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Storia di L’Artefice– Gnomo delle rocce - Artefice

L’Arteficeè uno gnomo delle rocce nato in una comunità di gnomi vicino ad un bosco e nei pressi di una
città di media grandezza abitata in prevalenza a umani, che si avvalevano dell’ausilio degli gnomi non solo
per le loro invenzioni ma anche come precettori per i giovani rampolli delle famiglie più agiate.

Come tutti i membri della comunità, anche Sfilzban avrebbe dovuto seguire quella strada, era una sorta di
tacito – si fa per dire – accordo tra tutti i membri della comunità: nella prima parte della loro lunga vita
dovevano contribuire al benessere della comunità lavorando per gli umani, e solo una volta prestata questa
sorta di “leva” obbligatoria, avrebbero potuto fare ciò che volevano e andare dove volevano.

La gioventù di Sfilzban fu serena, per quanto possa essere serena la gioventù di uno gnomo ovviamente:
ingranaggi che cigolavano, esplosioni piccole, medie o grandi e risate non finire erano la colonna sonora di
ogni giornata, così come le gare con i suoi amici a chi costruiva l’oggetto più grande e funzionante oppure
chi riusciva costruire o creare qualcosa che esplodesse per ultimo o causasse effetti collaterali meno
impattanti di altri: nell’alchimia lui era sempre tra gli ultimi, mentre nelle invenzioni era quasi imbattuto.

A 50 anni, ormai adulto e con una discreta esperienza e un’intelligenza spiccata, fu scelto come precettore
di una buona famiglia. Fu abbastanza fortunato perché i figli erano giovani, tranquilli e avidi di sapere, quini
nonostante lui avesse preferito dedicarsi alle sue amate invenzioni – cosa che comunque faceva nel temo
libero – il tempo passato ad insegnare passava velocemente; se tutto fosse andato bene, entro al massimo
una trentina di anni avrebbe potuto dedicarsi a tempo pieno alle invenzioni e poi magari a viaggiare, ma
purtroppo così non fu.

Infatti, uno dei genitori dei ragazzi a cui doveva insegnare, gli chiese di preparare un infuso alchemico fatto
con ingredienti molto rari, con l pretesa che fosse lui in persona a farlo, nonostante le miti proteste di
Sfilzban sulle sue abilità non eccelse in alchimia. Alla fine, dovette cedere alla richiesta del nobile, con
risultati a dir poco infausti: tutt’ora nella sua comunità ricordano il suo fallimento come uno dei più
spettacolari di tutta la storia… e con uno degli effetti più esilaranti mi visti. Infatti, l’esplosione del reagente
che stava preparando gli esplose letteralmente in faccia, e se pur fortuna non ebbe eventi dannosi o letali
ebbe due particolari effetti: il primo fu chela barba di cui era orgoglioso venne bruciata interamente, e da
quel giorno non gli è mi più ricresciuta. Il secondo, fu che i suoi capelli, sino a quel momento di un biondo
castano, si tinsero di un viola acceso e brillante (tipo evidenziatore per intenderci) e che gli occhi
dall’iniziale verde normale divennero verde smeraldo brillante.

La cosa ovviamente non creò nessun problema agli altri gnomi in sé, il fallimento era sempre dietro
l’angolo, ma per il nobile che aveva commissionato il lavoro, la perdita ei rari ingredienti lo mandò su tutte
le furie, tanto da pretendere, sul momento, la sua testa. Fu solo grazie all’intercedere dei figli – che non
volevano vedere morire il loro precettore – a ridurlo a ben più miti consigli, ma comunque una punizione
secondo lui doveva essere inflitta, e di sicuro non avrebbe mai più concesso a Sfilzban di avvicinarsi alla sua
famiglia.

