Sei sulla pagina 1di 8

Daniele Ferrero - Nicola Vanore

Labirinto Ermetico
Un "Gioco dell'Oca" alchemico
[revisione agosto 2011]

L'immagine che abbiamo scelto come logo del sito stata disegnata da Nicola Vanore,
che anche l'autore dei disegni delle Carte delle Fiabe.
In 32 immagini vivacemente colorate sono rappresentate le varie tappe del processo
alchemico, dal Caos iniziale della Prima Materia fino all'ottenimento della Pietra Filosofale.
Nella loro sequenza queste immagini compongono una sorta di "Gioco dell'Oca" che
costituisce il "Filo d'Arianna" indispensabile per orientarsi nel Labirinto dei testi classici
di Alchimia. E' sufficiente cliccare su ciascuna casella del "Gioco" per accedere ad una
descrizione dettagliata della fase illustrata (cliccando poi sull'immagine specifica si
ritorner alla figura generale).
Una delle maggiori difficolt nell'interpretazione dei testi alchemici, che scoraggia spesso il
lettore inesperto, proprio la ricostruzione del corretto ordine delle operazioni: il rispetto
del Segreto, che i veri Adepti hanno sempre osservato, vieta infatti un'esposizione lineare
e completa del processo. Delle tre Opere che compongono il Magistero Alchemico, la
maggior parte dei testi tradizionali di Alchimia si limita spesso ad esporne una o due (e
anche queste non necessariamente nel giusto ordine), facendo per credere che si stia
parlando dell'intero processo. Inoltre, frequente che una stessa sostanza assuma nomi
differenti e apparentemente contraddittori nelle tre Opere, il che aumenta enormemente la
confusione. Per questo non possibile affidarsi ad un solo autore classico ma bisogna
sempre confrontare il maggior numero possibile di testi di autori differenti, tenendo conto
per che ciascuno di essi pu aver utilizzato, per una particolare operazione, un metodo
personale.
Nella nostra ricostruzione e descrizione del processo ci siamo affidati in particolare alle
magistrali opere di Fulcanelli e di Canseliet, integrandole con importanti precisazioni di altri
autori (tra cui Patrick Rivire). Conformandosi ai testi di questi autori, la nostra sintesi
descrive in particolare le tappe della Via Secca, quella seguita dalla maggioranza degli
Alchimisti che pure l'hanno velata sotto le descrizioni della Via Umida. Le tappe e le
elaborazioni principali delle due vie naturalmente coincidono; ci che essenzialmente
cambia sono le sostanze chimiche di partenza che vengono utilizzate. Nella spiegazione
della Terza Opera quindi, abbiamo integrato le scarse indicazioni fornite dai sopraccitati
autori con le famose descrizioni dei colori che appaiono nei Sette Regimi di Cottura,
seguendo essenzialmente Filalete: chiaro che tali colori sono visibili unicamente nella
Via Umida, attraverso il "vetro" del Vaso, e non nella Via Secca; comunque le
trasformazioni che avvengono all'interno dell'Uovo Filosofale sono essenzialmente le
stesse.
In altri due articoli (Schema illustrato della Grande Opera e Schema della Grande
Opera per Via Secca) abbiamo riassunto in forma di diagramma le descrizioni qui fornite
per le varie caselle.

Un'ultima precisazione doverosa: la nostra ricostruzione dell'intero processo e rimane


puramente teorica. Non sono pochi i dubbi che ancora abbiamo sul dettaglio e sulla
precisa collocazione di molte operazioni qui descritte. La nostra vuole essere unicamente
una proposta di lavoro, suscettibile di essere integrata, approfondita e eventualmente
modificata in base a nuovi dati che potranno emergere dallo studio dei testi tradizionali.
(Per un approfondimento sul simbolismo generale del Gioco dell'Oca si pu consultare il nostro
studio specifico nella sezione Numerologia e Cabala).

PREPARAZIONE
Il Caos iniziale, la Prima Materia, l'Unit del Tutto, l'origine, l'inizio indistinto che comprende le
potenzialit di ogni sviluppo o generazione, l'entrata nel Labirinto.

