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Arte y Zodíaco
Arte y Zodíaco
Stefano Zuffi
Alessandra Novellone
SASSI
SOMMARIO
INTRODUZIONE FIGURE IMMAGINARIE NEL CIELO STELLATO
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ARIETE
TORO
GEMELLI
CANCRO
LEONE
VERGINE
BILANCIA
SCORPIONE
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI
Glossario
Bibliografia essenziale
Indice dei nomi
Crediti fotografici e ringraziamenti
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INTRODUZIONE
FIGURE IMMAGINARIE NEL CIELO STELLATO
Due cose riempiono lanimo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente,
quanto pi spesso e pi a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la
legge morale dentro di me. Queste due cose io non ho bisogno di cercarle (...); io le vedo davanti a me e le connetto immediatamente con la coscienza della mia esistenza.
Immanuel Kant, Critica della ragion pratica (1788)
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considerato il pi bello fra tutti gli animali terrestri. Il gatto, tradizionalmente pigro, avrebbe chiesto al topo di informarlo sul
giorno in cui lImperatore di Giada sarebbe venuto a prendere gli
animali per portarli nel firmamento. Il topo, geloso della bellezza
del gatto, si guard bene dallavvisarlo, e cos, venuto a mancare
allappello il gatto, lImperatore di Giada lo sostitu con il maiale.
Da allora, linimicizia tra i gatti e i topi perdura insanabile...
Secondo loroscopo cinese, esattamente come avviene per i
segni zodiacali occidentali, i nati sotto ciascun segno hanno ben
riconoscibili caratteristiche, che dovrebbero inoltre riflettersi sullandamento generale dellanno, di volta in volta dedicato a uno
dei dodici animali. Tipico esempio dellarte cinese sono le serie di
statuette in pietra o in ceramica, talvolta smaltate e dipinte, che
raffigurano i dodici animali zodiacali, per lo pi sotto forma di esseri umani elegantemente panneggiati in lunghi mantelli ma con
la testa zoomorfa. I laboriosi nati sotto il segno del Topo dovrebbero avere notevole successo in amore; il taciturno ma paziente
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Bue (a volte definito anche Bufalo, o Toro: si noti la corrispondenza con il secondo segno zodiacale occidentale) ispira fiducia;
la Tigre intelligente, ma poco risoluta; lambizioso Coniglio (o
Lepre) ha successo negli affari; il forte Drago rischia di compromettere la propria buona salute con la testardaggine; il silenzioso
Serpente saggio e generoso; allopposto del Serpente, il Cavallo
fin troppo loquace, allegro e giocherellone; la Pecora (o Capra)
si distingue per leleganza e le capacit artistiche; limprevedibile
Scimmia ricca di inventiva; lindaffarato Gallo ha molta fiducia
in se stesso; il Maiale (o Cinghiale), infine, coraggioso e insieme
gentile.
Gli animali zodiacali compaiono nelle forme pi diverse nellarte del celeste Impero: dalle rappresentazioni monumentali in
scultura alla ceramica (soprattutto nel periodo Tang), fino ai preziosi amuleti di giada di piccole dimensioni, e spesso di spiritoso
naturalismo. Come molte altre attivit, in Cina lo scopo fondamentale delloroscopo per ogni individuo la ricerca dellequilibrio interiore. Conoscere i tratti salienti del proprio carattere,
riassunti dallanimale zodiacale, un modo per cercare di sviluppare i lati positivi ed attenuare gli aspetti negativi: perfetta sintesi
tra divinazione astrale e meditazione spirituale una larga pietra
circolare scolpita nel tempio di Chengdu (la capitale della vasta regione del Sichuan, nella Cina centro-meridionale), dove i rilievi
dei dodici animali simbolo dei destini individuali circondano linconfondibile raffigurazione dello Yin e dello Yang, le due forze
che eternamente si contrappongono nel mondo e nellanimo
umano.
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dopo scena i passi salienti della Bibbia, fino al culmine dellaffollatissimo Paradiso nella cupola. In uno dei primi scomparti, Dio
Padre intento nella creazione del mondo: intorno alla Terra sono
ben riconoscibili le sfere celesti, e soprattutto la larga fascia del
firmamento zodiacale, con la consueta e ben riconoscibile raffigurazione della girandola dei dodici segni. Una prova ancora pi
esplicita della compresenza di temi religiosi e zodiacali la Madonna dello Zodiaco dipinta dal ferrarese Cosm Tura intorno al
1460 e oggi nelle Gallerie dellAccademia di Venezia. Conservata
nella cornice originaria, questa piccola ancona riflette il gusto acquisito dal pittore ferrarese durante gli anni della sua formazione
padovana: un disegno nervoso e tagliente, inserito in rigorose inquadrature prospettiche, rivela dettagli sorprendenti, come i grossi
grappoli duva, dai riflessi come di bronzo, e gli imprevedibili
segni astrologici dipinti in oro sullo sfondo. I simboli sulla destra
sono oggi perduti, mentre ancora ben riconoscibili sono lAcquario, i Pesci, il Sagittario e la Vergine sulla sinistra.
Come avvenuto per il Cristianesimo, lastrologia si confronta senza problemi anche con la cultura, la scienza e la religione dellIslam. Originata dalla medesima fonte egizia e
mesopotamica, e con comuni radici nel trattato di Tolomeo, la
tradizione zodiacale islamica tra il XII e il XVI secolo ha avuto una
raffinata evoluzione, sostenuta dalla stesura di trattati e dalla produzione di opere darte in cui i segni zodiacali corrispondono alla
consueta, millenaria iconografia, ma con tratti caratteristici dellarte musulmana. Ne sono un esempio efficace le miniature realizzate tra la fine del Quattrocento e il pieno Cinquecento
nellambito della corte di Costantinopoli, conquistata dagli ottomani: gli inconfondibili simboli zodiacali, corredati da scritte calligrafiche in arabo, vengono interpretati in modo lineare, delicato,
di sorprendente fascino. Le miniature su pergamena, tipica arte
di corte, riservata a una lite colta e raffinata, sottolineano il carattere intellettuale, o perfino filosofico, dello studio dellastrologia nella cultura islamica antica. Ne conferma uno splendido
capolavoro di oreficeria, il disco in rame persiano conservato al
Louvre, risalente al XII/XIII secolo, rivestito da fittissime e delicate incisioni. Il contorno esterno occupato da una iscrizione votiva, mentre la fascia centrale comprende le figure dei dodici segni
zodiacali, inserite in un complicato e raffinato intreccio. Al cen-
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I SEGNI ZODIACALI NELLE CITT DEL MEDIOEVO: MOSAICI, SCULTURE, PORTALI, MA ANCHE FONTANE E OROLOGI
DI PIAZZA
Per confermare il significato comunitario dello zodiaco tra
lXI e il XV secolo si possono citare alcuni casi davvero spettacolari, come i mosaici pavimentali dellabbazia di San Colombano
a Bobbio o quello, davvero straordinario, del Duomo di Otranto,
firmato da maestro Pantaleone, entrambi risalenti al XII secolo.
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SOPRA: Nicola e Giovanni Pisano, Il mese di giugno, formella della vasca inferiore,
1270 circa, Perugia.
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poligonali concentriche sono decorate a bassorilievi: in quella inferiore sono rappresentati i simboli e le scene della tradizione agraria e della cultura feudale, i mesi dellanno con i segni zodiacali,
le arti liberali, episodi della Bibbia, delle favole di Esopo e della
storia di Roma; in quella superiore sono raffigurati, nelle statue
poste agli spigoli, personaggi biblici e mitologici. Nelle lastre di
tema zodiacale, i contadini intenti ai lavori mensili hanno una
solennit e una nobilt che ricorda la grande statuaria classica: ad
esempio, il macellaio che uccide il maiale ha la sobria potenza, la
concentrazione e la forza di un sacerdote che compie un sacrificio rituale, cos come il mietitore che raccoglie le messi mature
con la silenziosa solennit di un ancestrale rito religioso.
Unulteriore conferma della diffusione e dellimportanza delle
costellazioni in quello che possiamo considerare come arredo urbano delle citt tardomedievali viene da Venezia, e da un luogo
specifico di grandissimo significato simbolico. Come noto, a
Venezia la basilica di San Marco e Palazzo Ducale, vale a dire i
massimi luoghi del potere religioso e del potere civile sulla citt e
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La diffusione pubblica delle immagini zodiacali corrisponde cronologicamente, politicamente e culturalmente con
lepoca dei liberi Comuni e con il ritrovato senso di una collettivit urbana, che trova coesione anche attraverso lidentit del destino simboleggiata dallo zodiaco. Nella successiva fase storica
delle signorie, a partire dal XIV secolo, invece, loroscopo torna
a essere un campo esclusivo, raffinato, prezioso, coltivato nellambito rarefatto e fiabesco delle corti signorili dEuropa.
La prova pi evidente di questo fenomeno costituita dai
codici miniati. Oggetti di fascino supremo e di costo altissimo,
pazientemente realizzati nel corso di lunghi anni da parte di botteghe super-specializzate, i codici sono un autentico status symbol
delle corti pi ambiziose e raffinate, e un tipico oggetto personale, dove si rispecchiano il gusto e le passioni di nobili committenti. Alla sequenza dei segni zodiacali sono dedicate ad esempio
le pagine pi celebri e affascinanti de Les Trs Riches Heures du
Duc de Berry, uno dei pi meravigliosi libri mai realizzati, mi-
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gati al gusto delle corti quattrocentesche, sullo sfondo di un giardino fiorito, conferiscono al ruotare delle costellazioni quasi il
ritmo di una danza aristocratica, lontanissima dalle aspre immagini del lavoro nei campi del Medioevo. La raffigurazione di temi
zodiacali negli arazzi trover il suo culmine durante il primo decennio del Cinquecento, con lesecuzione dei dodici Arazzi dei
Mesi commissionati dal governatore di Milano Gian Giacomo
Trivulzio, e tessuti a Vigevano seguendo i cartoni di Bramantino.
Nelle corti tardogotiche (dove i segni zodiacali arrivano perfino sulle carte da gioco, come quelle realizzate da Andrea Mantegna per gli svaghi dei Gonzaga, signori di Mantova) lastronomo
aveva un ruolo centrale nella vita quotidiana del signore e anche
nellorientamento politico e militare della dinastia: sembra che il
duca di Ferrara Lionello dEste fosse ossessionato dalloroscopo al
punto da indossare ogni giorno della settimana un abito di colore
diverso, in diretto rapporto con i pianeti e le divinit zodiacali.
Proprio a Ferrara viene eseguito intorno al 1470 il pi straordinario ciclo di affreschi zodiacali del XV secolo: il salone dei Mesi
nel Palazzo Schifanoia. La complessit concettuale delle scene,
che comprendono, oltre ai segni zodiacali, i decani, il trionfo
delle divinit che hanno domicilio in ciascun segno, le fasi del
sole, i riferimenti alle attivit e alle caratteristiche di ciascun mese,
sono certamente frutto dellastrologo di corte, Giovanni Bianchini; la concezione complessiva del ciclo affidata al massimo
pittore di Ferrara, Cosm Tura, mentre lesecuzione spetta a un
gruppo di artisti fra i quali spiccano Francesco del Cossa ed Ercole de Roberti. Un colossale lavoro di gruppo, dunque, il cui
frutto, nonostante la scomparsa di alcune scene, resta la pi nota
e spettacolare celebrazione figurativa del cosmo zodiacale nellarte
europea.
La presenza dei decani a Schifanoia (ma anche negli affreschi che rivestono Palazzo della Ragione a Padova e nella volta
zodiacale di Roccabianca, oggi conservata nel Castello Sforzesco
di Milano) ricorda limportante recupero operato dallastrologia
occidentale tra il XIV e il XV secolo. Il culto dei decani, divinit
di derivazione egiziana (e come tali ben presenti e riconoscibili
nel soffitto astrologico di Dendera citato precedentemente), poi
trasformati dalla mitologia indiana, pass per lambiente arabo
per mano di Albumasar, in seguito tradotto in latino da Pietro
dAbano e quindi approd sulle pareti di Schifanoia grazie allastrologo e astronomo della corte estense Pellegrino Prisciani. I
36 decani (uno per ogni gruppo di dieci giorni) sono di significato spesso oscuro per noi, e al tempo stesso le loro immagini risultano straordinariamente affascinanti. SantAgostino li
considerava demoni, e condann le pratiche magiche che ad essi
si appellavano.
