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Alunni con cittadinanza straniera per ordine scolastico - Anni scolastici dal 2001-2002 al 2006-2007
Anni Secondaria Secondaria TOTALE
Infanzia Primaria
scolastici I grado II grado SCUOLE
Totali % Totali % Totali % Totali % Totali %
2001-2002 39.445 2,5 84.122 3,0 45.253 2,5 27.594 1,1 196.414 2,2
2002-2003 48.072 3,0 100.939 3,7 55.907 3,1 34.890 1,3 239.808 2,7
2003-2004 59.500 3,6 121.415 4,4 71.447 4,0 50.912 1,9 303.274 3,4
2004-2005 75.322 4,6 147.633 5,3 84.989 4,7 63.833 2,4 371.777 4,2
2005-2006 84.058 5,1 165.951 5,9 98.150 5,6 83.052 3,1 431.211 4,8
2006-2007 94.712 5,7 190.803 6,8 113.076 6,5 102.829 3,8 501.420 5,6
Mozioni tale situazione è determinata dalla crescita degli tano più del 10 per cento della popolazione scolasti-
alunni stranieri nel triennio 2003-2005 intensificata- ca regionale;
si anche per effetto dei provvedimenti di regolariz- la presenza di studenti stranieri nel Centro-Nord è
Mozione 1-00033 zazione (legge n. 189 del 2002 e legge n. 222 del quindi superiore alla media italiana fino a raggiun-
presentata da 2002); gere i 12 studenti stranieri ogni 100 in Emilia Ro-
Roberto Cota (Lega Nord Padania) rispetto alle nazionalità, si confermano ai primi po- magna, mentre nel Mezzogiorno l'incidenza percen-
sti i gruppi di studenti provenienti dai Paesi dell'Est tuale varia tra l'1,3 e il 2,3 per cento ad eccezione
La Camera, europeo, in particolare la Romania che, nell'arco di dell'Abruzzo con il 5 per cento;
premesso che: due anni, è passata dal 12,4 per cento (52.821 alun- di grande attualità risultano i dati sulla presenza di
il crescente fenomeno dell'immigrazione ha modifi- ni), al 16,15 per cento (92.734 alunni), superando la alunni nomadi, essi raggiungono le 12.342 unità e
cato sensibilmente il modello organizzativo del si- numerosità degli alunni provenienti dall'Albania pertanto rappresentano il 2,1 per cento degli alunni
stema scolastico italiano; (85.195 pari al 14,84 per cento), e dal Marocco stranieri. Più della metà degli alunni nomadi fre-
l'elevata presenza di alunni stranieri nelle singole (76.217 presenze, pari al 13,28 per cento); quenta la scuola primaria;
classi scolastiche della scuola dell'obbligo determi- la disomogenea distribuzione territoriale di alunni relativamente al rapporto tra la frequenza delle
na difficoltà oggettive d'insegnamento per i docenti con cittadinanza non italiana, molto concentrata al scuole statali e non statali e le loro suddivisioni tra i
e di apprendimento per gli studenti; centro-nord e scarsa al sud e nelle isole, interessa diversi gradi della scuola, si registra la presenza del
il diverso grado di alfabetizzazione linguistica si circa 37.000 punti di erogazione del servizio scola- 90,3 per cento di alunni stranieri in scuole statali,
rivela quindi un ostacolo per gli studenti stranieri stico, rispetto ai 57.000 presenti in ambito naziona- mentre il restante 9,7 per cento risulta iscritto in
che devono affrontare lo studio e gli insegnamenti le. È evidente il divario esistente tra i primi e i se- istituzioni scolastiche non statali;
previsti nei programmi scolastici, e per gli alunni condi, determinato dalla necessità per i primi di i Paesi di provenienza degli alunni stranieri, sui 194
italiani che assistono a una «penalizzante riduzione adeguare gli aspetti organizzativi e didattici all'atti- censiti dall'Istituto nazionale di statistica, sono ben
dell'offerta didattica», a causa dei rallentamenti de- vità di integrazione degli alunni stranieri; 191. Nelle scuole della provincia di Bergamo, ad
gli insegnamenti, dovuti alle specifiche esigenze di la più elevata consistenza di alunni stranieri si trova esempio, i dati del 2005 registravano la rappresen-
apprendimento degli studenti stranieri; nella scuola primaria e secondaria di I grado (il 7,7 tanza di 118 cittadinanze, a Perugia 109, a Pesaro
tale situazione è ancora più evidente nelle classi che frequenta la primaria, il 7,3 per cento la secondaria 90, a Siena 80, a Latina 78;
vedono la presenza di studenti provenienti da diver- di I grado, il 6,7 per cento le scuole dell'infanzia). l'osservazione sull'esito scolastico degli alunni ita-
si Paesi, le cui specifiche esigenze personali sono Gli istituti di istruzione secondaria di II grado, pur liani a confronto con quello degli alunni stranieri
anche caratterizzate dalle diversità culturali del Pae- non raggiungendo complessivamente i valori delle rivela che nelle scuole dove sono presenti alunni
se di origine, tanto da indurre gli insegnanti ad esse- presenze registrate nella scuola primaria e seconda- con cittadinanza non italiana si riscontra una mag-
re più tolleranti e meno rigorosi in merito alle valu- ria di I grado registrano l'8,7 per cento del totale giore selezione nei loro riguardi che finisce per in-
