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ALLOMBRADELLAPIEVE
GI ORNAL E DI COMUNI T DEL L E PARROCCHI E DEL L UNI T PASTORAL E
SANCTA MARI A AD UNDAS
Ha posto la sua dimora in
mezzo a Noi !
4 - Editoriale
don Fabio Peli
5 - Una nuova avventura
pastorale
don Fabio Peli
La vita dellU.P.
6 - Volti e Maschere
Prof. Giovanni Ghidinelli
7 - La maschera della
paura
Emma
8 - Pagine svelate
Federica Bolpagni
Le notizie dalle
parrocchie
da Capovalle:
10 - La compagnia
teatrale
Albertina
11 - 4 Novembre 2012
L.M.
12 - Si sono uniti nel
nome del Signore
12- Ci attendono nella
casa del Padre
da Idro:
13 - Festeggiamo San
Michele
Gr.An.O.Undas
14 - Incontri per
preadolescenti
Sara Righetti
14 - Sono rinati nello
Spirito di Dio
14 - Ci attendono nella
casa del Padre
2
Natale 2012
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2,00 t a copla.
da Ponte Caffaro:
15 - Saluto al nuovo
parroco
La comunit di Ponte Ca!aro
16 - Benvenuto nella
nostra materna!
Le insegnanti
17 - Cinema digitale
Lo Sta! - Cinema Aurora
18 - Il presepio ...
...tradizione e amore
19 - Sono rinati nello
Spirito di Dio
19 - Ci attendono nella
casa del Padre
da Treviso Bresciano:
20 - La festa della
terza et
Unanziana
22 - Festa di inizio
anno catechistico
Ambra e Alessia
23 - Io, Martino
Una fedele
24 - Storia di un coro
TiE!e
26 - Festeggiamo i 30!
Luciana
27 - il Coro
Parrocchiale
Una corista
27 - Sono rinati nello
Spirito di Dio
27 - Ci attendono nella
casa del Padre

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Ha posto la sua dimora in mezzo a noi
Editoriale
sempre bello iniziare un nuovo anno
liturgico con lAvvento ed il Natale,
poich ci giunge un messaggio che
caratterizza il cuore di Dio, ci comunica
con chiarezza e determinazione ci che
Lui e ci che Lui vuole: Egli non vuole
stare solo e distante da noi, ma desidera
vivere per noi e con noi. Per questo si
fatto carne ed ha posto la sua dimora in mezzo a
noi (Giovanni 1,14).
La chiesa e la liturgia esprimono in molti
modi questa vicinanza di Dio, in Ges. A
partire da san Francesco, lIncarnazione
ci viene espressa in modo tanto diretto e
tanto umano dal Presepe che, lo spero
tanto, non manca di accompagnare le
nostre famiglie nel periodo Natalizio.
La capanna con la Nativit e i vari
personaggi che la tradizione ci ha
lasciato, trovano spazio tra le nostre cose
quotidiane, in cucina, in salotto, nellatrio
della casa. Ad indicare che il Signore
v i e ne a v i s i t a r e l a no s t r a
quotidianit; noi vogliamo accoglierlo
nelle nostre famiglie, afnch Egli porti la
sua Parola buona e lieta nelle nostre case.
Con la sua presenza, lessere a tavola ogni
giorno, lo stare assieme di marito e
moglie, di genitori e gli, lo stesso lavoro
prezioso delle nostre mamme e nonne,
tutto diventa occasione per vivere i valori
di Ges, Parola fatta carne, venuta ad
abitare in mezzo a noi.
Ma il Presepe lo costruiamo anche per le
strade dei nostri paesi e anche nelle
nostre chiese, casa comune delle nostre
comunit parrocchiali.
Che bello se questanno i nostri presepi
esprimessero limportanza della comunit
e della vita familiare che dobbiamo
riscoprire sempre pi attorno alla Mensa
della Parola e alla Mensa dellEucaristia,
soprattutto nel giorno del Signore. Di
domenica in domenica, Pasqua della
settimana, ci viene offerta una Parola,
quella del Vangelo, quella del Verbo fatto
carne. Una Parola che vuole abitare in
mezzo a noi, una Parola che gioia, che
vita e che d un senso al nostro
camminare. Una Parola buona in mezzo
alle poche o tante parole amare della
settimana e dei giorni. E poi ci viene
offerto un Pane, lo stesso Corpo del
Signore, un Pane buono, che d forza,
in mezzo ai pochi o tanti bocconi
indigesti che dobbiamo ingoiare.
Il Signore Ges vuole abitare in mezzo a
noi e lo fa non solo a Natale, ma ogni
giorno, soprattutto di domenica quando
la comunit si ritrova per lo spezzare del
Pane, per lEucaristia.
Il Signore viene a visitarci e a posare la
sua tenda in mezzo a noi;
Dobbiamo esserci tutti ad accogliere il
Signore Ges, perch ne abbiamo
bisogno tutti, ed Egli non fa distinzione di
persone. Accoglie tutti, indistintamente,
con gioia. Accogliamo il suo invito.
Sarebbe peccato perdere lappuntamento
con un Uomo, che anche Dio, di questa
portata!
Buon Natale.

don Fabio
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Una nuova avventura pastorale
Novit dellUnit Pastorale
Don Fabio Peli
Carissimi, colgo anche loccasione per salutare in modo particolare la comunit
di Ponte Caffaro, che per la prima volta accoglie la mia parola come pastore di
questa comunit.
Dal 7 di Ottobre sono arrivato in mezzo a voi e insieme ci apprestiamo a vivere
una nuova avventura pastorale, con le altre parrocchie che gi costituiscono
lunit pastorale Sancta Maria ad Undas.! Pi parrocchie, un unico intento:
seguire Cristo, via, verit e vita, e crescere nellunit tra di noi, per essere un cuor
solo e unanima sola, come ci insegnano gli Atti degli Apostoli (Atti 2, 32 ss.).
Ogni cambiamento porta con s alcune difcolt di adattamento, ma nello stesso
tempo ricchezze; aiutiamoci a vicenda, nel dialogo e nella comprensione
reciproca. Non abbiamo in mente di fare cose straordinarie. Con tanta semplicit
abbiamo il desiderio di vivere il nostro ministero di preti: annunciando il Vangelo,
lieta notizia, celebrando i Sacramenti e offrendo il nostro tempo per lascolto, ad
imitazione di Cristo, buon pastore, portando con voi le gioie e le fatiche della vita.
Accogliamo linvito costante alla mensa della Parola e dellEucaristia, non
lasciamoci sfuggire le occasioni per conoscere il grande tesoro della Parola,
vivendo in sintonia con essa.
