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PISA - Via libera alla variante urbanistica che consentir l'insediamento dell'Ikea a Pisa. Il Consiglio comunale ha votato a larga maggioranza per il s, contrario Rifondazione; il Pdl ha lasciato l'aula. Se tutto proceder senza intoppi, il cantiere partir in estate e negozio Ikea potr aprire nella prima met del 2013. La zona prescelta quella dei Navicelli che, secondo la stessa multinazionale svedese dei mobili perfetta perch vicina all'aeroporto e alla confluenza fra Aurelia, superstrada Fi-Pi-Li e autostrada. A questo punto la Regione dovr deliberare un provvedimento ponte, visto che la nuova legge regionale sulla grande distribuzione non sar approvata prima di settembre. A novembre 2011- ha detto il sindaco Marco Filippeschi - Ikea ha scelto Pisa e alla met di maggio noi avevamo gi ultimato il percorso amministrativo della variante che oggi stata votata. Ora tocca alla Regione procedere alle autorizzazioni commerciali, ma sono sicuro che arriveranno in tempi altrettanto rapidi e semmai Barroso (che aveva parlato di ritardi ndr) verr a Pisa, mi far piacere portarlo a visitare il cantiere all'interno del quale si costruisce il negozio. Ma sulla strada del nuovo megastore non si placano le polemiche politiche. I punti caldi sono l'aspetto occupazionale e l'impatto che avr il negozio Ikea, soprattutto in termini di traffico, per i quartieri di Porta a Mare e San Giusto. Ikea crea posti di lavoro distruggendone altri, ha detto Federico Olivieri, coordinatore cittadino Rifondazione. Secondo uno studio della multinazionale svedese - ha aggiunto - il saldo a Pisa sar di 11o posti in piiz, ma saranno impieghi meno garantiti e di minore qualit rispetto alla tradizione artigiana dei mobilifici delle nostre zone. Al pi presto, in Regione approder una petizione anti Ikea gi firmata da decine di intellettuali e professori universitari.

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OK DEL consiglio comunale di Pisa alla variante urbanistica che consente l'insediamento di Ikea nell'area dei Navicelli. Larghissima la maggioranza: hannovotatosanche le opposizioni di Sei, Terzo poloeun consigliere Pdl. Con l'approvazione della variante urbanistica diamo una risposta in tempi rapidi al presidente della Ue Barroso e ai tanti cittadini pisani che aspettavano Ikea, il commento del sindaco di Pisa, Marco Filippeschi.

Ora l'ultimo tmbro dalla Regione,


Cecilia M oretto PISA sar sufficiente per UN concedere i permessi a Ikea per Pisa. Lo aveva garantito il governatore toscano Enrico Rossi replicando alle critiche del presidente della Commissione Europea Barroso sulle lungaggini per avviare un'attivit industriale o commerciale in Italia. La tabella di marcia per l'apertura del punto vendita del colosso svedese, che si insedier lungo il Canale dei Navicelli, procede come da programma: ieri l'approvazione della variante urbanistica in consiglio comunale e la palla che passa alla Regione per un provvedimento-ponte sull'autorizzazione alla grande distribuzione e che dovrebbe arrivare entro settembre. La multinazionale del mobile low-cost ha espresso la propria soddisfazione per l'importante passo in avanti e ha confermato la tempistica: dall'ultimo `permesso' Ikea impiega un minimo di 12 mesi per la realizzazione del punto vendita, che quindi potrebbe aprire gi a settembre 2013 (ma pi verosimilmente a fine anno). Il suo sbarco nell'area tra Pisa a Livorno stato valutato con favore soprattutto in

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virt delle ricadute occupazionali sul territorio. Nello studio presentato insieme all'autorizzazione Ikea i numeri sono messi nero su bianco: prevista l'assunzione di 300 unit (pari a 200 addetti full time). A queste va aggiunto il personale che verr assunto nell'indotto (servizio di montaggio e trasporto, pulizia, sicurezza), calcolato in 100 unit (corrispondenti a 70 addetti a tempo pieno). L'altra faccia della

medaglia la perdita di posti di lavoro nei negozi al dettaglio e negli altri punti di vendita del settore del mobile che possono 'accusare' la concorrenza di Ikea. Per la precisione l'apertura del punto vendita potrebbe determinare la chiusura di sette negozi e riduzioni di personale, stimati in 122 posti di lavoro. Nella ricerca si sottolinea anche che questo impatto non riguarder il comune di Pisa, ma molto pi probabilmente quelli dell'area costiera toscana. La stessa Ikea ha confermato ieri sera questi numeri, seppur precisando che si realizzeranno al momento dell'entrata a regime del punto vendita, e quindi al terzo anno di attivit. Non influisce neanche la riduzione dei metri quadrati di vendita, che dai 19.500 previsti passano a 15mila. Non cambieranno le misure dell'edificio - fanno sapere i responsabili di Ikea Italia -, ma cambier la metodologia di consegna della merce. Ora non resta che attendere il via libera dalla Regione. Solo dopo potr aprirsi la corsa al curriculum.

