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Introduzione
Lazoto presente nelle acque sotto varie forme pu provocare fenomeni di eutrofizzazione e di anossia dei corpi idrici recettori e tossicit alla vita acquatica. Per labbattimento dellazoto dalle acque di scarico sono disponibili sistemi: - biologici; - chimico-fisici.
Normativa
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D.lgs n. 99/152
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per azoto totale si intende la somma del azoto di Kjeldhal (TKN = azoto organico + NH3), nitrico e nitroso; (**)il valore inferiore da applicarsi per gli scarichi in laghi, diretti o indiretti compresi entro una fascia di 10 km dalla costa; (***) il valore inferiore si riferisce a impianti di potenzialit superiore a 100000 abitanti equivalenti; (x) i limiti sono da applicarsi in aree sensibili soggette ad eutrofizzazione.
NOTE:
(*)
Accettore di elettroni
Nome Fonte di reazione Carbonio Composti organici CO2 CO2 Donatore di elettroni Composti organici NH3-, NO2Fe (II) Accett ore di eO2 O2 O2
Tipo di batteri
Prodotti
Ossidazi Eterotrofi aerobici one aerobica Autotrofi aerobici Nitrifica zione Ossidazi one del ferro Ossidazi one dei solfuri Eterotrofi facoltativi Denitrifi cazione anossica
O2 NO2-, NO3-
SO42-
Nitrificazione
Le due specie batteriche pi importanti nella nitrificazione biologica delle sostanze azotate sono i "Nitrosomonas" ed i "Nitrobacter". I Nitrosomonas possono ossidare l'ammoniaca a nitrito, ma non possono completare l'ossidazione a nitrato. D'altra parte i Nitrobacter si limitano ad ossidare i nitriti a nitrati. La nitrificazione completa una reazione sequenziale e quindi il processo di trattamento deve essere progettato per assicurare le condizioni ottimali di crescita ad entrambi i microrganismi.
55 NH4 + 5 CO2 + 76 O2 C5H7NO2 + 54 NO2 + 52 H2O + 109 H mentre l'ossidazione del nitrito a nitrato ad opera dei Nitrobacter : 400 NO2 + 5 CO2 + NH4 + 195 O2 + 2 H2 C5H7NO2 + 400 NO3 + H In base alle reazioni scritte, sono richiesti 3,22 g di O2 per l'ossidazione di 1 g di NH4 a NO2 e 1,11 g di O2 per l'ossidazione da nitrito a nitrato: L' O2 totale richiesto pertanto pari a 4,33 g per g di NH4 ossidato. Nelle progettazioni tale valore viene elevato a 4,6 e va aggiunto a quello precedentemente calcolato per l'ossidazione del substrato carbonioso e la respirazione dei microrganismi, quando si vuol ottenere la contemporanea nitrificazione.
max (N NH 4 ) d ( N NH 4 ) = X dt Y K S + ( N NH 4 )
Parametri m KS Y d-1
Unit
mgN-NH4/l mgVSS/mgN-NH4
Kn = 10
' n
( 0.051T 1.158)
0.098( T 15)
= 0.47 e
La concentrazione della sostanza organica tale da favorire la crescita dei batteri eterotrofi rispetto agli autotrofi nitrificanti. Si corre pertanto il rischio che la velocit di crescita degli eterotrofi ecceda la massima velocit di crescita dei microrganismi nitrificanti con spurgo di questi ultimi al di fuori del sistema. Perch ci non avvenga, occorre che:
n' e
Oppure che
cd cm
Valori bassi dell'ossigeno disciolto o del pH deprimono il tasso massimo di crescita dei nitrificanti creando le condizioni per il loro dilavamento. Lawrence e McCarty hanno introdotto il concetto del fattore di sicurezza (FS), quale rapporto :
FS =
d c m c
tra l'et del fango di progetto e quella minima derivante da considerazioni cinetiche. Un fattore di sicurezza conservativo, pari almeno a 2,5, per minimizzare la variazioni di processo per il pH, l'ossigeno disciolto e le variazioni di concentrazione giornaliere dell'azoto ammoniacale, deve essere assunto.
