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Corteccia di olivo

La corteccia di olivo
foote economica di zuccheri e polialcoli
G. Angelini, L. Giansante, G. Bianchi
Istituto Sperimentale per la Elaiotecnica, contrada Fonte Umano, Citta Sant' Angelo (PE)
C
irca 800 milioni di olivi, distribuiti su una super-
ficie di 24 milioni di acri, vengono potati con ca-
denza biennale per dare una buona produzione di
olive perle industrie delle olive da tavola e dell 'olio.
E' stato calcolato che Ia potatura da in media dai 20
ai 40 chilogrammi di rami e ramoscelli per pianta,
che a second a della cultivar e dell ' ambiente, pub
raggiungere un'altezza compresa tra i 3 e i 20 metri.
Fino a qualche decade fa, Ia potatura serviva per lo
piu per ilfuoco e peril riscaldamento; ora tale mate-
riale ligneo viene bruciato o lasciato a decomporre
sui teneno coltivato ad oliveto.
I risultati del presente lavoro rnostrano come Ia po-
tatura degli uliveti possa essere usata con vantaggi
economici ed ambientali per l 'ottenimento di sostan-
:::.e chirniche che altrimenti vengono perse nella de-
composi:::.ione del leg no.
In letteratura sono documentati studi vari sulla compo-
sizione e sulle proprieta di sostanze pre senti nelle varie
parti aeree della pianta Olea Europaea L.
ll ricercatore francese Pelletier, gia nella prima deca-
de del secolo scorso, descriveva un essudato della cor-
teccia di ulivo. Tale materiale veniva riconsiderato e
studiato alia Regia Scuola Superiore di Agricoltura di
Milano dal chimico Vanzetti che con successo deter-
minava Ia struttura chimica della sostanza principale
dell'essudato che chiamava olivile.
Piu recentemente, negli anni cinquanta, Panizzi in
un suo studio sulla pianta olivo, descrive la presenza
del glucoside oleuropeina e nelle fog lie e nella cor-
teccia della pianta.
In altri studi da parte di altri ricercatori su varie specie
di Olea Europaea L. vengono riportati dati compositivi
relativi alia presenza nella corteccia di altri lignani ol-
tre all 'o/ivile, ed anche di cumarine.
In questa studio si era programmata di riesaminare le
varie classi di cornposti a basso peso molecolare even-
tualmente presenti in alcune cultivar italiane di olivo.
Per l'ottenimento di tali estratti, la corteccia e stata
staccata dal tronco e dai rami della pianta, tagliata e
frantumata in piccoli pezzi e lasciata a mace rare in at-
col etilico 95 per una notte a temperatura ambiente.
La soluzione, decantata e separata dalla corteccia,
veniva poi evaporata per dare un residua giallogno-
lo con rese del 15% calcolate sul peso originate del-
la corteccia. La maggior parte dello sciroppo risul-
tava del tutto solubile in acqua.
S
ome 800 million olive trees worldwide, occupying
24 million acres of land, are regularly pruned at
least every second year to obtain a good harvest of
fruit for the eating olives and olive oil industry.
This cultural care would produce an average of 20 to
40 kilos of branches and twigs from each olive tree
that, depending on the subspecies and environment,
has a height varying from 3 to 20 metres.
Wilst in the past the olive tree branches represented
wood for the fire, nowadays the olive cutting is bur-
ned to ashes in the open or let to decay on the olive
grove soil.
The results of this work
suggest how olive cuttings
could be properly exploi-
ted with economical and
environmental advanta-
ges, recovering valuable
chemical substances that
otherwise go wasted with
plant material.
Many reports are available in the literature regar-
ding the chemical composition of substances present
in the aerial parts of Olea Europaea L ..
One of these early papers by the French scientist
Pelletier, dated back to the first decade of the last
century ( 1816 ), described a plant exudate that was
further studied by the Italian chemist Vanzetti in
1903 at the Regia Scuola Superiore di Agricoltura of
Milan, who was able to suggest a correct chemical
structure of the major component of the exudate cal-
led olivil.
More recently, in the late fifties, Panizzi reported the
presence of glycoside oleuropein both in olive leaves
and olive bark.
