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Rosanna Ghiaroni
LA NORMATIVA Art. 121 D. L.gs 16 aprile 1994, n. 297 Istituisce limpianto modulare nella scuola elementare
LA NORMATIVA
Art. 21 Legge 59/97 Autorizza una ampia gamma di flessibilit fermo restando il monte ore annuale dello studente
Essa si sostanzia
nella scelta libera e programmata di metodologie, strumenti, organizzazione e tempi di insegnamento, da adottare nel rispetto della possibile pluralit di opzioni metodologiche, e in ogni iniziativa che sia espressione di libert progettuale, compresa l'eventuale offerta di insegnamenti opzionali, facoltativi o aggiuntivi e nel rispetto delle esigenze formative degli studenti.
AUTONOMIA
MIUR obiettivi generali, curricoli, discipline, monte ore annuale SCUOLE organizzazione dei percorsi ampliamento dellofferta formativa quote di variabilit (15%)
(Decreto Ministeriale 26 giugno 2000, n. 234)
1. (OMISSIS) 2. Ai curricoli come definiti nel comma 1 si applicano tutti gli strumenti di flessibilit organizzativa,didattica e di autonomia di ricerca,sperimentazione e sviluppo, secondo quanto previsto dal piano dell'offerta formativa di ciascuna istituzione scolastica.
LA NORMATIVA
1. Nell'ambito dei curricoli di cui all'articolo 1 ciascuna istituzione scolastica, pu riorganizzare, in sede di elaborazione del piano dell'offerta formativa, i propri percorsi didattici secondo modalit fondate su obiettivi formativi specifici di apprendimento e competenze degli alunni, valorizzando l'introduzione di nuove metodologie didattiche, anche attraverso il ricorso alle tecnologie multimediali.
La missione dellinsegnante
E.Morin sui tratti essenziali della missione dellinsegnante: Fornire una cultura che permetta di distinguere, contestualizzare, globalizzare, affrontare i problemi multidimensionali, globali e fondamentali; Preparare le menti a rispondere alle sfide che pone alla conoscenza umana la crescente complessit dei problemi; Preparare le menti ad affrontare le incertezze, in continuo aumento, non solo facendo loro conoscere la storia incerta ed aleatoria delluniverso, della vita, dellumanit, ma anche favorendo lintelligenza strategica e la scommessa per un mondo migliore
La missione dellinsegnante
Educare alla comprensione umana fra vicini e lontani; Insegnare laffiliazione (allItalia, alla Francia, alla Germania) alla sua storia, alla sua cultura, alla cittadinanza repubblicana e iniziare allaffiliazione allEuropa; Insegnare la cittadinanza terrestre, insegnando lumanit nella sua unit antropologica e nelle sue diversit individuali e culturali, cos come nella sua comunit di destino caratteristica allera planetaria, nella quale tutti gli umani sono posti a confronto con gli stessi problemi vitali e mortali da La testa ben fatta, 1999
MODULO
Percorso formativo che collega esperienze e conoscenze a livelli diversi che stabilisce relazioni di senso, di procedure che mette in campo linguaggi, concetti, relazioni, percorsi e combinazioni di conoscenze E una mappa attrezzata di percorsi esperti basati su conoscenze e di esperienze E la creazione di reti di conoscenze
MODULO Parte di attivit didattica che per contenuto, concetti, abilit cognitive, risulta costituita da un insieme di elementi articolati e strettamente connessi per il raggiungimento di un obiettivo didattico esplicitato e operazionalizzato (G. Domenici)
MODULO Il modulo rappresenta una unit formativa autosufficiente in grado di promuovere saperi modulari e competenze che per la loro alta rappresentativit culturale, e perci anche tecnico-pratica , nel settore specifico di riferimento siano capaci di modificare significativamente la mappa cognitiva e la rete delle conoscenze precedentemente possedute. (G. Domenici)
Analisi disciplinare
Trasformazione delle sequenze del manuale in mappe di conoscenze Scelta dei nodi essenziali per il raggiungimento degli standard
Non sono la somma degli obiettivi di pi Unit Didattiche Sono a un livello pi alto Riguardano: applicare in contesti diversi di conoscenze, abilit e competenze acquisite prendere decisioni in situazioni operative reali o simulate comprendere, costruire, criticare argomentazioni e discorsi per dare significato alle proprie esperienze.