Nella seconda met del XV secolo la Ferrara degli Este e la
Milano degli Sforza (legate anche da vincoli matrimoniali) sono
le citt allavanguardia nello studio dellastrologia e nella produzione di opere darte legate allo zodiaco. Il pittore miniaturista
milanese Cristoforo De Predis, intorno al 1470, realizza le quindici straordinarie illustrazioni del codice De Sphaera Mundi, il
trattato di astrologia medievale composto nel XIII secolo da Giovanni Sacrobosco, sviluppando le indicazioni di Tolomeo. Portato in dono a Ferrara, il codice uno dei tesori della Biblioteca
Estense di Modena, e una fonte indispensabile per comprendere
il rapporto tra la cultura umanistica, la riscoperta dei miti classici,
il legame con il ciclo degli astri, la tradizionale identificazione di
influssi zodiacali sul carattere, sulle attitudini e sul lavoro delle
persone. Le illustrazioni, a piena pagina, sono dominate dalla raffigurazione fresca e vivace degli dei greco-romani, che appaiono
entro grandi cerchi celesti e sono completate dalle immagini di
coppie di segni zodiacali. Sotto ai segni e nelle pagine a fronte,
entro vasti paesaggi o in raffinate vedute urbane caratterizzate da
ardite prospettive, sono rappresentati in modo realistico mestieri,
professioni, tipi fisici legati allinflusso astrale. molto interessante notare come in queste miniature, nate nel clima sofisticato
delle corti quattrocentesche, alla tradizionale identificazione dei
mesi e delle stagioni secondo i lavori agricoli si sostituiscano modelli di vita cittadini, con la rappresentazione di attivit tipicamente urbane.
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denza con il razionale Rinascimento: anzi, il recupero approfondito e aggiornato della cultura classica che caratterizza il rilancio intellettuale del Quattrocento, soprattutto in Italia, si misura anche
con lapprofondimento e lo sviluppo di temi zodiacali, e di una
loro rilettura in chiave colta, sempre in riferimento alla trattatistica
antica, alla mitologia, o, di nuovo, con la religione cristiana rivisitata e rinnovata alla luce del neoplatonismo.
Uno dei luoghi pi preziosi in tal senso il Tempio Malatestiano a Rimini. Appena dopo la met del XV secolo il dispotico signore della citt, Sigismondo Malatesta, ordina la ricostruzione di
una chiesa precedente in una forma completamente nuova, trasformata nel pantheon della casata e nel tentativo di trasfondere lo
spirito e le caratteristiche dei monumenti romani presenti in citt
in un edificio sacro cristiano. Autore del progetto, attuato solo in
parte, uno dei massimi architetti del XV secolo, Leon Battista Alberti, coadiuvato da una folta schiera di collaboratori e di decoratori. Al corredo di sculture e di pitture partecipano anche
protagonisti assoluti dellarte quattrocentesca, come lo squisito scultore Agostino di Duccio e il grandissimo Piero della Francesca, autore di un fondamentale affresco dinastico. Pur trattandosi di una
chiesa, il Tempio Malatestiano adotta un lessico architettonico e
ornamentale in cui si fondono la consapevole ripresa dello stile romano (archi di trionfo, acquedotti) con la celebrazione araldica del
signore e della sua famiglia. Allinterno, una cappella importantissima dedicata allo zodiaco: stupendi bassorilievi, condotti con
scalpello finissimo da Agostino di Duccio, raffigurano i pianeti
(simboleggiati dai rispettivi dei greco-romani) e i simboli zodiacali
entro colonnine e festoni di foglie e frutti di sapore umanistico. La
citt di Rimini, nel suo insieme, viene posta sotto il segno del Cancro, raffigurato con balzante naturalismo. Anche Lorenzo il Magnifico era un raffinato cultore dello zodiaco, e alcuni capolavori
dellumanesimo fiorentino, compresa la Primavera di Botticelli,
sono direttamente collegati con losservazione degli astri e la loro interpretazione simbolica. Lumanista Marsilio Ficino, personaggio
fondamentale nella cultura fiorentina del tardo Quattrocento, svolgeva anche le funzioni di astrologo dei Medici. Daltra parte, anche
il nonno di Lorenzo il Magnifico, Cosimo il Vecchio de Medici,
aveva fatto affrescare un oroscopo nella cupoletta della Sagrestia
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tano i segni zodiacali accanto alla rappresentazione delle orbite dei pianeti, a testimoniare ancora una volta il connubio
strettissimo tra astronomia e astrologia nellet barocca.
Nonostante gli sforzi di Coronelli e di numerosi cartografi, specialmente dellEuropa settentrionale, il fascino delle
mappe stellari, lo studio moderno degli astri, a partire dal
XVII secolo, con Galileo e con Newton, ha dimostrato come
le combinazioni di corpi celesti nella fascia zodiacale sia sostanzialmente casuale, basata solo sulla apparenza ad occhio
nudo della volta celeste, mentre di fatto le associazioni e i
disegni di correlazione riguardano corpi celesti lontanissimi fra loro, su differenti piani di profondit del cosmo,
appartenenti anzi in molti casi a costellazioni diverse. Risale
a questo periodo laffermazione di William Shakespeare,
Non bisogna affidare il nostro destino alle stelle, ma a noi
stessi, che peraltro ammette implicitamente la diffusione
delloroscopo, a tutti i livelli sociali. Con laffermarsi della
scienza moderna lastronomia e lastrologia, che erano state
fino ad allora inscindibilmente legate, hanno preso strade diverse, e nella pittura barocca si osservano talvolta curiosi tentativi di fondere insieme le nuove, corrette osservazioni
astronomiche con gli antichi tracciati figurativi dello zodiaco
tradizionale: e nonostante tutto, le evidenze scientifiche, favorite da telescopi sempre pi perfezionati, non hanno minimamente scalfito labituale rotazione dei dodici segni,
sostanzialmente fissata e codificata dai trattati astronomicogeografici di Claudio Tolomeo, nel II secolo dopo Cristo.
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I SEGNI ZODIACALI
IMMAGINI E SIGNIFICATO
ARIETE
21 MARZO 20 APRILE
PRIMO SEGNO DELLELEMENTO FUOCO CARDINALE
DOMICILIO PRIMARIO DI MARTE
CORRISPONDENZA STAGIONALE: LA FINE DELLINVERNO.
Primo segno della cintura zodiacale, lAriete rappresenta la rinascita del Sole dopo le
tenebre invernali e lenergia rigeneratrice del cosmo. Cade in Ariete lequinozio di primavera, quando la natura si risveglia ed scossa da profondi fremiti fecondatori: gli steli
di grano spuntano nei campi, le gemme sugli alberi, le giornate si allungano.
IL MITO
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Il mito di Giasone e Medea, quasi un romanzo davventure infarcito di traversie e colpi di scena, condito di sangue,
tradimento e morte, riassume in s le coordinate del segno:
intraprendenza, indipendenza, spirito davventura, ottimismo fino allincoscienza, passionalit, energia indomita nel
superare tutti gli ostacoli, capacit di sacrificarsi per un
obiettivo, ma anche istinti distruttivi, sottovalutazione dei
rischi, mancanza di intuito, incostanza, amore per la sfida
fine a se stessa, dispersivit.
LAriete il primo segno, cardinale perch, come il Cancro, la Bilancia e il Capricorno, inaugura la stagione (apre i
cardini). La chiave del segno proprio linizio, il piacere, o
meglio, il bisogno di intraprendere, incominciare qualcosa,
senza necessariamente concludere.
Come la natura in primavera si risveglia in modo prepotente scorrono tumultuose le acque nei torrenti per il
disgelo, forzano i rami le gemme, gli steli le zolle cos
lAriete teso ad affermare in modo perentorio il suo Ego
nel mondo, grazie a un carattere impulsivo, sicuro di s, autoritario, energico, sbrigativo, incurante dei dettagli.
il pioniere che parte allavventura, che apre la strada,
che intraprende per primo il cammino che altri seguiranno,
sia esso il lavoro o una conquista amorosa o un obiettivo in
cui brucia tutte le sue energie, fino a svuotarsi e a precipitare
in improvvisi smarrimenti; che per durano poco, fino alla
prossima sfida, da affrontare gettandosi il passato dietro le
spalle, senza rimpianti n rimorsi.
Quella dellAriete non la fiamma dorata del Leone, che
fa maturare le spighe e dona al cuore calore e stabilit, n il
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sacrificio di s: il legame simbolico con la Pasqua resta fortissimo, nonostante la data non sempre corrisponda perfettamente. LAriete si associa al Cristo Buon Pastore; lAgnello,
il cui sangue lava i peccati del mondo, si sacrifica, ma trionfa
sulla morte. NellApocalisse, lAgnello esercita la sua giusta
collera, muove guerra e vince, manifestando doti spiccatamente arietine.
LARIETE NELLARTE
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Una delle pi antiche rappresentazioni del segno dellAriete in una fascia a bassorilievo con il ciclo dei mesi allinterno della Basilica di San Marco, databile al 1200 circa.
Il mese di aprile (dal latino aperire, aprire) associato allAriete e identificato come un giovane pastore che porta
sulle spalle un agnello, allusione al sacrificio e ai riti pasquali
che cadono in questo periodo dellanno. In una mano il pastore tiene un ramo pieno di gemme sul punto di schiudersi,
o gi sbocciate, emblema della primavera. Ai piedi del pastore si erge lanimale simbolo del segno, dal folto vello arricciato. La semplice efficacia narrativa dello stile romanico,
evidente nelle membra nerborute del pastore, nelle rozze calzature, nella tunica tirata sui fianchi per non impacciare i
movimenti, ben si presta a raffigurare le caratteristiche di essenzialit quasi spartana del segno.
Di potente espressivit la rappresentazione dedicata allAriete nel ciclo di affreschi di Palazzo Schifanoia a Ferrara.
Nella parte superiore del mese, in questo caso marzo, dedicata agli dei dellOlimpo in trionfo, vediamo Pallade Atena
con la Gorgone sul petto e la lancia in mano, su un carro
trainato da liocorni; a sinistra il gruppo dei discepoli della
dea, medici, poeti, giuristi; a destra, in primo piano, tre
donne, probabilmente le Parche, dietro altre tre figure femminili intente al telaio, osservate da una schiera di eleganti
spettatrici. Per un antico vaticinio, chi viene alla luce sotto
la costellazione dellAriete particolarmente versato nei lavori che riguardano il maneggio della lana, adombrata nel
mito del vello doro.
Nella fascia mediana, su un fondo blu lapislazzuli, spicca
lanimale simbolo, lariete dalle corna ricurve e dal profilo
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Soleva anco spesso, et io lho pi volte veduto e considerato, andare la mattina in buona hora a montar sul
ponteSoleva, dico dal nascente sole insino allimbrunita
sera, non levarsi mai il pennello di mano, ma scordandosi il
mangiare e il bere, di continuo dipingereLho veduto, secondo che il capriccio o il ghiribizzo lo toccava, partirsi di
mezzogiorno, quando il Sole in Leone, da Corte Vecchia,e venirsene dritto alle Grazie, et una o due pennellate dare ad una di quelle figure, e di subito partirsi, ed
andare altrove.
Il novelliere Matteo Bandello cos ricorda il metodo di
lavoro, o meglio lassenza di un metodo, da parte di Leonardo, intento a dipingere il Cenacolo tra il 1494 e il 1498.
Queste parole, di grande interesse storico, sono al contempo
una testimonianza viva del temperamento arietino del da
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Vinci, nato il 15 aprile 1452. Pioniere in tutti i settori dellumano sapere, dalla meccanica alla botanica, dallingegneria allanatomia, dalla fisica allidraulica, dallarchitettura alla
scultura alla pittura, Leonardo ha espresso in pieno le caratteristiche del segno, in particolare quellaudacia nellesplorare nuovi territori, nel tentare strade mai prima percorse,
nello sperimentare soluzioni inedite, mosso da uninesausta
sete di conoscenza.
Omo sanza lettere, come egli stesso si definiva, Leonardo non un intellettuale, e al mondo dei libri, che in
parte gli sfuggiva, reagisce proclamando leccellenza della natura e la superiorit della sperienzia sulla teoria. Da buon
Ariete animato da spirito guerriero, nel furore turbinoso dei
corpi avvinghiati, dei destrieri impennati nel cartone con La
battaglia di Anghiari Leonardo ci ha lasciato una delle pi
stupefacenti ed efficaci rappresentazioni della brutalit cieca
della guerra che sia mai stata prodotta. Negli spettacoli naturali che pi lo interessano si ritrova sempre quellantagonismo, quel principio di energia, di moto dirompente, che
vince linerzia della materia, cos insito nel primo segno, teso
a balzar fuori dallindefinito e notturno universo pescino.
Anche il divino Raffaello Sanzio vede la luce sotto la costellazione dellAriete, il 6 aprile 1483. E se larte di questo
campione riconosciuto del Rinascimento sembra espressione
di un sublime controllo, di una compiuta misura, sorrette
da un perfetto equilibrio tra forma e contenuto, lontana
dagli eccessi arietini, c un dettaglio biografico non di poco
conto che fa quadrare i conti. Il 6 aprile, venerd santo, del
1520, lartista, amato e onorato da tutti per il suo carattere
generoso e solare, muore. Vasari ci spiega come Raffaello
fosse persona molto amorosa e affezionata alle donne, e di
continuo presto ai servigi loro, ci ricorda che egli, promesso
sposo di una nipote del cardinal Bibbiena, amando invece
clandestinamente e oltre misura la Fornarina, continu fuor
di modo i piaceri amorosi, onde avvenne che una volta fra
laltre disordin pi del solito, fu colto da una violenta febbre e senza aver osato confessare i suoi stravizi ai medici,
che lo salassarono, si spense il 6 aprile, lo stesso giorno in
cui cadeva il suo trentasettesimo compleanno. In questa
morte, cos drammatica ma anche paradossalmente cos vi-
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TORO
21 APRILE 21 MAGGIO
PRIMO SEGNO DELLELEMENTO TERRA FISSO
DOMICILIO PRIMARIO DI VENERE
CORRISPONDENZA STAGIONALE: LA PRIMAVERA PIENA
Il Toro il primo segno di Terra e come gli altri segni fissi coincide con la fase culminante della stagione. Il suo ritmo si fa pi pacato rispetto ai tempi frenetici del periodo
precedente, allinsegna dellAriete: lesistenza del singolo perde la sua importanza egocentrica, diventa veicolo di una nuova vita, in profonda comunione con la natura.
