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t': , Il diritto naturale, che gli au,tod chiamano comunemente : jas naturale, la l[bert, propria di oiascun uomo, di usare ,;' ome vuole il suo poterc per la conservazione del'la sua natura,
lr ,ci,o della vita; e di consegue,nza, di farc rutto ci che secondo il suo giudizio e la sua rrgion" riterr essere il mezzo pi adatto

ad attuare quel fine. ';:,',,' Pe libert si intende, secondo il signficato proprio del r,: ,trrnior lassenza di impedimenti esterni. Tali impedimenti t, possono spesso privare un uomo di una parte del suo potere r', di fare ci che vuole, ma non possono impedirgl,i di usare il r.::rpotere che gli lasciato, secondo il suo giudizio e la sua ragione. 'rr 'r Una legge di natara (lex naturali.r) un precetto, o regola l , generale, rinvenuto con la r,agione, per cui si proibisce alfuo;,',....!,,. mo'di fafe ci che dannoso per la sua vita, o che lo priva dei ',;.i,,,,^rrri di conservarla; e gli si proibisce di omettere *e"i, frri.r'l:, dianls cui pensa di poterla meglo conservare. I,nfatti, sebbene ;ir,1ll,.',.61oto che trattano di questo argomnto siano sollti confondere 'r;;:,,:,; :-.^ ^ r--- ,l:-:., . , r. ju! e lex, diritto e legge, pure essir vanno renuri. dstinti, perch ; ,libert di fare o dii no,n fare, mentre Ia 11iiri,l'.. 1t diritto'consisre nella
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con Coke;

t H. si riferisce a sir Edward Coke (L552-16J4), massimo giurista e riformatore della cornmon law, del diritto consuetudinari, in"r."rb omogeneo alla difesa dei diritti privati. Coke fr,r alche il prlm ,: teader dell'oiposizione del parlamento all'assolutismo di Giacomo- I, I t, il difensore. ipi strenuo dell-'autonornia della--comm-on lau nei.coltfrglti ,;'',t sovrana (cfr. C. lHill, Intellectual origins ol Enslisb ,: d.lta "uto.i pp. reaolution, -in 224t>5). H. polemizz a lungo, e in tutte. le sue opere,
inelese.
1:

otoii...-'t"l diii to,*rr, in Opere politicbe, cit' (cfr. iui, p. 422, :. l , I per if punto discusso in questo testo). '--z li. vl"t*"a.r bp. t)i., i.216)'si fonda su questa distinzioire'fra;' i\ douere di crcare la pace, il pqrmesso di difendersi cor.r la guerta; Der Drovare che in H. la conservazi<.rne non oggetto di un vero dovere, qalebbe dell'obbligazione azi non parte della teoria dell'obbligazne (altrimenti sarebbe ",irl "on fonda su un dovete anche difendersi con la guerra), che quindi si foirda su ,"r'r princlpi diversi dalla di{esa di s (e- dalla r.agione). In r.ealt la distin: 'r::ri ,ion.bp.ttt. da.H. si pu comprendere anche (pi semplicemente) ricq. nor..td., che la legge di natura pu presciivere la pace, perch essa, quando possibile, conduce alla consevazione con certezza (insomma utt m.rr necessario della conservazione); ma si limita a permettere i" nu"*., perch la guerra, anche quando inevitabile, non d alcuna ,urlrrr di-conservar.i, ma solo una possibilit. Quindi nel-primo caso -i t.cc. ,r.tu.t pu configura.e ina pr.scrizione (perch si.. tratta di uri"mezzo che, ov vi si possa ricogere, attua necessariamente il fine:
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particolare, edic alla confutazione delle sue tesi il

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un mezzo tecnico, vero e proprio); nel

secondo, no.

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cercare Ia pace e conlormarsi ad essa; la seconda pa,rte contiene la somma del diritto d,i natura, crc, d.ilendere sistessi con

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mezzi possbili.

