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LA CANZONE DEL FARAONE

Sono da adorare e da lodare,


sono da ubbidire, non mi devi contraddire.
Sono il re di una popolazione,
attenti a tutti voi, io sono il faraone!
Sono il re e signore di tutto ciò che vedo,
giardini, palazzi, molti ne possiedo.
Sono il capo di un popolo importante,
il primo, l’unico, l’uomo dominante.
Discendo dagli dei e il sole è il mio parente,
faccio quel che voglio, sono onnipotente.
Padrone della vita e anche della morte,
di ogni egiziano io decido la sorte.
Il cranio rasato, lucido e pelato,
porto un copricapo piuttosto complicato.
E’ d’oro massiccio, d’altronde sono ricco
e nella mia ricchezza mi ci tuffo a picco.
Ho gli occhi truccati fatti per scrutare,
se dentro la mia regia mi vogliono ingannare.
Mi sono capitati una serie di parenti,
che stare ad indagare sono peggio dei serpenti!
Sono da adorare e da lodare,
sono da ubbidire non mi devi contraddire.
Sono il re di una popolazione,
attenti a tutti voi, io sono il faraone!
Sono il faraone, tutto quanto è mio,
in Egitto è sicuro, comando solo io.
Sulle sponde del Nilo sono imperante,
il primo, l’unico, l’uomo dominante.
Discendo dagli dei e il sole è il mio parente,
faccio quel che voglio, sono onnipotente.
Padrone della vita e anche della morte,
di ogni egiziano io sono la sorte.
Sono da adorare e da lodare,
sono da ubbidire non mi devi contraddire.
Sono il re di una popolazione,
attenti a tutti voi, io sono il faraone!

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