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Vaccinazioni

“La vaccinazione non e’ una tattica per vincere le


piccole battaglie,ma e’ la strategia per vincere la grande guerra”
G. Cosmacini
AliMaow
Ali MaowMaalin,
Maalin,cuoco,
cuoco,somalo
somalo,,2323anni
anni
26OTTOBRE
26 OTTOBRE1977 1977
l’ultimocaso
l’ultimo casoal
almondo
mondodi divaiolo
vaiolo
Tipo di immunizzazione

- IMMUNIZZAZIONE PASSIVA

- IMMUNIZZAZIONE ATTIVA

- IMMUNIZZAZIONE ADOTTIVA
IMMUNIZZAZIONE PASSIVA
• Si basa sull’impiego di anticorpo preformato,
anche appartenente ad una specie diversa, in
un soggetto a rischio di avere o che abbia gia in
atto una malattia infettiva. Oggi viene poco
adottata, si utilizza animali di grossa taglia (per
es. cavalli) ed conferisce una immunita’ di
breve durata (2-4 mesi), dopo di che il soggetto
e’ di nuovo suscettibile
IMMUNIZZAZIONE ATTIVA
• Si basa sull’uso di parte o di tutto un agente
infettivo, al quale sia stato tolto ogni effetto
patogeno, al quale sia stata mantenuta la
completa capacita’ antigene, cioè la capacita’ di
indurre anticorpi. Lo scopo e’ quello di indurre
immunita’ permanente mimando l’infezione
naturale , anche se alcuni tipi di vaccini hanno
necessita’ di richiami ad intervalli regolari (per
es. la vaccinazione antitetanica)
IMMUNIZZAZIONE ADOTTIVA

• Di essa si parla quando un soggetto che abbia


ricevuto un trapianto di midollo osseo,
acquisisce immunita’, e quindi presenta
anticorpi specifici, uguali a quelli del donatore.
Tipi di vaccini

• Quelli costituiti da virus o batteri vivi


attenuati
• Quelli costituiti da virus o batteri
inattivati, cioe’ uccisi
Vaccini costituiti da componenti
del microrganismo

• Vaccini ottenuti da componenti naturali


• Vaccini costituiti da proteine ottenute
sinteticamente

Vaccini Coniugati
Vantaggi dei vaccini combinati (o polivalenti)

• Minor numero di visite preparatorie


• Minori disagi per il bambino e per la famiglia
• Maggiore accettabilita’
• Maggiore copertura
• Minori costi di gestione (distribuzione e
somministrazione)
Tipi di combinazione fra vaccini diversi

• DTPa-IPV
• DTPa-Hep Bù
• DTPa + Hib
• DTPa + Hep B + Hib
• DTPa + Hep B + IPV
• DTPa + Hib + IPV
• DTPa +
• DTPa + Hep B + Hib + IPV
• DTPa + Hep B + Hep A + Hib + IPV
• Hep A + Hep B
• Hep B + Hib
• DTPa
• dTPa + IPV
• DTPw + Hep B
• DTPw + Hib
• DTPw + Hep B + Hib
• MPR-V
• PnC-MnC
• PnC + MnC + Hib

DTPa = vaccino contro difterite, tetano e pertosse acellulare, DTPw vaccino contro difterite tetano e pertosse intero, Hep A vaccino Epatite A,
Hep B vaccino Epatite B, Hib vaccino contro l’H. influenzae tipo b, IPV vaccino inattivato polio, tipo Salk,
dTPa vaccino contro il tetano , la pertosse acellulare e la difterite, MPR vaccino contro morbillo parotite e rosolia, V vaccino contro varicella-zoster,
PnC vaccini contro lo pneumococco, MnC vaccino contro il meningococco
Costituenti del vaccino

• PRINCIPIO ATTIVO
– Antigene immunizzante

• PRINCIPI INERTI
– Liquido di sospensione
– Conservanti (o stabilizzanti o antibiotici)
– Adiuvanti
Caratteristiche dell’adiuvante ideale
Di sicurezza - assenza di reazioni locali o generali
- non induce autoimmunitàDi sicurezza
- assenza di reazioni di ipersensibilita’

