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POLITECNICO DI BARI

II FACOLTA’ DI INGEGNERIA DI TARANTO


CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L’AMBIENTE E IL TERRITORIO

TESI DI LAUREA
IN
TECNOLOGIA DEI MATERIALI
E CHIMICA APPLICATA

DESTINO E TRASPORTO DI INQUINANTI NEL SUOLO E


SOTTOSUOLO.

CALCOLO DELLA PROFONDITA’ MINIMA DELLO STRATO


IMPERMEABILIZZANTE NATURALE DI DISCARICHE.

RELATORE: LAUREANDA:
Prof. Domenico Petruzzelli Francesca Bozza
INTRODUZIONE E ARTICOLAZIONE DELLA
TESI
Lo scopo di questo lavoro è quello di evidenziare i metodi finalizzati a limitare
l’impatto di una tipica tecnologia ambientale quale la discarica di rifiuti,
focalizzando l’attenzione sul ruolo dei fenomeni chimico-fisici che possono influire
sul trasporto degli inquinanti, contenuti nel percolato, nel mezzo poroso naturale.

• QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

• DESTINO E TRASPORTO DEGLI INQUINANTI NEL SUOLO E


SOTTOSUOLO

• PROCEDURE “BATCH” PER VALUTARE L’ATTENUAZIONE DEGLI


INQUINANTI NEI MEZZI POROSI NATURALI

• COMPORTAMENTO CHIMICO E MOBILITA’ DEI METALLI PESANTI


NEI MEZZI POROSI NATURALI

• SISTEMI DI IMPERMEABILIZZAZIONE PER LA MESSA IN SICUREZZA


DI UNA DISCARICA CONTROLLATA

• DETERMINAZIONE DELLO SPESSORE MINIMO DI MATERIALE


IMPERMEABILIZZANTE UTILE AL CONTENIMENTO DEGLI
INQUINANTI PRESENTI NEL PERCOLATO DI UNA DISCARICA
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

Il D.M. n.471 del 25/10/99


ai sensi dell’art.17
del Decreto Ronchi
definisce gli interventi di:

Messa in sicurezza Messa in sicurezza


Bonifica
d’emergenza permanente
EVOLUZIONE DELLA
COMPOSIZIONE DELLE
ACQUE SOTTERRANEE
NEL SUOLO E SOTTOSUOLO

L’acqua sotterranea, nel corso della sua


permanenza e del suo deflusso nella
formazione idrogeologica permeabile,
subisce degli scambi geochimici con le
pareti dell’acquifero.
La presenza di composti chimici naturali
disciolti nelle acque è riconducibile
all’azione degli agenti atmosferici
(weathering naturale) sui materiali
geologici costitutivi del bacino imbrifero.
L’immissione di origine antropica di
composti non naturali (xenobiotici),
magari tossici, nel sistema idrologico può
essere assimilato in tutto a quello di
“weathering artificiale” indotto dall’uomo
in base alle diverse attività socio-
economiche.
FENOMENI CHE REGOLANO LA
MIGRAZIONE DEGLI INQUINANTI NEI
MEZZI POROSI NATURALI

La concentrazione di un
inquinante, presente
come soluto nella fase
liquida dei mezzi porosi
saturi, varia nello spazio
e nel tempo a seguito
dei fenomeni di:

Interazioni fisiche Interazioni chimiche


Dispersione idrodinamica e o
meccaniche biochimiche
Dispersione idrodinamica
Tradizionalmente il fenomeno dispersivo è suddiviso in tre meccanismi
separati:
K∙i
■ Convezione legge di Darcy: v =
ne
∂c
■ Diffusione molecolare prima legge di Fick: F=−D
∂x
coefficiente di dispersione
■ Dispersione meccanica
longitudinale: DL = αLv + D
trasversale: DT = αTv + D
Interazioni fisiche e meccaniche
La diffusione all’interno di un mezzo poroso, è rallentata dalla presenza delle
particelle di terreno che determinano:
 Riduzione della sezione  Tortuosità dei percorsi
attraversata dal flusso
contenuto d’acqua volumetrico: θ = nSr fattore di tortuosità: τ <1

