0 valutazioniIl 0% ha trovato utile questo documento (0 voti)
14 visualizzazioni1 pagina
Esprimo a Giovanni Bachelet tutta la mia solidarietà per l’incredibile decisione della RAI di cancellare dal palinsesto una trasmissione religiosa dedicata a suo padre nel trentesimo anniversario del suo assassinio da parte delle Brigate Rosse
Esprimo a Giovanni Bachelet tutta la mia solidarietà per l’incredibile decisione della RAI di cancellare dal palinsesto una trasmissione religiosa dedicata a suo padre nel trentesimo anniversario del suo assassinio da parte delle Brigate Rosse
Copyright:
Attribution Non-Commercial (BY-NC)
Formati disponibili
Scarica in formato DOC, PDF, TXT o leggi online su Scribd
Esprimo a Giovanni Bachelet tutta la mia solidarietà per l’incredibile decisione della RAI di cancellare dal palinsesto una trasmissione religiosa dedicata a suo padre nel trentesimo anniversario del suo assassinio da parte delle Brigate Rosse
Copyright:
Attribution Non-Commercial (BY-NC)
Formati disponibili
Scarica in formato DOC, PDF, TXT o leggi online su Scribd
Giulia Rodano - Assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio -
http://www.giuliarodanocontroigiganti.com/
RODANO : SOLIDARIETA’ A GIOVANNI BACHELET. LA
RAI CI RIPENSI
Esprimo a Giovanni Bachelet tutta la mia solidarietà per
l’incredibile decisione della RAI di cancellare dal palinsesto una trasmissione religiosa dedicata a suo padre nel trentesimo anniversario del suo assassinio da parte delle Brigate Rosse. Non esistono norme di legge né disposizioni regolamentari sulla “par condicio”che possano essere invocate per impedire a Giovanni Bachelet, perché deputato, peraltro nemmeno candidato nelle prossime consultazioni elettorali, di partecipare a una trasmissione televisiva per ricordare la figura del padre. In una RAI che manda in onda tutti i giorni sui TG di maggiore ascolto, dichiarazioni dei parlamentari Cota, Zaia e Brunetta, candidati in Piemonte, Veneto e Venezia, è il segno di faziosità, insensibilità e stupidità. Spero che la RAI riveda tempestivamente questa decisione e consenta la rapida messa in onda della trasmissione censurata, altrimenti sarebbe forte il sospetto che si voglia a un tempo oscurare la figura di Vittorio Bachelet e gettare il ridicolo sul principio democratico della “par condicio