Sei sulla pagina 1di 171

LE ERBE MEDICINALI DI FRATE

ATANASIO
Biografia di p. Atanasio
La V edizione del libro di P. Atanasio Cristofori Erbe medicinali di frate
Atanasio vede la luce a quarantadue anni dalla precedente e alle soglie
dellanno !"#$ c%e segna il centenario della nascita dellAutore.
&onostante il passare del tempo pensiamo per' c%e lapparire del volume nelle
librerie e speriamo anc%e e soprattutto ( nelle case delle nostre valli
trentine) sia salutato come il ritorno di un amico) come laffacciarsi alla
porta di casa della veneranda e bonaria figura del frate c%e ne * lAutore+ una
figura ieratica sullaltare e sul pulpito) ma buona) affabile) umile e
accostabile negli incontri personali e nella vastit, e tenacia delle amicizie.
Cos- intima e affettiva era infatti ritenuta universalmente la connessione fra
luomo) il frate sacerdote) e la sua opera di raccoglitore e distributore di
erbe medicamentose) tra la parola viva e parlata c%e sapeva accostare luomo a
.io) e quella scritta nel suo libro c%e sapeva indicare nella natura la
manifestazione della bont, e provvidenza di .io) da divenire universalmente
conosciuto e c%iamato il frate delle erbe.
Crediamo pertanto c%e non sar, discaro a quanti lo %anno conosciuto e a quanti
ne %anno sentito parlare) premettere a questa edizione postuma un breve profilo
dellAutore) perc%/ la sua memoria rimanga ancora unita alla sua opera.
0acerdote cappuccino
Padre Atanasio Cristofori ( Angelo al battesimo ( nasceva a 1rauno) minuscolo
centro della Valle di Cembra il 23 luglio !##$. A sedici anni scendeva a 4rento)
accompagnato da mamma Cecilia) per c%iedere di essere ammesso tra i frati
cappuccini. Aveva frequentato con profitto le tre classi elementari esistenti
nel paese+ possediamo lattestato della 555 classe del !#"") nel quale la brava
maestra 0peranza Balduzzi lo giudicava molto buono in tutte le materie+ solo
in storia naturale e fisica lo gratificava con appena un sufficiente. 6n po
poco veramente per un futuro naturalista7... 6n certificato del parroco di
1rumes dic%iara c%e il giovinetto era stato istruito da lui per due anni nella
lingua italiana e latina specialmente) non trascurando la storia) la geografia e
la letteratura) nelle quali materie dimostr' grande diligenza e non mediocre
capacit,.
&on gli mancava quindi una preparazione scolastica) sia pure rudimentale) ma
sufficiente per essere ammesso agli studi conventuali.
8a quando il giovinetto) imbarazzato e tremante 9lo raccontava lui) da vecc%io)
sorridendo: si trov' davanti alla figura austera del Provinciale dei cappuccini)
allora P. 5gnazio ;anol da <overeto) e si sent- dire+ siete troppo gracile per
la nostra vita austera+ dovete mangiare ancora due some di polenta) si sent-
perduto. 5ntervenne mamma Cecilia col coraggio e lautorit, materna+ el varda)
padre) c%e l* ben semplizot 9in dialetto) piccolo) ming%erlino: ma l* san)
salo=. E fu accettato.
Entr' nel noviziato a Condino il 23 settembre !">! ed ebbe labito di 0an
?rancesco. Comp- e termin' gli studi ginnasiali nel convento di Arco) la
filosofia a 4erzolas e la teologia a <overeto e 4rento. ?u ordinato sacerdote il
!3 febbraio !">". 8a non ancora predicatore e confessore+ termin' gli studi di
teologia nel !"!2 ed inizi' il suo lungo itinerario nei vari conventi e nelle
parrocc%ie c%e vi facevano capo. 5ncominci' a <overeto) poi a 4rento e
finalmente) nel !"3> approd' a 4erzolas) da dove non si mosse pi@) se non per
morire) nellinfermeria di <overeto l!! giugno del !"A!.
Possediamo un libriccino in cui) fino al !"23 annot' diligentemente le sue
predic%e+ titolo) data) luogo dove le singole predic%e furono recitate. Aveva
quindi un repertorio c%e) almeno nei primi anni mandava a memoria) come del
resto era consuetudine di tutti i predicatori popolari. Poi lesperienza gli
insegn' a conservarne il materiale catec%istico e lossatura della predica)
adattandolo per' ai luog%i) alle circostanze e allambiente) vivacizzandolo con
bozzetti e aneddoti dellesperienza quotidiana. Predicazione eminentemente ed
esclusivamente popolare) dunque. Lo aiutava a farsi ascoltare anc%e il suo
aspetto prestante) dalla barba fluente del profeta e la voce tonante+
raccontava) compiacendosene) di quel prete di montagna 9<uffr/) per
lesattezza:) c%e temeva per le vetrate della piccola c%iesa7
Cos- per cinquantanni+ quaresime) missioni popolari) sagre di paese) con
lung%issime ore di confessionale) con lung%e camminate da un paese allaltro)
sempre pronto a rispondere a c%i lo ric%iedeva e a c%i lo mandava. E lungo la
strada trovava anc%e i suoi &icodemi c%e lo aspettavano per fare la Pasqua)
per i quali non cerano tempi stabiliti) ma tutto lanno era aperto alla
misericordia di .io c%e P. Atanasio portava con s/.
.urante la prima guerra mondiale fu anc%e cappellano militare al 4onale e sulla
Presanella) ma solo per qualc%e mese) perc%/ la vita militare non era fatta per
lui e la divisa gli era pi@ pesante e ingombrante del saio francescano.
5l frate delle erbe
Allinterno della sua vocazione francescana ne nacque ben presto unaltra) in
piena armonia e sintonia con la prima+ quella dellinteresse per la natura) gli
animali) le erbe) i fung%i+ anc%essi creature di .io) dono di .io agli uomini.
Come san ?rancesco avrebbe voluto cantare e cant' di fatto con la sua vita e con
il suo entusiasmo+
Laudato si) mi 0ignore) per sora nostra matre 4erra)
la quale ne sustenta e governa
e produce diversi fructi con coloriti fiori et erba.
?u certamente una vocazione innata) uninclinazione tutta personale. ?orse port'
con s/ dal piccolo borgo natio lamore alla natura e qualc%e nozione attinta
alle conoscenze popolari) ma * certo c%e in convento trov' un clima adatto alla
sua crescita e la possibilit, di apprendere e approfondire ci' c%e gi, sentiva
nellanima. 5n ogni convento francescano c* sempre un giardino per i fiori) un
claustro ingentilito di corolle. ?rancesco stesso) come narrano i suoi primi
biografi consigliava allortolano di adattare a giardino una parte dellorto)
dove seminare e trapiantare ogni sorta di erbe odorose e di piante c%e producono
bei fiori) affinc%/ al tempo della fioritura invitino tutti quelli c%e guardano
a lodare .io) poic%/ ogni creatura sussurra e dice+ B.io mi %a fatta per te) o
uomoC 9Legg. perugina:.
D quanto P. Atanasio stesso ci conferma nella sua Prefazione alla prima edizione
del suo libro+ La causa c%e mi spinse a dare alle stampe questo modestissimo
libretto * doppia+ remota e prossima. La prima risale alla mia giovinezza) e fu
lamore di predilezione alla Botanica. Euestamore) crescendo sempre con gli
anni) mi diede occasione) in convento e fuori) di dedicare tutti i ritagli di
tempo disponibili a questo studio) mediante mezzi didattici) esperimenti e
conversando con persone competenti. .a qui lo studio applicato alla
?ioricoltura) alla ?rutticoltura ed alla 4erapeutica della nostra superba e
lussurreggiante ?lora.
C%i sono le persone competenti c%e lo aiutarono a formarsi la cultura
botanica=
P. Atanasio non pot/ conoscere di persona il suo confratello cappuccino e
conterraneo P. Placido 1iovanella da Cembra c%e fu micologo e naturalista e
avvi' alla conoscenza dei fung%i labate 1iacomo Bresadola) perc%/ questi moriva
nellinfermeria del convento di <overeto nel !">F) mentre fra Atanasio era alle
prese con i latinucci nel vicino ma allora irraggiungibile) convento di Arco. &e
conobbe per' i molti discepoli e visse nel desiderio di raccoglierne leredit,
culturale) anc%e per diritto di patria.
Pi@ tardi) ormai sacerdote) conobbe e fu amico del Bresadola stesso+ benc%/
applicato) pi@ c%e alla micologia) alla fitologia e alla fitoterapia) conosceva
a fondo) lopera bresadoliana) tanto da poterne citare a memoria le pagine dei
due volumi pi@ diffusi) per ogni fungo c%e gli fosse mostrato+ * la
testimonianza di un suo collaboratore. 8olti altri sono gli amici competenti
c%e l%anno aiutato a crescere nella conoscenza della botanica+ egli stesso ne
nomina qualcuno nella citata prefazione) come il Comm. 1iovanni Pedrotti) il
maestro Biasioni) il Comm. Gsvaldo Grsi) direttore dell5stituto Agrario
Provinciale di 0. 8ic%ele) 1uido 0ette) farmacista di Cembra) ecc. &on possiamo
tacere il nome del Prof. 1uido <ovesti del 8inistero dellAgricoltura e ?oreste)
8edaglia dGro della Cultura) suo grande amico e ammiratore al quale si deve la
Prefazione alla 5V Edizione del libro di P. Atanasio.
5n seguito) nel !"FAHFI) a oltre cinquantanni) ebbe modo di frequentare i Corsi
di Erboristeria presso l6niversit, di Padova) dove trov' nuove cognizioni e
altre conferme ai suoi studi autodidattici. 5l Prof. 1iuseppe 1abrielli)
dell6niversit, di ?errara) solandro e erborista) commemorando P. Atanasio nel
JV anniversario della morte presso il convento di 4erzolas) diceva+ A questo
proposito 9di P. Atanasio) studente universitario: ebbi occasione di attingere
c%iari ragguagli dallo stesso direttore dei corsi) il Prof. ?elice 1ioelli) c%e)
divenuto in seguito ordinario di questa disciplina) quindi rettore delH
l6niversit, di ?errara) il caso volle fosse anc%e mio maestro) e c%e con lui
sostenessi la tesi di laurea. <icordava distintamente il 1ioelli del nostro
frate la partecipazione diligente e appassionata alle lezioni) nonc%/ le
spiccate qualit, di cui aveva dato prova nelle esercitazioni e nei
riconoscimenti. .i questa partecipazione diligente alle lezioni *
testimonianza un piccolo bloK di appunti) scritti con meticolosa pazienza)
come da uno scolaretto diligente) durante linsegnamento e gli esperimenti dei
maestri) dei quali ben presto divenne pi@ c%e discepolo) amico e collaboratore)
mantenendosi in frequente corrispondenza. 5l notes * molto sciupato e porta i
segni di una continua e diuturna consultazione.
?rutto di questi studi) ma soprattutto della sua consumata esperienza) della sua
innata intuizione e della conoscenza dei luog%i) e dietro sollecitazione dei
molti amici e ammiratori) * il suo libro Piante ed erbe medicinali della nostra
<egione 4ridentina) vero vademecum della medicina pratica popolare) c%e ebbe
nelle nostre valli ma anc%e fuori) una insperata diffusione. 0i proponeva di
scrivere per il popolo+ 5l libretto * scritto in modo semplicissimo per essere
alla portata di tutti. Per questo %o evitato la terminologia medica) %o
tralasciato quasi tutte le piante velenose 9nella 5 Edizione:) perc%/
nella cura delle malattie) non si avesse a sorpassare. arbitrariamente le
dosi... 9prefaz. alla 5 Edizione:. 5l libretto andr, poi arricc%endosi e
rimpolpandosi nelle successive edizioni. Basta osservare la data e il
progressivo aumento delle pagine per farsi unidea della diffusione del libro e
della cura meticolosa con cui lAutore lo %a curato e seguito.
Ecco lelenco delle varie Edizioni+
5 E.5;5G&E+ P.A.C. 9Padre Atanasio Cappuccino : H Piante ed Erbe 8edicinali
della nostra <egione 4ridentina H Ardesi) 4rento !"F! H pag. I2.
Prefazione dellAutore H duplice indice alfabetico+ delle piante descritte nel
libro e delle malattie e corrispondenti cure.
55 E.5;5G&E+ Padre Atanasio da 1rauno H Cappuccino H Piante ed Erbe 8edicinali
della nostra <egione 4ridentina H 55 Edizione migliorata) ampliata e illustrata
con figure colorate. Ardesi H 4rento H !"F3 H pag. !$>.
Vi * aggiunto un Atlantino in !2 4avole a colori) con nome delle piante in
italiano e latino. LAtlante * stampato ad Esslingen in 1ermania dalla L.?.
0c%reiber Verlag come appendice al libro di C%ristiansens A. 4asc%enbuc%
ein%eimisc%er Pflanzen. 8unc%en) !"!A.
555 E.5;5G&E+ Padre Atanasio da 1rauno H cappuccino H Piante ed Erbe 8edicinali
della <egione 4ridentina H Ardesi H 4rento !"FI H JV H pag. 2$F.
5V E.5;5G&E+ Padre Atanasio da 1rauno H cappuccino H Piante ed Erbe 8edicinali
d5talia con speciale riguardo alla <egione 4ridentina H Ardesi H 4rento !"32)
pag. 2#!.
5V Edizione riveduta) ampliata con nuovo ricettario. La pubblicazione porta
tutti i segni del tempo di guerra+ carta) stampa e soprattutto la mancanza
dellAtlante illustrativo) c%e si pot/ avere solo in un numero limitato di copie
per la difficolt, dellimportazione. Porta la prefazione del Prof. 1uido
<ovesti) Consigliere 0uperiore del 8inistero dellAgricoltura e delle ?oreste.
Alla fine di questa forse troppo lunga enumerazione mi sembra di poter dire c%e
due sono principalmente i meriti dellopera di P. Atanasio) prescindendo dal suo
valore scientifico+ quello di essere riuscito a volgarizzare e rendere
elementare ed accessibile a ogni classe di persone una scienza c%e non * delle
pi@ facili) illluminando soprattutto i pi@ sprovvisti ad apprezzare la ricc%ezza
c%e li circonda nella naturaM e lo spirito di carit, e di fede da cui tutto il
libro * animato.
0criveva nella Prefazione alla 55 Edizione del !"F3+ Possono queste pagine
istruire) consolare e sanare tanti esseri sofferenti ed irrequieti) e dire a
tutti+ &el vostro corpo sano) sana sia pure la vostra mente+ Cmens sana in
corpore sanoC+ affinc%/) essi commossi alla considerazione di questo dono di
.io) nel grande e svariato mondo delle piante) lodino e glorific%ino il .ivino
Creatore.
8a lattivit, scientifica di P. Atanasio non si ridusse alla composizione del
libro) a correggere) aggiungere) c%iarire meglio le procedure pratic%e per la
preparazione delle erbe medicinali) lavoro riservato ai mesi invernali lung%i e
solitari nel convento di 4erzolas) ma appena si apriva la stagione e i primi
fiori e le prime erbe comparivano sulle montagne circostanti) incominciavano
anc%e per il frate le lung%e escursioni nei bosc%i) solo o con amici e
collaboratori e al ritorno) il sacco da montagna era sempre pieno e fragrante di
mille odori e colori.
5ntensa anc%e la sua collaborazione al Consorzio Erboristico <egionale di cui
era membro della Commissione scientifica fino dal !"2" e la partecipazione sua
sempre entusiastica alla fondazione e alla manutenzione dellorto botanico alle
Viotte di 8onte Bondone. Continua e appassionata anc%e lopera di divulgazione
con conferenze e lezioni a gruppi botanici e in particolare ai maestri
elementari. Con questi in particolarmente faceva opera di educazione ecologica.
Proprio in una conferenza ai maestri si augurava di non vedere pi@ quelle
frotte promisque e incoscienti di gitanti e di turisti) salire e scendere dai
nostri monti con la testa nel sacco) calpestare e distruggere vandalicamente
quanto di bello e di autentico il 0ignore ci %a regalato nelle nostre stupende
montagne....
6omo tra gli uomini
La lunga carrellata nella vita e tra gli scritti di P. Atanasio probabilmente
non * ancora riuscita a darci la sua fisionomia umana verace e autentica) come
l%anno conosciuta le genti della Valle di 0ole e di &on c%e lo incontravano
sulle loro strade nelle sue scorribande pastorali e scientific%e. C%i non lo
conosceva= Lapparire della sua figura ieratica di patriarca dalla barba fluente
e dal sorriso ilare di bambino rimasto tale anc%e se cresciuto e invecc%iato)
era sempre una
sulle piazze dei paesi) nelle baite di montagna) nelle c%iese e
case.
P. Atanasio fu veramente un semplice) un umile) un buono+ come 0an ?rancesco
voleva i suoi figli.
Per questo am' la natura con ammirazione ed. entusiasmo) nelle sue espressioni
pi@ semplici e pi@ belle+ i monti) i fiori) le erbe) gli alberi) le acque) gli
uccelli) i cervi e i camosci) c%e ospit' in convento per salvarli dalla
rigidezza dellinverno+ tutte le creature del buon .io. Per questo am' gli
uomini) senza eccezione e senza distinzione. Credo non abbia mai avuto non solo
nemici) ma neppure avversari) competitori) invidiosi o malevoli. Avvicinava
tutti con la medesima confidenza e sicurezza. Per tutti i mali del corpo aveva
il suo pizzico profumato di erbe aromatic%e) accompagnato da una benedizione e
da un ammonimento moraleM per tutte le occasioni gioiose e tristi aveva il suo
fiore e la sua partecipazione umana e francescanaM per ogni incontro laneddoto
arguto) la battuta caustica) le caratteristic%e rimele eco di un mondo di
fiaba) ingenuo e buono) sereno e semplice) tipicamente francescano. Con la
medesima confidenza e disinvoltura dava e c%iedeva) ammoniva) rimbrottava e
lodava) lasciando sempre tutti con lanimo pacato e contento.
Ci auguriamo c%e il ritorno di P. Atanasio attraverso le pagine del suo libro
valga non solo a portare sollievo a quanti soffrono nel corpo e nello spirito)
ma anc%e a ricordarci c%e .io ci vuoi bene e c%e le creature c%e ci %a messe
vicine sono lattestazione concreta della 0ua bont, e della 0ua Provvidenza.
BREVE NOZIONE DI FITOTERAPIA
0ar, sempre cosa difficile anc%e per luomo studioso il poter valutare
adeguatamente i beni immensi apportati alluomo dalle piante medicinali) tanto
nelluso profilattico) c%e in quello terapeutico+ il loro uso si pu' dire abbia
avuto principio allapparire del primo uomo sulla terra.
Purtroppo per' questi mezzi di cura c%e la divina Provvidenza ci diede a larga
mano e gratuitamente) col progresso di tempo e con lavvento di nuovi sistemi)
andarono in disuso) fino a essere addirittura disprezzati.
Anc%e gli stessi sanitari) abbandonando i fitofarmaci) formatisi sotto
linflusso di quel potente reattivo c%imico) c%e * il sole) prestarono
volentieri lorecc%io alle interessate lusing%e di quei fabbricanti stranieri)
c%e riversavano continuamente sul nostro mercato) sotto diversi nomi reboanti)
la loro produzione di materie coloranti) spacciate per medicamenti di ammirabile
efficacia.
1i, sullo scorcio dei secolo passato un discreto numero dei nostri medici
italiani studiarono e seppero valutare i benefici apportati dalle piante ed erbe
medicinali) allumanit, sofferenteM e nel !##2 il professor Greste 8attirolo
propose alle sfere governative un progetto di legge a tutela del patrimonio
costituito dalla nostra flora medicinale.
La guerra mondiale poi fu quella c%e aument' in modo straordinario lo studio
dellErboristeria) per la mancanza di quei prodotti e sottoprodotti di materie
coloranti c%e non si potevano pi@ ritirare dallestero belligerante) preoccupato
a preparare con esse gli esplosivi e i gas asfissianti.
&el dopoguerra questo studio delle piante medicamentose sintensific' sempre
pi@) finc%/ arriviamo alla legge Acerbo del !"F>.
Con questa legge) approvata il A gennaio !"F!) 1iacomo Acerbo) 8inistro
dellAgricoltura e ?oreste) riuniva una Commissione di agronomi) c%imici) medici
industriali per uno studio serio) destinato allo sfruttamento razionale della
nostra flora officinale.
A questa legge) c%e disciplina la coltivazione e la raccolta delle piante
officinali) fecero seguito due altre disposizioni importanti+ quella c%e si
riferisce allautorizzazione per raccogliere le piante) e quella c%e riflette il
conseguimento del .iploma di Erborista) ovviando cos- allignoranza o ingordigia
di certi raccoglitori) poco coscienziosi) i quali) strappando radici o togliendo
alle piantine i mezzi di riproduzione) fecero s- c%e alcune di esse
scomparissero dalla flora di certe regioni.
?rutto di questa legge provvidenziale fu lo studio appassionato in seno a tutte
le classi e in tutta la nazioneM il programma dellErboristeria introdotto nelle
scuoleM il ritorno di tanti medici alluso dei sempliciM listituzione di
parecc%i Consorzi Erboristici <egionali) di 5stituti C%imici per la preparazione
di medicinali a base di puro vegetale e di interessantissimi Corsi Erboristici
tenuti nelle diverse <egie 6niversit, per il conseguimento del .iploma di
Erborista legale specializzato.
?rutto di questa provvida legge sullErboristeria furono le belle e interessanti
opere edite da valenti uomini nostri) quali+ un dottor &egri con il suo+ Erbario
figuratoM un dottor ?idi con le sue+ Erbe e Piante medicinaliM un dottor
Alessandro de 8ori con le sue+ Piante officinali e il c%iarissimo dottor Carlo
5nverni con le sue opere riflettenti questo vago) utilissimo e redditizio campo
dellErboristeria.
&B ( 8a forse il pi@ grande studioso in questa materia * il c%iarissimo
professor 1uido <ovesti con le sue interessanti monografie sul 1inepro) sul
Lauro) sulla 1inestra) sullAutarc%ia italiana attraverso i secoli nel
campo delle piante officinali.
CONOSCENZA E UTILIZZAZIONE DELLE PIANTE OFFICINALI
&on occorre dirlo c%e per dedicarsi di proposito allerboristeria *
assolutamente necessario non solo conoscere le piante ed erbe medicamentose cos-
in generale) ma di saper discernere secondo la diversit, del clima) del terreno)
dellaltitudine e della localit, le piante duna stessa specie. 1iacc%/ *
provato c%e la forma) il colore e le dimensioni) come pure la potenzialit,
terapeutica dipendono da questi fattori. Cos- pure lErborista deve porre granH
de attenzione per non confondere una pianta medicamentosa con altra di specie
affine) il c%e * molto facile ad avverarsi non solo con piante duna stessa
famiglia) ma anc%e con quelle di famiglia e generi diversi.
E questa precauzione oculata deve aversi sempre presente) trattandosi di piante
velenose 9p. es. Veratrum album e 1entiana lutea) ecc.:.
LErborista deve usare questa pratica specialmente con le piante o erbe gi,
essiccate) perc%/) in tale stato) rappresentano forme e colori diversi dallo
stato verde. Euindi lobbligo di tenerle separate le une dalle altre) e mettervi
per tempo a ciascuna la propria etic%etta.
.i qui anc%e la necessit, di conoscere le parti utilizzabili della pianta) se si
debba cio* raccoglierla intera) o le foglie) o i fiori) o le sommit, fiorite o
la corteccia) radici) rizomi) semi) bacc%e) libro) o una o pi@ di queste parti
combinate insieme.
EPOCA DELLA RACCOLTA
La raccolta si deve iniziare allorc%/ la pianta o le parti di essa c%e
interessano contengono il massimo dei principii attivi. Lepoca della raccolta
varia secondo le diverse piante) e secondo le diversi parti duna stessa pianta
c%e si vuole utilizzare. Per avere un raccolto pi@ o meno abbondante) pi@ o meno
ricco di principii attivi) si deve fare attenzione alla qualit, del terreno) al
clima) al luogo e anc%e alla coltivazione. 5n quanto alla coltivazione si fa
notare c%e le piante spontanee sono pi@ ricc%e di principii attivi c%e non
quelle coltivate) a meno c%e la coltura si faccia in un ambiente voluto
dallattitudine e dal terreno delle piante spontanee. &ella raccolta delle
foglie) dei fiori e sommit, fiorite si deve fare attenzione di non danneggiare
le piante. Le radici) i tuberi) i bulbi e i rizomi devono essere interi) ben
puliti e ben conservati. Ggni raccolta deve farsi in giornate serene o almeno
asciutte.
Le radici) i tuberi) i bulbi e i rizomi si raccolgono preferibilmente in
primavera) quando incominciano a spuntare le foglie) o in autunno) dopo la
caduta delle foglie o del caule) se la pianta * biennale. 1eneralmente per' si
preferisce lautunno) perc%/ in tale stagione le radici sono pi@ ricc%e di
succo. Per il medesimo titolo si raccolgono pure dautunno le cortecce e le
parti legnose+ anzi) per queste) * preferibile linverno.
1li steli e le foglie si raccolgono in principio di fioritura) perc%/ prima le
piante sarebbero troppo pregne di acquaM pi@ tardi invece) i principii attivi
passerebbero nei fiori. 5 fiori vengono raccolti al tempo della fecondazione)
cio* quando si aprono.
Le foglie e i fiori delle labiate si raccolgono quando le piante sono in piena
fioritura. Per quanto riguarda la raccolta dei frutti e dei semi si consiglia di
prenderli a perfetta maturit,) fatta eccezione delle piante ombrellifere i cui
semi devono raccogliersi prima della maturazione) perc%/ non avendo la
maturazione simultanea) andrebbero perduti i semi pi@ sviluppati. 5 ritardatari
si possono maturare con lessiccazione. E questi semi) perc%/ di maturazione
irregolare) devono essiccarsi al sole. Le foglie) specialmente se sono destinate
al commercio) devono essere monde) cio* senza picciolo.
ESSICCAZIONE
5n via generale lessiccazione delle foglie) dei fiori e delle piante erbacee si
fa allombra) in ambienti arieggiati e difesi dallazione diretta dei raggi
solari. Le piante aromatic%e possono) in un primo tempo) esporsi al sole) mai a
bagnomaria o al fornoM tuttal pi@) in via eccezionale) si possono essiccare in
una stanza riscaldata.
Le radici) i tuberi) i rizomi devono essiccarsi al sole) o nelle stufe) o nei
forni) badando bene per' c%e nei forni non vengano cotti o addirittura
abbruciati. Per lessiccazione sia allombra c%e al sole o al forno) *
necessario c%e la pianta) o i fiori) o le radici siano bene disteseM e prima di
mettere a fissa dimora la parte di pianta c%e si vuoi utilizzare) deve essere
talmente secca) c%e stropicciandola) si possa polverizzare. Perc%/ le piante) le
foglie e i fiori possano mantenere) nel miglior modo possibile) il colore) e
quindi renderle commerciabili) non si devono mai pressare nello stato verde in
ceste o altro) ma praticare subito lessiccazione giusta le norme qui
prescritte.
Per lessiccazione di radici) bulbi) rizomi) tuberi e cortecce) * necessario
siano tagliati in pezzetti orizzontali o verticali) secondo le prescrizioni
farmacologic%e. Lessiccazione di piante minute o acquose si fa legandole a
mazzetti e sospendendole in aria a una corda.
Prima dellessiccazione delle piante * necessario pratiHcare accuratamente la
pulitura) la lavatura) se occorre) e lo scarto delle parti marce o deteriorate.
MODO DI PREPARARE LE DROGHE
1i, dopo la prima edizione di questo mio libro) alcuni de miei lettori si
lamentarono di non aver trovato in alcune piante la dose specifica da adoperarsi
per ogni singolo preparato. Altri mi domandarono la distinzione c%e passa tra
t%* o infuso e decotto) come pure la spiegazione delle parole estratto) tintura)
succo) tisana) ecc.
Cerc%er' di accontentare tutti nel miglior modo possibile) sempre persuaso)
per') di non arrivarvi) perc%/ so c%e certuni sono un po troppo esigenti e
capricciosetti come scattanti bambini.
.ir') primieramente) c%e la dose per ogni t%* o infuso ordinariamente * di #H!>
gr. quando) in questolibro) non * indicato altrimenti e anc%e quando non fosse
indicata dose alcuna. Euesta dose pu' essere aumentata o diminuita a piacimento
dellindividuo) secondo la propria costituzione fisica e leffetto c%e produce.
4utto questo per le piante ed erbe non venefic%e) perc%/ per le venefic%e *
necessario stare allindicazione o consultare il medico.
THE, INFUSO, INFUSIONE
5l t%*) o infuso) o infusione consiste nel versare acHqua bollente 9un quarto di
litro: in un recipiente nel quale sia stata messa in precedenza la pianta
sminuzzata) avendo cura di coprirlo subito per impedire levaporazione. .opo
circa !$ minuti si filtra e si zucc%era) o meno) secondo i gusti. 5n via
generale per' si %a fretta di gustare il preparato) e io consiglierei a far
bollire per 2 minuti la droga) tenendola sottacqua con una forc%etta e
lasciandola sedare) come sopra) per soli $ minuti. Per certe piante)
specialmente amare) * consigliabile usare una seconda volta) aggiungendovene
met, di nuove.
DECOTTO O DECOZIONE
5l decotto o decozione) lindica la stessa parola) si fa con il bollire la
pianta o le piante a completa cottura) ossia dai 2> ai 3> minuti) notando c%e se
per un decotto si adoperano piante molli e dure 9ad esempio+ rizomi) radici:)
queste devono esser bollite prima delle molli 9foglie e fiori:) riuscendo cos-
pi@ efficace il decotto.
ESTRATTO
0i %a lestratto di una pianta) quando si adoperano dei solventi) c%e possono
essere acquosi) idroalcoolici) alcoolici ed eterei) conforme se si adopera acqua
distillata) o alcool diluito) o solo alcool) o etere.
TINTURA
La tintura si ottiene mettendo a macerazione la pianta ridotta in polvere
nellalcool. Euesta operazione si compie in due volte) e precisamente+ si mette
la droga nella met, dellalcool c%e si vuoi adoperare per 3H$ giorni) poi si
versa in un recipiente) immettendovi laltra met, di alcool per altri $ giorniM
indi si versa) si spreme il residuo) si uniscono insieme i due liquidi) e poi si
filtrano.
SUCCO
5l succo si ottiene spremendo la pianta verde in un torc%ietto o in un mortaio)
badando c%e la pianta sia ben lavata e sufficientemente tagliuzzata. La pasta
ottenuta si spreme in un sacc%etto di tela. 5l succo cos- ottenuto) si deve
c%iarificare con il metterlo in un vaso di vetro e immergerlo in acqua quasi
bollente) finc%/ sia c%iarificato. Euando poi * raffreddato) si filtra) si
imbottiglia) mettendovi sopra un piccolo strato di olio dolivo) si tappa
ermeticamente e si pone in luogo fresco e asciutto. 8ancando lalcol)
specialmente alla gente povera) si procede alla stessa operazione con vino
generoso ad alta gradazione. Per piante e radici mucillagginose) viscose *
necessario pestarle) inumidirle con acqua e lasciarle per qualc%e. tempo in
macerazione prima della spremitura.
TISANA
La tisana * una pozione nella quale il principio attivo * in piccola quantit,) e
si pu' prendere senza alcun inconveniente.
0P5E1A;5G&5 .5 ALC6&5 4E<85&5 8E.5C5 CNE 05 <50CG&4<E<A&&G &EL L5B<G
A8E&G<<EA + ritardo o mancanza delle mestruazioni. A8A<G+ c%e aumenta
lappetito) facilita la digestione) rinforza.
A&ALE445CG+ c%e ristabilisce le forze) specialmente nei convalescenti.
A&E04E45CG+ c%e priva della sensibilit,.
A&45.G4G+ Contravveleno.
A&45EL85&45CG+ c%e scaccia i vermi.
A&45P5<E45CG+ rimedio contro la febbre.
A&450E445CG+ contro la putrefazione tanto dei liquidi c%e dei tessuti.
A&450PA08G.5CG+ medicamento contro le contrazioni involontarie dei muscoli.
APE<545VG+ c%e eccita lappetito) ristabilendo le funzioni dello stomaco.
A04<5&1E&4E+ c%e diminuisce o arresta la secrezione con il suo contatto.
BECN5CG+ contro la tosse.
CA<85&A45VG+ c%e espelle i gas intestinali.
CA4A<45CG+ purgante blando.
CA6045CG+ c%e brucia.
CE?AL5CG+ c%e combatte i dolori di testa.
CGLA1G1G+ c%e serve a espellere la bile.
.EP6<A45VG+ c%e serve a purificare il sangue. .E4E<05VG+ c%e pulisce le ferite e
le cicatrizza. .5A?G<E45CG+ eccitante il sudore.
.56<E45CG+ c%e provoca abbondanza di orina. .<A045CG+ purgante energico.
E8E45CG+ c%e provoca il vomito.
E88E&A1G1G+ c%e provoca i mestrui.
E8GLL5E&4E+ atto a rammollire le parti irritate o inHfiammate.
E8G04A45CG+ c%e arresta le emorragie.
E0PE44G<A&4E+ c%e fa espellere le materie contenute nei bronc%i.
?EBB<5?61G+ c%e allontana la febbre.
5P&G45CG+ c%e eccita il sonno.
LA00A45VG+ purgante c%e non irrita.
LE6CG<<EA+ perdite bianc%e delle donne. 8E4<G<<A15A+ perdita di sangue
dallutero.
&A<CG45CG+ c%e produce torpore) sonno) stupore. PE44G<ALE+ atto a curare le
malattie della respirazione.
<EV6L05VG+ c%e serve a deviare verso lesterno una secrezione morbosa) portando
la parte malata allo stato di prima.
<6BE?ACE&4E + c%e porta maggiore quantit, di sangue alla superficie della pelle.
05&E<15CG+ rimedio simile a un altro.
0458GLA&4E+ c%e eccita lattivit, organica) ravvivandone la circolazione
sanguigna.
04G8ACN5CG+ c%e fortifica lo stomaco.
04G8A45CG+ c%e serve per le malattie della bocca. 06.G<5?E<G+ eccitante il
sudore.
4E&5?61G+ rimedio contro il verme solitario.
4ossico+ c%e eccita e fortifica in modo durevole le funzioni dei tessuti.
4oP5Co+ rimedio c%e si applica allesterno) come+ empiastri) cataplasmi)
unguenti) ecc.
VE<85?61G+. c%e scaccia i vermi dallintestino.
V6L&E<A<5G+ atto a curare le ferite.
1 PARTE
PIANTE ED ERBE MEDICINALI
SPIEGAZIONE DELLE ABBREVIAZIONI
N.+ Nabitat. P.+ Parti.
<.+ <accolta. ?.+ ?amiglia.
&G85 BG4A&5C5
Allioni+ ALL5G&5 CA<LG 9!I2$ H !#>3: botanico italiano.
..C.+ .E CA&&ELLE A616045& 9!II#H!#3!: H botanico svizzero) professore in
8ontpellier) contribuisce alla sistematica con 4eoHria elementare della
botanica. 5noltre * autore di molte altre opere di fisiologia e organografia
vegetale.
.E CA&&ELLEOAL?G&0G 9!#>AH!#"F: H figlio di Augustin) botanico) termina lopera
Padronus del padre e prosegue con 8onografia sulle fanerogame.
E%r.+ EN<E&BE<1 CN<5045A& 9!I"$H!#IA: H zoologo) botanico) medico) * al
seguito della spedizione asiatica con Numbled.
1aert.+ LG0EPN 1AE<4&E< 9!IF2H!I"!: a Pietroburgo H ?ondatore delHla morfologia
moderna) autore di 8orfologia dei frutti e semi. 5l figlio continua la sua
opera.
Poc%+ Q5LLNEL8 .A&5EL PGCN 9!II!H!#3": H botanico ed entomologo.
L.+ PA<L VG& L5&&E 9!I>IH!II#: H medico svedese H ricercatore botanico H
eccezionale classificatore. 5l suo erbario con oltre I>>> specie * in possesso
della Linean 0ocietR London.
8Snc%+ 8G&CN PG&<A. 9!I33H!#>$: H Professore di botanica in Passel H
0pecializzato nella flora di Nessen.
&ecK.+ &ECPE. NE.Q51 insieme a 0c%imper autrice di 0istematica dei lic%eni.
Pers.+ CN<5045A& NE&.<5CP PE<0GG& 9!I$$ Citt, del Capo H !#FI Parigi: H medico)
per primo tent'H di classificare i fung%i. Autore di 8icologia europea.
0c%ip.+ 0CN58PE< PA<L ?<5E.<5CN 9!#>FH!#AI: H 0copritore della nuoH
va morfologia delle piante. 5l figlio ed il nipote Qill%elm
9!#$AH!">!: proseguono la sua opera. Autore di 0istematica
delle fanerogame.
0c%r.+ ?.&; VG& 0CN.&P 9!I3IH!#F$: e Paola von 0c%ranK. .irettore dellorto
botanico di 8onaco H 0tudiosi della ?lora Bavarese.
0pr.+ 0P<E&1EL CN<5045A& 9Berlino !I$>) Brandeburgo !#!A: H
0istematologia della impollinazione con insetti.
Abete bianco
Abile pectinata) ..>
&G85 .5ALE44AL5+ Av/z) Av/c) Av/zzo) Pag%*ra) Av/o) Av/din) ecc.
.E0C<5;5G&E+ Albero c%e pu' raggiungere laltezza di 2$ metri) con fusto a rami
quasi orizzontaliM foglie persistenti) piegate in due serie opposte) lineari e
percorse di sotto da due rig%e bianc%eM pinne erette con squame caduc%e.
Nabitat+ comune nella zona montana e subalpina.
Parti usate+ le gemme e le foglie) come pure la resina.
<accolta+ le gemme in primavera) le foglie in pieno sviluppo.
?amiglia+ Conifere.
Le foglie 9$>>H!$>> gr.: bollite fortemente nellacqua 9FH3 litri: e poi versato
il tutto in un bagno con dentro acqua calda) giovano assai nellartrite)
reumatismo) asma) etisia iniziale) scorbuto e malattie della pelle.
Le gemme bollite servono quale stimolante sudorifero) urinifero) nelle debolezze
di ventricolo) idropisia) sifilide cronica e impetigini. La resina produce la
trementina di 0trasburgo) c%e serve a fare empiastri. .alle pine si estrae olio
per feriteM cos- pure la trementina c%e si estrae dalle piccole cellule c%e
sporgono dal tronco liscio.
Abete o!!o
Abies eTcelsa) ..>
&G85 .5ALE44AL5+ P/c) Pazzi) Piec) Pi*ci) .asa. N+ la zona montana e subalpina.
P+ la trementina con i residuati. <+ preferibilmente in autunno. ?+ Conifere.
.E0C<5;5G&E+ Albero 92$HF$ m.: con fusto irregolarmente ramosoM i rami
orizzontalmente arenati e ramettipendentiM foglie persistenti) solitarie)
rigide) sottili) quasi tetragone) acute) volte per ogni verso sui rami) affatto
verdiM pine pendenti con le squame persistenti.
La trementina) detta anc%e Acqua ragia) si ottiene incidendo il troncoM lolio
dalla distillazione e il residuo * la pece bianca o di Borgogna. 4anto la
trementina c%e la pece) specialmente se unita a cera vergine) servono per uso
esterno come empiastro o unguento nelle suppurazioni) reumatismi) lombaggini e
negli ascessi.
Per uso interno nei catarri cronici delle vie respiratorie) urinarie e
dellintestinoM si usa prenderne da ! a 3 grammi al giorno) a diverse riprese)
in capsule o in altro modo. Le gemme si usano contro i catarri bronc%iali e
della vescica) come pure nella blenorragia e nella cistite. .ose+ F> grammi in
infusione in un litro dacqua.
Per c%i soffre di petto 9tossi) catarri o predisposizione alla tubercolosi o *
in stato di convalescenza: trover, grande sollievo passeggiando o riposando
allombra delle conifere. Per c%i non %a tale possibilit,) si faccia portare un
fascio di rami verdi di conifere 9piceo) abete) pino:M li colloc%i nella sua
stanza e di quando in quando li agiti. Cos- si sprigionano le sostanze
balsamic%eM una volta al mese li sostituisca con nuovi rami.
Ac"i##ea atata
5dem) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usto ascendente o eretto) brevemente pubescente 9!>H!2 cm.:M
foglie bislung%e) pennattofesse) con lacinie lineari) mucronulateM capolini
piccoli in corimbo terminale) con brattee involucrali orlate di nero.
Ac"i##ea $o!c"ata
5dem) Qulf.
.E0C<5;5G&E+ ?usto ascendente o eretto 9!>H!$ cm.:M foglie sparse sul caule)
sessili) glabre con lobi lineari) paralleliM capolini piccoli) in corimbo
terminale) bianc%i) con le squame involucrali orlate di rossastro o nero.
Ac"i##ea nana
5dem) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usto ascendente) semplice 9AH!$ cm.:M foglie biancoHtomentose)
bislung%e) pennatosette) con segmenti lineari interi) dentati o incisiM capolini
piccoHli) bianc%i) in corimbo terminale compatto) sfericoM squame involucrali
ottuse e brune nel margine.
4utte e tre queste composte di alta montagna) unite allArtemisia mutellina
danno il 1enep- o t%* svizzero c%e giova assai nellatonia del basso ventre)
nella digestioHne ritardata) nelle conseguenti flatulenzeM usasi pure quale
vulnerario. amabile) stomatico e giova anc%e nei raffreddori e mal di montagna.
Aceto!e##a
GTalis acetosella) L.
&G85 .5ALE44AL5+ Pan e vin) Pan de cuco) Pan del ciel) Pan de oro) ecc.
.E0C<5;5G&E+ <izoma sottile con squame carnose) embricate) rossicceM foglie
tutte basali cuoriformi e picciuoli assai lung%iM stipole lungamente vellutate)
picciolariM peduncoli basali uniflori con una brancola nel mezzoM sepali ovali)
bislung%iM petali obovali) bianc%i o rosei convene pi@ caric%e. N+ luog%i umidi
e ombrosi) specialmente nei bosc%i di conifere. P+ tutta la pianta. <+ estate e
autunno. ?. Gssolidacee.
Euesta graziosa pianticella * efficace nelle febbri intermittenti) nelle
costipazioni) nei tumori) nelle piag%e. 0i prepara il decotto con una manata di
foglie in $>> gr. di acqua. Per tumori si preparano i cataplasmi con le foglie
cotte nel grasso di maialeM anc%e il succo) plasmato su piag%e ulcerose) * assai
efficace. Per le costipazioni si mangiano le foglie crude con sensibile
giovamentoM per' occorre non abusarne per lacido ossalico c%e contengono.
Aconito
Aconitum &apellus) 0toerK.
&G85 .5ALE44AL5+ 8ap*l) <adis del diaol) ?ior dalla mort) Luc) Ludo.
.E0C<5;5G&E+ Aconito) dal greco ac'ne U roccia per la stazione della pianta.
<izoma con due tubercoli allungaHti) fusto eretto) un po angolosoM foglie $
partite e segmenti cuneati a ventaglia) divisi in lacinie lineariM fiori
violaceoHazzurri in racemoM elmo emisferico) rostro del nettario breve) carpelli
appressati allasseM semi solcati in una sola faccia. N+ nei luog%i umidi e al
margine delle rocce e dei bosc%i della zona montana e subalpina. P+ i tuberi. <+
allepoca della fioritura e da essiccarsi allaria aperta. ?+ <anuncolacee.
Euesta pianta velenosissima in tutte le sue parti) serve nelle nevralgie) nei
dolori reumatici e gottosi) nella sciatica) nellangina) nel mal di cuore e
nelle congestioni polmonari. Per luso si deve sempre interrogare il medico.
Actea !%icata, L&
&G85 .5ALE44AL5+ Barba de capra) Barba de bec%.
.E0C<5;5G&E+ LActea %a un rizoma grosso) nerastroM foglie biHtripennate) con
foglioline ovate incisoseg%ettateM fiori in racemo densoM petali spatolati)
bianc%icciM bacca nera) lucida. N+ luog%i ombrosi della zona montana e
subalpina. P+ la radice. <+ estate) autunno. ?+ <anuncolacee.
La radice di questa pianta %a propriet, purgative e sudorifereM venne pure
adoperata nel gozzo e nellasma) e anc%e nelle malattie della pelle. Essendo
velenosa) deve essere adoperata con prudenza e in piccolissime dosi.
A'aico bianco o F(n'o )e# #aice
PolRporus officinalis) ?ries.
Euesto fungo si sviluppa sul tronco delle conifere e specialmente del larice
nelle foreste della zona montana subalpina. Na forma di zoccolo o mensola)
sug%eroso) coperto di crosta dura) segnata da zone di diverso colore. 0i pu'
raccogliere in qualunque stagione. 0i rasc%ia la parte superficiale) per
liberarlo dalla parte legnosa. Contiene una resina speciale. Bollito nella dose
di 3H$ gr. * purgante violento e anc%e vomitivo. &ella dose di ! gr. si adopera
con successo nei sudori dei tisici. 0erve pure nelle emorragie) come anc%e nella
fabbricazione di certi liquori) quali) a esempio) il ?ernet.
A'a*e a$eicana
5dem) L.
Pianta vivace della famiglia delle Amarillibacee) con rizoma grosso dal quale
%anno origine le foglie carnose e lung%e fino a un metro. Essa * originaria
dallAmerica) ma * acclimatata anc%e da noi. Lungo le coste del 8editerraneo
cresce spontanea. 0i usa il succo c%e si estrae dalle foglie e dal rizoma. Esso
* rinfrescante) depurativo) diuretico. Come rinfrescante interno si usa linfuso
di $> gr. di foglie in ! litro dacqua c%e si addolcisce con miele. 0i prende a
tazzine.
Per uso esterno giova assai quale lavaggio nelle infiammazioni degli occ%i.
Le foglie secc%e) polverizzate) in dose di una cucc%iaiata al giorno) servono
contro litterizia e i mali di fegato. .a non confondere) come fanno taluni)
lAgave con llAlo*.
A'#io
Allium sativum) L.
N+ ignoto allo stato spontaneoM viene comunemente coltivato negli orti. ?+
Liliacee.
Preso per bocca * considerato quale stimolante delle vie respiratorie e
digestiveM * ottimo preservativo nelle malattie infettiveM bollito nel latte
9meglio ancora nel viHno: * potente vermifugoM pestato si applica come
cataplasma nei dolori reumaticiM pestato e unito a grasso di maiale e olio si %a
la cosiddetta 0enape del diavolo c%e si usa quale unguento nei tumori freddi)
contro la tigna e la scabbia) come pure nelle paralisi e nei reumatismi cronici.
Euestunguento deve essere usato caldo. Contro lartrite e reumatismo * di
grande effetto anc%e la tintura c%e si prepara con 2> gr. di aglio pestato messo
in infusione per2> giorni in !>> gr. di alcoolM se ne prendano !> gocce al
giorno sullo zucc%ero) aumentando giornalmente di una goccia fino a c%e la
tintura * finita) e se occorre) si ripeta la cura.
A'#io o!ino
Allium ursinum) L.
.E0C<5;5G&E+ Bulbo inserito sopra un rizoma obliquo od orizzontaleM foglie piane
larg%etteM tepali lineari) lanceolatiM stami lung%i) acutiM ovario con caselle a
due ovoli. N+ prati umidi e lungo i margini dei bosc%i dalla collina alla zona
alpina. P+ le foglie. ?+ Liliacee.
Euesta pianticella compare in principio di primavera. Na propriet, depurative) e
si pu' cuocere) a tale scopo) in grande quantit,) nella minestra o in insalata.
Na il sapore e la forma simile al porro. &on vi * forse pianta pi@ salutare per
purificare lo stomaco) gli intestini e il sangue.
A'#io !e%entino
Allium victorialis) L.
.E0C<5;5G&E+ Bulbo bislungo. scapo foglioso fino
alla met,) angoloso in altoM fiori biancoHverdognoli in ombrello globosoM stami
lung%i il doppio del perigonioM cassula globosaHtrigona. N+ luog%i umidi e
ombrosi e nei margini dei prati di montagna. P+ il bulbo. ?+ Liliacee.
5l bulbo %a virt@ fortemente astringente e si usa quale empiastro nei dolori
reumatici) artritici) gottosi) coHme pure sui flemoni e sui tumori. &el mal di
denti) di orecc%i e delle articolazioni si applicano i bulbi contusi) e i dolori
spariscono.
A'i+o'#io
5leT aquifolium) L)
&G85 .5ALE44AL5+ Vial'r) Lassimistar) 0p*rgil) Laurano) 0pina C%risti.
.E0C<5;5G&E+ Arboscello sempre verdeM foglie alterHne) coriacee) ovali o
ellittic%e con margine ondulato o irregolarmente dentato) spinosoM fiori in
corimbi ascellari o solitariM drupa globosa) rossa. N+ localit, fresc%e e ripaH
rate) specialmente fra le querce e castagni. P+ foglie e corteccia. <+ tutto
lanno. ?+ Aquifoliacee.
Le foglie di questo arbusto servono contro lartrite e reumatismo in dose di F>H
3> gr. in un litro dacquaM la corteccia rammollita con lacqua unita a
trementina) cera) burro e miele d, un sapone giovevole contro tumori ed
enfiagioniM il decotto serve contro la febbre e isteriaM la corteccia pesta)
unita ad acqua) d, un buon visc%io per gli uccellatori.
A'i$onia
Agrimonia eupatoria) L)
.E0C<5;5G&E+ Agrimonia da agros U campo e mone U abitazione. Pianta irsuta)
fusto eretto 9F>H$> cm:M foglie pennatosette) a segmenti ovali grossolanamente
seg%ettatiM fiori gialli in racemo terminale a forma di spigaM ac%enio unico. N+
frequente nei luog%i erbosi) nelle siepi lungo il margine dei sentieri) dal
piano fino alla zona montana. P+ sommit, fiorite e foglie. <+ allepoca della
fiorituraM ?+ <osacee.
Euesta pianta contiene un olio etereo e una certa quantit, di tannino. Essendo
astringente si prescrive il t%* di foglie e sommit, fiorite nel principio di
angina) di faringiti cronic%e delle persone obbligate a parlare o cantare in
pubblico. 5l succo e il decotto 9!>V :) da prendersi FH3 volte al giorno)
giovano per i medesimi mali) come purenella dissenteria) diarrea) nelle
affezioni del fegato) della
milza) dei reni) nelle glandole mesenteric%e e intestinali.
Esternamente si suole usare quale cataplasmo nei tumori)
piag%e e vene varicose.

