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Il sonno è (molto)
disturbato
Il primo aspetto a soffrire delle lunghe
giornate tra quattro mura è, indovina?, il
sonno. Come ha spiegato Philippe
Beaulieu, medico del sonno ed esperto
dei suoi disturbi: "Con il coprifuoco e lo
smartworking perdiamo i due
sincronizzatori del sonno, alias
l'esposizione alla luce naturale e l'attività
fisica". Ebbene sì, l'illuminazione
casalinga non è sufficiente, ciò che passa
da tende e finestre ancora meno, quindi
il nostro orologio biologico perde i punti
di riferimento senza esposizione alla luce
naturale al mattino. Ecco che compaiono
i disturbi del sonno - AKA insonnia,
cambiamenti di orari, risvegli notturni,
sonni agitati and so on. Dopo un po' di
tempo - poco, entriamo "nel circolo
vizioso della letargia". Meno facciamo,
meno abbiamo voglia di fare. Siamo
sempre stanchi e sonnolenti.
DI PIÙ DA ELLE
""
Solitudine e rifiuto
sociale
Quando passiamo tanto tempo chiusi in
casa rischiamo di sentirci soli, rifiutati,
non desiderati dagli altri. Insomma,
l'incubo della solitudine prende forma.
Sappiamo che come esseri umani
abbiamo un disperato bisogno di
socializzare e l'esperto lo conferma.
Saldmann infatti dichiara che: "Per stare
bene psicologicamente, bisogna essere
circondati di affetti, di avere scambi. La
solitudine fa male alla salute" perché
attiva un'area del cervello che si risveglia
anche quando si prova dolore. Quindi,
stare soli ha lo stesso effetto del dolore
fisico e ci porta a sperimentare tutta una
serie di emozioni negative - tristezza,
frustrazione, rabbia, disperazione. Come
se non bastasse, questi sentimenti
sottopongono il corpo e la mente a uno
stato di stress permanente, in più
minano l'autostima portandoci a vedere
solo i nostri difetti.
Rimuginare,
rimuginare e ancora
rimuginare
Soli con i nostri pensieri - più o meno
negativi - tra quattro mura, finiamo per
concentrarci e soffermarci sempre sugli
stessi processi mentali, come ha
confermato Christophe Haag, ricercatore
esperto in psicologia sociale. Ha infatti
spiegato che: "I pensieri negativi
finiscono per girare nel nostro cervello
come un disco rotto, ossessionandoci e
consumando energie e tempo. A lungo
andare pesano sulla nostra salute
mentale e possono causare a fasi
depressive". Anche la noia si farà sentire,
convincendoci che conduciamo una vita
monotona, ripetitiva e poco interessante:
"A volte la noia può essere positiva
perché permette di imparare di più su
noi stessi attraverso l'introspezione, ma
diventa negativa quando dura troppo a
lungo". Potremmo iniziare a strapparci le
sopracciglia, mangiarci le unghie, ma
anche ad avere disturbi alimentari in
caso di compensazione della noia col
cibo.
Come passare le
giornate a casa senza
rimetterci in salute
Come conciliare la necessità di uscire
con i duri tempi della pandemia che ci
chiedono di stare al chiuso il più
possibile? Come già accennato, è
*imperativo* mantenere un ritmo:
dobbiamo obbligarci ad uscire almeno
un'ora al giorno nelle ore più luminose,
fare esercizio fisico per almeno 30
minuti, mantenere quanto possibile i
contatti umani con amici, familiari e
conoscenti.
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