Further chemical investigations of Olea Europaea
species revealed the presence in the bark of other li-
gnans, whose structures were related to that of olivil,
and also coumarins.
In this study we planned to re-examine the low mole-
cular weight substances present in the bark of bran-
ches of some Italian olive cultivars. To extract the so-
luble compounds, the bark was taken off the bran-
ches and twigs, cut in small pieces and left to soak in
95% ethanol overnight at room temperature.
The solvent, decanted from the ground bark material
and evaporated to dryness, yielded a syrupy yellowi-
AGRICOLTURA RJCERCA- nwnero 1 77 - setternbre/ottobre 1 998 47
Corteccia di olivo
La composizione e Ia identificazione delle sostanze
componenti lo sciroppo veniva determinata con le
tecniche analitiche della cromatografia, della spet-
trometria di massa e della risonanza magnetica nu-
cleare (NMR).
Lo sciroppo risultava cosi composto difruttosio, glu-
cosio, saccarosio, altri oligosaccaridi in quantita mi-
nore e da mannitolo, quest'ultimo in quantita per-
centuale insolitamente alta.
Lo sciroppo, con il tempo, separa cristalli aghiformi
che risultano costituiti da mannitolo puro.
L 'analisi compositiva dello sciroppo rivelava inoltre
Ia presenza del glucoside oleuropeina in quantita
considerevole.
Vn calcolo approssimativo permette di valutare una
produzione di circa 250 mila tonnellate di sciroppo
zuccherino da una razionale estrazione della potatu-
ra degli oli veti esistenti.
La pianta dell'olivo e coltivata
da millenni nelle aree agricole che
si affacciano sul Mediterraneo.
sh residue in 15% overall yields on a bark weight ba-
sis. Most of the syrup was readily soluble in water.
To determine the composition of the crude extract the
common chromatographic techniques, mass spectro-
metry and NMR spectroscopy were used. The syrup
resulted composed of fructose, glucose, sucrose, oli-
gosaccharides and mannitol, the latter in remarkable
high percentage.
Thus, the alcohol and water soluble substances pre-
sent in high concentration in the olive bark is a mix-
ture of the common saccharides and contains a high
proportion of mannitol. On standing, needles of pure
mannitol separated from the dense syrup. Also the
g lycoside ole urop e in is present in the syrup in
varying amounts. According to a cautious estimate, a
rational utilisation of a worthless subproduct of olive
growing could lead to the production of some 250
thousand tons of a dietetic syrup.
Le olive e 1' olio, data la loro
importanza salutistica e alimen-
tare, fin dal secolo scorso sono
stati oggetto di studio e ricerche
fitochimiche e biochimiche diret-
te alla determinazione della com-
posizione chimica generale dei
lipidi e dei composti zuccherini
presenti nel frutto. Particolare at-
tenzione e stata data alla indivi -
duazione di sostanze presenti in
quantita minore, rna con peculia-
ri proprieta biologiche medicina-
li. E infatti risaputo come l'isola-
mento di composti biologica-
mente attivi dalle piante e una at-
tivita che si riconduce alle origi-
ni della cultura.
Olive varieta: Cipressino; barriera
frangivento. A z. Fonte Vmano -
Citta S. Angelo. Prelievo: Maggio
1998.
Un attento esame della lette-
ratura specializzata mostra come
lavori di ricerca e sperimentazio-
ne sull' olivo siano stati effettuati
in notevole numero non solo per
le olive e l'olio, rna anche perle
foglie. La corteccia, invece, ha
richiamato meno interesse e at-
tenzione, forse per la innegabile
maggior importanza economica
delle componenti commestibili
dell'olivol. La corteccia dell'oli-
vo risulta percio meno studiata
48
con un modesto numero di lavori
presenti in letteratura. I primi
studi sulla corteccia di olivo so-
no opera del chimico francese
Figura 1 - Olivile e Ciclolivile ( da rif. 6)
-r=>r H , l ~
HO (---ff 1 1 1 ~
OCH
3
Olivile
OH OH
OCH3
OH
Cicloolivile
AGRICOLTURA RICERCA- numero 177- settembre/ottobre 1998
Corteccia di olivo
Figura 2- Le cumarine trovate in alcune specie di Olea (da rif.l6)
contrada Alzano, Citta Sant' Ange-
lo. La corteccia studiata proviene
da piii cultivar con prevalenza di
Caroleo, Cipr essino, Leccino,
Dritta, Coratina e Grossa di Cassa-
no. Si e deciso in questo modo di
esarninare prima il contenuto della
corteccia di olivo di varieta diver-
se, per poi, defmito il quadro com-
positivo, studiare piii in dettaglio
queUe "cultivar" nelle quali fosse-
ro risultate presenti sost anze di
particolare interesse nutrizionale e
salutistico.
