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“Solo agli dei scorre la

vita, eternamente,
senza mai dolore”
(Eschilo)
Cos’è il dolore?

Secondo l’Associazione Internazionale per lo Studio


del Dolore (IASP):

“Il dolore è un’esperienza


sensoriale ed emozionale
spiacevole associata a un
danno tessutale effettivo o
potenziale”
Dallo stimolo alla percezione del
dolore
1. TRASDUZIONE: lo stimolo nocivo viene trasformato in una
forma di energia, l’impulso elettrochimico, comprensibile al
cervello.
2. TRASMISSIONE: l’informazione viene trasmessa dalla
periferia al midollo spinale e da qui al talamo e alla corteccia.
3. MODULAZIONE: è l’attività di inibizione esercitata dai centri
nervosi stessi sulla trasmissione del dolore.
4. PERCEZIONE: è il fenomeno puramente soggettivo di
riconoscimento dello stimolo doloroso.
Trasmissione del dolore

Dal midollo spinale


l’informazione nocicettiva viene
trasmessa al cervello dal
sistema ascendente di
trasmissione del dolore.

Le fibre nocicettive
conducono lo stimolo
doloroso dalla periferia
al midollo spinale.
Modulazione del dolore
Il sistema ascendente di trasmissione del dolore e il sistema discendente
di modulazione del dolore, comunicano a livello del midollo spinale.

L’attivazione del sistema


inibitore discendente,
impedisce la trasmissione
ascendente del dolore.
Classificazione del dolore in base alla durata
temporale

 Dolore transitorio: causato da uno stimolo nocicettivo di breve


durata, ha la funzione di allarme per prevenire l’instaurarsi di
un danno tissutale.
 Dolore acuto: causato da uno stimolo nocicettivo dovuto ad un
danno tissutale in atto, tale però da poter essere riparato.
 Dolore cronico: è un dolore che persiste nel tempo, spesso non
ha più correlazione con la causa iniziale ed è in grado di
modificare in modo permanente le componenti del dolore
(percezione, sofferenza, comportamento).
Classificazione del dolore in base alla durata
temporale

 Il dolore transitorio ed acuto sono quindi un efficace e


fondamentale sistema di allarme a protezione
dell’organismo da eventi nocivi.
 Il dolore cronico, invece, non ha più alcuna funzione di
protezione o di difesa, ma è una patologia vera e propria
che causa sofferenza e diventa un “dolore inutile”.
GLI STIMOLI NOCIVI INDUCONO:

Reazioni d’allarme e reazioni emotive

Risposte riflesse motorie

Risposte vegetative
Fattori influenzanti il dolore

Il dolore è un’esperienza soggettiva che può essere


influenzata da vari fattori personali.

 fattori socio-culturali
 esperienze pregresse
 circuiti spinali e sovraspinali in grado di inibire o ridurre la
trasmissione centrale della informazione nocicettiva
Valutazione del dolore

Stimare il dolore non è sempre facile, ma la conoscenza della sua intensità è di


fondamentale importanza in quanto consente la scelta della terapia più
appropriata e una valutazione più obiettiva dei risultati.
Valutazione del dolore

Il dolore avvertito da un paziente può essere efficacemente valutato mediante scale di autovalutazione
validate e semplici da applicare. Le metodiche usate per la valutazione del dolore sono di natura soggettiva
in quanto l’entità del dolore non è data da quanto gli altri pensano che la persona soffra ma da quanto la
persona dice di soffrire e la sua autovalutazione è l’indicatore più attendibile di intensità del dolore.
Scale di autovalutazione

Scala verbale

 assente Scala numerica


 lieve
nessun dolore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 il peggior dolore
 moderato
 forte
 fortissimo
Scala
cromatica
Massimo
dolore

Scala analogica visiva (VAS)

10 cm
Nessun Massimo
dolore dolore Nessun
dolore
Il dolore è sempre
un'esperienza
soggettiva ed ha un
pesante impatto sulla
vita di relazione e sugli
aspetti psicologici e
sociali della persona.

Per questo motivo va trattato nel modo più tempestivo


e completo possibile.
Ministero della salute
Prima giornata nazionale del sollievo

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