A#c"i$i##a
Alc%emilla vulgaris) L. 4AV. 3 H &. F!
&G85 .5ALE44AL5+ ?oie dala bruma) Erba stela.
.E0C<5;5G&E+ <adice grossa) legnosaM fusto eretto o
ascendente 9$H2> cm:M foglie basali picciolate) reniformi)
divise fino a W$ dal margine in $H" lobi semicircolari)
dentati in tutto il contorno) piegate a ventaglioM fiori in
corimbi terminali) verdognoliM calice con lembo a # denti
ovali) quasi uguali.
A#c"i$i##a a#%ina
Alc%emilla alpina) L. 4AV. 3 H &. F2
.E0C<5;5G&E+ <adice grossa) legnosaM foglie basali
palmeto partite in $HI lacinie lanceolate) seg%ettate allapiH
ce) sericoHargentine di sottoM fiori quasi verticillati in coH
rimbo allungatoM calice con lembo a 3 divisioni) FH3 volte
pi@ larg%e dei lobi del calicetto.
4utte e due queste piante %anno propriet, vulnerarie
e astringenti e si adoperano in infuso contro le diarree e
flussi sanguigni in dose di A> gr. in ! litro dacqua. EsterH
namente si usa nelle contusioni. Vi %a pure c%i ladopera
quale afrodisiaco per le bestie.
Eueste due specie cotte nellacqua e bevute a caldo
servono per tutti i dolori di testa) specialmente per indigeH
stione di acqua nella stagione estiva) nei raffreddori) nelle
infiammazioni degli occ%i e nel mal di denti) facendo
gargarismi. D salutare luna o la seconda nelle rotture o
ernie) facendo degli impacc%i. N+ prati umidi di montaH
gna. P+ foglie. <+ estate. ?+ 0anguisorbacee.
A##oo
Laurus nobilis) L)
.E0C<5;5G&E+ Lauro dal celtico Lauer U verde) perH
c%/ pianta sempre verdeM foglie bislung%eHlanceolateM coH
riacee e a margine ondulatoM frutto drupa. N+ da noi
coltivato nella regione VezzanoH<iva. P+ le foglie e le
drupe. <+ a maturazione. ?+ Lauracee.
Le foglie di alloro) oltre c%e adoperate come condiH
mento) si preparano in infusione quale stomac%ico) sudoriH
fero e carminativo. .alle drupe si estrae un olio per frizioH
ni nel reumatismo e nellemorroidi. 4ale olio si adopera
pure in veterinaria.
Linfuso delle foglie si fa con $H!> foglie in una tazza
di acqua bollente. Esso giova anc%e nelle flatuosit,) nella
debolezza di stomaco e nelle gastralgie) eccitando lappetiH
to) facilitando la digestione. &ella paralisi si danno #
gocce dellessenza delle bacc%e.

A#tea o++icina#e
Alt%aea officinalis) L
.E0C<5;5G&E+ Pianta cinerinoHtomentosaM fusto eretH
to) 9A>H!2> cm.:M foglie quasi ovali pi@ o meno angolose)
crenatoHdentate con stipole lesiniformi) caduc%eM peduncoH
li con !HF fiori) calicetto con IH" divisioni lineariHlanceolaH
teM carpelli molti reniformi a margini ottusi) rugosi sul
dorso. N+ assai rara come spontaneaM si trova invece coltiH
vata ed * di facile coltura. P+ principalmente le radici e
anc%e le foglie e i fiori. <+ autunno per radiciM le foglie
e i fiori a maturazione. ?+ 8alvacee.
Le radici sono lassative) calmanti) diuretic%e) emolH
lienti) espettoranti. 0i usa linfuso di 2>HF> gr. in tutte le
infiammazioni acute) nella diarrea) dissenteria) nelle malatH
tie delle vie respiratorie) nei bruciori dorinare) nella
leucorrea) e in fomenti nei foruncoli) nelle erisipole e nelle
piag%e.
Linfuso di foglie e fiori 9!>H!$ gr.: in ! litro di
acqua * rimedio nelle tossi ribelliM le foglie si applicano
sui tumori come emollienti.
A$ae##a
Artemisia vulgaris) L.
&G85 .5ALE44AL5+ Erba legn) Erba per la fever) 8eH
demaistro mat.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 9I>H!!> cm.:M foglie verH
deHcupo di sopra) biancoHtomentose di sotto) le inferiori
picciolate) le superiori sessili) tutte pennato partite con
segmenti larg%i incisoHdentatiM capolini ovoidi piccoli bianH
castri in racemo composto strettoM squame involucrali. N+
comunissima nei luog%i incolti) aridi) lungo le siepi. P+ le
foglie e le sommit, fiorite. <+ in pieno sviluppo delle
foglie e prima c%e sboccino interamente i fiori..?+
Composte.
5l t%* si prepara con F> gr. in un litro dacqua) quale
stimolante nei disturbi gastrici) nelle regole soppresse o
dolorose come emmenagogo) nelle metrorragie e nelle difH
ficili mestruazioni 9un bicc%iere la mattina alcuni giorni
precedenti:. Viene pure adoperata per le bestie nelle cosidH
dette engropade e nel mal del sangue.
Ane$one )ei bo!c"i
Anemone nemorosa) L.
.E0C<5;5G&E+ Erba rizomatosa con foglie radicali siH
mili alle bratte dellinvolucro) brevemente picciolate) ternate con segmento
medio generalmente trifido e bifidi i
due laterali) tutti dentatiM fiore solitario bianco o roseo con peduncoli
curvati a maturit,M ac%enio pubescente) terminato da una punta glabra. N+ comune
nei bosc%i della zona montana e subalpina. P+ le foglie e i fiori.
<+ primavera. ?+ <anuncolacee.
La pianta fresca pestata viene adoperata come cataH
plasma contro la tigna e quale vescicatorio) producendo
sulla pelle eritema pi@ o meno grande a seconda della
durata dellapplicazione.

An'e#ica
Angelica silvestris) L. H4AV. ! &. F
&G85 .5ALE44AL5+ Angelica) 0ambug%i mati) Car'.
.E0C<5;5G&E+ .al grego angelos U angelo per le sue
propriet, medicinali. ?usto eretto) grosso) cavo ramoso in
alto) foglioso 9$>H!$> cm.:M foglie triangolari grandissime)
tripennatosette con segmenti discosti) bislungoHlanceolari)
acuminati) inegualmente seg%ettatiM fiori bianc%iM ombrelH
le con 2>HF> raggiM frutto ellittico con coste dorsali
ottuse.
Acan'e#a
Angelica Arc%angelica) L.
.E0C<5;5G&E+ <adice grossa) aromaticaM fusto grosH
so) cavo 9!>>H!2> cm.:M foglie basali assai grandi) tripenH
natosette) con segmenti ovoloHbislung%i inegualmente seH
g%ettatiM il terminale trifidoM ombrelle grandi con molti
raggiM frutto con coste sporgenti) acute a vallicelle) senza
canaletti. N+ tutte e due nei luog%i umidi e nei fossi della
pianura alla zona subalpina. P+ la radice 9raccolta dopo la
fioritura: le foglie e i frutti. ?+ Gmbrellifere.
La radice in dose da FH3 gr. sola o con zucc%ero in
decozione giova nella gonfiezza del basso ventre) nei diH
sturbi gastrici e nei catarri di pettoM messa in infusione
per otto giorni nel vino bianco) serve nelle colic%e prodotH
te da bibite fredde o da freddo ai piediM masticata serve
quale preservativo nelle malattie contagiose.
?acendo linfuso di !$HF> gr. in ! litro dacqua) si
ottiene un delizioso stomac%ico) eccitante lappetito) faciliH
ta lespettorazioneM * indicato contro listeria. Linfuso di
foglie e di fiori * anticatarrale e depurativo del sangue.
Anice
Pimpinella Anisum) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usto glabro) ramoso 9F>H$> cm.:M foH
glie basali cuoriformi) rotonde) lobate) inciso dentate) le
medie pennatoHlobate a lobi cuneati o lanceolatiM frutti
pubescenti con poc%i peli sparsi. N+ dordinario coltivato
negli orti. P+ il seme. ?+ Gmbrellifere.
5 semi assai profumati di questa pianticella sono carminativi) sudoriferi)
sedativi) espettoranti e si usano in
infusione 9!$ gr. in ! litro dacqua:. 5l t%* 9un cucc%iaio
di semi in una tazza di acqua bollente: * eccellente nelle
difficili digestioni) nelle ventosit,) negli spasimi nervosi
delle vie respiratorie) nei dolori di ventre dei bambini) nel
mal di capo. Per gli asmatici giova assai fumare i semi.
Antennaia
1nap%alium dioicum) L. 4AV. A &. 3"
.E0C<5;5G&E+ Pianta con stoloni radicantiM fusto
eretto) semplice 9$H!$ cm.:M foglie lanceolatoHlineari verH
deHcinerine e tomentose di sotto) le basali obovatoHspatolaH
te assai ottuse) le superiori acuminate quasi ugualiM capoliH
ni mediocri in piccolo corimbo di color bianco o roseo.
N+ nei luog%i aridi e bosc%i c%iari della zona subalpina e
alpina. P+ la pianta intera. <+ in fioritura. ?+ Composte.
Euesta pianticella simile nella sua forma alla 0tella
alpina) si trova assai spesso associata a questa. 0i usa
linfuso nelle malattie di petto in dose di 2> gr. in ! litro
dacqua. 8a) oltre c%e espettorante) * sudorifera) antielH
mintica e vulneraria. Vi * pure c%i asserisce come detta
pianta) posta negli armadi) scacci insetti nocivi. LavandoH
si) con il decotto la testa) fa morire altri insetti sc%ifosi.
Anica
Arnica montana) L. H 4AV.! H &. $
.E0C<5;5G&E+ Erba perenne con foglie radicali a roH
setta) $HnervateM fusto eretto 92>H3> cm.:) con !H2 coppie
di foglie lanceolate opposteM il caule verde e peloso al
vertice termina con una infiorescenza a capolino color
gialloM ac%enio cilindrico) coronato da un papo di setole
bianc%e uniseriate. N+ comune nei prati di alta montagna.
P+ fiori e radici. <+ i fiori in luglio) ben distesi ed essiccati
allombra) le radici in ottobre ed essiccate allaria aperta.
?+ Composte.
Anc%e questa bella e graziosa pianta delle nostre
Alpi %a parecc%ie virt@ medicamentose) tanto per uso interH
no c%e esterno. 5nternamente si prepara linfuso nel quanH
titativo di !>H!2 gr. in 2$> di acqua. 0e ne prende un
cucc%iaio ogni due ore negli assalti nervosi) nel principio
della gotta) negli avvelenamenti) nella gonfiezza al basso
ventre e contro le perdite sanguigne emorroidali. 1iova
pure nelle peritoniti) nelle febbri intermittenti ostinate
con infiammazioni ai piedi e idropisia. Esternamente si usa
il decotto nelle lividure) slogature) piag%e) tagli) punture)
ascessi freddi) cadute) punture.
Per fanciulli idrocefali si usano !$ gr. di fiori darniH
ca in "> gr. di aceto bollente e !$> gr. di acqua pure bolH
lente) mettendo la miscela sul capo del malato quale
impacco e cambiandola spesso. ?are attenzione) perc%/
una dose troppo elevata per uso interno potrebbe cagionaH
re nausee) vomiti) oppressione) vertigini.
&elle paralisi) frizioni con lo spirito sulla spina
dorsale.
Ao
Arum maculatum) L. 4AV. ! &. A
.E0C<5;5G&E+ <izoma a tuberoM foglie grandi astate)
con macc%ie brune) donde il nome) con infiorescenza a
spadice di color rosso. N+ sporadico nella zona montana
in luog%i ombrosi e fresc%i 9?olgaria) Bondo) 1iustino)
ecc.:. P+ il rizoma. <+ dopo la fioritura. ?+ Aracee.
5l rizoma si usa come antielmintico e antireumaticoM
sc%iacciato si applica con buon esito sulle piag%e) paterecH
ci) porri e calli.
Per uso interno si raccomanda molta prudenza 93 gr.
in polvere pro dose: perc%/ rimedio pericoloso.
A!%aa'o
Asparagus officinalis) L.
.E0C<5;5G&E+ Pianta erbacea perenne c%e ci d, in
primavera il noto eccellente ortaggio. .ella famiglia delle
liliacee) qua e l, inselvatic%ito) ma pi@ comunemente coltiH
vato. La radice %a propriet, diuretica) calmante del cuore.
0i fa il decotto con $> gr. di radici in ! litro di acqua da
prenderne tre bicc%ieri al giorno tra i pasti. Euesto decotH
to * pure indicato nellidropisia e nella pinguedine.
A!!en,io
Artemisia absint%ium L. 4AV. !2 &. #A
&G85 .5ALE44AL5+ 8edemaistro) 8*dec%) Erba bianH
ca) Erba bona) ecc.
.E0C<5;5G&E+ Pianta bianco tomentosaM fusto eretto
ramoso 9A>H#> cm.:M foglie ovali le inferiori tripenatosette
con lacinie lanceolate) ottuse) le superiori pennatosetteM
capolini gialli mediocri in pannocc%ia fogliosa) volti da un
lato. N+ luog%i incolti) asciutti) sui muri e ai margini delle
strade. P+ foglie e sommit, fiorite. <+ in fioritura. ?+
Composte.
5l t%* si prepara con le foglie e le sommit, fiorite
nella dose di # gr. in un litro di acqua bollente c%e si
lascia riposare per unora. D indicato contro il mal di
mare) come diuretico) digestivo) antielmintico) antiitterico
e stomac%ico. .a prendersi in piccole dosi 9treHquattro
cucc%iai alla volta:M come vermifugo da prenderne una
tazza la mattina a digiuno per gli adulti) per i bambini in
quantit, minore. &on abusarne) perc%/ labuso potrebbe
portare a gravi disordini.
A*ena
Avena sativa) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 9A>H!2> cm.:M foglie liH
neari pianeM pannocc%ia grande) ramosa in tutti i sensiM
spig%ette biflore) aristateM gemette glabre. N+ coltivata. P+
i semi. <+ a maturit,. ?+ 1raminacee.
5 semi sono nutritivi) aumentano le forze vitali) sono
antiemorroidali e rinfrescanti. Contro le costipazioni ed
emorroidi si prendono ogni mattina due o tre tazze di
caff* preparato con avena torrefatta. Contro lidropisia
ribelle si usa il decotto di un litro di avena in 2 litri
dacqua fino a ridurla a ! litro c%e si beve tutto durante
il giorno. Per catarri di petto) nelle infiammazioni del
tubo digerente) delle vie urinarie) nei calcoli vescicali e
nella renella si fa il decotto di avena mondata in dose di
2$HF> gr. in !!W2 di acqua fino a ridurla a un litro. 0i beve
in giornata tra i pasti. Anc%e la farina di avena cotta bene
nellacqua con un po di burro riesce eccellente e nutritiva
minestra per gli anemici) deboli) vecc%i) per le nutrici e
per i convalescenti di malattie contagiose.
Con una manata di paglia davena) ben tritata) messa
a bollire per 2$HF> minuti in un litro dacqua si ottiene
una bevanda ottima contro gli acidi urici cagionanti la
gotta) la podagra) lartrite) la calcolosi e la renella. 0e ne
bevono 2HF bicc%ieri al giorno. 5n ogni cura per' bisogna
procedere con fiducia e costanza7
Baba+ote
Coc%learia armoracia) L.
&omi .5ALE44AL5+ Cr*m) <avanada) Cr*n) <'dec%.
.E0C<5;5G&E+ <adice grossa) fusiforme) carnosaM fuH
sto eretto) ramoso 93>HA> cm.:M foglie basali ovatobislunH
g%e) crenulateM le cauline inferiori pennatofide) le superioH
ri lanceolateM fiori bianc%iM siliquette ellittic%e gonfie. N+
coltivata. P+ le radici. <+ a preferenza autunno) inverno.
?+ Crocifere.
La radice di questa pianta %a propriet, depurative)
antiscorbutic%e e anticatarrali) e grattugiata con aceto e
zucc%ero serve quale companatico. Eccedendo nella quanH
tit,) produce ritenzione di orina od orina sanguigna. 1ioH
va nel mal di denti) nei crampi di stomaco) in caso di
asfissia) congestione cerebrale) capogiro) mal di testa e
simili. Per questi casi si fa lempiastro di radici grattugiate
sulla parte dolorante. 8essa in acquavite o alcool) d, un
liquore giovevole per lartrite e reumatismo) fregando forH
temente. Per facilitare la digestione) nei catarri di petto o
intestinali) nellidropisia e nella ritenzione di orina si fa
linfusione di #>H!2> gr. di radici tagliuzzate in 2 litri di
vino o birraM da prendersi a bicc%ierini. La radice grattuH
giata e posta nellaceto) spirito o latte serve a levare le
macc%ie 9lentiggini: dal viso e dalle mani) passandovi soH
pra con un po di ovatta inzuppata nel liquido.
Bababieto#a
Beta vulgaris) L)
La radice di questa pianta da tutti conosciuta) perc%/
coltivava) oltre essere ottimo alimento) specialmente per il
bestiame) * pure medicinale. Essa conviene a preferenza
alle persone irascibili) biliose) irrequiete. Con essa furono
guariti molti individui affetti da gastroHenterite cronica.
Le foglie) cotte e condite con molto olio e poco sale)
giovano nella stitic%ezza. 5l decotto di foglie 93>H$> gr. in
! litro dacqua: * eccellente nelle infiammazioni intestinaH
li) nei bruciori dorinazione) nelle emorroidi e nelle malatH
tie della pelle.
La pianta appartiene alla famiglia delle C%enopodiaH
cee.
Ba)ana
Lappa maior) 1aertn.
&omi .5ALE44AL5+ Petolara) Baldana) 0lavacioni)
ecc.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) striato) ramoso
9!>>H!$> cm.:M foglie grandi) cuoriformi) quasi tomentose
di sotto) tutte piciolateM capolini rosei) grandi tutti in
racemo basso cuoriformeM squame involucrali tutte pi@
lung%e dei fioriM disco epigino con orlo ondulato. N+ assai
comune vicino alle case) neglincolti) lungo le strade) presH
so depositi di rifiuti. P+ la radice e le foglie. <+ autunno e
primavera per le radice) per le foglie in pieno sviluppo. ?.
Composte.
La Bardana) usata da tutti i medici e farmacisti fino
avanti mezzo secolo) %a propriet, sudorifere) diuretic%e)
depurative e cicatrizzanti. 5l decotto di radice in dose di
A> gr. in i litro dacqua) fino a ridurlo a met, * purificanH
te) risolvente) rinfrescanteM giova quindi come sudorifero)
nei disturbi dorinazione) nelle ulceri) nella gotta) nella
podagra) nellartrite) nella pietra e nella renella+ giova
ancora nei catarri polmonari) e in tutte le malattie della
pelle. Con le foglie fresc%e pestate) unite a c%iaro duovo)
si fanno impacc%i sulle piag%e) sui tumori vecc%i) geloni)
nodi emorroidali) indurimenti e ferite. 0i possono adoperaH
re anc%e le foglie secc%e) polverizzate) ma in dose alquanto
pi@ elevata. 5l sapone si prepara pestando radici e foglie)
c%e si cuociono nel burro) filtrando il ricavato. E indicatisH
simo nelle scottature. La tisana si prepara con 2$ gr. di
radici in W2 litro di acqua. D risolutivo efficace ai bambini
colpiti da rosolia) dandone a bere un cucc%iaino ogni $
minuti. 5n due ore la eruzione * completa) e il bambino)
tenendolo ben caldo) in tre giorni * guarito. 6n empiastro
ben caldo di foglie cotte nel latte fa cessare i dolori locali
ordinari) risana in breve le ferite) i tumori) le emorroidi)
le croste lattee e la tigna.
Per le ulceri 9vene: varicose delle gambe) si unisce a
un mezzo bicc%iere di succo di foglie mezzo bicc%iere di
olio dolivoM si agita fortemente fino a renderlo a consiH
stenza dunguentoM si applica allulcera con una fascia di
cotone trasparente) ricoprendo con una foglia fresca di
bardana.
8ezzo per far crescere i capelli. 5n un litro di acqua si
aggiungano tre litri di acetoM vi si cuocia insieme il quantiH
tativo di FH3 grosse radici di Bardana per lo spazio di
!$H2> minutiM si filtri e si lavi) fregando fortemente a
guisa di massaggio) la testa 2HF volte il d-) e se il bulbo
non * morto) si ottiene realmente la crescita dei capelli.
Ggnuno deve capire c%e la crescita non * subito pronta)
ma bisogna attendere un tempo pi@ o meno lungo) senza
stancarsi.
Ba!i#ico 9Basalic':
GcRmum basilicum)
Euesta labiata) perc%/ coltivata negli orti) * abbastanH
za conosciuta) senza dover farne la descrizione. D piantiH
cella molto aromatica) anc%e dopo lessiccazioneM oltre essere
ornamentale e servire quale condimento nella confezioH
ne di diversi cibi) %a pure virt@ medicinali stimolanti e
stupefacenti. 0i usa linfuso di !> gr. di foglie in un litro
dacqua contro la tosse) nel vomito) nella dispepsia nervosa) e quale
gargarizzante nellangina. 5l succo giova nel
male dorecc%ia) inzuppando dellovatta con alcune gocce.
5l decotto usasi esternamente nelle screpolature. 5l sapone
composto di grasso di maiale e di succo di basilico) serve
per le labbra e per i capezzoli feriti. Con lolio essenziale si
fanno frizioni contro la caduta dei capelli e nelle paralisi.
Per eccitare lo scolo soppresso dal naso si fiuta la polvere.
Beccab(n'a
Veronica beccabunga) L.
&omi .5ALE44AL5+ 1rasson) Erba del tai) 0empreviva.
.E0C<5;5G&E+ ?usti grossetti) cavi) radicanti alla baH
se e rossastri 92>HA> cm.:M foglie ellittic%e) ottuse) picciolaH
te) superficialmente seg%ettateM calice quadripartito con
lacinie ugualiM cassula glabra quasi tonda oppure marginaH
ta o intiera. N+ presso le sorgenti) lungo i rigagnoli) nei
fossi e nelle paludi) quasi sempre associata al Crescione.
P+ foglie e germogli. <+ giugno) luglio. ?+ 0crofulariacee.
5l succo 0uccus %erbae Beccabungae * scorbutico)
risolvente e giova nelle costipazioni) nelle eruzioni cutaH
nee) nella ritenzione di orina. .ose+ da 3>HI> gr. al giorH
no. Le foglie e i germogli danno unottima insalata primaH
verile.
Be##a)onna
Atropa belladonna) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) ramoso 9$>H!$> cm.:M
foglie ovate) affatto intiere) accoppiate o solitarieM pedunH
coli uniformiM corolla di coloro rossastro livido) campanuH
lataM bacca nera. N+ nei bosc%i fresc%i o recentemente
tagliati della zona montana e subalpina. P+ foglie e radici.
<+ le foglie dopo la fiorituraM le radici) di FH3 anni) in
autunno o in primavera. ?+ 0olanacee.
Euesta pianta velenosissima deve essere trattata solaH
mente dai c%imici) dai medici e farmacisti. La si prescrive
dagli oculisti per dilatare e immobilizzare liride dellocH
c%io e la pupilla. Le foglie) ma pi@ specialmente le radici)
vengono usate nelle nevralgie facciali) nelle gastralgie) nelH
la tosse asinina e nellasma.
0ia dovere preciso dei genitori e dei maestri c%e la
conoscono di mostrarla ai loro rispettivi figliuoli e discepoH
li avvertendoli di non manipolarla o coglierne le bacc%e
per mangiarle. 4reHquattro bacc%e bastano per dare la
morte a un adultoM una sola pu' essere letale a un bambiH
no7 Per fortuna * rara da noi7 5o la trovai abbastanza
diffusa sul 8onte Baldo) tra 0. Valentino e Canalette) qua
e l, sul Pasubio) sui monti di Ala verso la 0ega) in LavaroH
ne) tra 8onte <over e Luserna e nellanno !"FA ne vidi alH
cuni bei esemplari sul 8onte Cengio) di qua da Asiago) in
occasione dellEscursione Erboristica fatta con i miei ProH
fessori e Colleg%i durante il Corso Erboristico tenuto alH
l6niversit, di Padova) ordinato dal 8inistero dellAgricolH
tura e ?oreste) per il conseguimento del .iploma 8iniH
steriale.
Betonica
Betonica officinalis) L. 4AV. 2 &. !3
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 92>HA> cm.:M foglie infeH
riori lungamente picciolate) ovatoHbislung%eM brattee ovaH
toHmucronateM spiga bislunga) speronata alla baseM calice
pi@ o meno peloso) non reticolato) venosoM corolla porpoH
rina o bianca. N+ nelle radure) luog%i erbosi e incolti) ai
margini dei bosc%i. P+ tutta la pianta. <+ durante la fioriH
tura. ?+ Labiate.
Le foglie giovani e i germogli cotti nellacqua salata
danno un cibo saporito. Le foglie secc%e in dose di #H!>
gr. in !W2 litro dacqua offrono un t%* pettorale risolvente i
catarri. 0ono bens- amare e sgradite) ma giovano assai
nello sputo di sangue) nella debolezza di nervi e nei disturH
bi di respirazione. La pianta) cotta nel vino) serve) per uso
esterno) a medicare ulceri varicose e piag%e infette. La
radice * purgativa.

Bet(##a
Betula alba) 4AV. F &. !I
&G85 .5ALE44AL5+ BedSl) BeSl) Bog'la) BedSi.
.E0C<5;5G&E+ ?oglie romboidaliHtriangolari) lungaH
mente picciolate) non reticolate nella pagina inferiore)
ementi fruttiferi lungamente peduncolati. N+ qua e l, nelH
la zona montana e subalpina. P+ le foglie e le gemme. ?+
Betulacee.
Per malattie di cuore con edemi diffusi) contro i
vermi) per attivare le funzioni dei reni) nella gotta e nel
mal della pietra si fa linfuso di foglie di 2>H3> gr. in !
litro dacqua) o il decotto di 2$H3> gr. in ! litro dacqua
fino a ridurlo a met,.
5l decotto di gemme si fa con !>>H!$> gr. in I>> di
acqua) riducendolo a $>>. 4anto dellinfuso c%e del decotH
to se ne pu' prendere alcuni bicc%ieri al giorno. Per uso
esterno il decotto serve contro lerpete) sudor di piedi e
artrite.
Contro lartrite giova assai procurarsi una specie di
pagliericcio riempito di foglie disseccateM vi si entra in
mezzo) spogli dei vestitiM in tal modo si produce molto
sudore c%e si continua restandovi dentro un 2>HF> minuH
tiM indi ci si asciuga) ci si veste) evitando laria.
5l cos- detto carbone vegetale) calcinato in recipiente
c%iuso) si usa nelle dispepsie flatulenti) nelle diarree fetiH
de) nelle gonfiezze del basso ventre. .ose+ 2HF cucc%iai
dopo il pasto in una tazza dacqua.
Bianco!%ino
Crataegus oTXacant%a) L.
&G85 .5ALE44AL5+ 8arendel,r) Brugnol,r) Piratol*r)
Amperl,r) Perlet-n) ecc.
.E0C<5;5G&E+ .a cratos U forza e agem U condurH
re. Arbusto con rami spinosiM foglie coriacee) fatte a ventaH
glio e pennatifide con FH$ lobi inciso dentatiM fiori bianc%i
o rosei in corimbo di poc%i fioriM peduncoli glabri) sepali
glabri ovatiM petali obovati) quasi tondiM stili !H2M frutto
piccolo bloboso) quasi rosso corallo. N+ nelle macc%ie e
nelle siepi dalla pianura alla montagna. P+ sommit, in
fioritura. <+ in principio della sbocciatura dei fiori. ?+
<osacee.
5l t%* dei fiori * prezioso tonico del cuore. .ose+ un
buon pizzico in una tazza dacqua da prendersi 2HF volte il
d-. La tintura * cardiotonica per le persone a sistema
nervoso molto debole 9!$H2> gocce al giorno:M come antiH
spasmodico) nelle vertigini e nellinsonnia si pu' arrivare
fino a 3> gocce) da prendere prima di coricarsi. 5l biancoH
spino * pure rimedio specifico contro langina.
Bi##ei
Cardamine amara et pratensis) L)
.E0C<5;5G&E+ Cardamine amara+ fusto eretto) ascenH
dente) angoloso 92>H$> cm.:M foglie pennate tutte) a foglioline
osavate) o bislung%e sinuate) o dentatoHangolose) la
terminale un poco pi@ grandeM petali bianc%i) raramente
violetti) lung%i F volte il caliceM silique lineari strette.
Cardamine pratensis+ rizoma corto) fusto eretto
9F>H3> cm.:M foglie basali pennate) tondoHovateM la pi@
grande terminale reniformeM fiori lilla a corimbo cortoM
petali lung%i il triplo del calice. N+ la prima lungo i fossi
e le sorgentiM la seconda nei prati umidi) paludosi. P+
tutta la pianta. <+ dopo la fioritura. ?+ Crocifere.
5l succo 0uccus %erbae Cardaminis 0. &asturtii praH
tensis * aperitivo) impedisce la decomposizione degli
umori) migliora le funzioni del basso ventre) e si usa nelle
idropi) nello scorbuto e nelle eruzioni cutanee. .ose+ da
!$HF> gr. da solo o con acqua.
Bion)e##a 9Centaurea minore:
ErRt%rea centaurium) Pers. 4AV. !> H &. II
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto ramoso superiormente

92>H3> cm.:M foglie basali ovato ottuse in rosettaM fiori
rossi) sessili) solitari nelle dicotomie e fascicolati nellapice
dei rami) i laterali accompagnati da due bratteoleM stimma
bifico. N+ nei pascoli e nelle radure dei bosc%i fino a
mezza montagna. P+ tutta la pianta. <+ in fioritura. ?+
1enzianacee.
Euesta simpatica ed elegante pianticella %a propriet,
tonic%e) stomac%ic%e) febbrifug%e e leggermente purgative.
0i usa il t%e di tutta la pianta in dose di !>H!$ gr. in
!W3 di litro dacqua.
Euesto t%*) assai prezioso) giova nelle
debolezze di ventricolo) inappetenze) nelle febbri) nei mali
di stomaco) nel catarro gastrico) nella diminuzione delH
lattivit, digerente) nellacidit,. Esternamente si applicano
fasciature del decotto nelle malattie della pelle 9erpete)
eczema) tigna) ascessi) ecc.:.
55 vino amaro stomac%ico si prepara mescolando in
parti uguali Biondella e 4rifoglio fibrino) un po di AssenH
zio) un pizzico di fiori di Camomilla e alcune scorze di
Arancio in 2 litri di vino nero. 0i lascia in deposito per #
giorni al caldoM poi si filtra e il liquido filtrato e spremuto
si mette in bottiglie ben c%iuse. 0e ne beve un bicc%ierino
due volte al d-.
Bi!tota
PolRgonum bistorta) L
.E0C<5;5G&E+ <izoma rossastro piegato due volte su
se stessoM fusto semplice 92>HA> cm.:M foglie inferiori ovali)
bislung%e) glauc%e di sotto scorrenti sul picciolo) troncaH
te o cuoriformi alla baseM fiori rosei in spiga compatta
a spigoli acuti. N+ prati e pascoli umidi della zona montaH
na e subalpina. P+ il rizoma. <+ autunno e primavera. ?+
Poligonacee.
La radice) c%e si essicca rapidamente al forno o al
sole) contiene oltre ad acido tannico e gallico) un poco di
acido salicilico e molto amido) e si usa in decozione di A>
gr. in ! litro di acqua nelle infiammazioni delle mucose e
sanguigne come astringente) come pure nelle diarree) febH
bri intermittenti e denti malfermi.
Esternamente si usa quale cataplasma nei tumori)
ferite e indurimento delle gengive. 5nternamente si prenH
de la polvere in dosi di 2H3 gr. in un bicc%ier dacqua nei
catarri gastroHintestinali. Le foglie si preparano come le
spinacce.
Bona'a 9Gnonide :
Gnonis spinosa) L. 4AV. A H &. 3!
&G85 .5ALE44AL5+ 8alaig%e) Bunaga) Bonag%e)
Binag%e.
.E0C<5;5G&E+ ?usto prostrato o eretto) vellutato da
una parte) spinoso 92>HA> cm.:M foglie ovali bislung%e)
ottuse) dentateM fiori ascellari a coppie o solitari) roseiM
lacinie del calice lanceolato lineari acuminateM legume ovaH
loHerettoM semi tubercolosoHscabri. N+ pascoli aridi) sui
margini delle strade fino alla zona subalpina. P+ le foglie e
il fittone. <+ estate. ?+ Leguminose.
5l decotto del fittone da 2>H2$ gr. in ! litro di acqua)
fino a renderlo un terzo) si prescrive in tutte le infiammaH
zioni delle vie respiratorie) urinarie) nelle cistiti e nella
gotta. Essendo fortemente diuretico si usa con buon effetH
to nelle idropisie) nelle emorroidi e nei calcoli renali e
vescicali. Per i medesimi mali si adoperano le foglie e i
fiori) ma in modo pi@ blando.
Boana
Borrago officinalis) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usto grossetto) eretto 92>H3> cm.:M
foglie grandi ovali o ellittic%e) ristrette in lungo picciolo)
le superiori bislung%eM racemo foglioso alla baseM corolla
celeste) piana) rotata. N+ campi asciutti) siepi) nei ruderi.
P+ la pianta. <+ in fioritura. ?+ Borrinacee.
5l t%e si prepara con !$H2> gr. di foglie) preferibilH
mente fresc%e) in ! litro di acqua bollente. 1iova nei
reumatismi) provocando traspirazione e per curare le tosH
siM come sudorifera) diuretica) emolliente e depurativa si
prescrive il decotto 9da $>H!>> gr. in ! litro dacqua: da
prendersi molto caldo nelle infiammazioni polmonari) nelH
la nefrite) nelle febbri esantemic%e 9rosolia) scarlattina)
vaiolo: come pure nelle malattie della pelle. Come depuH
rativo si cuoce la pianta nel vino c%e si beve a bicc%ierini.
Bo!a%a!toe
Capsella bursa pastoris) 4AV. A &. 33
8Ync%.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) semplice o ramoso
92>H3> cm.:M foglie basali a rosetta) bislung%e) intere o
pennatofide) le cauline saettiformi lanceolateM fiori bianH
c%iM siliquette triangolari) sopra peduncoli quasi orizzontaH
li. N+ ovunque nei luog%i incolti e coltivati dal piano alla
zona subalpina. P+ la pianta 9meglio fresca:. <+ al princiH
pio di fioritura. ?+ Crocifere.
5l decotto si prepara con una manata di piante freH
sc%e in tre tazze di acqua fino a ridurla a un terzo) c%e si
beve in due volte con qualc%e intervallo. 1iova moltissiH
mo nelle febbri intermittenti 9malaric%e e terzane: nei
passaggi sanguigni) nella diarrea) nellitterizia) nelle scrofoH
le al collo) nelle emorroidi) nellalbuminuria 9morbo di
Brig%t: e nella renella.
La Borsapastore) oltre essere prezioso astringente ed
emostatico) %a pure grande propriet, radioattiva) agendo
magnificamente quando si fanno applicazioni esterne per
curare malattie interne. Cos-) a esempio) per curare le
febbri malaric%e si applica la Borsapastore fresca bene
tagliuzzata ai polsi e alla pianta dei piedi e la febbre cessa
quasi subito.
Cos- c%i porta con s* in tasca uno o due tuberi di
ciclamino) pure radioattivo) si libera in brevissimo tempo
dalle emorroidi pi@ ostinate. Cos- si dica di altre piante
radioattive+ la cipolla) applicata sui reni sc%iacciata) contro
le malattie di fegato) milza) bile) reniM la cariofillata) appliH
cata al collo per infiammazione agli occ%i) limperatoria)
laglio orsino) il geranio roberziano e lo spino cervino.
&ella cura delle metrorragie di soggetti giovani o
nella menopausa si fa il t%e di $> gr. di Borsapastore e $>
gr. di Amarella 9Artemisia vulgaris: in ! litro di acqua. 0i
lascia sedare per !> minutiM poi si filtra e se ne beve un
bicc%iere ogni ora.
5l succo gocciolato a caldo nelle orecc%ie) giova nelle
otiti purulenti) e allesterno giova pure) fregando) nella
podagra e nei tumori infiammanti. La polvere stagna il
sangue da naso e si usa anc%e sulle piag%e fresc%e. .a
notarsi c%e la pianta) per avere un buon effetto) deve
essere usata possibilmente fresca.
Lo stesso decotto * utilissimo nelle urine sanguigne)
dando ottimi risultati. .ose+ F>HA> gr. in un litro dacqua.
BOSSO
BuTus sempervirens) L)
&G85 .5ALE44AL5+ 8art*l) Ardescol) Berverde)
Verz'l.
.E0C<5;5G&E+ Arboscello con rametti giovani un po
pelosiM foglie opposte) ovali) brevemente picciolate) luciH
de) sempre verdi 92HF cm.:) con picciolo un po peloso ai
lati. N+ inselvatic%ito e coltivato nei parc%i e nei. giardini.
P+ le foglie e la corteccia. <+ in ogni stagione. ?+
BuTacee.
Euesta pianta %a propriet, diaforetic%e) purgative e
colagog%e) e si usa per questi scopi la decozione di 3> gr.
di foglie in ! litro dacqua) fino a ridurlo a !WF. 5l decotto
della corteccia in ragione di A> gr. in ! litro dacqua) serve
a provocare il sudore nelle affezioni reumatic%e) erpetic%e
e sifilitic%e. Attenzione alle dosi) perc%/ pianta velenosa7
Bionia
BrRonia dioica) 5acq.
&G85 .5ALE44AL5+ ;uc,ra selvadega) ;uc,ra mata.
.E0C<5;5G&E+ ?usti gracili) erbacei) angolosi) rampiH
canti 92HF m.:M foglie picciolate) ruvide) palmatoquinqueloH
be e lobisinuato dentate) le superiori pi@ lung%e e pi@
acuteM fiori in racemi ascellari con brevi peduncoliM calici
pi@ corti della corollaM bacca rossa piccola. N+ nelle siepi
e negli avallamenti riparati e caldi. P+ la radice. <+ termiH
nata la vegetazione. ?+ Cucurbitacee.
Euesta pianta velenosa deve usarsi con molta discreH
zione. La radice per essere molto grossa) deve essere tagliaH
ta a fette per ottenere pi@ facilmente lessiccazione+ *
potente vomitivo) purgativo) diuretico) antireumatico. Per
dissipare tumori) umori freddi) glandole sono ottimo rimeH
dio le frizioni fatte con la radice fresca rasc%iata. &ei dolori
reumatici si applica la polpa fresca di questa radice. &elle
congestioni) nelle bronc%iti) pleuriti) grippe) epilessia) arH
trite e quale purgativo si usa linfusione di # gr. di polvere
di radice in ! litro di acqua. 5l vino di Brionia si ottiene
con A> gr. di radici poste a macero per 23 ore in un litro
di vino. 0e ne prendono 2 cucc%iai prima del pranzo e
della cena quale diuretico e lassativo nella cura dellidropiH
sia. La radice fresca pestata e cotta col sego * rimedio
efficace contro la rogna. Euattro o sei frizioni bastano per
ottenere la guarigione. Attenzione per luso interno) essenH
do potente veleno.
B(ne##a
Brunella vulgaris) L.
&G85 .5ALE44AL5+ 8orella) 8oratola) 0anzu'la.
.E0C<5;5G&E+ Pianta alta !>HF> cm.M foglie picciolaH
te con denti divaricati e linferiore diviso fino a met,M
corolla lunga il doppio del caliceM stami con punta lesiniH
forme diritta. N+ comune nei prati e lungo i luog%i erbosi
delle vie. P+ pianta intera. <+ estate. ?+ Labiate.
Euesta pianta leggermente astringente si usa in infuH
so da F>H3> gr. in ! litro dacqua) nelle infiammazioni
intestinali e quale gargarismo nelle irritazioni della bocca
e della gola. La pianta intera fresca) ridotta in poltiglia) si
usa come cataplasma nei gavoccioli 9giavizz'i:.
B('#o!!a
Anc%usa officinalis) L.
.E0C<5;5G&E+ ?oglie lanceolate) le superiori dilatate
alla baseM fusto eretto 9F>H$> cm.:M calice $HfidoM corolla
porporaHviolacea con tubo quasi uguale al lembo e squaH
me vellutateM stima unico smarginatoM carpelli acuti. N+
nei campi e nei luog%i incolti.
Euesta pianta %a le stesse qualit, della Borrana.
Ca#a$o ao$atico
Acorus calamus) L)
.E0C<5;5G&E+ Erba perenne alta da $> cm. a un
metro con rizoma grosso) cilindrico) orizzontaleM foglie
alterne) lung%e da 2> a $> cm. ensiformi) guainanti) fusto
la capsula con due o tre semi ovati. N+ nei fossi e nelle
paludi) specialmente nella valle del Po. P+ il rizoma. <+
primavera e autunno. ?+ Aracee.
5l rizoma * aromaticoHstimolante) tonico e febbrifugo
e si usa nei catarri gastroHenterici) nella cattiva digestione)
florifero triangolareM fiori piccoli verdastriM frutto a piccoH
nelle febbri intermittenti) nellacidit, di stomaco) negli
ingorg%i renali e nelle palpitazioni di cuore. 0i fa il decotH
to del rizoma tagliato a pezzettini. .a !$ a 2$ gr. in $>>
di acqua o vino. D usato anc%e per risc%iarare la voce e
per bagni o lozioni ai bambini rac%itici o scrofolosi.
Ca#en)o#a
Calendula officinalis) L. 4AV) " &. A3
.E0C<5;5G&E+ Pianta glandolosaHpubescenteM fusto
angoloso) lanceolato eretto 92>H$> cm.:M foglie inferiori
bislungoHspatolate) le superiori lanceolatoHcuoriformi abbracciantiM
capolini grandi aranciati con linguette lung%e
il triplo dellinvoglioM ac%eni tutti con margine intero)
tutti curvati. N+ pianta assai rara o coltivata. P+ la pianta
intera. ?+ Composte.
?oglie e fiori sono sudoriferi) aperitivi. 0i usa linfuso
di F>H3> gr. in ! litro dacqua nei disturbi di ventricolo)
della matrice) per ristabilire i mestrui impediti da debolezH
za. 5l succo 9!W2H! gr.: si adopera nei cancri della pelle)
nelle ulceri) nelle scrofole e nellemorroidi. .a notarsi+
se alla mattina i fiori non si aprono) * segno di pioggia.
Ca$e)io
4eucrium C%amaedris) L.
.E0C<5;5G&E+ Pianta pubescenteM fusto molto ramoH
so dalla base 9!>H!2 cm.: M foglie ovali od ovaliHlanceolate)
brevemente picciolate) pubescenti doppiamente dentateM
fiori in racemo fogliosoM calice rossastro pubescenteM corolH
la porporina a lobo mediano concavo) obovato) cuneiforH
me. N+ luog%i incolti sassosi) sui muri dei campi) nei
luog%i secc%i e ben esposti. P+ lintiera pianta. <+ maggio)
giugno. ?+ Labiate.
Euesta graziosa pianticella) detta anc%e Euerciola)
%a propriet, stomac%ic%e e digestive. 0i fa linfuso di !$
gr. di foglie e sommit, fiorite in ! litro dacqua. 0e ne
prendono 3 tazzine al giorno nellinappetenza) nei mali di
stomaco e nei disturbi intestinali.
Ca$e)io a#%ino
4AV. !> &) IF
.E0C<5;5G&E+ ?usti frutticosi) ramosissimi) prostrati
9!>H2> cm.:M foglie ellitticoHbislung%e) profondamente creH
nate) ottuse) picciolate) biancoHargentine di sottoM stipole
lineariM fiori bianc%i) grandi) solitariM petali ordinariamente #)
lung%i il doppio dei sepaliM carpelli con lungo stilo
piumoso. N+ abbondante da formare veri tappeti sui ciH
glioni e pascoli della zona subalpina e alpina. P+ le foglie
e le sommit,. <+ settembre. ?+ <osacee.
Anc%e questa simpatica pianticella delle nostre Alpi
* assai preziosa per le sue virt@ cardiotonic%e) diuretic%e e
astringenti. 0i fa linfuso di 2> gr. di foglie in ! litro
dacqua per rinforzare il cuore) per pulire il capo e facilitare
lorinazione.
Ca$o$i##a
8atricaria c%amomilla) L.
Pianta nota a tutti per essere dispensato dal darne la
descrizione. N+ luog%i aridi e incolti) nei campi) lungo le
strade) negli orti. P+ i fiori disseccati allombra e messi in
recipienti ben c%iusi. <+ durante la fioritura. ?+
Composte.
5 fiori di questa pianta sono tonici) stimolanti) febbriH
fug%i) emenagog%i) antispasmodici) sudoriferi. Con un pizH
zico di fiori secc%i in una tazza di acqua bollente si %a un
buon t%e giovevole nei disturbi di stomaco) nellinsonnia
nervosa) nelle difficili digestioni) nellisterismo) nelle febH
bri intermittenti) nei crampi di stomaco) nella tosse asmatiH
ca e nelle colic%e.
Per uso esterno si usano i fiori posti nello spirito o
nellolio contro i tumori infiammati) nelle scrofole e nello
scorbuto.
0acc%etti di F> gr. di Camomilla) fiori di 0ambuco e
farina di 0egala in parti uguali si applicano caldi e con
buon esito nei reumatismi) mal di occ%i) di orecc%i) negli
ascessi e foruncoli.
Cambiare i fiori ogni anno+ diversamente perderebbeH
ro della loro virt@ terapeutica.
Ca$%ane##ine
LeucoRum vernum) L. 4AV. !> H &. I!
.E0C<5;5G&E+ 0capo eretto) cavo 92>H3> cm.:M foglie
lineari) ottuseM fiore unico terminale bianco in cima) verH
dognoloM segmenti allungatiM stilo a forma di clava. N+
prati umidi di monte. P+ il bulbo. ?+ Liliacee.
0i usa il bulbo in piccole dosi come vomitivoM esterH
namente si applica alla gola) dopo esser stato in composta
nellaceto) per fare scomparire il gozzo.
Cana%a ac-(atica
Eupatorium cannabinum) L.
.E0C<5;5G&E+ Pianta erbacea) perenne con fusto eretH
to alto A>H!I> cm. rossiccio) striato con foglie opposte).
picciolate e infiorescenza composta di numerosi capolini a
fiori rossi o bianc%i. N+ comune nei bosc%i umidi) nei
fossi e nelle paludi. P+ sommit, fiorite) foglie e radici. <+
le radici in primavera) le foglie e le sommit, in principio
di fioritura. ?+ Composte.
La radice * un ottimo purgante) come il rabarbaro)
senza produrre colic%e o debolezza. Le foglie %anno azioH
ne tonica e si fa il t%* o decotto di F>HA> gr. in ! litro di
acqua nelle debolezze generali) nellanemia) nella clorosi e
nelle cattive digestioni. Esse sono tonic%e) aperitive) stiH
molanti e purgative e danno buoni risultati nelle idropisie)
nei catarri cronici e negli ingorg%i di fegato e di milza.
Come purgante la radice tagliuzzata nella dose di
F>HA> gr. si mette a macero in ! litro di vino+ un bicc%ieH
re la mattina a digiuno.
Canna
Arundo .onaT L.
.E0C<5;5G&E+ Pianta selvatica) comune lungo i fiuH
mi) nei luog%i umidi) sabbiosi) nei parc%i da tutti conosciuH
ta per gli usi quale sostegno alle piante di ortaggio) o per
cancelli) o bastoni da pesca) ecc.
5l suo rizoma sotterraneo * medicinale quale sudorifeH
ro e diuretico. 0i usa il decotto di 3>HA> gr. in ! litro
dacqua c%e si beve a piccole tazze $HA volte al giorno.
Ca%e#*enee
Adiant%um Capillus Veneris) L.
.E0C<5;5G&E+ ?oglie molli 9!>H2> cm.: a piccioli
neri) lucenti) sottili) bipennatosette con lobi a forma di
ventaglio sostenuti. N+ sulle rupi e sui muri bagnati da
stillicidi permanenti) alle pareti di cascate) e in genere nei
luog%i umidi poco illuminati. P+ pianta intera. ?+ PolipoH
diacee.
4utta la pianta %a leggera azione aperitiva) pettorale)
emolliente. 0i usa linfuso di !> gr. di foglie in !2> di
acqua nelle affezioni di petto) nelle tossi) nelle bronc%iti e
nelle difficili e scarse mestruazioni. 0i usa pure nellasma)
negli ingorg%i di fegato e di milza. 5l decotto si usa per
lavare la testa) rinvigorire i capelli e allontanare la forfora.
Ca%i+o'#io 98adreselva:
Lonicera Caprifolium) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usti volubili pubescenti nei rami gioH
vaniM foglie caduc%e) un po coriacee) ellittic%e) quasi tonH
deM fiori porporini o biancoHgiallastri verticillatiM un capolino terminale
sessileM corolla con labbro superiore a 3 lobi)lungo appena !WF di essaM bacc%e
ovali rosse. N+ nei bosc%i riparati e caldi della zona submontanaM pianta
piuttosto rara. P+ foglie e fiori. ?+ Caprifogliacee.
Le foglie e i fiori sono sudoriferi e diuretici. 0i fa
linfuso con un pizzico in una tazza di acqua. E gustoso e
si presta quale collutorio nelle infiammazioni della bocca e
delle fauci. La corteccia %a azione pi@ forte e si usa in
decozione di 2$H$> gr. in ! litro dacqua nella gotta) nellitH
terizia) nella renella) neglingorg%i di fegato e di milza. Al
decotto si pu' sostituire la macerazione di ! litro di vino
bianco in !$> gr. di corteccia.
Cacio+o
CRnara 0colRmus) L.
.E0C<5;5G&E+ Pianta da tutti conosciuta) della famiglia delle Composte e
coltivata negli orti. Gltre servire quale insalata) esso %a pure virt@
medicinale per il ferro e tannino c%e contiene e si usa quale astringente)
tonico e diuretico. 0i prescrive il decotto di radici 92> gr. in !>> gr.
di acqua: contro la gotta) artrite) reumatismi) idropisia e renella. 8angiato
crudo 93HA al giorno: giova contro le diarree ostinate. 5l carciofo per')
mangiato crudo) e di difficile digestione. 5l fiore coagula il latte.
Ca)o !anto
Cnicus benedictus) L. 4AV. 2 H &. !F
.E0C<5;5G&E+ Pianta annua) erbaceaM fusto eretto)
angoloso con rami divaricati 9F>H!>> cm.: M foglie alterne)pubescenti)
biancastre con nervature sporgenti) sinuatoHdentati
con lobi picciolate) le inferiori bislung%e) le fiorali piu lung%e dei
capoliniMi capolini giallicci con involucro conicoHcampanulatoM ricettacolo
pianocon poli molto lung%i e aderenti. N+ da noi molto raro in alta montagna
90telvio:. P+ tutta la pianta. ?+ Composte.
Euesta pianta si adopera nelle difficili digestioni) nei
catarri bronc%iali cronici e nelle malattie della vena porta.
.ose+ il decotto di $H!$ gr. in ! litro dacqua. E pure
febbrifugo) e giova nelle diarree e atonia gastrica) come
pure nellitterizia.
Caio+i##ata
1eum urbanum) L. 4AV. " &. AI
.E0C<5;5G&E+ <izoma corto) fusto eretto 93>HI>
cm.:M foglie pennatosette con $HI segmenti bislung%i inciH
so dentati) il termine pi@ grandeM stipole grandi fogliaceeM
fiori gialli terminali al fusto e ai rami erettiM sepali reflessi
nel fustoM petali quasi uguali al caliceM carpoforo nulloM
carpelli con coda lunga) nuda) articolata al !Z quarto supeH
riore. N+ bosc%i fresc%i) lungo i rivi. P+ la radice. <+
autunno e primavera) prima della fioritura. ?+ H<osacee.
La radice contenendo molto tannino) adagramantina)
gomma e altre sostanze) * tonica) astringente) eccitante e
vulneraria. 0i usa linfuso di F>H$> gr. in ! litro dacqua
nei catarri cronici intestinali) nella debolezza di nervi e di
digestione) nei flussi di catarro e di sangue) nelle diarree)
nei disturbi di petto e di fegato. 5l vino di radici si prepara
con I> gr. di radici tagliuzzate in !W2 litro di vino buono
vecc%io. 0e ne prende un bicc%ierino nelle difficili digeH
stioni) nel mal di testa e di petto) per lo stomaco debole
dei convalescenti quale eccellente stomac%ico.
0imili virt@ %a pure la CA<5G?5LLA4A .5 8G&4E U
1eum rivale) L. con fiori gialloHlividi) grandi curvati in
bassoM rizoma cortoM fusto eretto 92>H3> cm.:.
Ca#ina
Carlina acaulis) L.
&G85 .5ALE44AL5+ Articioc%i de mont) 0pini de pr,)
?ormaiele) 0egnatempi) 0pini dasen) C%esedSr) ecc.
.E0C<5;5G&E+ ?usto grosso cortissimo o alto fino a
2>HF> cm.M foglie grandi prostrate in larga rosa) picciolate)
nervose) lanceolateHpennatoHpartite) a lobi divisi in lobetti
dentati e spinosiM capolino molto grande solitario terminaH
le) quasi sessileM squame involucrali raggianti lineari in
clava e ottuse in alto. N+ pascoli aridi) sassosi dalla zona
submontana alla subalpina. P+ la radice. ?+ Composte.
La radice di questa pianta %a virt@ stomac%ic%e)
stimolanti) diuretic%e) sudorifere e antielmintic%e. 0i usa
il decotto di !$ 2> gr. in 2>> di acqua. La radice
secca polverizzata in ragione di 3H$ gr. in !W2 litro dacqua)
scaccia il verme solitario) apre il fegato e la milza otturati)
rammolisce i tumori acquosi) provoca lorina) liberando la
vescica dalle pietre ed * efficace contro la peste. La pianH
ta) bollita nellaceto) giova nelle eruzioni cutanee) tigna)
croste) mal di denti) risciacquando.
Caota 9<ave zalde:
.aucus carota) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) un po ramoso) striato e
glabro da !> a A> cm.M foglie bipennatosette) a segmenti
ovali) inciso dentatiM infiorescenza a ombrella compostaM
fiori bianc%i) raramente rosei o giallicci. N+ da noi coltivaH
ta. P+ le radici. ?+ Gmbrellifere.
La radice %a propriet, emollienti) risolutive) diuretiH
c%e e antisettic%e. 0i prescrive il succo 9! bicc%iere diluito
in due bicc%ieri dacqua:) da prendersi a caldo in 3H$ volte
al giorno nelle irritazioni dello stomaco e del duodeno)nellitterizia)
nella perdita della voce) nelle tossi ribelli)
nella renella) nei raffreddori di petto e nelle malattie della
pelle dei bambini. Le foglie si applicano con esito buono
sui panerecci e nellerisipola.
Ca%ino
Carpinus betulus) L
.E0C<5;5G&E+ ?oglie ovali bislung%e) doppiamente
seg%ettate) con nervi lungamente pelosiM amenti masc%i e
squame cigliali nel margine) brattee fruttifere trilobe con
lobi lanceolati) il mediano lungo il doppio dei laterali e
alle volte dentellato. N+ nei bosc%i della zona montana.
P+ le foglie e i semi. <+ estate. ?+ Cupulifere.
Con le foglie si prepara la decozione 9F> gr. in ! litro
dacqua:) per gargarismi nelle affezioni catarrali della bocH
ca e della gola. .ai semi si ottiene un olio grasso.
Ca!ta'no
Castanea vesca) 1aertn.
.E0C<5;5G&E+ Pianta ad alto fusto ramoso) con foH
glie bislung%e e lanceolate) acuminate) coriacee) grandi)
con la punta superiore glabra e lucidaM frutto brunoHlucenH
te a larga base biancastra. N+ ordinariamente nei terreni
fresc%i e ricc%i di silice. P+ le foglie. <+ in pieno sviluppo.
?+ Cupulifere.
Le foglie di castagno sono raccomandate in infusione
nella cura della dissenteria e tosse convulsiva+ una manata
in ! litro dacqua.