Senza la carit siamo vuoti, ci suggerisce san Paolo. Se vogliamo camminare sulla
via della santit, abbracciamo anche noi il Vangelo del servizio, della carit e
dellamore. Il nostro camminare insieme, vissuto nel rispetto della Vita,
nellascolto della Parola e nella partecipazione
allEucaristia, sempre animati dalla carit, sia un
cammino evangelico, umano e cristiano: un cammino
di santit.
Come sapete inoltre in questi giorni si unito a noi
sacerdoti gi presenti, don Bruno, don Francesco e
don Fabio, anche don Eugenio Panelli, che ritorna a
casa, essendo originario di Ponte Caffaro.
A lui auguriamo ogni bene, perch il nostro essere
insieme, nellannuncio di Cristo, possa portare
abbondanti frutti di grazia alle nostre comunit.
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Volti e Maschere
Percorso per adolescenti e giovani
Prof. Giovanni Ghidinelli
Le nostre comunit parrocchiali, per questanno pastorale, sono invitate
dal vescovo Luciano a riettere sul tema Cerchiamo il tuo volto. La Chiesa
bresciana dal Concilio al Sinodo sulle unit pastorali. Pertanto, nel progettare i
percorsi per gli adolescenti e i giovani, ci parso opportuno considerare
quali siano gli ambiti in cui i ragazzi oggi sono invitati a cercare e
mostrare il volto di Cristo nella loro quotidianit e quali invece gli ostacoli
concreti che incontrano. Ci sembrato dunque interessante soffermarci
su unimmagine che da sempre crea fascino e mistero, ma anche timore e
ambiguit la maschera! Qualcosa di apparentemente semplice, ma che
occulta il volto e non permette di scorgerne i tratti: unaggiunta che
nasconde lautenticit di chi ci sta di fronte. Ci siamo chiesti cos quali
siano le maschere che un ragazzo incontra o indossa nel proprio vissuto
ed abbiamo deciso di approfondire in particolare cinque grandi
tematiche, nella certezza che - come diceva gi nel 1844 Alexandre
Dumas nel suo I tre moschettieri - Ogni falsit una maschera, e per quanto la
maschera sia ben fatta, si arriva sempre, con un po di attenzione, a distinguerla dal
volto. Riettere dunque su alcuni ambiti di nzione per ripercorrere il
cammino compiuto dal termine stesso prosopon (maschera in greco) che,
dopo essere diventato persona in latino (ci attraverso cui risuona la voce:
per-sonare), con il cristianesimo ha assunto un signicato del tutto nuovo:
luomo come spirito incarnato, come immagine di Dio, come suo vero
volto. Un itinerario a tappe che dal personaggio cerca di condurre alla
persona:
BEAU VISAGE - la maschera della bellezza
SCREAM & C. - la maschera della paura
SAPORE DI VITTORIA - la maschera del successo
POKER FACE - la maschera del divertimento
CAMUFFATO AMORE - la maschera dei sentimenti
Questa proposta caratterizzata da due percorsi: Face or mask, per gli
adolescenti dai 14 ai 16 anni, e Gi le maschere, per i giovani dai 17 ai 25
anni. Sono previsti momenti comuni, con un venerd sera al mese in cui
tutti si ritrovano presso lOratorio di Idro per vivere insieme la cena,
lincontro e alcune attivit, ma anche serate distinte: per gli adolescenti
un appuntamento settimanale nelle singole parrocchie, mentre per i
giovani unesperienza mensile di approfondimento alla scoperta di alcuni
testimoni signicativi. Ci auguriamo che possano essere occasioni
preziose per riscoprire qualcuno dietro la maschera che forse gli abbiamo
attribuito troppo presto e per meravigliarsi ancora nel riconoscere gli altri
come volto che si riempie della voce stessa di Cristo, amplicandone la
presenza e rendendola tangibile.
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La parola ai giovani
La maschera...della PAURA
Emma
Maschera. Una parola che ci riporta alla mente
le feste, i teatri, i circhi, eventi speciali durante i
quali ci si traveste da qualcun altro, da qualcosa
daltro.
Ma siamo cos certi che la maschera non sia
presente quotidianamente nella nostra vita?
Noi giovani e adolescenti stiamo cercando di
scoprirlo riettendo sulle varie maschere che
indossiamo consapevolmente o meno, tutti i
giorni.
Nel mese di novembre abbiamo affrontato in
particolar modo il tema della maschera della
paura partendo dal discorso di Giovanni Paolo
II, compiuto in occasione dellinizio del suo
ponticato, il quale ci sprona a non aver paura
e ad aprire, anzi a spalancare le porte a Cristo.
Noi giovani, per entrare ancor pi nel vivo del
tema che stiamo trattando, ci siamo spostati alle
por t e di Br es c i a per as c ol t ar e una
testimonianza che ci ha fatto emozionare e
pensare a ci che la paura pu signicare per
noi e per le persone che abbiamo intorno.
Siamo stati ospitati da una coppia che lanno
scorso ha subito una perdita importante: il glio
33enne, appassionato di kayak, morto nelle
acque di un ume californiano mentre, con
alcuni amici, praticava il suo sport del cuore.
I genitori ci hanno raccontato vari aneddoti
riguardanti la sua infanzia dai quali abbiamo
scoperto che, gi da bambino dimostrava di
non aver tanta paura e, il poco timore che, in
qualche circostanza, gli si presentava, era
certamente un'occasione per mostrare la sua
forza interiore capace di affrontare qualsiasi
cosa. Crescendo, ha continuato a voler
controllare la paura praticando il kayak, anche
se il timore che a lui mancava era nei cuori dei
genitori ogni volta che usciva di casa.
Questo suo atteggiamento nei confronti della
paura, lo si notava anche nei vari ambiti della
vita: nel suo lavoro di sioterapista non
permetteva alle persone di lasciarsi vincere
dalla malattia, ma offriva loro occasioni per
ricominciare.
Queste parole, per noi giovani, possono
sembrare difcili da comprendere, forse perch
la paura al giorno doggi ovunque.
Non sapere cosa la vita abbia in serbo per noi,
temere di non riuscire a realizzare i nostri
sogni, o addirittura di non avere sogni, sono
pensieri che ci spaventano e spengono
lentusiasmo che in noi. Forse bisognerebbe
togliere la maschera della paura, e non pensare
ad essa come ad un ostacolo per il nostro
cammino, ma come unopportunit per capire
ci che in realt siamo chiamati a compiere.
Vorrei concludere riportando le parole di
Giovanni Paolo II, pronunciate nel discorso
sopracitato:
Oggi, cos spesso luomo non sa cosa si porta dentro,
nel profondo del suo animo, del suo cuore. Cos spesso
incerto del senso della sua vita su questa terra. invaso
dal dubbio che si tramuta in disperazione. Permettete,
quindi vi prego, vi imploro con umilt e con ducia
permettete a Cristo di parlare alluomo. Solo lui ha
parole di vita, s! di vita eterna.