L'Alchimista che intraprende l'Opera: guidato dalla luce della Saggezza segue fedelmente i passi della
Natura.
La scoperta della Materia Prima, simboleggiata dal "Drago che si morde la coda": la sua Estrazione
e la sua Preparazione.
Una volta "estratto dalla sua miniera" il Solfuro d'Antimonio o Stibina, simbolo della Materia
Prima, deve essere sottoposto ad una Preparazione che consiste in un'Assazione preliminare: va
polverizzato in un mortaio, esposto a fuoco lento e setacciato, imbibito di "rugiada". Queste operazioni
hanno lo scopo di liberare il Solfuro dalla sua ganga silicea e di ossidarlo parzialmente, fino a che
acquisti una colorazione brunastra. In questo modo, la Materia Prima resa atta a ricevere lo Spirito,
sotto l'aspetto del Fuoco Segreto o Sale Doppio.
L'acquisizione dei due Sali o Fondenti filosofici che costituiscono il Fuoco Segreto o Sale
Doppio. Questa sostanza, chiamata anche Dissolvente, il supporto materiale dello Spirito, il
Mediatore Salino indispensabile per innescare il processo.
I suoi due componenti sono: 1. il Salnitro (nitrato di potassio), isomero del Nitro celeste contenuto
nella "rugiada", 2. il Tartaro (bitartrato di potassio).
1. Il Salnitro si ottiene dalla distillazione della "rugiada", precedentemente esposta ai raggi cosmici,
filtrata e preparata. E' un sale volatile che, inizialmente, appare "bianco come neve cristallizzata" e,
continuandone l'estrazione, assume una tinta "rosata" (da cui il termine "rugiada").
2. Il Tartaro, chiamato anche Vulcano Lunatico, ottenuto indirettamente dal lavoro sulla
"rugiada" ed estratto dal deposito della feccia del vino che rimane nel fondo delle botti ("botti di
quercia" specifica la Tradizione).

PRIMA OPERA
Comincia ora la Prima Opera. Tre sono gli "attori" che vanno posti nel crogiolo:
1. Innanzitutto la Materia Prima, precedentemente preparata, che qualifichiamo come Passiva (
chiamata "Aries" da Filalete), in quanto rappresenta il principio Mercurio che subir l'azione del
principio attivo o Zolfo. E' simboleggiata dal Drago. La sua proporzione doppia rispetto a quella del
secondo "attore".
Materialmente questa sostanza viene spesso identificata con un minerale: la Stibina o Solfuro
d'Antimonio (ma chiaro che non bisogna intendere questi termini "alla lettera").
2. Il secondo "attore" della Prima Opera, simboleggiato da un guerriero armato di spada o di lancia
intento a trafiggere il drago, la Materia Prima Attiva (chiamata "Ares" da Filalete), in quanto
rappresenta il principio Zolfo (l'Acciaio Magico) che dovr agire sulla Materia Prima Passiva.
Essendo pi energico di quest'ultima, la sua proporzione sar della met.
Materialmente questa sostanza viene identificata con un metallo, il Ferro.
3. Il terzo "attore" della Prima Opera l'indispensabile Mediatore Salino (il Principio Sale) che
permette la reazione dei primi due componenti, ovvero il Fuoco Segreto, composto dai due Sali o
Fondenti Filosofici che vanno aggiunti nel crogiolo in frazioni successive.
La proporzione del Fuoco Segreto di un quindicesimo rispetto a quella della Materia Prima Attiva (o
meglio, un quindicesimo di Nitro ma met del peso totale dei componenti di Tartaro). In sintesi, le
proporzioni dei tre "attori" sono:
Principio Mercurio 2 - Principio Zolfo 1 - Principio Sale 1/15.
Grazie al Mediatore Salino, le due Materie (Passiva e Attiva) entrano in reazione. E' questa la Lotta
delle Due Nature o Congiunzione della Prima Opera, rappresentata spesso dalla lotta tra due
animali (un cane e una cagna, due draghi, ecc.). In questa Congiunzione si realizza il Primo Nero o
Putrefazione della Prima Opera: la prima "unione dei contrari".