tazioni volte a stabilire i livelli di competenza ac- degli studenti. Tra questi ultimi la maggior parte è cidere sui livelli generali di promozione: il divario
quisiti dagli alunni stranieri e italiani sulle singole concentrata nei professionali, dove rappresentano dei tassi di promozione degli allievi stranieri e di
discipline; l'8,7 per cento del totale degli studenti, mentre nei quelli italiani è -3,36 nella scuola primaria, -7,06
dai dati forniti dal Ministero dell'istruzione, la cre- tecnici raggiungono il 4,8 per cento e nei licei sono nella secondaria di I grado, -12,56 nella secondaria
scita di alunni stranieri, registrata nell'anno scolasti- appena l'1,4 per cento; di II grado, in cui più di un alunno straniero su quat-
co 2007-2008, è pari a 574.133 unità, con un inci- l'osservazione a livello territoriale evidenzia che tro non consegue la promozione;
denza del 6,4 per cento rispetto alla popolazione l'incidenza degli alunni con cittadinanza non italiana la presenza di minori stranieri nella scuola si inseri-
scolastica complessiva; è particolarmente significativa in Emilia Romagna, sce come fenomeno dinamico in una situazione in
Umbria, Lombardia e Veneto dove essi rappresen- forte trasformazione a livello sociale, culturale, di
organizzazione scolastica: globalizzazione, euro- cento nella scuola primaria, dell'8 per cento nella schio della formazione di classi di soli alunni stra-
peizzazione e allargamento dell'Unione Europea, scuola secondaria di primo grado e arriva al 14 per nieri;
processi di trasformazione nelle competenze territo- cento nella scuola secondaria di secondo grado. In a favorire, all'interno delle predette classi ponte,
riali (decentramento, autonomia eccetera), trasfor- riferimento a quest'ultimo ciclo di istruzione si rile- l'attuazione di percorsi monodisciplinari e interdi-
mazione dei linguaggi e dei media della comunica- vano inoltre incongruenze tra la classe frequentata e sciplinari, attraverso l'elaborazione di un curricolo
zione, trasformazione dei saperi e delle connessioni l'età, incongruenze che riguardano circa il 75 per formativo essenziale, che tenga conto di progetti
tra i saperi, processi di riforma della scuola; cento degli studenti stranieri; interculturali, nonché dell'educazione alla legalità e
il fenomeno migratorio sta assumendo caratteri di la dimensione della scuola, la quantità di stranieri alla cittadinanza: a) comprensione dei diritti e dove-
stabilizzazione sia per le caratteristiche dei progetti rispetto alla popolazione scolastica e la quantità di ri (rispetto per gli altri, tolleranza, lealtà, rispetto
migratori delle famiglie, sia per la quota crescente cittadinanze concorrono al successo o all'insuccesso della legge del paese accogliente); b) sostegno alla
di minori di origine immigrata che nascono in Italia scolastico di tutti gli studenti; vita democratica; c) interdipendenza mondiale; d)
o comunque frequentano l'intero percorso scolastico; dai dati ministeriali si rileva che per i diversi ordini rispetto di tradizioni territoriali e regionali del Paese
la Convenzione internazionale dei diritti dell'infan- di scuola gli alunni stranieri sembrano ottenere accogliente, senza etnocentrismi; e) rispetto per la
zia sancisce che tutti devono poter contare su pari maggiori risultati quando sono ridotti di numero; diversità morale e cultura religiosa del paese acco-
opportunità in materia di accesso alla scuola, non- la densità della presenza di alunni con cittadinanza gliente;
ché di riuscita scolastica e di orientamento; non italiana in piccole scuole sembra non favorire a prevedere l'eventuale maggiore fabbisogno di per-
la scuola italiana deve quindi essere in grado di livelli elevati di esiti positivi. Tale fattore si deter- sonale docente da assegnare a tali classi, inserendo-
supportare una politica di «discriminazione transito- mina maggiormente nelle scuole secondarie di se- lo nel prossimo programma triennale delle assun-
ria positiva», a favore dei minori immigrati, avente condo grado dove il decremento degli esiti in rap- zioni di personale docente disciplinato dal decreto-
come obiettivo la riduzione dei rischi di esclusione; porto alla maggiore consistenza di alunni stranieri è legge n. 97 del 2004, convertito con modificazioni,
la maggior parte dei Paesi europei ha costruito luo- ancora più accentuato: negli istituti di piccole di- dalla legge n. 143 del 2004, alla cui copertura finan-
ghi d'apprendimento separati per i bambini immi- mensioni con gruppi minimi di studenti non italiani, ziaria si provvede mediante finanziamenti da iscri-
grati, allo scopo di attuare un percorso breve o me- il tasso di promozione degli alunni stranieri scende vere annualmente nella legge finanziaria.