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(ci a cui nessuno tenuto), invece che essere disposti d;. Questa 'la legge del vangelo: late agli altri, juello "lil uor_ cbe reste gli altri lacciano a aoi; e la legge di tutti gli uomini: quod tibi lieri non uis, alteri ne lecesf.Deporre un diritto a qualcosa significa spogliarsi della libert dn impedire a un alrro di esercitare i{'su*o diritto sulla stessa cosa. Infatti chi r,i,nuncia a,l suo diritto o lo cede non d a un a,ltro uomo un dirritto che gi prima non avssse, perch no,n c' nu,la cui og,ni uomo non abbi,a di,ritto pe,r naturai bensl s,i limita a togliersi dal,la sua strada, cos che cost.ri possa godere del suo diritto originale, senza che egli lo impedisca (s!bbene non senza che utrlltoo possa imped,i"rlo). euindi I'efietto del venir meno del diri,tto di un uomo consiste, per gl,i al,tri, S il una-corrispondente dim,nuzione degli i,m'pedi*;;ri;i; ostacolano I'esercizio del loro diritto orig;,a{.. - Si depone un dritto mediante urru ,.riltl". rinuncia, o rrasferendolo ad un a,lmo. Si ha una semplice rinuncia quando non slerisce quando si des,trina quel beneficio ud unu o pi determi,na'te p.eTo1re. E quando u",ro-o ha ab,bandonuro'o.J.ra,

Da questa fondarnentale legge di natura, che coma,nda agli uomini di tendere alla pace, deriva ,la seconda \egge, cbe si ia disposti, quando ancbe gli alni lo sono, e nella:misara in cui lo si ritiene necessario alla pace e alla propria sicurezTa, a deporre questo dirtto a tutie le cose, e ad accontenta,rlsi' di tanta libert nei conlronti degti altri, quanta ,, n" ,onrr, agli altri nei propri confroni. inf"tti, finch ciasc,rno conserva il diritto d fare turto ci che vudle, tutti g,l uomini si rovano in condizione di gue*a. Ma se gli altri non intendono deporre i! loro dirritto, non vi ragone per cui uno debba spogiarsi del proprio, perch ci sarebbe come darsi ,in preda adl akri

obbtigata o tenato a non impedire che 9olo1o, cu'i ha cedu'to o abbaidonato i,l diritto, lo esercitino; e che deue edha tl douele d,i non rendere ,nullo que'l suo atto vcrlontario; e che un tale im,pedimento una ingiustizia o un torto, essendo sine iure, perch al diritto si in precedenza rinunciato o lo si tras{erilo. Quindi i! torto o ingiustizia,'nelle controversie del mondo, in qualche modo simile a ci che nel{e dispute degli studiosi chiamato assurdit. Essi infatti definscono I'assurdit corne il contraddire ci che si in'izialmente sostenuto; cos ne'l mondo detto ingiustizia e torto i[ disfare volontariamente, ci che arl,l'iniz,io si era vqlo,ntaniamente fatto. Il rnod in cui un uomo rinuncia o trasferisce il suo dirtto consiste nel dichiara're o significare, mediante uno o pi segni volontar''i e sufficienri, ch"e egli v rinuncia o lo trasferisce; o che vi ha rinunciato o lo ha trasferito, a colui che lo accetta. Quest'i segni possono essere parole o azioni, o, come pi spesso accade, parole e azioni;-e costituiscono i uincoli, da cui gi uomini sono tenuti e obbligati; vinco,li che non ricevono la loro orza dalla 1o'ro stessa' i"rrl", (a nulla si viene meno pi faoilmente che alla propria
paro,tra) ma dal'la paura

di qualche catva conseguenza de'rivante

dal. romperli

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Ogni volta che un uomo 'ffasferisce rinlrncia, lo fa sempre in considerazione d,i un diritto che gli reciprocamente trasfelito, o a motivo di un altro bene che spera di tra,me da quell'atto: infatti si tratta di un'azone volonta,ria; e I'oggetto delle azioni volontarie degli uomini sem' pre qualche bene per loro stessi. Perci vi sono dei diritti che non s pu intendere siano abbandonati o rasfuriti da pante di un uomo, quali che siano le sue parole o i suoi segni. In primo luogo un uomo non pu deporre il diritto di resistere a chi lo assalta con la f.orza per ucciderlo, perch no'n si pu

un suo d'iritto, o vi

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ci si cura di chi t'agga beneficio dall'atto; invece- lo si


uno dei due modi, altri

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propnio diri,tto, si d,ice allora che

