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Turisti per caso Lanzarote l'isola misteriosa, la pi orientale dell'arcipelago, la pi africana, una distesa africana senza rilievi spazzata

a dal vento. "Se non fosse una isola sarebbe un frammento di luna, un paesaggio dell'apocalisse". Anticamente veniva chiamata "purpuraria" perch vi si trovava un lichene (roccella da cui si ricavava un colorante rosso (di cui parla gi Plinio il Vecchio che nel suo "Storia Naturale" la chima "Ombrone") Per secoli stata quasi dimenticata per la sua asprezza, la mancanza di sorgenti, la scarsit di piogge e le eruzioni dei numerosi crateri (veniva chiamata isola dei 300 vulcani) che bruciavano i raccolti dei contadini. Non fosse per la testardaggine dei suoi abitanti l'isola avrebbe potuto essere un pezzo di terra semidimenticato. Da tempo l'isola vive di agricoltura per mezzo di alcune trovate ingegnose e , da alcuni decenni, dagli introiti del turismo. Se l'isola oggi no disseminata di cemento (come molte altre delle Canarie) si deve ringraziare Cesar Manrique pittore e scultore nato ad Arrecife che, facendo leva sulla sua notoriet internazionale ottenne che Lanzarote fosse nominata "Isola di speciale interesse turistico" e quindi protetta dalla speculazione edilizia. Grazie a lui le aree destinate ai grandi complessi alberghieri furono limitate e definite, l'altezza degli edifici stabilita in non oltre i 4 piani, proibita qualsiasi pubblicit stradale e pubblica, le zone verdi curate e incentivate e le case imbiancate a calce per decreto. Questo il mio programma di viaggio: 1. I Jameos de agua y cueva de los verdes I Jameos (cavit, conca) sono in realt bolle vulcaniche scoppiate che si formano in seguito alla caduta del tetto di un tunnel a causa della esplosione di gas sotterranei. Rappresentano uno sistemi di gallerie e caverne pi affascinanti del mondo che dalla cima di un vulcano conduce al mare in 6 km. All'entrata la prima bolla il Jameo Chico , poi il ristorante con flora tropicale, il lago di acqua salata poi si sale al Jameo Grande(100x30 m) una specie di piscina all'interno di un giardino incantato; nelle nicchie sono state costruite due bar, una pista da ballo e una sala concerti di 500 posti. Al termine il Jameo de la Cazuela da cui fuoriesce uno zampillo di acqua salata. Poi c' il museo di vulcanologia e una scultura di Manrique realizzata da una imbarcazione da pesca. 2. Il Parco Nazional de Timanfaya Visita del Timanfaya (montana del fuego) e del Tinescheide (montana de inferno) Un mare di lava pietrificata, onde di magma nelle quali sono state imprigionati sassi e conchiglie. Un paesaggio da film di fantascienza, di una bellezza impressionante, rimasto tale e quale dalla esplosione del 1 settembre 1730 in cui 30 crateri sono entrati in eruzione contemporaneamente, inghiottendo villaggi e campi. I magos (i contadini dell'isola) non si sono persi di animo; hanno scoperto che la lava tratteneva calore e umidit a pochi cm di profondit per cui hanno scavato buche in cui coltivare orzo, pomodori, mais e soprattutto uva proteggendole dal vento con muretti di pietra. Il risultato un raccolto abbondante e una eccellente malvasia con un sapore particolare datole dal picon, lo strato di cenere. L'ingegnosit dei contadini celebrata a San Bartolom dal Monumento al campesinos o alla fertilit. 3. La Fundacion Manrique Dove incontrer un delegato di Insula l'associazione che organizz il convegno mondiale sul turismo sostenibile il 27,28 aprile 1995 che ha dato il via alla definizione, da parte dell'ONU, del 2002 come "Anno del turismo sostenibile"

Il mistero di Lanzarote non esprimibile a parole. Anche dopo esserci stati, ci si chiede se l isola esista davvero. Allucinazione o miraggio? Lanzarote fatta da 140 vulcani seminati su 800 kmq, fiumi pietrificati di liquirizia nera non pi fumanti e concerti musicali offerti dalla natura come sottofondo.

Lanzarote un isola che ha pi turisti che residenti, il culto di chi ci abita : Lanzarote non mia ma di tutti quindi anche tua! Cerca di rispettarla e non inquinarla. Lanzarote 2008 (da Turisti per caso)

CONSIGLI PER LA PARTENZA Ognuno di noi sa di che cosa necessita per le vacanze, il mio giusto un memorandum per dirvi cosa potrebbe essere utile per Lanzarote. Se volete girarvi tutta l isola come volete voi senza avere paletti consiglio di affittarvi la macchina in uno dei punti rent presenti. Potete farvi gi un idea sui siti internet e per esperienza vi dico che nessuno o quasi ha affittato auto dai rent pi conosciuti per l enorme differenza di prezzo, io l ho presa on line per essere sicuro di averla con autoreisen altrimenti quelli che vanno per la maggiore sono Cabrera Medina, Cigar e PayLess. Ad agosto vista l enorme richiesta rimangono poche auto disponibili quindi trovarla sull isola senza prenotazione un rischio. Credo che nessun turista abbia affittato moto o scooter perch la differenza di prezzo non vantaggiosa e poi l auto molto pi sicura per diversi motivi. Per girare senza problemi se avete la possibilit del navigatore io vi consiglio di portarlo, comunque la cartina dell isola con le strade sufficiente costa poco e si trova in qualsiasi negozio, e comunque dopo 2 giorni gi vi saprete orientare. Con l auto fate attenzione sempre a mettervi la cintura e rispettare i limiti e il codice della strada in generale (non sono dei barbari come noi!!!), il vento presente sempre sull isola vi dar la sensazione di andare storti ma dopo ci farete l abitudine. Chi alla guida non deve distrarsi dai numerosi paesaggi che offre l isola in certi punti la strada senza protezioni!!! Una nota positiva che la benzina costa 0,93 cent a litro. Portarsi una buona fotocamera digitale per fare foto (io ne ho fatte pi di 700) e anche una video perch ci sono molti spettacoli naturalistici (timanfaya). Se siete amanti delle immersioni portatevi una buona maschera perch ci sono molti tratti dove lo spettacolo garantito (papagayo e playa dorada). Nonostante si in piena estate in certi punti (Femes) la temperatura scende e c molto vento quindi una felpa o un giacchetto portatevelo. Il vento sempre costante attenzione alle donne a mettersi gonne e vestitini, anche durante le escursioni ne ho viste di gonne alzarsi.i pantaloncini magari sono l idealeScordatevi la mozzarella ed anche il gelato non poi cos fantastico come sembra poi se proprio volete provare Diffidate degli Aloe shopce ne sono tantissimi ma alcuni hanno prezzi alti. INFORMAZIONI CENTROS DE ARTE, CULTURA Y TURISMO Montanas del fuego Costo: 8 Orario visita: dalle 9:00 alle 17:45 Ultima visita rotta dei vulcani: 17:00 Ristorante: dalle 12:00 alle 15:30 Bar: dalle 9:00 alle 16:45 Parcheggio e negozio souvenir Casa monumento al campesino Costo: non ci sono stato Orario visita: dalle 10:00 alle 18:00 Ristorante: dalle 12:00 alle 16:30 Bar (tapas): dalle 10:00 alle 17:45 Cucina tipica delle Canarie, negozio di souvenir e parcheggio Castillo de San Jos (MIAC) Costo: sono andato solo al ristorante Museo: dalle 11:00 alle 21:00 Bar: dalle 11:00 alle 00:00 Ristorante: dalle 13:00 alle 15:30 dalle 19:30 alle 23:00 (di sera richiesto abbigliamento adeguato) Parcheggio Jameos de Agua Costo: 8 Orario visita: dalle 10:00alle 18:30 marted, venerd, sabato dalle 19:00 alle 02:00

