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Arte & Zodiaco

Storia, misteri e interpretazioni dei segni zodiacali nei secoli

Stefano Zuffi
Alessandra Novellone

Arte & Zodiaco


Storia, misteri e interpretazioni dei segni zodiacali nei secoli

SASSI

SOMMARIO
INTRODUZIONE FIGURE IMMAGINARIE NEL CIELO STELLATO

Tra zodiaco e calendario: destini di Imperi e storie individuali


Loroscopo cinese e i suoi dodici animali
Il conteggio ciclico del tempo nel calendario delle civilt preispaniche
Segni e costellazioni: liconografia zodiacale nellantico Egitto
Dal mondo classico alle religioni moderne: lo zodiaco tra Cristianesimo e Islam
La dimensione collettiva degli zodiaci medievali
I segni zodiacali nelle citt del Medioevo:
mosaici, sculture, portali ma anche fontane e orologi di piazza
Preziosi calendari personali: larte zodiacale nelle corti del Quattrocento
Umanisti, intellettuali e artisti appassionati di oroscopo
Lapoteosi dello zodiaco nella Roma dei papi rinascimentali
Il Manierismo e il tardo Rinascimento: zodiaco e potere
Globi e mappe celesti nellEuropa barocca

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I SEGNI ZODIACALI IMMAGINI E SIGNIFICATO

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ARIETE
TORO
GEMELLI
CANCRO
LEONE
VERGINE
BILANCIA
SCORPIONE
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI

Glossario
Bibliografia essenziale
Indice dei nomi
Crediti fotografici e ringraziamenti

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INTRODUZIONE
FIGURE IMMAGINARIE NEL CIELO STELLATO
Due cose riempiono lanimo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente,
quanto pi spesso e pi a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la
legge morale dentro di me. Queste due cose io non ho bisogno di cercarle (...); io le vedo davanti a me e le connetto immediatamente con la coscienza della mia esistenza.
Immanuel Kant, Critica della ragion pratica (1788)

Nellimmensit della notte, nel mistero delloscurit, ruotano


gli astri: lontanissimo dal nostro punto di osservazione e da qualsiasi possibilit di terrena interferenza. Da millenni gli uomini osservano il firmamento, cercando nel tracciato delle stelle le segrete
risposte alle eterne domande, o anche semplicemente un suggerimento per i banali fatti della vita o, ancora pi semplicemente,
una misura stabile per il tempo che trascorre. Ma, appunto, il
cielo notturno cambia ogni sera, le costellazioni compiono il loro
giro inesorabile e immutabile lungo i sentieri del firmamento:
con una impressionante e riuscitissima combinazione tra scienza
e fantasia, il palpitare delle stelle stato ricondotto a una serie di
segni e di immagini proiettate sullo sfondo della notte.
Sulla base dei misteriosi tracciati del cielo, luomo ha cercato
di comprendere e se possibile anticipare i fatti della terra, sovrapponendo la rotazione degli astri con il trascorrere dei giorni e delle
stagioni, suddividendo il periodico passaggio delle costellazioni
con lanalogo tracciato dei mesi, inanellando il lineare svolgersi del
tempo con la ciclicit insita nelle sfere celesti. Con un ritmo
costante i dodici segni dello zodiaco continuano a ruotare sulla
nostra testa e intorno ai quadranti dei grandi orologi delle piazze
o sugli intrecci di linee delle meridiane. Per ragioni di visibilit e
di riconoscibilit, stata presa in considerazione la fascia celeste
che accompagna da vicino il corso apparente del sole nel ciclo annuale (chiamato eclittica), e che comprende sette astri maggiori: oltre al Sole e alla Luna i pianeti visibili a occhio nudo
(Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno). Questa fascia lo

PAGINA 2: Fratelli Limbourg,


Lanatomia delluomo e della
donna, tratto da Les Trs Riches Heures du Duc de Berry,
pergamena, 1412-16, Chantilly, Muse Cond.
PAGINA 4: Andreas Cellarius,
Mappa dellemisfero meridionale, tratta da Atlas coelestis seu
harmonia macrocosmica pubblicato da Joannes Janssonius,
Amsterdam, 1660-61, (incisione colorata), collezione privata.
PAGINA A FIANCO: particolare
dellorologio astronomico
sulla Torre dellOrologio di
Padova. La versione oggi esistente una ricostruzione delloriginale progettato nel 1344
da Giovanni Dondi dellOrologio.




ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

zodiaco, un termine derivato dal greco che significa composto


da esseri viventi. La successione annuale dei dodici segni, assimilati a immaginarie figure umane o di animali, scorre dallAriete
ai Pesci. Prende avvio con lequinozio di primavera quando cio
il sole si sposta nellemisfero settentrionale, o, pi esattamente,
quando leclittica interseca il piano equatoriale ed entra in diretta connessione con i quattro momenti salienti dellanno solare
(i due solstizi e i due equinozi, coincidenti con le stagioni), con
alcune caratteristiche corrispondenze immediatamente comprensibili, come la Bilancia a due piatti che ricorda il perfetto
equilibrio tra giorno e notte alla fine di settembre.
Quanto al legame tra astrologia e arti figurative, che verr
ampiamente sviluppato in questo volume, va ricordata una affermazione di Federico Zeri, uno dei massimi studiosi internazionali
di arte, dotato di una vastissima, profonda, quasi magica conoscenza della storia delle immagini, degli accostamenti apparentemente stravaganti e bizzarri, della necessit umana di esprimersi
attraverso segni e simboli: nel mio mestiere di storico dellarte mi
accaduto talvolta di trovarmi davanti a fatti cos imprevedibili
e talmente singolari che (se vi fossi inclinato per stampo mentale
e per educazione) mi sarei da tempo convertito alla fede nella predestinazione, nelle premonizioni e nel destino; cio, sarei diventato un cultore dellastrologia.

TRA ZODIACO E CALENDARIO: DESTINI DI IMPERI E


STORIE INDIVIDUALI

ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

con-siderare (in un dialogo interiore cum sideris, con le stelle);


ma, attenzione, stare troppo lungo a rimirare le stesse ci pu far
prendere freddo (ad sidera, assiderare davanti alle stelle), e dalle
stelle pu discendere direttamente addirittura un disastro.
Le altissime Ziqqurat babilonesi e le piramidi a gradoni erette
nellAmerica preispanica erano concepite anche come osservatri
per una ristrettissima cerchia di sovrani e di sacerdoti, ai quali era
riservata linterpretazione del corso degli astri, e la responsabilit
di trarne le conseguenze. La lettura dei segni celesti compare perfino nel Vangelo: i magi venuti dallOriente, probabilmente
saggi astrologi legati alla religione zoroastriana, seguono il corso
della stella cometa fino a Betlemme, dove incontrano Ges appena nato. Ma linflusso degli astri entrato in momenti importanti della storia di interi, grandi popoli. Celeberrima e
drammatica , a tal proposito, la fine dellimpero azteco: il sovrano Motecuhzoma II (il nome viene spesso trascritto Montezuma) era suggestionato dalle premonizioni astrali al punto da
ritenere la spedizione dei conquistadores guidati da Corts
come lambasciata del dio Quetzalcoatl (il serpente piumato). Interpretando come segno nefasto una eclissi di sole (effettivamente
avvenuta nel 1508) e numerosi altri segni astrali combinati con
la meticolosa interpretazione del complicato calendario rituale
azteco, il sovrano si lascia scivolare verso un destino che gli appare
ineluttabile, condannando di fatto il suo popolo alla sconfitta pi
rovinosa.

LOROSCOPO CINESE E I SUOI DODICI ANIMALI

Dalla Cina agli imperi precolombiani, dalle foreste dei Celti


alle distese assolate della Mezzaluna Fertile, le grandi civilt del
passato hanno sentito la necessit di definire graficamente e allegoricamente il ruotare del cielo; il meticoloso calcolo dei passaggi
zenitali si unisce alla capacit di riconoscere e fissare una successione di figure, ciascuna delle quali portatrice di caratteri peculiari. Le civilt antiche hanno affidato alle stelle il significato
pi intenso e profondo dellesistenza. Letimologia latina ci offre
alcune splendide prove dello strettissimo legame tra le stelle e
lanimo umano: la parola desiderio deriva da de sideris (letteralmente, dalle stelle: si chiede aiuto alle stelle per realizzare le
nostre aspettative); il silenzio della notte propizio per riflettere,

Losservazione degli astri e il grande interesse per il cielo


una componente fondamentale della cultura tradizionale cinese,
espressa anche nella costruzione di elaborati osservatri, dotati di
strumenti tecnologicamente avanzati: allinizio del Seicento, il gesuita italiano Matteo Ricci riusc ad essere ammesso allinterno
della Citt Proibita di Pechino proprio grazie alle sue apprezzatissime conoscenze matematiche, astronomiche e astrologiche.
Tuttora, il trattato scritto in impeccabile lingua mandarina da Li
Madou (il nome adottato dal gesuita durante il suo soggiorno nel
Celeste Impero), viene considerato un classico della letteratura
scientifica cinese.




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Il celebre oroscopo cinese, che risale a oltre due millenni


prima di Cristo, allepoca dellimperatore Huang Ti, basato su
un ciclo lunare e combina le figure di dodici animali con linflusso di cinque elementi primordiali, giungendo cos a una durata del ciclo di 60 anni. Diverse sono le leggende intorno alla
scelta dei dodici animali. Secondo la tradizione pi diffusa,
Buddha, sentendo avvicinarsi la fine della sua vita terrena, avrebbe
chiamato a raccolta gli animali, dedicando un anno lunare ai
primi dodici arrivati. Per primo si present il topo, che in realt
aveva coperto gran parte della strada sulla groppa di un paziente
e mansueto bue, per saltar gi proprio alla fine, lasciando al bue
il secondo posto. Seguirono poi, nellordine, la tigre, il coniglio,
il drago, il serpente, il cavallo, la pecora, la scimmia, il gallo, il
cane e il maiale. Unaltra leggenda narra invece che lImperatore
di Giada, il dio signore del Cielo, avrebbe scelto i dodici animali
pi belli della terra per onorarli sotto forma di costellazioni. In verit, lImperatore di Giada aveva scelto prima di tutto un gatto,

ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

SOPRA: Segni dello zodiaco che


circondano i simboli dello Yin
e Yang, dal tempio di Chengdu, periodo sconosciuto, pietra, Chengdu, Provincia dello
Sichuan, Cina.

considerato il pi bello fra tutti gli animali terrestri. Il gatto, tradizionalmente pigro, avrebbe chiesto al topo di informarlo sul
giorno in cui lImperatore di Giada sarebbe venuto a prendere gli
animali per portarli nel firmamento. Il topo, geloso della bellezza
del gatto, si guard bene dallavvisarlo, e cos, venuto a mancare
allappello il gatto, lImperatore di Giada lo sostitu con il maiale.
Da allora, linimicizia tra i gatti e i topi perdura insanabile...
Secondo loroscopo cinese, esattamente come avviene per i
segni zodiacali occidentali, i nati sotto ciascun segno hanno ben
riconoscibili caratteristiche, che dovrebbero inoltre riflettersi sullandamento generale dellanno, di volta in volta dedicato a uno
dei dodici animali. Tipico esempio dellarte cinese sono le serie di
statuette in pietra o in ceramica, talvolta smaltate e dipinte, che
raffigurano i dodici animali zodiacali, per lo pi sotto forma di esseri umani elegantemente panneggiati in lunghi mantelli ma con
la testa zoomorfa. I laboriosi nati sotto il segno del Topo dovrebbero avere notevole successo in amore; il taciturno ma paziente

SOPRA: Il segno del maiale, periodo sconosciuto, giada,


Durnham University, Oriental Museum.

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Bue (a volte definito anche Bufalo, o Toro: si noti la corrispondenza con il secondo segno zodiacale occidentale) ispira fiducia;
la Tigre intelligente, ma poco risoluta; lambizioso Coniglio (o
Lepre) ha successo negli affari; il forte Drago rischia di compromettere la propria buona salute con la testardaggine; il silenzioso
Serpente saggio e generoso; allopposto del Serpente, il Cavallo
fin troppo loquace, allegro e giocherellone; la Pecora (o Capra)
si distingue per leleganza e le capacit artistiche; limprevedibile
Scimmia ricca di inventiva; lindaffarato Gallo ha molta fiducia
in se stesso; il Maiale (o Cinghiale), infine, coraggioso e insieme
gentile.
Gli animali zodiacali compaiono nelle forme pi diverse nellarte del celeste Impero: dalle rappresentazioni monumentali in
scultura alla ceramica (soprattutto nel periodo Tang), fino ai preziosi amuleti di giada di piccole dimensioni, e spesso di spiritoso
naturalismo. Come molte altre attivit, in Cina lo scopo fondamentale delloroscopo per ogni individuo la ricerca dellequilibrio interiore. Conoscere i tratti salienti del proprio carattere,
riassunti dallanimale zodiacale, un modo per cercare di sviluppare i lati positivi ed attenuare gli aspetti negativi: perfetta sintesi
tra divinazione astrale e meditazione spirituale una larga pietra
circolare scolpita nel tempio di Chengdu (la capitale della vasta regione del Sichuan, nella Cina centro-meridionale), dove i rilievi
dei dodici animali simbolo dei destini individuali circondano linconfondibile raffigurazione dello Yin e dello Yang, le due forze
che eternamente si contrappongono nel mondo e nellanimo
umano.

PAGINA A FIANCO: Calendario


Azteco, XV secolo, basalto,
Museo Nacional de Arqueologia, Citt del Messico, Messico.

IL CONTEGGIO CICLICO DEL TEMPO NEL CALENDARIO


DELLE CIVILT PREISPANICHE
Mentre veniva elaborandosi loroscopo cinese, anche nelle
complesse culture mesoamericane si sviluppava un raffinatissimo
calcolo ciclico del tempo, basato sullosservazione degli astri e su
una serie di emozionanti leggende, con eterni combattimenti tra
le divinit, astri che corrono nel cielo come le palle scagliate nello
sferisterio e suggestive metafore naturalistiche (il cielo notturno,
trapunto di stelle, viene paragonato al mantello chiazzato di un
leopardo cosmico). Il calendario dei Maya e degli Aztechi viene

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raffigurato come una combinazione di ingranaggi che ruotano


uno dentro laltro: le pietre scolpite e i glifi che raffigurano i giorni
sono spesso tra i capolavori della scultura preispanica. Il calcolo
del tempo e linflusso sui destini nasce infatti dalla combinazione
tra il calendario solare (costituito da 365 giorni ma senza bisestili: gli ultimi cinque giorni dellanno, cui se ne aggiungeva periodicamente un sesto erano considerati vuoti, e venivano di
solito trascorsi nella pi totale inattivit, nellattesa un po ansiosa
della rinascita di un nuovo ciclo annuale) e il calendario rituale di
260 giorni, basato sul passaggio del sole allo zenit della splendida
citt di Copn, uno dei maggiori centri sacri dellAmerica centrale. La combinazione tra questi due cicli prende avvio quando
le date dei due calendari coincidono e d vita a una sequenza di
18.980 giorni, vale a dire 52 anni: dopo di che, il conto ricomincia. Nei bassorilievi e nei codici dipinti, gli avvenimenti storici dei popoli preispanici sono datati con una serie di quattro
cifre, che indicano il giorno, il mese rituale di 20 giorni (uinal),
lanno di 360 giorni (tun) e il periodo composto da 20 tun, chiamato katun. A sacerdoti-astrologhi, favoriti dai posti di osservazione del cielo sulla vetta di altissime piramidi di pietra, era
affidato il compito di calcolare con attenzione le caratteristiche
propizie o nefaste di ciascun giorno, e di programmare di conseguenza feste, rituali, sacrifici o guerre: come nel nostro emisfero,
anche nelle Americhe ogni periodo dellanno era governato da
un dio diverso. Data la ciclicit relativamente rapida dei 52 anni,
i Maya hanno aggiunto un ciclo lunghissimo, che dura oltre
5125 anni. Il conteggio ha preso avvio in una data corrispondente al nostro 6 settembre 3114 a.C., e scadr fra non molto, il
21 dicembre 2012: ma questo giorno, pericolosamente vicino,
non viene indicato come la data della fine del mondo, semplicemente il punto di partenza di un nuovo ciclo...
Va infine citato loroscopo celtico, a sua volta elaborato alcuni
secoli prima di Cristo. Per i popoli che abitavano le foreste dellEuropa centro-settentrionale, la predizione del destino basata
sulla metafora dellalbero. Oltre a manifestare visivamente il ciclo
dellanno attraverso le stagioni, lalbero sintetizza lunit simbolica tra il sottosuolo (le radici), la terra (il tronco) e il cielo (le
fronde). I druidi celtici hanno suddiviso il ciclo solare in ventun
settori, in base alle caratteristiche di altrettanti alberi il cui ca-

rattere si riflette su coloro che sono nati in quei determinati


giorni. Gli alberi delloroscopo celtico sono abete, acero, bagolaro, betulla, carpino, castagno, cipresso, corniolo, faggio, fico,
frassino, melo, nocciolo, noce, olmo, pino, pioppo, quercia, salice, tiglio e ulivo.

SEGNI E COSTELLAZIONI: LICONOGRAFIA ZODIACALE


NELLANTICO EGITTO
Resta un fenomeno veramente eccezionale il fatto che nel
mondo occidentale i dodici segni dello zodiaco abbiano attraversato circa tre millenni senza variazioni: dallimpero babilonese al
mondo greco-ellenistico (e, grazie alle campagne militari di Alessandro Magno, passando anche al versante indiano), dallEgitto
del Nuovo Regno al Cristianesimo, il nome, la sequenza, la raffigurazione, labbinamento con pianeti e le caratteristiche dei dodici segni zodiacali sono rimasti sempre gli stessi. Le origini
babilonesi ed egizie della sequenza zodiacale sono tuttora in parte
riconoscibili: il segno dellAcquario, ad esempio, direttamente
legato alla periodica e benefica inondazione del Nilo. Tuttavia,
un contributo fondamentale alla determinazione dellattuale oroscopo stato offerto dal montaggio tra i simboli zodiacali e le
divinit greco-romane. Limmagine allegorica dei dodici segni si
arricchita di tutte le valenze mitologiche, letterarie ed estetiche
del pantheon classico, con notevoli conseguenze dal punto di vista
delle arti figurative: davvero si deve concordare con Andr Breton,
secondo il quale lastrologia una grande signora, molto bella e
venuta cos da lontano che non posso fare a meno di sottomettermi al suo fascino.
Il documento pi significativo la grandiosa raffigurazione
zodiacale del tempio egizio della dea Hator a Dendera (IV secolo
a.C.): oltre ai dodici segni, gi perfettamente riconoscibili e analoghi alle raffigurazioni successive, il bassorilievo astrologico presenta anche i trentasei decani (le divinit astrali che presiedono,
tre per segno, ai gruppi di dieci giorni) e i trecentosessanta paranatellonta, uno per ogni grado delleclittica. Queste ulteriori
arcane e misteriose figure compongono un repertorio davvero
fantastico di immagini e allegorie legate al firmamento, e ricompaiono nei codici miniati e nei cicli di affreschi astrologici del

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ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

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XIV e XV secolo. Una completa e impressionante rassegna di


queste figure fantastiche, che fanno immaginare un cielo gremito
di immagini e personaggi, si incontra nella camera funeraria del
grande faraone Seti I (padre di Ramesse II), la prima tomba nella
Valle dei Re ad essere interamente decorata con raffinati bassorilievi dipinti su fondo giallo. Sulle pareti della sala in cui era collocato il sarcofago del sovrano si trovano testi astrologici,
costellazioni, personificazioni e divinit astrali, secondo un programma iconografico che verr ripreso anche in sepolture successive.
Il pantheon egizio talmente affollato che molto difficile
orientarsi in una selva di oltre 400 divinit: passando dal Medio
Oriente alla Grecia, i cinque pianeti trovano una precisa associazione astrologica e religiosa tra gli dei della Mesopotamia e quelli
dellOlimpo. Il dio babilonese Marduk viene associato a Zeus
(Giove per i romani); la bellissima dea Ishtar ad Afrodite/Venere;
Ninurta a Kronos/Saturno; Nabu a Hermes/Mercurio; Nergal al
dio guerriero Ares/Marte.
Il passaggio delle immagini zodiacali dallEgitto alla cultura

SOPRA: Lo zodiaco di Dendera,


dal soffitto di una cappella
presso il tempio di Hator a
Dendera, periodo tolemaico,
305 30 a.C., pietra argillosa,
Parigi, Muse du Louvre.
PAGINA A FIANCO: Bassorilievo
mitraico raffigurante Fanete,
(erroneamente identificato
con Mitra), III secolo d.C.,
marmo, Modena, Museo
Estense.



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ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

greco-latina, fino alle religioni misteriche della tarda classicit,


compendiato in un rilievo del III secolo d. C. conservato nel
Museo Estense di Modena. Vi compare al centro un giovane dio,
talvolta identificato con Mitra: si tratta invece di Fanete, il bellissimo adolescente dotato di ali dorate, con in mano lo scettro e il
fulmine, considerato il signore del tempo cosmico. Le spire che
lo avvolgono simboleggiano la ciclicit delle stagioni, mentre tuttintorno scorre la fascia dei dodici segni zodiacali, che ruotano
curiosamente in senso antiorario: proprio sopra la testa di Fanete
si trova lAriete, il segno con il quale si apre la sequenza.

DAL MONDO CLASSICO ALLE RELIGIONI MODERNE: LO


ZODIACO TRA CRISTIANESIMO E ISLAM

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Pur con il suo corredo di miti classici, di simboli pagani e


di allusioni a un destino astrale e arcano, che sfugge del tutto al
libero arbitrio delluomo, lastrologia ha saputo a lungo perfettamente convivere con il Cristianesimo. Uno dei massimi pensatori medievali, san Tommaso dAquino, ha indicato un efficace
compromesso tra lo studio dello zodiaco e le Sacre Scritture, affermando autorevolmente che i corpi celesti sono la causa di ci
che avviene in questo mondo, ma non tutti gli effetti che producono sono inevitabili. Nelle parole del grande teologo domenicano si pu riconoscere un atteggiamento mentale e una
disposizione danimo che rimarr a lungo nella cultura occidentale: il rapporto tra il destino (scritto, metaforicamente, nelle
stelle) e la capacit di esercitare le nostre risorse personali, per
comprendere meglio noi stessi e per cercare di non essere del tutto
in bala della sorte. Profondo conoscitore della mentalit medievale, Umberto Eco ha ripreso e aggiornato il concetto, scrivendo
con ironia si nasce sempre sotto il segno sbagliato e stare al
mondo in modo dignitoso vuol dire correggere giorno per giorno
il proprio oroscopo.
Il caso forse pi significativo di sincretismo tra storia sacra e
cultura zodiacale offerto dagli affreschi del Battistero di Padova,
opera di Giusto de Menabuoi, uno dei massimi capolavori della
pittura della seconda met del XIV secolo (1375-76). Il vano cilindrico interamente rivestito da un iridescente ciclo di affreschi, ottimamente conservati, in cui sono rappresentati scena

SOPRA: Cosm Tura, Madonna dello Zodiaco, 1460


circa, tempera su tavola, Venezia, Gallerie dellAccademia.
PAGINA A FIANCO: Giusto de
Menabuoi, La crezione del
mondo, 1375-76, affresco, Padova, Battistero.



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dopo scena i passi salienti della Bibbia, fino al culmine dellaffollatissimo Paradiso nella cupola. In uno dei primi scomparti, Dio
Padre intento nella creazione del mondo: intorno alla Terra sono
ben riconoscibili le sfere celesti, e soprattutto la larga fascia del
firmamento zodiacale, con la consueta e ben riconoscibile raffigurazione della girandola dei dodici segni. Una prova ancora pi
esplicita della compresenza di temi religiosi e zodiacali la Madonna dello Zodiaco dipinta dal ferrarese Cosm Tura intorno al
1460 e oggi nelle Gallerie dellAccademia di Venezia. Conservata
nella cornice originaria, questa piccola ancona riflette il gusto acquisito dal pittore ferrarese durante gli anni della sua formazione
padovana: un disegno nervoso e tagliente, inserito in rigorose inquadrature prospettiche, rivela dettagli sorprendenti, come i grossi
grappoli duva, dai riflessi come di bronzo, e gli imprevedibili
segni astrologici dipinti in oro sullo sfondo. I simboli sulla destra
sono oggi perduti, mentre ancora ben riconoscibili sono lAcquario, i Pesci, il Sagittario e la Vergine sulla sinistra.
Come avvenuto per il Cristianesimo, lastrologia si confronta senza problemi anche con la cultura, la scienza e la religione dellIslam. Originata dalla medesima fonte egizia e
mesopotamica, e con comuni radici nel trattato di Tolomeo, la
tradizione zodiacale islamica tra il XII e il XVI secolo ha avuto una
raffinata evoluzione, sostenuta dalla stesura di trattati e dalla produzione di opere darte in cui i segni zodiacali corrispondono alla
consueta, millenaria iconografia, ma con tratti caratteristici dellarte musulmana. Ne sono un esempio efficace le miniature realizzate tra la fine del Quattrocento e il pieno Cinquecento
nellambito della corte di Costantinopoli, conquistata dagli ottomani: gli inconfondibili simboli zodiacali, corredati da scritte calligrafiche in arabo, vengono interpretati in modo lineare, delicato,
di sorprendente fascino. Le miniature su pergamena, tipica arte
di corte, riservata a una lite colta e raffinata, sottolineano il carattere intellettuale, o perfino filosofico, dello studio dellastrologia nella cultura islamica antica. Ne conferma uno splendido
capolavoro di oreficeria, il disco in rame persiano conservato al
Louvre, risalente al XII/XIII secolo, rivestito da fittissime e delicate incisioni. Il contorno esterno occupato da una iscrizione votiva, mentre la fascia centrale comprende le figure dei dodici segni
zodiacali, inserite in un complicato e raffinato intreccio. Al cen-

PAGINA A FIANCO: Scuola ottomana, Il segno del Leone,


XVI secolo, Parigi, Bibliotque Nationale de France.



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ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

tro, la grande e misteriosa immagine di una Sfinge ci ricorda che,


nonostante loroscopo, il futuro pur sempre unincognita.

LA DIMENSIONE COLLETTIVA DEGLI ZODIACI MEDIEVALI

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Le arti figurative occidentali mostrano come durante lintero


Medioevo europeo il calendario perpetuo delle attivit mensili
sia costantemente in rapporto con il ciclo delle costellazioni. Dalle
sculture sui portali delle cattedrali ai pavimenti a mosaico delle
cripte, dai grandi candelabri di bronzo ai cicli di affreschi, dai capitelli alle fontane, dalle vetrate agli arazzi, dagli orologi sulle
piazze fino alle dimensioni spettacolari delle grandi figure di Benedetto Antelami per il Battistero di Parma, i segni zodiacali si
combinano strettamente con i momenti della vita umana, con i
lavori nei campi, con le virt cristiane.
Laspetto pi significativo senza dubbio lallargamento del
pubblico, fino a raggiungere lintera comunit. Si tratta di una
fase storica e culturale molto particolare, e in un certo senso simile
allet contemporanea. Oggi, in fondo, loroscopo si trova sulle
pagine dei giornali pi diffusi, e occupa rubriche televisive: senza
dubbio un tema popolare, e moltissime persone, pi o meno distrattamente, gettano unocchiata al destino del proprio segno.
Allo stesso modo, durante il Medioevo la conoscenza dello zodiaco non affatto riservata a raffinati cultori e a specialisti nella
lettura degli astri. Le immagini dei dodici segni, associate mese per
mese alle faticose mansioni del mondo agricolo e contadino, appartengono alla non vasta cerchia di competenze e conoscenze
della grande massa di persone che non sapevano leggere e scrivere, e basavano la propria cultura sui riferimenti visivi offerti
dalle arti figurative.
Anche per questo motivo, le raffigurazioni dei segni dello zodiaco nellarte medievale spesso appaiono semplificati, quasi rozzi,
soprattutto se comparati con la raffinata scienza egizia o con le
squisite interpretazioni successive. Eppure, questa immediatezza
lineare conferisce alle immagini astrali una inaspettata quotidianit. Lassociazione francamente sconcertante tra questi millenari
simboli di corpi celesti e la banalit faticosa dei lavori contadini
ha un indubbio merito: riportare, per cos dire, lo zodiaco nella
vita di tutti i giorni, far uscire la conoscenza dellastrologia dalla

SOPRA: al-Tabari, Abu Ja'far,


Il segno del Sagittario, tratto da
Ta'lim dar ma'rifat i taqvuim,
1498, pergamena, Dublino,
The Trustees of the Chester
Beatty Library.

ristretta cerchia degli intellettuali. Loroscopo cessa di essere un


mistero esoterico, riservato a pochi, e si impasta con il sudore,
con la terra, tra le rape e i maiali, tra le messi da raccogliere, i vigneti da curare, le botti e i ceppi da tagliare. Per converso, grazie
alla presenza muta e arcana del ciclo zodiacale, il lavoro delluomo
si carica di un valore cosmico, universale, solenne.

SOPRA: Il segno del toro, particolare, XII secolo, mosaico


pavimentale, Bobbio (Piacenza), chiesa abbaziale di San
Colombano.

I SEGNI ZODIACALI NELLE CITT DEL MEDIOEVO: MOSAICI, SCULTURE, PORTALI, MA ANCHE FONTANE E OROLOGI
DI PIAZZA
Per confermare il significato comunitario dello zodiaco tra
lXI e il XV secolo si possono citare alcuni casi davvero spettacolari, come i mosaici pavimentali dellabbazia di San Colombano
a Bobbio o quello, davvero straordinario, del Duomo di Otranto,
firmato da maestro Pantaleone, entrambi risalenti al XII secolo.

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ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

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Nel primo caso i segni e le figure che svolgono le attivit agricole


sono inseriti entro una struttura architettonica, una sorta di loggiato romanico: luso di soli tre colori (bianco, nero, rosso) semplifica ulteriormente le immagini, corredate da malcerte, ma
chiare, scritte latine in stampatello. Si ha quasi limpressione che
la riconoscibilit dei segni, associata allimmediatezza dei nomi,
trasformi questi mosaici in un sillabario, in un testo elementare
per imparare a leggere. Ben pi complessa liconografia del pavimento di Otranto, concepito come un enorme Albero della
vita sostenuto da una coppia di elefanti ed esteso a tutta la navata della chiesa pugliese. Vi si affollano reminescenze classiche,
racconti cavallereschi, ebraici e veterotestamentari, che vedono
come protagoniste una quantit di figurette realizzate con notevole efficacia espressiva, fra un tripudio di fogliame, di rami, di
animali fantastici. Le allegorie dei Mesi, accompagnate dai segni
dello zodiaco, occupano tondi che si intrecciano ai rami nella
parte terminale della navata.
Informazioni molto precise sulle conoscenze zodiacali medievali (tipico il caso della Bilancia sorretta dalle chele dello Scor-

ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

SOPRA: Maestro Pantaleone, I


mesi di novembre e dicembre,
1166, mosaico, Otranto
(Lecce), Cattedrale.
PAGINA A FIANCO IN ALTO: Nicola e Giovanni Pisano, fontana di piazza, 1270 circa,
Perugia.

pione) vengono dai portali scolpiti e dalle vetrate dipinte. Si tratta


sempre di opere darte ben visibili: chiunque entrasse in una
chiesa o guardasse attraverso una finestra vi riconosceva facilmente
il ciclo astrologico. il caso, sempre nel XII secolo, della affascinante Porta dello zodiaco, realizzata da maestro Nicol per la
chiesa della Sacra di San Michele, arroccata su una rupe della Val
di Susa, in un sito suggestivo e solitario.
Un altro esempio della dimensione pubblica, cittadina assunta dallo zodiaco offerto dalla stupenda Fontana di Piazza di
Perugia, realizzata intorno al 1270 da Nicola Pisano con lassistenza del figlio Giovanni Pisano. Concepita come intervento urbano di grande utilit, proprio al culmine della citt, davanti al
Palazzo dei Priori e di fianco alla cattedrale, la fontana presenta
una successione di rilievi e di sculture che compongono una sorta
di enciclopedia del sapere tardo-medievale. composta da due
vasche poligonali sovrapposte, con quella superiore di diametro
inferiore; completata da una piccola conca bronzea arricchita
da un gruppo scultoreo raffigurante le tre ninfe che rappresentano le tre virt teologali (Fede, Speranza, Carit). Le due vasche

SOPRA: Nicola e Giovanni Pisano, Il mese di giugno, formella della vasca inferiore,
1270 circa, Perugia.
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ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

poligonali concentriche sono decorate a bassorilievi: in quella inferiore sono rappresentati i simboli e le scene della tradizione agraria e della cultura feudale, i mesi dellanno con i segni zodiacali,
le arti liberali, episodi della Bibbia, delle favole di Esopo e della
storia di Roma; in quella superiore sono raffigurati, nelle statue
poste agli spigoli, personaggi biblici e mitologici. Nelle lastre di
tema zodiacale, i contadini intenti ai lavori mensili hanno una
solennit e una nobilt che ricorda la grande statuaria classica: ad
esempio, il macellaio che uccide il maiale ha la sobria potenza, la
concentrazione e la forza di un sacerdote che compie un sacrificio rituale, cos come il mietitore che raccoglie le messi mature
con la silenziosa solennit di un ancestrale rito religioso.
Unulteriore conferma della diffusione e dellimportanza delle
costellazioni in quello che possiamo considerare come arredo urbano delle citt tardomedievali viene da Venezia, e da un luogo
specifico di grandissimo significato simbolico. Come noto, a
Venezia la basilica di San Marco e Palazzo Ducale, vale a dire i
massimi luoghi del potere religioso e del potere civile sulla citt e

ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE


PAGINA A FIANCO: orologio
astronomico di Praga, quadrante astronomico con i
segni zodiacali, iniziato nel
1410, Praga, Piazza della Citt
Vecchia.
IN BASSO: Filippo Calendario,
Il segno del cancro con la Luna,
XIV secolo, Venezia, capitello
di palazzo Ducale.

