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Presentazione
Lamica e brava Nadia Garbellini, autrice di questa bella e semplice guida per LATEX, ha voluto
aiutare quanti vogliono avvicinarsi a questo fantastico strumento, in grado di creare documenti di grande
qualit e senza limitazioni grafiche di sorta. Lidea nasce quasi per caso, mentre si discuteva del manuale
Ubuntu facile che stavo realizzando. In un primo momento, Nadia, pensava di realizzare un capitolo, del
detto manuale su Ubuntu, dedicato a LATEX. Per, andando avanti con la realizzazione dellopera, mi resi
conto, leggendo le varie revisioni, che sarebbe stato restrittivo relegare al rango di capitolo, una cos
completa e ed autonoma guida. Ma proprio perch in origine doveva essere un capitolo del manuale su
Ubuntu, pregai Nadia di utilizzare una scrittura facile, immediata ed alla portata di tutti, anche di coloro che
sono alle prime armi, proprio per conformarsi a criteri di semplicit del manuale. In definitiva abbiamo
ritenuto di dare identit propria a questa bella e facile guida su LATEX.
LATEX un linguaggio utilizzato per la composizione di testi,
soprattutto scientifici ma anche letterari, che permette di ottenere
risultati professionali: impaginazione, tabelle, note, bibliografa, e tutto
quello che comunemente trovate in qualsiasi libro di testo pu essere
realizzato con il vostro computer. . . e un po' di voglia di imparare
qualcosa di nuovo. Il secondo requisito fondamentale. LATEX, infatti,
molto diverso da ci che siete abituati ad usare, probabilmente
Microsoft Word o OpenOffice, sia nell'utilizzo che nella filosofia.
Contrariamente ad altri word-processors, che si basano sul paradigma
WYSIWYG (What you See Is What You Get, 'ci che vedi ci che
ottieni, ossia quello che vedete sul monitor esattamente quello che
ottenete stampando la pagina), con LATEX si lavora in modo
WYSIWYW (What you See Is What You Want, ossia, ci che vedi
ci che vuoi). State utilizzando una sorta di linguaggio di
programmazione, quindi ci che vedete sul monitor il 'codice' che
immettete, grazie al quale potete controllare tutti gli aspetti tipografici
del testo che state componendo.
Eccovi alcuni validi motivi per passare a LATEX.
1. LATEX un software completamente gratuito. Se siete degli utenti di Linux, questo dovrebbe essere gi
un buon motivo, in quanto si inserisce, perfettamente, nella filosofia di questo sistema operativo. Non solo:
LATEX stato sviluppato, in origine, proprio per Unix, che il 'pap' di Linux (e di Mac).
2. LATEX multipiattaforma, cio funziona benissimo con qualunque sistema operativo stiate usando.
Questo significa anche che i documenti scritti su Linux potranno essere tranquillamente letti su Windows.
3. i documenti scritti in LATEX si possono velocissimamente convertire in pdf.
4. LATEX un ottimo strumento non solo per scrivere, ma anche per disegnare, fare tabelle e grafici, fare
presentazioni, ecc
5. LATEX vi permetter di imparare a ragionare con la stessa logica che serve a costruire un programma
informatico.
Add, 18 settembre 2008
Prof. Ing. Antonio Cantaro
Ulteriori Manuali e video guide sul software libero e/o free al sito:
http://www.istitutomajorana.it
Indice
1.1
1.2
1.3
1.4
2
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Come cominciare
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
2.6
2.7
2.8
2.9
3
Introduzione . . . . . . . . . .
1.1.1 Un po' di storia . . . .
1.1.2 L'etimologia . . . . . .
Perch LATEX diverso? . . .
Non poi cos dicile. . . . . .
Se non siete ancora convinti. . .
LAT
Procurarsi
EX . . . . . . . . . .
2.1.1 Linux . . . . . . . . . . . .
2.1.2 Mac OS X . . . . . . . . . .
2.1.3 Windows . . . . . . . . . . .
Procurarsi un buon editor di testo .
2.2.1 Ubuntu . . . . . . . . . . .
2.2.2 Mac . . . . . . . . . . . . .
2.2.3 Windows . . . . . . . . . . .
Ultimi preparativi . . . . . . . . . .
Ora tutto pronto!! . . . . . . . . .
Classi di documenti . . . . . . . . .