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, t Matteo,7,l2; la che non vorresti gli


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frase latina significa: non fare agli -- ---'facessero

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quello

(altr punto assai importante, in direzione -della i. ' comprensioneumane societ-borghese) appaiono improntate alla forma della

I Si noti quindi che l'obbligazione vera e propria (di cui questa I'unica definizione presente in l. ) deve dipendere da un atto -umano, personale, da un coniratto (cfr. L.,151). ln qualche rnodo, anche nelj'obblieo'si riflette I'originaria libert ed autonomia del soggetto-; --e -iirioni
del rapporto
contrattuale.

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diritto, come nel caso de,l paga,mento contante o del baratto di beni e re,me; oppure pu essere consegnata pi tardi.
Inoltre uno dei contraend pu consegnare la cosa co,nrrattata, e lasoiare che I'ailro adempia al suo impegno in un certo momento stabilito, concedendogli nel frattempo credito: allora il contratto, per sua parte, detto patto. Oppure entrambe le parti possono contrattare nel presente, e dare adempi,mento nel futuro. In questo caso si concede cred,ito a ch deve adem-

V'i differenza tra il tasferimento del diritto alla cosa, e trasferimento o consegna de[la cosa stessaj la cosa infatti pu essere consegnara contemporarneamente al,la raslazone def

rntendere che con il deporre quel diritto egli miri la qualche bene per s. Lo ,r.uro ,i pu dire riguardo' af" ..*=. Ji. catene o' alla prigionia, sia perch non si rae alcun beneficio dal sopportarle (come invece 1o si trae dal sopportare che un aluo sia ferito o imprigionato); sia perch norr"o pu dire, quando si vede assalito c<rn la violenza da altti, se essi vogliano la sua moirte o no. Infine il motivo, e il fine per cui sono inrodotti la rinuncia e il trasferimento del diritto, non altro che la sicurezza della persona, riguando alla vita e a mezzi di conservarla senza disagi; perc se qua,lcuno, con parole a,ltri segni, sembra privarsi del fihe di quei segni _o stessi, lo si deve intendere non come se quello foise il ruo scopo o la sua volort, ma come se ignorasse in qual modo vengano interpretate Ie sue parole ed azioni. Il mutuo masferimento di diritti si chiama contlatto.

renza.

significato; e possono riferirsi a\ presente o al passato' come: io'do, io crdi, io bo dato, io bo ceduto, io xoglio che questo sia tuo; oppure al fu'tu'ro, come: lo dar, io ceder' Queste ultime sono dette Promesse. I segni per inferenza porsso{lo essere delle conseguenze di

pirimi sono delle paro,le dette con I'inrolligenza del loro

parole, i.[.conreg".nr" Ji silenzi, delle conseguenze di aaioni o d.11. conseguenze d rinunce ad agire' In genere un segno per inferenza*di un conrratto tutto ci che indica a sufficienza

la volont del contraente. 1...1 Un patto, in cui le due parti non ade'mpiono- al presente'
rna si concedono credito reciproco, reso nu'llo, nella co'ndizione

di sola na'tura (che una condizione di guerra di tutti contra tutti), da qualsiasi ragionevole sospetto' Se invece esiste un poposto i di ,optu dlle parti, corn diritto e forua ;;;;;"#.,
sufficienti

il

piere nel futuro, e tale adempimento detto mantenirnento della promessa o fede; e il non adempimento, se volontario,