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Pisa, il Consiglio comunale dice s a Ikea (e sfida Barroso)


GABRIELE MASIERO toscana@unita.it

Con l'approvazione della delibera sulla variante urbanistica diamo una risposta in tempi rapidi al presidente della Ue Barroso e ai tanti cittadini pisani che aspettavano Ikea. Cos il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, commenta l'esito del voto in consiglio comunale che ha approvato a larghissima maggioranza (hanno votato s anche le opposizioni di Sel, Terzo polo e un consigliere del Pdl) la variante urbanistica che consente l'insediamento di Ikea nell'area dei Navicelli. A novembre 2011 - aggiunge Filippeschi - Ikea ha scelto Pisa e alla met di maggio noi avevamo gi ultimato il percorso amministrativo della Variante che oggi stata votata. Ora tocca alla Regione procedere alle autorizzazioni commerciali, ma sono sicuro che ci arriver in tempi altrettanto rapidi e se mai Barroso verr a Pisa mi far piacere portarlo a visitare il cantiere all'interno del quale si costruisce il negozio. LE VALUTAZIONI POLITICHE L'allargamento della maggioranza su una partita cos importante per spinge il sindaco, nelle conclusioni del suo intervento in consiglio comunale, anche a fare altre valutazioni politiche, che potrebbero avere ripercussioni anche in vista delle prossime elezioni amministrative: Ho apprezzato il lavoro di Sel in tutto questo

percorso e per me rappresenta materia seria di riflessione anche in futuro, cos come va riconosciuto il contributo offerto dal polo di centro. Durissima invece la replica al Pdl che si dice favorevole all'insediamento, ma decide di non partecipare al voto per la vicenda del pagamento dei terreni: E emersa chiaramente la demagogia scadente con la quale hanno tentato di approcciarsi alla questione e questa citt non si merita davvero di essere governata dalla destra di Casapound. Nelle sue conclusioni Filippeschi elogia anche il lavoro dell'assessore all'Urbanistica, Fabrizio Cerri difendendo anche il metodo scelto nel percorso amministrativo perch ha saputo portare ottimamente in fondo una partita complessa e con grande capacit d'ascolto. Parole che sono suonate dolci anche ai fedelissimi dell'assessore, la componente autodefinitasi la "sinistra del Pd" che spinge per arrivare a un accordo politico con Sel in vista della prossima tornata amministrativa. E del resto poco prima era stato lo stesso capogruppo dei vendoliani, Carlo Scaramuzzino, a dire della bont del lavoro di Cerri, spronandolo ad andare avanti con lo stesso metodo anche nella complessa ma decisiva partita del Piano strategico dell'area pisana. E presto per dire se L'alleanza si avvicina e lo stesso Scaramuzzino, nella dichiarazione di voto, ha precisato che non sono singoli provvedimenti a cambiare il quadro politico, ma apparso chiaro a tutti che il filo del discorso da ieri stato riallacciato. Cos come chiaro appare l'isolamento, a sinistra, del Prc: Che dimostra di non volere la crescita della citt - conclude Filippeschi - e vota in contraddizione con gli orientamenti della Regione Toscana, dove invece governa. Rifondazione comunista pisana infatti ha ribadito Il no al modello economico rappresentato da Ikea e criticato la localizzazione scelta che, a suo dire, aumenta il carico di traffico sull'Aurelia, gi particolarmente gravoso.

Soddisfatto il colosso svedese


Pochi minuti dopo il voto, lkea Italia in un comunicato esprime il proprio compiacimento per l'approvazione della variante del piano attuativo dell'area Navicelli, avvenuta nel corso della seduta odierna del Consiglio Comunale di Pisa. Per il marchio svedese si sta concretizzando la realizzazione del secondo negozio lkea nel mercato regionale, al servizio dei nostri numerosi clienti che quotidianamente si devono spostare dalla costa toscana per raggiungere il punto vendita di Sesto Fiorentino. Il sindaco Marco Filippeschi , invece, in aula si concentra sul dato politico : Il Pdl ha mostrato una demagogia scadente; la citt non pu essere governata da casa Pound. E guarda anche asinistra: C' notevole distanza politica con Rifondazione, per questo quattro anni fa non si fece l'accordo. Non c' solo una grande differenzatra noi e loro , ma anche rispetto all'atteggiamento di sel. Apertura chiarissima.