Ristorante: marted, venerd, sabato dalle 19:00 alle 23:30 no flash foto Bar: dalle 10:00 alle 18:30 giorno; 19:00 02:00 sera dalle 19:30 richiesto abbigliamento adeguato Negozio di souvenir e parcheggio Jardin de cactus Costo: non ci sono stato Orario visita: dalle 10:00alle 18:00 Ultima visita: 17:45 Bar: dalle 10:00 alle 17:45 Negozio di souvenir e parcheggio Mirador del Rio Costo: 5 Orario visita: dalle 10:00alle 18:00 Ultima visita: 17:45 Bar: dalle 10:00 alle 17:45 Negozio di souvenir e parcheggio Cueva de los verdes Costo: 8 Orario visita: dalle 10:00alle 18:00 Ultima visita: 17:00 parcheggio 30/07 IL GIORNO DELLA PARTENZA Si parte alle 12:15 da fiumicino con destinazione Madrid. Mentre stavamo facendo la fila per salire sull aereo lo speaker chiama i nostri cognomi per comunicarci che ci spostavano in business class perch erano terminati i posti. Da qui capisco che probabilmente la fortuna ci aveva baciato appena partiti ma ho parlato troppo presto Comunque comodit a parte in business ci viene offerto un pranzetto niente male. Arriviamo a Madrid e ci rechiamo al terminal per prendere il secondo volo con destinazione Tenerife. Per i bagagli non cera problema perch a fiumicino ci avevano detto che sarebbero arrivati direttamente a Lanzarote. Il secondo volo decisamente pi stancante ma comunque dopo quasi 3 ore si scende a Tenerife e prendiamo il terzo volo con Binter Canarias che ci porta a Lanzarote. Quest ultimo aereo per i voli interni, molto spartano ma l importante che arriviamo. Una volta arrivati la fortuna ci abbandona e i nostri bagagli non c erano. Visto che noi eravamo sull ultimo aereo che arrivava non era possibile farci arrivare i bagagli rimasti a Tenerife. Il personale di binter comunque ci rassicura che i nostri bagagli arriveranno domani in mattinata e per il disagio ci offrono un beuty case con tutto l occorrente per passare una notte. Risolto questo inconveniente andiamo a ritirare la nostra auto al punto AUTOREISEN presente in aeroporto. Ci consegnano subito la c3 ed era pulita e abbastanza nuova. Per correttezza per comunico all addetto che sono presenti alcuni graffi e bozzetti in modo tale da evitare poi inconvenienti. Questa compagnia ci stata consigliata da alcuni residenti italiani del posto e devo dire che mi sono trovato bene. Raggiungiamo il nostro hotel Appartments Oasis 2 stelle a p.to del carmen dove ci rimaniamo solo per una notte. La stanza molto grande, i letti sono divisi ed il bagno oltre che piccolo era sprovvisto di sapone. Per il resto non posso dare giudizi perch erano le 23 e non si vedeva nulla. Appena scendiamo dall albergo ci buttiamo sulla via principale ed incontriamo il ristorante Tex Mex della catena Lanis a c/le Francoforte. E molto grande ed accogliente,il men ricco di cose. noi ci prendiamo un insalata molto ricca con gamberetti lo spiedino di pollo contornato da molte cose e un litro di sangria non fatta a mano. Spendiamo 30 e devo dire che si mangiato bene anche se l insalata era tanta. Usciamo dal ristorante brilli e ce ne andiamo il hotel a dormire. 31/07 RECUPERO VALIGIE - GIRO DEI SUPERMERCATI Ci svegliamo verso le 10:00 perch dobbiamo lasciare la stanza ed alle 11:30 ritornare in aeroporto per il ritiro delle valigie. Ci avevano detto che potevano anche recapitarcele in hotel ma abbiamo preferito andare noi per accorciare i tempi, tanto stavamo a 5 km dall aeroporto. Facciamo colazione al bar cyber caf, non proprio il bar ideale per la mattina comunque con 3,70 prendiamo un cappuccio un succo e una merendina. Dopo aver preso le valigie decidiamo di fare la spesa in uno dei grandi supermercati presenti a Playa Honda che sta tra P.to del Carmen ed Arrecife. Qui bisogna specificare bene una cosa, per

arrivare ai supermercati necessario prendere la laterale o circunvallation della strada principale. Se si viene da P.to del Carmen c il cartello Playa Honda, si prende la laterale e poi si fa la rotatoria, dopo pochi metri sulla destra c un centro commerciale con dentro il supermercato Hiper Dyno. Se invece si viene da Arrecife quindi lato opposto sempre prendendo la laterale (zona industriale) si arriva a Cash & Carry o pi avanti c un altro Hiper Dyno. In alternativa a questi centri ci sono dappertutto gli Spar che sono piccoli supermarket dove per c meno scelta. Fatta la spesa andiamo a sistemarci nel nuovo residence Club Las Adelfas che ci ospiter fino al 14 agosto. Anche qui stiamo a P.to del Carmen, a pochi metri dalla spiaggia di Los Pocillos. Il residence molto accogliente e ben strutturato, con piscina, bar e ristorante sempre presi d assalto dagli inglesi. Decidiamo per oggi di rimanere in piscina per riposarci in vista di domani. La sera andiamo a farci una passeggiata a playa del Carmen giusto per fare i primi acquisti tra souvenir e cartoline. 01/08 PLAYA DEL PAPAGAYO Ci svegliamo alle 8:00 per andare a Playa del Papagayo. Consiglio di andarci presto perch dalle 10 in poi comincia l afflusso di turisti che invaderanno parcheggio e spiaggia fino a tardo pomeriggio, l ombrellone e una maschera per le immersioni foto o videocamera. Questa splendida caletta la sto aspettando da quando ho prenotato il viaggio e posso assicurarvi che non ha tradito le attese. Assicuratevi di avere la benzina perch si incontrano solo 2 benzinai durante il tragitto, Repsol ad Yaiza e Gasolina Canaria a Playa Blanca. Portatevi anche una cartina stradale del posto perch lungo la carretera non si incontra nessuno per poter chiedere info. Comunque basta dirigersi verso Playa Blanca, seguire le indicazioni per Papagayo. Ad un certo punto la strada diventa sterrata e si arriva all ingresso del monumento natural de los ajaches che non altro che un passaggio con una sbarra dove si paga 3 x auto e si entra nel parco dove ci sono le 5 calette (tra cui quella di papagayo). La strada continua per altri 2 km circa sempre sterrata con andatura 20 km/h anche se la macchina a noleggio consiglio di stare attenti alle buche ed ai sassi perch se bucate li adios Si arriva nella zona di parcheggio dove si lascia l auto e si raggiunge la caletta a piedi. Per scendere in spiaggia bisogna scendere un piccolo sentiero in discesa sempre col terreno sconnesso e quindi massima attenzione. Tra papagayo e playa del pozo (quarta caletta) c l unico chiosco ristorante con prezzi non proprio modici (cornetto algida 3,50, lattina coca 2,50). La mattina la spiaggia molto ampia poi col passare delle ore si alza la marea e la spiaggia diminuisce quindi non mettersi proprio nelle vicinanze della riva. Non ci sono ombrelloni (consiglio di portarvelo se volete stare a lungo) e lettini. Quando vi affacciate sulla caletta i fantastici colori dell acqua vi conquisteranno subito. La prima cosa che vi verr in mente sar quella di buttarvi subito in acqua!!!! Fate giusto attenzione alla temperatura dell acqua che io ho trovato un po fredda ma una considerazione personale e poi comunque dopo essersi immersi vi godrete uno spettacolo unico. L acqua quasi caraibica ma non giusto fare dei paragoni. La caletta che si trova a fianco playa del pozo, ugualmente bella ed anche qui si fanno lunghi bagni in totale relax. Ho visto da lontano l ultima caletta che era piena di camper e roulotte mentre la prima (playa mujeres) non lho vista. Se siete amanti delle foto qui potete impazzire perch il posto offre tanti spunti. Da puerto del carmen per arrivare ci vogliono 20-30 minuti circa rispettando sempre i limiti di velocit. 02/08 PLAYA DEL CARMEN PLAYA DEL REDUCTO Proprio vicino al nostro residence c questa splendida spiaggia di puerto del Carmen. Per il parcheggio della macchina evitare le strisce blu se si vuole risparmiare. Le traverse della strada principale non sono a pagamento. Come al solito arriviamo in spiaggia per le 9:00 e non c quasi nessuno, cos possiamo sistemarci dove vogliamo e fare foto senza rotture. Ci mettiamo sulla spiaggia verso le rocce per il solito discorso dell alta marea, prendiamo 4 sassi da mettere ai lati dell asciugamano perch il vento ce lo sposta continuamente. Fortunatamente la sabbia non vola perch molto dura tipo bagnasciuga, di mattina c molta spiaggia poi nel pomeriggio si accorcia, comunque con l assenza di sassi qui si gioca molto bene a racchettoni. Il mare stupendo, l acqua trasparente anche se un po fredda. Il fondale offre molto da vedere e la maschera in questi casi d obbligo. Prendiamo anche il pedal (10 un ora abbondante) per andarcene al largo con due pedalate e poi il resto lo fa il vento e vedere da vicino il colore del mare che cambia di metro in metro fino ad arrivare alle boe che indicano il limite per i pedal e bagnanti. Il mare di un blu intenso spettacolare, anche se con qualche timore ci buttiamo in mare per farci un bagno spettacolare. Non andateci subito dopo aver mangiato perch le onde del mare vi daranno fastidio. Di pomeriggio invece la spiaggia libera scompare sommersa dall acqua insieme alle prime file degli ombrelloni dello stabilimento. Nel pomeriggio dopo aver pranzato nel residence andiamo a playa del Reducto. Per arrivarci basta arrivare ad Arrecife e poi al bivio della strada principale girare a destra e poi a