Ca!ta'no ).In)ia
Aesculus 5ppocastanus) L.
.E0C<5;5G&E+ Albero ad alto fusto con c%ioma ovaleM foglie
opposte) lungamente picciolate) composte) palH
matoHdigitate) con sette foglioline spatolate) acute) doppiaH
mente dentateM fiori biancoHrosei a pannocc%iaM calice camH
panulato con petali distesi) pubescentiM stami declinati e
curvi. N+ coltivato quale pianta ornamentale dei viali. P+ i
frutti e la corteccia. ?+ 5ppocastanacee.
4anto la corteccia) specialmente dei rami giovani)
come il frutto) sono astringenti) antispasmodici e ottimi
vasoHcostrittori delle vene superficiali riducendole) se dilaH
tate) allo stato normale. .ose+ A>HI> gr. di corteccia in !
litro dacqua o nel vino bianco in macerazione. 0e ne beve
!W2 bicc%iere per volta.
Lestratto delle castagne serve contro lemorroidi)
contro le mestruazioni troppo durature) come pure contro
i geloni) prurigine) reumatismi) facendo fregagioni) pennelH
lature o lavaggi. 5l decotto delle foglie preso in piccole
dosi giova assai nella tosse canina dei bambini.
Ca*o#o
Brassica oleracea) L.
Pianta abbastanza nota per essere dispensato a farne
la descrizione. Per la quantit, abbondante di minerali c%e
il Cavolo contiene) * cibo assai rinforzante pi@ delle 0pinaH
cee) del Pomodoro e della Carota. Contenendo molto zolH
fo) la sua acqua) dopo la cottura) * ottimo rimedio nelle
malattie della pelle) applicando compresse o facendo lavaH
ture) o bevendone un paio di bicc%ieri al giorno. EuestacH
qua * pure giovevole nella tosse) raucedine) raffreddori di
petto e bronc%ite. Con le foglie si ottengono eccellenti
effetti nella cura delle ulceri varicose. La cura si fa in
questo modo+ si lavano bene le foglie) togliendo con una
forbice le nervature pi@ grosseM indi si comprimono con
una bottiglia o con un cilindro di legno) senza lacerarle)
mettendole poi a macerare per qualc%e ora nellacqua boriH
ca. Pulita la pelle) si sovrappone una o due di dette foglie
sulla piaga c%e si copre con una garza e si ferma con una
fascia. Lapplicazione si ripete due volte al giorno con
grande sollievo dellammalato) e la piaga in poco tempo si
c%iude. Eueste applicazioni 9FH3 foglie cambiate FH3 volte
al giorno: portano buoni risultati anc%e nei dolori reumatici)
nelle nevralgie facciali) nei raffreddori di testa o di
naso) nella pleurite) nella risipola) applicando le foglie)
cucite insieme) sulla parte dolorante.
Ce#i)onia
C%elidonium maius) L.
&G85 .5ALE44AL5+ Erba dai p'ri) ;edr'nega) Erba
dalle gruse.
.E0C<5;5G&E+ Erba con succo color darancioM fusto
eretto) ramosoM foglie molli) biancastre di sotto) pennatoH
sette) con $H!! segmenti incisoHcrenati) il terminale pi@
grande triloboM fiori gialli in ombrelle terminali. N+ comuH
ne tra i ruderi) le siepi) vicino alle abitazioni. P+ lintera
pianta e il lattice. ?+ Papaveracee.
Lestratto fluido in dose di gr. >)$ a 2 si usa nella
gotta) nellidropisia) nel cancro) se non per la cura diretta)
per arrestare il male e per lenimento. 5l lattice per uso
esterno * efficace contro i calli) i porri e le verruc%e.

C"eno%o)io
C%enopodium bonus Nenricus) L.
&omi .5ALE44AL5+ 0pinazzi de mont) Calai) Com/H
de) ecc.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) ramoso) solcato 9!>H#>
cm.:M foglie verdi farinose) triangolari astate o saettiformi)
intere od ondose nei marginiM fiori in racemi brevi) nudi)
in pannocc%ia terminale a spiga) fogliosa solo alla base.
N+ nei prati grassi di montagna) attorno alle stalle e alle
cascine di monte. P+ foglie e sommit,. ?+ C%enopodiacee.
Euesta pianta) oltre c%e somministrare una buona
insalata e servire di appresso) preparata come le spinacce)
viene adoperata come cataplasma da applicarsi sulle ferite
e sulle piag%e. 5l 8attioli prescrive il succo contro la
rogna) lisciando e pulendo la pelle.
Cic#a$ino 4AV. F &. 2!
&G85 .5ALE44AL5+ Pan porzin) 4irac') Pipa) Erba
patata.
.E0C<5;5G&E+ ?oglie ovatoHreniformi) crenulate) non
angolateM corolla rosea con la fauce formante un anello
intiero e di coloro pi@ carico. N+ luog%i ombrosi della
zona collina e montana. P+ le foglie e i tuberi. ?+ PriH
molacee.
Pianta velenosa) ma c%e viene usata contro i vermi e
per provocare le regole. 0i usa ! gr. di polvere in i
bicc%iere di acqua. Le foglie verdi) contuse) si applicano
contro le enfiaggioni e sui tagli.
Cicoia !e#*atica
Cic%orium intRbus) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) divaricato) ramoso
92>H"> cm.:M foglie lanceolatoHspatolate) rancinate o dentaH
teM capolini celesti come quelli della cicoria degli ortiM
involucro cilindricoM pappo con fogliette brevissime.
La Cicoria selvatica della famiglia delle Composte) *
tonica) depurativa) aperitiva nelle opilazioni del basso venH
tre e nei ristagni della vena porta. 0i fa il decotto delle
foglie) meglio ancora delle radici) nella dose di 2>HF> gr.
in !#> di acqua.
5l. succo si spreme dalla pianta intera con la radice.
Preso in dosi da 3>H!>> gr. solo o bollito col latte) miglioH
ra la secrezione) aumenta la potenza digestiva) e si usa
anc%e nelle malattie c%e tendono a distruggere lorganiH
smo. D sudorifero) aperitivo e quindi utile nelle opilazioni
del fegato) della milza) delle glandole indurite) nelle scroH
fole) nellitterizia) nellidropisia e isteria.
Cic(ta o!!a
1eranium robertianum) L. 4AV. !> H &. I$
.E0C<5;5G&E+ Pianta spesso rossiccia) pelosoHglandoH
losa) fetidaM foglie opposte) palmatosette a FH$ lacinie picH
ciolettate trifide) pennatifidoHinciseM sepali ovali lanceolaH
tiM petali lung%i il doppio del calice) rossi o rosei) cuneiforH
mi. N+ comune nei luog%i ombrosi dalla pianura alla zona
subalpina. P+ tutta la pianta. <+ in autunno prima della
disseccazione. ?+ 1eraniacee.
La pianta si dissecca allombra) sospesa in aria a
mazzetti. Possiede buone qualit, astringenti) vulnerarie)
risolutive. 0i prende il decotto al A> per !>>> nellangina)
nelle emorragie e diarree.
Le foglie fresc%e sc%iacciate in un pannolino e appliH
cate a ferite) tagli) punture) piag%e) le guariscono presto.
Euesta pianta salutare) c%e sembra avere anc%e azione
radioattiva) si usa con buon esito nelle infiammazioni deH
gli occ%i) della gola) dei denti) nei dolori nevralgici della
faccia e dei piedi. A tal uopo si fa limpacco della pianta
fresca) contusa. Viene quindi adoperata ordinariamente
per uso esternoM presa interamente per dolori di stomaco e
di reni si usa sempre mescolata con il vino.
Cin-(e+o'#io
Pontentilla reptans) L. 4AV. $ H &. FF
.E0C<5;5G&E+ ?usti lung%i 92>HA> cm.:) gracili) proH
stratoHradicantiM foglie quinate) lungamente picciolateM foH
glioline obovate lungamente seg%ettate nei 2 terzi superioriM
stipole lanceolate intiereM fiori gialli 92HF cm.: pentameH
tri) ascellari con peduncoli uguali alle foglie o pi@ lung%iM
tarbelli tubercolosi. N+ sui margini delle strade e dei camH
pi. P+ tutta la pianta. ?+ <osacee+
Linfuso giova contro la dissenteria) diarrea) colerina
e febbre intermittente. Le radici cotte nel vino servono
nellemorragia e sputo di sangue.
.ose+ F>H3> gr. in ! litro dacqua.
Ci%o##a
Allium cepa) L.
Pianta coltivata negli orti e da tutti conosciuta) *
della famiglia delle 1igliacee) della quale si adopera il
bulbo. 5l decotto di cipolla misto a latte caldo) preso
mattina e sera) giova nei raffreddori) come calmante ed
espettorante. Le Cipolle sono molto diuretic%e) prese per
bocca con vino o miele) o) se prese per uso esterno) si
applicano pestate al basso ventre o sui reni. Cotte sotto la
cenere e applicate sui flemoni) %anno azione emollienteM
messe nellaceto per FH3 giorni al sole o al caldo) servono
contro i porri e i calli.
5l vino di cipolla * rimedio specifico contro la nefrite
e lalbuminuria. 0i mettono due cipolle tagliuzzate in un
litro di vino bianco e dopo sei giorni se ne beve un
bicc%ierino la mattina a digiuno.
Per sofferenti di reumatismo e acidi urici si fa la cura
di un mese circa) bollendo una cipolla ogni giorno in un
quarto di litro di latte zucc%erato) bevuto il quale) si
mangia la cipolla.
Ci%e!!o
Cupressus sempervirens) L.
Anc%e questa nobile e magnifica pianta della famiH
glia delle Conifere) oltre c%e essere ornamentale e prezioH
sa per il suo legno duro e persistente) fu riconosciuta fin
dallantic%it, come medicinale potentemente astringente
e sudorifera. 0i usa il decotto della scorza dei rami
giovani o dei frutti 9noci: in dose di 2>H3> gr. in ! litro
dacqua. D fortemente diuretico) astringente) sudorifero)
da usarsi a tazze nel reumatismo cronico) nelle febbri
intermittenti) e per uso esterno quale lavaggio o applicaH
zione nelle emorroidi) nelle varici) nella menopausa) nelle
metrorragie. Linfuso prolungato delle foglie nellalcool)
diluito con acqua d, una lavanda detersiva e cicatrizzante.
Coc#eaia
Coc%learia officinalis) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 92>HF> cm.:M foglie infeH
riori picciolate con lamina quasi tonda) concava) le supeH
riori cuoriformiHovate dentateM fiori bianc%i a corimbo) in
cima a corti fusticelliM pedicelli uguali alle siliquette o
pi@ lung%i. N+ qua e l, nei bosc%i umidi) vicino alle acque)
associato ordinariamente al Crescione. P+ tutta la pianta.
?+ Crocifere.
La pianta contusa esala un odore irritante c%e fa
ricordare quello della 0enapa. D assai apprezzata come
antiscorbutica. 0i usa il succo fresco da $>H!>> gr. 0i
adopera pure solo o con acqua) quale gargarismo) per mal
di bocca e di denti) come pure per applicazione sulle
ferite.
Co)a ca*a##ina
Equisetum arvense) L. 4AV. A H &. 3#
&omi .5ALE44AL5+ Camonzina) Peci'i) Coa de caval)
<aspar*la) Coa de sg%irlat) Couda dal giat.
.E0C<5;5G&E+ ?usti fertili) precoci) semplici c%e periH
scono dopo la maturit, delle spore) con guaine quasi imbuH
tiformi a " denti lanceolatiM fusti sterili verdi) con rami
tetragoni. N+ comune nei luog%i umidi) nei campi morbiH
di) lungo le linee ferroviarie. P+ tutta la pianta. <+ in
pieno sviluppo. ?+ Equisetacee.
L. Nerba equisetis minoris facilita lorinazione) gioH
va contro lidropisia) purifica il sangue) lo stomaco) la
Esso purifica lo stomaco) sconduce le orine) producendoH
vescica. 0i prepara il t%e con 3HA gr. in !W2 litro di acqua.
ne in abbondanza) ristagna le perdite di sangue e le
emorragie.
5l decotto serve per impacc%i e lavaggi nelle piag%e
marcescenti) nei tumori cancrenosi) nelle fratture e nella
carie ossea. 1ettando una manata di gambi in un recipienH
te di acqua bollente) si ottengono vapori utili per crampi
di vescica) cistite e difficolt, dorinare. Gccorre per' sederH
vi sopra in modo c%e il vapore circondi il basso ventre) e
impedendo con una coperta c%e il vapore possa sfuggire.
Esso %a unazione speciale anc%e sullacido urico. Conviene
per' c%e la pianta si rinnovi ogni anno. .a notarsi) infine)
c%e le odierne cave di carbone sono costituite in gran
parte dallEquiseto marcito.
Co#c"ic"o
Colc%ic%um autumnale) L. 4AV. A H &. 3F
&G85 .5ALE44AL5+ ?ior de lautun) ?ior del ligSr)
?ior della mort) 1ili mati) Ai mat) Lumate) ?ior da la
n/o.
.E0C<5;5G&E+ ?oglie larg%e) lanceolate o bislung%e
92>HF> cm.: c%e spuntano in primavera) mentre i fiori
compariscono in autunnoM perigonio con lembo circa !
terzo del tubo) a lacinie erette) bislung%e o lanceolate)
ottuse) tutte screziate con !$H2> vene longitudinali ondulaH
te. N+ comune nei prati umidi di collina e di montagna.
P+ semi e bulbo. <+ i semi quando si apre la capsula) e i
bulbi in ottobre. ?+ 1igliacee.
Euesta pianta %a propriet, diuretic%e) narcotic%e e
drastic%e e serve a formare dei preparati contro la gotta e
i reumatismi. Essendo pianta velenosissima) tanto per le
persone c%e per il bestiame) * meglio lasciarla manipolare
dai c%imici e dai farmacisti) e avvertire i bambini e i
pastori c%e non manipolino tale pianta. 5n caso di avveleH
namento) si adoperino vomitivi e la respirazione artiH
ficiale.
Co$ino )ei %ati
Crum Carvi) L. 4AV. I H &. $F
&G85 .5ALE44AL5+ Car/f) Car/o) Comin) Ciar*i)
Carieso.
.E0C<5;5G&E+ <adice fusiformeM fusto eretto) ramoH
so) alto 9F>HA> cm.:M foglie bislung%e bipennatosette con
segmenti opposti divisiM lacinie lineari acuteM ombrelle
con #H!A raggiM involucro e involucretto nulli o con !H2
fogliolineM fiori bianc%iM frutto ovoide. N+ assai frequente
nei prati magri di montagna. P+ semi. ?+ Gmbrellifere.
5 semi riscaldano e sono digestiviM cotti nel latte 9!
cucc%iaio in ! tazza di latte per $ minuti: giovano nella
colica) nei crampi di ventre) nelle gonfiezze e nella cattiva
digestione. La polvere) presa nei cibi) nellacqua) nel latte
o nel vino) mette in ordine lo stomaco) scaccia lalito
cattivo) eliminandone i gas.
Per uso esterno) si fanno bollire i semi o la polvere
di essi+ con questacqua si lavano gli occ%i) le orecc%ie) e
giova nei dolori di testa e nei catarri degli stessi organi.
Con!o#i)a $a''ioe
0Rmp%Rtum officinale) L. 4AV. !! &. #2
&G85 .5ALE44AL5+ Erba per i pioci) Al) 0polpenazze.
.E0C<5;5G&E+ <adice fusiforme) grossa) brunaM fusto
eretto 9F>HA> cm.:M foglie ruvide) le inferiori grandi ovali
bislung%e lungamente picciolate) sessili e scorrentiM corolH
la bianca) roseo o violacea con denti corti curvati in fuori.
N+ prati umidi e lungo i rigagnoli. P+ foglie) fiori e radici.
?+ Borraginacee.
5l decotto delle radici d, una bevanda rinfrescante)
calmante e astringente. 5l decotto non deve essere prolungaH
to) perc%/ in tal caso il tannino svaporerebbe. Euesta
bevanda * giovevole nei catarri di petto) nelle diarree)
dissenterie) sputi sanguigniM nelle fratture interne ed esterne)
nelle lesioni) graffiature e screpolature della pelle)
nelle piag%e) nei nodi artritici) nelle glandole al petto) nei
dolori della matrice) facendo secondo i casi lavaggi o imH
pacc%i. .ose+ da F>HA>H!>> gr. in un litro di acqua bollenH
te. La radice cotta nel vino * eccellente nei disturbi polmoH
nari. La polvere della radice) fiutata nel sangue da naso) lo
fa cessare. 5l t%e di fiori 92 gr. in ! tazza dacqua: giova
nelle affezioni di petto con catarro. Le foglie giovani) unite
ad altre verdure) si mangiano in insalata. .a notarsi c%e il
pelo del camello non si lascia lavorare) se non con la colla
c%e si estrae da questa pianta.

Con!o#i)a e'a#e
.elp%inium consolida) L.
&omi .5ALE44AL5 0peranzine) 0peroni de caval)
<*pe)
.E0C<5;5G&E+ ?usto gracile a rami numerosi divergenti
92>HA> cm.:M foglie biternate) decomposte in lacinie
lineari stretteM racemi corti divergenti in pannocc%ia bassaM
barattee tutte sempliciM peduncoli filiformi e patentiM
fiori bleu o bianc%i) cassula acuminata. N+ comune nei
campi di cereali. P+ i fiori. <+ in fioritura. ?+ <anunH
culacee.
5 ?lores calcatripae o di santa Gttilia) vengono
adoperati nelle infiammazioni degli occ%i. .etti fiori) taH
gliuzzati e messi nellacqua di rose e poi applicati agli
occ%i) levano il bruciore e il rossore. Consolidano le ferite
e le piag%e) donde il nome. La polvere) presa in piccole
dosi con acqua) giova nelle acidit,) nella secrezione della
bile) nella tosse e nei bruciori della vescica.

Coe''io#a 9 Centinodia:
PolRgonum aviculare) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usti prostrati 9!>H$> cm.:M foglie liH
neari lanceolateM guaine laciniate allapiceM fiori 2H3 alH
lascella delle fogliette ac%enio opaco) con le facce pi@ o
meno scavate) granellosoHstriate in senso longitudinale.
N+ comune lungo le strade) negli orti) nelle piazze selciate
incolte. P+ tutta la pianta. <+ durante e dopo la fioritura.
?+ Poligonacee.
Euesta pianta preziosa usata fin dai tempi pi@ remoH
ti) %a azione astringente) disciogliente e depurativa. 5l t%e
di questa pianta * assai raccomandato dal Pneipp nella
colica) nellemottisi di qualunque sorte) nel mal della pieH
tra sc%iacciando ed espellendo i calcoli) nei disturbi di
reni e di vescica. Euesto t%e purifica la milza) il petto e lo
stomaco. 0e ne bevono 2HF tazze al giorno. 0ulle piag%e)
tumori) ulceri si pu' usare la pianta fresca pestata o il
decotto 9$>HA> gr. in ! litro dacqua:. La pianta cotta nel
vino * usata con ottimo successo nella diarrea) nelle meH
struazioni sovrabbondanti) nei fiori bianc%i) nel bruciore
dorinare.

Conio#o
Cornus mas) L.
&G85 .5ALE44AL5+ Cornal) Cornal/r) Cornelaro) CorH
nolaro.
.E0C<5;5G&E+ ArboscelloM foglie opposte) ellittic%e
acuminateM fiori gialli in piccole ombrellette sboccianti
prima delle foglie e fornite di un involucretto di 3 foglioliH
ne concaveM drupa bislunga rossa. N+ nei bosc%i vicino
alle campagne e nelle siepi lungo le strade di campagna.
P+ foglie e frutti. ?+ Cornacee.
5 frutti) quantunque acidi) si mangiano volentieriM
meglio se in composta con zucc%ero e vino. La conserva *
eccellente nella diarrea e dissenteria) specialmente dei
bambini) nelle perdite sanguigne e nella febbre intermitH
tente e palustre. 5 frutti immaturi e mezzo cotti) con foglie
di alloro e semi di finocc%io) si conservano nellacqua
salata come i peperoni. 5 semi torrefatti e uniti al caff*)
danno un grato odore di vaniglia 9il famoso caffe vienH
nese:.
Con le foglie disseccate) si ottiene un t%* eccellente.
Ce!%ino
Berberis vulgaris) L.
&G85 .5ALE44AL5+ Crespin) 0pini de croseta) 0pino
de gr*ssole) Crespi) 0carp-.
.E0C<5;5G&E+ ?rutticeM foglie oblungate od ovate)
seg%ettatoHcigliate) in fascetti nellascella di una spina $HF
partitaM racemi sostenuti da peduncoli lung%etti e a molti
fiori gialli con A sepali) A petali e A stamiM la bacca *
rossastra allungata. N+ comune in mezzo alle siepi) lungo
le strade e nei bosc%i cedui. P+ foglie) germogli) bacc%e e
corteccia. ?+ Berberidacee.
?oglie e germogli giovani si mangiano in insalata e si
cuociono nella minestra. Le bacc%e servono per far bibite
rinfrescanti. Cotte con miele o zucc%ero) giovano come
aperitivo) promuovono lorina e favoriscono lappetito.
&on devono usarne i sofferenti di ventricolo) dasma e di
ventosit,. 5l succo delle bacc%e somministra un buon aceto.
6n litro di questo succo * sufficiente per cambiare in aceto
!>> litri di vino buono) se lasciato per alcuni giorni al
caldo. La corteccia interna) specialmente quella della radiH
ce) cotta o scottante) rinforza depurandoM quindi si usa nei
mali di fegato) itterizia) costipazione) mal di reni e degli
organi secretori lorina) nella colica renale. 0i fa il t%* in
dose di 3> gr. in ! litro dacqua.

Dente )i #eone
Leontodon 4araTaci) L. 4AV. I H &. $$
&G85 .5ALE44AL5+ .enti de cagn) .entinciagn) ;icoH
ria) ecc.
.E0C<5;5G&E+ <izoma troncatoM foglie tutte basali in
rosetta) lanceolate dentate o pennatosette con lacinie stretH
te intereM capolini grandetti gialli) terminali a steli radicanH
ti) dilatati in altoM foglie involucrali e sommit, del pedunH
colo irsuti di peliM ac%eni pi@ corti del pappo c%e * niveo.
N+ comune nei prati) lungo le strade e luog%i erbosi fino
alla zona alpina. P+ pianta e radici. <+ le radici in autunH
no. ?+ Composte.
Le foglie e le radici sono buona insalata) anc%e se
cotte come le 0pinacceM i bottoni dei fiori) posti in aceto)
sono succedanei ai capperi) come pure le radici tostate
sono succedanee al caff*. Euesta pianta %a quasi le identiH
c%e propriet, della Cicoria selvatica. Come depurativa si
pu' fare la cura primaverile per FH3 settimane con dieta
ragionevole) moto e aria.
Vedi+ Cicoria selvatica.
Di'ita#e
.igitalis purpurea) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 9A>H!2> cm.:M foglie toH
mentose) specialmente di sotto) crenulatoHdentateM lobi del
calice ovali ottusiM corolla rossa porporina) talora volgente
al bianco) punteggiata. N+ da noi coltivata negli orti. P+ le
foglie. ?+ 0crofulariacee.
Euantunque pianta velenosa) essa possiede unazione
benefica regolatrice del cuore. .ovendo ritirare la droga
dai farmacisti e dietro prescrizione medica) mastengo dal
dettare le dosi) per evitare gravi inconvenienti. &oto qui
di passaggio c%e da noi si trova in buona quantit, la specie
consimile con fiori gialloHc%iari) con foglie e fiori pi@ picH
coli) la .igitalis lutea) L. Essa contiene poco digitalina e
cresce nei bosc%i cedui dalla zona collina alla subalpina.
D(#ca$aa

0olanum dulcamara) L.
&omi .5ALE44AL5+ ;ucamara) Amar e dolz) .olciaH
na) ecc.
.E0C<5;5G&E+ Pianta inermeM fusto legnoso) sarmenH
toso) cilindrico 9$>H!$> cm.:M foglie cuoriformiHovate)
spesso con orecc%iette alla baseM fiori violetti in cime
estrascellariM bacc%e piccole) ovate e rosse. N+ frequente
nei luog%i umidi) fra i cespugli ombrosi) lungo i rivi. P+ la
corteccia e i gambi giovani. ?+ 0olanacee.
La .ulcamara gode fin dallantic%it, fama di depuraH
tivo) diuretico e sudorifero. 0i usa linfuso di 2> gr. in !
litro di acqua bollente nei catarri polmonari cronici) nei
dolori reumatici) nella sifilide e nelle malattie della pelle.
&ei foruncoli) nei tumori) nei reumatismi e nelleczema si
bolliscono insieme 3 manate di foglie e sommit, fiorite)
!2$ gr. di farina di lino) 2>> gr. di sugna e !>>> gr. di
vino rosso. La bollitura si protrae sino a consistenza e si
applica sulla parte malata.
Ebbio
0ambucus ebulus) L.
&G85 .5ALE44AL5+ 0ambuc% salvadeg%) 0ambug%i
mati) Eglo.
.E0C<5;5G&E+ ?usto erbaceo) eretto 9$>H!$> cm.:M
foglie grandi pennatosette con $H" segmenti acuminati)
seg%ettatiM stipole fogliacee) seg%ettateM fiori bianc%i tutti
pedicellatiM bacc%e globose) nere con succo color rosso
sangue. N+ nei margini dei bosc%i) dei terreni incolti e
lungo le rive dei fossi. P+ foglie) frutti e corteccia della
radice. <+ foglie e frutti a maturit,M la corteccia in autunH
no. ?+ Caprifogliacee.
5l <oob Ebuli si prepara come il <oob sambuci 9veH
di+ 0ambuco: ed * diuretico) urinifero) sudoriferoM per' da
TAVOLE ILLUSTRATIVE
TAVOLA 1
1 Ge!%ino
/ A'#io !e%entino
0 An'e#ica
1 Potenti##a
2 Anica
3 Ao
4 Ebbio
5 E(+a!ia
TAVOLA /
6 Va#eiana
17 U*a o!ina
11 Lico%o)io
1/ A'#io o!ino
10 Ca)o !anto
11 Betonica
12 Ta'o!e#ino
13 Ta'o!e#ino Becc"ino
TAVOLA 3
17 Betulla
18 Tormentilla
19 Ortica maschio
20 Ortica pungentissima
21 Ciclamino
22 Musco
23 !era
2" The
2# $uercia

TAVOLA 1
/3 Po#i%o)io
/4 Gen,iana
/5 Eica
/6 Fe#ce
07 Pino
01 A#c"i$i##a
0/ A#c"i$i##a a#%ina
TAVOLA #
33 Cin%ue&oglio
3" 'otentilla
3# (uta
3) 'o!agraria
37 Verga !*oro
38 !era terrestre
39 'elosetta
"0 (anuncolo

TAVOLA 3
11 Bona'a
1/ Se$%e*i*o
10 Co#c"ico
11 Bo!a%a!toe
12 Fa+ao
13 I%eico
14 Lic"ene
15 Co)a ca*a##ina
16 Antennaia
Arnica
prendersi in piccole dosi. La radice o la corteccia in infuH
sione alla dose di !$HF> gr. in ! litro dacqua) * potente
rimedio contro lidropisia e purificante dei reni.
5l 0ambucus racemosa) L. H 0A8B6CG .5 8G&H
4E * a fusto legnoso 92H3 m.:M foglie pennatosette con
FHI segmenti lanceolati) seg%ettatiM stipole nulle o piccolisH
simeM fiori biancastri pedicellatiM bacc%e globose rosse.
Esso serve come l EBB5G) per di pi@ dai semi delle bacc%e
si estrae un olio eccellente.
E)ea
Nedera NeliT) L. 4AV. F &. 2F
&G85 .5ALE44AL5+ Erla) Elina) Ellera) <*lo.
.E0C<5;5G&E+ ?usto legnoso) rampicante) ramosoM
foglie sparse) coriacee) persistenti) lucenti) cuoriformi) poH
ligone con FH$ lobi triangolari acuminatiM fiori piccoli verH
dastri in ombrelle quasi globose con raggi numerosiM frutH
to+ bacca globosa nera. N+ comune nei luog%i fresc%i e
ombrosi. P+ foglie e bacc%e. <+ estateHautunno. ?+ AraH
liacee.
Le. foglie) cotte a lungo nellacqua) danno un liquido
salutare per impacc%i sui tumori) piag%e maligne) foruncoH
li) variciM fanno uscire il pus) pulendo cos- i tumori. 0e
cotte nellaceto) servono contro la rogna e la tigna) lavanH
do le parti infette mattina e sera.
Le bacc%e sono purgante drastico e se ne usano da #
a !> nelle costipazioni. 0c%iacciate e poste nel vino scacH
ciano i calcoli e la renella. 0i prende di quando in quando
un bicc%iere. Attenzione per') perc%/ dette bacc%e sono
velenose. 5 semi) ridotti in polvere 9!>> gr. in un litro di
vino) messi in macera per 3# ore: sono un rimedio eccelH
lente contro le affezioni nervose) nella emicrania) nelle
vertigini) nelle palpitazioni e nellidropisia. 0e ne prende
un bicc%iere la mattina e uno la sera. Con linfuso delle
foglie si lavano e si levano le macc%ie dai vestiti di lana e
di seta. Prima di lavarli si lasciano in composta qualc%e
ora.
E)ea tee!te
1lec%oma %ederacea) L. 4AV. $ H &. F#
.E0C<5;5G&E+ ?usti prostrati) radicanti 92>H#> cm.:M
foglie reniformiHrotonde) crenate) tutte picciolateM fiori in
fascetti ascellari di 2HFM calice tuboloso a denti ovali acuH
minatoHsetaceiM corolla rosso azzurra) lunga il triplo del
calice con lobo medio piano a cuore rovesciato. N+ comuH
nissima ai margini dei campi) nelle siepi) nei luog%i erbosi
e localit, fresc%e. P+ tutta la pianta. ?+ Labiate.
5l t%e e il succo 92>H$> gr. in ! litro dacqua:)
giovano nello sputo di sangue) in tutte le malattie di petto
con espettorazione mucosa) nella tisi incipiente) nel gozzo)
nel mal di gola) nella tosse secca) ribelle) nella polmonite)
nelle malattie urinarie. Euesto t%e e anc%e gustosissimo) e
si presta meglio del t%* cinese. Lerba si pu' usare anc%e
come insalata e nella minestra.
Come t%e pettorale si pu' unire benissimo con il
8illefoglio) ?arfaro e Veronica officinale.

En(#a
5nula Nelenium) L.
.E0C<5;5G&E+ <adice grossa) carnosaM fusto eretto)
grosso) striato 9">H!$> cm.:M foglie ovatoHlanceolate) acuH
te) dentate) vellutatoHlanose di sotto) le inferiori grandi
9F>H$> cm.: picciolate) le superiori cuoriformi abbraccianH
tiM capolini grandi gialliM linguette numerose) strettissime)
ac%eni tetragoni) glaberrimi. N+ sporadica qua e l, nei
luog%i umidi montani. P+ le radici. ?+ Composte.
LEnula %a propriet, antispasmodic%e) disinfettanti)
purgative) moderatrice della secrezione bronc%iale) come
pure eccitanti delle vie digestive e urinarie. 5n decozione+
!$HF> gr. di radici in ! litro dacqua e la macerazione di
#> gr. per # giorni in ! litro di vino. Euesto specialmente
da usarsi nelle bronc%iti cagionate da influenza.
E%atica
Anemone Nepatica) L.
&G85 .5ALE44AL5+ Viole mate) Erba 4rinit,) Viole.
.E0C<5;5G&E+ <izoma breve) nerastroM foglie inferioH
ri nerastre cuoriformi) trilobe a lobi ottusiM steli lung%i
quanto le foglieM unifloriM fiore violetto o biancastro) rare
volte rosaM involucro a foglioline intere ovaliM carpelli
bislung%i tomentosi) terminanti in punta corta e glabra.
N+ comune nei bosc%i fino alla zona subalpina. P+ le
foglie. <+ lestate. ?+ <anunculacee.
LAnemone epatica * fra le prime pianticelle c%e ci
annunciano la primavera. Essa possiede qualit, astringenH
ti) e il t%e di foglie disseccate vale contro lo sputo di
sangue. Le foglie fresc%e pestate servono quale vescicatoH
rio) applicate sui paterecci 9panarizzi:.
E%iti$o
Cuscuta epit%Rmum) 8urr.
.E0C<5;5G&E+ ?usto ramosoM fiori rossastri o bianH
c%i) raccolti in glomeruliM lobi del calice piani o subcilinH
driciM corolla 3H$ partita con tubo uguale al lembo o pi@
lungoM squame ipostaminee occludenti il tubo) moltidentaH
teM stili due distinti pi@ lung%i dellovarioM stimmi filiforH
miM cassula deiscente. N+ comune fino alla zona alpina. P+
la pianta intera. ?+ Convolvulacee.
Euesta pianta parassita) di molteplici variet,) c%e porH
ta ingenti danni alle colture e c%e i nostri contadini c%iaH
mano Erba dal foc) perc%/ distrugge) * pur pianta mediH
cinale. Essa * leggermente lassativa) colagoga) ma molto
pi@ usata per le sue virt@ carminative. 0i prescrive il 2V)
dellestratto) da berne 2H3 cucc%iai prima dei pasti.
Eba conacc"ia
0Rsimbrium officinale) 0copoli
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) ramoso) divaricato
92>HF> cm.:M foglie inferiori liratoHroncinate) le superiori
astateM fiori piccoli gialli in racemi terminali nudiM silique
lineari lesiniformi) appressate alla rac%ide) con tramezzi
sottili) trasparenti. N+ nei luog%i incolti) lungo le strade di
campagna) intorno ai depositi di macerie. P+ tutta la pianH
te. <+ in fioritura. ?+ Crocifere.
4utta la pianta contiene una sostanza solforosa) la
quale) a contatto con la mucosa) provoca secrezione boccaH
le e faringea) e per continuit, anc%e laringea e bronc%iale.
Euindi si usa nella raucedine) nella secc%ezza di gola) nei
dolori e infiammazioni delle vie respiratorie. 0i fa il decotH
to di !A gr. in una tazza dacqua. D preferibile la pianta
frescaM se secca) deve essere allasciutto e riparata dallaria.
Eba !& Babaa
Barbarea vulgaris) <. Br.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) angoloso) ramoso in alH
toM foglie lucenti) le basali lirate) con lobo terminale rotonH
do) cuoriformeM le superiori obovate) dentate a denti disuH
guali) ottusiM fiori gialliM peduncoli grossetti) arcuati) ascenH
dentiM silique lung%e) lineari) le pi@ giovani erettoHpatenti.
N+ nei luog%i umidi e lungo i fossi e corsi dacqua. P+
tutta la pianta. ?+ Crocifere.
LNerba sanctae Barbarae si usa per le fistole e
tumori) applicando lerba contusa.
Le foglie sono un ottimo alimento e si usano come le
spinacce o in insalata) essendo la pianta verde anc%e linH
verno) associata al &asturzio.
Eba +a'o#ina
0anicula europaea) L. 4AV. " &. A$
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) striato semplice 92>H3>
cm.: con unoHdue rami in altoM foglie quasi tutte basali)
lungamente picciolate) palmatoHpartite) con FH$ lobi romH
boidali inciso dentatiM ombrella terminale irregolare con
2H# raggi disugualiM fiori quasi sessili poligami) rossicciM
frutto ovoideo irto da aculei uncinati. N+ nei bosc%i umiH
di) ombrosi della zona montana e subalpina. P+ foglie e
radici. ?+ Gmbrellifere.
L[[Nerba 0aniculae sanctae .iapensae * inodora e
di sapore acre. Le foglie e le radici servono quale empiaH
stro sulle ferite e ascessi. 5l t%e unito con miele serve
come gargarismo contro il mal di gola e di bocca. Le foglie
polverizzate 9una punta di coltello: sono stomac%ic%e e
digestive. 5l succo) preso sullo zucc%ero) stagna il sangue e
ferite interne.
Eba %e%eina 9 ?ilipendola:
0piraea ?ilipendola) L.
.E0C<5;5G&E+ <adice con fibre ingrossate in tubercoH
liM fusto eretto semplice) poco foglioso 9F>HA> cm.:M foglie
lanceolate allungate) pennatosette a segmenti numerosi
9!$H2> coppie: pennatifido seg%ettatiM fiori bianc%i in ciH
ma terminaleM petali obovati con lingua cortaM stami pi@
corti dei petali. N+ qua e l, nei prati di montagna e nei
bosc%i c%iari erbosi. P+ foglie) fiori e tuberi. ?+ <osacee.
Con le radici di questa pianta si preparano decozioni
astringenti e diuretic%eM quindi si adoperano contro la
diarrea e dissenteria e nella ritenzione dorina+ dose+
F>HA> grammi in ! litro dacqua.
Anc%e le foglie e i fiori %anno propriet, astringenti e
purgative.
Eba a)io#i
Asplenium adiant%um nigrum) L
.E0C<5;5G&E+ ?oglie lucenti dun verde scuro bitriH
pennatosetteM lobi dei segmenti dentati. N+ sui muri vecH
c%i delle strade e delle case diroccate. P+ tutta la pianta.
<+ in ogni tempo. ?+ Polipodiacee.
4utta la pianta %a una leggera azione aperitiva) pettoH
rale) emolliente) come il Capelvenere) benc%/ inferiore a
questo.
Eba *e!cicaia 90enna falsa:
Colutea arborescens L
.E0C<5;5G&E+ Arbusto a foglie impari pennate) con
FH$ coppie di foglioline obovate) spesso smarginateM stipoH
le piccole lanceolateM fiori 2HA gialli in racemo ascellare
peduncolatoM calice a tubo corto) coperto di peli neri appliH
catiM legume pendente a guisa di vescica) con pareti trasluH
cide venate. N+ nei bosc%i cedui esposti al sole della zona
collina e montana. P+ le foglie. ?+ Papilionacee.
Euesta pianta %a unazione lassativa) simile alla vera
Cassia proveniente dallAfrica. 0i adoperano i semi) ma
pi@ spesso le foglie. 5nfuso+ F> gr. in ! litro dacqua.
Eba *etio#a
Parietaria officinalis) L
&G85 .5ALE44AL5+ Vedriola) Erba cristallina.
.E0C<5;5G&E+ ?usti erbacei eretti 92>H3> cm.: per lo
pi@ sempliciM foglie ovatoHlanceolateM fiori poligami in ciH
ma. N+ nelle macerie e sui muri. P+ la pianta. ?+ 6rH
ticacee.
4utta la pianta contiene mucilaggine \ molti nitrati)
ai quali * dovuta lazione diuretica) emolliente) pettorale)
risolvente) conosciuta fin dallantic%it,. 0i fa linfuso di F>
gr. in ! litro di acqua. D sempre meglio adoperare la
pianta fresca. 0i adopera nellidropisia) nella nefrite) nei
calcoli) nella renella e in tutte le affezioni della vescica.
Pestata) si usa come cataplasma sui tumori e sulle ferite. E
pure usata ovunque per pulire i vetri.
Eba *ett(ina
8elilotus officinalis) .esr.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) ramoso 9F>H!>> cm.:M
foglioline lung%e !) 2W2 cm.M obovate nelle foglie inferioH
ri) bislung%e nelle superiori) seg%ettateM fiori odorosi in
racemi lung%i) calice intiero con $ nervature e denti disuH
gualiM frutto ovale reticolato) rugoso) ottuso. N+ nei campi)
sui muri e nei luog%i incolti. P+ le foglie e sommit,
fiorite. <+ da maggio a giugno. ?+ Leguminose.
Pianta simile allerba medica 9erba spagna: ma con
foglie pi@ piccole e pi@ ramificata) con fiori gialli a spica
9pi@ raro bianc%i: dun aroma assai gradevole. Le foglie e
le sommit, fiorite sono emollienti) carminative e Hrisolutive.
0i impiegano contro le infiammazioni) nelle malattie
degli occ%i) e in cataplasmi nei tumori) tagli) ferite. A tal
uopo si prendono 2>> gr. di olio di olivo) una manata di
8eliloto e si lascia in infusione a bagnomaria per 2 oreM
indi simbottiglia e si usa a tempo opportuno. Per dolori
della matrice si usano compresse.
Eica $inoe
Calluna vulgaris) L. 4AV. 3 H &. 2#
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto molto ramosoM foglie opposte
in 3 serie) trigone) gibbose alla baseM calice scariosoH
petaloideo. N+ nei bosc%i cedui della zona montana. ?ioriH)
sce in autunno) a differenza della Erica carnea) L.) detta
dai nostri contadini ( Brocon) ?arlet ( c%e fiorisce in
principio di primavera. P+ tutta la pianta. ?+ Ericacee.
Le foglie e le sommit, fiorite %anno propriet, astrinH
genti) decongestionanti) tonic%e e diuretic%e. 0i prescrive
la decozione di !$ grammi di foglie e fiori in !>> gr. di
acqua. 0i usa pure con buon effetto nelle cistiti.
Eio+oo
Eriop%orum latifolium H 4AV. !2 H &. "
Noppe
&G85 .5ALE44AL5+ Piumini) 0pazzeti de pal@) PiuH
mazzi bianc%i.
.E0C<5;5G&E+ <izoma corto) obliquoM fusti quasi
trigoni 9F>H$> cm.:) foglie lineari piane) trigone allapiceM
spig%ette nemorose) alla fine pendentiM peduncoli assai
scabri) quasi divisiM ac%eni bruni) obovatoHbislung%i) arroH
tondati e senza punta allapice. N+ nelle torbiere) stagni)
prati paludosi delle valli. P+ fiore. ?+ Ciperacee.
LErioforo * rimedio specifico e pronto contro la
diarrea) tanto degli uomini c%e delle bestie. 0i fa linfuso.
Eguale virt@ %anno pure le foglie di rovo di monte) manH
giate cos- quale companatico con il pane.
E(ca#i%to
EucalXptus globulus) Labil.
Albero originario dellAustralia) ma ora acclimatato
e coltivato in molte regioni d5talia. ?oglie alterne coriaH
cee) persistenti) piegate a falce) dun bel verde scuroM fiori
tetrametri) solitari o raggruppati allascella delle foglieM
frutto a bacca. P+ le foglie. <+ in ogni stagione. ?+
8irtacee.
Le foglie sono tonic%e) astringenti) febbrifug%e)
antispasmodic%e e si usano quindi con efficacia nellasma)
nelle bronc%iti cronic%e) in tutte le forme catarrose e nelle
malattie del tubo digerente. 0i fa linfuso di 2>HF> gr. in !
litro di acqua. &ellasma si fanno fomentazioni di un pizzico
di polvere su di una lamina di metallo arroventata.
0ono pure indicate contro il diabete 9bollire I gr. in !$>
di acqua:.
E(+a!ia
Eup%rasia offtctnalis) L. 4AV. ! &. #
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 9$H2> cm.:M foglie sessili
ovate con denti ottusi nelle inferiori e acuti nelle superioH
riM calice glandoloso) villosoM fiori bianc%i) striati violetto
con palato giallo. N+ ama i pendii erbosi) i prati con
piante latifoglie) i prati magri di monte) fino alla zona
alpina. P+ tutta la pianta. <+ in fioritura e dopo. ?+ 0crofuH
lariacee.
LNerba eup%rasiae si usa per il mal di occ%i)
lavandoli con lacqua bollita della pianta) o sovrapponenH
dovi una pezza bagnata nella stessa acqua. Lacqua per gli
occ%i si prepara con queste dosi+ A> gr. di acqua di eufraH
sia) A> gr. di acqua di rose 9petali bolliti:) 3 gr. di alo*) e
un grammo e mezzo di sale di piomboM si misc%ia bene
agitando prima delluso. 0e ne fanno cadere ogni sera
alcune gocce sugli occ%i) mediante il contagocce) o con
una spugnina pulita. &elle malattie di occ%i) si pu' usare
anc%e internamente sia il t%e) come il sugo+ migliora il
sangue) favorisce la digestione) rinforza lo stomaco e miH
gliora i succ%i gastrici. La polvere) immersa nel latte) broH
do o acqua) * rimedio popolare contro litterizia e la deboH
lezza di ventricolo.
E*oni$o
EvonRmus europaeus) L.
&G85 .5ALE44AL5+ Barete da pret) Cor de frate) CioH
petine) Bassib*c%) Bine de pan.
.E0C<5;5G&E+ ?rutice con rami giovani tetragoni) liH
sciM foglie opposte) bislung%e lanceolate) acuminate) seH
g%ettateM petali bislung%i biancastriM stami eguali al caliceM
cassule 3 lobe e lobi ottusi. N+ comune nelle siepi e nei
bosc%i) fino alla zona subalpina. P+ la corteccia della radiH
ce e i semi. ?+ Celastracee.
5 frutti di questa pianta sono fortemente emetici e
purgativi. 4re o quattro sono bastanti per ottenere un
effetto energico) quindi poco consigliabili) perc%/ drastici
e velenosi. La decozione per uso esterno) tanto dei frutti)
come della corteccia della radice) serve come impacco e
insetticida) nella cura della scabbia e della rogna. .al. suo
legno si ricava un carbone eccellente per la polvere da
sc%ioppo. Anc%e la cenere proveniente dallevonino serve a
pulire la testa dalla forfora e dai parassiti.
Fa''io
?agus silvatica) L.
&omi .5ALE44AL5+ ?'vo) ?'o) ?'vi) ?o) ?ag%*r)
?ag,ro.
.E0C<5;5G&E+ ?oglie ovali) superficialmente denticolate)
cigliate nel margine) a nervature sporgenti. N+ comune nella
zona montana. P+ faggiole) corteccia) libro. ?+ Copulifere
Le faggiole contengono i !AH!IV di olioM $> Kg.danno
A Kg. di olio fino e 2 di torbido+ il primo sostituisce
benissimo lolio dolivoM il secondo serve per ungere e bruciare.
La corteccia dei rami giovani serve come quella della
quercia) se raccolta in primavera) specie nelle febbri interH
mittenti. .ose+ !$ gr. di corteccia secca) o F> di verde)
bollita) in un quarto dacqua.
5l creosoto si ricava pure dal legno di faggio. 5l medico
lo prescrive nelle malattie polmonari) nella diarrea)
nelle fermentazioni eccezionali del ventricolo) nella dissenH
teria) nel catarro intestinale) nel diabete) contro i vermi.
Per uso esterno si adopera nei cancri) negli ascessi) nellinH
fiammazione alla bocca) nei denti infetti e cavi. Attenzione
per') perc%/ il creosoto infetta i denti sani. La cenere
bollita d, uneccellente potassa.
Fa+aaccio
Petasites officinalis) 8Ync%
&G85 .5ALE44AL5+ P* dasen) Capelazzi) Patacrem)
Baldana) <odele) Pi/ de mussa.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto lanoso 9F>H$> cm.:M foH
glie basali grandi cuoriformi o reniformi) angolosoHdentaH
te) con lobi basali sporgenti nellinsenatura) pubescenti di
sottoM capolini rosei o biancastri in tirso conico) alla fine
allungatoM foglioline involucrali lineariHbislungo ottuse.
N+ luog%i umidi) vicino alle sorgenti) lungo i corsi dacH
qua. P+ le foglie) i fiori e i rizomi. ?+ Composte.
Le radici o rizomi cotti nel vino giovano contro
lasma unita a tosse) nellartrite) nella febbre) nei dolori
della vescicaM * emolliente) aperitiva. e sudorifera. Con le
foglie e i capolini si fanno infusi espettoranti e calmanti
della tosse. .ose+ $> gr. in un litro dacqua. Le foglie
pestate servono quale detersivo contro le piag%e ulcerose.
La polvere della radice si usa essa pure a cospargere le
piag%e e i tumori maligni.
Fa+ao
4ussilago ?arfara) L. 4AV. A &. 3$
&G85 .5ALE44AL5+ P* dasen) Erba de la toss) CapeleH
ti) Capule) <odele) 0t,lfera) ecc.
.E0C<5;5G&E+ ?usti eretti) semplici) lanosi 9!>H2>
cm.:M rizoma grossoM foglie basali svolgentisi dopo i fiori)
cuoriformi) rotonde) angolose) biancoHtomentose di sotto
con cauline lanceolate squamiformi. N+ luog%i umidi) arH
gillosi e lungo i rivi e i fiumi. P+ fiori) foglie) radici. <+
fiori quando stanno per sbocciare) le foglie in estate) le
radici in primavera e autunno. ?+ Composte.
5 fiori gialli sono i primi c%e compariscono in tutte le
zone) appena sdiacciato il terreno) o appena sparita la
neve. ?ioriscono e sfioriscono prima c%e spuntino le foH
glieM da qui il nome ( filius ante patrem. ( 5l t%e dei fiori
9un pizzico in un quarto dacqua:) preso nella stagione
umida e fredda) giova contro la tosse e i catarri. 0e ne
prende una tazza mattina e sera. Eguale virt@ %anno pure
le foglie. Le radici) raccolte prima della fioritura) danno
un buon t%e per i polmoni) nelle febbri etic%e) nei flussi
catarrosi e nelle scrofole. 5l decotto forte) fatto di fiori)
foglie e radici) serve per impacc%i nei tumori. &ellasma e
tosse si fumano le foglie.
Fe#ce $a!c"io
PolRpodium filiT mas) L. 4AV. 3 &. 2"
&G85 .5ALE44AL5+ ?/lesHi) ?ar) ?arni) ?*l/se) ?lefs)
?lees)
.E0C<5;5G&E+ <izoma grossoM foglie bislungoHlanceoH
late 93>H#> cm.:) pennatosette con segmenti lanceolati)
pennatoHpartiti) a lobi bislung%i) ottusi o quasi troncati)
scabri. N+ comune nelle radure dei bosc%i) nei luog%i
ombrosi e fra i cespugli. P+ la radice. <+ autunnoHprimaveH
ra. ?+ ?elci.
La radice della felce masc%io) c%e %a odore sgradevoH
le) sapore pizzicante e amaro) * rimedio insuperabile per
lespulsione della tenia 9verme solitario:. 0i libera il rizoH
ma da tutte le squame) senza lavarlo nellacqua) si estrae
la parte gialloHverde interna. 0i prende la dose di !2H!$
gr. di polvere a digiuno) in 2>> gr. di acqua. .ue ore
dopo) si prende una buona dose di olio di ricino. Per
aiutare levacuazione del parassita) si usa prendere uninsaH
lata di aglio) cipolle e arring%e. Per' * sempre meglio
interessare il medico) per evitare seri inconvenienti) perc%/
detto rizoma e assai velenoso.
5l letto pi@ salutare per le persone c%e patiscono
crampi) dolori alle articolazioni) reumatismi) * quello di
involgere il corpo in un sacco ripieno di ?elci secc%e. 5l
sonno) in questo letto singolare) porta il perfetto riposo.
Per di pi@) in tal letto non vi possono regnare n* pulci) n*
cimici. La radice di felce masc%io cotta nellaceto) si adoH
pera per far frizioni contro il gozzo) con buon esito. &el
reumatismo) nelle lombaggini) nei dolori articolari) nella
sciatica) nei nodi artritici) si fa limpacco delle foglie verdi
sulle parti doloranti. .apprincipio si sente un dolore pi@
forte) ma poi svanisce affatto. Per sordit,) causata da
raffreddori) si usa riposare la testa su di un cuscino ripieH
no di foglie verdi) e ludito ritorna interamente.
5l Professor Antonelli direbbe c%e nella pozione c%e
si d, per espellere la tenia) non si pu' far susseguire olii)
ma calomelano) gialappa o convolvolo delle siepi. 5 bagni
ai piedi fatti per alcuni giorni con queste radici bollite
fortemente) levano i dolori spasmodici e gottosiM applicate
ai piedi) levano linfiammazione.

