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“Ritengo molto grave la scelta deliberata dal Consiglio Superiore di Sanità in merito all’obbligo del ricovero per la somministrazione della pillola abortiva RU 486. Si tratta infatti di una decisione che non aiuta le donne che scelgono di ricorrere all’Interruzione volontaria di Gravidanza, ma le rende invece il bersaglio di un accanimento illegittimo e pericoloso”.
Titolo originale
Giulia Rodano: grave la scelta del Consiglio Superiore di Sanità sulla pillola RU 486
“Ritengo molto grave la scelta deliberata dal Consiglio Superiore di Sanità in merito all’obbligo del ricovero per la somministrazione della pillola abortiva RU 486. Si tratta infatti di una decisione che non aiuta le donne che scelgono di ricorrere all’Interruzione volontaria di Gravidanza, ma le rende invece il bersaglio di un accanimento illegittimo e pericoloso”.
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“Ritengo molto grave la scelta deliberata dal Consiglio Superiore di Sanità in merito all’obbligo del ricovero per la somministrazione della pillola abortiva RU 486. Si tratta infatti di una decisione che non aiuta le donne che scelgono di ricorrere all’Interruzione volontaria di Gravidanza, ma le rende invece il bersaglio di un accanimento illegittimo e pericoloso”.
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Giulia Rodano - Assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio -
http://www.giuliarodanocontroigiganti.it/
RU 486, RODANO: “GRAVE SCELTA DEL CONSIGLIO
SUPERIORE DI SANITA’”
“Ritengo molto grave la scelta deliberata dal Consiglio
Superiore di Sanità in merito all’obbligo del ricovero per la somministrazione della pillola abortiva RU 486. Si tratta infatti di una decisione che non aiuta le donne che scelgono di ricorrere all’Interruzione volontaria di Gravidanza, ma le rende invece il bersaglio di un accanimento illegittimo e pericoloso”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio, candidata con Italia dei Valori alle prossime elezioni regionali. “La legge 194” dichiara Rodano “non solo prevede, ma impone che l’aborto avvenga ricorrendo in tutti i casi possibili alle tecniche meno invasive a disposizione”. “In molti Paesi dove è già adottata, la pillola abortiva RU 486 viene somministrata in day hospital: la decisione su un eventuale ricovero ospedaliero dovrebbe dunque spettare unicamente ai medici e alle pazienti”, conclude Rodano.