sinistra lato mare.All inizio non mi fa una buona impressione perch caotica e un po trasandata. Ci sono dei parcheggiatori abusivi sulla strada principale che dettano legge fino all altezza del grattacielo che poi un lussuoso hotel. Per parcheggiare si pu anche usare il parcheggio sotterraneo dell hotel a pagamento anche se io non ci sono mai andato perch poco pi avanti l ho sempre trovato. La spiaggia qui simile a quella di Puerto del Carmen, infatti sono divise da playa los pocillos, la differenza nell acqua, qui ci sono dei veri e propri pavimenti di sassi grandi e piccoli. L acqua sempre pulita ma a me non che mi piaceva molto, forse perch vicina al porto o forse proprio perch il posto non mi piaceva. La sera rimaniamo a Puerto del Carmen e ci facciamo il giro di tutti i negozi. Qui c da aprire una parentesi a parte. Come tutte le sole prese d assalto dai turisti di vario tipo anche qui c il tratto esclusivo a turisti inglesi, tedeschi e nordici in generale con ristoranti e fast food per i loro gusti. I ristoranti spaziano dal classico pub inglese ai texmex, ristoranti cinesi e italian restaurant che io personalmente non ho provato. Per quanto riguarda i negozi di souvenir ce ne sono tantissimi cinesi purtroppo e pochi tipici del posto. Da segnalare c ne uno verso il porto vecchio che vende di tutto e tipico del posto anche cartoline e portachiavi, si chiama fariones shop ed il tizio che dentro il negozio gay. Da vedere qui c anche il centro commerciale Biosfera plaza che si trova pi avanti rispetto a fariones shop. molto grande e ci sono svariati negozi e ristoranti. Di sera tutto illuminato. 03/08 TEGUISE FAMARA ORZOLA ARRIETA MIRADOR DEL RIO Oggi domenica ed il giorno giusto per andare a Teguise per andare a vedere il famoso mercato della domenica. Addirittura nei punti Excursiones vendono la gita ed il prezzo varia in base alla lontananza. Premetto che una gita molto particolare e tipica per la consiglio solo ha chi ha un mezzo proprio. Noi siamo arrivati poco prima delle 10:00 per evitare il grande caos che poi si svilupper intorno al mercato. Il parcheggio si paga 1,50 la soluzione migliore. Ricordatevi dove parcheggiate perch dopo impossibile orientarsi. I negozi vendono cose tipiche ma che solitamente si trovano anche in altre parti dell isola mentre le bancarelle che riempiono le vie si alternano tra il tipico ed il tarocco. Il negozio che mi ha pi colpito si trova nelle vicinanze della chiesa Iglesia e si chiama Artesiana Lanzatorena, trovarlo facilissimo perch di fuori c una scritta enorme. Vende molte cose tipiche ed alcune che non si trovano dalle altre parti quindi credo che siano veramente artigianali, ad esempio i tanti quadrucci fatti con la polvere lavica tipica di Lanzarote. Verso i bagni per gli amanti del calcio c lo stand che vende merchandising del Deportivo Lanzarote. Verso le 11:30 ce ne andiamo perch impossibile proseguire, prendiamo l auto e ci dirigiamo verso la vicinissima Famara. Famara veramente bella e molto particolare. La sua spiaggia ti incanta, sembra un deserto con tutte dune, la sabbia bianca portata dal vento dall Africa si mescola con quella nera della lava vulcanica creando striature incredibili. Il mare molto mosso e proprio questa caratteristica forma un bagnasciuga lunghissimo. Ci sono molti surfisti credo esperti per dominare quelle onde e soprattutto quel vento.proprio a causa di quest ultimo e sconsigliato farsi il bagno! Si avvicina l ora del pranzo e come programmato da inizio giornata andiamo ad Orzola (nord dell isola), indicato da molti come il punto dove si mangia meglio il pesce. La giornata molto ventosa e quindi la temperatura leggermente pi bassa del solito. Del tutto alla cieca ci fermiamo al primo ristorante che incontriamo. Qui devo fare per una considerazione del tutto personale, non capisco come mai tra diari di viaggio, guide turistiche e persone residenti dicono che ad Orzola si mangia bene il pesce ma nessuno fa nomi di ristoranti, forse perch sono tutti bravi oppure non saprei per la cosa mi insospettisce. Andiamo al Ristorante El Norte e ci sediamo fuori per goderci un po di panorama. Ci forniscono il men in lingua italiana e per iniziare prendiamo 2 antipasti molto buoni e carichi: il polipo condito (10.50 ) e gamberetti alla piastra ( 7,50 ), poi decidiamo di prendere 2 secondi sempre stracarichi: frittura di pesce (13,50 ) e grigliata mista di pesce con frutti di mare (15,50 ), questa volta per la quantit sovrasta la qualit, immaginate uno scorfano gigante, un trancio di pesce spada e un altro pesce sempre grande quasi crudi. Da bere acqua e mezzo litro di vino della casa (4,20 ). Probabile che qui ci sia un altra cultura per quanto riguarda la cucina e ci mancherebbe altro ma ad un certo punto abbiamo dovuto smettere di mangiare perch a tratti il pesce era proprio crudo e quindi lasciamo molte cose nel piatto purtroppo. Decidiamo di chiedere il conto che arriva puntualmente dopo 15 minuti e c era un errore di battitura su alcune cose casualmente a nostro discapito. Chiediamo in maniera gentile il men per controllare il prezzo di alcune cose e dopo altri 15 minuti ci portano il men ma questa volta in lingua ingleseVisto che comunque non vivo in un tombino non stato difficile tradurre e comunque scopriamo che alcuni prezzi battuti sul conto erano errati perch nel men erano pi bassi e lo riferiamo alla cameriera. Senza fare problemi ci dice di aver capito e ci riporta il conto e dopo 10 minuti ci porta il resto, gesto veramente poco carino. Alla fine finalmente paghiamo il giusto e ce ne andiamo via senza avere rimpianti. Per sbollentare l arrabbiatura ci facciamo un giro e praticamente non c nulla,