o i servigi di un almo uomo o dl s"oi a,mici, o la reputazione di carit o magnanimit; o con la speranza di liberare Ia mente dalla compassione, o d,i essern. ii"o*p.rrraro in cielo, non si tratta di un contratto, ma di un rrgat o grazia,
a:,u;n'tcizia

uiolazione della lede. Qua'ndo il trasferimento di diritti non mutuo, ma una dele parti lo compie con Ia speranza di guadagnars,i cos la

all'adempimen'to, il patto non nu{lo' ademp'ie per chi"..rtring.r. primo no:r ha nessuna garanzia 3he Infatti i;i; funi ,,r...t*uu-.ni. la sua parte, perch i vincol'i delle parole sono troppo deboli per frenare I'ambizione, l''avana' i'iru . L dtr. puriio"i degli uo-rnini, senza la paura di un poter coercitivo; e iale pot.re, nella condizione di sola natura' in cui tutti gli uomini sono eguali e giudicano del\a giustezza cl-ri clelle loro paure, non pu affatto essere sullposto' Quindi consegnarsi al nemico'' contraademp,ie pr primo non fa che ri"-** 1 dititt", che non si pu abbandonare, di difendere la vita e i mezzi della vita. Invece i'n uno stato civitle, in cui esiste un potere stabilito per cosringere coloro che atrimenti violerebbero la fede' una ,i-11. p",r non pi ragionevole;-!-nerci chi, secondo'il pr,ro, .u" adempiere per primo obbligato a far o' "

Laca.,sa della paura, che rende inva'lido un tale p'a'tto, deve sempre intervenire dopo la conclusione de patto stesso, colne ad sempio un fatto rulovo' o un alt'ro seg'no della v-ol9-nt1

l ,r"n ad..npier.;

parole che si,gnificano la stessa cosa. I segni del contratto possono essere eJplessi.
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arltrimenti non pu renderlo nullo' Infatti no.t hu impedito di pro'mettere non si deve arnmettere ci che
che impedisca l'ademPiere'

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Chi trasferis.. on dioitt, trasferisce anche

mezzi

di

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concludere un patto. impossibile fare un parto con Dio, se no,n con la mediazione d,i coloro cui Dio parla, per rivelazione soprannaturale, o per mezzo dei luogotenenti che governano sotto di lui ed in suo nome; atrimenti, infatti, non sapremmo se i nosri patti sono stati accettati o meno. Perci chi fa voto di fare una cosa contrar,ia arlla {egge di natura fa voto i,nrlano, perch ingiusto mantenere quel voto. Se invece s tratta di una .or, .omdutu da,lla legge di natura, si tenuti ad essa non dal voto, ma dalla legge. La materia od oggerto di ,un pato semp.re qualcosa che rientra nela nostra deiiberazione, perch concludere un patto costituisce un atto della volont, cio un atfo, e I'ultimo, della deliber,azione. Dunque si deve sempre tmtmr d,i un che di futuro, il cui adempimento sia giudicato possibie da chi co,nclude il pano.

citarlo, per quanto gli possibile; cos si in,tende che chi vende un terreno trasferisce anche l'erba e tutto ci che vi cresce; e che chi vende un mulino non pu deviare il corso d'acqua che lo fa muovere. Del pari si intende che coloro che danno ad un uomo il diritto sovrano di governare, gli danno anche il diritto di impone rasse per mantenere un esercito, e d,i nominare dei magistrati per I'amminisuazione della giustizia. impossibile fa,re un parro con gli animai, perch non intendono il nostro linguaggio e quindi ron p<rrrorrL in,tendere o acettare r.rna traslazione di diritto, n trasferire ad altri alcun diritto loro; e, senza nutua accetazion, non si pu

consisteva la libert, cio u'n ritrasferimento del diritto in cui obbligazione.