Chimiche - chimicamente definito Di sicurezza


- stabile
- biodegradabile
- compatibile con i vari tipi di antigene

Immunologiche - risposta protettiva e persistente


- non induce immunopatologia
- efficiente anche nei bambini piccoli
- efficiente anche nei soggetti con risposta
immunitaria ridotta (anziani)
- non immunogeno da solo
I sei tipi di vaccino per l’immunizzazione attiva I
Tipo di vaccino Esempi di vaccini
Vaccini vivi attenuati Vaccini contro morbillo, parotite e rosolia
Vaccino contro poliomelite (tipo Sabin)
Vaccino contro la febbre gialla
Vaccino contro la varicella
Vaccino Ty21a contro la febbre tifoidea
il BCG
Vaccini interi uccisi Vaccino contro l’influenza
Vaccino contro la poliomelite (tipo Salk)
Vaccino contro l’epatite A
Vaccino contro la rabbia
Vaccino intero contro la pertosse

Vaccini costituiti da Vaccino con polisaccaridi coniugati contro H.


componenti puruficati influenzae, meningococco e pneumococco
Vaccino a subunita’ contro l’influenza
Vaccino acellullare contro la pertosse
Vaccino contro la difterite
Vaccino contro il tetano
I sei tipi di vaccino per l’immunizzazione attiva II

Tipo di vaccino Esempi di vaccini

Vaccini DNA Vengono prodotte proteine con le tecniche DNA


ricombinanti ricombinanti Il vaccino (HbsAg) contro
l’epatite B

DNA vaccini il gene di una proteina e’ inserito in un


plasmide che introdotto in un batterio, viene
prodotto all’infinito. Il DNA immunizzante viene
separato e usato successivamente come
vaccino. Salvo alcuni vaccini contro l’HIC,
questa tecnologia non e’ ancora
applicata all’uomo

Vaccini edibili La rivoluzione verde (patate, banane ed altro)


Strategia e tempo necessario per lo sviluppo di un vaccino

Individuazione della malattia

Studi epidemiologici e immunobiologici


Ricerche di mercato

Scelta della tecnologia e degli antigeni

Valutazione preclinica e sviluppo dei processi


3-4 anni

Valutazione clinica e produzione


4-6 anni

Permesso d’immissione in commercio


1- 2 anni
Requisiti per l’introduzione di un vaccino nel
calendario delle vaccinazioni

• Proporzione dei suscettibili nella popolazione bersaglio


• Incidenza della malattia
• Gravita’ della malattia
• Difficolta’ della diagnosi e nella cura della malattia
• Alta incidenza di reliquati
• Sicurezza del vaccino
• Efficacia del vaccino
• Costi del vaccino
• Buon rapporto costi/benifici
Il calendario ideale delle vaccinazioni
deve tenere conto di diversi fattori

• Eta’ alla quale la malattia ha la massima incidenza


• Eta’ alla quale la malattia ha la massima gravita’
• Eta’ alla quale la risposta immunitaria e’ piu’ alta
• Possibilita’ di associazione tra vaccini diversi per ridurre il
numero delle sedute vacinali
• Situazioni delle schedule vaccinali e dei sistemi di
vaccinazione gia’ in atto
• Tipo di vaccini e loro combinazioni sul mercato nazionale
Vaccinazioni obbligatorie in Italia per tutti i nuovi nati

• Vaccinazione contro la difterite

• Vaccinazione contro il tetano

• Vaccinazione contro la poliomelite

• Vaccinazione contro l’epatite virale di tipo B


Vaccinazioni per particolari gruppi a rischio:

– Vaccinazione contro il tetano (affiliati CONI, lavoratori


agricoli, metalmeccanici, operatori ecologici, stradini etc…)

– Vaccinazione contro la tubercolosi con vaccino di Calmette


Guérin per soggetti cuti negativi, figli del personale di
assistenza nei sanatori, per soggetti cutinegativi con eta’
compresa tra 5 e 15 anni figli di tubercolotici o coabitanti in
nuclei familiari di ammalati o ex ammalati di tbc, in soggetti
tra i 5 e 15 anni residenti in zone depresse con elevata
morbosita’ tubercolare, studenti di medicinae i soldati all’atto
dell’arruolamento.