dio di alfabetizzazione culturale e linguistica del dal 93,29 per cento (da 1 a 5) fino al 78,64 per cento
Paese accogliente. La presenza di bambini stranieri, (da 11 a 30), se vi sono consistenti gruppi di alunni
ma anche nomadi o figli di genitori con lo status di stranieri. Negli istituti di medie dimensioni (da 101
rifugiati politici, implica l'aggiunta di finanziamenti a 300 alunni complessivi) si passa dal 91,79 per
e di docenti, e l'organizzazione di classi di recupero cento al 78,46 per cento; negli istituti maggiormente
successive o contemporanee all'orario normale, di dimensionati si passa dall'89,87 per cento all'80,26
classi bilingue, oppure con la presenza di assistenti per cento; ciò vuol dire che il tasso di promozione
assunti a tal fine; di alunni stranieri nelle scuole primarie e secondarie
in Grecia, ad esempio, le scuole con un gran numero di I grado è inversamente proporzionale alla dimen-
di alunni stranieri, figli di genitori nomadi o di greci sione della loro presenza nella scuola;
rimpatriati, organizzano delle classi propedeutiche o l'elemento della presenza di molte diverse cittadi-
delle sezioni preparatorie per l'insegnamento del nanze nelle scuole, pur non coincidendo necessa-
greco, ma anche della lingua d'origine, per facilitare riamente con esiti negativi finali degli alunni stra-
l'integrazione di questi bambini nel sistema educati- nieri, rappresenta un fattore condizionante del com-
vo. Queste classi e sezioni usano materiale didattico plesso sistema educativo e formativo che influenza
specifico e possono essere seguite da insegnanti l'intera classe; (1-00033) «Cota, Goisis, Grimoldi, Rivolta, Mac-
ordinari che effettuano delle ore supplementari, in- le sopraccitate analisi sugli esiti scolastici sono im- canti, Aprea, Frassinetti, Granata, Latteri, Baldelli,
segnanti di sostegno temporanei o da insegnanti con portanti poiché consentono di comprendere deter- Garagnani, Barbieri, Barbaro, Caldoro, Carlucci,
qualifiche specifiche a orario ridotto. Il rapporto minate categorie di alunni per i quali l'obiettivo, Ceccacci Rubino, Di Centa, Renato Farina, Giam-
ufficiale alunni/insegnanti da rispettare è di 9-17 oltre a quello degli apprendimenti, è anche quello manco, Lainati, Mazzuca, Murgia, Palmieri, Mas-
alunni per insegnante nelle classi propedeutiche e di dell'integrazione del sistema scolastico e del sistema simo Parisi, Perina, Rampelli».
3-8 alunni per insegnante nelle sezioni preparatorie. sociale;
L'assegnazione delle risorse dipende dalla presenza questa tipologia di alunni con cittadinanza non ita-
Mozione 1-00049
di un numero di alunni sufficiente per poter orga- liana consegue determinati esiti scolastici, in rap-
presentata da
nizzare una classe o sezione; porto al livello di conoscenza della lingua italiana,
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (Unione di
le gerarchie istituzionali del precedente Governo di alla dimensione temporale di scolarizzazione nel
Centro)
centro-sinistra hanno rigettato la proposta della Le- nostro Paese, alle misure di accompagnamento per
ga Nord, sulla necessità di istituire dette «classi la loro integrazione all'interno e all'esterno dell'am-
La Camera,
propedeutiche», considerandole addirittura «luoghi bito scolastico;
premesso che:
di segregazione culturale», o «mere strategie di in- tali misure risultano infatti determinate sia dal nu-
il fenomeno dell'immigrazione di bambini ed adole-
tegrazione degli alunni immigrati», ritenendole «so- mero degli studenti stranieri, sia dalle diverse na-
scenti stranieri nel nostro Paese ed il loro inserimen-
luzioni compensatorie di carattere speciale», avvolte zionalità presenti nella stessa classe o scuola e dalle
to nelle strutture scolastiche, secondo i dati forniti
in schemi stereotipi e folkloristici; conseguenti differenti situazioni culturali e sociali
dal ministero dell'istruzione, dell'università e della