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Pagine svelate
Le edicole votive: alcuni esempi in
territorio anfese
Federica Bolpagni
Quelle che comunemente vengono indicate come santelle, o con un altro termine dialettale sancete,
sono invece correttamente denominate edicole votive. Questo termine stava ad indicare in origine
delle vere e proprie piccole cappelle, contenenti delle immagini sacre, realizzate dalla comunit
oppure da singoli individui o famiglie. In
seguito il termine pass ad indicare
anche delle rafgurazioni ospitate in
semplici strutture murarie con vani e
nicchie rettangolari o semicircolari
oppure dipinte direttamente sul muro di
una casa o di un edicio. Gi in periodo
romano esistevano dei piccoli tempietti
di questo genere, aediculae appunto, in
cui erano rafgurati i Lares, cio le
divinit protettrici della famiglia; anche
lusanza delle rafgurazioni su parete
molto frequente nel mondo romano,
basta pensare agli esempi pompeiani.
I l l o r o u s o s i d i f f o n d e p o i
successivamente, a partire dal periodo
medieval e. Le nal it di queste
realizzazioni erano quelle di celebrare
la gura rappresentata e di ottenere
aiuto, secondo una funzione che poteva
essere apotropaica o semplicemente
protettiva. Le edicole nascevano per la
volont di privati cittadini che, in tal
modo, chiedevano lintercessione e la
protezione dei santi o come ex-voto per
grazia ricevuta, oppure creazioni dovute alla volont dellintera comunit. Spesso erano
accompagnate da decorazioni, addobbi oreali o grate in ferro battuto. Comunicavano un
messaggio semplice e salvico a chi le vedeva, percorrendo quelle strade a piedi o su un carro. Le
edicole avevano un valore non solo come luoghi sacri, ma come veri e propri punti di incontro, posti
pubblici di adorazione divina, stazioni sempre aperte e libere, esposte notte e giorno ai devoti, che
esprimevano i sentimenti e le speranze del popolo.
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Si trovavano anche ai crocicchi delle antiche vie rurali, per accompagnare il fedele nella scelta
della via giusta e sicura, lungo le vie maestre e i percorsi delle processioni.
Il soggetto poteva essere vario ma liconograa preferita era senza dubbio quella della
Madonna. Spesso possibile ritrovare le modalit di rafgurazione proprie dellicona e delle sue
tipologie.
La Vergine rappresentata quasi sempre con il bambino cio come Theotkos, Madre di Dio,
appellativo usato abitualmente nella Chiesa bizantina, che le viene conferito dal Concilio di
Efeso nel 431. Molto diffusa ad esempio la Kiriotissa, la Signora, che prevede la descrizione
della Vergine in trono e costituisce una delle sue pi antiche rappresentazioni. La Vergine
indossa il chiton, una tunica, l'imation, una veste di colore blu, a rappresentare la natura divina, e
ha le spalle ed il capo coperte da un manto, il maforion, su cui spiccano tre stelle, una sul capo ed
una su ciascuna spalla a signicare la perpetua verginit: prima, durante e dopo il parto. Questo
ha in genere un colore rosso che sta ad indicare la natura umana di Maria.
Nel nostro territorio sono numerose le edicole votive presenti, che risalgono a vari periodi
storici. Molto interessanti sono gli esempi anfesi. Abbiamo infatti, collocate a poca distanza
luna dallaltra, la presenza di due rafgurazioni da notare. Lambisce il sagrato della
parrocchiale di San Pietro, riproponendone il concetto originario di sacratum, cio recinto sacro,
ledicola rafgurante la Vergine Maria con le anime dannate e san Giovanni Battista,
collocabile tra XVII e XVIII secolo, in cui evidente la bipartizione tra la dimensione della
salvazione in alto, occupata dalla Vergine e dal santo intercessore, e quella della dannazione in
basso, popolata da gure umane tra le amme. Pi semplice dal punto iconograco, ma
certamente pi rilevante da quello artistico, licona rafgurante la Madonna con bambino di
casa Seccamani-Braga, in cui viene proposta la Kiriotissa. Limmagine, chiaramente datata al
1519, si presenta rafnata dal punto di
vi s t a t ecni co- s t i l i s t i co: i nf at t i
avvicinabile ad alcuni dipinti murali
presenti nella pieve di Santa Maria ad
Undas. In particolare da evidenziare il
legame con la Madonna in trono con
bambino e altri santi, presente sulla
parete della prima campata di sinistra.
Ledicola votiva anfese, in questottica,
assume una grande rilevanza perch si
tratterebbe di un opera con una
datazione abbastanza precoce, tanto da
poter essere indicata, con una certa
cautela, come opera capola di un artista
che si muove tra Idro, Renzano di Sal,
Ro Volciano, Polpenazze ed Eno, artista
attorno al quale sono attualmente in
corso delle ricerche.
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da Capovalle
La Compagnia Teatrale
Albertina
Questanno ricorre il ventesimo anno di
formazione della compagnia teatrale di
Capovalle, questa l occasione per
ripercorrere il cammino fatto.
la curiosit che in un primo tempo porta
alcuni componenti ad iniziare le recite e
proseguire con entusiasmo, cos inizia
lattivit artistica.
La vita del paese con le sue dinamiche, le
sue fatiche, le gioie, le sofferenze, prende
forma con la compagnia teatrale nelle sue
espressioni artistiche.
Larmonia e la sintonia dei vari attori
fondamentale, nella ricerca costante e
continua di brani da proporre, di volta in
volta alla popolazione di Capovalle e
dintorni.
Lapprezzamento del pubblico a questo
tipo di proposta determinante per il
proseguo della stessa, la titubanza dei
primi passi lascia spazio alla euforia di
proporre nuove commedie che lasciano
unimpronta indelebile nel pubblico che
accorre alle varie rappresentazioni, sempre
attento ed ansioso ogni anno di vederne di
nuove.
Questa la via percorsa in tutti questi
anni, e queste sono state le scelte che
ancora oggi continuano a dare un
signicato al nostro recitare e allo stare
insieme.
Anche questanno stata rappresentata
una divertente commedia dialettale. La
prima si svolta nelle serata del 15 agosto
a Capovalle ed stata molto gradita dal
pubblico che accorso numeroso ed
rimasto entusiasta.
Quest o nost ro i mpegno ha come
obbiettivo una nalit beneca, per
questo motivo che stata messa in scena
anche a Turano di Valvestino, Idro e Ponte
Caffaro, queste ultime in favore della
associazione trentina aiutiamoli a vivere
che si impegna ad ospitare nelle famiglie i
bambini bielorussi.
Sperando di poter proseguire nonostante i
vari impegni personali di tutte le persone
che si prodigano a realizzare queste
rappresentazi oni , ci auguri amo di
cont i nuare a port are moment i di
spensieratezza e allegria.