26




ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

28

sullintera Serenissima Repubblica, si allineano uno dopo laltro,


componendo un equilibrio di splendore e un quadro architettonico davvero incomparabile. Nel portale principale della basilica,
secondo la tradizione romanica, scolpito il calendario perpetuo dei dodici mesi dellanno con il corredo dei simboli zodiacali. Gli intagli, in ambito sacro, propongono per chi entra nella
meravigliosa chiesa labituale messaggio della vita umana legata al
lavoro, secondo il succedersi dei tempi e delle stagioni. Anche
nella realizzazione e nella decorazione di Palazzo Ducale, meraviglia dellarchitettura civile gotica, la raffigurazione dei simboli zodiacali occupa un sito particolare, e questa volta con un significato
diverso. Si tratta del capitello angolare del portico del palazzo, il
primo che si incontra venendo dal Bacino di San Marco. Lo scultore, identificato tradizionalmente con un maestro di nome Filippo Calendario, ha avvolto il capitello in larghe e carnose foglie,
dalle quali emergono, con balzante e perfino divertita vitalit, i
pianeti, raffigurati e abbigliati sotto laspetto di personaggi del
XIV secolo. Accanto ai pianeti, a due a due, occhieggiano i simboli zodiacali, perfettamente riconoscibili nella loro consolidata
iconografia, eppure caricati di un brio inconsueto: si sta ormai
aprendo la stagione delle fantasiose immagini astrali dellarte tardogotica. Dal punto di vista culturale, il capitello astrologico di
Palazzo Ducale anche il segnale di una svolta di grande importanza: il ritorno allidentificazione tra i segni zodiacali e linflusso
dei pianeti (o degli dei classici), piuttosto che lassociazione con i
mesi e con i lavori nei campi.
La fontana di Perugia e il capitello di Venezia ci dicono come
nellarte gotica la raffigurazione dello zodiaco sia ormai uscita dallambito sacro, e si rivolga piuttosto allambito civico e laico. A
partire dal XIV secolo le piazze delle citt europee si adornano di
meravigliosi orologi astronomici, che spesso raffigurano anche i
segni zodiacali o fanno sfilare figure e automi allo scoccare delle
ore: lultima e forse la pi vistosa tra le forme popolari dellastrologia tardo-medievale, prima che la scienza e larte zodiacale
ritornassero soprattutto nelle mani di cultori raffinati e di esperti.
Valga per tutti lesempio del magnifico orologio di Praga, caso
emblematico di come le conoscenze matematiche e astronomiche
dellepoca si coniugassero con losservazione degli astri e pi in generale con la scienza astrologica. A Padova, Giovanni Dondi

PAGINA A FIANCO: Torre


dellOrologio di Padova, particolare con lorologio astronomico costruito sul progetto
trecentesco di Giovanni
Dondi dellOrologio.



29

ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

dallOrologio, medico, astronomo e filosofo, professore presso


lUniversit, costruisce attorno alla met del Trecento un orologio astronomico, forse in parte derivato dallo studio di opere di
autori arabi. A Venezia, di fianco alla basilica di San Marco, sorge
la Torre dellOrologio: costruita su commissione della Repubblica
di Venezia, la torre venne iniziata nel 1496. Con ogni probabilit
il progetto si deve a Mauro Codussi, in quel momento architetto
favorito per gli incarichi ufficiali di grande rappresentanza. Il magnifico quadrante dellorologio, in smalto blu con i segni zodiacali in bronzo dorato stato recentemente restaurato costituisce
oggi uno degli esempi pi spettacolari al mondo di raffigurazione
dello zodiaco negli orologi di piazza.
Sempre in epoca medievale, si trovano esempi di raffigurazioni zodiacali nei codici miniati. Lesemlare qui riprodotto, di
scuola portoghese del XIV secolo, mostra unoriginalissima iconografia, che vede nella fascia pi alta i segni dello zodiaco, pi
in basso i dodici nativi del segno e quindi i sette figli dei pianeti.

PREZIOSI CALENDARI PERSONALI: LARTE ZODIACALE


NELLE CORTI DEL QUATTROCENTO

30

La diffusione pubblica delle immagini zodiacali corrisponde cronologicamente, politicamente e culturalmente con
lepoca dei liberi Comuni e con il ritrovato senso di una collettivit urbana, che trova coesione anche attraverso lidentit del destino simboleggiata dallo zodiaco. Nella successiva fase storica
delle signorie, a partire dal XIV secolo, invece, loroscopo torna
a essere un campo esclusivo, raffinato, prezioso, coltivato nellambito rarefatto e fiabesco delle corti signorili dEuropa.
La prova pi evidente di questo fenomeno costituita dai
codici miniati. Oggetti di fascino supremo e di costo altissimo,
pazientemente realizzati nel corso di lunghi anni da parte di botteghe super-specializzate, i codici sono un autentico status symbol
delle corti pi ambiziose e raffinate, e un tipico oggetto personale, dove si rispecchiano il gusto e le passioni di nobili committenti. Alla sequenza dei segni zodiacali sono dedicate ad esempio
le pagine pi celebri e affascinanti de Les Trs Riches Heures du
Duc de Berry, uno dei pi meravigliosi libri mai realizzati, mi-

PAGINA A FIANCO: Torre


dellOrologio di Venezia, costruita tra il 1496 e il 1499
dallarchitetto Mauro Codussi. Il quadrante dellorologio in bronzo dorato e
smalto blu.



31

ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

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niato dai tre fratelli Jean, Pol e Hennequin de Limbourg durante


il secondo decennio del Quattrocento, gemma assoluta della produzione artistica del ducato di Borgogna.
Lunico genere artistico del Quattrocento paragonabile alle
miniature per prestigio, costo dei materiali e tempi di esecuzione
la realizzazione di arazzi. Anche in questo ambito, che per lelevatissimo costo era riservato a un pubblico di assoluta lite, lo zodiaco occupa un ruolo di grande importanza. Splendido larazzo
di manifattura ispano-fiamminga conservato a Toledo, un autentico tour de force di virtuosismo esecutivo, finezza di disegno,
conoscenza astronomica, cultura classica, fantasia immaginifica.
Larazzo si configura come una vera e propria mappa stellare, con
precise indicazioni e riferimenti per la rilevazione astronomica;
tuttavia, su questa trama di stelle si stende la magia di allegorie,
di mostri, di personaggi, di dei antichi, di incontri impossibili
che caratterizza, in fondo, tutta la storia iconografica dellastrologia. Le cadenze raffinate dei personaggi e gli abbigliamenti le-

SOPRA: scuola portoghese,


Segni dello zodiaco con un
gruppo di uomini (i nativi e i
figli dei pianeti), tratto da Fisiognomonia di Rolando, pergamena, XIV secolo, Lisbona,
Biblioteca del Palacio Nacional de Ajuda.
PAGINA A FIANCO: Fratelli
Limbourg, Gennaio (con i
segni del Capricorno e dellAcquario), tratto da Les Trs
Riches Heures du Duc de Berry,
1412-16, Chantilly, Muse
Cond.



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ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

34

gati al gusto delle corti quattrocentesche, sullo sfondo di un giardino fiorito, conferiscono al ruotare delle costellazioni quasi il
ritmo di una danza aristocratica, lontanissima dalle aspre immagini del lavoro nei campi del Medioevo. La raffigurazione di temi
zodiacali negli arazzi trover il suo culmine durante il primo decennio del Cinquecento, con lesecuzione dei dodici Arazzi dei
Mesi commissionati dal governatore di Milano Gian Giacomo
Trivulzio, e tessuti a Vigevano seguendo i cartoni di Bramantino.
Nelle corti tardogotiche (dove i segni zodiacali arrivano perfino sulle carte da gioco, come quelle realizzate da Andrea Mantegna per gli svaghi dei Gonzaga, signori di Mantova) lastronomo
aveva un ruolo centrale nella vita quotidiana del signore e anche
nellorientamento politico e militare della dinastia: sembra che il
duca di Ferrara Lionello dEste fosse ossessionato dalloroscopo al
punto da indossare ogni giorno della settimana un abito di colore
diverso, in diretto rapporto con i pianeti e le divinit zodiacali.
Proprio a Ferrara viene eseguito intorno al 1470 il pi straordinario ciclo di affreschi zodiacali del XV secolo: il salone dei Mesi
nel Palazzo Schifanoia. La complessit concettuale delle scene,
che comprendono, oltre ai segni zodiacali, i decani, il trionfo
delle divinit che hanno domicilio in ciascun segno, le fasi del
sole, i riferimenti alle attivit e alle caratteristiche di ciascun mese,
sono certamente frutto dellastrologo di corte, Giovanni Bianchini; la concezione complessiva del ciclo affidata al massimo
pittore di Ferrara, Cosm Tura, mentre lesecuzione spetta a un
gruppo di artisti fra i quali spiccano Francesco del Cossa ed Ercole de Roberti. Un colossale lavoro di gruppo, dunque, il cui
frutto, nonostante la scomparsa di alcune scene, resta la pi nota
e spettacolare celebrazione figurativa del cosmo zodiacale nellarte
europea.
La presenza dei decani a Schifanoia (ma anche negli affreschi che rivestono Palazzo della Ragione a Padova e nella volta
zodiacale di Roccabianca, oggi conservata nel Castello Sforzesco
di Milano) ricorda limportante recupero operato dallastrologia
occidentale tra il XIV e il XV secolo. Il culto dei decani, divinit
di derivazione egiziana (e come tali ben presenti e riconoscibili
nel soffitto astrologico di Dendera citato precedentemente), poi
trasformati dalla mitologia indiana, pass per lambiente arabo
per mano di Albumasar, in seguito tradotto in latino da Pietro

ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

PAGINA A FIANCO: Scuola spagnola, arazzo con motivi


astrologici, XV secolo, Toledo,
Museo de Santa Cruz.
.



ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

dAbano e quindi approd sulle pareti di Schifanoia grazie allastrologo e astronomo della corte estense Pellegrino Prisciani. I
36 decani (uno per ogni gruppo di dieci giorni) sono di significato spesso oscuro per noi, e al tempo stesso le loro immagini risultano straordinariamente affascinanti. SantAgostino li
considerava demoni, e condann le pratiche magiche che ad essi
si appellavano.
Nella seconda met del XV secolo la Ferrara degli Este e la
Milano degli Sforza (legate anche da vincoli matrimoniali) sono
le citt allavanguardia nello studio dellastrologia e nella produzione di opere darte legate allo zodiaco. Il pittore miniaturista
milanese Cristoforo De Predis, intorno al 1470, realizza le quindici straordinarie illustrazioni del codice De Sphaera Mundi, il
trattato di astrologia medievale composto nel XIII secolo da Giovanni Sacrobosco, sviluppando le indicazioni di Tolomeo. Portato in dono a Ferrara, il codice uno dei tesori della Biblioteca
Estense di Modena, e una fonte indispensabile per comprendere
il rapporto tra la cultura umanistica, la riscoperta dei miti classici,
il legame con il ciclo degli astri, la tradizionale identificazione di
influssi zodiacali sul carattere, sulle attitudini e sul lavoro delle
persone. Le illustrazioni, a piena pagina, sono dominate dalla raffigurazione fresca e vivace degli dei greco-romani, che appaiono
entro grandi cerchi celesti e sono completate dalle immagini di
coppie di segni zodiacali. Sotto ai segni e nelle pagine a fronte,
entro vasti paesaggi o in raffinate vedute urbane caratterizzate da
ardite prospettive, sono rappresentati in modo realistico mestieri,
professioni, tipi fisici legati allinflusso astrale. molto interessante notare come in queste miniature, nate nel clima sofisticato
delle corti quattrocentesche, alla tradizionale identificazione dei
mesi e delle stagioni secondo i lavori agricoli si sostituiscano modelli di vita cittadini, con la rappresentazione di attivit tipicamente urbane.

PAGINA A FIANCO: Francesco


del Cossa, Il mese di Aprile,
1467-70, affresco, Salone dei
Mesi, Ferrara, Palazzo Schifanoia.

UMANISTI, INTELLETTUALI E ARTISTI APPASSIONATI DI


OROSCOPO
Linflusso delle stelle e la compilazione delloroscopo personale non sono affatto legati a superstizioni medievali, ma al
contrario hanno trovato un periodo di grande fortuna in coinci-

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ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

38

denza con il razionale Rinascimento: anzi, il recupero approfondito e aggiornato della cultura classica che caratterizza il rilancio intellettuale del Quattrocento, soprattutto in Italia, si misura anche
con lapprofondimento e lo sviluppo di temi zodiacali, e di una
loro rilettura in chiave colta, sempre in riferimento alla trattatistica
antica, alla mitologia, o, di nuovo, con la religione cristiana rivisitata e rinnovata alla luce del neoplatonismo.
Uno dei luoghi pi preziosi in tal senso il Tempio Malatestiano a Rimini. Appena dopo la met del XV secolo il dispotico signore della citt, Sigismondo Malatesta, ordina la ricostruzione di
una chiesa precedente in una forma completamente nuova, trasformata nel pantheon della casata e nel tentativo di trasfondere lo
spirito e le caratteristiche dei monumenti romani presenti in citt
in un edificio sacro cristiano. Autore del progetto, attuato solo in
parte, uno dei massimi architetti del XV secolo, Leon Battista Alberti, coadiuvato da una folta schiera di collaboratori e di decoratori. Al corredo di sculture e di pitture partecipano anche
protagonisti assoluti dellarte quattrocentesca, come lo squisito scultore Agostino di Duccio e il grandissimo Piero della Francesca, autore di un fondamentale affresco dinastico. Pur trattandosi di una
chiesa, il Tempio Malatestiano adotta un lessico architettonico e
ornamentale in cui si fondono la consapevole ripresa dello stile romano (archi di trionfo, acquedotti) con la celebrazione araldica del
signore e della sua famiglia. Allinterno, una cappella importantissima dedicata allo zodiaco: stupendi bassorilievi, condotti con
scalpello finissimo da Agostino di Duccio, raffigurano i pianeti
(simboleggiati dai rispettivi dei greco-romani) e i simboli zodiacali
entro colonnine e festoni di foglie e frutti di sapore umanistico. La
citt di Rimini, nel suo insieme, viene posta sotto il segno del Cancro, raffigurato con balzante naturalismo. Anche Lorenzo il Magnifico era un raffinato cultore dello zodiaco, e alcuni capolavori
dellumanesimo fiorentino, compresa la Primavera di Botticelli,
sono direttamente collegati con losservazione degli astri e la loro interpretazione simbolica. Lumanista Marsilio Ficino, personaggio
fondamentale nella cultura fiorentina del tardo Quattrocento, svolgeva anche le funzioni di astrologo dei Medici. Daltra parte, anche
il nonno di Lorenzo il Magnifico, Cosimo il Vecchio de Medici,
aveva fatto affrescare un oroscopo nella cupoletta della Sagrestia

ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

Vecchia di San Lorenzo.


Nei primi anni del Cinquecento, anche in coincidenza con
allineamenti di corpi celesti ritenuti molto pericolosi, lastrologia
ha conosciuto un vero e proprio boom internazionale. Il massimo
artista e umanista tedesco, Albrecht Drer, era fermamente convinto dellimportanza degli astri nel destino di ogni persona. In
modo particolare, Drer ha ripreso e approfondito la dottrina ari-

SOPRA: Albrecht Drer, Mappa


dellemisfero settentrionale, 1515,
incisione, collezione privata.

39




ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

40

stotelica dei quattro umori, i fluidi che scorrono allinterno del


nostro corpo (sangue, flegma, bile nera e bile gialla), la cui prevalenza legata allinflusso dei pianeti. In termini pi specifici, Drer
credeva nella medicina astrologica (definita anche con il termine
di origine greca melothesia), la disciplina che assegna la salute delle
singole parti del corpo allinflusso di un pianeta o di un astro. Drer
che probabilmente oggi verrebbe definito un ipocondriaco era
personalmente convinto di soffrire di melancolia, leccesso di bile
nera causato dal nefasto influsso di Saturno sulla milza; in una celebre incisione, inoltre, il maestro tedesco avvalora lipotesi astrologica della comparsa della sifilide in Europa, causata dalla
congiunzione di Giove e Saturno nel segno dello Scorpione durante il 1484. Grazie alla sua insuperabile capacit di incisore e alla
frequentazione di astrologi, Drer ha anche realizzato nel 1515
delle grandi, spettacolari carte dei cieli settentrionale e meridionale,
con laccurata raffigurazione non solo dei dodici segni zodiacali,
ma anche delle costellazioni e dei paranatellonta. Agli angoli della
mappa dellemisfero settentrionale sono raffigurati i quattro grandi
astrologhi dellantichiti: il greco Arato, legiziano Tolomeo, il romano Manilio e larabo Al-Sufi.
Lattenzione ai fenomeni astrali dei primi anni del Cinquecento e il desiderio di un sincretismo tra diversi saperi attraverso i

SOPRA: Giorgione, Fregio di


Castelfranco, particolare con la
sphera mundi, 1500 circa,
Castelfranco Veneto (Treviso),
Casa Pellizzari.
PAGINA A FIANCO: attribuito a
Niccol da Varallo, Volta della
sala di Griselda, (copia esistente presso il castello di
Roccabianca), 1458-1564, affresco, Roccabianca (Parma),
Castello di Roccabianca.



ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

tempi, le religioni e i continenti accomunano Drer e Giorgione:


fra laltro, i due pittori si sono certamente incontrati in occasione
dei due soggiorni compiuti dal maestro tedesco a Venezia. Nel centro di Castelfranco Veneto, la cittadina natale di Giorgione, si trova
Casa Pellizzari, a lungo (ma a torto) identificata con la residenza
dellartista. Nella sala principale del palazzetto, Giorgione ha dipinto ad affresco una suggestiva fascia decorativa, con immagini in
chiaroscuro di tonalit bruno/ocra, quasi unalternativa pittorica
alle tarsie lignee degli studioli rinascimentali dellItalia centrale. Tra
gli strumenti della conoscenza Giorgione ha raffigurato in grande
evidenza oggetti e simboli legati alla rotazioni degli astri: un grande
globo celeste con lindicazione della fascia zodiacale, una sfera armillare, due diagrammi con le eclissi di sole e di luna. Una passione
per il cosmo che il grande e ancora in parte misterioso pittore, informato sulla scienza araba e sulla cabala ebraica, ha ribadito anche
in uno dei suoi massimi capolavori, i Tre filosofi conservato a
Vienna.

LAPOTEOSI DELLO ZODIACO NELLA


NASCIMENTALI

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ROMA DEI PAPI RI-

Pur tenendo conto della contemporanea fioritura di studi astrali


a Istanbul, Venezia, Milano, Mantova e Norimberga, allinizio del
Cinquecento, Roma si impone senza alcun dubbio come la vera
capitale dellastrologia rinascimentale, con memorabili esiti artistici. Ad esempio, il colto e ricchissimo banchiere senese Agostino
Chigi fa affrescare da Baldassarre Peruzzi il proprio oroscopo, illustrando laspetto del cielo nel momento della sua nascita (il 30 novembre 1466, alle 21,30) sulla volta della camera da letto nella
splendida villa della Farnesina, in riva al Tevere.
In una misura che oggi potrebbe apparire sorprendente o perfino eretica, i grandi papi del XVI secolo erano estremamente sensibili al tema delloroscopo, tanto da inserire raffigurazioni zodiacali
nel cuore del Vaticano. Nella meravigliosa Stanza della Segnatura
(realizzata tra il 1508 e il 1511), papa Giulio II Della Rovere chiede
a Raffaello di affrescare la configurazione del cielo nel momento
della sua elezione a pontefice; pochi anni dopo il suo successore,
Leone X de Medici (figlio di Lorenzo il Magnifico) far a sua volta
dipingere la volta della Sala dei Pontefici con la propria disposizione



zodiacale, mettendo in evidenza il segno del Leone. Nella Stanza


della Segnatura, Raffaello rappresenta il cielo di Roma al momento
dellelezione al soglio pontificio di Giulio II, avvenuta tre ore dopo
il tramonto del 31 ottobre 1503, sotto la costellazione dello Scorpione. Si tratta del momento di massimo successo dellastrologia
nella cultura occidentale: allapogeo del Rinascimento, il papa, il
capo della Cristianit, era talmente fiducioso nei pronostici delle
stelle da aver rimandato pi volte la sua incoronazione perch essa
avvenisse in un momento favorevole e di buon auspicio.
Laffresco di Raffaello propone una significativa novit, destinata a trovare vasto seguito: i cieli raffigurati con le personificazioni
degli astri non sono pi, come nel secolo precedente, una specie di
talismano che visualizza lo schiacciante potere celeste sulluomo;
sono invece firmamenti correttamente misurati che rivelano il diffondersi di un forte interesse scientifico verso lastronomia; un processo in crescita durante il secolo, che determiner il progressivo
abbandono delle fantasiose decorazioni astrologiche, e la nascita,
per contro, delle immagini cartografiche del firmamento stellato,
come quelle eseguite da Albrecht Drer nel 1515 per il cardinale
Lang von Wellenburg e pubblicate a stampa con il sigillo dellimperatore Massimiliano I dAsburgo.
Sempre in Vaticano, dopo il binomio Giulio II-Raffaello, il
tema dellastrologia papale si ripropone con Clemente VII e Perin
del Vaga, nella decorazione della volta della Sala dei Pontefici; e poi,
per tutto il XVI secolo, riferimenti iconografici cosmici continueranno a comparire nelle decorazioni dei pi esclusivi palazzi romani, spesso dietro committenze di alti ecclesiastici e con un forte
portato intellettuale. Giusto allo scadere del secolo, per il cardinale
Giovanni del Monte il giovane Caravaggio realizzer il suo unico dipinto murale, con la triade alchemica formata da Plutone, Giove
e Nettuno in un soffitto di forte ed esoterico contenuto astrologico.

IL MANIERISMO E IL TARDO RINASCIMENTO: ZODIACO


E POTERE
Nel Cinquecento, nello stesso periodo del grande successo
dello zodiaco nella cultura artistica romana, anche a Milano (ciclo
dei dodici arazzi dei Mesi, tessuti su cartoni di Bramantino) e a

43

44

45

ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

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Mantova (affreschi nella sala dello Zodiaco di Palazzo dArco, cicli


astrologici di Palazzo Ducale e di Palazzo Te, dipinti rispettivamente da Lorenzo Costa il Giovane e da Giulio Romano) vedono
la realizzazione di serie di scene astrologiche di grande complessit e ricchezza.
Palazzo Te, la straordinaria villa di delizie progettata e decorata da Giulio Romano per Federico Gonzaga, uno scenario
privilegiato per osservare gli sviluppi della cultura astrologica nel
pieno Cinquecento, e per verificare i complicati intrecci simbolici con la letteratura classica, con rari e poetici miti, con riferimenti al potere, allaraldica e al destino della famiglia egemone.
Il veronese Domenico Riccio, detto Brusasorci, formatosi
nellambiente del Manierismo veronese e memore della lezione di
Giulio Romano in Palazzo Te a Mantova, decora nel 1558 la cosiddetta Sala del firmamento o dello zodiaco a Palazzo Chiericati a Vicenza. Lo splendido affresco, voluto dallumanista e
nobiluomo vicentino Girolamo Chiericati, rappresenta i dodici
segni zodiacali e tutte le costellazioni allora note, esemplate sulle
xilografie di Drer del 1515. Sempre in ambito veneto, un altro
artista, questa volta di origine nordica ma attivo soprattutto in
area trevigiana, Ludovico Toeput detto Pozzoserrato, decora negli
anni ottanta del Cinquecento una piccola sala a Villa Chiericati
presso Longa di Schiavon (Vicenza). La sala, chiamata Stanza
dei paesaggi, rappresenta un bellissimo esempio di ciclo dedicato allo scorrere del tempo e delle stagioni, cui corrispondono,
a due a due, i dodici segni zodiacali.
La passione per lastrologia, vista come legittimazione della
conquista di un predominio politico, continuer per lintero Rinascimento, con particolari espressioni artistiche nellambito della
potente dinastia dei Farnese (come si pu vedere nella sontuosa
villa di Caprarola, dove splende forse in assoluto la pi bella e
completa volta zodiacale dellintera pittura occidentale), nelle
opere commissionate dai granduchi medicei a Firenze, e nellinesauribile curiosit verso ogni genere di scienze occulte da parte
dellimperatore Rodolfo II dAsburgo, nella fantastica reggia che
domina la magica Praga.
Nonostante il travagliato scisma della Riforma luterana,
lastrologia resta sempre bene accetta in seno al Cristianesimo:
durante la Controriforma sono state persino realizzate delle

PAGINA 44: Domenico Riccio


detto Brusasorci, veduta dinsieme della volta della Sala
del Firmamento o dello Zodiaco, 1558, affresco, Vicenza, Palazzo Chiericati.
PAGINA 45: Giulio Romano e
collaboratori, Sala dei Venti,
1527-28, affresco e stucco policromo, Mantova, Palazzo Te.

PAGINA A FIANCO: Giovanni


Antonio da Varese detto il
Vanosino e Raffaellino da
Reggio, Sala del Mappamondo, 1573, affresco, Caprarola, Palazzo Farnese.
PAGINA 48-49: Giovanni Antonio da Varese detto il Vanosino, volta della Sala del
Mappamondo, 1573, affresco, Caprarola, Palazzo Farnese.



50

mappe celesti in cui le figure dei santi o alcuni oggetti liturgici


prendono il posto delle tradizionali figurazioni astrali. Fino a tutto
il Cinquecento, i massimi scienziati del cosmo, come Regiomontano e Keplero, erano anche apprezzati e ben pagati astronomi. Il danese Thyco Brahe, astronomo e astrologo alla corte di
Rodolfo II, ha addirittura progettato una vera e propria cittadella
dedicata allo studio del cielo, chiamata Uranopolis. Per una singolare ma non casuale coincidenza, pochissimi anni dopo, appena al di l del crinale dellanno 1600, il gesuita italiano Matteo
Ricci si affermava nel cuore della Cina imperiale come apprezzato conoscitore del moto degli astri, e il suo contributo fondamentale per la realizzazione di un osservatorio astronomico sui
tetti della citt proibita di Pechino. Un altro gesuita, padre
Athanasius Kircher, trasforma la propria residenza romana in uno
stravagante museo, in cui si accumulano oggetti naturali, opere
darte, stranezze di ogni continente, ma sempre sotto la vigile
volta del cielo, dipinta sui soffitti in modo da simulare uno zodiaco continuamente rotante sopra la testa degli sbalorditi visitatori.

SOPRA: Giulio Romano e collaboratori, Il segno del cancro,


1527-28, stucco policromo,
Sala dei Venti, Mantova, Palazzo Te.
PAGINA A FIANCO: Ludovico
Toeput detto Pozzoserrato, in
senso orario dallalto: Paesaggio primaverile sotto il segno
dellAriete e del Toro; Paesaggio
sotto il segno dei Gemelli e del
Cancro; Paesaggio estivo sotto il
segno del Leone e della Vergine;
Paesaggio invernale sotto il
segno dellAcquario e dei Pesci;
Paesaggio sotto il segno del Sagittario e del Capricorno; Paesaggio autunnale sotto il segno
della Bilancia e dello Scorpione; 1580-85, affresco,
Stanza dei paesaggi, Longa di
Schiavon (Vicenza), Villa
Chiericati.



GLOBI E MAPPE CELESTI NELLEUROPA BAROCCA

52

Let barocca, con la sua caratteristica combinazione di


metodo scientifico e di dirompente fantasia, segna lultimo
grande trionfo delliconografia zodiacale: e forse non a caso,
proprio lambiziosa corte di Parigi ne accoglie i risultati pi
importanti. Il fastoso ciclo pittorico predisposto dallanversese Jacob Jordaens per un soffitto del palazzo del Luxembourg a Parigi mostra le tradizionali personificazioni dei
segni tradotte con rubensiana esuberanza, in immagini palpitanti di vita e di colore; in parallelo, anche grazie allevoluzione delle tecniche tipografiche, trovava eccezionale
sviluppo la realizzazione di mappe stellari e di spettacolari
globi, con lindicazione dei pianeti, delle costellazioni, dei
cicli zodiacali, nel tentativo di trovare connubio tra osservazione scientifica e astrologia.
Il massimo interprete di questa particolare forma di rappresentazione figurativa delluniverso stato il frate francescano veneziano Vincenzo Coronelli (1650-1718), figura
affascinante e poliedrica di teologo, matematico, astrologo,
erudito geniale, autore di trattati teorico-pratici di grande
successo. La specialit per la quale Coronelli era celebre in
tutta Europa era la realizzazione di grandi globi, con la raffigurazione della terra o del cielo. Nel 1681, per intervento
del cardinal dEstres, ambasciatore del Re Sole a Roma, Coronelli si trasfer a Parigi, per seguire la realizzazione di due
enormi globi, uno celeste e uno terrestre, la cui decorazione
pittorica venne affidata al pittore e miniaturista Jean-Baptiste Corneille. I due globi di Coronelli, con un diametro di
quasi quattro metri, destinati alla corte di Luigi XIV, sono
ora appesi in una apposita sala nella Bibliothque Nationale
de France a Parigi, di cui costituiscono uno dei pi impressionanti tesori.
Una menzione particolare merita il cartografo tedescoolandese Andreas Cellarius, autore della famosa Harmonia
Macrocosmica, un atlante che illustra e descrive i planisferi
di Tolomeo, Copernico e Tycho Brahe, pubblicato ad Amsterdam nel 1660. Le meravigliose tavole, opera di diversi
incisori e illustratori, soltanto alcuni dei quali noti, presen-

PAGINA A FIANCO: Jacob Jordaens, Il segno del Capricorno,


1641 circa, Parigi, Palais du
Luxembourg.



53

ARTE E ZODIACO INTRODUZIONE

tano i segni zodiacali accanto alla rappresentazione delle orbite dei pianeti, a testimoniare ancora una volta il connubio
strettissimo tra astronomia e astrologia nellet barocca.
Nonostante gli sforzi di Coronelli e di numerosi cartografi, specialmente dellEuropa settentrionale, il fascino delle
mappe stellari, lo studio moderno degli astri, a partire dal
XVII secolo, con Galileo e con Newton, ha dimostrato come
le combinazioni di corpi celesti nella fascia zodiacale sia sostanzialmente casuale, basata solo sulla apparenza ad occhio
nudo della volta celeste, mentre di fatto le associazioni e i
disegni di correlazione riguardano corpi celesti lontanissimi fra loro, su differenti piani di profondit del cosmo,
appartenenti anzi in molti casi a costellazioni diverse. Risale
a questo periodo laffermazione di William Shakespeare,
Non bisogna affidare il nostro destino alle stelle, ma a noi
stessi, che peraltro ammette implicitamente la diffusione
delloroscopo, a tutti i livelli sociali. Con laffermarsi della
scienza moderna lastronomia e lastrologia, che erano state
fino ad allora inscindibilmente legate, hanno preso strade diverse, e nella pittura barocca si osservano talvolta curiosi tentativi di fondere insieme le nuove, corrette osservazioni
astronomiche con gli antichi tracciati figurativi dello zodiaco
tradizionale: e nonostante tutto, le evidenze scientifiche, favorite da telescopi sempre pi perfezionati, non hanno minimamente scalfito labituale rotazione dei dodici segni,
sostanzialmente fissata e codificata dai trattati astronomicogeografici di Claudio Tolomeo, nel II secolo dopo Cristo.

PAGINA A FIANCO: Andreas


Cellarius, Tycho Brahe (dettaglio da una mappa che mostra
il suo sistema di orbite planetarie) tratto da Atlas Coelestis
seu harmonia macrocosmica,
pubblicato nel 1661 ad Amsterdam da Joannes Janssonius, collezione privata.
PAGINE 56-57: Andreas Cellarius, Il sistema copernicano,
tratto da Atlas Coelestis seu
harmonia macrocosmica, pubblicato nel 1661 ad Amsterdam da Joannes Janssonius,
Londra, The British Library.

54



I SEGNI ZODIACALI
IMMAGINI E SIGNIFICATO

ARIETE

21 MARZO 20 APRILE
PRIMO SEGNO DELLELEMENTO FUOCO CARDINALE
DOMICILIO PRIMARIO DI MARTE
CORRISPONDENZA STAGIONALE: LA FINE DELLINVERNO.

Primo segno della cintura zodiacale, lAriete rappresenta la rinascita del Sole dopo le
tenebre invernali e lenergia rigeneratrice del cosmo. Cade in Ariete lequinozio di primavera, quando la natura si risveglia ed scossa da profondi fremiti fecondatori: gli steli
di grano spuntano nei campi, le gemme sugli alberi, le giornate si allungano.

IL MITO

Tra i miti legati al segno dellAriete, il pi noto quello


degli Argonauti alla conquista del vello doro. Frisso, figlio
di Nefele e del re di Beozia, minacciato di morte dal padre,
quando la madre invia in suo soccorso un ariete dal vello
doro, che carica in groppa Frisso e la sorella Elle e li strappa
alla morte. Ma mentre sorvolano il mare, Elle cade tra i flutti
(e quella parte di mare da allora sar chiamata Ellesponto),
mentre Frisso giunge sano e salvo in Colchide, dove sacrifica lariete a Zeus, offrendogli il prezioso vello, che da quel
momento viene sorvegliato da un drago.
Morto Frisso, in Beozia si susseguono le carestie: solo riportando a casa il vello doro esse avranno fine. Ma Pelia ha
usurpato il trono al nipote Giasone, che lo reclama; Pelia gli
promette la restituzione del regno in cambio del vello. Giasone arma la nave Argo con 55 marinai, e dopo innumerevoli peripezie raggiunge la Colchide. Qui il re Eete, in
cambio del dono, sottopone leroe a prove praticamente insormontabili. Ma la figlia del re, Medea, maga e sacerdotessa
di Ecate, innamoratasi di Giasone, lo sostiene in cambio
della promessa di portarla in Grecia come sua sposa.
Dopo molte prove, e dopo che Medea ha addormentato

PAGINA A FIANCO: Vincenzo


Coronelli e Jean-Baptiste Corneille, Costellazione dellAriete,
1681-84, acquarello, particolare del globo con la mappa
celeste, Parigi, Bibliothque
Nationale de France.

61

ARTE E ZODIACO ARIETE

il drago con un filtro magico, Giasone simpossessa del vello


e lo porta ad Eete, che per non rispetta i patti; allora Giasone si imbarca, portando con s Medea: durante la fuga, la
donna giunge a uccidere il padre e il fratello. Giasone, ingrato, si disamora presto della donna e sceglie la giovane e
ricca Creusa come compagna. Pazza di gelosia e di umiliazione, Medea si vendica uccidendo sia Creusa, sia i figlioletti
avuti con Giasone, e si uccide.

CARATTERISTICHE DEL SEGNO

62

Il mito di Giasone e Medea, quasi un romanzo davventure infarcito di traversie e colpi di scena, condito di sangue,
tradimento e morte, riassume in s le coordinate del segno:
intraprendenza, indipendenza, spirito davventura, ottimismo fino allincoscienza, passionalit, energia indomita nel
superare tutti gli ostacoli, capacit di sacrificarsi per un
obiettivo, ma anche istinti distruttivi, sottovalutazione dei
rischi, mancanza di intuito, incostanza, amore per la sfida
fine a se stessa, dispersivit.
LAriete il primo segno, cardinale perch, come il Cancro, la Bilancia e il Capricorno, inaugura la stagione (apre i
cardini). La chiave del segno proprio linizio, il piacere, o
meglio, il bisogno di intraprendere, incominciare qualcosa,
senza necessariamente concludere.
Come la natura in primavera si risveglia in modo prepotente scorrono tumultuose le acque nei torrenti per il
disgelo, forzano i rami le gemme, gli steli le zolle cos
lAriete teso ad affermare in modo perentorio il suo Ego
nel mondo, grazie a un carattere impulsivo, sicuro di s, autoritario, energico, sbrigativo, incurante dei dettagli.
il pioniere che parte allavventura, che apre la strada,
che intraprende per primo il cammino che altri seguiranno,
sia esso il lavoro o una conquista amorosa o un obiettivo in
cui brucia tutte le sue energie, fino a svuotarsi e a precipitare
in improvvisi smarrimenti; che per durano poco, fino alla
prossima sfida, da affrontare gettandosi il passato dietro le
spalle, senza rimpianti n rimorsi.
Quella dellAriete non la fiamma dorata del Leone, che
fa maturare le spighe e dona al cuore calore e stabilit, n il

PAGINA A FIANCO: Cristoforo


de Predis, Marte e i suoi figli
(con i segni zodiacali dello
Scorpione e dellAriete), illustrazione miniata dal codice
De Sphaera Mundi, 1470 c.,
Modena, Biblioteca Estense.

