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H
ercule Poirot è in viaggio da Londra su un lussuoso
pullman diretto verso l’esclusiva tenuta di Kingfisher Hill,
dove Richard Devonport lo ha convocato per dimostrare che
la sua fidanzata, Helen, è innocente dell’omicidio di suo fratello
Frank, avvenuto in quel complesso residenziale. Ma c’è una strana
condizione legata a questa richiesta: Poirot deve nascondere il vero
motivo per cui si trova lì.
Il pullman è costretto a fermarsi quando una donna angosciata
chiede di scendere, insistendo che, se rimane seduta al suo posto,
sarà assassinata. Anche se il resto del viaggio passa senza ulteriori
colpi di scena, la curiosità di Poirot si risveglia, e i suoi timori
verranno poi confermati quando a Kingfisher Hill viene scoperto un
corpo su cui è adagiato un macabro biglietto.
Questo nuovo omicidio e lo strano incidente sul pullman
potrebbero essere indizi per risolvere il mistero di chi ha davvero
ucciso Frank Devonport? E se Helen è innocente, riuscirà Poirot a
trovare il vero colpevole in tempo per salvarla dalla forca?
Il più grande detective del mondo, Hercule Poirot, leggendario
protagonista di Assassinio sull’Orient Express e Poirot sul Nilo di
Agatha Christie, ritorna per risolvere un nuovo diabolico mistero.
L’autrice
www.agathachristie.com
Sophie Hannah
A Jen,
una “ri-dedica” in omaggio alla sua reincarnazione
in qualità di fan di Agatha Christie.
Ringraziamenti
Caro Mr Poirot,
vorrei tanto potervi dire che è una gioia per me presentarmi a voi. La
vostra reputazione è formidabile, e in circostanze diverse non avrei
potuto chiedere niente di meglio che esordire con queste precise parole.
Purtroppo, non c’è gioia nella mia vita dopo la tragedia che si è
abbattuta sulla mia famiglia nel dicembre dello scorso anno e le gravi
ingiustizie che sono seguite, anche se qualcuno potrebbe ritenere
inappropriato l’uso del termine “ingiustizie” in questo contesto.
Senza dubbio vi sto già confondendo, pertanto comincerò dai fatti
essenziali. Mi chiamo Richard Devonport. Sono l’ultimogenito di
Sidney Devonport, di cui avrete sicuramente sentito parlare. Di recente
sono diventato anche il responsabile dei suoi investimenti, ma fino alla
metà dello scorso anno lavoravo per il Tesoro, e vi esorto a rivolgervi a
qualunque vostro contatto lì, se doveste aver bisogno di una
testimonianza del mio buon carattere.
Il 6 dicembre dello scorso anno, mio fratello maggiore Frank
Devonport (il suo nome era Francis, ma tutti lo chiamavano Frank) è
stato assassinato nella casa della nostra famiglia a Kingfisher Hill.
Volevo molto bene a mio fratello, Mr Poirot, e lo ammiravo
profondamente. Era un uomo eccezionale e brillante. Mi vergogno ad
ammetterlo, ma dalla sua morte sono sprofondato nel cordoglio e nella
confusione che mi hanno impedito di compiere un’azione utile come
richiedere il vostro aiuto. Avrei potuto continuare a piangermi addosso
per molti mesi o addirittura anni, se non fosse intervenuta una
situazione di crescente urgenza impossibile da ignorare, almeno da
parte mia.
Una donna ha confessato l’omicidio di mio fratello, Mr Poirot. Ha
confessato quasi subito e verrà impiccata il 10 marzo. Pertanto non
avremo molto tempo, ammesso che siate disposto a offrirmi la vostra
assistenza. Naturalmente i vostri servizi vi frutterebbero una generosa
ricompensa. Il vostro nome mi assilla da settimane. Più volte mi sono
detto: “Ormai solo un uomo del calibro di Hercule Poirot può salvare
Helen”.
Helen Acton: è questo il nome della donna che insiste nel dire di aver
assassinato mio fratello Frank. Forse avrete letto del caso sui giornali.
Helen è anche la mia fidanzata. In condizioni normali, ciò
significherebbe che siamo promessi sposi, ma da qualche tempo, mi
duole dirlo, ho abbandonato il campo della normalità. E mi duole
ancora di più informarvi che nella mia relazione con Helen non vi è
nulla di lineare o di ordinario.
Mr Poirot, mi è quasi impossibile fornirvi tramite lettera tutte le
informazioni che avrete bisogno di sapere per impedire un’ulteriore
tragedia. In buona parte possono attendere, ammesso che decidiate di
aiutarmi. C’è ancora una cosa che mi preme dirvi, ed è la più importante
di tutte: Helen non ha assassinato Frank. È innocente del crimine per cui
verrà impiccata, completamente innocente. Al tempo stesso, è
determinata a dichiarare la propria colpevolezza a chiunque le presti
ascolto.
Perché qualcuno dovrebbe tenere un comportamento tanto aberrante
da mettere in pericolo la propria vita? Sono convinto di due cose: solo la
risposta corretta a questa domanda potrà impedire che Helen venga
giustiziata nel carcere di Holloway, e solo voi, Mr Poirot, possedete
l’intelletto e la comprensione della natura umana necessari a ottenere
questa risposta.
Spero e prego che guarderete con favore alla mia supplica accorata, e
che mi scriverete senza indugi per informarmi che accettate questo
incarico.
Cordialmente,
Richard Devonport