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/ Venerdì 17 febbraio 2012

SISTEMA

Mai più cambio pila

OPINIONI NUOVE - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004, n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

FONDATORE VITTORIO FELTRI DIRETTORE MAURIZIO BELPIETRO

ANNO XLVII NUMERO 41 EURO 1,20*

IL NAUFRAGIO DELLA RAI

LA PROVA CHE LEI SAPEVA

Una lettera svela che il direttore generale era al corrente di ciò che avrebbe combinato Celentano,
chiamato a Sanremo per creare scandalo. Ora la signora deve dimettersi e l’azienda va liquidata
di MAURIZIO BELPIETRO Hanno scherzato
Quando ieri abbiamo commentato il
monologo di Celentano, sostenendo
Il Festival dei sobri Niente tagli agli stipendi
che la colpa non era di Celentano ma
di chi gli aveva consentito di dire bag-
gianate in prima serata, sapevamo di
è una specie dei dirigenti pubblici
non sbagliarci. Conoscendo un po’ il
mondo dello spettacolo, e ancor di
più quello della Rai, eravamo certi
di bunga bunga di FRANCO BECHIS

che la presa di distanza della dirigen- di CAMILLO LANGONE a pagina 4 Sono bastati tre giorni di passaggio in Parlamento, e il
za di viale Mazzini dalle parole del sospetto è già diventato realtà: è destinato ad essere but-
Molleggiato fosse una presa per i fon- tato ancora una volta nel cestino il decreto del presidente
delli. L’ex ragazzo della via Gluck non del Consiglio dei ministri, Mario Monti, che stabiliva un
era stato ingaggiato a suon di centi- tetto massimo di 304.951,95 euro lordi per tutti i dirigenti
naia di migliaia di euro per cantare pubblici, senza alcuna deroga. La certezza ormai (...)
ma per cantarle. A chi? A chiunque segue a pagina 13
volesse, a patto che l’invettiva facesse
discutere. Nel suo contratto non
c’era un impegno a fare canzoni, ma
a fare casino. Questo voleva la Rai.
Il comitato non si scioglie
Una bella polemica che risollevasse
l’audience. E questo ha fatto Adriano.
Celentano ha semplicemente svolto
L’Olimpiade non c’è più
il suo lavoro. Sporco, ma pur sempre
quello richiestogli. Ha ragione a dire
il magna magna continua
che non deve rimproverarsi nulla. I
soldi se li è ampiamente guadagnati. di BRUNELLA BOLLOLI
Al predicatore di banalità non am-
biamo dunque nulla da biasimare. Finito il sogno olimpico, restano le poltrone. Di atleti
Lo hanno chiamato per scandalizza- neanche l’ombra, medaglie zero, i soldi pubblici però,
re e lui ha scandalizzato. quelli, non mancano mai: 225mila euro l’anno per una
Il problema è di chi gli ha dato car- kermesse cancellata prima ancora di arrivare ai nastri di
ta bianca. Cioè dei vertici che lo han- partenza. C’è chi, però, non si arrende (...)
no voluto e poi gli hanno dato licenza segue a pagina 12
di uccidere. Possibile che un contrat-
to come quello firmato ad un big del-
la canzone e della polemica non sia
passato tra le mani del direttore ge-
Il sondaggio scomodo
nerale? È ipotizzabile che Lorenza
Lei non abbia seguito con occhio at-
tento tutto ciò che riguardava uno
Crolla la fiducia in Monti
dei più importanti eventi prodotti
dalla sua azienda? Ma se non con-
E chi vota Udc lo rifiuta
trolla Sanremo, che altro deve fare la
capa della Rai? di ARNALDO FERRARI NASI
Ovviamente le risposte (...)
segue a pagina 3 In politica, la “luna di miele con gli elettori” è quel pe-
riodo di 80-100 giorni che segue l’insediamento di un
LEONARDO IANNACCI, nuovo governo all’indomani della vittoria elettorale.
ALESSANDRA MENZANI, Durante questi tre mesi l’esecutivo gode del forte
ENRICO PAOLI, ALBERTO PEZZINI appoggio dell’opinione pubblica, non solo di quella
e FRANCESCO SPECCHIA parte che abbia sostenuto la coalizione vincente, (...)
da pagina 2 a pagina 5 segue a pagina 11
Abbasso Belen Ma senza di lei
l’esibizionista resta solo la noia Mani pulite 20 anni dopo
di SELVAGGIA
LUCARELLI
di FRANCESCO
BORGONOVO Così il Pool fece a pezzi le regole
Cara Belen, scrivo «a te» e non Alla fine San Remo, dall’alto di FILIPPO FACCI stratura stravolsero o sovra-interpre-
«di te» perché è venuto il mo- dei Cieli, è intervenuto a salvare tarono il Codice di procedura penale
mento che tu sappia un po’ di la baracca e ha fatto apparire La verità è che il Pool di Milano era as- varato nel 1989: lo neutralizzarono e
cose. Cose che dubito potrà Belen Rodriguez. Al rivelarsi di sortito fantasticamente e fu insupera- poi ridestarono come un franken-
mai dirti qualche alto membro quella farfallina maliziosa, bile nel fare ciò che volle fare. Di Pie- stein inquisitorio/accusatorio. A un
del circolo di eletti che ti orbita- l’Italiaintera ha tiratoun sospi- tro. Davigo. Colombo. Borrelli. Poi Ie- Di Pietro usato come ariete (le manet-
no accanto e che condividono ro di sollievo dopo mesi di lo e Greco. Un po' meno D'Ambrosio, te come regola) si affiancò infatti una
con te quella sana quotidianità bund e spread. L’Europa ci che in realtà non faceva un tubo se contro-legislazione operata dall’alto:
fatta risse in locali pubblici, fu- chiederà anche il rigore, ma gli non dichiarazioni disastrose. Resta alcune sentenze della Corte costitu-
ghe a Eurodisney (...) occhi e la mente (...) che per abbattere una Repubblica - zionale (su tutte la 255/92) e una legge
segue a pagina 4 segue a pagina 5 che non è, in genere, un compito del suicida (...)
potere togato - il Pool e tutta la magi- segue a pagina 8

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2 Venerdì 17 febbraio 2012
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Psicodramma a Sanremo
La Rai va in panico per il flop
e manda Celentano al mare
Lo share cala di 10 punti e salta la conferenza stampa del Molleggiato: spedito
in spiaggia. Marano: non lo fermeremo. Ma c’è timore per domani sera
::: FRANCESCO SPECCHIA
QQQ Rocco Papaleo l’unico
normale, qui, nell’aria beckettia-
na, da teatro dell’assurdo, di Sa-
nremo, ha detto bene: «Non ci
facciamo mancare proprio nul-
la...». Ma proprio nulla.
Uno dice: è possibile che le
pause riempite dalle banalità
d’un miliardario settantenne alla
tivù possano rendere carne di
porco la più grande industria cul-
turale italiana? É possibile che,
all’indomani delle -diciamolo-
micidiali puttanate di Celentano
a Sanremo, prese sul serio perfi-
no dalla Cei e dal Vaticano (che si
preoccupano più del concionare
d’un cantante ex democristiano
alla sagra della canzonetta, che
dell’Ici sugli immobili appiopata-
gli da Monti...), si possa far saltare
la Rai, il Paese, l’universo mondo?
Dio, sì, è possibile. Analizziamo,
nel giorno della farfallina nelle
mutande di Belen, lo psicodram-
ma che avvolge viale Mazzini.
UN VERO DELIRIO
a) Gli ascolti calano nella se-
conda serata del festival: 9,2 mi-
lioni di spettatori per 39,2% di
share, perdita di quasi 10 punti,
con gli spettatori di Milan -Arse-
nal nient’affatto recuperati in se-
rata. A sintonizzarsi su Raiuno
nella seconda parte della serata
sono stati 6,13 milioni di spetta-
tori con il 47,20% di share. Pochi-
no. Metteteci anche che i fruitori
di Facebook e Twitter stanno
snobbando l’Ariston nella consi-
derazione unanime che il Mol-
leggiato sia un minus habens. E
tra minus habens e profeta cato-
dico v’è una lieve differenza; b) la
Sipra, concessionaria di pubbli-
cità Rai è in stato di epilessia, per-
chè gli sforamenti celentaneschi
della scaletta gli hanno fatto per-
dere più di 500mila euro in spot;
c) Il vicedirettore Rai Antonio
Marano detto «Marano ci dà una
mano» afferma «non sono venu-
to a fermare Celentano». Ma ieri,
per la bile rigonfia, avrebbe spac-
cato a mani nude cataste di legno
della sua casetta varesina: era sta-
to inviato da Roma a commissa-
riare il Festival, e si trova ad argi-
nare il direttore artistico Mazzi, a
difendere l’impossibile direttore
di Raiuno Mazza -rassegnato co-
me Giordano Bruno sul rogo-, e
ad apparecchiare, probabilmen-
te, la tomba di Lorenza Lei, ossia
la cattolica che più ha fatto incaz-
zare i vertici ecclesiastici dai tem-
pi di Calvino; d) Tra parolacce, at-
tacchi personali, allusioni ses-
suali, parodie dei gay coi gay invi-
periti, magistrati della Consulta
sbertucciati, be’, il codice etico
interno della Rai è, tecnicamente,
andato a mignotte. E la Rai, per
PRIMO PIANO
::: LEI È PEGGIO DI LUI
accertarlo, medita un audit,
un’indagine interna, da eseguire,
però, preferibilmente dopo Sa-
nremo. Cioè: si minaccia la so-
spensione del Festival, ma alme-
no aspettiamo che il Festival sia
finito; e) la Cei, i vescovi, Bagna-
sco, Famiglia Cristiana e Avvenire
invece di farsi una sana risata,
hanno scambiato Celentano per
Schnier, il pagliaccio di Opinioni
di un clown di Heinrich Böll -uno
che imputava tutte le sue sfighe
alla religione cattolica- e hanno
lanciato l’anatema. A cui Celen-
tano non reagisce, anche perchè
devono ancora spiegargli che
“anatema” non è affatto una ma-
lattia polmonare.
IL COMMISSARIO
In tutto ciò il Molleggiato ha di-
sertato la conferenza stampa di
ieri. Ma la notizia vera sarebbe
stata se ci fosse andato: mai visto,
in natura Celentano presenziare
a una conferenza stampa, luogo
dove notoriamente bisogna esse-
re in grado di rispondere senza,
possibilmente, conoscere prima
le domande. In realtà l’uomo,
evaso dalla stanza blindata
dell’Hotel Globo, s’è concesso
Il caso degli spot cancellati
una tranquilla passeggiata al ma-
re con la moglie Claudia Mori.
Dopo il casino pazzesco che ha
scatenato dovrebbe risalire sul
Scaricabarile sui 700mila euro persi
palco del festival sabato, o doma-
ni, o mai. E il commissario Mara-
Accuse reciproche tra il Festival e i vertici aziendali. Giallo sullo sforamento di Adriano
no, con un aplomb aristotelico ha
dichiarato, a chiosa: «ci sono sta- QQQ «Pur con una scaletta modificata», vole, speriamo che sia l’ultima». Speriamo,
te affermazioni eccessive, fuori
luogo, fuori contesto. Lo dico da
nella seconda serata del festival di Sanre-
mo, «è stata rispettata la pianificazione
perché la Sipra, vittima del caos degli spot,
smorza i toni sostenendo che il «danno» è
il graffio
laico che fa televisione», poteva della pubblicità anticipando i break nelle solo di 300mila euro e il break «è già stato
dirlo da cattolico che non la fa,
ma la sostanza non sarebbe cam-
fasce previste». Le parole sono quelle del
vicedirettore generale della Rai, Antonio
recuperato». Il break certamente, l’imma-
gine un po’ meno. E alquanto improbabile
Le donne
biata. In più si aggiunga che i can-
tanti non sono affatto entusiasti
Marano, inviato dall’azienda a Sanremo a
fare da controllore. I pensieri, però, devo-
appare la possibilità di individuare il col-
pevole, che molti vedono nel direttore ar-
della Fornero
di essere un’appendice del Ce- no essere stati ben altri, visto che quella tistico del Festival, Gianmarco Mazzi. Nel Il ministro del Lavoro El-
lentano-Show. spiegazione non richiesta è arriva nel bel primo pomeriggio di ieri il “padrone” del sa Fornero ha spiegato di
Irene Fornaciari s’è sentita of- mezzo della conferenza stampa di ieri Festival avrebbe avuto un duro scontro non guardare la televisio-
fesa, i Matia Bazar delusi, Finardi mattina, quando la bomba degli spot sal- verbale con un dirigente Rai, sedato ne da tre mesi, ma, di sen-
trattato come un maggiordomo, tati nel corso della prima serata, uno dall’agente delle star Lucio Presta. E Mazzi, tirsi «offesa per come è
Renga ha confessato che con Ce- scherzetto da 700mila euro, è scoppiata in a sua volta, accusa la Rai di aver perso trattata la donna in tv. In
lentano sul palco «i cantanti non tutta la sua virulenza. Prima e dopo Celen- completamente la testa nel corso della pri- quel caso la cosa migliore
contano una beata fava». Curioso tano, infatti, la Rai doveva mandare in on- ma serata, soprattutto dopo che il sistema è cambiare canale o spe-
il caso, poi, di Gigi D’Alessio e Lo- da gli spot, ma un break è saltato a causa di votazione della giuria è andato in tilt. La gnere del tutto». Spenta la
redana Bertè che hanno avuto dell’incontinenza verbale di Celentano. Gli Rai rimanda all’organizzazione, Mazza ne- televisione, la Fornero ieri
l’annuncio della propria elimina- inserzionisti, hanno il diritto di non pagare ga ogni addebito in merito e alla fine la si è dedicata all’accordo
zione dal Tapiro d’oro di Staffelli, per i passaggi mancati, anche se recupe- colpa morì fanciulla, con il solito scarica- promosso dall’Ufficio na-
solo dopo aver detto una santa rati. barile. zionale antidiscrimina-
verità: «Siamo contenti che ab- Ma il nodo da sciogliere, quello vero, re- Un dato però è significativo. Celentano, zioni razziali per l’adesio-
biano rimesso il dopofestival, sta uno solo: chi è il responsabile? «Sono nel tanto sbandierato contratto, ha chiesto ne dell’Italia al Program-
perchè Celentano ha fatto il festi- incidenti di percorso che accadono quan- e ottenuto di poter sermoneggiare per al- ma del Consiglio d’Euro-
val e a noi cantanti è toccato il do- do si è in diretta, fa parte del rischio», dice meno 50 minuti senza interruzioni pubbli- pa in materia di “Contra-
pofestival» (non c’è nesso fra le sorridendo Marano, provando a smorzare citarie. Cosa che la Rai gi ha consetito di sto della discriminazione
due cose). Al povero Morandi, la polemica , «e Sanremo non è una cosa fare. Ma quando Celentano ha sforato i 50 basata sull’orientamento
dopo esser stati baciato dai Soliti facile e semplice da realizzare». E questo lo minuti, prendendosi un’ora di televisione, sessuale e sull’identità di
Idioti, semplicemente per aver abbiamo capito tutti perfettamente. Anche la Rai poteva, e doveva, interrompere la genere” con l’alto patro-
dichiarato: «Non ho nulla contro i Mauro Mazza, direttore di Rai Uno, prova performance del molleggiato per mandare cinio delle associazioni
gay, ma preferisco Belen», è stato a metterci una pezza. La «causa vera in onda gli spot? A Sanremo nessuno ri- lesbo-gay-bisex e trans.
dato dell’omofobo e del Torque- dell’annullamento del break pubblicitario sponde alla domanda. Di sicuro nessuno Ecco un buon modello di
mada; quando dichiarerà «i gay li è stata il guasto alla macchina della giuria avrà il coraggio di presentare il conto a Ce- donna per la tv. A quando
adoro», gli daranno dell’ipocrita. demoscopica che ha fatto saltare tutta la lentano, nonostante i danni, e non sono una lesbica a Sanremo al
Un delirio dell’assurdo, insom- scaletta», spiega, «non è la prima volta che economici, creati alla Rai. posto di Belen?
ma. Sanremo è Sanremo... accade, certamente è una cosa non piace- E.PA.
 PRIMO PIANO Venerdì 17 febbraio 2012 3
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::: LEI È PEGGIO DI LUI

Smascherata dai suoi

C’è la prova che Lei sapeva tutto

Adriano è stato chiamato per alzare gli ascolti, lo conferma il capo di Raiuno. Ma
viale Mazzini si preoccupa di censurare «Libero». È ora di privatizzare la tv di Stato
::: segue dalla prima
MAURIZIO BELPIETRO
. la tv pubblica si è dimenticata
(...) sono scontate. E le manife-
stazioni di disappunto fatte tra-
pelare il giorno dopo, compreso
l’invio in Liguria del vicediretto-
re generale, fanno parte della
commedia. Un teatrino studia-
to nei minimi particolari.
Quando ieri abbiamo titolato
«Lei è peggio di lui», con tanto di
foto della numero uno, erava-
mo certi di quel che dicevamo.
Ma ieri è giunta la conferma.
Una lettera del direttore di
RaiUno sgombra il campo da
qualsiasi dubbio. Che dice
Mauro Mazza? Che Lorenza Lei
era informata di ogni cosa e
dunque ora ha poco da lamen-
tarsi. Il capo della rete in pratica
non ci sta a fare il capro espiato-
rio e a finire commissariato. Gli
attacchi alla stampa cattolica e
alla Chiesa sono il frutto di una
scelta consapevole, non di una
situazione sfuggita di mano. La
Rai voleva battere i record
d’ascolto e si è affidata a Celen-
tano e alle sue sparate.
Invece di cercare di nascon-
dere la mano dopo aver lanciato
il sasso, i vertici di viale Mazzini
farebbero dunque bene ad as-
sumersene la responsabilità. Se
che cos’è il servizio pubblico, la-
sciandosi andare alla trivialità,
non è stato un incidente casua-
le, ma un incidente voluto. E a
questo punto le dimissioni sono
dovute.
Al tempo stesso non vorrem-
mo però che il pasticcio di Sa-
nremo, gli errori e le inefficienze
divenissero il pretesto per met-
tere la Rai al servizio di qualche
altro potere, dopo tutti quelli
che negli anni l’hanno fatta da
padrone. Sentiamo dire di nuo-
va governance, di un numero di
consiglieri di amministrazione
ridotto, di figure di garanzia. Per
sottrarre il ronzino televisivo
dall’influenza dei partiti, in que-
sti anni sono stati fatti molti ten-
tativi, tutti regolarmente falliti.
Ora non vorremmo si tentasse
qualche altro strano esperi-
mento. Se si vuole togliere la te-
levisione di Stato ai partiti c’è un
solo modo: nominare un com-
missario liquidatore. Cioè un
manager che abbia un’unica
missione: vendere la Rai. La pri-
vatizzazione porterebbe molti
RESPONSABILE
Il direttore generale della Rai,
Lorenza Lei Olycom
vantaggi. Non solo la fine della
lottizzazione e del canone, ma
anche un introito straordinario
per le casse pubbliche. Diversi
miliardi di euro che potrebbero
servire ad abbassare le tasse.
L’annuncio della cessione sa-
rebbe la sola musica che nel fe-
stival delle banalità allieterebbe
le nostre orecchie.
PS. Ieri dalle rassegne stampa
della Rai è sparita la prima pagi-
na di Libero. Gli spettatori non
hanno dunque potuto vedere il
nostro titolo d’apertura: «Lei è
peggio di lui». Invece di censu-
rare Celentano, la direttrice di
viale Mazzini ha provveduto a
censurare le critiche che la ri-
guardavano. Più che occuparsi
del servizio pubblico, i vertici
della tv di Stato si sono impe-
gnati a privare il pubblico di un
servizio. Anche questa è una
buona ragione per mettere la
parola fine.
maurizio.belpietro@liberoquotidiano.it

.
MANI NEI CAPELLI
A sinistra, Adriano Celen-
tano alla finestra della sua
suite. Sopra, Gianni Mo-
randi [Ansa e Oly]
::: ENRICO PAOLI
Il Pdl: sono nel caos so Celentano come un piede di porco, è
QQQ Prima il direttore di Rai Uno,
Mauro Mazza, l’ha presa a ridere scher-
Mazza contro la direttora: il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.
«La Rai è in decadenza e ad intervernire
deve essere il padrone dell’azienda, che
zando sul «casco blu dell’Onu», il vice
direttore generale della Rai, Antonio
Marano, inviato a Sanremo dal diretto-
ha firmato lei il contratto è il Tesoro. Da lì deve venire un’iniziati-
va sulla governance. Si affronti la que-
stione o il Pd non ci sta». Arrivati a que-
re generale, Lorenza Lei, a fargli da ba- sto punto il nodo, quello, vero è un al-

il graffio dante. «Ma no, Marano ci da una ma- dit interno per verificare il rispetto del tro: le scelte del governo. Pd, Idv e Terzo

Povera
«Stampa»
Ieri, sulla Stampa, Mi-
chele Brambilla era do-
lente. «Povera Italia»,
scriveva nell’editoriale
con vistoso richiamo in
prima pagina, «se con
tutto quello che succede
si trova a dover mettere
in primo piano il caso-
Celentano. Diciamo pu-
re povera Chiesa». Ah,
che tristezza, mettere
«in primo piano» il Mol-
leggiato. Forse però è
sfuggito a Brambilla un
particolare. La prima
pagina del suo giornale,
quella con il suo pezzo,
si apriva con Celentano.
E le pagine 2, 3, 4 e 5 era-
no dedicate al caso-Ce-
lentano. Su ognuna
campeggiava la scritta:
«Primo piano». Ah, col
Molleggiato in «Primo
piano», povera Italia. E
povera Stampa.
no», dice Mazza. E sì, come no. Peccato
che agli amici Mazza abbia ribadito che
spedire Marano «quassù serve soltanto
a distorglierlo dal suo lavoro», che è
quello di coordinare l’offerta televisiva
della Rai.
Poi, non volendo subire un «proces-
so in contumacia» dal consiglio di am-
ministrazione, Mazza ha pensato bene
d’inviare una lettera di fuoco al cda, riu-
nitosi ieri mattina, nella quale addossa
tutte le responsabilità del “caso Celen-
tano” al direttore generale, secondo un
principio molto chiaro. Avendo Loren-
za Lei firmato il contratto con il molleg-
giato, non poteva non sapere cosa
avrebbe fatto. «Il contratto tra Rai e Ce-
lentano», sostiene Mazza nella missiva
inviata al Cda, «consente all’artista la
massima libertà di espressione e non
contempla la possibilità che i testi dei
suoi interventi siano sottoposti al vaglio
preventivo di chicchessia». Non solo.
Nella lettera Mazza aggiunge che se Ce-
lentano, nel suo intervento di martedì
sera ha violato «il codice etico che si era
impegnato a rispettare, il dg può riunire
subito la commissione, valutare even-
tuali violazioni e decidere di conse-
guenza nei confronti dell’artista». Cosa
che la Lei non ha fatto. Difficile capire
per quale ragione, se non quella di voler
evitare un doppio autogol: il suo e quel-
lo dell’azienda. Ovviamente più di un
consigliere ha chiesto l’avvio di un au-
codice etico da parte di Celentano. Ma
il cda ha preferito rinviare alla prossima
settimana tutto ciò che attiene al Festi-
val, visto che il presidente Paolo Garim-
berti non ha affatto gradito la missiva di
Mazza, mentre il direttore generale ha
preferito glissare non rispondendo alle
accuse di Mazza, pur ribadendo che
non poteva sapere cosa avrebbe fatto
Celentano. A Sanremo c’è il direttore di
Rai Uno, non lei. La resa dei conti fra il
consiglio di amministrazione e Mazza,
insomma, è soltanto rinviata.
Un congelamento, quello deciso da-
gli amministratori di viale Mazzini, che
non piace affatto ad una bella fetta del
Pdl. «Il commissariamento del Festival
di Sanremo, con un vice che viene mes-
so sopra il direttore di Rai Uno», dice
Giancarlo Mazzuca, deputato del Pdl e
membro della Commissione di Vigi-
lanza sulla Rai, «mette in evidenza una
condizione di caos generale che preoc-
cupa. Non credo che un professionista
del calibro di Mazza ne avesse bisogno
e spero non si dimetta, semmai alla luce
di questa vicenda è la Lei a doversi di-
mettere». Per il direttore generale della
Rai, dopo le telefonate al curaro ricevu-
te dal Vaticano, oggetto del desiderio
dei sermoni di Celentano, un altro at-
tacco che mina profondamente le basi
all’interno dell’azienda.
Ma se dentro è il caos, fuori è già rissa.
Ad innescare la polemica, usando il ca-
“
polo chiedono al premier, Mario Mon-
ti, di commissariare la Rai e dare un
nuovo assetto al vertice dell’emittente
di Stato, sfruttando l’occasione della
scadenza del cda, fissata per la fine di
marzo. Tante idee, dall’amministrato-
re delegato al posto del direttore gene-
rale, passando per un cda ridotto, da 9 a
5 consiglieri, ma nessuna certezza.
Granitica, invece, la posizione del
Pdl, che continua a fare muro contro
ogni ipotesi di modifica. «Celentano
non può essere usato come pretesto
per altre operazioni», dice il presidente
dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto,
«perché in quel caso saremmo di fronte
a mistificazioni davvero inaccettabili».
«Il Parlamento sarà protagonista», ha
Q Il contratto con la Rai chiarito a sua volta il presidente dei se-
consente a Celentano la natori del Pdl, Maurizio Gasparri, stop-
massima libertà e non pando eventuali fughe in avanti
dell’esecutivo. Marcello De Angelis, de-
contempla la possibilità di putato del Pdl e membro della compo-
intervenire sui suoi testi. nente della Commissione di Vigilanza
Il direttore generale può sulla Rai, è ancor più diretto, sostenen-
riunire la commissione, do la stessa tesi del capogruppo del Pdl
in Vigilanza, Alessio Butti: «Inqualifica-
valutare eventuali bile che Bersani, leader di una delle
violazioni e decidere maggiori componenti parlamentari,
di conseguenza nei faccia appello al governo tecnico per-
confronti dell’artista ché espropri il parlamento stesso della
sua prerogativa costituzionale di inter-
MAURO MAZZA, venire sulla governante del servizio
. DIRETTORE DI RAIUNO pubblico».
twitter@enricopaoli1
4 Venerdì 17 febbraio 2012
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Ariston a luci rosse
Il Festival dei sobri sembra il bunga bunga
Parolacce a non finire, baci gay, inguini in esposizione e dibattiti sulle tette delle vallette
Il Sanremo dell’era Monti è un lampo di «berlusconismo» nel grigiore dei tecnici
::: CAMILLO LANGONE
QQQ Vado pazzo per questo Sa-
nremo perché è l’unica opposi-
zione oggi esistente in Italia. Il
programma del governo Monti si
può sintetizzare in una sola me-
lanconica parola: Sobrietà. Lo
slogan implicito del Festival 2012
è l’esatto opposto: Sregolatezza.
Che poi non abbondi il genio
(musicale, scenografico, coreo-
grafico, comico...) è un altro paio
di maniche, non si può pretende-
re tutto. Per godere mi basta la vi-
sione del Teatro Ariston trasfor-
mato, quando meno me lo sarei
aspettato, in una succursale di Ar-
core, con belle donne poco vesti-
te, battute maschili, linguaggio
piccante...
Manca Apicella ed è un pecca-
to, in compenso c’è Lele Mora:
purtroppo non di persona (è rin-
chiuso nel carcere milanese di
Opera) ma in spirito. Infatti è pro-
prio lui, l’agente-bancarottiere,
ad avere lanciato Belen Rodri-
guez, e solo per questo merite-
rebbe la grazia. Che ovviamente
non gli verrà concessa perché co-
loro che dovrebbero firmarla, il
presidente Napolitano e la mini-
stra Severino, stanno a questo Sa-
nremo come io sto a Luigi Nono:
incompatibilità estetica assoluta.
A proposito di ministre, chissà
come sta soffrendo la Fornero,
l’arcigna accademica che vuole
imporre dappertutto le quote ro-
sa, nelle delegazioni delle asso-
ciazioni, nelle giunte comunali,
nelle liste elettorali, nei consigli di
amministrazione, ovunque ci sia
del potere da azzannare. A Sanre-
mo il rosa non manca ma si trova
nella sua collocazione naturale,
dove riveste funzione squisita-
mente decorativa. Il potere festi-
valiero è saldamente in mani viri-
li, a cominciare dai manoni di
Gianni Morandi, e Ivana Mrazo-
va è la classica valletta che se non
c’è (come nella prima puntata)
non cambia niente e se c’è (come
dalla seconda in poi) la si guarda
ma non la si ascolta. Se fossi un
uomo volgare parlerei di ritorno
della donna-oggetto, siccome so-
no un sentimentale dico che sul
palco sanremese ho rivisto fiorire
l’idea della donna come vestale
dell’amore. E molto me ne com-
piaccio.
La modella ceca non si è ci-
mentata in una gara di intelligen-
za ma in quella, assai più accon-
cia, di riempimento dell’abito:
«Ce l’ho più grosso io», e intende-
va il seno, capace, a suo dire, di
meglio figurare rispetto a quello
di Elisabetta Canalis. Un po’di sa-
no pollaio, un battibecco in stile
olgettine però stavolta non mate-
ria di intercettazione bensì di eu-
rovisione. Profumo di antico,
davvero, come se questa fosse
ancora l’Italia smodata del Cava-
liere. C’è un’altra parte del corpo
femminile che a Sanremo ha ri-
guadagnato la giusta attenzione.
PRIMO PIANO
::: LEI È PEGGIO DI LUI
L’amico lettore penserà subito al- significa «fighe» in slang america- dai Soliti Idioti, sicuro che non sa- senso più alto del termine. Non boschi. L’unico cantante antro-
la farfallina di Belen Rodriguez, no. In italiano sarebbe all’incirca rebbe stato approvato nemmeno berlusconiani in senso stretto ma pologicamente montiano è Sa-
vista in televisione e rivista (molto «Le fighe di Marlene». Se poi pre- dal Silvio delle notti più scatena- senza dubbio eccessivi, esagerati, muele Bersani che ci ha afflitto
rivista) su internet ma io, che ho state attenzione al cognome del te. Fossi stato in Morandi, piutto- estremi, in una parola antimon- con una canzoncina flebile e sac-
una sensibilità di nicchia e in- cantante, Godano, converrete sto che farmi baciare (anche se tiani, si sono dimostrati Loredana cente, ingombra di tristi metafore
somma sono uno snob irriduci- con me che il gruppo di Cuneo per finta) da Fabrizio Biggio mi Bertè e Gigi D’Alessio, e pure Ire- sul destino della nostra nazione.
bile, la cosa in questione l’ho per- dovrebbe addirittura vincerlo sarei giocato tre punti di auditel, ne Fornaciari, donna selvaggia, È una nota stonata, un cantan-
cepita più con le orecchie che con questo festival del bunga bunga ma de gustibus. Mi sono consola- per nulla bocconiana, la cui can- te per astinenti in un festival per
gli occhi. redivivo (e invece sono stati in- to con Rocco Papaleo, instanca- zone scritta da David Van De intemperanti. Ma niente paura:
Incollati al video c’erano milio- spiegabilmente eliminati, speria- bile ammiratore della femminili- Sfroos piacerà ai giovani leghisti e la farfallina di Belen lo distrugge-
ni di spettatori facili a scandaliz- mo siano ripescati dal televoto). tà e quindi berlusconiano nel ai frequentatori di rave-party nei rà.
zarsi ma nessuno si è accorto che i E le parolacce dei comici? Non
Marlene Kuntz, rocker piemon- amo il turpiloquio però stavolta
tesi dall’apparenza seriosa, il ses- sembra far parte del gioco, del ge-
so femminile lo portano nel no- nerale clima orgiastico, e poi ri-
me. Marlene sta per Marlene Die- cordiamoci che siamo a Carneva- .
PARTICOLARI
trich (un omaggio all’attrice tede- le. Condanno senza appello solo «BOLLENTI»
sca) mentre Kuntz, tenetevi forte, il bacio tra uomini messo in scena
Nella foto grande a fianco,
Belen Rodriguez cerca di
Contro coprire quel che il suo abito
multicolore scopre volen-
Ormai quello di Belen tieri. Qui sotto, dall’alto: il
mini slip indossato dalla
bella argentina che ha cau-
è esibizionismo patologico sato l’equivoco sull’assenza
di mutande: si chiama
“Starpless G string”, in pra-
::: segue dalla prima come Biancaneve. Ripetendo la tica è uno slip adesivo.
SELVAGGIA LUCARELLI manfrina della donna stuprata nella Sotto, il bacio gay Mo-
. sua intimità. Del resto, la strega sia- randi-Biggio
(...) con i paparazzi travestiti da Su- mo noi altri, i cattivi. Quelli convinti
per Pippo e accoppiamenti in mon- che sugli scandali, ci marci. E in fon-
dovisione come lo sbarco sulla luna. do è perfettamente normale che
Siediti, Belen. Appoggia le tue epi- una turbata da quel video a luci ros-
che terga da qualche parte e ascolta se, decida di ricomparire ritratta
la rivelazione che ti sto per fare: suc- senza manco un paio di mutande. E
cede che ormai alla tua candida siamo sempre noi quelli cattivi se
estraneità a tutte le disgrazie in cui pensiamo che tu abbia deciso di ri-
inciampi, non ci crede più nessuno, comparire così, solo perchè terro-
Belen. Ed è inutile che sfoderi l’oc- rizzata all’idea che quel brutto video
chione sgranato o il mezzo sorrisino in cui apparivi sessualmente vivace
finto-svampito della serie: «Oddio, e quanto un bradipo sotto Lexotan,
io che a Sanremo pensavo di aver abbia intaccato più che la tua sensi-
messo la mutanda contenitiva post bilità, la tua immagine di sex sym-
ernia inguinale!». C’è un limite oltre bol.
il quale la provocazione diventa esi- Ma siccome non ti basta, e l’occa-
bizionismo patologico. E qui la pa- sione è ghiotta, pensi bene di condi-
tologia è conclamata: si chiama sin- videre con noi il tuo dolore per
drome della patonza mitomane con quell’intimità stuprata, presentan-
fenomeni di bipolarismo sparso. Mi doti a Sanremo senza mutande. An-
spiego. Ti succede il fattaccio del vi- zi no, lasciandoci pensare che tu sia
deo hard diffuso in rete. Tutti i Paesi senza mutande. Non te le fossi mes-
dell’Eurozona apprendono che a 17 se davvero, non avresti potuto fare
anni cambiavi più posizioni tu di l’occhio da cerbiatta. E così noi, i
Capezzone ma vabbè, è tutta colpa beoti, tutti lì a commentare quella
di quel mascalzone argentino. farfalla tatuata, a chiederci se è un
Una manciata di giorni dopo vie- omaggio a chi ti ha impollinata. Se
ne fuori che sei incinta. La gravidan- da pupa (del boss) l’evoluzione in
za di una showgirl media la si ap- farfalla fosse fisiologica. Se hai
prende intorno al terzo mese, nel un’allergia all’acrilico, visto che ‘ste
tuo caso, ma guarda un po’, in far- mutande ti danno così fastidio. Ah
macia non t’ hanno ancora battuto no, giusto, le avevi le mutande. Co-
lo scontrino del test di gravidanza, e lor carne. Lo hai chiarito tu dal pal-
già la nazione sa che sei in dolce at- co, tra un occhione sgranato e un sa-
tesa. Poi il dramma e quel tuo silen- luto a mammae papà. Che poiio mi
zio apparentemente assennato. In- chiedo: dove si trovano ‘ste mutan-
somma, una sequela di episodi di- de del colore perfetto della tua, di
sgraziati per cui viene pure da essere carne? E Marano, cosa è andato a fa-
solidali. Povera Belen. E i commen- re a Sanremo, se non ha nemmeno
ti: del resto, per avere quel culo lì, saputo commissariare le mutande
qualcosa indietro bisognerà pur re- delle vallette? Belen, io ti dico una
stituirlo al mondo. Finché non esci cosa. Continua pure coi filmini, i fi-
dal guscio. Uno ti immagina più danzati improbabili, le apparizioni
matura, più sobria. Uno pensa che da smutandata, le foto al mare men-
dopo aver spartito con la nazione tre ti accoppi, ma la faccetta di quel-
l’intimità dei tuoi mugolii, ti gioche- la a cui gli scandali capitano, suo
rai la carta del low profile. Sposterai malgrado, risparmiacela. Perchè al-
l’attenzione dalla patonza. E invece la fine, vien da rivalutare Corona: lui
ricompari in copertina, nuda, col le mutande non se l’è mai tolte. Al
tacco a spillo e una mela in mano, massimo, le lanciava balcone.
 PRIMO PIANO Venerdì 17 febbraio 2012 5
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::: LEI È PEGGIO DI LUI

La pagella dell’Ariston di ALESSANDRA MENZANI
10 Corona preferisce D’Alessio
L’inarrestabile figaggine di
Francesco Renga. Uno che dice «a bal-
la» marita di vincere.
te gli scherzi, ci sono perizomi con fi- lui non ha ceduto i diritti.
9 Twitter: più veloce delle agenzie,
salva noi giornalisti dal prendere “bu-
letto laterale trasparente, fatti apposita-
mente per abiti con spacco». 3 Fabrizio Corona si è perso la scena
chi”. della mutanda di Belen in tv: era a Ro-

8 Simona Ventura: mentre noi ci

sorbiamo Sanremo lei “twitta” da Los
Angeles mentre fa shopping a Rodeo
Drive. Beata lei.
7 Elena Santarelli offre ai suoi amici
di Twitter spiegazioni tecniche sul
“giallo della mutanda”: «Ragazzi, a par-
6 Il tatuatore di Belen. Non è mai
stato così famoso.
ma a cena “Da Assunta Madre” con
Claudio D’Alessio, il figlio di Gigi.
5 L’epurata Tamara Ecclestone si
consola con Verissimo (ospite doma-
2 La versione di Romagna mia di
Bregovic-Bersani. Da camicia di forza.
ni).
4 Sul sito della Rai è impossibile ri-
1 La sobrietà doveva colpire il Festi-
val invece ha colpito solo Loredana
vedere il video di Celentano al Festival: Bertè (labbra-canotto a parte).

Il testimone diretto

La mia serata folle in giuria

Pro
Ivana, ormai per tutti Ivanka

mentre il voto andava in tilt

Ma se togliamo lei
resta soltanto la noia
::: segue dalla prima
FRANCESCO BORGONOVO
. len, piuttosto nel turpiloquio di
(...) bramavano un po’ di legge-
rezza, ed eccola qua. L’epifania
inguinale della fanciulla ha salva-
to l’intero baraccone di Sanremo.
La seconda serata è stata un disa-
stro: problemi tecnici, conduttori
impacciati, sketch impolverati e
canzoni sullo sfondo, ignorate dai
più. Che cosa sarebbe rimasto del
Festival, se dalle scale non fosse
disceso quel paio di gambe dora-
te, se non fosse planato quel vesti-
to bicolore con i suoi ammiccanti
svolazzi? Semplice: la noia. Gian-
ni Morandi e i suoi autori avevano
una sola cartuccia da sparare, cioè
Adriano Celentano. Cercando il
botto clamoroso, sono scoppiati,
ritrovandosi senza nulla da offri-
re. Infatti lo share è calato assieme
all’interesse.
Tuttavia, di Sanremo si conti-
nua a parlare, i giornali fremono,
gli spettatori si gettano sul web
all’affannosa ricerca dell’inqua-
dratura pelvica perfetta. Di que-
sto dobbiamo ringraziare Belen.
E sbaglia chi pensa che, in man-
canza di idee, all’Ariston abbiano
sopperito con un quarto di vacca
argentina. Nel disvelarsi della Ro-
driguez non c’è nessuna volgari-
tà, semmai giocosa prurigine. Se
una femmina è stata umiliata in
quel di Sanremo, di certo non è
lei. Piuttosto, quel pezzo di legno
di Ivana Mrazova: un oggetto
d’arredamento, dotata di risate
cavalline e nient’altro. Tanto che,
a sancire la propria sottomissio-
ne, ha accettato di farsi mettere il
collare e se ci fosse stato un guin-
zaglio non avrebbe esistato a le-
garselo alla cervicale malandata.
Che dire poi della Canalis? Mum-
mificata la prima sera nel ruolo di
un’Italietta svampita e bruttina,
impalata e incapace di pronun-
ciare correttamente un nome che
fosse uno.
Il pecoreccio non si trova nel
grembo tatuato e depilato di Be-
Morandi: per apparire giovane si
è rifugiato nelle parolacce, come
Celentano. Il quale nel suo mono-
logo si è rivelato per quello che è:
una cazzata sospesa sul nulla.
Belen, con sorrisi radiosi,
smorfie e battute non solo ha an-
nichilito le altre donzelle, ridotte a
orpelli. Ha risollevato un’esibi-
zione altrimenti pagliaccesca, di-
mostrando di aver imparato la le-
zione: il suo giochetto ambiguo e
insieme innocente, il trucco della
mutanda adesiva abbandonata
in balia dei venti, è risultato molto
più accattivante della pornogra-
fia in cui si è cimentata in passato.
E non stiamo parlando solo del vi-
deo hard, che resta un passatem-
po privato. A Sanremo ha conqui-
stato con l’allegoria, mostrando
una farfalla dipinta a significarne
un’altra ben più carnale.
Siamo sinceri: Belen è stata in-
vitata perché bella, e la bellezza è
un mosaico complesso di gesti,
forme e luccicar di pupille. Ergo
non ha fatto altro che mostrarsi
bella, ha sedotto con i denti can-
didi prima che col seno prorom-
pente (e chissenefrega se Ivana
«ce l’ha più grosso»: non è que-
stione di etti). Questa fanciulla,
nonostante Corona, è un genio
perché riesce a calamitare sguar-
di, a rapire cuori e intelletti con un
gesto minuscolo, ed è così gene-
rosa da permettere ai suoi colle-
ghi di beneficiarne. Belen è un
portento perché ha capito che a
muovere il mondo è il desiderio, e
per stuzzicarlo le è bastato pro-
mettere un fazzoletto di felicità su
ali di farfalla. Fazzoletto che mez-
zo mondo aveva già visto in tutte
le posizione possibili, e che lei ha
ammantato di nuovo mistero
grazie a una mutanda adesiva. Al-
zi la gonna chi sarebbe capace di
fare altrettanto.
Il sistema elettronico è collassato ed è scattata la ribellione del pubblico,
costretto a usare foglietti di carta. Fino al tragico annuncio: tutto da rifare
::: ALBERTO PEZZINI tiglie di acqua ai giurati assetati notare il voto. Scoppia la ribel- bagno penale insorgono e fan-
e sempre più smadonnanti. lione. Verso mezzanotte e no a brani le schede di carta
QQQ Ho ricevuto in omaggio Ad un certo punto, quando è mezza arriviamo alla svolta. usate per votare.
due biglietti per andare al Fe- chiaro a tutti - perfino a me - Quando Gianni Morandi an- Voliamo per le scale. Ci sen-
stival. Mia moglie esultava. La che il sistema si è incagliato co- nuncia che la votazione - causa tiamo leggeri come piume, ma
prima serata è sempre la più me la Concordia, arrivano in inceppamento del sistema distrutti.
delicata, quella più nevrile. Ci soccorso i rimedi all’antica:i elettronico - verrà ripetuta la Controllate i biglietti omag-
avviamo verso i nostri posti. pezzi di carta bianca su cui an- sera successiva, i compagni di gio, prima di accettarli.
Capiamo subito una cosa.Per
quattro ore vivremo dentro un
caldo da incubo, una specie di
bagno turco fisico. Seguiamo la
signorina addetta allo smista-
mento. Saliamo, saliamo e an-
cora saliamo. I posti sono in
piccionaia, la fila dietro di noi è
quella dei fotografi, ed il palco -
laggiù in basso - appare minu-
scolo.
La prima operazione consi-
ste nell’infilarsi dentro le sedie.
Scomodissime, tipo stivaletto
malese. Siamo nella pancia
della giuria, quella che vota in
sala, ammaestrata e richiama-
ta all’ordine con cartelli a ma-
no, imperativi: «Votate». Morandi e la Pellegrini ballano
Il bello, però, non è ancora
iniziato. Tutti i giurati hanno in
mano una specie di apparec-
chio elettronico con dei tasti
Brividi con Patti Smith
da pigiare. La signora dietro di
me ci armeggia in continua- La terza sera riappare la musica
zione.
Sento che sacramenta ed in- ::: LEONARDO IANNACCI co funziona a tratti. Romagna miadella stralunata
voca il marito defunto.L’altro coppia Bregovic-Bersani è da sagra paesana: un
vicino - a lei - fa la telecronaca QQQ Strano ma vero: una serata di musica a Sa- temibile scaccia-share. Shaggy e Professor Green
in diretta di quanto vede alla nremo. Tirando fuori residui grammi di orgoglio, il rappeggiano con Chiara Civello e Dolcenera in
moglie a casa. Poi, passa alla Festival va in autoanalisi e cerca di riconciliare in imbarazzanti contrasti ritmici di Io che non vivo e
madre. Nel frattempo il caldo qualche modo l’imbastardito carrozzone dell’Ari- diVita spericolata: le fusioni vocali più a tono sono
sale e vedo gli apparecchi ston con la sua naturale essenza. Morandi, supe- quelle di Nina Zilli con Sky, brave a ridare dignità a
prendere a frizzare come pic- rato il vallo Adriano (Celentano) e parecchie pape- Never never, never, di Noa che impasta spiritualità
cole bestioline impazzite. Arri- re («A Baudo non sarebbe successo!» si autoaccu- con Finardi nella struggente Torna a Surriento, del
va un tizio, anzi ne arriva più di sa), riprende il microfono in mano e omaggia note genio Al Jerreau con i Matia Bazar nel remake di
uno, tutti addetti alla manu- italiane del passato: More di Riz Ortolani, Gli uo- Parla più piano (dal film Il Padrino) e del tandem
tenzione degli ordigni. Comin- mini non cambiano del compianto Giancarlo Bi- Renga-Sergio Dalma ne Il mondo. Spaesata Macy
ciano a cercare di resettarli fu- gazzi e Dio come ti amodi Modugno. Con brani da Gray quando prova a dar man forte a D’Alessio-
riosamente. Li passano uno ad archivio, i quattordici big in gara duellano con Bertè in Almeno tu nell’universo mentre una semi-
uno. Nonostante i loro sforzi, il ospiti internazionali, gente del calibro di Brian nuda Emma (le mutande ci sono…) rispolvera, in-
sistema sta cominciando ad May, chitarra di Irene Fornaciari sulle note di Uno sieme a Gary Go,Il paradiso.
imballarsi. Come un treno a dei tanti, dell’archeologica Patti Smith, grandiosa, Legnose comparse della serata Federica Pelle-
carbone. Sbuffa, ma non va. Le con i Marlene Kuntz inImpressioni di settembre, di grini, che Morandi intervista ballando, e la val-
signorine, quelle che vagano Sarah Jane Morris splendente in Amarsi un po’con le(tta) dei misteri Ivana Mrazova. Mentre vola alto
su e giù con i cartelli ammoni- Noemi, di Josè Feliciano (non è la sua imitazio- l'humour di Rocco Papaleo, sempre più a suo agio
tori, cominciano a portare bot- ne…) che ha riscaldato, con Arisa, Che sarà. Il gio- nell’acquario dell’Ariston.
 6 Venerdì 17 febbraio 2012 ITALIA
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::: I NEMICI DI BERLUSCONI

Magistrati poco sobri

Silvio attacca i pm e si becca un altro processo

Il Cav: «Trattato da criminale, riformiamo la giustizia». E le toghe chiedono il rinvio a giudizio (col figlio) per Mediatrade
::: GIANLUCA ROSELLI
ROMA
QQQ Silvio Berlusconi torna
a scagliarsi contro i giudici.
Quelli milanesi, che lo stanno
processando per il caso Mills.
Ma anche quelli romani, che
hanno chiesto il rinvio a giu-
dizio per frode ed evasione fi-
scale nella compravendita di
diritti tv, il cosiddetto proces-
so Mediatrade, in cui è sotto
inchiesta insieme al figlio Pier
Silvio (ma la prescrizione
scatterà a metà aprile). Lo fa
prima con una lettera al Gior-
nale e poi telefonando in di-
retta alla trasmissione di
Maurizio Belpietro su Canale
cinque. «Ho la coscienza di
avere servito in questi anni
con tutte le mie forze il mio
Paese, e ne sono ripagato con
un accanimento da parte di
alcuni magistrati di Milano
che non ha eguali nella storia.
Si vuole distruggere fino in
fondo la mia immagine di uo-
mo, di imprenditore e di po-
litico. Solo io posso sapere
quanto male ho subito e con-
tinuo a subire per avere scelto
la strada dell'impegno politi-
co», scrive il Cavaliere.
«MI INFANGANO»
Poi va avanti in tv. Quello
sul caso Ruby, a suo giudizio,
«è un procedimento che non
doveva neppure iniziare», an-
che perché «la stessa Ruby ha
sempre negato ciò di cui mi si
accusa». «La procura milane-
se, del resto, ha dimostrato in
tutti i modi possibili l'accani-
mento contro di me, ma io
mi difenderò», sostiene l’ex
premier. Poi torna sul pro-
cesso Mills: «È solo l'ultimo
atto di una persecuzione giu-
diziaria e di diffamazione
senza limiti che ha fatto di
Milano un tribunale speciale
per eliminarmi dalla vita po-
litica e infangarmi. Il proces-
so è frutto della determina-
zione di un pm che non ha
fatto nulla per nascondere un
pregiudizio politico nei con-
fronti della mia persona». Per
il leader del Pdl «tutte le pro-
ve dimostrano il contrario:
perché dovevo ricompensare
un signore che proprio con le
sue testimonianze mi ha fatto
assolvere in due processi?».
Insomma, secondo il Cavalie-
re si tratta di «un processo
basato sul nulla, dove il tribu-
nale ha ascoltato solo i testi-
moni dell’accusa tagliando la
lista dei nostri, più mala giu-
stizia di questa...».
«AVANTI CON MONTI»
Quindi per Berlusconi è
giunto il momento di affron-
tare una riforma della giusti-
zia che «solo un cieco può re-
putare inutile». Una riforma
che il Pdl «ha già presentato
in Parlamento, ma finora è
stata bloccata dal presidente
della Camera». Ma che il suo
partito, come conferma An-
gelino Alfano, ora reputa «a
portata di mano, magari se-
guendo un doppio binario,
quello governativo e quello
parlamentare». E su questo
fronte il Cav ha apprezzato le
parole del presidente Giorgio
Napolitano, che due giorni fa
ha bacchettato le toghe per
gli eccessi di esternazioni e le
invasioni di campo tra politi-
ca e giustizia.
Insomma, la giustizia torna
a fare capolino nello scenario
politico. A breve, infatti, è
prevista la sentenza Mills.
Che, sottolinea il Cav, «non
potrà non influire sul dialogo
sulle riforme tra i due schie-
ramenti impegnati a sostene-
NOVE ANNI FA
L’ex presidente del Consiglio, Sil-
vio Berlusconi, nell'aula magna del
Tribunale di Milano per le dichia-
razioni spontanee rese al processo
Sme. Era il 17 giugno del 2003.
Ansa
stituzionale, altrimenti servi-
ranno a poco».
APERTURA A BOSSI
Si va avanti con Monti,
dunque. Anche perché, se-
condo il Cav, in questo mo-
mento non c’è alternativa.
«Sta facendo un lavoro che
qualsiasi altro governo non
sarebbe in grado di fare per i
veti incrociati all’interno del-
le coalizioni. Ora facciamo i
congressi e vediamo cosa
succede alle amministrative,
poi si vedrà», spiega un auto-
revole esponente pidiellino.
Infine Berlusconi tocca an-
che lo spinoso problema del
re Mario Monti».
rapporto con la Lega. Con la
quale, se non si giungerà a un
Governo dunque appeso a accordo che ad oggi pare dif-
un filo, con la spada di Da-
mocle dei processi a Berlu-
ficile, è prevista una sfida
all’ultimo sangue alle prossi-
sconi sulla testa? L’ex premier
non lo dice, ma lo fa capire.
me amministrative nelle re-
gioni del Nord. «La Lega ha
Però assicura all’attuale pre- bisogno di portare avanti la
sidente del consiglio pieno sua identità e alle elezioni di
appoggio «fino a quando at- primavera intende andare da
traverso questo esecutivo po- sola, ma sono certo che la
tremo portare in Parlamento collaborazione, per anni in-
quelle riforme indispensabili tensa e leale, proseguirà». In-
di cui il Paese ha bisogno». somma, anche con Bossi, co-
Riforme che «dovranno toc- me con i magistrati, la partita
care anche l’architettura co- non è chiusa.
il graffio
Pd,
giù la testa
Si intitola «Legalità, su
la testa!» la nuova ini-
ziativa del Partito de-
mocratico della To-
scana per diffondere la
cultura della legalità.
Oggi, infatti, il Pd apre
la prima scuola regio-
nale di formazione su
«Azioni amministrati-
ve e cultura della lega-
lità», rivolta a dirigenti
ed amministratori lo-
cali. Sono previsti, pre-
sumibilmente, anche
dei corsi di recupero
per le decine di espo-
nenti del partito inda-
gati.
il graffio
Mortadella
democratica
Pier Luigi Bersani torna
a parlare di primarie do-
po le polemiche per
l’inaspettata sconfitta di
Genova: «Le primarie ci
levano la pelle ma io so-
no serenissimo perché il
Pd ha un polmone aper-
to sulla società civile che
gli altri non hanno. Pos-
sono esserci disordini
ma è tutta roba buona».
Sotto la pelle c’è la roba
buona, quindi. A due
anni dall’addio di Prodi,
il Pd non ha ancora su-
perato il complesso del-
la Mortadella.