Fieno 'eco
4rigonella foenum graecum)
.E0C<5;5G&E+ Pianta erbacea importata dallGriente
e da noi coltivata nei giardini e nei prati. <aggiunge laltezH
za di F>H3> cm. simile al 4rifoglio con foglie trifogliate)
ovali) bislung%e e cinericce nella pagina inferioreM fiori
biancoHgiallastriM frutto una siliqua lunga terminante in
forme di cornoM semi gialloHdorati) duri) solcati. <+ giuH
gnoHsettembre. ?+ Leguminose.
5 semi sono molto medicinali) usati ancora dagli AraH
bi come emollienti e dissolventi.
5l t%e dei semi 9bollirne due cucc%iai in ! quarto di
litro di acqua: serve quale stimolante degli organi digerenH
ti) nella diarrea) colica) ventosit, e nelle infiammazioni
della pelle. Con la farina si fanno impiastri contro tumori)
foruncoli) ulceri) gonfiori) piedi piagatiM disciolgono le
materie putride) puliscono) c%iudono le ferite e guaH
riscono.
Con lacqua si fanno gargarismi per le tonsilli infiamH
mate. 5 cataplasmi si fanno con FH3 cucc%iai di farina) un
:o di acqua con dellaceto da renderli consistenti.
Finocc"io
?oeniculum officinale) Allioni
N+ qua e l, nei luog%i incolti e secc%i) coltivato
ovunque.P+ il frutto. ?+ Gmbrellifere.
5l frutto del finocc%io * usato in medicina) come
lanice e il cumino tedesco. Esso * stomac%ico) diuretico)
carminativo) risolvente) galatoforo 9c%e favorisce
la secrezione del latte:. 0i usa linfuso al !>V dacqua.
Anc%e le radici)
specialmente allo stato fresco) sono diuretic%e e
carminative. 0i fa linfuso+ da 2> a $> gr. in un litro acqua.
Le radici si mangiano in insalata come il sedano.
5l finocc%io arresta pure il sing%iozzo e il vomito.
Per uso esterno sono raccomandati i cataplasmi per conserH
vare e migliorare la vista) negli ingorg%i delle mammelle e
nei tumori maligni.
Lacqua) nella quale si sono bolliti i semi serve per la
testa contro le croste e la tigna e per gargarismi.
Fio)a#i!o
Centaurea CRanus) L.
&G85 .5ALE44AL5+ Batis/gola) Conovani) 0coate turH
c%ine) ?lor blav/ta) 1lorini.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) ramoso 9F>H#> cm.:M foH
glie basali trifide) pennatoHpartite o intiere) le successive
inferiori dentate alla base) le superiori sessili lineari) affatH
to intereM capolini mediocri terminali ovoidiM squame invoH
lucrali ovatoHlanceolate) dentatoHcigliate) con cigli piani
argentiniM fiori del raggio azzurri) di rado bianc%i o roseiM
pappo quasi uguale allac%enio. N+ nei campi di cereali.
P+ la pianta fiorita. ?+ Composte.
Euesta pianta) una volta in rinomanza) oggi %a perH
duto il suo primiero prestigioM tuttavia * adoperata anc%e
adesso contro la tosse) ed * diuretica e lassativa. D pure
usata contro il bruciore degli occ%i. A tale scopo si fa il
decotto di fiori) e con lacqua si lavano gli occ%i rossi o
infiammati.
Fioi )i +ieno
Linfuso) con FH$H manate nellacqua bollente e c%iuso
in un vaso) o lasciato bollire per !$ minuti) * utile per
molte malattie) quale aperitivo) risolvente e tonico. 0i usa
di solito+ per pediluvi) nel caso di piedi gelati) sudore
putrido) ferite) sc%iacciamenti) stasi nella circolazione del
sangue) artrite) incallimenti) duroni) tumori delle ung%ie)
e piedi suppuranti aperti. Per impacc%i e involti) nel reuH
matismo) anc%e articolare) artrite) male di stomaco) scrofoH
le) tumori) gonfiezze) ascessi.
1li involti giovano pure nella rosolia 9rosa pila) risiH
pola:) se linfuso * usato a caldo) nellorticaria) scarlattina
e nefrite.
&elle intossicazioni del sangue) si involge per tempo
nellinfuso caldo e cocente) osservando c%e la fasciatura
c%e copre con i fiori la parte malata deve restar ferma per
parecc%ie ore) bagnandola invece con acqua caldissima
dellinfuso. 5n tal modo il veleno viene cacciato.
5 vapori di fiori di fieno si usano) come quelli della
dorinazione e nei mali di vescica di tutte le specie.
coda cavallina) contro lidrope incipiente) nelle sofferenze
Fa'o#a
?ragola Vesca) L.
Pianta conosciutissima) e quindi non %a bisogno di
descrizione. N+ ovunque fino alla zona alpina. ?+
<osacee.
5l frutto giova nellartrite) nella disposizione allapoH
plessia) nella pienezza di sangue) nellobesit,) nei mali di
fegato) nei disturbi intestinali) nellemorroidi) nei disturbi
generali della sensibilit,. 0i prendono sempre con zucc%eH
ro e vino. A certe persone) specialmente donne) dal manH
giarne avvengono eruzioni cutaneeM per' tale conseguenza
non * n* pericolosa) n* dannosa.
5l succo * indicato nellartrite) nella podagra) nel mal
della pietra) contro i vermi) e in modo particolare nella
stitic%ezza.
5l rizoma e le foglie in decozione 92 gr. per una tazza
dacqua: servono contro i catarri intestinali) nelle affezioni
della mucosa boccale) per i sedentari) per i nervosi e nelle
costipazioni.
Euesti frutti sono indicatissimi per espellere gli acidi
uriciM cos- pure possono usarne con grande vantaggio i
tisici) gli anemici) i clorotici per gli elementi minerali c%e
contengono.
Fan'o#a
<%amnus ?rangula) L.
.E0C<5;5G&E+ ?ruttice o arboscelloM foglie alterne)
caduc%e) ellittic%e) acuminate) affatto intiereM stipole lesiH
niformiM fiori ermafroditi) pentandriM stimma a capolino
drupa globosa) rossa e poi nera. N+ nei bosc%i umidi e
fresc%i) lungo i corsi dacqua. P+ corteccia. ?+ <amnacee.
La corteccia di frangola * antipiretica 9contro la febH
bre: antielmintica 9contro i vermi:) e anc%e purgativa+ *
un comodo succedaneo del costoso rabarbaro. 1iova conH
tro lemorroidi) nei dolori di fegato e di milza) neglingorH
g%i e nellidropisia. 0i prescrive linfuso di F>H3> gr. in W2
litro dacqua. Lestratto della corteccia interna si adopera
quale lavaggio contro la rogna) tenia e altre malattie della
pelle.
Euale blando) ma efficace) purgante) si usa il decotto
di !$H2> gr. di scorza ben secca in ! litro di acqua. Esso
non produce n* irritazione delle mucose) n* rilasciamento
intestinale) n* intossicazioneM anzi il .ottor Leclerc
Lo indica perfino alle donne in stato interessante) e a tutti
c%e patiscono stitic%ezza proveniente da dolori inteH
stinali.
Fa!!ino co$(ne
?raTinus eTcelsior) L.
.E0C<5;5G&E+ AlberoM foglie dispari pennate) con

foglioline da "H!F ovali lanceolate o bislung%e) seg%ettate)
sessili. N+ comune nelle localit, fresc%e della zona montaH
na e subalpina. P+ la corteccia e le foglie. <+ quando le
foglie distillano una specie di gomma 9manna:) il c%e
avviene in maggioHgiugno. ?+ Gleacee.
Le foglie e la corteccia) specialmente quella della
radice) contengono molto tannino e sono febbrifug%e) antireumatic%e)
diuretic%e e purgative. 0i usa la decozione .ose+ 2> gr.
di foglie in 2>> dacqua) nelle affezioni
reumatic%e e gottose. Le foglie %anno unazione purgativa
simile a quella della senna+ 9decozione di !$ gr. in 2$> di
acqua:. &ellidropisia) si adopera il decotto della radice al
!>V. Eguale dose si adopera pure nelle febbri e nei mali
di fegato. 0i pu' usare anc%e un cucc%iaio di samare) in
una tazza dacqua bollente. 0amare vien c%iamato il
frutto.
Le foglie di ?rassino sono pure efficaci nel reumatiH
smo e nella gotta) come pure nellartrite. .ose+ infuso di
#H!> gr. di foglie tagliuzzate in 2$> di acqua c%e si lascia
sedare per !$H2> minuti) c%e si beve a caldo) o la decozioH
ne per AH# minuti nella stessa dose) lasciando raffreddare.
La radice %a pi@ forte azione diuretica.
F($aia
?umaria officinalis) L.
.E0C<5;5G&E+ Pianta un po glaucaM foglie bipennate
e a segmenti piani) bislungoHlineariM sepali ovatoHlanceolaH
ti) dentati) lung%i circa ! terzo della corolla e di questa
pi@ strettiM frutti erettoHpatenti) pi@ larg%i c%e lung%i) gloH
bosoHtroncati e quasi smarginati allapice. N+ comune nei
campi) negli orti) lungo le strade e sui muri vecc%i. P+
tutta la pianta. <+ in fioritura. ?+ Papaveracee.
Euesta piantina %a propriet, tonic%e) risolutive) deH
purative) sudorifere. 0i usa nellitterizia) nello scorbuto)
nelle malattie della pelle. .ose+ infuso+ !>> gr. di fumaH
ria in 2$> dacqua. 0e ne prendono due o tre tazze al
giorno) per una settimana) come tonico e depurativo) nelH
litterizia) e negli ingorg%i del basso ventre. &ellarterioH
sclerosi riesce ottimo ipotensore.
Linfuso di fumaria * adoperato con grande vantagH
gio nelle serpigini e malattie cutanee) lavando con esso le
parti malate. 4anto nellinfuso) come nel succo) si pu'
unire il dente di leone c%e possiede quasi le stesse qualit,.
Lestratto si %a scottando lerba secca nellacqua bollenteM
si lascia sedare e) filtrando il liquido) si cuoce con zucc%eH
ro fino a renderlo denso. 0e ne prendono FH3 gr. al d-)
solo con acqua.
Ga##io 'ia##o
1allium verum) L. 4AV. I &. $3
.E0C<5;5G&E+ ?usto rigido eretto) oscuramente angoH
loso 92>H$> cm.:M foglie in verticelli di #H!2 9!HF cm.:)
strettamente lineari) quasi setacee) lucenti di sopra) biancaH
stre o brevemente pubescenti di sottoM fiori gialli) odorosi)
in pannocc%ia bislunga) ramosissima e densaM frutti lisci)
glabri o pelosi. N+ comune in tutti i prati e luog%i erbosi
asciutti. P+ tutta la pianta fiorita. ?+ <ubiacee.
5l 1allio giallo fu gi, adoperato come antiisterico e
antiepilettico) e si usa anc%e adesso come rimedio contro i
flussi di sangue e nelle scottature. 5n qualc%e luogo si
adopera linfuso per preparare bagni ai bambini deboli. La
polvere dei fiori stagna il sangue da naso) cos- pure cosparH
sa sopra altre ferite sanguinanti.
Geni%8
Artemisia 1enip-) Qeber H 1lacialis) L.
.E0C<5;5G&E+ Pianta biancoHsericeaM fusti ascendenti
semplici fogliosi 9$H!$ cm.:M foglie picciolate $Hpartite e
segmenti trifidi con lacinie strette lineari lanceolateM capoH
lini agglomerati in numero di FHA in corimbi compatti
quasi in ombrello con 3>H$> fioriM corolle glabre. N+ sulle
rocce della zona alpina. P+ la pianta intera. ?+ Composte.
Pianticella preziosa p er le sue virt@ tonic%e) corroboH
ranti) digestive. Na le foglie simili a quelle dellassenzio)
ma pi@ piccole) color cenereHargentoM la pianta raggiunge
appena laltezza di !>H!2 cm. 6nita alle altre Artemisie di
alta montagna) quali+ la 0picata Qulf) la 1lacialis L.) la
8utellina Qill) serve a fabbricare parecc%i liquori) quali il
1enip-) l5va) il Vermout%.

Gen,iana
1entiana lutea) L. 4AV. 3 &. 2I
.E0C<5;5G&E+ ?usto semplice 92>HA> cm.:M foglie
grandi) ellittic%e) le basali picciolateM fiori peduncolati in
fascettiM calice spataceo) fesso da un latoM corolla gialla
con lacinie lung%e il triplo del tubo) patenti) lanceolate)
acute. N+ abbastanza comune nel suolo calcareo) nella
zona dai !2>> ai 2>>> m. P+ la radice. <+ in primavera o
autunno tardi. ?+ 1enzianacee.
La radice possiede qualit, tonic%e) digestive) spasmoH
dic%e) vermifug%e) e si adopera nelle dispepsie) nelle diarH
ree cronic%e) nei mali di stomaco) nella podagra ostinata.
8ancando di azione astringente) esercita) senza irritare il
suo potere tonico stimolante) aumentando la secrezione
salivare e gastrica. 5noltre essa sostituisce il c%inino nelle
febbri intermittenti. La polvere si prende con una punta di
coltello) diluita nellacqua) alcune volte al d-. La macerazioH
ne si fa con F gr. in una tazza dacqua fredda) per 3 ore.
La tintura) fatta con le radici nello spirito di vino) si
prende a gocce 93>H$>: prima dei pasti sullo zucc%ero) o
con vino leggero. 0i pu' fare la macerazione anc%e nel
vino bianco. .ose+ F> gr. di radici in un litro di vino. 0i
prende a bicc%ierini.
La cosiddetta Bevanda celeste si compone di genH
ziana) borragine) origano) miele e vino. Le radici) cotte in
quantit, di F> gr. in 2$>HF>> di acqua) danno un lavacro)
per fasciare ferite purulenti) ascessi) tanto delluomo c%e
delle bestie. Lacquavite di genziana * un eccellente stoH
mac%ico.
Gen,iane##a
1entiana acaulis) L.
&G85 .5ALE44AL5+ Cuc%i) Cioc%e) Brag%ie del cuc@.
.E0C<5;5G&E+ ?usto brevissimo 9AH!> cm.: unifloroM
foglie ovali o lanceolate in rosetta basaleM lobi del calice
ovali appressatiM corolla del calice punteggiata) a tubo
clavatoHcampanulatoM stimmi semirotondi. N+ comune nei
prati della zona montana) alpina. P+ tutta la pianta. ?+
1enzianacee.
Euesta bellissima pianticella) con un solo fiore) granH
de) azzurro) quasi senza gambo e con radici gialle) %a le
stesse propriet, della genziana maggiore) ma meno attive.
D rimedio contro la stanc%ezza) nellesaurimento nervoso)
nelle difficili digestioni. 0i mette a macero la pianta con le
radici in vino bianco) generoso. .ose+ F gr. in ! litro di
vino.
Gine%o
Luniperus communis) L. 4AV. !! H &. #>
&G85 .5ALE44AL5+ ;in/ver) 1in/ver) ;in/vro) 1in/H
vro) 1inivrio) Brus-n) 1ini/ver) ;eneoro..
.E0C<5;5G&E+ ?rutticeM foglie leggermente solcate di
sopraM coccole nere o neroHviolacee) per lo pi@ piccole e
assai numerose. N+ sui pendii dei colli e dei monti) nelle
radure) nei pascoli aridi e luog%i incolti. P+ i frutti e il
legno. <+ quando le bacc%e sono nere. ?+ Conifere.
Le bacc%e sono stimolanti) digestive) urinifere) carmiH
native e sudorifere. Esse alzano la temperatura del ventriH
colo) fanno crescere lappetito) cacciando i gas. .ose+ da 3
a # gr. in W2 litro di acqua. Versando birra calda sulle
bacc%e un po sc%iacciate e unite ad alcune foglie di assenH
zio) si %a un rimedio salutare contro le idropi ostinate.
&ei sudori soppressi) gonfiamenti al ventre o artritici)
nellasma dei vecc%i) nei flussi catarrali per rilassatezza di
vescica con conseguenti perdite notturne) giovano assai le
bacc%e cotte o crude) o prese nellacqua naturale) minerale
o nellacquavite. Preservativo della peste.
Euale sudorifero si pu' bollire !2$ gr. di legno in
!$>> gr. di acqua fino a ridurlo a !>>>M vi si aggiunge
!2$ gr. di vino bianco. 0e lo prende in quantit, di !>>
gr. tre volte al giorno) a caldo) possibilmente al mattino.
La pappa fatta con pane grattugiato) aceto e bacc%e
di ginepro sc%iacciate) posta sulla fronte o sulla nuca)
giova per il mal di testa ed emicrania.
Lolio di ginepro) preso a gocce sullo zucc%ero) *
salutare nellitterizia) nei calcoli biliari) nellartrite)
nella ritenzione dorina e nellidropisia.
Lolio inzuppato nellovatta) e questa messa in un
orecc%io) guarisce spesso e in fretta il mal di denti) ed il
dolore di testa. Carta asciugante inzuppata in questolio e
applicata ai piedi agg%iacciati e tiratevi sopra le calze)
riscalda i piedi e impedisce conseguenti malattie.
5l <oob Luniperi si prepara con un quinto di bacc%e
e quattro quinti di acqua c%e si cuoce adagio+ indi si
sc%iacciano le bacc%e+ con il sugo) al quale si aggiunge
zucc%ero) si cuoce nuovamente adagio) fino a renderlo
sciropposo. D assai gustoso) e si d, a preferenza ai bambiH
ni raffreddati.
Lacqua di ginepro si ottiene versando acqua bollente
sulle bacc%eM con ci' si ottiene una specie di vino assai
gustoso) c%e pu' conservarsi in bottiglie.
Come diuretico si fa linfuso di !>H!$ gr. di bacc%e
sc%iacciate in ! litro di acqua bollenteM si lasciano le
bacc%e in infusione per circa unora) e se ne bevono 3H$
tazze al giorno. 5l t%e fatto con le sommit, dei rami giovaH
ni serve quale depurativo del sangue. .ose+ una manata
in una tazza di acqua bollente. Per rinforzare lo stomaco
si consiglia mangiare masticando adagino parecc%ie bacc%e
al giorno. ?a buon sangue) si digerisce meglio.
Per uso esterno) tanto le bacc%e c%e i rami e le radici
bollite) servono per fare fregagioni nellartrite e nei reuH
matismi.
Gine!te##a
1enista tinctoria) L.
&G85 .5ALE44AL5+ Erba zalda) 1ialdine.
.E0C<5;5G&E+ ?usto ascendente eretto) striato
93>H!>> cm.:M foglie ovato bislung%e o lanceolatoHacute)
pubescenti nel margineM fiori solitari) ascellari) racemosiM
pedicelli uguali al tubo del calice) con due bratteole allapiH
ceM calice e labbra quasi ugualiM corolla gialla glabraM leguH
mi lineari glabriM semi compressi) olivastroHopac%i. N+ coH
mune in tutti i bosc%i dalla zona collina alla montana. P+
a preferenza i fiori) ma anc%e i polloni giovani e le foglie.
<+ i fiori prima c%e cominci il frutto. ?+ Papilionacee.
5 polloni) le foglie e i fiori si cuociono insiemeM si
mescola il succo ricavato con zucc%ero o miele) e si cuoce
nuovamente. 0erve contro i calcoli) alle persone troppo
ricc%e di sangue e nei catarri intestinali. 0i d, raramente e
in piccole dosi) altrimenti provoca il vomito. 5 fiori si
adoperano anc%e sulle ferite e tumori.
Gittaione
Agrostema 1it%ago) L
&G85 .5ALE44AL5+ <osola) 1rSfoi de camp) Viciarol.
.E0C<5;5G&E+ Pianta pelosa 9F>H!>> cm.:M fusto
eretto semplice o ramosoM foglie lineari acuteM fiori grandi
solitari) lungamente peduncolatiM calice con coste larg%e e
lacinie pi@ lung%e del tubo) lineari acuteM petali porporini)
nudi alla fauceM carpidi ottusi. N+ nei campi di cereali. P+
semi e radici. ?+ .iantacee.
6na volta i semi e le radici venivano adoperati conH
tro le eruzioni cutanee e quale purgante. E opportuno
levare le sementi dal grano) perc%/ la farina) contenente
in gran copia il 1ittaione) si renderebbe tossica e nociva.
Gi(!-(ia$o
NRosciamus niger) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 92>H$> cm.:M foglie cuoriH
formi) rotonde) incisoHdentate) tutte picciolateM corolla con
lembo non reticolato da vene colorate) biancaM filamenti
degli stami bianc%i. N+ negli incolti) lungo le case diroccaH
te e vicino alle abitazioni. P+ le foglie e i semi. <+ le
foglie nel secondo anno di vegetazione) allepoca della
fioritura. ?+ 0olanacee.
Euesta pianta) detta anc%e Erba de santa Apollonia o
Erba dal mal de denti) e velenosa assai e insieme mediciH
nale. Na la stessa propriet, della Belladonna. Viene usata
negli affetti da mania) contro il tremito senile) contro
listerismo) nelle tossi convulsive) nellinsonnia e nellinH
continenza di orina. Essendo pianta velenosa) le dosi devoH
no essere somministrate dal medico.
&oto qui solamente c%e il nostro popolo suole mastiH
care) e poi gettare fuori di bocca i semi per il mal di denti
e gengive infiammate) o) anc%e fare inalazioni per detti
maliM da qui il nome di Erba di santa Apollonia) perc%/
protettrice contro il mal di denti.
Ga$i'na
4riticum repens) L. 4AV. " &. A"
&omi .5ALE44AL5+ Agram) Agran) 1ram*gna) <a-s
de ciamp.
.E0C<5;5G&E+ <izoma lungamente striscianteM fusti
eretti o ascendenti 9$>H!>> cm.:M foglie piane scaberrime
con parenc%ima trasparenteM spiga gracile) compressa in
spig%ette distinte) ovali) cuneiformi nella fiorituraM glume
! quarto pi@ corte della spig%etta) lanceolate) acuminate.
N+ comune nei campi) * una delle male erbe pi@ temute.
P+ il rizoma. ?+ 1raminacee.
0ebbene questa pianta sia una vera peste per i campi) essa
%a pure delle belle virt@ medicinali) come depuraH
tive) rinfrescanti) decongestionanti e diuretic%e.
La farina del rizoma) mescolata in parti eguali con
farina di frumento) d, un pane eccellente) nutritivo. 5l
decotto serve nelle affezioni di petto) nelle oppilazioni del
basso ventre) mitigando) sciogliendo) promovendo lorina
e nutrendo. .ose+ si fa la decozione di F> grammi di
radici pestate) in un litro di acqua.
Lestratto si prepara cuocendo le radici) finc%/ divenH
tano molliM si filtra ispessendo il liquido con nuova cottuH
ra) senza zucc%ero. 0e ne prende di quando in quando un
cucc%iaio nellacqua) vino) brodo) ecc.
5l decotto di questi rizomi * ottimo rimedio contro le
malattie dei bambini+ febbri) tosse) tosse convulsiva) rosoH
lia) eruzioni cutanee) macc%ie del corpo) malessere geH
nerale.
Ganot(co
;ea 8aRs) L.
&G85 .5ALE44AL5+ ?ormentac) 8aiss) Panocce.
N+ coltivato nei campi. P+ gli stimmi. ?+ 1raH
minacee.
1li stimmi del granoturco) ossia quella barbette c%e
escono fuori dalle pannocc%ie) %anno forte virt@ diuretica)
fino a quadruplicare lemissione in 23 ore) senza alcun
inconveniente e senza affaticare il rene. E preferibile pure
lestratto fluido in dose di gr. >)$ per ogni volta) ripetuta
dalle 2 alle 3 volte in un giorno.
0i fa il decotto di 2>H$> gr. in ! litro di acqua. 0e ne
bevono due tazze al giorno) prima dei pasti. Essendo
fortemente diuretico * indicatissimo per cacciare lacido
urico) nellalbuminuria) nelle colic%e nefritic%e) nella cistiH
te e nei calcoli renali) e in tutti i casi nei quali * necessaH
rio promuovere lorinazione.
Ga,io#a
1ratiola officinalis) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto inferiormente radicante
92>HF> cm.:M foglie opposte lanceolate) dentellateM fiori
bianc%i o rosa ascellari dentellati con due bratteole sotto a
calice e lung%i peduncoli. N+ luog%i paludosi e prati umiH
di. P+ la pianta intera. ?+ 0crofulariacee.
La 1raziola * purgante con propriet, drastic%e e
violente) da evitarsi specialmente da coloro c%e soffrono
di malattie gastrointestinali.
0i adopera contro i vermi) nella clorosi) nelle meH
struazioni scarse o ribelli) nelle malattie di cuore con comH
plicazioni renali) nella febbre quartana) nellidropisia e
nella melanconia. .ose+ linfuso o la decozione di $H# gr.
in W2 litro di acquaM niente di pi@) perc%/ pianta velenosa.
5n qualc%e luogo viene adoperata anc%e nelle forti indigeH
stioni.
Ge!%ino )ei ca$%i
0onc%us arvensis H 4AV. ! H &. !
.E0C<5;5G&E+ <adice striscianteM fusto eretto) cavo
9$>H!>> cm.:M foglie un po glauc%e) strettamente lanceolaH
te) sinnatoHroncinate e pennatofesse con lobi triangolari)
dentellatoHspinosiM capolini gialli grandi in corimbo termiH
naleM foglioline involucrali esterne) pelosoHglandolose coH
me i peduncoli. N+ assai frequente nei campi di cereali.
P+ la pianta intera. ?+ Composte.
Euesta pianta si adopera quale impiastro) con buon
esito) sulle ferite) nelle punture di vespe o daltri insetti a
pungiglione o nocivi) nelle scottature e nelle enfiagioni.
I$%eatoia
5mperatoria obstrut%ium) L. H 4AV. # $#
.E0C<5;5G&E+ ?usto cilindrico) grosso) eretto) cavo
ramoso spesso rossastro) striato) poco ramificato in alto
93>H#> cm.:M foglie inferiori grandi ternato o biternatosetH
te a segmenti picciolati ovali) larg%i) irregolarmente seg%etH
tati e inciso lobati acuminatiM fiori bianc%i in ombrelle) le
superiori con guaine larg%e grandiM con F>H3> raggiM invoH
lucro ovaleM involucretti di poc%e fogliolineM frutto quasi
tondo con coste acute. N+ pascoli umidi) ombrosi della
zona subalpina e alpina. P+ la radice. ?+ Gmbrellifere.
La radice dellimperatoria * stimolante ed eccitante
lappetito e la digestione) presa in infuso da !$H2> gr. in
un litro di acqua. 8asticata) giova contro lemicrania. 1ioH
va pure nelle colic%e) nella ritenzione dorina) e) come
clistere) per facilitare il parto difficile. 8essa in infuso con
il vino) giova nella tosse cagionata da raffreddori) nei
catarri polmonari) nellepilessia) nei crampi di stomaco)
nel mal della pietraM eccita il sudoreM D pure indicata nella
idropisia e nellitterizia. 8essa nellaceto) si applica comH
pressa) nelle parti doloranti di podagra.
Ibeico
NRpericum perforatum) L. 4AV. A &. 3A
&omi .5ALE44AL5+ Preferata) Erba sbusa) P*rico) ErH
ba del sangue) Erba dal tai) Erba de strie.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto biangoloso 92>H$> cm.:M
foglie opposte ovaliHbislung%e) lucidoHpuntateM fiori gialli
in cima cuoriformiM sepali lineari) lanceolati) acuti) intieriM
cassule con 2 striscie longitudinali in ogni valva. N+ comuH
ne nei luog%i erbosi) al margine dei bosc%i) sui muri dei
campi. P+ le sommit, fiorite. ?+ 5pericacee.
5 fiori masticati colorano la saliva) e) stropicciati)
colorano in rosso le mani. 0i usano come t%* o tintura di
F> gr. in un litro dacqua. 1iovano per il mal di capo) o
nella congestione causata da indigestione. E pure rimedio
per male di polmoni) di bocca) nei vermi) per facilitare
lorina e nei dolori della matrice. 5l t%e di fiori) unito a
fiori di millefoglio e di tiglio) giova nel mal di capo) di
stomaco) nel catarro di petto e per le persone c%e bagnano
il letto. Euesto t%* * pure raccomandato nello sviluppo
dei giovani dambo i sessi. ?iori e semi) messi nel vino in
infusione) giovano nelle intossicazioni) facilitano lorinazioH
ne e regolano i mestrui. Le foglie e i semi) pestati e messi
a modo di empiastro sulle ferite brucianti) le guariscono.
Lolio contro le scottature si prepara in !W2 litro di
fiori ben puliti) in ! litro dolio doliva) mettendolo al sole
in bottiglia ben c%iusa. .opo alcuni giorni si filtra lolio)
con un pezzuola si spremono i fiori e vi si immettono di
nuovi. Euestolio) oltrec%/ nelle scottature) giova nelle
ferite) nella dissenteria epidemicaM facendo fregagioni sul
ventre) fa cessare il dolore e c%iude il corpo.
I!!o%o
NRssopus officinalis) L
.E0C<5;5G&E+ ?usti eretti o ascendenti 9F>HA> cm.:M
fogli sessili bislungoHlineari o lanceolateM verticillastri volti
da un lato) ravvicinati in spiga terminaleM corolla ceruleoH
porporina. N+ sporadico qua e l, nella zona montana) ma
pi@ spesso coltivato negli orti. P+ le foglie e le sommit,
fiorite. ?+ Labiate.
L5ssopo %a propriet, stimolanti) carminative) toniH
c%e) stomac%ic%e e pettorali. Linfuso di !$ gr. in un litro
dacqua aiuta la digestione) rinforza la mucosa polmonare)
giova nei crampi di petto) nei reumatismi) nelle colic%e e
nei raffreddori. Contro lasma) si misc%ia la polvere finissiH
ma dissopo con miele) fino a rendere una poltiglia consiH
stente. 0e ne prende la quantit, di una nocciola mattina e
sera. 1iova pure contro i vermi) per rinforzare gli occ%i e
per gargarismi.
La$io a#bo
Lamium album) L. 4AV. !> ] & IA