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da Capovalle
4 Novembre 2012
L.M.
Da sempre a Capovalle viene riproposta da parte dellAssociazione
Combattenti e Reduci del paese la ricorrenza del 4 novembre a
ricordo dei caduti di tutte le guerre ed in loro suffragio viene
costantemente celebrata la messa festiva.
Con il passare degli anni le la dei nostri reduci si sono ridotte al
classico lumicino. Per questo motivo lAssociazione Museo Reperti
bellici di Capovalle, in collaborazione con lAmministrazione
Comunale ed altre associazioni, ha ben pensato di creare un
momento di riessione sotto il titolo di MAI PI LA GUERRA,
proponendo brani tratti da diari scritti da militari al fronte: gente
comune come tutti noi, sradicata dal proprio ambiente in funzione di
unobbedienza cieca e fedele ad un ideale loro inculcato: il servizio alla
Patria.
La nalit delle letture e delle canzoni (moderne ma in tema) stata
principalmente quella di far capire alle giovani generazioni - la nostra
chiesa era gremita di giovani !! lassurdit di una guerra, la stupidit
di un orrendo massacro dettato da persone che hanno il potere
temporale sugli esseri umani e che contemporaneamente sono
vinte dallodio e dalla bramosia di fama.
La moglie a casa con i gli che aspetta il ritorno di un uomo vivo -
recita una delle canzoni - Di un eroe morto che se ne fa ? Con la
medaglia al valore...non si mangia!
Leggere i brani scritti da soldati, oltretutto di diverse nazionalit, ha
maggiormente dimostrato lassurdit di tutti i conitti. Austriaci, Russi,
Tedeschi, Francesi, Italiani, ecc. ecc. hanno combattuto (e
combattono) ognuno per la propria Patria, per la propria supremazia,
per il proprio credo ma...da che parte sta la giustizia !?! Chi ha
ragione??? Ecco latroce, vera, assurdit di tutte le guerre!!!
Dimostrazione efcace della partecipazione attenta alla riessione
durata peraltro quasi 50 minuti stato il fatto che anche i bimbi
delle elementari erano tutti attenti e taciturni: quasi immedesimatisi in
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Ci attendono nella Casa del Padre...
Fucina Bortolo
* 13.05.1944
! 15.10.2012
Graziotti Santa
* 19.01.1926
! 19.10.2012
Sara e Omar
il 05.05.2012
Si sono uniti
nel nome del Signore...
Lombardi Caterina
* 20.06.1930
! 21.04.2012
Righetti Santa
* 19.01.1926
! 11.06.2012
Righetti Lina
* 26.02.1921
! 21.10.2012
quel lontano soldato che scriveva alla sua famiglia dalla trincea lettere tanto accorate e
ricche di sentimento.
Dopo la Santa Messa stato poi il momento del conferimento, da parte del Sindaco, della
Croce al merito ad uno dei combattenti-reduci.
Ringraziamo il Buon Dio: Capovalle vanta ancora la presenza viva di Reduci che possono
testimoniare quanto sia deleteria la guerra e quanto sia invece beneca, ed auspicabile per
tutti i popoli, LA PACE!!!
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da Idro
Festeggiamo San Michele
Gr. An. O. Undas
Anche quest'anno la comunit di Idro
ha voluto ricordare il suo patrono San
Michele Arcangelo dedicandogli due
giorni di festa. La sera di sabato 29
settembre si celebrata la Santa Messa
in suo onore con la presenza di
Monsi gnor Gi anf ranco Mascher,
allietata dai canti del coro Altre
Armonie, a cui seguito un rinfresco
in oratorio e una festa organizzata dai
ragazzi, durante la quale si colta
l'occasione per salutare e ringraziare
don Ricardo Casanova, che ha prestato servizio quest'estate
come diacono nella nostra unit pastorale.
Il giorno seguente i festeggiamenti sono proseguiti con un
pranzo in compagnia a base di spiedo, a seguito della Santa
Messa.
Nel pomeriggio erano stati preparati dei giochi per i pi piccoli
che, a causa del maltempo, sono stati eseguiti solo in parte. A
merenda, a tutti sono state offerte le torte che avevano preso
parte alla gara indetta per questa giornata e che erano state
valutate da una giuria composta da grandi e piccini. In
conclusione della giornata si tenuta l'estrazione della lotteria,
che ha assegnato vari premi ai pi fortunati. Queste due
giornate sono state intense e particolarmente partecipate: un
grazie speciale a tutti gli organizzatori.
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da Idro
Incontri per preadolescenti
Righetti Sara
E anche quest'anno, con la ripresa della scuola, sono iniziati gli
incontri dei ragazzi di seconda e terza media, ma con modalit
completamente diverse. La domenica sera partecipiamo tutti insieme
alla Santa Messa e poi andiamo in oratorio per il ritrovo. Affrontiamo
argomenti a loro vicini, come la crescita, il credere in se stessi,
l'amicizia, etc.. Tutto ci lo facciamo proponendo dei passi della
Bibbia che trattano questi temi, per fargli comprendere che la Parola
di Dio non cos complicata e lontana dai giorni nostri.
Ormai i ragazzi sono cresciuti e non hanno pi voglia di essere trattati
da bambini, per questo c' anche la possibilit di cenare insieme e di
condividere un po' di tempo tra tanta allegria e tante risate.
Sono ragazzi pieni di energie e vitalit (a volte troppa), per devo
ammettere che sono davvero contenta di poterli conoscere meglio e di
poter intraprendere un "pezzo" di strada insieme a loro.
Ci attendono nella Casa del Padre...
Gafforini Ettore
* 01.07.1921
! 09.11.2012
Bonardi Ida
* 17.06.1925
! 11.10.2012
Righetti Dolores
* 07.08.1942
! 01.11.2012
Silvestri Luisa
* 29-04-1930
! 06-05-2012
Sono rinati
nello Spirito di Dio...
Giori Lorenzo e Martina
Battezzati il 30.09.2012
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da Ponte Caffaro
Saluto al nuovo Parroco Don Fabio
La Comunit di Ponte Ca!aro
Carissimo don Fabio,
Benvenuto tra noi. Da tutta la parrocchia un abbraccio caloroso e
cordiale.
Come un buon padre di famiglia, quando viene a mancare una
forza nel suo ambito, si rimbocca le maniche e a chi nel bisogno
porta il suo sostegno e sprona gli altri componenti a fare altrettanto,
cos noi ti vediamo come il buon pastore della nostra comunit,
perch hai visitato il nostro paese e ti sei fermato tra noi. Il Vangelo
insegna che chi possiede Ges pronto a soccorrere i fratelli
spandendo unit e pace intorno a s.