IL MITO
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emana dalla scena sono espressione della placida stagione governata dal Toro e dello spirito gentile dei nativi che vedono la
luce sotto legida di Venere.
Un possente toro in corsa, i muscoli tesi nello sforzo, il
muso abbassato, spicca sul fondo blu lapislazzuli nel settore dedicato ad aprile nel palazzo di Schifanoia, a Ferrara. Gli astri
della costellazione delimitano i contorni dellanimale. Anche
in questa scena, attribuita a Francesco del Cossa, lanimale simbolo circondato dalle allegorie dei decani, i tre periodi in cui
veniva suddiviso il mese. La figura che sormonta il Toro, un
uomo seminudo che indossa un vistoso turbante bianco e dei
calzari, e regge in mano una grande chiave bianca, potrebbe essere il custode del segno, che apre la porta alla primavera. Le figure unelegante dama davanti ad un bambino a sinistra e
un uomo in piedi davanti ad un cavallo al passo, in una mano
una freccia, nellaltra una sorta di serpente/drago arrotolato
sotto gli occhi di un enigmatico cagnolino a destra sono state
interpretate rispettivamente come la felicit materna e la dissolutezza. Nella fascia superiore il trionfo di Venere ricco di
IL TORO NELLARTE
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se stessa. Lopera che riassume tanto le caratteristiche del pittore quanto quelle del segno la Morte di Sardanapalo, realizzata nel 1827/28. Il tema, lolocausto del leggendario sovrano
assiro che prima di suicidarsi fece distruggere tutto ci che era
servito al suo piacere, compresi donne, paggi, cavalli e cani,
ben si addice al Toro, che difende oltre la morte i suoi possedimenti e i suoi beni, di qualunque natura essi siano. A ci si
aggiungano i rossi e gli ori, toni dominanti nella tavolozza, il
ritmo rapido, la fluidit del disegno, ma soprattutto il fremito
di piacere, le espressioni di dolore voluttuoso di queste donne
dalle forme sontuose, i corpi inarcati come se si offrissero allamore anzich al sacrificio, in un abbraccio tra morte e godimento supremo, tra agonia ed estasi.
Aspetti tipici del Toro sono concentrati nella personalit
debordante di Salvador Dal, nato a Figueres l11 maggio
1904. Al di l degli eccessi, del gusto per le provocazioni e il paradosso, va sottolineata la sua profonda conoscenza della storia dellarte e dei maestri del passato, nata dalla convinzione
che lo studio e lassimilazione della tradizione classica siano un
punto di partenza imprescindibile per qualsiasi artista; anarchico pi in apparenza, quindi, in realt saldamente ancorato
alla tradizione figurativa. Inoltre va notato il fortissimo legame
con la materia e con le sue trasformazioni: luniverso di Dal
fatto di oggetti dalle forme assurde, misti ad elementi prodotti
dalle libere associazioni di pensiero. E qui entrano in gioco le
teorie di Freud, altro celebre rappresentante del segno, con il
quale Dal stabilir un duraturo rapporto. Unaltra significativa costante nella sua produzione lattenzione per il motivo
del cibo associato al sesso, come metafora del ciclo della vita. I
noti orologi molli furono concepiti dopo una cena a base di
un supermolle camembert; i motivi sessuali ricorrono in
modo quasi ossessivo, per esempio nelle varie versioni del Pane
antropomorfo. A questa predominanza di valori sensuali di
marca squisitamente taurina bisogna aggiungere un elemento
altrettanto significativo: lattrazione per il denaro, verso cui
Dal risulta assai sensibile, tanto da spingere lex amico Breton
a coniare lacido soprannome Avida Dollars, ricavato dallanagramma di Salvador Dal.
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GEMELLI
22 MAGGIO 21 GIUGNO
PRIMO SEGNO DELLELEMENTO ARIA MOBILE
DOMICILIO PRIMARIO DI MERCURIO
CORRISPONDENZA STAGIONALE: LAPICE DELLA PRIMAVERA.
Stagione di passaggio, quella dei Gemelli, primo segno dAria, che si avvia verso
lestate con la mutevolezza atmosferica tipica delle fasi di transizione. La natura ormai fecondata si concede una pausa, mentre i frutti ancora acerbi occhieggiano tra le fronde. I
giorni e le notti hanno uguale durata, luce e buio si equivalgono.
IL MITO
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laltra furba e capace di autocontrollo, quella di Polluce, si avvicendano senza mai davvero fondersi luna nellaltra, se non
nel momento del sacrificio estremo. La duplicit la chiave del
segno, in continua oscillazione tra una parte divina, capace
di sentimenti purissimi, di intuizioni geniali, e una parte terrena, pragmatica, controllata, anche un po malandrina.
Del resto, il governatore del segno Mercurio, il giovane
Dio dai piedi alati, messaggero degli dei, maestro di comunicazioni e di scambi, protettore dei commercianti (Mercurius ha
la stessa radice di merx, merce), dei viandanti, ma anche dei
ladri. La sua immagine spicca nella pagina miniata del codice
quattrocentesco De sphaera mundi, sopra i due segni di cui signore, Gemelli e Vergine.
Mercurio lErmes dei Greci (e lerma il pilastro che veniva posto ai crocevia), figlio di Zeus e di Maia, la pi giovane
delle Pleiadi: enfant prodige, fugge subito dopo il parto, inizia
a parlare prestissimo, ruba una mandria ad Apollo e fa procedere le bestie allindietro per non far scoprire la direzione che
ha preso. Poi trova una tartaruga, la uccide, ne svuota il guscio
e tende lungo la cavit alcune corde con il budello di un paio
di buoi sacrificati, inventando la lira. Apollo lo raggiunge, Mercurio prima nega, poi confessa, ma Apollo, affascinato dalla
lira, se la fa cedere in cambio del bestiame rubato.Questa
solo una delle tante vicende che ruotano intorno a questo simpatico furfante dellOlimpo, che anche lastro pi veloce del
sistema, il pi vicino al Sole (da cui il legame con Apollo in
molti episodi in cui protagonista).
Una delle pi felici rappresentazioni del Dio offerta da
Botticelli nella Primavera: un giovane slanciato, le membra nervose, che con il caduceo, dono di Apollo, tiene lontani i venti
temporaleschi e protegge il giardino di Venere.
Lastro guida regala ai nativi del segno unintelligenza brillante, la pi pura dello Zodiaco, unestrema facilit di parola e
di scrittura, doti di improvvisazione, adattabilit, versatilit,
sensibilit artistica, rapidit sia fisica sia intellettuale, ma anche,
per contro, superficialit, incostanza, dispersivit, un certo
gusto per la recitazione, fino ad arrivare alla menzogna.
Come il metallo omonimo, che per la sua condizione fisica,
allo stato liquido, scorre su qualsiasi superficie lo si collochi ed
guizzante e inafferrabile, linflusso di Mercurio fa s che i Ge-
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melli raramente si soffermino a lungo su qualcosa, alla continua ricerca di nuovi stimoli, di un nuovo pubblico da incantare, di nuovi amori. Nei sentimenti si manifestano le maggiori
difficolt per il puer aeternus, leterno fanciullo dello Zodiaco,
che ama soprattutto la sua libert e rifugge le situazioni troppo
impegnative.
Sintesi della vita attiva rappresentata dallAriete, e della vita
contemplativa vagheggiata dal Toro, nellenergia creatrice dellintelletto, i Gemelli rappresentano la scoperta del mondo circostante, a partire dalla famiglia (il legame con i fratelli), e poi
fuori, nel vasto mondo dei rapporti, degli scambi, dei brevi
viaggi: adolescenti desiderosi di mettersi alla prova, che talvolta
ripiegano non tanto nel rassicurante conforto del Materno,
come far il Cancro, ma nella compagnia dei coetanei, nella
camaraderie sbarazzina dellamicizia. Il Gemelli giovent,
brezza leggera in una giornata afosa, aria che tutto sorvola e
che penetra ovunque, capace anche di trasformarsi in vento
impetuoso.
La duplicit della natura gemellare (mai doppiezza, per)
fa s che i nati nel segno si distinguano non solo nelle lettere e
nelle arti, ma anche nella passione per i numeri, che rappresentano il massimo dellastrazione cui i cerebrali Gemelli aspirano.
I GEMELLI NELLARTE
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con in mano la lira, laltro un falcetto, a simboleggiare la duplice natura, creativa e concreta, dei nativi. A sinistra, il sol in
circulo ispirato a testi astrologici come il trattato di Michele
Scoto, un doppio disco giallo e arancio, a indicare la potenza
dellastro nel periodo maggio/giugno.
Il mese rappresentato da un giovane togato, seduto al
centro sotto un padiglione ottagonale aperto su uno sfondo di
alberi, circondato da personaggi che gli porgono rami (forse
un ricordo della festa delle Calendas Majas, ancora praticata in
Lombardia alle soglie del XVI secolo), da contadini con gli attrezzi della fienagione, altri che colgono ciliegie, ai suoi piedi
due paggi con un paniere di ciliegie. Un tono festoso, ma al
tempo stesso solenne, nutrito da riferimenti classici a partire
dalla figura centrale, domina la scena, in cui la puntuale illustrazione delle attivit agricole proprie del periodo maggio/giugno si unisce alla rappresentazione seria del primo segno
umano dello Zodiaco, e alla sua vocazione al gioco, allo
svago, alla socializzazione.
GLI ARTISTI DEL SEGNO
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Il segno dei Gemelli stato generoso di artisti in tutti i secoli della storia dellarte, da Drer a Gauguin, da Pontormo
ad Escher, a Constable; n c da stupirsi se si considerano
quella creativit e sensibilit, unite allabilit manuale, che sono
tra le pi spiccate caratteristiche dei nativi.
Vede la luce in quello che per molti antichi testi il primo
giorno del segno, il 21 maggio 1471, Albrecht Drer. Una solidit ancora tutta taurina contraddistingue molta della sua
produzione, in cui la precisione materica si coniuga ad un cromatismo timbrico e corposo, ma il modo in cui lartista si rappresenta in alcuni autoritratti ci offre unimmagine di s
squisitamente mercuriale. NellAutoritratto con i guanti del
1498, la posa classica di tre quarti, labbigliamento e lacconciatura curatissimi, i dettagli preziosi dellabito, lo sguardo vivo
e indagatore, disegnano limmagine di un giovin signore colto
ed elegante, cui la fama precoce ha regalato un elevato status, e
piena consapevolezza del ruolo anche sociale dellartista, unito
alla sicurezza di s e dei propri mezzi intellettuali: un matre
penser, non certo un semplice artigiano dei pennelli. E tutta la
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biografia di Drer segnata dalla sete di sapere, dalla mentalit mercantile e dalle doti di comunicazione tipiche del segno:
dai viaggi-studio in Italia, allimpulso dato alla grafica, con i
cicli di incisioni che sono un eccezionale mezzo di divulgazione
e che godevano di un ottimo mercato; allamicizia con Willibald Pirckeimer, sofisticato intellettuale e fine umanista stimato da Erasmo da Rotterdam e da Martin Lutero; fino ad
arrivare ai trattati scritti con chiaro intento didascalico, frutto
della continua ricerca sui principi razionali della natura, che
portarono Drer da una considerazione intuitiva dellarte ad
una intellettuale.
Laria pura dei Gemelli scorre nelle terse atmosfere e sulle
vaste praterie del Suffolk immortalate da John Constable,
grande paesaggista inglese anticipatore del plein air impressionista, nato l11 giugno 1776. Instancabile osservatore della natura e delle variazioni atmosferiche, nella duplice veste di artista
e di proprietario di mulini, Constable ha lasciato innumerevoli schizzi dal vero, tra cui si distinguono i bellissimi studi di
nuvole, eseguiti di getto, con mano impaziente, ma puntigliosamente corredati dellora, della stagione, della definizione
scientifica: cirri, cumuliformi, nembi, e cos via. Nella loro fresca immediatezza, gli schizzi di Constable, in cui si avverte
quasi fisicamente laria che circola liberamente, e muta quasi
davanti ai nostri occhi la forma delle nuvole, hanno la perfezione e la qualit di un dipinto compiuto.
