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la Repubblica

DOMENICA 20 GENNAIO 2013

LA DOMENICA
Unauto si ferma nel parco. Un uomo porta via un bambino sotto gli occhi della madre. Una testimone lo riconosce Ma il legame tra ci che accade e ci che pensiamo sia accaduto sempre fragile. Come in questo
racconto dellautore di Underworld, ora in uscita in Italia, che qui anticipiamo

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Linedito

Storie metropolitane

DON DeLILLO
l corridore imbocc la curva lentamente, guardando le anatre che si assiepavano vicino al ponte pedonale dove una bambina stava spargendo molliche di pane. Il sentiero seguiva approssimativamente i confini dello stagno, insinuandosi ogni tanto tra gli alberi. Il corridore ascoltava il suo respiro regolare. Era giovane e sapeva di poter correre anche pi veloce, ma non voleva rovinare quella sensazione di sforzo facile nella luce che moriva, con tutte le voci e i rumori del giorno che scivolavano via insieme al sudore. Il traffico gli passava accanto. La bambina prendeva i pezzetti di pane che le dava suo padre e li lanciava oltre la ringhiera, tenendo la mano aperta come se volesse fare il numero cinque. Il corridore attravers il ponte senza fretta. Cerano due donne una trentina di metri pi avanti, camminavano su un percorso che portava alla strada. Quando il corridore si avvicin, un piccione attravers il prato a passo sostenuto, tutto storto da un lato per affrontare la curva. Il sole era tra gli alberi al di l del viale. Aveva percorso un quarto del sentiero sul lato ovest del laghetto quando dalla strada arriv una macchina ballonzolando sul prato in pendenza. Cominci a soffiare una leggera brezza e il corridore spalanc le braccia, sentendo laria che gli entrava nella maglietta. Un uomo usc dalla macchina, di corsa. Il corridore pass davanti a una coppia di anziani seduti su una panchina. Stavano rimettendo insieme le varie parti di un giornale, preparandosi ad andarsene. Lungo la riva la salcerella era in fiore. Pens di fare altri quattro giri, sfiorando il limite della sua resistenza. Cera uno scompiglio dietro, allaltezza della sua spalla destra, un salto a un altro livello. Correndo si volt, vide i due anziani che si alzavano dalla panchina, inconsapevoli, e poi la macchina sullerba, fuori posto, e una donna in piedi su una coperta che si girava a guardare la macchina, con le mani alzate che le incorniciavano il viso. Il corridore torn a guardare davanti a s e super il cartello su cui era scritto che il parco chiudeva al tramonto, anche se non cerano cancelli, non esisteva un modo per evitare che la gente entrasse. Era una chiusura del tutto mentale. La macchina era vecchia e ammaccata, il parafango posteriore destro verniciato di un color rame inossidabile, e quando la macchina ripart, dal tubo di scarico uscirono una serie di scoppi secchi. Il corridore percorse il lato sud, e guard due ragazzi in bicicletta per vedere se dalla loro espressione riusciva a capire cosa stesse succedendo. Lo superarono, uno da un lato e uno dallaltro, e si sent la musica che proveniva dalla cuffia di uno dei due. Vide la bambina con suo padre in fondo al ponte pedonale. Una linea di luce morbida attravers lacqua. Vide la donna sul pendio che ora era girata dallaltra parte, guardava il viale, e cerano anche altre tre o quattro persone che guardavano nella stessa direzione, altri che semplicemente portavano a spasso i cani. Vide le macchine che sfrecciavano nelle corsie dirette a nord. La donna era una sagoma larga e bassa attaccata alla coperta. Si gir verso un gruppo di persone che le andavano incontro e cominci a chiamarle, senza rendersi conto che loro avevano gi capito che lei era disperata. Si fermarono attorno alla coperta e il corridore vide che con i gesti la invitavano a mantenere la calma. La voce della donna era dura e roca, con la tipica balbuzie del discorso sofferente. Non riusciva a capire cosa stesse dicendo. Ai piedi di una leggera salita il sentiero era morbido e umido. Il padre guard verso il pendio, con una mano allungata in avanti, il palmo in su. La bambina sceglieva pezzi di pane e si volt verso la ringhiera. La faccia era tesa, pronta allazione. Il corridore si avvicin al ponte. Uno degli uomini vicino alla coperta attravers il sentiero e corse verso i gradini che portavano alla strada. Si teneva una mano sulla tasca per impedire che qualcosa volasse via. La bambina voleva che il padre la guardasse mentre lanciava il pane. Dieci passi oltre il ponte, il corridore vide una donna andare verso di lui in diagonale. La donna pieg la testa con quella speranza del turista che sta per chiedere indicazioni. Lui si ferm, ma non completamente, girandosi gradualmente in modo che continuavano a stare uno di fronte allaltra, mentre lui si muoveva piano allindietro sul sentiero, con le gambe che ancora correvano quasi sul posto. La donna, con tono garbato, disse: Ha visto cosa successo?. No. In realt ho visto solo la macchina. Per un paio di secondi.