– Vaccinazione contro il meningococco insieme a quello contro


la febbre tifoide, il tetano-difterite, il morbillo-parotite-rosolia)
all’atto dell’ar-ruolamento.
Vaccinazioni raccomandate Italia per tutti i nuovi nati

• Vaccinazione contro la pertosse


• Vaccinazione contro il morbillo
• Vaccinazione contro la rosolia
• Vaccianzione contro la parotite
• Vaccinazione contro l’Haemophilus influenzae tipo B (Hib)

Vaccinazioni raccomandate Italia per particolari gruppi a rischio

• Vaccinazione contro influenza > 65 anni, cardiopatici, broncopneumopatici, e


addetti a servizi di sanita’ pubblica
• Vaccinazione contro la rabbia soggetti a rischio, veterinari, allevatori di animali,
addetti ai laboratori per sperimentazione
• Vaccinazione contro Epatite B Operatori sanitari e gruppi a rischioù
• Vaccinazione contro Epatite A Gruppi a rischio e militari che per il loro sevizio si
debbano recare in zone di alta endemia
Altre vaccinazioni che vengono eseguite solo in occasione di viaggi
in zone con un’alta endemia o nelle quali sia in corso un epidemia

• Vaccinazione contro colera questa non viene richiesta piu’ da nessun


paese
• Vaccinazione contro la febbre gialla
• Vaccinzione contro l’Epatite A e B
• Vaccinazione contro la rabbia
• Vaccianzione antipolio
Vaccini di un prossimo futuro I
• Virus
– Cytomegalovirus
– Dengue
– Herpes virus 1 e 2
– HIV 1
– Nuovi vaccini per i rotavirus 1-4
– Virus dell’epatite C
– Virus di Epstein-Barr
– Virus parainfluenzale 1 e 3
– Virus respiratorio sinciziale
• Funghi e parassiti
– Coccidioides immitis
– Cryptococcus neoformans
– Entamoeba histolytica
– Leishmaniae
– Histoplasma capsulatum
– Plasmodia
– Schistosoma mansoni
– Toxoplasma gondii
Vaccini di un prossimo futuro II
• Batteri
– Campylobacter jejuni
– Chlamydia trachomatis
– Escherichia coli enteropatogeno ed enterotossigeno
– Haemophilus non tipizzabile
– Helicobacter pylori
– Legionella pnuemophila
– Mycobaterium leprae
– Mycoplasma pneumoniae
– Neisseria gonorrheae
– Reickettsia ricketsii
– Shigellae
– Streptococchi gruppo A e B
– Treponema pallidum
– Vibrio Cholera
Nuovi vaccini

• Vaccini idiotipici
• Vaccini a DNA
• Vaccini edibili
Il DNA vaccino
Isolare il gene di una proteina
gene immunogena

gene
Inserire il gene in un plasmide
promotore

plasmide

Trasformare le cellule batteriche,


far crescere i batteri,
purificare il DNA plasmide

Immunizzare con il DNA esprimente la


proteina immunogena
Aspetti favorevoli dei vaccini a DNA

• Nessun rischio di infezioni


• Risposta anticorpale verso l’antigene proteico originario
• Risposta delle cellule T citolitiche
• Risposta delle cellule della memoria
• Facilitazione all’uso di vaccini combinati
• Buona stabilita’ a temperature alte e basse
• Facilita’ nella produzione e nella preparazione
• Possibilita’ teorica di preparare un vaccino direttamente
da un tessuto infetto mediante la PCR
• Rapido screening delle sequenze multiple delle risposte
protettive (DNA library)
• Capacita’ di innescare risposte Th1 (T-helper) o Th2
Calendario di vaccinazione per le Forze armate*
(prima della riforma della leva)

Caratteristiche Vaccini
del personale

Personale in servizio Richiamo con vaccino antitetanico/antidifterico (tipo adulto)


obbligatorio di leva Vaccinazione antitifica orale
Vaccinazione antimeningoccica tetravalente
Vaccinazione antimorbillo-parotite-rosolia