Amnesie su «Repubblica» e Olivetti L’INGEGNERE

Incredibile De Benedetti Carlo De Benedetti è il presidente

del gruppo L’Espresso che edita
anche il quotidiano «La Repub-

Ora è contro gli aiuti di Stato blica». Olycom

::: CLAUDIO ANTONELLI
QQQ Nell’ottobre del 2010 l’ingegnere
Carlo De Benedetti si trovava a Capri a
parlare di banda larga e tuonò contro
Google: «Un motore di ricerca paras-
sita che raccoglie 400 milioni di pub-
blicità senza fornire alcun prodotto».
Ovviamente a discapito del gruppo
L’Espresso. Sul merito della questione
c’è infatti molto da discutere. Ma una
cosa è certa. Google non prende finan-
ziamenti pubblici, il gruppo Espresso-
Repubblica invece sì. Come la maggior
parte dei giornali italiani. Parte dei
quali ieri sono finiti nella tagliola im-
maginaria dell’ingegnere. «Bisogne-
rebbe togliere i finanziamenti pubblici
ai giornali di partito e a quelli morti»,
ha detto da Palermo De Benedetti sa-
pendo bene di non fare riferimento al
proprio che oltre ai contributi indiretti,
per carta e spedizione (nel 2004 ha in-
cassato circa 8 milioni di euro), viene
anche teletrasmesso in America e in
Australia grazie al contribuente.
Fino a due anni fa il gruppo ha per-
cepito (assieme al Corriere della Sera)
uno stimolo da circa un milione per
mandare copie fuori dall’Unione eu-
ropea. Fortunatamente per i cittadini
a partire dal 2014 tutto ciò dovrebbe fi-
nire. E il governo sembra intenzionato
a tagliare i contributi per l’editoria a
tutte le realtà. Giusto, in quanto cre-
diamo che la ragione stia sempre nel
mercato e nei suoi trend. Non negli
aiuti. Come quelli all’auto. Gli stessi di
cui indirettamente la Sogefi, società di
componentistica auto del gruppo Cir,
ha goduto per diversi anni. Gli stimoli
andavano alla Fiat e ad altri marchi,
poi giù a scendere lungo la filiera. E si
facevano sentire tanto che durante
l’assemblea di approvazione del bilan-
cio 2010 dell’azienda ora guidata da
Rodolfo uno degli azionisti chiedeva
delucidazioni sull’andamento del fat-
turato «venuti a mancare i contributi
pubblici al settore» delle quattro ruo-
te.
A proposito di leggi di mercato, l’uo-
mo forte della Olivetti che (ci riferiamo
all’azienda) beneficiò indirettamente
di numerose situazioni, basti pensare
a metà degli anni ’80 l’introduzione
dell’obbligo degli scontrini, agli inizi
del 2000 si è messo in un altro impor-
tante business che giova di stimoli.
Sorgenia è una delle società controlla-
te dalla Cir e produce energia elettrica
«verde», cioè da fonti rinnovabili. La
produzione di quell’energia elettrica
viene finanziata dai cittadini attraver-
so vari meccanismi che non proven-
gono dalle casse dello Stato, ma dalle
bollette.
Secondo l’Authority per l’Energia
nel 2011 questi incentivi ai produttori
«verdi» ammonteranno complessiva-
mente a 6 miliardi di euro e, per di più,
sono i più ricchi del mondo. Quanti di
questi soldi vanno a Sorgenia?
«Nell’ambito della legislazione nazio-
nale mirata a raggiungere gli obiettivi
di Kyoto» fa sapere Sorgenia interpel-
lata da Libero, «Sorgenia versa molti
più contributi rispetto agli incentivi
percepiti: nel 2011, infatti, a fronte di
circa 20 milioni di euro percepiti a ti-
tolo di incentivi per il fotovoltaico e di
incassi per certificati verdi per la pro-
pria produzione eolica, il gruppo ha
pagato oltre 50 milioni di euro per
l’acquisto di certificati verdi per i suoi
impianti alimentati a gas naturale.
Dunque la polemica sui presunti “fi-
nanziamenti pubblici” percepiti da
Sorgenia è pretestuosa e infondata».
Restano i soldi che escono dalle bollet-
te così come c’è da sperare che l’intero
sistema di incentivi al «green» dimi-
nuisca fortemente fino a sparire. Così
come, sul fronte dell’editoria, ci sareb-
be piaciuto sentire da De Benedetti
parole di stimolo allo sviluppo, ai nuo-
vi mercati e alle sfide future. E non la
riproposizione dei soliti vecchi sche-
mi: a chi dare e a chi togliere soldi
pubblici.
Venerdì 17 febbraio 2012 7
 8 Venerdì 17 febbraio 2012
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COLPO DI SPUGNA
Antonio Di Pietro, nel 1994, mentre leg-
ge il comunicato dell’intero pool di Mi-
lano contrario al decreto dell’allora mi-
nistro della Giustizia, Giovanni Conso
::: segue dalla prima
FILIPPO FACCI
. ri fiorirono dappertutto e venne-
(...) (il Decreto Scotti-Martelli) ri-
stabilirono lo strapotere delle in-
dagini preliminari; ai pm era suf-
ficiente estrarre verbali d’interro-
gatorio e riversarli in processi che
non contavano più nulla, ridotti a
vidimazioni notarili delle carte in
mano all’accusa. La loro totale
discrezionalità dipendeva perlo-
più dalla loro buona o cattiva di-
sposizione, dalle trattative ossia
che l’indagato fosse disposto ad
accettare pur di uscire dal proce-
dimento o dalla galera preventi-
va: colpevole o innocente che si
ritenesse. Le condanne di Mani
pulite (si parla di Milano) nac-
quero in maggioranza da patteg-
giamenti e riti abbreviati: 847 su
1254, esiti che erano stati ottenuti
quando il carcere preventivo era
la regola e quando nelle indagini
tutto si esauriva, complice la
stampa e le sue storture. Tutti
quei nuovi riti erano divenuti le
scorciatoie pagate a caro prezzo
da chi aveva voluto uscire dal tri-
tacarne giudiziario, dal Rito am-
brosiano: ma tutto erano fuorché
normalità, soprattutto per chi
non era disposto a starci. Forse
non è un caso che tra i 1320 inda-
gati che il Pool spedì ad altre pro-
cure competenti il numero dei
proscioglimenti fu altissimo.
Tutta gente non colpevole ma
che non figura, però, nella casisti-
ca ufficiale di Mani Pulite, come
se Milano avesse teso a sbaraz-
zarsi delle posizioni scomode e
indisponibili alla confessione li-
beratoria. Si dovrà aspettare anni
perché una riforma elementare
ristabilisca un principio chiave
che Mani pulite aveva fatto a pez-
zi: l'articolo 513, quello in base al
quale solo nel processo una testi-
monianza può diventare una
prova, non nel parlatorio di un
carcere o in una caserma di poli-
zia. Esattamente come accade
nei film americani, dove tutto ciò
che non avviene durante il pro-
cesso, semplicemente, non esi-
ste.
In una sentenza bresciana che
trattava delle omissioni di Mani
pulite - sentenza favorevole a Di
Pietro - il giudice fu costretto a
scrivere che «le mancanze di ap-
profondimenti rilevate appaiono
del tutto in linea con i già evocati
frenetici ritmi di lavoro che con-
notarono la prima fase di Mani
Pulite». Chiamato a testimonia-
re, il pm Francesco Greco la mise
così: «Difficilmente in Mani puli-
te i filoni investigativi venivano
approfonditi oltre un certo livel-
lo, perché non c’era il tempo per
farlo. Scoperto un episodio si an-
dava a quello dopo». Il Pool era
composto da gente cazzuta e
competente, ma Mani pulite per
certi aspetti fu un’indagine su-
perficiale in cui la velocità pri-
meggiò sulla qualità e sull’accu-
ratezza. I magistrati sceglievano
gli obiettivi a seconda delle possi-
bilità del momento, e fu France-
sco Saverio Borrelli a parlare di
«Blitzkrieg»: «Era la guerra lampo
tipica degli eserciti germanici,
una penetrazione impetuosa su
una fascia molto ristretta di terri-
ITALIA
::: GIUSTIZIA E POLITICA
manovra economica degenerò
in scontri con 60 feriti. Gli sciope-
ro contestati i sindacati. La Lega
invitò a non acquistare i Bot, fallì
un attentato contro la sede della
Confindustria, scesero in piazza i
commercianti contro l'annun-
ciata minimum tax. Al segretario
della Cisl, Sergio D’Antoni, tira-
rono un bullone in testa. Arresta-
rono l'intera giunta regionale
dell’Abruzzo e l'intera giunta co-
munale di Vercelli. Ma è impossi-
bile, ora, spiegare lo scenario in
cui scivolavano le inchieste di
quel periodo, ed è ancor oggi im-
possibile trovare un filo comune
tra accadimenti che mozzavano
il respiro: la bomba che il 14 mag-
gio 1993 scoppiò al quartiere Pa-
Tangentopoli vent’anni dopo rioli di Roma, l'autobomba che il
27 luglio scoppiò a Milano in via
Palestro, le altre due l'indomani
Gli eccessi e le forzature scoppiarono a Roma in piazza
San Giovanni in Laterano e a San
Giorgio al Velabro. L'opinione
pubblica e i mass media si ritro-
varono in un conformismo che si
che stravolsero Mani pulite pensava smarrito. Durante il fu-
nerale delle vittime di via Palestro
si distinsero frasi come queste:
«Metteteli tutti a pane e acqua: la
forca, ci vuole la forca!»; «Giurà-
I magistrati milanesi hanno calpestato l’articolo 513, quello in base telo che li metterete tutti alla for-
ca!»; Di Pietro, fatti ridare i soldi
al quale solo nel processo una testimonianza può diventare una prova che hanno rubato, devi seque-
strare tutto, hai capito?». Dopo
quel paio di suicidi eccellenti che
torio, lasciando ai margini le sac- casi (segretari di partito abbattuti dei politici. Di imprenditori zione. Anche perché, molte volte, avevano calamitato l’attenzione
che laterali». Il Pool agiva allo o neppure sfiorati, imprenditori estorti non c’è nemmeno l’om- al versamento delle tangenti si sui metodi della magistratura
stesso modo: «Tendeva ad arri- salvati e altri suicidati, Eni buono bra... corruttori pronti a prendere accompagnavano sistematiche (Gabriele Cagliari e Raul Gardini)
vare rapidamente ad assicurarsi ed Eni cattivo eccetera) non ba- calci nel culo, a subire ogni vessa- pratiche di alterazione delle gare si ripartì tranquillamente in
risultati certi, lasciando ai margi- sterebbe un libro, ma il vizio d'o- zione, sempre pronti a presen- attraverso gli accordi tra le im- quarta. Un sondaggio, elaborato
ni una quantità di vicende da rigine è riscontrabile sin dai pri- tarti ventisette donne pur di non prese stesse. Insomma, molti im- dopo i suicidi, spiegava che il 60
esplorare in un secondo mo- mi mesi dell'inchiesta, quando si uscire dalla loro nicchia ed evita- prenditori costituivano una cate- per cento degli italiani riteneva
mento». Il punto è che i risultati propinò la favoletta degli im- re di misurarsi col libero merca- goria di soggetti abituati a vivere che la carcerazione andasse bene
giunsero perciò in un secondo prenditori concussi e dei cattivi to... Una logica da gironi dante- di ‘protezione’, al riparo della così. Ormai la magistratura pren-
momento (quando giunsero) concussori, cioè i politici. Il 28 schi: nel primo c’erano le impre- concorrenza, con un mercato deva i contorni di un grande gen-
oppure dal 1994 in poi, quando la novembre 1992, a botta calda, il se garantite per i lavori a cavallo privilegiato in cui gli appalti veni- darme con potere d’interdizione
stampa e il Paese già pensavano famoso Mario Chiesa fu condan- del miliardo, nel secondo quelle vano suddivisi e spartiti al loro in- permanente su uomini e cose.
ad altro. Le carte che dimostrano nato a sei anni e sei mesi e sei mi- per opere sui tre miliardi... sino terno; in questa situazione il co- Un faro accecante sul vuoto della
come il Pds si finanziò in maniera liardi da restituire: il 160 per cen- alla Cupola, sei o sette imprese sto delle tangenti era rappresen- politica.
illecita, per fare l'esempio più to dei soldi ricevuti; mentre Fa- che si riuniscono e pianificano tato, a ben vedere, da cifre tutto Il mondo giornalistico intanto
clamoroso, diventarono migliaia brizio Garampelli, il concusso, investimenti e leggi ad hoc per di- sommato modiche rispetto ai esplodeva in entusiasmi confor-
in tutto lo Stivale: ma non se ne difeso da legali graditi all'accusa, vidersi gli appalti secondo una benefici che se ne ottenevano». misti di cui solo noi siamo capaci,
accorse nessuno, perché nella fa- dovette rimborsare solo il 15 per logica mafiosa». Mani pulite è anche questo, come l'era Monti in parte dimo-
se più calda ed efficace - quando cento senza che frattanto avesse Confermerà, molti anni dopo, anzi, fu soprattutto questo, stra. Il settimanale «L’Europeo»
tutto era possibile, forzature mai smesso di lavorare: la sua Piercamillo Davigo: «Le imprese un'inchiesta giudiziaria che ebbe regalava gli adesivi circolari «For-
comprese - il Pool si era concen- azienda vinceva gli appalti del si sono sempre giustificate di- conseguenze politiche alla cui za Di Pietro», «Panorama» esalta-
trato sul Psi e sulla Dc. Il Pci-Pds si Pio Albergo Trivulzio da vent'an- cendo che erano state costrette a ombra potè accadere ogni cosa. va l’Italia «dei tanti Di Pietro che
salvò anche per questo. ni - con ogni presidente - e conti- farlo, che erano concusse, ma E per forza: il Paese, agli albori del sono fedeli alle moglii, una nuova
Il Pool di Milano fece delle nuò a farlo. Altri imprenditori se quello che si è appurato nei pro- 1993, era un groviglio di manette, specie di uomo». Chiara Beria di
scelte. Forse non poteva evitarle, la cavarono con meno di due an- cessi o nei patteggiamenti, con le di malcontento e di retorica. Re- Argentine scriveva sull'Espresso
ma le fece, e questo contribuì a ni e la condizionale. Dirà lo stesso innumerevoli condanne, mi fa tate ad Ancona, Vercelli, Berga- sempre su Di Pietro: «Un impla-
scrivere una storia perlomeno Mario Chiesa: ««Tangentopoli propendere per l’altra ipotesi, mo, Monza, in tutte le città d'Ita- cabile nemico delle mazzette, un
parziale. Per descrivere i singoli non nasce solo per la prepotenza quella di una prevalente corru- lia. Una manifestazione contro la giudice mastino che interrompe i
lunghi, estenuanti interrogatori
offrendo Ferrero Rocher». Maria
NUOVA PRODUZIONE FIRMATA SKY OGGI LA PROIEZIONE Laura Rodotà scriveva su Pano-
rama: «Il nuovo eroe italiano, il
Arriva «1992», la serie sul Pool «Falsa rivoluzione» per la Craxi nuovo modello, a grande richie-
sta... Di Pietro, eroe tranquillo, un
role model, un modello di com-
MILANO Proprio con la scena dei soldi delle tangenti gettati nel MILANO «Vent’anni fa una “falsa rivoluzione” ha distrutto i cinque portamenrto italiano». Laura
water dall’allora presidente del Pio Albergo Trivulzio, Mario partiti storici che avevano fatto dell’Italia la quinta potenza economi- Maragnani scriveva su Donna:
Chiesa, si apre la nuova serie targata Sky intitolata «1992». Si ca mondiale, ma non ha certo debellato, anzi se possibile aggravato, «Di Pietro fa sognare anche le
tratta di una serie in dieci episodi ambientata principalmente a la piaga della corruzione; non ha dato vita ad un serio sistema di fi- donne. Piace. Strapiace. C'è chi
Milano, che vede al centro del racconto sei italiani, persone co- nanziamento dei partiti, che continua ad essere un monumentale lo definisce un sex symbol, un
muni la cui vita si intreccia con l’inchiesta. Ogni puntata raccon- esempio di ipocrisia; ha consentito che avanzasse un degrado delle eroe per gli anni Novanta... Dico-
ta un mese del 1992, partendo proprio dal quel primo arresto del Istituzionidi cuisolo deiconservatori incallitio deipoliticanti chevi- no di lui che sia duro, testardo, di
17 febbraio, per concludersi il 15 dicembre, il giorno dell’avviso vono alla giornata possono non accorgersi; ha accentuato la disgre- metodi spicci. E che sia onesto,
di garanzia al segretario del Psi, Bettino Craxi. Lo sviluppo del gazione sociale; ha steso una coltre di bugie e di omertà sul nostro onestissimo. Basta questo a farlo
progetto è affidato a Lorenzo Mieli e Mario Gianani per Wildside, passato; non ha posto alcun rimediao alla bancarotta complessiva adorare alle donne? O è merito
mentre la scrittura delle sceneggiature delle dieci puntate è cu- dellagiustiziaitaliana.Ecco perché noi noncelebriamo il ventennale anche del suo anti-look, del calzi-
rata da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, di “Mani Pulite”». Lo afferma Stefania Craxi, che oggi a Milano terrà no corto che si ribella alla tirannia
con la supervisione di Nicola Lusuardi. L’idea del progetto è di una manifestazione pubblica nel corso della quale illustrerà in un do- sell'apparire?». Ah, saperlo.
Stefano Accorsi, che partecipa allo sviluppo creativo della serie. cu-film «i guasti prodotti in Italia da “Mani Pulite”». 5/Continua
 ITALIA
Il ricambio dei dirigenti locali
Alfano mette in guardia il Pdl
Linea dura sulle tessere false
Il segretario: stiamo facendo accertamenti, se troviamo anomalie
fermeremo i congressi. Esultano gli ex FI. Nuova inchiesta a Bari
::: PAOLO EMILIO RUSSO
ROMA
QQQ Il primo a chiedere «severità» con-
tro eventuali abusi nel tesseramento del
Pdl è stato Silvio Berlusconi. Il Cavaliere
sarebbe deluso dall’aver appreso dalle te-
lefonate dei fedelissimi prima ancora che
dalle notizie dei giornali che un pugno di
dirigenti locali del suo partito avrebbero
fatto ricorso a mezzi da Prima Repubblica.
Rassicurato da Angelino Alfano e dai
coordinatori Ignazio La Russa, Sandro
Bondi e Denis Verdini sul fatto che le tes-
sere false sono «fatica inutile», le regole «a
prova di bomba», si è calmato, ma ha
chiesto «tolleranza zero». E così è stato. Di
lìa qualcheora, infatti,ilsegretario delPdl
ha annunciato: «Sulle tessere stiamo fa-
cendo delle verifiche e, nel dubbio, bloc-
cheremo tutto». Una minaccia dura quel-
la di Alfano, se si considera che la macchi-
na congressuale va a pieno regime: nello
scorso weekend sono stati eletti coordina-
tori in Lombardia e in Puglia, sabato toc-
cherà alla Calabria, la Sicilia, l’Emilia Ro-
magna. «Stiamo facendo tutte le verifiche
del caso laddove ci sono arrivate segnala-
zioni», conferma Gregorio Fontana, re-
sponsabile del tesseramento. Le iscrizio-
ne oggetto di contestazioni, dice, sono
una percentuale «bassissima», il 4%. I
principali focolai restano Salerno, dove è
intervenuta l’Antimafia, Bari, dove ieri la
Venerdì 17 febbraio 2012 9
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::: IL FUTURO DEL CENTRODESTRA
L’ex Guardasigilli Angelino Alfano è il segretario nazionale del Pdl LaPr.
Procura ha avviato una indagine, Mode- mo convinti all’operazione trasparenza», toie». Si discosta dalla linea, e con parole ga». «Io non ho mai visto congressi così
na, Vicenza, il Medio Campidano. «I fur- ha commentato entusiasta Franco Fratti- dure, Giorgio Stracquadanio: quella di Al- partecipati», dice Massimo Corsaro, vice-
betti non potranno fare nulla, c’è una nor- ni. Era stato l’ex ministro a sottolineare fano «è una barzelletta». E si chiede: «Tutti capogruppo pdl alla Camera. «Settimana
ma ad hoc contro di loro», ha sottolineato che «compito della procura è individuare i casi sono stati smentiti carte alla ma- scorsa, per esempio, ero a Bergamo, 7500
Alfano. Ma dalla scelta di tenere i congres- i mafiosi, compito di un partito è elimi- no?». votanti: mai vista tanta gente». Per Corsa-
si non si torna indietro: «La stagione pro- narli dalle proprie liste». Plauso di Gian- Bondi, La Russa e Verdini, preoccupati ro, ex an, «sbaglia chi, nel partito, enfatiz-
segue, ho avuto conferma del pieno ri- carlo Galan: «Il nostro partito non merita per le Amministrative, gettano acqua sul za questi episodi, alimenta scontri». Dal
spetto delle regole e i congressi nel wee- di essere sfiorato da nefandezze che non fuoco: «È la prima volta che un partito territorio vengono notizie rassicuranti. In
kend saranno regolarmente svolti», ha appartengono alla nostra storia». D’ac- consente il voto solo all’iscritto che si pre- Lombardia Roberto Formigoni, cui i con-
detto poche ore dopo. cordo Mariastella Gelmini, che sottoli- senta personalmente, munito di carta gressi stanno dando molte soddisfazioni,
La minaccia del segretario ha suscitato nea, però, come si tratti di «casi isolati»: d’identità e di bollettino di versamento». I spiega che «se ci fossero irregolarità, pe-
l’entusiasmo dei dirigenti a lui più vicini. «Procediamo lungo la strada intrapresa, falsi tesserati, dunque, non servono a raltro inutili, sarebbero punite». In Cala-
«Sosteniamo la sua azione e partecipia- non facendo sconti a chi cerca scorcia- niente. Al massimo per «giochi di botte- bria l’omologo Giuseppe Scopelliti, ex an,
dice che, a dispetto delle polemiche, «il li-
vello del confronto nel pdl è ottimo: 4 dei 6
CONTESTATO IL PIANO DI RIENTRO LA SCUOLA DI FORMAZIONE PERMANENTE congressi calabresi sono unitari». Mario
Baccini, deputato romano del Pdl, apre,
Indagato il governatore Scopelliti Angelino sogna il partito 2.0 però, un altro fronte: invita a guardare alla
percentuale dei partecipanti ai congressi
per il buco della sanità calabrese e lancia la Political Digital Academy rispetto al numero dei tesserati. «Mi
aspetto lo stesso rigore per lo svolgimento
Il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, Il Pdl sarà «un partito 2.0». A lanciare il nuovo corso del Pdl del della madre di tutti i congressi, quello di
commissario ad Acta per l’attuazione del piano di rientro del- futuro, tutto proiettato sulla rete e sul digitale, è stato il segre- Roma, dove si registrano 120mila tessere.
la sanità, ha ricevuto un avviso di garanzia dalla procura della tario Angelino Alfano, che ha tenuto a battesimo la Political Sarò lieto di stringere la mano a tutti que-
Repubblica di Catanzaro. A Scopelliti vengono contestati la Digital Academy, una sorta di scuola di formazione perma- sti iscritti...», allude. Destinato a riaprire
stipula del “Patto di Legislatura” tra la Regione e l’Aiop, la de- nente per gli iscritti e i dirigenti del Pdl. Quello guidato dall’ex polemiche a Verona un commento su Fa-
libera di giunta relativa al rinnovo del protocollo d’intesa tra Guardasigilli si candida quindi a diventare il primo partito di- cebook di Massimo Giorgetti, assessore in
Regione Calabria e l’Università Magna Grecia e l’approvazio- gitale, che consente ai propri iscritti e a chi «condivide la no- Regione, scovato da Italia Oggi. Prima ha
ne del regolamento attuativo per l’autorizzazione al funzio- stra carta di valori» di avere «un accesso alla rete». Perché “difeso” un dirigente del partito che ne ha
namento e le procedure per l’accreditamento dei centri socio «anche l’Italia» sottolinea Alfano «deve poter avere la sua Si- preso a pugni un altro, poi ha scritto: «Mi
riabilitativi. Indagato anche il dirigente generale della presi- lycon Valley». Per questo, garantisce, «saranno promossi daranno del fascista, violento, ma non
denza Franco Zoccali. Per Scopelliti, «si tratta di atti di indi- eventi formativi almeno una volta al mese e iniziative sul ter- parleranno delle provocazioni al con-
rizzo politico che non hanno prodotto alcun effetto, né danno ritorio», perché «se oggi non si attaccano più i manifesti sui gresso e degli scrutatori rumeni non
economico per la Regione Calabria, né vantaggio ad alcuno». muri, si può attaccare un “post”sulla rete». iscritti e pagati, dei bollettini falsificati...».
 10 Venerdì 17 febbraio 2012
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Commento
La vera impresa dei tecnici:
convincere la Germania
a non affondare la Grecia
::: DAVIDE GIACALONE
QQQ Quanti sosterranno che
perdiamo terreno e che lo
spread cresce per colpa del
governo in carica potranno
andare a far compagnia a
quanti hanno sostenuto che
scendeva per suo merito, per
l’essere tornati a tavola e l’es-
sere stati riaccolti fra i credi-
bili e onorabili. Tutti da distri-
buire fra i falsi e gli illusi. Due
giorni fa scrivevo che il nuovo
declassamento dell’Italia (e
non solo), ad opera di Moo-
dy’s, era ancora da conside-
rarsi generoso, perché in Eu-
ropa non si era riusciti a far
nulla di utile, salvo la pezza
del prestito effettuato dalla
Bce alle banche. Ed ecco che
arriva il declassamento di
massa: 114 banche europee
(24 italiane) più decine di
aziende ed enti locali. Le ban-
che, meglio non dimenticar-
lo, sono le uniche cui sono
giunti degli aiuti. E questo è il
risultato.
Per niente inatteso, dato
che abbiamo molte volte av-
vertito della natura mera-
mente contingente di quelle
misure. Dall’estate scorsa
l’Unione europea è ancora
immobile, nonostante sia
bersagliata da attacchi e con
la moneta unica che mostra
le sue inadeguatezze istitu-
zionali. Un gigante pietrifica-
to. Ad oggi ci sono già cinque
paesi europei ufficialmente
in recessione: Grecia, Porto-
gallo, Belgio, Olanda e Italia.
Il che trascina in negativo an-
che il prodotto interno euro-
peo. Fra tre mesi, se nulla
cambia, sarà tecnicamente in
recessione l’intera area
dell’euro, tanto più che la Bce
avverte sull’estrema lentezza
della ripresa. Chi pensi che la
questione è meramente eco-
nomica, non destinata a con-
seguenze politiche, farà bene
a gettare un occhio al titolone
in prima pagina sul Financial
Times: “Who is Schäuble to
insult Greece?”. Parole del
presidente della Repubblica
greca, Karlos Papoulias, che
ci mancava solo maledisse il
ministro dell’economia tede-
sca.
Qui ci si deve intendere: la
questione dei debiti pubblici
si è posta in modo dramma-
tico a causa dell’attacco spe-
culativo ai tassi d’interesse,
che ha provocato l’allarga-
mento degli spread, ma la
questione di fondo, quella da
cui dipende sia la sostenibili-
tà dei debiti che la sostenibi-
lità dell’Ue, è lo sviluppo, la
crescita economica. Se il de-
bito si somma alla recessio-
ne, come accade macrosco-
picamente in Grecia, ma co-
me accade anche in Italia,
non esistono politiche capaci
di rimediare che non com-
portino un intervento sulla
moneta. L’idea che si possa-
no svalutare le persone, al
posto delle banconote, è da
matti. Non funziona al punto
che prestando soldi alle ban-
che, e accettando in garanzia
titoli dei debiti pubblici, le si
sollecita a guadagnare sulla
differenza, sostenendo gli
stati e l’euro, ma abbando-
nando le imprese, cui manca
il credito. A quel punto la
zeppa rallenta la frana del de-
bito, ma scatena quella della
recessione.
Ieri la Corte dei conti italia-
na s’è abbandonata all’enne-
sima tirata moralistica sul di-
lagare della corruzione e del
malaffare. Non ne dubito,
salvo il fatto che loro stanno lì
per controllare, ciascun atto
pubblico di spesa passa al lo-
ro vaglio, i loro magistrati sie-
dono ovunque nei centri in
cui si decide la spesa. Forse
dovrebbero parlare a sé me-
desimi. La stessa Corte fa sa-
pere che l’evasione dell’Iva è,
da noi, del 36%. Il tax gap (in-
fedeltà fiscale) sarebbe infe-
riore solo alla Spagna, dove si
colloca al 39. Il conto non mi
convince, ma lasciamo per-
dere. Il punto è quel che la-
scia intendere: occorre inter-
venire per reprimere l’evasio-
ne.
Certo, come no? Non esiste
cosa più semplice da dirsi.
Ma se si somma lo strozza-
mento del credito all’asfissia
fiscale quale risultato credo-
no si ottenga? Con quel gene-
re di comunicazione non si
crea altro che rabbia colletti-
va, sollecitando reazioni cie-
che. L’Italia sembra impe-
gnata ad aizzare gli uni con-
tro gli altri, dove ciascuno, a
turno, si trova fra gli uni e fra
gli altri. Il problema va posto
nella sua sede naturale: l’Ue.
Anche io ho sostenuto che
la Germania ha le sue ragioni,
ma l’Europa salta in aria se
non impariamo a sentirci tut-
ti ateniesi. Quel che si sta fa-
cendo a quel Paese è inaccet-
tabile, perché si allungano i
tempi di un default certo (in
queste condizioni), in modo
da dar tempo alle banche
francesi e tedesche di gettare
a mare più zavorra possibile.
Politica più inutilmente egoi-
sta è difficile immaginare.
Noi italiani siamo in una
condizione diversa: siamo
grandi e ricchi, abbiamo pe-
so, abbiamo appena ricevuto,
dagli Stati Uniti, l’offerta di
una sponda preziosa. Dob-
biamo farci valere sul tema
Grecia, per evitare di doverci
(scomodamente) difendere
sul tema Italia. Dobbiamo far
politica europea, ed europei-
sta, non fornendo alcun aiuto
alla campagna di Sarkozy e
dialogando con i tedeschi
(tanti e qualificati) che vedo-
no gli errori del loro governo.
L’alternativa è rassegnarsi ad
avere la troika in casa, prati-
cando politiche recessive
che, in nome del moralismo,
conducono all’immoralità
del crollare.
www.davidegiacalone.it
::: LE GRANE DI MONTI
LA FORNERO: DONNE ANCHE NEI CDA DELLE SOCIETÀ CHE NON SONO IN BORSA
. adegua al “rosa”...
A caccia di nuove risorse
«Accordo sul segreto bancario»
La Svizzera anticipa Monti
Berna annuncia una possibile intesa sulla tassazione dei capitali nascosti
negli istituti elvetici. Un tesoretto da 15 miliardi per evitare l’aumento Iva
::: SANDRO IACOMETTI
QQQ Sul tavolo ci sono più di 15
miliardi. Ieri, rispondendo ad
un’interrogazione parlamentare,
il governo svizzero ha rilanciato
la possibilità di un concordato fi-
scale con l’Italia per tassare i capi-
tali nascosti nelle banche elveti-
che. La questione è vecchia, seb-
bene mai risolta. L’ex ministro
dell’Economia, Giulio Tremonti,
ha sempre tenuto il dossier ben
chiuso nel cassetto sostenendo
che accordi bilaterali con il go-
verno elvetico non solo violereb-
bero le normative comunitarie,
ma sarebbero anche in contrasto
con gli standard Ocse. Molto si-
mili le motivazioni con cui il mi-
nistro dei Rapporti con il Parla-
mento, Piero Giarda, i primi di di-
cembre, ha categoricamente re-
spinto la possibilità di un accordo
con Berna.
Mentre Giarda smentiva, pe-
rò, il presidente del Consiglio de-
ve aver riletto la pratica con mag-
giore attenzione. Poco dopo, in-
fatti, alla fine di dicembre, lo stes-
so Mario Monti ha ammesso che
«l’accordo con la Svizzera è
un’ipotesi che il governo sta ana-
lizzando». «Per parte mia», ha poi
aggiunto, «non ho ancora com-
pletato l’approfondimento del
dossier». Che l’intesa con Berna
sia «da valutare» il premier lo ha
ribadito pure l’8 gennaio. E il 9
anche il sottosegretario Antonio
Catricalà ha spiegato che «se ser-
ve il concordato si farà». Il passo
successivo, però, ancora non è
arrivato.
La motivazione ufficiale è
sempre la stessa: un accordo bi-
laterale rischierebbe di provoca-
re l’apertura di una procedura di
infrazione europea. In realtà,
l’ipotesi è assai remota. Prova ne
è che sia Francia sia Germania
hanno già siglato i loro begli ac-
cordi per recuperare il gettito
perduto e nessuno è intervenuto.
Lo schema utilizzato da due Pae-
si si chiama Rubik. Nella sostanza
si attribuisce alla Svizzera il ruolo
di sostituto di imposta. I contri-
buenti stranieri dovranno accet-
tare un’imposta su redditi e utili
SPREAD A 376
Moody’s taglia
Eni, Poste
e 24 banche
Ci sono tutte le big e anche
tante piccole nell’elenco di
24 banche su cui si è abbattu-
ta ieri la scure di Moody’s.
L’agenzia di rating, che in Eu-
ropa ha colpito ben 114 isti-
tuti, ha declassato anche Ge-
nerali, Unipol, Poste, Eni e
una sfilza di ammini-
strazioni decen-
trate, tra cui
Lombardia,
Toscana, Mi-
lano, Firen-
ze, Venezia.
Decisione
che si è accom-
pagnata ieri al
rialzo dello spread Vittorio Grilli LaPre.
btp-bund, che ha
chiuso a 375,8 pun-
ti, e alle stime della Bce, che
ha rivisto al ribasso le previ-
sioni di crescita Ue (da 0,8% a
-0,1%), ma ha anche detto
chenel 2012cisarà una«gra-
duale ripresa». Ottimismo
che cozza con le stime di
Bankitalia per l’Italia di un
pil a -1,5%. Anche di questo
parleranno oggi Mario Monti
e Angela Merkel nell’incon-
tro previsto a Roma.
«Quote rosa
in ogni azienda»
da capitali (le aliquote già utiliz-
zate con Berlino e Londra vanno
dal 26 al 30%) che la Svizzera
provvederà poia versare. La con-
venzione impone anche il versa-
mento di un’imposta liberatoria
una tantum per chiudere le ver-
tenze fiscali pregresse. Come
DERIVATI
Banca Intesa
non paga
i debiti del Tesoro
Non è la prima banca che
scappa dall’Italia, ma la mos-
sa di Morgan Stanley, che il 3
gennaio ha chiesto al Tesoro
di chiudere alcune posizioni
aperte in prodotti derivati,
conun esborsodi 2,56miliar-
di, lascia qualche dubbio in
più. Via XX settembre
avrebbe infatti tenta-
to di mollare la pa-
tata bollente a
Banca Imi (grup-
po Intesa), chie-
dendole di pren-
dersi in carico il
pacchetto di deri-
vati. L’istituto,
però, secondo
quanto risulta a
Libero, si è ben
guardato dall’accettare e si è
cortesemente sfilato
dall’operazione, malgrado i
buoni rapporti con un gover-
no dove siede l’ex ad Passera.
La puzza di bruciato aumen-
ta. Ed è arrivata fino in Parla-
mento, dove il deputato del
Pdl Marcello De Angelis ha già
presentato un’interrogazio-
ne urgente al governo.
S.IAC.
ITALIA
Più rosa per tutti. Il ministro
del Welfare, Elsa Fornero, vor-
rebbe estendere anche alle so-
cietà non quotate la norma
sulle “quote rosa”: «Mi piace-
rebbe realizzarlo ma non
sempre quello che mi piace si
può realizzare». Ma una pro-
messa - che assomiglia a una
minaccia - viene formalizzata.
Fornero ha annunciato «san-
zioni esemplari» per le società
che non si adeguino alle nuo-
ve norme. Il ministro, alle pre-
se con un’impegnativa rifor-
ma del mercato del lavoro,
giurà che bastonerà chi non si
contropartita, le banche svizzere
non dovranno rivelare l’identità
dei loro clienti mantenendo in-
tatto il segreto bancario.
Non solo, Berna vuole anche
che l’Italia cancelli la Svizzera
dalla black list dei paradisi fiscali
e che ridisegni la convenzione
per la tassazione dei lavoratori
transfrontralieri, questione che
sta molto a cuore alla Lega e sui
cui la confederazione sta pun-
tando i piedi da diverso tempo. I
cosiddetti ristorni, la quota delle
imposte pagate dai lavoratori ita-
liani oltre confine che la Svizzera
retrocede ai comuni di residen-
za, sono attualmente fissati al
38%. Percentuale considerata da
Berna troppo alta, al punto che
nel 2010 hanno rispedito in Italia
solo il 50% delle somme (circa 20
milioni). Ma il professore tiene
molto anche alla concertazione
europea. Su questo fronte sta la-
vorando insieme al commissario
Ue al fisco, Algirdas Semeta. L’ac-
cordo sarebbe che in cambio del
via libera di Bruxelles Monti ot-
tenga dalla Svizzera passi avanti
sul rispetto della direttiva sulla
tassazione del risparmio. In altre
parole un allentamento del se-
greto bancario. L’apertura del
governo elvetico sembra far ca-
pire che la trattativa sia ormai in
fase avanzata. La speranza è che i
nodi si sciolgano prima che in
Italia scatti la tagliola dell’Iva. Se-
condo i calcoli effettuati da Rena-
to Brunetta, stimando in 100 mi-
liardi le attività finanziarie italia-
ne in Svizzera, con una percen-
tuale di di adesione al pagamen-
to dell’80% e un’imposta del 20%
il gettito per il Tesoro potrebbe
aggirarsi sui 15-17 miliardi. Ri-
sorse che potrebbero compensa-
re tranquillamente il mancato
aumento dell’imposta indiretta
previsto per ottobre.
twitter@sandroiacometti
 ITALIA Venerdì 17 febbraio 2012 11
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::: LE GRANE DI MONTI

Sondaggi scomodi

Fiducia a picco per il premier

Lo boccia pure chi vota Udc
Solo per il 47% degli italiani Mario ci porterà fuori dalla crisi. Delusi due
centristi su tre, mentre gli elettori di Vendola e Di Pietro gli danno ancora credito
::: segue dalla prima
ARNALDO FERRARI NASI*
.

(...) ma anche di parte di quella

dell’elettorato di opposizione.
Tipicamente, questo è il mo-
mento in cui si cerca di far ap-
provare le leggi che più hanno
caratterizzato la propria cam-
pagna elettorale, anche quelle
più dure.
Sebbene Monti non sia oggi
premier quale vincitore delle
elezioni, la genesi del suo gabi-
netto ha seguito un periodo di
così grande travaglio, per la po-
litica e per l’Italia, che si può an-
che in questo caso parlare del
periodo della luna di miele. Es-
sa sta terminando proprio in
questi giorni e alcuni sondaggi
sono apparsi sui media appun-
to in relazione al clima di fidu-
cia verso l’esecutivo.
te al di sotto della sufficienza e zione «liberista e di destra» che percentuale di convinti del 45%
DOMANDE FUORVIANTI non per questo aver risolto il .
LO SPREAD TRA ELETTI ED ELETTORI una «moderna e popolare sini- ed una di scettici del 49%.
Sono però, a nostro parere, problema). Addirittura vengo- stra deve contrastare». Due ter- Per concludere, però, è che, a
fuorvianti. I valori si aggirano no utilizzati termini tecnici an- Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc, uno dei più zi del suo partito, invece, è con- parer nostro, il dato generale
per tutti attorno al 58-60%, va- glosassoni come “default”, si- convinti sostenitori di Monti, non è sulla stessa lunghezza vinto che proprio con questa non sia tanto l’indicatore del li-
lori alti, anche se non altissimi. curamente di difficile com- d’onda della maggioranza dei suoi elettori [Olycom] politica egli raggiungerà il risul- vello di fiducia o sfiducia che
Ma il problema è nella formula- prensione almeno da quel terzo tato (66%). l’italiano abbia nella politica
zione delle domande, che non di italiani che ha studiato al montana. Lo è invece molto di
rilevano mai ciò che invece sa- massimo fino alla quinta ele- contraria: il 40% dice esplicita- nuovo governo, dopo il quasi CONTRADDIZIONI più per comprendere quanto
rebbe opportuno conoscere. mentare. mente che Monti non riuscirà. incondizionato sì dell’inizio. Il dato è inferiore solo a quel- sia ampio lo scollamento dei
Ad esempio viene richiesta la Senza parafrasi, ad un cam- Naturalmente la popolazio- Alcuni dati sono estrema- lo del Pd (69%), partito in cui il partiti dalle loro basi elettorali e
fiducia specifica per la persona pione di 1000 italiani adulti, ab- ne non ha gli strumenti per giu- mente interessanti. Casini, il responsabile economico Fassi- quanto i media italiani seguano
di Monti, non tanto per la sua biamo chiesto se ritenessero se dicare quello che in realtà sarà leader dell’Udc, ha in questi na boccia l’azione di Monti ed il talvolta linee mainstream non
riuscita; oppure viene generica- Monti raggiungerà o no il pro- un lavoro che, qualunque sarà il giorni per primo ha ufficializza- segretario più volte ne rimarca opportunamente valutate.
mente chiesto un giudizio prio obiettivo: portare l’Italia risultato, avrà richiesto compe- to la possibilità di una grande l’appoggio a termine. Di Pietro, In casi come questo la perce-
sull’operato del governo; o an- fuori dall’emergenza economi- tenze specifiche di altissimo li- coalizione che ricandidi Monti che già a dicembre ha tolto la fi- zione dalla gente è sensibil-
cora si teorizza su concetti non ca. I risultati non sembrano così vello. Ma è quello che oggi cre- a premier nel 2013, ma è pro- ducia accordata all’esecutivo, mente diversa da chi fornisce
univoci come “stabilità econo- positivi. Solo il 47% sembra de di intuire la gente. prio il suo elettorato il meno en- vede la maggioranza dei suoi loro uno schema della realtà
mica” (posso essere stabilmen- convinto della riuscita di Monti. Forse più attenti a questi fe- tusiasta di tutto il panorama elettori (59%) essere invece (media) e chi poi lo gestisce
Meno della metà degli italiani. nomeni dovrebbero essere i partitico italiano (30%). A livello convinti dalle scelte di quest’ul- (politica). Ciò contribuisce a ge-
Inoltre occorre sottolineare partiti politici, anche perché di quello della Lega (29%), che timo. nerare quel palpabile clima di
che i restanti non sono sem- tutte le segreterie, in questi però è all’opposizione. Unico a rimanere in media antipolitica che pare crescere
plicemente dubbiosi, ma giorni, stanno definendo la loro Per Vendola, la politica di con il resto del Paese, tra i partiti sempre di più nel nostro Paese.
prendono posizione posizione nei confronti del Monti mantiene un’imposta- maggiori, il Pdl, che vede una *sociologo politico

L’Ue applaude il governo

Il Prof in visita al Vaticano
Monti e Bertone Ansa tratta con la Chiesa sull’Ici
::: ROMA
QQQ L’appuntamento è di quelli importan-
ti, cade una volta all’anno e si contraddistin-
gue per il fatto che a parteciparvi sono chia-
mate le più alte cariche dello Stato, a comin-
ciare dal presidente Giorgio Napolitano,
l’esecutivo in blocco, in primis dal premier
Mario Monti, uomini politici di ogni levatura
e le gerarchie ecclesiastiche, nessuno escluso,
partendo dal segretario di Stato vaticano, il
cardinale Tarcisio Bertone: si celebra l’anni-
versario della firma dei Patti Lateranensi,
ospitato nel prestigioso palazzo Borromeo, a
Roma, sede dell’ambasciata italiana presso la
Santa Sede. Un incontro bilaterale tra gover-
no e Chiesa, dunque. Occasione buona per
affrontare l’argomento Ici? «Si è parlato di tut-
to ma non di Ici» è stata la replica dell’amba-
sciatore italiano presso la Santa Sede, France-
sco Maria Greco, al termine dell’incontro. Il
premier Monti è andato via senza rilasciare
alcuna dichiarazione. Ha voluto puntualizza-
re il presidente del Senato, Renato Schifani:
«Non può essere il problema dell’Ici a mettere
in discussione o ad inquinare i rapporti che
ha lo Stato italiano con la Chiesa».
Al di là delle dichiarazioni ufficiali il fanta-
sma Ici si è aggirato tra i saloni pieni di invitati.
il graffio
Un papato tecnico
Mario Monti ieri si è recato in Vati-
cano per l’anniversario dei Patti la-
teranensi. Nella Chiesa si parla del
dopo Ratzinger. Non è che ci ritro-
viamo un Papa tecnico?
La posizione della Cei è nota: assicurazioni di
collaborazione, desiderio di massima traspa-
renza, ma anche la puntualizzazione sul fatto
che possono venire coinvolti associazioni no
profit, attività di beneficenza, scuole, asili e
una serie interminabili di enti e istituzioni.
Una certa irritazione trapela, anche perché,
come è stato segnalato, Oltretevere non ave-
va avuto alcuna notizia sull’iniziativa presa
dal premier. E, con tutta probabilità, il Profes-
sore avrà voluto rassicurare sul fatto che non
ci saranno gravi ripercussioni e che l’iniziati-
va nasce anche per via delle pressioni euro-
pee. Infatti la Ue esprime grande soddisfazio-
ne e il portavoce del commissario europeo al-
la concorrenza Joaquin Almunia descrive la
proposta italiana come « un progresso sensi-
bile sul tema e mi auguro venga recepita».
Sull’esenzione l’Europa aveva aperto una
procedura di infrazione, tuttora in corso.
C. MA.
 12 Venerdì 17 febbraio 2012
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
Il magna magna continua
Le Olimpiadi non ci sono più
ma le pagheremo lo stesso
La Commissione preparatoria all’evento non sarà sciolta: ci costa 225
mila euro all’anno. È nata nel 2010 e fino a oggi si è riunita solo tre volte
::: segue dalla prima
BRUNELLA BOLLOLI
. Striscioni contro la candidatura di Roma ai Giochi Olimpici 2020
(...) allo spogliatoio, si appella al
Giubileo del 2025 (o del 2050) e
non ci pensa proprio ad abolire
l’ennesimo organismo magna
magna. La fiaccola degli onorevoli
privilegi non può essere spenta da
un Monti qualunque. La casta ha
una succursale nel Lazio, dove il
presidente del Consiglio regiona-
le, Mario Abruzzese, è deciso a la-
sciare sopravvivere la commissio-
ne Giochi Olimpici 2020 e Grandi
eventi, organismo che già nel no-
me indica le finalità. «Sfumate le
Olimpiadi», è il suo ragionamento,
«pensiamo alle altre grandi cele-
brazioni del futuro». Non importa
se saranno tra decenni e se alla Pi-
sana ci sono già venti commissio-
ni. Quella speciale che ora fa di-
scutere, nata a dicembre del 2010,
ha un compito preciso: «Condurre
indagini, studi e analisi sulle tema-
tiche inerenti allo svolgimento
della XXXII edizione dei Giochi
olimpici estivi e la XVI edizione dei
giochi paraolimpici del 2020, non-
ché altri grandi eventi, finalizzati a
valutare l’impatto che tali manife-
stazioni potranno avere su Roma e
sul territorio regionale, anche in
funzione dello sviluppo strategico
successivo dell’intera regione».
Dici commissione e saltano
fuori i componenti: quattro consi-
glieri (Alessandro Vicari e Mario
Brozzi della Lista Polverini, Ange-
lo Bonelli dei Verdi, Mario Mei di
Api), più due vicepresidenti
(Francesco Carducci Artenisio
dell’Udc ed Enzo Foschi del Pd) e
un presidente, Romolo del Balzo,
del Pdl. Totale: sette membri. I
quali, per le loro analisi sulle Olim-
piadi non hanno lavorato certo
gratis. Presidente e vice, che si so-
no appena dimessi, oltre alla dia-
ria percepivano rispettivamente
1500 e 900 euro al mese. Più auto
blu, ufficio alla Pisana, cinque im-
piegati assunti nello staff, di cui
due interni al Consiglio e tre ester-
ni. In un momento di crisi e sacri-
fici lacrime e sangue, il gruppetto
non è che si sia proprio ammazza-
to di fatica. Dal sito internet della
Regione la commissione risulta
convocata tre volte. La prima, il 24
febbraio 2011, per eleggere Del
Balzo presidente. La seconda, il 3
marzo scorso, per comunicare ai
membri che nel frattempo Foschi
si è dimesso da vicepresidente, e
per stilare il calendario delle altre
sedute. La terza, il 14 novembre,
per l’audizione di Mario Pescante,
presidente dei Giochi Olimpici
Roma2020.Morale: 75milaeuroa
riunione, «una cattedrale dello
spreco», secondo Bonelli, che in-
sieme al resto dell’opposizione ha
presentato una proposta di legge
per l’abolizione immediata
dell’organismo. «Un caso sul qua-
le dovrebbe indagare la Corte dei
Conti», aizza l’Idv. Foschi, all’ini-
zio uno dei due vicepresidenti, si è
::: I NUMERI
MEMBRI E PAGHE
I membri della Commis-
sione Giochi Olimpici
2020 sono sette. Per le lo-
ro analisi in vista delle
Olimpiadi guadagnano tra
900 e 1.600 euro al mese.
Più diaria, indennità di
ruolo, auto blu e altri be-
nefit.
RIUNIONI
La Commissione si è riuni-
ta solo tre volte dal dicem-
bre 2010 ad oggi: il 24 feb-
braio 2011, il 3 marzo e il
14 novembre.
::: I COSTI DELLA CASTA
NON GIOCO PIÙ
LaPresse
dimesso subito sostenendo l’inu-
tilità di una commissione speciale
per i Giochi in presenza di un or-
gano gemello per lo sport e la Cul-
tura. In realtà, tutta l’opposizione
ha cominciato a remare contro
dal primo momento a causa del
discusso presidente Del Balzo,
coinvolto in inchieste giudiziarie
sul riciclaggio dei rifiuti. Lui, appe-
na saputo del no del governo a Ro-
ma, ha rassegnato le dimissioni. E
per la governatrice, Renata Polve-
rini, in assenza dei vertici dell’or-
ganismo ad hoc, le polemiche
«non hanno ragione di esistere».
Però avverte: «Ci lanceremo in
nuove avventure». Abruzzese, del
resto, è stato chiaro: «Per abolire la
commissione serve una legge re-
gionale». Anche Rosella Sensi, ex
presidente dei giallorossi, adesso
deve trovare nuovi spunti. Il sin-
daco Alemanno aveva scelto lei,
donna e proveniente dal mondo
dello sport, per risolvere la grana
delle quote rosa della giunta capi-
tolina dopo la bocciatura del Tar e
per spingere il più possibile per la
grande sfida del 2020. L’amica del
Pupone non vuole neanche senti-
re parlare di dimissioni da asses-
sore. «Mi dedicherò alla comuni-
cazione e alla promozione
dell’immagine di Roma». Il ritor-
no delle bighe no, però.
ITALIA
Il paradosso
I Giochi a Roma
saranno nel 2060
Prepariamoci da ora
::: SERGIO DE BENEDETTI
QQQ Allora, quando potre-
mo riproporre la nostra can-
didatura all’Olimpiade?
Formalmente, fin dal
2024 perché, al contrario di
quanto accadde nell’edizio-
ne 1908 poi disputata a Lon-
dra, non ci siamo ritirati
quasi all’ultimo momento
ma in sede di candidatura fi-
nale e dunque tirandoci
fuori senza far danno a nes-
suno se non a noi stessi. Re-
stano pur sempre in lizza
città del calibro di Istanbul,
Madrid e Tokyo con le due
outsiders Baku e Doha (oc-
chio a quest’ultima). Certo,
è comprensibile l’amarezza
del Presidente Pescante che,
scherzando ma non troppo,
fissa al 2060 il nuovo appun-
tamento in contemporanea
con il centenario. E non ha
certo torto il Presidente del
Coni, Gianni Petrucci,
quando si lamenta che la
decisione, positiva o negati-
va che fosse, avrebbe potuto
comunque essere presa pri-
ma, in modo da evitare
quell’indecisionismo che
accompagna sempre le no-
stre scelte.
Tornando al dato tecnico
e considerate le nuove ge-
rarchie geografiche anche in
relazione ai Paesi emergen-
ti, dato per scontato che se
nel 2020 non vincerà Ma-
drid, nel 2024 l’Olimpiade
sarà assegnata a Parigi (a 100
anni dall’ultima edizione
francese), bisognerà a mio
avviso attendere altre due-
tre edizioni per candidare
una città europea. Così, di
quattro in quattro, si arrive-
rebbe al 2036 quando vince-
rà Berlino, sempre nel ricor-
do del centenario. A questo
punto, è meglio puntare sul
2060, proprio come ha pro-
nosticato l’On. Pescante.
Ragazzi, mi raccomando,
fra quarant’anni fate bene i
conti e, soprattutto, evitate
accuratamente che la deci-
sione finale debba essere
presa durante una settima-
na che contenga i giorni 13 e
17!
 ITALIA Venerdì 17 febbraio 2012 13
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::: I COSTI DELLA CASTA

Hanno scherzato

Blitz alla Camera: salvi gli stipendi dei burocrati

In Aula tutti i partiti avanzano obiezioni tecniche ai tagli di Monti. Risultato: saranno sforbiciate solo le nuove buste paga
::: segue dalla prima
FRANCO BECHIS RISPARMATI 300 MLN
.

(...) è che Attilio Befera, il gran capo di Equi-

talia e della Agenzia delle Entrate, salverà la
sua busta paga dal dimezzamento, così co-
me riusciranno a tirare un sospiro di sollie-
vo per lo scampato pericolo dirigenti pub-
blici superpagati come il capo di gabinetto
dell’Economia, Vincenzo Fortunato, il Ra-
gioniere generale dello Stato, Mario Can-
zio, il direttore dei Monopoli dello Stato,
Raffaele Ferrara, i presidenti di tre Autorità
di garanzia: Corrado Calabrò (Agcom),
Giovanni Pitruzzella (Antitrust) e Guido
Pierpaolo Bertoni (Energia), il presidente
della Consob, Giuseppe Vegas e decine di
altre autorità pubbliche.
I loro stipendi resteranno intatti. Nelle
commissioni congiunte affari costituzio-
nali e lavoro che da martedì esaminano il
dpcm Monti sono state sollevate una sfilza
di osservazioni critiche e di paletti sia dai
relatori che dai rappresentanti di quasi tut-
ti i gruppi politici, dal Terzo Polo al Pd e al
Pdl (ma qualche paletto è venuto perfino
da Lega e Idv). Sulla base di un appunto
“tecnico” preparato dagli uffici della Ca-
mera, è stato sollevato l’argomento princi-
pale che mette un bel salvagente agli sti-
pendi di alti dirigenti e boiardi: la Corte Co-
stituzionale con le sue sentenze impedi-
rebbe la “reformatio in peius” dei tratta-
menti economici dei lavoratori. Tradotto
in parole povere: non si possono toccare i
contratti - anche individuali - vigenti, ridu-
cendo gli emolumenti. Su questo punto
sembrano tutti d’accordo, tanto da pensa-
re che nel parere sul dpcm (che sarà appro-
vato martedì prossimo) verrà chiarito che il
nuovo tetto potrà essere certamente appli-
cato ai contratti che fossero firmati dopo
l’entrata in vigore della norma. Si salvereb-
bero tutti dalla mannaia di Monti, quindi.
Ma non basta. Perché secondo i parla-
mentari dovrebbero essere esclusi anche
in futuro i presidenti e i componenti delle
autorità di garanzia (nelle quali per altro
siedono molti ex politici). Questo per due
motivi: il taglio si applica ai dipendenti, e
loro sono nominati dal Parlamento, ma
non sono dipendenti dalle autorità che
guidano; il taglio si applica a tutti i soggetti
che ricevono soldi dallo Stato, ma le autori-
tà si fanno pagare anche dai privati su cui
vigilano. Di riffa o di raffa, tutte le scuse so-
no buone per non avere contro i grandi di-
rigenti e i nuovi boiardi di Stato a cui il Par-
lamento vuole regalare questo favore.
L’unica incognita nasce da un particolare:
nessuno vuole mettere apertamente la fac-
cia su questo no ai tagli. Nelle commissioni
sia martedì che ieri è andato in scena un
balletto fra i deputati che mettono i paletti e
il ministro della Funzione pubblica, Filip-
po Patroni Griffi, che dovrebbe difendere i
tagli. Con i deputati che gli si rivolgono così:
«A noi sembra improponibile dimezzare lo
stipendio di Befera & c, tu che dici?». E lo
scopo è chiaro: se a Patroni Griffi scappasse
un «beh, forse avete ragione, bisogna chia-
rire…», sarebbe il governo ad affossare il
suo decreto. Ma Patroni Griffi nella trappo-
la non cade. Guarda i deputati e attonito di-
ce: «Ma come, il decreto l’ho fatto io. Non
chiedete a me un parere: è il testo. Sono io
ad essere venuto qui per chiedere il vostro
parere, a cui mi atterrò». Il risultato è stato
quello di prendere tempo. Martedì scorso è
stato rinviato tutto a ieri. Ieri è stato rinviato
a martedì prossimo. Ma alla fine qualcuno
dovrà prendersi la responsabilità di dire sì
o no.
Anche il governo tecnico però ha fatto i
suoi bei pasticci. Quel decreto lo dovrebbe-
I DATI ISTAT: SOLO LA SPAGNA STA PEGGIO
Tre giovani su dieci non hanno lavoro
Ieri pomeriggio si è tenuta l’audizione
alla Camera del Presidente dell’Istat,
Enrico Giovannini. I dati dichiarati
confermano un’emorragia nell’occu-
pazione italiana che concerne in parti-
colare i giovani. Il tasso di disoccupa-
zione dei ragazzi tra i 18 e i 29 anni è del
.
TRIS D’ASSI
Il Ragioniere dello Stato Mario
Canzio, il presidente di Equi-
talia, Attilio Befera, e di Agcom,
Corrado Calabrò [LaPresse]
ro difendere tutti uniti i membri dell’esecu-
tivo. Invece non si sono nemmeno parlati
fra loro e così ognuno in una commissione
di merito dice una cosa diversa dall’altro.
Ad esempio, Monti firma il dpcm e dice che
i dirigenti devono avere lo stipendio massi-
mo identico a quello del primo presidente
della Corte di Cassazione. E specifica: «Per
il 2011 quel tetto è quindi di 304.951,95 eu-
ro». Nel primo pomeriggio di ieri è arrivata
in commissione Bilancio della Camera una
nota del ministro della Giustizia, Paola Se-
verino, che dice un’altra cosa: «Per il 2011 lo
stipendio del primo presidente della Corte
di Cassazione è di 293.658,95 euro». E cioè
11 mila euro di meno di quel che aveva
scritto Monti, che avrebbe almeno potuto
18,6 %. Ancora più preoccupante il da-
to relativo ai giovani di età compresa
tra i 15 e i 24 anni, dal quale risulta
un’Italia nella peggiore posizione euro-
pea in termini di occupazione, seconda
solo alla Spagna : il 31% di essi non tro-
va lavoro.
Tagli del 13%
Abbiamo ancora
65mila auto blu
ROMA Con i tagli del go-
verno vanno in garage un
po’ di auto blu. In base al
censimento svolto da For-
mezPa su incarico del Di-
partimento della Funzione
pubblica, nel 2011 sono
64.524 le vetture in posses-
so delle istituzioni, in calo
del 13% rispetto al 2010,
con un risparmio stimato
sui 300 milioni. Entrando
nel dettaglio, le auto blu
informarsi prima di varare il suo decreto. blu, cioè riservate ai vertici
Nella stessa commissione Bilancio della delle istituzioni, sono
Camera è intervenuto il sottosegretario 10.634, mentre le cosid-
all’Economia, Gianfranco Polillo. Che ha dette auto grigie, di servi-
candidamente dato ragione ai deputati sul zio, sono 53.890. Escluse
fatto che non si poteva tagliare lo stipendio dall’indagine le vetture
ai boiardi in carica: «Sicuramente l’esten- utilizzate dalle forze
sione delle nuove disposizioni a rapporti dell’ordine. Il parco-auto
giuridici in corso determinerà la presenta- pubblico però risulta an-
zione di un rilevante contenzioso anche di cora «sbilanciato sulle au-
natura costituzionale». Sempre Polillo ha to di proprietà» (79%), se-
spiegato che mai la norma passasse come guito dal noleggio senza
l’ha scritta Monti, bisognerà mettere in conducente (19%) mentre
conto «prepensionamenti, dimissioni ov- leasing e comodato sono
vero rinunce all’incarico». Al sottosegreta- solo l’1%. Risultate pure
rio è sembrata anche che la norma man- 287 auto non utilizzate.
casse di equità, limitando il taglio ai soli di- Fiat copre il 58%, seguita
rigenti dello Stato centrale, e ha così sugge- da Alfa Romeo, Audi e
rito di valutare l’ipotesi di «estendere l’am- Bmw. Soddisfatto il mini-
bito applicativo ai soggetti che ricevono stro Patroni Griffi, anche
emolumenti o retribuzioni nell’ambito di se restano «profonde diffe-
rapporti di lavoro intercorrenti con tutte le renze. Il comune di Saler-
pubbliche amministrazioni, ivi compreso, no ha dimezzato il parco
quindi, il sistema delle autonomie locali e auto, quello di Milano del
degli enti del servizio sanitario nazionale». 20%, il ministero della
Benedetti governanti tecnici, ma non Giustizia lo ha ridotto di
potevano parlarsi prima di fare tutto que- 325 unità». Restano, però,
sto pasticcio? C’è da pensare che sia questo casi critici. «C’è una gran-
il metodo Monti: le cose basta annunciarle,
non c’è bisogno di realizzarle. Basta dire «il
de Regione del Sud che ha
più di auto blu di Lombar-
Pil crescerà del 10%», e poi chissenefrega se dia, Liguria e Veneto mes-
siamo in recessione. Basta dire: «Ho con- se insieme», dice Patroni
vinto Wall Street a investire in Italia», e poi Griffi. All’insegna della
chissenefrega se la borsa cade e lo spread trasparenza, il sito del cen-
sale. Basta scrivere «ho tagliato gli stipendi simento pubblica online
dei dirigenti pubblici», e poi chissenefrega gli elenchi delle ammini-
se quelli prendono più di prima? Tanto gli strazione divisi per regio-
italiani applaudono… ne.