Alla termine della Congiunzione delle Due Nature, la sostanza liquida viene colata ("liquazione") e
lasciata raffreddare; si solidifica cos in un lingotto sul quale si effettua la Separazione, rappresentata
da un energico "colpo di martello" che separa la parte "regolina", pura, del lingotto dal residuo, o Caput
Mortuum.
Materialmente, la reazione che si compiuta viene indicata come "preparazione del regolo marziale
stellato d'antimonio": il solfuro d'antimonio, reagendo col ferro, ha ceduto il suo zolfo a quest'ultimo,

trasformandosi in antimonio puro (detto "regolo" nell'antica terminologia chimica); il ferro, unendosi
allo zolfo, si trasformato in solfuro di ferro (caput mortuum), ovvero il metallo "retrogradato" alla
sua originaria natura minerale (pirite).
Il Caput Mortuum, dopo la Separazione, si presenta come terra nera e "diseredata" che bisogna ben
guardarsi dal gettare via.
Materialmente queste scorie sono composte da solfuro di ferro (il metallo "retrogradato" a minerale) e
da carbonato di potassio.
Le scorie vengono sottoposte a deliquescenza all'aria umida della notte e si ossidano progressivamente.
Quindi, per lisciviazione, si ottiene da queste scorie un Terzo Sale, fondamentale per la Terza Opera:
si tratta del Sale Armoniaco o Sale d'Armonia ( il principio Corpo, che andr a costituire uno dei
componenti dell'uovo filosofale; talvolta chiamato anche Zolfo Bianco).
Sempre dal Caput Mortuum, dopo la deliquescenza e l'ossidazione, si ottiene, per calcinazione o
arrostimento progressivo, una sostanza rugginosa e grassa, simile al fango: la Terra Adamica o
Rossa (detta anche Cenere del Caput Mortuum).
Questa Terra preziosa contiene in potenza lo Zolfo (Rosso) che sar da essa estratto durante le
Sublimazioni della Seconda Opera.
Il Regolo che stato separato dal Caput Mortuum col "colpo di martello" costituisce il Mercurio
Comune o Mercurio Bianco o Dissolvente (si noti che quest'ultimo termine era prima usato per
designare il Fuoco Segreto), simboleggiato dalla Vergine Bianca e chiamato anche "Pietra Astrale": il
Principio Femminile, Volatile. Spesso il Mercurio Comune designato come Acqua dei Filosofi, Acqua
Celeste, Acqua Benedetta, limpida e pura, che sgorga dalla roccia o anche come Acqua Pontica o Aceto
Acerrimo, per sottolineare il suo potere dissolvente.
Materialmente questa sostanza antimonio puro, privato dello zolfo che stato ceduto al ferro.

Il Mercurio comune deve subire la Purificazione per trasformarsi in Regolo Stellato: una parte di
Regolo viene unita con 1/15 di Fuoco Segreto che lo purifica. Questo processo viene reiterato per tre
volte (simboleggiate dai tre chiodi della crocifissione); cos il Regolo si impregna di Spirito Astrale
mentre il Fuoco Segreto assume una colorazione verde, trasformandosi in Vitriol.
Al termine della purificazione, sul Regolo appare la Stella, il segno tanto atteso che attesta la purezza e
la perfetta preparazione canonica del Mercurio: abbiamo ottenuto il Mercurio Comune Stellato
(Mercurio Bianco Stellato, Dissolvente).
La luce scaturita dalle tenebre e ha trionfato.
Il Fuoco Segreto che ha agito nella Purificazione del Mercurio Comune si trasformato, assumendo
una bella colorazione verde, simbolo della vita universale: il Vitriol, Leone Verde o Smeraldo
dei Saggi (chiamato anche Graal Vetriolico), veicolo vetrificato del fluido cosmico.
Il ruolo del Vitriol sar fondamentale nella Seconda Opera.