63

ARTE E ZODIACO ARIETE

ARTE E ZODIACO ARIETE

sacrificio di s: il legame simbolico con la Pasqua resta fortissimo, nonostante la data non sempre corrisponda perfettamente. LAriete si associa al Cristo Buon Pastore; lAgnello,
il cui sangue lava i peccati del mondo, si sacrifica, ma trionfa
sulla morte. NellApocalisse, lAgnello esercita la sua giusta
collera, muove guerra e vince, manifestando doti spiccatamente arietine.

LARIETE NELLARTE

64

fuoco azzurro dello spirito sagittariano, che si eleva verso


mete superiori; ma il rosso fal che divampa improvviso, e
che spesso si smorza in modo altrettanto subitaneo, lo
scatto dira che accende lo sguardo e fa pronunciare parole
brutali, la passione erotica che infuoca i sensi e fa ribollire
il sangue, ma presto si spegne nel classico fuoco di paglia.
Il dubbio, la riflessione ponderata, lanalisi non rientrano
nelle caratteristiche dellAriete, che affronta ogni problema
con i i colpi di testa tipici dellanimale in cui viene identificato (e lAriete governa proprio la testa e il cervello).
N potrebbe essere altrimenti, per un segno governato
da Marte, il rosso pianeta della guerra, lAres greco, il cui
nome significa maledizione, danno, violenza. Figlio di Zeus
e di Era, gigantesco, armato di tutto punto (come appare
nella bella immagine del codice De sphaera mundi del miniaturista Cristoforo De Predis), odiato in tutto lOlimpo,
passa il tempo ad attaccar briga e a lanciare grida belluine.
Archetipo dellorgano sessuale maschile, e della forza incontrollata che lo dirige, Marte conquista e fa sua la bella Afrodite/Venere.
Linflusso marziano dona ai nati nel segno dellAriete coraggio, o meglio sprezzo del pericolo, aggressivit, attitudine
al comando, rapidit di decisione, assoluta mancanza di diplomazia e di tatto. In questo temperamento diretto e brutale non mancano aspetti di generosit disinteressata, fino al

SOPRA: Francesco del Cossa,


Il segno dellAriete e i suoi tre
decani, 1469, affresco, particolare del mese di Marzo, Ferrara, Palazzo Schifanoia,
Salone dei Mesi.

Una delle pi antiche rappresentazioni del segno dellAriete in una fascia a bassorilievo con il ciclo dei mesi allinterno della Basilica di San Marco, databile al 1200 circa.
Il mese di aprile (dal latino aperire, aprire) associato allAriete e identificato come un giovane pastore che porta
sulle spalle un agnello, allusione al sacrificio e ai riti pasquali
che cadono in questo periodo dellanno. In una mano il pastore tiene un ramo pieno di gemme sul punto di schiudersi,
o gi sbocciate, emblema della primavera. Ai piedi del pastore si erge lanimale simbolo del segno, dal folto vello arricciato. La semplice efficacia narrativa dello stile romanico,
evidente nelle membra nerborute del pastore, nelle rozze calzature, nella tunica tirata sui fianchi per non impacciare i
movimenti, ben si presta a raffigurare le caratteristiche di essenzialit quasi spartana del segno.
Di potente espressivit la rappresentazione dedicata allAriete nel ciclo di affreschi di Palazzo Schifanoia a Ferrara.
Nella parte superiore del mese, in questo caso marzo, dedicata agli dei dellOlimpo in trionfo, vediamo Pallade Atena
con la Gorgone sul petto e la lancia in mano, su un carro
trainato da liocorni; a sinistra il gruppo dei discepoli della
dea, medici, poeti, giuristi; a destra, in primo piano, tre
donne, probabilmente le Parche, dietro altre tre figure femminili intente al telaio, osservate da una schiera di eleganti
spettatrici. Per un antico vaticinio, chi viene alla luce sotto
la costellazione dellAriete particolarmente versato nei lavori che riguardano il maneggio della lana, adombrata nel
mito del vello doro.
Nella fascia mediana, su un fondo blu lapislazzuli, spicca
lanimale simbolo, lariete dalle corna ricurve e dal profilo

65

ARTE E ZODIACO ARIETE

66

camuso. Esso circondato dalle tre enigmatiche figure, che


impersonano i decani. Il primo decano luomo nero dagli
occhi arrossati, laspetto adirato, le vesti bianche strappate
cinte da una corda tenuta ostentatamente in mano: il custode del segno. Proprio sopra lariete campeggia il secondo
decano, una donna vestita di rosso, forse identificabile in
Cassiopea; alla sua destra il terzo decano unelegante figura
di giovane riccamente abbigliato che reca in una mano una
freccia, allusiva a Marte, nellaltra un cerchio, riferimento al
circulus lacteus (la Via Lattea) e dei lacci, attribuiti alla costellazione dellAuriga, uno dei paranatellonta.
Lintero mese di marzo opera di Francesco del Cossa,
che, rispetto al linguaggio fantasioso di Tura, elabora una
scrittura pi asciutta, morbida e plastica, caratterizzata da
un vigoroso cromatismo e da una resa prospettica efficace e
monumentale, che ben traduce in pittura le ambizioni della
corte di Borso dEste.
Straordinaria per spiegamento di mezzi decorativi, per
fastosit cromatica, per ricchezza di invenzioni iconografiche la sala dello Zodiaco, affrescata dal pittore e architetto
Giovanni Maria Falconetto intorno al 1520 in un padiglione
nel giardino di Palazzo dArco a Mantova.
Le quattro pareti della sala sono adorne dei segni zodiacali, uno su ciascuno dei lati brevi, cinque su entrambi i lati
lunghi, cos che, con correttezza filologica, i segni in opposizione si fronteggiano: allAriete si oppone la Bilancia, al
Toro lo Scorpione, di fronte ai Gemelli scalpita il Sagittario,
e cos via. Le diverse immagini zodiacali discendono direttamente dallaffresco attribuito a Pinturicchio nel palazzo di
Domenico della Rovere a Roma, di cui restano pochi lacerti,
e sono state formulate secondo un criterio che si ripete in
modo simile nei vari segni, e che ha come leit motif la descrizione dellattivit del mese.
LAriete posto sulla parete settentrionale, sormontato
dal fregio con il ratto di Europa, e da due medaglioni allantica, con Giulio Cesare e Augusto. Sotto larco dipinto
campeggia il candido animale, su un cielo percorso da soffici
nuvole. Al di sotto, per rappresentare lattivit del mese, cio
la vita militare che riprendeva in marzo (il nome del mese
viene appunto da Mars, secondo Ovidio), il pittore ricorre

PAGINA A FIANCO: Francesco


del Cossa, Il mese di Marzo,
1469, affresco, Ferrara, Palazzo Schifanoia, Salone dei
Mesi.

ARTE E ZODIACO ARIETE

ad un celebre episodio della storia romana: Muzio Scevola,


davanti a Porsenna e a un militare, tiene impassibile la mano
sul braciere. Sullo sfondo, lArena di Verona, alla cui destra
una figura femminile tiene per i capelli un fanciullo davanti
ad un uomo: si tratta probabilmente di Medea e di Giasone,
protagonisti del mito del vello doro. Si notano anche, davanti ad una pozza dacqua, due personaggi, uno dei quali
intento a bere, e due arieti. La scena fa riferimento a un mito
riportato da Igino: un ariete, miracolosamente uscito dalla
sabbia del deserto di Ammone, sarebbe apparso allesercito
assetato di Bacco e lavrebbe condotto ad una sorgente. Riconoscente, Bacco avrebbe chiesto a Zeus di collocare
lAriete tra le costellazioni.
Cos avvenne: la costellazione fu intitolata aequinoctialis aries e sul luogo in cui fu trovata lacqua Bacco eresse
un tempio dedicandolo a Giove Ammonio (cio sabbioso).
In questo splendido ciclo Giovanni Maria Falconetto, pi
noto come architetto, dimostra di essere passato dalliniziale
gusto mantegnesco allammirazione per Raffaello e per lantichit classica, contribuendo a diffondere nellItalia settentrionale una raffinata interpretazione della cultura romana
antica.

GLI ARTISTI DEL SEGNO

68

Soleva anco spesso, et io lho pi volte veduto e considerato, andare la mattina in buona hora a montar sul
ponteSoleva, dico dal nascente sole insino allimbrunita
sera, non levarsi mai il pennello di mano, ma scordandosi il
mangiare e il bere, di continuo dipingereLho veduto, secondo che il capriccio o il ghiribizzo lo toccava, partirsi di
mezzogiorno, quando il Sole in Leone, da Corte Vecchia,e venirsene dritto alle Grazie, et una o due pennellate dare ad una di quelle figure, e di subito partirsi, ed
andare altrove.
Il novelliere Matteo Bandello cos ricorda il metodo di
lavoro, o meglio lassenza di un metodo, da parte di Leonardo, intento a dipingere il Cenacolo tra il 1494 e il 1498.
Queste parole, di grande interesse storico, sono al contempo
una testimonianza viva del temperamento arietino del da

PAGINA A FIANCO: Giovanni


Maria Falconetto, Il mese di
Marzo e il segno dellAriete,
1520 c., affresco, Mantova,
Palazzo dArco.

ARTE E ZODIACO ARIETE

70

Vinci, nato il 15 aprile 1452. Pioniere in tutti i settori dellumano sapere, dalla meccanica alla botanica, dallingegneria allanatomia, dalla fisica allidraulica, dallarchitettura alla
scultura alla pittura, Leonardo ha espresso in pieno le caratteristiche del segno, in particolare quellaudacia nellesplorare nuovi territori, nel tentare strade mai prima percorse,
nello sperimentare soluzioni inedite, mosso da uninesausta
sete di conoscenza.
Omo sanza lettere, come egli stesso si definiva, Leonardo non un intellettuale, e al mondo dei libri, che in
parte gli sfuggiva, reagisce proclamando leccellenza della natura e la superiorit della sperienzia sulla teoria. Da buon
Ariete animato da spirito guerriero, nel furore turbinoso dei
corpi avvinghiati, dei destrieri impennati nel cartone con La
battaglia di Anghiari Leonardo ci ha lasciato una delle pi
stupefacenti ed efficaci rappresentazioni della brutalit cieca
della guerra che sia mai stata prodotta. Negli spettacoli naturali che pi lo interessano si ritrova sempre quellantagonismo, quel principio di energia, di moto dirompente, che
vince linerzia della materia, cos insito nel primo segno, teso
a balzar fuori dallindefinito e notturno universo pescino.
Anche il divino Raffaello Sanzio vede la luce sotto la costellazione dellAriete, il 6 aprile 1483. E se larte di questo
campione riconosciuto del Rinascimento sembra espressione
di un sublime controllo, di una compiuta misura, sorrette
da un perfetto equilibrio tra forma e contenuto, lontana
dagli eccessi arietini, c un dettaglio biografico non di poco
conto che fa quadrare i conti. Il 6 aprile, venerd santo, del
1520, lartista, amato e onorato da tutti per il suo carattere
generoso e solare, muore. Vasari ci spiega come Raffaello
fosse persona molto amorosa e affezionata alle donne, e di
continuo presto ai servigi loro, ci ricorda che egli, promesso
sposo di una nipote del cardinal Bibbiena, amando invece
clandestinamente e oltre misura la Fornarina, continu fuor
di modo i piaceri amorosi, onde avvenne che una volta fra
laltre disordin pi del solito, fu colto da una violenta febbre e senza aver osato confessare i suoi stravizi ai medici,
che lo salassarono, si spense il 6 aprile, lo stesso giorno in
cui cadeva il suo trentasettesimo compleanno. In questa
morte, cos drammatica ma anche paradossalmente cos vi-

ARTE E ZODIACO ARIETE

talistica, ci sono tutta la sfrenatezza erotica, la passionalit,


listintivit selvaggia tipiche dellAriete, che si consuma fino
a bruciarsi nellestasi dei sensi.
La natura ardente e appassionata, generosa di s fino allautodistruzione, insofferente verso le convenzioni borghesi;
lindole schietta, priva di filtri intellettualistici, anche ingenua, dellAriete spiccano con evidenza esemplare nella figura
tormentata e infelice di Vincent Van Gogh, nato il 30 marzo
1853. Egli riassume i principali difetti dei nati nel suo segno,
come larroganza, lestrema suscettibilit, la tendenza allira,
legoismo. Persino dal punto di vista fisico Van Gogh incarna
il classico tipo Ariete, che tende ad essere chiaro di capelli e
di occhi, la fronte alta, soggetta a precoci stempiature, il capo
che in qualche modo assomiglia a quello dellanimale, come
si nota nellAutoritratto del 1888. E quella mutilazione allorecchio, e la revolverata con cui si spara a 37 anni, il 27 luglio 1890Come si detto, la testa lorgano bersaglio di
traumi ed accidenti nellAriete. Non un caso se il legame
con lamico Gauguin termina drammaticamente: era impossibile che la natura ordinata e cerebrale di Paul potesse
resistere a lungo accanto al disordine, alla frenesia produttiva, allemotivit esasperata di Vincent, alle sue sfuriate plateali che mettono in fuga lamico, il quale, da buon Gemelli,
di fronte a eccessive sollecitazioni emozionali, si dilegua
come uno sbuffo di fumo!
Ma oltre ai dettagli biografici sono proprio le opere di
Van Gogh ad esprimere come meglio non si potrebbe la temperie rovente dellanimo arietino: come nei Girasoli, per
esempio, dove ununica tonalit di giallo, declinata in tutte
le sue variazioni, segna sulla tela unesplosione di luce e di
energia.
In una lettera al fratello Theo, Vincent scrive: Si prova
qualcosa di straordinario ad entrare nel fuoco. Quel fuoco
divorante che lo ha letteralmente arso per tutta la sua travagliata esistenza rivive nella sua vasta produzione, che liquida
definitivamente i miti ottimistici del Positivismo ottocentesco e apre al grido dellanima espressionista, e allarte moderna.

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TORO

21 APRILE 21 MAGGIO
PRIMO SEGNO DELLELEMENTO TERRA FISSO
DOMICILIO PRIMARIO DI VENERE
CORRISPONDENZA STAGIONALE: LA PRIMAVERA PIENA

Il Toro il primo segno di Terra e come gli altri segni fissi coincide con la fase culminante della stagione. Il suo ritmo si fa pi pacato rispetto ai tempi frenetici del periodo
precedente, allinsegna dellAriete: lesistenza del singolo perde la sua importanza egocentrica, diventa veicolo di una nuova vita, in profonda comunione con la natura.

IL MITO

Lanimale simbolo ricorre nel mito, sia sotto le mentite


spoglie con cui Zeus si presenta ad Europa, sia nella figura mostruosa del Minotauro. Gioca sulla spiaggia fenicia di Sidone la
ninfa Europa con le compagne; la vede Zeus, se ne incapriccia
e, trasformatosi in candido toro dalle superbe corna, le appare
e singinocchia ai suoi piedi. Europa, incantata, lo accarezza,
lo inghirlanda, gli sale in groppa. Il mansueto animale trotterella sulla battigia, ma ad un tratto si inoltra deciso nel mare,
trasportando la fanciulla a Creta, dove, tornato nelle sembianze
di Zeus, la fa sua. A ricordo dellevento il dio colloca un toro
fra le costellazioni. Dallamplesso con il re dellOlimpo nascono
tre figli, uno dei quali Minosse; poi Europa viene data in
sposa al re di Creta. Quando questi muore, Minosse entra in
lite con i fratelli per il regno. Allora egli si rivolge a Poseidone,
chiedendogli di far uscire dal mare un toro che legittimi il suo
potere, e lui in cambio glielo offrir in olocausto. Il dio invia
uno splendido animale, cos bello che Minosse decide di sacrificarne un altro al suo posto, che ha una macchiolina nera sotto
la coda. Il dio si adira e il toro infuriato semina il terrore nella
regione; non bastasse, Pasifae, la moglie di Minosse, si invaghisce dellanimale, si fa costruire da Dedalo una vacca lignea

PAGINA A FIANCO: Giovanni


Maria Falconetto, Il mese di
aprile e il segno del Toro, particolare, 1520 c., affresco, Mantova, Palazzo dArco

73

ARTE E ZODIACO TORO

dove si nasconde e si congiunge al toro. Dalla bestiale unione


nasce il Minotauro, mostro con il corpo di uomo e la testa di
toro, che viene rinchiuso da Minosse nel labirinto; sar ucciso
da Teseo, aiutato da Arianna, figlia di Minosse e Pasifae.
Nel Cristianesimo il taurus identificato con il Cristo che
si sacrifica e resuscita per salvare gli uomini. Ma la Chiesa avr
timore di questo riferimento, che evoca il paganesimo (ne resta
una traccia nello spettacolo sanguinario della corrida), e le accantoner, conservandone una reminiscenza nel bue, simbolo
dellevangelista Luca. Si tratta di miti in cui il sangue si mischia a sesso, bellezza, procreazione, pur se forzata o mostruosa:
elementi che sono alla base delle pi profonde pulsioni taurine.

CARATTERISTICHE DEL SEGNO

74

Forte come un toro, si dice; e i caratteri fondanti dei nati


nel segno sono proprio la forza e la resistenza, sia fisiche sia psichiche, che si manifestano nella quotidianit come metodo, tenacia, pazienza, determinazione nel perseguire gli obiettivi
prefissati, Nel periodo della piena primavera la natura ha come
scopo la riproduzione, una priorit vitale da cui non ci si pu
distrarre, pena lestinzione. Cos il Toro segno concreto per
eccellenza, lontano dalle astrazioni, alieno dai voli pindarici
della fantasia, attaccato ai beni materiali che danno sicurezza
(Minosse non vuole rinunciare al bellissimo toro inviato da Poseidone, e gliene rifila un altro). Teso allaccumulo, il Toro si
applica con seriet e spirito di sacrificio a costruirsi una carriera, mattone su mattone; ma durante il percorso non disdegna di soddisfare i propri appetiti, intesi sia in senso letterale sia
metaforico, che sono robusti e semplici allo stesso tempo: gola
(il segno governa questa parte del corpo, comprese bocca, cavo
orale, corde vocali) e lussuria sono le tentazioni cui il Toro non
sa resistere, spinto da una naturale sensualit, da un genuino
edonismo, da unistintivit sana e priva di complicazioni.
Questi tratti mostrano linfluenza di Venere, signora del
segno. Il secondo pianeta del sistema pi vicino al Sole, luminosissimo, ha un moto apparente per cui segue il Sole dopo il
tramonto, e lo precede prima che sorga. Per questo nellantichit greca e latina, credendo che si trattasse di due pianeti di-

SOPRA: Fratelli Limbourg, Il


mese di Maggio, miniatura da
Les Trs Riches Heures du Duc
de Berry, 1412-16, Chantilly,
Muse Cond.
PAGINA A FIANCO: Cristoforo
de Predis, Venere e i suoi figli
(con i segni zodiacali della Bilancia e del Toro), illustrazione miniata dal codice De
Sphaera Mundi, 1470 c., Modena, Biblioteca Estense.

75

ARTE E ZODIACO TORO

ARTE E ZODIACO TORO

stinti, il pianeta Venere veniva indicato con due nomi diversi,


Esperos (o Vespro) come stella della sera, Eosforos come stella
del mattino. La stella della sera, protettrice degli amanti, fu associata alla dea dellamore, Venere, Afrodite presso i Greci.
Nata dai genitali recisi di Urano, evirato dal figlio Saturno, e
dalla spuma del mare (afros = spuma), spinta dalle onde a Citera, poi a Cipro, Afrodite la dea fecondatrice di piante ed
animali. Moglie legittima dello storpio Efesto, amante del selvaggio Ares/Marte, Afrodite pronta a concedere le sue innegabili grazie (venustas, da Venus, significa in latino appunto
bellezza) a molti. La rappresentazione della dea particolarmente accurata nella pagina del codice De Sphaera Mundi, illustrato da Cristoforo De Predis nel 1470 circa: Venere una
bella fanciulla nuda, dai lunghi capelli, in una mano uno specchio, nellaltra il tradizionale mazzolino di fiori. Sullo sfondo
si notano scene di corteggiamento in un paesaggio primaverile. Venere dona ai nativi del Toro bellezza o almeno piacevolezza, senso estetico, buon gusto, amore per le comodit, e
naturalmente sensualit ed un approccio edonistico alla vita.

emana dalla scena sono espressione della placida stagione governata dal Toro e dello spirito gentile dei nativi che vedono la
luce sotto legida di Venere.
Un possente toro in corsa, i muscoli tesi nello sforzo, il
muso abbassato, spicca sul fondo blu lapislazzuli nel settore dedicato ad aprile nel palazzo di Schifanoia, a Ferrara. Gli astri
della costellazione delimitano i contorni dellanimale. Anche
in questa scena, attribuita a Francesco del Cossa, lanimale simbolo circondato dalle allegorie dei decani, i tre periodi in cui
veniva suddiviso il mese. La figura che sormonta il Toro, un
uomo seminudo che indossa un vistoso turbante bianco e dei
calzari, e regge in mano una grande chiave bianca, potrebbe essere il custode del segno, che apre la porta alla primavera. Le figure unelegante dama davanti ad un bambino a sinistra e
un uomo in piedi davanti ad un cavallo al passo, in una mano
una freccia, nellaltra una sorta di serpente/drago arrotolato
sotto gli occhi di un enigmatico cagnolino a destra sono state
interpretate rispettivamente come la felicit materna e la dissolutezza. Nella fascia superiore il trionfo di Venere ricco di

SOTTO: Francesco del Cossa,


Il segno del Toro e un decano,
1469, affresco, particolare del
mese di Aprile, Ferrara, Palazzo di Schifanoia, Salone dei
Mesi.

IL TORO NELLARTE

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Una delle pi belle miniature delle Trs Riches Heures du


Duc de Berry dedicata a maggio, tradizionalmente riservato
alle giostre, ai tornei, alle esercitazioni militari. La consueta cavalcata del primo del mese si snoda da destra a sinistra, preceduta dai suonatori di corno. In groppa a possenti destrieri,
eleganti dame, alcune delle quali indossano le lunghe vesti verdi
tipiche delloccasione, sfilano insieme a cavalieri che hanno sui
copricapo rami intrecciati e fronzuti. Laristocratico che si volge
verso la dama con lacconciatura bianca sarebbe Jean di Borbone, ritratto insieme a Maria di Berry, sua terza moglie. A rafforzare lipotesi lemblema del cerchio doro con sette piccoli
dischi proprio della dinastia dei Borbone, che ricorre nella bardatura dei cavalli. I fratelli Limbourg, autori del codice e protagonisti del Gotico internazionale, coniugano un minuzioso
naturalismo (le piante, i cani in primo piano) ad un preziosismo lineare che interpreta al meglio lo spirito di unepoca e di
un luogo, la corte di Borgogna, colta ed esclusiva. La dominante tonalit verde, il profondo senso di civilt e pace che

PAGINA 78-79: Tiziano, Venere di Urbino, 1536-38, olio


su tela, Firenze, Galleria degli
Uffizi.

77

78

ARTE E ZODIACO TORO

spunti narrativi: al centro la dea, assisa su un carro trainato da


cigni, vestita di bianco, il capo incoronato di rose bianche e
rosse, tiene un pomo in una mano il pomo di Paride e un
mazzetto di fiori nellaltra. Inginocchiato ai suoi piedi, un guerriero con elmo e scudo incatenato al trono; Marte, dio della
guerra, sottomesso a Venere, di cui fu amante: secondo la concezione neoplatonica, la scena unallegoria delle pulsioni distruttive domate dalla Grazia e dalla Bellezza, ma pi
semplicemente pu anche rimandare al periodo di pace instaurato a Ferrara dal duca Borso dEste. Le donne con strumenti musicali e i paggi con cui si intrattengono esprimono il
clima di corteggiamento e di seduzione caro alla dea, rafforzato dalla presenza insistita di numerosi coniglietti, simbolo di
fertilit. Tra le infinite immagini dedicate a Venere, signora del
Toro e dea dellamore, la Venere di Urbino dipinta da Tiziano
nel 1538, incarna perfettamente il carattere sensuale che pervade il segno. La dea distesa su un letto sfatto, fissa direttamente negli occhi lo spettatore, con sguardo seducente, i
biondi capelli sciolti sulle spalle. Le rose e il mirto, suoi attributi, sono messi bene in evidenza a chiarire lidentit della figura, che altrimenti potrebbe sembrare solo il ritratto di una
bella donna dopo lamore, mentre le serventi sullo sfondo tirano fuori dal cassone le vesti, il cagnolino acciambellato ai
suoi piedi, in unatmosfera di calda intimit. una delle ultime rappresentazioni di questo soggetto durante il pieno Rinascimento, in un clima ancora libero e spregiudicato, prima
dellinstaurarsi dellatmosfera rigorosa della Controriforma.

GLI ARTISTI DEL SEGNO

80

I colori densi, corposi delle tele di Eugne Delacroix, nato


il 26 aprile 1798, esprimono lamore per la concretezza, per
tutto ci che si pu toccare, tipico del Toro. Ammiratore di
Michelangelo e di Rubens, oltre che dei grandi Veneti, capostipite dei pittori romantici, Delacroix si ribella alle regole dellaccademismo (non si scambino la placidit e i ritmi lenti
taurini per passivit), e allarte classica, fatta di disciplina
compositiva, di precisione levigata del segno, oppone la ricerca
del colore e del movimento, i decisi effetti materici e i contrasti netti, in una concezione in cui ci che conta la pittura in

ARTE E ZODIACO TORO

se stessa. Lopera che riassume tanto le caratteristiche del pittore quanto quelle del segno la Morte di Sardanapalo, realizzata nel 1827/28. Il tema, lolocausto del leggendario sovrano
assiro che prima di suicidarsi fece distruggere tutto ci che era
servito al suo piacere, compresi donne, paggi, cavalli e cani,
ben si addice al Toro, che difende oltre la morte i suoi possedimenti e i suoi beni, di qualunque natura essi siano. A ci si
aggiungano i rossi e gli ori, toni dominanti nella tavolozza, il
ritmo rapido, la fluidit del disegno, ma soprattutto il fremito
di piacere, le espressioni di dolore voluttuoso di queste donne
dalle forme sontuose, i corpi inarcati come se si offrissero allamore anzich al sacrificio, in un abbraccio tra morte e godimento supremo, tra agonia ed estasi.
Aspetti tipici del Toro sono concentrati nella personalit
debordante di Salvador Dal, nato a Figueres l11 maggio
1904. Al di l degli eccessi, del gusto per le provocazioni e il paradosso, va sottolineata la sua profonda conoscenza della storia dellarte e dei maestri del passato, nata dalla convinzione
che lo studio e lassimilazione della tradizione classica siano un
punto di partenza imprescindibile per qualsiasi artista; anarchico pi in apparenza, quindi, in realt saldamente ancorato
alla tradizione figurativa. Inoltre va notato il fortissimo legame
con la materia e con le sue trasformazioni: luniverso di Dal
fatto di oggetti dalle forme assurde, misti ad elementi prodotti
dalle libere associazioni di pensiero. E qui entrano in gioco le
teorie di Freud, altro celebre rappresentante del segno, con il
quale Dal stabilir un duraturo rapporto. Unaltra significativa costante nella sua produzione lattenzione per il motivo
del cibo associato al sesso, come metafora del ciclo della vita. I
noti orologi molli furono concepiti dopo una cena a base di
un supermolle camembert; i motivi sessuali ricorrono in
modo quasi ossessivo, per esempio nelle varie versioni del Pane
antropomorfo. A questa predominanza di valori sensuali di
marca squisitamente taurina bisogna aggiungere un elemento
altrettanto significativo: lattrazione per il denaro, verso cui
Dal risulta assai sensibile, tanto da spingere lex amico Breton
a coniare lacido soprannome Avida Dollars, ricavato dallanagramma di Salvador Dal.

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GEMELLI

22 MAGGIO 21 GIUGNO
PRIMO SEGNO DELLELEMENTO ARIA MOBILE
DOMICILIO PRIMARIO DI MERCURIO
CORRISPONDENZA STAGIONALE: LAPICE DELLA PRIMAVERA.

Stagione di passaggio, quella dei Gemelli, primo segno dAria, che si avvia verso
lestate con la mutevolezza atmosferica tipica delle fasi di transizione. La natura ormai fecondata si concede una pausa, mentre i frutti ancora acerbi occhieggiano tra le fronde. I
giorni e le notti hanno uguale durata, luce e buio si equivalgono.

IL MITO

Tra i molti miti legati ai Gemelli il pi noto quello di


Castore e Polluce, gemelli nati da un uovo deposto da Leda,
che nel corso della stessa notte era stata fecondata sia dal marito, Tindaro, sia da Zeus, sotto le sembianze di un cigno.
Castore, inquieto, introverso, abile cavallerizzo, ha natura
umana; Polluce, concreto, astuto, inventore del pugilato, di
stirpe divina. Inseparabili, partecipano a mille avventure, ragazzi terribili nel sottobosco di semidei illegittimi, attirandosi
lira di Ida, che uccide Castore. Polluce allora implora Zeus di
non separarlo dal fratello e ottiene dal Dio di trascorrere insieme allamato Castore 6 mesi sullOlimpo e gli altri 6 negli
Inferi.
I Dioscuri (in greco Dios Kouroi, figli di Dio) sono rappresentati come due gemelli che si tengono per mano, luno
con la lira di Apollo, laltro con la mazza di Ercole.

PAGINA A FIANCO: Wiligelmo,


Il segno dei Gemelli, XII secolo, bassorilievo in pietra,
portale, Duomo di Modena.

CARATTERISTICHE DEL SEGNO


Il mito aiuta a capire molto delle caratteristiche principali
del secondo segno della cintura zodiacale. Due nature diverse
e complementari, una inquieta e creativa, quella di Castore,

83

ARTE E ZODIACO GEMELLI

84

laltra furba e capace di autocontrollo, quella di Polluce, si avvicendano senza mai davvero fondersi luna nellaltra, se non
nel momento del sacrificio estremo. La duplicit la chiave del
segno, in continua oscillazione tra una parte divina, capace
di sentimenti purissimi, di intuizioni geniali, e una parte terrena, pragmatica, controllata, anche un po malandrina.
Del resto, il governatore del segno Mercurio, il giovane
Dio dai piedi alati, messaggero degli dei, maestro di comunicazioni e di scambi, protettore dei commercianti (Mercurius ha
la stessa radice di merx, merce), dei viandanti, ma anche dei
ladri. La sua immagine spicca nella pagina miniata del codice
quattrocentesco De sphaera mundi, sopra i due segni di cui signore, Gemelli e Vergine.
Mercurio lErmes dei Greci (e lerma il pilastro che veniva posto ai crocevia), figlio di Zeus e di Maia, la pi giovane
delle Pleiadi: enfant prodige, fugge subito dopo il parto, inizia
a parlare prestissimo, ruba una mandria ad Apollo e fa procedere le bestie allindietro per non far scoprire la direzione che
ha preso. Poi trova una tartaruga, la uccide, ne svuota il guscio
e tende lungo la cavit alcune corde con il budello di un paio
di buoi sacrificati, inventando la lira. Apollo lo raggiunge, Mercurio prima nega, poi confessa, ma Apollo, affascinato dalla
lira, se la fa cedere in cambio del bestiame rubato.Questa
solo una delle tante vicende che ruotano intorno a questo simpatico furfante dellOlimpo, che anche lastro pi veloce del
sistema, il pi vicino al Sole (da cui il legame con Apollo in
molti episodi in cui protagonista).
Una delle pi felici rappresentazioni del Dio offerta da
Botticelli nella Primavera: un giovane slanciato, le membra nervose, che con il caduceo, dono di Apollo, tiene lontani i venti
temporaleschi e protegge il giardino di Venere.
Lastro guida regala ai nativi del segno unintelligenza brillante, la pi pura dello Zodiaco, unestrema facilit di parola e
di scrittura, doti di improvvisazione, adattabilit, versatilit,
sensibilit artistica, rapidit sia fisica sia intellettuale, ma anche,
per contro, superficialit, incostanza, dispersivit, un certo
gusto per la recitazione, fino ad arrivare alla menzogna.
Come il metallo omonimo, che per la sua condizione fisica,
allo stato liquido, scorre su qualsiasi superficie lo si collochi ed
guizzante e inafferrabile, linflusso di Mercurio fa s che i Ge-

PAGINA A FIANCO: Cristoforo


de Predis, Mercurio e i suoi
figli (con i segni zodiacali dei
Gemelli e della Vergine), illustrazione miniata dal codice
De Sphaera Mundi, 1470 c.,
Modena, Biblioteca Estense.

85

ARTE E ZODIACO GEMELLI

melli raramente si soffermino a lungo su qualcosa, alla continua ricerca di nuovi stimoli, di un nuovo pubblico da incantare, di nuovi amori. Nei sentimenti si manifestano le maggiori
difficolt per il puer aeternus, leterno fanciullo dello Zodiaco,
che ama soprattutto la sua libert e rifugge le situazioni troppo
impegnative.
Sintesi della vita attiva rappresentata dallAriete, e della vita
contemplativa vagheggiata dal Toro, nellenergia creatrice dellintelletto, i Gemelli rappresentano la scoperta del mondo circostante, a partire dalla famiglia (il legame con i fratelli), e poi
fuori, nel vasto mondo dei rapporti, degli scambi, dei brevi
viaggi: adolescenti desiderosi di mettersi alla prova, che talvolta
ripiegano non tanto nel rassicurante conforto del Materno,
come far il Cancro, ma nella compagnia dei coetanei, nella
camaraderie sbarazzina dellamicizia. Il Gemelli giovent,
brezza leggera in una giornata afosa, aria che tutto sorvola e
che penetra ovunque, capace anche di trasformarsi in vento
impetuoso.
La duplicit della natura gemellare (mai doppiezza, per)
fa s che i nati nel segno si distinguano non solo nelle lettere e
nelle arti, ma anche nella passione per i numeri, che rappresentano il massimo dellastrazione cui i cerebrali Gemelli aspirano.