Definire le finalit del processo formativo Analizzare la valenza formativa della disciplina Partire dalla struttura della disciplina (statuti e mappe concettuali) definire gli esiti in termini di competenze definire gli standard per la certificazione (di competenze, conoscenze , abilit ecc.)
Le caratteristiche di un modulo
Ogni modulo deve essere in s concluso e avere come esiti di apprendimenti competenze che costituiscono crediti formativi. essere aggregabile in sequenza logica o cronologica in modo da formare un percorso curricolare
Si possono strutturare moduli per temi per problemi per tipologie, casi filoni ecc.
Titolo Breve descrizione (10-15 righe) Collocazione nel curricolo, nella mappa ecc Prerequisiti Competenze ( cognitive, disciplinari, trasversali, metacognitive) Durata Fasi di attuazione Verifiche (tempi , tipologia, criteri)
Specificare che cosa lo studente deve fare per dimostrare il possesso della abilit richiesta
Le competenze di modulo non sono la somma degli obiettivi e delle competenze delle unit di apprendimento che lo compongono
Le competenze cognitive disciplinari, professionali, Acquisire i concetti e gli strumenti di base di una disciplina (es. lettura di carte geografiche ) Acquisire e organizzare i contenuti secondo corrette impalcature concettuali Competenze metacognitive* Consapevolezza e controllo dei propri processi di apprendimento Abilit di studio: imparare a imparare: Compilazione della conoscenza (dichiarativa e procedurale) Competenze trasversali Prendere decisioni, Diagnosticare, Relazionarsi Affrontare e risolvere problemi Sviluppare soluzioni creative
DEFINIZIONI DI COMPETENZA
Competenza / prestazione Prestazione = risultato di unazione concreta vincolata dalle condizioni di contesto in cui la competenza posta in essere un insieme di saperi di diversa natura e di abilit per agire pi o meno consapevolmente il proprio spazio di vita. Lefficacia di tali azioni comunque connessa a un tempo dato e rispetto a una comunit sociale determinata
DEFINIZIONI DI COMPETENZA
Meghnagi, 1992 elemento portante di unazione che si qualifica per la sua coerenza rispetto alla situazione e per la sua efficacia rispetto alla questioni da affrontare elemento per consentire un agire fondato su una comprensione del campo dazione e una possibile previsione degli esiti del proprio agire
Re, 1990 expertise in azione, insieme di sapere professionale empirico e scientifico rivolto alla soluzione di problemi concreti
DEFINIZIONI DI COMPETENZA McClelland, insieme di caratteristiche misurabili di una persona che consentono di distinguere in modo attendibile gli outstanding dai tipical performer in un particolare lavoro Pellerey, 1983 linsieme strutturato di conoscenze, capacit e atteggiamenti necessari per svolgere un compito (COMPETENZA PROFESSIONALE) Quaglino, 1990 la qualit professionale di un individuo in termini di conoscenze capacit e abilit, doti professionali e personali
*METACOGNIZIONE
ogni processo di acquisizione del sapere lesito di un processo di trasmissione, trasformazione ed elaborazione delle idee Il controllo attivo e deliberato sulle proprie attivit cognitive dipende, tra laltro, dalla consapevolezza sviluppata relativamente ai processi di comprensione, di memorizzazione, e cognitivi in genere. Tale controllo, definibile come METACOGNIZIONE, appare inoltre guidato da una particolare sensibilit che orienta nella scelta delle strategie cognitive appropriate a determinati compiti, circostanze, contesti
(Saul Meghnagi, Il sapere professionale. Competenze, diritti, democrazia,Milano2005