SECONDA OPERA
Comincia ora la Seconda Opera che ha per scopo quello di manifestare lo Zolfo Filosofico, embrione
della futura Pietra Filosofale.
I tre "attori" della Seconda Opera sono cos disposti in un vaso per la sublimazione:
1. In fondo la Terra Adamica o Rossa, che dovr cedere lo Zolfo contenuto in essa al bagno di
Mercurio sovrastante.
2. Al di sopra della Terra Adamica si disporr il Mercurio Comune Stellato o Dissolvente che,
sotto forma di Bagno o Acqua Mercuriale (Specchio dell'Arte) che sommerge la Terra, rappresenta
il Magnete che attirer a s lo Zolfo.
3. In superficie si disporr il Vitriol o Leone Verde, che costituisce la "rete" che permetter di
"pescare" l'embrione.
Le proporzioni dei tre "attori" sono nell'ordine: Terra (Zolfo) 1 - Mercurio 2 - Vitriol 1/15.

Dopo aver disposto correttamente i tre "attori" della Seconda Opera cominciano le lunghe
Sublimazioni o Aquile, che dovranno essere ripetute da sette a nove volte.
Lo scopo delle Sublimazioni quello di estrarre lo Zolfo Filosofico dalla Terra Rossa e di unirlo
intimamente al Mercurio Comune. Il processo consiste in una serie ripetuta di imbibizioni e
disseccamenti, simboleggiati dal combattimento del Fisso o Remora (= lo Zolfo Filosofico contenuto
nella Terra Adamica) con il Volatile o Salamandra (= il Mercurio Comune) (o dal combattimento del
Leone-Zolfo con l'Aquila-Mercurio). Ricordandosi che il "secco beve avidamente l'umido" bisogna
evitare di sommergere la Terra con un bagno eccessivo di Mercurio.
Man mano che le Sublimazioni progrediscono, verso la quarta o quinta Aquila, si assiste al Bagno degli
Astri: alla superficie del Bagno Mercuriale si formano delle Granulazioni, prima argentate (Luna), poi
dorate (Sole). Parallelamente la Materia si sbianca progressivamente (sbiancamento del "Lattone"). Ad
ogni disseccamento si verifica l'apparizione di fiori bianchi sulla superficie (che rappresentano lo Zolfo
Filosofico in formazione) e ad ogni imbibizione si manifesta l'apparizione della Stella (simbolo del
Mercurio Comune).

Proseguendo le Sublimazioni, "il Leone Verde (Vitriol) va a cedere il suo Sangue al Leone Rosso",
ovvero, dai fiori bianchi, si forma lo Zolfo Filosofico (Rosso) o Oro Filosofico: il Principio
Maschile, Fisso.
Questo Zolfo Filosofico stato estratto dalla Terra Adamica grazie all'azione attrattiva del Mercurio
Comune Dissolvente (inteso come "Magnete") ed ora sta emergendo alla superficie: tale operazione
anche chiamata Reincrudazione dell'Oro o Terra Adamica, nel senso che rappresenta il
"ringiovanimento" del Principio Zolfo contenuto nella Terra, l'ottenimento dello Zolfo nel suo stato di
purezza originaria.

Alla superficie del Mare Filosofico (= il Bagno di Mercurio Comune) si formata l'Isola di Delo (dove
nascono Apollo e Diana). Questa sostanza, chiamata Echineis, Ichtus o Remora, lo stesso Zolfo
Filosofico ormai unito indissolubilmente col Mercurio Comune in una sostanza ermafrodita, che
costituisce l'Embrione metallico, il germe della futura Pietra Filosofale.
Come un "pesce", questo embrione viene "pescato", cio intrappolato, dalla rete a maglie intrecciate
formata in superficie dal Vitriol.
L'embrione che abbiamo ottenuto il Rebis, la sostanza doppia o androgina, chiamata con moltissimi
nomi:
1. se consideriamo il suo aspetto "fisso" Zolfo Filosofico, Piccolo Re, Remora, Embrione o
Infante Regale.
2. se consideriamo il fenomeno dal punto di vista del Mercurio, possiamo dire che il Mercurio Comune
(Femminile), sublimato al massimo grado dalle Aquile, si unito indissolubilmente con lo Zolfo
(Maschile), diventando una sostanza doppia o ermafrodita, un Mercurio "animato" o anche "fissato"
dallo Zolfo, che chiamato Mercurio Filosofico, Mercurio Doppio o Secondo Mercurio.
La generazione del Rebis o Mercurio Filosofico costituisce la Congiunzione della Seconda Opera
(la Congiunzione al Bianco) ed chiamata anche incesto filosofale in quanto il Mercurio Comune,
come madre che ha generato lo Zolfo (figlio) estraendolo dalla Terra Adamica, si poi congiunto al suo
stesso figlio (Zolfo Filosofico).
L'Embrione o Rebis si presenta sotto la forma di una piccola pietra bianca su una superficie, nera
sull'altra e violetta all'interno (il colore violetto indica l'unione dello Zolfo rosso con il Mercurio blu).
Questa pietra va poi confortata al fuoco, fissata, e assume l'aspetto di una piccola lente biconvessa
paragonabile ad un "bottone di ritorno" metallurgico. In questo aspetto chiamata anche, da alcuni
autori, Zolfo Incombustibile o Pietra del Primo Ordine (altri autori riservano questo nome alla
sostanza ottenuta dalla Grande Cottura della Terza Opera).