QQQ Dice: ma dài, vuoi proprio far le pulci. E in effet-

ti è così, d’altronde siamo qui apposta. Ma insomma:
ieri si presenta Filippo Patroni Griffi, ministro tecni-
cissimo della Pubblica Amministrazione - quello che
tecnicamente s’è comprato un appartamento di 109
metri quadrati con vista Colosseo al prezzo record di
177mila euro, e comunque era dell’Inps e quindi pare
quella fosse valutazione giustificata, e dunque tutto
regolare anche se non s’è capito molto, e in ogni caso
lasciamo perdere ché è un’altra storia. Si presenta Pa-
troni Griffi, dicevamo, e in conferenza stampa snoc-
ciola tutta una serie di dati. Per esempio quelli relativi
alle famigerate auto blu: «Il parco auto della pubblica
amministrazione risulta ancora eccessivamente sbi-
lanciato sulle auto di proprietà, che sono il 79 per
cento. Mentre quelle in noleggio senza conducente
sono il 19 per cento, e le vetture in leasing e comodato
raggiungono soltanto l’1 per cento». Come dire: i no-
stri amministratori, nella stragrande maggioranza
dei casi, scelgono la soluzione più costosa per il con-
tribuente, e questa non si può dire sia una sorpresa.
Poi però viene chiesto a Patroni Griffi della sban-
dierata pubblicazione dei redditi dei ministri: c’era-
Le scuse del ministro
Rinviata la pubblicazione dei redditi
Patroni Griffi dà la colpa alla neve
no novanta giorni di tempo, e a questo punto c’è il ri-
schio di sforare il termine. «Martedì, arrivano marte-
dì». Sicuro? «Martedì renderemo pubblici tutti i red-
diti e i patrimoni dei componenti del governo, l’af-
flusso dei dati è in corso d’opera». In corso d’opera?
Dopo novanta giorni? E il ministro spiega che «oltre
ai dati forniti dall’Antitrust [che per legge deve con-
trollare eventuali conflitti d’interesse, e per questo
monitorare entrate e attività dei componenti del go-
verno], nella griglia finiranno anche le proprietà, i be-
ni mobili registrati e alcune quote azionarie che non
superano i 50mila euro». Sì, ci fidiamo, ma scusi: per-
ché questo ritardo? Ed ecco la risposta del ministro -
colui che dovrebbe, nei limiti del possibile, innovare i
sistemi dell’italica e vetusta pubblica amministra-
Il ministro Filippo Patroni Griffi LaPresse
zione: lo slittamento della pubblicazione di patrimo-
ni e redditi dei ministri, rispetto ai novanta giorni
previsti dalla legge, è stato causato anche da «proble-
mi legati alla diffusione della griglia, da compilare in
un giorno in cui a Roma la logistica era un po’ com-
plicata».
Aspetta, ma forse si riferisce al maltempo? Alla ne-
vicata che ha paralizzato la Capitale, peraltro soprat-
tutto in un fine settimana? Ma cos’è, le informazioni
fra ufficio e ufficio se le passano tramite messaggeri a
cavallo? Pensare che Patroni Griffi, tanto per mo-
strarsi al passo coi tempi, aveva giusto pochi giorni fa
precisato che «man mano che si va avanti con la di-
gitalizzazione possiamo ridurre il front office, cer-
cando poi di non trovarci intasati nel back officedove
potrebbe formarsi un collo di bottiglia». Che cosa
vuol dire? Mistero. Ma, subito dopo, aveva più com-
prensibilmente aggiunto che «serve meno digitaliz-
zazione di quel che sembra. Servono un computer e
le e-mail. Pensiamo agli scambi di dati fra ammini-
strazioni, che possono avvenire semplicemente via
e-mail». Appunto.
ANDREA SCAGLIA
14 Venerdì 17 febbraio 2012
 ITALIA Venerdì 17 febbraio 2012 15
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::: I GUAI DELLA SINISTRA

Diversamente ladri

Un’altra mazzetta: il Pd non riesce più a smettere

Da quando c’è Bersani, il partito ha quasi 400 indagati. L’ultimo è un consigliere di Pomezia beccato con la busta in mano
GOVERNO IN PANNE

Corte dei Conti

::: ANDREA SCAGLIA
QQQ «Ma come, n’antro?». Leggi la
notizia e la vocina che quasi quasi si
vorrebbe progressista - ché così chi
scrive si autodenuncia - stavolta sus-
surra all’orecchio con accento roma-
no: un altro del piddì preso con le ma-
ni nella mazzetta. E a ’sto giro non è
nemmeno un modo di dire, nel senso
che l’hanno beccato proprio mentre
gli veniva consegnata la tangente da
euro-duemila-e-cinquecento, paga-
tore il titolare d’una società di facchi-
naggio e pulizie che anelava l’aggiu-
dicazione di appalti in zona - tutto co-
munque da verificare processual-
mente, e questo non va scritto così
per scrivere. Pare che i due fossero in
macchina davanti al Municipio, mica
per niente il politico in questione
è/era consigliere comunale, scendo
prendo i soldi e torno in ufficio - ed
è/era pure un sindacalista, figuriamo-
ci. Il tutto a Pomezia, provincia di Ro-
ma. Renzo Antonini, questo il suo no-
me, è stato tradotto al carcere di Vel-
letri con l’accusa di concussione.
.
FACCE «SINISTRE»
Da sx, il consigliere di Pomezia
Renzo Antonini, il leader Bersani e
gli altri «imbarazzanti» Penati e
Tedesco [LaPresse]
luscones potessero essere considerati
organicamente e incorreggibilmente
corrotti.
BIG NELLA BUFERA
preso ed esterrefatto, mi auguro che Perché il quadro che ne emerge ri-
si faccia al più presto luce, ho massi- sulta ogni giorno più imbarazzante,
ma fiducia nella magistratura», cano- che quando cerchi di far mente locale
vaccio per la verità ormai consunto. per l’articolo rischi di dimenticare
«Ma sì, ormai è come per i pittbull - qualcuno. E dunque si passa dal mi-
commenta telefonicamente ironico lanese Filippo Penati, la cui carriera
l’amico pontino e simpatizzante gril- politica è stata foraggiata sottobanco
lino -, quando ce n’è uno che morde per anni da imprenditori un tempo
poi ne vengono fuori un po’ dapper- amici e che adesso invece lo accusa-
tutto. Stessa cosa per queste porcate no d’aver intascato tangenti e distri-
targate Pd: una dietro l’altra, roba da buito consulenze farlocche e tutto il
non credere». Forse una volta: adesso consueto côté, al romano tesoriere ru-
ci si crede eccome, e tanti saluti alla telliano Luigi Lusi, fresco d’inchiesta,
convinzione della base che solo i ber- che s’è intascato 13-milioni-13 senza
«La corruzione
è da record»
che alcun margheritino se ne accor-
gesse (anche se adesso i ma-in-effetti-
io-qualche-sospetto-ce-l’avevo si spre-
cano). Da Pronzato, già responsabile
Pd del trasporto aereo che faceva la
cresta sui voli fra la Capitale e l’Elba,
al disastro vendolian-pugliese, con i
maneggiamenti inconfessabili su for-
niture sanitarie e Asl e il vicepresiden-
te regionale Frisullo che scambiava
favoritismi con nottate calienti e poi
l’ex assessore Tedesco che ha schiva-
to l’arresto facendosi eleggere in Se-
nato. Per non parlare delle disavven-
ture istituzional-giudiziarie dei vari
Bassolino e Loiero e Marrazzo. E in-
somma, un disastro: Franco Bechis,
su questo giornale, ha calcolato che
da quando Bersani è segretario, vale a
dire dal 9 novembre 2009, sono stati
arrestati 35 fra esponenti nazionali e
locali del Pd (36 con quello di ieri), e
circa 400 indagati.
Alla faccia delle mele marce: qui c’è
da dare una controllata all’intero rac-
colto, ché alla fine nessuno ci crede
più e sei costretto a doverlo buttare
via tutto.
«Illegalità, corruzione e ma-
laffare sono fenomeni anco-
ra notevolmente presenti
nel Paese le cui dimensioni
sono di gran lunga superiori
a quelle che vengono, spesso
faticosamente, alla luce». La
relazione del presidente del-
la Corte dei Conti, Luigi
Giampaolino, all’inaugura-
zione dell’anno giudiziario è
un lungo elenco di vizi e po-
che virtù. Secondo stime dei
magistrati la sola corruzione
vale 60 miliardi l’anno. E poi
c’è l’evasione (100-120 mi-
liardi di euro). E ancora l’Iva
occultata. Che il problema
corruzione esista ne è cona-
pevole anche il Guardasigil-
li: «Abbiamo chiesto uno
spostamento contenuto nel
tempo», ha spiegato il mini-
stro della Giustizia, Paola
Severino. In effetti uno slit-
tamento in Aula del ddl an-
ticorruzione, originaria-
mente previsto per il 27 feb-
braio, c’è stato per la man-
canza dei pareri del gover-
no, che ha «chiesto tempo».

MANTRA DEMOCRATICO
L’indagine andava avanti da tempo
e l’arresto è stato eseguito dai Cara-
binieri del Noe di Roma, coordinati
::: la lettera
da un soprannome noto qual è quello
del colonnello Ultimo, al secolo Ser-
gio De Caprio, colui che già arrestò il
boss dei boss Totò Riina. Peraltro, lo
stesso Antonini era già stato al centro
di polemiche quando era venuto fuori
che il Comune aveva rilasciato per-
messo di edificazione su un terreno di
sua proprietà, e che però viene con-
siderato di grande importanza am-
bientale, ma tant’è. E comunque po-
co effetto suscita il consueto e inevi-
tabile mantra stavolta recitato dal sin-
daco di Pomezia, del tipo «sono sor-
di MARCELLO LALA
IN CORSA PER PALERMO
Rita Borsellino è nata a Palermo il 2
giugno 1945. Sorella del magistrato
Non era un bunga bunga ucciso dalla mafia, Paolo, è eu-
roparlamentare. Sotto, la mail con
Vi invito a rettificare gli articoli da voi pubblicati il 15/02 e il cui il Partito Democratico ha chiesto
10/02 su presunti party hot presso la discoteca Duel di Na- preventivo e fattura per le spese
poli. La mia intervista al Corriere del Mezzogiornoè del tut- elettorali della Borsellino in vista
to travisata. Non ho mai detto che vi fossero minorenni se delle primarie (LaPresse)
non accompagnate da genitori (si trattava di una festa do-
ve hanno partecipato intere famiglie). Si fa riferimento a
pratiche hot come il bunga bunga che non ci appartengo-
no visto che si trattava di una festa in diretta tv sul circuito
Julie Italia e non di festini in residenze private ed a scopo
sessuale così come il bunga bunga lascia presumere.

Bettini: «Siamo falliti»

«La Borsellino ha preso soldi pubblici»
Smascherato il tesoriere democratico
::: ROMA
QQQ Nel giorno in cui Pier Luigi Bersani presenta il
progetto di legge per una riforma dei partiti, così da
obbligarli alla trasparenza innanzitutto nell’uso dei
soldi, gli arrivano due bordate. La prima da Palermo:
Davide Faraone, uno dei candidati alle primarie per la
scelta del candidato sindaco e vicino a Matteo Renzi,
porta le proveche il partito nazionaleavrebbe pagato
i manifesti di Rita Borsellino, altra candidata pergiun-
ta nemmeno iscritta al Pd. La seconda dall’Eur, dove
Goffredo Bettini, che insieme a Walter Veltroni ha fat-
to nascere il Pd, dichiara fallito il progetto.
Ma è l’accusa di Faraone a scuotere di più il quar-
tiere generale del Nazareno. Il caso Lusi, l’ex tesoriere
della Margherita accusato di aver sottratto 13 milioni
di euro, è ancora fresco. Finora il Pd era riuscito a te-
nersene fuori, vantando correttezza e trasparenza
nei propri bilanci. La denuncia di Faraone, invece,
punta il dito proprio contro il tesoriere del Pd, che nei
giorni scorsi, rispondendo alla sua accusa, aveva
smentito di aver mai finanziato la campagna di Bor-
sellino, parlando di «provocazione gratuita». Ieri Fa-
raone ha convocato una conferenza stampa. E ha
mostrato una mail spedita dalla tesoreria nazionale
del Pd con l’ordinativo di affissioni a favore di Borsel-
lino. Si tratterebbe di finanziamenti per circa 40mila
euro e di un bonifico già eseguito per 14mila a favore
della società Space per spazi di affissione. «Chiedo le
dimissioni del tesoriere nazionale Antonio Misiani,
che è colui che ha fatto il versamento e che su questo
ieri ha palesemente mentito, e chiedo a Bersani di in-
tervenire», ha attaccato. Se no, «significa che lui stes-
soè coluicheha autorizzatoquestaingerenza cheal-
tera le regole delle primarie e rischia di distorcerne il
risultato». Non è un caso di corruzione, né di appro-
priazione. Ma, se è vero, apre un problema politico.
«La cosa grave e inaccettabile», ha spiegato Faraone,
«è che i soldi del finanziamento pubblico, soldi dei
contribuenti, anche palermitani, siano usati a favore
di un solo candidato, per giunta neppure iscritto al
partito. Questa è una vera porcheria». Senza contare,
se fosse vero, il presunto inquinamento delle prima-
rie. Dal Nazareno nessuna replica. Ma il caso è desti-
nato a montare. Anche perché Faraone chiederà oggi
alla Commissione dei Garanti di occuparsene e di ve-
rificare se il bonifico è stato eseguito.
Intanto Bettini, in occasione del convegno “Un so-
lo grande campo del cambiamento”, parla di un par-
tito «afono», «senza anima», «balcanizzato». Il sogno
del Pd è «infranto». Degenerato in «personalismi» e
«pratiche poco trasparenti». E a proposito dei «casi di
corruzione», basta parlare di «mele marce». «Serve
più franchezza sulle ragioni che hanno permesso gli
illeciti». Per esempio lo strapotere delle «correnti» e «il
desidero di conservare nicchie di potere da parte di
classi dirigenti logorate nell’anima». Propone, quin-
di, di creare un nuovo soggetto politico che raccolga
«tutte le forze progressiste». Poco prima Fausto Ber-
tinotti aveva attaccato Giorgio Napolitano, accusan-
dolo di aver detto che «la questione sociale non può
bloccare le riforme: è indicibile». Seguiva smentita
del Quirinale: mai detto niente di simile.
EL.CA.
 16 Venerdì 17 febbraio 2012 ESTERI
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Obama vuol ridare

LA NUOVA GENERAZIONE i soldi all’Unesco
Kennedy III Il presidente Usa Barack Oba-
ma vuole ristabilire i finanzia-
entra in politica menti americani all'Unesco
sospesi dopo che l'agenzia del-
Un erede della dinastia Kenne- l'Onu ha riconosciuto lo scor-
dy punta a tornare in parla- so anno lo Stato palestinese.
mento. Joseph Kennedy III, ni- «Il dipartimento di Stato in-
pote trentunenne di Robert F. tende lavorare con il Congres-
Kennedy, ha lanciato la sua so per ottenere una legge che
candidatura per un seggio del conceda l'autorità di bypassa-
Massachusetts al Congresso. re le restrizioni al pagamento
Laureato a Stanford e ad Har- dei contributi dovuti dagli Usa
vard, Joseph ha detto di voler all'Unesco», si legge in una no-
. seguire le orme di suo zio Ted. ta del budget presentato lu-
nedì scorso al Congresso. A ri-
velarlo è stata Ileana
Ros-Lehtinen, repubblicana
::: GLAUCO MAGGI che presiede la commissione
NEW YORK Esteri della Camera, che ha già
annunciato l'opposizione al
QQQ La crisi economica morde tentativo dell'amministrazio-
negli Stati Uniti, e aguzza l’inge- ne democratica.
gno degli avvocati disoccupati nel
trovare qualche fonte di guada- Condannato a morte
gno. Così, 75 neolaureati america- dopo 30 anni di attesa
ni in legge che non hanno per ora
trovato un impiego hanno porta- Un condannato a morte ses-
to in tribunale le università che li santenne è stato giustiziato ie-
avevano diplomati, con l’obietti- ri notte in Florida per lo stupro
vo di farsi rifondere le ret- e l'omicidio di una giovane
te, come minimo, e ma- donna, oltre trent'anni dopo i
gari qualche risarcimen-
to morale per arrotonda-
Il primo caso al mondo fatti e di attesa. Lo hanno an-
nunciato fonti del penitenzia-
re. L’accusa è aver fornito rio di stato. La morte di Robert
dati fuorvianti sul nume-
ro di occupati tra chi ot-
tiene il “pezzo di carta”,
cioè di aver millantato
Laureati d’oro ma disoccupati Waterhouse, ucciso con una
iniezione letale, è stata pro-
nunciata alle 20:22 locali di
mercoledì, ha annunciato un

In Usa fanno causa all’università

prospettive rivelatesi fal-
se. «Spendere 150.000
dollari per l'università è
stato un pessimo investi-
mento», ha commentato
uno degli ex studenti del-
la Brooklyn Law School
Un gruppo di 78 ex studenti di legge vuole un risarcimento milionario per truffa:
in causa presso la Corte
Suprema di Brooklyn.
«Abbiamo speso un patrimonio per studiare e adesso siamo senza lavoro»
«Nonostante il mercato
degli avvocati fosse saturo», ha ag-
giunto, «l'università ha continua-
to a promettere ottime prospetti-
ve lavorative per i futuri laureati».
Adam Bevelacqua, diplomato
nella stessa scuola un anno fa, ha
detto al Wall Street Journal che nel
2007, l’anno prima di iscriversi, il
college «assicurava» nel suo mate-
riale propagandistico che entro
nove mesi dalla laurea il 94% degli
iscritti avrebbe trovato un lavoro.
Nel 2011, il tasso di impiego dei
neolaureati è stato invece
dell’87,6%, il più basso dal 1996,
secondo la Associazione Nazio-
nale per il Collocamento dei lau-
reati in Legge. Solo il 68%, però, ha
ottenuto un posto per il quale era
anche richiesto il passaggio
dell’esame da avvocato che abilita
a difendere gli imputati in corte,
ossia a fare il lavoro sognato. Un
27%, infine, è occupato ma con
contratto a termine.
::: AVVOCATI
PROBABILITÀ
Nel 2007 i neolaureati in
legge delle università Usa
avevano il 94% di proba-
bilità di trovare un lavoro.
Nel 2011, il tasso di im-
piego dei neolaureati è di-
ventato dell’87,6%, il più
basso dal 1996.
SOTTOCCUPATI
Solo il 68%, però, ha otte-
nuto un posto per il quale
era anche richiesto il pas-
saggio dell’esame da av-
vocato che abilita a difen-
dere gli imputati in corte,
ossia a fare il lavoro so-
gnato. Un 27%, infine, è
occupato ma con contratto
a termine.
I querelanti sostengono nelle
loro cause che i diplomati ingag-
giati a tempo pieno nella profes-
sione legale non arrivano al 60%. I
dati si riferiscono agli studenti
delle università di diversi stati
(New York, California, Illinois,
Delaware and Florida), seleziona-
te sulla base «di una massiccia
produzione di avvocati in rappor-
to alla popolazione, in aree urba-
ne dove laureati di basso livello
hanno inferiori possibilità di esse-
re competitivi sul mercato del la-
voro», ha spiegato David Anziska,
avvocato che ha fatto cause a col-
leges a New York e nel Michigan,
coordinandosi con altri studi a li-
vello nazionale per costruire un
impianto accusatorio comune.
L’elenco delle scuole comprende
Albany Law School, Brooklyn Law
School, Maurice A. Deane School
of Law alla Hofstra University (la
università di Bernie Madoff, il
truffatore del secolo), Widener
University School of Law, Florida
Coastal School of Law, Chicago
Kent College of Law, DePaul Uni-
versity College of Law, John Mar-
shall Law School in Chicago, e
Golden Gate University School of
Law. Nessuna delle Ivy League
(Princeton, Harvard, Yale, Uni-
versity of Pennsylvania, Colum-
bia, Dartmouth, Cornell e Bro-
wn), le università di eccellenza
dove i 4 anni di college, più quelli
delle specializzazioni, costano
ognuno sui 55 mila dollari, più
delle scuole querelate, è finita nel
mirino degli avvocati disoccupati.
E ciò riflette, oltre che la realtà di
un mercato del lavoro che assorbe
in base alla qualità dei titoli e dei
meriti individuali, anche la in-
dubbia creatività degli avvocati
americani nello sfruttare l’iper ga-
rantistico sistema delle corti di
giustizia. C’è chi ha ottenuto del
Cameron agli scozzesi
«No all’indipendenza»
denaro da McDonalds come
compenso per essersi scottato
con il caffè che lo stesso querelan-
te si era rovesciato addosso gui-
dando l’auto.
Vedremo come finirà l’impro-
babile causa (se troveranno il po-
sto fra un anno, daranno indietro
le rette?). Ma se è incerto l’esito le-
gale, il fatto che giovani americani
pretendano d’essere ripagati dal-
le università perché sono ancora a
spasso dopo un anno dal diploma
è un bel salto verso l’Europa. Oba-
ma sta lasciando il segno. Chissà,
magari l’esempio darà una scossa
agli italiani laureati nelle universi-
tà statali ancora senza impiego.
Non ci hanno ancora pensato
perché le rette italiane sono una
frazione, ma è il principio che
conta. Titolo uguale posto assicu-
rato, possibilmente fisso, alla fac-
cia della economia reale. E mer-
cato e meritocrazia, addio.
portavoce. La Corte suprema
aveva respinto l'ultimo ricor-
so del condannato mercoledì
sera.
«Spero e voglio che la Scozia
voti per rimanere parte del Re-
gno Unito, è una cosa prezio-
sa, è parte della nostra storia, i
nostri valori, la nostra comu-
ne identità e il nostro posto nel
mondo». Così David Cameron
ha rivolto un accorato appello
all'unità agli scozzesi, che nel
2014 dovranno votare sull'e-
ventuale indipendenza, in un
discorso in cui non ha man-
cato di fare un accenno «ai ri-
cordi pieni di sangue» dei pe-
riodi di rivalità tra Scozia e In-
ghilterra. Il premier britanni-
co è arrivato a Edimburgo per
la sua prima visita ufficiale in
Scozia, poco più di un mese
dopo che il Alex Salmond, pri-
mo ministro scozzese e leader
dell'indipendentista Scottish
National Party, ha annunciato
il referendum da svolgere tra
due anni. Cameron ha pro-
messo inoltre la massima de-
voluzione.

L’ennesima gaffe repubblicana movimenti, gruppi, che attaccano il gesto sconsi-

derato di Romney. Un attivista dell’Alabama, Scott

Romney mette il cane sul tettuccio
Gli animalisti chiedono la sua testa
::: ALESSANDRO CARLINI
QQQ Basta poco nelle elezioni presidenziali degli
Stati Uniti per compromettere il cammino di un
candidato. Anche una vicenda per molti irrilevan-
te, come lo “scandalo del cane”che continua a per-
seguitare il repubblicano Mitt Romney. Nel lonta-
no 1983 ebbe la malaugurata idea di trasportare il
suo setter irlandese Seamus in una gabbia legata
sul tetto della sua auto, una station wagon, durante
un viaggio di dodici ore da Boston all’Ontario, in
Canada. Il fatto è risaputo, addirittura dal 2007,
quando lo stesso Romney lo rivelò nel corso di
un'intervista. Ma come una bomba ad orologeria è
esploso proprio ora. I suoi avversari, a partire dagli
altri candidati alle primarie del Gop, lo hanno più
volte attaccato su questo punto. Newt Gingrich
nelle scorse settimane ha dichiarato in un video
che non si può credere a un uomo che fa una cosa
del genere al suo fido. A questo si sono aggiunte le
bordate arrivate dal fronte democratico. David
Axelrod, uno degli assistenti del presidente Barack
Obama nella campagna per la rielezione, ha pub-
blicato su Twitter il commento «Ecco come i padro-
ni amorevoli trattano i loro cani», sotto una foto che
mostra Obama seduto nella sua limousine mentre
accarezza il cane di famiglia Bo. Tutto questo non
poteva che smuovere l'opinione pubblica ameri-
cana, sempre molto attenta agli animali e in parti-
colare ai migliori amici dell’uomo. Sono nati blog,
Crider, ha realizzato il sito “Dogs Against Romney”
(Cani contro Romney), che raccoglie tutte le prote-
ste su internet e dal vivo condotte dagli animalisti
contro il candidato repubblicano. I supporter de-
mocratici, cogliendo la palla al balzo, hanno creato
su Facebook “Pet Lovers For Obama”(Amanti degli
animali domestici per Obama), gruppo che conta
migliaia di iscritti. I problemi per Romney non fini-
scono qui. Il concorrente Rick Santorum lo ha su-
perato in un nuovo sondaggio nazionale commis-
sionato da CBS/New York Times. Il 30 per cento de-
gli elettori alle primarie del partito repubblicano
sostiene l'ex governatore della Pennsylvania San-
torum, e il 27 per cento l'ex governatore del Massa-
chusetts Romney. Anche in fatto di tasse Santorum
esce vincitore. Ha guadagnato 923 mila dollari nel
2010, con un’aliquota d’imposta negli ultimi anni
che va dal 25,1 per cento al 28,3. Meno della metà di
quanto paga Romney, che comunque non ha vio-
Mitt Romney (Ansa) lato la legge. Anche se gli elettori hanno l'impres-
sione che paghi poche tasse.
 ESTERI
Metodi alla Achille Lauro
Ricatto Ue alla Grecia: soldi, ma governiamo noi
La Troika orientata a concedere il prestito in due tranche, una subito l’altra dopo l’elezione di un esecutivo allineato
::: MAURIZIO STEFANINI
QQQ La ricordate la vecchia storia di
Achille Lauro che regalava scarpe
scompagnate prima delle elezioni, per
distribuire poi l’altra calzatura dopo il
voto, se questo era andato secondo le
aspettative? Più o meno, è quello che
sta pensando di fare l’Unione Europea
con la Grecia, per essere sicuri che i cit-
tadini votino “bene” alle elezioni anti-
cipate di aprile. All’inizio smentita, la
voce secondo cui il secondo piano di
aiuti ad Atene verrebbe ripartito in due
differenti tranche è stata poi conferma-
ta da una fonte ufficiale finlandese: «so-
lo una parte» dei 130 miliardi di euro
promessi «verrebbe garantita all'inizio
in modo da evitare il default. Poi, dopo
le elezioni, forse potremo erogare l'in-
tero pagamento». Forse! Sembra che
l’idea sia venuta agli olandesi, ma Ger-
mania e Finlandia si sono accodate su-
bito. Comunque, l’annuncio dell’eroga-
zione è stato rinviato almeno fino a lu-
nedì. Non solo. Anche il commissario
europeo all’Energia, che guarda caso è
tedesco, ha all’improvviso spiegato di
non poter offrire «garanzie» alla Grecia
sugli approvvigionamenti di petrolio,
nel caso che davvero l’Iran blocchi
all’improvviso il suo export di greggio
da subito, invece di aspettare a luglio
l’inizio dell’embargo europeo. Il fatto è
che Teheran permette a Atene di paga-
re in ritardo: cosa che le banche euro-
pee sono invece piuttosto riluttanti a fa-
re.
Bisogna vedere, però, se questa storia
del petrolio è una minaccia dell’Ue alla
Grecia, o non piuttosto una minaccia
della Grecia all’Ue, di non aderire al
fronte occidentale contro la minaccia
nucleare iraniana. Che risulta di un’iro-
nia storica bizzarra, se si pensa a quan-
do 25 secoli fa furono proprio i greci a
salvare l’Europa dall’invasione persia-
na. Le alternative in realtà non sono
molte, col Pil greco in picchiata del -7%
e il quinto anno di recessione consecu-
tivo. Dopo il leader socialista George
Papandreu lo stesso Antonis Samaras,
leader di quel partito di centro-destra
Nuova Democrazia accreditato come
sicuro vincitore alle elezioni, ha firmato
un impegno scritto a rispettare le mi-
sure di austerità che il governo tecnico
di Lucas Papademos si è impegnato ad
adottare. Ma sono diversi pure i politici
greci che stanno ormai parlando fuori
dai denti. «Ci troviamo continuamente
India, convocato il nostro ambasciatore
Nave italiana spara ai pirati
Però uccide due pescatori
::: SIMONA BERTUZZI
QQQ Morte nelle acque dell’Oceano
Indiano e rischio incidente diplomati-
co tra Roma e Nuova Delhi. Ieri le au-
torità del gigante asiatico hanno de-
nunciato che due loro connazionali a
bordo di un peschereccio sono stati
uccisi mercoledì al largo del porto di
Kochi, nell’India meridionale, dagli
uomini della sicurezza della petroliera
italiana Enrica Lexie che li avevano
scambiati per pirati. Ad aprire il fuoco
sono stati i fucilieri del Battaglione San
Marco: è uno dei “Nuclei militari di
protezione”, imbarcati sui mercantili
italiani che incrociano nei mari consi-
derati più a rischio pirateria (Corno
d’Africa, Oceano Indiano e Golfo Per-
GERMANOFOBIA
L’insegna della “Banca di Grecia”
opportunamente corretta in “Banca di
Berlino” LaPresse
di fronte a nuove richieste», si è lamen-
tato ad esempio il ministro delle Finan-
ze Evangelos Venizelos, che pure aveva
sfidato la folla inferocita tumultuante
davanti al Parlamento, per far approva-
re i piani di austerity imposti da Bru-
xelles. «Nell'Eurozona, ci sono molti
che ormai non ci vogliono più. Ma qui
si sta giocando con il fuoco, sia inter-
namente che all'estero. Alcuni giocano
con le torce, altri con i fiammiferi. Ma il
rischio è enorme in entrambi i casi». A
sua volta il presidente greco Carolos
Papulias ha attaccato il ministro delle
Finanze tedesco in diretta tv, durante
un discorso agli alti comandi militari.
«Non sono disposto a tollerare che
Schäuble si prenda gioco della Grecia»,
ha detto il capo dello Stato, che da gio-
vanissimo combattè nella resistenza
anti-nazista, e che ha dunque fatto ap-
pello a sentimenti profondi infatti pun-
tualmente emersi nelle manifestazioni
di questi giorni. «Chi è il signor Schäu-
ble per prendersi gioco della Grecia?
sico) in virtù del protocollo di intesa fir-
mato l’11 ottobre 2011 tra ministero
della Difesa e Confitarma (Confedera-
zione italiana armatori).
L’India ha protestato, ma la Marina
militare italiana ha detto che gli uomi-
ni a bordo del peschereccio avevano
«l’atteggiamento ostile tipico dei pira-
ti». A bordo dell’imbarcazione c’erano
11 marinai imbarcatisi il 7 febbraio per
la pesca del tonno. Le vittime sono un
uomo di 25 anni (di nome Pinku) e un
altro di 45 (di nome Jalastin), entrambi
originari del sud dell’India. Il governo
del Kerala, lo Stato dove si trova il porto
di Kochi, ha deciso di indennizzare i
familiari dei due pescatori con 300.000
rupie (oltre 4.600 euro).
La notizia della morte dei due uomi-
Chi sono gli olandesi? Chi sono i finlan-
desi?». Schäuble ha risposto per le rime,
attaccando i «demagoghi e irresponsa-
bili» che «utilizzano la Germania come
capro espiatorio».
Meno male che a smussare un po’ gli
angoli è venuto per lo meno segretario
generale della Nato Anders Fogh Ra-
smussen, che a Atene per i sessant’anni
dell’ingresso di Grecia e Turchia nel
Patto Atlantico ha elogiato gli ellenici
SIMULAZIONE FALLITA
. sta bloccata per ore (AP)
ni è stata diffusa ieri da un portavoce
della Difesa indiana, mentre mercole-
dì lo Stato Maggiore della Marina ita-
liana aveva annunciato che la sicurez-
za a bordo della petroliera aveva sven-
tato un attacco sparando tre serie di
colpi di arma da fuoco a scopo dissua-
sivo. E sempre ieri l’ambasciata d’Italia
a New Delhi ha diramato un comuni-
cato per ribadire la tesi già illustrata
dalla nostra Marina. «La nave mercan-
tile italiana Enrica Lexie – si legge – è
stata attaccata ieri (mercoledì, ndr) da
una unità pirata in acque internazio-
nali, a circa 30 miglia nautiche al largo
della costa sud-occidentale dell’In-
dia». Il personale della Marina italiana
a bordo, prosegue il comunicato, «se-
guendo i protocolli internazionali, do-
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per non aver ridotto il loro contributo
alle missioni alleate in Afghanistan e in
Kosovo, malgrado la crisi. Anche l’ex-
premier danese è un nord-europeo, ma
nella sua veste attuale si preoccupa che
l’irritazione con l’Occidente possa
spingere un vecchio pilastro della Nato
nel Mediterraneo Orientale tra le brac-
cia di quella Russia a cui è comunque
unita da profondi legami religiosi e cul-
turali.
po ripetuti avvertimenti e dopo aver
verificato con binocoli che i pirati era-
no armati, ha sparato gradualmente
alcuni colpi di avvertimento e i pirati si
sono allontanati». Successivamente,
prosegue la nota, «il comandante della
nave italiana è stato contattato dalla
Guardia costiera indiana e richiesto di
dirigersi al porto di Kochi, in modo da
fornire informazioni sull’attacco dei
pirati. Il capitano ha accolto l’invito e
ora la nave è nel porto di Kochi». Se-
condo la Direzione generale della Ma-
rina di Mumbai, il Dipartimento mer-
cantile marittimo di Kochi condurrà
un’inchiesta preliminare. Sul posto è
giunto il console generale italiano. Da
parte sua un portavoce della Difesa in-
diana ha indicato che per raggiungere
Venerdì 17 febbraio 2012 17
GERMANIA
La procura chiede
revoca immunità
presidente Wulff
QQQ Per la prima volta nel
dopoguerra, l’autorità giudi-
ziaria ha chiesto al Bundestag
la revoca dell’immunità del
capo dello Stato. L’azione è
stata avviata dalla procura di
Hannover nei confronti del
presidente federale Christian
Wulff, appena rientrato dalla
visita di tre giorni in Italia su
invito del presidente Napoli-
tano. La procura ha comuni-
cato che un attento esame di
documenti e servizi giornali-
stici ha originato il sospetto di
atti illeciti per «procurarsi e
concedere vantaggi». Il Bun-
destag dovrà votare l’autoriz-
zazione richiesta per l’apertu-
ra di un’inchiesta penale a ca-
rico del capo dello Stato eletto
nel giugno 2010 su proposta
della cancelliera Angela Mer-
kel. Wulff a questo punto po-
trebbe dimettersi. La Merkel
(che oggi incontra a Roma il
premier italiano Monti) non
ha più una maggioranza sicu-
ra per l'elezione del successo-
re. Da metà dicembre Wulff
deve difendersi davanti
all’opinione pubblicaper ave-
re occultato ai controlli parla-
mentari quando era governa-
tore della Bassa Sassonia l’ac-
quisto della nuova casa con un
prestito a condizioni di favore
da un imprenditore amico. Le
polemiche sono state inaspri-
te dalla scoperta di altri “rega-
li” fatti a Wulff in campagna
elettorale e per vacanze di lus-
so con la consorte in Germa-
nia e all’estero (anche in Italia,
a Castiglioncello in Toscana).
ENZ.PIER.
«Terremoto»
a New Delhi
Terremoto magnitudo 7,9
scala Richter a Nuova Delhi.
Una simulazione certo, ma
completamente fallita. La
megalopoli indiana è rima-
la petroliera italiana sono stati utilizza-
ti due unità e un velivolo della Guardia
costiera.
L’India però respinge la versione di
Roma. «È stato un episodio grave e de-
plorevole», ha detto il ministro della
Difesa, Arackaparambil Kuryan Anto-
ny. Nuova Delhi ha convocato l’amba-
sciatore italiano, Giacomo Sanfelice di
Monteforte, esprimendogli preoccu-
pazione per l’accaduto e chiedendogli
che il capitano della nave collabori alle
indagini, mentre una fonte anonima
del governo ha dichiarato all’agenzia
di stampa indiana Ians che «non c’è
stato preavviso, come descritto
dall’equipaggio» e che «verrà fatta cau-
sa all’equipaggio italiano e la legge farà
il suo corso».
 18 Venerdì 17 febbraio 2012 ATTUALITÀ
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La conduttrice sotto accusa Nel mirino dei pm

i pronto soccorso di Roma

La Perego indagata per il pieno allo yacht La procura di Roma ha aperto

un’inchiesta sulle presunte
carenze nei pronto soccorso
della Capitale. Il fascicolo,

La Procura di Sanremo le contesta di aver mentito per avere l’esenzione sull’accisa: evasi 60mila euro
::: SALVATORE GARZILLO
QQQ La caccia grossa all’evasore stavol-
ta ha abbattuto una preda pregiata: Paola
Perego. Come anticipato dal Secolo XIX,la
Procura di Sanremo ha accusato la sho-
wgirl di aver violato l’articolo 40 del Testo
unico delle “disposizioni legislative in
materia di imposte sulla produzione e sui
consumi, che punisce la sottrazione
all’accertamento o al pagamento dell’ac-
cisa sugli oli minerali”. In breve, la Perego
avrebbe dichiarato che lo yacht della sua
società era stato noleggiato, usufruendo
in questo modo dell’esenzione sull’acci-
sa relativa ai carburanti e risparmiando
decine di migliaia di euro. I reati contesta-
ti - commessi a Sanremo e in altre località
liguri - si riferiscono a quattordici occa-
sioni tra il 2006 e il 2008, con una spesa in
rifornimento di circa 60mila kg di carbu-
rante. I contabili hanno stabilito che il ri-
sparmio si aggira tra i 50 e i 60 mila euro.
Nei giorni scorsi la Procura ha notifica-
to all’avvocato Andrea Artioli l’avviso di
chiusura delle indagini, ma il difensore
della Perego ha fatto sapere di non essere
riuscito ancora a contattare la conduttri-
ce, sebbene si trovi nella città dei fiori col
marito Lucio Presta, il manager dei vip
(da Morandi alla Ventura, passando per
Paolo Bonolis, Roberto Benigni e Anto-
nella Clerici). Tutta la vicenda ruota at-
torno al “Deco”, uno yacht di lusso utiliz-
zato in diverse vacanze dalla coppia Pe-
rego-Presta. Gli investigatori hanno sco-
perto che la showgirl è legale rappresen-
tante della “Srl La Lupa”, società armatri-
ce dell’imbarcazione con sede a Roma al
numero 2 di piazza Martiri di Belfiore.
Secondo l’accusa, per quattordici volte
al momento del rifornimento la Perego
avrebbe dichiarato falsamente che il
“Deco” era adibito ad attività di noleggio,
anziché di locazione, beneficiando così
dell’esenzione del pagamento dell’acci-
sa. Sottile la differenza tra locazione e no-
leggio. Col primo si intende quel contrat-
to con il quale una delle parti si obbliga a
far godere l’unità da diporto all’altra par-
te (per un dato periodo di tempo), in
cambio di un compenso. Il noleggio pre-
vede, invece, che in cambio di una som-
ma, una delle parti metta l’unità a dispo-
sizione dell’altra parte (sempre per un
periodo di tempo) “da trascorrere a sco-
po ricreativo in zone marine o acque in-
terne di sua scelta, alle condizioni stabili-
te dal contratto”. L’unità rimane tuttavia
nelle disponibilità del noleggiante, equi-
paggio compreso.
Dalle indagini emerge che il primo ri-
fornimento con “sconto”, risalirebbe al
21 aprile 2006, anno in cui i pieni di gaso-
::: LA VICENDA
LA PASSIONE PER GLI YACHT
Quella per gli yacht è una delle
grandi passioni della coppia Pere-
go-Presta. E proprio questa gli ha
procurato l’apertura di un fascicolo
alla Procura di Sanremo. Da ieri, in-
fatti, la nota conduttrice è indagata
per aver evaso l’accisa sulla benzi-
na
LE CONTESTAZIONI
Le contestazioni fatte a Paola Pere-
go riguardano una ventina di pieni
di gasolio per lo yacht “Deco” fatti
tra il 2006 e il 2008. Secondo l’ac-
cusa, per non pagare il carburante,
la conduttrice avrebbe dichiarato
che l’imbarcazione era era a noleg-
gio, anzichè in locazione. La Perego,
insomma, si sarebbe sottratta al pa-
gamento dell’accisa sulla benzina,
risparmiando, secondo l’accusa cir-
ca 60mila euro
FRODE AL FISCO
La conduttrice tv avrebbe fatto gasolio
dichiarando che la barca era stata no-
leggiata invece che presa in locazione,
risparmiando decine di migliaia di euro
lio con l’evasione (presunta) dell’accisa
sarebbero stati di oltre 20mila chili di car-
burante. Cifra che scende a 15mila nel
2007 e aumenta a 22.500 l’anno successi-
vo, che registra l’ultimo episodio il 13 ot-
tobre. Proprio nel 2008, la vacanza a bor-
do del “Deco” attirò gli obiettivi dei foto-
grafi di moltissime riviste di gossip. In
quell’occasione la coppia d’oro della te-
levisione si fece ritrarre a bordo del pan-
filo mentre parlava con i giornalisti di
progetti di vita e d’amore.
Del resto, la loro passione per le barche
di lusso è nota da anni. Nell’agosto 2011
fece notizia il regalo di Presta alla Perego
per le nozze: uno yacht della Jaguar di 50
metri di lunghezza, un bolide superlusso
da 57 tonnellate con due motori da 1800
cavalli, finemente arredato dalla consor-
te. Nel febbraio dello stesso anno Presta,
in quel momento manager di Belen al
61esimo Festival di Sanremo, decise di
alloggiare con la moglie sullo yacht “La
Villa sul Mare”, ormeggiato a Portosole.
Per molti la vera “base”della rassegna era
proprio quella, il centro operativo dove
organizzare le strategie del gruppo Presta
e l’intervento del super ospite Roberto
Benigni. Per qualche tempo “La Villa sul
Mare” - nomen omen - si trasformò an-
che in set per il talk show condotto dalla
Perego “A casa di Paola”, successivamen-
te trasferito al casinò di Sanremo. Per ora
la conduttrice non ha rilasciato dichiara-
zioni in merito. La sua presenza a Sanre-
mo sarebbe soltanto legata al lavoro del
compagno, che solo mercoledì aveva sul
palco ben tre cavalli di razza della sua
scuderia: Gianni Morandi, i Soliti Idioti e
il neoacquisto Elisabetta Canalis.
Fino a qualche tempo fa poteva conta-
re anche su Belen Rodriguez, abbando-
nata per colpa del video hard. «Per anda-
re avanti e avere successo dovrà smettere
con gli eccessi e la sua vita privata messa
in piazza», disse l’agente commentando
la separazione. Chissà cosa avrà pensato
vedendo l’ultima performance della far-
falla inguinale.
contro ignoti e senza ipotesi di
reato, ha preso spunto dalla
pubblicazione, sul Corriere.it,
di foto del pronto soccorso del
San Camillo in cui alcuni pa-
zienti erano medicati a terra. I
carabinieri del Nas hanno
compiuto ispezioni in vari no-
socomi accertando una serie
di disfunzioni che si ripercuo-
tono sull’assistenza ai malati.
Undici ultrà del Napoli
arrestati dalla Digos
La Digos ha arrestato ieri 11
ultrà del Napoli appartenenti
al gruppo denominato «Bron-
ks». Gli indagati sono accusati
di associazione per delinquere
finalizzata alla commissione
di un’indeterminata serie di
reati in occasione di partite di
calcio del campionato italiano
ed europeo. Gli indagati
avrebbero preso parte alle
gravi violenze avvenute il 9
maggio del 2010 in occasione
dell’ incontro disputato al San
Paolo, Napoli - Atalanta.
Sbaglia la manovra
e provoca sette feriti
Tragedia sfiorata in un super-
mercato di Guidonia, in pro-
vincia di Roma. Sette persone
sono rimaste ferite - una delle
quali è stata trasportata in
eliambulanza con una frattu-
ra al bacino - dopo essere state
investite da un’automobile
che ha sfondato le vetrine del
punto vendita. Al volante della
vettura c’era un anziano di 80
anni che ha perso il controllo
del mezzo mentre stava effet-
tuando una manovra vicino
all’ingresso del negozio.
Incendio in un palazzo
il cane salva 13 famiglie
Ha abbaiato a lungo nel cuore
della notte perché nella palaz-
zina dove si trovava si stava
sviluppando un incendio. Ha
svegliato il padrone, che si è
accorto del pericolo e ha dato
l’allarme, evitando il disastro.
Grazie ai guaiti di un cagno-
lino i condomini hanno così
avuto salva la vita. L’eroe che
ha lanciato l’allarme alla pe-
riferia di San Benigno (Tori-
no), si chiama Rocky ed è un
cagnolino di dieci anni.

::: NEW YORK

Venduti i diritti sulla vicenda giudiziaria dio di una sua rivale. E l’onda-

QQQ Amanda Knox incassa 4
milioni di dollari. Dopo una
lotta durissima tra le maggiori
case editrici americane la ra-
gazza di Seattle è riuscita a ot-
tenere questa somma da so-
gno dalla vendita dei diritti
delle sue «memorie dal carce-
re».
Ad aggiudicarsi la gara, la
HarperCollins. Lo scrive il sito
del New York Times, citando
fonti che hanno preso parte al
negoziato. È questo il risultato
di una trattativa durissima.
Giorni fa s’era sparsa la noti-
zia che la ragazza sarebbe riu-
scita a strappare almeno
600mila dollari. Poi, evidente-
mente, il numero dei preten-
denti è salito, così il prezzo fi-
nale ha raggiunto questa cifra
Amanda Knox guadagnerà 4 milioni di dollari per il suo libro
da capogiro. Incassato l’ac-
cordo, ora la giovane accusa-
ta, e poi assolta, dell’uccisione
della sua amica Meredith Ker-
cher è pronta a mettere nero
su bianco le tappe della sua
vicenda giudiziaria. Durante
la sua permanenza in prigio-
ne, Amanda ha tenuto un dia-
rio molto puntuale, che molto
probabilmente sarà il cano-
vaccio del volume. Infatti
buona parte del libro dovreb-
be essere basato sui ricordi
italiani della Knox, affidati
proprio ai diari da lei tenuti
durante gli anni in carcere.
L’omicidio di Meredith Ker-
cher, studentessa inglese in
Italia nell'ambito del progetto
Erasmus presso l'Università di po aver parlato con la Knox.
Perugia, avvenne nella notte «E soprattutto - ha aggiunto -
del 1º novembre 2007. tutto il mondo ha parlato di
Per poter raggiungere l’ac- questa vicenda, ma nessuno
cordo migliore, Amanda mesi ha sentito cos’ha da dire
fa aveva assoldato come Amanda».
agente letterario Robert Bar- Fascino personale a parte, il
nett, un guru nel settore, che dramma di Perugia resta una
in carriera ha già negoziato i vicenda complessa, per alcuni
diritti delle memorie di perso- aspetti inquietante e ancora
naggi del calibro di Barack oggetto di accesi dibattiti da
Obama, Bill Clinton e George parte del pubblico americano
W. Bush, solo per fare qualche che ama sempre prendere po-
nome. «Tutti si innamorano sizione quando si tratta di libri
di lei», ha ammesso un diri- che parlano di criminalità.
gente di una casa editrice do- Se i suoi fan considerano
Amanda vittima di un com-
Amanda Knox plotto, i colpevolisti ritengono
che sia una «femme fatale» re-
sponsabile del brutale omici-
ta di attenzione dei media che
sicuramente accompagnerà
l’uscita del libro porterà con
sé nuove polemiche.
«Penso si tratti di un azzar-
do enorme perch‚ la Knox
non è stata prosciolta in via
chiara e definitiva», ha spiega-
to un editore che ha rifiutato
di partecipare alla sfida per i
diritti. Ben diverso è il parere
della maggior parte degli ad-
detti del settore, che già vedo-
no come un best-seller da mi-
lioni di copie vendute la storia
della ragazza americana che
va a studiare a Perugia, viene
accusata di aver ucciso la
compagna di stanza e rimane
per quattro anni coinvolta
nelle macchinose procedure
del sistema giudiziario italia-
no.
 ATTUALITÀ Venerdì 17 febbraio 2012 19
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NEL MIRINO
Il segretario di Stato cardinal Tarcisio Ber-
tone, durante la cerimonia per l’anniver-
sario dei Patti Lateranensi. Ansa

::: CATERINA MANIACI mo di Bertone, a Roma si occupa

ROMA di affari economici e si è già fatto la
fama di gran lavoratore, tutto d’un
QQQ L’occasione è quella, tradi- pezzo. Certo in questo momento
zionale, della celebrazione dei il segretario di Stato si ritrova cir-
Patti Lateranensi, ma quest’anno condato da un numero crescente
l’incontro, e il successivo ricevi- di avversari e poter contare su una
mento, assumono significati di- cerchia di fedelissimi che godono
versi. Nella sontuosa cornice del di simpatie diventa una necessità.
palazzo Borromeo, sede dell’am- In forte ascesa sarebbe anche
basciata italiana presso la Santa Coccopalmerio, ascrivibile al
Sede, insieme alle più alte cariche
dello Stato italiano e del governo,
Anniversario Patti Lateranensi gruppo dei “milanesi” in Curia,
capitanati dal cardinale Attilio Ni-
arrivano cardinali, vescovi, sacer- cora, presidente dell’Autorità
doti in ordine sparso, a comincia-
re dal vertice delle gerarchie: il car-
dinale Tarcisio Bertone, segretario
di Stato, e il cardinale Angelo Ba-
Il Papa reagisce agli attacchi dell’informazione finanziaria. Il
gruppo in questione è sempre sta-
to decisivo, soprattutto alla luce di
alleanze o contrapposizioni nei

22 cardinali contro corvi e veleni

gnasco, presidente della Confe-
renza episcopale italiana.
Sullo sfondo c’è la “vicenda Ici”,
di cui nessuno, ufficialmente,
vuole parlare, ma ci sono anche i
tanti, troppi veleni, complotti - ve-
ri e presunti - i dossier riservati e le
lettere private che svolazzano fuo-
ri dai sacri palazzi e offuscano
l’immagine della Chiesa. E tutto
questo alla vigilia del quarto con-
cistoro indetto, per domani, da
papa Benedetto XVI per la crea-
zione di nuovi cardinali. In tutto
saranno 22 le nuove porpore.
L’appuntamento sarà però prece-
duto da una riunione straordina-
ria di tutti i cardinali del sacro col-
legio. Tema impegnativo dell’in-
contro la nuova evangelizzazione,
ad introdurlo sarà il neocardinale
e arcivescovo di New York, Timo-
thy Dolan.
Fra le nomine di sabato, invece,
saranno 18 i nuovi cardinali elet-
tori, quelli cioè che entreranno in
Conclave con meno di 80 anni e
quindi con diritto di voto. Durante
Domani il concistoro in un clima teso tra guerre interne e lo
spettro dell’Ici. Sullo sfondo le grandi manovre per il conclave
::: LA SCHEDA
IL CONCISTORO
Domani si celebra il quarto
concistoro indetto da papa Be-
nedetto XVI per la creazione di
nuovi cardinali. In tutto saran-
no 22 le nuove porpore. L’ap-
puntamento sarà però prece-
duto da una riunione straordi-
naria di tutti i cardinali del sa-
cro collegio che si svolge oggi
IL CONCLAVE
Fra le nomine di domani saran-
no 18 i nuovi cardinali elettori,
quelli cioè che entreranno in
Conclave con meno di 80 anni
e quindi con diritto di voto
la cerimonia pubblica di domeni-
ca, il Papa assegnerà ad ogni car-
dinale la famosa berretta rossa.
Fra le diocesi di spicco che riceve-
ranno il privilegio della nomina
cardinalizia, ci sono New York,
Praga, Berlino, Toronto. Un nuo-
vo drappello che potrebbe raffor-
zare la Curia e tentare di dissipare
le nebbie che coprono i sacri pa-
lazzi. Ma che anche in Vaticano
qualcuno interpreta come nuove
“cordate”e nuovi gruppi di potere
alleati o contrapposti.
Nella Curia romana diventano
cardinali, tra gli altri, monsignor
Fernando Filoni (Prefetto della
Congregazione per l’Evangelizza-
zione dei Popoli), più vicino al ca-
ridnale Angelo Sodano; monsi-
gnor Joio Braz de Aviz (prefetto
della Congregazione per gli Istituti
di Vita Consacrata e le Società di
Vita Apostolica); monsignor Giu-
seppe Bertello (presidente del Go-
vernatorato del Vaticano e accre-
ditato come bertoniano); monsi-
gnor Domenico Calcagno (presi-
dente dell’Amministrazione del
Patrimonio della Sede Apostoli-
ca); monsignor Giuseppe Versaldi
(presidente della Prefettura degli
Affari Economici della Santa Se-
de); monsignor Francesco Cocco-
palmerio (presidente del Pontifi-
cio Consiglio per i Testi Legislati-
vi). Ha ricevuto la porpora anche
monsignor Giuseppe Betori (arci-
vescovo di Firenze), presente al ri-
cevimento a palazzo Borromeo,
ancora un po’ scosso per quanto
avvenuto a novembre, quando fu
oggetto di un’aggressione, proba-
bilmente a scopo di estorsione,
dentro il palazzo arcivescovile fio-
rentino e fu gravemente ferito il
suo segretario.
Alcuni di questi nomi si stanno
segnalando proprio in queste dif-
ficili settimane, come succede per
il cardinale Versaldi, proveniente
dalla diocesi di Alessandria, dove è
stato e continua ad essere molto
benvoluto. Accreditato come uo-
momenti salienti del conclave.
Ma ora anche a Milano gli equili-
bri sono cambiati: la linea di gui-
da, ben incarnata dal cardinale
Carlo Maria Martini, e poi conti-
nuata dal cardinale Dionigi Tetta-
manzi, ha probabilmente mutato
direzione, con il cardinale Angelo
Scola, il cui nome, fino a poco
tempo fa, è sempre comarso nella
rosa dei papabili.
Sale, complessivamente, il nu-
mero degli italiani tra i cardinali
eleggibili e questo, a detta di molti
commentatori, potrebbe far in-
fluenzare l’andamento del futuro
conclave.
Una cosa, però, è certa, come
spiega anche il vaticanista Sandro
Magister: fughe di documenti,
complotti, lotte di potere oscura-
no due reali buone notizie per la
Chiesa: il grande sforzo, intrapre-
so per volere di Benedetto XVI, per
fronteggiare lo scandalo degli
abusi sessuali di sacerdoti verso
minori e di trasparenza finanzia-
ria.