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 92>H3> cm.:M foglie ovato
cuoriformi) acuminate) seg%ettateM corolla bianca a tubo
curvato ristretto alla base) con una tacca davanti e sopra
la strozzaturaM fauce poco dilatata) doppiamente carenata
sul dorso.
N+ luog%i fresc%i e prati umidi) nelle siepi) ai margiH
ni delle strade. P+ fiori e foglie. ?+ Labiate.
5 ?lores lamii sono ancora in gran pregio presso i
farmacisti. 5 germogli e i fusti giovani danno una buona
insalata. Linfuso giova nelle malattie di petto e polmonaH
ri) nella dissenteria) nei flussi di sangue) nei disturbi di
utero e nei fiori bianc%i. 5l t%* serve pure contro le scrofoH
le) nellimpurit, di sangueM e il suo vapore serve contro il
mal dorecc%ie e mal di gola. .ose+ !> gr. in un litro
dacqua.
Lampone
La$%one
<ubus idaeus) L.
&omi .5ALE44AL5+ Ampomol,r) Ampom,r) AmH
pomola.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) ramoso 9!>H!>> cm.:
con piccoli aculei setacei dirittiM foglie impari pennate con
FH$ foglioline ovali) acuminate) seg%ettate) biancoHtomenH
tose di sotto) la terminale maggioreM fiori piccoli bianc%i
in racemi poveriM petali obovatoHcuneati erettiM frutto odoH
roso) rosso) tomentoso. N+ nelle radure) nei bosc%i fresc%i
e sassosi) dalla zona collina a quella alpina. P+ foglie e
frutti. ?+ <osacee.
5l lampone %a propriet, rinfrescanti) antiscorbutic%e)
astringenti) nutritive. 0i usa lo sciroppo con due parti di
zucc%ero e una parte di sugo dei frutti cotti insieme fino a
rendere la massa densa. 0i d, agli ammalati quale rinfreH
scante contro la febbre) con acqua o limonata. 5 polloni
giovani e le foglie cotte nellacqua danno un t%* eccellente
contro la diarrea) la dissenteria) la colica e nelle mestruaH
zioni irregolari. Euesto t%e serve pure quale lavaggio conH
tro le eruzioni cutanee) negli ascessi) negli occ%i lagrimanH
ti o purulenti) e quale gargarismo nel mal di bocca e di
gola. Viene ancora adoperata nei dolori reumatici di testa.
Le foglie fresc%e) applicate sul ventre) levano il calore di
stomaco e di fegato.
Lantana
Viburnum Lantana) L.
&G85 .5ALE44AL5+ Antana) Lautana) Ant-sele) 8oliH
nare) Lent,m) ;imogna) 0tropa.
.E0C<5;5G&E+ Arbusto ramoso 9!H2 m.:M foglie ovali
venose) seg%ettate) tomentose) intere) barbate nellascella
delle nervature) coriaceeM fiori bianc%i in cime dense termiH
nali con rami tomentosiM corolla con $ lobi ugualiM semi
cornei ovali) molto compressi. N+ nei bosc%i cedui) ariosi)
soleggiati della zona collinaHsubalpina. P+ le foglie e i
frutti. ?+ Caprifogliacee.
Con le foglie e con i frutti di questa pianta si prepara
una decozione per gargarismi) nella cura dellangina e coH
me clistere nelle affezioni catarrali dellintestino. Le foglie
bollite nella lisciva servono a tingere in nero i capelli.
La%%io
<anunculus bulbosus) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) bulboso alla base con
fibbre radicali gracili 92>H$> cm.:M foglie ternate o biternaH
te a segmenti trifidi incisoHdentati) il medio con lungo
picciolettoM fiori gialliM calice reflessoM rostro largo arenatoM
carpello lenticolare liscio. N+ prati umidi e luog%i
erbosi. P+ il bulbo. ?+ <anunculacee.
Le radici e i bulbi) contusi) si adoperano come cataH
plasmi revulsivi e vescicatori) nella cura delle isc%ialgie
9sciatica:. Prima di adoperarli * bene interpellare il medico)
per conoscere la pressione del sangue ed evitare quinH
di dei gravi inconvenienti.
Laice
LariT europaea) L.
&omi .5ALE44AL5+ Lar/s) L,rsi) L,ras) L,rase)
Lerge.
.E0C<5;5G&E+ Albero 92$HF$ m.:M fusto irregolarH
mente ramosoM foglie ravvicinate sopra un corto ramoscelH
lo in fascetto e caduc%eM pine piccole erette con squame
spesse) smarginate in alto. N+ comune dalla zona montana
alla zona alpina. P+ la resina. ?+ Conifere.
La resina * raccolta specialmente nel 4irolo e una
volta anc%e nel 4rentino) conosciuta sotto il nome di
4rementina di VeneziaM sembra miele) dun colore gialloH
gnolo trasparente) molto densa e attaccaticcia. 1iova nelle
malattie sessuali e urinarie) nelle malattie del basso ventre
e nellidropisia. 8escolandola con saponi e olii) se ne fanno
cerottiM inalata) giova nelle malattie dellapparato respiH
ratorio. Per uso interno vengono adoperate le capsule in
dose) dalle !>H!2 gocce. La corteccia bollita nellacqua
giova nel mal di ventre e promuove lorinazioneM polverizH
zata si applica sulle ferite aperte e sui tumori) come pure
sulle ulceri. Le foglie) tagliuzzate e applicate a modo demH
piastro) puliscono le piag%e purulentiM bollite nellaceto) e
risciacquando la bocca) giovano nel mal di denti.
La*an)o#a
Lavandula spica) L.
&G85 .5ALE44AL5+ 0pigo) 0pic%.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 9F>HA> cm.:M foglie sessiH
li) lineari) ristrette alla baseM fiori in spiga gracile) spesso
interrotta alla baseM brattee membranose brune) ovatoH
romboidaliM bratteole nulle. N+ da noi coltivata negli ortiM
inselvatic%ita si trova solamente) e rara) alle falde del
Calisio e nei dintorni di <iva. P+ fiori e foglie. ?+ Labiate.
La Lavandola %a propriet, tonic%e) stimolanti) antiH
spasmodic%e. 0i usa linfuso di $> grammi) di sommit,
fiorite) in ! litro di acqua e serve nellatonia di ventricolo)
nelle congestioni) nel capogiro) nella malinconia e nei
patemi danimo. 0erve pure nella clorosi) nella dispepsia
9cattiva digestione: e nelle affezioni scrofolose. La LavanH
dola) messa nel vino e bevuta a sorsi per alcuni giorni)
giova assai nei disturbi di fegato e di milza) scaccia litteriH
zia) lidropisia) promuove lorinazione) i mestrui e favoriH
sce i parti difficili.
Lic"ene i!#an)ico
Cetraria islandica) L. 4AV. A H &. 3I
.E0C<5;5G&E+ 4allo frondoso) di consistenza cartilaH
ginosa) color castagno da un lato e color olivaHc%iaro dalH
laltroM il margine conformato a lacinie) terminate da una
serie di ciglia. N+ comune specialmente nei bosc%i delle
conifere) dai !>>> metri in su fino alla zona alpina. P+ la
pianta purgata dalla terra e dai corpi eterogenei. ?+ ParmeH
5l t%e si usa nella tisi) nella bronc%ite capillare) nella
diarrea) nella dissenteria) dopo lo stato infiammatorio)
nello scorbuto e nelle malattie di esaurimento. 0i fa il
decotto di !> gr. in un litro di acqua. .opo la prima
si getta via lacqua) a cagione dellamarezza. 0i
cuoce di nuovo per mezzora) in un litro e mezzo di acqua)
fino a ridurla a un litro. 5n tal modo si %a una preziosa
bibita tonica) rinforzante) sciogliente il catarro.
Viene pure usato nelle febbri intermittenti e dissenteH
ria cronica. .opo usato) non si deve gettare via) ma pu'
essere mangiato come linsalata) essendo molto nutriente e
digestivo.
Lico%o)io
LRcopodium clavatum) L. 4AV. 2 H &. !!
.E0C<5;5G&E+ ?usto lungamente strisciante 9A>H!>>
cm.: M foglie sparse) lanceolate) acute) terminate da lungo
pelo) minutamente denticolate+ spig%e ordinariamente 2
nellestremit, dei rami. N+ nei bosc%i di conifere della
zona subalpina e alpina. P+ le spore. ?+ Licopodiacee.
La droga e costituita dalle spore) cio* da una polvere
leggera) mobile) granulosa) non aderente alle dita) di color
giallo pallido. Posta nellacqua) galleggia) ma con la bolliH
tura affondaM gettata sulle fiamme brucia scoppiettando)
senza odore e senza fumo. D usata) quale polvere aspersoria)
nelleritema 9pelle arrossata: e nelligiene dei bambini
lattanti) asciugando la pelle. Presa nellacqua in dose da
!HF gr.) giova nei calcoli della vescica) nei catarri della
stessa) nel reumatismo) e nei crampi di stomaco. La stessa
pianta bollita nel vino) avrebbe le stesse virt@M e in generaH
le serve per tutte le malattie della pelle.
Linaio#a
Linaria vulgaris) 8ill.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto semplice 9F>HA> cm.:M
foglie sparse) lineari) lanceolateM fiori grandi assai pi@ lunH
g%i del caliceM corolla gialla con sperone a essa uguale o
pi@ lungoM cassula ovata. N+ comune nei campi e nei
vigneti. P+ le sommit, fiorite. ?+ 0crofulariacee.
Euesta pianticella con fiori biancoHgialli) simili a
quelli della bocca di leone) %a propriet, calmanti e diuretiH
c%eM quindi giova in infuso contro la ritenzione dorina.
Lintiera pianta) pesata e applicata come empiastro sulle
emorroidi) vale a calmare rapidamente il bruciore.
0imili virt@ %a pure la specie consimile) la Linaria
CRmballaria) 8ill.
Lino
Linum usitatissimum) L.
N+ coltivata. P+ i semi. ?+ Linacee.
5 semi di lino %anno propriet, emollienti) rinfrescanH
ti) lassative) risolventi e si usano per molte malattie. 0i
prepara la droga a freddo in questo modo+ si mette un
cucc%iaio di semi di lino in un bicc%ier dacqua alla sera e
vi si lascia fino alla mattina. .urante questo tempo) esce
il succo mucoso dai semi) da formare una poltiglia gelatiH
nosaM si scalda lacqua fino c%e diventa liquidoM si filtra e
si beve a digiuno. D ottimo rimedio contro le costipazioni
e come emolliente e calmante) nelle infiammazioni delle
vie urinarie. 0i pu' fare anc%e il decotto) con una parte di
semi e 2$ di acqua.
5 cataplasmi di semi sc%iacciati 9farina di lino: servoH
no per risolvere gli stati infiammatori della mucosa bronH
c%iale e intestinale) o per favorire la maturazione di raccolH
te di pus. 5l decotto di semi) sc%iacciati attraverso un
pannolino e bevuto a tazze) d, una cura nel reumatismo)
nei catarri) nella tosse) nelle infiammazioni) nelle febbri e
nel mal della pietra. Anc%e lolio c%e si estrae dai semi si
usa come impacco nei tumori) nei piedi aperti) e sul ventre
nella colica. .osi+ 3 parti di olio di lino e F di olio di
mandorleM oppure sulle ferite si possono usare 32> gr. di
olio e 3H$ tuorli duovoM oppure ancora+ olio di lino e
acqua di calce in parti uguali) c%e * il miglior lenimento
contro le scottature.
L(%%o#o
Numulus Lupulus) L.
&G85 .5ALE44AL5+ ?ioranz/s) Bruscanzoi) Grt-s BruH
sc,ndoi) Ligabosc%.
.E0C<5;5G&E+ ?usto piuttosto sottile) volubile da siH
nistra a destra) ramosoM foglie opposte picciolate) palmate
con FH$ lobiM molto ruvide di sottoM fiori stamiferi in
pannocc%ie opposte. N+ frequente nelle valli e in mezzo
alle siepi. P+ i fiori. ?+ Grticacee.
5 fiori di luppolo %anno propriet, calmanti) narcotiH
c%e) digestive. 0i fa linfuso di 2> gr. in un litro dacqua)
e si usa nelle insonnie) nelle agitazioni nervose) nei crampi
si usa nelle insonnie) nelle agitazioni nervose) nei crampi
di stomaco e nelle difficili digestioni. Lestratto) preso a
piccole dosi solo o con acqua tre volte al d-) giova nellitteH
rizia e nei dolori di gotta. Anc%e i polloni giovani servono
quale gustosa insalata primaverile) contro i mali di fegato.
Ma)e!e#*a
Lonicera caprifolium) L.
.E0C<5;5G&E+ Pianta cespugliosa a rami lung%i flessiH
bili a fiori biancoHgiallognoli con scorza grigiastra. N+ coH
mune nelle siepi e nei bosc%i. P+ la scorza) le foglie e i
fiori. ?+ Caprifogliacee.
La scorza fresca * ottimo diuretico in decotto di
2$H$> gr. per ! litro di acqua da prendersi a bicc%ieri
fuori dei pasti. ?a buoni servizi anc%e nella gotta) idropiH
sia) itterizia) renella e nei disturbi di fegato e milza. Al
decotto si pu' sostituire la macerazione di !$> gr. di
corteccia in ! litro di vino. Con un pizzico di fiori in una
tazza di acqua si fa il t%* sudorifero e diuretico) mentre
con linfuso di foglie si fanno colluttori nelle infiammazioH
ni della bocca e della faringe) come pure nel sing%iozzo e
nei dolori di testa nervosi.
Ma#*a
8alva alcea 4AV. # H &. $I
8. 0ilvestris) 8. rotundifolia) L.
.E0C<5;5G&E+ 8alva alcea) L. H ?usti eretti 9$>H!>>
cm.:M foglie lungamente picciolate) cuoriformiHrotonde)
pi@ o meno lobateM calicetto a foglioline ovali acuteM calice
a lobi triangolariM corolla il doppio o il triplo del caliceM
carpelli neri) arrotondati sul dorso o rugosi.
8alva silvestris) L. H ?usto ascendente 9F>HA> cm.:M
foglie cuoriformi rotonde) divise in $HI lobi rotondatoHdenH
tatiM peduncoli pi@ corti delle foglieM petali assai pi@ lunH
g%i del caliceM carpelli reticolatoHrugosi a orli acuti non
dentati.
8alva rotundifolia) L. H ?usti ramosi 92>H$> cm.:M
foglie rotonde cuoriformi) superficialmente lobateM pedunH
coli fruttiferi reflessiM foglioline del calicetto lineariM corolH
la circa il doppio del caliceM carpelli lisci) marginati) ma
non dentati. N+ luog%i incolti) margini erbosi dei campi e
delle strade. P+ foglie e fiori. <+ le foglie allepoca della
fioritura. ?+ 8alvacee.
5 fiori e le foglie di tutte e tre le specie) da soli o
uniti ad altre specie emollienti) danno un t%e nutritivo)
calmante) rinfrescante c%e agisce direttamente sugli organi
invasi da catarro. Euesto t%* giova pure nei disturbi petH
torali) nelletisia. .ose+ !$ gr. in un litro dacqua.
Anc%e il t%e di sole foglie serve contro le colic%e e la
dissenteria. Cotte come gli spinaci) facilitano la digestione
e sono aperitive. 5 vapori cocenti dellinfuso 9cui saggiunH
gono fiori di sambuco) di camomilla) foglie di senna e un
po di sale ammoniaco: sono indicatissimi contro la tosse)
tosse asinina) infiammazione di gola e nellasmaM ammolliH
scono) disciolgono) purificano. Le foglie fresc%e pestate) le
radici e i semi servono quali empiastri) per rammollire
glandule) tumori) paterecci) ecc. ?oglie e radici cotte) poste
nel vino insieme con i semi di finocc%io) sollevano i doloH
ri intestinali e mitigano i dolori di evacuazione. A tale
scopo si usano anc%e i clisteri.
Ma#*one
Altaea rosea) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 9!H2 m.:M foglie grandi
rugose) le inferiori cuoriformi rotonde angolatoHlobate) le
superiori pi@ o meno profondamente lobateM peduncoli
ascellari !HF) cortiM calicetto con $H# lacinieM carpelli molH
ti) scanalati sul dorso) rugosi. N+ coltivata negli orti. P+ i
fiori. ?+ 8alvacee.
5 fiori 8alvae arboreae servono per il mal di gola)
nei catarri bronc%iali) nella costipazione pettoraleM mitigaH
no i crampi di stomaco e della vescica. 0i fa il t%e di !$
gr. in un litro dacqua. Con i vapori cocenti si leniscono i
dolori dorecc%ie. Per gli occ%i purulenti) cisposi) si usa la
lavatura con # gr. di fiori in 2>> gr. dacquaM si filtra a
freddo) e vi si aggiungono A gocce di spirito canforato.
Maobio
8arrubium vulgare) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usti biancoHlanosi 93>H$> cm.:M foH
glie ovate o rotonde) verdiHlanose o biancoHlanose di sotto)
crenateM verticellastri a molti fiori bianc%iM calice con !>
denti lesiniformi patenti) uncinatoHricurviM corolla bianca
pi@ lunga del calice con labbro superiore bifido. N+ luoH
g%i incolti) asciutti) arenosi e lungo le strade di campagna.
P+ le sommit, fiorite e le foglie. ?+ Labiate.
LNerba marrubii o Lamii 8ariae * molto amaH
ra) aromatica) di odore muscoso. 5 1reci la conoscevano
col nome di Praison. 5l t%e si prepara con le foglie dissecH
cate) colte durante o dopo la fioritura e giova nelletisia)
nelle mestruazioni irregolari) nei dolori della matrice) nelH
la tosse e tosse convulsiva e favorisce assai la digestione)
come amaro tonico. Linfuso si fa con !>H!$ gr. di foglie e
fiori) in un litro di acqua c%e si lascia sedare per !>H!$
minuti. Le foglie) messe nel vino bianco 9F> gr. in un litro
di vino: e lasciate in composta per # giorni) servono per
purificare i polmoni e il petto dai catarri) libera il fegato
e la milza da ingorg%i e uccide i vermi. 0e ne prende un
bicc%ierino dopo i pasti. Lo sciroppo si ottiene con tre
quarti di litro dinfuso nel quale si versa W2 Kg. di zucc%eH
roM si cuoce fino a densit, volutaM bollendo pi@ fortemenH
te e a lungo) si %anno le pastiglie. D salutare nellasma con
espettorazione densa) gialliccia) e in molte altre malattie
della mucosa. 5l succo) unito a olio di olivo) introdotto a
gocce nelle orecc%ie malate) fa cessare il male) specialmenH
te se viene da raffreddore. Le foglie e i semi) uniti a burro)
fanno scomparire il gozzo.
Me#i!!a 9Erba limona:
8elissa officinalis) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usti ramosisimi 9F>H#> cm.:M foglie
tutte picciolate) reticolate) ovali) largamente crenulateM ciH
me ascellari di AH!2 fiori biancoHroseiM calice vellutato con
denti cortissimi) mucronati nel labbro superiore e lanceolaH
toHaristati nellinferiore. N+ nelle siepi) lungo i sentieri di
campagna) ai margini dei bosc%i della zona collina e monH
tana. P+ sommit, fiorite e foglie. ?+ Labiate.
La melissa %a propriet, tonic%e) stomac%ic%e) stimoH
lanti. 0i adopera il t%e in dose di !$H2> gr. in un litro
dacqua. 1iova nelle sofferenze leggere di nervi) nei disturH
bi al basso ventre) nei crampi di stomaco) nelle difficili
digestioni) nei vomiti nervosi delle donne). in particolari
circostanze) nelle colic%e della matrice) nellemicrania e
nei mali nervosi della faccia) dei denti e delle orecc%ie.
La melissa) messa in infusione nel vino bianco) e
bevuto a bicc%ierini per alcuni giorni) serve nei mali sopraH
descritti) rinforza il cuore e il cervello e giova ancora
nellavvelenamento di fung%i. Le foglie fresc%e) pestate e
applicate sulle ferite) giovano rinfrescando e calmando i
dolori.
Me#o'ano
8elograno 1ranatum) L.
.E0C<5;5G&E+ Arbusto 9FH$ m.: M foglie lanceolate o
bislungoHlanceolate) decidue) opposte o alterne) spesso afH
fastellateM fiori grandi sessili solitari o riuniti 2HF in cima
ai ramiM calice carnoso rossoM petali ovali rossiM frutto
globoso depresso coronato dal caliceM semi rossoHangolosi)
traslucidi simili a cristalli di granata. N+ coltivato. P+
fiori) frutti) corteccia dei rami e della radice. ?+ PuH
nicacee.
4utte le parti della pianta sono astringenti) per il
tannino c%e contengonoM ma la corteccia della radice * la
pi@ usata per espellere il verme solitario. .ose+ dopo un
giorno di digiuno) si prendono da 3> a A> gr. di radice in
decozione di 2$> grammi di acquaM si prende tre volte di
mattina) a unora dintervallo) a cui si fa seguire un forte
purgante di olio di ricino. 5n FH3 ore dopo deve succedere
lespulsione del temuto e intrigante parassita.
Le stesse propriet,) ma meno attive) sono presentate
anc%e dalla corteccia del tronco e dai fioriM con essi si
preparano pozioni astringenti) specialmente contro la diarH
rea. Con i frutti si preparano sciroppi rinfrescanti.
Menta %e%eita
8ent%a piperita) L. 4AV. # H &. AF
.E0C<5;5G&E+ Pianta glabraM foglie picciolate) bislunH
g%e) acute) seg%ettate) rotonde) smerlate alla baseM glomeH
ruli di fiori disposti in spiga cilindrica allungata) interrotta
alla baseM calici purpurescenti con denti lesiniformi. N+
coltivata negli orti. P+ le foglie. <+ durante la fioritura. ?+
Labiate.
Euesta specie di menta) officinale) * la pi@ ricercata)
%a propriet, tonic%e) eccitanti) antispasmodic%e) antisettiH
c%e e calmanti. 0i usa linfusione di F> gr. di foglie fresc%e
in un litro dacqua. Presa prima o dopo i pasti) eccita
lappetito e facilita la digestione. Euesto infuso * indicatisH
simo nei dolori di stomaco) nelle insonnie e nella debolezH
za generale. D tonico ed eccitante nellatonia intestinale)
antispasmodico nel vomito nervoso e nelle colic%e. Le
foglie fresc%e pestate servono ad arrestare la portata lattea.
Menta Ce!%a, M& ac-(atica
M& Ro$ana e Menta!to
8ent%a crispa) L.) 8ent%a aquatica) L.
8ent%a pulegium) L.
et 8ent%a silvestris) L.
8ent%a crispa) L. H ?oglie ondosoHincrespate) dentaH
te) quasi rugose.
8ent%a aquatica) L. H ?usto 9F>H$> cm.:) ramoso
tetragono) foglie opposte) picciolate) ovali) seg%ettateM fioH
ri in capolini ascellari o terminali) quasi globosiM calice a
denti triangolari alla base) bruscamente e lungamente riH
stretti in appendice lesiniforme.
8ent%a pulegium) L. H ?usti grossetti tetragoni) ascenH
denti) radicati alla base 9!>HF> cm.:M foglie brevemente
picciolate ellittic%e o bislung%e) leggermente dentateM fioriH
ni glomeruli ascellariM calice c%iuso da peli.
8ent%a silvestris) L. H ?usto eretto 93>H#> cm.:M foH
glie sessili) reticolatoHangolose) bianc%e e mollemente toH
mentose di sotto) ovali od ovaliHbislung%e) acuteM fiori
rosei o bianc%i in glomeruli disposti a spiga cilindricaM
brattee lineari lesiformi. N+ tutte e quattro queste specie
si trovano lungo i fossi) corsi dacqua e prati umidi) dalla
pianura alla zona subalpina. ?+ Labiate.
La menta acquatica e la crespa %anno le stesse proH
priet, della menta peperitaM anzi) nelle affezioni coleric%e
e nellipocondria la menta crespa * pi@ forte della piperita.
La menta romana e il mentastro sono meno attive
delle precedenti. .a notarsi c%e il mentastro si adopera
anc%e come revulsivo e vescicatorio) applicato contuso
quale empiastro sui flemoni.
Mecoe##a
8ercurialis annua) L
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) ramoso 92>H3> cm.:M foH
glie opposte di un verde c%iaro) ovali) lanceolate) rotondaH
te alla base) crenulate) picciolateM fiori quasi sessiliM cassuH
le irte di punti verdi terminate in pelo bianco. N+ nei
vigneti ombrosi e fresc%i) lungo le siepi. P+ le foglie. ?+
Euforbiacee.
Le foglie si adoperano come impacco emollienteM presa in
decozione 9!$ gr. in $>> dacqua:) %a virt@ lassative.
5l succo 9!> gr. in una tazza di brodo: arresta la secrezioH
ne lattea.
Mi##e+o'#io
Ac%illea 8illefolium) L 4AV. " H &. A#
&G85 .5ALE44AL5+ 8ilif'i) Erba de car/o mat) erba
starnudera) Ciaute.
.E0C<5;5G&E+ Pianta un po vellutataM rizoma striH
scianteM fusto eretto semplice o ramoso 92>HA> cm.:M foH
glie lanceolate) strette bipennatosette con segmenti princiH
pali numerosi e laciniette strette) lineari) mucronate) le
superiori lineari allungateM capolini piccoli ovoideoHcampaH
nulati in corimbo densoM fiori del raggio bianc%i o rosei.
N+ comune nei prati) luog%i erbosi dalla pianura alla zona
alpina. P+ foglie e fiori. ?+ Composte.
Euesta bella e preziosa pianticella %a virt@ antispaH
smodic%e) astringenti) antiemorroidarie) emostatic%e 9c%e
fermano il sangue: e vulnerarie.
Le foglie e i fiori bianc%i o rosei) a corimbo) sono
tonici) astringenti) e giovano sugli organi del basso ventre
e sulle mucose. 5 fiori sono calmanti e insieme eccitanti)
come la camomilla. 5 disturbi di digestione) lemorroide)
lartrite) i passaggi sanguigni) le congestioni unite a battiti
di cuore) le febbri intermittenti e le malattie delle donne
vengono tutte curate con tale pianta. 0i prepara linfusione
di I> gr. di foglie e fiori in F quarti di litro dacqua) e
quindi) lasciato il tutto riposare per $ minuti) si filtra e se
ne beve di quando in quando una mezza tazza.
Le foglie peste e spesso cambiate sulle ferite) le guariH
scono presto. Anc%e usate nei bagni) rinforzano lorH
ganismo.
5l succo serve per cure primaverili e quale calmante
per i crampi di stomaco. 1iova nelle mestruazioni mancanH
ti o dolorose) o nelle troppo durature) nelle emorragie
polmonari c%e dipendono da oppilazione del basso ventre
e dal flusso mestruale. 0i usa pure nei flussi mucosi del
polmone) nellintestino) nei gangli nervosi per dissonanza
prodotta da disturbi digestivi) quali diarrea) acidit,) flatuH
lenze. 0e ne usa da I> a !>> gr. al d-) spremuto dalle
piante in fioritura. Contro le ragadi del capezzolo) le ulceH
razioni delle varici e delle emorroidi) per ristagnare il
sangue e sanare ferite e piag%e) si fa linfuso di foglie
fresc%e e fiori in parti uguali dacqua. 0i pestano insieme
$> gr. di foglie e fiori e vi si versa $> gr. di acqua
bollente+ con lacqua si lava la ferita o la piaga) indi vi si
applica lerba cotta.
Miti##o
Vaccinium 8Rrtillus) L.
&G85 .5ALE44AL5+ 1iasen,r) 0carlavez,r) Calvez,ri)
1risonar) 1ramagnoni) Bag%iar.
.E0C<5;5G&E+ ?usto con rami angolosi e alati 9!>HF>
cm.:M foglie caduc%e ovatoHdentateM fiori solitari sopra peH
duncoli pi@ corti delle foglieM corolla biancoHverdastra o
roseaM bacc%e nere. N+ comune nei nostri bosc%i dai I>>
m. in su. P+ le bacc%e. ?+ Ericacee.
5l mirtillo rosso %a propriet, astringenti) tonic%e e
antisettic%e. 5l succo e lo sciroppo giovano contro la diarH
rea. &elle diarree ostinate) si prende del vino nero) vi si
immettono le bacc%e) dove si lasciano per qualc%e tempoM
in casi urgenti) si bolliscono in esso. La tintura si ottiene
versando acquavite sulle bacc%e) in recipienti ben c%iusi e
posti al sole o al caldo. avendo queste bacc%e propriet,
antisettic%e e astringenti) si usano in pozione 93H$ cucc%iai
al giorno: o in tintura 9$> gocce prima del pasto: nelle
enteriti acute) nellatonia intestinale) negli eczemi cutanei
9impacc%i:) nel mal di bocca e nelle emorroidi 9compresH
se:) come pure nel diabete.
Miti##o o!!o
Vaccinium Vitis 5daea) L.
&G85 .5ALE44AL5+ 1rantenari) Broc'n) 8artel Br'c)
1ramagnoni) Ambrosinari
.E0C<5;5G&E+ ?usti eretti o ascendenti 9!>H2> cm.:M
foglie persistenti) coriacee) ellittic%e od ovate a rovescio
con margini reflessi) pallide o punteggiate di sottoM corolla
campanulata bianca o rosea) orceolatoHglabraM bacca globoH
sa rossa. N+ comune nei luog%i ove cresce il mirtillo. P+ le
bacc%e. ?+ Ericacee.
Le bacc%e rosse) senza osso) si usano nelle febbri
intermittenti e catarroseM promuovono lappetito e lurinaH
zioneM sc%iacciate e versatavi sopra dellacqua con zucc%eH
ro) danno una bevanda eccellente e rinfrescante. Linfuso
di foglie * urinifero.
Moine
1lobularia vulgaris) L. 4AV. !2 H &. #$
.E0C<5;5G&E+ ?usto erbaceo semplice 9!>H2> cm.:M
foglie basali in rosetta) obovate) smarginate o dentate) le
cauline numerose alterne sessili) lanceolatoHacuteM fiori ceH
lesti in capolino semplice denso globoso) corolla e labbro
sup. bifido. N+ sui colli rocciosi sterili della zona collina e
montana. P+ le foglie. ?+ 1lobulariacee.
Le foglie di questa preziosa pianticella %anno proprieH
t, purgative e diuretic%e. 0i fa la decozione di 2> gr. di
foglie in 2>> gr. di acqua. Na analoga azione a quella di
sena) senza tuttavia dar luogo a nausee e irritazione inteH
stinale. La tintura sembra possedere anc%e propriet, antiH
reumatic%e.
Mote##ina
8eum 8utellina) 1aert. 4AV. # H &. Ao
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) striato) semplice o quasi
9!>H2> cm.:M foglie ovali bipennatosette a segmenti lanceoH
latoHlineari acuti) le inferiori picciolate) le superiori nulle
o !H2M ombrelle con #H!$ raggiM involucretti a pi@ foglioliH
ne lanceolatoHlineari) bianco membranose nel margineM
frutto piccolo ovoideo. N+ nei prati umidi di monte. P+ le
radici. ?+ Gmbrellifere.
Euesta piccola ombrellifera) in confronto di tante
altre cespugliose e slanciate) %a propriet, depurative) stiH
molanti) astringenti) antifebbrifug%e. 0i fa linfuso della
radice in dose di !$H2> gr. in un litro dacqua) e si usa nei
raffreddori) nei catarri) nella raucedine) nel mal di testa)
nelle glandole infiammate) nella risipola facciale e nella
grossezza di sangue. 6nita ad altre specie di alta montaH
gna) entra a far parte del cosiddetto 4%e dei Professori
del quale parler' in altra parte di questo libro.
M('"etto
Convallaria maialis) L.
&omi .5ALE44AL5+ Camanelle) ?il,nfole) 0ciopete)
Ampalio) 1ratadSie) ?il*fole) ecc.
.E0C<5;5G&E+ <izoma obliquo) emettente un rametH
to con 2HF foglie ellittic%e allungate) ottusetteM scarpo pi@
corto delle foglie) terminato in racemo di fiori bianc%i
odorosi. N+ nei bosc%i dalla zona montana alla subalpina.
P+ lintera pianta. ?+ Liliacee.
&onostante la gradevole fragranza c%e manda) nella
primavera) questa graziosa pianticella) tuttavia essa e veleH
nosa. Possiede per' virt@ cardiotonic%e) e sostituisce la
digitale e la caffeina. 0i usa linfuso di !> gr. in un litro di
acqua) aggiungendovi mucillagine gommosa. E rimedio peH
r' pericolosoM per questo * necessario consultare il medico.
5l succo giova per mali di occ%i. Alcuni usano riempire di
fiori un vaso di vetro) lo mettono scoperto per alcuni
giorni in mezzo a un formicaio) adoperando lacqua c%e si
forma nel recipiente per i dolori di podagra.
M(!co aboeo
Caledonia rangiferina) L) H 4AV. F H&. 22
.E0C<5;5G&E+ t un elegante Lic%ene conformato ad
alberello) con tallo frondoso) di color cinereo sbiadito. Le
sommit, portano concettacoli piccoli di color bruno. N+
comune nei terreni ricc%i di musc%i ed esposti a nord. P+
la pianta. ?+ Lic%eni.
5l musco arboreo * un elegante lic%ene formato ad
alberetto+ esso nella terapia sostituisce il lic%ene islandicoM
per di pi@ * usato quale antifebbrifugo.
Na!t(,io
&asturtium officinale) <. Br.
&G85 .5ALE44AL5+ Cress'n) CressSm) 1rassSm) CresH
son de fontana.
.E0C<5;5G&E+ ?usto prostrato e radicante in bassoM
foglie dispari) pennato con foglioline laterali ovate) ineguaH
li alla base) intere o crenato sinuate) la terminale pi@
grande e quasi rotondaM fiori piccoli bianc%iM silique biH
slung%e) lineari. N+ comune e perenne lungo i ruscelli e
presso le sorgenti. P+ la pianta fresca. ?+ Crocifere.
Euesta crocifera %a virt@ depurative) diuretic%e) corH
roboranti) detersive. 0i usa il succo di pianta fresca pestata
in un mortaio) e spremuto attraverso un pannolino. 0e ne
prende in dosi da !>> a !$> gr. al giorno) a digiunoM *
diuretico e depurativo) specialmente se preso per buon
tratto di tempo. Euesto succo * indicato quale cura primaH
verile) nello scorbuto) nellidropisia) nellitterizia) nei catarH
ri bronc%iali) polmonari) intestinali. Le foglie peste e appliH
cate servono contro la tigna e il cimurro. Contro i rossori
ed eruzioni cutanee si applicano 2 volte al giorno $> gr.
di succo con !> gr. di essenza di mandorle amare.
5l sapone * eccellente rimedio contro le scottature.
Esso si prepara sc%iacciando crescione) cipolle) foglie di
fragola e cuocendo il tutto con burro fresco) senza aggiunH
gervi sale. 0i filtra) e si ungono le parti feriteM il prurito
cessa subito) rinfresca e guarisce presto. Linsalata si preH
para versando sopra le foglie e cime ben lavate il sugo di
un limoneM senza aceto e senza sale) vi si aggiunge un po
dolio e una cipolla ben tagliuzzataM si lascia cos- in compoH
sta per due ore) e poi si prende) con grande giovamento
dei polmoni e dei reni.
Ne%ite##a
Calamint%a &epeta) Clairv)
98elissa calamint%a) L.:
.E0C<5;5G&E+ Pianta pubescente 93>HA> cm.:M foglie
ovatoHromboidali) ottuse) crenulate) senza glandoleM peH
duncoli multiflori 9!2H!$ fiori:M corolla azzurrastra a tubo
dirittoM N+ luog%i esposti al sole da fondo valle alla zona
montana. P+ la pianta in fioritura. ?+ Labiate.
La nepetella) presa in infuso di !$H2> gr.) * grandeH
mente giovevole nei crampi) nellinsonnia) nella difficolt,
di respiro) nellitterizia e nellidropisia) promovendo essa
fortemente lorina e regolando le mestruazioni. Presa con
miele e sale) uccide i vermi del corpo. La polvere di nepeH
tella) presa nei cibi) scaccia le ventosit, opprimenti o doH
loranti.
Anc%e la specie consimile) la &epeta Cataria 9E<BA
1A44A<5A: %a virt@ tonic%e eccitanti) stomac%ic%e) carmiH
native ed emmenagog%e. 0i trova qua e l, tra le macerie)
lungo le strade e le siepi. ?oglie pelose) biancastreM fiori
bianc%i a spiga. 0i fa linfuso di 2> gr. in ! litro di acqua.
Noce
luglans regia) L.
&G85 .5ALE44AL5+ &ogara) &og%*ra) &os) &og%iara.
.E0C<5;5G&E+ Albero. ?oglie grandi imparipennate
o foglioline ovateM fiori masc%i in amenti allungatiM frutto
globoso elissoideo) da prima verde e alla fine nero. N+
coltivata e qualc%e volta semiHspontanea. P+ le foglie) il
mallo verde del frutto e i semi. ?+ 5uglandacee.
Lalbero di noce) nelle sue parti terapeutic%e) %a proH
priet, astringenti) antiscrofolose) detersive. 0i prepara linH
fuso di 2> gr. di foglie in un litro dacqua. 0e ne prendono
quattro tazze al giorno) nella cura delle scrofole) nelle
eruzioni cutanee e nella debolezza dei bambini) per i quali
per' la dose deve essere molto pi@ mite. Per i suddetti
mali) si possono fare anc%e bagni caldi) adoperando una
buona manata di foglie cotte a lungoM si resta nel bagno
dai !$ ai 2> minuti. La stessa cura vale per gli adulti di
sangue cattivo) pallidi e con digestione insufficiente.
Lolio dei semi e i malli in decozione 92> gr. in un litro
dacqua: servono contro le impetigini.
5 malli fresc%i o la polvere di essi servono benissimo
a tingere i capelli in nero in modo duraturo e senza creare
alcun danno alla pelle. 0i usa lestratto acquoso o alcoolico
in soluzione di ! per 2$.
Lo 0cotti trova nella noce 9bagni) bevande) applicaH
zioni delle foglie o del decotto: rimedio infallibile per
tutte le forme di scrofole) piag%e fistolose) periostiti carioH
se. 5l Professor Antonelli) a questo proposito dice+ 0e ai
nostri giorni sono poc%issimi i medici) c%e lusano) ci'
dipende non da loro) ma dai metodi di cura venuti in
seguito allintroduzione di c'mposti c%imici) per cui dei
vegetali non si parla pi@ nelle 0cuole 0uperiori di mediciH
na) e per cui avviene lignorare necessariamente tanto di
buono e di utile ai malati. &on sempre il nuovo * migliore
del vecc%io. 5n realt, per' molti medici oggi si danno
allo studio del vegetale) e sinsegna anc%e nelle scuole in
conformit, alle leggi vigenti.
Noccio#o
CorRlus Avellana) L.
&G85 .5ALE44AL5+ &oselar) C'leri) &osel*r) &inzoH
l*r) 1olan,r) &osl,r) Bian*r.
.E0C<5;5G&E+ ?oglie rotonde ovali) brevemente acuH
minate) doppiamente seg%ettateM stami e bratteole quasi
uguali alla bratteaM invoglio del frutto campanulato slargato
di sopra. N+ comune nei terreni asciutti fino ai !2>> metri.
P+ frutti e corteccia. ?+ Cupulifere.
La corteccia del nocciolo viene adoperata quale cataH
plasma contro le ulceri varicose 9vene varicose aperte:. 5l
frutto * assai gustoso e nutriente. .ai semi si estrae un
olio) adoperato dai pittori.
0i fa linfuso di !$HF> gr. di foglie in ! litro dacqua
quale depurativo del sangue) come cicatrizzante e nella
cura delle malattie della pelle. Con lemulsione dei semi si
%a un buon preparato contro le infiammazioni dellintestiH
no crasso.
O#ean)o
&erium Gleander) L)
.E0C<5;5G&E+ ?rutticeM foglie lanceolate) coriacee
per lo pi@ terneM fiori grandi) terminali) a corimboM calice
persistente $ partitoM corolla rossa) rosea o biancastraM
siliqua lunga piloculare. N+ coltivato come pianta ornaH
mentaleM da noi difficilmente inselvatic%ito. P+ le foglie.
?+ Apocinacee.
Le foglie %anno propriet, cardiotonic%e e diuretic%e)
e vengono adoperate nelle miocarditi. Essendo pianta veleH
nosa) ric%iede molta prudenza nelluso) ed * meglio lasciaH
re al medico la dose da prescriversi. Le foglie e le sommit,
fiorite) messe in macera nellacqua per alcune ore) servono
contro la rogna e i parassiti della testaM polverizzate) si
usano come starnutatorio.
O#i*o
Glea europaea) L
.E0C<5;5G&E+ AlberoM rami quasi tetragoniM foglie
ovatoHbislung%e biancastre di sottoM fiori bianc%iM frutti
di grandezze variabili. N+ coltivato nel bacino di Arco fin su
a Padergnone. P+ il mesocarpo) le foglie e la corteccia. ?+
Gleacee.
Lolio c%e si estrae dal mesocarpo 9bacc%e:) oltre
avere grande importanza industriale e alimentare) presenH
ta anc%e notevoli applicazioni medicinali quale lassativo)
emolliente) febbrifugo. 5n dose di F>HA> gr. facilita la
soluzione e la eliminazione dei calcoli biliari) e per via
rettale scioglie le ostruzioni degli intestini. Allesterno serH
ve alla fabbricazione di diversi unguenti contro eczemi e
scottature. Per lavare le piag%e e favorire la cicatrizzazioH
ne) si fa linfuso di A> gr. di foglie in un litro di acqua
bollente) o la decozione della corteccia.
Lolio 9un cucc%iaino da caff* per bambini e uno
grande per adulti: si somministra con buon effetto nelle
febbri con infiammazioni interne 9peritonite) pleurite) polH
monite:) della trac%ea) del cieco) degli intestini.
Lolio) sbattuto nel vino) forma il cosiddetto balsaH
mo del 0amaritano per le bruciature e scottature.
O#$aia
0piraea 6lmaria) L) 4AV. !2 H &. #I
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) solcato 9A>H!>> cm.:M
foglie pennatosette con $H" coppie di segmenti molto disuH
guali) ovatoHacuti) doppiamente seg%ettati) il terminale pi@
grande palmatifido) bianco tomentosi di sottoM fiori bianH
c%i in cima terminale petali con lingua lungaM stami pi@
lung%i dei petaliM carpelli $H") avvolti a spira. N+ i luog%i
e prati umidi e lungo i corsi dacqua) dalla zona montana
alla zona alpina. P+ foglie) fiori e radici. ?+ <osacee.
?oglie) fiori e radici) %anno odore aromatico gradevoH
le) e questo aroma si conserva anc%e dopo lessiccazione.
0i fa linfuso di foglie e fiori in dose di $> gr. in un litro
dacqua. 0i somministra !W2 litro al giorno) con effetto
efficace) nel reumatismo articolare acuto. Con le radici
pestate si fa lempiastro contro le ferite e in infuso contro
la diarrea) come pure per sc%izzettare nelle infiammazioni
vaginali.
Linfuso di queste foglie fu usato con ottimo effetto
nellidropisia addominale) nelledema delle estremit, e delH
le articolazioni) nel reumatismo articolare acuto) e) come
sedativo) nelle malattie di cuore.
O#$o
6lmus campestris) L.
.E0C<5;5G&E+ ?oglie ovali acute) di rado un po acuH
minateM samare brevemente peduncolate) obovatoHellittiH
c%e) fesse fino al seme. N+ nei bosc%i fresc%i della zona
montana e lungo le siepi e i viali) quale pianta ornamentaH
le. P+ la corteccia. ?+ 6rticacee.
La corteccia %a propriet, cicatrizzanti) e si usa in
decozione o in empiastro) nelle malattie della pelle. LemH
piastro si fa con la corteccia finemente polverizzata) con
grasso. 0i fa il decotto concentrato della scorza 9!F> gr.:
in due litri di acqua) fino a ridurla a met,. .a prendersi
92$> gr.: dueHtre volte al d-. Per uso esterno si fa lunH
guento. ?ar cuocere a fuoco lento la scorza con grasso di
maiale.
Onotano
Alnus glutinosa) 1aert.
&G85 .5ALE44AL5+ Gn-z) Gnic) Gn,ro) Gfna) GveH
no) Gn*ro) Auno) Aun-c da lega.
.E0C<5;5G&E+ ?oglie quasi rotonde e obovate) ottuH
se) smarginate allapice) glabre) eccetto lascella dei nervi
nella pagina inferiore) glutinose in giovent@M strobili meH
diocriM semi lenticolari. N+ luog%i umidi e fresc%i) e lungo
le correnti dacqua. P+ la corteccia. ?+ Betulacee.
La corteccia) specie quella interna) %a propriet, febH
brifug%e e astringenti) come quella della Euercia 9vedi+
Euercia:. Alcuni ladoperano in decozione contro la
sciatica.

Oc"i)ee
Grc%is morio) L.) Grc%is militaris) L.)
Grc%is maculata) L.) Grc%is mascula) L.)
Grc%is pRramidalis) L.)
Grc%is latifolia) ecc.
&omi .5ALE44AL5+ Cagnagn'te) Gmeneti) 8an
dAdamo) Pan del cuc@) 8an de la 8adona.
.E0C<5;5G&E+ Grc%is morio) L. H ?usto cilindrico
9!>HF> cm.:M foglie inferiori lanceolate stretteM fiori porpoH
rini) rosei o bianc%i in spiga terminaleM brattee quasi ottuH
se) !H2 nervieM lobello trilobo) porporino con macc%iette
pi@ caric%e nel mezzo e lobi larg%i) il medio poco pi@
breve dei laterali.
Grc%is militaris) L. H ?oglie inferiori bislung%eM fiori
in spiga ovoideM bratee molto pi@ corte dellovarioM elmo
di color roseo pallidoM lobello tripartitoM sperone W2 delH
lovario.
Grc%is mascula) L. H ?usto erettoM foglie obovate o
bislung%e) dilatate un po al di sotto dellapiceM fiori violetH
toHrosei in spiga allungataM labello trilobo.
Grc%is latifolia) L. H ?usto cavo 9F>H#> cm.:M foglie
patenti) le inferiori ovato bislung%e ottuse) spesso macH
c%iate) le superiori lanceolatoHacuminateM fiori color porpoH
ra) in spiga ovoide allungataM labello trilobo. N+ dalla
collina alla zona alpina) secondo le diverse specie. P+ i
tuberi. <+ prima della fioritura o in autunno. ?+ GrH
c%idee.
La propriet, medicinale delle orc%idee sta nel bulbo)
c%e * quasi uguale in tutte le specie. Con detti bulbi si
forma la droga c%e passa sotto il nome di 0alep. 0i raccolH
gono prima della fioritura) o prima c%e la pianta marciscaM
si lavano subito in acqua fresca e si liberano della scorza
esterna. Cuocendoli) diventano c%iari e trasparenti. AppeH
na colti) si disseccano sopra una stufa) o si pongono infilH
zati sopra la stessa. Cos- disseccati) si rendono atti alla
polverizzazione o alla macinazione. Con una parte di 0aH
le e $> di acqua bollente si ottiene una densa gelatina)
ricca di mucillaggine) di amido e di zucc%ero) da formare
un cibo assai nutriente) per persone deboli e per i fanciulli
deperiti. D di facile digestione) e serve anc%e contro la
diarrea. Perc%/ si sciolga meglio e simmedesimi collacH
qua) vi si aggiungono alcune gocce dacquavite) agitando.
Euesto preparato giova pure nellatrofia) scrofole) dissenH
teria) nelle malattie infiammatorie) nella consumazione e
nella tisi. 5l 0alep fu pure usato nei catarri intestinali.

Oi'ano
Griganum vulgare) L.
&G85 .5ALE44AL5+ 8azurana mata.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 9F>HA> cm.:M foglie granH
di) picciolate) ovatoHlanceolate) rotondate alla baseM fiori
rosei in spig%e ovalidi formanti una pannocc%ia a rami
ascendentiM foglie floreali ottuseM corolla 2 volte pi@ lunga
del calice. N+ nei bosc%i asciutti e lungo le strade di
campagna e di monte. P+ le foglie e sommit, fiorite. ?+
Labiate.
Lorigano %a propriet, aperitive e risolventi e si fa
linfuso in !> gr. in un litro dacqua) contro lemicrania)
nei disturbi polmonari) del fegato e della matrice. 5n infuH
sione nel vino giova nella tosse) nella raucedine) e arresta
lavvelenamento prodotto da punture dinsetti. 6nito ad
altre erbe aromatic%e) quali+ il timo) la maggiorana) lissoH
po) il marrobio) la ruta) la salvia) la camomilla) serve per
fare impacc%i caldi) per mal di denti) di orecc%i) di gola)
di ventreM nei reumatismi) nelle malattie muliebri e oppiH
lazioni.
Otica $a!c"io
6rtica dioica) L. 4AV. F H &. !"
&G85 .5ALE44AL5+ Grtiga
.E0C<5;5G&E+ <izoma striscianteM fusto eretto
93>H!>> cm.:M foglie ovatoHlanceolate) fortemente seg%ettaH
te con stipole lineari lanceolate e piccioli 2H3 volte pi@
brevi del lemboM spig%e pi@ lung%e del picciolo) con fiori
dioici. N+ vicino alle abitazioni) nelle macerie) sui muri) ai
margini delle strade e negli orti. P+ le foglie) gli steli e i
semi. ?+ 6rticacee.
Con linfuso della pianta secca) o meglio ancora in
decozione 9$> gr. in !$>> di acqua fino a ridurlo a due
terzi: si fa una bevanda indicatissima per purificare il
sangue) contro la dissenteria epidemica) contro lidropisia)
litterizia) il mal di petto e contro lemorroidi. 5l parroco
Pneipp dice c%e un tal decotto scioglie i catarri dei polmoH
ni e di petto) ed espelle per le vie urinarie le materie
tossic%e del ventre. Linsalata delle piante giovani purifica
il sangue. Le percosse fatte con le ortic%e sono indicate
come revulsive contro il reumatismo) la disposizione alla
paralisi) allapoplessia. 0i prende un mazzo di ortic%e) con
una mano guantata) e si percuote la parte sulla quale si
vuoi produrre leffetto. Per combattere le emorragie interne)
si prende in due volte 9mattina e sera:) il succo) in
ragione di I$ gr. alla volta. Per istagnare il sangue da
naso) sintroduce nelle narici un batuffolo di bambagia
inzuppato in detto succo. 6guale virt@ %a pure la specie
consimile+ La G<45CA P6&1E&450058A U 6rtica urens) L.
94av. F H &. 2>:M anzi lacqua ottenuta dalla decozione di
questa ortica * pi@ indicata per lavarsi la testa) nella caduH
ta dei capelli.
O,o
Nordeum vulgare) L.
Pianta ovunque conosciuta come ottimo cereale. N+
coltivato. P+ i semi. ?+ 1raminacee.
Lorzo %a propriet, emollienti) rinfrescanti e depuratiH
ve. 0i usa linfuso di 2> gr. in un litro dacqua e si adopera
quale gargarizzante nelle angine) nelle infiammazioni alla
gola) e come rinfrescante e astringente nelle diarree. 4anH
to linfuso come la minestra fatta con i semi * ottimo
alimento nei vecc%i c%e soffrono di atonia intestinale e
nei convalescenti.
Pa%a*eo )ei ca$%i9<osolaccio:
Papaver r%oeas) L.
&G85 .5ALE44AL5+ Papaver) Pavarin) Paver.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) ramosoM foglie pennatoH
partite) a lobi bislung%i) lanceolati) acuti) incisoHdentatiM
sepali con peli lung%i+ petali larg%i) quasi tondi) rosso
vivoM cassula glabra obovata. N+ nei cereali e luog%i incolH
ti della zona submontana. P+ le foglie e i semi. ?+ PapaH
veracee.
Linfuso di $ gr. in un quarto di litro dacqua bollenH
te) * sonnifero e da usarsi con prudenza. 6n pizzico di
fiori secc%i) in una tazza di acqua bollente) calma la tosse
e combatte linsonnia dei bambini e dei vecc%i. 8a si usi
con prudenza) perc%/ se la droga * calmante) * pure narcoH
tica. 5 semi %anno le medesime propriet,.
Pa!!i+#oa
Passiflora coerulea
.E0C<5;5G&E+ ?usto rampicante per mezzo di viticH
ciM foglie glabreM $Hpartite) a segmenti allungati) crenato
dentati) con piccioli forniti di g%iandole e grandi stipole
solcateM fiori grandi) solitari colore violaM calicetto trifilloM
talamo concavoM frutto una bacca. N+ coltivato. P+ lintera
pianta. ?+ Passifloracee.
La Passiflora %a propriet, sedative) assai utile nelH
listeria) nevrastenia) nevralgia. Esternamente si usano gli
impacc%i nella cura delle emorroidi e della risipola.
.ose+ estratto fluido da ! a F gr. in 2$> di acqua.
&elle malattie suddette il t%e o estratto fluido concilia
il sonno) senza depressione nervosa) ed il dottor Leclerc
ne prov' lefficacia nei disturbi nervosi della menopausa.
Patata
0olanum tuberosum) L.
N+ coltivata nei campi. P+ il tubero e le foglie. ?+
0olanacee.
La patata contusa o grattugiata) applicata sulle bruciaH
ture) vale a calmare il doloreM cos- pure il succo. Le foglie
cotte) !$H2> gr. in un litro dacqua) alla quale si aggiunge
un po di miele) * rimedio efficace nelle tossi secc%e) nelle
tosse asinina) e per sc%izzettare nei fiori bianc%i. AttenzioH
ne per') perc%/ dette foglie sono velenose) e molto pi@ le
bacc%e) le quali) per constatazione portano avvelenamenH
to) quando vengono manipolate con mani aperte o ferite.
Pe#o!etta
Neracium pilosella) L. 4AV. $ &. F"
.E0C<5;5G&E+ <izoma strisciante) stolonifero) stelo
primario per lo pi@ semplice e nudo 9!>H2> cm.:M foglie
basali in rosetta) obovatoHottuse o bislung%e lanceolate)
setolose) bianco tomentoseM capolino terminale solitario)
giallo.
N. comune nei prati asciutti. P+ 5intera pianta. ?+
Composte.
Euesta pianticella) assai comune) specialmente sui
margini delle strade) %a virt@ febbrifug%e e diuretic%e. 0i
prescrive linfuso di !>> gr. della pianta intera) in un litro
dacqua. La pianta deve essere fresca) perc%/ essiccata)
perde ogni sua virt@.
Per essere la pianta anc%e molto astringente) si usa
nella dissenteria) nei flussi delle donne) nelle ferite
interne ed esterne) negli sputi di sangue) nellitterizia)
nellidroH pisia) nei gonfiori del fegato e della milza.
0i pu' prendere anc%e nel vino) nel brodo) nella
minestra o con luovo. 5 deboli ne traggono grande gioH
vamento.
Peonia
Paeonia peregrina) 8ill
P. officinalis) L.
.E0C<5;5G&E+ ?oglie biternate o ternate a foglioline
lanceolate) acuminate) le terminali bifide e trifideM stimmi
avvolti a spiraM carpelli tomentosi divergenti.
N+ sparsa qua e l, nella nostra regione specialmente
sui monti di ?ai) 0pormaggiore e sul Bondone. P+ i semi)
le foglie e le radici. ?+ <anunculacee.
La peonia selvatica %a propriet, antispasmodic%e)
emetic%e) narcotic%e. 0i fa linfuso dei semi e della radice
di 2>HF> gr. in un litro di acqua) come antispasmodico)
narcotico) antispasmodico. Anc%e le foglie %anno le stesse
virt@) per' in minor grado. Va usata con cautela) potendo
arrecare vari disturbi.
Pe*inca
Vinca minor) L.
.E0C<5;5G&E+ ?oglie perfettamente glabre ovaliHlanH
ceolateM lucentiM peduncoli pi@ lung%i delle foglie e dei
fioriM calice con lacinie glabreM corolla azzurra con lobi
stroncati allapice. NM lungo le strade) fra le siepi delle
valli e della zona collina. P+ la pianta. ?+ Apocinacee.
Euesta pianta) strisciante) con foglie ovali) lucide e
fiori a stella) azzurri) %a propriet, astringenti) decongestioH
nanti) stimolanti della funzione gastrica) e galattofug%e. 0i
fa linfuso della pianta verde in F> gr. o secca in !$ gr. in
un litro dacqua. D usata per arrestare la secrezione del
latte) sciogliere gli ingorg%i e come collutorio nelle infiamH
mazioni della bocca e della faringe) come pure per attivare
le funzioni gastric%e.
Pianta''ine #anceo#ata
Plantago lanceolata) L. 4AV. !2 &. #3
&G85 .5ALE44AL5 + Piant,zen) ?oie de. pecadi) Piant,H
ge) Piant,na) Piant'nega) Plantaci) Plant,na) Bosie)
0piant,zem.
.E0C<5;5G&E+ Pianta alta !>H3> cm.M foglie tutte baH
sali lanceolate) acuminate) assai larg%e) spesso dentate)
ordinariamente eretteM spig%e ovali sopra peduncoli proH
fondamenti $HsolcatiM calice e lacinie laterali acuminateM
semi bislung%i. N+ assai comune nei luog%i aridi) erbosi.
P+ le foglie e i semi. ?+ Plantaginacee.
Le foglie amare) astringenti) salate) fanno bene nei
catarri polmonari) nei catarri gastrici) agli organi urinari e
intestinaliM giovano molto nelle emorroidi vescicali) nella
debolezza della vescica) nelle diarree ostinate) nel catarro
gastrico e conseguente inappetenza. 0i fa linfuso di 3 gr.
di foglie in una tazza di acqua bollente) oppure da F> a
A> gr. in un litro dacqua. 5l succo in dosi di 2HF cucc%iai)
preso nel brodo o latte) giova nella discrassia 9sangue
grosso: e nei flutti mucosi derivanti. Preso da solo) si usa
quale corrosivo nei tumori) limitando lestensione e rianiH
mando i tessuti.
Le foglie pestate servono come cataplasma sulle feriH
te) tumori) punture di insettiM quindi %anno propriet, vulH
nerarie. Per la purificazione del sangue) al t%* di foglie si
aggiunge) secondo il Pneipp) alcune foglie di polmonaria.
5l t%* giova anc%e nelle tossi e nella raucedine. 6guali
virt@ %a la P. ALP5&A. 94AV. !! H &. #F:
Pin'(ico#a
Pinguicula vulgaris) L.
.E0C<5;5G&E+ <adici fibroseM foglie tutte basali) biH
slung%e) glandoloseM corolla violetta o bianca con labbro
superiore a due lobi bislung%i e labbro inferiore a lobi
bislung%i disgiunti. N+ frequente nelle paludi torbose e
negli stillicidii. P+ le foglie. ?+ 6rticulariacee.
5 vecc%i medici ordinavano la pinguicola quale rimeH
dio contro letisia) nei tagli) nelle ferite) negli intestini)
quale risolutivo. Anc%e oggi si adopera nelle ferite prodotH
te da tagli. Lavandosi la testa con lacqua bollita nelle
foglie di pinguicola) fa crescere i capelli e uccide i pidocH
c%i) tanto delle persone) come delle bestie. Eueste foglie
%anno la propriet, di coagulare il latte.
Pino
Pinus silvestris) L. 4AV. 3 &. F>
.E0C<5;5G&E+ AlberoM foglie rigide) breviM pine piutH
tosto piccole) reflesse) opac%e alla maturit,M squame con
scudo terminale converso. NM comune nei terreni preferiH
bilmente sabbiosi dalla collina alla zona alpina. P+ le gemH
me) le foglie e la resina. ?+ Conifere.
Avendo il pino comune propriet, decongestionanti)
diuretic%e) antireumatic%e e balsamic%e) si usa la decozioH
ne di $> gr. di foglie in un litro dacqua) da somministrarH
si quattro volte in un giorno agli affetti di gotta o reuH
matismo.
Linfuso di gemme) in dose di F> gr. in un litro
dacqua) si prescrive nelle affezioni bronc%iali) nei catarri
vescicali) nella cura delle blenorragia e cistite. Contro i
fiori bianc%i si fa una iniezione mattina e sera di un litro
dacqua bollente in A> gr. di gemme. .alla resina si estrae
la trementina) il catrame vegetale) lacqua ragia) ecc.) tutte
utili per medicamenti) unguenti) saponi) vernici.
Per c%i %a bisogno di voce c%iara) forte 9professori)
maestri) predicatori) cantanti:) si tagliuzzano FH3 pine verH
di c%e si cuociono in W2 litro di acqua. Lasciate raffreddaH
re) si filtrano e si fanno gargarismi FH3 volte al giorno. 0e
le pine sono bollite leggermente) si pu' bere lacqua c%e
non solo mantiene bella e c%iara la voce) ma la d, a c%i
l%a debole e fioca. Le pine devono essere sempre verdi e
fresc%e. Per averle dinverno alloccorrenza) si mettono in
estate in un recipiente dacqua.
Pio%%o neo
Populus nigra) L.
&omi .5ALE44AL5+ Albera) Arbola) Alberella)
Albora.
.E0C<5;5G&E+ ?oglie triangolari acuminate) lungaH
mente picciolate) dentatoHcrenulateM squame degli amenti
glabreM stami !2HF>M gemme visc%iose. N+ il pioppo nero
ama la terra leggera e i luog%i fresc%i. P+ le gemme. ?+
0alicacee.
0i ottiene un unguento salutare sc%iacciando un terzo
di gemme di pioppo) mescolandovi due terzi di grasso di
maialeM si cuoce insieme adagino) fino a formare un tessuH
to di lino) lasciandolo raffreddare. D necessario coprirlo
bene e tenerlo lontano dallumidit,) mettendovi sopra maH
gari uno strato di olio doliva. 1iova nelle infiammazioni)
ustioni) emorroidi. 8escolato a olio di trementina) serve a
sedare le enfiagioni dei capezzoli delle vacc%e e delle
capre. 5l carbone) detto di Belloc) si prende in dosi di 2HF
cucc%iai) dopo il pasto) per la cura delle affezioni gastriH
c%e) nervose e loro conseguenze) come+ bruciature) acidit,
di bocca) mal di testa) gonfiezza) con effetto assai spesso
lesto e completo. Levacuazione si fa regolare e la digestioH
ne migliora.
Po)a'aia
Aegopodium Podagraria) L. H 4AV. $ &. FA
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) angoloso) solcato) ramoH
so in alto 9$>H#> cm.:M foglie inferiori lungamente piccioH
late) biternatoHpennatosette con segmenti uguali ovali acuH
minati seg%ettati) le superiori sessili su la guaina) ternatoH
sette a segmenti lanceolatiM fiori bianc%i o rossastri con
!>H!2 raggi. N+ stazioni ombrose e fresc%e fino alla zona
montana. P+ foglie e radici. ?+ Gmbrellifere.
Pianta simile allangelica) dal nome latino) podagraH
riaM la radice veniva usata contro la podagraM ma da recenH
ti ricerc%e) sembra c%e il nome non sia giustificato. Le
foglie cotte si mangiano in insalata