I GEMELLI NELLARTE

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Nelle antiche rappresentazioni zodiacali, in cui il segno


coincide con la raffigurazione del mese di riferimento e delle attivit agricole ad esso collegate, il periodo dei Gemelli, relativo
a maggio/giugno, si presta particolarmente a immagini fresche,
aeree, per illustrare lapice della primavera, il sole caldo ma non
bollente, la piena fioritura, i frutti ancora acerbi, gli zefiri soavi.
Di rara poesia, intrisa di tutta la raffinatezza e la grazia del
Gotico internazionale, la rappresentazione del mese di Maggio che fa parte del ciclo dei Mesi conservato nella Torre dellAquila, nel castello del Buonconsiglio di Trento, realizzato da
un pittore boemo (identificato da alcuni studiosi con maestro
Venceslao) nel 1400 circa per il principe-vescovo Giorgio di
Liechtenstein. Ispirato alla ricca produzione di Libri dOre miniati, il ciclo di Trento se ne distacca per laccento non pi

PAGINA A FIANCO: Attribuito


a Maestro Venceslao, Il mese
di Maggio, 1400-1410, affresco nella Torre dellAquila,
Trento, Castello del Buonconsiglio.
A PAGINA 88-89: Su cartoni di
Bramantino, Il mese di Maggio, 1504-1509, dal ciclo degli
Arazzi Trivulzio, Milano,
Musei del Castello Sforzesco.
87

ARTE E ZODIACO GEMELLI

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posto sul lavoro, inteso come dovere delluomo, ma sullo svago,


appannaggio delle lites cortesi; ecco allora linteresse per la resa
dei costumi, dei giochi, rispetto ai lavori nei campi, con un
gusto favolistico vicino agli stilemi delle corti di Praga e di
Vienna. Mentre brilla il Sole in Gemelli, su un prato trapuntato di fiori come un sontuoso arazzo millefleures, coppie di
giovani e di dame conversano, passeggiano, si corteggiano,
mentre sullo sfondo, fuori da una citt turrita, due coppie aristocratiche siedono in convivio intorno a un tavolo rotondo, vicino ad una culla allusiva alla fecondit tipica della stagione.
Nel ciclo di Palazzo Schifanoia, a Ferrara, realizzato tra il
1469 e il 1470 e pi volte citato in questo volume, il mese di
Maggio opera di Francesco del Cossa, coadiuvato in fase esecutiva da un suo allievo. Nel registro superiore presiede il Mese
Apollo, assiso sul carro guidato da Aurora, in una mano il disco
solare, nellaltra larco e le frecce. Protettore delle arti e delle
scienze, Apollo attorniato da unassemblea di poeti a sinistra,
dalle nove Muse a destra, e da un gruppo di bambini nudi, dal
significato enigmatico.
Il segno appare rappresentato nella fascia centrale, su fondo
blu lapislazzuli, nelle sembianze di due bambini, stesi sulla volta
terracquea, uno in fronte allaltro, allacciati per le mani e le
braccia. Intorno, tre immagini misteriose alludono alle decadi,
o decani, il periodo della durata di 10 giorni in cui si divide
ogni segno: un uomo che insegna ad un fanciullo inginocchiato
le regole della musica e della poesia; un altro uomo in ginocchio che ascolta un suonatore di flauto davanti a lui, e infine
un personaggio con in mano arco e frecce che esibisce in una
piega della veste fiori e frutti. Nella parte inferiore dellaffresco,
molto danneggiata, si riconoscono ancora un cavaliere e le immagini della fienagione. Lintera scena ha la leggerezza, la soavit, lariosit che si addicono al periodo governato dai Gemelli,
replicati quasi in serie nel gruppo di bambini della fascia superiore.
La rappresentazione dei Gemelli nel mese di Maggio degli
Arazzi Trivulzio, oggi al Castello Sforzesco di Milano, realizzati
tra il 1501 e il 1512 su cartoni di Bramantino, risente di un
prototipo di epoca classica, che nel medioevo un testo come
gli Aratea carolingi cristallizz in un modello standardizzato. I
Gemelli sono raffigurati in alto a destra come putti alati, luno

ARTE E ZODIACO GEMELLI

con in mano la lira, laltro un falcetto, a simboleggiare la duplice natura, creativa e concreta, dei nativi. A sinistra, il sol in
circulo ispirato a testi astrologici come il trattato di Michele
Scoto, un doppio disco giallo e arancio, a indicare la potenza
dellastro nel periodo maggio/giugno.
Il mese rappresentato da un giovane togato, seduto al
centro sotto un padiglione ottagonale aperto su uno sfondo di
alberi, circondato da personaggi che gli porgono rami (forse
un ricordo della festa delle Calendas Majas, ancora praticata in
Lombardia alle soglie del XVI secolo), da contadini con gli attrezzi della fienagione, altri che colgono ciliegie, ai suoi piedi
due paggi con un paniere di ciliegie. Un tono festoso, ma al
tempo stesso solenne, nutrito da riferimenti classici a partire
dalla figura centrale, domina la scena, in cui la puntuale illustrazione delle attivit agricole proprie del periodo maggio/giugno si unisce alla rappresentazione seria del primo segno
umano dello Zodiaco, e alla sua vocazione al gioco, allo
svago, alla socializzazione.
GLI ARTISTI DEL SEGNO

90

Il segno dei Gemelli stato generoso di artisti in tutti i secoli della storia dellarte, da Drer a Gauguin, da Pontormo
ad Escher, a Constable; n c da stupirsi se si considerano
quella creativit e sensibilit, unite allabilit manuale, che sono
tra le pi spiccate caratteristiche dei nativi.
Vede la luce in quello che per molti antichi testi il primo
giorno del segno, il 21 maggio 1471, Albrecht Drer. Una solidit ancora tutta taurina contraddistingue molta della sua
produzione, in cui la precisione materica si coniuga ad un cromatismo timbrico e corposo, ma il modo in cui lartista si rappresenta in alcuni autoritratti ci offre unimmagine di s
squisitamente mercuriale. NellAutoritratto con i guanti del
1498, la posa classica di tre quarti, labbigliamento e lacconciatura curatissimi, i dettagli preziosi dellabito, lo sguardo vivo
e indagatore, disegnano limmagine di un giovin signore colto
ed elegante, cui la fama precoce ha regalato un elevato status, e
piena consapevolezza del ruolo anche sociale dellartista, unito
alla sicurezza di s e dei propri mezzi intellettuali: un matre
penser, non certo un semplice artigiano dei pennelli. E tutta la

PAGINA A FIANCO: Maestro


Nicol, Il segno dei Gemelli,
prima met del XII secolo,
bassorilievo in pietra, particolare della Porta dello Zodiaco,
SantAmbrogio di Torino,
Sacra di San Michele.

ARTE E ZODIACO GEMELLI

92

biografia di Drer segnata dalla sete di sapere, dalla mentalit mercantile e dalle doti di comunicazione tipiche del segno:
dai viaggi-studio in Italia, allimpulso dato alla grafica, con i
cicli di incisioni che sono un eccezionale mezzo di divulgazione
e che godevano di un ottimo mercato; allamicizia con Willibald Pirckeimer, sofisticato intellettuale e fine umanista stimato da Erasmo da Rotterdam e da Martin Lutero; fino ad
arrivare ai trattati scritti con chiaro intento didascalico, frutto
della continua ricerca sui principi razionali della natura, che
portarono Drer da una considerazione intuitiva dellarte ad
una intellettuale.
Laria pura dei Gemelli scorre nelle terse atmosfere e sulle
vaste praterie del Suffolk immortalate da John Constable,
grande paesaggista inglese anticipatore del plein air impressionista, nato l11 giugno 1776. Instancabile osservatore della natura e delle variazioni atmosferiche, nella duplice veste di artista
e di proprietario di mulini, Constable ha lasciato innumerevoli schizzi dal vero, tra cui si distinguono i bellissimi studi di
nuvole, eseguiti di getto, con mano impaziente, ma puntigliosamente corredati dellora, della stagione, della definizione
scientifica: cirri, cumuliformi, nembi, e cos via. Nella loro fresca immediatezza, gli schizzi di Constable, in cui si avverte
quasi fisicamente laria che circola liberamente, e muta quasi
davanti ai nostri occhi la forma delle nuvole, hanno la perfezione e la qualit di un dipinto compiuto.
Lamore per la matematica e i calcoli propria di molti Gemelli, il gusto per il gioco, meglio se tutto mentale, informa di
s la ciclopica produzione matura di Maurits Cornelis Escher,
lartista olandese nato il 17 giugno 1898. La sua arte ruota intorno ad unico concetto fondamentale, quello dello spazio, riprodotto per non secondo le leggi scientifiche della
prospettiva, ma secondo accorgimenti geometrici che spingono
al limite la nostra percezione, rendendola ambigua di fronte a
un universo di oggetti impossibili. Il tema del doppio in
Escher applicato alla spazialit, per cui nella stessa raffigurazione di un oggetto possono coesistere due soluzioni contrarie, ci che avanti finisce per apparire dietro, il concavo
convesso e viceversa, la vista dallalto si confronta con quella dal
basso. La duplicit rafforzata dal contrasto tra il bianco e il
nero proprio delle incisioni predilette dallartista.

PAGINA A FIANCO: Giovanni


Maria Falconetto, Il mese di
Giugno e il segno dei Gemelli,
particolare, 1520 c., affresco,
Mantova, Palazzo dArco.

CANCRO

22 GIUGNO 22 LUGLIO
PRIMO SEGNO DELLELEMENTO ACQUA CARDINALE
DOMICILIO DELLA LUNA
CORRISPONDENZA STAGIONALE: LINIZIO DELLESTATE, CON IL CAMBIAMENTO DI ROTTA DEL MOVIMENTO SOLARE DOPO IL SOLSTIZIO ESTIVO.

Il Cancro il primo segno dAcqua, cardinale perch segna con il solstizio linizio di
una stagione, lestate. La maturazione dei frutti conclude la prima fase del ciclo vegetale,
la natura appagata assume un ritmo ricettivo/passivo, mentre le giornate iniziano impercettibilmente ad accorciarsi. Il raccolto imminente, le messi cadranno presto sotto la
falce del mietitore: il pensiero si ripiega su se stesso e il proprio passato, si intensificano i
valori affettivi, garanzia di un nuovo, futuro ciclo di fertilit.

IL

MITO

Nella palude di Lerna vive Karkinos (in greco, granchio), un grande crostaceo allevato da Era, sposa di Zeus,
nemica mortale di Eracle, figlio illegittimo del marito.
Mentre Eracle impegnato nella lotta contro Idra, bestia
immonda met cane met serpente che faceva strage di persone e armenti con il fiato velenoso delle sue innumerevoli
teste, Era decide di inviargli contro Karkinos. Il granchio
si avvia lentamente, e quando arriva vede leroe impegnato
a tagliare le teste dellIdra che di continuo ricrescono, in
una lotta furibonda; Karkinos si attacca con le chele possenti al tallone di Eracle, che per reagisce di scatto, e
schiaccia lanimale. I frammenti del guscio infranto fanno
strazio delle sue carni molli e bianche. Anche se Karkinos
ha fallito nel suo compito, Era riconoscente ne pone la figura in cielo, tra le costellazioni dello Zodiaco.

CARATTERISTICHE

DEL SEGNO

Il mito riassume alcune delle caratteristiche pi tipiche

PAGINA A FIANCO: Il segno del


Cancro, particolare dellorologio astronomico sulla Torre
dellOrologio in piazza San
Marco a Venezia. Lorologio
fu messo in opera da Mauro
Codussi intorno al 1490; il
quadrante con i segni zodiacali in bronzo dorato fu rinnovato nel XVIII secolo e
recentemente restaurato.

95

ARTE E ZODIACO CANCRO

96

del segno: il legame fortissimo con la madre e linfanzia,


vista come una sorta di Paradiso perduto per tutta la vita;
una certa indolenza e fragilit, una mancanza di aggressivit
che, pur evitando lattacco diretto, rischia di soccombere
davanti alla forza bruta, contro la quale oppone una dura
corazza esteriore, in una resistenza passiva che si trasforma
talvolta in vera ostinazione. Il nativo del Cancro il personaggio edipico per eccellenza, radicato al passato, ai ricordi, alla ricerca del tempo perduto (il granchio cammina
allindietro), al sogno, allinconscio. Preso dal suo ricchissimo mondo interiore, distratto e poco attento allesterno,
ma anche ipersensibile e suscettibile, preferisce adattarsi
plasticamente alle situazioni, piuttosto che lottare, come
lacqua che assume la forma del suo contenitore. Unacqua,
quella del Cancro, calma, lacqua di uno stagno, o di un
fresco ruscello, solo apparentemente ferma, in realt ricca
di nutrimento, liquido amniotico, sorgente di vita. Dotato
di unintelligenza intuitiva, pi che analitica, basata su
unestrema ricettivit, che lo predispone ad attivit legate
alla letteratura, alla poesia, allarte in genere, il Cancro
prima ama, poi decide di conoscere (Marco Pesatori,
Astrologia per intellettuali); un Gemelli che non desidera
pi vagabondaggi mentali e fisici, un po fine a se stessi,
stanco di cercare fuori risposte che si possono invece trovare dentro di s. La Luna, governatrice del segno, simbolo
di fecondit, e di periodici corsi e ricorsi, con le sue fasi di
continua morte e rinascita, che influenzano le maree e il
ciclo femminile, d ai nativi instabilit emotiva, sbalzi
umorali (le cosiddette lune), un po di accidia, oscillazioni tra allegria e tristezza, tra slanci e depressione. Nella
sua eterna danza con il Sole, con cui si confronta nei 27
giorni durante i quali percorre la sua orbita intorno alla
terra, la Luna rappresenta il principio femminile per eccellenza, tutta emozione, sentimenti, fantasia, riflessione, opposta al Sole, principio maschile, razionale, attivo,
concreto. Per gli antichi, la Luna ha tre facce: per i greci
Selene la splendente, sorella di Elios, guida il carro come il
fratello, si innamora del pastore Endimione, immerso da
Zeus in un sonno eterno, e tutte le notti scende in una
grotta a contemplarlo; Selene poi identificata con Arte-

PAGINA A FIANCO: Cristoforo


de Predis, La Luna e i suoi figli
(con il segno zodiacale del
Cancro), illustrazione miniata
dal codice De Sphaera Mundi,
1470 c., Modena, Biblioteca
Estense.

97

ARTE E ZODIACO CANCRO

mide, (Diana per i Romani) figlia di Zeus e Latona, sorella


di Apollo, dea delle grandi solitudini, cacciatrice, signora
delle creature della selva, votata alla castit. In questa veste
la Luna rappresentata nel codice De Sphaera Mundi, come
una vergine nuda con il corno della caccia, mentre sotto la
sua figura un mare solcato da vascelli allude allinfluenza
esercitata dallastro sulle maree. E infine, la Luna ha anche
la faccia scura di Ecate Trivia, linvisibile Luna Nuova, associata alla magia nera, al mondo degli spiriti, venerata nei
crocevia dove ogni mese le venivano dedicate offerte propiziatorie di carne, i cosiddetti banchetti di Ecate. Nostalgia di dolciumi e balocchi, di caldi pannicelli, di latte e
zucchero, del bacio della buonanottesotto la dura scorza
del suo carapace, il Cancro un essere tenero e romantico
che rifugge la competizione, ma che difende strenuamente
i propri comodi, e che tende a somatizzare ogni tensione
scaricandola sui suoi punti deboli (stomaco, pancreas, apparato riproduttivo, sistema neurovegetativo) e a rifugiarsi
ogni volta che pu nel suo universo interiore limpido e innocente, nel suo mondo acquatico e freddo.

IL CANCRO

PAGINA A FIANCO: Attribuito


a Giuliano dArrigo, Volta celeste con la configurazione
astrale del cielo del 4 luglio
1442, 1442, affresco nel cupolino dellabside della Sagrestia Vecchia, Firenze, San
Lorenzo.
IN BASSO: Agostino di Duccio,
la Cappella dei Pianeti, veduta
dinsieme, 1450, Rimini,
Tempio Malatestiano.

NELL ARTE

Il segno del Cancro protagonista del primo oroscopo


dipinto della storia dellarte occidentale. La cupolina sopra
laltare della Sagrestia Vecchia in San Lorenzo, a Firenze,
presenta una precisa mappa del cielo, comprendente tutti
gli elementi astronomici, dalleclittica con le costellazioni
zodiacali, al Sole, ai meridiani, al Polo Nord, ai paranatellonta, ai diversi pianeti in transito, in un particolare giorno,
nel cielo di Firenze. Grazie ad un recente restauro, e con
laiuto dei calcoli dellOsservatorio di Arcetri, si potuti
risalire con certezza alla data: il cielo dipinto quello del 4
luglio 1442, con il Sole posizionato sulla costellazione del
Cancro, raffigurato come il classico granchio, e posto tra
un minaccioso, ruggente Leone, e i due adolescenti abbracciati, simbolo dei Gemelli. Lautore della decorazione
della cupolina forse Giuliano dArrigo, detto il Pesello,
artista ancora legato alla tradizione figurativa della miniatura, quindi eccellente animalista, che insieme ad un gio-

99

ARTE E ZODIACO CANCRO

100

ARTE E ZODIACO CANCRO

vane allievo ha dato vita ad uno straordinario bestiario, ancora pi suggestivo per la particolare tecnica adottata: un
fondo di azzurrite, su cui splendono gli elementi astronomici, realizzati in foglia doro. Per il calcolo della posizione
indubbia lassistenza da parte di un astronomo, forse quel
Paolo Dal Pozzo Toscanelli, amico di Brunelleschi autore
del complesso della Sagrestia Vecchia legato alla famiglia
Medici, patroni della Chiesa. Purtroppo non sappiamo a
quale illustre personaggio, o a quale evento, si leghi il prestigioso omaggio. La committenza dellopera va comunque
ascritta al capostipite della dinastia, Cosimo il Vecchio, con
il quale inizi una tradizione di grande interesse per lastrologia che prosegu fino alla fine del 500 ed testimoniata
da numerose commissioni su temi astrologici da parte dei
Medici. Unaltra bella rappresentazione del segno, questa
volta in forma di bassorilievo, quella del ciclo collocato
nella Cappella dei Pianeti del Tempio Malatestiano di Rimini. Lopera fu completata nel 1450 dallo scultore fiorentino Agostino di Duccio per volont di Sigismondo
Malatesta, signore di Rimini, uomo di profonda cultura
astrologica, che probabilmente partecip allideazione della
serie insieme allastrologo Basinio da Parma. I bassorilievi
presentano i pianeti, alcuni stanti, altri su carri trionfali,
affiancati dai rispettivi segni zodiacali, con alcune interessanti particolarit iconografiche. Al Cancro, per esempio,
viene dato un notevole spazio: sotto lanimale simbolo, realizzato con un rilievo pronunciato, c limmagine di un
paesaggio montuoso, e di una citt bagnata da un mare
tempestoso, su cui si fa strada faticosamente un imponente
vascello (la Luna, signora del segno, regola le maree). In un
altro pannello raffigurata lisola di Delo, luogo di nascita
di Apollo, su cui posto un elefantino, simbolo araldico
dei Malatesta. Al Cancro, dunque, affidato il compito di
celebrare il potere di Sigismondo e della sua dinastia: la
citt infatti Rimini, che sarebbe posta sotto il segno dello
Scorpione, ma che qui attribuita al Cancro, segno di Sigismondo, nato nel 1419, nel giorno del solstizio destate,
porta del Sole, momento di discesa delluomo sulla terra,
secondo Macrobio. Sigismondo, dunque, simboleggiato
dallelefantino, assimilato ad Apollo/Sole, sceso a Rimini

PAGINA A FIANCO: Agostino di


Duccio, Il segno del Cancro,
particolare della decorazione
della Cappella dei Pianeti,
bassorilievo marmoreo, 1450,
Rimini, Tempio Malatestiano.

101

ARTE E ZODIACO CANCRO

per governare la citt, in unaperta apologia del potere dei


signori di Rimini. Anche la corte dei Malatesta, come
quella dei Medici, era profondamente legata al culto degli
astri e alla convinzione del loro influsso sui destini degli
uomini. La rappresentazione del Cancro associata al
trionfo della Luna nellimportante ciclo eseguito dal Perugino tra il 1496 e il 1500 nella Sala delle udienze del Cambio a Perugia. Traendo spunto dal ciclo del Pinturicchio
nellappartamento Borgia in Vaticano, di qualche anno precedente, Perugino crea uno schema di corrispondenze tra le
Virt cristiane (Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza), e gli eroi dellantichit, secondo il programma decorativo ideato dallumanista Francesco Maturanzio,
completandolo in alto con i Trionfi degli dei planetari assisi su carri, sulle cui ruote decorato il segno corrispondente. Nel caso del Cancro, lanimale simbolo protende le
sue chele sul fondo nero della ruota del carro trionfale della
Luna.

GLI

102

ARTISTI DEL SEGNO

Con la sua innata ricettivit, la sua tendenza a rifugiarsi


nel proprio spazio interiore, a evadere nel sogno, nella fantasia, il Cancro un segno generoso di personalit artistiche di rilievo in tutti i periodi della storia dellarte. Tra i
tanti, ricordiamo Rubens (28/6/1577), con il suo ideale
estetico di donne carnose ai limiti dellobesit, dalle forme
rassicuranti, burrose e materne; Gustav Klimt (14/7/1862)
lintroverso padre della Secessione viennese, che ha fatto
delle donne le protagoniste della sua pittura; Giacomo
Balla (15/7/1871) futurista quasi una contraddizione in
termini dallo stile morbido e senza spigoli. Ma i pittori
che pi compiutamente incarnano le caratteristiche del
segno sono Rembrandt e Chagall. Forti valori lunari esprimono la personalit e lopera di Rembrandt Van Rijn, nato
a Leida il 15 luglio 1606, il pi celebre pittore olandese del
Secolo doro. Nella sua vita svoltasi in parte allinsegna
della ricchezza e del successo, ma anche segnata da traversie personali e familiari di ogni genere, da lutti, disordini,
rovesci finanziari, miseria la casa, che per il Cancro la

PAGINA A FIANCO: Pietro Perugino, Trionfo della Luna,


1496-1500, particolare degli
affreschi sulla volta della Sala
delle Udienze, Perugia, Collegio del Cambio.

ARTE E ZODIACO CANCRO

104

proiezione della sua corazza, rifugio, nido di affetti, ha giocato un ruolo fondamentale: per acquistare e arredare la residenza sulla Breestraat, la prestigiosa via di Amsterdam
dove si era trasferito nel 1639, il pittore spese cifre enormi,
e si indebit; inizi a chiedere compensi sempre pi elevati
per i suoi dipinti, sollecitando i pagamenti e accontentandosi poi di cifre inferiori a quelle pattuite, finch nel 1658
dovette venderla per rifondere i creditori. Come per tutti i
nativi del segno, poco amanti dei problemi pratici della
vita, il denaro solo un mezzo e non un fine; nel caso di
Rembrandt, un mezzo per soddisfare anche la mania del
collezionismo, altro aspetto tipico dei Cancro che conservano tutto, ed estendono anche agli oggetti esterni il loro
amore per il passato. La collezione di naturalia (conchiglie,
fossili, animali imbalsamati) e di artificialia (busti, dipinti,
incisioni, disegni, costumi, armi) raccolta dal pittore nel
corso della sua attivit era vastissima e di carattere enciclopedico e possiamo immaginare il dolore che cost a Rembrandt doverla alienare per racimolare un po di denaro.
Un po Edipo, un po Narciso, il nativo ha un rapporto particolare con la sua immagine, che contempla continuamente in un processo di analisi e di introversione. A questo
proposito colpisce il numero davvero considerevole di autoritratti lasciatoci da Rembrandt: non meno di 30 dipinti,
26 acquerelli, 12 disegni, realizzati con diverse finalit,
come studi di fisionomia, riflessioni sul proprio ruolo di
artista, autocelebrazioni. Ed straordinaria la progressione
con cui Rembrandt si rappresenta, da pittore in abiti alla
moda, o in costumi elaborati, testimonianza dello status
raggiunto, fino alle immagini consunte, incerte degli anni
60, dal colore steso in modo sciolto e corposo, lavorato in
rilievo in modo da catturare la luce e proiettare sulla superficie ombre reali, i lineamenti che da flaccidi (linflusso
della Luna rallenta il ricambio e d ai nativi un non so che
di indefinito nei tratti, un aspetto privo di contorni precisi), si fanno sempre pi indeterminati e come corrosi dallombra che avanza dal fondo, presagio della fine
incombente, avvenuta allet di 63 anni. Marc Chagall
vede la luce il 7 luglio 1887 a Vitebsk, in Russia, primogenito di una numerosa famiglia di fede ebraica hassidica. La

ARTE E ZODIACO CANCRO

madre, che lo ha sostenuto nella scelta di dedicarsi alla pittura, contraria alla fede ebraica, e in generale la grande famiglia allargata, composta oltre che dai genitori e dagli otto
fratelli, anche da nonni e zii, occuperanno un posto di rilievo nella mente dellartista per tutta la vita. Pittore-poeta,
Chagall ha saputo creare, nella sua totale esplosione lirica
(Andr Breton) una straordinaria sintesi tra letteratura, folklore e simboli religiosi, tra cultura ebraica, tradizione russa
ed esperienze occidentali, da Matisse a Gauguin. Il suo universo onirico popolato da animali (mucche, capre, gatti
soprattutto) e da una galleria di personaggi, dal maestro,
allubriacone, dal curato al matto, tra i quali spicca il violinista girovago, emblema dellebreo errante, perennemente incamminato sulla strada verso casa. Egli riassume
una serie di figure a lui care, radicate nel suo mondo di ricordi infantili, dallo zio al nonno al vicino di casa che gli
insegna a suonare lo strumento, e pi in generale fa riferimento al violinista che allieta le feste ebraiche, parte integrante della cultura favolistica russa. Chagall fa rivivere un
mondo incantato e fantastico, di notti stellate e isbe nella
foresta, di amanti sospesi in aria e candide spose, di madri
amorevoli, di acrobati e saltimbanchi, di villaggi addormentati nella neve e sorvolati da capre e cavalli, dai colori
irreali e imprevedibiliUn mondo di valenze tipicamente
cancerine, in cui lamore universale, rappresentato dagli innamorati che si sollevano in volo leggeri come piume portate dal vento, sempre al centro della sua visione, vero ed
unico motore dinamico delluniverso.

105

ARTE E ZODIACO LEONE

LEONE

23 LUGLIO 23 AGOSTO
SECONDO SEGNO DELLELEMENTO FUOCO FISSO
DOMICILIO DEL SOLE
CORRISPONDENZA STAGIONALE: LESTATE PIENA

Secondo segno di Fuoco dopo lAriete, il Leone coincide con la fase culminante dellestate, quando il sole allo Zenit, le messi biondeggiano, la natura elargisce i suoi frutti
con generosit. il periodo della massima esplosione delle energie vivificanti del cosmo.
Il senso di pienezza e di espansione vitale, tipico di questa fase stagionale, si riflette sulla
natura dei nativi, dotati di sicurezza ed ottimismo.

IL

106

MITO

Un enorme leone devasta lampia valle di Nemea, fa


strazio di greggi e armenti, seminando il terrore nella regione. Eracle, figlio di Zeus, lo affronta nella prima delle
dodici leggendarie fatiche, come dodici sono i segni attraversati dal sole ogni anno. Prima gli scaglia contro le frecce
invano, poi prova con la clava, che si spezza, infine costringe la fiera nella tana e la affronta in un corpo a corpo,
uccidendola. Dopo averla scuoiata con i suoi stessi artigli,
Eracle vittorioso ne indossa la pelle come un trofeo, la
chioma fulva a m di elmo. A memoria perenne dellimpresa, Zeus pone il leone tra le costellazioni. Dalla Grecia
alla terra dei Filistei: un altro eroe, Sansone dai lunghi capelli, si imbatte in un leone ruggente; assistito dallo spirito
del Signore, a mani nude affronta la belva e la squarta come
un capretto; dopo qualche tempo ritorna sul luogo e nella
carcassa dellanimale trova uno sciame di api e del dolcissimo, dorato miele, di cui si nutre. Il leone simbolo diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, spesso legato al
culto del sole: gli antichi Egizi ponevano due leoni allestremit del mondo conosciuto, per custodire il sorgere

PAGINA A FIANCO: Cristoforo


de Predis, Il Sole e i suoi figli
(con il segno zodiacale del
Leone), illustrazione miniata
dal codice De Sphaera Mundi,
1470 c., Modena, Biblioteca
Estense.

107

ARTE E ZODIACO LEONE

ARTE E ZODIACO LEONE

e il tramontare del sole. Le effigi dei leoni sorvegliano lingresso delle citt, come si ammira tuttora nella Porta di Micene; due leoni erano accovacciati ai piedi del trono di
Salomone, sommo giudice dellantichit; nel Medioevo, i
leoni affiancavano il seggio vescovile, da cui si diceva che i
giudizi ecclesiastici avvenivano inter leones, et coram populo; e ancora alla fine del XVI secolo San Carlo Borromeo raccomandava che si ornassero di leoni le porte delle
chiese. Il Leone, dunque, un custode temibile (hic sunt
leones, si scriveva nelle antiche carte geografiche a indicare
le insidie che si celavano nelle zone inesplorate); e un re, da
rex, colui che regge, che retto, e pu quindi amministrare
la giustizia.

CARATTERISTICHE

108

DEL SEGNO

I miti associati al segno sono chiari e lineari, cos come


in fondo semplice e lineare la personalit dei nativi. Coraggio, sprezzo del pericolo, affermazione di s, senza trame
n inganni, manifestazione diretta della propria superiorit, questo tramandano le storie di Eracle e Sansone; e questi sono i valori espressi dal Leone, che esce dalle nebbie
lunari dellinfantile identit cancerina ed afferma la centralit di un Io che non deve riferirsi pi ad altro se non a
se stesso, (Marco Pesatori, Astrologia per intellettuali). Il
Leone non coltiva dubbi, non vuole sottostare a critiche,
n obbedire a qualcuno, piuttosto procede da solo, padrone
di s; fiero, orgoglioso, superbo, ama esercitare il comando
con un autoritarismo condito da un pizzico di paternalismo. Vanitoso, anche: gli piace avere attorno una corte di
adulatori, cui apparire come un monarca capace di gesti
grandiosi, un leader indiscusso davanti a un pubblico adorante e plaudente. Quella del Leone non pi la rossa fiammata esplosiva, lincendio violento dellAriete, che deve
mettere in moto la ruota zodiacale rompendo linerzia con
laggressivit; il fuoco dorato alimentato dalla consapevolezza di s, lenergia matura di un Io adulto e realizzato
che amplifica la propria individualit ponendosi al centro
del suo mondo e attirando gli altri nella sua orbita. Nemico
dei mezzucci e della meschinit, il tipico Leone pensa in

A FIANCO: Il mese di Luglio


con il segno del Leone, XII secolo, mosaico pavimentale,
Bobbio (Piacenza), chiesa abbaziale di San Colombano.
ALLE PAGINE 110-111: Antonio da Varese, Il segno del
Leone, 1573, particolare degli
affreschi sul soffitto della Sala
del Mappamondo, Caprarola
(Viterbo), Palazzo Farnese.

109

ARTE E ZODIACO LEONE

grande, pretende ossequio, e abbatte con una zampata


chiunque non riconosca il suo ruolo sulla ribalta zodiacale.
Non dimentichiamo che il segno governato dal Sole, principio generatore del cosmo, astro che brilla di luce propria
e illumina tutti i pianeti che gli gravitano intorno. Concetto maschile per eccellenza, il Sole luce, calore, forza
centripeta; a livello psichico dona volont di affermazione,
sintesi, lucidit razionale, intuizione intellettuale come
fonte di conoscenza superiore, contrapponendosi alla Luna,
principio femminile, che simboleggia la sensibilit, la fantasia, lintuito, linconscio. Il pittore e miniaturista milanese Cristoforo de Predis rappresenta il Sole in modo
efficace come un anziano sovrano con corona e scettro, e un
libro in una mano, nello splendido codice da lui illustrato
De Sphaera Mundi. In tutte le antiche civilt presente il
culto del Sole; per restare in Grecia, Elios, fratello di Selene, giovane dalla lunga chioma raggiante, si avvia allalba
sul suo carro di fuoco, e al tramonto giunge allisola dei
Beati, per ritornare poi ad Oriente, pronto ad una nuova
corsa. Anche Apollo, laltra figura solare greca, ha biondi
capelli, richiamo ai raggi solari; viene partorito da Latona
su unisoletta sterile che prodigiosamente si ricopre di fiori
e da allora viene chiamata Delo, la splendente; dio della
musica e della poesia, attorniato dalle nove muse, protegge
anche la divinazione e la medicina.

IL LEONE

112

NELL ARTE

Uno dei pi antichi cicli zodiacali esistenti il mosaico


pavimentale, risalente al XII secolo, dellAbbazia di San
Colombano, a Bobbio. Fondato nel VII secolo da un monaco irlandese, divenuto presto centro culturale e spirituale
di primordine, dal quale si irradiava gran parte del sapere
del tempo, sede di una ricchissima biblioteca, il complesso
romanico ospita nella cripta una straordinaria opera musiva, con scene bibliche, rappresentazioni tratte dalle leggende bretoni, e la teoria dei mesi e dei mestieri. Opera
probabilmente di un sacerdote, il mosaico una summa
delle conoscenze storiche, scientifiche e religiose medievali,
e vede protagonisti, in particolare nella teoria dei mesi e

PAGINA A FIANCO: Lorenzo


Costa il Giovane, Segni Zodiacali e paranatellonta, 1579,
dipinto a tempera sulla volta
della Sala dello Zodiaco,
Mantova, Palazzo Ducale.

ARTE E ZODIACO LEONE

dei mestieri, il Tempo e i cicli della natura, interpretati


dalla figura del contadino, forza trainante della societ dellepoca. A Luglio associato il lavoro della mietitura, compiuta da un agricoltore che con un falcetto taglia le spighe;
e il segno del Leone, raffigurato con una lunga coda e una
criniera stilizzata. Bello di una bellezza apollinea, la chioma
raggiata, in trionfo su una nuvola, con ai piedi il Leone
lApollo affrescato da Paolo Veronese tra il 1559 e il 1561
sul soffitto della Sala dellOlimpo di Villa Barbaro a Maser.
Apollo rappresentato insieme ad Artemide, Zeus, Venere,
Nettuno, Mercurio, Plutone in trionfo intorno alla figura
della Divina Sapienza. In base al programma dettato al pittore dal proprietario, Daniele Barbaro, lastrologia diviene
parte integrante di una raffigurazione allegorica a sfondo
religioso. Allapice della maturit, Veronese mette al servizio del committente tutta la sua sapienza compositiva, la
freschezza della tavolozza impostata sui toni chiari, la valenza decorativa del suo stile. Ruggisce minaccioso verso
un timido Cancro, le zanne scoperte, la bionda criniera inanellata, il superbo Leone della volta della Sala del mappamondo di Palazzo Farnese, a Caprarola. Opera di Giovanni
Antonio da Varese, detto il Vanosino, databile al 1573,
lambiziosa decorazione del soffitto, che comprende 12 lunette con i miti delle costellazioni, attribuiti a Raffaellino
da Reggio, una vera e propria mappa stellare completa,
ispirata ad un antico codice di Igino. Segni, costellazioni,
paranatellonta creano un affascinante bestiario di eccezionale effetto scenografico, contro lo sfondo blu cobalto del
cielo stellato. Qualche anno dopo, nel 1579, nel palazzo
ducale di Mantova, Lorenzo Costa il Giovane ripropone in
modo puntuale negli affreschi della Sala dello Zodiaco lo
stesso schema iconografico, in particolare proprio il motivo del Leone che affronta il Cancro, anche se con esiti di
minore efficacia teatrale.