2.5.1 Classi principali . . . . . . .
2.5.2 Opzioni principali . . . . . .
Caratteri speciali . . . . . . . . . .
Capitoli, paragra e sottoparagra
La compilazione . . . . . . . . . . .
Un piccolo esempio . . . . . . . . .
Qualcosa in pi
3.1
3.2
3.3
3
3
4
4
5
5
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11
11
11
12
13
13
15
17
INDICE
3.4
3.5
4
Il pacchetto Pstricks
4.1
4.2
4.3
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29
Installare il pacchetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
Cominciamo a disegnare!! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
Come si inseriscono le funzioni matematiche . . . . . . . . . . 32
Capitolo 1
1.1 Introduzione
LATEX un linguaggio utilizzato per la composizione di testi, soprattutto
scientici ma anche letterari, che permette di ottenere risultati professionali: impaginazione, tabelle, note, bibliograa, e tutto quello che comunemente trovate in qualsiasi libro di testo pu essere realizzato con il vostro
computer. . . e un po' di voglia di imparare qualcosa di nuovo.
Il secondo requisito fondamentale: LATEXinfatti molto diverso da ci
che siete abituati ad usare probabilmente Microsoft Word o OpenOce
WordProcessor sia nell'utilizzo che nella losoa.
1.1.1
Un po' di storia
CAPITOLO 1.
L'etimologia
cos
dicile
1.3.
editor di testo sono semplicemente dei programmi, come il blocco note per intenderci, che ci permettono di utilizzare LATEX, cio all'interno dei quali si scrive il codice.
Ma anche di questo avremo modo di parlare in seguito. . .
CAPITOLO 1.
Capitolo 2
Come cominciare
Come abbiamo gi avuto modo di accennare alla ne del capitolo ??, per
cominciare ad utilizzare LATEX, oltre al software stesso, serve un editor di
testo, chi l'interfaccia tramite la quale possiamo comporre i nostri testi.
Abbiamo anche detto che LATEX multipiattaforma. Questo per non
signica che la stessa versione del programma, o lo stesso editor, funzioni
con ogni sistema operativo.
Vediamo quindi nel dettaglio che cosa necessario fare per avere sul nostro
pc tutto ci che ci occorre per metterci all'opera.
2.1.1
Linux
Mac OS X
CAPITOLO 2.
COME COMINCIARE
Una volta completato il download, non dovrete fare altro che installare
tutto sul vostro Mac!
2.1.3
Windows
Ubuntu
Aprendo `Aggiungi/Rimuovi Applicazioni' dal men, potete trovare moltissimi editor adatti a lavorare con LATEX. Alcuni per sono piuttosto dicili da
usare e richiedono molta esperienza. Io vi consiglio invece di installare TexMaker (quello che sto usando io in questo momento!) che davvero semplice
ed intuitivo da utilizzare.
2.2.2
Mac
Il pacchetto che scaricate dal link fornito nel paragrafo 2.1.2 gi comprensivo
di un buon editor di testo. Quindi, se avete un Mac, avete gi tutto quello
che vi occorre.
2.2.3
Windows
2.4.
documentclass [ 1 2 p t , a 4 p a p e r ] { b o o k }
Quello che vedete lo stile con cui stato scritto questo documento. La
classe scelta va in parentesi grae, mentre quelle in parentesi quadre sono
delle opzioni: nel nostro caso, si scelto un carattere di 12pt di dimensione
e una formattazione del testo adatta ad un foglio A4.
Subito dopo la dichiarazione della classe del documento, bisogna indicare i paccheti che si vogliono usare. Il comando da dare in questo caso
\usepackage :
\
\
usepackage [ i t a l i a n ] { b a b e l }
usepackage [ T 1 ] { f o n t e n c }
Come vedete, anche con questo comando possibile scegliere delle opzioni.
I due pacchetti fontenc e babel servono a dichiarare la lingua in cui sar scritto
10
CAPITOLO 2.
COME COMINCIARE
begin { d o c u m e n t }
end { d o c u m e n t }
Tutto ci che verr scritto dopo tale comando verrgnorato, quindi state
bene attenti!!
Subito dopo aver dato inizio al documento, potete cominciare a scrivere.