Personale in ferma volontaria Ai precedenti va aggiunta:


vaccino anti epatite A e B
Vaccino antipolio IPV potenziato

Personale inviato per impiego Controllo della copertura immunitaria di base (Richiami)
all’estero (zone a richio) oltre ai precedenti verrano usti vaccini in base al tipo di missione
- vaccino contro la febbre gialla
- vaccino contro la poliomelite (richiamoo ciclo vaccinale
completo nei non vaccinati, usando vaccino tipo Salk

* al momento dell’arruolamento viene praticata l’intradermoreazione alla tubercolina


Classificazione delle reazioni avverse a vaccinazione

Qualita’ di reazione Sede e tipo della reazione

Locali Nel punto di inoculo

Generalizzate Con coinvolgimento sistemico

Composte Associazione di una rezione


locale con una reazione
generalizzata o di piu’ a carattere
sistemico

Multiple Reazioni con caratteristiche


analoghe in occasione di diverse
somministrazioni dello stesso
vaccino nello stesso soggetto
Eventi avversi che non richiedono di modificare nel singolo
la scheda vaccinale

- Febbre elevata, inferiore a 40°C


- Irritabilita’
- Sonnolenza e il sonno profondo
- Pianto inconsolobile per piu’ di tre ore
- Le reazioni locali
- Gli ascessi batterici nella sede dell’iniezione
- L’esantema specifico
- La tumefazione linfoghiandolare o parotidea dopo MPR
- Le manifestazioni allergiche, al di fuori dell’anafilassi
Eventi avversi che richiedono di modificare nel singolo
la scheda vaccinale

- Le manifestazioni anafilattiche
- Encefalopatie-encefalite
- Trombocitopenia
- Le convulsioni
-Febbre superiore a 40° C
- Gli episodi ipotonia-iporesponsivita’
- La meningite sierosa
- Sindrome di Guillaine-Barre’
- Neurite brachiale dopo vaccinazione contro il tetano in adulti
Precauzioni e controindicazioni

- La gravidanza
- Soggetti che abbiano ricevuto Ig per via intramuscolare
- Soggetti immunocompromessi
- Bambini che hanno avuto reazioni da precedenti
immunizzazioni
- Dopo esposizione a specifiche malattie
- Malnutrizione
- Malattie croniche ed altro
False controindicazioni

•Allattamento materno
•Gravidanza della madre e di altri conviventi
•Storia familiare di convulsioni in bambini che devono essere vaccinati
contro il morbillo (MPR) o contro difterite, tetano e pertosse (DTPa)
•Storia familiare di morte improvvisa del lattante (SIDS) in bambini che
stanno per essere sottoposti alla vaccinazione DPT
•Storia familiare di gravi conseguenze dopo una vaccinazione non
collegabili a un’immunodeficienza
•Storia personale di allergia non specifica o presenza di allergie tra i
familiari
•Storia personaloe di allergia alla penicillina o altri antibiotici, escluse le
reazioni anafilattiche alla neomicina e alla streptomicina o kanamicina
•Storia personale di allergia alla carne o alle penne di anatra, inn un
soggetto che debba essere vaccinato contro la rabbia
False controindicazioni
• Storia personale di allergia, di tipo non anafilattico all’uovo o agli
antigeni a esso collegati
• Storia personale di reazione a una preceddente dose di DPT, costituita
da dolore, arrossamento o tumefazioni in sede d’iniezione o da febbre
inferiore a 40°C
• Somministrazione in atto o cessata da pochi giorni di uno dei comuni
antibiotici (amoxicillina-eritromicina) usati in pediatria
• Trattamenti con corticosteroidi a basso dosaggio per applicazione locale
(inalazione, uso dermatologico)
• Dermatosi, eczema o infezioni cutanee localizzate
• Sindrome di Down
• Ittero neonatale antecedente
• Fase di convalescenza di una malattia infettiva
• Recente esposizione ad una malattia infettiva
• Prematurita’ a basso peso alla nascita per la data
• Malattia infettiva acuta lieve, con poca febbre o diarrea di lieve entita’,
in un bambino peraltro assolutamente sano
Motivi per ritardate e mancate vaccinazioni obbligatorie

Malattia del bambino 53,6%

Carenza di Informazione della madre 5.6.%


timore di effetti collaterali 1,0%

Mancanza di strategia vaccinale locale 14,1%


mancato invito 4,5%

Motivi logicistici 12%


rinviata senza motivo 4,3%
problemi familiari 4,3%
Non noto 14,7%
Rapporto costi benefici delle vaccinazioni
di alcune malattie infettive