5 4
6 ~ ~
7 ~ o
HOyY1
H O ~ O
Esculetina
lsoscopoletina
8 1
Cumarina
Pelletier che analizzo i compo-
nenti dell'essudato secreta di ra-
mi e fusto in seguito a ferite su-
bite dalla pianta. Tali ricerche ri-
salgono al 1816, ed alia sostanza
principale presente nella resina
secreta dalla pianta fu dato il no-
me di olivile.
Pili tardi, nel periodo intercor-
rente tra la fine del secolo XIX e
gli anni trenta di questo secolo, il
Prof. G. Koerner e suoi collabora-
tori, dell'Istituto di Chimica Orga-
nica della Regia Scuola Superiore
di Agricoltura riuscirono a stabilire
la struttura dell'olivile e di un suo
isomero, il ciclolivile (fig. 1).2 3
Pili recentemente e stata dimo-
strata la serie di reazioni coinvol-
te nella isomerizzazione olivile-
cicloli vile.
4
Lavori recenti di spettrometria
di massa e di risonanza magnetica
nucleare hanno chiarito definiti-
vamente la struttura dell 'olivile e
di altre sostanze presenti nell' es-
sudato che si sono rivelate
anch' esse appartenere alla classe
dei lignani. 5 6 7 8
Scopoletina
Scoparone
Altri interessanti dati relativi
all'isolamento di lignani dall a
corteccia di alcune piante del ge-
nere Olea sono presentati nei la-
vori di un gruppo di ricerca giap-
ponese.910 1112131415
Nel caso di specie di Olea
Africana e Olea Capensis 16 e
stato descritto anche l'isolamento
di cumarine dalla corteccia degli
alberi (fig. 2).
Estrazione deUa rorteccia
ron alcole etilico buongiiSto
II materiale utilizzato per 1' e-
strazione e costituito da corteccia
La corteccia dopo essere stata
srninuzzata con forbici e coltelli e
stata poi immersa in azoto liquido
per ottenere una completa rottura
cellulare. II materiale e stato ulte-
riormente frantumato per mezzo
di un molino a lame onde favorire
lasciata seccare a
temperatura am-
biente (tab. 1) di
rami di olivo di
1-4 anni della po-
tatura dell ' anno
1994, provenien-
te dagli oli veti
dell'Istituto Spe-
rimentale per la
Elaiotecnica in
Tabella 1 - Variazioni di peso e di umidita durante
Ia conservazione della corteccia di olivo
Peso Mese/Anno Umidita persa Variazioni di peso
g % g
2100 5/1994 materiale fresco
1895 7/1994 9,8 205
1830 6/1996 3 65
AGR! COLTURA R!CERCA- numero 1 77- settembre/ottobre 1998
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Corteccia di olivo
Figura 3 Spettro lH NMR del mannitolo precipitato daDa soluzione metanolica
dell'estratto grezzo di corteccia di olivo
1111 II
4.0 3.9 3.8 3.7
1' estrazione da parte dell' alcol eti-
lico 95%. Si e operata su quanti-
tativi di corteccia di 200 g moliti
per circa due rninuti.
Per un'estrazione tipo e stato
usato un quantitativa di corteccia
pari a 1 kg, del volume di circa 1.8
litri, che ha richiesto 2 litri di alcol
etilico 95%. Onde ottenere una
estrazione esaustiva sono state ef-
fettuate cinque estrazioni in sue-
Ill
3.6 3.5 3.4 3.3
cessione. L' estratto alcolico e stato
portato a secco in rotavapor a
45C a pressione ridotta ottenendo
cosi uno sciroppo vischioso di co-
lor marrone, del peso di 280 g (re-
sa in materiale grezzo 28% ).