 Incremento della viscosità  Esclusione degli anioni


fattore di mobilità o di fluidità: α fattore di esclusione degli anioni: γ

∂c ∂c ∂c′
F = − D0 τ α γ θ F = − D0 τa θ
∂x ∂x F = − D*
∂x c′ = θc

D* = D0 τa coefficiente di diffusione effettivo


Interazioni chimiche o biochimiche
Se la concentrazione di soluto
isoterma di adsorbimento
(non reattivo) varia nel tempo
• lineare
seconda legge ∂c ∂2c
di Fick: = D*
∂t ∂x2 q = Kd c
Per le reazioni di adsorbimento reversibili

∂c ∂2c ∂q′
= D* −
∂t ∂x2 ∂t
• non lineare
dove
ρd
q′ = q
θ

∂c D* ∂2c
=
∂t R ∂x2
ρd
fattore di ritardo: R = 1 + Kp
θ dq
coefficiente di partizione: Kp=
dc
coefficiente di distribuzione: Kd
MODELLO ANALITICO PER IL TRASPORTO
DI SOLUTI INQUINANTI CONSERVATIVI IN
MEZZI POROSI REATTIVI

equazione generale del moto nei mezzi porosi naturali:


∂c ∂2c ρd ∂q ∂c
= D − −v
∂t ∂x2 θ ∂t ∂x

∂c D ∂2c v ∂c
= −
∂t Rd ∂x2 Rd ∂x

coefficiente di dispersione idrodinamica: D = D* + Dm


coefficiente di diffusione effettivo: D*
coefficiente di dispersione meccanica: Dm = α v
PROCEDURE “BATCH” PER VALUTARE
L’ATTENUAZIONE DEGLI INQUINANTI NEI
MEZZI POROSI NATURALI
INFLUENZA DEI PARAMETRI OPERATIVI:

L’essiccamento in forno degli


 Trattamento del campione di adsorbente adsorbenti deve essere evitato a
favore dell’essiccamento all’aria
che riduce al minimo possibili
denaturazioni.
Si consiglia di condurre l’attività di
 Effetti della temperatura laboratorio in ambienti termostatici ove la
temperatura varia nell’intervallo di ± 6˚C.
equazione di Clausius-Clapeyron:
ln(c2/c1) c2 (1/T2 – 1/T1) ΔH′
R ≈ ΔH′ ≈ exp [ ]
(1/T2 – 1/T1) c1 R

• L’adsorbimento di cationi inorganici aumenta al


 Effetti del pH della soluzione
crescere del pH.
• L’adsorbimento di anioni è accresciuto in
ambienti acidi.
2. Variazioni nell’attività del soluto.
 Effetti della forza ionica 3. Variazioni dello spessore (e quindi proprietà) del
doppio strato elettrico a ridosso delle particelle dei
solidi.

I = 0,0127 × EC (dS/m) (Griffin e Jurinak)

La filtrazione può influenzare i dati di


 Effetti della separazione delle fasi equilibrio.
La centrifugazione è da preferirsi.

In teoria, il fenomeno di ripartizione fra


 Effetti del metodo di miscelazione soluti ed adsorbenti non dovrebbe
essere influenzato dal dispositivo di
agitazione.

Valori troppo bassi del rapporto possono dar


luogo a variazioni poco rilevabili delle
 Scelta del rapporto suolo:soluzione concentrazioni in fase liquida.
per soluti ionici Valori troppo elevati possono provocare
rimozione quantitativa degli inquinanti dalla fase
liquida impedendo di ottenere dati di equilibrio
affidabili.
RAPPORTI SUOLO:SOLUZIONE COSTANTI E
VARIABILI

Esistono due tecniche sperimentali per produrre dati di adsorbimento


affidabili mediante costruzione delle isoterme di equilibrio.
Metodo del rapporto Metodo del rapporto
suolo:soluzione costante suolo:soluzione variabile

“Constant Soil:solution ratio Isotherm” “Environmentally Conservative Isotherm”


(CSI) (ECI)

DETERMINAZIONE DEL TEMPO DI EQUILIBRAZIONE


Il tempo di equilibrazione è una variabile sperimentale che deve essere determinata per
ogni sistema, prima di iniziare la costruzione della isoterma di adsorbimento.