f =
1 SO Ye' + 1 N O Yn
f =
dove: So = carbonio (BOD5) nell'influente, mg/l No = TKN nell'influente, mg/l Ye' = rendimento netto di VSS dei microrganismi eterotrofi (assunto pari a 0,55) Yn = rendimento di crescita dei nitrificanti (assunto pari a 0,15)
f 0.5 1 2 4 8
Velocit di Nitrificazione
1,2
Velocit di nitrificazione (gN-NH4 ossidato/gSVV giorno)
Fb
t at
5 ,2 0 2 0,
5 0,1
0,1
0,05
0 10
20
30 Temperatura C
Denitrificazione
Il processo biologico di denitrificazione causa la conversione dei nitrati ad azoto gas, con l'ausilio di numerosi batteri quali i Pseudomonas, Micrococcus, Achromobacter e Bacillus che utilizzano l'ossigeno dei nitriti o nitrati per la respirazione in condizioni anossiche. Tali organismi sono di tipo facoltativo potendo utilizzare anche l'ossigeno, se presente. L'uso di ossigeno, quale accettore finale di elettroni, permette un maggior rilascio di energia libera e pertanto il processo di denitrificazione deve essere condotto in condizioni di ambiente fortemente anossico. Quale donatore di elettroni pu essere usato carbonio organico presente nel refluo da trattare o metanolo aggiunto in uno stadio finale separato.
Denitrificazione
Le reazioni di ossido-riduzione coinvolte possono essere cos rappresentate:
NO3 + 6H + + 5e 0.5N 2 + 3H2 O
Denitrificazione
Sostanza organica
Metanolo Scarico urbano (prontamente biodegradabile) Scarico urbano (lentamente biodegradabile) Residuo respirazione endogena
Costante di denitrificazione
0,32 (T=25C)
0,24-0,48
0,05-0,10
0,02-0,04
Denitrificazione
A causa dell'elevato costo delle fonti esterne di carbonio organico si stanno sviluppando numerosi processi capaci di combinare in un unico reattore le fasi di ossidazione del substrato carbonioso e delle sostanze azotate con quella di denitrificazione. I vantaggi ottenibili sono: (1) riduzione del consumo di ossigeno per i processi di nitrificazione e rimozione del BOD5; (2) eliminazione delle fonti esterne di carbonio organico per la denitrificazione; (3) eliminazione dei sedimentatori intermedi richiesti nei processi a pi stadi.
E il primo esempio di realizzazione di un sistema integrato. Impiega due reattori in serie: - il primo reattore funziona in condizioni aerobiche e in esso avvengono sia lossidazione delle sostanze organiche che la nitrificazione; - il secondo reattore mantenuto in condizioni anossiche e funziona in regine di respirazione endogena.
Processo Ludzack-Ettinger
R I Ax Ae E
Linfluente immesso nel primo reattore, che mantenuto in condizioni anossiche e dove avviene la denitrificazione utilizzando come fonte di energia il carbonio interno. Il secondo reattore aerato e in esso avviene la nitrificazione e lossidazione della sostanza organica non rimossa nel reattore anossico; una corrente di riciclo proveniente dal reattore aerobico provvede ad inviare i nitrati nel reattore di denitrificazione. Limpiego del carbonio interno al posto del carbonio endogeno consente una velocit di denitrificazione molto pi elevata; il processo per non consente una completa rimozione dei nitrati in quanto una parte del flusso totale di nitrati proveniente dal reattore aerobico non viene ricircolato nel reattore anossico e si ritrova nelleffluente finale.
Combina il processo Ludzack-Ettinger con il processo Wuhrmann al fine di ottenere, quando richiesto, un maggiore grado di denitrificazione. Prevede limpiego di un secondo reattore anossico dove viene utilizzato il carbonio endogeno per la rimozione dei nitrati residui; talvolta si rende necessaria, in questo reattore, unaggiunta di metanolo di limitata entit; lo stadio di aerazione, di volume assai modesto, che precede il sedimentatore, consente la nitrificazione dellammoniaca rilasciata dalla lisi cellulare nel secondo reattore anossico.
Ae
Prevede linserimento di un reattore aerato (reattore di riareazione) fra il sedimentatore e il reattore anossico; in tal modo, in relazione alla maggiore concentrazione della biomassa dentro al reattore di riareazione, possibile ottenere una nitrificazione pi stabile (soprattutto alle basse temperature) contenendo laumento di volume complessivo dellimpianto. Un ulteriore vantaggio del reattore di riareazione legato al controllo del bulking; tale reattore limita la proliferazione dei microrganismi filamentosi caratterizzati da scarsa resistenza alle condizioni di metabolismo endogeno.
Il processo ALPHA riesce ad aumentare la concentrazione di biomassa dentro ai reattori adottando uno schema di processo in cui linfluente si ripartisce fra pi reattori anossici seguiti ciascuno da un reattore aerobico. Tale configurazione consente inoltre di risparmiare lenergia richiesta per il riciclo interno e di annullare leffetto di diluizione della biomassa che tale ricircolo comporta con conseguenti benefici anche sul controllo del bulking.