La nostra Chiesa ti apre le sue porte e il suo cuore, ti rivela la sua
fede e le sue devozioni, ti fa presente le sue belle realt educative e di
volontariato dentro ai problemi e alle opportunit che viviamo.
Da soli non siamo niente, non andiamo da nessuna parte in questi
tempi complessi e difcili, materialmente e spiritualmente. La tua
presenza di pastore, don Fabio pur se condivisa con gli altri paesi del
lago, per noi attesa di amicizia coi giovani, della guida delle
famiglie, della consolazione degli ammalati e anziani, dellesecutore
di progetti avviati e promotore di altre buone iniziative. Le
esperienze, le idee, la fede dei paesi vicini ci permetteranno di capire
pi in profondit il Vangelo, di crescere maggiormente in una fede
autentica, di diventare pi amici e pi fratelli.
Ti richiesto molto, ne siamo coscienti, in cambio possiamo
assicurarti la collaborazione e laiuto di tutti secondo la propria
capacit.
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da Ponte Caffaro
Benvenuto Don Fabio nella
nostra materna !
Le insegnanti della Scuola Materna di Ponte Ca!aro
Tanto ti aspettavamo
per stringerti la mano.
E quando nalmente sei arrivato
tanta ducia ci hai ispirato.
bello quando ci vieni a trovare,
anche solo per sapere se c bisogno di fare,
e per i bambini sei diventato una gura presente
tanto che sarebbero in grado di riconoscerti
in mezzo ad altra gente.
La nostra scuola aveva bisogno di un nuovo presidente,
perch non facile gestire questo Ente
e tu collaborando con l amministrazione
hai gi saputo affrontare ogni situazione.
Anche noi maestre non possiamo che ringraziarti,
perch con la tua pacatezza e
tranquillit,
ci sosterrai in ogni difcolt.
Non dobbiamo per scordare
che tante sono le cose da fare,
e se non avessimo avuto genitori
disponibili a collaborare,
non avremmo potuto tante cose
realizzare.
Auguriamo buon Natale e Felice Anno
nuovo a tutti,
con la speranza che ci doni buoni frutti.
LAVORO PREPARATO DAI BAMBINI DELLA SCUOLA MATERNA
PER LARRIVO DEL NUOVO PARROCO
Manifestiamo la gioia per la tua presenza,
don Fabio, perch, consentici di dirlo,
sei il sorriso di Dio che sempre si
prende cura degli uomini attraverso la
benevolenza della tua missione in mezzo
a noi. Buon cammino, don Fabio,
insieme a noi.
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da Ponte Caffaro
Cinema...digitale!
Lo sta! - Cinema Aurora - Ponte Ca!aro
www.cinema-aurora.it
simone@cinema-aurora.it
Come per la pellicola fotograca,
anche la pellicola cinematograca
oramai sparita; questo prezioso rotolo
di celluloide che per tanti anni ci ha
accompagnato ancor prima che la
televisione entrasse nelle case delle
famiglie, stato sostituito dal suo
equivalente dell'era digitale.
Per evitare tecnicismi e semplicare il
nuovo metodo digitale, in modo che
t ut t i possano capi re, possi amo
paragonare il nuovo supporto da
proiezione ad un semplice DVD.
In realt un sistema ben pi
complicato, per un totale di circa
#70.000.
Il protrarsi della crisi economica, ma
soprattutto la ormai sicura crisi che sta
vivendo gi da anni il mondo del
cinema, rende sicuramente difcile il
rientro di questo investimento.
Il nostro staff si ritrovato a dover fare
una scelta difcile, credere in un
grande investimento economico per la
nostra sala, o chiudere denitivamente.
La nostra scelta stata quella di
crederci.
Da settembre 2012, siamo quindi
dotati di un moderno sistema di
proiezione digitale, che presenta molti
fattori positivi, primi fra i quali l'ottima
qualit dell'immagine e la profondit
del suono, il tutto a favore di
un'esperienza cine-ludica di un livello
nettamente superiore. La nostra sala
pu vantare attualmente di superare
qualitativamente molti multisala o
monosala.
Anche per questa stagione le proiezioni
saranno tre: il sabato, la domenica e il
luned sempre alle 21, a cui si
aggiungeranno, ogni tanto, delle
proiezioni pomeridiane, quando sono
in cartellone i cartoon per i pi piccoli.
I p r e z z i d e i b i g l i e t t i s o n o
concorrenziali: 6 euro lintero, 4 il
ridotto (minori di 14 anni).
Il Cinema Auora si aggiudicato un
nanziamento regionale di 37 mila
euro, di cui 9 mila a fondo perduto.
La cifra da coprire comunque molto
alta ma, anche se con non poche
difcolt, condiamo di trovare il
modo di reperire la cifra mancante; del
resto vogliamo tutti che il Cinema
Aurora continui il suo storico operato
offrendo un servizio per tutta la
Comunit.
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da Ponte Caffaro
il Presepio...Tradizione e amore!
Comincia cos, davanti agli spogliatoi del
campetto vicino alla Chiesa, movimenti e luci
nelle serate fredde di novembre, in un rituale che
si ripete da tantissimi anni, persone operose che si
muovono in silenzio.
Arrivano poi di sabato, tanti, gli alpini ed in
quattro e quattr'otto, montano la tettoia ed i due
abeti ai lati.
Ed ecco giungere il 25 dicembre e quella porta
magicamente si apre ad un paesaggio rustico, di
vita modesta, con i personaggi che hanno abitato
per millenni le nostre valli: il pescatore, il
Poesia Natalizia
per bambini e grandi
"La pecorella nera"
In un presepe di menta e di mughetti
con cometa, capanna e angioletti
una pecorella c'era, tutta ricciuta e nera
ma tanto, tanto nera che si confondeva
col buio della sera.
Povera pecorina, nessuno le diceva:
"ma quanto sei carina!"
Anzi un certo Pastore
con una smora di orrore
"sei troppo nera" gli grid
e dalle altre pecore l'allontan.
Ma un cherubino dal grande cuore
ebbe piet di Lei e con amore
la port no alla capanna
dove c'era Maria, tenera mamma,
dove c'era Giuseppe
dove c'era un bambinello
dalla mano delicata, con l'ombra
della croce gi segnata.
taglialegna, la lavandaia, il panettiere, la
massaia, il pastore, il gregge, le luci nelle casette
fatte ad arte; la amma nel fuoco, il ruscello
con il mulino, e l nella mangiatoia il
Bambinello con Maria e Giuseppe, a ricordarci
che ogni anno rinasce per portare l'amore nei
nostri cuori, anche attraverso l'alternarsi della
notte e del giorno del nostro Presepio.
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Ci attendono
nella Casa del Padre...