ARTISTI
114

DEL SEGNO

Le caratteristiche del Leone fanno intuire che il nativo


in genere non manifesta spiccate tendenze artistiche. Gli
fanno difetto quella sensibilit, quella fantasia, quella pro-

PAGINA A FIANCO: Paolo Veronese, Trionfo della Divina Sapienza, 1559-61, affresco sulla
volta della Sala dellOlimpo,
Maser (Treviso), Villa Barbaro.

ARTE E ZODIACO LEONE

116

pensione a staccarsi da s che sono alla base dellatto creativo; e forse anche lincertezza della carriera artistica non
congeniale ad un individuo che vuole a tutti i costi emergere e brillare. Tra le non numerose personalit di artisti
del segno ci soffermiamo in particolare su due che bene
esprimono le valenze leonine: Giuseppe Pellizza da Volpedo
e Andy Warhol. La luce intensa del sole, in contrasto drammatico e quasi programmatico con lombra, protagonista
dellopera di Giuseppe Pellizza, nato a Volpedo, in Piemonte, il 28 luglio 1868. Tutti i pi bei dipinti dellartista
sono intrisi di una luminosit diffusa e radiante come un
pulviscolo doro, e costruiti sullantitesi, carica di una forte
connotazione simbolica, tra zone dombra e luce piena, tra
buio e sole. Ladozione della tecnica divisionista accresce
la potenza luminosa del colore, molto pi di quanto non
avvenga in altri artisti contemporanei, come Segantini, Previati o Morbelli. Anche nel Quarto Stato, nonostante la luce
sia quella del tramonto, una luce dalla tonalit scura,
quantunque dardeggiata dal sole, come afferma lo stesso
pittore, la massa dei lavoratori avanza in pieno sole, le tese
dei cappelli che proiettano unombra scura sui volti, il selciato in primo piano uniforme, quasi sbiancato dal forte
chiarore. Quando Pellizza decide di dedicarsi al paesaggio
puro, la sua ricerca culmina nel Sole nascente del 1904, un
vero e proprio inno allastro, come egli scrive in una lettera del 1906: Il sole che nasce affascina, abbaglia e invade
la natura, tutta sottomettendola al suo influsso. In verit il
grande e potente spettacolo sfugge ai nostri piccioli mezzi
di riproduzione, ma mi pareva ora che la pittura lo abbordasse; non pi con lintenzione di ridurlo ad un freddo
schema, mafino a imprigionare nella propria materia colorata un raggio della sua luce. Eloquente poi lautoritratto del 1898/99: latteggiamento regale dellartista, che
si rappresenta a grandezza naturale, circondato dai libri nel
suo atlier, in abbigliamento elegante, lo sguardo fisso oltre
lo spettatore, rispecchia una manifesta volont di isolamento, la consapevolezza del proprio ruolo sociale e laffermazione perentoria della propria individualit, tratti
tipicamente leonini. Il gusto dello stare in scena, sotto la
luce dei riflettori, stato una costante nella vita di Andy

ARTE E ZODIACO LEONE

Warhol: la sua inconfondibile, esile silhouette, sormontata


dalla vistosa parrucca ossigenata, una vera criniera, quasi
bianca sotto i flash dei fotografi, si fissata nel nostro immaginario collettivo. Nato a Pittsburgh il 6 agosto 1928, figlio di immigrati cecoslovacchi di condizione
modestissima, (il suo vero nome era Andrew Wharola), entrato nel mondo del design pubblicitario per forza di volont, Warhol si costruisce unidentit di artista
indipendente con una sfolgorante carriera alimentata da serate, mondanit, happening, condita da dosi massicce di
presenzialismo, in quel crogiolo di idee e fermenti che la
New York degli anni sessanta; perfetto image maker di se
stesso, si propone in numerosi autoritratti come icona dellartista pop, come icone diventano tutti i personaggi del
rutilante mondo di Hollywood, o della politica internazionale, da Marylin alla Taylor, da Jackie Onassis a Mao, immortalati nella sua Factory, lo studio newyorkese che
insieme laboratorio, ufficio, showroom, polo di attrazione
per tutta la nuova generazione di artisti, come Haring o
Basquiat. Con la riproduzione seriale di oggetti comuni
come la bottiglia della Coca Cola o il barattolo di zuppa
Campbell, luso di colori industriali stridenti e antinaturalistici, limpiego di mezzi meccanici come la fotografia,
Warhol scardina il principio di gerarchia dei soggetti e arriva a interpretare con largo anticipo la mentalit della cultura di massa, onnivora, in continuo mutamento, votata al
consumo. Autore e produttore di video, dischi, cortometraggi, scenografie teatrali, trasmissioni televisive, Warhol
porta allestremo quella spiccata attrazione propria del
segno per lambiente del cinema, della musica, del teatro.
Loperazione di Warhol stata cos intelligente che la sua
fama durata ben pi di quei quindici minuti che egli, ironicamente, concedeva a tutti i suoi contemporanei.

117

VERGINE

24 AGOSTO 23 SETTEMBRE
II SEGNO DELLELEMENTO TERRA MOBILE
DOMICILIO DI MERCURIO
CORRISPONDENZA STAGIONALE: LA FINE DELLESTATE,
COLTO

IL TEMPO DEL RAC-

La Vergine, secondo segno di Terra dopo il Toro, coincide con il periodo in cui si ammassano nei granai i raccolti, si preparano le conserve da consumare nella brutta stagione.
Smorzato il solleone, tutto si acquieta, mentre la terra, spossata, si appresta a ricevere le
prossime sementi. Il paesaggio si colora di toni acquerellati, gi autunnali.

IL

MITO

La fanciulla che tiene una spiga di grano nella mano,


simbolo del segno, associata al mito di Demetra, la Madre
Terra, sposa di Zeus, e alla figlia Kore (ragazza, vergine in
greco). Gioca con le sorelle Atena e Artemide, Kore; ma
suo zio, Ade/Plutone, fratello di Zeus e signore degli Inferi, si invaghisce di lei e la rapisce, trascinandola nel suo
oscuro regno. Demetra disperata erra per nove giorni e
nove notti alla ricerca della figlia, la chiama, ma solo leco
le risponde, traendola in inganno; finch Elios, il sole che
tutto vede, le rivela ci che accaduto. Folle di dolore, Demetra non svolge pi le sue funzioni divine: la Terra diventa un luogo sterile, il ciclo delle stagioni sconvolto.
Costretto ad intervenire, Zeus chiede al fratello di lasciare
libera Kore, ma la fanciulla ha mangiato un chicco di melagrana, il cibo dei Morti, e non pu tornare. Finalmente si
trova un compromesso: ogni anno Kore trascorrer sei mesi
con la madre sulla terra, e il resto del tempo star accanto
ad Ade nellOltretomba, con il nome di Persefone, Proserpina per i latini. Un altro mito narra di Demetra che affida
a Trittolemo, figlio del re di Eleusi, una spiga di grano per-

PAGINA A FIANCO: Giulio Romano e Francesco Primaticcio, Il segno della Vergine,


1527-28, medaglione in
stucco nella Sala dei Venti,
Mantova, Palazzo Te.

119

ARTE E ZODIACO VERGINE

ch questi insegni agli uomini lagricoltura. Come Persefone, anche il seme del grano deve trascorrere al buio i mesi
invernali, prima di poter emergere alla luce del sole, e tornare alla vita. Nei primi secoli dellera cristiana questa figura assimilata a Maria, Vergine (macula non est in te),
e madre.

CARATTERISTICHE

120

DEL SEGNO

Sesto ed ultimo segno della parte inferiore della cintura


zodiacale, la Vergine chiude il percorso svolto fin qui dai
primi segni, impegnati a costruire la propria identit; allo
stesso modo, la stagione corrispondente porta a compimento il ciclo primaverile-estivo, in cui la natura ha generato i suoi frutti, li ha maturati e li ha donati alluomo.
proprio la classica mezza stagione, quella di chi vede la luce
in settembre: la vampa del Sole non acceca pi, non regala
il facile ottimismo, la magnanimit leonina; i mezzi toni
del primo autunno permettono di vedere le cose come
stanno, nella loro essenzialit, senza illusioni n orpelli.
Realista, dunque, la Vergine, innanzitutto; e seria, attenta,
efficiente, saggia amministratrice, con un sospetto di avarizia: deve vagliare, pesare, selezionare, quindi immagazzinare e conservare i frutti della terra per i tempi difficili.
Precisa come un orologio svizzero, scrupolosa fino alla pignoleria, maniaca della pulizia, sia in senso materiale, sia
dal punto di vista morale. Umile, sobria, non cerca le luci
della ribalta come il suo vanitoso predecessore, n gradisce
avere attorno una corte, vuole solo lavorare (e lavorare, lavorare) dietro le quinte. La Vergine accetta anche compiti ingrati, che svolge con profondo attaccamento al
dovere e spirito di sacrificio, poco concedendo di s, al contrario, nella sfera privata e affettiva. Linnata eleganza dei
modi fa della Vergine il segno pi dotato di stile dellintero
Zodiaco, ma dietro laspetto lindo, dietro il temperamento
discreto, amante delle regole, del conformismo, almeno in
apparenza lontano dalle trasgressioni, il virginiano cela linstabilit, le inquietudini interiori proprie dei segni mobili,
placate nel lavorio instancabile di una mente sempre in movimento.

PAGINA A FIANCO: Niccol


Miretto, Stefano da Ferrara e
collaboratori, Il segno della
Vergine, 1425 c., particolare
degli affreschi, Padova, Palazzo della Ragione.
PAGINE 122-123: Giulio Romano e Francesco Primaticcio, Decorazione astrologica
con affreschi e stucchi, veduta
generale e dettaglio con i segni
del Leone e della Vergine,
1527-28, Sala dei Venti, Mantova, Palazzo Te.

ARTE E ZODIACO VERGINE

Del resto, il governatore del segno Mercurio, dio dellacume intellettuale e della chiarezza di pensiero, che la
Vergine condivide con i Gemelli; ma qui Ermes non si manifesta nella veste brillante, superficiale, tutta rivolta allesterno, tipica dei nati in giugno. Quello domiciliato nella
Vergine un Mercurio calcolatore (ricordiamo che Mercurio ha la stessa radice di merx, merce), che dona ai nativi
unintelligenza solida e analitica, raziocinante pi che razionale, amante dei dettagli; e unironia che spesso rivela
uno spirito critico tagliente e caustico, poco disposto a tollerare negligenza e pressapochismo.

L A VERGINE

124

NELL ARTE

Spicca per grazia e raffinatezza la raffigurazione della


Vergine nel vasto ciclo affrescato in Palazzo della Ragione
a Padova, rifacimento quattrocentesco di unopera originale di Giotto andata distrutta in un incendio. Qui una
giovane donna che tiene delle spighe in una mano, vestita
con una lunga tunica dalle pieghe fluenti, collocata in posizione ascendente. Mercurio, protettore delle arti liberali,
rappresentato nelle vesti di un professore seduto in cattedra, le mani appoggiate ad una sfera armillare, lo sguardo
rivolto al cielo. Limmagine solenne rende bene lidea delle
caratteristiche che assume il Dio nel domicilio della Vergine: un Mercurio selettivo, portato allindagine, allelaborazione intellettualistica e minuziosa, dallintelligenza
lucida e critica, esperto di arti divinatorie e inventore dellastronomia. Lincerta prospettiva con cui sono rappresentate la cattedra e il trono nulla toglie alla dignit del
Dio, non pi puer aeternus come appariva nel segno dei Gemelli, ma maturo saggio dalla lunga barba. Per quanto riguarda lattivit specifica del mese, curiosamente lallegoria
di agosto appare invertita con quella di settembre: rappresenta infatti il momento della vendemmia, nelle vesti di un
contadino che coglie i grappoli assistito da un garzone che
regge un cesto, mentre tradizionalmente agosto il mese
in cui si coglie la frutta, come appunto fa il personaggio
protagonista del riquadro dedicato al mese successivo, sotto
legida della Bilancia. Un unicorno, il mitico animale che

ARTE E ZODIACO VERGINE

si lascia catturare solo se pu posare il capo sul petto di una


vergine, casta e pura, fronteggia la fanciulla simbolo del
segno nel bassorilievo a stucco in finto bronzo nel soffitto
della Sala dei Venti, a Palazzo Te, a Mantova. Altri undici
stucchi con i restanti segni si rincorrono sulla volta, accompagnati da medaglioni ad affresco con le attivit caratteristiche di ciascun periodo: per la Vergine, in particolare,
si tratta della raccolta di essenze profumate e confezione di
ghirlande. Frutto di un lavoro dquipe di pittori e decoratori impegnati nella realizzazione della sala tra il 1527 e
il 1528, sotto la direzione di Giulio Romano, lopera, commissionata da Federico Gonzaga, strutturata per scomparti esagonali e rettangolari, comprendenti lOlimpo,
dodici dei, i Mesi, secondo un programma formulato dallastrologo di corte Luca Gaurico, ispirato ai Fasti di Ovidio e ai testi di Manilio e di Materno Firmico. Grandioso
ciclo encomiastico, ricco di allusioni al committente, (non
a caso molto ammirato da Carlo V durante una sua visita
presso i Gonzaga), la Sala dei Venti un esempio di come
nel Cinquecento lastrologia sia spesso impiegata al servizio
dei potenti, volta alla legittimazione della loro autorit.

GLI

ARTISTI DEL SEGNO

Pochi ma buoni, potremmo dire gli artisti nati sotto la


costellazione della Vergine: un drappello selezionato, in
linea con lo spirito del segno. Tipicamente virginiana appare lattitudine di Giovanni Fattori, nato il 6 settembre
1825 a Livorno, a indagare il dietro le quinte dellepopea
risorgimentale, i momenti di riposo della truppa, le attivit del campo, come lassistenza ai feriti, i compiti di routine dei soldati, con un punto di vista essenziale, lontano da
qualsiasi enfasi retorica. Il cerebralismo del segno invece
ben rappresentato da Alberto Savinio, nato a Volos, in Tessaglia, fratello di Giorgio De Chirico, i cui esiti artistici
sono a volte superati dallattivit di letterato e di teorico
della Metafisica. Ma gli artisti che incarnano in modo davvero esauriente le caratteristiche del segno sono Caspar
David Friedrich e Jean-Auguste-Dominique Ingres.
La volont di controllo, lattitudine a ordinare lin-

125

ARTE E ZODIACO VERGINE

forme (territorio di elezione dellopposto Pesci), a conservare lo status quo si traduce sul piano estetico nel rigore formale di Jean-Auguste-Dominique Ingres, che vede la luce
il 29 agosto 1780 a Montauban (Tolosa). Personalit complessa e sfaccettata, Ingres rappresenta al massimo grado la
perfezione dello stile, dote di cui la Vergine appare naturalmente ricca pi di tutti gli altri segni. Riduttivamente
considerato campione del neoclassicismo (da cui la polarit antagonistica con il romantico Delacroix) anche per
come egli stesso si definiva, un conservatore di buone dottrine e non un novatore, Ingres un uomo dordine, che
incarna gli ideali e il gusto del ceto dirigente del suo tempo,
in un momento in cui questo costretto dalla Storia ad arroccarsi su posizioni difensive. Nei suoi insuperabili ritratti
Ingres mette in campo una capacit di osservazione penetrante e puntuale: i personaggi sono ripresi con unobiettivit spassionata ed analitica, erede di quellesprit de clart
che lIlluminismo aveva lasciato in dono alla cultura francese. Inflessibile e polemico come ogni Vergine che si rispetti, Ingres ha difeso per tutta la sua lunga e alterna
carriera la sua teoria del Bello ideale contro gli eccessi
espressivi e sentimentali dei Romantici. proprio nellidealizzazione della linea rispetto alla agitazione prodotta dal colore, nella valorizzazione del contorno e nella
progressiva eliminazione del tutto tondo che emerge la lucida razionalit virginiana, in perfetto equilibrio tra emozione e tendenza allastrazione. Nei nudi, in particolare,
miracolosamente sorvegliati e al tempo stesso sensualissimi,
si rivela quel lato caratteristico dei nativi, emotivamente
freddi, riservati, quasi puritani, ma che sotto la vernice del
perbenismo possono nutrire segrete, insospettabili, infuocate passioni: simili in ci allelemento Terra cui appartengono, che cela abissi profondi, grotte misteriose, gallerie di
labirintica complessit, e che trasforma in un lento e inesorabile processo tutto quanto custodisce nelle sue viscere.

126

PAGINA A FIANCO: Giovanni


Maria Falconetto, Il mese di
Settembre e il segno della Vergine, particolare, 1520 c., affresco, Mantova, Palazzo
dArco.

BILANCIA
23 SETTEMBRE 22 OTTOBRE
II SEGNO DELLELEMENTO ARIA CARDINALE
DOMICILIO DI VENERE
CORRISPONDENZA STAGIONALE: LEQUINOZIO

DI AUTUNNO, QUANDO LA

TERRA VIENE PREPARATA PER LA SEMINA

Con la Bilancia ha inizio lautunno, e si apre il ciclo invernale. Le ore di luce sono pari
a quelle di buio, mentre inesorabilmente si va verso il progressivo accorciarsi delle giornate. La natura, rivestita di toni ruggine e oro, si prepara ad una nuova fase, eliminando
ogni scoria del passato. il momento in cui va scelto il seme migliore e il terreno pi
adatto in cui piantarlo, per garantire la qualit del futuro raccolto.

IL

MITO

Anticamente, la costellazione della Bilancia non esisteva, ma si identificava con le chele, o pinze, dello Scorpione, che occupava una vasta porzione di cielo. Di origine
probabilmente sumera, presso i Greci non citata, mentre
a Roma viene reintrodotta nel 46 a.C. da Giulio Cesare per
ragioni calendariali. Il termine Bilancia (Libra) fu preferito
a quello di Pinze, forse anche perch luguale lunghezza dei
giorni e delle notti alla fine di settembre si associava facilmente con limmagine di una bilancia. lunico asterismo
inanimato dello Zodiaco, collegato alla figura di Astrea,
spesso sovrapposta a Dike, la divinit della Giustizia, che
regge lago del bilanciere astrale e della quale abbiamo parlato in relazione al segno della Vergine. Il mito va a nostro
parere integrato con la suggestiva vicenda, pure legata al
segno, di Amore e Psiche e del loro travagliato rapporto.
Psiche amata ogni notte da un misterioso personaggio,
che gli dei le hanno proibito di vedere: la fanciulla non resiste alla tentazione e una notte, quando lamante si ad-

PAGINA A FIANCO: Domenico


Brusasorci, I segni della Bilancia e dello Scorpione, 1558, affresco sulla volta della Sala del
Firmamento, Vicenza, Palazzo
Chiericati.

129

ARTE E ZODIACO BILANCIA

dormenta, accende la lampada ad olio e scopre accanto a


s il dio dellamore. Mentre incantata ne scruta le fattezze
perfette, fa cadere per sbaglio una goccia dolio bollente
sulla spalla di Eros che, svegliatosi di soprassalto, fugge.
Psiche disperata lo rincorre per tutto il mondo, finch
Zeus, commosso da tanta dedizione, permette ai due giovani di sposarsi in cielo. Aspirazione alla giustizia e allimpegno sociale, bellezza, passione, amore totalizzante
che diventa il fine ultimo dellesistenza, sono gli elementi
chiave che dai miti di riferimento trapassano nel segno.

CARATTERISTICHE

130

DEL SEGNO

La Bilancia rappresenta lequilibrio psichico tra coscienza e pulsioni inconsce, tra spirito e materia, e il tentativo di raggiungere una sintesi armonica tra gli opposti.
La figura di Astrea/Dike definisce una caratteristica fondamentale dei nativi: un profondo desiderio di giustizia,
capace di prese di posizione nette e radicali, che si traduce
nella volont di denunciare le disuguaglianze, in un fortissimo impegno civico e sociale, responsabilit, senso del
dovere, partecipazione sentita ai problemi degli altri, nutrita da profondi valori morali. Anche nella lettura legata
al mondo rurale e ai ritmi della natura notiamo come il
compito della Bilancia sia quello di selezionare il seme migliore e il terreno pi adatto, e per farlo occorrono un lucido, severo criterio di scelta e un rigore implacabile nel
discriminare tra ci che bene e ci che male.
Del resto, la Bilancia il settimo segno: se, come abbiamo detto, la Vergine chiude il semicerchio inferiore
delleclittica zodiacale, e fino a quel punto i vari segni
hanno affrontato il problema della definizione della propria identit, con la Bilancia inizia il percorso del semicerchio superiore, in cui lidentit si proietta verso
lesterno, verso gli altri, in una lettura che vuole essere non
pi soggettiva ma oggettiva, capace di incidere e trasformare in meglio la realt. LAriete, in posizione opposta
alla Bilancia, il Big Bang cosmico, il numero uno, lag-

PAGINA A FIANCO: Maestro


Nicol, Il segno della Bilancia
tra le chele dello Scorpione,
prima met del XII secolo,
particolare della Porta dello
Zodiaco, SantAmbrogio di
Torino, Sacra di San Michele.

ARTE E ZODIACO BILANCIA

gressivit dellIo allo stato puro, la forza bruta che deve vincere linerzia della materia per mettere in moto la grande
ruota zodiacale; al contrario, la Bilancia la coppia (i nativi sono naturalmente portati alle unioni regolari, fidanzamenti e nozze), lIo ben integrato nella societ civile,
che deve darsi delle regole per una pacifica convivenza; il
dubbio, la mediazione, la riflessione, lanalisi, per giungere,
alla fine, al giudizio, equilibrato ed equo, ma anche inflessibile. Dietro a questi aspetti si nasconde la forte influenza
esercitata sui nativi dal pianeta Saturno, governatore del
Capricorno, che si trova in esaltazione nella Bilancia: Saturno il pianeta della logica, del controllo, del giudizio e
della legge. Oltre al severo influsso di questo pianeta, i bilancini godono per fortuna della protezione (e qui ci ricolleghiamo al mito di Amore e Psiche) di Venere, signora del
segno, in condivisione con il Toro; la sua benefica presenza
dona ai nativi un sincero amore per il bello, doti artistiche,
raffinatezza, savoir faire, senso della misura, classe, uniti ad
un aspetto spesso bello, di una bellezza regolare ed elegante.
La Bilancia, i cui piatti oscillano perennemente tra morbidezze venusiane e rigidit saturnine, si blocca sovente in un
continuo valutare i pro e i contro di ogni azione, che porta
allimmobilismo e ad unapparente freddezza. Ma lidealismo che anima i nativi profondo, come autentico il loro
impegno sociale e il loro altruismo; laspirazione alla perfezione e alla purezza che a volte li fa sembrare un po alteri e distaccati.

L A BILANCIA

132

NELL ARTE

Liconografia della Bilancia, specie nei cicli pi antichi, presenta talvolta particolarit dovute al fatto che in origine, come si detto, la costellazione non esisteva
autonomamente. Cos appunto, come una bilancia retta
dalle chele di uno scorpione, si presenta il bel rilievo scultoreo che orna il portale dello Zodiaco della Sacra di San
Michele, un complesso monastico medievale posto in una
scenografica posizione che domina la strada tra il Piemonte

ARTE E ZODIACO BILANCIA

SOPRA: Benedetto Antelami,


Il mese di Settembre e il segno
della Bilancia, 1196-1210, lastra ad altorilievo, Parma, Battistero.

e la Francia, in vetta a un picco allimbocco della Val di


Susa. Il portale un capolavoro della plastica romanica,
realizzato dal maestro Nicol nella prima met del XII secolo. Formatosi nel cantiere del Duomo di Modena sotto la
guida di Wiligelmo, attivo nella decorazione delle grandi
chiese romaniche di Piacenza, Verona e Ferrara, lo scultore
si distingue per il realismo delle figure, per laccuratezza
dei dettagli naturalistici, per la morbidezza del modellato;
caratteristiche evidenti nella duplice e contemporanea rappresentazione della Bilancia e dello Scorpione, in cui spicca
il corpo massiccio dellanimale, quasi compresso allinterno
dello stesso girale di tralcio, di cui la coda serpentina segue
landamento, mentre le possenti tenaglie racchiudono la
Bilancia. Come fonte iconografica il maestro Nicol pu
avere attinto a un importante codice miniato, il codice di
Arato, che era conservato nellimponente biblioteca dellabbazia, e che sar un punto di riferimento anche per cicli
astrologici successivi, come gli arazzi Trivulzio su cartoni
di Bramantino, realizzati tra il 1503 e il 1512: anche qui
la scena dedicata al mese di settembre dominata in alto
dal simbolo della Bilancia, retta da una delle chele dello
Scorpione.
Un vendemmiatore ritto su un piedistallo, intento a tagliare con un coltello un grappolo duva che depositer
nella cesta ai suoi piedi, rappresenta il mese di settembre
nel ciclo scultoreo dedicato ai mesi e alle stagioni allinterno del battistero di Parma. Una figura pi piccola regge
in una mano la bilancia, simbolo del segno. Iniziato nel
1196 su progetto dellarchitetto e scultore Benedetto Antelami, il battistero caratterizzato da una poderosa decorazione plastica, sia esterna sia interna; le dodici figure
allusive alle attivit nei mesi dellanno e i corrispondenti
rilievi con i segni zodiacali sono stati realizzati per un portale mai messo in opera e hanno trovato collocazione allinterno del battistero in un secondo momento.
Caratterizzato dalle grandi dimensioni delle steli rettangolari scolpite ad altorilievo, questo il primo ciclo scultoreo italiano in cui viene presentata lassociazione

133

ARTE E ZODIACO BILANCIA

ARTE E ZODIACO BILANCIA

mesi/zodiaco, in una forma che i seguaci di Antelami ripeteranno poi in molte altre chiese. Ispiratosi inizialmente al
realismo vivido di Wiligelmo, Antelami presto ne rinnova
i contenuti, con una moderna adesione ai modelli transalpini, forse maturata durante un soggiorno in Provenza. Le
sculture di Parma uniscono realismo e monumentalit, sintesi formale e immediatezza narrativa.

GLI

134

ARTISTI DEL SEGNO

Non c da stupirsi che la Bilancia, segno naturalmente


portato verso le pi varie espressioni della bellezza, sia generosissima di artisti in tutte le epoche: da Francesco Borromini (25/9/1599) a Umberto Boccioni (19/10/1882), da
Giovan Battista Piranesi (4/10/1720) a Alberto Giacometti
(10/10/1901), a Mark Rothko, (25/9/1903), personalit
molto diverse ma accomunate da unidentica tensione verso
leleganza e la purezza formale.
Per ragioni opposte, i pi rappresentativi artisti nati nel
segno della Bilancia ci paiono Caravaggio e Franois Boucher. Lintera esistenza di Michelangelo Merisi, iniziata il
29 settembre 1571, si svolta allinsegna della ribellione e
della trasgressione: sembra quindi un paradosso che Caravaggio possa essere il rappresentante di un segno cos attento alle regole, comprese quelle della buona educazione
e del fair play, cos naturalmente dotato di senso della giustizia, cos teso allequilibrio e al giusto mezzo. Caravaggio
ha sconvolto le regole dellarte, sotto tutti gli aspetti, concettuali e tecnici: ha smantellato le gerarchie dei temi, ha
caricato la luce di un valore strutturale, oltre che simbolico, del tutto nuovo, ha dipinto direttamente senza disegno, su una preparazione scura anzich chiara, ha
rivoluzionato le tradizionali iconografie, non esitando a
prendere come modelli ragazzi di strada, giovani dal fascino
ambiguo, prostitute, persino unannegata nel Tevere per la
rappresentazione della Dormitio Virginis. La sua vita co-

stellata da polemiche, intemperanze, risse, in un crescendo


di violenze che culmina nellomicidio di Ranuccio Tommasoni al termine di una lite per una banale questione di
gioco. Eppure, la tendenza alla disobbedienza uno dei
modi in cui la Bilancia interpreta il proprio compito. Alcuni nativi, infatti, sono spinti proprio dallamore per la
giustizia ad avvertire in modo acuto la disuguaglianza e
lingiustizia insite in leggi e abitudini superate, e cercano di
modificare il mondo migliorandolo. Pi forte limposizione della norma, pi i nativi ribelli della Bilancia radicalmente la contestano, fino a trasgredirla; non bisogna
dimenticare che limmagine della Bilancia spesso associata alla spada, a indicare la necessit di ricorrere anche
alla forza per laffermazione di ci che giusto. Lamore,
che per la Bilancia totalizzante, stato per Caravaggio
lamore per il Vero e per la Bellezza, pur sapendo che questa destinata a sfiorire e a spegnersi: questa consapevolezza rende il suo impegno ancora pi appassionato, quasi
struggente, e le sue opere ancora toccanti. Nella parabola
tragica della sua vita, Caravaggio consegna allarte la lezione pi alta della Bilancia e del suo profondo idealismo.
La grazia, la leggiadria, la ricerca dellarmonia, unite
ad un sottile erotismo di sapore tutto venusiano, si sprigionano dal pennello di Franois Boucher, nato il 29 settembre 1703. A differenza di Caravaggio, il pittore francese
incarna la Bilancia pacificata, i piatti miracolosamente in
equilibrio tra sensualit ed esprit de clart. Acclamato esponente del Rococ internazionale, Boucher d vita ad uno
stile da boudoir, malizioso e intrigante; nelle sue Veneri al
bagno o impegnate nella toilette (alcune delle quali realizzate per Madame de Pompadour) e nelle odalische dalla
straordinaria carnalit Boucher interpreta in modo affascinante latmosfera materialista e sensuale di unepoca in cui
la donna davvero protagonista, al punto da femminilizzare gusto, cultura e costume, restituendocene intatta tutta
latmosfera e il profumo.

135

SCORPIONE
24 OTTOBRE 22 NOVEMBRE
II SEGNO DELLELEMENTO ACQUA FISSO
DOMICILIO DI MARTE E PLUTONE
CORRISPONDENZA STAGIONALE: LAUTUNNO
SEMINA

PIENO, IL PERIODO DELLA

Con lo Scorpione si spengono i colori dellautunno, smorzati dalle brume autunnali.


Sepolto sotto le zolle, il seme inizia il lungo cammino che lo porter allesplosione primaverile. Le giornate si accorciano inesorabilmente, le ore di luce cedono sempre pi terreno a quelle di buio; tutto sembra immobile, spento, morto. La natura silenziosa attende
il momento della rinascita.

IL

MITO

Lanziano contadino Irieo vorrebbe avere un figlio, ma


ormai let troppo avanzata. Giungono un giorno alla sua
capanna, in incognito, Zeus, Poseidone ed Ermes: Irieo si
prodiga per accoglierli al meglio. Grati, gli dei si rivelano
e gli offrono di esaudire un suo desiderio. Alla richiesta del
vecchio, gli fanno sacrificare un toro, e, trasformata la pelle
in otre, vi riversano a turno il loro liquido seminale, e lo
seppelliscono. Trascorsi nove mesi, balza fuori dalla terra
Orione, grande cacciatore; invaghitosi di Merope, la chiede
in sposa al padre Enopione, re di Chio, che prima, in cambio, gli domanda di liberare lisola dalle belve. Mai contento (e in realt segretamente innamorato della figlia),
Enopione procrastina la decisione, finch Orione, esasperato, violenta Merope. Enopione si vendica facendolo accecare; allora Orione si fa condurre a Oriente, l dove sorge
il sole, sperando che la luce di Elios gli restituisca la vista.
Il miracolo si compie ed Orione, guarito, riprende a cacciare. Un giorno si imbatte in Artemide (la Diana dei la-

PAGINA A FIANCO: Manifattura francese, Lo Scorpione e il


Sagittario, 1819, particolari
della decorazione in bronzo
dorato del Vaso della duchessa
dAngoulme, Parigi, Muse
du Louvre.

137

ARTE E ZODIACO SCORPIONE

ARTE E ZODIACO SCORPIONE

tini), signora delle selve e ostinatamente vergine, che accende il suo desiderio; oltraggiata, la dea ordina alla Terra
di aprirsi e dal sottosuolo sorge terribile un micidiale scorpione che, fulmineo, colpisce con il suo pungiglione velenoso il tallone del cacciatore, uccidendolo. Artemide,
riconoscente, per premio colloca in cielo lanimale, ma
anche Orione, a memoria dellevento. Ecco perch, si dice,
quando si alza allorizzonte la costellazione dello Scorpione,
tramontano le stelle di Orione, in fuga dal minaccioso insetto.