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Opposizione in fibrillazione, l'intervento di Petrucci divide il Pdl: c' chi lascia l'aula, chi votasi e chi non vota
di Gianluca Campanella
Si votava per Ikea, si parlava di Sviluppo Navicelli e si combatteva per le elezioni del sindaco del prossimo anno. Sono i tre livelli di lettura per decifrare le quattro ore e mezza di discussione di ieri pomeriggio, in consiglio comunale, alla fine delle quali stata approvata in seconda e definitiva lettura la variante urbanistica che destina l'area di Porta a Mare per l'insediamento del colosso svedese del mobile. La cornice di questo quadro stata anche la spaccatura del Pdl.
11 voto. Tutta la maggioranza, pi Terzo polo e Sei votano a favore, per 31 voti complessivi; l'unico no arriva da Rifondazione; infine, il Pdl va in ordine sparso: un s, tre uscite dalla sala al momento dello scrutinio e quattro consiglieri andati via qualche ora prima. Si chiude cos la vicenda iniziata del 16 maggio 2011, cinque minuti dopo la chiusura delle urne a Vecchiano: alle ore 15,05 il neo sindaco Gian carlo Lunardi dichiara che il progetto di Ikea non pi attuale. Un'ora dopo tutte le agenzie di stampa battono la notizia che Pisa si candida a sostituire i vicini con un progetto meno invasivo. 374 giorni dopo, quasi un record per i tempi italiani, il Comune finisce la sua parte: ora tocca alla Regione per le autorizzazioni commerciali. 11 pagamento del terreno. Mercoled scorso, un giorno prima del consiglio comunale, sono arrivati i 765.600 pi 17.325,63 euro di interessi dovuti dalla societ Sviluppo Navicelli per l'acquisto del sedime in via della Mezzanina, concordato nell'ottobre 2007 (in tempi non sospetti) e mai finalizzato da un punto di vista finanziario. Ora il privato rivender il terreno agli svedesi a un prezzo che si stima sei volte maggiore. La polemica tutta intorno alla presunta speculazione. Colpi di fioretto tra Carmine Zappacosta (Pd): Grazie Bini per aver scoperto il mancato pagamento in autunno, ma abbiamo gestito tutto in trasparenza e comunque non avrebbero potuto rivendere se i soldi non fossero arrivati; e Maurizio Bini (Rc): Grazie per aver riconosciuto che siamo coerenti e contrari da tempo, ma senza pagare si pu avere la variante anche se non si pu costruire. In realt, pagando il giorno prima. Sigillo dell'assessore all'urbanistica Fabrizio Cerri: Questione di lana caprina, i soldi sono arrivati nonostante l'economia stia andando malissimo. Guardiamo il contesto e non viviamo fuori dal mondo. L'esplosione del Pdl . Ma il momento clou il durissimo attacco a Cerri di Diego Petrucci (Pdl), la cui unica frase riferibile : Stai strumentalizzando. l'inizio della fine per il partito d'opposizione, perch non tutti i suoi compagni gradiscono. E quando Petrucci annuncia che andr via dalla sala dopo aver finito di parlare, il suo capogruppo, Giovanni Garzella, sbotta: Se esce dopo un intervento che non piaciuto, cambia tutto. Il capogruppo sono ancora io. Il segreto di Pulcinella che Petrucci punta alla candidatura a sindaco per il centrodestra nel 2013; Nicola Pisani (Pd) si avvicina a Garzella e lo infilza: Candidate lui e noi prendiamo il 60% alle elezioni. Petrucci confida alla collega Silvia Silvestri: Se non si esce si fa una figuraccia. E cos nasce la mediazione: qualcuno resta per presentare un ordine del giorno dal quale scompare ogni accenno alla vicenda del terreno, il macigno che non ci fa dire s; e gli altri vanno via per ricevere l'onorevole Mantovano che viene a Pisa per un convegno. Sar il caso, sar voluto, ma il Pd] lascia l'aula proprio mentre prende la parola Garzella. E Riccardo Buscemi vota addirittura un s sofferto alkea.
CJRi PRODl/O NE RISERVATA

40 ante, via libera a Ikea

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di CECILIA MORELLO

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TUTTO come da copione, o quasi. Il voto su Ikea in consiglio comunale non ha riservato grosse sorprese e ha dato il via libera alla variante che trasforma l'arca lungo l'Aurelia da artigianale a commerciale. La differenza, rispetto a qualche mese fa, la riduzione dei metri quadrati di vendita che passano da 19.500 a 15mila, come chiesto da Firenze. Nessun problema, ha subi-

IL prossm o passo Sta alla Regione adesso dare ilvia libera alla grande distribuzione ai Navicelli con un provvedimento-ponte che potrebbe arrivare gi a giorni.

