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Festività in Italia

La maggior parte delle festività in Italia sono di


origine religiosa.
Vediamo quali sono le più conosciute, le più
festeggiate e cosa si fa in questi giorni di festa in Italia.
L’Immacolata concezione
L’8 dicembre si festeggia l’Immacolata concezione, il giorno in cui la Chiesa
cattolica ha stabilito che la Vergine Maria non aveva il peccato originale fin dal
suo concepimento.
In Italia, però, per la maggior parte delle persone la data dell’8 dicembre ha un
altro significato, ovvero il giorno in cui si addobba l’albero di Natale e si prepara
il presepe. L’8 dicembre è considerato la data d’inizio delle festività natalizie.
L’usanza di preparare il presepe ha origine in Italia ma adesso è diffusa in tutti i
paesi cattolici del mondo. Il presepe si prepara di solito l’8 dicembre ma la
statuina di Gesù viene messa la notte tra il 24 e il 25 dicembre. Durante il
periodo natalizio molte persone in Italia visitano altre città per vedere i presepi.

In Italia sono molto famose le statuine dei personaggi del presepe costruite a
mano dagli artigiani di Napoli. A Napoli è possibile trovare il Museo
permanente del presepe napoletano. I presepi napoletani sono molto grandi e
ricchi di dettagli.
In Italia c’è anche l’usanza del presepe vivente, ovvero delle persone si
vestono come le statuine, preparano i personaggi e ricreano la natività di
Gesù.
Gli italiani visitano altre città per vedere anche le luminarie. Le luminarie sono gli
addobbi luminosi che vengo usati durante le festività. Le luminarie sono nate nel sud
Italia nel XVI secolo e poi sono diventate famose e usate in tutto il mondo. Anche
l’uso delle luminarie ha un’origine religiosa. La luce delle luminarie simboleggia la
luce di Dio. Molto famose sono le luminarie di Salerno.
A partire dalla fine di novembre in tutta Italia
è possibile trovare molti mercatini di Natale.
Uno dei più famosi è quello di Bolzano.
Molto famoso è anche il Villaggio di
Babbo Natale al Mondo Verde di
Gattatico, in provincia di Reggio Emilia.
Il Mondo Verde è un grande mercato al
coperto.
Qui è possibile trovare tutto ciò che serve
per decorare l’albero di Natale, il presepe e
la casa per Natale.
Santa Lucia o Babbo Natale?

Non in tutta Italia i regali li porta Babbo


Natale. In alcune province del nord Italia tra
la Lombardia, il Veneto, il Trentino-Alto
Adige, il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia
Romagna i regali li porta Santa Lucia in
groppa al suo asinello e un carretto carico di
giocattoli e dolciumi il 13 dicembre. La
tradizione dei doni di Santa Lucia è legata ad
alcune usanze popolari contadine fin dal XIII
secolo.
Il Calendario dell’Avvento
Molti bambini ricevono il Calendario
dell’Avvento durante le feste natalizie. È un
calendario che inizia l’1 dicembre e ha 24
caselle, tante quanti i giorni che mancano a
Natale. All’interno delle caselle di solito ci
sono dolciumi o piccoli giocattoli.
La Vigilia di Natale e Natale
La Vigilia di Natale è la notte del 24 dicembre. Non tutti gli italiani festeggiano
la Vigilia. In genere al Nord non si festeggia mentre nelle regioni del Sud si
prepara una grande cena, detta cenone, e a mezzanotte ci si scambia i regali. Il
cenone della Vigilia di Natale al Sud tradizionalmente è a base di pesce.

Il 24 e il 25 dicembre in chiesa ci sono molte messe a cui i fedeli possono


partecipare. Alcuni fedeli preferiscono andare alla messa del 24 notte, spesso a
quella della mezzanotte. Altri fedeli preferiscono andare alla messa della mattina
del 25.

In Sicilia è usanza preparare Sulla tavola della Vigilia al Sud


il baccalà (pesce) fritto per il troviamo anche la classica frittura di
cenone della Vigilia. gamberi e calamari.
Al Nord viene festeggiato solo il giorno di Natale. La mattina del 25 si aprono
i regali e si prepara il pranzo di Natale. Il pranzo di Natale è diverso da
regione a regione ma spesso è a base di carne.

In Emilia-Romagna è usanza
preparare i cappelletti o i tortellini in
brodo per il pranzo di Natale.

In Toscana per il pranzo di Natale


sono molte le persone che mangiano
le pappardelle al ragù di cinghiale e
funghi porcini.
Santo Stefano
Santo Stefano si festeggia il 26 dicembre. Anche questa festa è di origine
religiosa. Santo Stefano è il primo martire del cristianesimo. Di solito il 26
dicembre si finisce di mangiare gli avanzi della Vigilia e del Natale e si trascorre il
tempo in famiglia. In molti si organizzano per andare insieme al cinema e vedere
gli ultimi film di Natale.