CARATTERISTICHE

138

DEL SEGNO

Il mito di Orione narra una vicenda cupa e complessa,


tutta imbevuta di eros e thanatos, grondante lussuria, violenza, vendetta, sangue, disonore: caratteristiche che trapassano in qualche modo dalla leggenda al segno, dando ai
nativi un imprinting forte e inconfondibile. Chi vede la
luce nello Scorpione appare come un groviglio di contraddizioni: sadico, ma anche masochista; aggressivo, violento,
ma anche tormentato, continuamente alle prese con unesigenza di pentimento ed espiazione; dotato di potentissime
energie psico-fisiche, ma al tempo stesso impegnato in un
ferreo esercizio di autocontrollo, che non gli fa mai perdere
il sangue freddo; intensamente passionale, ma di una passionalit spesso tutta interiore, diversissima da quella solare dei segni di Fuoco, che lo fa apparire allesterno gelido
e sprezzante. Dotato, grazie allappoggio di Mercurio, di
unintelligenza lucida, penetrante e dinamica, superiore alla
norma, il nativo dello Scorpione disprezza profondamente
la stupidit, odia la routine. Lequilibrio cos faticosamente
perseguito dalla Bilancia gli fa orrore: lui ha il compito di
rimettere in moto le energie bloccate dallimmobilismo del
segno precedente. un segno eversore, di rottura, che ama
la lotta, gode del rischio e dellazzardo, resiste alle prove
pi estenuanti senza mai scoraggiarsi; silenzioso, paradossalmente anche quando parla perch tace sempre qualcosa,
uno dei pochi cui si pu confidare un segreto con la cer-

PAGINA A FIANCO: Sir James


Thornhill, La costellazione di
Monocero con il Cane Maggiore, Minore, Orione e altri
paranatellonta,
facsimile,
1729, incisione colorata dallAtlas Coelestis di John Flamsteed pubblicato nel 1729,
collezione privata.

tezza che rimanga tale; ma guai ad offenderlo, perch non


sa e non pu perdonare, e sa attendere a lungo prima di
consumare la vendetta. Opposto al Toro, che rumina tranquillo nel suo bel prato, lo Scorpione irrequieto e nomade
per costituzione (il popolo ebreo ha forti valenze scorpioniche). Il liquido del secondo segno dAcqua non quello

139

ARTE E ZODIACO SCORPIONE

140

amniotico, fresco e rigenerante, del Cancro, n quello infinito delloceano in cui nuotano i Pesci; lacqua putrescente e melmosa di una palude, ferma in superficie ma
brulicante di vita sommersa nel fondo; liquido seminale,
scarto espulso dal corpo (il segno governa lapparato riproduttivo e quello escretore), sangue mestruale necessario alla
fecondazione, veleno, che a piccole dosi e ben impiegato
pu anche diventare farmaco. La morte apparente del Sole
nella stagione corrispondente al segno, (non a caso i riti in
onore dei defunti si svolgono in questo periodo dellanno),
indispensabile, come il seme piantato sottoterra, per far
riposare la natura; morte quindi come conditio sine qua non
per la rigenerazione. Cos lo Scorpione, dominato da Marte
come lAriete, affronta le dure battaglie quotidiane non con
latteggiamento baldanzoso e incosciente del primo segno,
ma con la consapevolezza un po triste e disincantata che la
lotta necessaria, e la sconfitta una eventualit da mettere
in conto. Attratto dal mistero, ha un sesto senso nello scoprire gli inganni; non a caso, come governatore del segno,
a Marte stato affiancato Plutone, signore degli Inferi, che
regna sottoterra, nellombra di uneterna notte. Posto allestremo del sistema solare, il pianeta, scoperto nel 1930,
percorre la sua orbita in 249 anni: un percorso lentissimo,
come lenti, anche se incisivi e profondi, tali da segnare a
volte lintera umanit, sono i suoi effetti. Plutone ribellione, rivolta, in nome della giustizia o del potere, non importa; sesso, non sano ma perverso, anomalo, snaturato;
inquinamento; cancro, inteso come crescita rivoluzionaria e incontrollata delle cellule. Alla terra feconda e vitale del Toro si oppone il sottosuolo cupo e tenebroso, ma
anche ricco di tesori nascosti, di Plutone; influsso che d ai
nativi un fascino magnetico, note di creativit, o meglio
ancora trasformative, attrazione verso ci che segreto,
verso le inesplorate regioni dellinconscio e i demoni che
in esse si nascondono; in attesa della freccia scagliata verso
lalto del segno successivo, il Sagittario.
LO SCORPIONE

NELL ARTE

PAGINA A FIANCO: Raffaello,


LAstronomia, 1508, affresco
sulla volta in finto mosaico
dorato, Roma, Citt del Vaticano, Stanza della Segnatura.

141

ARTE E ZODIACO SCORPIONE

142

Nella Stanza della Segnatura, Raffaello propone nel


1508 una significativa novit, destinata a un vasto seguito:
i cieli raffigurati con le personificazioni degli astri non sono
pi, come nel secolo precedente, una specie di talismano
che visualizza lo schiacciante potere celeste sulluomo; sono
invece firmamenti correttamente misurati che rivelano il
diffondersi di un forte interesse scientifico verso lastronomia; un processo in crescita durante il secolo, che determiner il progressivo abbandono delle decorazioni
astrologiche, e la nascita, per contro, delle immagini cartografiche del firmamento stellato, come quelle eseguite da
Drer nel 1515. Laffresco di Raffaello rappresenta il cielo
di Roma al momento dellelezione al soglio pontificio di
Giulio II, avvenuta tre ore dopo il tramonto il 31 ottobre
1503, sotto la costellazione dello Scorpione. Si tratta probabilmente del momento di massima diffusione dellastrologia: il papa, il capo della cristianit, era talmente
fiducioso nei pronostici delle stelle da aver rimandato pi
volte la sua incoronazione perch essa avvenisse in un momento favorevole e di buon auspicio. In uno scomparto del
soffitto della stanza, loroscopo del cielo del 31 ottobre
1503 appare dipinto su un globo trasparente con le costellazioni, scrutato da unelegante figura femminile, allegoria
dellAstronomia, attorniata da due putti. Pur se poca cosa
rispetto alla decorazione monumentale della Stanza, laffresco ben si colloca allinterno dellambizioso programma
iconografico ideato da Raffaello con finissima sensibilit
scenica e testimonia la rapida evoluzione del linguaggio del
pittore a contatto con il colto ambiente romano.
Spicca lanimale dalle chele minacciose nellincredibile
orologio conservato nella sacrestia della Basilica dei Frari,
a Venezia. Opera di Francesco Pianta, leccentrico scultore
autore degli straordinari dossali lignei della Scuola Grande
di San Rocco, lorologio una summa di tutti i virtuosismi della retorica barocca. Non deve sorprendere pi di
tanto, quindi, loriginale scelta dellartista di non rispettare
la consueta successione dei segni sul cerchio zodiacale, ma

PAGINA A FIANCO: Francesco


Pianta, Quadrante e particolare dellOrologio Astrologico,
1670 c., intaglio in legno di
cipresso, Venezia, Santa Maria
Gloriosa dei Frari, sagrestia.

143

ARTE E ZODIACO SCORPIONE

di raggrupparli per elementi di appartenza; cos lo Scorpione posto in mezzo agli altri due segni dAcqua, Cancro e Pesci. Tutto incentrato sullossessione dellinesorabile
scorrere del Tempo, fitto di immagini allegoriche che alludono alle costellazioni, alle stagioni, alle et delluomo, al
perpetuo succedersi del giorno e della notte, questo capolavoro di intaglio al contempo una compiuta espressione
del gusto estetico del 600, bizzarro ed enfatico, e della sua
volont di stupire.
Un atletico Orione, il mitico cacciatore legato al segno
dello Scorpione, il corpo punteggiato dagli astri della costellazione, appare ben in evidenza, tra lUnicorno e il Cane
maggiore, nella stampa colorata a mano, opera di Sir James
Thornhill, artista che illustr lAtlas Coelestis di John Flamsteed. Celebre astronomo inglese, promotore della costruzione dellosservatorio di Greenwich, acerrimo rivale di
Newton per tutta la vita, in questa stampa, tratta dal suo
Atlas Coelestis pubblicato postumo nel 1729, si manifesta
un gusto artistico non privo di una certa favolistica arguzia.
Al 1819 risale un capolavoro di arte decorativa come
il vaso jardiniere in legno e bronzo dorato della Duchessa
dAngoulme, conservato al Louvre. Sul legno scuro si rincorrono i segni zodiacali dorati, tra i quali si distingue lo
Scorpione per finezza di lavorazione ed efficacia rappresentativa. Un tempo tema prediletto dallaristocrazia, soggetto ricorrente di volte e pareti di saloni di rappresentanza,
dopo la perdita di interesse registrata nei secoli XVII e
XVIII a fronte delle scoperte scientifiche e dei progressi
dellastronomia, nell800 le raffigurazioni astrologiche vengono relegate a mere formule ornamentali per oggetti e arredi, divertissment da salotto privi di significati particolari.

ARTISTI

144

DEL SEGNO

Un segno cos potentemente creativo, cos dotato di un


intuito penetrante e fuori dal comune, non poteva che dare
allarte un gran numero di personalit, alcune delle quali
eccezionali. La forza di una personalit fuori dal comune,

PAGINA A FIANCO: Giovanni


Maria Falconetto, Il mese di
Ottobre e il segno dello Scorpione, particolare, 1520 c., affresco, Mantova, Palazzo
dArco.

ARTE E ZODIACO SCORPIONE

146

di una genialit sempre lucida e critica, la voracit insaziabile nel bruciare in pochi anni la carriera dellartista tradizionale legato alla rappresentazione della realt per
imboccare la via di uno sperimentalismo eretto a sistema,
caratterizzano la vita e larte di Pablo Picasso, che vede la
luce a Malaga il 25 ottobre 1881. Il vitalismo esasperato
del pittore, paragonabile a quello di Hemingway, unito alla
sua volont eversiva, tipicamente plutoniana, lo porta ad
attingere a piene mani tanto dai maestri del passato, come
Goya o Drer, quanto dai vasi greci, dallarte africana, da
colleghi come Van Gogh, Bonnard, Puvis de Chavannes,
Czanne, fino ad arrivare a citare se stesso, per avere sempre nuove forme come stimoli allespressione della sua urgenza creativa. Anche dal punto di vista umano, Picasso
incarna uno dei tratti pi caratteristici dello Scorpione,
cio una certa tendenza alla crudelt e al sadismo, come testimoniano le sue numerose amanti e compagne, amate con
gelosia e possessivit, ma abbandonate con freddezza al loro
destino, indifferente alle loro sofferenze, una volta che la
passione si era estinta. Locchio di Picasso quello privo
di scrupoli morali dello Scorpione; anche quando, nel periodo blu e rosa, rappresenta derelitti e miserabili, come lui
stesso era e si sentiva, in atteggiamenti mortificati e affranti, ci che risulta alla fine non un senso di cristiana
piet, che anzi del tutto assente nel pittore, ma piuttosto
il venir meno delllan vital in queste creature oppresse e
disperate. Da questo momento in poi Picasso celebra la
morte dellarte in presa diretta sulla realt e inaugura la
nuova via dellarte che parla unicamente e solo di se stessa,
via maestra su cui ancora oggi si muove larte contemporanea.
La carica eversiva e trasformativa plutoniana investe
lopera di Ren Magritte, nato a Lessines, in Belgio, il 21
novembre 1898. Magritte attua in pittura una sovversione
radicale, non gridata ma non per questo meno efficace,
concentrandosi sui contenuti anzich sullo stile. In apparenza tranquillo borghese, dalla vita grigia e monotona,
priva di eventi significativi, Magritte non lo mai stato

ARTE E ZODIACO SCORPIONE

nella concezione dellarte e del ruolo dellartista. Da vero


Scorpione, gli preme sondare il mistero della realt, senza
avere la pretesa di spiegarlo, come scrive lui stesso: La conoscenza illumina lignoranza senza mai illuminare il mistero. il mistero ad illuminare la conoscenza. Servendosi
di uno stile volutamente impersonale, Magritte sottopone
gli oggetti pi familiari a operazioni di straniamento e ricontestualizzazione in ambiti imprevedibili, ripetendoli serialmente, mutandone metamorficamente la materia; e
questo processo, banale ma fortemente spiazzante per lo
spettatore, mette in luce lenigma che si cela dietro le cose
pi semplici, labisso che si apre tra linguaggio e realt. E
tanto pi interessanti sono per il pittore gli oggetti pi semplici, di uso quotidiano, quelli che sono cos spesso sotto i
nostri occhi che non li degnamo pi nemmeno di uno
sguardo: una pipa, un ombrello, un indumento. Locchio
vigile e indagatore dello Scorpione, la sua capacit di dissacrare i luoghi comuni e andare oltre le convenzioni artistiche e rappresentative, crea un mondo di immagini di
eccezionale originalit, come tutti gli riconoscono, surrealisti compresi. E la lezione di Magritte ancora oggi attuale: per apprezzarne lenigma, unimmagine non va
analizzata o spiegata, ma soltanto, semplicemente, osservata. Linferno va attraversato, per lo Scorpione, perch
dove c morte, la vita ha un gusto ancora pi intenso, e
perch la morte parte integrante della vita; e la vita non
solo algida bellezza idealizzata da museo, anche fango e
sangue.

147

SAGITTARIO
23 NOVEMBRE 21 DICEMBRE
III SEGNO DELLELEMENTO FUOCO MOBILE
DOMICILIO DI GIOVE
CORRISPONDENZA STAGIONALE: I PRIMI FREDDI, LINIZIO
ZIONE

DELLA GERMINA-

Le brume dellautunno lasciano il posto alla prima neve. Sotto la bianca coltre, il
seme, protetto dai rigori invernali, incomincia lentamente a germinare. Oltre la morte
simbolica della natura, celebrata dallo Scorpione, si fa strada la speranza nella prossima
rinascita, con il superamento della condizione contingente. Dopo il 13 dicembre, il
giorno pi corto che ci sia, le giornate cominciano impercettibilmente ad allungarsi.

IL

MITO

Invaghitosi di Filira, figlia di Oceano, Kronos si trasforma in stallone per ingannare la moglie Rea, e si unisce
alla ninfa. Dallamplesso nasce un essere mostruoso, met
uomo met cavallo; ma al di l dellaspetto, il centauro
Chirone possiede molte doti: saggio, sa guarire, esperto
in astronomia, conosce le leggi, un eccellente insegnante,
e la sua scuola in Ellade frequentata da dei ed eroi. immortale, Chirone; colpito da una freccia avvelenata scagliatagli contro da Eracle, non pu morire, ma
condannato a soffrire per sempre a causa della ferita che
non si rimargina. Allora Zeus lo libera dallimmortalit e lo
eleva in cielo come costellazione, in ricordo della sua saggezza. Ben diverso il centauro Nesso, degno esponente
della stirpe beona e attaccabrighe dei Centauri nata da una
storia di violenza tra la dea Era e il malvagio Issione. Colpito a morte da Eracle per aver insidiato la sua bella moglie
Deianira, Nesso si vendica, subdolamente suggerendo a

PAGINA A FIANCO: Il segno del


Sagittario, XII secolo, mosaico
pavimentale, Bobbio (Piacenza), chiesa abbaziale di San
Colombano.

149

ARTE E ZODIACO SAGITTARIO

Deianira di immergere nel suo sangue, urticante e velenoso,


una camicia del marito, per renderlo invincibile. Lingenua
abbocca, ed Eracle, indossando la famosa camicia di
Nesso, muore tra atroci sofferenze.

CARATTERISTICHE

150

DEL SEGNO

La leggenda di Chirone e Nesso, i due centauri dallindole cos diversa, luno buono e sapiente, laltro violento e
vendicativo, ci introduce alla duplice natura del Sagittario,
per met umana, per met animalesca, divisa tra anima e
istinto, tra spirito e materia, tesa a conciliare gli opposti e
a superare i propri limiti. Questultimo aspetto simboleggiato dalla freccia impugnata dallarciere e puntata verso
lalto, verso un bersaglio lontano, in senso sia fisico sia metaforico, cui egli punta, per poi, una volta centrato, rivolgersi subito ad uno nuovo. Le due nature si alternano in
una dialettica spesso faticosa per il nativo, che si indirizza
a volte verso mete idealistiche ed elevate, a volte, al contrario, verso obiettivi materialisti, di carriera o ascesa sociale, in cui emerge la tendenza a una certa vanagloria, la
rissosit, il gusto per il godimento immediato, per un facile
edonismo. La sua vera forza sta nella straordinaria energia:
dopo il perfezionismo virgineo, dopo limmobilismo bilancino e i grovigli interiori dello Scorpione, ecco nel nono
segno del cerchio zodiacale il pieno liberarsi delle potenzialit a lungo trattenute o compresse. Fiamma azzurra
dello spirito che tende a elevarsi, quella del III segno di
fuoco, fiamma che scalda ma non brucia, come fa il rosso
fal incendiario dellAriete, luce che vorrebbe illuminare
soprattutto il prossimo, e non solo se stesso, a differenza
del fuoco dorato ed autoreferenziale del Leone. La carica
vitale, lottimismo, la fiducia nei propri mezzi, lespansivit spingono il Sagittario a partire alla scoperta di territori inesplorati (non a caso, il segno governa le gambe);
grandi esploratori o missionari, i nativi vogliono incorporare nella propria sfera dazione tutto ci che riescono a
conquistare, con la convinzione, in perfetta buona fede, di

PAGINA A FIANCO: Maestro di


Rohan, Il mese di Novembre
con il segno del Sagittario,
1418-25, miniatura dalle
Heures de Rohan, Parigi, Bibliothque Nationale de
France.
PAGINE 152-153: Baldassarre
Peruzzi, Oroscopo di Agostino
Chigi, 1510-11, affresco sulla
volta della Sala di Galatea,
Roma, Villa Farnesina.

152

153

ARTE E ZODIACO SAGITTARIO

agire solo per il bene altrui. Lo spirito di avventura non si


esplica solo nei viaggi, ma si traduce anche in amore per il
sapere; se lAriete ha bisogno di avversari, e il Leone di sudditi, il Sagittario, animato da una forte vocazione didascalica, ama avere intorno a s dei discepoli, o meglio dei
fedeli, da formare o convertire, come il saggio Chirone, trasmettendo loro le sue conoscenze; che per spesso si fermano alla superficie, in quanto la sua intelligenza punta
alla sintesi, trascurando i dettagli, e tende ad una estrema
semplificazione anche dei dati pi complessi. Incontenibile
parlatore, il Sagittario sa essere un ottimo amico, animatore di allegre serate in compagnia, amante della buona tavola. A questo lo inclina il governatore del segno, Giove: il
pi grande dei pianeti del sistema solare, secondo solo a
Venere per luminosit, lo Zeus dei Greci , arbitro supremo
del mondo divino e di quello degli esseri umani, conferisce
ai nativi un temperamento, appunto, gioviale, benevolo, fiducioso, estroverso, e li predispone a porsi come leader e
guida, anche spirituali. Fa la sua comparsa in Sagittario
anche Nettuno, di cui parleremo in modo pi approfondito per i Pesci, che pure pu avere molta influenza. Pianeta
della metamorfosi, qui simboleggiata dallo spirito di avventura, ma anche dellimmaginazione, della ricettivit,
della genialit, dona al Sagittario sfaccettature e spessore
altrimenti impensabili in un segno di Fuoco.

IL SAGITTARIO

154

NELL ARTE

Un atletico centauro, dalla lunga barba bionda, circondato da raggi, il busto girato in direzione opposta a
scoccare la saetta che gi si distacca dallarco al massimo
della tensione, domina la parte superiore della pagina riservata a novembre delle Heures de Rohan, uno dei pi interessanti codici miniati del primo 400. Il libro opera di
un anonimo pittore e miniatore francese, che costruisce le
composizioni senza profondit, con evidenti sproporzioni,
unendo le raffinatezze lineari e le tonalit brillanti tipiche
del Gotico internazionale ad elementi popolareschi, fino a

ARTE E ZODIACO SAGITTARIO

ARTE E ZODIACO SAGITTARIO

156

raggiungere esiti di notevole originalit iconografica. Il


corpo dellanimale indica la dimensione istintiva, legata ai
ritmi della natura; il busto umano simboleggia la vita psichica e lanima razionale; la freccia rappresenta laspirazione in senso spirituale delluomo, la sua sete di
conoscenza. Nella parte inferiore della scena, sullo sfondo
di una foresta, un contadino intento a far provvista di
legna per linverno, mentre tra la boscaglia in primo piano
si distingue una famiglia di cinghiali, la cui caccia si praticava appunto nel mese di novembre. Il segno del Sagittario
assoluto protagonista di un ciclo astrologico particolarmente complesso, commissionato dal banchiere senese
Agostino Chigi, legato a Papa Giulio II, di cui finanziava i
progetti, artistici e bellici. Convinto cultore dellastrologia,
al pari del Papa, il banchiere incarica Baldassarre Peruzzi,
architetto e pittore a sua volta dedito a studi di astrologia
e matematica, di realizzare la villa chiamata la Farnesina e
di affrescarne la volta della sala di Galatea. La decorazione,
realizzata tra il 1510 e il 1511, divisa in scomparti, si basa
su un ambizioso programma iconografico, in cui compaiono i segni zodiacali, i miti ad essi collegati, i pianeti, alcuni paranatellonta (le costellazioni extra-zodiacali, come
Pegaso, Cigno, Auriga, Delfino, Serpente, etc...). I pianeti
non sono raffigurati nelle loro case, ma in transito: questo perch il cielo rappresentato quello del giorno di nascita del banchiere, il 30 novembre 1466, sotto il Sagittario,
che giustamente occupa lo scomparto in cui si trova il Sole.
Non basta: viene precisato anche lascendente, come mostrano le costellazioni extra-zodiacali, alcune al momento
del loro sorgere, altre in quello del tramonto, quando allorizzonte appare il segno della Vergine. La volta si distingue quindi come loroscopo pi preciso realizzato nel
Rinascimento, con una completezza di dati scientifici davvero straordinaria per lepoca. Dal punto di vista iconografico, Peruzzi opera una sintesi tra la cultura romana e
quella fiorentina, facendo riferimento alle mappe dei codici miniati ( dove puntualmente appaiono i paranatellonta), alla cupolina di San Lorenzo a Firenze, senza

ARTE E ZODIACO SAGITTARIO

PAGINE 154-155: Giovanni


Antonio da Varese, Il segno del
Sagittario, 1573, particolare
degli affreschi sul soffitto della
Sala del Mappamondo, Caprarola (Viterbo), Palazzo Farnese.

dimenticare il ciclo di Pinturicchio nel Palazzo di Domenico della Rovere, di poco anteriore rispetto allarrivo di
Peruzzi a Roma. Il ciclo anche un esempio di cultura rinascimentale matura da parte di un artista che, formatosi
sul gusto mantegnesco, aderisce ai modi di Raffaello, unendoli ad uneleganza formale piena di grazia, memore della
tradizione senese, espressa compiutamente nella decorazione preziosa e ricchissima dal punto di vista narrativo del
soffitto chigiano. Le caratteristiche muscolari del segno
sono espresse come meglio non si potrebbe nella rappresentazione lasciataci da Giovanni Antonio da Varese, detto
il Vanosino, sulla volta della Sala del Mappamondo in Palazzo Farnese, a Caprarola, databile al 1573 circa. Un nerboruto centauro si slancia al galoppo sullo sfondo del cielo,
di un bel blu brillante; gli astri della costellazione punteggiano il torso possente, i muscoli ben evidenziati nel gesto
di tendere il grande arco dorato, la groppa del candido cavallo inarcata nellimpeto del movimento. unimmagine
di indubbia efficacia descrittiva, che ben sintetizza la natura espansiva, tutta proiettata allesterno, alla conquista di
nuovi orizzonti, tipica del nono segno dello Zodiaco.

ARTISTI

DEL SEGNO

Non particolarmente incline allespressione della propria creativit, perch poco propenso a perdersi nei suoi
meandri interiori, sempre proiettato allesterno, il Sagittario non prodigo di personalit artistiche, ma quelle che
troviamo spiccano nel panorama del loro tempo.
Edvard Munch un esempio interessante di Sagittario
la cui carica vitale e ottimistica stata come stroncata da
circostanze di vita particolarmente avverse, che hanno inciso su una personalit in formazione, segnandola per sempre. Nato ad Oslo il 12 dicembre 1863, ancora bambino
perde la madre, poi la sorella Sofia, quindi improvvisamente anche il padre. Lui stesso di salute cagionevole, (condizione aggravata nel corso degli anni dallalcolismo),
oppresso da uneducazione rigidamente puritana e morali-

157

ARTE E ZODIACO SAGITTARIO

158

sta, cresciuto in un grande Nord gelido e inospitale, Munch


coltiva fin da giovane la sofferta capacit di guardare in se
stesso e la volont di approdare a una visione interiore che
dia corpo a sentimenti universali delluomo, come la solitudine, la malinconia, la paura, la sofferenza, langoscia esistenziale. Vissuto in unepoca in cui la teoria della relativit
formulata da Einstein e lindagine sulla psiche umana condotta da Freud corrodono alla radice le certezze positivistiche della cultura ottocentesca, Munch esprime quel
diffuso senso di malessere e insoddisfazione tipica delluomo moderno con una pittura audace, caratterizzata da
un forte intento simbolico e da unurgenza espressiva assolutamente inediti, che anticipano lEspressionismo. Per il
pittore, Larte il sangue del cuore umano: limpeto visionario, lesecuzione in apparenza frettolosa e disinvolta,
dagli accostamenti cromatici stridenti, d alla sua opera
una forza evocatrice tale da superare le convenzioni rappresentative del suo tempo e da proiettarla nella modernit. Emblematico, a questo proposito, appare Lurlo del
1893, in cui lo smarrimento provato dal pittore durante
una passeggiata con due amici verr ampliato, lanno successivo, alla sfera collettiva nel dipinto Angoscia. Linnato
senso di dover compiere una missione nella vita, tipico del
Sagittario, traspare da questo scritto, quasi un testamento
spirituale, del 1929: Attraverso la mia arte ho cercato di
vedere chiaro nella mia relazione con il mondoho sempre
pensato e sentito che la mia arte poteva aiutare gli altri sulla
via della ricerca della verit.
Solo tre anni separano Munch da Vasilij Vasilevic Kandinskij, nato a Mosca il 4 dicembre 1866; entrambi gli artisti condividono unanaloga tensione interiore. Ma se su
Munch influiscono oggettive avversit, Kandinskij un
caso emblematico di Sagittario evoluto che ha potuto svolgere compiutamente il progetto di vita a cui si sentito
chiamato. Proprio in questi termini si presenta la via dellarte al giovane Kandinskij, come una necessit interiore
cui non ci si pu sottrarre, che lo spinge a rifiutare la cattedra di diritto che gli era stata offerta a Mosca e a trasfe-

ARTE E ZODIACO SAGITTARIO

rirsi a Monaco per studiare pittura. Fin dalle prime opere,


come per esempio il Cavaliere azzurro del 1903 emerge
limportanza che il pittore attribuisce al colore, fonte di
reazioni psicologiche e sensazioni, attraverso le quali si possono comunicare contenuti spirituali allo spettatore, stabilendo un contatto diretto con la sua anima, e
distogliendolo dalla vana ricerca di un senso. Fondamentale anche il rapporto con la musica, arte astratta per eccellenza, stimolato dallamicizia con il compositore Arnold
Schnberg. Il passaggio allastrattismo avviene grazie ad
un vero e proprio salto da parte del centauro Kandinskij,
che nel 1910 con il Primo acquerello astratto stabilisce definitivamente il primato della visione interiore su quella ottica. La sua poetica si precisa ne Lo spirituale nellarte,
testo-culto per la letteratura artistica contemporanea: larte
frutto di una necessit psichica interiore, deve essere sganciata dalla funzione mimetica tradizionalmente attribuitale
e mirare a fini spirituali, espressione di valori universali ed
eterni. Eccellente insegnante, chiamato alla scuola del Bauhaus da Gropius, anche in questo aspetto Kandinskij un
ottimo testimonial della vocazione didascalica che anima il
segno. Limmagine del cavaliere, ricorrente in tutta la sua
produzione, cui egli intitola lassociazione fondata con
Franz Marc, Der Blaue Reiter, diventa simbolo della lotta
tra Bene e Male, dello spirito che trionfa sulla materia,
come lastratto vince sul figurativo. Nel Quadro con arciere
del MoMa (1909), in particolare, si condensa il pensiero
del Sagittario Kandinskij nella figura dellarciere a cavallo,
volto allindietro e intento a scagliare la sua freccia contro
la tradizione ed il passato, mentre il destriero slanciato in
avanti, in un balzo prodigioso, proietta lartista verso le
nuove frontiere della modernit, sullo sfondo di un cielo
variopinto di forte sapore espressionista.

159

CAPRICORNO
22 DICEMBRE 20 GENNAIO
III SEGNO DELLELEMENTO TERRA CARDINALE
DOMICILIO DI SATURNO
CORRISPONDENZA STAGIONALE: IL SOLSTIZIO DINVERNO

Nella fredda stagione del Capricorno, il Generale Inverno celebra il suo trionfo: giornate rigide e brevi, oscurit diffusa, paesaggi dai toni metallici, privi di colore. Attanagliata
dal gelo, la terra pietrificata difende la vita del seme sepolto. Tutto tace, nel silenzio di una
natura spoglia e desolata, che sembra divenuta ostile alluomo, e invita al raccoglimento.

IL MITO

Il crudele Urano tiene i figli prigionieri in una caverna, per


paura di essere spodestato. Disperata, la moglie Gea, la madreterra, consegna a Kronos/Saturno, lunico dei figli disposto ad
esserle complice, una falce con cui evirare il padre, prendendone
il posto come sovrano del cielo e della terra. Timoroso di essere
un giorno a sua volta esautorato, Kronos si rivela non meno violento del padre, divorando i figli appena nati. La moglie Rea riesce a salvare il piccolo Zeus, (consegnando al suo posto una
pietra avvolta in un panno a Kronos, che la ingoia), e lo nasconde in una grotta. Zeus cresce forte e protetto, nutrito dal
latte della capra Amaltea, e quando adulto si presenta dal
padre, lo costringe a vomitare i figli, e assume il potere. subito
guerra: Zeus e i fratelli da un lato, Kronos e i Titani dallaltro.
Questi scatenano contro lOlimpo Tifone, un enorme gigante;
atterriti, scappano gli dei, mutandosi in animali per sfuggirgli;
Pan, dio dei pastori dal corpo semicaprino, dai voraci appetiti
sessuali, si getta in un fiume, e mentre si aggrappa alla riva con
le zampe anteriori, la parte inferiore del corpo in acqua assume
la forma di un pesce. Grato per laiuto che Pan gli aveva offerto,
Zeus lo eleva in cielo come costellazione del Capricorno, essere
ambiguo, met capro, met pesce.

PAGINA A FIANCO: Agostino di


Duccio, Il segno del Capricorno, 1450, lastra a bassorilievo della Cappella dei
Pianeti, Rimini, Tempio Malatestiano.

161

ARTE E ZODIACO CAPRICORNO

CARATTERISTICHE DEL SEGNO

162

Il mito di Kronos/Saturno uno dei pi drammatici, collegato ai temi del potere e della colpa, dellespiazione e del riscatto, e soprattutto del fato, legge inesorabile, cui anche gli dei
devono sottostare, in un aspro cammino evolutivo. Storicamente, lavvento di Zeus sul trono dellOlimpo allude al passaggio dal culto primitivo delle forze naturali a una religione
celeste, con creature soprannaturali che governano i destini degli
uomini. Quella del decimo segno zodiacale non la terra grassa
e feconda del Toro, n quella che fa dono di s della Vergine;
la terra dura e secca dellinverno, mutata in roccia, granitica,
fredda, plumbea; ma dentro la montagna, a volte, si celano vene
aurifere, tesori nascosti, pietre preziose, polle dacqua purissima...
Lanimale-simbolo, la capra, o stambecco, frugale e solitario, sinerpica per le pi ripide salite, in una faticosa ascesa/ascesi
verso le vette, pago di vedere il mondo sotto di s; ma la coda di
pesce che sostituisce le zampe posteriori allude alla vita interiore,
alle potenzialit di elevazione e di rinascita dello spirito. Cos
il nativo, che vede la luce in una stagione infausta: coriaceo, innanzitutto, sorretto da una forza di volont che gli permette di
resistere a tutte le prove, per dure che siano, senza mai perdersi
danimo. Paziente e lungimirante, egli dotato di un profondo
senso del tempo, che lo rende in grado di affrontare progetti a
lunghissima scadenza e di portarli avanti senza fretta; il suo cammino verso la meta lento ma inesorabile, con una determinazione che non conosce sprechi o distrazioni, in un isolamento
che non si trasforma mai in emarginazione. Segreto, silenzioso,
introverso al limite dellaridit, opportunista, il Capricorno sacrifica volentieri gli affetti sullaltare dellambizione, nella sua
spietata marcia verso il successo, alla conquista del potere, che
gli piace esercitare nellombra, dietro le quinte, ritrovandosi
spesso solo; condizione peraltro vissuta senza drammi, anzi con
il compiacimento di chi basta a se stesso; ma sotto la maschera
dellimpassibilit, dellautocontrollo, del senso del dovere, pu
sonnecchiare in lui linsaziabile Pan, il capro lascivo, protagonista del Sabba, simbolo di Satana per la demonologia medievale.
Lavaro e il misantropo di molieriana memoria anche dotato
di una distaccata autoironia, di un fine umorismo, anche se un
po nero, nutrito da una visione della vita pessimista e disin-

PAGINA A FIANCO: Cristoforo


de Predis, Kronos/Saturno e i
suoi figli (con i segni zodiacali
dellAcquario e del Capricorno), illustrazione miniata
dal codice De Sphaera Mundi,
1470 c., Modena, Biblioteca
Estense.

163

ARTE E ZODIACO CAPRICORNO

ARTE E ZODIACO CAPRICORNO

cantata, che a volte inclina al cinismo. La sua unintelligenza


solida, costruttiva, metodica, lontana dalle brillantezze mercuriali, ma selettiva e pragmatica.
Opposto alla dimensione indefinita, intima, lunare del Cancro si staglia il mondo severo e scostante del Capricorno, governato da Kronos/Saturno. Secondo pianeta del sistema solare,
circondato da anelli composti da miriadi di rocce e blocchi
ghiacciati, Saturno divide con Marte la fama di pianeta malefico: padre della melanconia, o umor nero, inclina alle lunghe
prove, alle rinunce, al rigore, ad una morale intransigente e repressiva, alla gerarchia e allautoritarismo. La sua rappresentazione, come un vecchio sorretto da una stampella e con in mano
un falcetto, spicca nel codice De Sphaera Mundi. Kronos divora
i suoi figli, come il tempo divora gli esseri umani: ma Saturno
anche forza morale, logica, lucidit critica, realismo; anche il
dio della semina, festeggiato nei Saturnali, in cui ci si scambiavano doni. Sotto il suo governo sorge il Sol invictus del divino
Bambino, la cui nascita stata identificata dal Cristianesimo
con il solstizio dinverno, porta degli dei. Saturno come grande
saggio rimanda ad un processo inevitabile, quello dellinvecchiamento, in cui il venir meno delle forze vitali compensato
dalla crescita interiore. Cos, nellultima fase della vita il nativo
del Capricorno arriva a godere i frutti di tanto impegno e pu
allora coltivare il distacco necessario a superare i legami con la
materia, conquistando la piena autonomia, allontanandosi da
una dimensione della vita strettamente terrena; il campo
pronto per i segni successivi, Acquario e Pesci.

IL CAPRICORNO NELLARTE

164

La capra Amaltea, legata al mito del Capricorno per aver


nutrito il piccolo Zeus sottratto al cupo Kronos, rivive nel bassorilievo del ciclo zodiacale nel Tempio Malatestiano di Rimini,
commissionato dal signore della citt, Sigismondo Malatesta,
allo scultore Agostino di Duccio nel 1450 (cfr. Il Cancro nellarte). Lanimale simbolo del segno mostrato come una vera
capra, priva della coda di pesce che di solito sostituisce le zampe
posteriori, le mammelle gonfie di latte, in atto di arrampicarsi
per un ripido pendo, il muso proteso verso le foglie di uno stentato alberello posto sulla sommit. unimmagine di grande efficacia che coglie la natura frugale e resistente del segno.
Un vecchio barbuto, i piedi legati da una corda, un falcetto

SOPRA: Giorgio Vasari, Cosimo I de Medici in veste di


Marte (sullo scudo il segno del
Capricorno), 1550 c., olio su
tela, Firenze, Palazzo Vecchio.
PAGINE 166-167: Giovanni
Antonio da Varese, I segni del
Capricorno e dellAcquario,
1573, particolare degli affreschi sul soffitto della Sala del
Mappamondo, Caprarola (Viterbo), Palazzo Farnese.

in una mano, mentre con laltra indica un pallido, ombroso sole


invernale (il Sol in circulo, cfr. Gemelli, I Gemelli nellarte), domina lanimata scena dedicata al mese di dicembre negli Arazzi
Trivulzio. Il misterioso personaggio va identificato quasi certamente con Saturno, secondo liconografia diffusa da Macrobio
nel suo Saturnalia: la falce il tempo che tutto miete, i piedi legati sono allegoria della lentezza, peculiare tratto saturnino. In
alto a destra, opposto al Sole, ricamato il simbolo del Capricorno, uno stambecco dalla attorta coda di pesce, con riferimento filologicamente preciso al mito di Pan. La vivacissima

SOPRA: Su cartoni di Bramantino, Il mese di Dicembre,


1504-1509, dal ciclo degli
Arazzi Trivulzio, Milano,
Musei del Castello Sforzesco.