Benini Aurelio
* 07.09.1922
! 15.08.2012
Care Bruno
* 14.02.1934
! 28.08.2012
Melzani Isolina
* 21.04.1924
! 01.11.2012
Melzani Cecilia
* 09.02.1936
! 19.11.2012
Melzani Gianfranco
* 28.11.1934
! 21.11.2012
Fontana Agostino
* 24-10-1940
! 01-08-2012
Sono rinati
nello Spirito di Dio...
Targhettini Luca
Battezzato il 19.08.2012
Pelizzari Andrea
Battezzato il 25.08.2012
Guerra Kevin
Battezzato il 23.09.2012
Pelizzari Luigina
* 09.11.1929
! 10.10.2012
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da Treviso Bresciano
La festa della terza et
Unanziana
Se uno vuole essere il primo,
sia lultimo di tutti
e il servitore di tutti
(Vangelo di Marco)
Questo passo del vangelo ci descrive quanto importante LACCOGLIENZA E IL SERVIZIO al
prossimo, specialmente al pi debole. Sembra si addica a questa festa; c chi dona e chi riceve.
Leggiamo: Ges chiese ai suoi discepoli: << di che cosa stavate discutendo per la strada?>> ed essi
tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse il pi grande. Sedutosi, chiam i dodici e
disse loro: << se uno vuole essere il primo, sia lultimo di tutti e il servitore di tutti >>. E, preso un
bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: << chi accoglie uno di questi bambini
nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato >>.
E noi anziani che, a 7 anni siamo bambinelli, a 70 ancora quelli (ma giovani nel cuore); stanchi dal peso
degli anni, dalle fatiche, dalle preoccupazioni (ma ricchi di saggezza, maestri di vita), non abbiamo forse
bisogno di attenzioni, di un sorriso, soprattutto di affetto? E chi oggi ci serve a tavola come dei signori,
non signica che sta ascoltando linvito di Ges quando dice: << chi vuole essere il primo sia lultimo di
tutti e il servitore di tutti>>? Ges benedica largamente costoro!
La festa ha avuto inizio alle ore 11:00 nella Chiesa Parrocchiale di S. Martino con una solenne
celebrazione Eucaristica, accompagnata dalle note dellorgano con canti e preghiere come nelle grandi
solennit. Il celebrante il nostro Parroco, don Fabio Peli, una persona di grande bont, sensibile,
paterna, generosa. I bambini sono i suoi prediletti, tutti gli anni d ospitalit a parecchi che mancano di
tutto e vengono da molto molto lontano, li va anche a trovare; fa visita agli ammalati, affettuoso e
cordiale con tutti senza distinzione alcuna e chi solo non si sente pi solo, ha la parola giusta al
momento giusto, come oggi, nellomelia. Con lui ci sono altri
due sacerdoti che lo aiutano: don Francesco e don Bruno,
perch la comunit abbastanza vasta. Nei sacerdoti vedo
dei Santi, sono uomini di Dio, suoi ministri, per loro prego, li
amo, li apprezzo e stimo il loro insegnamento. TI RENDO
GRAZIE SIGNORE PER AVERCELI DONATI.
La festa ha continuato nei locali della vecchia canonica dove
siamo stati accolti e serviti con squisita gentilezza, abbiamo
assaggiato di tutto come quando siamo invitati a nozze,
abbiamo chiacchierato e cantato. Non sono mancati i
fotogra ad immortalare le nostre belle facce. Cerano anche
dei giochi allaperto, organizzati dagli amici della ludoteca
vagante, invitata dallamministrazione comunale per
loccasione, un furgone/laboratorio attrezzato per la
sperimentazione dell'arte della giocoleria, che proponeva
anche intrattenimenti dimenticati, soprattutto per i piccoli
dove hanno preso parte anche degli anziani che sembravano
ritornati bambini.
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I bambini e gli anziani sono una categoria di persone che meritano di essere ricordate, rispettate,
assistite, difese e amate. E un grande gesto di sensibilit. Alla ne della vita non avremo pi bisogno
della fede e della speranza perch vedremo Dio faccia a faccia. Sar la carit e lamore che avremo
osservato nei confronti del nostro prossimo ad aprirci le porte del Paradiso. Questa giornata stata
davvero per noi un buon ricostituente, un vero tiramis, sicamente e anche moralmente, che ci far
star bene no al prossimo anno. Che la festa continui anche negli anni a venire, sono giornate di
sole...anche se fuori piove, il sole c sempre, dentro, nel nostro cuore.
Come non ringraziare coloro che hanno organizzato la festa e collaborato alla buona riuscita della
giornata:
- LAMMINISTRAZIONE COMUNALE al completo,
- Il molto reverendo PARROCO,
- I gentilissimi CUOCHI e CUOCHE per la preparazione di vivande molto prelibate,
- Chi ci ha servito con particolare attenzione,
- I FOTOGRAFI di grido: Dolores Cerqui e Mariangela Zampedri, sempre disponibili a scattare
una foto ricordo,
- I TASSISTI, sempre disponibili per un passaggio per chi fatica a camminare,
(...scusatemi se ho tralasciato qualcuno).
Avete eseguito tutti il vostro lavoro con professionalit, COMPLIMENTI! E un grazie innito a tutti.
LASCIO AL SIGNORE LA RICOMPENSA CHE NON SI LASCIA VINCERE IN
GENEROSIT.

PS: E noi anziani non dobbiamo rattristarci se il tempo, passando, porta con s un po della nostra
giovinezza, del nostro vigore. La vita pu essere bella a tutte le et, come lo sono le stagioni che hanno
tutte una loro bellezza. Vogliamoci bene intanto che ci possibile! Mano nella mano, in cammino, tutti
sulla stessa strada verso la stessa meta, dove ETERNA la VITA.
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da Treviso Bresciano
Festa Inizio Anno Catechistico
Ambra e Alessia
Anche quest'anno ha ripreso il via l'anno catechistico con una festa coi
occhi. Per il nuovo inizio si deciso, infatti, di organizzare una
giornata per far divertire tutti i bambini iscritti al catechismo.
Domenica 30 settembre, al mattino stata celebrata lEucaristia in S.
Martino, dopodich si svolto un divertente gioco per grandi e
piccini. Nel pomeriggio si dato il via ai grandi giochi, che
comprendevano prove di abilit, come ad esempio lo scavalcare
oppure passare sotto un nastro senza rovesciare il bicchiere pieno
dacqua che si aveva in mano, oppure come "butta la pasta" dove i
bambini avevano uno spaghetto in bocca e senza l'uso delle mani
dovevano inlzare delle mezze penne e trasportarle nella padella della
propria squadra; e anche prove dingegno come costruire la piramide
pi alta con dei tubi di cartone. Un gioco molto divertente stato
lultimo: bisognava portare pi acqua possibile in un secchiello che poi
veniva issato sul ballatoio della canonica, dove riempivano le bottiglie.