Giustizia crudele Denunciata dalle famiglie

Non hanno il riscaldamento in casa La maestra col coltello al nido
Il Tribunale gli toglie i quattro figli L’incubo peggiore di un genitore
::: MICHELA RAVALICO che ci si potrebbe immaginare. Sono semplicemen- ::: SIMONA BERTUZZI
te naif, «fuori dal mondo». Tecnicamente, nel lin-
QQQ Sono disperati. Sono due genitori cui il tribu- guaggio degli psicologi, hanno una deficienza emo- QQQ C’era una volta un asilo nido di Firenze. Le seg-
nale dei minori di Milano ha tolto i figli. E per questo tiva. Dunque i figli non erano maltrattati, ma certa- gioline minuscole sistemate attorno al tavolino dei
si sono incatenati davanti all’Aler, l’azienda milanese mente abbandonati a loro stessi. Niente scuola, sette nani, i conigli rosa disegnati alle pareti, gli arma-
delle case popolari. Perché, dicono loro, «se avessi- niente cure, nessuna regola. dietti che sanno di sapone con le foto dei piccoli ap-
mo una casa più dignitosa e il riscaldamento, i nostri Loro, però, i loro figli li rivogliono. E accusano le piccicate sopra. In un angolo i bimbetti di due anni, i
4 ragazzi potrebbero stare con noi». istituzioni di non fare abbastanza per aiutarli. «Vivia- gridolini, i pasticci, le parole arrampicate. Nell’altro
E’ dal 2007 che la famiglia Rotta è divisa. Il padre, mo in una casa popolare considerata non idonea, la maestra, ben vestita, ben curata, l’occhialino cala-
Girolamo Fabrizio e la ma- con alcuni locali abusivi e, to sul naso. Il sogno di ogni bimbo, la garanzia di ogni
dre, Maria Dolores, vivono a per motivi che non dipendo- mamma. Finché l’incanto si rompe. E la maestra co-
Cernusco sul Naviglio, un no da noi, senza metano da mincia a brandire un coltellaccio da cucina: «State
paesino a nordest di Milano. un anno e mezzo". Proprio la zitti bambini che vi picchio... Non fate cadere i bic-
Lui fa l’operaio quando capi- mancanza di riscaldamento, chieri che vi faccio leccare il pavimento... Tanto lo sa-
ta, lei è disoccupata. I figli, di dovuta al mancato paga- pete che siete cretini. Tanto lo sapete che camminate
7, 9, 12 e 14 anni, abitano a mento dell’allacciamento sul filo del rasoio».
Vercelli, in Piemonte, in una dal contatore alla casa in se- C’era una volta un asilo nido di Firenze. E una
casa famiglia. Non è la prima guito ad alcuni lavori fatti da maestra apparentemente perfetta che all’improvvi-
volta che in questi 5 anni di Aler, sarebbe secondo Maria so è diventata la strega cattiva. Oggi su quella mae-
separazione hanno protesta- Dolores e Girolamo Fabrizio stra gravano le denunce di diverse famiglie e l’accusa
to pubblicamente, ma ieri la causa dell’allontanamento di maltrattamenti e di sequestro di persona. Il gip di
davanti all’Aler in viale Ro- dai figli. "Non ci sono proble- Firenze dovrà decidere se rinviarla a giudizio. E un
magna sono rimasti incate- I coniugi Rotta incatenati mi di alcol, droga e maltratta- processo - se processo ci sarà - dovrà stabilire se
nati per tre ore. Fino a quan- menti - assicura Maria Dolo- quello che vi abbiamo descritto era niente più di
do sono intervenute le forze res - abbiamo già fatto espo- un’orribile accusa o la nuda e terrificante realtà.
dell’ordine e li hanno convinti a togliersi dalla strada. sti al sindaco e all’assessore di Cernusco, abbiamo Fin qui la cronaca. Dietro la cronaca però inizia
Il cartello con la scritta «vogliamo giustizia», e le facce tutti i documenti». Un appello accorato che rischia di l’incubo di ogni genitore. Come fai a sapere? Come
stralunate e stanche, però, potrebbero non bastare a cadere nel vuoto. Le istituzioni giurano di aver fatto il fai a fidarti? Cominci a star male che hai ancora il fi-
far restituire i figli. Perché la legge parla chiaro: se un possibile. E’ stato chiesto loro di seguire un percorso glio nella pancia, ti dicono “goditi la maternità”, in
genitore non è considerato idoneo, capace di assol- di recupero con uno psicologo, ma lo hanno abban- realtà ti metti a selezionare baby sitter appena esci
vere quel ruolo di guida e esempio e accudimento donato. Hanno querelato l’assistente sociale che li dalla sala parto: questa si trucca troppo, questa è
che le norme prevedono, i minori vengono tolti e dati ha presi in carico, e in questi anni hanno cambiato troppo magra, questa è troppo bacchettona. Origli le
in affido. Ed è proprio questa la situazione che vivo- numerosi avvocati. Almeno due ci dicono che non telefonate, spii dal buco della serratura, mastichi di
no questi due disperati dei tempi moderni: non sono sono cattivi, né sembrano squilibrati. Paiono solo telecamere e microspie come fossero pane e panno-
né cattivi, né violenti, né brutali. Non corrispondono molto arrabbiati, perché hanno perso i loro figli. Ma, lini. Convinci la tua vecchia portinaia a fare la spola
in alcun modo allo stereotipo del genitore crudele confessano, sono «indifendibili». dal suo gabbiotto alla tua porta per sentire se tua fi-
glia sta bene. Sei ossessiva, ossessionante e ossessio-
nata ma non ne puoi fare a meno. Come fai a lasciare
il bene più grande a un’estranea? Il dramma è che
quando finalmente trovi la baby sitter giusta e ti fidi e
ti rilassi, sei già alla soglia successiva: il nido da sce-
gliere. E lì ricomincia la trafila. Sopralluoghi che
neanche fossi il tecnico della protezione civile, visite
capillari alle scuole. Sei una madre serena, o almeno
ti sembra, ma ti senti un cane da caccia. Odori i respi-
ri, annusi i vestiti delle poverette: se puzzano sono
sciatte, se profumano sono veline. Le guardi negli
occhi cercando un battito di ciglia sospetto, soppesi
le parole cercando un “buonasera” fasullo. C’è sem-
pre qualcosa che non torna, un ricciolo fuoriposto,
un maglione sgualcito. Ma il lavoro ti mette alle stret-
te, o rinunci alla tua vita e ti chiudi in casa o ti fidi. Al-
lora scegli la scuola migliore e decidi che il metro di
giudizio sarà la tua bimba. Se torna serena bene, se
non vuole andarci significa che qualcosa non va.
Non pensi mai che dietro l’angolo possa esserci l’im-
previsto. Invece l’agguato si materializza una sera a
cena nella faccina rosea della tua bimba che ti guar-
da corrucciata: «Tu sei la mamma buona, la mamma
brutta, della casetta di legno, è andata via». Chi dia-
volo è la mamma della casetta di legno? Ho passato
un mese a cercare in ogni angolo della casa, in ogni
libro, in ogni dvd, una traccia, un segno, un’impron-
ta di questa mamma cattiva. Ho censurato fiabe che
hanno visto milioni di bambini, ho buttato nel cesti-
no racconti innocenti. Sono andata dalle maestre, le
ho interrogate e scrutate, poi ho guardato con odio le
altre mamme casomai il pericolo venisse da fuori.
Ho chiesto e richiesto. Ma non ho trovato nulla. La
mia bimba non ha più parlato della mamma cattiva e
anch’io lo confesso me ne ero quasi scordata. Ma ap-
pena ho letto di Firenze è ritornata la paura.
 Borsa Milano-FTSE Mib Borsa Londra-FTSE 100 Borsa Parigi-CAC 40 Petrolio - al barile Euro/Dollaro
3.393,25 119,71 $
Gli indici -0,87% -0,12% -0,84%
16.369,66 5.885,38 +0,09% +1,00% 1,2982

Riparte la rete del Nord

I privati sfidano Fs sui treni del mare

Pronta l’offerta di «Strade ferrate alta Italia», la cordata italo-austriaca che ha rilevato per 4,5 milioni
la fallita Arenaways. Da aprile via alla Torino-Milano, poi i collegamenti per Liguria, Adriatico e Sud
::: MASSIMO DE ANGELIS
QQQ Marzo sarà un mese decisivo per il
comparto ferroviario italiano. Italo, il treno
ad alta velocità di ultima generazione di
NTV è giunto pochi giorni fa nella Stazione
Centrale di Napoli, in attesa di prendere
servizio entro l’inizio della primavera. La
società di trasporti, concorrente a Trenita-
lia, creata dagli imprenditori Luca Cordero
di Montezemolo, Diego Della Valle, Gianni
Punzo e Giuseppe Sciarrone, raggiungerà
inizialmente nove città italiane - Torino,
Milano, Venezia, Padova, Bologna, Firen-
ze, Roma, Napoli e Salerno - e un totale di
dodici stazioni. Una volta completata la
consegna dei 25 convogli Alstom saranno
effettuati ogni giorno 51 viaggi per un tota-
le di 12,3 milioni di chilometri all’anno. In
particolare 41 percorsi saranno sulla tratta
Torino Salerno e 10 sulla Venezia Roma
Napoli.
Ma la grande novità è la ripartenza, do-
po mille difficoltà e problemi burocratici,
di Arenaways. L’azienda ferroviaria priva-
ta, fondata nel 2006 da Giuseppe Arena e
fallita nel luglio 2010, torna di nuovo sui bi-
nari. Nello scorso dicembre la compagnia
è stata riacquistata per la cifra di 4,5 milioni
di euro dalla società “Strade ferrate alta
Italia”. Tra i nuovi azionisti la maggioranza
delle quote appartiene alla valdostana Ca-
pe s.r.l. di Ezio Colliard, il 20% compete
all’austriaca Railway B.W., il 10% all’Am-
brogio Trasporti S.p.a., che si occupa di lo-
gistica merci, mentre lo stesso Giuseppe
Arena rimane con una percentuale mino-
ritaria. Per primi a ripartire i collegamenti
internazionali. Il 15 marzo verranno riatti-
vati i convogli diretti in Germania, con le
tratte che uniscono Amburgo e Dusseldorf
con Alessandria e Trieste. Si rimetteranno
in moto anche le corse notturne verso
l’Olanda e sarà inaugurato il nuovo per-
corso europeo che unirà il Piemonte a Ber-
lino.
Nel mese di aprile toccherà agli Intercity
Torino Milano, la cui tratta fu ostacolata
dall’ufficio per la regolazione dei servizi
ferroviari del Ministero delle Infrastrutture
e Trasporti, considerato che l’esistenza di
stazioni intermedie tra i due capoluoghi
avrebbe danneggiato Trenitalia. Sulla spi-
nosa questione delle fermate durante il
tragitto è attesa a breve la sentenza del TAR
del Lazio, mentre anche l’Antitrust ha
aperto una istruttoria in merito. Solo a quel
punto si capirà l’esatto itinerario Arena-
ways. Altra novità sono i treni notte a lunga
percorrenza, che prenderanno il via il 9
giugno. L’Italia sarà attraversata da Nord a
Volkswagen leader
LE QUOTE
La maggioranza appartiene alla valdo-
stana Cape s.r.l. di Ezio Colliard
Sud, con due convogli in partenza da Mila-
no, con fermate Torino e Alessandria, per
poi dividersi. Una linea andrà verso il Tir-
reno (da Genova a Villa San Giovanni),
mentre l’altra si dirigerà sull’Adriatico (da
Piacenza Bologna fino Bari e Lecce).
A differenza degli altri operatori è previ-
sta una sola classe, senza distinzio-
ni, perché nella filosofia azien-
dale i clienti meritano tutti il
medesimo trattamento. So-
lo nei collegamenti nottur-
ni esisteranno apposite ca-
bine dotate di servizi igieni-
ci, mentre chi preferisce la
poltrona troverà condizioni
simili alla business class di voli
intercontinentali. Le tariffe asso- Giuseppe Giordo
lutamente competitive.
Per finire una nota positiva ri-
volta ai dipendenti Arenaways, che dalla
cassa integrazione, verranno reintegrati
nelle precedenti mansioni a partire dai
prossimi giorni.
Gara da un miliardo di dollari
Caccia tricolore in Israele
Alenia batte i coreani
QQQ Saranno made in Italy gli aerei addestratori per l’aviazione
israeliana. Alenia Aermacchi (controllata Finmeccanica) ha vinto la
commessa per fornire gli aviogetti M-346 che rimpiazzeranno la vec-
chia flotta degli Skyhawk americani. Un accordo che vale circa 1
miliardo di dollari e per il quale l’Italia ha prevalso sulla Co-
rea del Sud. I militari di Tel Aviv, dopo mesi di test, alla fine
hanno fatto prevalere gli italiani per la sostituzione d’una
trentina dei vecchi A-4 made in Usa, in servizio fin dal
1968. Si tratta della prima volta in quarant’anni che le
forze armate israeliane puntano su un aereo non ame-
ricano. Offrendo all’industria aerospaziale italiana un
mercato dalle grandi potenzialità. Gli M-346 italiani non
serviranno a combattere in prima linea. Israele li
compra per affidarli alla Marina e addestrare i ca-
detti dello Squadrone 102, le «Tigri volanti». Per
l’M-346 si tratta di un altro successo dopo i con-
tratti per la fornitura di 48 esemplari agli Emirati Arabi Uniti e i 12 or-
dinati da Singapore. La commessa, ha detto l’ad Giuseppe Giordo,
«conferma l’eccellenza del prodotto e rappresenta il risultato della
collaborazione sinergica tra l’industria e le istituzioni italiane».
Mercato auto fermo
La quota Fiat nell’Ue
congelata al 6,9%
QQQ Parte male il 2012 per Fiat in Europa. A gen-
naio, secondo i dati resi noti dall’Acea, le vendite
del Lingotto nell’Europa a 27 sono scese del 16,2%
a 67.980 unità. A gennaio Fiat-Chrysler ha imma-
tricolato infatti per una quota del 6,9%. Quanto ai
singoli marchi, Fiat cede il 18,7% a 47.893 unità,
Lancia/Chrysler è in controtendenza con un +8%
a 8.900 unità, Alfa Romeo perde il 27,2% a 8.603
unità; balzo invece per Jeep che sale del 53,8% a
2.101 unità. Tra i grandi Paesi si segnalano i cali di
Francia (-20,7%) e Italia (-16,9%) mentre la Spa-
gna ha registrato una crescita del 2,5%. La Germa-
nia ha evidenziato un calo dello 0,4% e la Gran
Bretagna è rimasta stabile. La contrazione mag-
giore in Portogallo (47,4%) mentre galoppa la Ro-
mania (+86,4%).
Diversa l’interpretazione deidati elaborata dal
Lingotto che - in una nota - sottolinea l’inversione
di tendenza. Il trend degli ultimi mesi «è sostan-
zialmente in crescita. Infatti la quota era stata il
5,8% ad agosto, il 6,5% a settembre, il 6,6 a otto-
bre, al 6,3% a novembre e il 6,2% a dicembre. Va
segnalato», prosegue la Fiat, «il buon risultato ot-
tenuto da Fiat-Chrysler in Germania dove i volu-
mi di vendita aumentano a gennaio del 4,2% e la
quota (3,1%) cresce». In crescita anche le vendite
nel Regno Unito: le immatricolazioni a gennaio
sono oltre 3.800, il 13,3 per cento in più rispetto al-
lo stesso mese dell’anno scorso e il 17,9 per cento
in più rispetto a dicembre 2011. La quota è del 3
per cento, 0,4 punti percentuali in più nel con-
fronto con lo scorso gennaio e 0,3 punti percen-
tuali in più rispetto a dicembre 2011.
In Europa Volkswagen resta al primo posto
con una quota del 23,9%, poi Psa (12,5%), Renault
(8,3%) e Ford (8,3%), Gm 7,4%.
Piazza Affari inizialmente accoglie male i dati
sulle immatricolazioni. Prima flette in negativo il
titolo, poi recupera almeno parzialmente. E così
le contrattazioni chiudono con Fiat Industrial a
7,835 (+1,62%), stabile Exor a 18,62, mentre Fiat
cede l’1,31% a 4,512 euro. Sempre ieri il gruppo
guidato da Sergio Marchionne ha annunciato
l’intenzione di procedere ad una emissione ob-
bligazionaria denominata in franchi svizzeri. Il
prestito «avrà caratteristiche benchmark per il
mercato elvetico, e sarà emesso da Fiat Finance
and Trade Ltd nell’ambito del programma di
“global medium term note” e avrà la garanzia
della casa madre.
AN. C.

Angelo Pasi e Antonio Fogli -

1944/1945 a Nord di Ravenna
Le vicende che questo libro rievoca sono le ferite del
conflitto, comuni a tutto il Paese, ma anche quelle
prodotte dai delitti che con il conflitto non avevano niente
a che fare, commessi in nome della Resistenza, e a lungo
taciuti. Una convivenza civile ha precise regole morali,
prima fra queste è il dovere della verità. Quando tutti
avremo riconosciuto il valore fondante, anche amaro, di
tutte le verità, allora saremo finalmente liberi.
Tel. 02.58.31.28.11
www.grecoegrecoeditori.it
IL FUTURO DI IMPREGILO
Atlantia e il gruppo Gavio verso un accordo su Igli
Atlantia e il gruppo Gavio sono al passo finale
per un complesso accordo che porterà la prima
a cedere al secondo la propria quota in Igli, azio-
nista di riferimento di Impregilo, e l’autostrada
Torino-Savona in cambio della metà della quota
di Gavio nell’autostrada cilena Autopista do Pa-
cifico. Sulla seconda metà si sta poi definendo
Pagg. 268 un accordo per una futura cessione ad Atlantia.
€ 13,00
Gavio diventa così unico proprietario del 29,9%
di Impregilo, a sua volta oggetto di insistenti at-
tenzioni del gruppo Salini. Lo scrive l’agenzia
Reuters sul suo sito web, citando fonti vicine
all’operazione. Per entrambi i soggetti, l’accor-
do delinea «un vantaggio non trascurabile in
questi tempi di liquidità non facile: l’accordo sta
per chiudersi con un conguaglio finanziario mi-
nimo o nullo», secondo una delle fonti interpel-
late dall’agenzia.
 Venerdì 17 febbraio 2012 21
@ commenta su www.liberoquotidiano.it

Agricoltura, 300 milioni i danni dal gelo
QQQ Il bilancio dei danni degli ultimi quindici
giorni di maltempo è, per l’agricoltura italiana, di
300 milioni di euro con le regioni Lazio, Abruzzo,
Marche e Sardegna che hanno dovuto pagare il
conto maggiore. Questi i dati resi noti dal presi-
dente Coldiretti, Sergio Marini. «Di fronte ad una
emergenza di tale entità - sottolinea Marini - è ne-
cessario attivare tutti gli strumenti disponibili e
verificare se ci sono le condizioni per un interven-
to straordinario del fondo di solidarietà dell’Unio-
ne europea». Il gelo, rende noto Coldiretti, ha di-
strutto le coltivazioni di verdure, causato crolli di
edifici e stalle, aumenti dei costi di riscaldamento
e moria degli animali. Il Lazio, con 35 milioni di
danni, è la regione più colpita dalla neve; simile la
situazione dell’Abruzzo, con 32 milioni di danni.
Ance: sblocco dei pagamenti o fallimenti
QQQ Per il settore delle costruzioni è default. Il
comitato di presidenza dell’Ance ha tracciato un
quadro allarmante del comparto. E così il presi-
dente Paolo Buzzetti, si appella al presidente del
Consiglio, Mario Monti affinché si attivi imme-
diatamente, coinvolgendo Ance, Banca d’Italia e
Abi per mettere in campo misure capaci di ridare
liquidità alle imprese di costruzione ridotte or-
mai allo stremo. Tra i più urgenti interventi lo
sblocco dei pagamenti e la revisione del patto di
stabilità. Dall’inizio della crisi a oggi solo nell’edi-
lizia si sono persi circa 400 mila posti di lavoro e
migliaia sono le imprese che stanno chiudendo i
battenti. Sempre ieri l’Ance ha annunciato che
appoggerà nella corsa al vertice di Confindustria
Giorgio Squinzi della Mapei.

Il titolo di Piazza Affari reagisce

Anche Axa su Fonsai

«L’Italia ci interessa»
L’ad Henri De Castries non smentisce le voci sulla compagnia di Ligresti
Coop in difficoltà: rinviata l’assemblea di Finsoe per l’aumento di capitale
::: NINO SUNSERI
QQQ Sembrano proprio forti le tenta-
zioni di Axa su Fonsai. La conferma di
interesse per il mercato italiano ha re-
stituito vivacità alle quotazioni della
compagnia di Ligresti in mattinata
piuttosto scolorite. Henri De Castries,
amministratore delegato di Axa ha ne-
gato ogni tentazione su Mps nonostan-
te l’alleanza in bancassurance («Siamo
assicuratori non banchieri»). Non si è
speso ufficialmente per Fonsai («Non
commentiamo le voci di mercato»).
Tuttavia ha confermato il forte interes-
se per l’Italia dove, anche in un anno
difficile come il 2001, il gruppo è riusci-
to a far crescere i premi (7% nel ramo vi-
ta e 6% nel danni) con utili arrivati a 181
milioni. «L’Italia ci interessa molto» ha
confermato De Castries e per crescere
«non escludiamo nulla». È bastata que-
sta frase rimpallata da Parigi dov’era in
corso la conferenza stampa sul bilan-
cio, per dare aria alle quotazioni di Fon-
sai. Il titolo in discesa del 5% si è girato
guadagnando il 2%. Alla fine è tornato
in parità.
Invece Mps ha proseguito la sua cor-
sa. Ha guadagnato il 3,4% spinto dalle
novità su azionisti e governance: alla
presidenza, al posto di Mussari, do-
vrebbe arrivare Franco Bassanini che a
Siena può contare su un vasto consen-
ANNUNCIO DI PASSERA
Niente matrimonio Terna-Snam
La fusione tra Terna e Snam Rete Gas
«non è mai stata presa in considera-
zione». Corrado Passera, ministro
dello Sviluppo Economico, nega
l’ipotesi di unire la la società che ge-
stisce la rete elettrica con quella del
gas. L’idea nasceva come allegato al
Henry De Castries (Oly) decreto sulle liberalizzazioni.
In ogni caso il matrimonio non sa-
so. Ma gli occhi della Borsa restano at-
taccati a Fonsai. Del possibile interesse
di Axa si parla fin dal primo momento.
Ieri si è saputo che, volendo, non avreb-
be alcuna difficoltà: il bilancio 2011 si è
chiuso con un utile di 4,3 miliardi in
crescita del 49%. Insomma De Castries,
se volesse, potrebbe fare un solo boc-
cone dell’impero di Ligresti.
rebbe piaciuto agli esponenti della
vecchia maggioranza. Stefano Saglia
(Pdl) e Gianni Fava hanno subito an-
nunciato il veto. La separazione tra
Eni e Snam seguirà altre strade. Il
«Financial Times» ipotizza un incas-
so per il cane a sei zampe di 7 miliardi
cui aggiungere il trasferimento di de-
biti per 11 miliardi.
Il problema, quindi, smette di essere
finanziario per diventare squisitamen-
te politico. Un intervento a gamba tesa
provocherebbe molti risentimenti nel-
la finanza italiana. Non apprezzerebbe
Mediobanca che ha costruito l’opera-
zione con Unipol. Non gradirebbero le
Generali perché si troverebbe un con-
corrente fortissimo in casa. Sicura-
mente delusa Unipol che si vedrebbe
sfuggire l’ultima occasione per cresce-
re di dimensioni in maniera significati-
va. Solo in due sarebbero molto con-
tenti dell’intervento di Axa: Ligresti
perché spera di vedere un po’ di soldi
(sogno negato da Unipol) e soprattutto
per la sconfitta di Mediobanca. E poi
Finsoe. La holding di controllo di Uni-
pol dovrebbe sborsare almeno 500 mi-
lioni per finanziare l’operazione Fon-
sai. Non tutte le coop hanno la disponi-
bilità. Non a caso l’assemblea di Finsoe
che doveva decidere è stata rinviata. Fi-
no a quando non si chiarisce il quadro
inutile imbracciare il portafoglio.
 22 Venerdì 17 febbraio 2012

Mercato Azionario
AZIONI PREZZO VAR% PREZZO MINIMO MASSIMO VAR% PR.UF. DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE AZIONI PREZZO VAR% PREZZO MINIMO MASSIMO VAR% PR.UF. DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE AZIONI PREZZO VAR% PREZZO MINIMO MASSIMO VAR% PR.UF. DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE
RIF. EURO SU PR. RIF. UFF. EURO 2010/2011 2010/2011 DAL 30/12/10 DATA (MLN/EURO) RIF. EURO SU PR. RIF. UFF. EURO 2010/2011 2010/2011 DAL 30/12/10 DATA (MLN/EURO) RIF. EURO SU PR. RIF. UFF. EURO 2010/2011 2010/2011 DAL 30/12/10 DATA (MLN/EURO)

A EDISON RSP 0,806 0,62 0,8145 0,78 0,829 -0,12 12/04/10 89,1 O
ACEA 5,055 -0,88 4,9905 4,288 5,26 3,42 19/12/11 1.076,5 EEMS 0,733 -1,61 0,7382 0,5585 0,8 17,47 32 OLIDATA 0,3081 -1,12 0,3108 0,2722 0,335 6,61 10/05/04 10,5
ACEGAS-APS 3,442 -2,55 3,4646 3,294 3,75 5 11/07/11 189,2 EI TOWERS 18,3 -1,61 17,8647 15,46 19,64 -2,66 517,2 P
ACOTEL GROUP 35,8 10,87 34,0305 17 35,8 83,59 26/05/03 149,3 EL EN 11,75 -1,26 11,5581 9,93 12 17,5 23/05/11 56,7 PANARIAGROUP 1,11 -1,51 1,108 0,933 1,178 13,73 11/05/09 50,3
ACQUE POTABILI 0,7705 0,13 0,7511 0,64 0,8 7,76 02/05/06 27,7 ELICA 0,96 -3,52 0,9736 0,691 1,02 23,63 23/05/11 60,8
ACSM 0,7115 0,92 0,7017 0,619 0,7115 9,38 04/07/11 54,5 EMAK 0,59 -3,2 0,591 0,49 0,64 20,16 06/06/11 96,7 PARMALAT 1,699 -1,11 1,6919 1,332 1,718 27,74 18/04/11 2.982,5
AEDES 0,101 7,56 0,0948 0,0554 0,101 65,3 07/05/07 73,7 ENEL 3,078 -5,41 3,093 3,042 3,308 -2,1 21/11/11 28.943,5 PARMALAT 2015 W 0,695 -1,42 0,6874 0,3271 0,705 105,62 18/04/11 2.982,5
AEDES 09-2014 W 0,0144 2,86 0,0142 0,0065 0,0144 61,8 07/05/07 73,7 ENEL GREEN POWER 1,483 -1,53 1,4851 1,483 1,657 -8,12 23/05/11 7.415 PHILIPS 15,49 - 15,49 14,31 16,49 -4,44 04/04/11 15.062,7
AEFFE 0,671 -1,03 0,6609 0,568 0,699 14,21 18/05/09 72 ENERVIT 1,932 - 1,94 1,82 1,98 1,68 23/05/11 34,4 PIAGGIO 1,936 -2,47 1,9415 1,77 2,12 6,49 16/05/11 719,8
AEGON 3,664 -3,48 3,664 3,074 3,932 16,91 25/04/08 578,3 ENGINEERING 22,8 0,35 22,6511 22,11 23 2,84 13/06/11 285 PIERREL 1,156 -2,36 1,174 0,6985 1,43 28,44 19
AEROPORTO DI FIRENZE 9,13 0,33 9,13 8,45 10 -8,61 09/05/11 82,5 ENI 17,27 -0,23 17,1987 16,2 17,38 7,87 19/09/11 69.172,5 PIERREL 08-12 W 0,061 - 0,0523 0,036 0,085 7,02 19
AGEAS 1,689 -0,94 1,6703 1,201 1,73 41,1 02/05/08 3.972 E.ON 16,22 -0,06 16,0174 15,79 17,55 0,68 07/05/09 32.456,2 PININFARINA 3,36 -5,35 3,449 3,036 3,55 5 23/05/05 101,4
AHOLD KON 10,98 3,2 10,875 9,65 10,98 13,78 26/04/11 1.308,7 ERG 8,095 -2,82 8,1268 8,095 8,81 -7,8 23/05/11 1.216,8 PIQUADRO 1,545 -2,59 1,5543 1,226 1,75 0,19 25/07/11 77,3
AICON 0,122 - 0,122 0,122 0,122 - 13,3 ERGYCAPIT 16 W 0,097 - 0,0988 0,0602 0,117 2,11 23/05/11 1.216,8
ALCATEL-LUCENT 1,775 0,51 1,7552 1,228 1,775 46,69 04/06/07 4.113,6 ERGYCAPITAL 0,267 -4,2 0,2688 0,1875 0,3 -1,62 25,3 PIRELLI E C. 7,675 0,52 7,6215 6,59 7,675 17,99 23/05/11 3.651,3
ALERION 4,144 -0,53 4,1211 3,858 4,29 0,34 18/04/11 182,4 ESPRESSO 1,085 -0,18 1,0799 0,977 1,142 -0,37 23/05/11 445,1 PIRELLI E C. RSP 5,01 -1,57 4,9969 4,362 5,09 13,35 23/05/11 61,4
ALLIANZ 87,65 -0,74 86,9141 72,3 89,35 19,41 05/05/11 39.784,3 ESPRINET 3,99 -1,24 3,945 2,708 4,402 52,41 02/05/11 209,1 POLIGRAFICA S.FAUSTINO 4,84 -2,22 4,8288 4 4,998 21,18 08/05/00 5,8
AMBROMOBIL 14 W - - - - - - 05/05/11 39.784,3 EUROTECH 1,375 -2,2 1,3716 1,167 1,463 4,96 48,8 POLIGRAFICI EDITORIALE 0,3294 2,94 0,3297 0,28 0,3294 7,89 21/05/07 43,5
AMPLIFON 3,504 -1,96 3,5046 3,096 3,604 7,09 09/05/11 777,2 EXOR 18,75 0,54 18,5489 15,27 18,85 20,58 23/05/11 3.004,9 POLTRONA FRAU 0,97 0,83 0,9559 0,855 0,97 10,67 26/05/08 136,1
ANSALDO STS 7,265 0,62 7,2318 7,145 7,65 -1,22 23/05/11 1.017,1 EXOR PRV 16,27 0,06 16,2185 14,14 16,68 15,72 23/05/11 1.249,6 PPR 126,1 - 126,1 111,9 126,1 11,99 21/05/10 15.958,6
ANTICHI PELLETTIERI 0,2131 6,28 0,2168 0,149 0,23 5,34 26/05/08 9,7 EXOR RSP 15,02 -1,12 15,0474 13,15 15,57 16,34 23/05/11 137,7 PRAMAC 0,7775 0,19 0,7887 0,714 0,87 -4,37 30/06/08 23,7
APULIA PRONTOP 0,2999 -0,03 0,2999 0,2952 0,3 1,39 27/04/09 70,8 EXPRIVIA 0,735 -0,14 0,73 0,641 0,748 11,2 02/05/11 38,1 PRELIOS 0,1087 -3,38 0,1082 0,0705 0,1218 31,92 21/04/08 91,4
APULIA PRONTOPRESTITO OPA 0,3 - 0,3 0,3 0,3 - 13,4 F PREMAFIN 0,275 -2,14 0,2738 0,2 0,339 96,43 26/05/08 112,8
ARENA 0,0049 -2 0,0049 0,0048 0,0059 -12,5 24/07/00 8,6 FALCK RENEWABLES 0,78 -2,26 0,7786 0,721 0,8715 -8,18 23/05/11 227,3
ARKIMEDICA 0,1003 0,1 0,1023 0,079 0,106 22,32 8,7 FIAT 4,538 -0,74 4,4761 3,71 4,842 27,83 18/04/11 4.958,6 PREMUDA 0,508 1,8 0,5003 0,4675 0,57 -9,37 20/06/11 95,4
ASCOPIAVE 1,467 -0,2 1,4613 1,365 1,47 8,59 09/05/11 343,9 FIAT INDUSTRIAL 7,855 1,88 7,7105 6,8 8,135 18,57 23/04/12 8.580,2 PRIMA IND 2013 W 1,701 -5,5 1,705 0,84 2,07 77,19 20/06/11 95,4
ASTALDI 5,84 1,3 5,8138 4,876 5,905 17,98 02/05/11 574,8 FIAT INDUSTRIAL PRV 5,485 2,14 5,3773 4,672 5,69 20,02 23/04/12 566,6 PRIMA INDUSTRIE 8,15 -2,28 8,1442 6,735 8,34 22,56 26/05/08 70,4
ATLANTIA 12,26 -0,97 12,2433 11,53 12,91 -0,89 21/11/11 7.727,6 FIAT INDUSTRIAL RSP 5,71 0,62 5,5985 4,87 5,875 20,67 23/04/12 456,3 PRYSMIAN 12,98 1,56 12,9396 9,77 12,98 35,28 18/04/11 2.782,8
AUTOGRILL 7,98 -1,36 7,9748 7,465 8,525 5,84 23/05/11 2.030,1 FIAT P 3,998 -1,72 3,9691 3,23 4,28 30,14 23/04/12 413 R
AUTOS MERIDIONALI 17,88 -0,06 17,5202 15,39 18,45 8,17 18/04/11 78,2 FIAT RSP 4,296 -0,83 4,233 3,39 4,526 32,02 23/02/12 343,3 R GINORI 2013 W 0,009 13,92 0,0086 0,005 0,009 80 18/04/11 2.782,8
AUTOSTR TO-MI 7,325 -1,81 7,342 6,805 7,78 -2,14 14/11/11 644,6 FIDIA 2,96 - 2,9868 2,58 3,08 6,09 20/05/02 15,2
AXA 12 -1,07 11,8374 9,58 12,77 18,81 29/04/11 25.069,9 RATTI 1,824 -0,87 1,8524 1,603 1,889 10,48 18/05/98 49,9
AZIMUT 6,98 0,87 6,9172 5,5 6,98 12,67 23/05/11 999,9 FIERA MILANO 3,898 -0,81 3,913 3,426 3,93 9,25 04/05/09 164,3 RCF GROUP 0,6185 -3,36 0,6185 0,58 0,6695 -4,4 09/05/11 19,8
A2A 0,768 -1,92 0,7681 0,6935 0,793 5,71 21/11/11 2.406,1 FINMECCANICA 3,486 2,35 3,4015 2,76 3,612 21,97 23/05/11 2.015,4 RCS MEDIAGROUP 0,68 -1,73 0,6803 0,6785 0,75 0,59 19/05/08 498,2
FIRST CAPITAL 2013 W - - - - - - 23/05/11 2.015,4 15,2
B FNM 0,309 -0,29 0,3052 0,27 0,3234 6,55 76,8 RCS MEDIAGROUP RSP 0,519 1,96 0,5003 0,446 0,5595 5,92
B CARIGE 1,441 1,41 1,4305 1,412 1,56 -2,64 23/05/11 2.576,3 FONDIARIA SAI 1,735 -0,34 1,7191 0,5885 1,741 179,84 24/05/10 636,8 RDB 0,3595 -1,21 0,3638 0,29 0,4229 -19,63 12/05/08 16,5
B CARIGE RSP 1,985 1,59 1,985 1,9 1,99 2,32 23/05/11 346 FONDIARIA SAI RSP 0,589 -3,44 0,5933 0,3595 0,6105 72,52 24/05/10 75,2 RECORDATI 5,91 -1,25 5,934 5,59 6,125 5,82 21/11/11 1.235,9
B DESIO BRIA RSP 2,908 5,21 2,869 2,4 2,908 24,27 02/05/11 38,4 FRANCE TELECOM SA 11,25 -0,18 11,1968 11,2 12,26 -5,22 10/06/11 29.411,4 RENAULT 38 -0,13 37,6689 28,94 38,05 29,69 11/05/11 10.827,6
B DESIO E BRIANZA 3,166 -1,68 3,1896 2,76 3,22 6,6 02/05/11 370,4 FULLSIX 1,897 -0,16 1,8815 1,89 2,228 -14,09 21,2 RENO DE MEDICI 0,1467 -1,34 0,1473 0,1283 0,153 4,04 13/05/02 55,4
B IFIS 4,588 -1,33 4,5335 3,678 4,7 14,7 09/05/11 246,9 G REPLY 16,99 -0,64 16,9653 15,89 17,53 5,99 30/05/11 156,7
B INTERMOBILIARE 2,9 -0,34 2,8965 2,65 2,91 3,94 05/05/08 453 GABETTI 0,1 19,19 0,0949 0,0411 0,1 99,2 15/05/06 25,5 RETELIT 0,3646 0,3 0,3684 0,3049 0,3899 4,32 58,2
B M.PASCHI SIENA 0,3442 2,32 0,3424 0,197 0,3454 36,64 18/05/09 3.732,5 GABETTI 13 W 0,054 57,43 0,0463 0,012 0,054 237,5 15/05/06 25,5
B P DI SONDRIO 6,235 -1,19 6,2331 6,045 6,795 0,4 18/04/11 1.921,3 RETELIT 08-11 W 0,0849 4,56 0,0849 0,0676 0,105 6,13 58,2
B P EMILIA ROMAGNA 6,08 -0,73 6,0551 4,898 6,245 9,95 26/04/11 2.022,9 GAS PLUS 5,5 -0,18 5,5526 4,4 6,85 11,11 24/05/10 247 RICCHETTI 0,199 -0,5 0,1975 0,1637 0,205 19,16 19/05/08 16,3
B POP ETRURIA E LAZIO 1,346 -0,59 1,3494 0,961 1,415 19,86 11/05/09 101,2 GDF SUEZ 19,47 0,57 19,3981 19,36 21,96 -7,24 04/05/11 42.710,2 RICHARD GINORI 1735 0,1894 -0,73 0,1907 0,1881 0,2367 -19,27 27/05/02 8,7
B POP MILANO 0,4498 -0,99 0,4465 0,253 0,5055 46,71 23/05/11 1.452,7 GEFRAN 3,57 1,13 3,5992 2,802 3,76 26,33 16/05/11 51,4 RISANAMENTO 0,153 0,66 0,1543 0,0783 0,162 75,86 19/06/06 124,1
B POP SPOLETO 2,058 1,78 2,0385 1,678 2,058 15,49 09/05/11 61,2 GEMINA 0,6165 -1,83 0,6197 0,539 0,669 3,35 18/06/07 905,8 ROMA A.S. 0,502 -1,57 0,4999 0,482 0,5595 -5,99 66,5
B PROFILO 0,34 1,49 0,3257 0,24 0,34 38,78 09/05/11 230,2 GEMINA RSP 0,8175 -0,18 0,7692 0,789 0,8395 0,31 18/05/09 3,1
GENERALI 11,73 -2,9 11,7845 11,5 12,55 0,86 23/05/11 18.262,1 ROSSS 0,86 - 0,8483 0,75 0,93 9,14 10
B SANTANDER 6,285 -2,1 6,2692 5,425 6,57 7,62 16/01/12 57.048 GEOX 2,636 -2,01 2,633 2,024 2,69 21,59 23/05/11 683,3 RWE 32,58 1,34 32,329 26,33 32,73 21,12 21/04/11 17.052,5
B SARDEGNA RSP 6,93 -1 6,9423 5,685 7,455 -6,35 02/05/11 45,7 25/05/09 33,3
BANCA GENERALI 9,42 0,69 9,4196 6,54 9,42 30,83 16/05/11 1.052 GREENVISION 5,68 -1,9 5,691 5,615 5,89 1,61 S
BANCO POPOLARE 1,418 0,28 1,4006 0,8295 1,466 41,8 23/05/11 2.501 GRUPPO MINERALI MAFFEI 4,19 0,48 4,19 4,04 4,2 3,56 25,1 SABAF 12,76 -0,55 12,6685 11,06 13,35 14,03 23/05/11 147,2
BASF 61,5 -0,89 61,4594 55,15 62,05 14,85 09/05/11 56.772,4 H SADI SERVIZI INDUSTR 0,3832 -2,74 0,3854 0,314 0,394 22,43 06/06/11 35,5
BASICNET 2,02 -0,39 2,0005 1,892 2,14 -4,9 13/06/11 123,2 HERA 1,108 -1,07 1,1116 0,9925 1,145 0,45 06/06/11 1.235,4 SAES GETTERS 7,185 -0,9 7,0751 6,425 7,45 7,96 26/04/11 105,4
BASTOGI 1,02 -2,86 1,02 0,861 1,148 6,31 18,1 I SAES GETTERS RSP 4,126 -1,29 4,1108 3,85 4,36 3,25 26/04/11 30,4
BAYER 55,35 -0,54 55,0253 50,7 55,65 13,42 02/05/11 42.306,3 I GRANDI VIAGGI 0,67 - 0,6739 0,614 0,721 -2,19 07/04/08 30,2 SAFILO GROUP 5,415 0,28 5,3474 4,524 5,94 10,87 12/05/08 307,7
BB BIOTECH 60,2 -0,66 60,243 50,8 60,6 18,04 23/03/11 987,4 IGD 0,841 -3,11 0,846 0,67 0,9 13,73 23/05/11 260,1 SAIPEM 37,65 -0,97 37,8262 33,54 38,02 14,61 23/05/11 16.614
B&C SPEAKERS 2,946 -0,74 2,9346 2,758 3,19 1,38 03/05/10 32,4 IKF 10-14 W - - - - - - 23/05/11 260,1 SAIPEM RCV 30 - 30 30 30 - 23/05/11 4,1
BCA FINNAT 0,283 -1,74 0,2853 0,2741 0,3096 -1,7 23/05/11 102,7 IL SOLE 24 ORE 0,728 -0,75 0,7358 0,651 0,748 3,41 28/04/08 31,5
BEE TEAM 0,3 -2,6 0,3033 0,2726 0,31 - 06/05/02 20,8 IMA 13,71 -0,36 13,7576 13,17 14,15 3,71 23/05/11 504,9 SALVATORE FERRAGAMO 13,87 -1,28 13,9036 9,9 14,05 36,25 2.335,8
BEGHELLI 0,53 2,91 0,5101 0,4306 0,53 18,04 23/05/11 106 IMMSI 0,615 0,16 0,6107 0,547 0,6595 9,82 24/05/11 211,1 SANOFI 56,65 - 56,65 55,1 57,35 0,44 16/05/11 74.524,5
BENETTON 4,658 0,3 4,6481 2,84 4,742 57,68 23/05/11 850,9 IMPREGILO 2,562 -1,39 2,5474 2,35 2,688 7,2 18/07/11 1.031,1 SAP 48,35 -0,72 48,35 41,34 48,7 18,42 26/05/11 59.265,6
BENI STABILI 0,401 -2,36 0,3982 0,305 0,4399 15,96 09/05/11 768,4 IMPREGILO RSP 7,85 -1,88 7,9257 7,105 8 7,98 18/07/11 12,7 SARAS 1,205 5,7 1,1705 0,987 1,238 24,68 18/05/09 1.146
BEST UNION COMPANY 0,893 -3,82 0,9198 0,87 1,18 -20,27 8,4 INDESIT 4,284 0,99 4,2327 3,81 4,692 15,35 17/05/11 486,9 SAT 8,705 0,52 8,8215 8,2 9,35 -4,76 23/05/11 85,8
BIALETTI INDUSTRIE 0,2899 0,21 0,2868 0,2407 0,315 13,69 21,7 INDESIT RSP 3,842 - 3,8424 3,62 4,176 -0,62 17/05/11 2 SAVE 6,7 -1,98 6,742 6,31 7,1 6,77 02/05/11 370,8
BIANCAMANO 1,386 0,65 1,3609 1,267 1,428 3,05 04/07/11 47,1 INDUSTRIA E INNOVAZIONE 1,5 -7,98 1,5711 1,414 1,8 -16,67 35,1 SCREEN SERVICE 0,349 2,44 0,3504 0,3407 0,473 -28,66 28/02/11 48,3
BIESSE 3,57 -0,78 3,5222 2,75 3,678 25 12/05/08 97,8 ING GROEP 6,7 0,07 6,5667 5,45 7,48 22,04 14/08/08 13.810,7 SEAT PAGINE GIALLE 0,0355 -3,01 0,0359 0,0239 0,0415 42,57 21/05/07 68,4
BIOERA 0,4 0,03 0,4 0,3751 0,4349 -8,05 26/05/08 14,4 INTEK 0,3987 4,92 0,3938 0,3615 0,3987 13,11 20/06/11 52 SEAT PAGINE GIALLE RSP 1,15 - 1,15 0,93 1,15 13,3 19/05/08 0,8
BMW 70,1 -0,07 69,3029 53,2 71,5 36,25 13/05/11 42.199,9 INTEK R 0,666 - 0,6803 0,661 0,71 -6,2 20/06/11 3,8
BNP PARIBAS 35,9 3,16 35,1431 27,77 36,6 18,48 20/05/11 32.744,3 INTERPUMP 5,945 0,42 5,9308 5,3 5,945 14,44 09/05/11 580,6 SERVIZI ITALIA 3,49 0,58 3,4498 3,116 3,88 -4,64 02/05/11 56,5
BOERO 21 - 21 20 21 - 26/04/10 91,1 INTERPUMP 12 W 0,5285 -4,77 0,5465 0,41 0,555 17,44 09/05/11 580,6 SETECO INTERNATIONAL 0,299 - 0,299 0,299 0,299 - 7,8
BOLZONI 1,83 0,16 1,8053 1,81 1,919 -4,19 18/05/09 47,6 INTESA SANPAOLO 1,518 1,74 1,4907 1,101 1,596 17,31 23/05/11 23.530,9 SIAS 5,98 -0,25 5,9703 5,26 6,09 2,75 31/10/11 1.360,5
BON FERRARESI 21,5 -1,83 21,6482 19,02 22,19 9,69 23/05/11 120,9 INTESA SANPAOLO RSP 1,29 -0,31 1,2663 0,864 1,343 33,89 23/05/11 1.202,9 SIEMENS 73,8 - 73,0948 72 78,45 0,14 25/01/12 67.468,2
BORGOSESIA 0,9355 - 0,9011 0,812 0,936 7,53 19/08/81 42 INV E SVIL 2012 W 0,0019 -5 0,002 0,0014 0,0028 -5 23/05/11 1.202,9 SINTESI 1,349 -0,81 1,3504 0,94 1,43 32,25 18/03/93 1,3
BORGOSESIA RSP 1,36 - 1,358 1,318 1,36 3,19 04/02/08 1,2 INVEST E SVILUPPO 0,4021 -1,66 0,4022 0,3079 0,4365 3,16 18/06/01 5,1 SNAI 1,69 -2,31 1,7002 1,662 1,96 -14,65 24/07/00 197,4
BPM 09-13 W 0,925 -11,48 0,9522 0,135 1,249 556,03 04/02/08 1,2 IRCE 1,804 -2,33 1,809 1,804 2,038 -2,49 09/05/11 50,7 SNAM 3,632 0,33 3,6156 3,23 3,632 6,64 24/10/11 12.970,6
BREMBO 8,52 -0,41 8,4697 6,835 8,88 28,7 09/05/11 569 IREN 0,7865 -2,12 0,7873 0,661 0,8285 8,11 23/05/11 929,4 SOCIETE GENERALE 22,59 0,85 22,3216 14,96 25,14 31,26 31/05/11 13.118,6
BRIOSCHI 0,0995 - 0,0981 0,0771 0,1098 19,88 19/05/03 78,4 ISAGRO 2,546 -2,15 2,5575 2,226 2,602 2 16/05/11 44,7
BUONGIORNO 1,168 0,78 1,1487 0,976 1,188 14,06 124,3 IT WAY 1,176 -2 1,1828 1,022 1,32 -0,34 02/02/09 9,3 SOGEFI 2,15 0,47 2,1104 1,84 2,284 10,37 26/04/11 250,9
BUZZI UNICEM 8,215 -2,72 8,2419 6,875 8,86 21,52 24/05/10 1.358,3 ITALCEMENTI 5,46 -1 5,4183 4,458 6 19,79 23/05/11 967,1 SOL 4,158 -1,05 4,1571 3,788 4,346 1,41 23/05/11 377,1
BUZZI UNICEM RSP 3,904 -3,32 3,9443 3,378 4,18 14,82 23/05/11 158,9 ITALCEMENTI RSP 2,232 -1,67 2,2513 1,847 2,39 14,46 23/05/11 235,3 SOPAF 0,0307 - 0,0303 0,0193 0,0325 59,9 25/05/08 13
C ITALMOBILIARE 18,41 -2,59 18,5843 14,86 19,82 26,44 06/06/11 408,4 SORIN 1,395 -4,45 1,4072 1,208 1,492 17,72 667,8
CAD IT 3,12 -1,27 3,1227 2,962 3,412 -3,11 10/05/10 28 ITALMOBILIARE RSP 12,36 -1,12 12,2561 9,57 12,69 25,48 06/06/11 202 STEFANEL 0,312 -2,5 0,3142 0,2726 0,3349 3,07 08/05/06 26,4
CAIRO COMMUNICATION 3,154 -2,65 3,1679 2,794 3,24 12,4 19/12/11 247,1 ITALY1 INVESTMENT 9,85 -1,5 9,85 9,62 10 0,51 147,8 STEFANEL RSP 167,5 - 167,5 167,5 167,5 - 08/05/06 0,3
CALEFFI 1,573 -0,44 1,5736 1,481 1,69 -0,32 17/05/10 19,7 ITALY1 W 0,52 12,19 0,5193 0,43 0,61 8,33 147,8 STMICROELECTRONICS 5,205 -1,42 5,1985 4,7 5,63 12,91 20/02/12 4.739,5
CALTAGIRONE 1,52 -1,94 1,5426 1,27 1,55 9,35 23/05/11 182,6 J T
CALTAGIRONE EDITORE 1,072 1,61 1,0589 0,8195 1,072 11,67 23/05/11 134 JUVENTUS FC 0,2285 -3,79 0,2266 0,1493 0,3073 -24,51 04/11/02 230,3
CAMFIN 0,2815 0,18 0,2777 0,215 0,2815 24,83 19/05/08 220,7 TAMBURI 1,436 0,42 1,4363 1,424 1,51 -4,58 09/03/11 195,4
CAMPARI 5,445 -0,46 5,4692 5,085 5,5 5,83 23/05/11 3.162,5 K TAMBURI 2013 W 0,094 -1,05 0,081 0,078 0,095 3,3 09/03/11 195,4
CAPE LIVE 0,0737 1,38 0,0725 0,0697 0,09 13,38 3,7 KERSELF 1,652 -1,96 1,6777 1,475 1,779 4,03 24/05/10 28,8 TAS 0,5685 2,8 0,5657 0,4592 0,57 18,44 05/05/03 23,7
CARRARO 2,064 -0,86 2,0171 1,386 2,082 39,65 05/05/08 94,9 KINEXIA 1,05 -2,14 1,0506 0,855 1,19 2,44 17/07/91 22,4 TELECOM ITALIA 0,813 0,99 0,8042 0,769 0,862 -2,17 18/04/11 10.907,9
CARREFOUR 16,73 16,754 16,31 18,88 07/05/10 11.793 KME GROUP 0,338 2,11 0,3347 0,3001 0,338 11,4 09/05/11 151,2
-3,07 -3,85 KME GROUP RSP 0,556 -4,47 0,5592 0,475 0,582 16,12 09/05/11 24,3 TELECOM ITALIA RSP 0,6785 0,15 0,6711 0,634 0,729 -1,95 18/04/11 4.088,7
CATTOLICA ASSICURAZIONI 15,93 -2,87 15,9723 14,09 16,81 10,32 09/05/11 861,6 KRE 09-12 W 0,02 17,65 0,0201 0,002 0,0219 700 09/05/11 24,3 TELECOM ITALIA MEDIA 0,1804 - 0,1794 0,152 0,1804 11,91 24/04/06 260,9
CDC 1,041 1,17 1,0863 0,887 1,18 11,88 25/07/11 12,8 K.R.ENERGY 0,0328 3,8 0,0332 0,0187 0,0361 72,63 103,7 TELECOM ITALIA MEDIA RSP 0,222 0,91 0,222 0,1645 0,232 28,25 24/04/06 1,2
CELL THERAPEUTICS 0,8065 -0,55 0,8103 0,801 1,133 -5,17 182,7 08/11/10 60.459,2
CEMBRE 6,25 -3,55 6,4206 5,395 6,48 14,68 16/05/11 106,3 L TELEFONICA 12,85 -2,58 12,8099 12,8 13,86 -3,67
CEMENTIR HOLDING 1,745 0,35 1,7348 1,499 1,88 9,75 23/05/11 277,7 LA DORIA 1,64 -0,61 1,6478 1,624 1,709 -0,61 23/05/11 50,8 TENARIS 15,26 0,26 15,2055 14,43 15,7 6,86 21/11/11 18.015
CENTRALE DEL LATTE TO 1,979 1,23 1,9472 1,64 2 14,06 05/05/08 19,8 LANDI RENZO 1,63 0,74 1,607 1,228 1,734 33,5 23/05/11 183,4 TERNA 2,81 - 2,7983 2,646 2,818 7,91 21/11/11 5.648,1
CHL 0,0889 1,02 0,0888 0,074 0,0908 13,1 14,4 LAZIO S.S. 0,492 -0,61 0,492 0,41 0,5105 5,58 33,3 TERNIENERGIA 2,412 -0,41 2,4021 2,3 2,53 -1,15 09/05/11 67,1
CIA 0,2544 2,58 0,2441 0,235 0,2598 -0,82 11/05/09 23,5 LE BUONE SOCIETA' 0,278 -4,79 0,2808 0,2002 0,32 11,2 29/04/02 3 TESMEC 0,396 -0,4 0,3978 0,355 0,406 4,62 23/05/11 42,4
CICCOLELLA 0,38 -0,78 0,3759 0,2406 0,445 22,62 21/05/01 68,6 L'OREAL 84,95 -0,41 83,3136 79,5 85,3 5,01 29/04/11 51.175 TISCALI 0,0385 -2,04 0,0385 0,032 0,0426 13,57 71,7
CIR 1,267 -0,78 1,263 1,175 1,309 2,51 23/05/11 1.005,2 LOTTOMATICA 12,43 -3,94 12,5655 11,28 13,73 7,06 24/05/10 2.139,7 TISCALI 14 W 0,0014 -12,5 0,0015 0,001 0,0018 27,27 71,7
CLASS EDITORI 0,2496 -0,76 0,2461 0,217 0,285 -2,12 10/05/10 26,3 LUXOTTICA GROUP 25,69 -0,81 25,6387 21,76 25,9 18,39 23/05/11 12.014,2 TOD'S 73,45 -2,26 73,7114 62,05 75,15 16,49 23/05/11 2.248,3
COBRA 0,516 1,38 0,5002 0,2976 0,565 67,53 50,1 LVMH 124,9 -1,34 124,946 109 129,2 15,43 29/11/10 61.193,2
COFIDE 0,54 -1,1 0,5419 0,53 0,608 -3,05 23/05/11 388,4 M TOTAL 41,21 0,61 40,9722 38,69 41,21 5,02 23/05/11 97.742,2
COGEME SET 0,0481 - 0,0487 0,044 0,0512 -3,8 3 MADE IN ITALY 1 W - - - - - - 29/11/10 61.193,2 TREVI 6,3 -0,32 6,2302 4,964 6,485 28,15 11/07/11 442,2
CONAFI PRESTITO' 0,7 3,63 0,6864 0,566 0,7 15,89 10/05/11 32,6 MAIRE TECNIMONT 0,814 -1,93 0,809 0,7615 1,102 -17,9 16/05/11 262,5 TXT E-SOLUTIONS 8,6 -0,58 8,5352 7,955 8,76 1,18 08/05/06 23,5
CR ARTIGIANO 1,021 -2,67 1,0242 0,7995 1,095 23,91 26/04/11 398,4 MARCOLIN 3,656 -2,66 3,6834 3,062 3,912 15,26 09/05/11 227,2 U
CR BERGAMASCO 19,4 -0,51 19,3457 18,91 19,92 -0,97 02/05/11 1.197,5 MARR 8,015 -1,41 8,0389 6,395 8,32 23,59 23/05/11 533,2 UAI 2011-2015 W - - - - - - 08/05/06 23,5
CR VALTELLINESE 2,37 -1,33 2,3661 1,688 2,45 35,43 26/04/11 640,4 M&C 0,2044 -0,49 0,2016 0,1975 0,208 2 96,9 UBI BANCA 3,73 -1,48 3,7286 2,774 3,98 17,81 23/05/11 3.363,5
CREDEM 3,976 3,01 3,8805 2,316 4,114 44,58 16/05/11 1.321,6 MEDIACONTECH 1,49 - 1,4853 1,37 1,55 2,83 22/04/02 27,7 UNI LAND 0,504 - 0,504 0,504 0,504 - 12/05/08 80,5
CREDIT AGRICOLE 4,846 0,33 4,7733 4,04 5,61 13,12 20/06/11 10.788,9 MEDIASET 2,364 0,42 2,3488 2,028 2,544 10,57 23/05/11 2.792,4 UNICREDIT 4,158 -0,05 4,0767 2,286 4,478 -1,64 23/05/11 24.062,5
CRESPI 0,0393 -0,51 0,0392 0,0275 0,042 39,86 19/05/03 6,3 MEDIOBANCA 4,578 -3,86 4,5737 3,824 5,015 2,97 21/11/11 3.942,2
CREVAL 2014 W 0,14 1,38 0,1332 0,061 0,148 87,92 19/05/03 6,3 MEDIOLANUM 3,384 -1,69 3,3712 2,768 3,466 12,5 21/11/11 2.483,3 UNICREDIT RSP 13,78 -1,29 13,5146 4,63 17 93,98 23/05/11 33,4
CSP INTERNATIONAL 0,8465 0,77 0,8525 0,6995 0,88 14,47 06/06/11 28,2 MERIDIANA FLY 5,15 0,19 5,2142 3,1 5,565 0,98 28,7 UNILEVER 25,75 0,78 25,7441 24,75 27,03 -1,76 15/02/12 44.154,2
D MERIDIE 0,0996 -3,3 0,0987 0,0729 0,118 7,1 5,1 UNIPOL 0,272 -2,68 0,2699 0,1719 0,3167 9,02 24/05/10 575,1
DADA 2,252 -1,83 2,2635 2,08 2,446 5,83 36,5 MID INDUSTRY CAPITAL 9,48 - 9,48 8,76 9,48 2,49 11/05/09 36 UNIPOL P 0,1633 -1,63 0,1627 0,1132 0,1997 -4,67 24/05/10 212,7
DAIMLER 46,22 0,24 45,7588 35,13 46,9 37,48 14/04/11 44.582,8 MILANO ASS 0,2923 1,49 0,29 0,2118 0,2923 30,08 26/04/10 538,5 UNIPOL P 2013 W 0,0122 -4,69 0,012 0,0038 0,018 52,5 24/05/10 212,7
DAMIANI 0,849 - 0,851 0,7735 0,9395 -7,67 70,1 MILANO ASS RSP 0,285 1,89 0,2792 0,183 0,285 57,02 26/04/10 29,2 UNIPOL 2013 W 0,0137 -2,14 0,0137 0,004 0,0185 82,67 24/05/10 212,7
D'AMICO 0,57 - 0,5702 0,4375 0,58 28,38 27/04/09 85,5 MITTEL 1,583 -1,68 1,5864 1,52 1,741 -5,77 28/02/11 139,2 V
DANIELI & C 18,9 -1,31 18,7836 16,19 19,87 15,88 07/11/11 772,6 MOLMED 0,4425 -1,23 0,4439 0,4381 0,504 -7,15 93,2 VALSOIA 3,968 0,51 3,968 3,396 4,04 -0,8 09/05/11 41,5
DANIELI & C RSP 9,63 -2,73 9,5566 8,35 10,2 16,8 07/11/11 389,3 MONDADORI 1,437 -1,03 1,4461 1,322 1,556 6,21 23/05/11 354,2
DANONE 49,91 0,16 49,925 46,69 49,91 6,62 10/05/11 25.643,9 MONDO TV 2,448 -1,29 2,4072 2,29 2,8 -10,2 28/02/05 10,8 VIANINI INDUSTRIA 1,245 -1,58 1,2256 1,19 1,286 -1,19 23/05/11 37,5
DATALOGIC 5,7 0,09 5,6734 5,35 5,83 -0,87 02/05/11 333,1 MONRIF 0,3201 0,28 0,3204 0,284 0,3205 10,99 22/05/06 48 VIANINI LAVORI 3,49 -1,08 3,4901 3,15 3,66 5,82 23/05/11 152,9
DEA CAPITAL 1,39 -2,46 1,3924 1,299 1,49 4,51 426,2 MONTEFIBRE 0,1288 0,16 0,129 0,094 0,134 18,06 20/05/02 16,7 VITTORIA ASS 3,95 1,28 3,8954 2,97 3,996 31,67 16/05/11 266,1
DELCLIMA 0,58 -1,61 0,5817 0,44 0,975 - 86,8 MONTEFIBRE RSP 0,2 - 0,2073 0,16 0,2 2,83 19/05/03 5,2 VIVENDI 16,45 0,92 16,45 15,8 17,25 -0,66 05/05/11 19.249,9
DE'LONGHI 7,98 -2,44 8,0567 6,26 8,18 29,13 26/04/11 1.193 MOVIEMAX 0,476 -2,66 0,4699 0,4728 0,588 -2,5 9,8 Y
DEUTSCHE BANK 33,03 0,15 32,234 26,16 34,92 12,81 27/05/11 18.855,5 MUNICH RE 106,5 -2,11 106,5 94,55 109 14,15 21/04/11 21.982 YOOX 10,04 -1,95 10,0127 7,32 10,26 20,38 553,2
DEUTSCHE TELEKOM 8,825 -0,73 8,8343 8,64 9,23 -0,79 13/05/11 38.488,6 MUTUIONLINE 3,368 0,12 3,3616 3,236 3,45 -1,17 02/05/11 133,1
DIASORIN 22,13 -2,25 22,4283 18,56 24,67 13,55 20/06/11 1.234,3 N Z
DIGITAL BROS 1,51 1 1,5 1,28 1,519 19,27 08/12/08 21,3 NICE 2,78 0,36 2,7411 2,334 2,88 16,32 23/05/11 322,5 ZIGNAGO VETRO 4,892 -1,25 4,9013 4,404 5 8,52 09/05/11 391,4
DMAIL GROUP 2,1 -0,94 2,0932 1,304 3 59,09 19/05/08 16,1 NOEMALIFE 5,325 -0,28 5,325 4,9 5,34 0,47 23,1 ZUCCHI 0,1151 -2,54 0,1153 0,0937 0,1319 3,23 01/08/05 20,1
E NOKIA CORPORATION 3,94 0,15 3,8971 3,776 4,408 5,07 04/05/11 14.975,7 ZUCCHI RSP 0,245 - 0,2464 0,222 0,274 -1,21 19/05/08 0,8
EDISON 0,84 0,12 0,8394 0,812 0,84 2,44 12/04/10 4.352,1 NOVA RE 1,08 - 1,08 1,08 1,09 -0,92 04/06/07 14,6 ZUCCHI 11-14 W 0,0104 1,96 0,0103 0,0087 0,0118 -13,33 19/05/08 0,8