165

ARTE E ZODIACO CAPRICORNO

168

rappresentazione di sapore schiettamente realistico e popolaresco ambientata in unampia sala con volta a crociera, aperta
su uno sfondo urbano innevato, contro il quale si stagliano le sagome di due alberi spogli e scheletrici. Al centro campeggia un
grande pentolone, dove cuociono salsiccie e salumi; si celebra
luccisione del maiale, un momento di festa caratteristico del
mondo contadino, ispirato ai Tacuina sanitatis medievali, sottolineato da sapidi dettagli descrittivi: un uomo gonfia un otre
fatto con le interiora, per farne un palloncino verso cui tende le
braccia un bambino; alcuni contadini portano in braccio un maialino; uno attizza il fuoco, due fidanzati sorvegliano la cottura.
In primo piano, sul pavimento, alla rinfusa, notiamo scarpe
messe ad asciugare, ortaggi di stagione, una bassa seggiolina da
bambino, una ciotola, due maiali con il muso in un trogolo, un
coltellaccio. La scena allude anche ai Saturnali, la licenziosa festa
che si svolgeva dal 17 al 23 dicembre in onore del dio, protettore dei contadini e della semina (satus significa seminagione).
Secondo Virgilio, infatti, Saturno dopo la prigionia si era rifugiato nel Lazio, e l aveva governato insieme a Giano come re
dellet delloro, insegnando agli uomini lagricoltura. Realizzato tra il 1501 e il 1512 su cartoni di Bramantino, il ciclo di
arazzi una celebrazione del potere di Gian Giacomo Trivulzio,
labile condottiero e stratega grazie al quale i Francesi erano riusciti ad impossessarsi del Ducato di Milano nel 1499. Nel periodo di relativa pace successiva il Trivulzio commissiona
importanti opere darte e darchitettura, che rafforzano il suo
prestigio. Bramantino, lartista prediletto da Gian Giacomo Trivulzio, esprime compiutamente la volont auto-celebrativa del
suo mecenate con questa serie di arazzi eseguita integralmente da
artigiani lombardi: attingendo con eccezionale originalit da svariate fonti e autori, come Ovidio, Macrobio, Igino, Michele
Scoto, Bonvesin de la Riva e i Libri dore, egli fonde elementi
mitologici, motivi tratti dalla classicit o da testi medievali, conoscenze astrologiche e astronomiche. Scene pi solenni e dominate da un aristocratico senso del vivere (cfr. Gemelli
nellarte) si alternano a rappresentazioni come questa, dedicata
al Capricorno, specchio di vita delle classi subalterne nella Lombardia del primo 500, dallandamento mosso e dal tono rustico;
e riflettono la piena maturit dellartista, il suo stile staticamente
monumentale, simmetrico e austero.
Sin dallantichit il Capricorno per eccellenza il segno del
potere: limperatore Augusto si era posto sotto questa costella-

ARTE E ZODIACO CAPRICORNO

zione, come Carlo V e Lorenzo il Magnifico, nato il 1 gennaio


1449. Un omonimo discendente del Magnifico, Lorenzo duca di
Urbino, protagonista insieme al cugino Giuliano di Nemours,
del complesso delle tombe medicee nella sacrestia Nuova di San
Lorenzo, a Firenze, realizzato tra il 1525 e il 1534 da Michelangelo. In base allaffascinante interpretazione in chiave neoplatonica, Lorenzo, con il suo atteggiamento pensieroso, la
posizione raccolta del corpo, il piccolo forziere simbolo dellavarizia, lo sguardo assente, come perso in una visione interiore, incarnerebbe il carattere saturnino; in Giuliano invece, lo
sguardo aperto, il corpo proiettato in avanti, in una mano il bastone del comando, nellaltra una moneta, indice di liberalit e
munificenza, si identificherebbe il tipo gioviano.
Dopo Lorenzo il Magnifico, tutta la dinastia dei Medici, i
cui membri si confermano convinti assertori del potere delle
stelle sui destini degli uomini, si identifica con la costellazione
del Capricorno, e molti dei suoi esponenti si fanno rappresentare con i simboli del segno bene in vista. il caso di Cosimo I,
che aveva lascendente nel segno, ma lo assume come elemento
principale del suo tema natale; il ritratto che si fa realizzare da
Giorgio Vasari, a figura intera, nelle vesti di un atletico condottiero romano, con elmo, corazza, spada, bastone, vede riassunte nellatteggiamento imperioso, nello sguardo fiero, sia le
caratteristiche marziali sia i tratti saturnini, indispensabili doti
per un abile uomo di stato. Principe di profonda cultura, appassionato collezionista, conoscitore di pratiche alchemiche e di
astrologia, Cosimo I sposta la residenza ducale in Palazzo Vecchio, chiamando Vasari a decorarlo, nellambito di un preciso
progetto apologetico e propagandistico, per cui il segno del Capricorno ricorre in diversi ambienti. Gli astri della costellazione
punteggiano e definiscono il corpo del capro sul soffitto della
Sala del Mappamondo in Palazzo Farnese a Caprarola, realizzato
nel 1573. Curiosamente accucciato, e non nella classica posa in
atto di arrampicarsi su qualche cima, lanimale affrescato dal Vanosino per il resto rispetta la consueta iconografia, le corna sottili, il muso dal profilo appiattito, la barbetta, la lunga ed attorta
coda di pesce al posto delle zampe posteriori.

ARTISTI DEL SEGNO


Incline a studi di matematica, fisica, filosofia, quando decide di dedicarsi allarte il Capricorno lo fa con lo stesso impe-

169

ARTE E ZODIACO CAPRICORNO

170

gno con cui abbraccerebbe altri campi di indagine, privilegiando


in genere una visione rigorosa, squadrata, ben radicata nella realt. Molte sono le personalit artistiche nate sotto la fredda luce
di Saturno: da Parmigianino (11/01/1503) a Guttuso
(26/12/1911), dal Ghirlandaio (11/01/1449) a Boldini
(31/12/1842), da Berthe Morisot (14/01/1841) a Matisse
(31/12/1869) a Basquiat (22/12/1960). Ma gli artisti che incarnano pi compiutamente i caratteri del segno, nella vita e
nelle opere, sono Paul Czanne e Giovanni Segantini. Nato ad
Aix-en-Provence il 19 gennaio 1839, Czanne il pittore con il
quale tutti i protagonisti e i movimenti artistici del 900 hanno
dovuto confrontarsi, facendo i conti con leredit della sua ricerca, condotta indefessamente per 30 anni, la maggior parte
dei quali trascorsi in completo isolamento, nella totale incomprensione da parte di pubblico e critica. Czanne lavora per rendere durevole limpressione, contraddicendo il principio di
immediatezza e fugacit affermato da Monet, Renoir e colleghi,
con la volont di solidificare luce e volume, restituendo agli
oggetti la loro sostanza, in una geometrica sintesi che non ha
pi nulla di vago ed effimero. A questo proposito sono illuminanti le sue parole: tutto quello che vediamosi dilegua. La
natura resta sempre la stessa, ma nulla resta di ci che appare. La
nostra arte deve dare il brivido della sua durata, deve farcela gustare eterna. Da vero Capricorno, trova tardi e con lentezza la
sua strada, maturando la vocazione artistica in profondo e duraturo contrasto con il padre; ma poi la sua dedizione incrollabile, il suo disprezzo verso le leggi del mercato assoluto, come
la sua resistenza di fronte agli attacchi e ai rifiuti. Nei suoi numerosi autoritratti (se ne contano oggi ben 46), lespressione
imbronciata o melanconica, i lineamenti del volto marcati, quasi
scolpiti nella pietra, incorniciati da una scura barba incolta, labbigliamento austero al limite della trasandatezza, quasi palpabile latmosfera di chiusa e silenziosa concentrazione, di caparbio
immobilismo che lo circonda, parti integranti della sua personalit; la stessa atmosfera che si respira davanti ai suoi rarefatti
paesaggi, alle sue nature morte di straordinario rigore costruttivo.
Quale artista esprime pi intensamente i tratti del Capricorno, nella personalit e nella coerenza tra vita e opera, di Giovanni Segantini? Chi pi di lui ha saputo dominare un destino
in partenza fortemente avverso, rovesciandone le premesse in un
percorso caparbio, in cui simbolo e realt coincidono? Natura-

ARTE E ZODIACO CAPRICORNO

lista visionario, Segantini traduce nei fatti la necessit interiore


propria del Capricorno di scalare le cime, e di guardare il mondo
sotto di s, una volta giunto in vetta, in una progressiva, inarrestabile ascesa che lo porta da Milano alla Brianza, poi a Savognino, nei Grigioni, quindi a Maloja, in Engadina, alla graduale
conquista di una natura sempre pi impervia e sublime, in comunione con quelle montagne che diventano le protagoniste
della sua produzione: gelide, silenti sotto la neve, o viceversa
trionfanti di abbagliante luce estiva. Davvero tutti i fondanti valori capricorniani sono presenti, come esaltati, nella personalit
di Segantini: la ferrea volont di affermazione, la concentrazione
nel lavoro, il completo isolamento rispetto a qualsiasi comunit
artistica, risolta in positivo in un maggior ripiegamento nella
sua interiorit, la gestione patriarcale di una numerosa, devotissima famiglia, in libera unione con la compagna Bice, mai sposata per il suo viscerale anticlericalismo (in cui affiora la vena
trasgressiva del segno); persino la sua bellezza come scolpita
nella roccia, il profilo severo, lo sguardo magnetico, la figura
massiccia da cui spira unaria di solidit, da figlio del popolo
quale egli era. Segantini assoggetta alla resa della natura, fulcro
dei suoi interessi, i cambiamenti della tecnica e del linguaggio
pittorico: tonale per descrivere le nebbie e i dolci contorni della
Brianza, divisionista per restituire la tersa, cristallina luminosit
delle Alpi svizzere, trasferendo la realt fenomenica nella dimensione di una pi durevole verit ideale e simbolica. Non
manca un fiore, non un filo derba nei suoi maestosi paesaggi,
eppure il risultato corale come una sinfonia. Il 29 settembre
1899, pochi mesi prima di compiere 42 anni, mentre intento
ad uno studio di neve per una tela del Trittico dellEngadina, in
una baita sullo Schafberg a 2000 metri di altitudine, colto da
un violento attacco di peritonite, Segantini muore: una fine coerente, che subito alimenta il mito, che gi circondava la figura
del pittore. Si realizza cos il destino di un uomo e di un artista
che, rispondendo al potente richiamo esercitato su di lui dalle
vette, alla continua ricerca di perfezione morale, ne ha saputo
cogliere come mai nessuno prima di allora la dimensione sacra,
facendone il simbolo della trascendenza.

171

ACQUARIO
21 GENNAIO 18 FEBBRAIO CIRCA
III SEGNO DELLELEMENTO ARIA FISSO
DOMICILIO DI URANO E SATURNO
CORRISPONDENZA STAGIONALE: IL PIENO
RADICI

INVERNO, LO SVILUPPO DELLE

Giornate limpide e fredde, spesso ventose; nellaria una luminosit nuova che preannuncia la primavera, ma siamo ancora nel cuore dellinverno. Sottoterra il seme diventato ormai una pianticella, fragile ma formata, le radici ben sviluppate e affondate nel
terreno.

IL MITO

Bellissimo ed efebico, ladolescente Ganimede pascola


le greggi del padre Troo, quandecco, unombra oscura il
sole: unaquila ad ali spiegate, che plana verso il ragazzo e
in un attimo lo ghermisce, allontanandosi nellazzurro, fino
a posarsi sulla sommit dellOlimpo. L giunta, laquila si
trasforma in Zeus, che fa del giovane il coppiere degli dei.
Da allora, durante i divini banchetti Ganimede mesce il nettare, elisir di giovinezza e dimmortalit. Grato, Zeus assume la sua immagine in cielo, come Acquario, portatore
danfora. Trasposta nella simbologia cristiana, lurna dellAcquario la magica coppa del santo Graal, che contiene
il prezioso, salvifico sangue di Cristo.
Collegato allAcquario anche il mito del gigante Prometeo, che ruba una scintilla del fuoco divino per donarla
agli uomini, e perci viene crudelmente punito: condannato ad essere legato ad una roccia, mentre unaquila gli divora il fegato, simbolo del suo coraggio, che perennemente
ricresce, rendendo eterno il supplizio.

PAGINA A FIANCO: Domenico


Brusasorci, I segni dellAcquario e dei Pesci, 1558, affresco
sulla volta della Sala del Firmamento, Vicenza, Palazzo
Chiericati.

173

ARTE E ZODIACO ACQUARIO

ARTE E ZODIACO ACQUARIO

CARATTERISTICHE DEL SEGNO

174

I miti legati al segno, eterei come lelemento Aria cui


appartiene, parlano di distacco dalla materia per sollevarsi in
volo, verso la sfera dellideale e della trascendenza; che sia
aqua vitae, fonte di realizzazione, o scintilla divina, lAcquario elargisce a tutti la propria sapienza, dilatando il suo
Io fino a contenere luniverso intero. Carico delle esperienze
accumulate da quelli che lo hanno preceduto nel cerchio zodiacale, lundicesimo segno aspira a liberarsi da tutti i condizionamenti terreni e a creare nuovi valori, a misura non
dellindividuo, ma della collettivit. Varcata la Porta degli
Dei aperta dal Capricorno, il nativo dellAcquario un iniziato che ha sublimato energie e impulsi, ed pronto a fondersi nella coscienza universale. Laria dellAcquario non
la brezza gemellare volta alla comunicazione, n lafflato dei
cuori, il respiro di due amanti che si confonde nel bacio vagheggiato dalla Bilancia; il suo vento cosmico rarefatto e
sottile, affinit elettiva tra chi condivide gli stessi ideali, vibrando sulla medesima lunghezza donda. Il nativo respira
laria della libert, in primo luogo la sua, cui egli tiene in
massimo grado, unita allinsofferenza verso i legami duraturi
e i vincoli di qualsiasi tipo; ma anche quella del suo prossimo, verso cui nutre rispetto, tolleranza, solidariet, in un
altissimo anelito verso una cosmica fratellanza universale.
In apparenza controllato e distaccato, lindividuo dellAcquario in realt estremamente reattivo, vive in una
condizione esistenziale di instabilit, di sfida continua, in
cui tutto continuamente messo in discussione: schemi,
abitudini, certezze, rapporti, gerarchie, in una continua alternanza di esaltazione e di scoraggiamento. Diplomatico
fino a un sospetto di falsit, curioso, adattabile, opportunista, in genere dotato di unintelligenza superiore, che coniuga logica e intuito, capace di analisi ma al tempo stesso
di sintesi fulminee, in cui affiorano note di genialit.
Aperto verso ci che nuovo, senza per questo cancellare il passato, lAcquario informato di tutte le scoperte
tecnologiche: le onde stilizzate del glifo si riferiscono non

PAGINA A FIANCO: I mesi di


Gennaio e Febbraio con i segni
dellAcquario e dei Pesci,
1263, affreschi del calendario zodiacale, Bominaco
(LAquila), oratorio di San
Pellegrino.

175

ARTE E ZODIACO ACQUARIO

ARTE E ZODIACO ACQUARIO

solo allacqua, ma anche alle onde elettromagnetiche che


viaggiano nello spazio. Il suo spirito pionieristico, che inclina spesso allutopia, attratto dalla ricerca scientifica,
dalla speculazione filosofica, e tende a delegare agli altri le
piccole noie quotidiane; ama infatti vivere nel mondo delle
idee, in una dimensione intellettuale e spirituale che lo
rende un po freddo e distante. Animato da una continua
ansia libertaria e rivoluzionaria, pu diventare intollerante
e intransigente quando si cerca di prevaricarlo o di porre limiti alla sua libert. Queste contraddizioni sono dovute allinfluenza esercitata da due governatori molto diversi fra
loro: Saturno (di cui abbiamo parlato a proposito del Capricorno) e Urano.
Sconosciuto agli antichi, scoperto alla fine del 700,
Urano il primo dei pianeti transaturnini, fuori dal sistema
dei sette classici; lunico a muoversi in senso contrario, in un
moto di rivoluzione, controcorrente come il nativo.
Urano il cielo, lo Spazio, come Saturno il Tempo. Anche
Urano solitario, ma la sua la solitudine dellindividualista, dellinventore, dellesploratore, meno cupa di quella di
Saturno. Urano inclina i nativi alla creativit, eccentrica,
estrosa, stravagante; allesibizione teatrale, al rinnovamento,
a tutto ci che sperimentale e anticonvenzionale. Impulsivo, pronto allavventura, al cambiamento, luraniano ama
comunicare, ha carisma, vive ben radicato nel presente:
tutto il contrario del metodico, lento, conformista, rigido
saturnino. Soggetto a queste opposte pulsioni, che a volte si
bilanciano a volte no, lAcquario appare spesso in bilico tra
regola e trasgressione, tra conservazione e distruzione, tra
saturnino pessimismo e uraniano ottimismo, tra realt e
utopia.

LACQUARIO NELLARTE

176

Con i Gemelli, colleghi dAria, e la Vergine, lAcquario


condivide il fatto di essere uno dei pochi asterismi di aspetto
umano allinterno del bestiario zodiacale: un uomo, a volte
con le ali, pi simile ad un angelo che a una figura terre-

177

ARTE E ZODIACO ACQUARIO

178

stre, sorregge unanfora, da cui esce acqua, stilizzata in


forma di onda. Le due onde e il vaso rovesciato sono gli elementi riconoscibili della costellazione; il personaggio stato
aggiunto dai cartografi per dare al vaso un portatore, incarnato nel mito di Ganimede. Comunque, la presenza umana
parte integrante del simbolo e della sua iconografia, e implica caratteristiche pi mediate, meno istintive e meno legate ai cicli della natura rispetto agli altri segni.
Secondo una leggenda, Kronos, il cupo divoratore dei
figli nel timore che uno di questi lo detronizzasse, cacciato
da Zeus, una volta espiata la sua colpa sarebbe arrivato in
Lazio, dove avrebbe regnato insieme a Giano, inaugurando
la mitica Et dellOro. In uno dei capitelli di Palazzo Ducale, a Venezia, databili al XIV secolo, appare ripresa questa
antica credenza, nellaccostamento dei due segni, Acquario
e Capricorno, per il tramite di Kronos/Saturno, governatore di entrambi. Egli rappresentato in groppa ad un
capro, mentre con una mano regge unanfora da cui esce
lacqua. Si tratta di una soluzione iconografica rara ed originale.
Il piccolo oratorio di San Pellegrino, a Bominaco
(LAquila) ospita il primo ciclo zodiacale dipinto in forma
di calendario, databile al 1263. Gli affreschi parietali presentano pagine in cui sono segnati i giorni: in rosso sono
evidenziate le festivit e le ricorrenze dei Santi, sormontate
dai simboli dei segni e intervallate da figure allegoriche con
la personificazione del mese. Lo spazio riservato a gennaio
dominato in alto dallAcquario, rappresentato come una
figura maschile accovacciata, nellatto di versare acqua da
unanfora inclinata. Accanto, il mese raffigurato nelle
vesti di un monaco seduto che si scalda al calore del fuoco,
verso cui tende le mani infreddolite. Lopera nel suo complesso si distingue per la vivacit narrativa e la freschezza
cromatica; si nota la cura nella resa dei dettagli, come i ricami degli abiti, la definizione di capigliature e copricapi,
con unattenzione particolare alla diversificazione dei personaggi.
Spicca per freschezza narrativa la scena dedicata al mese

PAGINA A FIANCO: attribuito a


Maestro Venceslao, Il mese di
Gennaio, 1400-1410, affresco
nella Torre dellAquila,
Trento, Castello del Buonconsiglio.

179

ARTE E ZODIACO ACQUARIO

di gennaio nella Torre dellAquila, nel castello del Buonconsiglio di Trento. Dominato in alto dal Sol in Acquario, laffresco mostra in primo piano eleganti dame ed
aristocratici signori che, per nulla impacciati dagli abiti di
corte, giocano a palle di neve sulla bianca distesa che fronteggia un imponente castello turrito, con tanto di ponte levatoio; mentre sullo sfondo di una foresta che confina con
arcigne rupi avanzano faticosamente nella neve fresca un
paio di cacciatori accompagnati dai cani. Lincanto della
scena invernale tanto vivido che quasi pare di sentire le
grida divertite delle dame e il latrare dei cani che si perde in
lontananza...Venceslao di Boemia, autore del ciclo nei primi
anni del XV secolo, risolve brillantemente il problema di
cosa raffigurare in uno dei mesi pi duri dellanno a causa
delle avverse condizioni climatiche: ponendo in risalto il
gioco dei nobili anzich il lavoro della gente comune, e insistendo sul concetto di svago, riservato alle lites cortesi, ha
gratificato la committenza, anticipando future evoluzioni
del tema.

ARTISTI DEL SEGNO

180

Ottimo osservatore, dotato di una creativit fuori dal


comune che tende alloriginalit e rifiuta le convenzioni per
esplorare nuove possibilit di espressione, pur privilegiando
in genere gli studi scientifici e tecnici, quando si dedica allarte lAcquario pu raggiungere esiti innovativi, aprendo
inediti orizzonti. il caso di Heinrich Fssli, nato a Zurigo il 7 febbraio 1741, interprete finissimo delle inquietudini del suo tempo, considerato dalla critica un precursore
del Romanticismo per la sperimentazione linguistica, limmaginazione, leccentricit e la bizzarria delle sue invenzioni
iconografiche. Per Fssli, il pittore un audace che si avventura nei regni della scoperta, si lancia verso lidi sconosciuti, o dimenticati da molto tempo, li nobilita con il suo
nome, e afferra limmortalit. Unoperazione tutta mentale, affidata a un disegno elegante e nervoso, dal chiaroscuro accentuato, al servizio di una pittura poetica e

ARTE E ZODIACO ACQUARIO

visionaria; e non appare casuale la scelta del soggetto, per


uno splendido disegno del 1770 circa, un Prometeo di michelangiolesco plasticismo, mito acquariano per eccellenza.
Spesso lAcquario non viene compreso perch talmente in anticipo sui tempi da suscitare sconcerto e rifiuto
tra i suoi contemporanei, per essere riabilitato solo in un secondo tempo. ci che accaduto a Edouard Manet, nato
il 23 gennaio 1832, cui toccato per primo il compito di liquidare schemi ormai logori, aprendo la via allImpressionismo e alla pittura moderna in genere. Loperazione
condotta dal pittore tanto pi radicalmente eversiva,
quanto pi prende le mosse proprio da maestri del passato
come Giorgione, Tiziano, Velzquez, Goya, sinceramente
ammirati da Manet, ma interpretati in un senso che ormai
moderno, con il filtro di una sensibilit nervosa, un ironico
scetticismo, uno sguardo smagato che finiscono per dissacrare qualsiasi omaggio; come ben si nota in quadri celebri
e osteggiati come il Djeuner sur lerbe, o lOlympia. Il suo
approccio anti-retorico emerge anche nei soggetti attinti
dalla storia ufficiale, come la Fucilazione dellimperatore
Massimiliano, registrazione impietosa di un fatto di cronaca,
del tutto priva di sentimentalismi o messaggi di alcun tipo.
Con distacco squisitamente acquariano, dopo lennesima
stroncatura Manet scrive: non mi dispiacerebbe poter leggere, finalmente, mentre sono ancora vivo, il meraviglioso
articolo che mi dedicherete non appena sar morto: cosa
che puntualmente si verifica, allatto stesso dei solenni funerali, con tanto di nastro della Legion dOnore e picchetto
dellesercito

181


ARTE E ZODIACO PESCI

PESCI

19 FEBBRAIO 20 MARZO
III SEGNO DELLELEMENTO ACQUA MOBILE
DOMICILIO DI GIOVE E DI NETTUNO
CORRISPONDENZA STAGIONALE: LA FINE DELLINVERNO, LULTIMA FASE DELLA
VITA SOTTERRANEA DELLA PIANTA

Stagione di passaggio per eccellenza, quella dei Pesci, che vede la fine dei rigori invernali, terminando a ridosso dellequinozio di primavera. Pu fare ancora un po freddo,
ma le giornate sono ormai illuminate da una luce nuova e il sole dona un piacevole tepore.
Inizia il disgelo: si sciolgono le nevi, scorrono impetuose le acque dai torrenti montani.
Sottoterra, la piantina si prepara a rompere la zolla, e a venire alla luce.

IL MITO

Passeggia Afrodite lungo le sponde dellEufrate in compagnia di Eros, il figlio prediletto. Risatine, cicaleccio tra
madre e figlioma ecco, allimprovviso, la quiete rotta da
un baccano infernale. Avanza minaccioso verso la coppia, tra
sibili e ruggiti, il gigante Tifone dalle cento teste di serpente.
Terrorizzati, Afrodite ed Eros fuggono, trovando scampo nel
fiume, dove si mutano in pesci; per immortalare levento,
Atena colloca in cielo i due pesci come costellazione. Secondo unaltra versione, sarebbe Poseidone, dio delle acque,
che dal suo palazzo di conchiglie in fondo al mare invia in
soccorso a madre e figlio due delfini, poi assunti in cielo da
Afrodite in segno di gratitudine.

PAGINA A FIANCO: Maestro


Nicol, Il segno dei Pesci,
prima met del XII secolo,
particolare della Porta dello
Zodiaco, SantAmbrogio di
Torino, Sacra di San Michele.

CARATTERISTICHE DEL SEGNO


Nel mito dei Pesci dilagano le acque, dolci o salate non
importa, e dalle loro profondit affiorano tematiche affascinanti e complesse come il concetto di metamorfosi, e del-

183

ARTE E ZODIACO PESCI

184

limprevedibilit del fato che domina i destini umani; e poi


il tema della fuga, intesa non solo come evasione dalle responsabilit, ma anche rifiuto di un mondo materialmente
definito che soffoca la dimensione spirituale. Ricco delle
esperienze accumulate da tutti quelli che lo hanno preceduto, lultimo segno chiude lavventura umana dipanatasi
sulla ruota dello Zodiaco, e si proietta in una dimensione
superiore, trascendentale, oltrepassando i limiti del proprio
Io.
Il simbolo, due pesci che nuotano in direzioni contrarie, uniti tra loro da un laccio, indica leterno divenire che
alla base della vita, la dialettica degli opposti che finiscono
per confluire luno nellaltro. Lacqua dei Pesci carica di
tutte le valenze degli altri due segni, Cancro e Scorpione, e
al tempo stesso le supera: pi mossa e profonda del materno
liquido amniotico cancerino, pi fluida e rigenerante delloscura palude scorpionica, quella dei Pesci la sconfinata e
insondabile acqua oceanica, percorsa da correnti che di continuo la rinnovano, soggetta al ciclo eterno delle maree, custode di Atlantide; unacqua che pu anche essere increspata
in superficie, ma che diventa sempre pi ferma man mano
che ci si inoltra verso il fondo, fino al buio e alla quiete degli
abissi. anche limmenso mare interiore, la misteriosa parte
sommersa della psiche in cui si muovono forze sconosciute,
sogni e fantasmi, paure ancestrali, impulsi atavici. Per sua
natura, lacqua mobile, sfuggente, assume la forma del contenitore che la accoglie; cos il nativo, sensibilissimo e ricettivo, innanzitutto, risente di tutti gli stimoli esterni, cui
si adatta completamente, almeno in apparenza, con prodigiosa facilit. La sua visione della vita si nutre di immaginazione, sentimento ed emozioni intensissime; basta un nulla
a ferirlo, a spingerlo nel suo ricchissimo mondo interiore, e
oltre, nelle infide acque dellinconscio, in cui facile smarrirsi, in paradisi artificiali da cui difficile tornare indietro.
Da un Pesci non ci possono aspettare concretezza, decisione,
tempestivit e razionalit nelle scelte, e tanto meno visione
strategica e programmazione tratti propri dellopposta Vergine bens romanticismo, indecisione, fatalismo, improv-

PAGINA A FIANCO: Cristoforo


de Predis, Giove e i suoi figli
(con i segni zodiacali dei Pesci
e del Sagittario), illustrazione
miniata dal codice De Sphaera
Mundi, 1470 c., Modena, Biblioteca Estense.
PAGINE 186-187: Il segno dei
Pesci, XIII sec., antello di vetrata, Chartres, Cattedrale.

185

ARTE E ZODIACO PESCI

ARTE E ZODIACO PESCI

visazione, uniti a una certa indolenza e alla tendenza a


unestrosa anarchia; ma anche intuizioni fulminanti, con
punte di genialit. Sensuale, edonista, in lui possono convivere note di forte altruismo e spirito di sacrificio, che lo portano in una sfera del tutto irrazionale, di amore universale,
in un afflato che pu colorarsi di sfumature quasi mistiche.
A indirizzare il nativo sulle vie dellignoto Nettuno, il pianeta scoperto nel 1846 e da allora affiancato a Giove, fino a
quel momento unico governatore del segno. Alle decise luci
gioviane, che come abbiamo visto per il Sagittario inclinano
ai piaceri terreni, vanno aggiunti i chiaroscuri nettuniani. Il
Poseidone dei Greci innanzitutto scuotitor della terra,
che pu spaccare con un colpo del suo tridente; signore delle
acque vive negli abissi, misteriosa divinit che non si mostra
mai con il suo vero aspetto, ma sempre sotto altre sembianze.
Nettuno il pi inafferrabile e ambivalente dei pianeti transaturnini: si spiegano cos le mille identit del nativo, cangianti come i riflessi della luce sullacqua, il suo essere ora
egocentrico, ora dimentico di s fino al sacrificio, ora irrazionale ora geniale, sempre comunque indeciso tra cielo e
terra; e il naufragar gli dolce in questo mare

I PESCI NELLARTE

186

Lambiente liquido dei Pesci, con il blu intenso delle


profondit marine, domina nellantello di vetrata della cattedrale di Chartres (XIII secolo), che rappresenta il simbolo
del segno con una precisione quasi filologica. I due animali
sono raffigurati mentre nuotano in direzioni contrarie, luno
verso lalto, laltro verso il basso, a esprimere la dialettica
degli opposti, laspirazione, da un lato a salire verso la superficie dellacqua e verso il cielo, dallaltro la tendenza a
scendere negli abissi verso la dissoluzione; ben evidente, realizzato in pasta vitrea di colore bianco, il filo, o laccio, che
collega i pesci per le bocche, allusione allunione delle diverse forze, il passato e il futuro uniti dal presente.
Analogamente, ma utilizzando un materiale diverso, il
maestro Nicola, autore dei rilievi sul portale dello Zodiaco

187

ARTE E ZODIACO PESCI

della Sacra di San Michele a SantAmbrogio di Torino, databile al 1120 circa, rappresenta i due animali dalle forme
tondeggianti che si adattano con particolare naturalezza alla
cornice circolare, costituita da un girale di tralcio che corre
lungo tutto il fregio, inquadrando i simboli delle costellazioni.
Proviene dal castello di Roccabianca, nel Parmense, il
ciclo fatto affrescare dal conte Pier Maria Rossi tra il 1458 e
il 1464 in una sala, oggi perfettamente ricostruita al Castello
Sforzesco di Milano. Prezioso esempio di decorazione cortese, sulle pareti visibile la storia, tratta dalla novella di Boccaccio, dedicata alla fedelt coniugale di Griselda, messa
continuamente alla prova; sulla volta, anchessa integralmente riportata, presente un ciclo astrologico molto originale che raffigura la carta del cielo del conte. La decorazione
particolarmente interessante per due motivi: innanzitutto,
la particolare tecnica utilizzata dallartista ignoto, forse Niccol da Varallo (autore di splendide vetrate per il Duomo di
Milano), che ha realizzato gli affreschi a grisaglia, con figurazioni a monocromo grigio su fondo verde; in secondo
luogo la fonte iconografica, che non tanto riconducibile ai
codici di Arato testo di riferimento per gli artisti del 400
quanto al catalogo stellare di Tolomeo. Le 87 immagini
astrologiche, disposte in 24 scomparti attorno al Sol Iustitiae in rilievo a stucco, comprendono, oltre alle costellazioni
greche e romane, quelle di tradizione egizia e orientale. Le
formule sottilmente goticheggianti, unite al tono favolistico
della rappresentazione, ben si prestano a illustrare il fantastico bestiario zodiacale, in cui spiccano i due Pesci del
segno, come di consueto uniti per le bocche da un laccio,
qui rappresentato in modo molto evidente, che simboleggia
il legame tra passato e futuro.

PAGINA A FIANCO: veduta


della Sala di Griselda con gli
affreschi attribuiti a Niccol
da Varallo (1458-64), (copia
esistente presso il Castello di
Roccabianca), Roccabianca
(Parma), Castello di Pier
Maria Rossi.