I patti estorti con l'a Paurra, nolla condizione di sola natura' di paeare *n" CUtig"tori. Ad esempio' se io concludo il patto in cambio

un ilr"ur,o] o di prestare un servizio ad un nemico' di un conmatto della vita, sono tenuto ad esso, perch si tratt'a ;ve il bene della'vita, e I'a[tro' i'n cambio' del i;i;;" d.n*o o un servizio; e quirndi, se non c unraltra legge che n p.olblr.t I'adempimento (come appunto nerlla condizione di d'i guema uolr' nut,rru), il pato valido' Perci i prigionrieri per esso stato concesso sono obbligati a pagare il riscatto, s la pace loro del .rdito; e un principe debole deve mantenere un sovrano pi stant*ggio* che, per iuutu, ha concluso.con una for,"; l*un che-(come si detto prima) non i'ntervenga la grrerra" nuova e giusta causa di timore, che faccia ri'prendere mia vita B *i.'l negli Stati, se sono costretto a risca'ttare la obbliglto a da un ladro, promettendogli del dena'ro' sono questo obbligo' i.t*, fit"ht i" kgg. civi non mi liberi da patto' spinto iiil"l, io posso legittimamente concludere un fare senza dalla paura, su tutto ci che posso 'legittimamente csser; obbligato; e ai patti legitti'mi, non posso legittirnamen'te venir meno. InU'n patto prec-edente rende nu'l[o un patto successivo' lsi trasmesso a qualcuno un proprio dritto' fatt,i, ,e oggi do*uri noir- to s,i por trasmettere ad un a,ltro, e la seconda pfomssa, non trasmettendo acun d'iritto, nulla'

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Quindi non un patto promette,re oi che si sa essere impossibile. Ma se una cosa, prima ritenuta possibile, si rivela
im'possibile,

adempiere nella misura del posibile: perch nessuno pu essere obLigato a fare di pi. Gli uomini sono liberati dei loro patt in due modi: con l'adempi.mento o con il condono. L'adernpimento il fine naturale dell'obbligazione; e i{ condono la resti,tuzione della
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almeno s{orzo leale

il patto va'lido; e vincola, se non arlla cosa sressa, al suo valore; o, se anche questo i,mlpossibi[e, allo

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di

di porsi al ripa'ro ;r ,*rf*ir. o deporre il diritto (ev'itare le quali . J*ti" *orr., delle ferite . dellu prigion'ia qui'ndi

forza Un patto, con cu'i mi impegno a non difenderm dalla prirna' mostlato con\u f.otu , sempre nul'lo' Infatti, come ho

l,unico fi,ne in vista del quale si dpo-ngono dei diritti); in nes' l,a oromessa di non resistere ala forua non trasferi'sce' t. gun patto, ne$sun orritto; e non obbligante' Infatti' sebbene o quello' ,i por*, csncludere un p'atto come: Je non lar questo' non lat puO concltldere uno come: se gc;idirni; non se ,r. ti resister quando aeruai ad ucciderni' questo o quello, non
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Per natura I'uo,mo sceglie i,l male mi,nore, cioe il pericolo di morire resistend,o, piuttosto che il male maggiore, cio la certezza di morire subi,to, non resstendo. E la verirt di questo concessa da tutti gli uomini, che cunducono i criminali al patibolo o in prigione sotto scorta arm,ata, sebbene tali cniminali abbiano consenti,to alla legge in base atrla qua,le vengqno conda,nnati.

Un patto che impegni ad


ricevrto

gannzia del perdono, del pari invalido. Infatti nella condizione di natura, in cui ogni uomo giudice, non c' luogo ad accuse; e nello stato civile l'acrusa seguita dalla punizione, oioe da un arto di fona cui nessuno obbligato a non resistere. Ci vero anche riguardo all'accursare coloro, alla cui condanna seguirebbe la nostra miseria, come un padre, una moglie o un benefattore. Infatti la testimonianza di un -simile accusatore, a meno che non 6ia ,prestata volontaria,mente, si presume che sia per natura corrotta, e quindi non deve esser accettata; e se la testimoniarva di un uomo non deve ricevere credito, egli non tenuto a darla. Anche le accuse estorte con la tortura non devono essere considerate come testimonianze, perch la tortura deve essere impiegata solo co,me mezzo di coogettura, e come lume per le successive ricerche e indagini sulla verit. Ci che viene confessato in simili circostanze tende ad alleviare i tormenti di chi rorr,urato, e non ad informare i torturatori; quindi, non deve essere accreditato come testimonianza sufficiente: infatti, si tratti di un'accusa fatrsa o vera, chi torturato lra proferiscr per il diritto di cornservare Ia vita.