TERZA OPERA
La Terza Opera, che ha qui il suo inizio, consiste essenzialmente in una Grande Cottura
dell'Embrione o Rebis all'interno dell'Uovo Filosofale, in cui questo "germe" sar "covato" fino a
giungere alla sua perfetta maturit e a dare origine alla Pietra Filosofale.
L'Uovo Filosofale, il cui guscio minerale salino si forma naturalmente in via secca, viene posto

all'interno dell'Athanor e riempito con i suoi tre componenti:


1. l'Embrione o Rebis (o Zolfo Filosofico) ottenuto al termine della Seconda Opera, che ha la
funzione di Principio Maschile ( chiamato anche Zolfo Rosso);
2. l'indispensabile Mercurio Comune o Dissolvente che svolge la funzione di Principio Femminile
(verr chiamato anche Zolfo Bianco, intendendo con questo termine la parte di Mercurio che si
fisser progressivamente nella Cottura);
3. il Sale d'Armonia o Sale Armoniaco ottenuto dalla lisciviazione del Caput Mortuum al termine
della Prima Opera, che, come Mediatore, permette la reazione e la congiunzione tra i primi due
componenti (non chiaro se questo Sale costituisca l'Uovo stesso, cio il suo "guscio", il "Vetro" del
"vaso di natura" - come sembrerebbe dai principali autori - oppure, come affermano altri, "i due (?) sali
che lo compongono costituiscano il "bianco" e il "giallo" dell'Uovo"; in ogni caso sembra che questo
Sale rappresenti anche il Principio Corpo, con il quale l'Embrione si unir indissolubilmente e, in
questo ultimo senso, pu talvolta ricevere anche lui l'appellativo di Zolfo Bianco);*
* [Questa ripartizione delle funzioni tra i tre componenti segue gli autori pi accreditati ma, da un altro
punto di vista, si potrebbe anche intendere: l'Embrione o Zolfo Rosso come Principio Maschile, il Sale
Armoniaco nel senso di Zolfo Bianco come Principio Femminile e il Mercurio Comune o Dissolvente
come Mediatore che permette la congiunzione tra i primi due, sebbene questa interpretazione appaia
pi forzata. La contraddizione tra le due versioni dovuta alla grande ambiguit del termine "Zolfo
Bianco" nella sua duplice accezione di Principio Femminile e/o di Principio Corpo.]
La Grande Cottura dell'Uovo Filosofale all'interno dell'Athanor attraversa Sette Regimi in cui la
temperatura viene innalzata progressivamente, corrispondenti a sette colorazioni che assume il
contenuto del Vaso e a sette frequenze musicali o "sibili" emesse dall'Uovo stesso.
Il Primo Regime il Regime di Mercurio, in cui viene formato il Compost, cio la mescolanza
dei tre componenti sopraccitati, e comincia la loro fase di dissoluzione (fase Solve).
Il Secondo Regime il Regime di Saturno in cui i componenti sono dissolti totalmente dal
Mercurio Comune e il Compost raggiunge la completa Putrefazione, segnalata dall'odore fetido che
emana dal Vaso.
E' in questo Regime che un nuovo concepimento si verifica in fondo al Vaso, cio i principi Maschile e
Femminile (Zolfo Rosso e Zolfo Bianco), dopo aver lottato tra di loro, "muoiono" insieme e si uniscono
nella Congiunzione della Terza Opera.
Il Regime di Saturno rappresenta la Fase al Nero della Terza Opera o Nigredo, simboleggiata dal
Teschio o dal Corvo (Testa di Corvo).
Il Terzo Regime il Regime di Giove, chiamato anche Sublimazione: attraverso imbibizioni o
"lavaggi" successivi da parte del Latte di Vergine (un altro nome del Mercurio Comune o
Dissolvente che ha qui un potere sbiancante), il Rebis (Zolfo Rosso + Zolfo Bianco) comincia
progressivamente a perdere il suo colore nero e assume un colore Grigio cenere.
Gli autori affermano qui che il Rebis o Infante Filosofico viene nutrito con l'alimento latteo (il Latte di
Vergine).
Il Quarto Regime il Regime della Luna in cui, con l'innalzamento di temperatura, comincia la
fase di coagulazione (fase Coagula): grazie alle abluzioni operate dal Latte di Vergine, seguite da
progressivi disseccamenti o coagulazioni, il Rebis si sbianca sempre di pi e si solidifica in una
sostanza che raggiunge il colore Bianco perfetto.
E' il simbolo della resurrezione dello spirito.
Il Regime della Luna rappresenta la Fase al Bianco della Terza Opera o Albedo, simboleggiata
dalla bianca Colomba.
E' possibile, volendo, interrompere qui il processo della Grande Cottura, passando subito alla
Moltiplicazione e alla Fermentazione finale, perch la sostanza che si ottenuta sar gi in grado di
esercitare un potere trasmutatorio, bench minore rispetto a quello della Pietra che si otterr
nell'ultimo Regime.
Tramite un'opportuna Fissazione, infatti, possibile trasformare questa sostanza bianca in Elisir
Bianco, chiamato anche Pietra Bianca del Secondo Ordine, il quale, opportunamente
Moltiplicato e Fermentato, avr il potere di trasmutare i metalli in Argento (altri autori chiamano
questa sostanza fissata Zolfo Bianco Incombustibile e la intendono come Pietra Bianca del Primo
Ordine).
Il Quinto Regime il Regime di Venere in cui il Rebis, innalzandosi la temperatura, assume un
colore Verde.