FTSE Mib Titoli di stato Oro e monete Euribor

Titolo Rif. in Var.% Titolo Ultima rilev. Ren. Titolo Ultima rilev. Ren. Titolo Ultima rilev. Ren. Titolo Denaro Lettera Titolo 360 365
ANSALDO STS 7,265 0,62 BOT BTP 01.07.2014 4,25% 101,4 3,6 BTP 1.2.37 4% 76,08 5,89 ORO FINO (EURO/GR) 40.18 42.66 1 SETT. 0.371 0.376
ATLANTIA 12,26 -0,97 BOT 29.02.2011 (182) 99,961 1,25 BTP 1.8.2014 4,25% 101,51 3,57 BTP 01.08.2039 5% 86 6,11 ARGENTO (EURO/KG) 671.34 818.58 2 SETT. 0.43 0.436
AUTOGRILL 7,98 -1,36 BOT 15.03.2012 (366) 99,92 1,17 BTP 15.11.2014 6% 105,74 3,7 BTP 01.09.2040 5% EUR 85,68 6,12 LONDRA ($/ONCIA) 1722.86 1723.08 3 SETT. 0.518 0.525
AZIMUT 6,98 0,87 BOT 30.03.2012 (182) 99,791 1,23 BTP 1.2.2015 4,25% 101,62 3,62 BTP 15.09.2041 2,55% 74,18 4,18 ARGENTO LONDRA ($/ONCIA) 33.32 33.35 1 MESE 0.615 0.624
A2A 0,768 -1,92 BOT 15.04.2012 (367) 99,619 1,27 BTP 15.04.2015 3% 97,73 3,72 STERLINA V.C. 310.96 340.86 2 MESI 0.825 0.836
BOT 30.04.2012 (182) 99,611 1,36 BTP 15.06.2015 3% 97,26 3,79 CCT 3 MESI 1.041 1.055
B M.PASCHI SIENA 0,3442 2,32 STERLINA N.C. (ANT.73) 313.08 343.24
BTP 1.8.2015 3,75% 99,02 3,93 CCT 1.3.2005-2012 100,02 - 4 MESI 1.138 1.154
B P EMILIA ROMAGNA 6,08 -0,73 BOT 15.05.2012 99,729 1,26 STERLINA (POST.74) 313.08 343.24
BOT 31.05.2012 (183) 99,42 1,53 BTP 01.11.2015 3% 96,16 4,07 CCT 1.11.2012 100,18 2,38 5 MESI 1.23 1.247
B POP MILANO 0,4498 -0,99 CCT 1.7.2006-2013 98,98 3,39 KRUGERRAND 1185.73 1389.27
BOT 31.05.2012 (136) 99,6 1,4 BTP 15.04.2016 3,75% 97,86 4,26 6 MESI 1.339 1.358
BANCO POPOLARE 1,418 0,28 CCT 1.3.2014 IND 96,3 4,18 MARENGO ITALIANO 230.86 252.03 7 MESI 1.405 1.425
BUZZI UNICEM 8,215 -2,72 BOT 15.06.2012 99,726 1,41 BTP 1.08.2016 3,75% 97,38 4,33 MARENGO SVIZZERO 230.29 250.53
BOT 21.06.2012 (127) 99,28 1,9 BTP 15.09.2016 4,75% 100,43 4,58 CCT 1.12.2014 96 4,28 8 MESI 1.466 1.486
CAMPARI 5,445 -0,46 CCT 01.09.2015 4,65 MARENGO FRANCESE 230.29 250.51 9 MESI 1.52 1.541
BOT 29.06.2012 (180) 99,4 1,65 BTP 01.02.2017 4% 97,4 4,54 92,11
DIASORIN 22,13 -2,25 BTP 01.05.2017 4,75% 99,61 4,86 CCT-EU 15.12.2015 91,73 4,51 MARENGO BELGA 230.33 250.51 10 MESI 1.567 1.589
ENEL 3,078 -5,41 BOT 16.07.2012 (367) 99,297 1,69 MARENGO AUSTRIACO 230.29 250.51
BTP 1.8.2017 5,25% 101,78 4,85 CCT 01.07.2016 IND 89,65 5,1 11 MESI 1.614 1.636
ENEL GREEN POWER 1,483 -1,53 BOT 31.07.2012 (182) 99,135 1,67 20 MARCHI 284.04 314.84
BTP 01.02.2018 4,5% 98,12 4,84 CCT 1.03.2017 87,4 5,13 12 MESI 1.669 1.692
ENI 17,27 -0,23
BOT 15.08.2012 (366) 99,1 1,72
BTP 01.08.2018 4,5% 97,54 4,92
EXOR 18,75 0,54
BOT 14.09.2012 (365)
BOT 15.10.2012 (367)
99,04
98,628
1,81
1,99 BTP 1.2.2019 4,25% 95,18 5,06
CCT-EU 15.10.2017
CCT-EU 15.04.2018
86,21
86,1
4,82
4,84
Cross rates
FIAT 4,538 -0,74 BTP 01.03.2019 4,5% 96,22 5,14
BOT 15.11.2012 (366) 98,52 2,03 CTZ
FIAT INDUSTRIAL 7,855 1,88 BOT 14.12.2012 (365) 98,301 2,08 BTP 01.09.2019 4,25% 94 5,22 Gran
FINMECCANICA 3,486 2,35 BTP 1.2.2020 4,5% 94,66 5,3 CTZ 29.02.2012 99,904 1,51 Euro Bretagna Giappone Svizzera Danimarca Canada Norvegia Svezia USA
BOT 27.12.2012 (331) 98,599 1,77 CTZ 30.04.2012 99,701 1,48
GENERALI 11,73 -2,9 BTP 01.03.2020 4,25% 92,85 5,32 Euro 1,000 1,207 0,977 0,828 0,135 0,768 0,132 0,114 0,770
BOT 14.01.2013 (364) 98,052 2,17 CTZ 31.08.2012 99,102 1,81
IMPREGILO 2,562 -1,39 BOT 14.02.2013 (365) 97,814 2,29 BTP 01.09.2020 4% 90,03 5,43
INTESA SANPAOLO 1,518 1,74 BTP 01.03.2021 3,75% 87,72 5,45 CTZ 31.12.2012 98,2 2,28
BTP G. Bretagna 0,828 1,000 0,810 0,686 0,111 0,636 0,110 0,094 0,638
LOTTOMATICA 12,43 -3,94 BTP 1.8.2021 3,75% 86,79 5,57 CTZ 31.12.2012 98,101 2,2
LUXOTTICA GROUP 25,69 -0,81
BTP 01.03.2012 3% 100,03 - BTP 01.09.2021 4,75% 93,6 5,61 CTZ 30.04.2013 96,592 2,75
BTP 15.04.2012 4% 100,394 1,51 BTP 1,3,2022 5% 93,92 5,79 CTZ 30.09.2013 94,704 3,24 Giappone 102,310 123,496 100,000 0,848 0,138 0,785 0,135 0,116 78,809
MEDIASET 2,364 0,42
BTP 01.07.2012 2,5% 100,18 1,88 BTP 01.08.2023 4,75% 90,72 5,88 CTZ 31.01.2014 93,46 3,48
MEDIOBANCA 4,578 -3,86
BTP 15.10.2012 4,25% 101,3 2,09 BTP 15.09.2023 2,6% 82 4,67
MEDIOLANUM 3,384 -1,69 BTP 15.12.2012 2% 99,9 2,18 BTP INDICIZZATI Svizzera 1,207 1,457 1,180 1,000 0,162 0,927 0,160 0,137 0,930
PARMALAT 1,699 -1,11
BTP 1.11.2023 9% 121,76 6,37
BTP 01.02.2013 4,75% 102,02 2,46 BTP 01.03.2025 5% 91,4 5,96 BTPI 15.9.2012 1,85% 100,47 1,08
PIRELLI E C. 7,675 0,52 BTP 15.04.2013 4,25% 101,551 2,78 BTPI 15.9.2014 2,15% 99,98 2,14
BTP 01.03.2026 4,5% 86 5,98 Danimarca 7,433 8,973 7,265 6,157 10,000 5,706 0,984 0,844 5,726
PRYSMIAN 12,98 1,56 BTP 01.06.2013 2% 98,896 2,85 BTPI 15.09.2016 2,1% 95 3,35
BTP 1.11.2026 7,25% 110,76 6,14
SAIPEM 37,65 -0,97 BTP 1.8.2013 4,25% 101,584 3,12 BTP 1.11.2027 6,5% 102,2 6,29 BTPI 15.9.2017 2,10% 92,7 3,74
SALVATORE FERRAGAMO 13,87 -1,28 BTP 01.11.2013 2,25% 98,417 3,15 BTP 1.11.2029 5,25 91 6,11 BTPI 15.09.2019 2,35% 88,25 4,13 Canada 1,303 1,572 1,273 1,079 0,175 1,000 0,172 0,148 1,003
SNAM 3,632 0,33 BTP 15.12.2013 3,75% 100,693 3,32 BTP 01.05.2031 6% 98,12 6,21 BTPI 15.9.2021 2,1% 81 4,62
STMICROELECTRONICS 5,205 -1,42 BTP 01.04.2014 3% 99,08 3,42 BTP 1.2.2033 5,75% 95,55 6,22 BTPI 15.9.2026 3,1% 82,5 4,75
TELECOM ITALIA 0,813 Norvegia 7,552 9,115 7,381 6,255 1,016 5,797 10,000 0,857 5,817
0,99 BTP 01.06.2014 3,5% 99,98 3,49 BTP 01.08.2034 5% 87,04 6,14 BTPI 15.9.2035 2,35% 71,5 4,3
TENARIS 15,26 0,26
TERNA 2,81 - Svezia 8,807 10,630 8,608 7,295 1,185 6,761 1,166 10,000 6,784
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CONTRATTI
«Cassa integrazione da pensionare»
Santini (Cisl): «Dobbiamo puntare sul collocamento e il modello è la Danimarca»
::: TOBIA DE STEFANO
QQQ Magari non diventeremo
esattamente come la Danimarca,
che per cultura e popolazione (fa
circa 5 milioni e mezzo di abitan-
ti) dista anni luce dall’Italia, ma
qualcosa verso l’ormai mitologica
flexicurity (il connubio flessibilità
e sicurezza del lavoro) si muove.
Cosa succede? Che nell’ultimo in-
contro (quello di mercoledì), go-
verno e parti sociali hanno messo
un punto fermo, «L'apprendistato
deve diventare la forma tipica di
ingresso nel mercato del lavoro
per i giovani», sentenziava la For-
nero, e gettato le basi per il futuro.
Che nell’immediato, ci si rivede
lunedì, significa ammortizzatori
sociali. «Da qui ai prossimi 18-24
mesi – spiega Giorgio Santini, il
segretario generale aggiunto della
Cisl - non ci sarà nessuna rivolu-
zione rispetto al sistema concen-
trato sulla cassa integrazione, or-
dinaria, straordinaria e in deroga,
ma noi spingeremo per dare più
forza all’outplacement».
Ci spieghi meglio, segretario?
«Dobbiamo affrontare il proble-
ma del reimpiego dei lavoratori
che è il punto debole della cassa
integrazione».
In che modo?
«Vede, oggi la crisi si è cristallizza-
ta. In tre-quattrocento bacini pro-
duttivi è difficile immaginare, al-
meno nell’immediato, un proces-
so di recupero del lavoro per chi
usufruisce oggi degli ammortiz-
zatori sociali. Noi diciamo di usa-
re tutte le strutture, dalle agenzie
ai centri per l’impiego, al fine di
offrire nuove occupazioni ai cas-
saintegrati. A quel punto chi do-
vesse rifiutare la proposta senza
motivi validi perderebbe l’inden-
nità».
Recepiremmo una parte della fle-
xicurity alla danese?
«In realtà c’è una legge che preve-
de già la procedura che ho de-
scritto, ma non viene usata. Co-
munque, sì, andremo in quella
direzione. Sarebbe un sistema di
“
SULL’ARTICOLO 18
Q Noi parliamo
di manutenzione,
non di abrogazione
dell’articolo 18.
Proponiamo di ridurre
i tempi delle cause
e di estendere anche
ai licenziamenti
individuali per motivi
economici la normativa
che non prevede
. il reintegro
buon senso».
Facciamo un passo indietro.
Com’è andato l’incontro dello
scorso mercoledì? Per la prima
volta siete entrati nel merito…
«È stato un incontro positivo. Fi-
nalmente abbiano iniziato la trat-
tativa vera e propria partendo
dall’apprendistato e da tutte le al-
tre figure per la flessibilità in en-
trata. Il governo ha presentato
delle ipotesi sulle quali c’è da di-
scutere, ma che si inseriscono in
un filone positivo».
Quale?
«Quello della buona flessibilità
che nel tempo si stabilizza. Così
come ha detto in modo inequivo-
cabile di voler controllare le fles-
sibilità malate: dalle false partite
Iva ai contratti a termine conti-
nuati».
L’obiettivo è spingere l’apprendi-
stato. Pensate a nuovi incentivi fi-
scali?
«Già esistono: la contribuzione è
zero fino ai 9 dipendenti e al 10%
dai dieci in su».
E allora cosa chiedete?
«Si può fare qualcosa in più sulla
mercato, tendenze e offerte
stabilizzazione. Cosa succede do-
po i tre anni? L’apprendista viene
assunto o mandato a casa? Noi
abbiamo chiesto un aiuto alle
azienda per assumere il personale
che ha formato».
E il governo?
«C’è apertura su questo tema, co-
sì come sulla necessità di dare ef-
fettività alla formazione affinché
le qualifiche rilasciate dopo i tre
anni da apprendista valgano su
tutto il territorio».
Diciamo che su apprendistato e
ammortizzatori sociali l’intesa è a
portata di mano. Ma prima o poi
si arriverà al nodo dell’articolo
18…
«Se ne parlerà alla fine. Diciamo
che entro gli inizi di marzo affron-
teremo anche il tema della flessi-
bilità in uscita. L’obiettivo del go-
verno è concludere la trattativa
entro un mese».
Certo. Ma sull’articolo 18 la Cisl
ha dato segnali di apertura. Bo-
nanni ha detto sì a una manuten-
zione…
«Noi proponiamo di agire sui pro-
cessi che oggi durano fino a sei
Lavoro
anni. Usando la procedura d’ur-
genza dell’articolo 700 si possono
ridurre i tempi nell’arco dei 12
mesi».
A dir il vero avete fatto anche
un’altra proposta…
«Noi parliamo di manutenzione,
non di abrogazione. Il punto più
contestato riguarda l’applicazio-
ne della legge 223 anche per i li-
cenziamenti individuali per moti-
vi economici».
Cosa significa?
«Che già oggi in Italia la procedu-
ra per i licenziamenti collettivi fi-
no a 5 unità per motivi economici
non prevede il reintegro dei di-
pendenti ingiustamente licenzia-
ti, ma due anni di mobilità e in ge-
nere un’incentivazione commi-
surata all’anzianità. Noi diciamo
di estendere la norma anche ai li-
cenziamenti individuali».
Pare che anche il Pd apra verso
questa soluzione…
«L’apertura del Pd mi sembra un
segnale interessante».
Dal famoso articolo 8 della mano-
vra agostana del governo Berlu-
sconi, quello che rafforza la con-
trattazione di secondo livello, vi è
arrivato qualche spunto interes-
sante da mutuare a livello legisla-
tivo?
«Ci sono state delle sperimenta-
zioni in Regione Lombardia, ma
in sostanza quella norma è la tra-
duzione legislativa dell’accordo
sottoscritto dalle parti sociali
qualche mese prima».
Qualche azienda però ne ha fatto
buon uso...
«Guardi qualche caso interessan-
te c’è. Penso soprattutto alla In-
desit e all’Electrolux...».
Cosa hanno fatto?
«Hanno sperimentato l’outplace-
ment, hanno fatto cose nuove su-
gli ammortizzatori».
Cioè?
«Ad esempio hanno dato la di-
sponibilità dei locali aziendali ai
loro dipendenti in esubero che
vogliono mettersi in proprio. Mi
sembra un segnale che va nella
giusta direzione».
Venerdì 17 febbraio 2012 23
email: lavoro@liberoquotidiano.it
Scolliniamo
di STEFANO COLLI LANZI*
Più coraggio
Ora gli accordi
si facciano
nelle imprese
QQQ Lo sviluppo di un nuovo sistema di relazio-
ni industriali più capace di affrontare e risolvere i
problemi reali del mercato del lavoro è una chiara
priorità di questo Paese. Tutte le parti in causa de-
vono contribuire a individuare approcci nuovi ed
efficaci per questo miglioramento. A questo pro-
posito diventa sempre più importante partire da
una chiara definizione del ruolo e della sfera
d’azione dei diversi soggetti implicati. Il legislatore
è chiamato a istituire un livello di regole fonda-
mentali, chiare e certe - meglio se non continua-
mente modificate - per garantire a imprese e lavo-
ratori la possibilità di investire reciprocamente in
condizioni ben definite.
Il ruolo dei sindacati e di Confindustria - è bene
ricordarlo - non dev’essere quello di sostituirsi al
legislatore, diventando un potere «parallelo» allo
Stato. Viceversa le parti sociali hanno il compito di
lavorare insieme per costruire, a partire dalle re-
gole di base, soluzioni “ad hoc” per il bene comu-
ne. In questo senso va letta innanzitutto la con-
trattazione di primo livello, fondamentale per de-
finire le regolamentazioni di base della normati-
va; non invece altrettanto efficace nell’individua-
zione di soluzioni pun-
tuali. Per questa ragione
diventa sempre più im-
portante la contrattazio-
ne di secondo livello, at-
traverso cui le soluzioni
riguardanti singole
aziende e persone posso-
no essere definite di volta
in volta dalle parti sociali
e dalle imprese sul terri-
torio, attraverso un con-
fronto focalizzato sui
contenuti e meno condizionato da logiche ideo-
logiche e politiche. L’articolo 8 ha rappresentato
una forte provocazione e una grande spinta alla
crescita della contrattazione di secondo livello.
Facendo leva su questo strumento, infatti, diverse
imprese stanno già praticando nuovi percorsi e
stanno lavorando con le parti sociali per ottenere
soluzioni migliorative, caratterizzate dalla neces-
saria innovazione e flessibilità.
In un simile contesto, il ruolo del sindacato tor-
na ad acquisire rilevanza e senso: riapproprian-
dosi del ruolo di vera parte sociale, supportando i
lavoratori nella ricerca di soluzioni specifiche,
contribuendo anche ad elevare il livello di “edu-
cazione” di molte imprese nell’impiego del capi-
tale umano, conducendole a concepirlo come un
asset fondamentale e non come un problema da
gestire. Bisogna però fare attenzione: l’articolo 8
rischia di essere problematico laddove l’assetto
normativo risultasse eccessivamente svuotato,
facendo crescere confusione e incertezza. Ma con
alcuni limiti, nell’attuale fase di confronto l’arti-
colo 8 può consentire alle aziende più lungimi-
ranti e alle parti sociali locali di sperimentare solu-
zioni innovative i cui risultati possono rappresen-
tare valide indicazioni per tutti. Si tratta dunque,
oggi, di cogliere un’opportunità particolarmente
importante in un momento in cui molti pilastri, a
partire dall’articolo 18, sono messi in discussione
e in cui vengono proposti enormi cambiamenti,
capaci di incutere timore ai più. Sperimentare at-
traverso la contrattazione collettiva di secondo li-
vello consentirebbe di tracciare una strada utile a
verificare la bontà di certe iniziative attraverso
l’attento esame dei risultati prodotti, così da con-
tribuire ad un clima di maggiore serenità nei con-
fronti di coloro che sono chiamati ad assumere
decisioni normative fondamentali per un’efficace
riforma del mercato del lavoro nel nostro Paese.
*Amministratore delegato Gi Group
e presidente Gi Group Academy
www.scolliniamo.it
 24 Venerdì 17 febbraio 2012 Lavoro

Illicenziabilità

«Dovete liberarvi
di un relitto
degli anni Settanta»
Il ricercatore 22enne che firma sul «Wall Street
Journal» mette a nudo i vizi capitali del nostro mercato
::: GIULIA CAZZANIGA rendere il Paese più competitivo. Non si è te-
nuto conto di questa lettera, che risale al 5
QQQ Leggi un articolo sul Wall Street Journal agosto scorso. Oggi l’Italia non ha molta scel-
dal titolo “Roma contro i sindacati”, che attac- ta. Deve fare una riforma dell’articolo 18. Al-
ca l’articolo 18 definendolo «relitto degli anni trimenti le imprese non potranno crescere e
‘70» e ti chiedi chi l’abbia scritto. Un docente? diventare competitive. Il Paese è sopravvissuto
Un membro del governo tecnico? Niente af- al primo infarto, potrebbe non sopravvivere al
fatto: l’autore si chiama Matthew Melchiorre, secondo».
vive e studia a Bologna, alla John Hopkins e, Una parte del sindacato però non è disposta a
soprattutto, ha solo 22 anni. Libero Lavoro lo trattare sul tema...
ha intervistato. «Non dico che sia una riforma facile. In pas-
Partiamo dalle presentazioni: che cosa fa nella sato la politica aveva la necessità di placare gli
L’ARTICOLO 18
vita? animi, preservare il sistema clientelare, evitare Già oggi, di fatto, è possibile partire con accordi prevede esplicitamente l’articolo 8 della mano-
«Sono un ricercatore del “Competitive enter- fratture. Così, i sindacati sono diventati sem- a livello di azienda o di territorio per superare vra di Ferragosto, l’ultimo atto ufficiale del go-
prise institute” di Washington (un think thank pre più potenti, soprattutto negli ultimi anni l’articolo 18 dello Statuito dei lavoratori. Im- verno Berlusconi per adempiere alla lettera
americano, ndr). Ho scritto editoriali non solo in cui la Dc era al potere. E oggi sono un osta- prese e sindacati, localmente, possono già ac- con cui la Banca centrale europea ci aveva det-
sul WsJ ma anche su altri giornali: The OC Re- colo, continuano a negare che l’articolo 18 ab- cordarsi e derogare ai vincoli messi in campo tato - ad agosto - l’agenda di politica economi-
gister, The Washington Times e Fox Forum, bia un effetto negativo sulle imprese nono- dalla virtuale illicenziabilità dei dipendenti ca.
sempre inerenti al tema di come le politiche stante i dati sulla disoccupazione dicano il previsti dalle norme introdotte nel 1970. Lo La strada da percorrere per arrivare ai contratti
fiscali, monetarie e regolatorie incidano sulla contrario. Ma loro possono mobilitare enormi
crescita nel settore privato. La mia famiglia ha quantità di lavoratori, per opporsi a qualsiasi
origini italiane e ho studiato anche all’Univer- proposta che cerchi di cambiare il sistema. E
sità di Bologna e al Dickinson College. Sono scioperi e disordini sociali sono in grado di pa-
Incontro con la Fornero
affezionato a questo Paese: la mia intenzione, ralizzare il sistema produttivo. Oggi però il go-
nei miei scritti e nei miei studi, è spronare la verno non ha altra scelta se non mettere le
discussione sulle giuste mani su questo tema.
Il no di artigiani e commercianti
riforme che aiutino il
Paese a tornare alla
prosperità».
L’articolo 18 non è solo
un pezzo pesante della
legislazione in sé e per
«Non finanzieremo la flessibilità»
Nel suo articolo sul sé, ma la sua scompar-
«Wall Street Journal» sa sarebbe un colpo QQQ Nei primi nove mesi del 2011 l’occupazio-
lei ha attaccato forte- simbolico al potere ne dei giovani tra i 18 e i 29 anni è calata ancora
mente l’articolo 18. sindacale e rendereb- rispetto allo stesso periodo del 2010, che pure
Con quali motivazioni? be più semplice libera- non era stato positivo. La flessione è stata del
«L’articolo 18, negli an- lizzare». 2,5% e in termini assoluti ha significato che a
ni ’70, voleva garantire I difensori dell’articolo trovarsi senza lavoro sono stati 80mila under 30
la sicurezza per il lavo- 18 tirano in causa la si- in più rispetto al periodo gennaio-settembre del
ratore e prevenire la di- curezza per il lavorato- 2010. Ad aggiornare la contabilità della crisi è
soccupazione. Ma ha re... stato ieri il presidente dell’Istat, Enrico Giovan-
avuto l’effetto opposto. «Diano uno sguardo nimi, nel corso di un'audizione alla commissio-
Avendo reso il termine agli Stati Uniti: non ci ne Bilancio della Camera dei deputati.
del rapporto di lavoro sono protezioni a lun- Della riforma in discussione in queste setti-
virtualmente impossi- go termine e il tasso di mane con l’obiettivo di portare il testo del Ddl in
bile, ha fatto sì che gli disoccupazione è la parlamento entro marzo, si è capito che il vero
imprenditori italiani metà di quello italiano. nodo su cui finora si sono arenati tutti i tentativi
abbiano paura di assu- La flessibilità garanti- di cambiare il mercato del lavoro, vale a dire l’ar-
mere a tempo indeter- sce maggiore sicurezza ticolo 18, sarà all’ordine del giorno solo nella pa-
minato anche se ne all’occupazione di isti- re conclusiva delle trattative. Oggi il ministro del
avrebbero bisogno. Ha tuzioni rigide che de- Lavoro Elsa Forrnero sarà a Bruxelles per un ver-
causato ciò che mirava primono i mercati». tice con i colleghi della Ue. L’agenda prevede un
a prevenire: la disoccu- Il segretario generale confronto sulle quote rosa nei consigli di ammi-
pazione. La normativa dell’Ocse, Miguel Angel nistrazione (in mattinata) e il punto sull’occu-
inibisce l’espansione Gurria, ha detto negli pazione nei Ventisette al pomeriggio Tutto in
delle imprese. È un’àn- scorsi giorni che l’arti- previsione del vertice dei capi di governo del pri-
cora da 100 tonnellate colo 18 non è il punto mo marzo. Ma col passare dei giorni è sempre
che pende sulle spalle Matthew Melchiorre fondamentale di una più chiaro che sarà difficile per il governo dei
della crescita italiana. E riforma del lavoro. Lei Professori portare in Europa risultati simili a
incide sui giovani: non che cosa risponde? quelli della lotta al deficit anche per il mercato
è una sorpresa che l’Italia abbia uno dei tassi «Non sono d’accordo con lui. Gli consiglio di del lavoro. La Cgil non perde occasione per ri-
più alti di disoccupazione giovanile nella Ue, guardare i dati. Un’indagine condotta dalla badire un «no» irrevocabile a qualunque riscrit-
superiore del 5,8% alla media europea negli Commissione europea tra l’86 e il ’94 tra gli tura delle norme sulla licenziabilità dei dipen-
ultimi 10 anni. Lo dice l’Eurostat. I giovani ita- imprenditori italiani dice che ben il 68% di lo- denti. Ma un niet altrettanto forte giunge pure
liani vivono con i genitori oltre i 20 anni, ad- ro pensa che l’insufficiente flessibilità delle dal fronte delle imprese. Confindustria è stata la
dirittura fino ai 30. Perché? Perché non riesco- procedure di licenziamento sia un ostacolo prima a pronunciarsi contro il modello Ichino. E
no a trovare lavoro. L’articolo 18 non è certo molto importante a nuove assunzioni. E più di contro la riforma varata giorni fa dalla Lombar-
l’unico ostacolo all’occupazione giovanile, ma recente, nel 2002, la stessa organizzazione a dia. Ieri è toccato a Reteimprese Italia. Mauro
è il fulcro di un insieme di regole irrazionali». cui appartiene Gurria ha pubblicato un rap- Bussoni, vicedirettore della Confesercenti, ha
Il livello di conflittualità, su questo tema, rima- porto che dimostra come le nuove imprese fatto sapere che commercianti e artigiani non
ne oggi molto alto. Pensa si riuscirà a modifi- italiane aumentino i loro dipendenti del 20% intendono sobbarcarsi costi aggiuntivi per fi-
care questa norma? nei primi due anni vita, contro il 160 per cento nanziare la flessibilità in uscita. I soldi per dare ai
«Nonostante tutto il mio pessimismo, non negli Stati Uniti. Se non bastasse: l’Eurostat licenziati un sussidio non ce li metteranno le im-
penso che l’articolo 18 sia un dilemma insu- certifica che in Europa l’Italia ha la più alta prese.
perabile. L’Italia sta attraversando un mo- percentuale di occupazione nelle imprese pic- Ma se questi sono i presupposti la riforma del
mento difficile e deve assolutamente impe- cole e piccolissime. La più bassa, invece, nelle lavoro non potrà essere che a cortissimo raggio.
gnarsi per liberalizzare il mercato del lavoro se medie imprese. Le aziende italiane non vo- ATTILIO BARBIERI
vuole uscirne. Non lo dico io: Jean Claude Tri- gliono diventare grandi. Colpa dell’eccesso di
chet e Mario Draghi hanno scritto all’allora regolamentazione. Come ha scritto Sergio Il ministro Elsa Fornero Olycom
premier Berlusconi chiedendogli esplicita- dell’Orco al Wall Street Journal a novembre, in
mente un impegno per riformare il sistema e Italia siete sposati ai lavoratori».
 Lavoro
SI SUPERA COSÌ
«in deroga» è già tracciata, non c’è nulla da in-
ventarsi. Da anni il giuslavorista (e senatore
Pd) Piatro Ichino lavora al superamento
dell’articolo 18. E dal 2009, sul suo sito interner
(www.pietroichino.it) pubblica proposte detta-
gliate per mettere in moto la riforma del lavoro
«dal basso». Qui sopra pubblichiamo uno sche-
Regioni e Province in campo
Milano e Trento pronte a cambiare
Ma le imprese frenano quando si tratta di impegnarsi con contratti in deroga allo Statuto dei lavoratori
::: ALESSANDRO GIORGIUTTI
QQQ Perché non provare? Se lo chiedeva la setti-
mana scorsa su Liberoil senatore Pd Pietro Ichino,
valutando la possibilità di riformare l’articolo 18 in
sede locale, se a Roma governo e parti sociali non
riuscissero a trovare un’intesa. Se la principale
obiezione rivolta al progetto di legge sulla flexse-
curity è la carenza di risorse per sostenere il reddi-
to dei lavoratori licenziati e per finanziare i servizi
di ricollocamento, «dove le risorse ce le mettesse-
ro le Regioni e le imprese interessate alla speri-
mentazione, perché non provare?»
È in particolare a Milano e Trento che pensa il
senatore. In Lombardia la scorsa settimana la
giunta regionale presieduta da Roberto Formi-
goni ha varato un progetto di legge, titolato “Mi-
sure per la crescita e per l’occupazione”. La novi-
tà, che ha incontrato il consenso di Cisl e Uil e l’op-
posizione di Cgil e Confindustria regionale, è la
cosiddetta “indennità di terminazione”. Se azien-
da e lavoratore si accordano, in caso di licenzia-
mento la prima versa al secondo un risarcimento
in cambio della rinuncia di quest’ultimo a riven-
dicazioni giudiziali. La Regione interviene met-
tendo a disposizione i propri fondi e i propri ser-
vizi di reimpiego. Un modo per aggirare surretti-
ziamente l’articolo 18, ha denunciato la Cgil, con
la Fiom che ha adombrato possibili ricorsi per in-
costituzionalità. «Un aiuto alla trattativa naziona-
le», hanno ribattuto Formigoni e il vicepresidente
(leghista) Andrea Gibelli: «Se una cosa va bene
per la Lombardia, va bene per tutta Italia». La Cisl
e la Uil regionali, rispettivamente con Gigi Petteni
eWalter Galbusera, hanno promosso l’iniziativa.
Quest’ultimo ha esplicitamente riconosciuto la
validità del principio sottostante alla cosiddetta
“indennità di terminazione”: «Va apprezzata la
volontà di finalizzare risorse al sostegno della
contrattazione di secondo livello, e la decisione di
intervenire per gestire percorsi di ricollocazione
dei lavoratori licenziati. Questo significa disporre
degli strumenti per affrontare le crisi aziendali, re-
sponsabilizzando istituzioni e parti sociali».
E gli imprenditori? Hanno espresso insoddisfa-
zione e «forte contrarietà sulle scelte relative alla
contrattazione di secondo livello, in cui si interfe-
risce con l’autonomia delle parti sociali di cui la
Regione vuole assumere la regia, introducendo di
ma di contratto in deroga all’articolo 18 a le-
gislazione vigente. Le parti sociali, cioé, posso-
no già superare i vincoli dello Statuto dei lavo-
ratori, senza bisogno di aspettare la riforma
Monti-Fornero. Ai lavoratori licenziati sarebbe
garantito un sussidio per tre anni e un aiuto a
trovare un nuovo posto.
Lorenzo Dellai Lapresse
fatto anche un ulteriore livello di contrattazione».
Il malumore delle imprese è il frutto di una per-
plessità: quanto costa il modello Ichino, cui la
Lombardia dice di ispirarsi? È conveniente rinun-
ciare a un costo certo (articolo 18) in nome di un
costo incerto? Sono perplessità che si riflettono
anche sul piano nazionale, dove i rappresentanti
degli imprenditori non sono tra i più fervorosi so-
stenitori di un nuovo welfare alla scandinava. Al
punto che anche alcuni amministratori delegati e
direttori del personale, che nel 2009 avevano fir-
mato un appello all’allora ministro Maurizio Sac-
coni sostenendo la causa della flexsecurity (75 fir-
matari, con imprese come la Ferrari e la Lambor-
ghini, la Txt e il gruppo Unieuro), preferiscono ora
non esporsi troppo. Non solo per possibili screzi
con i sindacati, ma anche per le possibili incom-
prensioni con altre aziende, pessimiste sull’esito
di un trapianto del sistema di outplacement balti-
co nella realtà sociale italiana. Secondo il disegno
di legge Ichino, presentato tre anni fa, l’impresa
3 ANNI DI SUSSIDIO
Il modello alla danese adattato alla no-
stra realtà da Pietro Ichino, giuslavorista
e senatore Pd, è riassunto nello schema
che pubblichiamo qui sopra. Ai dipen-
denti licenziati sarebbero garantiti tre
anni di sussidi. A condizione però che si
rendano disponibili a tempo pieno a
cercare una nuova occupazione sotto la
regia di un’agenzia per il lavoro. Con lo
stesso orario seguito in azienda. Il no
alla prima proposta di un nuovo lavoro
farebbe cessare il sussidio.
dovrebbe farsi carico di una quota (crescente) del
reddito assicurato al lavoratore licenziato. Il quale
avrebbe diritto il primo anno al 90 per cento dello
stipendio, il secondo anno all’80 per cento, il terzo
al 70 per cento. Nei primi dodicisi mesi il costo a
carico dell’impresa sarebbe pari solo al 10 per
cento (al resto provvederebbe l’Inps). La scom-
messa, allora, sarebbe quella di riuscire a ricollo-
care il lavoratore rimasto senza impiego entro un
anno dal licenziamento. Secondo Ichino, in con-
dizioni normali, questo avverrebbe per nove la-
voratori su dieci. A patto, naturalmente, di poter
contare su un’assistenza adeguata da parte
dell’agenzia di riqualificazione professionale alla
quale l’azienda deciderà di affidarsi. Ciò che, pe-
raltro, stimolerebbe l’azienda stessa a investire
seriamente sui servizi di outplacement. Una
scommessa che evidentemente non tutti sono si-
curi di poter vincere.
Intanto però non è solo la Lombardia ad andare
per conto proprio. Anche la Provincia autonoma
di Trento si è da tempo detta interessata a speri-
mentare il modello Ichino. La scorsa settimana
l’assessore al Welfare, Ugo Rossi(con mire di suc-
cessione all’attuale presidente Dellai), in un’in-
tervista all’Adige è stato molto chiaro: «Abbiamo
le carte in regola per sperimentare forme contrat-
tuali nuove che garantiscano da un lato tutele più
estese a tutte le categorie di lavoratori e dall’altro
maggiore flessibilità per le nostre imprese che de-
vono poter rischiare di più (e quindi assumere di
più) senza la spada di Damocle della assoluta ina-
movibilità del lavoratore». «Nel contempo», ha
aggiunto, «serve migliorare il sistema degli am-
mortizzatori sociali con l’obiettivo non di com-
pensare la disoccupazione ma di mettere ciascun
adulto nelle condizioni di lavorare, tramite un
mix di servizi, incentivi fiscali, monetari, percorsi
guidati di riconversione, lasciando in vita le inte-
grazioni salariali solo per le imprese che hanno
concrete prospettive di recupero».
Se son rose, le iniziative della giunta regionale
lombarda (di centodestra) e di quella provinciale
trentina (di centrosinistra) fioriranno. In quel ca-
so bisognerà ringraziare l’articolo 8 della mano-
vra berlusconian-tremontiana di ferragosto, che
rende possibili, con l’accordo dei sindacati, le de-
roghe non solo al contratto nazionale ma anche
alla legge.
Venerdì 17 febbraio 2012 25
Il punto
di GIANNI BOCCHIERI
Dove trovare i soldi
Ricollocamento:
fondi bilaterali
subito in campo
QQQ I giovani restano la priorità dell’agenda go-
vernativa. Lo stesso Monti è intervenuto a loro
sostegno, indicando nel dualismo del mercato
del lavoro il vero problema da risolvere. Il capo
del governo ha anche ricordato che il mondo del
lavoro è cambiato, che il posto a vita non esiste
più. Come sempre avviene in questi casi si è en-
fatizzata più la battuta sulla monotonia del posto
fisso, piuttosto che l’invito alla mobilità profes-
sionale. Del resto, sono proprio di questi giorni i
risultati di un’indagine che ci dice che i giovani
sono disposti a guadagnare di meno, pur di avere
un lavoro a tempo indeterminato. In periodi di
crisi è comprensibile la ricerca di sicurezza eco-
nomica e una più bassa propensione al rischio e
alla flessibilità. Occorre però evitare che i nostri
giovani scivolino nello scoraggiamento. Per que-
sto va bene anche scuoterli con crude verità che
eliminino ogni alibi. È giusto spingere i giovani a
scegliere i migliori percorsi di studi, a completarli
nel più breve tempo possibile e ad avvicinarsi al
mercato del lavoro nel modo più consapevole.
Il governo ha già approvato una riforma delle
pensioni che sicuramente aiuterà i lavoratori più
giovani. L’estensione universale del metodo
contributivo ha attenuato l’altro dualismo tra chi
prende la pensione sulla base degli ultimi anni di
stipendio e chi la percepirà sulla base dei contri-
buti versati durante l’intera vita lavorativa.
Con la riforma del lavoro si potrà aiutare ulte-
riormente i giovani purché non si creino altre dif-
ferenziazioni. Infatti, pensare di applicare solo ai
nuovi assunti la sospensione dell’articolo 18 non
permetterebbe di superare il dualismo tra iper-
garantiti e sottotutelati. Le aziende scarichereb-
bero le loro esigenze di flessibilità sui lavoratori
più facilmente licenziabili. Invece è giusto pun-
tare sul contratto di apprendistato come con-
tratto di primo impiego dei giovani ed è giusto
puntare a modificare la disciplina dei licenzia-
menti per motivi economici attraverso il coin-
volgimento del sindacato. In questa direzione,
andrebbe valorizzata la bilateralità, ovvero quei
fondi interprofessionali che intervengono
nell’integrazione al reddito e alla formazione.
Le agenzie per il lavoro hanno già sperimenta-
to questa soluzione, prevedendo nel loro con-
tratto collettivo una procedura che comporta
una procedura di ricollocamento e l’erogazione
di un’indennità di 700 euro per 6 mensilità (7
mensilità per gli over 50), a carico proprio dei
fondi bilaterali. Non può essere solo un caso se
dopo questo accordo le agenzie per il lavoro han-
no assunto in un anno più lavoratori a tempo in-
determinato di quanto avessero fatto nei 5 anni
precedenti.
twitter@gbocchieri
26 Venerdì 17 febbraio 2012
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
A tu per tu
di MATTIAS MAINIERO
Su con la vita:
arriva la sagra
del carciofo
Caro Mainiero, penso che la scelta del
governo Monti di rinunciare alle Olim-
piadi di Roma sia inoppugnabile. Una
scelta di serietà. Non ho capito pertanto
i distinguo del Coni e di Alemanno. Una
scelta del genere dovrebbe essere, in
questi momenti, condivisa da tutti.
Umberto Brusco
e.mail
La scelta, caro Brusco, è condivisa
da tutti coloro che hanno una bri-
ciola di buonsenso. Poi ci sono la
politica, la campagna elettorale
(in Italia siamo sempre in cam-
pagna elettorale), l’immagine
pubblica, la dignità. Ci sono le
strategie, le tattiche, le manfrine.
E le cose si complicano. Terra ter-
ra: Roma ha tentato di organizzare
il Gran Premio di Formula 1. E non
c’è riuscita. Poi ha tentato di or-
ganizzare le Olimpiadi del 2020. E
non c’è riuscita. In attesa di riu-
scire ad organizzare qualcosa, si è
consolata con la mancata organiz-
zazione dell’emergenza-neve, con
la disastrosa organizzazione della
circolazione ferroviaria e con la
pietosa organizzazione del tra-
sporto su gomma. Dati i presup-
posti, mi sembra logico che Gianni
Alemanno abbia tentato di orga-
nizzare la sua sopravvivenza po-
litica (in Campidoglio o in sede da
destinarsi) scuotendo la testa e
manifestando un certo di-
sappunto, peraltro mol-
to contenuto. E mi
sembra anche logico
(purtroppo) il coro
di proteste di alcuni
giornali della Capi-
tale i cui editori fan-
no gli editori e anche i
costruttori e i cui diret-
tori vengono pagati da que-
gli editori lì, con un piede nella
stampa libera e sinceramente de-
mocratica (così si diceva una vol-
ta) e con l’altra nei mattoni a volte
olimpici e a volte mattoni e basta.
Quanto al resto, posso garantire a
lei, e a tutti i non romani, che
quando la candidatura è tramon-
tata gli abitanti di questa città
hanno tirato un sospiro di sollievo
e molti hanno addirittura applau-
dito. A corso di Francia, caro mio,
tratto terminale, c’è una stazione
ferroviaria costruita per i Mondia-
li del 90. Non è mai stata aperta, è
finita nel mirino della magistra-
tura e ancora oggi sta lì, monu-
mento eterno all’inefficienza degli
organizzatori. Ai romani che han-
no a cuore Roma, e il loro por-
tafoglio, basta quella. Anche per-
ché, in mancanza del Gran Premio
e delle Olimpiadi, c’è chi pensa di
organizzare la sagra del carciofo
(o dei fagioli con le cotiche). Pare
che, almeno questa volta, ci siano
buone possibilità di successo. In
arrivo dai Castelli ettolitri di vino
bianco. Cin cin: Roma ha la ma-
nifestazione.
mattias.mainiero@liberoquotidiano.it
segui la rubrica anche su
www.
::: le lettere
Le lettere via e-mail vanno inviate sottolineando nell’oggetto: “lettere”. Via posta vanno indirizzate a: Libero - viale L. Majno 42 - 20129 Milano; via fax al n. 02.999.66.264.
SANREMO/1
Questo è il Festival
degli insulti
Grazie a Belpietro e a Maria
Giovanna Maglie per aver da-
to voce a tutti noi italiani che
ci siamo profondamente di-
sgustati per l'indecente per-
formance di Sanremo, un fe-
stival dove ormai la canzone è
stata inesorabilmente smar-
rita dietro alle farneticazioni,
gli insulti e le parolacce. Ve-
ramente uno spettacolo di
pessimo gusto al quale non ho
assistito, grazie a Dio rimane
ancora il telecomando per
esercitare l'unico potere ri-
masto ai telespettatori e cioè
quello di cambiare canale o
addirittura spegnere la mac-
china infernale e dedicarsi ad
altro.
Rita Muscardin
e.mail
SANREMO/2
Comici con licenza
di offendere
Luca e Paolo non sono due
comici, ma due insolenti pre-
suntuosi con licenza di of-
fendere e ingiuriare, infan-
gare, deridere e indicare al
disprezzo e al pubblico lu-
dibrio. Ricorrendo al peggiore
dei turpiloqui, dove le pa-
rolacce si sprecano in un
diluvio di espressioni triviali e
oltraggiose, che fanno a pugni
con le regole del buon gusto,
del garbo e dalla buona crean-
za, indigesto brodo di cultura
e pessimo esempio per i gio-
vani in ascolto.
Giovanni Bertei
La Spezia
SANREMO/3
Le responsabilità
della dirigenza Rai
Il vero problema è la completa
responsabilità di tutta la di-
rigenza Rai. Dal presidente
fino all'ultimo consigliere. È
inutile parlare del monologo,
quando si sapeva dall'inizio
come si sarebbe comportato il
Molleggiato. Hanno aderito a
tutti i suoi capricci e adesso?
Ormai, con la stalla aperta,
tutti i buoi sono scappati. La
domanda vera è: quando si
privatizza la Rai?
Francesco Gallipoli
e.mail
DIRETTORE RESPONSABILE
Maurizio Belpietro
VICE DIRETTORI
Massimo de’ Manzoni (vicario) - Franco Bechis
Fausto Carioti - Pietro Senaldi
DIRETTORE GENERALE: Stefano Cecchetti
EDITORIALE LIBERO s.r.l.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE: Arnaldo Rossi
CONSIGLIERI: Maurizio Belpietro - Sergio De Benedetti
SANREMO/4
In onda il trionfo
della mediocrità
Se quello dell’anno passato è
stato un Festival pietoso que-
sto lo ha superato in negativo.
Luca e Paolo, due squallidi
individui da avanspettacolo. Il
loro umorismo lo trovano solo
nella volgarità. Rocco Papaleo
è un personaggio anonimo.
Belèn è una Clarabella al li-
mite della caricatura. Quelle
che dovrebbero essere le pro-
tagoniste, le canzoni, riflet-
tono il miserevole momento
che l’Italia attraversa in tutti i
settori. I cantanti si espri-
mono sullo stesso livello di
assoluta mediocrità.
Augusto de Marsanich
e.mail
SANREMO/5
Una class action
contro Celentano
Invito tutte le associazioni dei
consumatori a promuovere
una class action contro i si-
gnori Celentano e Lei. Come
contribuente, tramite il ca-
none Rai, e come italiano, mi
sento danneggiato e offeso
per l’indegno spettacolo pro-
pinatomi nella prima serata
del Festival.
Walter Leoni
e.mail
SANREMO/6
Il Molleggiato
contro il vero potere
Sono felice che Celentano ab-
bia provato finalmente cosa
significhi mettersi veramente
contro il potere. Lui, assieme
a Benigni, si era abituato
male. Siccome ogni volta che
da solo, o in coppia col co-
mico, sbeffeggiava e insultava
senza ritegno l’ex presidente
del Consiglio, tutto andava
bene. Nessuna critica dalla
stampa schierata. Anzi il Mol-
leggiato veniva celebrato co-
me un eroe. Credeva inge-
nuamente che in Italia si po-
tesse colpire impunemente il
potere. Spero abbia capito
adesso da che parte sta ve-
ramente il potere in Italia. E
gli è andata ancora bene che
non ha toccato la magistra-
tura!
Gianfranco Belisari
e.mail
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SEDE LEGALE: Via dei Valeri, 1 - 00184 Roma
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SANREMO/7
Un pubblico
di contestatori
Forse più che redarguire Ce-
lentano per le sue esterna-
zioni dovremmo domandarci
come mai il pubblico del-
l'Ariston le abbia salutate con
applausi a scena aperta. Nes-
suno è uscito scandalizzato,
lamentandosi con gli orga-
nizzatori. Dobbiamo conside-
rare anche questo compor-
tamento come una forma di
contestazione, oggi tanto di
moda?
Attilio Lucchini
e.mail
SANREMO/8
Sputa sentenze
pagato da noi
Il bravo bimbo di sinistra
(Morandi), ha portato sul pal-
co di Sanremo il suo sodale
Celentano che in un raptus
senile si è lanciato contro i
giornali vicini alla Chiesa. Co-
lui che sputava sentenze dal
palco era pagato dai con-
tribuenti italiani.
Giuseppe Leonardi
e.mail
NO ALLE OLIMPIADI/1
Sport sconfitto
portafogli salvato
Monti ha detto no. E, secondo
me, ha applicato la legge del
male minore. La candidatura
per le Olimpiadi romane è
stata bocciata. Causa crisi
profonda. Lo sport ne esce
sconfitto, il portafogli si è
salvato. La macchina orga-
nizzatrice avrebbe dovuto
sborsare un mucchio di quat-
trini, con un ritorno eco-
nomico assai incerto. Lo sport
dovrà trovare altre manife-
stazioni per salvaguardare
l’immagine e la bellezza di
una disciplina senza pari. An-
cora una volta la dura legge
dei soldi trionfa.
Fabio Sicari
Bergamo
NO ALLE OLIMPIADI/2
Il Prof ha fatto bene
a bocciare i Giochi
È doloroso per me sapere di
pensarla come Bersani e Ca-
sini, ma purtroppo, riguardo
STAMPA: Litosud Srl - Via Aldo Moro, 2 - Pessano con Bornago (Mi)
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PREZZO VENDITA ESTERO: CH - Fr. 3.00; MC & F - € 2.00.
al no di Monti alle Olimpiadi
2020 a Roma, è proprio così.
Un conto è organizzare i Gio-
chi in pieno boom econo-
mico, come nel 1960, ma è
totalmente fuori luogo ades-
so. Più che un'occasione per il
rilancio del Paese, sarebbe un
invito a nozze per gli in-
trallazzatori di entrambi gli
schieramenti, con la consa-
pevolezza che la magistratura
guarderebbe poi solo verso
una parte. Pertanto il cen-
trodestra e Alemanno si met-
tano il cuore in pace. Se poi è
davvero un complotto della
Merkel per assegnare le Olim-
piadi alla Spagna, facciano
pure: loro sono messi molto
peggio di noi e come dimostra
la Grecia, la fiaccola è un
ottimo strumento per finire a
testa in giù.
Carlo Xavier
e.mail
LE GRANE DI MONTI/1
Un federalismo
di tartassati
Quello che si sta delineando è
un altro unicum italiano. Un
federalismo che gonfia le tas-
se locali, mentre però anche le
imposte nazionali, dirette e
indirette, vanno in salita. La
manovra salva Italia sulla
spinta di un’emergenza fi-
nanziaria da tamponare, ha
dato una spinta decisa in
questa direzione.
Patrizio Pesce
Livorno
LE GRANE DI MONTI/2
Il governo espropria
gli enti locali
Monti, dopo aver congelato la
riforma federale abolendo
l’apposito ministero, ha tolto
gran parte delle risorse ot-
tenute con la tassa sulla casa
con il decreto salva Italia.
Infine, con il decreto sulle
liberalizzazioni, ha privato gli
enti locali e territoriali della
loro autonomia mediante il
ripristino forzato della teso-
reria unica. Così gli enti ter-
ritoriali non avranno più di-
sponibilità diretta delle pro-
prie risorse. Inoltre il tesoriere
di ciascun ente potrà solo
curare pagamenti e riscos-
sioni senza gestire la liquidità
dell’ente. Gli enti locali sono
privati in questo modo di un
importante strumento di ge-
DISTRIBUTORE PER L’ITALIA E L’ESTERO
PRESS-DI Distribuzione Stampa e Multimedia Srl
EDIZIONI TELETRASMESSE
Litosud Srl - Via Carlo Pesenti, 130 - Roma
S.t.s. S.p.A. - Strada V zona industriale, 35 - Catania
 Venerdì 17 febbraio 2012 27
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stione finanziaria e perdono dalle mie parti, si chiama GIUSTIZIA E POLITICA/2 che falliscono mettendo in
in questo modo una parte regolamentazione, non libe- difficoltà le aziende creditrici
essenziale della loro autono- ralizzazione. Scandaloso l’attacco salvo riaprire dopo qualche
mia. Luca Berardi settimana con il suffisso «nuo-
Ivan Castelletti Roma
del pm al Cav vo» davanti al vecchio nome
Verona Chiesta una condanna a 5 societario, magari usufruendo
LE GRANE DI MONTI/4 anni per Berlusconi, per il di contributi pubblici per in-
LE GRANE DI MONTI/3 processo Mills. È inaudito! novazioni tecnologiche che in
Non tagliamo troppo Non ho parole adeguate per realtà non esistono. L'impresa
Su notai e farmacisti la Difesa descrivere il mio sgomento. di cui faccio parte sta vivendo
Mi addoloro più per l'uomo in questi giorni questa si-
false liberalizzazioni La scure sulla Difesa del go- Silvio, perchè se non è sereno tuazione e garantisco che non
NORD: soleggiato, pur con velature o strati alti, specie sul Trivene-
I notai e farmacisti conti- verno Monti mi preoccupa. Le come può reggere un ritmo è affatto bello avere crediti to; nubi in lento aumento serale tra Liguria e basso Piemonte. Tem-
nueranno a mantenere il loro limitazioni già si sono fatte cosi incalzante? Questo è un che in realtà non saranno mai perature senza variazioni, massime tra 7 e 12.
monopolio di settore. Si dovrà sentire in occasione delle no- ring dove si vuol far perdere il saldati e continuare a lavorare CENTRO: prevalenza di sole eccetto per nubi irregolari sulla Sarde-
sempre passare dai notai per stre partecipazioni ai con- Cavaliere ad ogni costo. Ma con gli stessi che ti hanno gna, specie occidentale e dalla sera sulla medio-alta Toscana. Tem-
gli stessi atti previsti in pre- tingenti militari in Paesi come l'obiettivo del discredito to- arrecato danni. perature stazionarie, massime tra 7 e 12.
cedenza quando alcuni di essi l’Afghanistan. L’Italia non è tale non sarà ottenuto per i Angelo Minotti SUD: bel tempo su tutti i settori, seppur con lieve residua nuvolo-
potrebbero essere svolti an- l’America e neanche l’Inghil- sostenitori di Berlusconi. Anzi Seregno (Mb) sità mattutina su Puglia, Lucania e crotonese. Temperature in lieve
che dai commercialisti men- terra però, per la sua po- coloro che amano il Cavaliere rialzo, massime tra 8 e 13.
tre è stata bloccata la pos- sizione nel Mediterraneo e si stringeranno ancora di più EXTRACOMUNITARI
sibilità di vendere i medicinali per la sua innovativa tec- intorno a lui.
di fascia C (ad esempio le nologia militare, deve essere Graziella Saieva È importante
aspirine) al di fuori delle far-
macie. Sarebbe questa la li-
una potenza con mezzi ade- e.mail
non creare ghetti
guati alla sua importanza stra-
beralizzazione del governo CRIMINALITÀ Giusta la battaglia del con-
tegica.
guidato da Monti? Aumentare Bruno Russo sigliere regionale della Lega
per decreto il numero di far- Napoli Diamo alla polizia Nord, Massimiliano Orsatti,
macisti e notai e non lasciar che è riuscito a ottenere la
stabilire alla domanda di mer-
il diritto di sparare legge "Harlem" per contra-
CONTI DELLA CASTA
cato il loro numero? Questa, Ci risiamo. La sinistra mi- stare il degrado causato dal-
La crisi non tocca lanese vuole disarmare i vigili l'immigrazione selvaggia e dal
e consegnarci alla delinquen- proliferare di esercizi com-
LOTTO i parlamentari za. Proponiamo una legge che merciali etnici. «La nostra leg-
Estrazione del 16/02/2012
Ancora una volta i parlamen- tuteli le forze dell'ordine. Ne- ge», ha detto Orsatti, «si pro-
35 22 77 67 30 gli Stati Uniti quando un po- pone di gestire l'immigrazio-
BARI tari dimostrano quanto sono
liziotto dice «freeze» il de- ne in maniera responsabile,
CAGLIARI 27 58 77 40 56 falsi e arroganti. Complimenti
linquente si deve fermare, se evitando la formazione di
FIRENZE 66 65 67 5 38 per il voto a favore dei doppi
muove solo un dito l'agente è ghetti». Soprattutto si evita NORD: soleggiato sulle Alpi; nubi medio-basse tra Liguria e basso
incarichi. Questa classe par-
GENOVA 90 48 64 5 62 autorizzato a sparare. In al- così la concorrenza sleale dei Piemonte, in estensione a Val Padana e Prealpi, con prime pioviggi-
lamentare presenta un folto
MILANO 30 54 48 51 85 cuni Stati gli agenti hanno in negozi illegali. ni notturne tra genovese e spezzino. Temperature stabili, massime
gruppo di persone inefficienti
dotazione come secondo col- Roberta Bartolini tra 7 e 12.
NAPOLI 11 85 52 79 25 interessate esclusivamente al
po il glaser safety slug, un Genova CENTRO: nubi irregolari su Sardegna e Toscana; prevalenza di sole
PALERMO 90 19 61 37 11 proprio portafoglio e che si proiettile mortale. Questo per altrove. Peggiora la notte dalle coste tirreniche. Temperature in
disinteressa alla crisi che at- tutelare la vita degli agenti in CONCORSI DA RIFARE ascesa, massime tra 9 e 13.
ROMA 87 14 46 22 11
tanaglia il Paese. Monti sta caso di conflitto a fuoco.
SUD: soleggiato salvo locali addensamenti sui settori tirrenici; peg-
TORINO 38 7 69 3 50 impoverendo il nostro Paese. Adriano Pigozzi Gli esami della vita giora nella notte sulla Campania. Temperature in ascesa, massime
tra 10 e 14.
VENEZIA 24 18 25 31 65 Francesco Falleri
NAZIONALE 81 14 16 23 5 e.mail
e.mail
non finiscono mai
RISCHIO RECESSIONE/1 Capita spesso di sognare di
GIUSTIZIA E POLITICA/1
10eLOTTO rifare gli esami di maturità. È
Tutti i nostri guai un incubo tremendo. Mi vedo
7 11 14 18 19 22 24 27 30 35 Persino Napolitano seduto su un banco di scuola
iniziati con l’euro
38 48 54 58 65 66 77 85 87 90 bacchetta le toghe col foglio vuoto come la mia
Perché non si ha il coraggio di testa e con la paura tremenda
SUPERENALOTTO Miracolo: la conversione di dire che quasi tutti i problemi di non sapere cosa scrivere.
La combinazione vincente: Napolitano che ha sollecitato europei sono nati dalla riu- Ripetere un esame di Stato è
5 - 21 - 23 - 41 - 74 - 84 la riforma della giustizia e nificazione delle due Germa- una tortura che non auguro a
bacchettato le toghe! «No al nie e dall’imposizione dell’eu- nessuno. Immagino che cosa
Numero jolly: 81 Numero SuperStar: 48
rientro in magistratura, dopo ro, sostenuto e avallato da sarà per quei poveri medici
QUOTE SUPERENALOTTO incarichi politici e parlamen- Romano Prodi? che hanno superato l’esame
• Nessun ”6” (jackpot € 63.621.770,26) • tari». Il centrodestra e i go- Giovanni Bartolozzi nel 2010 e si sono visti boc-
Nessun ”5+1” • Ai 20 ”5” vanno € 18.807,10 verni Berlusconi l’avevano e.mail ciare dalla Consulta il con-
• Ai 1.221 “4” vanno € 310,57 • Ai 44.586 ”3” detto migliaia di volte. A me- corso perchè ritenuto anti-
vanno € 16,94. no che la presa di posizione RISCHIO RECESSIONE/2 costituzionale per un errore
QUOTE SUPERSTAR del Colle non sia un’abile non commesso da loro, ma NORD: peggiora con piogge sparse specie dalla sera; più asciutto
• Nessun “5 stella” • Ai 7 “4 stella” vanno € mossa per guadagnare tempo, Troppi fallimenti dai politici. Immagino come si su estremo Nordovest e Romagna. Neve oltre 700-1100m, in calo a
31.057,00 • Ai 237 “3 stella” vanno € dribblando l’annosa questio- sentiranno quando dovranno 400-600m nella notte. Temperature in lieve diminuzione, massime
1.694,00 • Ai 3.442 “2 stella” vanno € 100,00 ne per lasciare intatto il di-
pilotati rifare il concorso, in un anno tra 7 e 11.
• Ai 20.604 “1 stella” vanno € 10,00 • CENTRO: nuvoloso sulle tirreniche con deboli piogge entro sera;
spotismo di certi magistrati. Il governo dovrebbe una volta che verrà. sole prevalente sulle adriatiche. Temperature in ascesa sui versanti
Ai 44.349 “0 stella” vanno € 5,00.
Giacomo Sironi per tutte mettere fine alla Biagio Sannicandro orientali, massime tra 9 e 14.
• Montepremi: € 2.507.612,45 Reggio Emilia scandalosa pratica di imprese Bari SUD: nubi e isolati piovaschi in Campania; tempo discreto altrove
ma peggiora in serata sulla Sicilia. Temperature in ascesa, massime
tra 12 e 15.
Temperature previste oggi
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Polemiche per i gialli semplificati della Christie: tagli al 60%
Un crimine che nemmeno la regina del giallo avrebbe potuto immaginare. L’editore britannico
HarperCollins ha deciso di ridurre, semplificare, riassumere e correggere una ventina di romanzi di
Agatha Christie (1890-1976), con l’obiettivo di aiutare gli studenti non nativi di inglese. Ma ciò che ha
suscitato maggiore scalpore è l’aver tagliato alcuni libri fino addirittura al 60% delle pagine originali.
L’islam dietro i cambiamenti
Una primavera araba a rischio inverno
Souad Sbai analizza le rivoluzioni che hanno abbattuto i rais di Tunisia, Egitto e Libia
Gli ideali di libertà e democrazia stanno cedendo il passo sotto la spinta dei fondamentalisti
Pubblichiamo uno stralcio
del capitolo «Rivoluzione li-
berale o restaurazione isla-
mica» tratto dal volume Il so-
gno infranto. La nuova Pri-
mavera araba di Souad Sbai
(Armando Curcio editore,
pp. 224, euro 18,90), aspra
critica al multiculturalismo e
al relativismo dell’Occidente.
di SOUAD SBAI
QQQ La «Primavera araba» ha
colto alla sprovvista perché a
tutt’oggi nessuno avrebbe potu-
to pensare che le popolazioni
arabe si sarebbero rivoltate con-
tro i loro rais. È una rivoluzione
sostanzialmente simile a tutte le
altre, come quelle che hanno
cambiato la storia e hanno con-
dotto il mondo verso grandi rin-
novamenti politici e sociali.
Le proteste di piazza Tahrir,
in Egitto, sono state in un primo
momento il simbolo per eccel-
lenza delle speranze per un fu-
turo di libertà e democrazia.
Una piazza che, lo si voglia o no,
è già passata alla storia perché è
stata l’espressione della volontà
di migliaia di persone, soprat-
tutto giovani, i più interessati al
cambiamento e a diventare pa-
droni della loro vita, senza ditta-
tori né estremisti. Questi giovani
egiziani si sono battuti con for-
za, talvolta anche pagando con
la loro stessa vita. Hanno avuto il
coraggio di mettersi contro il re-
gime, ormai arrivato alla fine. Da
tempo infatti Mubarak non pos-
sedeva più la spinta ideologica
del panarabismo originario.
IL PRIMO TASSELLO
La «rivolta del gelsomino» tu-
nisina contro il presidente Ben
Ali è stata il primo tassello che ha
sconvolto gli equilibri di diverse
nazioni. Anche qui i ragazzi
hanno avuto il coraggio di met-
tersi in gioco e senza paura di
svelare il vero volto del regime.
Questa voglia di libertà ha inva-
so tutto il quadrante nordafrica-
no ed è andata oltre. Lo «spirito
di piazza Tahrir» e della «Prima-
vera araba» si sono facilmente
diffusi. Il sostegno principale ai
giovani è arrivato dal web, so-
prattutto Facebook ha fatto la
sua parte perché ha permesso di
creare una rete virtuale che non
ha tardato a manifestare la sua
forza. I giovani hanno cercato di
migliorare le loro condizioni e,
con una tale vitalità, sono riusci-
ti a smuovere il sistema. Si è trat-
tato, a detta di moltissimi, di una
.
LE PROTESTE
DI PIAZZA TAHRIR
Proteste nel nome
dell’islam in piazza
Tahrir al Cairo nel gen-
naio 2011. Nel tondo, la
giornalista Souad Sbai,
cittadina italiana dal
1981 e deputata del Pdl
(Lapresse)
«ventata» di freschezza. più attratta da spinte ideologi-
Ma su questo punto le posi- che e religiose, che non danno
zioni sono contrastanti. Secon- risposte vere e forniscono inter-
do alcuni, i più idealisti, la pri- pretazioni distorte della realtà.
mavera araba è stata una richie-
sta sentita di democrazia e par- QUALCOSA DI OSCURO
tecipazione politica. Secondo I giovani non credono più ai
altri, invece, tutto questo fer- falsi miti, vogliono concretezza
mento politico non sarebbe mai e certezze per il loro futuro. Si
nato senza la grigia presenza del tratta di una presa di coscienza
fondamentalismo. Si trattereb- importante che va oltre ogni co-
be, dunque, di una rinascita in- sa, soprattutto oltre Gheddafi,
tegralista che non potrà mai es- Ben Ali e Mubarak. Quest’ener-
sere compatibile con la demo- gia fresca e giovane ha abbattu-
crazia. Il sistema politico del to quei regimi «fantasma» senza
fondamentalismo è infatti «a più nessun ruolo internaziona-
chiusura ermetica» e i presup- le, che di fatto impedivano qual-
posti di sviluppo delle libertà siasi sviluppo umano. Erano di-
vengono meno e non sono com- ventate strutture politiche senza
presi tra i suoi obbiettivi. Nono- possibilità di futuro, concentra-
stante la presenza di questo si- te sul mantenimento del potere
stema opprimente, la gioventù fine a se stesso. Ora sono caduti i
araba è comunque più consa- dittatori, ma il pericolo non è
pevole, vuole la libertà e non è terminato anche perché qual-
Molesini e Cibrario tra i finalisti del XXV Premio Chianti
Cosimo Calamini con Le querce non fanno limoni (Garzanti), Benedetta Cibrario con Sotto cieli
noncuranti (Feltrinelli), Paolo De Luca con Cielo e Terra (Pironti), Barbara Garlaschelli con Non ti
voglio vicino (Frassinelli) e Andrea Molesini con Non tutti i bastardi sono di Vienna (Sellerio) sono i
cinque libri finalisti della XXV edizione del Premio Letterario Chianti. Cerimonia finale il 19 maggio.
cosa di oscuro si sta muovendo
dietro lo «spirito di piazza
Tahrir».
La fine del regime di Mubarak
ha lasciato un vuoto politico che
è stato colmato da un’altra giun-
ta militare e dai fondamentalisti
alle porte. I soldati hanno agito
in nome di una sedicente «salu-
te pubblica» e si sono auto pro-
clamati garanti del popolo e del-
la libertà. Se questo è il futuro
che si sta creando, dove sono fi-
nite quelle richieste di riforme e
di maggiore autodeterminazio-
ne politica? La giunta militare
dovrà ascoltare le istanze del po-
polo e non potrà rimanerne
estranea in eterno. I militari
hanno solo saputo legittimare
l’attuale governo provvisorio: il
peggiore affare che l’Egitto del
dopo Mubarak potesse fare. Il ri-
sultato è quindi solo un cambio
di poteri e nessun pas-
so in avanti. La demo-
crazia, la laicità, i di-
ritti umani e l’ugua-
glianza restano ov-
viamente ancora
lettera morta, so-
prattutto perché
all’orizzonte potreb-
be esserci qualcosa di
molto diverso dalla de-
mocrazia. Il nuovo regime
egiziano si è infatti avvicinato
alla Repubblica islamica irania-
na. È un’ingerenza che ai tempi
di Mubarak non sarebbe mai av-
venuta, un segno inequivocabi-
le che qualcosa sta cambiando
all’interno del paese. Qualcosa
di molto oscuro e preoccupante
per tutti. L’avvicinamento par-
ziale forse è stato favorito anche
da una certa debolezza diplo-
matica e strutturale di Washin-
gton. Non è un caso che durante
le manifestazioni dei giovani
iraniani contro gli Ayatollah, il
presidente americano Barack
Obama abbia mostrato un’in-
differenza quasi totale. Gli ame-
ricani non hanno saputo frenare
neanche i guerriglieri di Hamas
che non solo hanno intavolato
un proficuo rapporto politico
con i Fratelli musulmani, ma
hanno anche contribuito a un
processo di pacificazione inter-
na tra palestinesi. Abu Mazen,
presidente dell’Autorità nazio-
nale palestinese, unico valido
interlocutore di Israele, ha ac-
cettato un piano di alleanza con
il suo storico avversario Hamas,
per un progetto di pianificazio-
ne comune basato su larghe in-
tese politiche. Si sta forse realiz-
zando il sogno non tanto segreto
di Ahmadinejad di un Medio
Oriente senza lo Stato ebraico?
In Siria, Bashar Al Assad, no-
nostante un’apparente isola-
mento internazionale, riesce a
giocare ancora le sue carte. Si
barcamena con una certa ambi-
guità politica, sostenuta anche
dalle repressioni che sono sfo-
ciate in veri e propri massacri. Le
morti ormai incalcolabili della
città di Homs ne sono la prova.
Perché il mondo occidentale
non ha dichiarato Bashar Al As-
sad un criminale?
L’INTOCCABILE ASSAD
Il dittatore ha capito di essere
una pedina importante e per
questo motivo è intoccabile. Per
gli americani è necessario pre-
servare l’ultimo «baluardo» di
laicità sul territorio. Damasco è
vitale per gli occidentali e deve
perciò resistere, è un punto di
equilibrio troppo importante
per essere perso in favore degli
estremisti. Sembra paradossale
che un paese come la Siria sia al
centro degli interessi di chi non
è estremista. Certamente Tel
Aviv e Washington non gioisco-
no della presenza di Assad, an-
che se è meno virulento di molti
altri personaggi che potrebbero
gettare su tutto il paese un’on-
data di fondamentalismo reli-
gioso.
Il vero problema del quadro
mediorientale è il suo stesso fu-
turo, che rischia di spostarsi su
posizioni anti-occidentali e di
orientare la primavera araba
verso una «controrivoluzione
fondamentalista». Se Assad do-
vesse mantenere il suo potere a
Damasco, allora esisterà ancora
una Repubblica siriana a carat-
tere nazionalista e laico. Altri-
menti il paese rischia di diventa-
re un secondo Egitto.
La verità, purtroppo, è che la
primavera araba è stata solo un
miraggio di ideali di libertà.
L’iniziale rivolta sta andando
verso qualcosa che potrebbe ge-
lare tutte le istanze di democra-
zia. Ci si avvicina sempre più a
un «inverno arabo» generato
dalla presenza influente dei fon-
damentalisti nelle piazze e a li-
vello istituzionale.