Lamore per la matematica e i calcoli propria di molti Gemelli, il gusto per il gioco, meglio se tutto mentale, informa di
s la ciclopica produzione matura di Maurits Cornelis Escher,
lartista olandese nato il 17 giugno 1898. La sua arte ruota intorno ad unico concetto fondamentale, quello dello spazio, riprodotto per non secondo le leggi scientifiche della
prospettiva, ma secondo accorgimenti geometrici che spingono
al limite la nostra percezione, rendendola ambigua di fronte a
un universo di oggetti impossibili. Il tema del doppio in
Escher applicato alla spazialit, per cui nella stessa raffigurazione di un oggetto possono coesistere due soluzioni contrarie, ci che avanti finisce per apparire dietro, il concavo
convesso e viceversa, la vista dallalto si confronta con quella dal
basso. La duplicit rafforzata dal contrasto tra il bianco e il
nero proprio delle incisioni predilette dallartista.
CANCRO
22 GIUGNO 22 LUGLIO
PRIMO SEGNO DELLELEMENTO ACQUA CARDINALE
DOMICILIO DELLA LUNA
CORRISPONDENZA STAGIONALE: LINIZIO DELLESTATE, CON IL CAMBIAMENTO DI ROTTA DEL MOVIMENTO SOLARE DOPO IL SOLSTIZIO ESTIVO.
Il Cancro il primo segno dAcqua, cardinale perch segna con il solstizio linizio di
una stagione, lestate. La maturazione dei frutti conclude la prima fase del ciclo vegetale,
la natura appagata assume un ritmo ricettivo/passivo, mentre le giornate iniziano impercettibilmente ad accorciarsi. Il raccolto imminente, le messi cadranno presto sotto la
falce del mietitore: il pensiero si ripiega su se stesso e il proprio passato, si intensificano i
valori affettivi, garanzia di un nuovo, futuro ciclo di fertilit.
IL
MITO
Nella palude di Lerna vive Karkinos (in greco, granchio), un grande crostaceo allevato da Era, sposa di Zeus,
nemica mortale di Eracle, figlio illegittimo del marito.
Mentre Eracle impegnato nella lotta contro Idra, bestia
immonda met cane met serpente che faceva strage di persone e armenti con il fiato velenoso delle sue innumerevoli
teste, Era decide di inviargli contro Karkinos. Il granchio
si avvia lentamente, e quando arriva vede leroe impegnato
a tagliare le teste dellIdra che di continuo ricrescono, in
una lotta furibonda; Karkinos si attacca con le chele possenti al tallone di Eracle, che per reagisce di scatto, e
schiaccia lanimale. I frammenti del guscio infranto fanno
strazio delle sue carni molli e bianche. Anche se Karkinos
ha fallito nel suo compito, Era riconoscente ne pone la figura in cielo, tra le costellazioni dello Zodiaco.
CARATTERISTICHE
DEL SEGNO
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IL CANCRO
NELL ARTE
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vane allievo ha dato vita ad uno straordinario bestiario, ancora pi suggestivo per la particolare tecnica adottata: un
fondo di azzurrite, su cui splendono gli elementi astronomici, realizzati in foglia doro. Per il calcolo della posizione
indubbia lassistenza da parte di un astronomo, forse quel
Paolo Dal Pozzo Toscanelli, amico di Brunelleschi autore
del complesso della Sagrestia Vecchia legato alla famiglia
Medici, patroni della Chiesa. Purtroppo non sappiamo a
quale illustre personaggio, o a quale evento, si leghi il prestigioso omaggio. La committenza dellopera va comunque
ascritta al capostipite della dinastia, Cosimo il Vecchio, con
il quale inizi una tradizione di grande interesse per lastrologia che prosegu fino alla fine del 500 ed testimoniata
da numerose commissioni su temi astrologici da parte dei
Medici. Unaltra bella rappresentazione del segno, questa
volta in forma di bassorilievo, quella del ciclo collocato
nella Cappella dei Pianeti del Tempio Malatestiano di Rimini. Lopera fu completata nel 1450 dallo scultore fiorentino Agostino di Duccio per volont di Sigismondo
Malatesta, signore di Rimini, uomo di profonda cultura
astrologica, che probabilmente partecip allideazione della
serie insieme allastrologo Basinio da Parma. I bassorilievi
presentano i pianeti, alcuni stanti, altri su carri trionfali,
affiancati dai rispettivi segni zodiacali, con alcune interessanti particolarit iconografiche. Al Cancro, per esempio,
viene dato un notevole spazio: sotto lanimale simbolo, realizzato con un rilievo pronunciato, c limmagine di un
paesaggio montuoso, e di una citt bagnata da un mare
tempestoso, su cui si fa strada faticosamente un imponente
vascello (la Luna, signora del segno, regola le maree). In un
altro pannello raffigurata lisola di Delo, luogo di nascita
di Apollo, su cui posto un elefantino, simbolo araldico
dei Malatesta. Al Cancro, dunque, affidato il compito di
celebrare il potere di Sigismondo e della sua dinastia: la
citt infatti Rimini, che sarebbe posta sotto il segno dello
Scorpione, ma che qui attribuita al Cancro, segno di Sigismondo, nato nel 1419, nel giorno del solstizio destate,
porta del Sole, momento di discesa delluomo sulla terra,
secondo Macrobio. Sigismondo, dunque, simboleggiato
dallelefantino, assimilato ad Apollo/Sole, sceso a Rimini
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GLI
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104
proiezione della sua corazza, rifugio, nido di affetti, ha giocato un ruolo fondamentale: per acquistare e arredare la residenza sulla Breestraat, la prestigiosa via di Amsterdam
dove si era trasferito nel 1639, il pittore spese cifre enormi,
e si indebit; inizi a chiedere compensi sempre pi elevati
per i suoi dipinti, sollecitando i pagamenti e accontentandosi poi di cifre inferiori a quelle pattuite, finch nel 1658
dovette venderla per rifondere i creditori. Come per tutti i
nativi del segno, poco amanti dei problemi pratici della
vita, il denaro solo un mezzo e non un fine; nel caso di
Rembrandt, un mezzo per soddisfare anche la mania del
collezionismo, altro aspetto tipico dei Cancro che conservano tutto, ed estendono anche agli oggetti esterni il loro
amore per il passato. La collezione di naturalia (conchiglie,
fossili, animali imbalsamati) e di artificialia (busti, dipinti,
incisioni, disegni, costumi, armi) raccolta dal pittore nel
corso della sua attivit era vastissima e di carattere enciclopedico e possiamo immaginare il dolore che cost a Rembrandt doverla alienare per racimolare un po di denaro.
Un po Edipo, un po Narciso, il nativo ha un rapporto particolare con la sua immagine, che contempla continuamente in un processo di analisi e di introversione. A questo
proposito colpisce il numero davvero considerevole di autoritratti lasciatoci da Rembrandt: non meno di 30 dipinti,
26 acquerelli, 12 disegni, realizzati con diverse finalit,
come studi di fisionomia, riflessioni sul proprio ruolo di
artista, autocelebrazioni. Ed straordinaria la progressione
con cui Rembrandt si rappresenta, da pittore in abiti alla
moda, o in costumi elaborati, testimonianza dello status
raggiunto, fino alle immagini consunte, incerte degli anni
60, dal colore steso in modo sciolto e corposo, lavorato in
rilievo in modo da catturare la luce e proiettare sulla superficie ombre reali, i lineamenti che da flaccidi (linflusso
della Luna rallenta il ricambio e d ai nativi un non so che
di indefinito nei tratti, un aspetto privo di contorni precisi), si fanno sempre pi indeterminati e come corrosi dallombra che avanza dal fondo, presagio della fine
incombente, avvenuta allet di 63 anni. Marc Chagall
vede la luce il 7 luglio 1887 a Vitebsk, in Russia, primogenito di una numerosa famiglia di fede ebraica hassidica. La
madre, che lo ha sostenuto nella scelta di dedicarsi alla pittura, contraria alla fede ebraica, e in generale la grande famiglia allargata, composta oltre che dai genitori e dagli otto
fratelli, anche da nonni e zii, occuperanno un posto di rilievo nella mente dellartista per tutta la vita. Pittore-poeta,
Chagall ha saputo creare, nella sua totale esplosione lirica
(Andr Breton) una straordinaria sintesi tra letteratura, folklore e simboli religiosi, tra cultura ebraica, tradizione russa
ed esperienze occidentali, da Matisse a Gauguin. Il suo universo onirico popolato da animali (mucche, capre, gatti
soprattutto) e da una galleria di personaggi, dal maestro,
allubriacone, dal curato al matto, tra i quali spicca il violinista girovago, emblema dellebreo errante, perennemente incamminato sulla strada verso casa. Egli riassume
una serie di figure a lui care, radicate nel suo mondo di ricordi infantili, dallo zio al nonno al vicino di casa che gli
insegna a suonare lo strumento, e pi in generale fa riferimento al violinista che allieta le feste ebraiche, parte integrante della cultura favolistica russa. Chagall fa rivivere un
mondo incantato e fantastico, di notti stellate e isbe nella
foresta, di amanti sospesi in aria e candide spose, di madri
amorevoli, di acrobati e saltimbanchi, di villaggi addormentati nella neve e sorvolati da capre e cavalli, dai colori
irreali e imprevedibiliUn mondo di valenze tipicamente
cancerine, in cui lamore universale, rappresentato dagli innamorati che si sollevano in volo leggeri come piume portate dal vento, sempre al centro della sua visione, vero ed
unico motore dinamico delluniverso.
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LEONE
23 LUGLIO 23 AGOSTO
SECONDO SEGNO DELLELEMENTO FUOCO FISSO
DOMICILIO DEL SOLE
CORRISPONDENZA STAGIONALE: LESTATE PIENA
Secondo segno di Fuoco dopo lAriete, il Leone coincide con la fase culminante dellestate, quando il sole allo Zenit, le messi biondeggiano, la natura elargisce i suoi frutti
con generosit. il periodo della massima esplosione delle energie vivificanti del cosmo.
Il senso di pienezza e di espansione vitale, tipico di questa fase stagionale, si riflette sulla
natura dei nativi, dotati di sicurezza ed ottimismo.
IL
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MITO
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e il tramontare del sole. Le effigi dei leoni sorvegliano lingresso delle citt, come si ammira tuttora nella Porta di Micene; due leoni erano accovacciati ai piedi del trono di
Salomone, sommo giudice dellantichit; nel Medioevo, i
leoni affiancavano il seggio vescovile, da cui si diceva che i
giudizi ecclesiastici avvenivano inter leones, et coram populo; e ancora alla fine del XVI secolo San Carlo Borromeo raccomandava che si ornassero di leoni le porte delle
chiese. Il Leone, dunque, un custode temibile (hic sunt
leones, si scriveva nelle antiche carte geografiche a indicare
le insidie che si celavano nelle zone inesplorate); e un re, da
rex, colui che regge, che retto, e pu quindi amministrare
la giustizia.
CARATTERISTICHE
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DEL SEGNO
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IL LEONE
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NELL ARTE
ARTISTI
114
DEL SEGNO
PAGINA A FIANCO: Paolo Veronese, Trionfo della Divina Sapienza, 1559-61, affresco sulla
volta della Sala dellOlimpo,
Maser (Treviso), Villa Barbaro.
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pensione a staccarsi da s che sono alla base dellatto creativo; e forse anche lincertezza della carriera artistica non
congeniale ad un individuo che vuole a tutti i costi emergere e brillare. Tra le non numerose personalit di artisti
del segno ci soffermiamo in particolare su due che bene
esprimono le valenze leonine: Giuseppe Pellizza da Volpedo
e Andy Warhol. La luce intensa del sole, in contrasto drammatico e quasi programmatico con lombra, protagonista
dellopera di Giuseppe Pellizza, nato a Volpedo, in Piemonte, il 28 luglio 1868. Tutti i pi bei dipinti dellartista
sono intrisi di una luminosit diffusa e radiante come un
pulviscolo doro, e costruiti sullantitesi, carica di una forte
connotazione simbolica, tra zone dombra e luce piena, tra
buio e sole. Ladozione della tecnica divisionista accresce
la potenza luminosa del colore, molto pi di quanto non
avvenga in altri artisti contemporanei, come Segantini, Previati o Morbelli. Anche nel Quarto Stato, nonostante la luce
sia quella del tramonto, una luce dalla tonalit scura,
quantunque dardeggiata dal sole, come afferma lo stesso
pittore, la massa dei lavoratori avanza in pieno sole, le tese
dei cappelli che proiettano unombra scura sui volti, il selciato in primo piano uniforme, quasi sbiancato dal forte
chiarore. Quando Pellizza decide di dedicarsi al paesaggio
puro, la sua ricerca culmina nel Sole nascente del 1904, un
vero e proprio inno allastro, come egli scrive in una lettera del 1906: Il sole che nasce affascina, abbaglia e invade
la natura, tutta sottomettendola al suo influsso. In verit il
grande e potente spettacolo sfugge ai nostri piccioli mezzi
di riproduzione, ma mi pareva ora che la pittura lo abbordasse; non pi con lintenzione di ridurlo ad un freddo
schema, mafino a imprigionare nella propria materia colorata un raggio della sua luce. Eloquente poi lautoritratto del 1898/99: latteggiamento regale dellartista, che
si rappresenta a grandezza naturale, circondato dai libri nel
suo atlier, in abbigliamento elegante, lo sguardo fisso oltre
lo spettatore, rispecchia una manifesta volont di isolamento, la consapevolezza del proprio ruolo sociale e laffermazione perentoria della propria individualit, tratti
tipicamente leonini. Il gusto dello stare in scena, sotto la
luce dei riflettori, stato una costante nella vita di Andy
117
VERGINE
24 AGOSTO 23 SETTEMBRE
II SEGNO DELLELEMENTO TERRA MOBILE
DOMICILIO DI MERCURIO
CORRISPONDENZA STAGIONALE: LA FINE DELLESTATE,
COLTO
La Vergine, secondo segno di Terra dopo il Toro, coincide con il periodo in cui si ammassano nei granai i raccolti, si preparano le conserve da consumare nella brutta stagione.