Questa fase detta anche Fase Vegetativa in quanto la colorazione verde dimostra che la Pietra ha in
s un potere vegetativo, germinativo, che la induce a crescere e ad aumentare. Gli autori affermano che
qui "l'albero filosofico germoglia, ricoprendosi di foglie e ramificazioni".
Il Sesto Regime il Regime di Marte in cui, ad una temperatura pi elevata, il Rebis subisce
successive imbibizioni da parte dell'Alimento Carnoso (un altro nome del Mercurio Filosofico o
Secondo Mercurio, in quanto unito allo Zolfo, che ha perci un potere arrossante) seguite da
progressivi disseccamenti o coagulazioni che lo portano ad assumere un colore Giallo sempre pi
intenso.
Gli autori affermano qui che il Rebis o Infante Filosofico ormai cresciuto, che prima era nutrito con il
latte (il Mercurio Comune o Primo Mercurio), va ora nutrito con la carne (il Mercurio Filosofico o
Secondo Mercurio).
Questa fase chiamata anche Fase al Giallo o Citrinitas.
Il Settimo Regime il Regime del Sole: la temperatura ha raggiunto il massimo grado e, grazie
alle imbibizioni operate dall'Alimento Carnoso e alla coagulazione ormai perfetta che ne segue, il Rebis
va sempre pi arrossandosi fino a solidificarsi, o meglio vetrificarsi, in una sostanza dal perfetto colore
Rosso.
Alla resurrezione della Fase al Bianco seguita la perfetta Fissazione della Fase al Rosso: lo spirito
"ritornato alla terra", tornato a congiungersi con un corpo ormai perfetto, raggiungendo una
completa Individuazione.
Il Regime del Sole, l'ultimo dei sette, rappresenta la Fase al Rosso o Rubedo della Terza Opera,
simboleggiata dalla rossa Aquila bicefala.
Tramite un'ulteriore Fissazione questa sostanza rossa viene trasformata in Elisir Rosso, chiamato
anche Pietra Rossa del Secondo Ordine, il quale, opportunamente Moltiplicato e Fermentato,
avr il potere di trasmutare i metalli in Oro (altri autori chiamano questa sostanza fissata Zolfo
Rosso Incombustibile e la intendono come Pietra Rossa del Primo Ordine).