DeLillo
Don
Uno squarcio si aperto sul nulla
Io ho visto luomo. Cosa successo?. Me ne stavo andando via, con la mia amica che abita proprio qui di fronte. Abbiamo sentito la macchina quando si accostata al marciapiede. Andando a finire praticamente dritta sullerba. Il padre scende e prende il bambino. Nessuno ha avuto il tempo di reagire. Salgono in macchina e partono. Io sono solo riuscita a dire: Evelyn. E lei andata subito a telefonare. Lui si era messo a correre sul posto e lei si avvicin, una donna di mezza et con un sorriso involontario. Lho riconosciuta, lho vista in ascensore disse lei. Come fa a sapere che era il padre? Sono cose che vediamo di continuo, no? Fanno figli quando ancora non sono pronti. Non sanno in cosa si stanno andando a cacciare. E via un problema dietro laltro. Poi si dividono, o il padre ha qualche guaio con la giustizia. Non una cosa che capita spessissimo? Lui disoccupato, si droga. Un bel giorno si mette in testa che ha il diritto di vedere suo figlio pi spesso. Vuole avere la custodia condivisa. Ci rimugina su per giorni e giorni. Poi va dalla ex, litigano, lui sfascia qualche mobile. La madre riceve un ordine del tribunale. Lui deve stare lontano dal bambino. Guardarono verso il pendio, dove la donna gesticolava sulla coperta. Unaltra donna teneva alcune delle sue cose, un maglione, una borsa di stoffa di grandi dimensioni. Un cane correva a caccia di gabbiani vicino al sentiero e loro si alzarono e si risedettero poco lontano. Guardi quanto grassa lei. Queste cose si vedono sempre pi spesso. Ragazze. Non ci possono fare niente. un disturbo a cui sono predisposte. Da quanto tempo abita nel palazzo?. Quattro mesi. A volte succede che entrano e cominciano a sparare. Conviventi. Non si pu allontanare un genitore e pensare che poi tutto vada liscio. gi difficile crescere un figlio anche quando si hanno le risorse. Ma non pu essere sicura, no? Li ho visti tutti e due e ho visto il bambino. Lei ha detto qualcosa?. Non ne ha avuto il tempo. Lui ha afferrato il bambino ed risalito in macchina. Credo che lei sia rimasta completamente paralizzata. Cera qualcun altro in macchina? No. Lui ha piazzato il bambino sul sedile ed partito. Ho visto tutto. Voleva la custodia condivisa e la madre era contraria. Parlava con insistenza, strizzava gli occhi per la luce, e il corridore ricord di averla vista una volta nella lavanderia, che piegava i vestiti con lo stesso sguardo abbagliato. Va bene, abbiamo davanti una donna in stato di shock disse lui . Ma non vedo nessun convivente, nessuna separazione, e nessun ordine del tribunale. Quanti anni ha? gli chiese la donna. Ventitr. Allora che ne vuole sapere, lei. Rimase sorpreso dal tono brusco della donna. Continu a correre sul posto, preso alla sprovvista e grondante di sudore, mentre sentiva il calore che veniva su dal petto. Una macchina della polizia passando sal sul cordolo e tutte le persone attorno alla coperta si voltarono a guardare. La donna fu sul punto di collassare quando il poliziotto scese dalla macchina. Si avvicin al gruppo con unandatura calma ed esperta. Sembrava che la donna volesse buttarsi a terra, sprofondare nella coperta e sparire. Le usc un verso di afflizione, e tutti si avvicinarono di pi, con le mani protese verso di lei. Il corridore approfitt di quel momento per interrompere la conversazione. Torn ai suoi giri, cercando di recuperare la corrispondenza di passo e respirazione. Un treno rinnovatore pass oltre gli alberi dallaltra parte del laghetto, con il suono grave del segnale di movimento. Il corridore prese lampia curva allestremit meridionale, provava un senso di disagio. Vide la bambina che seguiva il padre lungo un sentiero stretto che portava a unuscita. Vide una seconda auto della polizia sul prato lontano alla sua sinistra. Il gruppo di persone si stava sciogliendo. Attravers il ponte, cercando di individuare la donna con cui aveva parlato. Le anatre in fila veleggiavano dondolanti verso il pane sparpagliato. Due giri ancora e poi poteva smettere. Correva pi veloce, sempre cercando di trovare il ritmo giusto. La prima macchina della polizia se ne and con la donna. Vide che langolo estremo del parco ora era vuoto, e piano piano scivolava nel-