Smorzato il solleone, tutto si acquieta, mentre la terra, spossata, si appresta a ricevere le
prossime sementi. Il paesaggio si colora di toni acquerellati, gi autunnali.
IL
MITO
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ch questi insegni agli uomini lagricoltura. Come Persefone, anche il seme del grano deve trascorrere al buio i mesi
invernali, prima di poter emergere alla luce del sole, e tornare alla vita. Nei primi secoli dellera cristiana questa figura assimilata a Maria, Vergine (macula non est in te),
e madre.
CARATTERISTICHE
120
DEL SEGNO
Del resto, il governatore del segno Mercurio, dio dellacume intellettuale e della chiarezza di pensiero, che la
Vergine condivide con i Gemelli; ma qui Ermes non si manifesta nella veste brillante, superficiale, tutta rivolta allesterno, tipica dei nati in giugno. Quello domiciliato nella
Vergine un Mercurio calcolatore (ricordiamo che Mercurio ha la stessa radice di merx, merce), che dona ai nativi
unintelligenza solida e analitica, raziocinante pi che razionale, amante dei dettagli; e unironia che spesso rivela
uno spirito critico tagliente e caustico, poco disposto a tollerare negligenza e pressapochismo.
L A VERGINE
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NELL ARTE
GLI
125
forme (territorio di elezione dellopposto Pesci), a conservare lo status quo si traduce sul piano estetico nel rigore formale di Jean-Auguste-Dominique Ingres, che vede la luce
il 29 agosto 1780 a Montauban (Tolosa). Personalit complessa e sfaccettata, Ingres rappresenta al massimo grado la
perfezione dello stile, dote di cui la Vergine appare naturalmente ricca pi di tutti gli altri segni. Riduttivamente
considerato campione del neoclassicismo (da cui la polarit antagonistica con il romantico Delacroix) anche per
come egli stesso si definiva, un conservatore di buone dottrine e non un novatore, Ingres un uomo dordine, che
incarna gli ideali e il gusto del ceto dirigente del suo tempo,
in un momento in cui questo costretto dalla Storia ad arroccarsi su posizioni difensive. Nei suoi insuperabili ritratti
Ingres mette in campo una capacit di osservazione penetrante e puntuale: i personaggi sono ripresi con unobiettivit spassionata ed analitica, erede di quellesprit de clart
che lIlluminismo aveva lasciato in dono alla cultura francese. Inflessibile e polemico come ogni Vergine che si rispetti, Ingres ha difeso per tutta la sua lunga e alterna
carriera la sua teoria del Bello ideale contro gli eccessi
espressivi e sentimentali dei Romantici. proprio nellidealizzazione della linea rispetto alla agitazione prodotta dal colore, nella valorizzazione del contorno e nella
progressiva eliminazione del tutto tondo che emerge la lucida razionalit virginiana, in perfetto equilibrio tra emozione e tendenza allastrazione. Nei nudi, in particolare,
miracolosamente sorvegliati e al tempo stesso sensualissimi,
si rivela quel lato caratteristico dei nativi, emotivamente
freddi, riservati, quasi puritani, ma che sotto la vernice del
perbenismo possono nutrire segrete, insospettabili, infuocate passioni: simili in ci allelemento Terra cui appartengono, che cela abissi profondi, grotte misteriose, gallerie di
labirintica complessit, e che trasforma in un lento e inesorabile processo tutto quanto custodisce nelle sue viscere.
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BILANCIA
23 SETTEMBRE 22 OTTOBRE
II SEGNO DELLELEMENTO ARIA CARDINALE
DOMICILIO DI VENERE
CORRISPONDENZA STAGIONALE: LEQUINOZIO
DI AUTUNNO, QUANDO LA
Con la Bilancia ha inizio lautunno, e si apre il ciclo invernale. Le ore di luce sono pari
a quelle di buio, mentre inesorabilmente si va verso il progressivo accorciarsi delle giornate. La natura, rivestita di toni ruggine e oro, si prepara ad una nuova fase, eliminando
ogni scoria del passato. il momento in cui va scelto il seme migliore e il terreno pi
adatto in cui piantarlo, per garantire la qualit del futuro raccolto.
IL
MITO
Anticamente, la costellazione della Bilancia non esisteva, ma si identificava con le chele, o pinze, dello Scorpione, che occupava una vasta porzione di cielo. Di origine
probabilmente sumera, presso i Greci non citata, mentre
a Roma viene reintrodotta nel 46 a.C. da Giulio Cesare per
ragioni calendariali. Il termine Bilancia (Libra) fu preferito
a quello di Pinze, forse anche perch luguale lunghezza dei
giorni e delle notti alla fine di settembre si associava facilmente con limmagine di una bilancia. lunico asterismo
inanimato dello Zodiaco, collegato alla figura di Astrea,
spesso sovrapposta a Dike, la divinit della Giustizia, che
regge lago del bilanciere astrale e della quale abbiamo parlato in relazione al segno della Vergine. Il mito va a nostro
parere integrato con la suggestiva vicenda, pure legata al
segno, di Amore e Psiche e del loro travagliato rapporto.
Psiche amata ogni notte da un misterioso personaggio,
che gli dei le hanno proibito di vedere: la fanciulla non resiste alla tentazione e una notte, quando lamante si ad-
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CARATTERISTICHE
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DEL SEGNO
La Bilancia rappresenta lequilibrio psichico tra coscienza e pulsioni inconsce, tra spirito e materia, e il tentativo di raggiungere una sintesi armonica tra gli opposti.
La figura di Astrea/Dike definisce una caratteristica fondamentale dei nativi: un profondo desiderio di giustizia,
capace di prese di posizione nette e radicali, che si traduce
nella volont di denunciare le disuguaglianze, in un fortissimo impegno civico e sociale, responsabilit, senso del
dovere, partecipazione sentita ai problemi degli altri, nutrita da profondi valori morali. Anche nella lettura legata
al mondo rurale e ai ritmi della natura notiamo come il
compito della Bilancia sia quello di selezionare il seme migliore e il terreno pi adatto, e per farlo occorrono un lucido, severo criterio di scelta e un rigore implacabile nel
discriminare tra ci che bene e ci che male.
Del resto, la Bilancia il settimo segno: se, come abbiamo detto, la Vergine chiude il semicerchio inferiore
delleclittica zodiacale, e fino a quel punto i vari segni
hanno affrontato il problema della definizione della propria identit, con la Bilancia inizia il percorso del semicerchio superiore, in cui lidentit si proietta verso
lesterno, verso gli altri, in una lettura che vuole essere non
pi soggettiva ma oggettiva, capace di incidere e trasformare in meglio la realt. LAriete, in posizione opposta
alla Bilancia, il Big Bang cosmico, il numero uno, lag-
gressivit dellIo allo stato puro, la forza bruta che deve vincere linerzia della materia per mettere in moto la grande
ruota zodiacale; al contrario, la Bilancia la coppia (i nativi sono naturalmente portati alle unioni regolari, fidanzamenti e nozze), lIo ben integrato nella societ civile,
che deve darsi delle regole per una pacifica convivenza; il
dubbio, la mediazione, la riflessione, lanalisi, per giungere,
alla fine, al giudizio, equilibrato ed equo, ma anche inflessibile. Dietro a questi aspetti si nasconde la forte influenza
esercitata sui nativi dal pianeta Saturno, governatore del
Capricorno, che si trova in esaltazione nella Bilancia: Saturno il pianeta della logica, del controllo, del giudizio e
della legge. Oltre al severo influsso di questo pianeta, i bilancini godono per fortuna della protezione (e qui ci ricolleghiamo al mito di Amore e Psiche) di Venere, signora del
segno, in condivisione con il Toro; la sua benefica presenza
dona ai nativi un sincero amore per il bello, doti artistiche,
raffinatezza, savoir faire, senso della misura, classe, uniti ad
un aspetto spesso bello, di una bellezza regolare ed elegante.
La Bilancia, i cui piatti oscillano perennemente tra morbidezze venusiane e rigidit saturnine, si blocca sovente in un
continuo valutare i pro e i contro di ogni azione, che porta
allimmobilismo e ad unapparente freddezza. Ma lidealismo che anima i nativi profondo, come autentico il loro
impegno sociale e il loro altruismo; laspirazione alla perfezione e alla purezza che a volte li fa sembrare un po alteri e distaccati.
L A BILANCIA
132
NELL ARTE
Liconografia della Bilancia, specie nei cicli pi antichi, presenta talvolta particolarit dovute al fatto che in origine, come si detto, la costellazione non esisteva
autonomamente. Cos appunto, come una bilancia retta
dalle chele di uno scorpione, si presenta il bel rilievo scultoreo che orna il portale dello Zodiaco della Sacra di San
Michele, un complesso monastico medievale posto in una
scenografica posizione che domina la strada tra il Piemonte
133
mesi/zodiaco, in una forma che i seguaci di Antelami ripeteranno poi in molte altre chiese. Ispiratosi inizialmente al
realismo vivido di Wiligelmo, Antelami presto ne rinnova
i contenuti, con una moderna adesione ai modelli transalpini, forse maturata durante un soggiorno in Provenza. Le
sculture di Parma uniscono realismo e monumentalit, sintesi formale e immediatezza narrativa.
GLI
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SCORPIONE
24 OTTOBRE 22 NOVEMBRE
II SEGNO DELLELEMENTO ACQUA FISSO
DOMICILIO DI MARTE E PLUTONE
CORRISPONDENZA STAGIONALE: LAUTUNNO
SEMINA
IL
MITO
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tini), signora delle selve e ostinatamente vergine, che accende il suo desiderio; oltraggiata, la dea ordina alla Terra
di aprirsi e dal sottosuolo sorge terribile un micidiale scorpione che, fulmineo, colpisce con il suo pungiglione velenoso il tallone del cacciatore, uccidendolo. Artemide,
riconoscente, per premio colloca in cielo lanimale, ma
anche Orione, a memoria dellevento. Ecco perch, si dice,
quando si alza allorizzonte la costellazione dello Scorpione,
tramontano le stelle di Orione, in fuga dal minaccioso insetto.
CARATTERISTICHE
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DEL SEGNO
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amniotico, fresco e rigenerante, del Cancro, n quello infinito delloceano in cui nuotano i Pesci; lacqua putrescente e melmosa di una palude, ferma in superficie ma
brulicante di vita sommersa nel fondo; liquido seminale,
scarto espulso dal corpo (il segno governa lapparato riproduttivo e quello escretore), sangue mestruale necessario alla
fecondazione, veleno, che a piccole dosi e ben impiegato
pu anche diventare farmaco. La morte apparente del Sole
nella stagione corrispondente al segno, (non a caso i riti in
onore dei defunti si svolgono in questo periodo dellanno),
indispensabile, come il seme piantato sottoterra, per far
riposare la natura; morte quindi come conditio sine qua non
per la rigenerazione. Cos lo Scorpione, dominato da Marte
come lAriete, affronta le dure battaglie quotidiane non con
latteggiamento baldanzoso e incosciente del primo segno,
ma con la consapevolezza un po triste e disincantata che la
lotta necessaria, e la sconfitta una eventualit da mettere
in conto. Attratto dal mistero, ha un sesto senso nello scoprire gli inganni; non a caso, come governatore del segno,
a Marte stato affiancato Plutone, signore degli Inferi, che
regna sottoterra, nellombra di uneterna notte. Posto allestremo del sistema solare, il pianeta, scoperto nel 1930,
percorre la sua orbita in 249 anni: un percorso lentissimo,
come lenti, anche se incisivi e profondi, tali da segnare a
volte lintera umanit, sono i suoi effetti. Plutone ribellione, rivolta, in nome della giustizia o del potere, non importa; sesso, non sano ma perverso, anomalo, snaturato;
inquinamento; cancro, inteso come crescita rivoluzionaria e incontrollata delle cellule. Alla terra feconda e vitale del Toro si oppone il sottosuolo cupo e tenebroso, ma
anche ricco di tesori nascosti, di Plutone; influsso che d ai
nativi un fascino magnetico, note di creativit, o meglio
ancora trasformative, attrazione verso ci che segreto,
verso le inesplorate regioni dellinconscio e i demoni che
in esse si nascondono; in attesa della freccia scagliata verso
lalto del segno successivo, il Sagittario.