Quando lacqua era terminata e le bottiglie erano colme dacqua,
bisognava costruire un lungo tubo unendo dei piccoli tubi di carta con
lo scotch e far passare lacqua dal ballatoio a terra, dove dovevano
essere riempiti pi bicchieri possibili.
L'importante non stato vincere ma divertirsi e anche se il tempo non
era dei migliori nel primo pomeriggio, dopo qualche goccia di
pioggia, c stata una notevole schiarita per cui stato possibile
divertirsi no al tardo pomeriggio. Alla ne dei giochi stato allestito
un gustoso rinfresco con patatine, torte, pizzette e bibite.
Per concludere un grosso grazie a chi si fatto in quattro per
preparare questa magnica giornata. Buon cammino a tutti.
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da Treviso Bresciano
Recital Io, Martino
Una fedele
Invitata a partecipare al recital Io, Martino, il 10 Novembre 2012
sono tornata a casa con il cuore colmo di gioia. Posso dire di avere
visto un angolo del paradiso sulla terra. Sono rimasta stupita dalla
bravura degli attori, dai costumi, dal canto del coro, dal suono
dellorgano, dalla scenograa, dalla pala sopra laltare maggiore dove
si poteva osservare, in mezzo ad altri santi, la gura di San Martino,
illuminata.
Lilluminazione a colori dellarcobaleno che navigava nello spazio,
mi ha dato loccasione di osservare meglio la volta della chiesa,
tappezzata da splendide pitture che rappresentavano Ges, la
Madonna, angeli e santi, che prima non avevo mai osservato cos
bene. E nel vortice di tantissime stelle lucenti e variopinte che hanno
completato il magnico quadro della rappresentazione, ho avuto
limpressione di salire verso il cielo.
Un corteo di bambini biancovestiti con un lanternino tra le mani
saliva verso laltare, mentre in chiesa era tutto buio, sembravano tanti angioletti piovuti dal cielo.
Erano preceduti da vari personaggi che hanno saputo interpretare molto bene la loro parte, dal
narratore ai familiari e ai compagni di Martino, testimoni oculari di come trascorse la sua vita
da diventare un santo! Mi ha veramente commosso. Sar stata anche la fede che cerco di
conservare a farmi intravedere questo angolo di PARADISO (il cielo, prima, deve essere dentro
di noi!) ? lanno della FEDE indetto dal nostro Santo Padre, Benedetto XVI, cerchiamo di
ravvivarla! VORREI FOSSE COS PER TUTTI!! Tutto ci che bello, bravo e buono, ha
origine da Dio, Lui che suggerisce, ispira, illumina le persone. Innanzi tutti ringrazio il Signore
e poi tutti voi che vi siete resi disponibili e, sacricandovi, avete saputo realizzare questa
MAGNIFICA INDIMENTICABILE RAPPRESENTAZIONE che, certamente, avr
aumentato in tutti la devozione al nostro PATRONO SAN MARTINO.
MARTINO era un soldato dellesercito, convertito da giovane al cristianesimo, ancora da
CATECUMENO osservava il comandamento della CARIT quando spart il suo mantello per
coprire un povero mezzo nudo incontrato per la via, che era nientemeno che GES, che amava
ancora da bambino; e nellUMILT quando riut di ricevere il DIACONATO di cui non si
giudicava degno (voleva rimanere un semplice MONACO). Ma la folla di TOURS lo volle
VESCOVO. E lo fu davvero! Mor dopo aver sostituito ai Templi pagani Chiese e Oratori,
fondato MONASTERI, EVANGELIZZATO molti popoli, compiuto miracoli. E oggi un
grande SANTO che veneriamo sugli altari di numerose chiese a Lui dedicate, tra le quali c
pure la nostra. E noi ne siamo onorati.
SAN MARTINO VESCOVO, PREGA PER NOI!
P.S : chi ha organizzato tutto linsieme della rappresentazione con grandi capacit e ingegno, che fa onore al nostro
paese, non merita forse un doveroso ringraziamento e un grande applauso, anche se preferisce rimanere nel
nascondimento??
Io, Martino
Parrocchia
di San Martino
Coro Parrocchiale
Treviso Bresciano
Chiesa di San Martino
Sabato
10 Novembre 2012
Ore 20.30
il recital
presenta
Ingresso libero
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da Treviso Bresciano
1982-2012 Storia di Un Coro
TiE!e
Il coro parrocchiale di Treviso Bresciano nato
da un gruppo di giovani che ebbero lidea di
preparare i canti per lingresso del nuovo
parroco Don Sandro Gorni a Treviso Bresciano
il 26 Luglio 1981; allorgano ci accompagn
Don Tullio Stefani. Per la notte santa di Natale,
Don Sandro ci chiese di preparare dei canti
perch la Messa di mezzanotte fosse pi
partecipata. Con quel minimo di conoscenza
musicale, con quel massimo di incoscienza
accettammo con entusiasmo (i giovani se non
sono entusiasti che giovani sono?). Nella naturale
storia della cosa perch non preparare canti per
la Cresima, per la Santa Comunione, per il
prossimo Natale? E il recital in teatro? Cera un
bel gruppo di gi ovani . . . i pi anzi ani
resistono... perch non continuare? Inutile dire
che la musica crea amicizia e solidariet ma
richiede anche impegno, e allora ecco le prove
due volte alla settimana e per gli studenti che
frequentano le scuole alte a Brescia prove il
sabato, perch, se Pavarotti provava tutti i giorni,
noi chi siamo? La faticosa ricerca di nuovi canti
o avanti con Gloria in exclsis deo E perch
non scegliere la via di mezzo: rinnovare nella
tradizione? La Santa messa non recita, tutti
devono partecipare anche con il canto. Di anno
in anno avanti con il motto chi bene canta
prega due volte e allora perch non fare un
coro da due a quattro voci? Don Tullio, se
servono quattro accordi, sempre disponibile.
Gli anni passano, c chi si sposa, chi lascia per
altri impegni, in compenso c posto per i nuovi
arrivati (ringraziamo gli uni e gli altri) ...avanti
cos! Perch il coro per i giovani un nuovo
punto di incontro, crea aggregazione. Ogni anno
ci prendiamo il lusso di andare in gita e
cantiamo in luoghi bellissimi: allabbazia di
Praglia, di Piona, al Santuario di Fontanellato e
in quello di Crema, ad Albino, allabbazia di
San Benedetto Po, al Santuario di Monte Berico,
o nellultima gita nellabbazia di Santa Maria a
Malles Venosta (Bz). Anno dopo anno, impegno
dopo impegno, siamo arrivati ai 30 anni, grazie
a chi in questi anni (e sono veramente tanti) si
reso disponibile, anche per un solo periodo,
attraverso il canto, a rendere pi solenni le
nostre liturgie. Grazie ai sacerdoti e ai parroci
che ci sono stati vicini e, in modo diverso,
incoraggiato. Grazie a tutti a quelli che oggi
Sono ancora dlsponlblll alcune cople del llbro reallzzaLo nel 2007 ln
occaslone del 23 anno dl amvlLa del coro. Chl lo deslderasse pu farne
rlchlesLa.