semplicemente un paesino di pescatori che sembra essersi fermato nei primi anni 90. Ripartiamo per ritornare verso casa e ci fermiamo su un tratto di costa tra Orzola ed Arrieta perch c un mare dai colori incredibili. Le foto e la ripresa non gli rendono giustizia, veramente bello ed anche la spiaggia molto particolare con delle barriere di sassi a m di trincea per ripararsi dal vento. Ad Arrieta ci fermiamo ma solo per dare un occhiata a questo paesino sempre di pescatori con un porticciolo piccolo. Anche questo un posto indicato per mangiare pesce infatti ci ritorneremo qualche giorno dopo ma almeno qui troviamo il nome del ristorante da provare consigliato da italiani presenti sull isola. Esendo ancora presto passiamo anche al Mirador Del Rio ma purtroppo facciamo un buco nell acqua. In condizioni meteo favorevoli pagando 5 si pu vedere l Isola Graciosa, la guardia all ingresso ci dice che non si vede nulla quindi molto correttamente ci dice che inutile pagare per non vedere nulla. C una strada nelle vicinanze che sembra far vedere qualcosa ma la foschia rende tutto difficile, peccato. Stanchissimi verso le 18:00 arriviamo nel residence per un ricco bagno in camera per rilassarci. La sera solita passeggiata a Puerto del Carmen 04/08 PUERTO DEL CARMEN Tutto il giorno al mare emi pare il minimo visto i km di ieri con ricco pisolino a pranzo a casa. La sera ceniamo a casa e scriviamo le cartoline ai nostri amici. 05/08 PLAYA BLANCA PLAYA DORADA PUERTO VIEJO La sveglia come al solito suona molto presto per andare a Playa Blanca. Per arrivare ci vogliono circa 30 minuti e la strada comunque piacevole farla perch si scoprono tratti dell isola molto interessanti che poi andremo a scoprireDa Puerto del Carmen basta seguire le indicazioni per Yaiza e poi ad un certo punto si trova il cartello che indica questa splendida spiaggia. Per il parcheggio consiglio di andare al centro commerciale papagayo visto che verso le 9:30 ci sono posti liberi e gratuiti. Basta poi scendere le scalette del centro e si arriva davanti la spiaggia chiamata Playa Dorada. La spiaggia si divide in due parti, la parte a sinistra pi affollata e con pi lettini ed ombrelloni e la parte a destra pi tranquilla perch pi piccola con circa 10-15 ombrelloni e lettini mentre al centro c un noleggio di acquascooter e cose varie. Noi scegliamo sempre la parte di destra. C la possibilit anche di mettersi con i propri asciugamani e ombrelloni su tutta quanta la spiaggia, il consiglio sempre quello di partire attrezzati perch ad un certo punto il sole si fa sentire. Il mare stupendissimo, se siete amanti delle immersioni la maschera d obbligo ed anche la macchinetta fotografica per immortalare situazioni molto belle. L acqua decisamente salata e un po freddina, ma dopo essersi ambientati si rimane in acqua anche per intere mezz ore. Per mangiare ci sono sempre le solite situazioni, su una guida si parla bene di un ristorante che si chiama Breza Marina che per non ho provato, preferivamo i panini da casa. Questa sar la spiaggia dove poi passeremo il resto delle giornate al mare. Nel tardo pomeriggio ci facciamo un giro nei supermarket che sono tra puerto del carmen e arrecife e poi ci prepariamo per andare a cena a Puerto Viejo. Per arrivarci basta arrivare a puerto del carmen e proseguire per la strada principale nella direzione del porto vecchio, arrivati nei pressi del porto ogni posto buono per parcheggiare visto i pochi spazi. Anche qui ci sono diversi ristoranti e noi ci fidiamo della guida ed andiamo al ristorante puerto viejo che si trova nelle vicinanze della birreria san Miguel. Non c una vera e propria insegna del ristorante, magari chiedendo si riesce pi facilmente a trovarlo la via Avenida del Varadero s/n. Non vi posso dire che provate tutto ci che volete, tutto assolutamente buono e con prezzi a mio parere onestissimi, unico consiglio per gli amanti della bistecca provare la bistecca di bue giovane o il filetto accompagnato da u Rosso Cesar Maqueres. Dopo cena ritorniamo nei pressi di Playa del Carmen e ci prendiamo un cocktail da golden corner, il miglior posto per sorseggiare un cocktail anche se abbastanza affollato e la quantit abbondante, si trova facilmente perch oltre alla folla c un biondo palestrato che fa da butta dentro tipo Pasquale del grande fratello. 06/08 GITA AL TIMANFAYA CUEVA DE LOS VERDES JAMEOS DE AGUA Oggi un giorno dedicato alle gite, sar molto breve perch dopo una settimana ormai si padroni dell isola, le strade sono ormai alla mano e le sensazioni che si provano nel vedere questi posti sono personali e quindi possono piacere e non piacere. Magari posso suggerirvi alcune cose che possono essere utili. Al Timanfaya andarci presto per evitare lunghe code d attesa che si formano durante il giorno. La visita dura circa 20 minuti e si passa dentro il parco con il pullman e c una guida che spiega il tutto. Ci sono bei panorami da fotografare. Scesi dal pullman possibile vedere i geyser che un addetto fa funzionare con l ausilio