Molto rigorosamente, l’EPA (U.S. EPA, 1982) propone

Δc
≤ 0,05 per un intervallo di 24 ore
Δt
COSTRUZIONE DELLE ISOTERME DI ADSORBIMENTO

equazioni empiriche più comunemente utilizzate

EQUAZIONE DI FREUNDLICH EQUAZIONE DI LANGMUIR


KL M c
q = Kf c1/n q=
1 + KL c

1 c 1 c
log q = log Kf + log c = +
n q KL M M

Kf capacità massima di adsorbimento M


1/n energia di interazione alle interfacce fra le fasi KL

possono essere determinate per regressione lineare dei dati sperimentali:


è basata sul migliore
SCELTA DELLE EQUAZIONI DI ADSORBIMENTO coefficiente di correlazione
dei dati r2, compreso tra 0 e 1
SISTEMI DI IMPERMEABILIZZAZIONE PER LA
MESSA IN SICUREZZA DI UNA DISCARICA
CONTROLLATA
Il confinamento delle aree inquinate
mediante barriere impermeabili in
grado di limitare la propagazione
convettiva e diffusiva degli inquinanti
presenti nel sottosuolo risulta essere
in molti casi il miglior compromesso
dal punto di vista dell’efficacia, della
sicurezza del raggiungimento degli
obiettivi prefissati e dei costi.
Normativa di riferimento: D.Lgs. 13 gennaio 2003, n.36.
SISTEMI DI ISOLAMENTO DEL FONDO
E’ possibile intervenire secondo le due seguenti metodologie:
- impermeabilizzazione per sostituzione (o iniezione)
- impermeabilizzazione per congelamento

Si utilizzano materiali naturali con elevato tenore di argilla (ad esempio, miscele
sabbia-bentonite con permeabilità non inferiore a 10-7 – 10-8 cm/s), ovvero argilla
tal quale trattata e compattata in situ.
COMPORTAMENTO A LUNGO TERMINE DEI
SISTEMI DI IMPERMEABILIZZAZIONE
principali fattori che controllano e che condizionano nel tempo le
proprietà meccaniche ed idrauliche dello strato argilloso
 Proprietà dell’argilla:

 conducibilità idraulica
 diffusione molecolare
 duttilità
 compatibilità chimica
 attenuazione chimica
 palabilità e compattabilità

 Proprietà di uno strato di argilla compattata


La normativa vigente indica che:
al fondo di una discarica controllata deve essere realizzato uno strato di argilla
compattata con

• spessore minimo: ~ 100 cm


• conducibilità idraulica: k ≤ 10-7 cm/s
DETERMINAZIONE DELLO SPESSORE MINIMO
DI MATERIALE IMPERMEABILIZZANTE UTILE
AL CONTENIMENTO DEGLI INQUINANTI
PRESENTI NEL PERCOLATO DI UNA
DISCARICA

APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE “BATCH”

Si può definire fattore di ritardo il rapporto:


vPERCOLATO
R=
vSOLUTO

Quando il soluto non viene trattenuto dal materiale adsorbente R = 1.


Il fattore di ritardo può anche essere definito dalla seguente relazione empirica:

ρ
R=1+ Kp
θ
dq = Kp rappresenta la pendenza di
è il coefficiente di partizione
dc una isoterma di adsorbimento.
E’ necessario stabilire una relazione funzionale tra q e c

isoterma di equilibrio lineare di Freundlich (1/n = 1): q = Kf c1/n = Kf c

il diagramma che rappresenta q in funzione di c è una linea retta, la cui pendenza


è Kf = Kd.