Per, soprattutto se state scrivendo in stile book, potreste desiderare una
prima pagina in cui compaia il titolo del vostro lavoro e il nome dell'autore,
cio voi. In questo caso vi basta utilizzare i comandi che seguono:
\
title { Il
titolo
del
libro }
\ maketitle
Con \title dite a LATEX qual il titolo del vostro libro, il quale verr
scritto nel punto in cui avete inserito la stringa \maketitle . Potete poi
anche aggiungere:
\
\
author { I l v o s t r o
date { l a d a t a c h e
nome }
volete }
Se non specicate una data precisa, LATEX metter quella del giorno corrente. Se non volete che la data compaia, vi baster lasciare vuote le parentesi
grae.
L'ultima cosa che generalmente trovate all'inizio di un libro l'indice.
Naturalmente, anche questo si pu ottenere con un semplice comando:
\ tableofcontents
2.5.
CLASSI DI DOCUMENTI
11
Classi principali
article: una classe progettata per scrivere articoli non articoli di giornale,
Ce ne sono molte altre, come thesis per le tesi di laurea e report, simile
a book, la cui trattazione per va oltre gli scopi di questa guida, che vuole
essere introduttiva.
2.5.2
Opzioni principali
Le opzioni vanno inserite tra parentesi quadre dopo \documentclass e prima della dichiarazione della classe del documento. Se ne utilizzate pi d'una,
dovete separarle con delle virgole (niente spazi!!).
Detto questo, passiamo in rassegna le principali:
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CAPITOLO 2.
COME COMINCIARE
2.7.
13
2.8 La compilazione
La compilazione il passaggio fondamentale da compiere per ottenere il le
di output (in formato .dvi, .ps o .pdf a seconda del tipo di compilazione
utilizzato). Per eseguire tale passaggio, potete utilizzare i pulsanti presenti
nell'editor di testo che state utilizzando generalmente situati nel men in
alto o, se usate linux, digitare da terminale
latex percorsodocumento.tex
Per documenti senza indice, suciente compilare una volta sola. Per
documenti con indice, bisogna compilare due volte: con la prima si creano
tutti i les ausiliari, e con la seconda l'indice viene inserito nel documento.
Inne, per documenti con indice analitico e/o bibliograa occorrono tre compilazioni: la seconda crea l'indice la bibliograa e la terza lo inserisce nel
documento. Nel caso in cui dovessero esserci degli errori come dei pacchetti
mancanti o dei comandi errati la compilazione vi restituir un messaggio di
errore, generalmente specicandone il tipo e la riga in cui l'errore stesso stato
fatto. Una volta corretto, ripetete l'operazione no a che la compilazione non
andr a buon ne.
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CAPITOLO 2.
COME COMINCIARE
2.9.
UN PICCOLO ESEMPIO
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CAPITOLO 2.
COME COMINCIARE
Capitolo 3
Qualcosa in pi
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CAPITOLO 3.
QUALCOSA IN PI
kpsexpand '$TEXMFDIST'
kpsexpand '$TEXMFLOCAL'
kpsexpand '$TEXMFHOME'
Per quanto riguarda l'albero locale, generalmente il suo percorso /texmf.
Per aggiungere pacchetti bisogna copiare la relativa cartella nella subdirectory /texmf/tex/latex, che potete creare digitando da un terminale:
sudo texhash
Quest'ultimo comando serve ad aggiornare l'albero delle dipendenze di
LATEX e quindi a fargli riconoscere ed utilizzare il pacchetto appena aggiunto.
In alternativa, si pu semplicemente copiare il le di stile nella cartella in
cui avete salvato il le .tex su cui state lavorando.
Alcuni pacchetti richiedono di essere installati in modo diverso. Se vi
dovesse capitare di incontrarne uno, leggete semplicemente la documentazione
che vi viene fornita all'interno dell'archivio, che in genere riporta le istruzioni
per l'installazione nel caso sia necessario utilizzare delle procedure particolari.
3.2.
ESPRESSIONI MATEMATICHE
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20
CAPITOLO 3.
QUALCOSA IN PI
2 x 25
f (x) = x +
+
34
x
2
$f(x)=x2+
\dfrac{2\sqrt{x}}{34}+
\dfrac{25}{x}$
In questo caso c' una distinzione da fare. Se volete che la formula non sia numerata, dovete inserire prima e dopo la formula una
linea contenente $$ . Se invece volete che sia numerata, utilizzate
\begin{equation} e \end{equation} rispettivamente prima e dopo la
formula.