la pedagogia interculturale del centro-sinistra, attra- che generano molteplici esigenze cui dare risposta,
ricerca, ha assunto dimensioni notevoli e tali da
verso l'affermazione dell'«Universalismo», ha la- impegna il Governo:
incidere in maniera rilevante sulla normale attività
sciato l'iniziativa alle singole scuole e agli enti loca-
di insegnamento-apprendimento;
li, che pur avendo agito in maniera equilibrata, non a rivedere il sistema di accesso degli studenti stra-
la presenza degli alunni che usufruiscono del servi-
possono attuare strategie per il superamento dei nieri alla scuola di ogni ordine e grado, autorizzan-
zio è disomogenea territorialmente, etnicamente e
problemi derivanti dall'accoglienza e dalla forma- do il loro ingresso previo superamento di test e spe-
culturalmente, con conseguente aggravamento del-
zione degli studenti stranieri. Le normative sull'im- cifiche prove di valutazione;
l'operatività del servizio stesso;
migrazione del 1998 e del 2002 (Testo Unico di cui a istituire classi ponte, che consentano agli studenti
le cronache quotidiane segnalano l'insorgenza di
al decreto legislativo n. 286 del 1998 e legge n. 189 stranieri che non superano le prove e i test sopra
forme, più o meno palesi, di un certo razzismo di
del 2002) contengono indicazioni utili sulla funzio- menzionati di frequentare corsi di apprendimento
ritorno con le sue ostilità, repulsioni e violenza;
ne e sull'uso dei cosiddetti «spazi dotati di strumenti della lingua italiana, propedeutiche all'ingresso de-
attraverso ripetuti appelli Papa Benedetto XVI ha
appositamente dedicati», demandando alle scuole e gli studenti stranieri nelle classi permanenti;
richiamato tutti ad un maggior rispetto della dignità
agli enti locali l'iniziativa e la gestione di tali spazi e a non consentire in ogni caso ingressi nelle classi
della persona umana, all'accoglienza premurosa dei
strumenti mirati all'istituzione di percorsi specifici ordinarie oltre il 31 dicembre di ciascun anno, al
più deboli ed emarginati, alla tutela soprattutto delle
di alfabetizzazione linguistica, di durata variabile; fine di un razionale ed agevole inserimento degli
giovani generazioni che spesso arrivano in Italia in
i dati forniti dal Ministero della pubblica istruzione, studenti stranieri nelle nostre scuole e a prevedere,
età scolare, dopo essere stati oggetti di tratta nei
università e ricerca evidenziano come il problema altresì, una distribuzione degli stessi proporzionata
Paesi di origine, privi dei loro genitori naturali e
dei ripetenti e della dispersione scolastica incida al numero complessivo degli alunni per classe, per
accompagnati da persone che li avviano all'accatto-
soprattutto sui ragazzi stranieri. Secondo tali dati, il favorirne la piena integrazione e scongiurare il ri-
naggio o ad attività delinquenziali;
numero degli studenti stranieri ripetenti è del 4 per
EUROPA NON UE 36.880 38,9 84.309 44,2 52.261 46,2 47.494 46,2
Albania 16.045 16,9 28.426 14,9 17.857 15,8 15.808 15,4
Romania 11.498 12,1 28.102 14,7 15.151 13,4 13.814 13,4
Jugoslavia 2.616 2,8 7.035 3,7 3.310 2,9 2.216 2,2
Altri paesi europei non UE 6.721 7,1 20.746 10,9 15.943 14,1 15.656 15,2
AFRICA 30.919 32,6 47.968 25,1 23.843 21,1 17.393 16,9
Egitto 2.126 2,2 2.863 1,5 1095 1,0 742 0,7
Marocco 15.853 16,7 28.216 14,8 14.718 13,0 9.148 8,9
Tunisia 4.129 4,4 5.565 2,9 2.369 2,1 1.296 1,3
Altri paesi africani 8.811 9,3 11.324 5,9 5.661 5,0 6.207 6,0
AMERICA 8.039 8,5 18.669 9,8 13.488 11,9 17.107 16,6
Ecuador 2.400 2,5 5.100 2,7 4.069 3,6 4.313 4,2
Perù 1.899 2,0 3.404 1,8 2.623 2,3 4.828 4,7
Altri paesi americani 3.740 3,9 10.165 5,3 6.796 6,0 7.966 7,7
ASIA 14.406 15,2 26.648 14,0 17.176 15,2 14.243 13,9
Cina 3.576 3,8 8.073 4,2 7.108 6,3 5.678 5,5
Filippine 2.761 2,9 4.517 2,4 2.488 2,2 2.889 2,8
India 2.624 2,8 4.745 2,5 2.911 2,6 1.838 1,8
Altri paesi asiatici 5.445 5,7 9.313 4,9 4.669 4,1 3.838 3,7