Spesso i film italiani che vengono Uno dei film che durante le festività
proiettati al cinema nel periodo di Natale viene ogni anno trasmesso
natalizio sono divertenti e incentrati in TV è Pinocchio.
sul Natale.
Vigilia di Capodanno
La Vigilia di Capodanno è il 31 dicembre ed è anche chiamata la notte di San
Silvestro. La sera del 31 si prepara il cenone di Capodanno, un’abbondante cena
in cui il piatto tradizionalmente mangiato in tutta Italia è il cotechino o lo
zampone con le lenticchie. Si è soliti mangiare le lenticchie l’ultimo giorno
dell’anno come buon augurio per l’anno nuovo di ricevere o fare più soldi.
In Italia c’è l’usanza di indossare delle mutande rosse la notte di San Silvestro
perché portano fortuna in amore.
In tutta Italia a mezzanotte si fanno i fuochi d’artificio.

Fuochi d’artificio per la Vigilia di Cotechino con le lenticchie.


Capodanno a Venezia.
Capodanno
In Italia si festeggia anche il Capodanno, l’1 gennaio, con una grande pranzo in
famiglia. Di solito non c’è un menù tipico che si mangia il primo dell’anno ma
anche a Capodanno si mangia il cotechino con le lenticchie.
C’è un proverbio italiano che dice:
«chi lavora a Capodanno, lavora tutto l’anno».
Questo proverbio però si adatta con quello che vuoi tu, ad esempio:
«chi si bacia a Capodanno, si bacia tutto l’anno», «chi studia a Capodanno,
studia tutto l’anno».
L’Epifania
L’Epifania, anche chiamata la festa della Befana, si festeggia il 6 gennaio. Anche
questa è una festa religiosa e ricorda l’arrivo dei Re Magi da Gesù. Come i Re Magi
portano i doni a Gesù, la Befana si occuperà di riempire le calze vuote che i bambini
hanno preparato, con dolci e giocattoli se i bambini sono stati bravi oppure con
carbone se invece sono stati cattivi.
Poiché l’Epifania è l’ultima festa che chiude il periodo natalizio, in Italia c’è un
proverbio che dice «l’Epifania tutte le feste porta via». Oltre a questo proverbio, c’è
anche una filastrocca che tutti gli italiani conoscono ma con qualche differenza:

«La Befana vien di notte


Con le scarpe tutte rotte
Il cappello alla romana
Viva viva la Befana!»
In tutta Italia la Befana si festeggia in modo
diverso, ad esempio ci sono alcune donne
che si travestano come la Befana e girano
per le città a regalare dolci ai bambini, si
preparano dei carri colorati o in alcuni paesi
di tradizione contadina preparano una
colonna fatta di paglia e la bruciano.

Questo è un falò fatto a


Padova, in Veneto. Questa
tradizione viene anche
chiamata «bruciare la
Vecia». Vecia in dialetto
veneto vuol dire vecchia e
il significato di questa
usanza è quello di bruciare
il vecchio e accogliere il
https://www.youtube.com/watch?v=yCCDWbk7wDs nuovo.
Una tradizione tipica di Venezia è la Regata delle Befane, alcuni uomini si
travestono da Befane e gareggiano con le barche a chi arriva primo al traguardo.

https://www.youtube.com/watch?v=RvmQYMagMy
4
Adesso tocca a te!
Rispondi vero o falso alle seguenti affermazioni.
1. La maggior parte delle feste in Italia sono di origine religiosa. V F
2. L’1 dicembre è considerato la data d’inizio delle festività
natalizie. V F
3. Di solito l’8 dicembre gli italiani preparano l’albero di Natale
e il presepe. V F
4. La tradizione del presepe ha origine in Medio Oriente. V F
5. I presepi più famosi sono quelli della città di Napoli. V F
6. Il presepe vivente è la ricostruzione della nascita di Gesù con
persone vere con costumi particolari. V F
7. Le luminarie sono nate nel sud Italia. V F
8. Le luminarie simboleggiano la luce di Dio. V F
9. I mercatini di Natale aprono solo il giorno di Natale. V F
10. In Italia solo Babbo Natale porta i regali. V F
11. Il calendario dell’Avvento inizia l’1 dicembre e ha 24 caselle. V F
12. Nelle caselle del calendario dell’Avvento c’è il carbone.
V F
13. Al nord Italia non si festeggia la Vigilia di Natale.
V F
14. I regali in Italia si aprono solo il 25 mattina. V F
Scegli la risposta corretta.