Malattia Benefici Costi

•Pertosse 3-11 1
•Morbillo 4-12 1
•Parotite 2-7 1
•Rosolia 6-20 1
•Poliomelite 60 1
•Epatite B 10-13 1
Obiettivi per la prevenzione delle malattie prevenibili
mediante la vaccinazione

Malattia Copertura Fascia di eta’


Poliomelite 95 % entro i 2 anni di eta’
Difterite 95% entro i 2 anni di eta’
Tetano 95 % entro i 2 anni di eta’
Morbillo 95 % entro i 2 anni di eta’
Rosolia 95% entro i 2 anni di eta’
Parotite 95% entro i 2 anni di eta’
Pertosse 95% entro i 2 anni di eta’
Epatite B 95% entro i 2 anni di eta’
H. Influenzae B 95 % entro i 2 anni di eta’
Influenza 75% > 65 anni
Storia della vaccinazione contro la poliomielite
• Il primo vaccino contro la polio fu messo a punto da
Salk e Younger (IPV) nel 1954 attraverso
l’inattivazione chimica con formaldeide del virus
coltivato su rene di scimmia. E’ completamente sicuro
e dopo l’iniezione determina una riposta immune
contro la polio paralitica
• Quasi contemporaneamente venne preparato da Sabin
un vaccini (OPV), completamente diverso, che
utilizzava ceppi di virus polio attenuati somministrati
per bocca. Utilizzato per la prima volta neli USA nel
1963 e in Italia nel 1964. Putroppo ogni 750.000 prime
dosi insorge un caso di VAPP. Oggi in Usa e’ stato
abbandonato a favore di quello di Salk.
Storia della vaccinazione
contro la poliomielite

IPV OPV

IPV +OPV

IPV
Storia della vaccinazione contro la poliomielite

• Considerando i rischi ed i benefici, l’OPV e’ stato per


decenni il vaccino utilizzato perche’
• E’ di facile somminsitrazione
• E’ ben accolto dai vaccinandi
• Induce una immunita’ intestinale molto forte (legata
alla presenza di IgA) di superficie, superiore a quella
OPV
• Permette indirettamente la vaccinazione di soggetti non
vaccinati, che abbiano contatti con soggetti vaccinati
• Ha praticato eliminato la polio dal virus selvaggio in
tutti i paesi nei quali sia stato diffusamente adoperato
Vaccino inattivato tipo Salk (IPV)

• Si avvantaggio di alcune scoperte:


– La scoperta fatta alla fine degli anni 40 che i sierotipi
del virus polio erano 3
– Nella patogenesi della malattia e’ presente una
viremia che precede la paralisi
– La presenza di anticorpi neutralizzanti in circolo
protegge dalla malattia
– Il virus puo’ essere coltivato in colture cellulari di
rene di scimmia

IL VACCINO DI SALK VENNE MESSO IN


COMMERCIO NEL 1955
Vaccino inattivato tipo Salk (IPV)

In Italia il vaccino di Salk fu introdotto nel 1957 (G.U. 26


Gennaio 1957 n. 23) porto’ ad una riduzione della polio
non cosi’ decisiva che si ottene dal 1964 con il vaccino di
Sabin.
Negli USA ci fu’ una brusca frenata nella diffusione nel
’55 quando si verifico’ il cosidetto “incidente cutter”
quando si manifestarono 149 di casi di polio dopo
vaccinazione, causa una non completa inattivazione del
virus della polio.
Il vaccino si Salk, oggi di aumentata potenza, ha
caratteristiche di assoluta’ innocuita’ e di grande
efficacia.
Via di somministrazione schedula e dosaggio

Viene somminsitrata per via sottocutanea


Lo schema attuale per la vaccinazione della
polio attualmente vigente in Italia DM 7/4/1999

 1 dose IPV al 3° mese


 2 dose IPV al 5° mese
3 dose OPV al 12° mese
4 dose OPV al 3° anno
Indicazioni (a parte i nuovi nati)