la

accusare s stessi, senza aver

e i,l piacere sensuale' cio nel'tra rnaggior parte delil'umanit la paura' di cui uindi la passione su cui si deve far conto degli spirit'i oistono due oggetti m<rlto generali: uno il porere offendono' Di iitLiUin' I'ultiJ il potere degl,i uornini che si secondo ;;;;;i;;; fot*i, i'l primo il pi grande, ma i[ costipaura del p'rimo iiic"t. i., generatle maggior timore' La ,riu*, per" oiascuno, l- re'gione , che presente nell'a natura uu"u prima della societ civile' Invece il secondo potere n* e pt.t."te; o alme'no non lo abbastanza da far mante;;;; "gii "tmini le loro promesse, perch nella condizione di ,,1i, nrrt, la diseguagli inza i potre resa chiara s<rlo dali*i* a.t "o*butti*Jnto. Quini pnirna della societ civile' u-nil'irrt.t*zione di essa dovuta allla guerra, nulla pu dar ioii ^a un patto di pace, contro le tentazioni dell'avarizia' ttl u*biri"*, della cnc,,piscenza o a'ltro forte desiderio' se nrn lu pau,ra d,i quel potere i'nvisibile- che tutti adorano corne Dio e temono come irenclicatore del,la loro perfidia. Quindi, potere civile' nei confronti di due uomi'ni non soggetti ad un i." ti p"a fare altro che farli g'iurare reciprocamente per il Dio cbe si che temono . Il giatamento una lorma di discorso pronuette dichiara cbe' se aggiunge 4 una promessa' con cui cbi o lo iin or*pir, rinuncia alla rnisericordia d'el suo Dio'C-iooe p^gan era: che chiarna a uend'i,icarsi su di s. La fotmua : mi accid.a, come io uccido qaestt bestia; la ncrstra formula tutto questo acio ltar questo e quello, cos mi aiuti Dio; e ciascuno usa aotp"gnuto da quei riti e da quelle celimonie' che paura d'i venir meno nullt it"ptit religione per accrescere tra
nilla parola data'

La ona dele parole, come ho gi notato, del tutto insuf. ficiente a vincolare gli uomini altradempimen,to dei loro patti. grnabili per aumentare tale forza: cio, la paura de,le conseguenze del venir meno alla paro,la data; e la gloria o orgoglio di mostrare di no,n aver bisogno di venir me,no ad .rru. {uJrru u,ltima una generosit troppo ra,ra per poterla pres,upporre, soprattutto in coloro che persegu,ono la ri,cchezza, i,l cvrnando
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Da tutto ci risulta che un giuramento Prestato con una nullo' formtla un rito d'iversi du quelli propri di chi g'iura
un

Vi sono allora, nelfa natura delfi'uomo, solo due risorse imma-

I La fisura dell'. uomo magnanimo >, che non si abbassa a commettere il limite ,oi*fiir[-Jl'q"rt.tr. "r}taggio personale, costituisce comesosteneva ;;l;-;*.i" politi."l e non al i"ttato da,essa'Come gi o un dio' a il"",G'j't;-" .i" "lt. H', fuori dello Stato una belva un-a..belva; e .cos l'uomo magnanimo i"il;;;-;t"[, ,..ondo per.regolare e sue ,n dio, . non hu ;;; -r*."a.'guutliit. biiogtto della legge-civile and tbe iust man' Cfr. i(. Minogue,-Hobes iriJ"i
in
Hobbes-Forschungen

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