L' acqua residua presente nel
materiale grezzo veniva elirninata
in rotavapor attraverso Ia forma-
zione dell' azeotropo temario alcol
etilico/acqua/benzene. Alla fine si
e ottenuta una polvere marrone
chiaro, del peso di 140 g (resa fi-
nale 14%). Tale polvere, sciolta in
poco metanolo con leggero riscal-
damento, separa poi per precipita-
zione un solido cristallino bianco.
La soluzione metanolica filtrat a
dal solido, come tale o portata a
secco e poi sciolta in acqua, e stata
estratta con solventi imrniscibili
con il metanolo e l'acqua onde ef-
fettuare una prima separazione di
classi di sostanze basata sulla loro
diversa solubilita in solventi proti-
ci ed aprotici.
La determinazione della strut-
lura dei vari componenti d-el-
l ' estratto della corteccia e stat a
successivamente effettuata con
sofisticate metodologie analiti-
che cromatografiche, spettrosco-
piche e spettrometriche, gas cro-
matografia, gas-massa, spettro-
scopia UV -visibile e risonanza
magnetica nucleare, come de-
scritto sommariamente nella se-
zione seguente.
Zuccheri, polialcoli, glucosidi
La polvere cristallina bianca
precipitata dalla soluzione meta-
nolica e risultata essere mannitolo
puro. Il prodotto e stato recupera-
to per filtrazione, sotto vuoto, su
filtro a setto poroso. L'identifica-
zione di tale sostanza ha compor-
tato notevoli difficolta. Infatti,
supponendo che fosse uno zuc-
chero, risultava difficile capire di
quale zucchero si trattasse data la
presenza nello spettro 1 H NMR
(fig. 3) di pochi multipletti molto
ravvicinati, compresi tra 3.45 e
3.75 ppm e l'assenza di segnali di
protoni anomerici, e lo spettro
13c NMR non era immediata-
mente riconducibile ad una preci-
sa struttura.
La semplicita dello spettro 1 H
NMR e 1' assenza di pro toni ano-
50
AGRICOLTURA R/CERCA- nwnero 177- settembre/ottobre 1998
Figura 4 - Frammentazione del mannitolo
acetilato ( da rif. 17)
CH
2
0Ac
!_ _____ __ 73
AcOCH
I
AcOCH
I ________ 217
HCOAc
L _______ 289
HCOAc
L _______ 361
CH
2
0Ac
D-1 ,2,3,4,5,6,-Esaacetilmannitolo
Corteccia di olivo
Olive varieta: Cipressino; barrierafrangivento. Az. Fonte Umana
- Citta S. Angelo. Prelievo: Maggio 1998.
Figura 5 - Gascromatogramma delle sostanze zuccherine della corteccia di olivo quali sililderivati
0
:8
c:
c
"' E
AGRJCOLTURA R I CERCA - numero 177- set tembre/ottob re 1998
0
u;
e
"'
<..>
<..>
"'
(f)
"'
c
a;
a.
0 e
"'
::>
0
Q)
C')
0
51
N
u)
""'"
merici, hanno suggerito una strut-
tura quale quella del mannitolo.
La sostanza e stata infme identi-
ficata come tale e come acetilderi-
vato per confronto con standard sia
allo NMR, che alia gascromatogra-
fia. Alla GC-MS si e ottenuto peril
derivato acetilato un "pattern" di
frammentazione, caratterizzato dal-
lo ione pili abbondante a m/z=43,
dato dall ' ace tile e dagli ioni a
m/z=73-217-289-36l derivanti dal-
la frammentazione molecolare indi-
cata in figura 4.17
Da rilevare come nell'esperi-
mento descritto, da 140 g di estrat-
to grezzo in polvere siano precipi-
tabili 1.85 g di mannitolo puro,
che corrisponde allo 0.185% del
peso della corteccia e allo 1.3%
dell' estratto grezzo.
