretta.[...]

Secondo leisecondo lei sono uno che pu convertirsi allIslam?


Chin la testa come per sprofondare in intense riflessioni personali; poi, alzando lo sguardo su
di me, rispose: S! [...]
Lei non cattolico, cosa che avrebbe potuto costituire un ostacolo riprese lui,
sommessamente.
No, infatti, proprio no.
E penso che lei non sia neanche realmente ateo. I veri atei, in fondo sono rari.
Dice? Io invece ero convinto che nel mondo occidentale lateismo avesse una diffusione
universale.
Secondo me soltanto in superficie. Gli unici veri atei che abbia conosciuto erano dei ribelli;
anzich limitarsi a constatare freddamente la non esistenza di Dio, quellesistenza la
rifiutavano. [...]
La questione, riprese Rediger, che la maggior parte della gente vive la propria vita senza
preoccuparsi troppo di tali questioni, le ritengono troppo filosofiche; ci pensano solo quando
si trovano di fronte ad una tragedia- una malattia grave, la morte di una persona cara. Cio,
in realt questo vero in Occidente; perch nel resto del mondo in nome di tali questioni che
gli esseri umani muoiono, si uccidono, scatenano guerre sanguinose, e questo fin dalle origini
dellumanit: per questioni metafisiche che gli uomini si battono, non certo per punti di
crescita demografica, e nemmeno per la spartizione dei territori di caccia. Ma in realt
lateismo non ha base solida neanche in Occidente. Quando parlo di Dio alla gente, di solito
comincio mostrando loro un libro di astronomia.( pp. 209-213)

LOccidente morto

Sempre il nuovo rettore parla della sua conversione allislam: da giovane faceva parte del
movimento identitario come cristiano, e sperava in una rinascita del cristianesimo.
Non ho mai fatto segreto dei miei interessi giovaniliE i miei nuovi amici musulmani non
hanno mai pensato di rimproverarmeli; trovavano del tutto normale che, nella mia ricerca di
un mezzo per uscire dallumanesimo ateo, mi indirizzassi innanzitutto verso la mia tradizione
di origine. Daltronde, non eravamo n razzisti, n fascisti- cio, a voler essere del tutto onesto,
alcuni identitari lo erano almeno in parte; ma io no, mai assolutamente. Ho sempre
considerato i fascismi come un tentativo spettrale, da incubo e fallace di ridar vita a nazioni
morte; senza la cristianit, le nazioni europee non erano pi che corpi senza anima- zombie.
Ma ecco il punto: la cristianit poteva rivivere? Lho creduto, lho creduto per qualche anno
[...]. E poi tutto crollato, in un solo giorno: [...] lEuropa aveva gi commesso il proprio
suicidio. Come lettore di Huysman, immagino che anche lei come me sia stato infastidito dal
suo insopprimibile pessimismo, dalle sue reiterate invettive contro la mediocrit del suo
tempo. Eppure viveva in unepoca in cui le nazioni europee, al massimo del loro splendore e
alla testa di immensi imperi coloniali, dominavano il mondo![...]
QuellEuropa che era al massimo della civilt umana si letteralmente suicidata nel giro di
qualche decennio.( pp. 216-218)

I dubbi di Franois

Il nostro professore affascinato da tanta cultura e lo convince soprattutto quel richiamo a


Nietzsche e ai decadenti, insieme alla stima ribadita da Rediger per i suoi studi su Huysman.
Ma convertirsi non forse troppo? Ci sono delle questioni pratiche che gli sembrano totalmente
lontane da quella cultura occidentale che, anche se non ateo n cattolico, sua fin da sempre.
In particolare, lo turba la concezione della donna nella religione islamica.

Vede , lislam accetta il mondo, e lo accetta nella sua integrit, accetta il mondo cos com,
per dirla con Nietzsche. Per il buddhismo il mondo dukkha- inadeguatezza, sofferenza. Il
cristianesimo stesso manifesta serie riserve-Satana non viene definito principe di questo
mondo? Per lislam, invece, la creazione divina perfetta, un capolavoro assoluto. Cos in
fondo il Corano, se non un immenso poema mistico di lode? Di lode al Creatore e di
sottomissione? [...]
Ma il nostro Franois fa fatica ad accettare la poligamia contemplata dal diritto islamico. Cos
Rediger si spiega meglio:
Guardi, stavolta devo dirle che si sbaglia di grosso. La selezione naturale un principio
universale, che si applica a tutti gli esseri viventi ma assume forme molto diverse. Esiste anche
tra i vegetali, ma in quel caso legata allaccesso ai nutrimenti del suolo, allacqua, alla luce
Quanto alluomo, un animale, ovviamente; ma non un cane della prateria n un antilope. A
garantirgli la posizione dominante nella natura non sono n gli artigli n i denti n la rapidit
della corsa: , molto semplicemente, lintelligenza. Perci posso dirglielo in tutta seriet:
perfettamente normale che i docenti universitari siano annoverati tra i maschi dominanti
[...] Quanto allo stipendio, in realt, ho gi unidea abbastanza precisa.
Beh, la quantit ne consegue, grosso modo. La legge islamica impone che le spose siano
trattate con uguaglianza, e questo crea gi di per s certi limiti, non fossaltro in termini di
alloggio. Nel suo caso, penso che potrebbe avere tre spose senza troppe difficolt ma,
chiaramente, non in alcun modo obbligato (pp. 246-247)

La critica al fondatore del cristianesimo

La questione emerge quando si discute sullidea di giustizia, molto diversa dai contenuti
concretizzatesi nelle democrazie occidentali. Nella cultura islamica si accetta che il mondo sia
diviso in classi sociali, una posizione aristocratica che deriva, in questo caso, direttamente da
Nietzsche. Altrettanto nietzschiana era l'ostilit sarcastica e offensiva nei confronti del
cristianesimo, che secondo lui poggia solo sulla personalit decadente e marginale di Ges.
Il fondatore del cristianesimo si era trovato a proprio agio con le donne, e questo si notava,
scriveva. Se lislam disprezza il cristianesimo, citava, riprendendo l'autore dell'Anticristo,
ha mille volte ragione di farlo; lislam ha degli uomini per presupposto
Lidea della divinit di Cristo, riprendeva Rediger, era lerrore fondamentale che portava
ineluttabilmente allumanesimo e ai diritti delluomo. Anche questo laveva detto Nietzsche, e
in termini pi duri, cos come avrebbe senzaltro condiviso lidea che lislam avesse come
missione quella di purificare il mondo liberandolo della deleteria dottrina
dellincarnazione(p.230-231)

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