Se volete essere in grado di fare riferimento, pi avanti, alla formula
utilizzando la numerazione che le stata assegnata, aggiungete, subito
dopo \begin{equation} e senza spazi, il comando \label{nomeformula}.
Per richiamarla utilizzate il comando \eqref{nomeformula}: il numero
verr messo in parentesi. Se non le volete, al posto di eqref utilizzate
semplicemente ref .
In questo modo, LATEX gestisce autonomamente tutti i riferimenti incrociati. Se decideste di inserire un'altra equazione prima di quella
richiamata, la numerazione si aggiornerebbe automaticamente.
Ora vediamo un esempio (scritto a caso, senza alcun signicato matematico!!) di ci che potete fare con l'ambiente matematico di LATEX:
\underbrace{2\sin
Z
x-x_{\lambda}{\gamma
3
2 sin x x
+
log
x
+
arctan
x
\delta}}_{prima parte}+
|
{z }
0
{z
}
|
\underbrace{\int_0{\infty}
primaparte
secondaparte
\log x3+ \arctan
x_{\omega}}_{seconda parte}
Leggendo il codice, vedete come si creano esponenti e pedici. In entrambi
i casi, le parentesi grae sono necessarie solo se l'argomento composto da
pi di un carattere, altrimenti potete anche non inserirle.
3.3.
21
AMBIENTI
3.3 Ambienti
Gli ambienti, in LATEX, sono particolari porzioni di testi racchiusi tra i comandi \begin{nomeambiente} e \end{nomeambiente} . Ne abbiamo gi incontrati alcuni (equation ad esempio). Vediamo ora quali sono i principali.
3.3.1
Per quanto riguarda gli elenchi puntati e numerati, i due ambienti principali
sono enumerate ed itemize. La dierenza risiede nel fatto che il primo crea
un elenco numerato, il secondo un elenco puntato. In entrambi i casi, ogni
nuovo punto dell'elenco viene introdotto dal comando \item .
Ad esempio:
1. primo
2. secondo
3. . . .
primo
secondo
...
\begin{enumerate}
\item primo
\item secondo
\item \ldots
\end{enumerate}
\begin{itemize}
\item primo
\item secondo
\item \ldots
\end{itemize}
Per quanto riguarda l'ambiente itemize, pu essere facilmente personalizzato come segue:
& primo
$ secondo
abc insomma come volete
# ...
3.3.2
\begin{itemize}
\item[\&] primo
\item[\$] secondo
\item[\#]
\item[abc] insomma come
volete
\ldots
\end{itemize}
Tabelle
22
CAPITOLO 3.
QUALCOSA IN PI
Vediamo subito un esempio, che ci aiuter nella comprensione del funzionamento di questo ambiente:
Titolo tabella
2 colonne 3
1 2 colonne
1
2
3
a
b
c
begin{tabular}{ccc}
\hline
\multicolumn{3}{c}{Titolo tabella}\\
\hline
\multicolumn{2}{c}{2 colonne}& 3\\
\hline
1 &\multicolumn{2}{c}{2 colonne}\\
\hline
1& 2& 3\\
a& b& c\\
\end{tabular}
3.4.
23
Tuttavia, per fare in modo che tabelle e immagini, siano numerate, abbiano una didascalia e possano essere richiamate in seguito dobbiamo utilizzare due ambienti particolari: table e gure. Per spiegare nella maniera
pi semplice possibile di che si tratta, diciamo che questi due ambienti sono
delle 'scatole' dentro le quali inserire tabelle e immagini a nostro piacimento. LATEX le riconosce e le utilizza per la gestione di numerazioni, indici,
riferimenti e quant'altro.
Ambiente
table
\begin{table}\label{nome}
Tabella creata usando tabular
\caption{didascalia}
\end{table}
Ambiente
gure
\begin{figure}\label{nome}
\includegraphics{file.formato}
\caption{didascalia}
\end{figure}
3.4.1
24
CAPITOLO 3.
ciao
\fbox{ciao}
ciao
\framebox{ciao}
ciao
ciao
ciao
QUALCOSA IN PI
\framebox[4cm]{ciao}
\framebox[3cm]{ciao}
\framebox{\colorbox{yellow}{ciao}}
ciao
ciao
\framebox[4cm]{
\begin{minipage}{4cm}
\centering
ciao\\
ciao\\
\end{minipage}}
3.5.