Po#i'a#a a$aa
PolRgala amara H 4AV. I H &. $2
.E0C<5;5G&E+ ?usti eretti o ascendenti 9$H2> cm.:M
fogli inferiori in rosetta) larg%e obovate) le superiori lanH
ceolate pi@ piccoleM fiori racemosi azzurriM ali bislung%e
con nervi congiunti allapice e vene poco ramoseM sapore
amaro.
Po#i'a#a co$(ne
PolRgala vulgaris) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usti prostrati risorgenti 9!$H2> cm.:M
foglie lanceolateM brattee laterali lung%e la met, del pedunH
coloM fiori racemosi azzurri o roseiM ale ellittic%e con nuH
merose veneM ovario con stipite uguale a esso. N+ nei
prati asciutti) al limitare dei bosc%i dalla zona montana
allalpina. P+ la pianta e la radice. <+ in fioritura. ?+
Poligalacee.
Euesta gentile pianticella) con i suoi fiori rossi) rosa
o azzurri) %a propriet, tonic%e ed espettoranti. 0i usa tutta
la pianta) ma specialmente la radice * adoperata in decozioH
ne 9"> gr. in $>> di acqua: nei catarri bronc%iali e polmoH
nari) e in modo speciale in casi di pertosse e bronc%ite
senile. Essa contiene sostanze tonic%e ed espettoranti. D
stomac%ica e serve nelle cattive digestioni e diarree caH
tarrali.
Po#i%o)io
PolRpodium vulgare) L. 4AV. 3 H &. 2A
&G85 .5ALE44AL5+ <adis dolza) .olcina) Bomboni)
<adis de denti) Pape dolce.
.E0C<5;5G&E+ <izoma striscianteM foglie ovali lanceoH
lari o lanceolate) 92>H3> cm.:M pennatoHpartite a segmenti
lineariM sori in due serie parallele al nervo medio di ciaH
scun segmento. N+ luog%i fresc%i) sulle rupi) sui muri
vecc%i) nei bosc%i ombrosi. P+ le radici. ?+ ?elci.
La radice in infusione) se verde) 3> gr.) se secca) 2$
in un litro dacqua) serve contro la pertosse) raucedine) ed
* diuretica. 0i prescrive pure agli itterici e agli affetti da
stitic%ezza cronica. 5n decozione si somministra da F>HA>
gr. in un litro dacqua.
&ellitterizia) nelle costipazioni cronic%e e nei disturH
bi di fegato il .ottor Leclerc prescrive questa formula+ gr.
2> di polipodio) !> di regolizia) $ di radice di angelica in
2>> di acqua. Prima si fa bollire per !$ minuti il polipoH
dioM la regolizia e langelica vi si immettono in macera per
!2 oreM poi si filtra e se ne beve una pozione la mattina a
digiuno.
Po#$onaia
Pulmonaria officinalis) L. 4AV. I H &. $A
.E0C<5;5G&E+ ?usti eretti 9!>HF> cm.:M foglie inferioH
ri ellittic%e od ovate con base cuoriforme e con macc%ie
c%iareM carpelli ovoidi) acuti allapiceM lembro della corolla
violaceoHceruleo o rossastro. N+ nei bosc%i fresc%i e umiH
di della zona collinaHsubalpina. P+ le foglie. ?+ BorraH
ginacee.
La polmonaria %a propriet, emollienti e sudorifere) e
si usa il decotto di F> gr. di foglie in un litro dacqua) per
catarri ai polmoni) tosse) raucedine e sputo di sangue. 0i
pu' usare anc%e il succo spremuto dalle foglie) con lagH
giunta dun po di miele. 4reHquattro cucc%iai al giorno.
Potenti##a an!eina
Potentilla anserina L. H
.E0C<5;5G&E+ <adice fusiforme) breve) stoloni lunH
g%iM foglie basali pennate con AH!2 coppie di foglioline
bislung%e acutamente seg%ettate) biancosericee di sotto)
verdi di sopraM fiori gialli. N+ nei prati) nelle zolle erbose
lungo le strade di campagna) fino alla zona montana. P+ la
pianta intera. ?+ <osacee.
La pianta * considerata come rimedio efficace per far
ristagnare il sangue) cos- pure contro la diarrea) i calcoli
biliari) i fiori bianc%i) i dolori di fegato e la febbre interH
mittente. 5nvece dellinfuso nellacqua) * pi@ indicato verH
sare latte bollente sulla pianta) e prenderlo pi@ caldo c%e
sia possibile) specialmente nei crampi del ventricolo e del
basso ventre. Per impacc%i) sulle parti dolenti) si usa versaH
re acqua bollente sulla pianta ben pulita e polverizzata. Le
radici polverizzate) prese pi@ volte durante il giorno) in
ragione di due grammi) giovano nello sputo di sangue.
0ervono pure nella colica) diarrea) col*ra. 5l decotto preso
in bocca caldo) fa cessare il mal di dentiM messo in articolaH
zioni doloranti) lenisce il doloreM inzuppato in un pannoliH
no e messo sugli occ%i) leva linfiammazione. 5l succo)
ottenuto dalle foglie) pestate) immesso in un batuffolo) fa
cessare il sangue da naso.
Potenti##a a(ea
Potentilla aurea) L. 4AV. $ &. F3
.E0C<5;5G&E+ ?usto ascendente o eretto con peli
applicati 9!>H2> cm.:M foglie basali lungamente picciolate
quinateM foglioline bislung%e con poc%i e acuti denti alH
lapice) sericeoHargentine al margineM petali cuoriformi a
rovescio di color giallo vivo. N+ luog%i erbosi asciutti
dalla zona submontana alla subalpina. P+ la pianta. ?+
<osacee.
La potentilla aurea %a le stesse propriet, della preceH
dente e del cinquefoglio. Vedi+ Potentilla anserina e cinH
quefoglio. Per di pi@) essa entra a formare il cosiddetto
Lapidario o Polvere della vitaM cos- pure entra a far parte
della mistura per combattere il diabete) secondo la prescriH
zione del parroco Piinzle) il quale la usa pure quale ingreH
diente nel 4%e dei professori.
Pato#ina
Bellis perennis) L.
&omi .5ALE44AL5+ 8arg%eritine) Piron cuciar) 0pioH
ni de la primavera) 0upete.
.E0C<5;5G&E+ ?usto semplice 9!>H2> cm.:M foglie tutH
te basali in rosetta) un po consistenti) obovato spatolate)
capolini piccoli solitari sopra peduncoli basaliM infiorescenH
za a foglioline lineari lanceolate ottuse coloro biancoHrosa.
N+ prati e luog%i erbosi dalla pianura alla zona alpina. P+
la pianta. ?+ Composte.
5l 0uccus %erbae bellis perennis) c%e si rende dolce
con lo zucc%ero) si ottiene spremendo la pianta pulita.
1iova nei disturbi di petto) tosse) catarri) mal di gola.
Pe,,e$o#o
Petroselinum sativum) L. 4AV. # &. A+
N+ coltivato negli orti. P+ le foglie e la radice. ?+
Gmbrellifere.
5l prezzemolo %a virt@ stimolanti) emmenagog%e) diuH
retic%e) carminative e vulnerarie. 0i usa la decozione delle
radici) in ragione di A> gr. in un litro dacqua. 0i somminiH
stra negli ingorg%i di fegato) nellidropisia) nella irregolariH
t, della circolazione sanguigna. &elle gastralgie e nelle
TAVOLE ILLUSTRATIVE
TAVOLA 4
27 Veba!co & & &
21 Ta!!o baba!!o
2/ Po#i'a#a
20 Co$ino
21 Ga##io & & & &
22 Dente )i #eone
23 Po#$onaia
TAVOLA 8
#7 Mal+a , ,
#8 -mperatoria
#9 Buon nrico
)0 Motellina , ,
)1 Vital.a , ,
)2 're//emolo , ,
)3 Menta peperita
TAVOLA 9
)" Calen!ola
)# r.a &ragolina
)) Cario&illata !i monte
)7 Cario&illata
)8 Mille&oglio
)9 0ramigna
70 'rimola
TAVOLA 10
71 Campanelline
72 'rugnolo , ,
73 Came!rio ,
7" Centino!ia ,
7# Cicuta rossa
7) Lamio al.o ,
77 Bion!ella , ,

TAVOLA
78 Timo serpillo ,
79 Viola mammola
80 0inepro
81 1tellina o!orosa
82 Consoli!a , , , ,
83 'iantaggine alpina
TAVOLA 12
8" 'iantaggine lanceolata
8# Morine
8) Assen/io
87 Olmaria
88 1al+astrella
89 Vilucchio
90 rio&oro
Pino mugo
flatulenze) si fa linfuso di # gr. di semi in un litro dacH
qua. Le foglie peste) applicate) fanno cessare la secrezione
lattea. Per di pi@) questi empiastri sono considerati come
risolutivi sulle piag%e e ferite. 5l prezzemolo) bollito nellacH
qua col polipodio e bevuto serve a cacciare i calcoli.
Primola
Pi$(#a o++icina#i!) L. 4AV. " &. A>
&G85 .5ALE44AL5+ Primola) Ciave del parad-s) CamH
panele) Brag%ie del cuco) 4icoleHtacole.
.E0C<5;5G&E+ <izoma breveM foglie ovali o bislunH
g%e in rosetta) rugoso reticolate) pubescenti) tomentoseM
calice biancastro rigonfio e aperto) con denti ovaliM corolla
gialla con lembo concavo. N+ comune in primavera per
tempo nei prati e nelle siepi. P+ radici) foglie e fiori. ?+
Primulacee.
Le radici mandano un forte odore di aniceM i fiori)
odore di miele. 5l t%e di fiori si fa con !> gr. di petali) in
un litro dacqua. Euesto t%* giova assai nella tosse e nelle
infreddature di petto e del basso ventre. D sudorifero)
scioglie i catarri e diminuisce lirritazione producente la
tosse. <adici) foglie e fiori un po bolliti) danno un t%*
contro lartrite) lemicrania e il capogiro) allietando e rinH
forzando i nervi. Le foglie si mangiano come le spinacee.
&el mal di capo) si fa lempiastro. &elle paralisi si d,
linfuso di !> gr. in ! litro dacqua.
P('no#o
Prunus spinosa) L. 4AV. !> H &. I2
&omi .5ALE44AL5+ Brugnol,r) Brugnol*r) BrugnSi)
Brombol,ro) 0l/ador.
.E0C<5;5G&E+ ?ruttice 9!HF m.:) con rami spinosiM
foglie ovali lanceolate seg%ettateM stipole lineari pubescenH
tiM fiori bianc%i c%e compariscono prima delle foglieM petaH
li obovatiM frutto globoso. N+ comune nei bosc%i) nelle
siepi e ai margini dei campi. P+ la corteccia) fiori) frutti.
?+ <osacee.
5l t%e di fiori 9un pizzico in una tazza dacqua:) serve
a purificare il sangue e tutto il corpo) sciogliendo i cattivi
umori dellinverno) giova alla digestione) * tonico e leggerH
mente purgativo. 5 frutti bolliti nel vino fino a densit,
sciropposa) sono rinfrescanti e astringenti. 5 frutti immatuH
ri) uniti a vetriolo) danno un color nero) duraturo. La
corteccia della radice * indicata per preparare una decozioH
ne astringente nelle affezioni catarrali e nella dissenteria.
P('nito%o
<uscus aculeatus) L.
&omi .5ALE44AL5+ 8art*l bast,rt) 0pinasorsi)
Brusc'm.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) verde cilindrico) striato)
ramosoM cladodi di color verde oscuro) acuminati) termiH
nanti in spinaM fiori solitari o geminati nellascella di una
piccola brattea sulla faccia superiore dei cladodiM frutto
una bacca rossa. N+ di qua e di l, nelle macc%ie asciutte)
sassose. P+ la radice. ?+ Asparagacee.
La radice %a propriet, diuretic%e e aperitive) simili a
quelle di asparago. 0i fa linfuso di 2> gr. in un litro
dacqua.
P(#!ati##a
Anemone pulsatilla) L.
&omi .5ALE44AL5+ Campanelle de Pasqua) .edai.
.E0C<5;5G&E+ <izoma obliquo) nerastroM foglie basali
tripennate a prime divisioni picciolettate e lacinie lineari
stretteM stelo alto !>H2> cm.M fiore unico quasi erettoM
sepali A ellittici curvati in fuori) lung%i il doppio degli
stami) prima violacei) poi lilla. N+ nelle siepi) sui colli
erbosi asciutti. P+ le foglie e fiori fresc%i. ?+ <anunH
culacee.
Euesta pianta %a propriet, vescicatorie) febbrifug%e)
sudorifere) antispasmodic%e) emetic%e) espettoranti. 5nfuH
so. da FHI gr. in 2>> dacqua. 1iova negli spasimi doloroH
si) emicranie) nevralgie. 0i faccia attenzione) perc%/ pianta
venefica. .allerba fresca si distilla unacqua assai giovevoH
le allesterno) per malattie di occ%i) rosolia) ascessi) frattuH
re) malattie cronic%e della pelle e nei dolori artritoHreumaH
tici) come pure nelle nevralgie facciali. La polvere di foglie
secc%e provoca lo starnuto.
9(ecia
Euercus pedunculata) E%r. 4AV. F &. 2$
&G85 .5ALE44AL5+ <'ver) <'var) <'er) <Svre.
.E0C<5;5G&E+ Albero grandeM foglie con stipole fugaH
ciM squame della cupola appressate) le inferiori ovate e le
altre ovate e ovatoHlanceolateM g%ianda ombilicata allapiH
ce. N+ comune nei bosc%i cedui dalla zona collina alla
subalpina. P+ le foglie) corteccia) g%iande) galle. ?+ CupuH
lifere.
5l t%e) o meglio la decozione della corteccia 9F> gr. in
un litro dacqua:) * efficace contro gli avvelenamenti vegeH
tali+ fung%i) belladonna) colc%ico) tabacco) digitaleM solaH
tro) aconito) ecc. 0i usa pure contro la diarrea) dissenteria)
scrofole) consunzione) emorragia gastroHintestinale) nello
sputo di sangue) nel catarro alle mucose) alla vescica) ai
bronc%i. 5l t%* deve essere concentratoM da prenderne un
cucc%iaio da tavola ogni 2 ore. Per uso esterno) il decotto)
c%e sar, pi@ forte) si usa quale lavacro nelle dilatazioni
dei vasi) nellemorroidi) svenimenti) rotture) idropisia) enH
fiagioni) ascessi maligni) fratture) ustioni) piag%e derivanti
da lunga degenza in letto) nel sudore delle ascelle e dei
piedi) nelle piag%e agli stessi) geloni e) soprattutto) nel
pericolosissimo carbonc%io alla milza) nelle infiammazioni
alla gola e per labbassamento di voceM per sc%izzettare
nelle emorragie e passaggi di catarro) e per inalazione ai
tisici.
La polvere di corteccia si usa+ una punta di coltello)
per lo sputo di sangue) nelle emorragie gastroHintestinali)
nella diarrea) nelle difficolt, dorina e nel mal della pietraM
da fiuto per il sangue da naso. La tintura serve per tutti i
disturbi suaccennati. Vien preparata in questo modo+ si
sc%iacciano i rami giovani in primavera insieme con le
foglieM se ne raccoglie il succo c%e si mescola con altrettanH
to alcoolM indi si pone il liquido al sole per !3 giorni e si
versa poi la parte c%iara in un recipiente ben c%iuso. 0i
prende a gocce) sullo zucc%ero o con il miele. Le foglie)
raccolte da maggio ad agosto) agiscono come la corteccia.
.evono essere essiccate allombra) ben distese. 6na manaH
ta di foglie cotte in un litro dacqua si pongono sulle
piag%e maligne) sulle vescic%e) sulle pustole del vaiuolo)
sugli ascessi e ferite.
Le g%iande contengono acido tannico) una sostanza
amara) molto amido) un olio grasso) sali di potassa) di
calce) di allumeM arrostite) nutrono) rinforzando il ventricoH
lo e lintestino. Prese come caffe) non tostarle troppo)
perc%/ perderebbero la loro efficacia. 5 fanciulli rac%itici e
deboli di ossa ne traggono grande vantaggio. Le galle)
raccolte secc%e in autunno) si polverizzano. 5n tale stato
contengono il 2$WF>V di tannino. Con la cura di esse si
allontanano le carni matte dagli ascessi) lo scorbuto) le
gengive sanguinantiM detta polvere immessa nei denti cavi)
fa cessare il doloreM fiutata) cessa il sangue da naso.
Rababao a#%ino
<umeT alpinus) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 9F>HI> cm.:M foglie infeH
riori assai grandi rotondoHovate) cuoriformi alla base con
lungo picciolo scanalatoM fiori in falsi verticilli formanti
un lungo e stretto racemo ramoso compattoM tepali fruttifeH
ri) tutti privi di callo) ovati e cuoriformi alla base. N+
nelle conc%e dei prati grassi di montagna) vicino alle malH
g%e. P+ foglie e radici. ?+ Poligonacee.
5l rabarbaro alpino %a quasi le identic%e qualit, della
<adiT lapat%i acuti delle farmacie e si usa quale tonico
astringente nella debolezza di digestione) nellitterizia) nelH
lidropisia) nelle eruzioni cutanee cronic%e) come erpeti)
tigna del capo) e quale febbrifugo. 0i prepara il decotto di
foglie e rizomi 9radici: in dose di F>HA> gr. bollito forteH
mente in 2$>HF>> gr. di acqua. ?iltrato il liquido) vi si
aggiunge qualc%e estratto amaro) come+ corteccia dolmo)
radici di saponaria) fumaria) ecc.
La radice fresca) mondata e saponificata con crema)
giova nelle eruzioni cutanee. 5 semi) cotti nel vino nero)
servono nelle diarree. Le foglie peste e arrostite con burro)
mettendole sulle mani o piedi infiammati e gonfi) favoriH
scono la suppurazione) vincendo anc%e le eruzioni cutanee
umide e ostinate.
Ran(nco#o )i %a#()e
<anunculus sceleratus) L) 4AV. $ &. 3>
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) striato) cavo 92>H3>
cm.:M foglie basali palmatoHpartiteM fiori piccoli gialliM sepaH
li ovali) vellutati) reflessiM petali pi@ corti del caliceM
carpelli ovoidi) senza carena) molti in capolino bislungo obovato.
N+ nei prati paludosi e lungo i corsi dacqua. P+ le foglie e le
radici. ?+ <anunculacee.
Euesta pianta essendo tossica si usa solamente allesterno
come cataplasma) contro la rogna e tigna del
capo e nelleczema asciutto di esso) nei piedi agg%iacciati)
facendo un bagno di detta pianta) bollita nellacquaM cos-
pure nelle articolazioni agg%iacciate. Eualc%e volta si usa
anc%e quale vescicatorio nella sciatica.
Ribe! neo e o!!o
<ibes nigrum et rubrum) L.
Piante ovunque conosciute) perci' mi dispenso dal
descriverle. N+ coltivato) raramente spontaneo. P+ foglie e
frutti. ?+ 0assifragacee.
5l ribes %a propriet, antireumatic%e) diuretic%e) rinH
frescanti) antifebbrifug%e. 0i usa il t%* di foglie) specialH
mente del ribes nero) in infusione dai F> gr. al giorno)
nelle affezioni reumatic%e) per la sua azione diuretic%e.
1iova pure quale sudorifero) nei dolori renali e per proH
muovere lurinazione. D raccomandato ancora contro la
gotta) i calcoli biliari) e lidropisia. Con i frutti del ribes
rosso si fanno limonate rinfrescanti e contro la febbre.
Ricino
<icinus communis) L.
N+ coltivato. P+ i semi. ?+ Euforbiacee.
Lolio c%e si ricava dai semi * un noto) ottimo purH
gante c%e non irrita) e perci' pu' esser preso anc%e nelle
gravidanze e nelle infiammazioni addominali e intestinali.
La dose * di # gr. per i bambini) per gli adulti da 2$H$>
gr. 1iova anc%e nelle infiammazioni del basso ventre) dei
reni) della vescica e della matrice) specialmente se preso
con caff* caldo o con il brodo.
Ro$ice
<umeT acetosa) <. acetosella) <. scutatus)
<. crispus) <. patientia) L.
&omi .5ALE44AL5+ Pan e vin) Pan cuco) 0tang%e)
Patuc%) Pan m'i) .olciane) 0/ole) .esolon.
.E0C<5;5G&E+ <umeT acetosa) L. H ?usto eretto
9F>HA> cm.:M foglie saettiforme o astate) ovali bislung%e
con le orecc%iette acuteM fiori dioici formanti una pannocH
c%ia lassaM tepali interni ovali fruttiferi con callo piccolo o
nullo.
<umeT acetosella) L. H ?usto eretto 9!>H3> cm.:M foH
glie astate con le orecc%iette lineari intiereM fiori dioici in
falsi verticilli formanti una pannocc%ia lassaM tepali esterni
fruttiferi eretti) applicati al fusto) gli interni ovali piccoli)
pi@ corti dellac%enio) senza callo.
Gmetto le altre specie meno importanti. N+ comune
nei prati. P+ le foglie e le radici. ?+ Poligonacee.
4utte queste specie di romice servono per cure priH
maverili e sono risolutive della vena porta) aumentano la
bile) migliorano il sangue) combattono litterizia e le
emorroidi.
La radice contiene molto ferro organico) e) ridotta in
polvere) si somministra ai clorotici e anemici FH3 volte al
giorno) in ragione di >)I$ gr. per volta. Avendo azione
lassativa) combatte la propriet, astringente. &egli ingorH
g%i scrofolosi) nellobesit, e nelle anemie e debolezze geneH
rali) si prescrive lestratto fluido in dose di !HF gr. al
giorno.
Ro!a )i $acc"ia
<osa canina) L. e congeneri
&G85 .5ALE44AL5+ <ose selvadeg%e) <ose mateM al
frutto+ 0tropac@i) Cinciav*cle.
.E0C<5;5G&E+ Pianta eretta 9!H2 m.:M aculei adunc%i)
compressoHdilatatiM foglioline mediocri FHI ovali o ellittiH
c%e glabre) senza glandole e solo nel nervo medio di
sotto) semplicemente seg%ettateM fiori solitari o in corimH
bo) roseo pallidiM sepali maggiori pennatosetti) alla fine
caduc%i) stili irsuti nellapiceM frutti ellittici e allungati
obovati) rossi. N+ comune nelle siepi e nei bosc%i. P+ i
petali dei fiori. ?+ <osacee.
Le diverse specie di rose selvatic%e e coltivate %anno
propriet, astringenti) rinfrescanti e lassative. Come lassatiH
vo infantile e nelle diarree cronic%e) si prescrive lestratto
fluido in dose da 2 a !> grammi. Per gargarismi) per
infiammazione di bocca e di gola) e come collirio nelle
malattie degli occ%i) si usa linfuso di !$ gr. in un litro di
acqua. 5 frutti fresc%i o secc%i) mondati dai semi e dalla
materia filamentosa) servono per preparare una minestra
rinfrescante) per tingoli e per companatico. Le foglie danH
no un t%* saporito. Le fruttescenze servono per espellere i
vermi dei fanciulli.
Ro!$aino
<osmarinus officinalis) L.
N+ coltivato. P+ le foglie e le sommit, fiorite. ?+
Labiate.
Linfuso di rosmarino al $V giova per il ventricolo
c%e viene liberato dai catarri) favorendo la digestione e
calmando i crampiM nelle febbri tifoidee) influenzali e simiH
li. 0erve pure nelle dispepsie dovute ad atonia gastrica e
delle persone indebolite da strapazzi fisici o intellettuali.
.ose+ linfuso di !>H2> gr. in ! litro dacqua.
Ro!o#i)a
.rosera rotundifolia) L
.E0C<5;5G&E+ ?oglie tutte basali in rosetta con lemH
bo rotondo a lung%i peli glandolosi nella faccia superiore
e nel margineM stelo erettoM fiori bianc%i) racemosiM stimH
mi glabriM cassula pi@ lunga del calice. N+ lungo i rigagnoH
li dei prati paludosi) nelle torbiere) vicino ai lag%i. P+ la
pianta. ?+ .roseracee.
Euesta singolare pianticella) oltre c%e essere famosa
accalappiatrice dinsetti con le sue foglie visc%iose) aculeaH
te) * anc%e preziosa erba medicinale. 6na volta i farmaciH
sti ladoperavano) sotto il nome di Nerba rorellae nelle
bronc%iti acute) nella tosse asinina e convulsiva) negli
assalti di asma. 0i usa la tintura o lestratto fluido in dose
di 3H!> gocce al giorno) da prendersi sullo zucc%eroM *
giovevole nella raucedine cronica) nei vomiti mucosi e
biliosi) come pure nei crampi di stomaco. 5l succo o la
pianta pesta) applicata sui calli) pori) paterecci) sono indicaH
tissimi e di buon effetto.
Ro*o )i $acc"ia
<ubus fructicosus) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usto pentagono) scanalato) arcuato in alto
9!HF m.: con aculei rigidi diritti o curviM foglie ternate con
foglioline ovali biancastre pallide pubescenti al di sotto
inegualmente e acutamente seg%ettate) glabre di sopraM fiori
bianc%i in racemi terminali semplici o compostiM frutto glabro)
nero) lucente. N+ nelle siepi e nei bosc%i umidi. P+ le foglie)
i frutti) le radici. ?+ <osacee.
&G85 .5ALE44AL5+ <oa) <oazze) <ovazze) <ovei) 8aH
rendulo) <egolazziM al frutto+ 8ore.
4utta la pianta) perc%/ ricca di tannino) * assai astringente)
diuretica) antiscorbutica. 0i fa linfusione duna manH
ciata di foglie) alla sera) in un litro di acqua bollenteM vi si
lascia tutta la notte) per prendere poi il t%* alla mattina. D
indicato nelle diarree) passaggi sanguigni) nelle mestruaH
zioni prolungate e irregolari. La decozione di F> grammi
di radici in $>> gr. di acqua) serve per i medesimi mali)
come pure per gargarismi nelle infiammazioni nei fiori
bianc%i. Lo sciroppo del frutto * assai rinfrescante.
Ro*o )i $onte
<ubus saTatilis) L.
&G85 .5ALE44AL5+ ;ate dors) Arzipreti) 1aleti) 0alti
de levro) H<ossan*i) ;ate de galina.
.E0C<5;5G&E+ ?usto erbaceo eretto) stolonifero alla
baseM foglie ternate con foglioline romboidaliM fiori FHA in
corimbo terminale quasi a ombrella) piccoli) bianc%iM frutH
to rosso con poc%i carpelli grandi) globosi) acidi. N+ nei
bosc%i cedui e fra le conifere dalla zona montana alla
alpina. P+ foglie e frutti. ?+ <osacee.
Euesta piccola pianticella) con bacc%e rossoHscarlatH
te) %a le stesse propriet, del rovo di macc%iaM per di pi@) si
usa nellidropisia) scorbuto) erpete) e quale depurativo del
sangue.
R(ta
<uta graveolens) L. 4AV. $ H &. F$
.E0C<5;5G&E+ ?usto legnoso alla base 93>HA> cm.:M
foglie quasi triangolari tripennato partite) a lacinie obovaH
to bislung%eM brattee lanceolateM fiori gialli in corimboM
petali pi@ lung%i del caliceM cassula globosa.
N+ nei luog%i sassosi) asciutti) sui muri dei campi da
valle alla zona montana. P+ le foglie. ?+ <utacee.
La ruta %a propriet, emmenagog%e) emostatic%e) anH
tispasmodic%e e antinervose. 0i fa linfuso di un gr. di
foglie fresc%e in una tazza di acqua) da prendersi 2 volte
al giorno) o lestratto di AH!> gocce sullo zucc%ero) o in
pozione. 0i somministra come calmante e antiisterico) nelH
le emorragie uterine) per facilitare i mestrui) nei vermi)
acidit, e ventosit,) nello scorbuto) negli esantemi cronici)
nelle malattie nervose) c%e %anno origine dal basso venH
tre. Esternamente si fanno bagni rinforzanti e fumigazioni
nei tumori vecc%i torbidi. Attenzione per' nelle dosi e
nelluso) perc%/) in dosi elevate) o troppo frequenti) poH
trebbe portare dei seri pericoli. 5l decotto serve anc%e
contro i pidocc%i e la rognaM iniettato nelle orecc%ie)
serve contro la sordit, atonica.
La ruta fu pure usata e si usa anc%e adesso per
rinforzare e sc%iarare la vista. 1i, la scuola salernitana
insegnava+ nobilis est ruta) quae lumina reddit acuta) e
Gvidio cantava+ utilius sumas acuentes lumina rutas.. E
parlando ancora della ruta 1eoffroR diceva+ in oculorum
affectibus) %erba tota eiusque semen est commendatissima.
A questo scopo si mastica di quando in quando una foglia
e si lavano gli occ%i con lacqua del decotto) c%e non sia
troppo forte.
Sa#cee##a
LRt%rum 0alicaria) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 9A>H!>> cm.:M rigido)
semplice con 3HA angoliM foglie sessili opposte o terne
lanceolatoHacute 9$H# cm.:M fiori porporini assai grandi in
spiga terminale interrotta alla baseM calice con A denti
interni triangolari e A esterni lesiniformiM petali lineari
ellitticiM cassula ovale bislunga. N+ luog%i paludosi e lunH
go i fossi acquitrinosi. P+ le sommit, fiorite. ?+ Litracee.
Le sommit, fiorite contegono tannino) mucillaggineM
quindi possiedono propriet, astringenti) sedative) emostaH
tic%e. E ottimo astringente nelle enteriti) nei flussi di
sangue) nelle diarree infantili) nelle perdite uterine)
nelle piag%e e nelle ferite. 0i fa linfuso di F>H3> gr. di
sommit,fiorite) in un litro dacqua) o $HA gr. di pianta secca polveH
rizzata.D pure usata in tutte le emorragie 9nasali) boccali)
intestinali) uterine:) e sulle piag%e) applicandovi le foglie
peste.
Sa#ice
0alii alba) L.
&omi .5ALE44AL5+ 0alg,r) ?eleri) 0alg%*r) 0alg,ro)
0alSci) 0alg%iar) 0alecia.
.E0C<5;5G&E+ Albero o arboscelloM foglie lanceolate)
acuminate) sericee) massime al di sottoM stipole lanceolate
piccoleM squame degli amenti caduc%eM stili 2M stipite della
cassula U alla glandola. N+ nei luog%i umidi e lungo i
corsi dacqua fino alla zona montana. P+ la corteccia. ?+
0alicacee.
La corteccia * assai astringente) %a propriet, antipireH
tic%e 9contro la febbre: antireumatic%e) ed * succedanea
al c%inino nelle febbri malaric%e. 0i fa il decotto di A> gr.
in un litro di acqua. 0i adopera anc%e nel cicatrizzare le
piag%e e le ulceri) lavandole mattina e sera. Per i fiori
bianc%i si fanno le iniezioni.
Sa#*a!te##a
Poterium 0anguisorba) L. 4AV. !2 H &. ##

.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto 92>H!>> cm.: M foglie imparipennate con "H2$
foglioline rotondate od ovali seg%ettateM fiori in capolino ovale o quasi tondoM
i femminei nellapice) gli ermafroditi nel mezzo e i masc%i alla baseMac%enio
ovato H tetragono. N+ nei prati e lungo le strade fino alla zona subalpina. P+
foglie e radici. ?+ <osacee.
La sanguisorba * eccellente insalata nutritiva e rinforzante. Per le sue
propriet, astringenti e diuretic%e) si fa il decotto di F> gr. di radici in un
litro dacqua) o linfuso
delle foglie nella stessa dose) contro la diarrea infantile
e per promuovere lorinazione. .al nome latino 0anguisorH
ba 9assorbente il sangue:) * certo c%e essa giova assai
nelle mestruazioni troppo abbondanti) nelle ferite aperte e
nelle affezioni intestinali.
Sa#*ia
0alvia officinalis) 5
Pianta da tutti conosciuta) ma non meritamente apH
prezzata. N+ coltivataM raramente inselvatic%ita. P+ le foH
glie e sommit, fiorite. ?+ Labiate.
La fama del valore medicinale di questa pianta *
riconosciuta fino dallantic%it,M ma essendo molto usata
nei cibi) nei condimenti) nei liquori) non le si d, quel
posto c%e merita. 0i fa linfuso dai F>H3> gr. in un litro
dacqua) per ridurre i sudori di tisici e dei reumatici) per
stimolare le funzioni del cuore e la circolazione del sanH
gue. Euale gargarismo serve nellangina) nelle affezioni di
bocca e di tutto lapparato respiratorio) come pure nella
tosse e nei catarri. 5l t%e si lascia riposare per mezzora)
prima di prenderlo. Per uso esterno) si usa limpacco di
foglie nei tumori e ulceri ai piedi e alle ascelle. CarbonizH
zando una corteccia di pane) ridotta in polvere) e mescolanH
dovi polvere di foglie di salvia) si ottiene un ottimo dentiH
fricio. Anc%e i bagni) fatti con le foglie di salvia macerate
nellacqua) rinforzano il tessuto muscolare.
.ella 0alvia fu detto+ 0alvia salvatriT) naturae consiH
liatriT) e laltro distico+ cur moriatur %omo) cui crescit
salvia in %orto= ( per' trovando la frase esagerata) il
poeta soggiunge+ Contra vim mortis) non est medicamen in
%ortis7
Sa$b(co
0ambucus nagra) L.
&G85 .5ALE44AL5+ 0amb@c) 0a@c) 0a@go) 0am@go)
0,udar.
.E0C<5;5G&E+ ?usto legnoso 92H$ m.:M foglie pennaH
tosette con FH3 segmenti ovali lanceolati) lungamente acuH
minati) seg%ettatiM stipole piccolissimeM cime prime ramifiH
cazioni quinateM fiori bianc%i) i laterali sessiliM bacc%e neH
re. P+ i fiori) i frutti) le foglie e la corteccia interna. <+ i
fiori) sempre in tempo asciutto. ?+ Caprifogliacee.
5l sambuco %a propriet, sudorifere) lassative) diuretiH
c%e) risolventi. 0i fa linfuso dei fiori nella dose di !$ gr.
in !W2 litro dacqua) quale sudorifero) per favorire la
secrezione lattea. .issolve i catarri) calma i crampi cagioH
nati da funzione cutanea irregolareM * indicato nei raffredH
dori e nel sudore retrocesso. Essendo sudorifero) si usa
con buon effetto nei mali reumatici) nella raucedine) nei
catarri nasali) bronc%iali) polmonari e nelle infiammazioni
di petto. 5 fiori fresc%i si tuffano intieri nellolio bollente)
si polverizzano con zucc%ero) e si servono a tavola. EccelH
lenti) se presi col t%* o caff*.
5l <%oob 0ambuci si prepara prendendo le bacc%e
ben puliteM e) liberate dai peduncoli) si mettono a cuocere.
Appena esce il sugo) si filtrano con telaM indi si cuoce il
sugo) agitando) fino a consistenza sciropposa. <affreddato)
si versa in vasi di creta. 6n cucc%iaio in un bicc%ier
dacqua) d, una bevanda rinfrescanteM purifica il sangue) il
ventricolo e agisce favorevolmente sui nervi. Le foglie e i
germogli giovani preparati come insalata con olio e aceto)
servono a purificare il sangue e il ventricolo. Le bacc%e
secc%e calmano la diarrea.
?oglie) fiori e germogli bolliti nel latte) formano un
gargarismo per lugola infiammata) per le tonsilli) per le
infiammazioni catarrali) della gola. 5l decotto della cortecH
cia della radice) specialmente quella interna) * indicatissiH
mo contro lidropisia. 5l Pneipp assicura c%e non vi *
alcun mezzo pi@ efficace c%e questo decotto per far uscire
maggiore quantit, di acqua. Anc%e il famoso medico seneH
se) Andrea 8attioli) nel !$A3 ordinava questa corteccia)
cotta nel vino. Anzi voglio notare qui) per c%i non lo
sapesse) c%e questo benemerito medico * morto a 4rento)
e sepolto nel nostro .uomo. &e fa testimonio anc%e la
grande lapide murale nella parete interna) a destra di c%i
entra dalla porta principale della Basilica di san Vigilio.
Sa$b(co 9vino di:
5n 3 litri di acqua si mette un quarto di litro di
aceto) un quarto di c%ilo di zucc%ero) 3HA ombrelle 9fiori:
di 0ambuco. Euesta miscela si mette a macero in un
recipiente per 3 giorni. 5ndi si leva la sc%iuma) si filtra e si
mette in bottiglie ben turate. D un vino eccellente per la
sete.
Sa$b(co $ontano
0ambucus racemosa) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usto legnoso 92H3 m.:M foglie pennaH
tosette con FHI segmenti ovali lanceolati) acuminati) seH
g%ettatiM stipole nulle o piccolissimeM fiori biancastri in
pannocc%iaM bacc%e globose rosse. N+ nei bosc%i freddi e
sassosi della zona montana e subalpina. P+ foglie) frutti)
corteccia. ?+ Caprifogliacee.
Anc%e questa specie di sambuco possiede le proprieH
t, del sambuco Ebbio) ma forse un poco troppo violente.
Euindi usarne con discrezione.
Santo#ina
0antolina C%amaecRparissus) L.
.E0C<5;5G&E+ Pianta suffruticosa) biancastra o verdoH
gnola 92>HA> cm.: con cauli sdraiati o ascendenti) a rami
eretti) semplici numerosi) muniti di fascetti di foglie ascelH
lariM foglie disposte a 3HA serie) picciolate) grassette) dentaH
toHpettinateM capolini gialli globosoHdepressiM peduncoli
lung%i fogliosi inferiormente) nudi allapice) solitari. N+
spontanea nella zona arida del 8editerraneoM da noi coltiH
vata. P+ la parte superiore e i capolini. ?+ Composte.
Euesta pianticella %a forte azione antielmintica speH
cialmente nei vermi dei bambini. 0i prescrive la polvere
dei capolini in dose di 2H3 gr. in una tazza dacqua) o
linfuso delle foglie nella stessa quantit,.
Santoe''ia
0atureia %ortensis) L)
&G8E .5ALE44ALE+ Peverella.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) ramoso 9!>HF> centimeH
tri:M foglie lineari lanceolate) punteggiatoHglandolose) molH
liM fiori in verticillastri un po unilaterali e i superiori
quasi a spigaM calice con !> nerviM corolla appena pi@
lunga dei denti del calice. N+ coltivata negli orti. P+ la
pianta intera. ?+ Labiate.
Euesta pianta * assai pregiata per lindustria dei liH
quori. &ella medicina familiare si usa linfuso di 2> gr. in
un litro dacqua) contro i vermi dei bambini) nelle colic%e)
e nelle vertigini. Per uso esterno si fanno impacc%i sui
tumori e lavaggi sulle ferite.
Sa%onaia
0aponaria officinalis) L)
.E0C<5;5G&E+ ?usti eretti 93>HA> cm.:M foglie lanceoH
late) acute) binervie) opposteM fiori grandi in fascettiM
calice cilindrico glabroM petali roseo pallidi con 2 squame
presso la fauceM cassula molle.
N+ nei luog%i umidi)erbosi della zona collina e montana.
P+ la radice e lefoglie. ?+ Cariofillacee.
La saponaria %a propriet, espettoranti) depurative)
antireumatic%e. 0i usa il decotto di A> grammi di radici in
un litro dacqua. Euesto decotto si prende a bicc%ierini)
tre volte al giorno dopo il pasto. 0erve nella cura dei
reumatismi) della gotta e della sifilide. 1iova pure nei
catarri) nei raffreddori e negli ingorg%i di stomaco) di
fegato e di milzaM nelle malattie delle mucose polmonari e
intestinaliM e per uso esterno+ nelle eruzioni cutanee croniH
c%e) nei tumori e nellartrite.
Sco#o%en)io
0colopedrium officinale 9vulgare:) 0m
.E0C<5;5G&E+ ?oglie lanceolatoHlineari 92>H3> cm.:M
cuoriformi alla base) intiere con nervature ramificate fin
dalla base. N+ luog%i umidi) ombrosi) negli anfratti delle
rocce e delle valli strette e profonde. P+ le foglie e le
radici. ?+ ?elci.
Euesta felce) c%e in qualc%e luogo si coltiva come
ornamentale delle stanze per le sue foglie lucide) lanceolaH
te) fino a raggiungere la lung%ezza di 3> cm.) pi@ appariH
scenti dellaspidistra) %a propriet, astringenti) per il molto
tannino c%e contiene. 0i fa linfuso di 2> gr. in un litro
dacqua) per gargarismi) colluttori) lavaggi per mali di
denti) di bocca e di gola.
Sco+(#aia $a''ioe
0crop%ularia nodosa) L.
&G85 .5ALE44AL5+ Erba mora) Erba bruna) Erba da
moroidi) 0*sene) Erba da le balotole.
.E0C<5;5G&E+ Pianta glabraM radice tuberosoHnodoH
saM fusto eretto tetragono ad angoli acuti) foglie cuoriforH
mi ovali) doppiamente dentate con piccioli senzaleM lobi
del calice ovato ottusi) con margine scarioso stretto. N+
nei luog%i incolti) lungo le strade di campagna. P+ la
pianta intera. ?+ 0crofulariacee.
La pianta esala un odore acre nauseante. 4uttavia
essa entra nella medicina popolare come emetico) purgatiH
vo e antiscrofoloso. Anzi gli antic%i empiristi la prescriveH
vano come rimedio infallibile contro le scrofoleM da qui il
nome di 0crofularia.
0i fa linfuso di F> gr. della radice in un litro dacH
qua. Con le foglie si fanno empiastri) nelle enfiagioni delle
estremit,.
Se)ano )i $onte
Levisticum offic.) Poc%
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) grosso) cavo) ramoso in
alto 9!H2 m.:M foglie grandi lucenti biHtripennate) a segH
menti grandi romboidali inciso lobari in alto) cuneiformi
alla baseM fiori gialli in ombrella con AH!2 raggiM involucro
di pi@ foglioline riflesse) frutto bislungo. N+ coltivato e
qua e l, inselvatic%ito. P+ la radice. ?+ Gmbrellifere.
La radice %a propriet, carminative) emmenagog%e e
diuretic%e) simile a quelle dellAngelica. 0i fa linfuso del
!>H!$V nellacqua. ?u adoperata anc%e quale gargarismo
nel mal di gola.
Se$%e*i*o
0empervivum tectorum) L. 4AV. A H &. 32
&G85 .5ALE44AL5+ Articioc%i selvadeg%i) ?iori del
sass) Capussati de croz) Barba de beco.
.E0C<5;5G&E+ ?oglie bislungoHovate) acuminate) carnose)
glabre) cigliate nei marginiM fusto florido) 9alto
F>H$> cm.:M fiori rosei in spig%e scorpioidi) formanti un
corimbo terminaleM petali acuminati. N+ nei luog%i asciutta.
ti) soleggiati) sulle rocce e sui muri. P+ le foglie. ?+ CrassuH
lacee.
Linfuso delle foglie provoca lorinazioneM applicate
allesterno giovano nella cura dei calli) delle verruc%e cutaH
nee e come detersivo nelle ulceri. 0imili propriet, %anno
pure i diversi 0edum.
Si'i##o )i Sa#o$one
PolRgonatum vulg.) L)
.E0C<5;5G&E+ <izoma orizzontale) carnosoM fusto angoloso)
eretto glabroM foglie distic%e) ellittic%e) glaucescenH
ti di sottoM fiori solitari ascellari) perigonio ristretto alla
baseM filamenti glabri. N+ luog%i rocciosi e selvatici. P+ il
rizoma. ?amiglia+ Liliacee.
La radice * usata per preparare cataplasmi contro le
contusioni) calli) pori) paterecci.
So#ato
0olanum nigrum) L)
&G85 .5ALE44AL5+ Erba mora) 8oreta) 8orela) ErH
ba marza) Erba da le balote.
.E0C<5;5G&E+ ?usto erbaceo) angoloso 92>H$> cm.:M
rami quasi cilindriciM foglie ovate dentate o quasi angolo
seM fiori bianc%i o quasi violacei) quasi in ombrellaM bacH
c%e globose nere. N+ comune nei luog%i umidi) nelle maH
cerie) vicino alle abitazioni. P+ la pianta. ?+ 0olanacee.
5L solatro * diuretico) narcotico e anc%e velenoso)
specialmente nelle bacc%e+ la pianta * simile alla patata)
ma assai pi@ piccola nelle foglie e nelle bacc%e nere.
Le foglie) usate in infusione nellolio) si adoperano
come cataplasma nei dolori reumatici) sui paterecci) sugli
ascessi e sulle piag%e dolorose. Con le foglie si fanno pure
impacc%i sul ventre duro o infiammato dei bambini.
S%ino ce*ino
<%amnus cat%artica) L.
&G85 .5ALE44AL5+ 4osseg,r) 0pine negre) 0pin,i.
.E0C<5;5G&E+ ?ruttice o arbustoM foglie alterne o
quasi opposte) caduc%e) ovali od ovali rotonde) crenulato
seg%ettate con nervi laterali curviM fiori bianc%i piccoli in
fascettiM denti del calice uguali al tubo) reflessiM frutto
sferico) neroM 9fiori ermafroditi pentametri:. N+ lungo le
siepi. P+ le bacc%e. ?+ <amnacee.
Le bacc%e %annoHforte azione purgativa) e si prescriH
ve il succo da !>H2> gr. da prendersi a digiuno+ %anno
leffetto dellerba senna.


Ste##a a#%ina
1nap%alium leontopodium) 0cop.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) semplice 9!>H2> cm.:M
foglie cinerino tomentose) le inferiori lanceolate) le supeH
riori lanceolatoHlineariM capolini mediocri in corimbo denso
cinto da IH# foglie bislung%e) densamente lanose) ragH
giantiM foglioline involucrabii e squame nere allapice. N+
nelle Alpi calcaree dai !I>> ai 23>> metri. P+ la pianta.
?+ Composte.
Euesta cara e simpatica pianticella) oltre a essere il
simbolo dellalpinismo) * pure medicinale. 5l suo t%e serve
contro la tisi polmonare e le malattie dello stomaco. La
polvere della pianta essiccata) bollita nellacqua) serve conH
tro la diarrea.
Ste##ina o)oo!a
Asperula odorata) L. 4AV. !! H &. #!
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto o ascendente glabro) semH
plice o ramoso 92>HF> cm.:M foglie sottili lucenti) breveH
mente cuspitate) verticillate a A o #M le inferiori obovate)
le superiori lanceolateM fiori bianc%i in corimbo terminale
con rami lung%ettiM corolla con lembo quasi uguale al
tuboM frutto globoso) irto daculei bianc%i uncinati. N+ nei
bosc%i fresc%i) fra i sassi) sotto i cespugli della zona monH
tana e subalpina. P+ tutta la pianta. <+ avanti la fioritura.
?+ <ubiacee.
La stellina odorosa %a propriet, tonicoHdigestive) diuH
retic%e) aperitive ed emmenagog%e. 0i fa linfuso di 3> gr.
della pianta intera) in un litro dacqua. 0e ne prendono
treHquattro tazze al giorno. 5l cosiddetto Vino del <eno
o 8aitranc% si prepara nel vino biancoM si lascia in
infusione per mezzoraM indi si filtra e si pone in bottiglie
ben c%iuseM %a un gusto eccellente. Le foglie si raccolgono
in principio di fioritura) c%e) disseccate allombra) assumoH
no un aroma delicato. Cos- disseccate) si misc%iano con
foglie di fragola) di lamponi) di rovo) di biancospino) di
rose selvatic%e) si ottiene un t%* cos- aromatico da sorpasH
sare il t%/ cinese. Ggnuna di tali specie) unita ad asperula)
basta a tale scopo.

Sta$onio
.atura 0tramonium) L.
.E0C<5;5G&E+ ?usto ramoso 9F>H#> cm.:M foglie ovaH
te sinuato dentate) glabreM fiori bianc%iM cassule ovate)
erette) spinose con spine quasi uguali. N+ fra le macerie e
intorno alle abitazioni. P+ le foglie e i semi. ?+ 0olanacee.
Lo stramonio %a propriet, narcotic%e e velenose)
simili alla Belladonna. 0i adopera la tintura da $H2> gocce)
nei casi di epilessia) isterismo) nellasma) nelle nevralgie.
Essendo pianta velenosissima) si ric%iede sempre la prescriH
zione medica. &ellasma si fumano le foglie) trinciate con il
tabacco e foglie di salvia. Anc%e in questo caso le foglie di
stramonio non devono superare un grammo per ogni
accesso.