Per determinare qualitativa-
mente e quantitativamente gli altri
zuccheri, si e proceduto alla sila-
nizzazione (fig. 5) e del materiale
grezzo in polvere, e del residuo
della soluzione acquosa dopo
estrazione con etere di petrolia e
cloruro di metilene portato a sec-
co in rotavapor a 55C.
Per una valutazione quantitati-
va e qualitativa come standard in-
temo e stato usato il tibosio.
Sono stati cosi identificati il
glucosio (nelle due forme piranosi-
diche alfa e beta), il fruttosio, il
saccarosio, l'idrossitirosolo e
l'oleuropeina, 18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 quest'ultima presente in
notevole quantita. I dati compositi-
vi dell' estratto alcolico riportati in
tabella 2 evidenziano chiararnente
1' alto contenuto dell' oleuropeina
una sostanza costituita dal fenolo
3,4-diidrossifeniletanolo (idrossiti-
rosolo), da una unita monoterpeni-
ca iridoide (acido elenolico) e dal
glucosio (fig. 6).
Puo essere significativo con-
frontare la composizione dell' e-
stratto di corteccia con la compo-
nente zuccherina sia delle olive,
52
Corteccia di olivo
che delle foglie
di olivo ed anche
con altri estratti
di piante quali il
"maple", 28 29
lo sciroppo di
acero usato come
dolcificante in al-
cune aree dell ' A-
merica del Nord.
Tabella 2 Composizione dell'estratto alcolico della
corteccia di olivo
n "maple" era
gia noto ed usato
dai Pellerossa
che lo ottenevano
per incisione del-
la corteccia di
acero (Acer Sac-
charum Marsh).
La composizione
zuccherina delle
olive riportata e
quella media delle
acque di vegeta-
zione, restanti do-
po l'estrazione
dell' olio dalle oli-
ve delle varieta
Dritta e Cipressi-
no.30
Sostanze (come sililderivati) %sui totale %carboidrati
Per le foglie
di olivo si osser-
va l' elevato con-
tenuto di manni-
Fruttosio
Glucosio
Mannitolo
Saccarosio
Oleuropeina
Idrossitirosolo
Altri
Figura 6 - Oleuropeina
5" 4"
1"
0
HO
HO
8"
3,4-diidrossifeniletanolo
10
1.28 3.82
5.50 16.38
6.78 20.20
20.01 59.60
44.02
0. 89
21.52
Oleuropeina
Acido elenolico
0
HO OH
1 2'
0 ---------------
OH

1'
5'
OH
6'
AGRICOLTURA RICERCA - numero 177- settembre/ottobre 1998
tolo 31 che arriva quasi all'80
%, mentre saccarosio e glucosio
sono presenti in quantita minori.
E da notare come nel lavoro
pionieristico di Panizzi e collabo-
ratori sulla struttura della oleuro-
peina nelle foglie di olivo, non
siano indicati dati quantitativi per
questa sostanza. 22
I dati riportati in tabella 3 mo-
strano come gli zuccheri siano
presenti in proporzioni nettamen-
te diverse nelle diverse parti aeree
della pianta di olivo, foglie, olive
e corteccia. Da notare inoltre co-
me nell'acero, che non appartiene
alle Oleaceae, non sia presente
mannitolo.
Corteccia di olivo
estratti di etere etilico e di cloruro
di metilene, ottenuti con un soxh-
let, provenienti dal residua grezzo
della corteccia.
Insieme agli zuccheri, ai po-
Iialcoli ed alla oleuropeina, sono
stati isolati ed identificati com-
ponenti minori quali acidi grassi
(saturi e insaturi da 14 a 28 ato-
mi di carbonio) e fenoli. Tra le
diverse sostanze fenoliche osser-
vate sono state identificate defi-
nitivamente la scopoletina e l'i-
drossitirosolo.
Quest'ultimo composto, come
gia fatto osservare precedente-
mente, e un componente nel pro-
cesso di biosintesi della oleuro-
peina.
La mancata presenza nel-
l' estratto alcolico della corteccia
di composti come l'olivile ri-
scontrato negli essudati della
corteccia di olivo, suggerisce che
tale lignano possa essere tra le
sostanze di risposta della pianta a
stress biotici o abiotici e rappre-
sentare percio una tipica fitoales-
sina dell'olivo.