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IL LIBRO
Il racconto che qui anticipiamo uno dei nove scritti da DeLillo tra il 1979 e oggi e ora raccolti ne Langelo Esmeralda (Einaudi, 208 pagine, 19 euro) a giorni in libreria

Minuziosit e grandezza di uno scrittore apocalittico


IRENE BIGNARDI

on DeLillo, come un tempo Norman Mailer, come sempre Thomas Pynchon, come oggi Jonathan Franzen, un importante concorrente di quel concorso esistente s, ma non dichiarato, che va sotto il nome de Il Grande Romanzo Americano. Dal 1971, lanno in cui ha pubblicato il suo primo libro, Americana, lex ragazzo del Bronx, di origine italiana, povero, studente di scuole cattoliche, per breve tempo pubblicitario, finalmente scrittore full time, sposato, senza figli, schivo, incapace di ironia e di sorriso, ha dato alle stampe un numero impressionante di romanzi, racconti, saggi. E almeno un grande libro, anche se non il Grande Libro Americano, Underworld (1997), frutto di una prodigiosa capacit di invenzione linguistica, e provocatoria scommessa, nelle prime cinquanta pagine, sulle infinite possibilit della lingua inglese risciacquata nello Hudson. Ha sempre puntato alto, Don DeLillo, e nei suoi sedici romanzi, forse con la sola eccezione di The Body Artist, dove attinge al mondo del nouveau roman francese, a un pensiero pi intimista e irrazionale, continua a rileggere la storia e il presente del mondo americano, del suo mondo, attraverso il filtro e il codice di