Quando l’isoterma di adsorbimento è una funzione non lineare (1/n ≠ 1)

dq d(Kf c1/n) Kf R(c) = 1 + ρ Kf


= = c 1/n−1
( c1/n−1)
dc dc n θ n

ρ
R =1+ (Kf c01/n−1)
θ soluzione empirica proposta da Rao (1974)

Questi risultati si applicano per il calcolo dello spessore minimo di una barriera d’argilla.
Usando la Legge di Darcy:
Ksat ∙ i
v=
ne
Se si assume che:
• il materiale è saturo
• il flusso attraverso il materiale isotropo avviene in condizioni stazionarie nel tempo t
• gli effetti della dispersione e della diffusione sono trascurabili

l’equazione può essere combinata con quella del fattore R per dare:

Ksat ∙ i ∙ t
Z= distanza verticale di migrazione del soluto inquinante
R ∙ ne

• determinazione sperimentale dell’isoterma di adsorbimento per il particolare sistema


• caratterizzazione fisicochimica (C.E.C, % O.C.) della fase solida
• caratterizzazione geotecnica (Ksat, ρ , θ , ne ) della fase solida

fattore di ritardo R

distanza di migrazione Z dell’inquinante nel mezzo poroso


ESEMPIO APPLICATIVO
CASO DI STUDIO: ARGILLA DI LUCERA
Caratterizzazione geotecnica dell’argilla

%
SiO2 45,70
Al2O3 11,10
Fe203 3,50
TiO2 0,50
MnO 0,02
Valore
MgO 2,50
Peso specifico ρ = 2,66 g/cm3
K2 O 2,00
Conducibilità idraulica in condizioni di saturazione Ksat = 10-7 cm/s
Na2O 0,80
CaCO3 Contenuto volumetrico d’acqua θ = 0,35 cm3/cm3
33,80
Porosità efficace ne = 0,08 cm3/cm3
Illite - Muscovite 46,00
Caolinite 4,30 Capacità di scambio cationica C.E.C. = 11,5 meq/100g

Clorite 4,50 Contenuto di carbonio organico O.C.= 0,5 %

Montmorillonite 8,30
Feldspati 6,40
Plagioclasi 3,90

Calcite 22,50
Dolomite 4,10
Risultati sperimentali
equazioni di correlazione
isoterme di equilibrio e
fattori di ritardo

Men+ Isoterma di adsorbimento R

(Freundlich non-lineare)
q = 9740 c0,16 10700
Pb2+
Cd2+ q = 2099 c0,35 3572
Cu2+
q = 8119 c0,14 8519

Assumendo:
• i = 1,5
• t = 150 anni (t ≈ 5 × 109 sec)

profondità di migrazione

Specie chimica Z (cm)

Piombo 0,9

Cadmio 2,6

Rame 1,1
CONCLUSIONI

■ Le procedure “batch” impiegate rappresentano un metodo sperimentale molto


semplice per verificare in laboratorio la capacità dei materiali geologici di
interagire con potenziali inquinanti.
■ L’estrema diversificazione e non omogeneità dei materiali costitutivi
dell’acquifero rendono pressoché impossibile ogni generalizzazione del suo
comportamento.
■ I maggiori problemi da superare al riguardo si possono condensare in:
- Valutazione degli effetti della contaminazione a lungo termine;
- Accessibilità del problema;
- Sorgenti di inquinamento non puntuali e di difficile localizzazione;
- Scarsa omogeneità del materiale costitutivo dell’acquifero.
■ Notevoli sforzi di ricerca sono ancora necessari al fine di identificare classi
omologhe di composti per tentare generalizzazioni nel loro comportamento e
quindi selezionare parametri specifici indicativi da utilizzarsi nella diagnosi e
nella valutazione degli impatti derivanti dalla loro presenza nel sottosuolo.

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