di un secchio d acqua. A nche il ristorante el diablo che per non ho provato personalmente. Bellissimo il modo con cui cucinano i piatti, il calore che esce da un foro cuoce i cibi che sono sopra la griglia, cose rare da vedere. Jameos de agua sinceramente il posto che mi ha un po deluso, a parte la spettacolarit della piscina artificiale e la rappresentazione degli studi dei vulcani, non c nient altro da vedere. Cueva de los verdes invece gi pi coinvolgente ed un esperienza unica, si sta per circa 40 minuti nel tunnel del vulcano e poi c un segreto che non si pu svelare. Anche qui da una certa ora si forma la fila. 07/08 GITA A FUERTEVENTURA Sveglia all alba per andare a prendere il traghetto a P. Blanca. Ci sono 2 compagnie che offrono questo servizio: Fred Olsen (+ veloce +costoso) e Armas. Noi partiamo con Armas, (76,40 in totale 2 persone) 50 minuti di navigazione abbastanza piacevole ed arriviamo a Corralejo. Arrivati a destinazione si nota subito che l isola molto diversa sotto molti punti di vista, ad iniziare dal vento incessante, i tanti italiani turisti e il mare completamente diverso.. a Flag Beach la spiaggia lunghissima ed il mare perennemente mosso. Il bagnasciuga incantevole e si fanno svariati metri prima di arrivare ad altezza ginocchio, le onde anche se svuovono la vegetazione sono abbastanza alte e con molta corrente al seguito, non a caso il pomeriggio frequentata dai surfisti. Per pranzare optiamo per un made in Italy vero a tutti gli effetti, il posto si chiama Ambaradam e si trova a Avda. Grandes Playas (domenica chiuso). Si mangia molto bene, e di tutto, dalle piadine ai primi piatti o semplicemente fare un aperitivo o prendere cappuccino e cornetto!!! Nel pomeriggio ci facciamo un giro di tutta Corralejo, ci facciamo negozi e centri commerciali...in attesa di ritornare a Lanza. Incontriamo molti italiani che si sono trasferiti sul posto e non sono assolutamente pentiti!!! Alle 19 ci riparte il traghetto e devo dire che la gita stata molto stancante. Credo che sia giusto specificare che con un solo giorno non basta per vedere FuerteNoi ci ritorneremo probabilmente almeno per una settimana. I GIORNI CHE VANNO DAL 08 AL 11 RIMANIAMO NEI POSTI DI SPIAGGIA-MARE E A CENA IN UNO DEI RISTORANTI GIA DESCRITTI. 12/08 PUERTO CALERO E CENA A FEMES Gli ultimi giorni purtroppo il sole ci abbandona e quindi non ci rimane altro che vedere gli ultimi paesini rimasti da vedere. Puerto Calero il classico posto dove c il porticciolo con le imbarcazioni ed tutto molto curato. Notiamo che c una forte influenza di turisti francesi, un ristorante extra lusso ed una riproduzione dello scheletro di una balena niente di pi. La sera decidiamo di andare a cena a Femes un paesino che sta sopra Puerto Calero. Per arrivarci consigliabile prima di tutto coprirsi perch ad una certa ora cominca a fare freddopoi andarci al calar del sole perch se il tempo favorevole il panorama offre stupendi paesaggi e poi in ultimo s e volete andare a mangiare in un posto tipico andate a CASA EMILIANO che si trova alle spalle dell unica chiesa esistente nel paese. Non andateci tardi perch alle 23 chiude e mi sembra che il luned chiuso. Si mangia davvero bene ed i costi sono molto giusti, davvero un bel posto. 13/08 CENA A CASTILLO DE S. JOSE Il tempo bello ci ha totalmente abbandonato e quindi facciamo i soliti giri fino a quando poi decidiamo di andare a cena al Castillo di S. Jose. Per arrivarci abbastanza complicato perch non ci sono indicazioni. Comunque andare verso Arrecife e superare il grattacielo, dirigersi verso il porto zona industriale dove poi ci sono le indicazioni per il castello, arrivati al castello si entra e si segue la direzione del ristorante. Precisiamo subito alcune cose: non un ristorante qualsiasi, considerato il pi elegante dell isola, molto curato nei minimi particolari e quindi un po si ripercuote sul prezzo ma sia la qualit di quello che si mangia che il posto rendono alla fine il conto molto giusto. E uno di quei ristoranti che s e fosse in Italia una cena costerebbe non meno di 300 euro a coppia per intenderci. Molto discreto, pochi coperti e la vetrata che si affaccia sul porto rende il posto romantico anche grazie al lume di candela presente al centro di ogni tavolo. I piatti sono curatissimi ed tutto buono, anche i dolci sono buoni e la curiosit che rende ancora di pi questo posto incantevole che in sala c la l isola dei fornelli con il cuoco che vi cucina a pochi metri di distanza. 14/08 RITORNO A ROMA La partenza prevista per le 15:30, in mattinata lasciamo il residence salutando tutto il personale,

pranziamo al Mc perch i pochi ristoranti decenti sulla via principale alle 11:30 sono ovviamente chiusi. Arriviamo in aeroporto circa 2 ore prima x lasciare l auto e fare il check-in. L aereo terda di circa un ora ma poi partiamo per Madrid e poi da Madrid a Roma. Questa stata una vacanza che non dimenticher mai per tutta la vita. In giro per Lanzarote (turisti per caso) Ciao a tutti , eccoci qui a raccontare il nostro viaggio a Lanzarote. Io e il mio fidanzato abbiamo deciso di andare alle Isole Canarie per festeggiare la mia Laurea: fra le diverse isole ho scelto proprio questa in quanto mi aveva affascinato per la bellezza dei suoi paesaggi vulcanici, cos differenti dai territori a cui siamo abituati, e la possibilit di abbinare qualche ora di sole (tempo permettendo) sulle belle spiagge a giri per lisola e visite culturali. Questa isola pu essere tranquillamente visitata organizzando il viaggio autonomamente, tuttavia, avendo scelto la meta solo tre settimane prima della partenza, abbiamo preferito affidarci ad un tour operator per la prenotazione del volo e dellalbergo. Questo perch non esistono volo diretti di linea per Lanzarote, ma necessario fare scalo in Spagna, a Barcellona o Madrid, quindi per trovare tariffe interessanti necessario prenotare con il dovuto anticipo. Abbiamo scelto il tour operator Viaggi del Turchese, con il quale ci siamo trovati molto bene e con prezzi molto interessanti: volo + pernottamento in un aparthotel per una settimana 540 euro a testa. Consigliamo a chi fosse interessato a visitare questa isola vivendola veramente, di non scegliere la formula tutto compreso o pensione completa, in quanto in giro per lisola possibile trovare numerosi ristorantini dove gustare i piatti tipici dellisola a prezzi piuttosto convenienti e, leggendo qua e in l su Internet le opinioni dei viaggiatori, abbiamo constatato che molto spesso i pasti offerti dagli alberghi sono piuttosto deludenti, in quanto rivolti prevalentemente ad una clientela nord-europea. Per quanto riguarda lalloggio, abbiamo soggiornato allAparthotel Sol Morromar, a Matagorda, quartiere residenziale collocato fra laeroporto e il centro di Puerto del Carmen, a circa 300 metri dal mare. Commento sulhotel: consigliato per chi ha intenzione di girare lisola, in quanto situato in una zona centrale dellisola che permette di raggiungere in breve tempo tutti i punti dellisola, ed utilizzarlo solo come base per dormire o poco pi. Infatti, mentre gli esterni sono abbastanza curati, con casette a due piani in ognuna delle quali ci sono due 4 appartamenti, gli interni sono piuttosto spartani e la pulizia non impeccabile. Quindi ci sentiamo di non consigliarlo a famiglie o a persone che hanno intenzione di fare vita da villaggio, ai quali ci sentiamo invece di suggerire la localit di Playa Blanca, vicina alle pi belle spiagge dellisola, anche se sarebbe un peccato andare a Lanzarote e limitarsi e vedere solo lalbergo e la spiaggia di fronte ad esso!!! Consigliamo assolutamente di noleggiare un auto e di girare lisola in libert: le strade sono buone, la benzina costa pochissimo (0,70 al litro!) e in una settimana si riesce a vedere tutta lisola con tranquillit (indicativamente lisola lunga 70 km e larga 40). Noi avevamo prenotato dallItalia la macchina, ma nella settimana in cui siamo stati noi non cerano problemi a noleggiare unauto direttamente sul posto, cosa che potrebbe risultare invece problematica in alta stagione. Abbiamo scelto come agenzia Cabrera Medina, lautonoleggio pi diffuso su tutta lisola (solo a Puerto del Carmen ci sono 16 uffici), prenotando per 6 giorni unOpel Corsa a 160 circa, tutto compreso. Su Internet era possibile trovare anche prezzi inferiori, ma attenzione a quello che la tariffa comprende, molto spesso prezzi di noleggio bassi implicano il pagamento di una franchigia in caso di danni alla vettura. 20 aprile Partenza da Firenze alle 4 di mattina. Arrivati a Verona, ci siamo diretti al parcheggio il Sole, a tre minuti di navetta dallaeroporto, dove avevamo prenotato per una settimana un posto scoperto al costo di 27 euro (convenzione Soci ACI). Arrivati con la navetta del parcheggio allaeroporto, siamo andati nella zona dei tour operator al terminal arrivi a ritirare i biglietti aerei. Il volo stato effettuato dalla compagnia Neos, puntuale e cortese. Il viaggio stato piuttosto lungo (6 ore e mezzo), in quanto il volo effettuava uno scalo a Las Palmas (Gran Canaria) sia allandata che al ritorno, scalo durante il quale veniva effettuato anche il rifornimento di carburante per cui siamo dovuti scendere dallaereo in entrambi i casi. Arrivati allaeroporto di Arrecife, siamo stati accolti dallassistente del tour operator, Flaminia, molto efficiente e cortese. Cera un bel sole caldo e anche un bel po di vento. Un piccolo pulmino ci ha immediatamente portato allhotel, che dista non pi di 5 minuti dallaeroporto. Abbiamo effettuato velocemente il check-in e siamo andati nel nostro appartamento a disfare le valigie. Visto che erano appena le 15:30, abbiamo deciso di fare un giro perlustrativo della zona, rigorosamente a piedi, visto che avevamo prenotato la macchina a partire dal giorno successivo. Ci siamo cos incamminati lungo la passeggiata pedonale che costeggia tutte le belle spiagge del litorale di Puerto del Carmen (Playa Matagorda, Playa de los Pocillos, Playa Grande), fino alla zona del Porto (Varadero). Ne abbiamo approfittato per chiedere qualche informazione allufficio turistico allinizio di Playa Grande, dove vi daranno sia una cartina di Puerto del Carmen sia