Gli gnomi trovarono facilmente una soluzione di facciata, e cioè l’esilio, con l’impegno di restituire le
migliaia di monete perse dal Nobile a seguito della perdita degli ingredienti, più u notevole esborso di
monete come risarcimento morale. Per un umano, l’esilio era una punizione decisamente adeguata, per gli
gnomi invece era una burla, perché sapevano tutti che Sfilzban attendeva con trepidazione il momento in
cui avrebbe potuto iniziare a viaggiare; inoltre, non potendo dedicarsi quanto voleva alle sue invenzioni
aveva messo da parte abbastanza soldi da dare una buona parte della quantità di oro che il nobile
richiedeva: il resto lo avrebbe messo la comunità, e Sfilzban li avrebbe ridati quanto voleva e potevaa.
E così partì, con in testa tante idee e pochi soldi, con il chiaro intento di usare la sua mente per procurarsi
tutto quello che serviva, così da poter ridare i soli alla comunità, ma soprattutto per dar vita alle sue
creazioni, e soprattutto…testarle sul campo!

OBIETTIVI

Raccogliere soldi per estinguere il suo debito con la comunità e per poter continuare a dr vita a tutto quello
che gli frulla in testa

BACKGROUND E PERSONALITA’

Allineamento: Caotico Buono

Ideale: “Immaginalo, crealo e guardalo agire….o esplodere!”

Carattere: E’ un gnomo in tutto e per tutto. Allegro, burlone con una lingua lunga e molto allenata che non
agisce a usare. Muove sempre le mani come se stesse armeggiando con qualcosa: se sono ferme o sta
dormendo o c’è da preoccuparsi. Ha un senso del pericolo molto poco sviluppato: sarebbe capace di non
scappare di fronte ad un esercito solo per poter vedere che tipo i armi e armature inossano

Linguaggi: Comune, Gnomesco, Elfico, Nanico

Legame: Tutti gli gnomi della sua comunità

Divinità: -

Fobie: Quando impari a considerare le esplosioni come parte “naturale” del processo creativo, il termine
fobia perde di significato. Però non gli piacciono le paludi: troppa umidità e nessun metallo utile

Difetti: Curioso come un gatto, con il rischio spesso di lasciarci lo zampino e tremendamente,
spaventosamente logorroico.

Peculiarità: Capelli viola shocking, occhi verde smeraldo acceso…serve altro?

Razza: Gnomo elle rocce

Background: Insegnante (creato da me)

Privilegio: Conoscenza ampliata (grazie ai suoi studi se cerca libri su argomenti particolari ha vantaggio
nelle prove di Indagare)

Abilità da BG: Storia, Natura

Competenze: Arnesi da scasso, Arnesi da Inventore, Strumenti da Fabbro, Strumenti da alchimistaa

Abilità da Artefice: Arcano, Indagare

Forza 8
Destrezza 14
Costituzione 16
Intelligenza 16
Saggezza 10
Carisma 10
PF: 47 (media)

Età: 65

Aspetto: Con i suoi ben 119 cm e 23 Kg può essere considerato un armadio tra gli gnomi, ed in effetti è
sempre stato abbastanza piazzato come gnomo: spalle larghe un fisico tornito anche se abbastanza agile,
anche se è più resistente che forzuto, anzi sotto quell’aspetto è piuttosto deboluccio. Come tutti gli gnomi
delle rocce ha una carnagione che si può definire abbronzata più che scura e un naso importante, ma a
livello fisico le somiglianze finiscono lì. Sicuramente i suoi capelli sono sempre scompigliati e i suoi occhi
brillano di entusiasmo e curiosità come in tutti gli nomi, ma i colori viola accesso e verde brillante di capelli
e occhi sono decisamente poco gnomici.
Tende ad indossare vestiti semplici che sono letalmente pieni di piccole bruciature ricucite alle benne
meglio, pensando più a chiudere il buco che a farlo bene. SI porta anche dietro un abito di colore blue
tenue per quando vuole essere “elegante”.

Incantesimi

Trucchetti
- Dardo di fuoco
- Salvare i morenti

1° Livello
- Cura Ferite
- Individuazione del magico
- Assorbire elementi
- Dardo Incantato
- Onda Tonante

2° Livello
- Sfocatura
- Trucco della Corda
- Riscaldare il metallo
- Frantumare
- Immagine Speculare

Infusioni
Arm Migliorata
Armatura Resistente
Colpo Ripetuto
Difesa Migliorata

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