LO SCORPIONE
NELL ARTE
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di raggrupparli per elementi di appartenza; cos lo Scorpione posto in mezzo agli altri due segni dAcqua, Cancro e Pesci. Tutto incentrato sullossessione dellinesorabile
scorrere del Tempo, fitto di immagini allegoriche che alludono alle costellazioni, alle stagioni, alle et delluomo, al
perpetuo succedersi del giorno e della notte, questo capolavoro di intaglio al contempo una compiuta espressione
del gusto estetico del 600, bizzarro ed enfatico, e della sua
volont di stupire.
Un atletico Orione, il mitico cacciatore legato al segno
dello Scorpione, il corpo punteggiato dagli astri della costellazione, appare ben in evidenza, tra lUnicorno e il Cane
maggiore, nella stampa colorata a mano, opera di Sir James
Thornhill, artista che illustr lAtlas Coelestis di John Flamsteed. Celebre astronomo inglese, promotore della costruzione dellosservatorio di Greenwich, acerrimo rivale di
Newton per tutta la vita, in questa stampa, tratta dal suo
Atlas Coelestis pubblicato postumo nel 1729, si manifesta
un gusto artistico non privo di una certa favolistica arguzia.
Al 1819 risale un capolavoro di arte decorativa come
il vaso jardiniere in legno e bronzo dorato della Duchessa
dAngoulme, conservato al Louvre. Sul legno scuro si rincorrono i segni zodiacali dorati, tra i quali si distingue lo
Scorpione per finezza di lavorazione ed efficacia rappresentativa. Un tempo tema prediletto dallaristocrazia, soggetto ricorrente di volte e pareti di saloni di rappresentanza,
dopo la perdita di interesse registrata nei secoli XVII e
XVIII a fronte delle scoperte scientifiche e dei progressi
dellastronomia, nell800 le raffigurazioni astrologiche vengono relegate a mere formule ornamentali per oggetti e arredi, divertissment da salotto privi di significati particolari.
ARTISTI
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DEL SEGNO
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di una genialit sempre lucida e critica, la voracit insaziabile nel bruciare in pochi anni la carriera dellartista tradizionale legato alla rappresentazione della realt per
imboccare la via di uno sperimentalismo eretto a sistema,
caratterizzano la vita e larte di Pablo Picasso, che vede la
luce a Malaga il 25 ottobre 1881. Il vitalismo esasperato
del pittore, paragonabile a quello di Hemingway, unito alla
sua volont eversiva, tipicamente plutoniana, lo porta ad
attingere a piene mani tanto dai maestri del passato, come
Goya o Drer, quanto dai vasi greci, dallarte africana, da
colleghi come Van Gogh, Bonnard, Puvis de Chavannes,
Czanne, fino ad arrivare a citare se stesso, per avere sempre nuove forme come stimoli allespressione della sua urgenza creativa. Anche dal punto di vista umano, Picasso
incarna uno dei tratti pi caratteristici dello Scorpione,
cio una certa tendenza alla crudelt e al sadismo, come testimoniano le sue numerose amanti e compagne, amate con
gelosia e possessivit, ma abbandonate con freddezza al loro
destino, indifferente alle loro sofferenze, una volta che la
passione si era estinta. Locchio di Picasso quello privo
di scrupoli morali dello Scorpione; anche quando, nel periodo blu e rosa, rappresenta derelitti e miserabili, come lui
stesso era e si sentiva, in atteggiamenti mortificati e affranti, ci che risulta alla fine non un senso di cristiana
piet, che anzi del tutto assente nel pittore, ma piuttosto
il venir meno delllan vital in queste creature oppresse e
disperate. Da questo momento in poi Picasso celebra la
morte dellarte in presa diretta sulla realt e inaugura la
nuova via dellarte che parla unicamente e solo di se stessa,
via maestra su cui ancora oggi si muove larte contemporanea.
La carica eversiva e trasformativa plutoniana investe
lopera di Ren Magritte, nato a Lessines, in Belgio, il 21
novembre 1898. Magritte attua in pittura una sovversione
radicale, non gridata ma non per questo meno efficace,
concentrandosi sui contenuti anzich sullo stile. In apparenza tranquillo borghese, dalla vita grigia e monotona,
priva di eventi significativi, Magritte non lo mai stato
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SAGITTARIO
23 NOVEMBRE 21 DICEMBRE
III SEGNO DELLELEMENTO FUOCO MOBILE
DOMICILIO DI GIOVE
CORRISPONDENZA STAGIONALE: I PRIMI FREDDI, LINIZIO
ZIONE
DELLA GERMINA-
Le brume dellautunno lasciano il posto alla prima neve. Sotto la bianca coltre, il
seme, protetto dai rigori invernali, incomincia lentamente a germinare. Oltre la morte
simbolica della natura, celebrata dallo Scorpione, si fa strada la speranza nella prossima
rinascita, con il superamento della condizione contingente. Dopo il 13 dicembre, il
giorno pi corto che ci sia, le giornate cominciano impercettibilmente ad allungarsi.
IL
MITO
Invaghitosi di Filira, figlia di Oceano, Kronos si trasforma in stallone per ingannare la moglie Rea, e si unisce
alla ninfa. Dallamplesso nasce un essere mostruoso, met
uomo met cavallo; ma al di l dellaspetto, il centauro
Chirone possiede molte doti: saggio, sa guarire, esperto
in astronomia, conosce le leggi, un eccellente insegnante,
e la sua scuola in Ellade frequentata da dei ed eroi. immortale, Chirone; colpito da una freccia avvelenata scagliatagli contro da Eracle, non pu morire, ma
condannato a soffrire per sempre a causa della ferita che
non si rimargina. Allora Zeus lo libera dallimmortalit e lo
eleva in cielo come costellazione, in ricordo della sua saggezza. Ben diverso il centauro Nesso, degno esponente
della stirpe beona e attaccabrighe dei Centauri nata da una
storia di violenza tra la dea Era e il malvagio Issione. Colpito a morte da Eracle per aver insidiato la sua bella moglie
Deianira, Nesso si vendica, subdolamente suggerendo a
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CARATTERISTICHE
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DEL SEGNO
La leggenda di Chirone e Nesso, i due centauri dallindole cos diversa, luno buono e sapiente, laltro violento e
vendicativo, ci introduce alla duplice natura del Sagittario,
per met umana, per met animalesca, divisa tra anima e
istinto, tra spirito e materia, tesa a conciliare gli opposti e
a superare i propri limiti. Questultimo aspetto simboleggiato dalla freccia impugnata dallarciere e puntata verso
lalto, verso un bersaglio lontano, in senso sia fisico sia metaforico, cui egli punta, per poi, una volta centrato, rivolgersi subito ad uno nuovo. Le due nature si alternano in
una dialettica spesso faticosa per il nativo, che si indirizza
a volte verso mete idealistiche ed elevate, a volte, al contrario, verso obiettivi materialisti, di carriera o ascesa sociale, in cui emerge la tendenza a una certa vanagloria, la
rissosit, il gusto per il godimento immediato, per un facile
edonismo. La sua vera forza sta nella straordinaria energia:
dopo il perfezionismo virgineo, dopo limmobilismo bilancino e i grovigli interiori dello Scorpione, ecco nel nono
segno del cerchio zodiacale il pieno liberarsi delle potenzialit a lungo trattenute o compresse. Fiamma azzurra
dello spirito che tende a elevarsi, quella del III segno di
fuoco, fiamma che scalda ma non brucia, come fa il rosso
fal incendiario dellAriete, luce che vorrebbe illuminare
soprattutto il prossimo, e non solo se stesso, a differenza
del fuoco dorato ed autoreferenziale del Leone. La carica
vitale, lottimismo, la fiducia nei propri mezzi, lespansivit spingono il Sagittario a partire alla scoperta di territori inesplorati (non a caso, il segno governa le gambe);
grandi esploratori o missionari, i nativi vogliono incorporare nella propria sfera dazione tutto ci che riescono a
conquistare, con la convinzione, in perfetta buona fede, di
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IL SAGITTARIO
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NELL ARTE
Un atletico centauro, dalla lunga barba bionda, circondato da raggi, il busto girato in direzione opposta a
scoccare la saetta che gi si distacca dallarco al massimo
della tensione, domina la parte superiore della pagina riservata a novembre delle Heures de Rohan, uno dei pi interessanti codici miniati del primo 400. Il libro opera di
un anonimo pittore e miniatore francese, che costruisce le
composizioni senza profondit, con evidenti sproporzioni,
unendo le raffinatezze lineari e le tonalit brillanti tipiche
del Gotico internazionale ad elementi popolareschi, fino a
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dimenticare il ciclo di Pinturicchio nel Palazzo di Domenico della Rovere, di poco anteriore rispetto allarrivo di
Peruzzi a Roma. Il ciclo anche un esempio di cultura rinascimentale matura da parte di un artista che, formatosi
sul gusto mantegnesco, aderisce ai modi di Raffaello, unendoli ad uneleganza formale piena di grazia, memore della
tradizione senese, espressa compiutamente nella decorazione preziosa e ricchissima dal punto di vista narrativo del
soffitto chigiano. Le caratteristiche muscolari del segno
sono espresse come meglio non si potrebbe nella rappresentazione lasciataci da Giovanni Antonio da Varese, detto
il Vanosino, sulla volta della Sala del Mappamondo in Palazzo Farnese, a Caprarola, databile al 1573 circa. Un nerboruto centauro si slancia al galoppo sullo sfondo del cielo,
di un bel blu brillante; gli astri della costellazione punteggiano il torso possente, i muscoli ben evidenziati nel gesto
di tendere il grande arco dorato, la groppa del candido cavallo inarcata nellimpeto del movimento. unimmagine
di indubbia efficacia descrittiva, che ben sintetizza la natura espansiva, tutta proiettata allesterno, alla conquista di
nuovi orizzonti, tipica del nono segno dello Zodiaco.
ARTISTI
DEL SEGNO
Non particolarmente incline allespressione della propria creativit, perch poco propenso a perdersi nei suoi
meandri interiori, sempre proiettato allesterno, il Sagittario non prodigo di personalit artistiche, ma quelle che
troviamo spiccano nel panorama del loro tempo.
Edvard Munch un esempio interessante di Sagittario
la cui carica vitale e ottimistica stata come stroncata da
circostanze di vita particolarmente avverse, che hanno inciso su una personalit in formazione, segnandola per sempre. Nato ad Oslo il 12 dicembre 1863, ancora bambino
perde la madre, poi la sorella Sofia, quindi improvvisamente anche il padre. Lui stesso di salute cagionevole, (condizione aggravata nel corso degli anni dallalcolismo),
oppresso da uneducazione rigidamente puritana e morali-
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CAPRICORNO
22 DICEMBRE 20 GENNAIO
III SEGNO DELLELEMENTO TERRA CARDINALE
DOMICILIO DI SATURNO
CORRISPONDENZA STAGIONALE: IL SOLSTIZIO DINVERNO
Nella fredda stagione del Capricorno, il Generale Inverno celebra il suo trionfo: giornate rigide e brevi, oscurit diffusa, paesaggi dai toni metallici, privi di colore. Attanagliata
dal gelo, la terra pietrificata difende la vita del seme sepolto. Tutto tace, nel silenzio di una
natura spoglia e desolata, che sembra divenuta ostile alluomo, e invita al raccoglimento.
IL MITO
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Il mito di Kronos/Saturno uno dei pi drammatici, collegato ai temi del potere e della colpa, dellespiazione e del riscatto, e soprattutto del fato, legge inesorabile, cui anche gli dei
devono sottostare, in un aspro cammino evolutivo. Storicamente, lavvento di Zeus sul trono dellOlimpo allude al passaggio dal culto primitivo delle forze naturali a una religione
celeste, con creature soprannaturali che governano i destini degli
uomini. Quella del decimo segno zodiacale non la terra grassa
e feconda del Toro, n quella che fa dono di s della Vergine;
la terra dura e secca dellinverno, mutata in roccia, granitica,
fredda, plumbea; ma dentro la montagna, a volte, si celano vene
aurifere, tesori nascosti, pietre preziose, polle dacqua purissima...
Lanimale-simbolo, la capra, o stambecco, frugale e solitario, sinerpica per le pi ripide salite, in una faticosa ascesa/ascesi
verso le vette, pago di vedere il mondo sotto di s; ma la coda di
pesce che sostituisce le zampe posteriori allude alla vita interiore,
alle potenzialit di elevazione e di rinascita dello spirito. Cos
il nativo, che vede la luce in una stagione infausta: coriaceo, innanzitutto, sorretto da una forza di volont che gli permette di
resistere a tutte le prove, per dure che siano, senza mai perdersi
danimo. Paziente e lungimirante, egli dotato di un profondo
senso del tempo, che lo rende in grado di affrontare progetti a
lunghissima scadenza e di portarli avanti senza fretta; il suo cammino verso la meta lento ma inesorabile, con una determinazione che non conosce sprechi o distrazioni, in un isolamento
che non si trasforma mai in emarginazione. Segreto, silenzioso,
introverso al limite dellaridit, opportunista, il Capricorno sacrifica volentieri gli affetti sullaltare dellambizione, nella sua
spietata marcia verso il successo, alla conquista del potere, che
gli piace esercitare nellombra, dietro le quinte, ritrovandosi
spesso solo; condizione peraltro vissuta senza drammi, anzi con
il compiacimento di chi basta a se stesso; ma sotto la maschera
dellimpassibilit, dellautocontrollo, del senso del dovere, pu
sonnecchiare in lui linsaziabile Pan, il capro lascivo, protagonista del Sabba, simbolo di Satana per la demonologia medievale.