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30 Venerdì 17 febbraio 2012 SPETTACOLI
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::: Criticando di GIACOMO FERRARI

Liberarsi del Molleggiato? Si può, il cinema ha potuto nel 1985

È il tormentone di questi giorni. Adriano Celentano ha rotto. Logica
vorrebbe che venisse bandito dal piccolo schermo (e magari dal con-
sorzio umano) vita natural durante. Ma non si può. Per le leggi del
mercato non puoi mandare in esilio uno che in una sera, in un’ora, fa
schizzare lo share quasi a quota 50%. Quindi ce lo terremo, anche
quando sarà ridotto su sedia a rotelle. Le rotelle non gli impediranno
di occupare lo scatolotto per sproloquiare. Eppure l’uomo non è in-
vincibile. Il cinema l’ha vinto 26 anni fa, mandato in prepensiona-
mento (forse gli stracciarono pure i contratti).
Fino al 1985 era stato uno degli uomini d’oro del grande schermo
(l’epoca era partita nel 1968 con “Serafino” di Germi). Adriano reci-
tava in commediole modeste, però artigianalmente ben costruite (“Il
bisbetico domato”, “Qua la mano”, “Sing Sing”) e il pubblico pun-
tualmente gli dava ragione. Ma nel 1985 la megalomania gli scavò la
fossa sotto i piedi. Produsse, diresse, interpretò “Joan Lui”, un pastic-
ciaccio brutto, zeppo di brutta musica e allucinanti sermoni, dove il
nostro si paragonava modestamente a Gesù Cristo interpretando un
Messia dei tempi moderni. Lanciato a Natale, il film fece ottimi in-
cassi la prima settimana e modestissimi nella seconda. Poi in sala ci
andarono solo spettatori con biglietti offerti dalla famiglia Celenta-
no. L’incanto era rotto. Dopo il 1985 Celentano fece solo due film.
Con introiti modestissimi. Basta, era finito. E pure ridimensionato
come cantante. E allora la domanda è: perché il cinema può spedire
l’ex ragazzo di via Gluck e la tv no? Risposta. Perché il cinema si paga.
E nessuno paga per sentire i sermoni. La tv invece è gratis. O meglio si
paga il canone, ma la gente quasi mai se lo ricorda.

Da vedere Da vedere
Paradiso amaro In time
Regia: Alexander Payne Regia: Andrew Niccol
Cast: George Clooney, Cast: Justin Timberlake,
Beau Bridges Amanda Seyfried, Cillian
Genere: drammatico Murphy
- Durata: ore 1.55 Genere: fantasy
OOO - Durata: ore 1.49
OOO
LA TRAMA Una donna
per un brutto incidente va LA TRAMA Nel futuro
in coma irreversibile. Le fi- la nuova moneta sarà il
glie adolescenti vanno in tempo. L’ingegneria ge-
tilt. Il marito (Clooney) netica ci programmerà e
avrebbe molti motivi per stabilirà quanto dobbia-
andarci pure lui. Le figlie lo mo vivere. In genere vi-
colpevolizzano. Lui si col- vremo fino ai 25 anni.
pevolizza (da anni è un Ma un venticinquenne
consorte e padre a dir po- non si rassegna e trova il
co distratto). Per di più vie- modo di sostituirsi a un
ne a sapere che la quasi suicida molto “ricco”
defunta lo tradiva e anzi (cioè programmato per
programmava il divorzio.. vivere alcune centinaia
PIACERÀ A chi reclamava di anni).
un ruolo tosto per Clooney PIACERÀ A chi si chie-
da troppo tempo dedito a Sam Worthington in una scena del film «40 carati»
deva dove fosse finito
fare il turista nei suoi film. Andrew Niccol, autore di
E a chi conosceva già Ale-
xander Payne e a chi non lo
conosceva e adesso lo collo-
Cineprime/«War horse» “Gattaca” uno dei mi-
gliori fanta film di tutti i
tempi. Bene. Niccol è tor-
cherà nella (poco numero- nato e ancora cavalca

LEGGENDA A 4 ZAMPE
sa) schiera dei grandi regi- una gran bell’idea di
sti americani capaci di rac- partenza. Anche se per
contare le tragedie con ma- sostenerla ha dovuto ag-
no leggera, o se di vuole le giungere una parte deci-
commedie con una tristez- samente “d’azione” che
za lancinante di fondo. non sfugge a un sospetto

E ora parliamo di
Splendide scene di battaglia in un kolossal di banalità.

Kevin
Regia: Lynne Ramsay
Cast: Tilda Swinton, John
C. Reilly, Ezra Miller
Genere: drammatico
- Durata: ore 1.52
OOO
LA TRAMA Un ragazzo fa
una strage a scuola. Il fat-
taccio è visto dalla madre
di lui. E’ perseguitata dalle
madri delle vittime come
“mamma del mostro”. E
dalla sua coscienza. Come
ha potuto allevarsi quella
bestia in seno? La donna è
dilaniata dai sensi di col-
pa, ma non è proprio il ca-
so. Salta fuori che il mostro
è proprio mostruoso di
suo, un’incarnazione del
Maligno come nella serie
del “Presagio”.
PIACERÀ A chi ha figli e si
colpevolizza se vanno ma-
le a scuola (figuriamoci se a
scuola fa i massacri). E a
chi sempre più frequente-
mente è costretto a con-
frontarsi con una cronaca
nera fitta di efferatezze mi-
norili. E apprezzerà la
maestria con cui Lynne ha
innestato la “nera”
coll’horror. Terzo motivo
d’interesse: Tilda Swinton,
spesso accusata di essere
molto brava ma freddina.
Qui coinvolge come nean-
che Meryl Streep.
di Spielberg dove l’eroe è un purosangue
::: GIORGIO CARBONE
LA TRAMA
QQQ Devonshire, 1914. Un
agricoltore compra un bel puro-
sangue alla non modica cifra di
30 sterline. La moglie gli dà del
bamba, ma il figlio adolescente
ne va subito pazzo. E la prende
male quando il babbo è costret-
to a vendere il destriero all’eser-
cito. È scoppiata la Grande
Guerra e Joey (questo il nome af-
fibbiatogli dal padroncino) as-
sieme ad altri “war horses” (ca-
valli da guerra) ha il suo battesi-
mo del fuoco sui campi di Fran-
cia. Dove il reggimento inglese è
massacrato quasi subito. Di Joey
rimasto senza cavaliere s’im-
possessa subito un giovane sol-
dato tedesco. Destinato anche
lui a schiattare prematuramente
(fucilato per diserzione). Niente
paura. C’è sempre molta gente
in gira destinata ad affezionarsi
al cavallone. Il primo è un vec-
chio signore francese che ne fa
dono alla nipotina (un ruolo che
70 anni fa sarebbe andato dritto
a Elizabeth Taylor).
Cavallo e bambina vivranno
felici e contenti nella villa di
campagna? Macché, la guerra si
porta di nuovo via Joey (ribat-
tezzato Francois dalla piccola).
Che però sembra protetto da un
destino superiore. Attorno a lui
uomini e animali (inclusi molti
war horses) muoiono come mo-
sche, ma Joey rimane più o me-
no indenne (nemmeno i gas
afissianti lo mettono fuori com-
battimento. Quattro anni dopo,
caracolla ancora da un fronte
all’altro, cambiando spesso pa-
drone e bandiera (ma che ne sa
lui di bandiere?). Finché solo
pochi chilometri lo separano dal
suo primo padroncino, Albert, il
contadinello del Devonshire.
Il quale ora è un uomo, ha
l’età per fare soldato e s’è imbar-
cato in armi per il Continente
con più entusiasmo della mag-
gior parte dei suoi coetanei. Sì,
perchè lui in Francia conta di ri-
trovare presto o tardi il suo Joey.
E lo ritrova, infatti (prodigi del
cinema e della letteratura per
ragazzi). Albert è al fronte, in in-
fermeria (i gas teutonici l’hanno
WAR HORSE
REGIA Steven Spielberg
CAST Emily Watson, Peter Mullan, Benedict Kumberbach,
Niels Arestrup, David Thewlis
GENERE avventura
VOTO •••
mezzo accecato) quando gli
raccontano di un cavallo, un
animale da leggenda che galop-
pa impavido tra i reticolati e i
campi minati. È Joey, non può
essere che Joey, esulta Albert
che fa appena in tempo a rag-
giungere il cavallone e a salvargli
la vita (era ferito e stavano per
sparargli in testa). È la fine (anzi
il lieto fine?). Non proprio, la sto-
ria rimette in scena il vecchio si-
gnore che stanzia una grossa ci-
fra pur di riavere “Francois”.
Salvo poi ripensarci quando
constata il grande amore che le-
ga la bestia al padroncino ingle-
se.
PIACERÀ
QQQ Agli animalisti, natural-
mente. Per la prima volta forse la
storia di un quadrupede al cine-
ma, è raccontata dalla visuale
del quadrupede. La macchina
da presa sembra incollata al suo
muso, gli “umani” sono tratteg-
giati come appaiono a Joey e
non viceversa. Piacerà ai nostal-
gici di Torna a casa Lassie che
Steven Spielberg vide bambino
e che evidentemente gli è rima-
sto dentro come esperienza fon-
damentale («Come tanti cine-
philes credo di non aver mai su-
perato l’età mentale di sei anni»,
ha riconosciuto spesso Steven).
E un altro impubere inguaribile
deve essere Michael Morpurgo
autore del romanzo originale,
una versione equina del Figlio di
Lassie secondo film dell’inter-
minabile serie.
Domanda. Ma War horse ha
qualche carta da giocare anche
presso spettatori che non sono
animalisti, scolari delle elemen-
tari o adulti rimasti alla matura-
zione mentale degli scolaretti?
Sì, decisamente. Spielberg, or-
mai avviato alla settantina, non
ha più il gran respiro dei tempi
belli (Lo squalo, L’impero del so-
le). Ma 30 minuti di cinema su-
per è ancora in grado di offrirli.
Salvate il soldato Ryan la
mezz’ora di favola te la offriva
all’inizio. In War Horsequasi alla
fine. Vedi la cavalcata di Joey in
mezzo alla battaglia e poi muori
(meglio, se vivi a lungo, te la por-
ti per sempre nel cuore e
nell’immaginario).
ATM trappola-
mortale
Regia: David Brooks
Cast: Alice Eve, Josh
Peck e Brian Geraghty
Genere: thriller
- Durata: ore 1.30
OOO
LA TRAMA Ovvero an-
che il bancomat può es-
sere un luogo di paura e
di morte. Due giovanotti
e una ragazza, trovatisi a
corto di contante, fanno
sosta a un bancomat
durante la notte. Primo
guaio. Non riescono a
uscire dalla cabina. Se-
condo (e più preoccu-
pante) guaio. Se riesco-
no a uscire debbono poi
vedersela con un teppi-
sta mascherato che li
aspetta fuori col chiaro
proposito di rapinarli e
ucciderli.
PIACERÀ A chi ha una
piccola predilezione per i
thrillers girati con pochi
soldi, attori sconosciuti e
ambientazione claustro-
fobica. Sempre che siano
sostenuti da una bella
idea di partenza e da
abili manovratori di su-
spense. Questo piccolo
“giallo” canadese (scritto
dall’autore di “Buried”)
li serve bene.
 SPETTACOLI
Colloquio con Sharon
LA STONE SI RIVESTE
«Non c’è solo la bellezza, mi dedico agli altri. Lesbica? Mai»
::: DANIELA MASTROMATTEI
QQQ Bella, ma soprattutto donna di
grande intelligenza e sensibilità.
Sharon Stone, indimenticabile icona
sexy nel film Basic Istinct, arriva a
Milano, paralizza il quadrilatero del-
la moda e si scopre diva (ha recitato
in più di 40 film) dall’animo nobile e
profondo. Che però non rifiuta il
ruolo della star hollywoodiana per il
suo ingresso da regina nella bouti-
que Damiani (si festeggia il restyling)
in via Montenapoleone.
Paragonata a Grace Kelly, non solo
per il foulard che spesso indossa co-
me la principessa di Monaco, Sha-
ron è assai sofisticata con i capelli
raccolti, il total look nero (gonna
stretta al ginocchio stile anni ’50) e i
sandali preziosi perfetti per il red
carpet. A 54 anni è affascinante più
che mai. Ma soprattutto colpisce la
luce dei suoi occhi che esprimono
molto più di quello che poi dirà. Col-
pisce il suo concetto del lusso: «È la
vita stessa, la gioia, l’essere in grado
di apprezzare se stessi e gli altri e so-
prattutto la capacità di dare e ama-
re».
Spiazza tutti con un racconto toc-
cante: «Arriva un momento in cui il
destino ti rivela qualcosa di estrema-
mente chiaro, che non puoi ignora-
re. Un giorno mi è stato chiesto di
incontrare una ragazzina malata
di Aids che aveva espresso il de-
siderio di avermi al suo fianco
durante i preparativi per il ballo
della scuola. Quando sono arri-
vata nella sua casa, l’ho vista sul-
la poltrona e ho capito subito
che non ci sarebbe stato nessun
ballo per lei. Ho trascorso tutta la
giornata con lei, il suo coraggio, la
sua incredibile bellezza e la sua di-
gnità rimangono tutt’ora con me,
come una guida. Quell’esperienza è
stata una lezione: mi ha insegnato
che non ha senso preoccuparsi di
quanto giovani o vecchi siamo per-
ché il solo poter invecchiare è una
tale fortuna che dobbiamo essere
grati di questo. E il mio modo di es-
sere grata è condividere parte della
mia fortuna con i bisognosi».
Il suo impegno in Africa con l’as-
sociazione “Drop in the Bucket” è
una realtà. «In Uganda abbiamo vi-
sto cose incredibili, villaggi interi
senza acqua. Donne sieropositive
costrette ad allattare i propri figli sa-
::: FABIO SANTINI
QQQ È tutto pronto attorno alla
New Hope Baptist Church di
Newark, nel New Jersey, Est degli
Stati Uniti, dove tra 24 ore si cele-
breranno in forma privata i fu-
nerali di Whitney Houston.
Nel coro gospel di questa cat-
tedrale, Whitney incominciò a
cantare. Una sua foto che la ri-
trae ancora bambina durante
una messa è stata adagiata in
una specie di memoriale im-
provvisato di fronte al quale mi-
gliaia di fans si fermano, prega-
no, lasciano un ricordo, dei fiori,
un biglietto.
Una coppia è arrivata stama-
ne dal lontano Maryland solo
per portare l’estremo saluto. In-
tanto si intrecciano le voci di
presenze importanti. Ci sarà la
zia, l’amata zia di Whitney,
“
MATURITÀ
Q Avere la possibilità di
invecchiare è un grandissimo
dono. Non capisco invece
perché nel cinema e nella
pubblicità trasmettano l’idea
che si è belli solo se si è giovani
.
ni rischiando di contagiarli con il vi-
rus perché non avevano acqua po-
tabile per il latte liofilizzato. Noi in
un solo anno siamo riusciti, grazie
all’aiuto di Damiani che ha finanzia-
to l’intera operazione, a costruire 50
pozzi in grado di servire oltre 10 mila
persone. E la loro vita è cambiata».
Ora l’obiettivo è quello di convincere
il “World Diamond Council” a devol-
vere l’1 per cento dei loro ricavi in fa-
vore dello sviluppo delle zone dove i
diamanti vengono estratti, dice.
Addio alla Houston
Domani i funerali di Whitney, Obama nel suo hotel
Dionne Warwick che iniziò la ni-
pote alla carriera di interprete. Si
parla di Bruce Springsteen, di
Paul McCartney, di rappresen-
tanti della famiglia di Michael
Jackson, del reverendo Jesse Jac-
kson e di Aretha Franklyn, ma-
drina della cantante scomparsa
a Los Angeles. Si parla di Kevin
Costner e di altri attori di Hol-
lywood. Qualcuno ha fatto gira-
re la voce, tutta da confermare,
che potrebbe arrivare anche il
Presidente Barack Obama, fan
dichiarato della Houston tanto
da fargli dire che lui l’avrebbe che ore fa la famiglia Houston,
sposata una donna così e che i pur confermando che in Chiesa
suoi pensieri e le sue preghiere sarà consentito l’accesso solo
sono rivolte tutte alla famiglia agli invitati più cari, ha dato il
della cantante e a sua figlia. Po- consenso per la ripresa televisi-
Quindi non ha paura di invec-
chiare? «Avere la possibilità di in-
vecchiare è un grandissimo dono
e mi piace l’idea di sentirmi
adulta e piena di esperienza. E
spero ci siano adulti che viaggia-
no, leggono, fanno sesso e si ac-
cettano per come sono». Aggiun-
ge: «Non capisco invece perché
nel cinema e nella pubblicità tra-
smettano l’idea che si è belli solo se
si è giovani, io sono adulta e non ho
bisogno di cambiare e di sentirmi
una ragazzina». Secondo l’attrice
statunitense, le star del passato po-
tevano invecchiare in pace. Beate lo-
ro.
Ma come tutte le star di ieri e di
oggi anche la Stone ha dovuto sacri-
ficare la sua privacy, assediata 24 ore
al giorno da giornalisti e paparazzi.
«Purtroppo cercano di rubarmi il
mio privato continuamente. Quan-
do una persona raggiunge una certa
notorietà la gente cerca di fare in
modo che le cose normali diventino
straordinarie, così un bacio con
un’amica con la quale ho trascorso
va. Niente gigantismo, solo una
telecamera piazzata all’interno
così da consentire la diffusione
della celebrazione sui vari media
televisivi, su Internet e sui grandi
Venerdì 17 febbraio 2012
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INTENSA
Sharon Stone a Milano nella boutique Da-
miani ha raccontato la toccante svolta della
sua vita
Everett: «Se non fossi gay
sarei James Bond»
Melania Rizzoli:
un pomeriggio è stato trasformato «Sì a Doctor’s Life»
da alcuni in un’effusione lesbica».
Un precisazione che l’attrice si sente
di fare dopo l’uscita dei recenti gos-
sip e la pubblicazione di alcune foto
che la ritraggono mentre bacia sulla
bocca una donna a West Hol-
lywood.
Sharon però non toglie del tutto
gli abiti della maliziosa. Rivela: «Nes-
sun vestito e nessun gioiello mi fan-
no sentire sexy come delle bellissime
lenzuola». Non solo. Per non farci di-
menticare del tutto il suo passato, a
vent’anni da Basic Istinct, Sharon
Stone torna a sedurre nel sexual-
thriller Attachment diretto da Tony
Kaye. L’attrice interpreterà il ruolo di
una donna sposata che intrattiene
una relazione ad alto tasso erotico
con uno studente. Quando però de-
ciderà di troncare la loro liason, il ra-
gazzo, invaghito perdutamente, co-
mincerà a perseguitarla, a uscire con
la figlia fino a terrorizzare l’intera fa-
miglia. La trama del film, le cui ripre-
se inizieranno ad aprile, ricorda
molto Attrazione fatale.
Gli omaggi alla cantante
schermi che verranno collocati
all’esterno della chiesa battista.
Il Capo della Polizia di Newark
Samuel De Maio aveva comuni-
cato che non sarebbero stati in-
stallati i megaschermi, precisan-
do che l’accesso alle vie che con-
ducono alla chiesa sarebbe stato
bloccato a partire dalle 7 di do-
mani. Evidentemente la previ-
sione della presenza di migliaia
di fans richiamati dall’ondata di
emozione che ha colpito gli Stati
Uniti per questa scomparsa, ha
fatto cambiare protocollo orga-
nizzativo alle Autorità. La ceri-
31
In attesa dell’uscita il 24 febbraio del
film Hysteria, dove interpreta lord
Edmund, Rupert Everett si racconta
al settimanale Gioia in edicola. «Lo
show business, se dichiari di essere
gay, ti offre solo parti da omosessuale.
Una scelta che ho pagato. Se avessi
una bella moglie, una casa a Malibu,
tre bambini, un cane e una station
wagon, avrei girato molti più film.
Sapevo perfettamente cosa rischiavo.
C’è una sola cosa che mi dispiace tan-
to: non aver potuto interpretare
007!». Poi però si è consolato inter-
pretando Sherlock Holmes per la tv
inglese e presto potrebbe essere an-
che un decadente Oscar Wilde che
ripercorre i suoi ultimi tre anni di
vita: «Ho scritto la sceneggiatura, vor-
rei dirigerlo e interpretarlo».
«È una iniziativa utilissima. L’infor-
mazione medica, se fatta bene, da
professionisti, è sempre benvenuta».
Così Melania Rizzoli, deputato Pdl e
medico internista, dice la sua sulle
nuove possibilità messe a disposizio-
ne dei camici bianchi, come i corsi
Ecm gratuiti sul web e in tv offerti da
Doctor’s Life, il canale televisivo de-
dicato ai camici bianchi, edito dal-
l'Adnkronos Salute e visibile sulla
piattaforma Sky (canale 440) e online
(www.doctorslife.it). Rizzoli cita co-
me modello da seguire la trasmissio-
ne Check-up: «Si tratta dell’ultimo
programma indimenticato e di gran
successo. Ecco, io ritengo che i pro-
blemi medici debbano essere conti-
nuamente spiegati in tv, per evitare
soprattutto il “fai da te”. Specialmen-
te in questo momento di crisi eco-
nomica - dice Rizzoli, chirurgo spe-
cialista in medicina interna - molte
persone evitano di chiamare il me-
dico e di fare controlli e spese per non
spendere soldi».
monia è prevista per le ore 12, le
18 da noi. Il reverendo Martin
Wynans, un cantante di canti re-
ligiosi che ha persino vinto un
Grammy Award, reciterà l’ome-
lia e canterà l’ultimo saluto.
Wynans aveva sposato la
Houston e Bobby Brown nel
1992 e ha mantenuto costanti
rapporti con la famiglia della
cantante. «Se togliessimo alla fi-
gura di Whitney la patina di star
mondiale della musica», ha di-
chiarato ieri il reverendo visibil-
mente commosso, «vi accorge-
reste che sotto lei è ancora quella
bellissima, piccola e semplice
ragazza del New Jersey». Anche
se è stata definita un’icona cul-
turale degli Stati Uniti, la Hou-
ston era una donna che ha sof-
ferto e barattato la sua esistenza
seguendo l’inesorabile percorso
dell’autodistruzione.
32 Venerdì 17 febbraio 2012

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dotto da Marco Liorni, 16.55 Prima tv Hawaii Five-0 15.05 Lassie 20.30 Striscia la notizia - 18.30 Studio Aperto - Meteo 15.35 I quattro cavalieri uomini e di mondi
Mara Venier “Operazione Hono- 15.55 Cose dell’altro Geo La voce della contin- 19.00 Studio Sport dell’Apocalisse (Dram- “Giovanna D’Arco e
TG Parlamento - Previ- lulu” con Jack Lord 17.40 Geo & Geo genza. Condotto da 19.20 Tutto in famiglia matico, 1962) con Celestino V”
sioni sulla viabilità - 17.45 TG2 Flash L.I.S. - 19.00 TG3 Ezio Greggio e Mi- “Un brevissimo grande Glenn Ford. Regia di 17.30 L’ispettore Barnaby
TG1 - Che tempo fa Meteo 2 19.30 TG Regione - Meteo chelle Hunziker amore” Vincente Minnelli. “Cose che colpiscono
(all’interno) 17.50 Rai TG Sport 20.00 Blob 21.10 Mediterraneo 19.50 Prima tv I Simpson 18.55 TG4 - Meteo di notte”
18.50 L’eredità 18.15 TG2 20.15 Libertà (Comico, 1933) (Commedia, 1991) “Le vere casalinghe di 19.35 Tempesta d’amore 19.20 Da Sanremo G’ Day
20.00 TG1 18.45 Numb3rs con Stan Laurel, Oliver con Diego Abatan- Tony Ciccione” 20.30 Walker Texas Ranger “In studio Matteo Bor-
20.30 62º Festival della Can- “Roulette on-line” Hardy. Regia di Lloyd tuono, Giuseppe 20.20 C.S.I. “Lasciare Las “Il posto di una done - Ospite: France-
zone Italiana “Quarta 19.35 L’isola dei Famosi 9 French. Cederna. Regia di Vegas” donna” sca Senette” (Diretta)
serata - Tra gli ospiti 20.30 TG2 - 20.30 20.35 Un posto al sole Gabriele Salvatores. 21.10 Prima tv Film True Ju- 21.10 Quarto Grado “Le no- 20.00 TG La7
Alessandro Siani, Sa- 21.05 Raidue Rewind Senza 21.05 Prima tv Rai 23.30 Il postino stice - Stato di guerra vità sul caso Gambira- 20.30 Otto e mezzo. Con-
brina Ferilli, Simona traccia “In fuga per The Wrestler (Dram- (Commedia, 1994) con (Azione, 2011) con sio e sugli omicidi dotto da Lilli Gruber
Atzori e David Garrett. amore” “Dire la ve- matico, 2008) con Philippe Noiret, Mas- Steven Seagal. Regia di Manca e Rea”. Con- 21.10 La ragazza che giocava
Coreografie in apertura rità” “La mano del Mickey Rourke. Regia simo Troisi. Regia di Keoni Waxman. dotto da Salvo Sottile con il fuoco (Thriller,
di Daniel Ezralow” padre” con Anthony di Darren Aronofsky. Massimo Troisi, Mi- 23.00 Ultimi episodi - Prima con Sabrina Scampini 2009) con Michael
(Diretta) LaPaglia 23.05 E se domani short chael Radford. tv Nikita “Tradimenti” 23.55 I bellissimi di R4 Nyqvist, Noomi Ra-
0.40 L’Appuntamento 23.25 TG2 “Tra Nanotecnologia e 1.30 TG5 - Meteo 5 “Pandora” 0.00 Velluto Blu (Thriller, pace. Regia di Daniel
“Scrittori in tv” 23.40 L’ultima parola Genetica - Ospite Gad 2.00 Striscia la notizia - 0.45 The Shield 1986) con Isabella Alfredson.
1.10 TG1 Notte - TG1 Focus 1.10 TG Parlamento Lerner” La voce della contin- “Eroina sporca” Rossellini. Regia di 0.00 TG La7
1.40 Che tempo fa 1.20 L’isola dei Famosi 9 (R) 0.00 TG3 Linea notte genza (Replica) con Michael Chiklis David Lynch. 0.10 (ah)iPiroso

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nel deserto
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risata vi seppellirà
Con Anna Faris SCC
23.05 I due presidenti
Con Michael Sheen C 22.05 Junior Masterchef
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Mondo 2011/2012 Speciale “Florida” FC stico, 1993) con Bob Ho- meta” Edition
skins, John Leguizamo. 21.15 Paul Merton in Europe 21.10 Grande Fratello Live
Szklarska Poreba: Uo- 20.05 Bones “Non fermarsi alle
Regia di Annabel Jankel, “Francia” 0.00 Uomini e Donne
apparenze” FL
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Freestyle (Diretta) ES 20.15 I maghi di Waverly DY
22.50 Wonderland voi? “Bolivia e Perù” Iris
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23.10 David Letterman Show 21.10 The game - Nessuna re-
quarti di finale (Dir.) ES “Cena a quattro” FR Rai Storia 0.00 Cool Tour gola (Thriller, 1997) con
18.00 Salto con gli sci, Coppa 20.40 Buona fortuna Charlie!
19.25 Res Tore Michael Douglas, Sean
del Mondo 2011/2012 “Lezioni di danza” DY
21.00 Breve incontro (Dramma-
Cielo Penn. Regia di David Fin-
Oberstdorf: Qualifiche 21.00 Criminal Minds “Prigio-
tico, 1945) con Trevor Ho- 21.00 Birth - Io sono Sean cher.
HS 213 (Diretta) ES niero della mente” FC
ward, Celia Johnson. Regia (Drammatico, 2004) con 23.25 Mulholland Drive (Fanta-
19.00 Domani si gioca (D) SP1 21.00 Homeland - Caccia alla
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19.30 Sky Calcio Prepartita spia “Insospettabile” F
23.00 Res Tore Bacall. Regia di Jonathan Watts, Laura Harring.
(Diretta) SP1 21.00 L’ora di Alfred Glazer. Regia di David Lynch.
20.00 Biliardo, Snooker Welsh Hitchcock FR Rai Movie 23.00 Sgommati Show - Apoca-
Open Quarti di finale 21.10 Boardwalk Empire
21.00 The Contender (Dramma- lisse 2012 Real Time
(Diretta) ES “Battle of the Century”
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Smackdown Ep. 34 SP2 Emma” DY
21.15 Golf, US PGA Tour 2012
Northern Trust Open:
22.00 L’ora di Alfred
Hitchcock FR
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DOCUMENTARI RAGAZZI “In for a Penny...” seconda parte” tesoro” “Serata d’onore”
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creation “Finchè c’è festa zucca” “Il pozzo dei desi- “Un ritorno trionfale”
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c’è speranza” “Pericolo deri” con Jared Padalecki “Questione di scelte”
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21.00 S.O.S. Tata FL 20.20 Kung Fu Panda -
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Un turno di squalifica a Manfredini e Vidal
Il giudice sportivo ha squalificato per una giornata Manfredini (Ata-
lanta) e Vidal (Juventus) dopo i recuperi del secondo turno di ritorno
di Serie A. Paolo Bertelli, preparatore atletico della Juve, è stato
squalificato per due turni per aver insultato un giocatore del Parma.
:::
Il pallone di Luciano
I bianconeri hanno ragione
i fischietti sono prevenuti
::: LUCIANO MOGGI
QQQ Giusta l’overture al Milan
per il modo con cui ha spazzato
via l’Arsenal. Fa bene Allegri a
non gridare alla qualificazione
anticipata. Giusto anche rileva-
re che il Milan non è risorto d’in-
canto e senza un motivo, il rien-
tro di un giocatore importante
come Boateng, e anche Robinho
tornato a standard elevati, han-
no esaltato la grande serata di
Ibra che, salvo casi rari, c’è sem-
pre ma non può vincere da solo,
occorre che ci siano sponde di
valore analogo.
Ma andiamo all’effetto a di-
stanza tra il largo successo del
Milan in Champions e il nuovo
pari della Juve contro una “pic-
cola”, boccone amaro per Con-
te, risultato rimasto tale solo per
due rigori negati ai bianconeri
che hanno scatenato la rabbiosa
reazione dell’allenatore. E re-
stando sul confronto a distanza ,
prima di altri abbiamo sottoli-
neato la forza del Milan e la sua
primogenitura a battersi per il ti-
tolo. Il Milan c’è, si è capito con-
tro l’Arsenal, e sarà una lotta si-
no alla fine con la Juve, il pari di
Parma ha mantenuto i rossoneri
in testa ma curiosamente visto
dalla parte rossonera il dato ha
fatto quasi sottacere il secondo
jolly in dotazione a Conte, il re-
cupero con il Bologna. Se Parma
è un’occasione persa, non solo
per i rigori negati, resta l’altra,
che non dovrà essere sprecata.
Ma il peso di quest’ultima, fissa-
ta per il 7 marzo, passerà prima
per lo scontro diretto del 25 feb-
braio, e qui appare evidente il
danno che i rinvii per la neve
hanno arrecato ai bianconeri.
La reazione di Conte agli er-
rori marchiani di Mazzoleni è
giusta. Era stato zitto il tecnico
quando era sceso in campo Ma-
rotta edulcorando la protesta
sotto il velo formale di una mag-
giore attenzione. Di fronte a due
rigori negati, l’allenatore bian-
conero è sbottato con durezza,
mettendo da parte ogni fair
play, opportuno il richiamo a un
dato statistico plateale, la squa-
dra che vive maggiormente
d’attacco ha avuto un solo rigo-
Viareggio: Roma e Juve in semifinale
Va in semifinale del Torneo di Viareggio la Fiorentina (Lazio ko
3-1), che incontra la Roma di Alberto De Rossi (2-0 alla Rap-
presentativa D). Passa anche il Parma che batte il Torino 3-0. Sua
avversaria la Juventus che contro il Club Guaranì vince 2-1.
re, nessuno ne ha avuti di meno,
la classifica sulle più o meno pari
rivali dice che il Milan ne ha avu-
ti 6, e 4 Lazio, Udinese, Inter e
Napoli, e se anche le piccole
hanno avuto più tiri dal dischet-
to (7 il Catania, 6 il Cesena ) que-
sto per Conte è una conferma
dell’assunto: rigori a tutti meno
che per la Juve, un «segreto di
Pulcinella», spiega l’allenatore,
un rimando al passato, sbagliare
contro la Juve non fa danno agli
arbitri, non sbagliare può com-
portare problemi.
E giustamente i siti juventini
ricordano le preoccupazioni di
Carraro, allora presidente fede-
rale, «per carità che non si sbagli
a favore della Juve». Erano le
stesse battaglie che faceva la
triade che poi sono state rese
evidenti dalle intercettazioni,
quando ad esempio Meani del
Milan telefonava all’arbitro, pri-
ma di Fiorentina-Milan per dire
di non ammonire Nesta perché
diffidato in mdo da non fargli
saltare la gara con la Juve decisi-
va per il campionato, o quando
la Juve fu costretta a giocare nel
Mare Magnum di Perugia dove
fu espulso Zambrotta per un
tuffo in laguna, dall’arbitro Col-
lina che le intercettazioni collo-
carono come una frequentatore
del ristorante di Meani, a mez-
zanotte, con ingresso da una
porta secondaria. E pensare che
a quell’epoca una punizione da
30 metri in favore della Juve è
adesso un capo di imputazione
nel processo di Calciopoli...
Appare anche giusta la repli-
ca di Lo Monaco, prossimo av-
versario della Juve col Catania:
non vuol essere la vittima sacri-
ficale (probabilmente lo sarà..).
Non poteva mancare la repli-
ca del patetico Ranieri che ri-
sponde a Conte mettendo in
campo quello che è successo in
Inter-Novara, non importa se i
nerazzurri hanno perduto con
l’ultima e la penultima in classi-
fica, non importa che in quattro
partite abbiano subito 10 gol.
Giusto il detto napoletano: «pu-
re le puci hanno la tosse».
luciano.moggi@liberoquotidiano.it
::: FABIO RUBINI
TORINO
QQQ Che il piagnisteo di Antonio
Conte nel dopo Parma-Juve fosse
stato un tantino esagerato era par-
so subito evidente. Quello che for-
se non era stato ben calcolato è sta-
ta la reazione che ieri si è scatenata
in replica alle parole dell’allenatore
juventino.
A questo punto, prima di prose-
guire, sarà utile fare un breve rias-
sunto della vicenda: il recupero di
campionato saltato per neve tra
Parma e Juve finisce 0-0 con tre ri-
gori reclamati: due dai bianconeri
e uno dai padroni di casa. Moviola
dopo moviola appare abbastanza
chiaro che ci sarebbe stato almeno
un rigore per parte. Ma Conte non
ci sta e in conferenza stampa attac-
ca frontalmente gli arbitri: «Ho un
brutto sospetto - dice -. Gli arbitri
hanno paura a fischiarci i rigori. Il
motivo? È il segreto di Pulcinella»,
con chiara allusione alle vicende di
Calciopoli. E poi via a ricordare le
cinque partite «sospette» sempre
secondo Conte. Parole che ieri la
società Juve ha sottoscritto con un
comunicato ufficiale a sotegno del
suo allenatore.
Il giorno dopo, però, quello che
poteva sembrare un semplice sfo-
go si è trasformato in un autogol o
meglio, in un “rigore fallito”. Il pri-
mo a parlare è stato Pietro Lo Mo-
naco, l’amministratore delegato
del Catania che proprio sabato se-
ra va a Torino per affrontare la Juve.
E che, senza troppi giri di parole, fa
trapelare una certa preoccupazio-
Spalletti conferma: «Krasic ci interessa»
Futuro russo per Milos Krasic. Il centrocampista della Juventus è
vicino al passaggio (cessione definitiva) allo Zenit di San Pietroburgo.
Il tecnico Luciano Spalletti conferma l’interesse: «Se ne può parlare.
Conosce già il campionato russo e il tipo di gioco che si pratica qui».
Rigore
fallito
Claudio Ranieri e Antonio Conte [LaPresse]
Polemiche dopo lo sfogo di Conte contro gli arbitri per i due
penalty non fischiati («Hanno paura a darceli»). Ranieri: «Verso di
noi allora c’è terrore...». E il Catania, che gioca a Torino, protesta
ne per una “compensazione” che ottenere un atteggiamento diverso gue questo nostro mondo un pò
potrebbe penalizzare i siciliani. «Si la domenica successiva. Calciopo- sbrindellato». Poi Lo Monaco
potrebbe benissimo dire che stia- li? Non ha senso evocarla». E anco- chiude con una difesa degli arbitri:
mo mettendo le mani avanti. Era ra: «Quelle di Conte sono dichiara- «Credo che le decisioni vanno ac-
un atteggiamento classico della zioni fuori luogo. Di professione fa cettate così come sono. Fino a una
prima Repubblica, che quando si l’allenatore e non il dirigente. Do- settimana fa si parlava di una clas-
subiva un presunto torto si attac- vremmo avere comportamenti se arbitrale buona e improvvisa-
cava la categoria nella speranza di che non aizzano gli animi di chi se- mente per una decisione opinabile
Gli anticipi di A
Inter, col Bologna senza Milito e Alvarez
Fiorentina-Napoli, punti per l’Europa
::: GAIA FRIGERIO qui devo dare tutto me stesso, non è da sottovalutare, Novara in-
MILANO questo è lo stimolo. E lo stesso vale segna. Unico obiettivo è la vitto-
per i giocatori», spiega. Convoca- ria. Un altro ko, per di più contro
QQQ «Siamo tutti sotto esame». to Julio Cesar, nonostante il pro- una “piccola” sarebbe deleterio
Da qui parte l’Inter, che contro il blema al gomito: «Ci vuole essere per la squadra nerazzurra.
Bologna stasera a San Siro spera di anche domani (oggi, ndr), non Stefano Pioli si aspetta un’Inter
ricominciare la cavalcata per il vuole mollare. Sa che stiamo in un rabbiosa, ma precisa: «Altrettanto
terzo posto. Da Bologna dove momento particolare e vuole es- determinati e agguerriti lo siamo
all’andata, Claudio Ranieri iniziò sere con la squadra. È un gesto da anche noi». Periodo positivo per
il suo percorso nerazzurro, risolle- apprezzare» commenta il mister. gli emiliani, nonostante vari rinvii
vando la squadra e portandola al Alvarez non ce la fa per un proble- causa maltempo: «Veniamo dalla
quinto posto. Ci prova l’Inter, ma ma al ginocchio. Presente Forlan: miglior striscia positiva in cam-
lo fa senza l’uomo più in forma, il «Sta meglio, ma non dobbiamo pionato. Vogliamo continuarla»,
Principe Milito, nemmeno con- aspettare che entri lui e si risolva- assicura l’allenatore.
vocato per influenza, così come no d’incanto tutte le cose. Ma ora Stasera non c’è solo Inter-Bolo-
Stankovic. Ranieri sa che bisogna è pronto per essere titolare», chiu- gna. L’altro anticipo della 24ª
dare il massimo: «Se voglio restare de il tecnico interista. Il Bologna giornata è Fiorentina-Napoli. De-
 SPORT Venerdì 17 febbraio 2012 35
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Basket, Coppa Italia ::: TORINO
QQQ Siena si conferma imbattibile. Lo ha capito
Siena e Milano anche Sassari (forse la squadra più in forma del
momento) battuta per 60-70 nel primo quarto di fi-
in semifinale nale delle Final Eight in corso di svolgimento a To-
rino.
Sacchetti rinuncia all’acciaccato Travis Diener,
Oggi tocca a Cantù preservato per il campionato, e Sassari comincia
subito ad alto ritmo. Poi due triple di Moss sveglia-
no Siena, McCalebb ci prova ed è 16-0 per Siena.
Sassari insiste e rientra a 49-44, ma a fine terzo pe-
riodo Siena controlla la situazione sul 53-45. Sassari
sbaglia molto, invece McCalebb, Moss e Andersen
realizzano il 7-0 per il +13 (62-49) dopo 35’. Plisnic
riporta il Banco sul 66-60, Hosley sbaglia la tripla
del -3 a un minuto dal fischio finale e McCalebb
chiude i conti.
Tiratissimo invece l’altro quarto di finale tra Mi-
lano e Bologna. Se l’aggiudica l’Armani, ma quanta
fatica. Grande prova di Melli, mvp con 11 punti, 3
rimbalzi, ma tanta intenzità e personalità nei mo-
menti caldi della partita. Milano prova a fuggire,
ma Bologna rimonta. La partita procede punto a
punto fino alla fine. Decide una tripla di Fotsis
quando mancano appena 26” alla fine. Poi Bologna
prova col fallo sistematico, ma non c’è nulla da fare.
Finisce 82-77. Domani (ore 18 diretta La7d) semi-
finale tra Siena e Milano.
Oggi il programma prevede alle 18 (diretta su
La7d) la sfida tra la Bennet Cantù e la Sidigas Avel-
lino e a seguire (ore 20.30 La7d) quella tra Umana
Venezia e Scavolini Siviglia Pesaro.