0 al massimo entro settembre.

garre e scambio di accuse tra Petrucci, Cerri e il sindaco prima della votazione
to fatto sapere Ikea. Non cambieranno le misure dell'edificio, ma solo la metodologia di consegna della merce. Ora la palla passa alla Regione. Il governatore Enrico Rossi - conferma il sindaco Filippeschi - ha garantito che entro settembre arriver il provvedimento. Provvedimento che, molto probabilmente, sar un `ponte' in attesa del nuovo piano sulla grande distribuzione. Dall'ultimo permesso Ikea avr bisogno di un minimo di 12 mesi prima di poter aprire e il primo giorno di shopping si sposta inevitabilmente un poco in avanti. Non sar d'estate ma pi probabilmente in tempo per Natale. Confermati invece i numeri sull'occupazione: occupazione diretta per 300 unit (pari a 200 addetti full time), indotto per 100 (pari a 70 full time)

t mpc
kea ha confermato che i tempi minimi stimati per la realizzazione del negozio sono 12 mesi. Nel caso dell'insediamento di Pisa l'apertura , fa sapere kea dovrebbe arrivare perla fine del 2013.

e una previsione di ricaduta in negativo con la perdita di 122 posti di lavoro a tempo pieno, ma calcolati su tutto il bacino di clienti e quindi sull'area costiera. NUMERI che, nel bene e nel male, sono stati inevitabilmente al centro del dibattito che ha preceduto il voto in consiglio comunale. Cos come lo stata la vicenda del pagamento dei terreni da parte della Na-

vicelli Spa e avvenuta solo mercoled, come indica la ricevuta del saldo sventolata dall'assessore all'Urbanistica Fabrizio Cerri. Senza quel pagamento (pendente dal 2008. ndr) non si vota la variante era stato il diktat uscito dalla Commissione. Diktat che non e piaciuto al Pdl che, come anticipato, non ha votato. Siamo sempre stati favorevoli a Ikea come dimostra il nostro ordine del giorno - hanno ribadito i consiglieri Pdl Diego Petrucci e Giovanni Garzella - ma abbiamo delle perplessit sulla pratica urbanistica. Ci sono una serie di zone d'ombra su quella che era una variante ad orologeria. Il pagamento di quei terreni andava riscosso indipendentemente dalla variante per Ikea. Allo stesso modo questa variante doveva essere votata indipendentemente dal pagamento dei terreni. La sorpresa arriva dal consigliere Riccardo Buscemi che, in contrasto con il suo gruppo, concede il proprio s alla variante. Ho sempre pensato che l'arrivo di Ikca fosse un'opportunit da cogliere ha spiegato in consiglio -. Lo pensavo quando Vecchiano nicchiava e lo penso tutt'ora. La questione dei pagamenti dei terreni non stata gestita al meglio, vero. Ma questo non pu farmi esimere dal partecipare a una votazione importante per la citt. LA VARIANTE ha incassato anche il voto favorevole delle opposizioni di Sel e Terzo polo. Confermato il no di Rifondazione, come annunciato il giorno prima dal capogruppo Maurizio Bini, per motivi legati anche alla localizzazione a Porta a Mare e alle ricadute occupazionali negative. Ne ha preso atto il sindaco. Si notato chiaramente l'imbarazzo di un Pdl diviso e le scelte miopi e contro la crescita della citt di Rifondazione comunista mentre apprezzo e ringrazio Sel e il polo di centro che hanno saputo guardare all'interesse dei cittadini.

IERI
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Sei anni durato il tira e molta con il Comune di Vecchiano dove il colosso svedese doveva insediarsi inizialmente. La multinazionale aveva scelto Migliarino

A maggio dello scorso anno , il giorno dopo le elezioni , Ikea annuncia di aver rinunciato a Vecchiano. A settembre, la multinazionale svela di aver scelto Pisa

DOMANI
Lo spazio totale sar di 32mila metri quadrati, compresa l'area a verde e i 2.500 posti auto. It parcheggio avr due ingressi, uno dall'Aurelia e uno dalla superstrada Le ricadute di traffico su Porta a Mare e in direzione del negozio Ikea saranno arginate con la realizzazione di sei rotatorie (alcuni lavori sono gi in corso)

I PROTAGONISTI
Sindaco
Sono certo che anche l'ok dalla Regione arriver in tempi brevi e se mai Barroso verr a Pisa sar contento di portarlo a visitare il cantiere all'interno

Ass. Urbanistica
I pagamenti dei terreni? Ci sono le ricevute, oltre alla fideiussione presentata prima dell'adozione. In questi tempi di crisi andare a discutere sul giorno una polemica sterile

del quale si costruisce il negozio

Consigliere Pdl
Perch dal 2008
ad oggi il Comune non rientrato in possesso dei terreni e non li ha venduti direttamente a Ikea dato il valore quintuplicato? Con quei soldi si poteva

ridurre t'Imu

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