L'ottenimento di una quantita
cos] elevata di estratto etanolico
dalla corteccia, ben oltre 140 g da
un chilogrammo di corteccia sec-
ca, suggerisce di proseguire le ri-
cerche ed esplorare possibili ap-
plicazioni industriali delle sostan-
ze di natura zuccherina descritte.
Le potenzialita di uno sfrutta-
Data la sua composizione,
l'estratto di corteccia di olivo
sembrerebbe avere caratteristiche
tali da poter essere considerato
come un possibile prodotto ali-
mentare. Tuttavia diversamente
dal "maple" non risulta sia mai
stato usato come dolcificante, for-
se per la presenza della oleuropei-
na che da molti e considerata so-
stanza con le caratteristiche orga-
nolettiche dell' amaro.
Tabella 3- Zuccheri e polioli (%) in olive, foglie di olivo e ''maple"
Inaspettatamente la oleuropei-
na e stata ritrovata anche negli
Composti
Fruttosio
Galattosio
Glucosio
Saccarosio
Mannitolo
Non identificato
AGRICOLTURA RJCERCA- num.ero 177- settembrelottobre 1998
Olive
8
67
5
15
4
Foglie di olivo
8
14
78
''Maple"
94
4
menta della corteccia di olivo
possono forse essere meglio valu-
tate considerando che nei paesi
olivicoli sono allevati 800 milioni
di olivi su un'area di circa 24 mi-
lioni di ettari, che di regola ven-
gono potati ogni due anni, la po-
tatura fornisce in media dai 20 ai
40 kg di rami e ramoscelli da cia-
scun albero di olivo che a seconda
della cultivar e dell' habitat rag-
giunge altezze comprese tra i 3 e i
20 metri.
Mentre nel passato il legno
proveniente dalla potatura era
usato per il fuoco ed il riscalda-
mento domestico, attualmente tale
materiale ligneo o viene bruciato
all' aperto o lasciato decomporre
nel terreno.
53
Note
1 G. Angelini, tesi di laurea
sperimentale in Chirnica e Tecno-
logia Farmaceutiche, Universita
"G. D ' Annunzio", Chieti, anno
accadernico 1996/97.
2 L. Vanzetti Atti della Reale
Accademia dei Lincei 12, 122-
125, (1903) .
3 L. Vanzetti Reale Accade-
mia D'Italia, 8 estratto 9, 412-
443, (1937).
4 G. Traverso Gazzetta Chimi-
ca Italiana, 88, 851-878, (1958).
5 A. Pelter, J.Chem.Soc.(C),
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3586-3589, (1965).
7 M. Smith, Tetrahedon Let-
ters, 15, 991-992, (1963).
8 A. J. Birch, M. Smith,
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Tsukamoto, Chern Pharm. Bull.
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sada, K. Shima, T. Takemoto, S.
Nishibe, Chern. Pharm. Bull., 27,
2868-2873, (1979).
11 T. Nikaido, T. Ohmoto, H
Kinoshita, U.Sankawa, S. Nishi-
be, S. Hisada, Chern. Pharm.
Bull. , 29, 3586-3592, (1981).
12 T. Tanahashi, N. Nagakura,
K. Inoue, H. Inouye, T. Shingu,
Chem.Pharm.Bull. , 35, 5032-
5035, (1987).
13a ) S. Nishibe, S.Hisada,
H.Tsukamoto, Chern . Pharm.
Bull., 32, 4482-4489, (1984); b)
Ibid. 33, 396-399, (1985);c) Ibid.
33, 1232-1241 , (1985) ;d) Ibid.
33,4069-4073, (1985).
14 S.Nishibe, H. Tsukamoto,
I. Agata, S. Hisada, K. Shima, T.
Takemoto, Shoyakugaku Zasshi,
35,251-254, (1981).
54
Corteccia di olivo
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13-20, (1973).
20 E. Ragazzi , G. Veronese,
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(1973).
21
R. T. LaLonde, C. Wong,
A. I. M. Tsai , J.Am. Chem.Soc. ,
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AGRJC OLTURA RJCERCA- nume ro 177- settembre/ottobre 1998

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