Tanaceto
4anacetum vulgare) L.
&G85 .5ALE44AL5+ Antaneza) Erba da 'm) AntaneH
da) 0tarn*la) .aneda) 0eme santo.
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) solcato) semplice
9#>H!2> cm.:M foglie grandi pennato partite a segmenti
lineari lanceolati pennatofessi con lobetti acuti seg%ettatiM
capolini gialli grandetti a corimbo composto teminale. N+
luog%i incolti) ai margini dei campi e delle strade. P+ le
foglie e i fiori. ?+ Composte.
Linfuso dei fiori 9capolini:) in dose di !>H2> gr. in
2$> dacqua) serve per calmare i crampi) giova nellartrite
e nelle febbri intermittenti) nei disturbi orinari) nella pieH
tra) nei mali di vescica e contro i vermi) specialmente nei
bambini. La pianta in decozione applicata) serve contro la
rogna e la tigna. 0erve pure a rinforzare i nervi e a provocare
il sudore. 0i faccia attenzione) per') perc%/ il 4anaceH
to * pianta velenosa e) ad alte dosi) * anc%e pericolosaM e
pu' causare la morte per asfissia.
Ta!!o baba!!o
Verbascum 4%apsus) L. 4AV. I &. $!
&G85 .5ALE44AL5+ ?iori dorco) 4abac mat) 1estivo)
Capelace) Ciandeloni) Perbasco.
.E0C<5;5G&E+ ?usto rigido) eretto 9A>H!>> cm.:M foH
glie scorrenti per tutta la lung%ezza dellinternodo) bislunH
goHellittic%eM fauce della corolla concavaM antere degli staH
mi pi@ lung%i) 3 pi@ corte del filamento. N+ nei ruderi)
luog%i incolti) lungo le strade. P+ i fiori seccati al sole e le
foglie. ?+ 0crofulariacee.
Le foglie e i fiori danno un t%* sudorifero) emollienH
te) cicatrizzante) indicatissimo nei catarri di petto) nella
tosse) nella mancanza di respiro) nella raucedine. 0i usa il
t%e in infusione di $ gr. di fiori secc%i in un litro dacqua.
Per lavare piag%e) ulceri) ferite si usa la decozione delle
foglie nella dose di F> gr. in un litro dacqua. Contro le
emorroidi * ottimo rimedio il seguente+ con una. parte di
fiori e due di olio si cuoce adagino la massa fino allevapoH
razione della parte umidaM indi si spreme il succo. E
rimedio indicato anc%e contro i geloni.
T": !*i,,eo
Veronica officinalis) L 4AV. F &. 23
.E0C<5;5G&E+ ?usto prostrato e radicante 9!>HF>
cm.:M foglie ovali ellittic%e seg%ettate e picciolateM pedunH
coli pi@ brevi del caliceM calice quadripartito con lacinie
ugualiM cassula triangolare) vellutata) glandolare. N+ nelle
macc%ie asciutte delle conifere) lungo le strade di monte
della zona montana e subalpina. P+ la pianta intera. <+ al
tempo della fioritura. ?+ 0crofulariacee.
La pianta %a propriet, astringenti) tonic%e e digestiH
ve. 0i usa la decozione di !$H2> gr. in un litro dacqua.
Euesto decotto * indicato nei catarri polmonari) nei mali
di petto) nella raucedine) nello sputo di sangue) nella
tosse e nelle malattie cronic%e della pelle. Per i medesimi
mali) si usa il succo diluito nel latte) preso a digiuno.
Analog%e propriet, %a pure la VE<G&5CA 8A115G<E U
Veronica C%amaedris) L.
Ti'#io
4ilia parvi H et grandifolia) E%r.
&G85 .5ALE44AL5+ 4*ar) 4e*r) 4ai*r) 4ai,ro) 4*ia)
4*a) 4i,r) 4*o) 4eg*ro) 4Si.
.E0C<5;5G&E+ ?ogli obliquamente cuoriformiHrotonH
de) glabre) glauc%e di sottoM peduncoli con brattee scorrenH
ti) terminanti in 3H" fioriM stami appena pi@ lung%i della
corollaM cassula quasi globosa ovata) appena costata o senH
za coste 94ilia parvifolia:. N+ nei bosc%i cedui della zona
collina subalpina. P+ i fiori. ?+ 4igliacee.
5 fiori di tiglio %anno propriet, antispasmodic%e) suH
dorifere) stomac%ic%e) emollienti. 0i usa linfuso di !$ gr.
di fiori in un litro di acqua. 1iova nelle affezioni catarrali)
seda i crampi) calma il nervoso) facilita la digestione)
produce sudore) ed * pure indicato nei reumatismi) nel
capogiro) nellepilessia. 5 frutti pestati) uniti ad aceto) o
acqua di piantaggine) giovano nelle emorragie nasali ostiH
nate) nel mal dorecc%i) versandovi alcune gocce a caldo) e
tappate con ovattaM nelle screpolature) ascessi e ustioni.
La decozione delle foglie serve nellorinazione difficile e
dolorosa. Col succo c%e si ricava dal tronco) praticando
dei fori) in primavera) si ottiene un liquore purgativo)
usato anc%e nel mal della pietra e nelle macc%ie gialle
della faccia. La polvere di carbone di tiglio serve per linapH
petenza) nella difficile digestione) nella gonfiezza) nella
costipazione) nelle febbri perniciose) nella dissenteria proH
dotta da ascessi intestinali) nel bruciacuore) alito cattivo e
crampi gastrici.
Ti$o !e%i##o
4%Rmus serpRllum) L. 4AV. !! &. I#
&omi .5ALE44AL5+ 4im) 8azorana) Erba da la zopina.
.E0C<5;5G&E+ ?usi prostrati e lungamente radicanti
9!>H2> cm.:M foglie ovate o bislung%e cuneate o lineari)
nervose) piccole) picciolateM fiori in glomeruli formanti un
capolino ovoideM calice con tubo ristretto alla base. N+ nei
luog%i erbosi) pascoli) ai margini delle strade. P+ la pianH
ta. ?+ Labiate.
Euesta pianticella apparentemente insignificante) %a
propriet, digestive) antisettic%e) antispasmodic%e) sudoriH
fere) emmenagog%e. 0i usa il t%e di 2HF gr. in una tazza
dacqua) nelle difficili digestioni) nelle mestruazioni con
crampi) nei crampi) nel mal di testa) nei crampi al basso
ventre e contro i catarri. Esternamente serve per impacc%i)
bagni) fasciature) nelle piag%e di qualsiasi natura) nelle
fratture) slogature) distorsioni e tumori freddi.
To$enti##a
Potentilla tormentilla 4AV. F H &. !#
&ecK.) 0c%r.
.E0C<5;5G&E+ <izoma legnoso) grossoM fusti
gracili prostratoHascendenti) dicotomi 9!>HF> cm.:M foglie
ternate)le cauline sessili) e tre foglioline bislungoHcuneate
seg%ettateM fiori tetrametri) gialli) con peduncoli pi@
lung%i delle foglie sottiliM carpelli lisci. N+ nei bosc%i
erbosi e macc%ie umide) fino alla zona alpina.
P+ le radici. ?+ <osacee.
5l <%izoma tormentillae * officinale e %a propriet,
astringenti) tonic%e) stimolanti. 0i usa la polvere in
infuso 92H3 gr.:) o la decozione in dose di !$ gr. in un
litro dacqua) contro la diarrea)dissenteria) flussi
sanguigni e mucosi) nelle febbri intermittenti) negli
avvelenamenti) nei vermi e nelle piag%e interne ed esterne.
&egli avvelenaH
menti e nelle malattie contagiose non si dimentic%i mai la
tormentilla. La polvere) presa per alcuni giorni nelluovo
al latte) previene i parti immaturi. 5l rizoma nella quantit,
di I> gr.) messo a macera per # giorni in un litro di vino
o marsala) si somministra ai tubercolotici e alle persone
vecc%ie e deboli) affetti da diarrea. 0i d, a bicc%ierini in
tutti i suaccennati preparati. Contiene il !IV di tanninoM
quindi uno dei pi@ potenti astringenti.
Ta'o!e#ino
Pimpinella magna Av. & $H!A
et saTifraga) L.
.E0C<5;5G&E+ Pimpinella magna) L. H ?usto eretto)
foglioso) angoloso solcato cavo) ramoso in alto 9!>H!>>
cm.:M foglie pennatosette) le inferiori con $HI segmenti
ovali) lanceolati acuti) grossolanamente seg%ettati) le supeH
riori pi@ piccole) fiori bianc%i o rosei in ombrelle con
"H!$ raggi.
Pimpinella saTifraga) L. H ?usto eretto cilindrico legH
germente striato) quasi nudo nei F quarti superiori 9F>H">
cm.:M foglie inferiori pennatosette a segmenti quasi tondi
od ovato ottusi seg%ettati) le medie e superiori 9ottuse:
con lembo piccolo pennatifido incisoM stili pi@ corti delH
lovarioM frutti quasi tondi 92 mm.:. N+ nei prati e luog%i
erbosi della zona montana. P+ la radice. ?+ Gmbrellifere.
La <adiT pimpinellae dei farmacisti %a qualit, toniH
c%e) digestive) emollienti) espettoranti e sudorifere. LinfuH
so della radice 9!$H2$ gr. in !#> di acqua: si usa nella
raucedine) nel catarro polmonare) nellatonia degli organi
digestivi e respiratori) nei disturbi orinari. Euale corroboH
rante) allacqua si pu' sostituire il vino. Euale gargarizzanH
te contro la raucedine) ma di denti) mal di gola) rilassaH
mento dellugola e rattrappimento della lingua) si usa il
decotto in dose di !>H!$ gr. in !#> dacqua. Lestratto) in
!>H2> gocce al giorno) * diuretico.
Ti+o'#io !+ibino
8enRant%es trifoliata) L.
.E0C<5;5G&E+ ?oglie trifogliate a foglioline ovate)
obovate o bislung%e) con lungo picciolo slargato in guaina
alla baseM fiori rosei in racemo terminale a lungo peduncoH
lo. N+ nelle acque stagnanti) lungo i fossi) nelle torbiere.
P+ le foglie e i gambi. ?+ 1enzianacee.
Linfuso) fatto con $> gr. di foglie in un litro dacH
qua) d, una bevanda assai giovevole contro le scrofole)
clorosi) itterizia) idropisia) ipocondria) febbri e disturbi
digestivi. &elle febbri malaric%e) nello scorbuto) nelle laH
ringiti delle clorotic%e) si d, lestratto+ 2HF gr. al d-.
U*a o!ina
Arctostap%Rlos uva urli) 0pr. 4AV. 2 &. !>
&G85 .5ALE44AL5+ ;ate dors) 8artellina) AmbrosiH
nari da lor) Brussici de lors.
.E0C<5;5G&E+ ?usto legnoso prostrato) striscianteM
foglie coriacee obovato spatolate) persistenti) punteggiate
ai margini piani intierissimiM fiori rosei clinati nascenti
dopo le foglieM bacc%e rosseM N+ sulle rupi boscose) solegH
giate) fino a !$>> metri. P+ le foglie. ?+ Ericacee.
La decozione delle foglie) in dose di 2> gr. di foglie
in 2$> gr. di acqua fino a ridurla a met,) giova assai nella
ritenzione dorina) nel catarro cronico della vescica) nei
passaggi mucosi) nella renella) nei calcoli e nellidropisia.
La cura per' deve essere prolungata. Le foglie) mescolate
con il tabacco da fumo) danno un aroma speciale. 5l suo
decotto alternato con la parietaria * indicato per pulire le
vie urinarie e favorire lespulsione del muco e della sabH
bia. 0i aromatizza con scorza di arancio.
Va#eiana
Valeriana officinalis) L. 4AV. 2 &. "
.E0C<5;5G&E+ <izoma troncatoM fusto eretto sempliH
ce solcato 9!>>H!$> cm.: foglie tutte pennatosette con
IH!> coppie di segmenti lanceolati inciso dentati o interi a
nervature sporgentiM fiori bianc%i o rosei ermafroditi in
corimbo tricotomoM bratteoleHlineari. N+ comune nei boH
sc%i umidi e lungo i corsi dacqua dalla pianura alla zona
alpina. P+ la radice. <+ nel secondo anno. ?+ ValeH
rianacee.
La Valeriana simpiega contro il tifo) nelle febbri
perniciose e intermittenti) nelle malattie nervose) nellepiH
lessia e nellemicrania. 1iova pure nei disturbi della matriH
ce) nellasma) nei crampi al basso ventre) e nellepilessia
verminosa dei bambini. .ose+ infuso di !$ gr. in un litro
di acqua. 0i prende a sorsi ogni due ore) con zucc%ero o
miele. Lodore di questa pianta attira i gatti. .a qui il
nome Erba de gat.
Veato
veratrum album) L)
&G85 .5ALE44AL5+ ?ai,gro) ?il,gro) Valestri) 8alSn)
?oastro) 1olostri) LSvena.
.E0C<5;5G&E+ ?oglie ellittic%e larg%e) le superiori
gradatamente pi@ strette) fino a ridursi lanceolate) un po
pubescenti di sottoM fiori biancoHverdognoli in pannocc%ia
terminaleM tepali pi@ lung%i del peduncolo) bianc%icci di
sopra) verdi di sotto. N+ nei prati montani e subalpini. P+
il rizoma. ?+ Colc%icacee.
D pianta velenosissima) simile nella forma alla 1enH
ziana+ quindi) attenti nella raccolta7
Per uso esterno si usa la polvere del rizoma contro le
ulceri infiammate) e come unguento contro la rogna e i
pidocc%i. Per uso interno i medici la prescrivono contro il
col*ra) le febbri intermittenti) nella debolezza generale e
nella tosse convulsiva.

Veba!co
Verbascum t%apsiforme) H4AV. I &. $>
0c%r.
N+ dove cresce il 4asso barbasso e %a le stesse proH
priet,. Vedi+ 4asso barbasso.
Vebena
Verbena officinalis) L.
&omi .5ALE44AL5+ Erbena) Erba de la represa.
.E0C<5;5G&E+ ?usto tetragono ramoso in alto 92>HA>
cm.:M foglie ovato bislung%e) pennatifide) le medie tripartiH
te a segmenti incisi e inegualmente crenulatiM fiori piccoli
di colore violaceo pallidi a spig%e gracili terminali formanH
ti una pannocc%ia. N+ luog%i aridi) incolti) vicino alle
abitazioni. P+ le foglie e sommit, fiorite. ?+ Verbenacee.
La pianta) cotta nel vino) giova nei mali di fegato) di
reni e di milza. Contro le nevralgie) dolori reumatici e
nelle febbri) si fa linfusione di 2 gr. di foglie in una tazza
di acqua bollente. Bollita nellaceto) si adoperi come cataH
plasma sui punti doloranti nelle nevralgie) sciatic%e) lomH
baggini) pleurite e dolori intercostali.
La pianta) messa in infusione nel vino) serve contro
litterizia e clorosi) prendendone A>H#> gr. la mattina a
digiunoM il decotto usato come gargarismo guarisce le ulceH
ri delle tonsilli) e le foglie fresc%e pestate unite a farina di
segala e bianco duovo danno un cataplasma molto risolH
vente. E usata anc%e contro la renella e come tonica.
Ve'a ).oo
0olidago virga aurea) L. 4AV.$ &.FI
.E0C<5;5G&E+ ?usto eretto) striato) un po flessuoso
92>HA> cm.:M foglie ruvide negli orli) lanceolate od ovato
acuminate) le inferiori seg%ettateM capolini in racemo terH
minale composto) piccoletti) fiori gialliM ac%enii giallastri)
pelosi. N+ comune nei bosc%i fresc%i della zona montana
e subalpina. P+ sommit, fiorite. ?+ Composte.
Lerba Consolidae saracene * raccomandata conH
tro le ferite e il mal della pietra. 0i fa la decozione di #>
gr. di sommit, fiorite in un litro dacqua. 1iova nella
raucedine e nel mal di denti) quale gargarismo) nella diffiH
colt, dorinazione) nelle infiammazioni della vescica e dei
reni. La pianta) cotta nel vino bianco) promuove assai loriH
nazione) rompe e scaccia i calcoli. 1iova in tutte le piag%e
interne ed esterne.
&ellinsonnia si fa linfuso di 3 parti di Verga doro e
una parte di ginepro sc%iacciate o di biondinella.
.ose+ $>HA> gr. in un litro dacqua. 6na tazza prima
di coricarsi. 1iova pure nellenterocolite e nellenterite dei
bambini. .ecotto F> per mille.
Vi#(cc"io bianco 9Convolvolo:
Convolvulus sepium) L. 4AV !2 &. #"
.E0C<5;5G&E+ ?usto angoloso) volubile) lung%issiH
moM foglie saettiformi o astate) a orecc%iette troncateM
peduncoli ascellari unifloriM brattee cuoriformi ovateM coH
rolla bianca) grande. N+ nelle siepi) entro i cespugli freH
sc%i) fino alla zona montana. P+ foglie e radici. ?+ ConvolH
vulacee.
La radice e le foglie di questa pianta sono fortemente
purgative e calagog%e 9atte a espellere la bile:) come quelH
la della gialappa) ma meno irritanti lintestino) pur conserH
vando lattivit, purgativa e colagoga. 0i prescrive linfuso
delle foglie 9AH!2 grammi al giorno: o il succo della radice)
da !H2 gr. al giorno.
Vinceto!!ico
CRnanc%um vincetossicum) Pers.
.E0C<5;5G&E+ ?oglie ovate o bislungo acuminateM
fiori bianc%iM lacinie ovateM corolla staminale a lobi ovatoH
rotondati) distanti) ma riuniti da membrana trasparente.
N+ comune nei bosc%i e nelle macc%ie della zona montaH
na. P+ il rizoma. ?+ Asclepiadacee.
5l rizoma di questa pianta %a propriet, purgative)
sudorifere) diuretic%e) e si adopera nellidropisia) nella
mancanza o irregolarit, dei mestrui) nelle scrofole) nelle
febbri nervose) nelle eruzioni cutanee) specialmente nelH
leruzione ritardata dal vaiolo. 0i somministra la decozione
di !$ gr. di rizoma) in un litro dacqua.
Vio#a )e# %en!ieo
Viola tricolor) L.
&omi .5ALE44AL5+ Cr*c%eni) 8adrigne) Velludine)
1aleti.
Pianta da tutti conosciuta e comune. P+ la pianta. ?+
Violacee.
L[[Nerba Laceae * depurativa e cicatrizzante. D ecciH
tante lintestino) i reni) esercita un benefico influsso nelle
eruzioni cutanee) ed * depurativa del sangue. Le croste
lattee dei bambini si curano con fiori e foglie pestate e
mescolate col latte in modo di cataplasma. Euale depuratiH
vo e nelle malattie indicate si usa linfuso di 2> gr. in un
litro dacqua.

Vio#a $a$$o#a
Viola odorata) 4AV.!! ] & I"
N+ coltivata e nelle posizioni calde e riparate della
collina. P+ i fiori e le radici. ?+ Violacee.
La viola mammola %a propriet, pettorali) espettoranH
ti) emollienti) sudorifere) emetic%e e purgative. 5l Pneipp
prescrive una manata di fiori e foglie in infuso in mezzo
litro dacqua) contro la tosse e i catarri di gola. Ai bambini
se ne danno due cucc%iai ogni due oreM agli adulti) tre
tazze al giorno. Come vomitivo si prescrive la decozione da
!$ a 2> gr. in F>> di acqua) lasciando bollire) finc%/ il
liquido * ridotto a met,.
Viona 9Vitalba:
Clematis vitalba) L 4Av # & A!
&G85 .5ALE44AL5+ Veduzze) Vigazzoni) Vedicone)
Vi*ce) Vedice) Vidol'c) 1uidoi) Videzze) <Sg%e.
.E0C<5;5G&E+ ?usto scandente) angolosoM foglie pennate a foglioline
cuoriformi dentate o intereM fiori in pannocc%ie rade ascellari o terminaliM
tepali 3 bislung%i) bianH c%i) vellutati sulle due facceM antere lung%e un terzo
del filamentoM ricettacolo vellutato. N+ lungo le siepi e nei
bosc%i cedui. P+ foglie e corteccia interna. ?+ <anunH
colacee.
4utte le parti della viorna sono acri e contengono
principi venefici. ?oglie e corteccia interna vengono adopeH
rate come cataplasmi energicamente vescicatori. Per uso
interno) quale purgativo e diuretico) sono da sconsigliarsi.
Come vescicatorio serve benissimo contro la sciatica.
Vi!c"io
Viscum album) L.
&G85 .5ALE44AL5+ VisHcio) ?inocio de pin) 8ezc%*l)
8alvist) 8art*l de pin) Br'cola.
.E0C<5;5G&E+ ?usto ramoso) dicotomo) articolato)
92>H$> cm.:M foglie coriacee) opposte) bislungoHlanceolate)
ottuse con FH$ nerviM fiori gialli in capolini terminali o
ascellariM bacca sferica) bianca. N+ parassita dei pini) raraH
mente dellabete. P+ le foglie e i rami sottili. ?+ Viscacee.
5l visc%io giova contro lepilessia) larteriosclerosi)
lemottisi) nel mondo di Brig%t) nei disturbi della menoH
pausa e nelle malattie nervose dei bambini. 0i fa il decotto
di I> gr. in un litro dacqua) bollendo fortemente. 0i beve
a tazze.
5l visc%io c%e si estrae dalle bacc%e unito a uguali
quantit, di ragia e cera vergine serve a maturare tumori)
ulceri) posteme. 5l decotto si usa con buon effetto sui
geloni e screpolature alle mani.
Z(cca
Cucurbita pepo) L
N+ coltivata nei campi e negli orti. P+ i semi. ?+
Cucurbitacee.
5 semi di zucca si usano per scacciare il verme solitaH
rio. Essi %anno il vantaggio di non essere n/ irritanti) n/
tossiciM tanto c%e la dose pu' essere ripetuta ed elevata)
senza inconvenienti) anc%e nei bambini) sino a raggiungeH
re leffetto voluto. 0i mondano i semi) e poi si pestano in
un mortaio con zucc%ero+ semi A> gr.+ zucc%ero 2> grammi.
5n questa pasta si mescolano !A> gr. dacqua aromatizH
zata con corteccia di limone. Cinque minuti dopo presa
questa pozione) si deve dare allammalato una buona dose di
olio di ricino. 5n questo modo) il parassita infesto deve uscire.
Come frutto cotto e ben preparato) si consiglia ai giovani e a persone dal
temperamento sanguigno e biliaHreM da sconsigliarsi a persone deboli) o di vita
sedentaria o a c%i va soggetto a disturbi intestinali. Perci' molto adatto ai
convalescenti) ai dispeptici) ai vecc%i e a c%i soffre di stitic%ezza.
/ PARTE
FORMULE SPECIALI
CURE ; CONSIGLI
C6<A .E5 ?5CN5 CG&4<G LA 04545CNE;;A
D noto c%e il cinquanta per cento delle malattie
%anno origine da otturamenti e irregolarit, di evacuazioH
ne. 8ancando questa evacuazione giornaliera alcuni patiH
scono mal di testa o di occ%iM altri dolori di petto) di
stomaco o nel basso ventre.
0e la stitic%ezza * prolungata) sopravvengono mali
maggiori) quali ulceri al ventricolo) al duodeno) emorroiH
di) appendicite) e infine otturamento del ventricolo. Per
prevenire tutti questi mali) si prendono giornalmente dai
cinque ai dieci fic%i secc%iM si lavano bene in acqua nitida)
e alla sera si mettono in una tazza di acqua) lasciandoli in
composta tutta la notte. La mattina si mangiano a digiuH
no) bevendovi dietro lacqua rimasta nel vaso. La cura
pu' esser continuata fino a due mesi. 0ta sicuro c%e levaH
cuazione si fa regolare) e le pareti dello stomaco e dellinteH
stino si puliscono magnificamente.
C6<A .ELLE 8ALA445E .E5 BA8B5&5
8olte malattie dei bambini provengono dal fatto c%e
emettono poca acqua. 0tiano attente le madri) perc%/ i
bambini non avvertono) o non sanno parlare. Per ovviare
a questi mali 9eruzioni cutanee) scarlattina) morbillo) ecc.:
va somministrato loro una o due volte al giorno mezza
tazza di t%* di radici di gramigna) o di aic%emilla) o di
coda cavallina. &el morbillo e nella scarlattina non si facH
ciano loro mai bagni caldi) n* siano mai coperti con panni
pesantiM piuttosto ogni ora si lavi il bambino con un panH
nolino freddo) finc%/ sia cessato il calore. Allora soltanto
si faccia loro un bagno giornaliero) con fiori di fieno) o
con germogli di abete.
&ella tosse canina o asinina) si fanno due bagni caldi
di foglie di abete) due volte al giornoM si fanno fregagioni
al petto) parecc%ie volte al giorno) con succo di felceM per
linterno si d, ogni ora un sorso di t%* di timo) melissa)
menta) salvia e radici di gramigna. Euesta miscela * gioveH
vole assai.
&ei vermi) si d, ai bambini il t%* di ruta muraria o
di capelvenere. Euesto t%* si d, a digiuno) per tre o
quattro giorni.
&ella dissenteria) giova assai il t%* di foglie di rovo)
o quello di stella alpina 93H$ fiori:) o meglio ancora e con
ottimo effetto) il t%* delle radici di tormentilla.
&el rac%itismo) giovano assai i bagni di foglie dabeH
te. La cottura si deve prolungare da FH3 ore. La cura pu'
durare dalle quattro alle otto settimane. .urante la cura)
si d, al bambino sciroppo di piantaggine lanceolata) o il
t%* di radici di gramigna. Anc%e i bagni caldi di coreggioH
la procurano il medesimo effetto salutare.
&elle malattie della bocca) si fanno gargarismi con il
decotto di rose) o di cicuta rossa) o di foglie di rovo) di
lampone) o di rovo di monte) o di malva.
5n caso di avvelenamento) per aver ingerito erbe tossiH
c%e) quali+ laconito) il colc%ico) la belladonna) si d, subiH
to a bere latte caldo) sforzando il bambino a prenderne
pi@ c%e sia possibile. 5ntanto si corre a prendere radici di
crespino o di angelica) sforzandolo anc%e qui a berne il
decotto. 5n tal modo il bambino * salvato.
Per i bambini e fanciulli c%e bagnano il letto) * assai
indicata la seguente mescolanza+ si prende una parte di
iperico) due di millefoglio) tre di cinquefoglio) due parti
di coreggiola) e una parte di bacc%e di ginepro. 0i prescriH
ve una tazza di t%* due volte al giorno. 0e la debolezza
dipende da sonno profondo) si applica al basso ventre una
pezza bagnata) fermata al di dietro. ?acciano attenzione)
infine le madri) di non lasciare esposti o seduti i loro
bambini su scale di pietra o su pavimenti di cemento.
8olte delle loro malattie provengono da questo mal uso.
PGL8G&54E) PLE6<54E) &E?<54E
&ella polmonite) appena si sente il solito dolore acuH
to locale) si beve linfuso di foglie di agrifoglio) e al
torace) sulla parte dolorante) si fa un impacco con un
panno inzuppato met, nellaceto e met, nellacqua. Le
foglie dellagrifoglio devono essere fresc%e. Provenendo la
polmonite da forti raffreddori) forma un deposito di acH
qua nei polmoni) c%e si deve far uscire per via di orinazioH
ne. 8ancando lagrifoglio) si fa il t%* con radici di gramiH
gna) o di coda cavallina. Con questo mezzo si evita la
polmonite. C%e se anc%e con questo rimedio lacqua non
uscisse) * segno certo c%e la vescica e infiammata. 5n tal
caso) si fa un sepicupio per mezzora) nella coda cavallina)
e il buon esito * sicuro. Abbiamo la medesima causa di
male nella pleurite e nella nefrite. 5l Piinzle ordina per
queste malattie il t%* di $ parti di ruta) F di salvia e due
parti di stimmi 9barbe: di granoturco. La ruta accelera la
circolazione del sangue) mentre la salvia e gli stimmi del
granoturco rinforzano i reni e promuovono fortemente
lorinazione.
85J46<A P<G?E00G<AL50
Con questo nome il P^nzle c%iama la mescolanza
delle erbe alpine) per fare il t%* a quelle persone c%e
devono parlar forte e di spesso) per evitare catarri) raffredH
dori) raucedine) mal di denti e mal di testa. Eueste persoH
ne sono i professori) i predicatori) i catec%isti) i maestri) i
commissionati) i ferrovieri) gli istruttori militari) ecc.
5l t%e si compone delle erbe seguenti+ primola) alc%iH
milla alpina) camedrio alpino) cariofillata di monte) potenH
tilla aurea) motellina) piantaggine alpina) menta peperita o
acquatica) e gramigna. 5l t%* si lascia bollire per mezzora
e si prende dordinario la sera) alquanto tempo prima di
andare a letto. Euesto t%* scaccia anc%e la febbre) le
infiammazioni) e rinforza i muscoli.
CG&4<G 5 CALCGL5 B5L5A<5
La mattina) a digiuno) si prende un leggero purganH
te) indi caff* e latte. .ue ore dopo) tre etti di olio dolivoM
mezzora dopo preso lolio) si prende una minestra di
gries) cotto in mezzo litro di latte. .urante questa cura) si
mette sulla parte dolorante un sacc%etto caldo di semi di
lino) alternato con sacc%etto di fiori di camomilla.
Altro mezzo per scacciare i calcoli biliari * questo+ si
lava un ravanello grosso) nero) senza levarne la cortecciaM
se lo grattugiaM e si preme fortemente la poltiglia) posta in
un pannolino) per farne uscire tutto il succo) aggiungendoH
vi) verso la fine della spremitura) un po di acqua) in
modo c%e ne esca tutto il liquido. 0e lo prende met, la
mattina a digiuno) e met, la sera. Per lo stesso scopo
servono le foglie di edera cotte nel vino. 0e ne prende un
cucc%iaio dopo il pasto) non di pi@.
CG&4<G LA 4G00E) 6LCE<5) 8AL5 .5 VE0C5CA)
CA4A<<G) 5&APPE4E&;A
5nfuso in parti eguali di coda cavallina) millefoglio e
piantaggine lanceolata.
CG&4<G LA 4G00E) <A6CE.5&E) 8AL .5 1GLA
6na manata di verbasco) una di t%* svizzero e quatH
tro grammi di anice+ il tutto cotto in mezzo litro di vino.
CG&4<G LA 1G44A) 8AL .5 ?E1A4G) A<4<54E)
.GLG<5 .5 VE0C5CA
Primola F> gr.M radice di bardana gr. F>M centinodia
gr. $M radici di gramigna gr. 2$M bacc%e di ginepro gr. !>M
coda cavallina gr. 2>. 0i fa il decotto in un litro dacqua)
bollendo per cinque minuti. .ose+ due bicc%ieri al d-) a
digiuno.
CG&4<G LE8G<<G5.5
0i polverizzano setteHotto gr. di verbasco) si misc%ia
la polvere con altrettanti gr. di farina di frumento aggiunH
gendovi un tuorlo duovo. 0i impasta la miscela con un
po dacqua e olio vegetaleM indi si cuoce nel forno) a
modo di focaccia. Euesta cura deve durare dagli otto ai
dieci giorni. 8atteo de 1radi c%iamava questo rimedio il
suo secretum.
PE< .EBGLE;;A .5 C6G<E)
5&?<E..A46<E G ACE6A AL C6G<E)
05 60A 5L 0E16E&4E .ECG44G
Cinque parti di centocc%io 9stellaria media:) due parH
ti di alc%imilla alpina) due di camedrio alpino) una parte
di assenzio. 0e ne beve mezza tazza) dalle quattro alle
cinque volte al giorno.
8E;;G 0P5CC5G PE< 16A<5<E
.AL <E68A4508G A<45CGLA<E)
.ALLA LG8BA115&E)
E .ALLA 04E00A 0C5A45CA
Prendi delle radici fresc%e) ben pulite) ma non lavaH
te) della felce masc%io) tagliate fine) applicate in un sacH
c%etto sulla parte dolorante) e lasciate finc%/ * cessato il
dolore. Assai spesso il dolore cessa in mezza giornata. 0e
non vuoi rimanere in letto) fa un bagno delle stesse radici
nellarto leso. <imanendo in letto) fa un bagno a vapore
asciutto) gettando delle bacc%e di ginepro sui carboni acceH
si) involgendo la parte dolorante) perc%/ non scappi il
fumo) in una coperta.
?acendo il bagno di radici di felce) * indicato di fare
durante il bagno) dei massaggi con le mani) sulle parti
lese. Prima di coricarsi) alla sera) * cosa giovevole prendeH
re un buon bicc%iere di vino generoso) o un t%* di fiori di
sambuco) o di foglie di betulla) o) meglio ancora) di
olmaria.
<5CE44A CG&4<G 5L .5ABE4E
Gltre la prescrizione medica) prendi due parti di
cinquefoglio) tre di cariofillata) una di foglie di rovo di
macc%ia) una di foglie di mirtilloM bollisci la miscela e
bevine cinque volte al giorno mezza tazza.
CALCGL5 AL ?E1A4G
<abarbaro radici gr. $) 0alvia foglie gr. $) 1enziana
radici gr. !$) 1inepro bacc%e gr. !>) ?rangola corteccia
gr. !$) 0enna foglie gr. !>) Anemone epatica gr. !>)
Assenzio gr. $) ?inocc%io semi gr. $.
8escolare finemente. Per un t%* !$ gr. di miscuglio
su F>> di acqua. Bollire !> minuti) lasciar riposare e poi
filtrare. Berne due tazze al giorno a stomaco vuoto. 6sare
due tre cucc%iai al giorno di succo di <avanello) poco
grasso e moto.
.GLG<5 <E68A45C5 E A<4<545C5
4isana di foglie intere di uva orsina. 6so+ 4re cucH
c%iai da minestra mettere a freddo in mezzo litro di acqua.
Bollire per !$ minuti da farne restare un quarto. .a
prendersi la sera due ore dopo cena e la mattina a digiuno
unora prima di prender cibo. .urata della cura A> giorni.
.a evitarsi nei mesi di giugno) luglio e agosto.
6LCE<A ALLG 04G8ACG
4isana+ Bollire per !$ minuti rametti e foglie di
camedrio alpino+ due cucc%iai in !W2 litro di acquaM oppuH
re due cucc%iai di radice di bistorta tagliuzzataM oppure 2
cucc%iai di potentilla tormentilla. .a prenderne una tazza
al giorno. .urata della cura dai 2 a F mesi.
.5ABE4E
?oglie di mirtillo nero gr. 2>) foglie di mirtillo rosso
gr. 2>) foglie di rovo moro gr. 2>) radici di dente di leone
gr. 2>) bacc%e di ginepro gr. 2>. 6so+ !$ gr. della miscela
in F>> di acquaM cuocere per !> minuti) indi filtrare. 0i
prende dueHtre volte al giorno.
04545CNE;;A
?iori di calendola gr. 2>) sommit, fiorite di lamio
albo gr. 2>) bacc%e di ginepro gr. !>) radici di cicoria gr.
!>) assenzio gr. !>) corteccia di frangola gr. F>. Bollire
per !> minuti !$ grammi di miscuglio in F>> di acqua.
6na tazza 9tepido: la mattina e una la sera. 8oto) e un
bicc%ier dacqua appena alzati.

ALGPEC5A
<adici di tormentilla gr. $>) coda cavallina gr. $>)
foglie di oleandro gr. $>M il tutto ben tagliuzzato e mescoH
lato. 6so+ due cucc%iai di miscela bolliti per !> minuti in
due tazze di acqua. ?are impacc%i in questa decozione e
applicare sulla parte malata. 5n casi gravi aggiungere un
cucc%iaino di zolfo.
8G<BG .5 BA0E.G?
Cardo santo gr. 3>) timo serpillo gr. 2>) radici di
valeriana gr. 3>M il tutto ben tagliuzzato e mescolato.
8ettere a macero per mezzora) indi bollire per !> minuti
2$ gr. di miscuglio in W2 litro dacqua. 6na tazza tre volte
al giorno.
.urante la cura astenersi dalle carni e una volta in
settimana fare un bagno di camomilla+ !W2 Kg. su $ Kg. di
acqua.
?G<6&CGL5) 5&?5A88A;5G&5) 1G&?5G<5
0ui foruncoli si applica una polentina calda di ?ieno
greco. 5n tal modo i foruncoli vengono portati subito a
maturazione e fanno uscire il pus. Per infiammazioni e
gonfiori si applicano impacc%i caldi di fieno greco cotto
per !> minuti. Le applicazioni saranno ricoperte con fasce
di lana asciutte per mantenere il calore pi@ a lungo.
4G00E P<G?G&.A
?iori di farfaro gr. !>) piantaggine lanceolata gr. !>)
radici di altea gr. F>) primola officinale fiori gr. !>) lic%ene
tagliuzzato gr. 2>) polmonaria foglie gr. 2>.
.i questa miscela si fa linfuso di !$ gr. in V2 litro
di acqua. Prenderne a sorsi tre tazze al giorno.

4G00E CA&5&A
Con !>> gr. di radici di pimpinella 9tragoselino: ben
tagliata si fa linfuso in un quarto di litro di acqua bollente.
5ndi si levano le radici e si cuociono per !> minuti in
!W2 litro di acquaM filtrare e mescolare i due t%*. 0e ne
prendono due tazze la mattina e due dopo mezzogiorno di
nuova preparazione.
PE< 5&.51E045G&E
.ue ore dopo il pasto) si mastica adagino un pezzetH
to di radice dimperatoria.
CG&4<G E8G<<A15E E 0P645 0A&1651&5
Gltre il visc%io) si usa il t%* di F gr. di corteccia di
quercia) F gr. di radice di tormentilla e F gr. di borsaH
pastore.
PE< CA445VA .51E045G&E E
0G??E<E&45 .5 ?E1A4G
0i fa il t%* di !> bacc%e di ginepro sc%iacciate) F gr.
di coda cavallina e 2 gr. di assenzio.
4ND .56<E45CG E CG&4<G L5.<GP505A
0i usano F gr. di ebbio) F gr. di rosmarino e F gr. di
coda cavallinaM oppure F gr. di fiori di sambuco) F gr. di
ebbio) e !> bacc%e di ginepro sc%iacciate.
CG&4<G LA <E&ELLA E
CALCGL5 VE0C5CAL5 G <E&AL5
0i usa il t%* di F gr. di ginestra) F gr. di centinodia) e 3 gr. di coda
cavallina.
3 gr. di coda cavallina.
CG&4<G 5L CA4A<<G B<G&CN5ALE
E PGL8G&A<E
5l t%* di F gr. di piantaggine lanceolata) F gr. di
farfaro) e F gr. di ortica.
CG&4<G LA CGL5CA E &E5 <A??<E..G<5
0i prendono 2 gr. di menta peperita) 3 gr. di fiori di
tasso barbasso) e F gr. di fiori di tiglio.
&ELL 5PGCG&.<5A E
PALP54A;5G&E .EL C6G<E
0i fa il t%e di veronica officinale 9t* svizzero: in dose
di 3 gr. e F gr. di radice di valeriana.
CG&4<G 5 C<A8P5 E 0VE&58E&45
0i prendono F gr. di finocc%io) F gr. di potentilla
anserina e F gr. di ruta.
V5&G CG&4<G 5 1A0 5&4E<&5) 4G00E)
<A6CE.5&E) A08A
0i macera per # giorni in ! litro di vino bianco A>
gr. di anici) A> gr. di finocc%io e !2> gr. di regoliziaM indi
si filtra e si beve a cucc%iai di spesso.
CG&4<G LA ?G<?G<A E CA.64A .E5 CAPELL5
0i mette in recipiente) c%e poi si c%iude ermeticamenH
te) una parte di foglie di ortica in F parti di alcoolM si
espone al sole per !3 giorniM indi si filtra. Per luso si
uniscono F cucc%iai da tavola di questa tintura con !
quarto di litro di acquaM si lava con questacqua il cuoio
cappelluto 2 o F volte al giorno) si friziona e si asciuga.
CG&4<G 5L .5ABE4E
Prendi foglie di eucalipto) bolliscine AHI gr. per !>
minuti in !$> dacqua da prendersi 2HF volte al giornoM
oppure fa dei biscotti con radice di barbana) acqua e
burro) falli seccare al forno. 0i prendono a piacimento)
quanti ne pu' sopportare lammalatoM oppure si pu' usare
linsalata di crescione 9nasturzio: con olio) cipolle tagliuzzaH
te e succo di limoneM da prendersi senza sale e senza
aceto.
C50454E
Per curare questa malattia si fa il t%* di !2 gr. di
stimmi di granoturco in ! quarto di acqua) da prendere
una tazza prima del pranzo e una prima di cenaM oppure si
mette un cucc%iaio di semi di lino in una tazza di acqua la
mattina da bersi il giorno dopo a digiuno) continuando la
cura per #H!> giorni. &on * necessario deglutire i semi.
Gppure il t%* di coda cavallina 9IH# gr. in ! quarto di
acqua:) da prenderne dueHtre tazze al giorno a piacimento.
Gppure bollire A> gr. di radice di omonime in un litro di
acqua fino a ridurlo a tre quarti. Berla in 23 oreM oppure
il decotto di F> gr. di verga doro in un litro di acquaM se
ne bevono dueHtre bicc%ieri al d-.
CG&4<G 5 CALCGL5
!> deca di fiori di biancospino) 3 deca di foglie di
salvia) 3 deca di malva e 3 deca di bacc%e di ginepro
sc%iacciate. 0i mette il tutto in ! litro e mezzo dacqua e si
fa bollire finc%/ resta un litro. Lasciato sedare per !>
minuti) si filtra e se ne bevono due bicc%ieri la mattina a
digiuno entro lo spazio di unaHdue ore.
CG&4<G LA &E?<54E
0i macerano dueHtre cipolle in ! litro di vino bianco
per alcuni giorni. 0e ne prende un bicc%iere la mattina a
digiuno. 0erve anc%e contro lalbubinuria. .a prendersi
negli ultimi d- di luna. Anc%e lemulsione dei semi 9frutti:
di nocciolo sono indicati contro la nefrite. Cos- pure il
rizoma di pugnitopo 9<uscus aculeatus:M un bicc%iere di
decotto a digiuno per alcuni giorni. Altro rimedio contro
la nefrite si %a bollendo per !$ minuti F cucc%iai di foglie
intiere di uva orsina. 0i prende il t%* mattina e sera fatto
nuovo. .urante il giorno si prende il t%*) a piacimento) di
millefoglio. .urante la cura) di quando in quando si fanno
impacc%i sui reni di sale comune pestato e arrostito in una
padella.

CG&4<G L5&APPE4E&;A
E .5046<B5 .5 04G8ACG
Bollire per !> minuti F gr. di biondella 9Centaurea
minore:) 2 gr. di genziana) e !2 bacc%e di ginepro in un
quarto di acqua. .a prendersi avanti il pasto. Per lo
stesso scopo e per sofferenti di fegato) si bolliscono per $
minuti !> bacc%e di ginepro sc%iacciate) F gr. di Coda
cavallina e 2 gr. di assenzio in ! quarto di litro dacqua.
4NE CG&4<G E8G<<A15E E 0P645 0A&1651&5
Bollire per !> minuti F gr. di corteccia di quercia) F
di radici di tormentilla e F di borsapastore in ! quarto di
litro dacqua.
CG&4<G L5.<GP505A
Bollire per !> minuti F gr. di sambuco 9fiori:) F di
corteccia di radici di sambuco ebulo 9ebbio: e !> bacc%e
di 1inepro sc%iacciate in un quarto dacqua.
PE< CGL5CNE V50CE<AL5 0PA08G.5CNE
Bollire ! cucc%iaio di finocc%io in una tazza di latte e
berlo pi@ caldo c%e si pu'.
PE< CA4A<<G AL CGLG&
90pecialmente se cronico:. 0i fa il decotto di foglie
di olivo) e per altri catarri si usa versare 2>HF> gr. di radici
di altea in ! litro di acqua bollente.
CG&4<G LA<4<54E
Primola officinale gr. $) foglie di frassino gr. 3) radiH
ci di bardana tagliuzzata gr. $) radici di valeriana gr. F)
bacc%e di ginepro gr. 3) coda cavallina gr. 3) centinodia
gr. 2. 0i mette la miscela a macero per qualc%e ora in !
litro e mezzo di acqua fredda mescolandola di quando in
quandoM indi si mette il tutto sopra il fuoco) lasciando
bollire per $ minuti) poi si filtra e si mette il liquido in
recipiente di terra cotta o termo) o smalto. 0e ne beve una
tazza tre volte al d- prima dei pasti.
PE< <E1GLA<E LA 8A4E<&54A) parto facile) nelle
regole difficili e per purgare il sangue represso interno *
farmaco salutare il t%* di alc%imilla. Gtto grammi in !
quarto dacqua.
CG&4<G LAL4A P<E005G&E 0A&1651&A
Gltre il decotto di visc%io ed il t%* di fumaria serve
magnificamente luso del camedrio alpino. 6so+ due cucH
c%iai da minestra di rametti fogliosi in W2 litro di acqua
c%e si bolle per !$ minuti. 0i prende la mattina a digiuno)
restando possibilmente a letto ancora per unora. La cura
deve durare F> giorno consecutivi.
.ECG44G .EP6<A45VG E P6<1A45VG
0i prendono 2>> gr. di orzo greggio) una manata di
gramigna) una di malva 9foglie) fiori e frutti:) un cucc%iaio
di rabarbaro) bollendo il tutto in due litri di acqua. ConsuH
mandosi lacqua se ne aggiunga dellaltra fino a tanto c%e
lorzo si apre) restando ! litro e mezzo di acqua.
0e ne beve una tazza a distanza dei pasti e prima di
coricarsi.
V5&G 04G8ACN5CG E <5CG04546E&4E
Prendere F gr. di salvia e altrettanti di ruta) di origaH
no) di cicoria selvatica) di assenzio) di valeriana) di lavanH
da) di menta) di malva) di angelica) di trifoglio fibbrino)
di ac%illea moscata. 8ettere il tutto in infusione per 3#
ore in un litro e mezzo di vino bianco generoso) e poi
berne tre volte al giorno un bicc%ierino) prima dei pasti.
CG&4<G LA<4E<5G0CLE<G05
<adici dimperatoria gr. 2>) foglie di betulla gr. 2>)
timo gr. !>) marrobio gr. 2>) radice di tragoselino gr. F>)
verbena officinale gr. !>.
0i bolliscono 2 cucc%iai di miscela in ! quarto di
acqua per !> minuti) lasciando poi riposare per altri !>.
8ezza tazza 3 volte al d-. La cura deve essere prolungata.
4ND LA00A45VG
?a una miscela di F> gr. di semi di finocc%io) F> gr.
di bacc%e di ginepro) !> gr. di fieno greco 9frutti:) F> gr.
di trifoglio alpino e $ foglie di altea. 8etti due cucc%iai
da tavola della miscela in ! quarto di litro dacquaM fa
bollire per $ minuti e altrettanti lasciala riposare. .a prenH
dersi alla sera prima di coricarsi.
Euesto t%* serve nelle indigestioni) nella stitic%ezza) nelle
colic%e epatic%e e nelle diarree.
4NE A04<5&1E&4E
Prendi 3> gr. di salcerella) 2> gr. di verga doro) 2>
gr. di millefoglio) !> gr. di ortica) I gr. di corregiola e F
di altea.
0i fa bollire per F minuti un cucc%iaio di miscela in
mezzo litro dacqua. 0i lascia sedare per !$ minuti) e)
filtrato) si beve caldo o freddo) durante la giornata.
4NE E0PE44G<A&4E
0i fa una miscela di 2> gr. di edera terrestre) !$ gr.
di timo) !> gr. di visc%io) !> gr. di foglie di eucalipto) !>
gr. di marrobio) !> gr. di foglie di castagno) !> gr. di
foglie o fiori di farfaro) $ gr. di primola officinale) $ gr. di
altea e $ gr. di borrana. Euesto t%* * indicatissimo in
tutte le malattie delle vie respiratorie) nellinfluenza e nelH
le tossi spasmodic%e. .ose+ 2 cucc%iai da tavola da bollirH
si per $ minuti in !W2 litro dacqua. Lasciar sedimentare
per !> minuti e berlo caldo a tazzine durante il giorno.
4NE A&45<E68A45CG
<adice di tragoselino 9Pimpinella: gr. !$) salvia gr.
$) rametti di ginepro gr. !$) radice di ebbio gr. $) licopoH
dio gr. $) biondella gr. !>) timo gr. !>) calamo aromatico
gr. $.
?ar bollire $ minuti un cucc%iaio di miscela in una
tazza di acqua. Prenderne mezza tazza 3 volte al d-.
Anc%e le frizioni sulle parti doloranti con alcool nel
quale %a macerato le radici di felce masc%io sono assai
efficaci.
1iovano pure le battiture locali con un mazzetto di
ortic%e fresc%e.
&.B. H Gltre le ricette qui descritte) ve ne sono altre
riportate nel testo) anc%e per una stessa malattia. 0i usino
quelle c%e sono pi@ alla portata e mai stancarsi) se non si %a
un pronto ed efficace effetto.
.a consultarsi pure l5ndice alfabetico delle malattie.
AC5.5 6<5C5
Le ciliege sono raccomandate contro lacido urico.
0econdo il dottor Qeiss) dopo averne mangiato I$> gr.
non si dovrebbe trovar pi@ acido urico nelle urine. 5
peduncoli sono molto diuretici+ da F>H$> grammi bolliti
per !$ minuti in ! litro dacqua.
Le cipolle mangiate crude 9$HA al giorno: favorendo
fortemente lurinazione) scacciano lacido urico. Anc%e i
fiori di fava 9infuso:) il melo) il pomodoro e in generale
tutti i diuretici servono contro lacido urico.
A<4E<5GH0CLE<G05
D mezzo efficacissimo contro questa malattia il succo
di limone 9!$>H2>> gr. al giorno: preso con un po di
acqua) oppure il succo di 2HF limoni al giorno per !>
giorni) alternati con altrettanti di riposo 9Pende:. Anc%e il
biancospino presta preziosi servizi. La fumaria * pure ottiH
mo ipotensore 9succo !$> gr.: dinfuso di 3>HA> gr. in !
litro dacqua. Anc%e il visc%io si adopera con buon effetto.
5l decotto di coda cavallina %a pure azione speciale sullaciH
do urico) c%e elimina) rendendo le urine rosse.
4G00E
4G00E &E<VG0A+ 5nfuso di !> gr. di foglie di
arancio amaro in ! litro di acqua. 1iova anc%e linfuso di
3>HA> gr. di foglie e fiori di borrana in ! litro di acqua. E
pure consigliabile il t%* di FH3 gr. di basilico in una tazza
di acqua.
4G00E G045&A4A+ 0i fa il decotto di uva dolce)
secca. 0i pu' fare anc%e decotto di !> gr. di radice di
enula in ! quarto di acqua) da prendersi a cucc%iai pi@
volte al giorno. Anc%e linfuso di A gr. di erba cornacc%ia
in una tazza di acqua * indicatissimo contro qualsiasi
forma di tosse e nella raucedine. .a preferirsi lerba
fresca.
4G00E <5BELLE+ Linfuso di borrana come sopra.
55+ Emulsione di semi di nocciolo. 555+ 5nfuso di edera
terrestre+ 2>HF> gr. in ! litro di acqua. 5V+ erba cornacH
c%ia) come sopra.
4G00E 0ECCA+ 5+ borrana) come sopra. 55+ noccioH
lo) come sopra. 555+ decotto di foglie fresc%e di patata con
laggiunta dun po di miele+ 2> gr. in ! litro di acqua. 5V+ t%e di tiglio. V+
infuso di marrobio) !$HF> gr. in ! litro di acqua bollente) lasciata per 2>
minuti. .ueHtre tazze al
t%e di tiglio. V+ infuso di marrobio) !$HF> gr. in ! litro di acqua bollente)
lasciata per 2> minuti. .ueHtre tazze al
acqua bollente) lasciata per 2> minuti. .ueHtre tazze al
giorno 9anc%e per lasma e catarri:.
85ELE
Aggiunto a qualsiasi t%*) giova contro i catarri) ingorH
g%i e ulceri interne. Per ulceri esterne si usa impastare
met, miele e met, farina bianca 9meglio di segala: formanH
do una specie di unguento. Per mali di gola si bolle un
cucc%iaio di miele in un quarto di acqua) e si avr, un
ottimo gargarizzante 9P&E5PP:.
C<60CA
5l decotto * indicatissimo alle persone deboli) convaH
lescenti) ai vecc%i e ai bambini. 0i cuoce per tre quarti
doraM indi si filtra) vi si aggiunge al liquido un po di
miele e si cuoce ancora per un quarto dora. 0i beve due
volte al giorno 9un quarto:.
6&16E&4G .ELLA 0AL64E
Prendi le seguenti erbe) in miscela o separatamente+
iperico) foglie di millefoglio) calendola) piantaggine) verga doro) arnica)
alc%imilla) erba fragolina) crespino) barba di becco 9trangopogon pratense:. Le
erbe si cuociono con
doro) arnica) alc%imilla) erba fragolina) crespino) barba di becco 9trangopogon
pratense:. Le erbe si cuociono con
becco 9trangopogon pratense:. Le erbe si cuociono con
grasso di maiale per FH3 oreM la massa si spreme attraverH
so una pezzaM e serve per le piag%e) ferite) ulceri) tumori)
distorsioni) scottature) ecc.

?A<5&A .5 G005
0i prepara con gli ossi di un animale sano e macellato di fresco. Pu'
essere nera se si mettono gli ossi sulla bragia finc%/ sono carbonizzati e
quindi polverizzati.
0i usa un cucc%iaino di questa polvere c%e si mette
nellacqua o nei cibi) e si somministra ai convalescenti
bisognosi di rinforzare lorganismo) ai bambini malaticci)
deboli) rac%itici.
La polvere bianca si ottiene bruciando gli ossi sopra
il fuoco) finc%/ assumono laspetto di calce) polverizzandoH
la. Euesta si d, a coloro c%e %anno debolezza di stomaco
e a quelli c%e sono deboli di ossa 9P&E5PP:.