La Pietra Bianca, ottenuta nell'Albedo, e la Pietra Rossa, ottenuta nella Rubedo, non sono ancora
perfette in quanto non hanno ancora il potere di trasmutare i metalli rispettivamente in Argento e in
Oro. Per questo bisogna sottoporre queste sostanze a delle Moltiplicazioni che permettono alla
Pietra di aumentare in quantit (peso e volume) e in qualit (energia).
In pratica si tratta di ridissolvere la Pietra in un'opportuna quantit di Mercurio Dissolvente (da
intendersi per come Secondo Mercurio o Mercurio Filosofico) facendole ripercorrere, sempre pi
brevemente, l'intera successione dei Sette Regimi di Cottura (questo se vogliamo moltiplicare la Pietra
Rossa; per la Pietra Bianca vengono ripetuti i primi quattro Regimi).
L'Elisir Bianco o Rosso, cos moltiplicato, si trasforma in Medicina Universale o Pietra Filosofale
(Bianca o Rossa), chiamata anche Pietra del Terzo Ordine*.
* [Facciamo notare che qui ci pu essere uno "slittamento" delle denominazioni: gli autori che
denominano la sostanza fissata ottenuta dal Regime della Luna e dal Regime del Sole come Pietra del
Primo Ordine parleranno allora di due Moltiplicazioni successive. La Prima Moltiplicazione
trasformer lo Zolfo Incombustibile in Elisir o Pietra del Secondo Ordine; la Seconda Moltiplicazione
trasformer questo Elisir in Medicina Universale o Pietra del Terzo Ordine.]

La Medicina Universale o Pietra Filosofale (Bianca o Rossa) la Pietra del Terzo Ordine,
ottenuta dalle Moltiplicazioni. E' chiamata anche Tintura Bianca o Tintura Rossa. Il suo simbolo
la Fenice, che rinasce dalle proprie ceneri (cio dalla propria dissoluzione) al termine di ogni
Moltiplicazione.
Perch abbia potere trasmutatorio questa Pietra deve essere "orientata" verso la produzione di Argento
o di Oro. Questo "orientamento" della Pietra la Fermentazione. Essa consiste in pratica nel fondere
la Pietra Filosofale Bianca con una piccola quantit di Argento o la Pietra Filosofale Rossa con una
piccola quantit di Oro.

Ci che si ottiene dalla Fermentazione la Polvere di Proiezione (Bianca o Rossa), che ha


finalmente il potere di trasmutare i metalli.
L'operazione di trasmutazione chiamata Proiezione: essa consiste nel gettare una piccola quantit
di Polvere di Proiezione (racchiusa, per proteggerla, in un poco di cera) su del metallo in fusione.
Istantaneamente, la Polvere di Proiezione Bianca trasmuter il metallo in Argento; la Polvere
di Proiezione Rossa trasmuter il metallo in Oro.
L'Opera compiuta.
Oltre alla trasmutazione sono per possibili altri utilizzi della Pietra Filosofale:
1. Opportunamente dissolta in alcool, la Pietra diventer Oro Potabile o Medicina Universale
propriamente detta: un farmaco che permetter di guarire ogni malattia fisica e di assicurare la
longevit.
2. Oppure, tramite una serie di Moltiplicazioni ripetute, spinte fino all'estremo limite, sar
possibile trasformare la Pietra in Luce Inestinguibile, quasi una forma di pura energia radiante che
testimonia il trionfo assoluto della Luce e l'avvenuta conquista da parte dell'Alchimista della
dimensione trascendente.

Potrebbero piacerti anche