ARTISTI DEL SEGNO


188

Ipersensibile, intuitivo, pronto ad evadere nel suo variegato mondo interiore dagli incerti confini, e ad immergersi
nellinconscio pi profondo, il nativo naturalmente por-

189

ARTE E ZODIACO PESCI

190

tato allarte e allespressione creativa. Il lungo elenco di artisti nati nei Pesci comprende nomi come Botticelli
(1/3/1445), Rosso Fiorentino ( 8/3/1495),
Renoir
(25/2/1841), Kokoschka (1/3/1886), Balthus (29/2/1908),
ma le caratteristiche peculiari dellultimo segno sono espresse
in modo convincente soprattutto da Michelangelo, Tiepolo
e Lucio Fontana.
Michelangelo, nato il 6 marzo 1475, rappresenta lesempio pi eclatante di un nativo che ha saputo incanalare la
sua magmatica energia interiore entro gli argini di una ricchissima creativit, che abbraccia poesia, pittura, scultura,
architettura. Il carattere dellartista riflette molti lati del temperamento pescino: Michelangelo introverso, facilmente
preda di fantasticherie spesso degenerate in vere ossessioni,
scontroso, avaro (ma in alcuni casi anche prodigo), tormentato, malinconico, mosso da unansia di assoluto, da una religiosit sofferta. Questi aspetti non gli impediscono di
accendersi di incontrollate passioni di nettuniana ambivalenza verso giovani gentiluomini, come verso donne virtuose;
eppure anche le esperienze amorose sono alla fine sublimate
nella contemplazione del divino, con una tendenza al misticismo che emerge anche nella sua produzione poetica. Lintima vocazione religiosa si riflette in un percorso artistico
travagliato: partito dallammirazione per la classicit e dalla
volont di rappresentare la bellezza ideale delluomo, Michelangelo finisce per reagire ai modelli antichi proclamando
che lartista deve rappresentare solo ci che germina dalla
sua mente. Le forme che prima gli parevano riflesso della divinit ora diventano esempi di unumanit vincolata alla
carne e al peccato, che va liberata dal peso della materia.
Questa crisi, religiosa e filosofico/esistenziale, traccia un
solco tra le figure eroiche, solide come roccia, della volta
della Cappella Sistina, e i corpi della parete con il Giudizio,
deformati e contorti quelli dei dannati, privi di peso quelli
degli eletti. la stessa distanza che separa la smaltata bellezza, perfettamente compiuta, della Piet vaticana dalla larvale indefinitezza della Piet Rondanini, a cui Michelangelo
lavora ancora alcuni giorni prima di morire. proprio in

ARTE E ZODIACO PESCI

questopera che si condensa la poetica dellartista: a questo


marmo scolpito nel silenzio della sua modesta casa romana
in Macel decorvi Michelangelo affida la meditazione sul
tema della Grazia e del sacrificio, lanelito verso linfinito,
tra la spinta verso lalto dello spirito, e il lento franare verso
il basso della materia; e il non-finito, espressione di una ricerca perennemente scontenta di s, suggella quella possibilit di metamorfosi, quintessenza della natura pescina.
In tempi pi vicini ai nostri, lartista che pi di tutti ha
saputo esprimere la consapevolezza di qualcosa di superiore
che trascende la dimensione umana, e la tensione verso uno
spazio assoluto, lontano dallaccidentalit della materia,
stato Lucio Fontana, nato a Rosario di Santa F, in Argentina, il 19 febbraio 1899. Scultore/pittore, ceramista, attratto
dalle problematiche architettoniche e quindi dai rapporti
con lo spazio, nella sua multiforme attivit creativa Fontana
sembra incarnare quella difficolt a definirsi, a chiudersi in
unidentit precisata una volta per tutte, quella mescolanza
di caratteri in fluttuante divenire che forse laspetto pi distintivo del segno. Nel vasto oceano pescino nulla rimane
mai uguale a se stesso, se non per un attimo, poi si trasforma
in altro, in una continua metamorfosi; i dubbi e le incertezze
risuonano nelle parole stesse dellartista: Come sempre,
dopo ogni mostra, il periodo di crisi: lustrini o non lustrini?
Pittore o scultore? spaziale o realista? La progressiva smaterializzazione della forma perviene infine ad aprire la superficie allincognita del vuoto, ad un altro spazio, non terrestre
n lunare, ma esistenziale/filosofico. In una progressiva riduzione al monocromo, Fontana approda nel 1958 ai famosi
Tagli, chiamati Attese. I tagli sono lidea che si materializza nel gesto e si fa forma, miracolosamente, quasi senza
passare per la materia. Come afferma lo stesso autore, i tagli
sono soprattutto unespressione filosofica, un atto di fede
nellinfinito, unaffermazione di spiritualit.
191

ARTE E ZODIACO PESCI

Con il dodicesimo e ultimo segno si chiude il cerchio zodiacale. Alfa ed omega, inizio e fine, evoluzione della materia
che torna al suo principio, molteplicit che si ricompone in
unit, i Pesci segnano la fine dellavventura umana, pronta a
passare a una dimensione superiore, con il ritorno allindifferenziato, al caos primigenio. Dopo tante lotte, passioni, ambizioni, conquiste, il momento della riflessione, del distacco,
del perdersi nel tutto.
Silenzio. Vuoto siderale. Nulla senza tempoma ecco,
esplode allimprovviso la luce accecante dellAriete, fiammata
violenta, Big bang primordiale. Linerzia rotta, si rimette in
moto la grande ruota dello Zodiaco, e con lei gli astri, i pianeti,
il movimento incessante delluniverso, il ritmo perenne delle
stagioni, il succedersi dei giorni e delle notti. E il ciclo eterno
dellesperienza umana pu ricominciare.

192

PAGINA A FIANCO: mappa nautica astrologica con i segni


dello zodiaco, XVI secolo,
Londra, Lambeth Palace Library.

ARTE E ZODIACO GLOSSARIO

GLOSSARIO
Diamo qui di seguito alcune indicazioni schematiche su particolari aspetti e termini
astrologici che per necessit di sintesi non abbiamo potuto inserire nel testo. Segnaliamo inoltre che abbiamo fornito delle date indicative come inizio e fine dei periodi corrispondenti
ai vari segni zodiacali: le date esatte infatti cambiano di anno in anno e per stabilirle con precisione necessario consultare le effemeridi.

AUTORI

PIETRO DABANO: vissuto tra il 1275 e il 1315 fu medico, filosofo, astrologo, docente alle universit di Padova e Parigi. Deciso assertore della dipendenza di tutti i fenomeni del mondo sublunare dallinfluenza astrale fu condannato per eresia, e pur
scampando al rogo il suo cadavere fu bruciato. I suoi testi principali sono il Conciliator
differenzia rum philosophorum et precipue medico rum e il Lucidator dubitabilium astronomiae. Alle sue teorie fisico-filosofiche sono ispirati gli affreschi del Palazzo della ragione
di Padova.

DECANI, (O DECADI)

MANILIO: importante scrittore di cui non abbiamo quasi nessuna documentazione.


Sappiamo che ha operato probabilmente sotto Augusto e Tiberio, e che il suo Astronomicon, poema didattico sullastrologia, stato scritto tra il 9 e il 22 a.C. Pur non essendo
un grande astrologo, ebbe il merito di trasmettere la tradizione fino ad allora diffusa soltanto in forme orali e anonime. La sua opera rimase quasi sicuramente inedita e sconosciuta fino allepoca di Costantino, quando fin nelle mani di Firmico Materno. Per
Manilio il fato governa il cosmo, i cieli hanno la stessa gerarchia della Terra. A lui si deve
la distinzione degli astri tra maschili e femminili, la descrizione degli aspetti planetari, la
dottrina dei gradi dello Zodiaco.

Lorigine dei Decani, o Decadi, molto antica, risale probabilmente allEgitto. Il cerchio zodiacale sarebbe diviso in 36 parti, ognuno di 10 gradi. In questo modo, ciascun
segno zodiacale suddiviso in tre decani, ognuno dei quali posto sotto il governo di un
pianeta. Essi sono vigili custodi, forze divine protettrici, confluite nella dottrina astrologica ellenistica grazie a Teucro Babilonese (I secolo a.C.), mentre larabo Albumasar trasmise questa scansione allOccidente medievale latino, il cui principale testo di riferimento
il Corpus hermeticum di Firmico Materno.

CLAUDIO TOLOMEO: vissuto tra il 100 e il 175 circa, stato un astronomo, astrologo e geografo greco. Fra le varie opere ricordiamo il trattato di astronomia Almagesto e
lopera fondamentale per lastrologia classica Tetrabiblos. La sua ambizione di dare allastrologia valore scientifico: partendo dalla data di nascita di un individuo, sarebbe possibile stabilire con precisione tutti i tratti salienti della sua vita futura.

Lastrologia tradizionale classifica i segni dello Zodiaco secondo la natura e gli elementi.

GIULIO FIRMICO MATERNO: senatore siciliano vissuto durante il regno di Costantino; scrisse i Matheseos libri VIII, gli otto libri della conoscenza o dellastrologia, il
testo astrologico pi completo dellantichit, che tratta anche delle Case, dellesaltazione
o caduta dei segni, delle influenze dei pianeti a seconda del loro rapporto con i segni.
Lopera databile al 334/337 d.C., e testimonia di come lastrologia fosse radicata anche
nei pi alti livelli sociali anche alla fine dellImpero, a dispetto di occasionali persecuzioni. Firmico cerca di conciliare il libero arbitrio e il potere delle stelle; lanima, divina,
pu trionfare sulle costellazioni: astra inclinant, non necessitant.

194

ARTE E ZODIACO GLOSSARIO

ALBUMASAR: uno dei pi importanti astronomi dellantichit, visse a Baghdad e


mor intorno all885. Il suo nome spesso storpiato in Abumasar, o Apomasar. Le sue
opere, tradotte in latino, tra cui lOpus introductorium astrologiae, ebbero ampia diffusione nel mondo medievale, e trasmisero allOccidente le tradizioni orientali relative alle
immagini zodiacali.

DISTINZIONE DEI SEGNI

LA NATURA: cardinali, mobili, fissi


I segni cardinali sono quelli che segnalano i solstizi e gli equinozi:
ARIETE
equinozio di primavera
CANCRO
solstizio destate
BILANCIA
equinozio dautunno
CAPRICORNO
solstizio di inverno

21/3
22/6
23/9
22/12

Nellinterpretazione di un tema natale ai segni cardinali si attribuisce la capacit di evidenziare la volont del nativo, unita ad una buona dose di ambizione personale.
I segni mobili sono quelli che corrispondono ad una fase intermedia, tra un solstizio
ed un equinozio, e preannunciano il ciclo seguente:
GEMELLI
VERGINE
SAGITTARIO
PESCI

passaggio tra primavera ed estate


passaggio tra estate ed autunno
passaggio tra autunno ed inverno
passaggio tra inverno e primavera

22/521/6
24/823/9
23/1121/12
19/220/3

195

ARTE E ZODIACO GLOSSARIO

ARTE E ZODIACO GLOSSARIO

I segni mobili sono contraddistinti da capacit di trasformazione e di adattamento,


intuizione, desiderio di movimento, sia fisico, sia psichico.
I segni fissi sono i segni che coincidono con la fase culminante di ogni stagione:
TORO
LEONE
SCORPIONE
ACQUARIO

primavera
estate
autunno
inverno

21/421/5
23/723/8
24/1022/11
21/118/2

La caratteristica che accomuna i segni fissi la volont di vivere con pienezza la propria esistenza e la capacit di trasformare in azioni concrete le energie di cui lindividuo
in possesso.

GLI ELEMENTI
I segni si distinguono anche in base alla classificazione degli stati della materia: igneo
(Fuoco), gassoso, (Aria), solido (Terra), liquido (Acqua). Per gli antichi la combinazione
di questi elementi allorigine del cosmo.Tolomeo, il primo grande codificatore dellastrologia, colleg ogni elemento a tre segni, esprimendo simbolicamente la corrispondenza tra la struttura delluniverso e quella fisica e psicologica dellindividuo.
ELEMENTO

SEGNI

FUOCO
ARIA
TERRA
ACQUA

Ariete, Leone, Sagittario


Gemelli, Bilancia, Acquario
Toro, Vergine, Capricorno
Cancro, Scorpione, Pesci

Gli elementi influenzano sia il funzionamento dellorganismo, sia il carattere e lumore


di fondo dei nativi. Al Fuoco si collega il temperamento bilioso, e un carattere deciso ed
energico, orgoglioso e passionale, che punta alla realizzazione di s e dei propri obiettivi.
AllAria si associa il temperamento bilioso, e una natura intellettuale ed espansiva, portata al mondo dei pensieri, alla comunicazione, allaffermazione della propria libert. Alla
Terra si mette in rapporto il temperamento nervoso, e unindole introversa, riflessiva e metodica, predisposta alla stabilit e allelaborazione critica. AllAcqua si riferisce il temperamento flemmatico, spiccate doti di intuito e immaginazione, unite ad influenzabilit,
e al prevalere delle emozioni sulla razionalit.
196

MELOTHESIA
lassociazione tra ciascun segno e pianeta e le parti del corpo che cadono sotto la loro
influenza (melos significa membro). Questa teoria ha molta importanza nellambito della
medicina antica.
ARIETE
TORO
GEMELLI
CANCRO
LEONE
VERGINE
BILANCIA
SCORPIONE
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI

la testa, il cervello
gola, corde vocali, nuca, collo
orecchie, bronchi e apparato respiratorio, polsi, sistema nervoso
la parte anteriore del tronco: seni, stomaco, ventre
cuore, circolazione sanguigna
mani, intestino
vescica, reni
organi genitali interni ed esterni, apparato escretore
gambe, fegato
colonna vertebrale, scheletro
vene e arterie
piedi, sistema ghiandolare e linfatico

PARANATELLONTA
Dal verbo greco paranatello (sorgo, mi levo presso), il paranatellon lastro o la costellazione extra-zodiacale che sorge contemporaneamente ad un segno zodiacale. Nella
tradizione astrologica antica, fino al Rinascimento, si pensava che le qualit della costellazione paranatellon tendessero a slittare in quella zodiacale vicina. Ad ogni segno corrispondono 30 paranatellon ciscuno. Questi asterismi, dopo quasi un millennio di oblio,
furono reintrodotti da Pietro dAbano nellAstrolabium planum, fonte di numerose opere
pittoriche del Rinascimento. Suggestivi i nomi di molti paranatellonta, come per esempio, Cigno, Pegaso, Auriga, Delfino, Perseo, etc

PIANETI
Dal greco planetes, erranti; il termine stato assegnato dagli Antichi ad ogni corpo che
non occupasse un posto fisso nella sfera celeste, quindi anche al Sole. Oggi si intendono
i corpi celesti opachi che ruotano intorno ad una stella, descrivendo unorbita ellittica, o
moto di rivoluzione, mentre girano anche su se stessi, compiendo un moto di rotazione.
Sono sprovvisti di luce propria e luminosi solo per luce riflessa. stata considerata anche
la Luna, che in realt, ruotando intorno ad un pianeta, dovrebbe pi propriamente definirsi un satellite.

197

ARTE E ZODIACO GLOSSARIO

Ai 7 pianeti conosciuti fin dai tempi pi remoti, Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte,
Giove, Saturno, sono stati aggiunti anche Urano, Nettuno, Plutone, scoperti in epoche
pi recenti.
La posizione dei pianeti nel cielo al momento della nascita di un individuo, calcolata
con apposite tavole dette effemeridi, determina un grafico detto carta del cielo; in base
ad esso si interpretano le influenze astrologiche e si arriva al tema natale. Il procedimento
astrologico si fonda su una concezione geocentrica: la Terra immaginata al centro del sistema solare ed presa come punto di osservazione.
Ogni pianeta possiede propriet e valenze specifiche; per lastrologia, che ritiene che
il macrocosmo si rifletta nel microcosmo, esiste una corrispondenza tra le caratteristiche
dei pianeti e i segni zodiacali, e tra questi e gli individui.
Le influenze di un pianeta sui segni si classificano in:
DOMICILIO: quando un pianeta ha il suo domicilio in un segno zodiacale, realizza
pienamente la sua natura e conferisce al segno stesso tutti i suoi valori. Per esempio, il Sole,
che ha il suo domicilio in Leone, dona al nativo energia, concentrazione, forza fisica e psichica, coraggio, centralit; in posizione negativa pu dare egocentrismo, superbia, autoritarismo, arroganza, vanit.
ESALTAZIONE: un pianeta esaltato nel segno in cui il suo potere accresciuto al
massimo. Per esempio, il Sole esaltato in Ariete: la virilit, laffermazione dellIo, la sottovalutazione delle difficolt si amplificano nellaggressivit ed impulsivit arietina.
ESILIO: un pianeta in esilio in un segno quando esprime i suoi valori con scarsa intensit. Per esempio, il Sole si trova in esilio in Acquario, segno infatti poco o niente propenso a sopraffare gli altri, molto rispettoso della libert propria ed altrui, diplomatico e
pronto ad assorbire quanto la realt circostante gli offre, ma anche piuttosto privo di senso
dellonore, fedelt ai principi, lealt, doti solari per eccellenza.
CADUTA: un pianeta si dice in caduta quando c incompatibilit fra i suoi valori e
quelli del segno. Per esempio, il Sole in caduta in Bilancia, dove sugli impulsi vitali rappresentati dal Sole prevale il rigore razionale determinato da Saturno.

198

ARTE E ZODIACO GLOSSARIO

LE INFLUENZE DEI PIANETI


SOLE: generosit, magnanimit, forza, coraggio, lealt, rapida intelligenza; in negativo: egoismo, egocentrismo, orgoglio, superbia, autoritarismo, arroganza, vanit.
MERCURIO: rapidit fisica ed intellettuale; propensione alla comunicazione, agli
scambi commerciali, loquacit, intelligenza brillante, versatilit, astuzia; in negativo: superficialit, incostanza, dispersivit, immaturit, tendenza alla menzogna.
LUNA: immaginazione, fantasia, intuizione, creativit, dolcezza, romanticismo; in negativo: pigrizia, accidia, influenzabilit, suscettiblit, tendenza agli sbalzi dumore.
VENERE: socievolezza, sensibilit artistica, gusto estetico, savoirfaire, fascino; in
negativo: edonismo fine a se stesso, pigrizia, superficialit affettiva.
MARTE: attivismo, intraprendenza, rapidit, sincerit, temperamento passionale; in
negativo: mancanza di tatto, sottovalutazione dei rischi, brutalit.
GIOVE: apertura, generosit, espansivit, magnanimit, franchezza, ottimismo; in
negativo: verbosit, tendenza alla vanagloria e al bluff, paternalismo.
SATURNO: introversione, ambizione, gusto per il potere, forza danimo, metodo,
lungimiranza, razionalit, rigore; in negativo: avarizia, freddezza, aridit, inflessibilit.
URANO: creativit eccentrica, originalit, anticonformismo, gusto per ci che allavanguardia; in negativo: scoppi di collera, modi bruschi, tendenza allisolamento.
PLUTONE: tendenza alla ribellione e alla trasformazione, progresso, sviluppo, anche
incontrollato, per esempio delle cellule (a Plutone si collega il cancro); sessualit distorta;
segretezza.
NETTUNO: creativit, ricettivit, intuito, metamorfosi, immaginazione, compassione, fantasia, genialit, ma anche instabilit psichica, fino alla follia, disordine, nebulosit, tradimento.

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ARTE E ZODIACO GLOSSARIO

200

ARTE E ZODIACO

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

INDICE DEI NOMI

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P. Toesca, La pittura e la miniatura nella Lombardia, Torino 1966, pp. 179-187
B.Bresciani, Figurazioni dei Mesi nellarte medievale italiana, Verona 1968
E. Wind, Misteri pagani nel Rinascimento, Milano 1971
L. Zorzi, Ferrara: il sipario ducale, in Il teatro e la citt, Torino 1977, pp. 3-60
E.Gombrich, La sala dei venti nel Palazzo Te, in Immagini simboliche, Torino 1978
N. Rash Fabbri, A note on the Stanza della Segnatura, in Gazette de Beaux arts, 6,
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della mostra, Firenze 1980
A.Warburg, La rinascita del paganesimo antico, Firenze 1980
A.Warburg, Arte italiana e astrologia internazionale nel Palazzo Schifanoja di Ferrara, in
La rinascita del paganesimo antico, Firenze 1980, pp. 257-272
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M. Arese Simicik, Il ciclo profano degli affreschi di Roccabianca: ipotesi per una interpretazione iconologica, in Arte lombarda, 65, 1983, n.2, pp. 5-26
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J. Chevalier, A. Gherbrant, Dizionario dei simboli, Milano 1986
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L. Morpurgo, Introduzione allastrologia e decifrazione dello Zodiaco, Milano 2000
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M. Favilla, R. Rugolo, Un piccolo monumento al tempo: lorologio di Francesco Pianta ai
Frari, in Venezia Barocca, Schio 2009, p. 122

Agostino (santo), 32
Alberti Leon Battista, 35
Albumasar, 168
Allori Angelo, detto il Bronzino, 124
Alessandro Magno (re di Macedonia), 15
Al-Sufi Abd al-Rahman, 38
al-Tabari Abu Jafar, 22
Antelami Benedetto, 22, 116, 162
Arato di Soli, 162
Augusto (imperatore romano), 58, 142, 168
Bacon Francis, 124, 126
Balla Giacomo, 89
Balthus, 162
Bandello Matteo, 59
Barbaro Daniele, 98
Barthelemy lAnglais, 55
Basquiat Jean-Michel, 100, 146
Bassano Jacopo, 77
Bassano Leandro, 77
Bassano (famiglia), 77
Baudelaire Charles, 154
Bianchini Giovanni, 32
Bibbiena (cardinale), 60
Boccaccio Giovanni, 110, 162
Boccioni Umberto, 117
Boldini Giovanni, 146
Bonnard Pierre, 126
Borbone (famiglia), 67
Borromeo Carlo, 93
Borromini Francesco, 117
Borso dEste (duca di Ferrara), 58, 68
Botticelli Sandro, 35, 74, 117, 134
Boucher Franois, 117
Bouguerau William, 154
Brahe Tycho, 46, 50
Bramantino, vedi Suardi Bartolomeo
Braque Georges, 69, 70
Breton Andr, 15, 70, 90
Bronzino, vedi Allori Angelo
Brunelleschi Filippo, 84, 152

Brusasorci Domenico, vedi Riccio Domenico


Buddha Gautama, 10
Buonarroti Michelangelo, 68, 142, 162, 164
Cabanel Alexandre, 154
Calendario Filippo, 26
Caliari Paolo, detto il Veronese, 98, 100,
162
Canal Antonio, detto il Canaletto, 124
Canaletto, vedi Canal Antonio
Canova Antonio, 124
Caravaggio, vedi Merisi Michelangelo
Carlo V (imperatore), 104, 142
Caro Annibal, 110
Carucci Jacopo, detto il Pontormo, 78
Cartari Vincenzo, 110
Cellarius Andreas, 9, 48, 50
Cellini Benvenuto, 124
Czanne Paul, 126, 146
Chagall Marc, 89, 90
Chigi Agostino, 40, 130
Chiericati Girolamo, 40
Clemente VII (papa), 40
Codussi Mauro, 26, 30
Constable John, 78, 80
Corneille Jean-Baptiste, 50, 55
Coronelli Vincenzo, 48, 50, 55
Corts Hernn, 10
Cosimo I de Medici (duca di Firenze), 35,
84, 142, 146
Costa Lorenzo il Giovane, 40, 98
Costantino (imperatore romano), 168
dAbano Pietro, 32, 168, 170
dAngoulme (duchessa), 119, 124
dAquino Tommaso, 18
dEstres Csar, 50
da Ferrara Stefano, 68, 104
Da Parma Basinio, 87
Da Reggio Raffaellino, 98
Da Udine Giovanni, 98

201

ARTE E ZODIACO

202

da Varallo Niccol, 38, 162


da Varese Giovanni Antonio, detto il Vanosino, 40, 94, 98, 134, 142, 146
Dal Pozzo Toscanelli Paolo, 84
Dal Salvador, 70
de Balzac Honor, 1
De Chavanne Puvis, 126
De Chirico Giorgio, 110
de la Riva Bonvesin, 142
De Lempicka Tamara, 70
de Medici Cosimo, vedi Cosimo I de Medici
de Medici Ferdinando, 110
de Medici Giovanni, vedi Leone X (papa)
de Medici Lorenzo, vedi Lorenzo de Medici
de Medici Piero (il Gottoso), 156
de Menabuoi Giusto, 18
De Predis Cristoforo, 32, 56, 67, 74, 84, 93,
94, 140, 160
De Roberti Ercole, 32, 116
De Vos Marten, 110
Degas Edgar, 89
del Cossa Francesco, 32, 35, 58, 59, 60, 68,
69, 78
del Monte Giovanni, 40
Delacroix Eugne, 68, 111
della Francesca Piero, 35
Della Robbia Luca, 152, 156
della Rovere Domenico, 58, 134
di Betto Bernardino, detto il Pinturicchio,
58, 110, 134
Di Boemia Venceslao, 152
di Duccio Agostino, 35, 87, 89, 139, 140
di Nemours Giuliano, 142
Dondi Giovanni, detto dellOrologio, 9, 26
Drer Albrecht, 35, 38, 40, 78, 116, 121,
126
Einstein Albert, 136
Escher Maurits, 78, 80
Eco Umberto, 18
Erasmo da Rotterdam, 80

ARTE E ZODIACO

Eratostone di Cirene, 110


Esopo, 25
Este (famiglia), 32
Falconetto Giovanni Maria, 58, 59, 62, 65,
110
Farnese (famiglia), 46
Fattori Giovanni, 110
Ficino Marsilio, 35
Firmico Materno, 104, 168
Flamsteed John, 120, 124
Fontana Lucio, 162, 164
Freud Sigmund, 70, 136
Friedrich Caspar David, 110, 111
Fssli Heinrich, 152
Galilei Galileo, 50
Gauguin Paul, 62, 80, 90
Gaurico Luca, 104
Gentileschi Artemisia, 89
Ges di Nazareth (figlio di Maria), 10, 15,
65, 68
Ghiberti Lorenzo, 152
Ghirlandaio Domenico, 146
Giacometti Alberto, 117
Giorgio di Liechtenstein, 74
Giorgione, 38, 154
Giotto, 68, 104
Giuliano dArrigo, detto il Pesello, 84, 87
Giulio Cesare (generale romano), 58, 113
Giulio Romano, vedi Pippi Giulio
Giulio II (papa), 40, 121, 130
Giulio Romano, vedi Pippi Giulio
Gombrich E., 134
Gonzaga Federico (duca di Mantova), 40,
104
Gonzaga (famiglia), 32, 104
Goya Francisco, 60, 126, 154
Grimani Domenico, 94
Guttuso Renato, 146
Haring Keith, 100
Hemingway Ernest, 124
Huang Ti (imperatore cinese), 10
Igino, 98, 142

Ingres Jean-Auguste-Dominique, 110, 111


Janssonius Joannes, 9, 48
Jean di Borbone, 67
Jordaens Jacob, 48, 162
Kahlo Frida, 89
Kandinskij Vasilij Vasilevic, 136
Kant Immanuel, 9
Keplero Giovanni, 46
Kircher Athanasius, 46
Klimt Gustav, 89
Kokoschka Oskar, 162
Lang von Wellenburg Matthas, 40
Lger Fernand, 154, 156
Leonardo da Vinci, 59, 60
Leone X (papa), 40, 98
Limbourg Hennequin, 32
Limbourg Jean, 32
Limbourg Pol, 32
Limbourg (fratelli), 9, 30, 67
Lionello dEste (duca di Ferrara), 32
Lorenzo (duca di Urbino), 142
Lorenzo de Medici, detto Lorenzo il Magnifico (duca di Firenze), 35, 40, 98, 142
Luca (santo), 65
Luigi XIV (re di Francia), 50
Macrobio, 87, 142
Magritte Ren, 124, 126
Malatesta (famiglia), 87
Malatesta Sigismondo (signore di Rimini),
35, 87, 140
Malevic Kazimir Severinovic, 154
Manet Edouard, 154
Manilio Marco, 38, 104, 168
Mantegna Andrea, 32
Mao Tse-tung, 100
Marc Franz, 136
Maria di Berry, 67
Maria (madre di Ges), 68, 103
Martin Lutero, 80
Masaccio, 134
Matisse Henry, 90, 146
Massimiliano I dAsburgo (imperatore), 40,
154

Maturanzio Francesco, 89
Mazzola Francesco, detto il Parmigianino,
116, 146
Medici (famiglia), 84, 98, 142
Merisi Michelangelo, detto il Caravaggio,
40, 117
Miretto Niccol, 68, 104
Monet Claude, 124, 146
Monroe Marylin, 100
Montezuma II (imperatore azteco), 10
Morbelli Angelo, 100
Morisot Berthe, 146
Munch Edvard, 134, 136
Muzio Scevola, 58
Newton Isaac, 50, 124
Nicol (maestro), 24, 80, 114, 159, 160
Onassis Jaqueline, 100
Ovidio, 58, 104, 142
Palladio Andrea, 116
Pantaleone (maestro), 24
Parmigianino, vedi Mazzola Francesco
Pellizza Giuseppe (da Volpedo), 100
Perin del Vaga, 40, 98
Perugino, vedi Vannucci Pietro
Peruzzi Baldassarre, 40, 110, 130, 134
Pesatori M., 83, 93
Pesello, vedi Giuliano dArrigo
Pianta Francesco, 120, 124
Picasso Pablo, 124, 126
Pietro (santo), 98
Pinturicchio, vedi di Betto Bernardino
Pippi Giulio, detto Giulio Romano, 40, 103,
104, 116
Piranesi Giovan Battista, 117
Pirckeimer Willibald, 80
Pisano Giovanni, 24, 25
Pisano Nicola, 24
Pompadour (Madame de), 117
Pontormo, vedi Carucci Jacopo
Porsenna (lucumone etrusco), 58
Pozzoserrato, vedi Toeput Ludovico
Previati Gaetano, 100

203

ARTE E ZODIACO

204

Primaticcio Francesco, 103, 104


Prisciani Pellegrino, 32
Raffaello, vedi Sanzio Raffaello
Ramesse II (re egizio), 16
Regiomontano, 46
Rembrandt, vedi Van Rijn Rembrandt
Remo, 116
Renoir Pierre-Auguste, 146, 162
Ricci Matteo, 10, 46
Riccio Domenico, detto il Brusasorci, 40,
113, 116, 149, 152
Rodin Auguste, 124
Rodolfo II dAsburgo (imperatore), 46
Rohan (maestro di), 130
Rolando, 30
Romolo (re di Roma), 116
Rossi Pier Maria, 162
Rosso Fiorentino, 162
Rothko Mark, 117
Rubens Pieter Paul, 68, 89, 162
Sacrobosco Giovanni, 32
Salomone (re), 93
Sansone, 93
Sanzio Raffaello, 40, 59, 60, 98, 116, 120,
121, 124
Sardanapalo (re degli Assiri), 69
Savinio Alberto, 110
Schnberg Arnold, 136
Scoto Michele, 78, 142
Segantini Giovanni, 100, 146
Seti I (re egizio), 16,
Sforza Massimiliano, 94
Sforza (famiglia), 32
Shakespeare William, 50
Siciliano Antonio, 94
Sisley Alfred, 124
Spranger Bartholmaeus, 110
Suardi Bartolomeo, detto il Bramantino, 32,
40, 77, 78, 114, 142
Taylor Elizabeth, 100
Teucro Babilonese, 168
Thornhill James sir, 120, 124

ARTE E ZODIACO

Tiberio (imperatore romano), 168


Tiepolo Giambattista, 162, 164
Tiziano, vedi Vecellio Tiziano
Toeput Ludovico, detto Pozzoserrato, 40,
46
Tolomeo Claudio, 22, 32, 38, 50, 162, 168
Tommasoni Ranuccio, 117
Toulouse-Lautrec Henri de, 124
Trivulzio Gian Gacomo, 32, 142
Tura Cosm, 18, 20, 32
Vannucci Pietro, detto il Perugino, 89, 90
Van Gogh Theo, 62
Van Gogh Vincent, 60, 62, 126
Vanosino, vedi Giovanni Antonio da Varese
Van Rijn Rembrandt, 89
Vasari Giorgio, 60, 80, 98, 142, 146
Vecellio Tiziano, 68, 71, 154, 162
Velzquez Diego, 154
Venceslao di Boemia, 74, 77, 120, 152
Veronese, vedi Caliari Paolo
Virgilio, 142
Warhol Andy, 100
Wiligelmo, 73, 114, 116
Zeri F., 9
Zucchi Jacopo, 110

205

ARTE E ZODIACO

ARTE E ZODIACO

CREDITI FOTOGRAFICI
THE BRIDGEMAN ART LIBRARY
4, 6, 11, 13, 14, 15, 16, 18 in alto, 20, 21, 22, 30, 31, 33, 36, 37, 48, 49, 52, 54, 70-71, 86, 91,
116, 121, 131, 155, 157, 162-163, 167.

ARCHIVI ALINARI
Roger-Viollet/Archivi Alinari, 12.
Franco Cosimo Panini Editore / su licenza Fratelli Alinari, 72, 132-133.
Archivi Alinari, Firenze, 76, 105.
RMN / Michle Bellot/distr. Alinari, 118.
Archivi Alinari, Firenze per concessione del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, 137.
Raffaello Bencini/Archivi Alinari, Firenze, 142.
BIBLIOTECA ESTENSE UNIVERSITARIA, MODENA / MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVIT CULTURALI

57, 66, 75, 85, 92, 141, 161.


FERRARA, FOTOTECA CIVICA FOTO GHIRALDINI-PANINI, 34, 58-59, 61, 69.
LESSING / AGENZIA CONTRASTO, MILANO, 24, 50-51, 77.
1990, FOTO SCALA, FIRENZE, 125, 150.
Tutte le altre fotografie sono di Luca Sassi e pertanto appartengono allarchivio di SASSI EDITORE SRL.
Le fotografie specificate qui sotto sono state autorizzate dai seguenti enti / istituzioni:
Su concessione del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, 99.
Su concessione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Roma,
Rieti e Viterbo, 43, 44-45, 96-97, 134-135, 144-145.
Civiche Raccolte dArte Applicata del Castello Sforzesco, tutti i diritti riservati, 78-79, 143.

RINGRAZIAMENTI

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Si ringraziano inoltre per aver concesso lautorizzazione a realizzare le fotografie o a riprodurle: il signor Leali del Comune di Mantova per Palazzo Te, padre Giuseppe Bagattini per la Sacra di San
Michele, il signor Giancarlo per il Castello di Roccabianca, il Soprintendente dottor Filippo Trevisani per Palazzo Ducale a Mantova, il dottor Luca Bellingeri della Biblioteca Estense Universitaria
di Modena per aver concesso lautorizzazione a riprodurre le fotografie del De Sphaera Mundi, la
dottoressa Katia del Baldo della Diocesi di Rimini per il Tempio Malatestiano, il dottor Angelo Andreotti del Comune di Ferrara per aver concesso di riprodurre le immagini di Palazzo Schifanoia, la
dottoressa Tasso del Comune di Milano per gli Arazzi Trivulzio, il Soprintendente Architetto Anna
Maria Affanni per Palazzo Farnese a Caprarola, don Mario Poggi e don Aldo Maggi per labbazia di
San Colombano, don Pietro Lievore per il Battistero di Padova, lufficio promozione beni culturali
del Patriarcato di Venezia per lorologio di Francesco Pianta alla Basilica dei Frari, il dottor Giacinto
Cecchetto per il fregio di Castelfranco di Giorgione, la dottoressa Avagnina per Palazzo Chiericati,
la signora Iku per Villa Chiericati, il Professor Ing. G. Volpi Ghirardini della Fondazione dArco per
Palazzo dArco a Mantova, la contessa Volpi e il dottor Furlan per Villa Barbaro a Maser.

207

ARTE E ZODIACO

Pubblicato per la prima volta in Italia nel 2010 da Sassi Editore Srl
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ISBN:
Ricerca iconografica: Luca Sassi, Stefano Zuffi
Coordinamento editoriale: Luca Sassi
Revisione testi: Natalie Lanaro
Adattamento grafico: Matteo Gaule

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la fotocopiatura o la memorizzazione su qualsiasi supporto tramite mezzi elettronici e qualsiasi altro uso
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