1. Al sud Italia per la Vigilia di Natale si mangia a) Pesce


b) Carne
c) Pizza
2. Il giorno di Santo Stefano è a) 25 dicembre
b) 26 dicembre
c) 6 gennaio

3. Il piatto tradizionale che non può mancare nelle a) Cotechino e lenticchie


tavole degli italiani l’ultimo giorno dell’anno è b) Lasagne
c) Polpettone

4. La Vigilia di Capodanno è il 31 dicembre ed è anche a) Capodanno


chiamata b) Natale
c) Notte di San Silvestro
5. L’ultimo giorno dell’anno di solito si indossano a) Cappelli rossi
b) Mutande rosse
c) Mutande blu

6. Il primo giorno dell’anno si chiama a) Capodanno


b) Natale
c) Notte di San Silvestro
7. L’Epifania è il a) 1 gennaio
b) 5 gennaio
c) 6 gennaio
8. La Befana regala ai bambini cattivi a) Calze piene di dolci
b) Calze piene di carbone
c) Calze piene di
giocattoli

9. La Regata delle Befane è fatta a a) Napoli


b) Venezia
c) Padova

10. Il falò dove bruciano una Befana fatta di paglia è a) Napoli


a b) Venezia
c) Padova
Dolci di Natale
In Italia ci sono molti dolci tradizionali di Natale, diversi da regione a regione.
Vediamo insieme quali sono i più conosciuti in tutta Italia.
I dolci di Natale più famosi in Italia ma anche in tutto il mondo sono il pandoro
e il panettone.
Il pandoro è un dolce tipico di Verona. Il pandoro come lo conosciamo adesso è
una variante di un dolce del 1200 e la ricetta attuale è nata nel 1894 da Domenico
Melegatti. La sua pasta è sofficissima, profuma di vaniglia, la forma di un tronco
a stella e viene servito con una spolverata di zucchero a velo. Negli ultimi anni si
è diffusa l’usanza di usare il pandoro per creare altri dolci, come il pandoro al
tiramisù o farcito di gelato.
Il panettone è il dolce tipico di Milano fatto con un impasto
lievitato con frutta candita e uvetta. Ha la forma di un
tappo. La leggenda narra che il dolce è nato nel 1400 dopo
un incidente avvenuto nella cucina della corte degli Sforza.
Il cuoco aveva bruciato il dolce per il Natale e il cuoco di
nome Toni creò un altro dolce con gli avanzi del primo
dolce. Il nome di quel dolce era Pan de Toni e poi cambiato
in panettone.
Un altro dolce tipico di Natale è il torrone. Il torrone è di origine
siciliana ma la ricetta è antichissima e arriva dal Medio Oriente. In
Italia il torrone viene preparato in molte regioni con ricette diverse.

Questo è il torrone della Sicilia


ed è tipico della città di Modica.
È preparato con miele, sesamo,
mandorle e buccia di arance e di
limone. In siciliano questo
torrone si chiama cubaita. Ci
sono anche le varianti con
pistacchi o nocciole.
Questo invece è il torrone
tipico della città di Cremona di
epoca rinascimentale. Questo
tipo di torrone è molto friabile
ed è preparato con mandorle,
miele, zucchero ed albumi. Ci
sono anche delle varianti
ricoperte di cioccolato, con
pistacchi e nocciole.

Dalla ricetta originale dei torroni


sono stati creati i torroncini, dei
piccoli torroni morbidi, con gusti
diversi e incartati singolarmente.
Un altro dolce di Natale è il tronchetto. Il tronchetto è tipico del Piemonte ma
ha origine in Scandinavia. È un dolce molto calorico e goloso. È fatto con:
burro, mascarpone, uova, crema di castagne, panna e cioccolato. La sua
forma ricorda quella di un pezzo di legno. Secondo la leggenda la forma
deriva dal ceppo di legno che le famiglie contadine piemontesi mettevano sul
fuoco per riscaldarsi. Il tronchetto è diventato un dolce famoso in tutta Italia
per questo sono state create molte versioni di questo dolce e mangiato tutto
l’anno come il tronchetto fatto di gelato.
Gli struffoli sono un tipico dolce natalizio della tradizione napoletana.
È un dolce povero di origini greche, dove venivano chiamati
strogulos, che significa pasta sferica. Si tratta di morbide palline di
pasta dolce, fritta in olio bollente, passate poi nel miele e arricchite
con canditi e confetti colorati. Un tempo, a Napoli, gli struffoli
venivano preparati nei conventi dalle suore e poi portati in dono nel
periodo natalizio alle famiglie nobili che durante l’anno avevano
aiutato i poveri.
Spesso questi dolci sono accompagnati dallo spumante, un vino bianco
leggermente frizzante e si beve freddo. Si chiama spumante perché si crea
della spuma quando si versa. Si è soliti bere lo spumante per festeggiare il
Natale e l’arrivo del nuovo anno. Ci sono due tipi di spumante:
1. Spumante brut: è amaro e secco
2. Spumante dolce: è dolce
Lo spumante si beve anche in altre occasioni come i compleanni e gli
anniversari.
Collega la parola all’immagine corretta.
Albero di Natale
Presepe
Luminarie
Calendario dell’Avvento
Mercatini di Natale
Calza della Befana
Fuochi d’artificio
Collega la parola all’immagine corretta.