L’INDISPENSABILE
Col Boa è un Milan da paura
Al rientro dall’infortunio il ghanese ha salvato Allegri e convinto Silvio
::: FRANCESCO PERUGINI
MILANO

QQQ Il Principe Kevin ha sve-

si tirano fuori tutte queste storie?».
Il carico da novanta, però, arriva
nel pomeriggio. A calarlo è Claudio
Ranieri, ex juventino, oggi sulla
panchina dei rivali dell’Inter.
«Hanno paura a dare rigori alla Ju-
ve? E con l’Inter allora hanno terro-
re...», risponde ironicamente il tec-
nico nerazzurro, riferendosi agli
episodi dubbi che hanno caratte-
rizzato la gara col Novara. «Mi ar-
rabbio quando vedo che l’arbitro
non ha in mano la partita, con noi
hanno sbagliato tanto per cui non
posso essere d’accordo con Conte.
lio Rossi, cosciente che i parteno-
pei sono favoriti, non si abbatte:
«Dipende da noi, siamo artefici
del nostro destino. Il Napoli sulla
carta è più forte. Ma vogliamo gio-
carci la partita». Amauri uomo in
più, ci sono Jovetic e Behrami.
«Stefan viene da un brutto infor-
tunio e per recuperare al 100% ha
bisogno di tempo. Valon è un
combattente. Mi preoccupo
quando dice che sta bene».
Spero che gli arbitri - rincara la do-
se Ranieri - non si facciano condi-
zionare da chi alza la voce».
Polemiche a parte, Conte si tro-
va ora in una situazione tutt’altro
che rosea. Quello di Parma è il se-
condo 0-0 consecutivo e il decimo
pareggio - tutti contro le medio-
piccole - collezionato dalla Juve in
22 partite. Intanto le punte stenta-
no a segnare, Borriello si è fatto
un’altra panchina, gli esterni sem-
brano stanchi, e la fughetta dal Mi-
lan per ora è rimandata. Sicuri che
il problema siano gli arbitri?
In casa Napoli Walter Mazzarri
non nomina nemmeno il Chel-
sea, prossimo avversario in
Champions. Ora c’è la Fiorentina
e in casa è super: «Al Franchi ha
conquistato 21 dei 28 punti in
classifica. In più ha battuto Siena
e Udinese nelle ultime due gare».
Riposo per Aronica e forse per De
Sanctis. In attacco Cavani e Ham-
sik, il resto «lo valuterò domani
(oggi, ndr)», spiega il mister.
gliato la bella addormentata ros-
sonera. Dopo la notte da favola
contro l’Arsenal, il Milan si sco-
pre capace di sognare obiettivi
importanti. E il capolavoro tatti-
co di Massimiliano Allegri - con
tutte le proporzioni legate al reale
valore dei Gunners - ha un unico
segreto: Kevin-Prince Boateng.
Il ghanese, 25 anni a marzo,
con un lampo di classe ha can-
cellato l’incubo inglese e ha ispi-
rato tutti i compagni - compreso
un Ibra finalmente straordinario
anche in Europa (il ricorso per la
squalifica in campionato è in-
tanto slittato al 23 febbraio) -
cancellando i dubbi sulla tenuta
della squadra. Il periodo più buio
per il Milan era cominciato pro-
prio con l’infortunio di Boateng
nel derby e si è chiuso mercoledì
sera con il suo ritorno in campo
dopo un mese esatto di stop per il
problema ai flessori. Benché Sil-
vio Berlusconi lo sogni centro-
campista, Kevin-Prince ha di-
mostrato di essere uno dei tre-
quartisti più forti del mondo. E
forse è riuscito in un’altra impre-
sa: far innamorare Berlusconi
del Milan di Allegri. All’uscita da
San Siro, infatti, il patron ha an-
nunciato il suo ritorno alla presi-
denza. Una notizia attesa (forse
avverrà già nel cda che dovrebbe
tenersi intorno al 20 aprile), ma
giunta in modo ufficiale solo do-
po il 4-0 ai Gunners - un’impresa
degna delle grandi formazioni
dell’era Berlusconi - e il gol “alla
Van Basten” di Boateng. O “alla
Cristiano Ronaldo” per cercare
un paragone più recente per il
gesto tecnico del ghanese.
Una prodezza che colloca
“Boa” tra le medaglie al valore di
mercato di Adriano Galliani. È
stato l’ad rossonero a puntare su
di lui dopo Sudafrica 2010. No-
nostante le critiche per un affare
dettato dalle impressioni - spes-
so affrettate - del Mondiale. No-
nostante il rischio di prendere un
giocatore già bocciato dal Totte-
Il centrocampista del Milan Kevin-Prince Boateng, 25 anni (LaPresse)
nham e rifilato al Portsmouth. E
nonostante la difficile trattativa,
chiusa solo con l’aiuto del Genoa
per 8-10 milioni di euro com-
plessivi in due anni tra prestito e
riscatto. Una cifra irrisoria di
fronte alle perle di questa stagio-
ne: il primo gol europeo al Bate,
la tripletta al Lecce e la rete al Bar-
cellona dopo un prodigioso stop
a seguire di tacco. Fino alla girata
impossibile di mercoledì che ha
lasciato di stucco anche un gran-
dissimo come Thierry Henry.
Dimostrazioni di un talento
grande quanto l’amore per il Mi-
lan. Per concentrarsi sui rosso-
neri, Kevin-Prince ha persino la-
sciato la Nazionale del Ghana,
quella che aveva scelto dopo la
trafila delle giovanili tedesche
per riaffermare le sue origini afri-
cane (e che ieri ha “restituito” al
Milan Sulley Muntari). Di indole
brasiliana in campo e fuori, il
ghanese è un idolo dei tifosi an-
che perché è un vero “personag-
gio”. Tra il “Moonwalk” esibito
durante la festa scudetto e la re-
lazione con la showgirl Melissa
Satta, Boateng ha tutto per di-
ventare il volto del Milan del fu-
turo. E per trasformare il “ranoc-
chio” Allegri in un Principe della
storia rossonera.
Europa League
Lazio travolta dall’Atletico: 1-3
Pari dell’Udinese col Paok: 0-0
::: VANNI ZAGNOLI
QQQ L’Italia rischia di non
portare squadre agli ottavi di
Europa League. Le uniche spe-
ranze sono per l’Udinese, bloc-
cata sullo 0-0 dal Paok (giovedì
dovrà almeno pareggiare con
gol, a Salonicco), mentre è quasi
condannata la Lazio, sconfitta
3-1 all’Olimpico dall’Atletico
Madrid.
Al Friuli si avvertono le as-
senze di Isla, Asamoah, Badu e
soprattutto Di Natale, in avvio il
palo di Abdi. Floro Flores non
riesce a scavalcare il portiere
greco in pallonetto, e da metà
primo tempo è affiancato da
Armero, nato come difensore di
fascia sinistra e ieri impiegato
come attaccante a destra, con
arretramento di Abdi. Il Paok si
limita a contenere, aggiudican-
dosi solo la partita del tifo: uno
steward però finisce in ospeda-
le per trauma cranico (non gra-
ve), a causa della calca ai can-
celli dei greci che fanno aprire
un portone divisorio. Due occa-
sioni per Flores anche a inizio
ripresa, poi Fabbrini sostituisce
l’affaticato Pinzi e Armero torna
sulla sua fascia. Gli ellenici resi-
stono anche grazie a Cirillo, in
Europa sono imbattuti da 12
partite.
A Roma festeggia l’ex Simeo-
ne, che già pregusta l’ottavo con
il Besiktas, vincitore a Braga per
2-0. La Lazio passa al 19’, Can-
dreva calcia da fuori, il portiere
dell’Atletico Madrid Courtois
sbaglia l’intervento, Klose è at-
tento nel tapin. Poi gli spagnoli
prendono possesso del centro-
campo e mandano in crisi la di-
fesa biancoceleste: Juanfran
crossa da destra, Falcao fa da
sponda per Adrian Lopez per il
pareggio. Nel primo tempo è
protagonista l’ex juventino
Diego, libera Falcao per il rad-
doppio e il colombiano nella ri-
presa arriva a 19 reti stagionali,
servito da Adrian. Non convin-
ce Hernanes di punta, inutile
anche l’ingresso di Kozak.
36 Venerdì 17 febbraio 2012
[FONDI ONLUS] [VENERDÌ NERO]
I NUMERI DI IERI
Palazzo Marino truffato ::: 10 Persone arrestato ::: 2.287 Espositori Bit Sciopera il personale Rfi
::: 5 Truffe ::: 130 Paesi di provenienza
Condannati ex consiglieri ::: 38 Borseggi ::: 60.000 Operatori del settori
Si fermano i treni regionali
TIZIANA LAPELOSA a pagina 38 ::: 17 Furti d’auto ::: 32° Edizione DINO BONDAVALLI a pagina 44

Redazione cronaca: viale Majno 42, 20129 Milano; telefono 02.999666; fax 02.99966227; email: milanocronaca@liberoquotidiano.it; Pubblicità: PUBLIKOMPASS SPA, Via Winckelmann 1, 20146 Milano; Tel. 02.24424611 - Fax 02.24424490

::: Bastonata in arrivo

Esborso continuo
COSÌ IL NOSTRO SINDACO
TRASCINA LA CITTÀ
NELLA RECESSIONE
::: LORENZO MOTTOLA
QQQ «Noi non digeriamo tutto ciò che rallen-
ta la marcia del turismo». Carlo Sangalli, pre-
sidente Confcommercio, ha le idee chiare.
Peccato che siano sostanzialmente opposte a
quelle del sindaco di Milano.
Mentre mezza Italia si interroga come supe-
rare la nottata della crisi, Giuliano Pisapia
sembra aver scelto di remare contro. In pochi
mesi a Palazzo Marino, l’avvocato vendoliano
è riuscito a inanellare praticamente tutti i
provvedimenti recessivi disponibili sul mer-
cato. Area C ha sostanzialmente svuotato in-
tere zone del centro di Milano: i negozianti so-
no costretti a pagare il ticket ai clienti piuttosto
che vederli svanire. Un estremo tentativo, pri-
ma che tante vie un tempo piene di negozi si
trasformino in deserto. Intanto i garagisti, or-
mai senza lavoro, si sono limitati a licenziare i
propri dipendenti, ma questo per alcuni è un
dettaglio.
Il vero capolavoro, comunque, resta la tassa
per l’occupazione del suolo pubblico. A qual-
che milanese, forse, è sfuggita la stangata che
finirà per colpire il micro-commercio. Un paio
di mercati, quello di piazza Diaz e quello
dell’antiquariato sui Navigli, sono già stati
cancellati: piazzare le bancarelle costerebbe
troppo per rendere l’iniziativa conveniente. E
sempre per la stessa ragione traslocare è di-
ventata un’impresa da milionari: per riuscire a
sistemare le gru per caricare i mobili su un ca-
mion da quest’anno si pagano fino a duemila
euro.
L’avvocato Giuliano, tuttavia, non sembra
aver esaurito la sua carica. Palazzo Marino ha
bisogno di più soldi, c’è un buco da coprire. E
ovviamente di tagliare non se ne parla nean-
che: la sinistra radicale si offenderebbe. Molto
meglio pretendere che siano ancora una volta
i milanesi a fare da tappo. Per questo il sindaco
si è presentato alla Borsa del Turismo con po-
che parole da dire. «Il turismo sarà un punto
fondamentale per lo sviluppo del Paese». E il
suo contributo quale sarà? Ovviamente un al-
tra tassa, che verrà imposta a chiunque si az-
zardi a dormire in albergo per una notte.
Niente di nuovo, si potrebbe ribattere, si tratta
di un provvedimento già applicato in altre cit-
tà. Il paragone, tuttavia, non regge. Milano
non è esattamente la perla turistica del Medi-
terraneo. E renderla una meta costosa, oltre
che poco ambita, non è un’idea geniale.
La ricetta Pisapia per il turismo
Stangata su chi visita Milano
Dal Comune una super tassa sugli hotel di lusso. Gli albergatori: pronti i ricorsi
LEGGI IGNORATE: NELLA CASBAH LE LIBERALIZZAZIONI SONO REALTÀ
. BRUNO BASO a pagina 38
I vigili: «Non c’era alcun pericolo»
Cileno ucciso, anche i colleghi accusano il ghisa
TARIFFE AGEVOLATE
Troppi ritardi
Trenord fa lo sconto
ai pendolari
di D. BONDAVALLI a pagina 44
QQQ Si complica la situazione
per il vigile che ha sparato e uc-
ciso un giovane cileno. «Non
abbiamo percepito alcuna si-
tuazione di pericolo», hanno di-
chiarato agli inquirenti i tre col-
leghi di Alessandro Amigoni. A
convincere il pm Roberto Pelli-
cano a modificare l’accusa da
omicidio colposo per eccesso di
Via Padova
supera Monti
QQQ Pane fresco, di
giornata. Solo che la gior-
nata è domenica, quando
fare il pane è vietato. Ma
non in via Padova, che
però non interessa a nes-
suno. Di certo non inte-
ressa ai vigili che il Comu-
ne di Milano, versione Pi-
sapia-Granelli, in questa
zona li manda poco e di
rado. Non interessa ad
arabi, sudamericani, afri-
cani e cinesi che qui di-
morano, lavorano e fan-
no quello che vogliono.
Anche gli appartamenti
sono tornati ad essere
gremiti di immigrati, re-
golari e non, a vantaggio
di speculatori e truffatori.
Tanto qui la legge non
viene affatto rispettata e
nessuno controlla.
legittima difesa in omicidio vo-
lontario con dolo eventuale, è
stata questa discrepanza con la
versione di Amigoni, che invece
aveva raccontato di aver esplo-
so un solo colpo da «circa 20
metri» dopo aver visto «un re-
volver a canna corta» nelle mani
del complice della vittima.
S. GARZILLO a pagina 39
QQQ Il Comune accelera sulla
tassa di soggiorno. Il sindaco ha
agitato la clava del nuovo balzel-
lo ieri mattina alla Borsa del Turi-
smo (Bit). «Stiamo ragionando»
ha detto Giuliano Pisapia, «la tas-
sa di soggiorno è un’ipotesi sul
tavolo. Chiaramente terremo
conto delle differenze tra tipolo-
gie di alberghi e hotel». La tassa di
soggiorno, già introdotta in alcu-
ne città italiane, doveva colpire
nelle intenzioni della giunta solo
le strutture alberghiere a 4 o 5
stelle. Il primo schema prevede-
va un rincaro di un euro a stella;
negli ultimi mesi, però, il proget-
to ha rallentato la sua corsa.
Obiettivo: mettere a punto un
provvedimento a prova di ricorsi,
assai probabili se la tassa dovesse
colpire solo una fetta del settore.
«Noi non digeriamo tutto ciò che
rallenta la marcia del turismo» ha
tuonato ieri il presidente di Con-
fcommercio Carlo Sangalli, già
portavoce dei mal di pancia degli
esercenti trafitti dalla nuova tas-
sa sul traffico chiamata Area C.
Gli albergatori: «Settore in diffi-
coltà, non è vero che i costi grave-
rebbero solo sul cliente».
MASSIMO COSTA a pagina 41
Fuori dal vaso
« Non so se Mario Monti, sen-
za la vittoria a Milano di Giu-
liano Pisapia si sarebbe im-
posto al governo»
BRUNO TABACCI
ASSESSORE AL BILANCIO
Premio loden per Pisapia.

L’oro nero in Lombardia

Varese come il Texas: caccia al petrolio in 41 Comuni
QQQ L’oro nero spunta anche
sulle Prealpi. Almeno secondo
una prima verifiche da parte del-
la Mac Oil spa, che ha avanzato
formale richiesta alla Regione
Lombardia per eseguire maggiori
analisi sul territorio di ben 41 co-
muni della provincia di Varese. Si
potrebbe scoprire che i varesini
hanno finora abitato su un pic-
colo tesoro. In particolare, la “Ri-
chiesta di verifica di assoggetta-
bilità a Valutazione di impatto
ambientale” riguarderebbe i pae-
si di Arcisate, Casale Litta, Coc-
quio Trevisago, Viggiù, Venego-
no Superiore e Crosio della Val-
le.
Un’area piuttosto vasta, se si
pensa che si va dall’ultimo lem-
bo di terra italiana prima della
Svizzera, fino al tradatese. Un
rettangolo di circa 212 chilometri
quadrati, almeno un quinto della
provincia di Varese.
La società americana va alla ri-
cerca di idrocarburi: non solo
petrolio, ma anche gas naturale.
Il progetto ha preso il nome di
“Cartabbia” e si basa, secondo gli
studi del colosso petrolifero, sul-
la presenza nel territorio varesi-
no di numerosi fossili, dovuti alla
presenza di conformazioni geo-
logiche del periodo Triassico,
che precede di subito il Giuras-
sico Inferiore e si colloca a circa
200 milioni di anni fa.
MARCO TAVAZZI a pagina 45
 38 Venerdì 17 febbraio 2012
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
::: LE NORME
IN LOMBARDIA
Un giorno a settimana i forni
devono restare fermi. In
Lombardia, salvo deroghe
motivate da parte dei comu-
ni, il divieto è stabilito da
una legge regionale del
2010. Non è consentita la
vendita di pane la cui panifi-
cazione è effettuata nelle
giornate domenicali e festi-
ve
I PANIFICATORI
L’associazione panificatori
di Milano e Monza Brianza e
Province è contrario alla pro-
posta di Monti di fare pane
anche la domenica
VIALE PADOVA
Nelle panetterie gestite da
arabi in viale Padova già og-
gi si produce il pane anche
alla domenica, come preve-
de una norma delle liberaliz-
zaioni di Monti
Deregulation di fatto
Via Padova sorpassa Monti
Le liberalizzazioni ci sono già
Pane fresco la domenica e bar sempre aperti: nella casbah le nostre leggi non valgono
::: BRUNO BASO
QQQ Pane fresco, fragrante e di
giornata. Solo che la giornata è do-
menica, quando la panificazione è
vietata. Ma in fondo che sia dome-
nica in via Padova non interessa a
nessuno.
Di certo non interessa ai vigili che
il Comune di Milano, versione Pisa-
pia-Granelli, in questa zona li man-
da poco e di rado. Non interessa agli
arabi, ai sudamericani, agli africani
e ai cinesi che in questo frammento
di città dimorano, lavorano e fanno
quello che vogliono. Anche gli ap-
partamenti sono tornati ad essere
gremiti di immigrati, regolari e non,
a tutto vantaggio di speculatori e
truffatori. Tanto chi lo vieta? Chi
controlla? E’ trascorso più di un an-
no dall’ordinanza della giunta Mo-
ratti che imponeva regole severe per
contratti d’affitto e orari di chiusura
di negozi e ristoranti. Tutto come
prima anzi peggio di prima. La foto-
grafia dell’anarchia che attraversa
questa porzione di città è ben rap-
presentata dal panettiere di via Co-
negliano, una traversa che collega
via Padova a via Leoncavallo, un ne-
gozietto di pochi metri quadrati con
laboratorio retrostante. Egiziani,
sfornano panini e dolci a qualsiasi
ora. Bisogna riconoscere che sono
ottimi. Autentici stakanovisti del lie-
vito. Di scontrini fiscali neanche
l’ombra, da far concorrenza ai na-
poletani.
Da loro si trova anche la coca cola
con la scritta in arabo e scatole di
latta per le quali la lettura degli in-
gredienti, almeno per chi non ha di-
mestichezza con l’egiziano, è tutto
un rebus. Tutto pubblicizzato con
insegna rigorosamente bilingue, li-
cenza ben in vista, furgone parcheg-
giato davanti con scritta «panettie-
re» sul lato destro e due rudimentali
cartelli sul marciapiede che ricorda-
no ai passanti che il pane è lì pronto
ad essere mangiato. Inutile spiegare
che è vietato o al più bisognerebbe
pagare per queste insegne improv-
visate. Se glielo si ricorda loro rido-
CRONACA
Processo sui fondi alle Onlus
Truffa al Comune
Condannati in appello
due consiglieri del Pdl
QQQ Hanno raggirato il Comune di Milano per
ottenere, nel 2005, un contributo di 477mila euro
da destinare ad una onlus, all’epoca inesistente,
per una serie di progetti realizzate in minima
parte. La maggior parte delle risorse, invece, so-
no state utilizzate per viaggi in Cina senza alcun
motivo (182mila euro), per stampare tre numeri
di un periodico bilingue (44mila euro), per finan-
ziare un consultorio di ostetrica (80mila) e per
compilare 150 questionari con l’immancabile
aiuto di consulenti esterni. Il tutto per una spesa
di 85mila euro.
Per gli autori del raggiro ieri è arrivata la con-
danna a 2 anni e 4 mesi e a 8 mesi di reclusione ri-
spettivamente per gli ex consiglieri comunali del
Pdl Stefano Di Martino e Guido Manca, coinvolti
il primo con l’accusa di truffa aggravata e il se-
condo per abuso d’ufficio nel processo sul con-
Un panificio di via Padova. L’insegna in arabo non lascia dubbi sulla nazionalità del titolare. Fotogramma tributo versato da Palazzo Marino a favore della
onlus Alkeos con l’obiettivo di favorire l'integra-
zione della comunità cinese.
Ad emettere la sentenza i giudici della quarta
sezione penale, presieduto da Elisabetta Canevi-
ni, che hanno confiscato a Di Martino e a Ema-
nuela Troisi, presidente della onlus condannata
per truffa a 1 anno e 8 mesi di carcere, 476.990 eu-
ro. Otto i mesi inflitti per abuso d’ufficio a Ga-
briella Romagnoli, coinvolta nel processo in
qualità di direttore del settore sicurezza. Per que-
st’ultima, ma anche per gli ex consiglieri del Pdl,
è stata disposta l’interdizione dai pubblici uffici
per un anno e mezzo. Mentre a tutti gli imputati è
stata concessa la sospensione condizionale della
pena ad eccezione di Di Martino, al quale pro-
prio i giudici della corte d’appello hanno confer-
mato la condanna a 9 mesi e 5 giorni di reclusio-
no. Oltretutto loro, gli egiziani, han- tenere aperte anche le banche? Pe- confermata dall’Unione Panificato- ne con la condizionale per ingiuria, lesioni e re-
no anticipato il decreto semplifica- raltro non ci vuol molto a prevedere ri di Milano che, a più di sette mesi sistenza a pubblico ufficiale nel processo sugli
zioni di Monti da un paio di mesi. Il gli effetti di una sciagurata apertura dall’insediamento degli “arancioni” scontri di via Paolo Sarpi del 12 aprile 2007.
pane si fa sempre e comunque. «In domenicale: fuga dei giovani che la- denunciano di non essere riusciti L’inchiesta Alkeos era stata avviata grazie
Lombardia, salvo deroghe motivate vorano nel settore che si vedrebbero ancora ad incontrarlo. Ma via Pado- all’esposto di un consigliere comunale e, secon-
da parte dei comuni, il divieto è sta- costretti a rinunciare anche all’uni- va non è soltanto il panettiere, anzi. do la ricostruzione dei carabinieri, l’istruttoria
bilito da una legge regionale del ca serata libera e conseguente stan- E’ il luogo dove, sparite le pattuglie per ottenere i finanziamenti era stata avviata
2010» tuona Pietro Restelli presi- gata al ricambio generazionale, per- dell’esercito, sono ricomparsi gli nell’aprile 2004, quando Troisi e l'allora direttore
dente dell’Unione Panificatori di ché saranno sempre meno i ragazzi spacciatori, dove le prostitute si del settore Romagnoli avevano consegnato una
Milano. «Non è consentita la vendi- disposti ad avviarsi alla professione espongono allegramente lungo via prima documentazione informale. La pratica,
ta di pane la cui panificazione è ef- a queste condizioni di sacrificio. Co- Leoncavallo, dove i posti di blocco però, fu bocciata perché la onlus non esisteva uf-
fettuata nelle giornate domenicali e sì si butta via il lavoro non lo si notturni dei vigili in largo Predabissi ficialmente. Secondo il pm, l’allora assessore
festive. Mancano i controlli ovvia- crea». sono scomparsi, dove i tassisti sono Manca, pur essendo al corrente delal situazione,
mente e sarebbe opportuno che Si prova a chiedere un commento reticenti a prendere i clienti. Dove aveva presentato in giunta due delibere di stan-
queste infrazioni fossero sempre anche a Franco D’Alfonso, assesso- quest’anno i bambini del Trotter ziamento per 580mila euro, ottenendo l’eroga-
denunciate. Noi siamo da sempre re al Commercio della giunta Pisa- per uscire da scuola devono essere zione di 477mila, che oggi devono essere resti-
contrari alla panificazione domeni- pia, ma evidentemente non è molto accompagnati da un adulto. Tutto tuiti.
cale. Perché allora non pensare di interessato al tema. Circostanza peggio di prima. TIZIANA LAPELOSA
I nuovi imprenditori
Crescono gli artigiani a Milano, ma il 30% viene dall’Egitto
::: DINO BONDAVALLI cresciuto di 1.032 unità, arrivando a quota
LA PROTESTA DEI COMMERCIANTI 12.273 aziende, in crescita del 9,2% rispetto al
QQQ Il settore artigiano alle prese con la crisi si 2010. Grazie a questo ulteriore salto in avanti, la
Buenos Aires contro Pisapia attacca agli imprenditori stranieri. E, dopo un
2010 in leggera flessione, nel 2011 torna a cre-
percentuale di immigrati tra gli imprenditori ar-
tigiani milanesi è salita al 22,9%, contro il 21,2%
scere grazie al boom di artigiani immigrati. Se in di appena un anno fa.
«No alla pedonalizzazione» provincia di Milano negli ultimi dodici mesi si è Tra i settori in cui l’incidenza di stranieri è
registrato un incremento delle imprese attive, particolarmente rilevante, quello dei servizi vari,
I negozianti di corso Buenos Aires bocciano la chiusura cresciute quasi dell’1% rispetto all’anno prece- che raggruppa imprese di pulizia, assistenza e
domenicale della via. E, di fronte al progetto di trasfor- dente, non si deve certo a una ritrovata vocazio- consegna pacchi, nel quale praticamente un’im-
mare il corso in area pedonale per una domenica al me- ne per l’artigianato da parte dei giovani italiani. presa su due (49,1%) ha titolare immigrato. Ma
se, lanciato dal Consiglio di zona e promosso dall’asses- Anzi, considerando solamente gli imprenditori molto alta è anche la presenza di imprenditori
sore alla Mobilità, Piefrancesco Maran, si schierano in italiani, il saldo tra chiusure e nuove aperture sa- non italiani nel settore della ristorazione
massa contro la messa al bando delle auto. rebbe addirittura stato negativo, visto che l’in- (45,1%), della confezione di abbigliamento
Dal referendum tra i commercianti condotto da Asco- cremento di oltre mille unità registrato dalle (40%), della pelletteria (38,7%) e nell’edilizia
baires è infatti emerso che ben il 90% di loro è contrario aziende con titolare immigrato è stato determi- (34,8%).
alla pedonalizzazione del corso, anche solo una volta al nante per avere un bilancio di fine anno con il A fare la parte del leone tra i Paesi di origine
mese. «C’è il timore diffuso di andare incontro a un’Area segno positivo. l’Egitto, dal quale proviene il 31,2% degli artigia-
C domenicale» conferma il presidente dell’associazione, «In questo momento la bilancia resta attiva ni stranieri. Più bassa, ma comunque significa-
Gabriel Meghnagi. solo grazie all’imprenditorialità degli immigrati. tiva, la quota di rumeni (14,8%) e di albanesi
Dopo il crollo degli affari denunciato dai commercianti - conferma Marco Accornero, segretario genera- (8,8%), che precedono cinesi (5,9%) e peruviani
del centro, che con l’entrata in vigore della nuova con- le dell’Unione Artigiani della provincia di Mila- (5,1%). Per loro, così come per gli artigiani ita-
gestion charge hanno perso fino al 40% degli incassi, la no, che ha rielaborato i dati forniti dalla Camera liani, l’augurio è che «dopo lo la crisi di fine anno
paura è che “si finisca con la gente che cammina in mez- di Commercio - La loro crescita nel 2011, riferita arrivino tempi migliori. Il nostro timore», con-
zo alla strada ma che non fa shopping” prosegue Me- allo scenario delle imprese individuali, è stata fessa Accornero, «è che la ripresa possa allon-
ghnagi. Da qui la bocciatura senza appello del progetto, decisiva per chiudere con un saldo positivo in tanarsi a causa di alcuni interventi che il Gover-
della quale “ci auguriamo che il Comune terrà conto. - un momento in cui gli artigiani stanno facendo i no sta studiando sul mercato del lavoro, che non
conclude Meghnagi - Altrimenti, sarà come tornare ai li- salti mortali per stare sul mercato». riconoscerebbero all’artigianato la sue peculia-
velli di libertà che c’erano nei Paesi dell’Est prima della Numeri alla mano, solamente nell’ultimo an- rità di micro e piccola impresa, spesso familia-
caduta del Muro di Berlino”. no il numero di imprese con titolare straniero è re».

L’autopsia: clandestino colpito alla schiena
Cileno ucciso, i colleghi accusano il vigile
Interrogati i ghisa testimoni della sparatoria: «Non c’era alcun pericolo». E lui si difende: «Ho mirato a terra»
::: SALVATORE GARZILLO
:::
QQQ «Non abbiamo percepito
alcuna situazione di pericolo».
Con queste parole i tre colleghi
di Alessandro Amigoni, il vigile
che lunedì ha ucciso un cileno
al termine di un inseguimento
davanti al Parco Lambro, com-
plicano ulteriormente la situa-
zione del ghisa indagato. A con-
vincere il pm Roberto Pellicano
a modificare l’accusa da omici-
dio colposo per eccesso di legit-
tima difesa in omicidio volonta-
rio con dolo eventuale, è stata
questa discrepanza con la ver-
sione di Amigoni, che durante il
lungo interrogatorio di lunedì
ha raccontato di aver esploso un
solo colpo da «circa 20 metri»
dopo aver visto «un revolver a
canna corta» nelle mani del
complice della vittima. Riguar-
do alla possibilità che l’agente
abbia potuto sparare a due uo-
mini disarmati, martedì il suo
difensore Gian Piero Biancolel-
la ha spiegato che «malgrado il
colpo alla schiena, può essere
sostenuta perlomeno la legitti-
ma difesa putativa, ovvero il vi-
gile potrebbe aver ritenuto di
essere in pericolo». Ma se le pa-
role dei colleghi dovessero tro-
vare conferma, il legale di Ami-
goni dovrà abbandonare la stra-
tegia e rinunciare all’eventuale
attenuante in sede processuale.
Nel primo incontro con il pm
Pellicano, durato fino a mezza-
notte, l’agente 36enne ha rac-
contato di aver «solo sparato
verso un terrapieno per spaven-
tarli». Amigoni è stato il primo a
scendere dall’auto e a mettersi
all’inseguimento dei due. Un
inseguimento brevissimo, po-
chi metri appena, terminato
con il colpo fatale mentre un
collega intimava “l’alt” ai fuggi-
tivi.
Ieri una prima verità è arriva-
ta dall’autopsia. Secondo i me-
dici legali il 28enne Marcelo Va-
lentino Gomez Cortes è stato
colpito alle spalle e il proiettile
gli ha trapassato il cuore. Lune-
dì il vigile ha detto di non sapere
come abbia fatto il colpo a cen-
trare la vittima e ha aggiunto di
aver mirato a una collinetta per
timore che un colpo sparato in
aria potesse finire chissà dove.
I tre colleghi in borghese che
erano con lui hanno fornito una
ricostruzione che solo in parte
coincide con il suo racconto. Gli
agenti diretti in via Pusiano per
sedare una rissa, hanno inse-
guito la Seat Cordoba con targa
spagnola perché insospettiti da
una manovra repentina e non
perché percorreva via Crescen-
zago contromano, come reso
noto all’inizio: chi guidava la
Seat, invece di svoltare passan-
do davanti alla pattuglia, ha
svoltato dalla parte opposta.
Dopo lo sparo, i tre hanno detto
di aver visto il cileno barcollare
per qualche passo, ma di non
aver capito subito che fosse fe-
rito. Pensavano avesse inciam-
pato nella neve e per questo lo
hanno ammanettato con le ma-
ni dietro la schiena. Cortes, pe-
rò, cosciente per pochi secondi
prima che gli agenti gli sollevas-
sero la maglia e tamponassero
la ferita con le mani, si è acca-
CRONACA Venerdì 17 febbraio 2012 39
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
LE INDAGINI ACCORDO PDL-PD
IL COLPO MORTALE
Ili vigile Alessandro Amigo-
Un consiglio
ni, lunedì, dopo un insegui-
mento in macchina ha spa-
straordinario
rato e ucciso Marcelo Valen-
tino Gomez Cortes, un cile-
sulla sicurezza
no di 28 anni con due figli.
Secondo Amigoni il compli- Il duello sulla riorganizza-
ce che correva al fianco di zione dei vigili approda in
Cortes, e che è riuscito a fug- consiglio comunale. Su ri-
gire, impugnava una pistola. chiesta del Pdl e dei gruppi
Per questo avrebbe deciso di di opposizione, infatti, l’au-
sparare la ospiterà una seduta
straordinaria dedicata al te-
TESTIMONIANZE ma della sicurezza. Invitati
Gli interrrogatori di questi il prefetto, il questore, le or-
giorni stanno mettendo in ganizzazione sindacali e -
luce una situazione ben di- ovviamente - il sindaco Giu-
versa. Innanzitutto la pisto- liano Pisapia. «Abbiamo ac-
la: a parte Amigoni, nessuno cettato la richiesta dell’op-
ha confermato di averla vi- posizione» conferma il ca-
sta. E un testimone ha di- pogruppo Pd Carmela Roz-
chiarato agli inquirenti che za. La seduta verrà fissata in
l’uomo fuggito all’arresto calendario nelle prossime
non impugnava alcuna pi-
sedute. Ieri, durante la se-
stola. Inoltre, pare che il so-
duta della commissione si-
pravvissuto abbia contattato
curezza, sono intervenuti i
un avvocato e a breve po- SUL LUOGO DEL DELITTO
rappresentanti sindacali
trebbe farsi vivo.
La polizia scientifica a Ponte della polizia di Stato. Tutti
I COLLEGHI Lambro dove lunedì scorso un ascoltati dagli investigatori avvocato e che a breve potrebbe uniti nel denunciare la asso-
A mettere in difficoltà la po- vigile spara e uccide un ragazzo martedì hanno saputo scioglie- farsi vivo. luta carenza d’organico (a
sizione di Amigoni anche le cileno. Fotogramma re la questione e anche il super Per ora Amigoni resta a piede Milano mancano almeno
dichiarazioni dei suoi tre teste che mercoledì si è presen- libero, assegnato a una mansio- 500 agenti, e le nuove caser-
colleghi. «Non abbiamo tato in questura, sembra sicuro ne d’ufficio privo dell’arma di me sono state aperte trava-
percepito alcuna situazione sciato e infine è morto al San dell’assenza della rivoltella. Il servizio. Il legale della famiglia sando organici presenti in
di pericolo», hanno detto ai Raffaele. mistero potrebbe essere risolto della vittima, Corrado Limenta- altre stazioni di polizia). Le
magistrati. Anche per que- Fin qui il racconto dei quattro proprio dal protagonista, quel ni, ha detto che la moglie di Cor- sigle hanno chiesto, soste-
sto il pm Roberto Pellicano è abbastanza coerente. Il nodo sudamericano scappato nel tes (madre dei suoi figli di 5 e 7 nuti anche dal vicepresi-
ha modificato l’accusa con- cruciale resta però quello Parco Lambro e tuttora latitan- anni) non riesce a capire perché dente della commissione
tro Amigoni da omicidio col- dell’arma: negli interrogatori te. Voci non confermate dal ca- l’agente non sia in carcere. «Se Gabriele Ghezzi (Pd), un
poso per eccesso di legitti- nessuno dei compagni di Ami- po della Squadra Mobile, Ales- fosse successo il contrario», ha «maggiore coordinamento»
ma difesa in omicidio volon- goni ha ammesso di aver visto la sandro Giuliano, dicono che ieri detto Ruth Cardillo, «non credo con le altre forze dell’ordi-
tario con dolo eventuale pistola. Neppure i testimoni l’uomo avrebbe contattato un che mio marito sarebbe libero». ne.
Il piano della sinistra
Ma se disarmano la polizia locale saltano 350 arresti all’anno
QQQ Saranno, con ogni probabilità, le attraverso il delegato Carmelo Zappara-
prime vittime della svolta «arancione» ta, ha chiesto che si torni alle funzioni de-
sui ghisa, visto che la maggioranza è già gli anni ’70: «La polizia ha alcuni compiti,
pronta ad accorpare i nuclei speciali. i vigili altri. Invece negli ultimi 20 anni c'è
L’indirizzo l’aveva già dato il program- stata una progressiva sovrapposizione,
ma elettorale firmato da Giuliano Pisa- un sovraffollamento di compiti fra noi e
pia. «La Polizia locale tornerà ad essere la polizia locale. Si torni ai ghisa di 30 an-
specializzata per le infrazioni ambienta- ni fa». Dura la replica di Matteo Salvini
li, urbanistiche, nei cantieri, annonarie, (Lega): «Mi preoccupa che un evento
da circolazione stradale: non il corpo pa- tragico possa portare il depotenziamen-
ramilitare agli ordini di De Corato». Do- to delal polizia locale. È in atto uno scia-
po i primi mesi di incertezza, con il con- callaggio squallido contro i nostri vigili.
tinuo rinvio dei nuovi vigili di quartiere, Togliere le armi ai vigili sarebbe folle e
la sparatoria del Parco Lambro ha messo criminogeno». Anche il presidente della
il turbo alla revisione delle «unità opera- Provincia Guido Podestà respinge l’ipo-
tive speciali». I gruppi della municipale tesi di un disarmo, seppur parziale, della
che più assomigliano alle forze di polizia municipale: «Non si può non compren-
tradizionali. Spaccio, sfratti, sgomberi dere lo stress che accompagna l’operato
dei rom, blitz contro lo spaccio di droga. degli agenti delle Forze dell’ordine. Que-
A sinistra qualcuno li chiama «sceriffi», sto, è evidente, non giustifica atteggia-
ma è la legge regionale 4 del 2003 che in- menti impropri, qualora vi fossero. Con-
serisce, tra le funzioni e i compiti del cor- sidero l’eventuale disarmo della Polizia
po, anche le attività di «pubblica sicurez- 68 persone indagate. E la sicurezza nei avremmo avuto 348 arresti in meno (in locale un errore grave. Un vigile non può
za». E il Comune di Milano, per migliora- cantieri? 7 aree sequestrati e 308 persone manette nel 2010 sono finiti 52 italiani e difendersi e difenderci in situazioni ad
re il presidio del territorio, ha puntato indagate. Poi 8 milioni di articoli contraf- 296 stranieri). Ad aprile, insieme al po- alto rischio se armato solo di fischietto e
forte negli ultimi anni sulla «specializza- fatti recuperati, 1701 documenti falsi in- tenziamento dei vigili di quartieri, la di cartellini gialli e rossi, quasi fossimo a
zione» della municipale. dividuati. «Le pistole i nostri vigili ce le giunta proverà ad accelerare la riorga- San Siro». Critiche all’atteggiamento del
La squadra investigativa, nell’ultimo hanno da 150 anni» ha ricordato ieri a nizzazione del corpo. Marcello Massari, sindaco arrivano anche dall’assessore
anno, ha effettuato 44 denunce. Il nucleo Palazzo Marino l’ex vicesindaco De Co- delegato Sulpm, torna a chiedere il ripri- alla Sicurezza della Regione Lombardia
tutela trasporto pubblico, prima della rato, da anni nel mirino della sinistra per stino dei corsi di formazione mensili: Romano La Russa: «Il sindaco dovrebbe
retromarcia sui controlli dei clandestini, la gestione della polizia locale durante il «Da ottobre facciamo dei corsi settima- seriamente fare mea culpa e dichiarare il
ha portato 77 arresti e mille denunce. mandato Moratti. «La gestione dell’ordi- nali a rotazione, ma vengono chiamati fallimento della sua politica buonista.
Soltanto nel 2010, la Polizia locale ha ar- ne pubblico viene coordinata in prefet- pochi agenti alla volta. Di questo passo, Via l’Esercito dalle strade, stop agli
restato 130 pusher, ammanettato 20 tura, ma è stato l’ex ministro dell’Interno l’aggiornamento verrà effettuato ogni 18 sgomberi, messa in discussione del ruo-
truffatori di anziani, staccato 146 denun- Giorgio Napolitano ad ammettere alle mesi». lo e della professionalità della Polizia lo-
ce in seguito a controlli di campi rom riunioni anche il comandante della poli- Ieri il tema è tornato alla ribalta nella cale. E i risultati di questa politica, pur-
abusivi o aree dismesse, sgomberato 906 zia locale». Senza le armi, previste an- seduta della commissione Sicurezza: il troppo, sono sotto gli occhi di tutti».
case popolari. Poi c’è il nucleo ambiente: ch’esse dalla legge, nell’ultimo anno sindacato della polizia vicino alla Cgil, M. COS.
40 Venerdì 17 febbraio 2012