• Eta’ al disopra i 12 anni


• Soggetti immunocompromessi (HIV positivi)
• Adulti non immunizzati i cui figli ricevano la terza
o quarta dose di OPV
• Adulti non immunizzati o parzialmente immuniz-
zati, a rischio di esposizione
• Soggetti che rifiutino di proseguire la vaccinazione
con OPV
• Soggetti che, in occasione della terza e quarta dose
di antipolio (OPV) presentino diarrea cronica, che
facciano prevdere un lungo rinvio
Reazioni e complicazioni

• Non esiste in grave effetto collaterale


• La somministrazione per via im raramente produce
eritema
• L’associazione con episodi di ipotonia-iporesponsi-
vita’e’ rara
• Rischio teorico di reazioni di ipersensibilita’ agli
aminoglicosidi presenti talvolta in tracce nel
vaccino
Raccomandazioni per la vaccinazione degli adulti
a maggior rischio di virus selvaggio rispetto alla popolazione generale

• Viaggiatori in aeree o paesi nei quali la poliomielite


sia ad alti livelli di endemia o nei quali via una
propria epidemia di poliomielite
• Membri di comunita’ o di gruppi in cui sia in atto
una poliomielite acuta da virus selvaggio
• Laboratoristi che maneggiano campioni che
possono contenere poliovirus
• Operatori sanitari in stretto contatto con pazienti
che possono eliminare il virus polio
Vaccino costituito da virus vivi attenuati ,
tipo Sabin (OPV)
• L’OPV e’ costituito da tre tipi di virus polio
moltiplicatosi su colture di rene di scimmia
La quantita’ di virus contenuta nei vaccini e’
stabilita dall’OMS

- tipo 1 in quantita’ di 1.000.000 TCID50


- tipo 2 in quantita’ di 100.000 TCID50
- Tipo 3 in quantita’ di 300.000 TCID50
Vaccino tipo Sabin (OPV)
• L’OPV va usato soltanto per via orale non
somministrato per via parenterale
• Consenso informato sui benefici e sui minimi rischi
• A coloro che mostrano dei dubbi nei confronti
dellOPV va offerta l’alternativa della vaccinazione
IPV
• La somministrazione puo’ essere fatta lasciando
cadere due gocce in bocca oppure si puo’ ricorrere
al cucchiaino o alla zolletta di zucchero n
• Il vaccino puo’ essere somministrato mescolando
altri cibi o bevande purche non contengano
sostanze che inattivino il virus polio
Vaccino tipo Sabin (OPV)
• Escrezione del virus
Dopo la somministrazione dell’OPV si verifica un complesso di eventi :
- Adesione alle cellule della mucosa intestinale
- Penetrazione al loro interno
- Moltiplicazione e diffusione fino alla creazione della immunita’
generalee locale (mucosa)

Fra il 70% ed il 90% dei lattanti vaccinati escreta i tre tipi di virus
Nei vaccinati la massima escrezione si ha alla fine della prima settimana,
nei familiari contagiati alla fine della seconda settimana e nei contatti
non familiari alla quarta settimana

Si ritiene che il virus venga eliminato nelle feci per circa 4/6 settimane
Vaccino tipo Sabin (OPV)
• Efficacia
Tale vaccino si e’ dimostrato molto efficace nel prevenire la
poliomelite
Talune segnalazioni nei paesi equatoriali indicano
inadeguatezza di questo tipo di vaccino per l’eradicazione
dell’infezione da virus selvaggio

• Durata della protezione


Dovrebbe per tutta la vita, simulando la protezione che si
otterrebbe con la infezione naturale
Vaccino tipo Sabin (OPV)
• Reazioni e complicazioni
La vaccinazione da luogo ad una infezione inap-
parente che puo’ essere associata a
Inappetenza
Diarrea
Vomito (raro)