una mappa stradale dellisola veramente molto utile per girare con lauto, e per comprare qualcosa per la colazione e per il pranzo del giorno successivo ad uno dei market Spar presenti sulla passeggiata. A questo proposito dobbiamo dire che la passeggiata disseminata di numerosissimi locali (bar, pub, ristoranti, fast-food), destinati soprattutto alla clientela nord-europea, dai quali arrivano odori non proprio invitanti e supermercati nei quali larticolo pi venduto sono i super alcolici, abbiamo scoperto dei formati di bottiglie che non pensavamo esistessero (il pampero da 2l !). Si tratta sicuramente di una delle zone pi animate dellisola, ma se dobbiamo essere sinceri questo tipo di locali non ci ha molto attratto, e ci siamo ritenuti fortunati di alloggiare in una zona pi tranquilla del paese. Una volta arrivati al Varadero, stanchi per i 5 km percorsi, abbiamo deciso di tornare in albergo utilizzando lautobus: il biglietto si fa direttamente a bordo (dal Varadero a Matagorda costa 1,15), lautobus passa ogni 20 minuti durante il giorno, ogni ora dopo le 22 e alle fermate (ma non a tutte) sono affissi gli orari di transito, anche se dobbiamo dire che non sono molto rispettati. Consigliamo a tutti di utilizzare la crema protettiva anche in caso di escursioni: arrivati a casa, ci siamo accorti che ci le nostre facce avevano assunto un bel colore rosso peperone! Per cena non avevamo voglia di tornare a Puerto del Carmen, quindi siamo andati al centro commerciale Matagorda a cercare un posticino dove mangiare: a dire la verit siamo rimasti un po delusi, nessuno dei ristoranti ci ispirava, alla fine abbiamo optato per il ristorante cinese, che ci sembrava il meno peggio (!), visto che era lunico dal quale non proveniva un forte odore di fritto. Cibo accettabile, porzioni enormi, costo contenuto (15 euro a testa). 21 aprile Ci siamo alzati di buonora e alle nove ci hanno portato in albergo la nostra macchina: invece di unOpel Corsa ci aspetta, allo stesso prezzo, unOpel Astra 1.6 piuttosto nuova. Decisamente grande per due persone! Forse avremmo preferito la piccola Corsa, pi maneggevole e che consuma meno, tuttavia ci siamo comunque trovati bene (con 35 euro di benzina abbiamo girato lisola in lungo e largo per 6 giorni). Decidiamo di partecipare alla riunione informativa del tour operator per avere qualche dritta sullisola e alle 10:30 partiamo in esplorazione. Visto che il cielo coperto e tira un vento terribile, che ci costringe a coprirci ben bene, decidiamo di dedicare la giornata alle visite culturali. Ci dirigiamo verso nord e la nostra prima tappa il Giardino dei Cactus, una delle numerose opere di Cesar Manrique, vero protagonista di questisola, che tanto si battuto per preservarla dalla cementificazione, che ha stravolto alcune delle isole Canarie (Tenerife, Gran Canaria), integrando lintervento architettonico umano con il paesaggio naturale. Durante il tragitto cominciamo a goderci i fantastici panorami che questa isola offre, con paesaggi che mutano a seconda della zona: in questo caso la volta delle piantagioni di fichi dindia, sfruttate per lallevamento della cocciniglia, un parassita dal quale si ottiene un colorante carminio. Il biglietto costa 5 , ma noi abbiamo deciso di comprare il biglietto cumulativo che consente laccesso a 4 dei 6 Centri di Arte, Cultura e Turismo di Lanzarote (oltre al giardino, Cueva de los Verdes, Jameos del Agua e Parco del Timafaya) al costo di 26 , acquistabile presso una qualunque delle biglietterie. In alternativa si pu acquistare il buono per 6 centri, al costo di 30 , che comprende anche lingresso al Mirador del Rio e al Museo di Arte Contemporanea (MIAC), tuttavia non eravamo interessati a questultimo e per quanto riguarda il Mirador, conviene andarci solo se c una giornata bella e lo sguardo pu spaziare lontano. Tutte le informazioni su questi centri possono essere reperite sul sito www.centrosturisticos.com (anche in italiano). Il Giardino dei Cactus veramente bello, e va visto anche se non si amanti di questo tipo di piante, perch la soluzione architettonica trovata , a mio parere, veramente geniale. Continuando verso nord, dopo aver mangiato un panino in macchina, ci siamo fermati al Jameos del Aqua. Dopo aver fatto due passi fino al mare, raggiungibile tramite un sentiero, siamo entrati allinterno di questaltra opera di Manrique, realizzata sfruttando il tunnel vulcanico generato dalleruzione del vulcano Corona che d vita anche alla Cueva de Los Verdes. Il jameo lapertura del terreno che consente laccesso alle grotte di questo tunnel. Allinterno del Jameos del Aqua visibile, fra laltro, un lago naturale che ospita dei granchi albini ciechi, un giardino esotico che circonda una candida piscina e uno spettacolare auditorium, accessibile solo in parte in quanto sono in corso dei lavori di ristrutturazione. Il complesso ospita inoltre il museo Casa de los Volcanes, in cui possibile reperire numerosi informazioni sullattivit vulcanica dellisola di Lanzarote. Anche questa visita stata veramente molto interessante. E stata poi la volta della Cueva de Los Verdes, vicinissima al Jameos del Aqua, allinterno della quale possibile accedere solo tramite visite guidate, che vengono effettuate solo in lingua inglese, spagnola e tedesca. Si tratta di un fantastico percorso allinterno del tunnel vulcanico precedentemente citato: per la presenza di tratti incidentati e di punti in cui laltezza massima non supera il metro e venti, si sconsiglia la visita a bambini molto piccoli o a persone con difficolt motorie. Il percorso dura 40-50 minuti ed veramente affascinante: lintervento umano, realizzato da Jesus Soto, collaboratore di Manrique, minimo e si limita allilluminazione artificiale e al sottofondo musicale. C poi un segreto da scoprire, che no riveliamo per non rovinare la sorpresa che, vi

