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europeo comune
di asilo
Affari interni
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(*) Le informazioni sono fornite gratuitamente e le chiamate sono nella
maggior parte dei casi gratuite (con alcuni operatori e in alcuni alberghi e cabine telefoniche il servizio potrebbe essere a pagamento).
IL DOVERE DI PROTEGGERE
I flussi di richiedenti asilo non sono costanti, n distribuiti uniformemente in tutta lUE. Ad esempio, da un picco di 425000
domande presentate negli Stati membri dellUE-27 nel 2001, si
scesi a 200000 nel 2006, ma nel 2012 ne sono state registrate
pi di 330000.
La direttiva relativa alla qualifica di rifugiato modificata chiarisce i presupposti per il riconoscimento della protezione internazionale e consentir quindi di adottare decisioni correttamente
motivate in materia di asilo. Migliorer inoltre laccesso dei beneficiari di protezione internazionale ai diritti e alle misure dintegrazione.
Ora sono state approvate nuove norme a livello dellUE che definiscono standard comuni elevati e potenziano la cooperazione, per assicurare ai richiedenti asilo, dovunque presentino domanda, parit di
trattamento in un sistema aperto ed equo. In breve:
Devono essere assicurate garanzie comuni per coloro che fuggono da persecuzioni e necessitano della protezione
internazionale; i richiedenti asilo devono avere accesso a procedure di asilo eque ed efficienti.
COS LA DIRETTIVA PROCEDURE?
La direttiva procedure(1) disciplina lintero iter di una domanda di
asilo, in particolare: come presentare la domanda, come esaminarla,
che tipo di assistenza fornire al richiedente asilo, come presentare
ricorso e se il ricorso consenta allinteressato di soggiornare sul territorio, cosa fare qualora il richiedente si renda irreperibile o come
gestire le domande reiterate.
La direttiva precedente costituiva, allepoca della sua adozione, il
minimo comun denominatore tra gli Stati membri. Le sue disposizioni si sono spesso rivelate troppo vaghe e le deroghe previste hanno
consentito agli Stati membri di mantenere le proprie norme, anche
quando erano al di sotto degli standard minimi convenuti.
I PROGRESSI PRINCIPALI
La nuova direttiva relativa alle procedure di asilo(2) molto pi precisa: crea un sistema coerente che garantisce che tutte le decisioni in
materia siano adottate in modo pi efficiente ed equo e che tutti gli
Stati membri esaminino le domande in base a norme comuni di elevata qualit.
(1) Direttiva 2005/85/CE del Consiglio, del 1dicembre 2005 , recante norme
minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato (GU L 326 del 13.12.2005,
pag.13).
(2) Direttiva 2013/32/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26giugno 2013 , recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca
dello status di protezione internazionale (rifusione) (applicabile dal 21 luglio
2015) (GU L 180 del 29.6.2013, pag. 60).
Sar fornita una migliore formazione ai responsabili delle decisioni e un sostegno pi tempestivo al richiedente, in modo da
poter esaminare rapidamente la domanda completa. Si tratta di
investimenti che permetteranno complessivamente un risparmio,
dal momento che i richiedenti asilo trascorreranno meno tempo
in strutture di accoglienza pubbliche, diminuiranno le decisioni
erronee e quindi anche il numero di ricorsi costosi.
Le persone che necessitano di unassistenza speciale (ad esempio per motivi di et, disabilit, malattia, orientamento sessuale
o esperienze traumatiche) riceveranno un sostegno adeguato,
compreso un periodo di tempo sufficiente, per spiegare la loro
richiesta. Per i minori non accompagnati le autorit nazionali
nomineranno un rappresentante qualificato.
I richiedenti asilo in attesa di una decisione relativa alla loro domanda devono ricevere il necessario a garantire loro
un livello di vita dignitoso.
COS LA DIRETTIVA ACCOGLIENZA?
La direttiva accoglienza(1) riguarda laccesso alle condizioni di accoglienza dei richiedenti asilo in attesa che la loro domanda sia esaminata: garantisce laccesso allalloggio, al vitto, allassistenza sanitaria e
alloccupazione, nonch a cure mediche e psicologiche.
In passato, le pratiche divergenti tra gli Stati membri rendevano inadeguate le condizioni materiali di accoglienza per i richiedenti asilo.
PRINCIPALI RISULTATI
La nuova direttiva accoglienza(2) mira a stabilire norme migliori e pi
armonizzate sulle condizioni di accoglienza in tutta lUnione.
(1) Direttiva 2003/9/CE del Consiglio, del 27 gennaio 2003, recante norme
minime relative allaccoglienza dei richiedenti asilo negli Stati membri (GU
L 31 del 6.2.2003, pag. 18)
(2) Direttiva 2013/33/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26giugno 2013, recante norme relative allaccoglienza dei richiedenti protezione
internazionale (rifusione) (applicabile dal 21 luglio 2015) (GU L 180 del
29.6.2013, pag. 96).
Prima di poter ricevere asilo, necessario ottenere il riconoscimento dello status di rifugiato o di beneficiario
diprotezione sussidiaria.
COS LA DIRETTIVA QUALIFICHE?