25
26
CAPITOLO 3.
QUALCOSA IN PI
campi sono in inglese. In inglese editor signica curatore, mentre la parola italiana
`editore' si traduce con publisher. Attenzione a non fare concfusione!!
3.5.
27
Tuttavia, questo sito fornisce degli stili in italiano (a meno che non vogliate
cimentarvi nel'impresa di crearne uno tutto vostro!!)
28
CAPITOLO 3.
QUALCOSA IN PI
\documentclass[12pt,a4paper]{book}
\usepackage[italian]{babel}
\usepackage[T1]{fontenc}
\usepackage{amssymb,amsmath,multicol,tabularx,makeidx,color}
\usepackage{fancyhdr,amsfonts,graphicx,listings}
\usepackage[dcucite]{harvard}
\usepackage{pstricks,pstricks-add}
\usepackage{pst-plot}
\usepackage{pst-node}
\usepackage{hyperref}
\begin{document}
\title{\LaTeX}
\maketitle
\tableofcontents
\include{capuno}
\include{capdue}
\include{capconclusioni}
\bibliographystyle{harvard}
\bibliography{bibliografia}
\end{document}
Capitolo 4
Il pacchetto Pstricks
30
CAPITOLO 4.
IL PACCHETTO PSTRICKS
4.2.
COMINCIAMO A DISEGNARE!!
31
e nale dell'ascissa, vale a dire si specica l'eare della gura entro la quale
la funzione verr rappresentata. Nell'ultima si specica la funzione vera e
propria. Il codice potr apparire piuttosto strano. In realt non si tratta di
una cosa complicata, ma ne parleremo diusamente nel paragrafo 4.3.
Il comando \rput{gradi}(x,y ){oggetto} serve a ruotare un oggetto (ultime grae) di un certo numero di gradi (prime grae) attorno ad un punto a
nostra scelta (parentesi tonde). In questo caso noi abbiamo scelto di ruotare
la funzione plottata in precedenza attorno al punto di coordinate (0, 0). Il
codice riportato in gura 4.3 non completo: il comando si ripeteva molte
volte, e ci siamo limitati a riportarne alcune.
Il comando \pstextpath{path}{testo} serve a disporre un testo lungo
una curva (path: sentiero). Attenzione: normalmente verrebbero tracciati
sia il testo che la curva stessa; se non vogliamo che quest'ultima appaia,
dobbiamo richiederlo esplicitamente tramite l'opzione [linestyle=none] .
Veniamo ora alla gura 4.2, e quindi al codice in gura 4.4 (tralasceremo
ovviamente i comandi gi spiegati in precedenza).
Troviamo due nuovi comandi.
Il primo \psaxes , che serve a tracciare le assi cartesiane. Le opzioni
sono come al solito dichiarate in parentesi quadre in questo caso noi vogliamo
che le assi non siano graduate, e ne specichiamo lo spessore. Subito dopo,
in parentesi grae, specichiamo il tipo di freccia che desideriamo ottenere
(si tratta di un argomento opzionale, senza il quale non comparirebbe alcun
tipo di freccia). Vediamo poi tre coppie di parentesi tonde, che specicano,
rispettivamente, il centro del sistema cartesiano, il punto in basso a sinistra,
e quello in alto a destra.
Il secondo comando \uput[posizione](x, y ){etichetta} , che serve a
posizionare un'etichetta nei pressi di un punto. L'argomento in parentesi
quadre indica il posizionamento dell'etichetta stessa rispetto al punto:
c L'etichetta si posiziona esattamente sul punto (c: center);
l L'etichetta si posiziona alla sinistra del punto (l: left);
r L'etichetta si posiziona alla destra del punto (r: right);
u L'etichetta si posiziona sopra il punto (u: up);
d L'etichetta si posiziona sotto il punto (d: down).
Queste istruzioni non hanno alcuna pretesa di completezza, in quanto le
possibilit oerte dal pacchetto Pstricks sono innitamente pi numerose.
per conoscerle tutte, il rimando di nuovo al sito e al manuale del pacchetto
presente nella documentazione inclusa nella cartella di installazione.
32
CAPITOLO 4.