assicuro, lascia senza fiato! Abbiamo deciso di proseguire poi fino ad Orzola, piccolo paese di pescatori allestermit settentrionale dellisola, per vedere gli orari dei traghetti che da qui partono in direzione di La Graciosa, isola che ci sarebbe piaciuto visitare. Sulla strada del ritorno ci siamo fermati alla Playa del Caleton Blanco, una vasta laguna con acqua cristallina e spiaggia bianchissima: deve essere proprio bello fermarsi qui quando c bel tempo, anche perch lacqua bassa fa s che la temperatura dellacqua sia pi accessibile. Nella parte dellisola il tempo sembra migliore, c il sole, cos andiamo sul litorale di Arrecife a cercare un po di spiaggia: la citt non ci fa una buona impressione, cos come la spiaggia ridotta e non pulitissima, inoltre continua a tirare forte vento, cos ci limitiamo a fare due passi sul lungo mare. Prima di tornare in albergo, decidiamo di cercare un supermercato un po pi fornito dove trovare un po di frutta e verdura, che nei market di Puerto del Carmen scarseggia e ha costi veramente proibitivi. Ci fermiamo cos ad uno dei due supermercati HiperDino (uno per senso di marcia) che si trovano a Playa Honda, fra Arrecife e Puerto del Carmen, lungo i controviali che costeggiano la strada principale. La sera cena in appartamento con un bel piatto di pasta e a letto presto. 22 aprile Oggi il tempo sembra bello, sembra che le nuvole stiano per lasciare il posto al sole, cos decidiamo di partire alla volta di Orzola per andare a La Graciosa, visto che le previsioni meteo dicevano che gli unici giorni soleggiati sarebbero stati il 22 e il 23. Tuttavia una volta arrivati ad Orzola il tempo terribile: nubi, vento e freddo. Impariamo cos che, nonostante lisola sia piccola, le condizioni meteo variano molto a seconda delle zone: molto pi difficile che ci sia bel tempo a nord, mentre a sud, nella zona di Playa Blanca, c la maggiore probabilit di trovare il tempo bello. Decidiamo cos di rinunciare allescursione, che none effettueremo nemmeno nei giorni successivi: un rimpianto che ci rimane ma che forse ci dar loccasione per ritornare in questa bella isola. Scendiamo verso sud percorrendo la strada, abbastanza stretta, che passa attraverso Haria, il paese collocato nella valle delle mille palme: il paese non ci piaciuto molto, mentre decisamente bello il panorama sulla valle che si gode dai punti panoramici che si trovano sulla strada che da Haria conduce a Teguise. Superato il Parco Eolico, ci fermiamo a Teguise: saliamo prima al Castello di Santa Barbara, piuttosto piccolo a dire la verit, dove decidiamo di non entrare in quanto non interessati al Museo dellEmigrante che ospita. Molto carino e caratteristico invece il paese, con numerose botteghe di artigiani. Il nostro giro continua alla volta del Monumento a la Fecundidad, la statua di Cesar Manrique dedicata al contadino di Lanzarote, con ladiacente Casa-Museo del Campesino, con botteghe in cui sono rappresentati i mestieri tradizionali dellisola. Molto bello anche il ristorante, con uno spettacolare ingresso. Per pranzo abbiamo deciso di fermarci al bar del Campesino, dove con 6 euro a testa abbiamo mangiato un buon piatto di tapas (tonno, polpo, paella, formaggio di capra, papas arrugadas) accompagnate da un ottimo bicchiere di malvasia semi-dulce della cantina La Geria. Visto che qua al centro dellisola splende il sole, decidiamo di andare un po sulla spiaggia, magari in un punto riparato, visto che il vento continua a soffiare forte: decidiamo di andare cos a Playa Grande a Puerto del Carmen. Ci mettiamo in uno dei ripari per proteggerci dal vento: sono veramente efficaci, ma fa troppo caldo, cos ci concediamo una passeggiata su questa spiaggia. Proviamo a mettere un piede in acqua, ma veramente gelata! Nonostante questo numerosi turisti si concedono lunghi bagni: non so proprio come facciano! Finita la passeggiata, ci trasferiamo a Los Pocillos, qui ci stendiamo un po sullasciugamano, ma dopo un po la sabbia alzata dal vento comincia a darci noia, cos anche qui lunga passeggiata, al termine della quale torniamo in albergo. Nota: sulle spiagge principali di Puerto del Carmne possibile noleggiare ombrellone e due lettini al costo di 8 euro: veramente economico se confrontato con i prezzi a cui siamo abituati sui nostri litorali! Questa sera decidiamo, rinfrancati dal buon pranzo di oggi, di provare uno dei ristoranti di Puerto del Carmen: quelli che ci ispirano di pi sono in zona Varadero, cos anche oggi lunga passeggiata fino al porto: qui, anche sulla base dei consigli di altri viaggiatori, decidiamo di fermarci al ristorante Puerto Viejo: abbiamo mangiato una buona e abbondante paella e bevuto una bottiglia di malvasia semi-dulce La Geria, spendendo meno di 50 euro in due. Nota: se il giorno si sta in costume, la sera meglio coprirsi con un giubbotto, soprattutto se tira vento. 23 aprile Anche oggi bella giornata di sole e, sorpresa, non c pi il terribile vento dei giorni passati. Oggi decidiamo di andare in esplorazione verso Sud. Ci rechiamo cos a Playa Blanca, principale localit turistica a Sud da cui partono anche i traghetti diretti a Fuerteventura. Trascorriamo un paio di ore a Playa Dorada: si sta veramente bene, non tira vento ma non fa troppo caldo. Verso le undici e mezzo decidiamo di andare a fare un giro per esplorare questa parte dellisola: prima tappa le Saline de Janubio, con sosta per foto e breve passeggiata sulla Playa de Janubio, di sabbia nera vulcanica e battuta dal vento. Proseguiamo verso Los Hervideros, spettacolare scogliere vulcanica su cui si infrangono le onde delloceano: qui il paesaggio veramente mozzafiato. Arriviamo fino al paese di