La conseguenza piu’ grave , sia pure rarissima,


dell’OPV e la VAAP
PARALISI FLACCIDA ACUTA
Vaccino tipo Sabin (OPV) VAAP I
• Tra il 1980 ed il 1994 si sono avuti 125 casi di VAPP
negli USA da mettere in relazione all’OPV di cui
• 49 (39%) avvennero tra soggetti immunologicamente
normali direttamente vaccinati con OPV
• 46 (37%) avvennero tra soggetti immunologicamente
normali che erano venuti in contatto con soggetti vaccinati
con OPV
• 32 (24%) avvenero tra soggetti immunologicamente
compromessi , essistessi vaccinati (23 casi) o in contatto con
soggetti che erano stati vaccinati con OPV (7 casi)
• Dei 49 soggetti vaccinati direttamente con vaccino OPV iol
92% aveva ricevuto la prima o seconda dose e il 91% aveva
una eta’ inferiore ad 1 anno.
Vaccino tipo Sabin (OPV) VAAP II
• L’incidenza della malattia associata all’uso dell’OPV e’
risultata su un caso su 750.000 prime somministrazioni e di
un caso 2.400.000 dei dosi nel complesso delle dosi.
• In Italia dal 1981 al 2000 sono stati notificati 19 casi di polio
(16 autoctoni e 3 importanti). Se dai 16 casi autoctoni, si
tolgono 2 casi causati da virus selvaggio avvenuti a Napoli,
14 sono da attribuire alla somministrazione di OPV
• Due non erano stati vaccinati ma erano venuti in contatto
con soggetti vaccinati,e gli altri 12 erano stati vaccinati con
OPV
• Si segnala che dal 1964 al 1993 la SCLAVO (oggi CHIRON)
ha distribuito oltre 2 miliardi di di dosi di OPV senza che sia
giunto alcun reclamo
• Il soggeto adulto e’ a piu’ rischio rispetto ai bambini
Vaccino tipo Sabin (OPV) VAAP II
Rapporto tra VAAP e OPV

• Le sindromi cliniche riscontrate sono tipiche della poliomielite


• Il virus vaccinico e’ spesso isolato da questi casiù
• Viene costantemente raccolta nell’anamnesi la somministrazione recente
dell’OPV o in un contatto
• Una concentrazione di casi di polio nel ricevente il vaccino e nei
contatti , dopo la prima somminsitrazione di OPV
• Il virus eliminato da questi soggetti con le feci mostra spesso una
mutazione nelle proprie capacita’ di neurovirulenza (retromutazione)
• L’incidenza di VAAP e’ piu’ alta fra gli immunodeficienti, con
insufficiente funzione delle cellule B, che hanno un maggor rischio
anche per il virus polio selvaggio
• Il rischio fra gli immunocompetenti è circa 320 volte superiore a quelli
degli immunocompetenti. Alcuni immunocompetenti continuano ad
escretare virus anche per 7 anni.
Strategie vaccinali
 OPV rimane il vaccino di scelta nelle aree in cui il poliovirus sia
circolato di recente o circoli ancora
 L’OPV rimane la scelta migliore nei paesi in via di sviluppo dove gli alti
costi dell’IPV non ne permettono l’uso
 L’OPV rimane la migliore scelta nelle aree dove le scarse condizioni
igieniche rendano necessarie le barriere mucosali ottimali contro la
circolazione del poliovirus selvaggio
 L’IPV o al limite la schedula sequenziale IPV/OPV e’ consigliabile nei
paesi nei quali non si verifichino piu’ casi di polio da virus selvaggio e
nei quali il virus selvaggio non circoli piu’, mentre si verificano sia pur
eccezionalmente , casi di VAAP.
E’ questa proprio la situazione nella quale si trova oggi il nostro paese
Strategie vaccinali

Perche’ continuare la vaccinazione contro la polio in una


regione OMS che sia stata gia’ dichiarata “polio-freee”?

- Perche in alcune aree potrebbero esserci ancora focolai non riconosciuti


di virus
- Perché potrebbe esserci una reintroduzione accidentale/intezionale di
virus selvaggio
- Perché il virus del vaccino potrebbe continuare a essere eliminato da
soggetti immunodeficienti , vaccinati incautamente con OPV
- Per evitare di creare intere coorti di eta’ suscettibili alla polio
Sogno del pediatria
• Un vaccino che si possa dare per bocca
• Poco dopo la nascita
• In unica dose
• In grado di difendere i bambini di tutto il
mondo dalle piu’ importanti malattie infettive
• Che mantenga la sua attivita’ in tutte le
condizioni ambientali
• La cui efficacia duri tutta la vita

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