PGLVE<E .5 CA<BG&E
0i ottiene dalla legna non troppo stagionata e preferiH
bilmente c%e sia di tiglio. 0e ne prende giornalmente un
cucc%iaio in una tazza di latte zucc%erato. ?avorisce la
digestioneM ed * indicato per i tisici e per le malattie di
fegato.
CA60A .ELLE 8ALA445E
Euasi tutte le malattie provengono dal cattivo funzioH
namento degli organi della secrezione) quali sono+ i reni) la
vescica) gli intestini. Euindi le malattie di occ%i) di denti)
di orecc%i) di testa) di gola) di polmoni) di peno) di stomaco)
le malattie della pelle) il reumatismo) lartrite) le piaH
g%e) le ferite interne) i tumori) non sono altro c%e effetti
di una cattiva o ridotta azione degli organi secretori. Eui
sta la causa prima di tutti i disturbi locali del nostro
piccolo mondo) qual * il nostro corpo. 0i curino questi
organi malati) e noi ritorniamo sani. Con quali mezzi= La
medicina naturale prescrive i seguenti+

8E;;5 .5 C6<A+
Per uso esterno giovano assai i bagni caldi di foglie
di ginepro) di pino) di piceo) di abete) di tuia) di radici di
imperatoria e di ortic%e. 0ono pure indicati i bagni degli
0tabilimenti balneari e le rinomate Pezze Bertelli di
8ilano.
Per uso interno) si usano i decotti di quelle erbe c%e
eccitano e puliscono i reni e la vescica) promovendo forteH
mente lorinazione) quali) ad esempio+ le bacc%e di gineH
pro) le ortic%e) la salvia) i rizomi di gramigna) la coda
cavallina) rebbio) lalc%imilla) gli stimmi del granoturco) il
camedrio alpino) il sedano) le cipolle) la bonaga) ecc.
8olto indicati sono gli impacc%i caldi sui reni) sulla
vescica e sullo stomaco) di quelle erbe c%e servono a
corroborare detti organi. 4ali sono+ le cipolle) laglio) limH
peratoria) la maggiorana) la menta) il timo) la ruta) la
lavandola) le quali si applicano asciutte) per la durata di
ottoHquindici giorni. E cosa meravigliosa osservare la cesH
sazione delle malattie di occ%i) di orecc%i) di denti) di
raffreddori con questi impacc%i) senza adoperare altri riH
medi. 5l fumo) dice il P_nzle) si osserva nelle orecc%ie) nei
denti) nella bocca) negli occ%i) ma il fuoco giace nei reni.
&E<VG0G
Causa) effetti) rimedi
5l nervoso e la malattia predominante del nostro temH
po. D difficile trovare un individuo c%e) attraversato da
contrariet, pi@ o meno reali) sappia mantenersi calmo) e
non trasmodi in escandescenze) in odii e vendette) da
cagionare gravi guai) fino a peggiorare la propria salute)
gi, scarsa) e rendersi ridicolo ai benpensanti e normali.
.a dove proviene questa epidemica nervosit,= La prima
causa va ricercata generalmente nella famiglia+ genitori nerH
vosi) figli nervosiM genitori viziosi) figli viziosi.
Bevono di spesso) specialmente le mamme) caff* forte) e ne danno
anc%e ai loro bambini) con lo specioso pretesto c%e) facenH
do altrimenti) piangono. Vanno dordinario a dormire tropH
po tardi) alle dieci) alle undici) alle dodici) e permettono
fare altrettanto ai loro figliuoli) con grave scapito della
salute. Per non contrariare il loro cattivo gusto) favoriscoH
no o permettono mode) capricci) allenamenti e sport inconH
sulti) cinematografi immorali) letture sconce) relazioni
indegne.
Altra causa di nervosismo viene data dalle scuole)
non gi, dai maestri e professori) c%e faranno certo il loro
dovere) ma dalle materie delle quali sono sovraccaric%i i
discepoli. C%e se questo si avvera nelle scuole elementari)
il nervoso cresce sempre pi@ nelle scuole medie e superiori)
dove ogni professore) terminata la sua lezione) * libero)
mentre lo studente deve impiegare certe volte le ore della
notte per imparare le lezioni date da tutti i professori) e
nessuno pensa alla sua salute) finc%/ non cada ammalato.
E qui intendo parlare di studenti bene intenzionati e laboH
riosi) perc%/ se il nervoso e deperimento avviene da tuttalH
tra causa c%e lo studio) come non di rado avviene) allora a
questi miseri si pu' applicare il detto+ c%i * causa del suo
mal) pianga se stesso.
Altre cause di nervosismo troviamo nelle condizioni
stesse della vita di questo ventesimo secolo+ i divertimenti
troppo prolungati e di notte) le music%e clamorose) la
radio) il cinematografo) le macc%ine) lauto) il motore asH
sordante+ tutto questo apparato moderno) insomma) sconH
certa fatalmente il sistema nervoso7
Come curare) dunque) questa nervosit, morbosa= PriH
ma cura per i nervosi sia quella di seguire lordine di
natura stabilito da .io perfino alle bestie) cio*+ il giorno
lavorareM di notte riposare) e non viceversa) se non in casi
accidentali. Evitare cibi e carni troppo pesanti) e servirsi a
preferenza di frutta e di legumi. Adoperare poco sale) niente
pepe) niente acquavite) e poco vino.
C%i e sano e regolato) si faccia un dovere di consolaH
re e distrarre questi poveri sofferenti e compatirli. ?ar
moto allaria aperto) specialmente nei bosc%i silenziosi) e a
capo scoperto.
0e tu c%e mi leggi fossi talmente sovraeccitato dal
nervoso) da non poter nemmeno dormire) va in alta montaH
gna) associati magari con un pastore) mangia) bevi e dorH
mi con lui) senza pi@ preoccuparti di leggere o di scrivere)
prendi lui in tutto il suo metodo di vita come esemplare) e
riacquisterai la tua primiera sanit,.
8a il buon .io %a dato anc%e a questi poveri ammaH
lati di nervoso alcune erbe speciali) per curare i loro maloH
riM e queste sono+ le cariofillate) le alc%imille) le mente)
le malve e le veronic%e. Bevete spesso il t%* di queste prezioH
se pianticelle+ vi faranno beneM e per conciliare il sonno)
procuratevi guanciali di felce o di foglie di nocciolo.
5nsomma) vivete sani) contenti e felici+ questo lauguH
rio del vostro Erborista7
LA ?<644A &ELLA 4E<AP5A
Luso delle frutta nella medicina fu adoperato fino
dai tempi pi@ remoti per le sostanze minerali e le molte
vitamine c%e esse contengono. &e riporter' qui alcune
delle pi@ importanti) seguendo le indicazioni degli scrittoH
ri pi@ recenti c%e trattano questa materia.
Arancio
Citrus aurantium) L
.ellarancio si usano le foglie) i fiori e i frutti non
maturi come medicina) e anc%e la scorza dei frutti maturi.
Le foglie e i fiori si usano in infusione 92>H3> gr. in 2>> di
acqua: come antispasmodici) antinevralgici 9Corea:) nelH
listerismo) nella gastralgia) nellinsonnia e nelle colic%e
intestinali. 5 frutti non maturi e la scorza dei maturi si
usano come amari nelle difficili digestioni) dovute a inerH
zia della mucosa intestinale o a meteorismo) e nella convaH
lescenza di gravi malattie. .ose+ i frutti non maturi in
ragione di 2>HF> gr. in 2>> di spirito di vino. 0e ne beve
un bicc%ierino o due al giorno diluito con un po dacqua.
La scorza intera macerata nel vino o in infuso nellacqua.
.ose come sopra) cio*+ dai 2> ai F> grammi.
Limone
Citrus limonium) L
La scorza del limone torrefatta e ridotta in polvere
serve contro le febbri intermittenti. .ose+ F> gr. in !
quarto di litro dacqua bollente. Le limonate si danno ai
febbricitanti c%e %anno ritenzione di orinaM al succo * pi@
consigliabile aggiungere il miele in luogo dello zucc%ero)
perc%/ il miele contiene lessenza di molte piante aromatiH
c%e raccolte dallindustriosa ape. Euesto succo giova assai
nelluricemia) nella gotta) nella trombosi) ed essendo molH
to ricco di vitamine %a azione antisettica) diuretica) antiscorbutica)
astringente. 4ra le altre virt@) il succo di limoH ne contribuisce alleleganza
del viso) giacc%/ la sua applicaH
ne contribuisce alleleganza del viso) giacc%/ la sua applicaH
zione fa scomparire le macc%ie gialle e talvolta guarisce
anc%e lacne c%e lo deturpa.
8andorlo
Amigdala communis) L.
5l frutto di mandorle dolce torrefatto) polverizzato e
bollito nellacqua) d, una specie di caff* assai nutritivo)
non eccitante) per soggetti a temperamento nervoso e sanH
guigni. Euesta polvere mescolata con il latte) brodo) mineH
stra) riesce utilissima ai bambini) ai convalescenti e alle
persone deboli e delicate. 5l suo olio si adopera in piccole
dosi come lenitivo e lassativoM in dosi maggiori nelle costiH
pazioni viscerali ostinate.
8elo 9 PG8G:
Pira mala) L.
La mela per la sua composizione c%imica 9clorofilla
resinoide) zucc%ero) gomma) acido malico) tannico: * molH
to indicata agli uricemici) ai sofferenti di renella) calcoli)
gotta) artrite e reumatismo. Contenendo anc%e fosforo
contribuisce a rendere lucida la mente. La mela cruda)
dopo larancia e il limone) * il miglior disinfettante della
bocca e della gola.
8elo cotogno
CRdonia vulgaris) Pers.
La polpa di questo frutto * medicinale per lacido
tannico) acido malico e zucc%ero c%e contiene. Per essere
astringente si usa con buon effetto il decotto) tagliando i
frutti in piccoli pezzi. 1iova nella diarrea) dissenteria croH
nica)nell`emottisi) nei disturbi di digestione e nella metrorH
ragia. 5l decotto dei semi presta un efficace collirio in tutte
le infiammazioni degli occ%i. La sua gelatina * utile nelH
lacidit, di stomaco. 5 semi bolliti nellacqua sono emollienH
ti) e si usano con vantaggio nelle screpolature delle mani)
delle mammelle) nella risipola) nelle emorroidi infiammate)
e nelleczema delle mani.
&espolo
8escola germanica) L
.el nespolo sono medicinali le foglie e i frutti. Le
foglie sono astringenti e stomac%ic%e. 0i fa il decotto per
gargarismi nelle infiammazioni della bocca e della gola. 5
frutti) oltre essere saporiti e rinfrescanti) sono pure diuretiH
ci. 0e non sono maturi) servono contro le emorragie interH
ne. 5 semi sono velenosi per lacido prussico e cianidrico
c%e contengonoM quindi non mangiabili.
Pero
PRrus communise) L
5l pero * leggermente lassativo e calmante il calore
interno. 5 frutti cotti con zucc%ero si consigliano ai convaH
lescenti) perc%/ nutritivi e di facile digestione. ContengoH
no tracce di ferro) di iodio e di fosforo c%e sono sostanze
a facilmente assimilabili. 0ono pure pettorali e si preparano
decotti o sciroppi contro la tosse e per facilitare lespettoH
razione.
Pesco
Amigdala persica) L.
5l pesco) ben maturo) * nutritivo) rinfrescante) diureH
tico e lassativo. Euindi indicato nei calori estivi) nei temH
peramenti sanguigni e per tutti i sani e ammalati. 8angiarH
ne per' con moderazione) perc%/ labuso porterebbe a deH
bolezza di stomaco e a gonfiore di stomaco.
Pomodoro
0olanum lRcopersicum) L.
5l pomodoro * salutare) nutritivo e conviene specialH
mente ai temperamenti biliosi e sofferenti demorroidi. D
pure diuretico e lassativo) favorendo cos- leliminazione
dellacido urico dallintestino e dai reni. Contro le emorroiH
di si prendono parti uguali di pomodoro e grasso di maiaH
leM si cuoce adagino) finc%/ sia evaporata lacquaM indi si
aggiunge una seconda volta altrettanto di pomodoro freH
sco) cuocendo come primaM si filtra e si conserva per uso
locale.

Prugne o 0usine
Prunus domestica) L
Le prugne sono lassative e si usano cotte in acqua
zucc%erata o con il vino. Per renderle pi@ efficaci) come
lassative) si pu' aggiungervi un po di senna o di manna. 5
semi sono vermifug%i e calmanti. Le foglie sono diuretiH
c%e e febbrifug%e) un po lassative ed efficaci contro i
vermi intestinali. 0i prescrive il decotto di 2$HF> gr. in !
litro dacqua o di latte.
Vite
Vitis vinifera) L)
Anc%e luva * molto medicinale) usata gi, dai medici
fin dallantic%it,. D emolliente) lassativa) nutriente) pettoH
raleM quindi consigliata nellidropisia) negli ingorg%i di
fegato e di milza) nella gastrite e nellenterite.
8angiata in quantit, rilevante) la mattina a digiuno)
vince le forti costipazioni di ventre) specialmente quando
sing%iottiscono le bucce ben masticate. &ella stanc%ezza
di mente o dei muscoli per troppo lavoro intellettuale o 2FI
manuale) come pure nellanemia) nelle alte pressioni sanH
guigne) nelluricemia) nella gotta) nellindurimento delle
arterie) luva presta ottimi servizi. La polpa delluva) unita
a olio rosato) d, un unguento efficace contro i foruncoli
maligni. Le vinacce) tolte dal torc%io e ancora in fermentaH
zione) servono per infangature totali o parziali contro larH
trite e la sciatica.
<imedi vegetali
contro le malattie delle bestie
Contro lasma e respiro affannoso si prende una manaH
ta di radici dimperatoria ben pestata) vi si uniscono 3
manate di sale e si d, a bere di quando in quando una
pozione alla bestia ammalata. 0i pu' somministrare anc%e
una manata di menta peperita con un pugno di anice
pestata insieme al foraggio con lo stesso buon effetto.
Contro la gonfiezza) specialmente per avere nella priH
mavera ingerito la prima erba) si unisce insieme finocc%io)
anice) comino) il tutto pestato finementeM si bollisce per
cinque minuti e si d, questo beverone in due tre volte.
Euesto preparato produce subito ventosit,) e la bestia *
liberata. 0i pu' usare anc%e questa formula+ in un litro di
latte si immettono dieci coste daglio tagliuzzate) un cucH
c%iaio di comino pestato) un cucc%iaio di pepe. La pozioH
ne c%e risulta deve essere bevuta calda.
Contro la diarrea si prescrive lalc%imilla secca) agiH
sce benevolmente e subito.
Contro i forti calori delle vitelle si fa un decotto con
la barba di becco 94ragopogon pratense:) e se lo somminiH
stra insieme con lacqua nella quale fu cotta.
Per mali generali) non sapendo giustamente dove riH
siede la malattia) si d, a diverse riprese una bevanda nella
quale siano state cotte bacc%e di ginepro) menta e comino.
.opo questa bevanda si danno a mangiare ortic%e secc%e)
c%e le bestie divorano volentieri.
Contro gonfiezze e tumori c%iusi) senza uscita di mateH
ria) si applicano le foglie di felce masc%io) o le radici
tagliuzzate.
&ei tumori aperti si bolliscono i fiori di fieno) e vi si
applicano gli impacc%i.
&elle infiammazioni degli occ%i) della bocca e della
gola) prendi una manata di geranio roberziano 9Cicuta
rossa:M tagliuzzata finemente e applicata alla parte malata.
Per la bocca si introduce una tazza del decotto.
&el cosiddetto 8al rossino dei maiali prendi una
buona quantit, di musc%io verde o umidoM legalo sul
corpo e specialmente sulle orecc%ie della povera bestia) ed
il male cesser,. Puoi dare anc%e un. bicc%iere di olio di
perforata 9iperico: o di ricino) c%e ottiene lo stesso
effetto.
Per lafta epizootica si danno a bere pi@ volte al
giorno alle bestie infette da ! a 2 litri di decotto di timo o
di maggiorana) e con il medesimo decotto si lavano le
ung%ie. Per lo stesso scopo si d, F volte il d- un cucc%iaio
di radici dimperatoria tagliuzzata con un po di sale comuH
ne+ con altrettante radici cotte nellacqua si lavano le unH
g%ie. 5n tutti e due i casi * necessario praticare pi@ volte
al giorno delle frizioni forti ai reni con delle cipolle crude
sc%iacciate) perc%/ proprio nei reni risiede ordinariamente
il principio della malattia.
Euale purgante per le bestie si usi questa formola+
per cavalli e muli si danno F$ gr. di alo* sciolto nellacH
qua) aggiungendovi un po di saponeM per i buoi e vacc%e
3$ gr.M per pecore) capre) maiali !$ grammi.
Per tutte le infiammazioni+ lavacri e applicazioni di
acqua di piombo.
Per crampi di stomaco e nella colica ventosa si propiH
nano i fiori di camomilla cotti nellacqua. 0i d, il beveroH
ne ogni tre ore. Per cavalli) muli) buoi $> gr.M per pecore)
capre maiali !> gr.M per cani $ grammi.
&ellorina sanguigna e in altri mali della vescica)
come pure nella stitic%ezza si d, il vetriolo 9verderame:
con un po di genziana e bacc%e di ginepro. Per cavalli)
muli) buoi e vacc%e !> grammiM per pecore e maiali ! gr.
&ei raffreddori e sudore soppresso alle bestie grosse si d,
il t%* di sambuco nel quantitativo di F> grammi.
&ella mancanza di appetito e nella difficile digestione)
come pure nei crampi e nella colica si d, una pozione di
bacc%e di ginepro con sale comune ed un po di assenzio.
Per la digesione %a grande virt@ la radice di genziana.
Viene somministrata sminuzzata con il foraggio. Per cavalH
li) muli) buoi 2$ gr.M per pecore) capre) maiali !> grammi
Euesta piccola farmacia i contadini e i proprietari di
bestiame devono averla sempre pronta.

GPE<E CG&06L4AK4E
BAL.5&5 4.A.+ 5l mondo vegetale) 6lrico Noepli) 8ilano) !#"I
.E C<E0CE&;5 P5E4<G+ 4rattato dellAgricoltura) Bologna) 5stituto
delle scienze) !I#3.
.E 05LVE04<5+ Le erbe dei prati italiani.
.G44. P<G?. A. 8A0G445) La farmacia galenica) Bologna) !"2I
.G44. P<G?. A. 8A0G445) La farmacia galenica) Bologna !"2#
.G44G<E00A LE&&L 0P<5&1E<+ La medic%essa in casa) 2 volumi) 8.
>. 1roc%) 8osc%eni) 4rieste !"!A.
?armacopea 6fficiale del <egno d5talia) Euarta edizione) <oma)
4ipografia delle 8antellate) !"2>.
?5.5 ALBE<4G+ Erbe e piante medicinali) Armando 1orlini) 8ilano)
!"F>.
?iori e piante medicinali) Pinerolo) 4ipografia sociale editrice)
!"2A.
?5G<5 P<G?. A.+ 5conografia ?lorae 5talicae) 0ancasciano Val di
Pesa) ?ratelli 0tianti) !"2!.
?<A4ELL5 .G44. CA<LG E. A1G045&G PE<5&5+ ?lora dell5talia 0etH
tentrionale rappresentata colla ?isiotipia) 4ipografia Perini)
4rento.
5&VE<&5 .G44. CA<LG+ Estratti fluidi nella terapia coi vegetali) 8ilano)
5stituto Editoriale Cisalpino) !"23.
8A4<5CGL5 P.A.+ .iscorsi su .ioscoride+ Venetia) !$33.
&E1<5 .G44. 1.+ Erbario figurato) 6lrico Noepli) 8ilano) !"2F.
PE.<G445 CG88. .G44. 15GVA&&5 E BE<4GL.5 V.+ &omi dialettali
delle piante indigene del 4rentino e della Ladinia dolomitica)
4ip. Ed. 1.B. 8onauni) 4rento) !"F>.
PE&;51 G.+ ?lora delle Alpi illustrata) 6lrico Noepli) 8ilano) !">2.
P<G?. 15G<15G A. <5CN4E<+ 8ateria medica) versione di .omenico
1ola) volumi 3) 8ilano) .itta Angelo Bonfanti) !#FF.
058G&5 .G44. 15G<15G+ Cos- diverrete vecc%i) 8arburg s. ..) 0tiria) !#FF.
.G44. C.B. 5&VE<&5+ Piante 8edicinali e loro estratti) Bologna)
Licinio Cappelli) Editore) !"FF.
.G44. ALE00A&.<G .E 8G<5+ Piante officinali nostrane ed esotic%e)
0. Lattes \ Editori H 4orino) !"F2.
P<G?. .G44. 1. A&4G&ELL5+ Le piante c%e ridanno la salute) ?ederico Pustet)
Editore Pontificio) <oma) !"FAHJ5V
1. .ALLA ?5G<+ La nostra flora) 4ip. Ed. 8onauni) 4rento) !"2A.
P<G?. C. C<AVE<5+ Coltivazione industriale delle piante aromatic%e
da Essenza e 8edicinali) 6. Noepli) 8ilano) !"!3.
.G44. P5E4<G ?AVE<5+ 5l medico di se stesso) Edizioni A. Barion)
0esto s. 1iovanni 98ilano:) !"FA.
.G44. E. 04<A0B6<1E<+ 4rattato di Botanica) versione del .ott.
Carlo Avetta) 8ilano) 0oc. Ed. Libraria) !">3.
BA<4GLG8EG 1A<BA<5&G+ LErbario) Casa Editrice 0onzogno)
8ilano.
CN<5045A&0E& ALB.+ 4asc%enbuc% ein%eimisc%er Pflanzen) Verlag L.
?. 0c%reiber) 8unc%en) !"!A.
.G44. NA&0 <5CN4E<+ 6nserer Neilpflanzen) Verlag 0t. 5osef BruH
dersc%aft) Plagenfurt) !"2>.
P&E5PP 0EBA04.+ HPflanzen H Atlas zu Qasser H Pur) Verlag 5os.
1iisel) Pempen) !#"3.
P6&;ELE Los.+ C%rut and 6c%rut) ?. 6nterberger) ?eldKirc%) VorarlH
berg) !"2I.
Pb&;ELE 5os.+ Bliitenlese) 5 4eil) ?. 6nterberger) ?eldKirc%) VorarlH
berg) !"2IM H 55 4eil) 5dem) !"2#.
PG&;ELE Los.+ Prauter H Atlas) Verlag Gtto Qalter) Gften)
0c%ceiz) !"F>.
LG0CN+ 6nsere %eilpflanzen in Qort and Bild) Verlag L.?. 0c%reiH
ber) Esslingen.
6L0A8E< 5os. AL?.+ 1ottessegen in der Pflanzencelt) Plagenfurt.
0t. 5os. Brudersc%aft) !"!F.
QEBE< 5.C.+ .ie Alpenflanzen) Verlag von C%ristian Paiser) 8unH
c%en) !#3I.
PN. EBE<NA<.4+ Les Plantes medicinal*s et leurs propriet*s) Paul
Lec%evalier) Paris) !"2I.
.G44. N. LECLE<C+ Pr*cis de C%ristot%*rapie) 8anon e \ Editeurs
Libraires de lAcad/mie de 8edicine) !2> Boulevard 0aintH
1ermain) Paris) !"F$.
.G44. L6515 8E5LLE+ La ?itoterapia del medico praticoM 1uide
sanitarie italiane) 4orino) Corso Vittorio Emanuele) !!H2A.
?<A&CE0CG BG<0E44A 9Botanico:+ 2>> <icette pratic%e per curarsi
con le erbeM Vigevano) 4ipografia ?erraguti H 8odena A3A H
!"3!HJ5J.
Parla il .G44G< A8AL... su piante medicinaliM Casa Editrice 0onzoH
gno) 8ilano) Via Pasquirolo) !3.
P<G?. A<46<G &A&5;;5+ Le piante medicinali del 0enese) 0iena
!"F#HJV5.
8E.5CA8E&4A+ 1uida teorico pratica per 0anitari. Cooperativa
?armaceutica) 8ilano) !"!3.
5&.5C5
5&.5CE AL?ABE45CG .ELLE ?516<E
A1L5G G<05&G 94av. 2 H &. !2:
A1L5G 0E<PE&45&G 94av. ! H &. 2:
ALCN585LLA 94av. 3 H &. F!:
ALCN585LLA ALP5&A 94av. 3 H P. F2:
A&1EL5CA 94av. ! H &. F:
A&4E&&A<5A 94av. A H &. 3":
A<&5CA 94av. ! H &. $:
A<G 94av. ! H &. A:
A00E&;5G 94av. !2 H &. #A:
BE4G&5CA 94av. 2 H &. !3:
BE46LLA 94av. F H &. !I:
B5G&.ELLA 94av. !> H &. II:
BG&A1A 94av. A H &. 3!:
BG<0APA04G<E 94av. A H &. 33:
B6G& E&<5CG 94av. # H &. $":
CALE&.GLA 94av. " H &. A3:
CA8E.<5G ALP5&G 94av. !> H &. IF
CA8PA&ELL5&E 94av. !> H &. I!:
CA<.G 0A&4G 94av. 2 H &. !F:
CA<5G?5LLA4A 94av. " H &. AI: a
CA<5G?5LLA4A .5 8G&4E 94av. " &. AA:
CE&45&G.5A 94av. !> H &. I3:
C5CLA85&G 94av. F H &. 2!:
C5C64A <G00A 94av. !> H &. I$:
C5&E6E?G1L5G 94av. $ H &. FF:
CG.A CAVALL5&A 94av. A H &. 3#:
CGLCN5CG 94av. A H &. 3F:
CG85&G 4E.E0CG 94av. I H &. $F:
CG&0GL5.A 8A115G<E 94av. !! H &. #2:
.E&4E .5 LEG&E 94av. I H &. $$:
EBB5G 94av. ! H &. I:
E.E<A 94av. F H &. 2F:
E.E<A 4E<<E04<E 94av. $ H &. F#:
E<BA ?<A1GL5&A 94av. " H &. A$:
E<5CA 85&G<E 94av. 3 H &. 2#:
E<5G?G<G 94av. !2 H &. ">:
E6?<A05A 94av. ! H &. #:
?A<?A<G 94av. A H &. 3$:
?ELCE 8A0CN5G 94av. 3 H &. 2":
1ALL5G 15ALLG 94av. I H &. $3:
1E&;5A&A 94av. 3 H &. 2I:
15&EP<G 94av. !! H &. #>:
1<A851&A 94av. " H &. A": a
1<E0P5&G .E5 CA8P5 94av. ! H &. !:
58PE<A4G<5A 94av. # H &. $#:
5PE<5CG 94av. A H &. 3A:
LA85G ALBG 94av. !> H &. IA:
L5CNE&E 50LA&.5CG 94av. A H &. 3I:
L5CGPG.5G 94av. 2 H &. !!:
8ALVA CG86&E 94av. # H &. $I:
8E&4A PEPE<54A 94av. # H &. AF:
85LLE?G1L5G 94av. " H &. A#:
8G<5&E 94av. !2 H &. #$:
8G4ELL5&A 94av. # H &. A>:
860CG A<BG<EG 94av. F H &. 22:
GL8A<5A 94av. !2 H &. #I:
G<45CA 8A0CN5G 94av. F H &. !":
G<45CA P6&1E&450058A 94av. F H &. 2>: PELG0E44A 94av. $H &. F":
PELG0E44A 94av. $H &. F":
P5A&4A115&E 94av. !2 H &. #3:
P5A&4A115&E ALP5&A 94av. !! H &. #F:
P5&G CG86&E 94av. 3 H &. F>:
PG.A1<A<5A 94av. $ H &. FA:
PGL51ALA A8A<A 94av. I H &. $2:
PGL5PG.5G 94av. 3 H &. 2A:
PGL8G&A<5A 94av. I H &. $A:
PG4E&45LLA A&0E<5&A 94av. ! H &. 3:
PG4E&45LLA A6<EA 94av. $ H &. F3:
P<E;;E8GLG 94av. # H &. A2:
P<58GLA 94av. " H &. I>:
P<61&GLG 94av. !> H &. I2:
E6E<C5A 94av. F H &. 2$:
<A&6&CGLG .5 PAL6.E 94av. $ H &. 3>:
<64A 94av. $ H &. F$:
0ALVA04<ELLA 94av. !2 H &. ##:
0E8P<EV5VG 94av. A H &. 32:
04ELL5&A G.G<G0A 94av. !! H &. #!:
4A00G BA<BA00G 94av. I H &. $!:
4NE 0V5;;E<G 94av. F H &. 23:
458G 0E<P5LLG 94av. !! H &. I#:
4G<8E&45LLA 94av. F H &. !#:
4<A1G0EL5&G 94av. 2 H &. !$:
4<A1G0EL5&G BECCN5&G 94av. 2 H &. !A: 6VA G<05&A 94av. 2 H &. !>:
6VA G<05&A 94av. 2 H &. !>:
VALE<5A&A 94av. 2 H &. ":
VE<BA0CG 94av. I H &. $>:
VE<1A .G<G 94av. $ H &. FI:
V5L6CCN5G B5A&CG 94av. !2 H &. #":
V5GLA 8A88GLA 94av. !! H &. I":
V5G<&A V54ALBA 94av. # H &. A!:
5&.5CE AL?ABE45CG .ELLE 8ALA445E E
CG<<50PG&.E&4E C6<E
ALB685&6<5A+ Borsapastore) Betulla) 1inestrella.
A&E85A+ Canapa acquatica) <omice.
A&15&A+ Aconito) Agrimonia) Basilico) Biancospino) Cicuta rosH
sa) Lantana) Grzo) 0alvia.
A&450PA08G.5C5+ Camomilla) Enula) Erba amara) Lavandola)
8enta) 8illefoglio) Peonia) Pulsatilla) 4imo serpillo.
APE<545V5+ Biller) Calendola) Capelvenere) .ente di leone) Erba
radioli) Grigano) Pugnitopo) 0tellina odorosa.
A<4E<5G0CLE<G05+ ?umaria) Prezzemolo) Visc%io.
A<45CGLA;5G&5 9dolori alle:+ Aglio serpentino) Potentilla anseH
rina) <anuncolo di palude.
A<4<54E+ Abete bianco) Aglio) Aglio serpentino) Agrifoglio) BetoH
nica) Brionia) Consolida maggiore) ?iore di fieno) 1inepro)
Primola) Pulsatilla) 0aponaria) 4anaceto.
A0CE005+ Abete rosso) Arnica Biondella) Camomilla) Coda cavalliH
na) Erba fragolina) ?aggio) ?iori di fieno) 1enziana) PulsatilH
la) Euercia) 0olatro) 4iglio.
A08A+ Abete bianco) Actea) Belladonna) Eucalipto) ?arfaraccio)
1inepro) 5ssopo) 8alva 8arrobio) &epetella) <osolida)
0tramonio.
A04<5&1E&45+ Aro) Bistorta) Borsapastore) Brunella) Buglossa)
Camedrio alpino) Campanelle) Cariofillata) Cicuta rossa) ConH
solida maggiore) Crespino) Erba peperina) Erica) Eucalipto)
8elograno) 8illefoglio) 8irtillo) &oce) Prugnolo) <abarbaro
alpino.
A4G&5A+ Ac%illee) Lavandola) 8enta) 8irtillo) Grzo) <osmarino)
4ragoselino.
A4<G?5A+ Grc%idee.
BA1&5+ Abete bianco) Abete rosso) ?iori di fieno) 1allio giallo)
&oce) 0alvia) 4imo serpillo.
B5LE+ Consolida regale) Epitino) ?ragola) <omice.
B<G&CN5+ Enula) Epitimo) Eucalipto) Lic%ene islandico) PapaveH
ro dei campi) Pino) Poligala) <osolida.
CALCGL5 9biliari) vescicali:+ Coreggiola) Licopodio) Potentilla anH
serina) Polipodio) Prezzemolo) <ibes nero) 4anaceto) 6va ursiH
na) Verga doro.
CALL5+ Algio) Aro) Cipolla) Epatica) 0emprevivo) 0igillo di 0aloH
mone) 0olatro.
CAL8A&45+ Cipolle) Consolida maggiore) 8alva) 8enta) <uta.
CA&C<G+ Calendola) Celidonia) ?aggio.
CAPELL5+ Bardana) Lantana) Grtica) Pinguicola) Pioppo nero.
CAPG15<G+ Barbaforte) 1inepro) Lavandola) 4iglio.
CA<5E G00EA+ Coda cavallina.
CA4A<<G+ Angelica) Barbaforte) Betonica) Biondella) Bistorta)
Calamo aromatico) Cardo santo) Cariofillata) Consolida magH
giore) Epatica) Eucalipto) 1inestrella) 5mperatoria) 5perico)
Lantana) 0alvia) 0ambuco) 4asso barbasso) 4%* svizzero.
C50454E+ Abete rosso) Bonaga) 1ranoturco.
CGL5CA+ Comino dei prati) Coreggiola) ?ieno greco) 5mperatoria)
5ssopo) Lino) 8alva) 8enta) 0antoreggia.
CG&1E045G&E+ Aconito) Barbaforte) Brionia) 5perico) 8illefoH
glio) Lavandola.
CG&4605G&5+ Alc%imilla) Alloro) 0emprevivo) 0igillo di 0aH
lomone.
CG045PA;5G&5+ Acetosella) Avena) Beccabugna) Camedrio) .enH
te di leone) Lino) 8alvone) 4iglio.

C<A8P5+ Barbaforte) Camomilla) Comino dei prati) 5ssopo) LupH
polo) 8alvone) 8elissa) 8enta) &epetella) Potentilla anserina)
<osmarino) <osolida) 0ambuco) 4anaceto) 4iglio) 4imo serpilH
lo) Valeriana.
C6G<E 9male) debolezza di:+ Aconito) Biancospino) Calamo aroH
matico) Camedrio alpino) .igitale) 1raziola) 8elissa) 8ug%etH
to) Gleandro) Glmario) 0alvia.
.EBGLE;;A 9generale:+ Canapa acquatica) Lic%ene islandico)
8enta) &oce) Grc%idee) Euercia) <omice.
.EP6<A45V5+ Aglio orsino) Angelica) Arcangelica) Barbaforte)
Borrana) Cicoria selvatica) .ente di leone) .ulcamara) EufraH
sia) ?umaria) 1ramigna) Lamio albo) 8otellina) &asturzio)
Grtica) Grzo) Prugnolo) <omice) <ovo di monte) 0ambuco)
0aponaria) Viola del pensiero.
.5ABE4E+ ?aggio) 8irtillo) Potentilla aurea.
.5A<<EA+ Alc%imilla) Altea) Assenzio) Bistorta) Borsapastore) CiH
cuta rossa) Cinquefoglio) Consolida maggiore) Coreggiola) CorH
niolo) Erioforo) ?ieno greco) Potentilla anserina) Euercia) <oH
sa di macc%ia) <osolida) 0alvastrella.
.51E045G&E 9disturbi) debolezza di:+ Ac%illee) Angelica) Anice)
Cinquefoglio) Consolida maggiore) Coreggiola) CorH niolo) Erioforo) ?ieno
greco) Potentilla anserina) Euercia) <oH sa di macc%ia) H<osolida)
0alvastrella. .51E045G&E 9disturbi) debolezza di:+
Ac%illee) Angelica) Anice)
.5A<<EA+ Alc%imilla) Altea) Assenzio) Bistorta) Borsapastore) CiH cuta rossa)
Cinquefoglio) Consolida maggiore) Coreggiola) CorH niolo) Erioforo) ?ieno
greco) Potentilla anserina) Euercia) <oH sa di macc%ia) H<osolida)
0alvastrella.
.51E045G&E 9disturbi) debolezza di:+ Ac%illee) Angelica) Anice)
Assenzio) Barbaforte) Basilico) Calamo aromatico) Canapa acH
quatica) Camedrio) Cariofillata) Comino dei prati) Enula) EucaH
lipto) 1enipi) 1enziana) 1inepro) 5mperatoria) Lavandola)
Luppolo) Poligala) <abarbaro alpino) <osa di macc%ia) <osmaH
rino) 0alvia) 0tellina odorosa) 4%* svizzero) 4iglio.
.50C<A005A 9sangue grosso:+ 1inestrella) 8otellina) Piantaggine)
Prezzemolo.
.500E&4E<5A+ Altea) Castagno) Cinquefoglio) Consolida maggioH
re) Coreggiola) Corniolo) 5perico) Lamio albo) Grc%idee) PruH
gnolo) Euercia) 4iglio) 4ormentilla.
.5046<B5 AL BA00G VE&4<E+ Angelica) Arnica) Assenzio) Bil5eri) Cariofillacea)
.ente di leone) 1ramigna) Lamio albo) LariH
ce) 8elissa) 8illefoglio) Potentilla anserina) Primola) 8aH
dreselva.
.56<E45C5 9c%e provocano lorina:+ Alc%imilla) Abete bianco)
Altea) Barbaforte) Betulla) Borrana) Brionia) Erica minore.
E85C<A&5A+ 1inepro) 8elissa) 5mperatoria) Grigano) Primola)
Pulsatilla) Valeriana.
E8GLL5E&45+ Altea) Borrana) Cipolla) Erba radioli) Erba vetturiH
na) ?arfaraccio) Lino) 8ercorella) Polmonaria) 4asso barbasH
so) 4iglio) Viola mammola.
E8G<<A15A+ Agarico bianco) Cinquefoglio) Borsapastore) Coda
cavallina) Euercia) 4iglio.
E8G<<G5.5+ Alloro) Arnica) Avena) Bardana) Cicuta rossa) ?ranH
gola) Linaiola) 8illefoglio) Piantaggine) Pioppo nero) Euercia)
<omice) 4asso barbasso.
E&?5A15G&5+ Agrifoglio) 1respino dei campi) Pioppo nero)
Euercia) 0crofularia.
E&4E<545+ Altea) Calamo aromatico) 8irtillo) Pioppo nero) PrezH
zemolo) 0calcerella.
EP5LE005A+ Amarella) Belladonna) <uta) 0tramonio) Valeriana)
Visc%io.
E<PE4E+ Bardana) Betulla) Biondella) Calendola) Pioppo nero)
<omice.
E0PE44G<A&45+ Angelica) Anice) Antennaria) Altea) Cipolla) CaH
pelvenere) ?arfaro) ?arfaraccio) 0aponaria) 4ragoselino) Viola
mammola.
E4505A+ Abete bianco) Abete rosso) Agarico bianco) 1raziola) 8alH
va) 8arrobio) Grc%idee) Piantaggine) <omice) 0alvia) 0tella
alpina) 4rifoglio fibrino.
EVAC6A;5G&5+ Betonica) 8alva) 0ambuco) 0pino cervino.
?A<5&154E+ Agrimonia) Caprifoglio) Pervinca) Euercia.
?EBB<5+ Acetosella) Agrifoglio) Arnica) Biondella) Borsapastore)
Calamo aromatico) Camomilla) Corniolo) Eucalipto) ?rangola)
8irtillo rosso) 8usco arboreo) Gntano) Pelosetta) Pulsatilla)
<ibes nero) <osmarino) 4anaceto) 4iglio) 4rifoglio fibrino)
Valeriana) Vincetossico.
?E1A4G 9malattie di:+ Agrimonia) Arnica) Carlina) ?rangola) ?rasH sino comune)
Luppolo 0alcerella) 8arrobio) Grigano) PotenH
sino comune) Luppolo 0alcerella) 8arrobio) Grigano) PotenH
tilla) Prezzemolo) Verbena.
?E<54E+ Abete bianco) Arnica) Bardana) C%enopodio) Cicuta rosH
sa) Coclearia) Consolida regale) Coreggiola) Erba fragolina)
1enziana) 5perico) Piantaggine) Pinguicola) Euercia) 4asso
barbasso.
?LE8G&5+ Aglio serpentino) <abarbaro alpino) Cipolla.
?L6005 0A&1651&5+ Alc%imilla) .Cariofillata) 1allio giallo) LaH
mio albo) 8illefoglio) 0alcerella) 4ormentilla) 6va orsina)
Visc%io.
?G<6&CGL5+ Camomilla) Edera) ?ieno greco.
1A<1A<5085+ Brunella) Carpino) Erba fragolina) 5ssopo) EuerH
cia) 4ormentilla) 0alvia.
1A04<5C508G+ Alloro) Amarella) Angelica) Bistorta) Erba
amara.
1ELG&5+ Bardana) Castagno d5ndia) Euercia) 4asso barbasso.
1LA&.GLE+ Cicoria selvatica) Brionia) Consolida maggiore) 1ineH
pro) 8alva) Euercia.
1G&?5E;;A 9al basso ventre:+ Betulla) Camomilla) Comino dei
prati) ?ieno greco) 1inepro) Pioppo nero) 4iglio.
1G44A+ Aconito) Aglio serpentino) Arnica) Bonaga) Celidonia)
Colc%ico) 8adreselva) Luppolo) Pino) 0aponaria.
1G;;G+ Actea) Campanelline) Edera terrestre) ?elce masc%io.
5.<GP505A+ Amica) Asparago) Avena) Barbaforte) Billeri) BrioH
nia) Celidonia) Ebbio) ?rassino comune) 1inepro) 5mperatoH
ria) 8adreselva) 8alva) &epetella) Prezzemolo) Euercia) <aH
barbaro alpino) <ibes nero) 0ambuco) 4rifoglio fibrino) VinceH
tossico.
5&?5A88A;5G&5+ Altea) Bistorta) Bonaga) Brunella) CaprifoH
glio) Cardo santo) Erba cornacc%ia) Lino) 8adreselva) 8alva)
Glmaria) Grc%idee) Pervinca) Pioppo nero) <abarbaro alpino)
<icino) <ovo di macc%ia) 0ambuco) Verga doro.
5&0G&&5A+ Biancospino) Camomilla) 1iusquiamo) Luppolo) 8enH
ta) &epetella) Papavero) Passiflora) Verga doro.
5&4E045&5 9disturbi di:+ Arnica) Coda cavallina) .ente di leone)
8alva) &occiolo) Piantaggine) Pinguicola) Grigano) 0alvastrelH
la) Viola del pensiero.
504E<5A+ Assenzio) Angelica) Camomilla) 1iusquiamo) 8elissa)
<uta) 0tramonio.
544E<5;5A+ Borsapastore) Crespino) Eufrasia) ?umaria) 5mperatoH
ria) Luppolo) 8adreselva) &asturzio) &epetella) Polipodio) <aH
barbaro alpino) <omice.
LE&45115&5+ Barbaforte) Betulla) 4iglio) 4rifoglio fibrino.
8AL .5 BGCCA+ Brunella) Caprifoglio) Carpino) Coclearia) Erba
fragolina) ?aggio) 5perico) Lampone) Larice) Pervinca) 0coloH
pendrio.
8AL .5 C6G<E+ Vedi cuore.
8AL .5 .E&45+ Barbaforte) Bistorta) Carlina) Comino dei prati)
?aggio) 1inepro) 1iusquiamo) Larice) 8elissa) Grigano) PoH
tentilla anserina) Euercia) 0colopendrio) 4ragoselino) Verga
doro.
8AL .5 1GLA+ Agrimonia) Altea) Bonaga) Brunella) Carpino)
Edera terrestre) Erba cornacc%ia) Erba fragolina) Lamio albo)
Lampone) Larice) Grigano) Pratolina) 0colopendrio) 4ragoseliH
no) 4rifoglio fibrino) Viola mammola.
8AL .5 GCCN5+ Agave americana) Alc%imi5la) Belladonna) CamoH
milla) Cicoria selvatica) Consolida regale) Comino dei prati)
Erba vetturina) 5ssopo) Lampone) 8alvone) Potentilla anseriH
na) Pulsatilla) <osa di macc%ia.
8AL .5 G<ECCN5+ Aglio serpentino) Basilico) Borsapastore) CaH
momilla) Eufrasia) Lamio albo) 8alvone) 8elissa) Grigano)
<uta) 4iglio.
8AL .5 P5E.5+ Arnica) ?ieno greco) 1inepro) Lino) Euercia.
8AL .5 4E04A+ Alc%imilla) Anice) Comino dei prati) Betonica)
?inocc%io) 5perico) Lavandola) 8otellina) Pinguicola dper paH
rassiti:) Primola) Pioppo nero.
8ALA445E CG&4A15G0E 9contro le:+ Angelica) Arnica) Cardo
santo) Carlina) 1inepro) <osmarino) 4ormentilla) Valeriana.
8ALA445E .ELLA PELLE+ Abete bianco) Actea) Aglio) Aglio
orsino) Bardana) Beccabunga) Billeri) Biondella) Buglossa) CaH
lendola) Carlina) C%enopodio) Evonimo) ?rangola) ?umaria)
1ittaione) Licopodio) 8irtillo) &asturzio) &oce) Glmo) PulsaH
tilla) <abarbaro alpino) 0aponaria) 0emprevivo) 4%* svizzero)
Vincetossico) Viola del pensiero.
8ALA445E .5 PE44G+ Antennaria) Aro) Camedrio) Lamio albo)
8alva) Grtica) Pratolina) Primola) 0tella alpina) 4%* svizzero.
8ALA445E 86L5EB<5+ Borsapastore) Lamio albo) Lavandola)
8elissa) 8enta) 8illefoglio) Grigano) Patata) Pervinca) PinguiH cola)
Prezzemolo) Potentilla anserina) Euercia) <ovo di macH
cola) Prezzemolo) Potentilla anserina) Euercia) <ovo di macH
c%ia) 0alcerella) 4ormentilla) 6va orsina) Visc%io.
8ALA445E 0E006AL5+ Abete bianco) Bosso) Pino) Larice) 0aH
ponaria.
8A4<5CE 9dolori della:+ Calendola) Consolida maggiore) Erba
vetturina) Lavandola) 8arrobio) 8elissa) Grigano) Valeriana.
8ELA&CG&5A+ 1raziola) 5perico) Lavandola) Luppolo) 4imo
serpillo.
8E04<6A;5G&5+ Assenzio) Calendola) Capelvenere) Ciclamino)
Coreggiola) 1raziola) 5perico) Lampone) Lavandola) 8arrobio) 8illefoglio)
<osolida) <ovo di macc%ia) <uta) 0alvastrelH la) 0edano di monte) 4rifoglio
fibrino) Vincetossico.
la) 0edano di monte) 4rifoglio fibrino) Vincetossico.
85L;A 9malattie della:+ Agrimonia) Arnica) Carlina) Coreggiola)
?rangola) Lavandola) 8arrobio) <omice) 0aponaria) Verbena.
&A0G 9sangue da:+ Borsapastore) Consolida maggiore) 1allio gialH
lo) Grtica) Euercia.
&E<V5 9debolezza) malattie di:+ Abete rosso) Arnica) Betonica)
Cariofillata) 1enziana) Luppolo) 8elissa) Passiflora) Pioppo
nero) Primola) <uta) 4anaceto) 4iglio) Valeriana) Visc%io.
&EV<AL15E+ Aconito) Belladonna) 8adreselva) Passiflora) PulsaH
tilla) 0tramonio) Verbena.
GBE054e+ Asparago) ?ragola) <omice.
G00A 9debolezza di:+ &oce) Euercia) 0alice.
PA<AL505+ Aglio) Basilico) Alloro) Arnica) 8elissa) Primola.
PELLE) PE44G+ vedi 8alattie.
PA4E<ECC5+ vedi Calli.
P5A1NE+ Acetosella) Antennaria) Arnica) Aro) C%enopodio) ConH
solida regale) Edera) Larice) 0alcerella) 4asso barbasso) 4orH
mentilla) Verga doro.
P5E4<A 9mal della:+ Carlina) Coreggiola) Edera) Edera .terrestre)
1inepro) 1inestrella) Lino) Euercia) 4anaceto) 4iglio) Verga
doro.
PG.A1<A+ Borsapastore) ?ragola) 5mperatoria) Podagria.
PGL8G&5 9malattie dei:+ Edera terrestre) Lamio albo) Grigano)
Piantaggine) Poligala) Polmonaria) <omice) 0tella alpina.
PG<<5+ vedi Paterecci.
P6<1A&45+ Actea) Agarico bianco) Betonica) Bosso) Brionia) CaH
napa acquatica) Edera) Epitimo) Erba peperina) Erba vescicaH
ria) Evonimo) ?rangola) ?rassino comune) 1ittaione) 1razioH
la) 8orine) 0pino cervino) 4iglio) Vilucc%io bianco) VinceH
tossico.
P6&46<E+ 1respino dei campi) Piantaggine.
<A6CE.5&E+ Erba cornacc%ia) 8otellina) Grigano) Piantaggine)
Polipodio) Polmonaria) Euercia) 0ambuco) 4asso barbasso)
4%* svizzero) Verga doro.
<A??<E..G<5+ Ac%illee) Cipolla) ?iori di fieno 9&efrite:) 1ineH
pro) 5ssopo) 8otellina) Primola) 0ambuco.
<E&5 9mal di:+ Agrimonia) Cicoria selvatica) Coreggiola) Ebbio)
5perico) Verbena) Verga doro) Viola del pensiero.
<E68A4508G+ Abete bianco) Abete rosso) Aconito) Aglio) Aglio
serpentino) Agrifoglio) Alloro) Aro) Borrana) Brionia) CamoH
milla) Colc%ico) ?rassino comune) 5ssopo) Licopodio) Lino)
8orine) Glmaria 9dolori articolari:) Grtica) Pino) Pulsatilla)
<ibes nero) 0aponaria) 0olatro.
<5CG04546E&45+ Angelica) Avena) Biondella) Cardo santo) CreH
spino) Coda cavallina) .ente di leone) 1inepro) Lic%ene islanH
dico) 8alva) 8enta) 8illefoglio) &asturzio) 4ragoselino.
<5&?<E0CA&45+ Agave americana) <ibes rosso) <osa di macc%ia.
<50GL645V5+ Erba vetturina) ?umaria) Lino) Grigano) <omice)
0ambuco.
<G1&A+ Brionia) Gleandro) <anuncolo di palude) 4anaceto)
Veratro.
<G0GL5A+ Bardana) ?iori di fieno) 8otellina) Pulsatilla.
0C5A45CA+ Acconito) Lappio) Gntano) Vescicatori) Verbena.
0CG<B64G+ Abete bianco) Basilico) Beccabugna) Coclearia) CreH
spino) Lampone.
0CG44A46<E+ Bardana) 1allio giallo) 1respino dei campi) 5periH
co) Glio dolivo) Patata.
0C<G?GLE+ Borsapastore) Brionia) Calendola) ?iori di fieno) LaH
mio albo) Lavandola) &oce) Euercia) 0crofularia) 4rifoglio
fibrino.
0P64G .5 0A&16E+ Cinquefoglio) Edera terrestre) Epatica) PoH
tentilla anserina) Euercia) 4%* svizzero.
04545CNE;;A+ Barbabietola) ?ragola) ?rangola) Polipodio.
0458GLA&45+ Lavandola) 8elissa) 8otellina) Pervinca.
04G8ACN5C5+ Ac%illee) Alloro) Angelica) Biondella) Calendola)
Camomilla) Erba fragolina) ?inocc%io) 1enip-) 5ssopo) 8elisH
sa) Poligala) 4iglio.
06.G<5?E<5+ Abete bianco) Alloro) Amarella) Antennaria) BardaH
na) Borrana) Bosso) Calendola) Camomilla) Caprifoglio) .ulcaH
mara) ?umaria) 1inepro) Polmonaria) Primola) Pulsatilla)
Euercia) <ibes nero) 0ambuco) 0edano di monte) 4asso barH
basso) 4iglio) 4imo serpillo) 4ragoselino) Vilucc%io bianco)
Vincetossico.
4A1L5+ Ciclamino) Cicuta rossa) Consolida maggiore) Erba vetturiH
na) Piantaggine) Pinguicola.
4G&5C5+ Biondella) Camomilla) Cariofillata) Erica) ?umaria) 1eniH
pi) 1enziana) 5ssopo) Lavandola) Lic%ene islandico) 8arrobio)
8elissa) 8enta) 8illefoglio) 8irtillo) Prugnolo) 0tellina odoroH
sa) 4%* svizzero.
4G&05LL5+ ?ieno greco.
4G00E+ Altea) Anice) Basilico) Belladonna) Borrana) Carota) CastaH
gno) Consolida regale) Edera terrestre) ?arfaraccio) ?iordaliso)
1iusquiamo) 5mperatoria) 8alva) 8arrobio) Grigano) PapaveH
ro) Patata) Piantaggine) Poligala) Polipodio) Pratolina) PrimoH
la) <osalida) 0alvia) 4asso barbasso) 4%* svizzero) Veratro)
la) <osalida) 0alvia) 4asso barbasso) 4%* svizzero) Veratro)
Viola mammola.
468G<5+ Acetosella) Aglio) Agrifoglio) Agrimonia) Bardana) BorH
sapastore) Brionia) Carlina) Coda cavallina) Edera) Erba di 0.
Barbara) ?iori di fieno) Larice) 8alva) 8illefoglio) PiantaggiH
ne) 0alvia.
6LCE<5+ Acetosella) Agrimonia) Bardana) Betonica) Cavolo) CicuH
ta rossa) Calendola) Consolida maggiore) Edera) ?arfaraccio)
?ieno greco) Larice) &occiolo) Piantaggine) 0alice bianco) 0emH
previvo) 4asso barbasso) Veratro.
6<5CE85A+ Avena) Coda cavallina) ?ragola) 1ranoturco) Limone)
8elo.
VA<5C5 9vene varicose:+ Agrimonia) Cavolo) Edera) 8illefoglio)
&occiolo.
VE&4<5CGLG 9disturbi) mal di:+ Abete bianco) Biondella) CalenH
dola) Carlina) Ciclamino) Coclearia) Eufrasia) 1inepro) LavanH
dola) <osmarino) Euercia.
VE<.6<E P<58AVE<5L5+ Bardana) Beccabunga) Betonica) BorH
sapastore) .ente di leone) Edera terrestre) 8illefoglio) &asturH
zio) Grtica) 0alvastrella.
VE<85?61N5+ Aglio) Antennaria) Aro) Assenzio) Betulla) CarliH
na) Ciclamino) ?elce masc%io) ?rangola) 1enziana). 1raziola)
8elagrano) <osa di macc%ia) 0antoreggia) 0antolina) 4anaceH
to) 4ormentilla) ;ucca.
VE<4515&5+ Biancospino) Comino dei prati) 0antoreggia.
VE0C5CA 9dolori) infiammazioni della:+ Barbabietola) Consolida
regale) ?iori di fieno) 1inepro) Piantaggine) Pulsatilla) 4annaH
ceto) Verga doro.
VE0C5CA4G<5+ Anemone dei bosc%i) Epatica) Lappio) <anuncoH
lo di palude) Viorna 9Vitalba:.
VG8545V5+ Agarico bianco) Brionia) Campanelline) Evonimo)
Peonia) Pulsatilla.

Potrebbero piacerti anche