una visione massimalistica, tragica, epica. Se Pynchon, dai suoi segreti rifugi, lo chiamava la voce pi eloquente della letteratura americana (ma forse ora pensa che sono entrati in scena altri protagonisti), James Ellroy dichiarava di esser stato sconvolto dalla lettura di Libra, il romanzo di DeLillo sullassassinio di Kennedy. E, certo, il modo con cui DeLillo affronta i grandi nodi e gli umori della storia di questo secolo non pu lasciare indifferenti, scava nel malessere profondo del lettore, sollecita una risposta emotiva. Il mio esercizio letterario cercare un linguaggio coinvolgente che rifletta questa visione, mi disse ai tempi di Americana nel corso di una faticosa e fredda intervista. Qualcuno, obiettai, in questo linguaggio, ha trovato un misto di banale e di apocalittico. vero, cerco di dare il massimo di attenzione a cose che altrimenti non verrebbero notate. Perch la narrativa serve proprio a scoprire quello che trascurato nelle nostre vite. E a contrasto c la visione grande, quella che la gente chiama apocalittica. Formano la ricetta per quel cocktail di minuziosit e grandezza che Don DeLillo.
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loscurit. Prese la curva, sapendo di aver fatto male a interrompere la conversazione in modo tanto brusco, anche se lei era stata sgarbata con lui. Dallacqua bassa spuntava un cono spartitraffico. Il corridore si avvicin al ponte. Dopo un po che aveva cominciato lultimo giro svolt verso il pendio, rallentando gradualmente fino a prendere il ritmo di una camminata. Un poliziotto era appoggiato alla portiera della radiomobile, parlava con lultimo testimone che dava le spalle al corridore. Le macchine passavano veloci, alcune con i fari accesi. Quando il corridore si avvicin il poliziotto alz gli occhi dal taccuino. Le chiedo scusa se la interrompo, agente. Volevo solo sapere cosa ha detto la signora. stato suo marito, qualcuno che conosceva, a prendere il bambino?. Lei cosa ha visto?. Solo la macchina. Blu con un parafango scolorito. Quattro porte. Non ho visto la targa n ho fatto caso a quale modello fosse. Ho solo intravisto luomo, che camminava quasi accovacciato. Il poliziotto torn ai suoi appunti. Era uno sconosciuto disse lagente . Non ha saputo dirci altro. Laltro uomo, il testimone, si era girato di poco, e tutti e tre formavano una specie di cerchio, erano in una posizione scomoda e non si guardavano negli occhi. Il corridore si accorse di essere entrato in una delicata forma di competizione. Fece un cenno col capo rivolto a nessuno in particolare e torn sul sentiero. Riprese a correre, avanzando quasi di fretta, con i gomiti che sbattevano sul corpo. Sullacqua un gruppetto di gabbiani, immobile. Il corridore si avvicinava alla fine della corsa. Si ferm e si pieg in avanti, con le mani sui fianchi. Dopo un attimo cominci a camminare sul sentiero. La macchina della polizia non cera pi e le tracce di pneumatico attraversavano il prato, tre curve che avevano formato grossi mucchietti di terra. Si spost sulla strada e attravers il cavalcavia diretto verso una fila di negozi illuminati. Non avrebbe dovuto mettere in dubbio le parole della donna, a prescindere da quanto fosse accurata e inflessibile la sua versione. Lei voleva solo proteggerli entrambi. Cosa si pi portati a credere: che un padre vada a prendersi suo figlio o che uno sconosciuto spunti fuori dal nulla, in una dimensione quasi onirica? La cerc sulle panchine davanti al loro palazzo, dove la gente spesso andava a sedersi di sera, quando faceva caldo. La donna aveva cercato di estendere levento nel tempo, di renderlo riconoscibile. Si pi portati a credere a qualcosa di casuale, un uomo al di fuori dellimmaginazione? La vide seduta sotto un albero di corniolo a destra dellentrata. La cercavo laggi disse. Non riesco a pensare ad altro. Ho parlato con un poliziotto. Perch vedendolo non sono riuscita a capire. Era una cosa cos assurda. Vedere il bambino nelle mani di quelluomo. stata una cosa pi violenta che vedere una sparatoria. Quella povera donna che ha assistito a tutto. Come poteva mai aspettarsi una cosa del genere? Io mi sono sentita debolissima, strana. Poi ho visto lei che arrivava e ho pensato che dovevo parlare con qualcuno. Mi rendo conto che straparlavo. Era perfettamente lucida. Me ne stavo qui seduta e pensavo che gli elementi di questa storia sono chiari. La macchina, luomo, la madre, il bambino. Queste sono le parti. Ma come si combinano poi queste parti? Perch ora che ho avuto un po di tempo per riflettere, non c spiegazione. Si aperto uno squarcio nel nulla. una cosa senza senso. Stanotte non c una possibilit su mille che riuscir a dormire. stata una cosa troppo orribile, troppo enorme. Lei ha identificato luomo. Si trattava senza dubbio del padre. Ha fornito alla polizia tutti i dettagli. Aveva ragione lei praticamente su tutta la linea. La donna lo guard attenta. Improvvisamente il corridore ebbe la percezione di s, puzzolente e ansimante, una specie di cartone animato in pantaloncini arancioni e una maglietta strappata e scolorita, e si sent separato da quella scena, come se stesse spiando tutto da un nascondiglio. Lei aveva quello strano sorriso addolorato. Lui indietreggi di poco, poi si chin a stringerle la mano. Cos si diedero la buonanotte. Lui entr nellatrio bianco. Leco della corsa gli ronzava nel corpo. Rimase in attesa in una nebbia di stanchezza e sete. Arriv lascensore e la porta si apr. Sal da solo attraversando il cuore delledificio. 1988 e 2011 Don DeLillo per gentile concessione di Giulio Einaudi editore
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DISEGNO DI GIPI

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