Panettone
Pandoro
Tronchetto
Torrone
Struffoli
Cotechino e
lenticchie
Spumante
Giochi tradizionali per le feste
Durante le festività di Natale, tra un pranzo e una cena, gli italiani amano
trascorrere il tempo in famiglia e con gli amici giocando a carte e a giochi da
tavola.
Vediamo insieme quali sono i più diffusi.
Uno dei giochi di carte più
conosciuto in Italia è la briscola. Si
gioca in 2 o in 4 (a coppie) con un
mazzo da 40 carte. Lo scopo del
gioco è fare più punti
dell’avversario.
Carte napoletane Un altro gioco di carte famoso in
Italia è la scopa. Anche in questo si
gioca in 2 o 4 (a coppie). C’è una
variante di questo gioco che si
chiama scopone scientifico in cui è
possibile giocare in 5. La scopa ha
poi tantissime altri varianti. Le più
conosciute sono rubamazzetto e
Carte siciliane
asso pigliatutto.
In Italia esistono vari tipi di mazzi
di carte. Le carte napoletane sono
le carte regionali più diffuse in
Italia. Ci sono poi le carte siciliane
che sono abbastanza simili a quelle
napoletane. Dopo questi due tipi di
Carte piacentine carte, le più conosciute sono quelle
piacentine.
La tombola è un tradizionale gioco da tavola
nato nella città di Napoli nel 1734 coma
alternativa casalinga del lotto. A Napoli è stato
creato un sistema che attribuisce un significato
a ogni numero chiamato La Smorfia. I numeri
presenti nella tombola sono dall’1 al 90. Non
c’è un numero limitato di giocatori ed è possono
giocare tutti, bambini e adulti insieme.
Il Mercante in fiera è un gioco di carte nato
nel 1700 circa. Non c’è un numero limitato
di giocatori. Si gioca con due mazzi identici
da 40 carte. Su ogni carta è rappresentata
una figura diversa particolare e divertente.
Uno dei giocatori deve recitare il
personaggio del mercante e mettere all’asta
le carte di un mazzo mentre gli altri giocatori
devono comprarle. Finita l’asta, con l’altro
mazzo si posizionano le carte vincenti
coperte, di solito da 3 a 6, su cui si mettono i
soldi raccolti. Vince chi rimane con le carte
uguali a quelle vincenti.
Buon Natale!
Durante il periodo natalizio si è soliti usare le seguenti espressioni come augurio:
 Buon Natale!
 Buone feste!
 Tanti auguri di buon Natale!
 Buon Natale e felice anno nuovo!
 Auguri per un sereno Natale e un felice anno nuovo!
 Buon anno!

Curiosità
In Italia è comune regalare dei cesti con
prodotti tipici del luogo, panettone o
pandoro, spumante e altri dolci. Spesso i
datori di lavoro li regalano ai loro
dipendenti, ad aziende con cui lavorano ma
alcune persone li regalano ad amici come
segno d’amicizia per tutta la famiglia invece
di fare un regalo a ogni persona.
Collega le parole all’immagine corrispondente e poi inseriscile nella colonna
corretta.

Mercante in fiera- briscola – scopa - tombola

Giochi di carte Giochi da tavola


Completa il dialogo con le parole mancanti.
buone feste - cotechino con le lenticchie - cappelletti in brodo - pandoro - buon
Natale - tronchetto - pranzo di Natale - tanti auguri di buon Natale - tortellini in
brodo – panettone - felice anno nuovo - vigilia di Capodanno – struffoli - tanti
auguri di Natale e felice anno nuovo

Sara: Ciao Giulia, _____________!


Giulia: Ciao Sara, ______________________anche a te!
Sara: Cosa hai cucinato per il ________________?
Giulia: Per pranzo ho cucinato i ______________ e per secondo un polpettone.
Tu?
Sara: Io invece ho preparato i ____________________e per secondo un
arrosto. Poi per dolce ho comprato un _____________ma sono sicura che i miei
genitori porteranno anche un ___________.
Giulia: Io invece ho preparato un ____________farcito di gelato al cioccolato.
Piace tanto ai miei figli.
Sara: Che brava! La ________________ cosa pensi di fare?
Giulia: Il 31 siamo invitati a casa dei miei suoceri e io preparerò il
____________. Tu?
Sara: Noi l’ultimo dell’anno siamo invitati da mia sorella e voglio provare a
fare gli ________.
Giulia: Brava, sono davvero buoni! Allora ancora ______________________!
Sara: Grazie, _________ anche a te e ________________!

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