El Golfo, un piccolo paese di pescatori con numerosi ristorantini lungo la costa. Sono tutti molto invitanti, a differenza di quelli di Puerto del Carmen, e decidiamo di fermarci a Casa Torano. Ordiniamo una grigliata di Pescado del Dia e Marisco per due persone: ci arriva un immenso vassoio di pesce, con cozze, gamberi, una fetta di pesce spada e cinque bei pesci (dei quali purtroppo non conosciamo i nomi), accompagnato da insalata mista e le immancabili papas arrugadas, patate cotte con la buccia in poca acqua e molto sale. Facciamo qui il primo incontro con il mojo, la salsa che ha diverse varianti ma un ingrediente in comune: laglio. Io non sono unamante dellaglio, ma vi assicuro che queste salse sono deliziose e ci accompagneranno per tutta la settimana. Il pasto veramente ottimo e spendiamo 22-23 a testa: cominciamo a capire che per mangiare bene bisogna allontanarsi dalle localit principali La giornata prosegue poi con la visita del lago verde di Charco de los Clicos: molto suggestivo e i colori, non solo quelli dellacqua, sono veramente suggestivi. Decidiamo poi di andare a vedere quelle che vengono descritte come le spiagge pi belle dellisola, nella Zona Papagayo. Sono raggiungibili percorrendo una strada sterrata ma accessibile di quattro chilometri, per accedere con la macchina necessario pagare 3 in quanto fanno parte del Monumento Naturale de los Ajaches, in alternativa sono raggiungibili a piedi da Playa Blanca. Vale assolutamente la pena pagare il biglietto di ingresso! Si tratta di 6 calette con sabbia dorata e acqua cristallina. E bene andare con scarpe a ginnastica, anche se alcune di esse, in particolare la prima, Playa Mujeres, facilmente raggiungibile. E praticato il nudismo, soprattutto nelle calette a nord di Punta Papagayo. Visto labbondante pranzo e laglio che disputava la maratona su e gi per lesofago, abbiamo deciso di cenare con un gelato. Decidiamo di fare un salto a Marina di Puerto Calero, il porto in di Lanzarote. Facciamo due passi fra i negozi ed i locali davanti al porto, ma non c quasi nessuno, cos torniamo a Puerto del Carmen dove prendiamo un enorme gelato alla Gelateria Dolomiti, di fronte alla Pizzeria Napoletana: il posto non ispira molta fiducia, ma il gelato buono. 24 aprile Oggi decidiamo di andare a visitare il Parco del Timanfaya, partiamo cos abbastanza presto, onde evitare le code. Arrivati allIslote de Hilario, aspettiamo dieci minuti la partenza del tour in pullman, unico modo per visitare la Montagna del Fuego. Tira molto vento e fa freddino, consigliamo di coprirsi, cera gente in pantaloncini e canottiera che batteva i denti! I paesaggi che si vedono dai finestrini del bus sono indescrivibili, assolutamente da non perdere. Tornati allIslote, assistiamo alle dimostrazioni delle elevate temperature che si trovano a poca profondit sotto la superficie terrestre: i geyser, la combustione dei rami secchi e la cottura delle carni con il calore naturale della terra presso il ristorante El Diablo. Meno male che siamo arrivati presto, quando veniamo via vediamo la fila di macchine allingresso: le visite individuali sono consigliate la mattina allapertura o il pomeriggio, per evitare le file dovute alle comitive numerose. Il giro per lisola continua nella zona vinicola de La Geria, veramente particolare per noi toscani abituati a vedere filari di viti lunghi e dritti: le viti si trovano infatti al centro di ampie buche scavate nel terreno e protette da muretti in pietra a forma di semicerchio, per evitare il vento che soffia potente sullisola. Lungo la strada ci sono numerose Bodegas in cui fermarsi per poter degustare i diversi vini. Decidiamo di non cedere alla tentazione e, dopo aver visitato la Ermita de Los Dolores a Mancha Blanca, piccola chiesa in cui viene venerata la patrona dellisola, raggiungiamo Caleta de Famara, un paesino di pescatori oggi frequentato dagli amanti del surf, sulla costa Ovest dellisola. Ci appare fin dallinizio un posto alternativo, le strade del paese sono di sabbia. Ci fermiamo a mangiare al ristorante El Risco: ordiniamo un polpo a la plancha, dei crostini con salmone affumicato locale (a Uga viene importato il salmone e affumicato) e due soupa de marisco, una zuppa di frutti di mare molto buona, spendendo 20 euro a testa. Mentre mangiavamo, abbiamo assistito ad uno spettacolo che ci assicura che il pesce servito nel ristorante veramente fresco: i pescatori pulivano il pesce direttamente sugli scogli di fronte al ristorante ed i clienti potevano scegliere quale pesce farsi cucinare! Veramente soddisfatti andiamo a fare una passeggiata sulla lunga spiaggia, sovrastata dal Risco. Nonostante fosse stata descritta come molto bella, non ci piaciuta molto, forse per le molte alghe portate delle correnti. Decidiamo poi di andare a vedere la localit di La Santa, ma la laguna vicino a La Santa Club non ci molto piaciuta, per cui abbiamo deciso di non fermarci. Cena in appartamento e poi solita passeggiata fino al Varadero, con ritorno in autobus. 25 aprile Non era nei nostri programmi, ma visto che il tempo non dei migliori decidiamo di andare al mercato di Haria, che si tiene il sabato mattina: piccolo ma carino, con vari prodotti artigianali e alimentari. Abbiamo poi deciso di andare a visitare la Fundacion Cesar Manrique, la casa dellartista trasformata in museo. Anche qui lentrata costa 8 euro, ma il posto veramente carino. Pranzo in appartamento e poi via verso le spiagge di Papagayo. Dopo un paio di ore di sole, infastiditi da delle noiose mosche, decidiamo di andare via e fare due passi a Marina Rubicon, il nuovo punto di attracco delle barche vicino a Playa Blanca. Ancora in via di completamento, ci sembrato un posto

molto carino e tranquillo. Questa sera abbiamo deciso di fermarci a mangiare a Femes, al ristorante Casa Emiliano: potremmo definirla una trattoria tipica, assolutamente imperdibile Abbiamo mangiato una zuppa di cipolle indimenticabile e della carne alla griglia: il mio fidanzato sogna ancora la zuppa di cipolle!!! Il tutto accompagnato dallimmancabile mojo e papas arrugadas. Per finire in bellezza abbiamo provato il Bienmesabe, dolce tipico delle Canarie, una crema molto dolce e densa, il cui sapore assomiglia alla nostra pasta di mandorle, accompagnata da gelato alla vaniglia. Semplicemente divino! Per finire rum al miele offerto dalla casa, spendendo 20 euro a testa. 26 aprile Oggi purtroppo il tempo brutto, quindi niente spiaggia! Essendo domenica, decidiamo di andare a vedere il mercato a Teguise: anche se amo molto i mercati, questo stato molto deludente, molta roba Made in China e poco artigianato. Molto meglio i negozi di Teguise, dove abbiamo acquistato qualche souvenir. Decidiamo di andare a visitare il museo del vino della Bodega El Grifo (4 ): niente di che, siamo andati solo perch il tempo non ci consentiva niente di meglio. Nel prezzo compresa la degustazione di un vino, malvasia dolce per me e malvasia secca per il mio fidanzato: personalmente abbiamo preferito i vini della Bodega La Geria. Pranziamo nuovamente al bar del Campesino, visto che la prima volta ci eravamo trovati bene e avevamo speso poco, e poi andiamo un po a riposarci in albergo, visto che la giornata di domani sar molto lunga. Nel tardo pomeriggio ci incamminiamo verso Playa del Carmen, dove in zona Varadero decidiamo di cenare al ristorante La Lonja, provvisto anche di pescheria in cui ci hanno detto che vendono ottimo pesce fresco. Buona cena a base di pesce: tonno alla griglia per me, pesce fritto per il mio fidanzato, con papas arrugadas e mojo. Conto sui 20 a testa, con rum al miele offerto dalla casa. 27 aprile Giorno del rientro: dopo aver fatto le valigie, visto che ancora presto per la partenza, andiamo a fare una breve passeggiata lungo la spiaggia. Alle 11.15 passa puntuale a prenderci il pulmino per laeroporto. Volo di ritorno con una mezzora di ritardo, dovuto ad un po di traffico aereo allaeroporto di Las Palmas. Bilancio: vacanza bellissima, assolutamente da consigliare, soprattutto in bassa stagione, in quanto penso che in alta stagione le spiagge ed i posti da visitare diventino invivibili: unica pecca, limpossibilit di fare il bagno (anche il mio fidanzato che un pesce, riuscito solo a fare un tuffo ed dovuto uscire immediatamente). Assolutamente da girare, possibilmente in macchina in modo autonomo, per godersela fino in fondo. Buon viaggio!

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