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cantano, animati pi che dalla conoscenza
della musica, dalla voglia di fare musica
insieme. I giovani di allora sono diventati i
geni tori di adesso qui ndi doppi o
sacricoma in fondo dalla vita senza
sacrici che cosa si ottiene? Durante
questi anni il coro si impegnato, con gli
adulti disponibili, i giovani e gli
adolescenti, a preparare un recital per il
per i odo quares i mal e. Abbi amo
cominciato con Non temere,
continuando con Maria, San
Francesco, Don Bosco, Santa
Teresa del bambin Ges, no allultimo dal
titolo Io, Martino dedicato al nostro patrono.
Tutti realizzati con grande soddisfazione di chi li
interpreta e di chi, sempre numeroso, li segue.
Sono tutte occasioni per far crescere la nostra
piccola comunit. Per il 25 anniversario
abbiamo scritto a 30
m a n i p u r e u n
libro...cosa volere di
pi?
I nostri prossimi appuntamenti dopo la festa per
il trentesimo anno, oltre allanimazione liturgica
delle solennit, sono:
- Il concerto di Natale,
- I l reci t al Mari a, i n preparazi one
allanimazione liturgica delle feste decennali della
Madonna delle Pertiche.
- E la gita a...ROMA!
Su uno dei primi libri di canto cera scritto: per
catare non servono grandi strumenti e voci
intonatissimeci vuole un cuore che sappia
cantare mentre cammina sulle strade della vita
un cuore che canta, ma guarda, con entusiasmo e
speranza, a cieli nuovi e terra nuova. Canta
e Cammina. Siamo giunti al 30 anno che dire?
Grazie a tutti, a ciascuno.
Per concludere, io penso che sia difcile, non
sentirsi partecipi di ci che si canta, e per la mia
vita cristiana ci servito molto: Lampada per i
miei passi la tua parola, luce sul mio cammino,
luce sul mio cammino.
BIBLIOGRAFIA: Una Comunit, Un Coro - I quaderni della
Combricola - Coro Parrocchiale Treviso Bresciano - 2007
1
9
8
2
1
9
9
2
GITA 25-04-2012
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30 anni! Incredibile ma vero. Domenica 18
Novembre, il coro parrocchiale di Treviso
Bresciano, ha festeggiato i 30 anni di attivit.
Dopo la S.Messa delle ore 11 ci siamo ritrovati con
gli ex coristi e le nostre famiglie a pranzo per
festeggiare tutti insieme.
Si tratta di un traguardo importante, soprattutto
per chi come me ha pi di mezza vita trascorsa nel
coro e, nonostante ci, non ha ancora imparato a
cantare. Ma ci che ci unisce l'entusiasmo di
trovarci durante la settimana per le prove, che
molte volte si svolgono in un chiacchiericcio
generale, che fa infuriare il maestro.
Tanti anni trascorsi insieme caratterizzati da eventi
lieti e tristi, gite e feste, recital e concerti. Grande
entusiasmo da parte di tutti, stato suscitato
proprio dall'ultimo recital, presentato il 10
Novembre, improntato sulla gura di San Martino
nostro patrono; del quale abbiamo potuto
conoscere stralci di vita ai pi sconosciuta.
Nonostante il cattivo tempo imperversasse, la
partecipazione della comunit stata numerosa e
questo per noi stato motivo di soddisfazione e ha
ripagato le nostre fatiche.
Per noi che ne facciamo parte, il coro ha uno
speciale valore, al suo interno abbiamo visto
nascere e crescere rapporti di amicizia e anche di
amore, ci siamo sostenuti e corretti a vicenda. Non
saremo un coro di alto livello, ma a noi "ci piace".
Ringraziamo Fabiano e Noemi che si adoperano a
mantenere viva questa esperienza, e ci auguriamo
che il nostro coro, possa ancora per molti anni
animare le celebrazioni con la bellezza e la
spiritualit del canto.
da Treviso Bresciano
Festeggiamo insieme i 30!
Luciana
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Cerqui Luigino Alberto
* 10-07-1929
! 11-10-2012
Ci attendono nella Casa
del Padre...
Massari Mario Bortolo
* 29.12.19307
! 01.12.2012
Del Mancino Giada
Battezzata il
11.11.2012
rinata
nello Spirito di Dio...
IL CORO PARROCCHIALE
!l nos"o coro parrocchiale
#i $ forma% "entanni fa,
da ragazzi di buona volont&,
'he con la musica e la canzone,
da a(ora ad oggi benedice ogni )nzione.
*orta% avan+ da Fabiano e Noemi,
coppia avvincen, con non pochi problemi!
!l nos"o coro $ cos- forma%:
#oprani, ,nori, bassi e con"al+.
Qua.ro voci tu.e importan+!
cer% i soprani al femminile,
#embrano con que(a voce tan, ragazzine
#"amazzan+ per il cor+le!
/nche se alcune di loro gli anta
li ha gi& passa+,
e ricordan con gioia i bei ,mpi anda+.
!nvece i con"al+ lo dice la parola s,ssa,
#on loppos%,
0a sempre compos+ al loro pos%!
! ,nori da questanno son ra1orza+,
da due nuovi arriva+,
due ragazzini vispi e carini.
'os- Ferruccio fa il ga(o de(a situazione,
#orvegliando tu.i da(a sua posizione.
2 per 3nire ci sono i bassi,
'he ad ogni canzone,
4anno una processione,
'onfondendo il numero del brano,
0a per fortuna c$ il maes"o, che les%, les%
li riprende con un ges% de(a mano.
2 ... Il nos"o Bano
'he nel cen"o sempre sta,
'he dire

BADUROGONZIGE
1

'antar ci fa!
5eppure il ,mpo lo ha scal3%,
#olo la memoria alcune vol, lo ha "adi%.
*er fortuna abbiamo un sindaca%
'he da Luciana $ guida%:
lei si appe(a ad ogni ar+colo de(a legge
0a lui sai che fa?
6a avan+, agitando in aria gli spar++
'he solo da lui sono capi+!!
/desso che sono a(a 3ne del raccon%
#ul coro parrocchiale,
7nal"a 8ase che Fabiano ci ha insegna%
9i devo svelare;
:ues% sempre per migliorare la nos"a voce,
dopo il dolce sai che c$?
per piacere portami un ca1$

2
.
1-2
scioglilingua
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