L’ultima gabella arancione
Super tassa sugli hotel di lusso
Pisapia stanga anche i turisti
Gli albergatori contro il sindaco: «Settore già in difficoltà, pronti ai ricorsi»
::: MASSIMO COSTA
:::
QQQ Più che un annuncio è
una conferma. Il Comune, per
far quadrare i conti, è intenzio-
nato a introdurre anche la tassa
di soggiorno. Il sindaco ha agi-
tato la clava del nuovo balzello
ieri mattina alla Fiera di Rho,
davanti agli operatori nazionali
e internazionali riuniti per
l’inaugurazione della Borsa del
Turismo (Bit). «Stiamo ragio-
nando» ha detto Giuliano Pisa-
pia, «la tassa di soggiorno è
un’ipotesi sul tavolo. Chiara-
mente terremo conto delle dif-
ferenze tra tipologie di alberghi
e hotel». Un’altra leva fiscale
dopo l’aumento dei biglietti
Atm, l’addizionale Irpef e gli in-
troiti dell’Imu (la nuova tassa
sulla casa). Palazzo Marino cer-
ca 580 milioni, e l’ha ribadito
ieri anche alle sigle sindacali
convocate per illustrare le linee
programmatiche del bilancio.
Qualche taglio (attraverso la
spending review), tanti prelievi.
La tassa di soggiorno, già intro-
dotta in alcune città italiane,
doveva colpire nelle intenzioni
della giunta solo le strutture al-
berghiere a 4 o 5 stelle. Il primo
schema prevedeva un rincaro
di un euro a stella; negli ultimi
mesi, però, il progetto ha ral-
lentato la sua corsa. Obiettivo:
mettere a punto un provvedi-
mento a prova di ricorsi, assai
CRONACA
IL BILANCIO
STRUTTURE RICETTIVE
La giunta ha intenzione di in-
trodurre la tassa di soggiorno
sugli hotel della città. Giuliano
Pisapia: «Terremo conto della
tipologia e della diversa quali-
tà delle strutture». Il primo
schema prevedeva 1 euro a
stella per gli hotel da 4 stelle in
su.
PROTESTE
Ieri il presidente di Confcom-
mercio Carlo Sangalli ha tuo-
nato contro il provvedimento:
«Noi non digeriamo tutto ciò
che rallenta la marcia del turi-
smo». Contrari anche gli al-
bergatori: «Non è vero che pa-
gheranno solo i clienti, il setto-
re è già in difficoltà».
DEFICIT
La giunta ha bisogno di rastrel-
lare 580 milioni di euro per
chiudere il prossimo bilancio. I
soldi arriveranno in parte dalla
spendig review (75 milioni), in
parte dagli incassi della nuova
Imu, in parte dalle nuove tasse
(ritocco della Tarsu e dell’addi-
zionale Irpef). In discussione
anche la nuova vendita di una
quota della Sea.
TAGLI AD ATM
Ieri i sindacati hanno incontra-
to l’assessore al Bilancio Ta-
bacci. Il Comune: rivedremo il
contratto di servizio con Atm.
La Uil: no alla nuova Irpef.
probabili se la tassa dovesse
colpire solo una fetta del setto-
re. «Noi non digeriamo tutto
ciò che rallenta la marcia del
turismo» ha tuonato ieri il pre-
sidente di Confcommercio
Carlo Sangalli, già portavoce
dei mal di pancia degli eser-
centi trafitti dalla nuova tassa
sul traffico chiamata Area C. Al-
berto Sangregorio, presidente
della federazione «Albergatori
milanesi», conferma la sua
contrarietà: «Abbiamo già
espresso le nostre perplessità al
Comune. Non è vero che il co-
sto verrebbe scaricato solo sul
cliente, in un settore già in sof-
ferenza potrebbe portare più
danni che benefici». A Milano
l’offerta sale, ma la domanda
vive di continui alti e bassi: tie-
ne nei periodi delle fiere più
frequentate, ma arranca nei
periodi di magra. Su internet,
non è raro prenotare una ca-
mera di hotel a 4 stelle a 80 eu-
ro a notte. Aggiunge Sangrego-
rio: «Saremo molto attenti a
quale modalità di applicazione
verrà scelta, gli operatori
avranno oltretutto anche l’ag-
gravio dei costi per l’incasso
con carta di credito». Tasse e
vendite. Ieri la Cgil, al termine
dell’incontro con l’assessore al
Venerdì 17 febbraio 2012
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
SOGEMI SPA
ALTRA MAZZATA
Nel prossimo bilancio il
Comune vuole inserire
anche gli introiti della
Mercati generali
Accordo Pd-Pdl
tassa di soggiorno, che
andrebbe a colpire tutti i
clienti degli alberghi mi-
lanesi di alto livello (il
primo schema prevede
li mette in salvo
un contributo sopra la
quattro stelle). Contrari
gli albergatori. Foto-
gramma
Bilancio Bruno Tabacci, si è
detta contraria a una nuova
vendita di Sea e all’aumento
dell’imposta minima sulla pri-
ma casa. Per la Uil, invece, non
bisogna alzare l’addizionale Ir-
pef, introdotta con un rincaro
dello 0,2% dalla giunta Pisapia
(si parla di un innalzamento fi-
no allo 0,8%). La delibera arri-
verà in consiglio comunale a
marzo. Dall’incontro di ieri
emerge anche l’intenzione di
estendere i tagli anche alle par-
tecipate. «Rivedremo anche il
contratto di servizio di Atm»
sottolinea l’assessore al Lavoro
Cristina Tajani.
41
Ci sono volute 50 ore di discus-
sione, sette consigli comunali
e sei riunioni di commissione
per approvare la delibera n.
38, quella per salvare la Soge-
mi Spa che si occupa dei mer-
cati generali di Milano. Dopo
estenuanti trattative e inter-
venti al veleno, maggioranza e
opposizione sono riusciti a
trovare un accordo: sì al finan-
ziamento di 30 milioni di euro
per salvare la società, sì ad un
piano organico di sviluppo che
la giunta Pisapia presenterà
entro cinque mesi. No al tra-
sferimento dell’azienda, og-
getto di discussione tra le due
fazioni politiche. Sulla delibe-
ra, infatti, c’è scritto che «allo
stato attuale il consiglio comu-
nale ritiene che, in via prefe-
renziale, debba essere consi-
derata l’attuale localizzazio-
ne». Passaggio approvato
dall’opposizione, che però ha
dettono alsub-emendamento
per inserire le parole «non
escludendone altre». Ovvero
la possibilità dispostare i mer-
cati altrove. La discussione è
terminata nella tarda serata di
ieri, al termine di un pomerig-
gio in aula caratterizzato dalle
continue richiestedi interven-
to di Pdl e Lega per votare, pri-
ma della delibera Sogemi, due
mozioni: la prima sulla Cosap,
per ridurre i costi dell’occupa-
zione di suolo pubblico arriva-
ti alle stelle con la giunta Pisa-
pia; la seconda per ridurre
l’Imu al 2%. Entrambe sono
state bocciate.
TIZIANA LAPELOSA
42 Venerdì 17 febbraio 2012
 MILANO E LOMBARDIA
TuttoMilano
::: le lettere
TRASPORTI
A scrocco sulla M2
alla fermata Assago
Ho letto su un quotidiano che
ad Assago fino a mercoledì
migliaia di passeggeri entra-
vano a scrocco in metrò
dall’uscita di sicurezza situata
al piano terra, invece di ac-
cedervi dal primo piano della
stazione timbrando il biglietto.
Ora però pare che la situazione
favorevole per questi porto-
ghesi della linea verde sia fi-
nita, perché l’Atm in seguito
alla divulgazione della notizia
ha preso delle misure per con-
trastarli. Non aveva tutti i torti
chi entrava gratis in metrò ad
Assago, dove l’Atm fa pagare il
biglietto 2,50 euro invece di
1,50 euro per una sola fermata
in più oltre il confine di Mi-
lano. Se il biglietto fosse co-
stato meno, i cittadini non
avrebbero fatto in massa gli
scrocconi.
Giacomo Sempioni
e.mail
SPAZI PUBBLICI
Per Simon Bolivar
due monumenti
Come è possibile che in Piazza
Bolivar vengano messi due
monumenti alla stessa per-
sona? Ieri il Consigliere Fan-
zago ha inaugurato il nuovo
busto di Simon Bolivar, in
pompa magna. Nessuno dei
presenti però si è accorto che a
pochi metri alle spalle della
statua si erge una colonna
bianca in marmo con alcune
incisioni che ricordavano lo
stesso condottiero. Non so chi
abbia pagato il monumento,
sicuramente l'ambasciata Ve-
nezuelana, ma c’è da chiedersi
come sia possibile che nessuno
abbia notato il vecchio mo-
numento.
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di Libero Milano
MERCATI
Oggi
■ BENACO - Via Benaco - zona 4
■ BONOLA - Via Cechov - zona 8
■ CANALETTO - Via Canaletto - zona 3
■ CATONE - Via Catone - zona 9
■ CITTADINI-ARSIA - V. Cittadini-V. Arsia - zona 8
■ CREMA - Via Crema - zona 5
■ CURIEL - Via Curiel - zona 6
■ DEI GUARNIERI - Via Dei Guarnieri - zona 5
■ FRATELLI DI DIO - Via Fratelli di Dio - zona 7
■ GRATOSOGLIO NORD - Via Baroni - zona 5
■ MARCO AURELIO - Via Marco Aurelio - zona 2
■ NEERA - Via Neera - zona 5
■ PAGANO - Largo V Alpini - zona 1
■ PISTOIA - Via Pistoia - zona 7
■ STRESA - Via Stresa - zona 2
Domani
■ ARCANGELI - Via Arcangeli - zona 7
Palazzo Marino aumenta la tassa Cosap
a rischio chiusura i mercatini di strada
Caro Besana, ho letto in questi giorni su Libe-
roMilano che il tradizionale mercatino dell'an-
tiquariato che si teneva ogni ultima domenica del
mese sui Navigli rischia di scomparire a causa
dell'aumento del canone di occupazione del suolo
pubblico (Cosap). Giustamente gli espo-
sitori, visti i prezzi saliti alle stelle, stan-
no valutando l'opportunità di so-
spendere l'iniziativa, dal momento
che la decisione imposta dalla
giunta Pisapia rende di fatto in-
sostenibili le spese di organiz-
zazione e gestione del mercato.
Un vero peccato. Ero abituata
fin da piccola a trascorrere le mie
domeniche in quel di Ripa di
Porta Ticinese, tra un gelato e un
giro tra le bancarelle. Per non par-
lare del mio caro vecchio nonno, ap-
passionato di arte e di antiquariato. Mi
chiedo se prima o poi la giunta arancione pro-
porrà qualcosa di buono: Pisapia aveva dichiarato di
voler far rivivere la città, ispirandosi addirittura al
modello di città come Parigi, Londra o Berlino. A me
pare che così i Navigli siano lasciati solo agli
Le lettere via e-mail vanno inviate a: milanolettere@liberoquotidiano.it sottolineando nell’oggetto: “lettere a LiberoMilano”.
Via posta vanno indirizzate a: LiberoMilano - viale L. Majno 42 - 20129 Milano; via fax al n. 02.999.66.227.
Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi.
APPUNTAMENTI
Al Teatro Filodrammatici
il dramma di Kafka
TEATRO Fino al 4 marzo al Tea-
tro Filodrammatici va in scena «Il
Processo di K», di Bruno Fornasari.
L’opera è ispirata al romanzo di
Kafka «Il Processo» del 1925: una
storia surreale, di un impiegato che
viene processato per ragioni miste-
riose. Joseph K viene arrestato pro-
prio il giorno del suo compleanno.
Quando ha inizio il processo, a nul-
la servono le amicizie influenti o le
conoscenze ad alti livelli. Nono-
stante lavori in una banca d'affari
internazionale, i suoi dati personali
vengono manipolati da altri, non
può più utilizzare la sua carta di
credito né allontanarsi dalla sua ca-
sa.
___________________________
Fino al 04/03, Filodrammatici, via
■ ARDISSONE - Via Ardissone - zona 8
■ ASMARA - Via Asmara - zona 9
■ BENEDETTO M. - Via Benedetto M. - zona 3
■ BORDIGHERA - Via Bordighera - zona 5
■ CICCOTTI - Via Ciccotti - zona 9
■ DARSENA - Zona Darsena - zona 1
■ DELLA RONDINE - Via Della Rondine - zona 6
■ FALCK - Via Falck - zona 8
■ FAUCHE’ - Via Fauchè - zona 8
■ GARIGLIANO - Piazzale Minniti - zona 9
■ MARTESANA - Piazzale Martesana - zona 2
■ OGLIO - Largo Oglio - zona 4
■ OLMI - Via degli Ulivi - zona 7
■ OSOPPO - Via Osoppo - zona 7
■ PAPINIANO - Piazza S. Agostino - zona 1
■ P. NUOVA - Bastioni di Porta Nuova - zona 1
■ ROGOREDO - Via Rogoredo - zona 4
■ TABACCHI - Via Tabacchi - zona 5
■ TRASIMENO - Via Trasimeno - zona 2
■ V. PERONI - Via Pascal - zona 3
Venerdì 17 febbraio 2012 43
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Agenda
FARMACIE
Turno diurno
(dalle ore 8,30 alle ore 21,00)
■ CENTRO (Zona Duomo, P. Volta, Garibaldi,
Monforte, Lamarmora, Carrobbio, Magenta):
v. Larga, 6; v. Dante, 17; c.so Genova, 27.
■ NORD (Bovisa, Affori, Niguarda, Greco,
Quarto Oggiaro, Staz. F.S. Garibaldi): v. S.
Lopez, 3; p.le Maciachini, 24; v. Forni, 34; v.le
Suzzani, 273; v. Pellini, 1; v.le Monte Grappa,
7.
■ SUD (Ticinese, Vigentina, Rogoredo,
ubriaconi che li popolano a tarda notte. Barona, Gratosoglio): c.so Lodi, 19; v.
Alamanni, 2; v.le Tibaldi, 15; v. De Ruggiero, 8.
Erminia Sanna ■ EST (Venezia, Vittoria, Romana, Loreto, Città
e.mail Studi, Lambrate, Ortica, Forlanini, Mecenate):
p.za Duca d'Aosta, 4; v. Stradivari, 1; v.le
Risponde Renato Besana
Monza, 226; p.za Martesana, 4; v. Atene, 2; v.
Crescenzago, 36; c.so Plebisciti, 7; p.za Cinque
Giornate, 7; v. Varsavia, 4.
■ OVEST (Lorenteggio, Baggio, Sempione, S.
Cara Sanna, l’aumento del Cosap Siro): v. Vetta d'Italia, 18; v. Giambellino, 64;
p.za T. Olivelli, 1; v. Monte Rosa, 27; v. Paravia,
ha ridotto ai minimi termini 75; v. Quarenghi, 21/23; v. R. di Lauria, 22; v.
anche il mercatino dei libri in Paolo Sarpi, 62.
piazza Diaz; quello dell’an- Turno notturno
tiquariato potrebbe addi- (dalle ore 21 alle ore 8,30)
rittura sparire. Se così fos- v. Boccaccio, 26; p.za Duomo, 21; p.za Cinque
se, il Comune rischierebbe Giornate, 6; c.so Magenta, 96; p.za S. Maria
Beltrade, 1; p.za Clotilde, 1; p.le Sempione, 8; v.le
di non incassare un euro, Zara, 38; v.le Testi, 90; Ripa Ticinese, 33; Stazione
cancellando un appunta- Centrale (Gall. Delle partenze); Stazione Garibaldi;
v. Stradivari, 1; c.so Buenos Aires, 4; v. Celentano, 1;
mento tradizionale. La v.le Lucania, 6; v. Boifava, 31/b; c.so S. Gottardo, 1;
pressione fiscale punta a eli- v. Lorenteggio, 208; v. Buonarroti, 5; v. Canonica,
32; v. R. Di Lauria, 22; v Vigevano, 45; v.le Ranzoni,
minare il piccolo commercio 2.
di strada, com’è avvenuto per le
bancarelle natalizie deportate in NUMERI UTILI
Soccorso pubblico - polizia........................113
piazza Beccaria. Le maggiori tasse poi, si Carabinieri.................................................112
Vigili del fuoco ..........................................115
traducono in prezzi più alti. Eppure questo
Emergenza medica ....................................118
genere di manifestazioni costituisce un esem- Corpo forestale dello stato......................1515
Guardia di Finanza .................117 (02.62771)
pio di buon impiego delle strade, sottratte alla
Vigili urbani......................................02.77271
brutta gente che spesso le ammorba. PRONTO SOCCORSO
Guardia medica................................02.34567
Fatebenefratelli ............................02.6363469
Policlinico.........................................02.55031
San Carlo ...........................................02.4022
San Paolo...........................................02.8184
San Raffaele.....................................02.26431
ASSISTENZA
Alcolcorrelati ..............................02.33029701
Antiveleni...................................02.66101029
Anziani.......................02.8911771/89127882
Handicap ...............02.88463050/02.077/078
Odontoiatrica.............................02.66982478
Ortopedica-Traumat. .....................02.582961
Ostetrica ..........................................02.57991
Pediatrica ...................02.3119233/33100000
Psichiatrica .................................02.58309285
Filodrammatici 1, da 14 euro biologico. La sezione speciale del Tossicodipendenza .....................02.64442452
Ustioni .....................02.64442381/64442625
2012 è dedicata al Turismo e propo- TELEFONI UTILI
Incontro col fotografo ne itinerari insoliti e percorsi eno- Sordomuti DTS. .........................02.48204247
Tel. Amico Milano Sud...............02.48203600
allo Spazio Forma gastronomici per visitare luoghi vi- Tel. Donna .................................02.64443043
Telefono Azzurro...................................19696
cini e lontani attraverso i sapori lo-
Telefono Azzurro
INCONTRO Fino al 26 febbraio cali e vivere il viaggio in modo con- (per i maggiori di 14 anni) ...........051.481048
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contri con i grandi professionisti ___________________________ Linea Verde Droga .......................800.458854
della fotografia. «80 ore con l’auto- Dal 30/03 al 01/04, Fieramilanocity, Alcoolisti Anonimi ........................02.3270202
Tel. Blu Sos Consum. .................02.76003013
re» vede protagonisti Mario De via Scarampo, ingresso libero Telefono amico ..........................02.55230200
Biasi, Mimmo Jodice, Gabriele Ba- ENPA Milano..............02.9706421/97064230
Ass. Consumatori.......................02.36599999
silico, Gianni Berengo Gardin, Mr T-Bone dal vivo SERVIZI PUBBLICI
Piergiorgio Branzi, Franco Fonta- Comune............................................02.02.02
na, Nino Migliori, Ferdinando stasera al Leoncavallo Anagrafe servizio tel. ...................199.199600
Servizio sociali Milano..................800.777888
Scianna. Nella libreria dello spazio CONCERTO Domani sera al Multe e tasse comunali................800.851515
GAS ...................................................02.5255
Forma è inoltre è possibile acqui- Leoncavallo il trombonista degli Elettricità A2A ....................................02.2521
stare i libri del fotografo presentato Africa Unite, Mr T-Bone presenterà Elettricità ENEL.................................02.23201
Acquedotto................................02.84772000
e presso il BeCoo Bar sono proiet- il nuovo disco «Nothing To Lose» AMSA ..........................................800332299
tati film sull'autore. con i suoi immancabili Young TRASPORTI
___________________________ Lions. Mr T-Bone è ormai conside- ATM ............................................800.808181
Ferrovie Nord Milano.......................02.85111
Fino al 26/02, Forma, piazza Tito rato un protagonista della scena Trenitalia .............................................892021
Lucrezio Caio 1, ingresso libero ska e reggae internazionale con- Radio Bus...................................02.48034803
Aeroporto Malpensa ..................02.58583218
temporanea. Attivo dai primi anni Aeroporto Linate..........................02.7382787
’90, ha pubblicato sette dischi soli- Aeroporto Orio al Serio................035.326323
Torna «Fà la cosa giusta» Malpensa Express ........................199.151152
sti ed è costantemente in tour tra
alla sua nona edizione USA, Canada, Europa. Ha collabo-
Trasporto Orio al Serio....................86464854
Taxi Numero Unico .......................848814781
Radio Taxi Milano ..............................02.8585
FIERA Anche quest’anno torna
a Milano «Fà la cosa giusta!», la fie-
rato in Italia con artisti come Vini-
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LAVORI IN CORSO
Chiusura al traffico: Via Arona (tratto da cantiere di Metro 5. Viale Lodovico Scarampo:
Giovanni da Procida a p.le Carlo Magno): per possibili rallentamenti causa grandi lavori stradali
lavori di approntamento cantiere logistico per la tra Viale Alcide De Gasperi e Via B. Colleoni.
metropolitana linea 5. Termine lavori previsto: Termine previsto per il 2015. Via Andrea Solari e
2015. Via Messina divieto di transito causa lavori Piazza del Rosario: dalle 06:00 del 26 ottobre
tra Via Cenisio e Piazza Giovanni Perego Metro-5. 2011 per lavori di riqualificazione stradale. Termine
Via Filippo Corridoni: strada chiusa al traffico tra lavori previsto 28 febbraio 2012. Viale Monte
Via Gaetano Donizetti e Viale Bianca Maria causa Ceneri: difficoltà di circolazione causa restringi-
lavori Teleriscaldamento. Termine lavori previsto 18 mento di carreggiata tra Via Lorenzo Bartolini e Via
febbraio 2012. Via Cerva: strada chiusa al traffico Mac Mahon in entrambe le direzioni Lavori di
causa lavori sulle condutture d'acqua tra Via manutenzione del cavalcavia. Termine previsto
Anselmo Ronchetti e Via Borgogna. 31/03/2012. Via Giuseppe Ripamonti: difficoltà di
Traffico difficoltoso in: Via Luigi Nono difficoltà di circolazione causa lavori gasdotto tra Via Giuseppe
circolazione causa lavori Via Luigi Nono, Piazza Ripamonti e Via Bernardo Quaranta Via Filippo
Coriolano, Via Cenisio Metro-5. Via Cenisio: possi- Brunelleschi: difficoltà di circolazione causa lavori
bili rallentamenti causa lavori tra Via Messina e gasdotto tra Via Filippo Brunelleschi e Via
Piazza Carlo Caneva via Cenisio e via Luigi Nono: Giambellino Corso Buenos Aires: riduzione di car-
traffico difficoltoso in direzione di P.za Coriolano reggiata causa lavori gasdotto tra Via Angelo
per modifica della viabilità in corrispondenza del Secchi e Via Giovanni Omboni.
 44 Venerdì 17 febbraio 2012
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Agevolazioni su nove tratte
Troppi ritardi sulle Trenord
Sconti in arrivo per i pendolari
Ridotto del 20% il costo degli abbonamenti. La Regione: servizio migliorato
::: DINO BONDAVALLI
QQQ Forse non riuscirà a pla-
care la rabbia accumulata dai
pendolari nelle ultime settima-
ne. Ma lo sconto del 20% sul co-
sto dell’abbonamento mensile,
al quale i viaggiatori avranno di-
ritto nel mese di marzo su quasi
un terzo delle direttrici ferrovia-
rie attive in Lombardia, servirà
quantomeno a dare un segnale
tangibile che i loro disagi non
sono passati inosservati.
Il bonus sul costo del mensi-
le, che verrà garantito a tutti i
pendolari che nel mese di di-
cembre avevano regolarmente
acquistato l’abbonamento per
viaggiare sulle nove direttrici in
questione, ripagherà almeno in
parte i viaggiatori dei disservizi
subiti. L’indennizzo, che verrà
concesso anche ai possessori di
abbonamento annuale vendu-
to a Tariffa unica regionale
(Tur), sarà infatti erogato a chi
aveva viaggiato su direttrici lun-
go le quali il servizio non aveva
raggiunto nemmeno gli stan-
dard minimi di affidabilità.
Un problema piuttosto diffu-
so, se si pensa che, secondo
l’elenco reso noto ieri dall’as-
sessore regionale alle Infra-
strutture e Mobilità, Raffaele
Cattaneo, sono 9 su 33 le tratte
che hanno maturato il diritto
allo sconto, previsto dai con-
tratti di servizio ferroviario. E
che, in alcune di queste, lo so-
glia minima di affidabilità è sta-
ta “sforata” anche di due o tre
volte.
Calcolato mensilmente per
ognuna delle direttrici dei treni
regionali, il parametro tiene in
considerazione i convogli con
ritardo superiore a 5 minuti e
quelli soppressi che non siano
stati sostituiti dall’autobus. Il
fatto che lungo la direttrice
Alessandria - Mortara - Novara
- Luino e la Milano - Gallarate -
Varese questo abbia raggiunto
valori doppi o tripli rispetto a
quelli limite, rende quindi l’idea
delle condizioni in cui i pendo-
lari sono stati costretti a viag-
giare.
LOMBARDIA
CASO VITIELLO
RISARCIMENTO
Ai pendolari che nel mese di
dicembre avevano comprato
l’abbonamento mensile sarà
Chiesti 16 anni
per l’educatore
garantito uno sconto del 20
per cento sull’abbonamento
per il mese di marzo. Il bonus
sarà valido su quasi un terzo
delle direttrici ferroviarie at-
assassino
Chiesti 16 anni di reclusione
per l’educatore e conduttore
tive in Lombardia. L’inden-
nizzo è previsto anche per chi
televisivo Alessandro Cozzi,
che ha confessato di aver ucci-
ha comprato l’abbonamento so lo scorso 29 marzo il titola-
annuale. Fotogramma re di un’agenzia di lavoro in-
terinale Ettore Vitiello con 53
pugnalate. La richiesta è stata
formulata dal pm Maurizio
Ascione che lo sta indagando
per il presunto omicidio del
formatore professionale Al-
fredo Capelletti, trovato mor-
to nel 1998 con una coltellata
al petto. L'entità della pena
chiesta ieri al gup tiene conto
dello sconto di un terzo della
pena previsto dal rito abbre-
viato, ma il pm ha chiesto an-
che che non gli siano concesse
le attenuanti generiche che
determinerebbero un ulte-
riore sconto. Ieri, davanti al
gup, Cozzi ha rilasciato di-
chiarazioni spontanee, chie-
dendo «perdono per il gesto»
ai famigliari della vittima.
QUATTRO COLPI
Certo, come ha sottolineato te particolarmente favorevoli, bardia, tra chi avrà diritto allo Una tratta, quest’ultima, lun-
ieri il Pirellone, rispetto al di- con temperature miti e precipi- sconto del 20% sul costo go la quale martedì i viaggiatori
cembre 2010 la situazione è no- tazioni quasi del tutto assenti, dell’abbonamento ci sono an- sono arrivati a occupare i binari Finto agente
tevolmente migliorata, visto mentre dodici mesi prima era- che i pendolari delle direttrici alla stazione di Casalpusterlen-
che allora le tratte lungo le quali no state caratterizzate da fred- Colico - Chiavenna, Lecco - go. E lungo la quale le proteste rapina i passanti
gli standard minimi non erano do e neve. Bergamo - Brescia, Como - sono proseguite anche dopo
stati garantiti erano state addi- Sia come sia. Ciò che è certo è Molteno - Lecco, Milano - Car- l’annuncio dato nei giorni scor- Arrestato
rittura 24 su 33. Ma, nel con- che, oltre alle due tratte già cita- nate - Bergamo, Alessandria - si da Trenord della sostituzione,
fronto, non si deve dimenticare te, che lo scorso dicembre han- Pavia, Milano - Mortara - Ales- dal 19 marzo, dei treni Vivalto a Si spacciava per un agente di
che nel dicembre 2011 le condi- no registrato di gran lunga le sandria e Milano - Codogno - due piani con convogli più con- polizia e rapinava i passanti.
zioni meteorologiche sono sta- peggiori performance in Lom- Cremona - Mantova. fortevoli. Con tanto di finto distintivo,
Georgian Lucian B., 20enne
romeno, aveva messo a se-
Il venerdì nero gno almeno quattro colpi, di
cui uno tentato l’8 gennaio
Sciopero dei trasporti: oggi fermi tutti i treni regionali 2011 ai danni di tre mino-
renni italiani che avevano
fornito alla polizia una parte
QQQ Nuova giornata di passione oggi per servizio sulla rete Rfi, che comprende an- la giornata in un ennesimo venerdì nero del numero di targa del suo
i pendolari lombardi. Dopo i problemi che i treni del Passante. Lo sciopero, che per i pendolari. scooter. Da allora erano
provocati da gelo e neve nelle ultime setti- scatterà alle 9 e si concluderà alle 17, coin- In tal senso, quanto accaduto in occa- scattate le indagini del Com-
mane, che hanno messo a dura prova i volgerà tutti i lavoratori dell’azienda, com- sione delle ultime giornate di sciopero missariato Monforte Vitto-
nervi di chi utilizza quotidianamente il tre- presi quelli che lavorano negli uffici e quel- proclamate dai sindacati, che hanno regi- ria, che ieri ha eseguito l'or-
no per i propri spostamenti, oggi i viaggia- li che operano nelle infrastrutture, e potrà strato il blocco totale dei treni al di fuori dinanza di custodia cautela-
tori dovranno fare i conti con lo sciopero quindi avere ripercussioni molto forti sulla delle fasce di garanzia, non è certo rassicu- re in carcere. Le altre tre ra-
proclamato dai sindacati delle ferrovie re- circolazione ferroviaria regionale. rante. Se poi si considera che «ci sono in pine contestate sono state
gionali. Anche se, come sottolineano da Tre- gioco quasi 400 esuberi tra settore mano- commesse tra ottobre e no-
La giornata di astensione dal lavoro in- nord, il servizio sulla rete di Ferrovienord vra e settore circolazione e oltre 40 manca- vembre 2010, sempre con la
detta da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, funzionerà regolamente, con le linee Mila- te assunzioni nel settore manutenzione», stessa tecnica e in alcuni casi
Ugl Trasporti, Fast-Ferrovie e Orsa per no-Asso, Milano-Como Lago, Milano-Va- spiegano i sindacati, è facile prevedere che sotto la minaccia di una pi-
protestare contro il piano di riorganizza- rese-Laveno, Milano-Novara, Brescia- anche oggi l’adesione alla protesta sarà al- stola. Le vittime, ad eccezio-
zione di Rfi (Rete ferroviaria italiana, ap- Iseo-Edolo e il Malpensa Express che non ta. E che riuscire a raggiungere il posto di ne dell'episodio di gennaio,
partenente al Gruppo Ferrovie dello Stato) saranno interessate dallo sciopero, il peri- lavoro, o tornare a casa, in treno sarà sono tutti passanti maggio-
in Lombardia, metterà infatti a rischio i colo di una massiccia adesione da parte tutt’altro che scontato. renni, costretti a consegnare
treni regionali e suburbani di Trenord in dei lavoratori rischia infatti di trasformare D.BON. denaro e telefoni cellulari.
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L’oro nero lombardo
Varese come il Texas
Si cerca il petrolio
in quaranta Comuni
L’americana Mac Oil pronta a dare il via alle perforazioni
Darà la caccia ai giacimenti a quattromila metri di profondità
::: MARCO TAVAZZI
QQQ L’oro nero spunta anche
sulle Prealpi. Almeno secondo
una prima verifiche da parte
della Mac Oil spa, che ha avan-
zato formale richiesta alla Re-
gione Lombardia per eseguire
maggiori analisi sul territorio
di ben 41 comuni della provin-
cia di Varese. Si potrebbe sco-
prire che i varesini hanno fino-
ra abitato su un piccolo tesoro.
In particolare, la “Richiesta di
verifica di assoggettabilità a
Valutazione di impatto am-
bientale” riguarderebbe i paesi
di Arcisate, Casale Litta, Coc-
quio Trevisago, Viggiù, Vene-
gono Superiore e Crosio della
Valle. Un’area piuttosto vasta,
se si pensa che si va dall’ulti-
mo lembo di terra italiana pri-
ma della Svizzera, fino al tra-
datese. Un rettangolo di circa
212 chilometri quadrati, alme-
no un quinto della provincia di
Varese.
La società americana va alla
ricerca di idrocarburi: non so-
lo petrolio, ma anche gas na-
turale. Il progetto ha preso il
nome di “Cartabbia” e si basa,
LOMBARDIA
secondo gli studi del colosso
petrolifero, sulla presenza nel
territorio varesino di numerosi
fossili, dovuti alla presenza di
conformazioni geologiche del
periodo Triassico, che precede
di subito il Giurassico Inferiore
e si colloca a circa 200 milioni
di anni fa. Queste formazioni
si troverebbero tra il valico di
Gaggiolo, il Monte San Gior-
gio, il Campo dei Fiori e Besa-
no. Proprio quest’ultimo co-
mune è infatti famoso per un
museo di fossili.
Ma la ricerca, come diceva-
mo, toccherà ben 41 dei 141
comuni della provincia di Va-
rese, compreso il capoluogo.
Le aree maggiormente interes-
sate saranno quelle della Val-
ceresio, andando verso la sviz-
zera, e dei Laghi, come la Val-
bossa e il gaviratese. Si va da
Arcisate, Induno Olona, Bisu-
schio, Viggiù e Saltrio, per poi
spostarsi a sud, ovvero Bodio
Lomnago, Azzate, Casale Litta,
Sumirago, Buguggiate, Terna-
te, Varano Borghi, Vedano
Olona, Venegono Inferiore,
Venegono Superiore, Crosio
della Valle, Castiglione Olona,
Venerdì 17 febbraio 2012 45
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
Tacchi a spilli
Stasera il Divina
riporta l’orologio
agli anni Ottanta
::: IL GATTO E LA VOLPE
QQQ Tornano di moda gli
anni 80, con le feste del Tem-
po delle Mele, i look e la mu-
sica , le felpe con le stampe e il
cappuccio, occhiali a spec-
chio, magliette fluo, ciuffi
laccati e gli immancabili leg-
gins, che una volta si chiama-
vano fuseaux, perché il trend
degli anni 80 spopola anche
in discoteca. Un esempio di
questo tipo di serata si può
TRIVELLE ALL’OPERA trovare al Divina, dove que-
La compagnia Mac Oil attende il sta sera Club Haus 80’s met-
via libera della Regione per iniziare terà in scena il festival di Sa-
le ricerche. Già negli anni ’70 nel nremo, cioè il festival del
varesotto erano state effettuate al- 1983, quando ancora c’erano
cune trivellazioni nell’area tra Ar- i fiori sul palco e le giacche
cisate e Morazzone. I risultati, tut- con le spallotte, tra brani di
tavia, non erano stati quelli sperati. Albano e Romina, Ricchi e
L’investimento per la ricerca sarà di poveri, Eros Ramazzotti e,
circa 5 milioni di euro. Fotogram- perché no, Raffaella Carrà e
ma Renato Zero. Senza dimenti-
care gli ospiti stranieri, come
Duran Duran, Madonna,
Wham, A-ha e tutti i brani che
Vergiate e Mornago. C’è poi la superiore comporterebbe munali degli enti coinvolti del una volta erano compilation
parte occidentale del Lago di troppi oneri economici e loro interesse. L’investimento in musicassetta, come il rock
Varese, che va verso il Lago quindi la società lascerebbe per le ricerche è di 5 milioni di del Boss, Boy George, Depe-
Maggiore: Barasso, Bardello, perdere, dal momento che euro. Adesso si aspetta il sì del- che Mode, Samantha Fox,
Casciago, Luvinate, Cocquio non sarebbe conveniente la Regione Lombardia. Suc- Grace Jones e a una filosofia
Trevisago, Comerio, Inarzo, sfruttarli. cessivamente, se arriverà il via di festa che oggi non c’è più.
Biandronno e Gavirate. Gli al- Non è la prima volta che libera istituzionale, si partirà A riproporre il menù revi-
tri paesi sono Cantello, Caron- nelle terre del Varesotto arri- con le verifiche. Il primo stadio val sono i ragazzi del Club
no Varesino, Castronno, Caz- vano i cercatori di oro nero. sarà un’indagine geologicosi- Haus 80’s, un gruppo di
zago Brabbia, Clivio, Daverio, All’inizio degli anni ’70 erano smica. In caso di riscontro po- 30enni che organizzano se-
Galliate Lombardo, Gazzada state effettuate alcune trivella- sitivo, si procederà con l’aper- rate a tema itineranti. Niente
Schianno, Lozza, Malnate, zioni, nell’area tra Arcisate e tura di un pozzo esplorativo. privè, niente cubiste, niente
Morazzone e Brunello. Infine Morazzone, ma senza risultati L’inizio vero e proprio delle vip pettinati e con la puzza
il capoluogo. positivi. Questo tuttavia non trivellazioni è però previsto so- sotto il naso. Lo schema della
I controlli punteranno a scoraggia, a distanza di qua- lo tra tre anni, se tutto andrà notte milanese viene total-
scovare giacimenti a media rant’anni, gli americani che il secondo i piani (e soprattutto mente ribaltato. Si balla tutti
profondità, situati attorno ai primo febbraio hanno preav- se si troverà il petrolio) insieme, proprio come alle
4.000 metri. Una profondità visato le amministrazioni co- dell’azienda. feste del liceo.
46 Venerdì 17 febbraio 2012
 Venerdì 17 febbraio 2012 47

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Benvenuti al Nord 17.00-19.40-22.20 Hugo Cabret 16.50-19.30-22.10 Jack e Jill 20.15-22.30 In Time 20.10-22.40
Albert Nobbs 13.00-15.30-17.50-20.10-22.30
Paradiso amaro 17.00-19.40-22.10 In Time 17.30-20.00-22.30 Tre uomini e una pecora 20.15-22.30 Tre uomini e una pecora 20.20-22.30
Hugo Cabret 3D 12.30-15.00-17.30-20.00-22.30
The Artist 12.40-14.40-16.35-18.30-20.30 In Time 17.10-19.50-22.20 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.10-19.55 CORTE FRANCA MULTIPLEX NEXUS Com’e’ bello far l’amore 3D 20.00-22.30
The Help 12.40-15.30-18.15-21.00 I Muppet 16.50 22.40 VIA ROMA 78 - TEL. 030986060 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 19.50-22.40
War Horse 19.20-22.25 Com’e’ bello far l’amore 17.00-19.15-21.30 War Horse 21.10 Hugo Cabret 3D 19.50-22.30
The Iron Lady 12.30-14.30-22.30
Shame 16.30-18.30-20.30-22.30 Atm - Trappola Mortale 22.40 SESTO SAN GIOVANNI CINELANDIA - SKYLINE Jack e Jill 20.50-22.50 Benvenuti al Nord 20.15
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Tre uomini e una pecora 17.20-20.20-22.30 40 carati 15.20-17.30-20.15-22.25 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 22.30 Com’e’ bello far l’amore 20.45-22.45
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VIA S. PIETRO ALL`ORTO, 9 - TEL. 0276001214-199445668 I Muppet 17.05 15.15-17.35-20.20-22.45 In Time 20.00-22.30 In Time 20.20-22.35
...E ora parliamo di Kevin 15.30-17.50-20.10-22.30 40 carati 20.15-22.25 VIMERCATE THE SPACE CINEMA TORRIBIANCHE Tre uomini e una pecora 20.00-22.30 Jack e Jill 20.30-22.20
CENTRALE MULTISALA Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.15-20.05 VIA TORRI BIANCHE, 16 - TEL. 892111 ERBUSCO MULTIPLEX PORTE FRANCHE Paradiso amaro 20.00-22.30
VIA TORINO 30/32 - TEL. 02874826 22.45 In Time 16.50-19.15-21.45-0.15 VIA ROVATO 44 - TEL. 0307717644 PAVIA
Paradiso amaro 17.50-20.25-22.50 Paradiso amaro 16.40-19.10-21.40-0.10 Hugo Cabret 17.10
Almanya 14.10-16.15-18.20-20.30-22.30 CORALLO
Miracolo a Le Havre Hugo Cabret 17.00 La verita’ nascosta 17.50-20.00-22.10-0.25 Hugo Cabret 3D 20.10 VIA BOSSOLARO, 15 - TEL. 0382539224
14.10-16.15-18.20-20.30-22.30
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 20.00 40 carati 17.10-19.30-21.45-0.00 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 22.00
COLOSSEO Com’e’ bello far l’amore 20.15-22.30
V.LE MONTE NERO, 84 - TEL. 0259901361-199445668 Millennium - Uomini che odiano le donne 22.15 Atm - Trappola Mortale 18.05-20.10-22.15-0.20 Jack e Jill 17.30-19.50-22.40 The Iron Lady 20.15-22.30
BUSNAGO MOVIE PLANET CENTRO COMM. GLOBO Jack e Jill 17.15-19.20-21.30-23.40 Com’e’ bello far l’amore 17.00-19.50-22.10
Paradiso amaro 15.15-17.40-20.05-22.30 POLITEAMA
Com’e’ bello far l’amore C/O CENTRO COMMERCIALE IL GLOBO - TEL. 039 695182 (PREN.) - Mission Impossible - Protocollo Fantasma 18.15-21.00 In Time 17.40-20.10-22.30 C.SO CAVOUR, 18/20 - TEL. 0382530343
15.30-17.50-20.20-22.30
The Iron Lady 15.15-17.40-20.05-22.30 039 6956516 (PROGRAMMAZIONE) 23.50 Benvenuti al Nord 20.00 Hugo Cabret 20.00-22.30
Hugo Cabret 3D 17.00-19.35-22.20 Benvenuti al Nord 17.10-19.40-22.10 40 carati 17.20 PARONA
Hugo Cabret 3D 15.00-17.30-20.00-22.30 MOVIE PLANET
Com’e’ bello far l’amore 17.15-19.50-22.20 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 18.20 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 22.20
Benvenuti al Nord 15.00-17.30-20.00-22.30 STRADA PROV.LE PER LA CATTANEA, 106 - TEL. 0384296728
DUCALE MULTISALA War Horse 18.00-21.15 Pina 3D 21.15 War Horse 17.50-21.00 In Time 20.10-22.30
PIAZZA NAPOLI 27 - TEL. 899399816 Paradiso amaro 17.15-19.45-22.20 Com’e’ bello far l’amore 16.30-21.10-23.20 LONATO MULTISALA KING Com’e’ bello far l’amore 20.10-22.30
Paradiso amaro In Time 17.15-19.45-22.20 Benvenuti al Nord 18.40 VIA FORNACE DEI GORGHI - TEL. 0309913670
15.00-17.30-20.00-22.30 Benvenuti al Nord 20.10-22.30
In Time Jack e Jill 17.15-20.00-22.20 Tre uomini e una pecora 17.00-19.25-21.35-23.45 War Horse 21.00
15.00-17.30-20.00-22.30 War Horse 21.30
Benvenuti al Nord CERRO MAGGIORE THE SPACE CINEMA Millennium - Uomini che odiano le donne 21.55 Paradiso amaro 20.30-22.45
15.00-17.30-20.00-22.30 Hugo Cabret 19.50-22.30
The Iron Lady VIA TURATI, 62 - TEL. 892111 Hugo Cabret 16.30-19.10 Com’e’ bello far l’amore 20.20-22.45
15.00-17.30-20.00-22.30 Jack e Jill 20.10-22.30
ELISEO MULTISALA Benvenuti al Nord 17.00-19.30-22.00 The Iron Lady 16.30-18.45-21.00-23.20 Hugo Cabret 3D 20.00-22.40 Paradiso amaro 20.00-22.30
VIA TORINO 64 - TEL. 0272008219-199445668 In Time 16.35-19.00-21.30-0.00 War Horse 18.50-21.50 Benvenuti al Nord 20.15 MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA THE SPACE
La talpa Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 19.15 Hugo Cabret 3D 17.40-20.20-23.00 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 22.35
15.15-17.50-22.30
Com’e’ bello far l’amore 17.30-19.50-22.05-0.20
CINEMA MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA
Shame 20.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 16.30-22.05 ORZINUOVI STARPLEX ORZINUOVI VIA MIRABELLA, 6 - TEL. 892111
40 carati 16.45-19.05-21.20-23.35 VIA LOMBARDIA 26/28 - TEL. 030943605
Paradiso amaro 15.30-17.50-20.10-22.30
Benvenuti al Nord 16.30
BERGAMO In Time 20.20-22.35
Tre uomini e una pecora 17.55-20.20-22.40
Midnight in Paris 15.30-20.30 War Horse 19.00-22.05
J. Edgar 17.30-22.30 The Iron Lady 19.00 CONCA VERDE War Horse 20.00-22.40 In Time 17.20-19.50-22.20
War Horse 15.30-18.45-22.00 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.15 VIA MATTIOLI, 1 - LOC. LONGUELO - TEL. 035251339 Benvenuti al Nord 20.15 Benvenuti al Nord 17.10-19.40-22.10
GLORIA MULTISALA Hugo Cabret 3D 16.35-19.20-22.05 War Horse 20.00-22.40 40 carati 22.35 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 19.45
CORSO VERCELLI 18 - TEL. 0248008908 Com’e’ bello far l’amore 3D 17.40-20.00-22.20 The Help 20.00 Paradiso amaro 20.15-22.35 40 carati 17.25-22.40
In Time 15.20-17.50-20.20-22.30 Paradiso amaro 16.50-19.20-21.50 Millennium - Uomini che odiano le donne 22.40 Jack e Jill 20.30-22.25 Hugo Cabret 3D 17.15-19.55-22.35
Benvenuti al Nord 15.10-17.40-20.10-22.30 Jack e Jill 17.15-19.25-21.35-23.45 DEL BORGO Com’e’ bello far l’amore 20.40-22.40 Jack e Jill 17.45-20.00-22.15
MEXICO Tre uomini e una pecora 16.55-19.10-21.25-23.40 PIAZZA S. ANNA 51 - TEL. 035270760 Tre uomini e una pecora 20.20-22.30 Com’e’ bello far l’amore 17.50-20.10-22.30
VIA SAVONA, 57 - TEL. 0248951802 War Horse 19.00-22.00 Tre uomini e una pecora 21.00
Io sono Li 14.10 LISSONE UCI CINEMAS LISSONE MULTISALA SAN MARCO COMO Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’!
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 16.45-19.35
14.45

The Help 16.00 VIA MADRE TERESA - TEL. 039 484767 P.LE REPUBBLICA 2 - TEL. 035240416 ASTRA 22.25
Hugo Cabret 3D 20-00-22.30 V.LE GIULIO CESARE, 3 - TEL. 031261234
The Rocky Horror Pictures Show 22.00 Paradiso amaro
40 carati
17.20-19.50-22.20
The Iron Lady 20.15 Emotivi Anonimi 21.00
SONDRIO
ODEON - THE SPACE CINEMA 17.30-19.50-22.10
VIA SANTA RADEGONDA, 8 - TEL. 892111 Jack e Jill 17.40-20.10-22.20 Benvenuti al Nord 22.30 GLORIA EXCELSIOR
Hugo Cabret 3D 17.10-19.50 STUDIO CAPITOL VIA VARESINA, 72 - TEL. 0314491080 VIA C. BATTISTI - TEL. 0342215368
Com’e’ bello far l’amore 12.05-14.30-17.05-19.40-22.15
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 22.35 VIA TASSO, 41 - TEL. 035248330 Paradiso amaro 21,00 The Help 21.00
Benvenuti al Nord 12.10-14.45-17.20-19.55-22.30
In Time 12.00-14.35-17.10-19.50-22.25 Com’e’ bello far l’amore 17.40-20.10-22.30 Albert Nobbs 20.15-22.30 CANTU’ CINELANDIA MULT. CANTU’ 2000 STARPLEX SONDRIO
In Time 17.20-20.00-22.25 Com’e’ bello far l’amore 20.30-22.30 CORSO EUROPA 23 - TEL. 031710039 VIA VANONI, ANGOLO VIA TONALE - TEL. 0342214709
Hugo Cabret 3D 13.00-16.00-19.00-22.00
Benvenuti al Nord 17.40-20.10-22.40 Paradiso amaro 20.00-22.30 Benvenuti al Nord 20.00-22.40 Com’e’ bello far l’amore 21.25
Millennium - Uomini che odiano le donne 12.30-18.50
Tre uomini e una pecora 17.20-20.00-22.20 CORTENUOVA CINESTAR MULTIPLEX CORTENUOVA In Time 20.10-22.40 War Horse 21.30
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 15.50-22.10
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.10-20.00 VIA TRIESTE, 15 - TEL. 0363992244 Jack e Jill 20.20-22.40 In Time 21.15
Jack e Jill 13.10-15.30-17.50-20.10-22.30
22.45 Tre uomini e una pecora 20.20-22.30 MONTANO LUCINO UCI CINEMAS Tre uomini e una pecora 21.20
Tre uomini e una pecora 12.35-15.05-17.35-20.00-22.20
War Horse 12.40-15.45-18.55-22.05 Atm - Trappola Mortale 18.00-20.30-22.40 Paradiso amaro 20.15-22.35 VIA VARESINA - TEL. 892960 MORBEGNO CINEMA TEATRO IRIS
ACAB - All Cops Are Bastards I Muppet 17.00 Jack e Jill 20.30-22.25 Jack e Jill 17.35-20.00 VIALE AMBROSETTI 27 - TEL. 0342611711
12.15
War Horse 19.30-22.30 Benvenuti al Nord 20.15 Millennium - Uomini che odiano le donne 22.15 The Horde 21.15
The Iron Lady 14.50-19.45
40 carati 17.15-22.15 MELZO ARCADIA MULTIPLEX 40 carati 22.35 40 carati 17.35-20.00-22.25 MORBEGNO CINEMA TEATRO PEDRETTI
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 19.30 VIA MARTIRI DELLA LIBERTA` - TEL. 0295416444 In Time 20.20-22.35 Jack e Jill 22.35 PIAZZA MATTEI 1 - TEL. 0342610161
Com’e’ bello far l’amore 17.30-20.20-22.40 War Horse 20.00-22.40 Hugo Cabret 3D 17.10-19.50 Tre uomini e una pecora 21.15
22.00
ORFEO MULTISALA Paradiso amaro 17.20-20.00-22.20 Com’e’ bello far l’amore 20.40-22.40 Atm - Trappola Mortale 17.40-20.00-22.15 MORBEGNO CINEMA 3
War Horse COSTA VOLPINO IRIDE VEGA War Horse 19.20-22.25 VIALE AMBROSETTI, 25 - TEL. 0342610161
VIALE CONI ZUGNA, 50 - TEL. 0289403039 17.00-19.50-22.35
Com’e’ bello far l’amore In Time 17.40-20.10-22.30 VIA TORRIONE, 2 - TEL. 035971717 In Time 17.20-20.00-22.40 In Time 21.15
15,15-17.40-20.05-22.30
War Horse 15,30-19,30-22,30 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 17.10 Hugo Cabret 19.45-22.00 Com’e’ bello far l’amore 17.45-20.10-22.35 TIRANO CINEMA TEATRO MIGNON
Hugo Cabret 3D 14,50-17,20-19,50-22,30 22.50 Jack e Jill 20.00-22.00 I Muppet 17.20 PIAZZA MARINONI 1 - TEL. 0342705454
Hugo Cabret 3D CURNO UCI CINEMAS CURNO Mission Impossible - Protocollo Fantasma 19.50-22.40 The Horde 21.15
PALESTRINA 20.00
VIA PALESTRINA, 7 - TEL. 026702700 MONZA MULTISALA CAPITOL VIA LEGA LOMBARDA, 39 - TEL. 892960 Benvenuti al Nord 17.20-20.00-22.40 VARESE
L’era legale 16.30-18.45-21.00 VIA A. PENNATI 10 - TEL. 039324272 Benvenuti al Nord 17.10-19.50-22.40 Paradiso amaro 17.35-20.10-22.30 MULTISALA IMPERO
PLINIUS MULTISALA Hugo Cabret 3D 15.00-17.30-20.00-22.30 War Horse 19.20-22.30 Tre uomini e una pecora 17.30-20.10-22.30 VIA BERNASCONI 13 - TEL. 0332284004
VIALE ABRUZZI, 28/30 - TEL. 0229531103 Paradiso amaro 15.30-17.50-20.15-22.30 Jack e Jill 17.40-20.10-22.20 Benvenuti al Nord 17.40-20.10-22.40
Paradiso amaro 15.00-17.30-20.20-22.30 MONZA MULTISALA METROPOL Hugo Cabret 3D 17.00-19.50 CREMONA Jack e Jill 18.00-20.10-22.30
Hugo Cabret 15.00-17.30-20.10-22.30 VIA CAVALLOTTI 124 - TEL. 039740128 In Time 17.20-20.00-22.40 CINEMA CHAPLIN Hugo Cabret 3D 17.00-19.55-22.35
Albert Nobbs 15.00-17.30-20.20-22.30 The Horde 15.30-17.50-20.15-22.30 Atm - Trappola Mortale 22.45 VIA ANTICHE FORNACI 58 - TEL. 0372453005 The Beat of Sex 19.20
The Iron Lady 15.30-17.50-20.10-22.30 War Horse 15.30-18.30-21.30 Com’e’ bello far l’amore 17.30-20.00-22.30 Albert Nobbs 21.15 Millennium - Uomini che odiano le donne 22.10
Com’e’ bello far l’amore 15.30-17.50-20.20-22.30 Jack e Jill 15.40-18.10-20.15-22.30 I Muppet 17.10 FILO Paradiso amaro 17.30-20.00-22.35
Benvenuti al Nord 15.00-20.00 MONZA MULTISALA TEODOLINDA Mission Impossible - Protocollo Fantasma 19.50-22.40 P.ZZA FILODRAMMATICI, 1 - TEL. 0372411252 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.00
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.30-22.30 VIA CORTELONGA 4 - TEL. 039323788 40 carati 17.30-20.10-22.30 Tre uomini e una pecora 21.15 Tre uomini e una pecora 20.00-22.30
UCI CINEMAS BICOCCA Benvenuti al Nord 15.30-17.50-20.10-22.30 Tre uomini e una pecora 17.20-20.00-22.20 SPAZIOCINEMA CREMONA PO Com’e’ bello far l’amore 17.20-20.00-22.30
VIALE SARCA, 336 - TEL. 892960 Albert Nobbs 15.30-17.50-20.15-22.30 ROMANO DI LOMBARDIA MULTISALA IL BORGO VIA CASTELLEONE, 108 - TEL. In Time 17.40-20.10-22.30
Paradiso amaro 14.45-17.25-20.00-22.30-01.00 PADERNO DUGNANO AREA METROPOLIS S.S. SONCINESE - TEL. 0363903816 In Time 15.30-17.50-20.10-22.30 War Horse 18.30-21.40
In Time 14.25-17.15-20.00-22.35 VIA OSLAVIA, 8 - TEL. 029189181 Com’e’ bello far l’amore 20.30-22.30 War Horse 16.20-19.10-22.00 NUOVO
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 14.10-17.00 ...E ora parliamo di Kevin 15.15-21.30 Paradiso amaro 20.30-22.40 Paradiso amaro 15.30-17.50-20.00-22.30 VIA DEI MILLE, 39 - TEL. 0332237325
Albert Nobbs 15.00 Benvenuti al Nord 20.30 Jack e Jill 14.30-16.50-18.45-20.40-22.40 Albert Nobbs 20.00-22.30
19.50-22.40
La strada verso casa 21.00 Hugo Cabret 22.40 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 14.50 SALA FILMSTUDIO 90
Tre uomini e una pecora 15.00-17.40-20.05-22.25-00.45
PADERNO DUGNANO LE GIRAFFE Jack e Jill 20.30-22.30 Benvenuti al Nord 17.30-20.00-22.30 VIA DE CRISTOFORIS 5 - TEL. 0332830053
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 13.55
VIA BRASILE, 4 - TEL. 0291084250 In Time 20.30-22.40 Com’e’ bello far l’amore 3D 15.30-17.50-20.20-22.40 La talpa 18.30-21.00
16.50-19.45-22.35 TREVIGLIO
Hugo Cabret 3D 17.15-20.00-22.40 ARISTON MULTISALA Mission Impossible - Protocollo Fantasma 14.40 GALLARATE CINELANDIA MULTIPLEX
Jack e Jill 14.00-16.10-18.20-20.30-22.40-01.00 VIALE MONTEGRAPPA - TEL. 0363419503
ACAB - All Cops Are Bastards 19.50-22.20-00.50 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 19.00 Hugo Cabret 3D 15.00-17.30-20.00-22.30 VIALE LOMBARDIA, 51 - TEL. 0331268017
22.00 Paradiso amaro 17.30-20.00-22.30 CREMA MULTISALA PORTA NOVA Jack e Jill 20.30-22.35
Il gatto con gli stivali 15.10-17.30 Hugo Cabret 3D 20.00
Com’e’ bello far l’amore 19.40-22.10-00.40 Jack e Jill 17.30-20.30-22.30 VIA INDIPENDENZA - TEL. 0373218411 Tre uomini e una pecora 20.15-22.30
In Time 16.50-19.10-21.20 Hugo Cabret 17.40-22.20 Paradiso amaro 20.20-22.30 Com’e’ bello far l’amore 20.20-22.40
I Muppet 14.20-17.00 Jack e Jill 17.50-20.20-22.40
War Horse 16.00-19.20-22.20 Paradiso amaro 17.50-20.15-22.50 In Time 20.20-22.30 War Horse 20.00-22.55
War Horse 17.30-21.00 The Horde 17.40-20.10-22.40 Tre uomini e una pecora 20.20 Hugo Cabret 3D 20.00-22.40
40 carati 14.50-17.30-20.05-22.25-01.00 War Horse 18.40-21.40
La verita’ nascosta 14.40-17.20-20.10-22.30-00.50 Tre uomini e una pecora 16.30-18.30-20.30-22.30 The Help 22.20 Paradiso amaro 20.10-22.40
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.30-20.00 I Muppet 17.30 Hugo Cabret 3D 20.10 In Time 20.15-22.45
Atm - Trappola Mortale 14.00-16.10-18.20-20.30-22.40 In Time 17.30-20.10-22.30
22.40 Tre uomini e una pecora 22.40 Benvenuti al Nord 20.10-22.35
00.50 Benvenuti al Nord 22.30
Atm - Trappola Mortale 17.30-19.30-21.30 Com’e’ bello far l’amore 20.35-22.40 GALLARATE CINEMA DELLE ARTI
Hugo Cabret 14.30-17.20
The Iron Lady 16.40 BRESCIA VIA DON MINZONI, 5 - TEL. 0331791382
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 01.00
Millennium - Uomini che odiano le donne 19.00-22.15 METROPOL LECCO Almanya - La mia famiglia va in Germania 20.30
The Iron Lady 20.10-22.30
Benvenuti al Nord 16.45-19.00-21.15 VIA GALILEO GALILEI, 56 - TEL. 030/305828 NUOVO MIGNON BUSTO ARSIZIO MANZONI
Albert Nobbs 19.50-22.20 V.LE COSTITUZIONE, 27 - TEL. 0341366331
40 carati 17.00-19.10-21.20 Albert Nobbs 20.20-22.40 VIA CALATAFIMI 5 - TEL. 0331677961
Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 15.00-17.20 Com’e’ bello far l’amore Com’e’ bello far l’amore
In Time
16.40-18.40-20.40-22.50 MORETTO 20.10-22.30 Paradiso amaro 21.15
00.55 PIOLTELLO UCI CINEMAS PIOLTELLO VIA S. ALESSANDRO - TEL. 03048383 In Time 20.00-22.30 BUSTO ARSIZIO SOCIALE
Hugo Cabret 3D 14.00-17.00-19.50-22.40 VIA SAN FRANCESCO, 33 - TEL. 892960 ...E ora parliamo di Kevin 20.25-22.40 PALLADIUM P.ZZA PLEBISCITO, 1 - TEL. 0331632912
Benvenuti al Nord 14.40-17.25-20.00-22.40 I Muppet 17.10 MULTISALA WIZ VIA FIUMICELLA 12 - TEL. 0341361533 Com’e’ bello far l’amore 21.15
Com’e’ bello far l’amore 14.50-17.40-20.10-22.35 La verita’ nascosta 19.50-22.10 C/O C. COMM. FRECCIA ROSSA - TEL. 0302889211 Hugo Cabret 21.00 SARONNO CINEMA SILVIO PELLICO
Millennium - Uomini che odiano le donne 15.50-19.05 40 carati 17.40-20.10-22.25 War Horse 14.10-17.00-19.50-22.40 VIA SILVIO PELLICO - TEL. 0299768659
22.20 In Time 17.30-20.00-22.30 Benvenuti al Nord 15.20-17.35-20.20-22.35 LODI In Time 21.00
L’incredibile storia di Winter il delfino 13.55 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.00-19.50 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 15.30 DEL VIALE SARONNO MULTISALA SARONNESE
UCI CINEMAS CERTOSA 22.40 I Muppet 17.20 VIALE RIMEMBRANZE, 10 - TEL. 0371426028 VIA S. GIUSEPPE 21 - TEL. 0296708190
VIA STEPHENSON, 29 - TEL. 892960 Hugo Cabret 3D 17.00-19.40-22.20 Millennium - Uomini che odiano le donne 19.40-22.40 In Time 20.00-22.30 Hugo Cabret 3D 21.00
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 16.50-19.50 Paradiso amaro 17.25-20.00-22.30 The Iron Lady 15.30-17.40-20.20-22.30 FANFULLA War Horse 21.00
22.40 Benvenuti al Nord 17.20-20.10-22.45 Hugo Cabret 15.10-17.40-20.10-22.40 V.LE PAVIA, 4 - TEL. 0371/30.740 TRADATE STARPLEX TRADATE
War Horse 19.10-22.20 War Horse 19.00-22.15 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 14.40 Com’e’ bello far l’amore 21.15 VIA DELLA FORNACE CORTELLEZZI
In Time 17.20-20.00-22.30 Atm - Trappola Mortale 18.20-20.30-22.35 17.20-20.00-22.40 MODERNO MULTISALA Tre uomini e una pecora 20.15
Com’e’ bello far l’amore 22.35 Jack e Jill 18.30-20.40-22.50 OZ IL REGNO DEL CINEMA CORSO ADDA 97 - TEL. 0371420017 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 22.15
Hugo Cabret 3D 16.50-19.45 Com’e’ bello far l’amore 17.30-19.55-22.15 VIA SORBANELLA 12 - TEL. 0303507911 Paradiso amaro 20.10-22.30 Benvenuti al Nord 20.10-22.25
Benvenuti al Nord 17.00-19.40-22.20 Tre uomini e una pecora 17.45-20.00-22.25 Jack e Jill 14.40-16.35-18.30-20.30-22.35 Jack e Jill 20.20-22.30 Com’e’ bello far l’amore 20.45-22.45
Paradiso amaro 17.30-20.00-22.30 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 17.00 In Time 15.15-17.35-20.20-22.40 PIEVE FISSIRAGA CINELANDIA MULTIPLEX PIEVE War Horse 21.00
I Muppet 17.10 Millennium - Uomini che odiano le donne 19.05-22.15 Atm - Trappola Mortale 14.50-16.45-18.40-20.45-22.40 S.S. N 235 - TEL. 0371237012 Jack e Jill 20.30-22.20
40 carati 19.50-22.20 ACAB - All Cops Are Bastards 22.40 Com’e’ bello far l’amore 14.20-15.00-16.25-17.20-18.30 Com’e’ bello far l’amore 20.20-22.40 In Time 20.20-22.35
Tre uomini e una pecora 17.40-20.10-22.30 Il gatto con gli stivali 18.30 19.25 Tre uomini e una pecora 20.10-22.30 Paradiso amaro 20.00-22.30
Venerdì 17 febbraio 2012