Lavaro e il misantropo di molieriana memoria anche dotato
di una distaccata autoironia, di un fine umorismo, anche se un
po nero, nutrito da una visione della vita pessimista e disin-
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IL CAPRICORNO NELLARTE
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rappresentazione di sapore schiettamente realistico e popolaresco ambientata in unampia sala con volta a crociera, aperta
su uno sfondo urbano innevato, contro il quale si stagliano le sagome di due alberi spogli e scheletrici. Al centro campeggia un
grande pentolone, dove cuociono salsiccie e salumi; si celebra
luccisione del maiale, un momento di festa caratteristico del
mondo contadino, ispirato ai Tacuina sanitatis medievali, sottolineato da sapidi dettagli descrittivi: un uomo gonfia un otre
fatto con le interiora, per farne un palloncino verso cui tende le
braccia un bambino; alcuni contadini portano in braccio un maialino; uno attizza il fuoco, due fidanzati sorvegliano la cottura.
In primo piano, sul pavimento, alla rinfusa, notiamo scarpe
messe ad asciugare, ortaggi di stagione, una bassa seggiolina da
bambino, una ciotola, due maiali con il muso in un trogolo, un
coltellaccio. La scena allude anche ai Saturnali, la licenziosa festa
che si svolgeva dal 17 al 23 dicembre in onore del dio, protettore dei contadini e della semina (satus significa seminagione).
Secondo Virgilio, infatti, Saturno dopo la prigionia si era rifugiato nel Lazio, e l aveva governato insieme a Giano come re
dellet delloro, insegnando agli uomini lagricoltura. Realizzato tra il 1501 e il 1512 su cartoni di Bramantino, il ciclo di
arazzi una celebrazione del potere di Gian Giacomo Trivulzio,
labile condottiero e stratega grazie al quale i Francesi erano riusciti ad impossessarsi del Ducato di Milano nel 1499. Nel periodo di relativa pace successiva il Trivulzio commissiona
importanti opere darte e darchitettura, che rafforzano il suo
prestigio. Bramantino, lartista prediletto da Gian Giacomo Trivulzio, esprime compiutamente la volont auto-celebrativa del
suo mecenate con questa serie di arazzi eseguita integralmente da
artigiani lombardi: attingendo con eccezionale originalit da svariate fonti e autori, come Ovidio, Macrobio, Igino, Michele
Scoto, Bonvesin de la Riva e i Libri dore, egli fonde elementi
mitologici, motivi tratti dalla classicit o da testi medievali, conoscenze astrologiche e astronomiche. Scene pi solenni e dominate da un aristocratico senso del vivere (cfr. Gemelli
nellarte) si alternano a rappresentazioni come questa, dedicata
al Capricorno, specchio di vita delle classi subalterne nella Lombardia del primo 500, dallandamento mosso e dal tono rustico;
e riflettono la piena maturit dellartista, il suo stile staticamente
monumentale, simmetrico e austero.
Sin dallantichit il Capricorno per eccellenza il segno del
potere: limperatore Augusto si era posto sotto questa costella-
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ACQUARIO
21 GENNAIO 18 FEBBRAIO CIRCA
III SEGNO DELLELEMENTO ARIA FISSO
DOMICILIO DI URANO E SATURNO
CORRISPONDENZA STAGIONALE: IL PIENO
RADICI
Giornate limpide e fredde, spesso ventose; nellaria una luminosit nuova che preannuncia la primavera, ma siamo ancora nel cuore dellinverno. Sottoterra il seme diventato ormai una pianticella, fragile ma formata, le radici ben sviluppate e affondate nel
terreno.
IL MITO
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LACQUARIO NELLARTE
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di gennaio nella Torre dellAquila, nel castello del Buonconsiglio di Trento. Dominato in alto dal Sol in Acquario, laffresco mostra in primo piano eleganti dame ed
aristocratici signori che, per nulla impacciati dagli abiti di
corte, giocano a palle di neve sulla bianca distesa che fronteggia un imponente castello turrito, con tanto di ponte levatoio; mentre sullo sfondo di una foresta che confina con
arcigne rupi avanzano faticosamente nella neve fresca un
paio di cacciatori accompagnati dai cani. Lincanto della
scena invernale tanto vivido che quasi pare di sentire le
grida divertite delle dame e il latrare dei cani che si perde in
lontananza...Venceslao di Boemia, autore del ciclo nei primi
anni del XV secolo, risolve brillantemente il problema di
cosa raffigurare in uno dei mesi pi duri dellanno a causa
delle avverse condizioni climatiche: ponendo in risalto il
gioco dei nobili anzich il lavoro della gente comune, e insistendo sul concetto di svago, riservato alle lites cortesi, ha
gratificato la committenza, anticipando future evoluzioni
del tema.
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ARTE E ZODIACO PESCI
PESCI
19 FEBBRAIO 20 MARZO
III SEGNO DELLELEMENTO ACQUA MOBILE
DOMICILIO DI GIOVE E DI NETTUNO
CORRISPONDENZA STAGIONALE: LA FINE DELLINVERNO, LULTIMA FASE DELLA
VITA SOTTERRANEA DELLA PIANTA
Stagione di passaggio per eccellenza, quella dei Pesci, che vede la fine dei rigori invernali, terminando a ridosso dellequinozio di primavera. Pu fare ancora un po freddo,
ma le giornate sono ormai illuminate da una luce nuova e il sole dona un piacevole tepore.
Inizia il disgelo: si sciolgono le nevi, scorrono impetuose le acque dai torrenti montani.
Sottoterra, la piantina si prepara a rompere la zolla, e a venire alla luce.
IL MITO
Passeggia Afrodite lungo le sponde dellEufrate in compagnia di Eros, il figlio prediletto. Risatine, cicaleccio tra
madre e figlioma ecco, allimprovviso, la quiete rotta da
un baccano infernale. Avanza minaccioso verso la coppia, tra
sibili e ruggiti, il gigante Tifone dalle cento teste di serpente.
Terrorizzati, Afrodite ed Eros fuggono, trovando scampo nel
fiume, dove si mutano in pesci; per immortalare levento,
Atena colloca in cielo i due pesci come costellazione. Secondo unaltra versione, sarebbe Poseidone, dio delle acque,
che dal suo palazzo di conchiglie in fondo al mare invia in
soccorso a madre e figlio due delfini, poi assunti in cielo da
Afrodite in segno di gratitudine.
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I PESCI NELLARTE
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della Sacra di San Michele a SantAmbrogio di Torino, databile al 1120 circa, rappresenta i due animali dalle forme
tondeggianti che si adattano con particolare naturalezza alla
cornice circolare, costituita da un girale di tralcio che corre
lungo tutto il fregio, inquadrando i simboli delle costellazioni.
Proviene dal castello di Roccabianca, nel Parmense, il
ciclo fatto affrescare dal conte Pier Maria Rossi tra il 1458 e
il 1464 in una sala, oggi perfettamente ricostruita al Castello
Sforzesco di Milano. Prezioso esempio di decorazione cortese, sulle pareti visibile la storia, tratta dalla novella di Boccaccio, dedicata alla fedelt coniugale di Griselda, messa
continuamente alla prova; sulla volta, anchessa integralmente riportata, presente un ciclo astrologico molto originale che raffigura la carta del cielo del conte. La decorazione
particolarmente interessante per due motivi: innanzitutto,
la particolare tecnica utilizzata dallartista ignoto, forse Niccol da Varallo (autore di splendide vetrate per il Duomo di
Milano), che ha realizzato gli affreschi a grisaglia, con figurazioni a monocromo grigio su fondo verde; in secondo
luogo la fonte iconografica, che non tanto riconducibile ai
codici di Arato testo di riferimento per gli artisti del 400
quanto al catalogo stellare di Tolomeo. Le 87 immagini
astrologiche, disposte in 24 scomparti attorno al Sol Iustitiae in rilievo a stucco, comprendono, oltre alle costellazioni
greche e romane, quelle di tradizione egizia e orientale. Le
formule sottilmente goticheggianti, unite al tono favolistico
della rappresentazione, ben si prestano a illustrare il fantastico bestiario zodiacale, in cui spiccano i due Pesci del
segno, come di consueto uniti per le bocche da un laccio,
qui rappresentato in modo molto evidente, che simboleggia
il legame tra passato e futuro.
Ipersensibile, intuitivo, pronto ad evadere nel suo variegato mondo interiore dagli incerti confini, e ad immergersi
nellinconscio pi profondo, il nativo naturalmente por-
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tato allarte e allespressione creativa. Il lungo elenco di artisti nati nei Pesci comprende nomi come Botticelli
(1/3/1445), Rosso Fiorentino ( 8/3/1495),
Renoir
(25/2/1841), Kokoschka (1/3/1886), Balthus (29/2/1908),
ma le caratteristiche peculiari dellultimo segno sono espresse
in modo convincente soprattutto da Michelangelo, Tiepolo
e Lucio Fontana.
Michelangelo, nato il 6 marzo 1475, rappresenta lesempio pi eclatante di un nativo che ha saputo incanalare la
sua magmatica energia interiore entro gli argini di una ricchissima creativit, che abbraccia poesia, pittura, scultura,
architettura. Il carattere dellartista riflette molti lati del temperamento pescino: Michelangelo introverso, facilmente
preda di fantasticherie spesso degenerate in vere ossessioni,
scontroso, avaro (ma in alcuni casi anche prodigo), tormentato, malinconico, mosso da unansia di assoluto, da una religiosit sofferta. Questi aspetti non gli impediscono di
accendersi di incontrollate passioni di nettuniana ambivalenza verso giovani gentiluomini, come verso donne virtuose;
eppure anche le esperienze amorose sono alla fine sublimate
nella contemplazione del divino, con una tendenza al misticismo che emerge anche nella sua produzione poetica. Lintima vocazione religiosa si riflette in un percorso artistico
travagliato: partito dallammirazione per la classicit e dalla
volont di rappresentare la bellezza ideale delluomo, Michelangelo finisce per reagire ai modelli antichi proclamando
che lartista deve rappresentare solo ci che germina dalla
sua mente. Le forme che prima gli parevano riflesso della divinit ora diventano esempi di unumanit vincolata alla
carne e al peccato, che va liberata dal peso della materia.
Questa crisi, religiosa e filosofico/esistenziale, traccia un
solco tra le figure eroiche, solide come roccia, della volta
della Cappella Sistina, e i corpi della parete con il Giudizio,
deformati e contorti quelli dei dannati, privi di peso quelli
degli eletti. la stessa distanza che separa la smaltata bellezza, perfettamente compiuta, della Piet vaticana dalla larvale indefinitezza della Piet Rondanini, a cui Michelangelo
lavora ancora alcuni giorni prima di morire. proprio in
Con il dodicesimo e ultimo segno si chiude il cerchio zodiacale. Alfa ed omega, inizio e fine, evoluzione della materia
che torna al suo principio, molteplicit che si ricompone in
unit, i Pesci segnano la fine dellavventura umana, pronta a
passare a una dimensione superiore, con il ritorno allindifferenziato, al caos primigenio. Dopo tante lotte, passioni, ambizioni, conquiste, il momento della riflessione, del distacco,
del perdersi nel tutto.
Silenzio. Vuoto siderale. Nulla senza tempoma ecco,
esplode allimprovviso la luce accecante dellAriete, fiammata
violenta, Big bang primordiale. Linerzia rotta, si rimette in
moto la grande ruota dello Zodiaco, e con lei gli astri, i pianeti,
il movimento incessante delluniverso, il ritmo perenne delle
stagioni, il succedersi dei giorni e delle notti. E il ciclo eterno
dellesperienza umana pu ricominciare.
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GLOSSARIO
Diamo qui di seguito alcune indicazioni schematiche su particolari aspetti e termini
astrologici che per necessit di sintesi non abbiamo potuto inserire nel testo. Segnaliamo inoltre che abbiamo fornito delle date indicative come inizio e fine dei periodi corrispondenti
ai vari segni zodiacali: le date esatte infatti cambiano di anno in anno e per stabilirle con precisione necessario consultare le effemeridi.
AUTORI
PIETRO DABANO: vissuto tra il 1275 e il 1315 fu medico, filosofo, astrologo, docente alle universit di Padova e Parigi. Deciso assertore della dipendenza di tutti i fenomeni del mondo sublunare dallinfluenza astrale fu condannato per eresia, e pur
scampando al rogo il suo cadavere fu bruciato. I suoi testi principali sono il Conciliator
differenzia rum philosophorum et precipue medico rum e il Lucidator dubitabilium astronomiae. Alle sue teorie fisico-filosofiche sono ispirati gli affreschi del Palazzo della ragione
di Padova.