La direttiva garantisce che si tenga maggiormente conto dellinteresse superiore del minore e degli aspetti legati al genere nella
valutazione delle domande di asilo, oltre che nellapplicazione
delle norme sul contenuto della protezione internazionale.
La direttiva migliora laccesso dei beneficiari di protezione internazionale ai diritti e alle misure a favore dellintegrazione. Tiene
maggiormente conto delle specifiche difficolt pratiche incontrate dai beneficiari di protezione internazionale.
Una certa imprecisione delle norme minime contenute nella precedente direttiva ha fatto s che siano rimaste divergenze tra uno Stato
membro e laltro per quanto riguarda le normative e le pratiche in
materia di asilo. Le possibilit di concessione della protezione internazionale possono variare enormemente a seconda dello Stato membro
che tratta la domanda di asilo.
I PROGRESSI PRINCIPALI
La nuova direttiva qualifiche(2) contribuir a migliorare la qualit del
processo decisionale e garantir che coloro che fuggono da persecuzioni, guerre e torture siano trattati in modo equo ovunque nellUE.
La direttiva chiarisce le condizioni per la concessione della protezione internazionale e permette di adottare decisioni pi circostanziate, migliorando lefficacia della procedura di asilo e la
(1) Direttiva 2004/83/CE del Consiglio, del 29 aprile 2004, recante norme
minime sullattribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di
rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonch norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta(GU L 304 del
30.9.2004, pag. 2).
(2) Direttiva 2011/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13dicembre 2011, recante norme sullattribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi,
della qualifica di beneficiario di protezione internazionale, su uno status uniforme per i rifugiati o per le persone aventi titolo a beneficiare della protezione
sussidiaria, nonch sul contenuto della protezione riconosciuta (rifusione)
(applicabile dal 22 dicembre 2013) (GU L 337 del 20.12.2011, pag. 9).
REGOLAMENTO DUBLINO
Ogni domanda di asilo presentata nel territorio dellUnione europea deve essere esaminata e ciascuno Stato membro
dellUE deve essere in grado di determinare se e in quali casi responsabile della gestione di una domanda di asilo.
COS IL REGOLAMENTO DUBLINO?
Il principio fondamentale del regolamento Dublino(1) che la responsabilit dellesame di una domanda incombe principalmente allo Stato
membro che ha svolto il ruolo maggiore relativamente allingresso o
al soggiorno del richiedente nellUE. I criteri per stabilire tale responsabilit sono, in ordine gerarchico, considerazioni di natura familiare,
il possesso recente di un visto o permesso di soggiorno in uno Stato
membro, lingresso regolare o irregolare del richiedente nellUE.
Dallesperienza maturata con il precedente sistema emersa tuttavia
la necessit di affrontare meglio le situazioni di particolare pressione
sulle capacit di accoglienza e sui sistemi di asilo degli Stati membri.
I PROGRESSI PRINCIPALI
Il nuovo regolamento Dublino(2) istituisce procedure efficaci ai fini
della protezione dei richiedenti asilo e migliora lefficienza del sistema
grazie ai seguenti elementi:
la possibilit che il ricorso abbia un effetto sospensivo sullesecuzione del trasferimento per il periodo durante il quale il ricorso
stesso giudicato, insieme alla garanzia del diritto di rimanere
nel territorio in attesa della decisione di un giudice in merito alla
sospensione del trasferimento in pendenza del ricorso;
(1) Regolamento (CE) n. 343/2003 del Consiglio, del 18 febbraio 2003, che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per lesame di una domanda dasilo presentata in uno degli Stati membri
da un cittadino di un paese terzo (GU L 50 del 25.2.2003, pag. 1).
(2) Regolamento (UE) n.604/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del
26giugno 2013, che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello
Stato membro competente per lesame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo
o da un apolide (rifusione) (applicabile dal 1 gennaio 2014) (GU L 180 del
29.6.2013, pag. 31).
EURODAC
Il sistema Eurodac aiuta gli Stati membri dellUE a determinare la responsabilit per lesame delle domande di asilo
grazie al confronto dei dati relativi alle impronte digitali.
CHE COS LEURODAC?
Il regolamento Eurodac(1) ha istituito una banca dati dellUE per le
impronte digitali dei richiedenti asilo. Quando una persona chiede
asilo, ovunque si trovi nellUE, le sue impronte digitali vengono trasmesse al sistema centrale dellEurodac. Operativo dal 2003, lEurodac si dimostrato un ottimo strumento informatico.
I PROGRESSI PRINCIPALI
Il nuovo regolamento(2) migliora il regolare funzionamento dellEurodac.
Definisce nuovi termini per la trasmissione delle impronte digitali, riducendo i tempi tra la loro ricezione e il loro invio allunit
centrale di Eurodac.
Le informazioni sono fornite gratuitamente e le chiamate sono nella maggior parte dei casi gratuite
(con alcuni operatori e in alcuni alberghi e cabine telefoniche il servizio potrebbe essere a pagamento).
Pubblicazioni a pagamento:
Abbonamenti:
DR-04-13-088-IT-C
doi:10.2837/71439