IL PACCHETTO PSTRICKS
y
y
y
y
y
y
=
x2
= x
= 1000 + x2
3
= xx4
3
= 1000 + xx4
3
= 1000 + xx4 x
x 2 exp
x sqrt oppure x 1 2 div exp
1000 x 2 exp add
x 3 exp x 4 exp div
1000 x 3 exp x 4 exp div add
1000 x 3 exp x 4 exp div add x sqrt sub
4.3.
33
34
CAPITOLO 4.
IL PACCHETTO PSTRICKS
4.3.
35
\begin{pspicture}(-7,-7)(7,7)
\pscircle[linecolor=blue](0,0){3}
\psplot[linecolor=red,linewidth=1pt]{0.01}{2.6}{x 2 exp x ln mul
2 x mul sub}
\rput{15}(0,0){\psplot[linecolor=red,linewidth=1pt]{0.01}{3}{x 2
exp x ln mul 2 x mul sub -1 mul}}
\rput{30}(0,0){\psplot[linecolor=red,linewidth=1pt]{0.01}{3}{x 2
exp x ln mul 2 x mul sub -1 mul}}
\rput{45}(0,0){\psplot[linecolor=red,linewidth=1pt]{0.01}{3}{x 2
exp x ln mul 2 x mul sub -1 mul}}
\rput{60}(0,0){\psplot[linecolor=red,linewidth=1pt]{0.01}{3}{x 2
exp x ln mul 2 x mul sub -1 mul}}
\rput{75}(0,0){\psplot[linecolor=red,linewidth=1pt]{0.01}{3}{x 2
exp x ln mul 2 x mul sub -1 mul}}
.
.
.
\rput{300}(0,0){\psplot[linecolor=red,linewidth=1pt]{0.01}{3}{x 2
exp x ln mul 2 x mul sub -1 mul}}
\rput{315}(0,0){\psplot[linecolor=red,linewidth=1pt]{0.01}{3}{x 2
exp x ln mul 2 x mul sub -1 mul}}
\rput{330}(0,0){\psplot[linecolor=red,linewidth=1pt]{0.01}{3}{x 2
exp x ln mul 2 x mul sub -1 mul}}
\rput{345}(0,0){\psplot[linecolor=red,linewidth=1pt]{0.01}{3}{x 2
exp x ln mul 2 x mul sub -1 mul}}
\rput{360}(0,0){\psplot[linecolor=red,linewidth=1pt]{0.01}{3}{x 2
exp x ln mul 2 x mul sub -1 mul}}
\pstextpath{\pspolygon[linestyle=none](-7,-7)(-7,7)(7,7)(7,-7)}
{\textcolor{nverdolino}{Decidiamo quale sar\ a l'area della
figura: tutto ci\ o che disegneremo dovr\ a stare dentro questi
confini. Questa volta abbiamo scelto un quadrato. Come vedete,
possiamo tracciare linee, curve, cerchi, poligoni,\ldots usando
le lettere dell'alfabeto! E naturalmente, possiamo fare molte,
moltissime altre cose ancora\ldots}}
\pstextpath{\pspolygon[linestyle=none](-6,-6)(-6,6)(6,6)(6,-6)}
{\textcolor{nazzurro}{Possiamo disegnare una figura e ruotarla,
intorno ad un punto a nostra scelta, di quanti gradi vogliamo,
quante volte vogliamo. Oppure possiamo spostarla in qualunque
direzione.}}
\end{pspicture}
36
CAPITOLO 4.
IL PACCHETTO PSTRICKS
\begin{pspicture}(-7,-7)(7,7)
\psaxes[ticks=none,linewidth=2pt]{->}(0,0)(-6.5,-6.5)(6.5,6.5)
\uput[r](6.5,0){$x$}
\uput[u](0,6.5){$y$}
\pstextpath{\uput[u](0.2,0.2){\psplot[linestyle=none]{-2.5}{2.5}
{x 2 exp}}}
{\textbf{Qui abbiamo disegnato il grafico di $x2$}}
\psplot{-2.5}{2.5}{x 2 exp}
\pstextpath{\pscurve[linestyle=none](-6,-6)(-4,-2)(-2,-6)
(0,-2)(2,-6)(4,-2)(6,-6)}
{\textbf{\textcolor{red}{Possiamo tracciare il grafico di
qualunque equazione. Serve un linguaggio particolare, ma
piuttosto facile da imparare\ldots}}}
\end{pspicture}