DECANI, (O DECADI)
Lorigine dei Decani, o Decadi, molto antica, risale probabilmente allEgitto. Il cerchio zodiacale sarebbe diviso in 36 parti, ognuno di 10 gradi. In questo modo, ciascun
segno zodiacale suddiviso in tre decani, ognuno dei quali posto sotto il governo di un
pianeta. Essi sono vigili custodi, forze divine protettrici, confluite nella dottrina astrologica ellenistica grazie a Teucro Babilonese (I secolo a.C.), mentre larabo Albumasar trasmise questa scansione allOccidente medievale latino, il cui principale testo di riferimento
il Corpus hermeticum di Firmico Materno.
CLAUDIO TOLOMEO: vissuto tra il 100 e il 175 circa, stato un astronomo, astrologo e geografo greco. Fra le varie opere ricordiamo il trattato di astronomia Almagesto e
lopera fondamentale per lastrologia classica Tetrabiblos. La sua ambizione di dare allastrologia valore scientifico: partendo dalla data di nascita di un individuo, sarebbe possibile stabilire con precisione tutti i tratti salienti della sua vita futura.
Lastrologia tradizionale classifica i segni dello Zodiaco secondo la natura e gli elementi.
GIULIO FIRMICO MATERNO: senatore siciliano vissuto durante il regno di Costantino; scrisse i Matheseos libri VIII, gli otto libri della conoscenza o dellastrologia, il
testo astrologico pi completo dellantichit, che tratta anche delle Case, dellesaltazione
o caduta dei segni, delle influenze dei pianeti a seconda del loro rapporto con i segni.
Lopera databile al 334/337 d.C., e testimonia di come lastrologia fosse radicata anche
nei pi alti livelli sociali anche alla fine dellImpero, a dispetto di occasionali persecuzioni. Firmico cerca di conciliare il libero arbitrio e il potere delle stelle; lanima, divina,
pu trionfare sulle costellazioni: astra inclinant, non necessitant.
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23/9
22/12
Nellinterpretazione di un tema natale ai segni cardinali si attribuisce la capacit di evidenziare la volont del nativo, unita ad una buona dose di ambizione personale.
I segni mobili sono quelli che corrispondono ad una fase intermedia, tra un solstizio
ed un equinozio, e preannunciano il ciclo seguente:
GEMELLI
VERGINE
SAGITTARIO
PESCI
22/521/6
24/823/9
23/1121/12
19/220/3
195
primavera
estate
autunno
inverno
21/421/5
23/723/8
24/1022/11
21/118/2
La caratteristica che accomuna i segni fissi la volont di vivere con pienezza la propria esistenza e la capacit di trasformare in azioni concrete le energie di cui lindividuo
in possesso.
GLI ELEMENTI
I segni si distinguono anche in base alla classificazione degli stati della materia: igneo
(Fuoco), gassoso, (Aria), solido (Terra), liquido (Acqua). Per gli antichi la combinazione
di questi elementi allorigine del cosmo.Tolomeo, il primo grande codificatore dellastrologia, colleg ogni elemento a tre segni, esprimendo simbolicamente la corrispondenza tra la struttura delluniverso e quella fisica e psicologica dellindividuo.
ELEMENTO
SEGNI
FUOCO
ARIA
TERRA
ACQUA
MELOTHESIA
lassociazione tra ciascun segno e pianeta e le parti del corpo che cadono sotto la loro
influenza (melos significa membro). Questa teoria ha molta importanza nellambito della
medicina antica.
ARIETE
TORO
GEMELLI
CANCRO
LEONE
VERGINE
BILANCIA
SCORPIONE
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI
la testa, il cervello
gola, corde vocali, nuca, collo
orecchie, bronchi e apparato respiratorio, polsi, sistema nervoso
la parte anteriore del tronco: seni, stomaco, ventre
cuore, circolazione sanguigna
mani, intestino
vescica, reni
organi genitali interni ed esterni, apparato escretore
gambe, fegato
colonna vertebrale, scheletro
vene e arterie
piedi, sistema ghiandolare e linfatico
PARANATELLONTA
Dal verbo greco paranatello (sorgo, mi levo presso), il paranatellon lastro o la costellazione extra-zodiacale che sorge contemporaneamente ad un segno zodiacale. Nella
tradizione astrologica antica, fino al Rinascimento, si pensava che le qualit della costellazione paranatellon tendessero a slittare in quella zodiacale vicina. Ad ogni segno corrispondono 30 paranatellon ciscuno. Questi asterismi, dopo quasi un millennio di oblio,
furono reintrodotti da Pietro dAbano nellAstrolabium planum, fonte di numerose opere
pittoriche del Rinascimento. Suggestivi i nomi di molti paranatellonta, come per esempio, Cigno, Pegaso, Auriga, Delfino, Perseo, etc
PIANETI
Dal greco planetes, erranti; il termine stato assegnato dagli Antichi ad ogni corpo che
non occupasse un posto fisso nella sfera celeste, quindi anche al Sole. Oggi si intendono
i corpi celesti opachi che ruotano intorno ad una stella, descrivendo unorbita ellittica, o
moto di rivoluzione, mentre girano anche su se stessi, compiendo un moto di rotazione.
Sono sprovvisti di luce propria e luminosi solo per luce riflessa. stata considerata anche
la Luna, che in realt, ruotando intorno ad un pianeta, dovrebbe pi propriamente definirsi un satellite.
197
Ai 7 pianeti conosciuti fin dai tempi pi remoti, Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte,
Giove, Saturno, sono stati aggiunti anche Urano, Nettuno, Plutone, scoperti in epoche
pi recenti.
La posizione dei pianeti nel cielo al momento della nascita di un individuo, calcolata
con apposite tavole dette effemeridi, determina un grafico detto carta del cielo; in base
ad esso si interpretano le influenze astrologiche e si arriva al tema natale. Il procedimento
astrologico si fonda su una concezione geocentrica: la Terra immaginata al centro del sistema solare ed presa come punto di osservazione.
Ogni pianeta possiede propriet e valenze specifiche; per lastrologia, che ritiene che
il macrocosmo si rifletta nel microcosmo, esiste una corrispondenza tra le caratteristiche
dei pianeti e i segni zodiacali, e tra questi e gli individui.
Le influenze di un pianeta sui segni si classificano in:
DOMICILIO: quando un pianeta ha il suo domicilio in un segno zodiacale, realizza
pienamente la sua natura e conferisce al segno stesso tutti i suoi valori. Per esempio, il Sole,
che ha il suo domicilio in Leone, dona al nativo energia, concentrazione, forza fisica e psichica, coraggio, centralit; in posizione negativa pu dare egocentrismo, superbia, autoritarismo, arroganza, vanit.
ESALTAZIONE: un pianeta esaltato nel segno in cui il suo potere accresciuto al
massimo. Per esempio, il Sole esaltato in Ariete: la virilit, laffermazione dellIo, la sottovalutazione delle difficolt si amplificano nellaggressivit ed impulsivit arietina.
ESILIO: un pianeta in esilio in un segno quando esprime i suoi valori con scarsa intensit. Per esempio, il Sole si trova in esilio in Acquario, segno infatti poco o niente propenso a sopraffare gli altri, molto rispettoso della libert propria ed altrui, diplomatico e
pronto ad assorbire quanto la realt circostante gli offre, ma anche piuttosto privo di senso
dellonore, fedelt ai principi, lealt, doti solari per eccellenza.
CADUTA: un pianeta si dice in caduta quando c incompatibilit fra i suoi valori e
quelli del segno. Per esempio, il Sole in caduta in Bilancia, dove sugli impulsi vitali rappresentati dal Sole prevale il rigore razionale determinato da Saturno.
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200
ARTE E ZODIACO
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Agostino (santo), 32
Alberti Leon Battista, 35
Albumasar, 168
Allori Angelo, detto il Bronzino, 124
Alessandro Magno (re di Macedonia), 15
Al-Sufi Abd al-Rahman, 38
al-Tabari Abu Jafar, 22
Antelami Benedetto, 22, 116, 162
Arato di Soli, 162
Augusto (imperatore romano), 58, 142, 168
Bacon Francis, 124, 126
Balla Giacomo, 89
Balthus, 162
Bandello Matteo, 59
Barbaro Daniele, 98
Barthelemy lAnglais, 55
Basquiat Jean-Michel, 100, 146
Bassano Jacopo, 77
Bassano Leandro, 77
Bassano (famiglia), 77
Baudelaire Charles, 154
Bianchini Giovanni, 32
Bibbiena (cardinale), 60
Boccaccio Giovanni, 110, 162
Boccioni Umberto, 117
Boldini Giovanni, 146
Bonnard Pierre, 126
Borbone (famiglia), 67
Borromeo Carlo, 93
Borromini Francesco, 117
Borso dEste (duca di Ferrara), 58, 68
Botticelli Sandro, 35, 74, 117, 134
Boucher Franois, 117
Bouguerau William, 154
Brahe Tycho, 46, 50
Bramantino, vedi Suardi Bartolomeo
Braque Georges, 69, 70
Breton Andr, 15, 70, 90
Bronzino, vedi Allori Angelo
Brunelleschi Filippo, 84, 152
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ARTE E ZODIACO
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ARTE E ZODIACO
Maturanzio Francesco, 89
Mazzola Francesco, detto il Parmigianino,
116, 146
Medici (famiglia), 84, 98, 142
Merisi Michelangelo, detto il Caravaggio,
40, 117
Miretto Niccol, 68, 104
Monet Claude, 124, 146
Monroe Marylin, 100
Montezuma II (imperatore azteco), 10
Morbelli Angelo, 100
Morisot Berthe, 146
Munch Edvard, 134, 136
Muzio Scevola, 58
Newton Isaac, 50, 124
Nicol (maestro), 24, 80, 114, 159, 160
Onassis Jaqueline, 100
Ovidio, 58, 104, 142
Palladio Andrea, 116
Pantaleone (maestro), 24
Parmigianino, vedi Mazzola Francesco
Pellizza Giuseppe (da Volpedo), 100
Perin del Vaga, 40, 98
Perugino, vedi Vannucci Pietro
Peruzzi Baldassarre, 40, 110, 130, 134
Pesatori M., 83, 93
Pesello, vedi Giuliano dArrigo
Pianta Francesco, 120, 124
Picasso Pablo, 124, 126
Pietro (santo), 98
Pinturicchio, vedi di Betto Bernardino
Pippi Giulio, detto Giulio Romano, 40, 103,
104, 116
Piranesi Giovan Battista, 117
Pirckeimer Willibald, 80
Pisano Giovanni, 24, 25
Pisano Nicola, 24
Pompadour (Madame de), 117
Pontormo, vedi Carucci Jacopo
Porsenna (lucumone etrusco), 58
Pozzoserrato, vedi Toeput Ludovico
Previati Gaetano, 100
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ARTE E ZODIACO
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ARTE E ZODIACO
CREDITI FOTOGRAFICI
THE BRIDGEMAN ART LIBRARY
4, 6, 11, 13, 14, 15, 16, 18 in alto, 20, 21, 22, 30, 31, 33, 36, 37, 48, 49, 52, 54, 70-71, 86, 91,
116, 121, 131, 155, 157, 162-163, 167.
ARCHIVI ALINARI
Roger-Viollet/Archivi Alinari, 12.
Franco Cosimo Panini Editore / su licenza Fratelli Alinari, 72, 132-133.
Archivi Alinari, Firenze, 76, 105.
RMN / Michle Bellot/distr. Alinari, 118.
Archivi Alinari, Firenze per concessione del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, 137.
Raffaello Bencini/Archivi Alinari, Firenze, 142.
BIBLIOTECA ESTENSE UNIVERSITARIA, MODENA / MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVIT CULTURALI
RINGRAZIAMENTI
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Si ringraziano inoltre per aver concesso lautorizzazione a realizzare le fotografie o a riprodurle: il signor Leali del Comune di Mantova per Palazzo Te, padre Giuseppe Bagattini per la Sacra di San
Michele, il signor Giancarlo per il Castello di Roccabianca, il Soprintendente dottor Filippo Trevisani per Palazzo Ducale a Mantova, il dottor Luca Bellingeri della Biblioteca Estense Universitaria
di Modena per aver concesso lautorizzazione a riprodurre le fotografie del De Sphaera Mundi, la
dottoressa Katia del Baldo della Diocesi di Rimini per il Tempio Malatestiano, il dottor Angelo Andreotti del Comune di Ferrara per aver concesso di riprodurre le immagini di Palazzo Schifanoia, la
dottoressa Tasso del Comune di Milano per gli Arazzi Trivulzio, il Soprintendente Architetto Anna
Maria Affanni per Palazzo Farnese a Caprarola, don Mario Poggi e don Aldo Maggi per labbazia di
San Colombano, don Pietro Lievore per il Battistero di Padova, lufficio promozione beni culturali
del Patriarcato di Venezia per lorologio di Francesco Pianta alla Basilica dei Frari, il dottor Giacinto
Cecchetto per il fregio di Castelfranco di Giorgione, la dottoressa Avagnina per Palazzo Chiericati,
la signora Iku per Villa Chiericati, il Professor Ing. G. Volpi Ghirardini della Fondazione dArco per
Palazzo dArco a Mantova, la contessa Volpi e il dottor Furlan per Villa Barbaro a Maser.
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Coordinamento editoriale: Luca Sassi
Revisione testi: Natalie Lanaro
Adattamento grafico: Matteo Gaule
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