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FARMACI ANTIPROLIFERATIVI
Es.:AZIATIOPRINA Agiscono inibendo la sintesi delle purine, necessarie alla divisione cellulare (essendo pero tale sintesi necessaria per tutti i tipi cellulari, il rischio di tale terapia di inibire anche altre popolazioni cellulari e non solo quelle di interesse).
ANTINFIAMMATORI
Es.: CORTICOSTEROIDI Sono stati lungamente usati associati all'azatioprina per indurre immunosoppressione. Agiscono inibendo la secrezione di citochine pro-infiammatorie, inibendo le molecole di adesione (con conseguente riduzione della migrazione di cellule infiammatorie).
Obiettivo finale dei trapianti sarebbe l'induzione di una tolleranza specifica per il tessuto
del donatore, ci si potrebbe ottenere ad esempio rendendo anergiche le cellule alloreattive del ricevente. Ossia la cellula non viene eliminata ma resa non pi responsiva verso un ulteriore stimolo con lo stesso antigene.
Si potrebbero rendere le cellule T anergiche nei confronti di un antigene presentato da un MHC legato a una APC, se si pensa che i linf T per essere attivati necessitano di 2 segnali: 1) uno dal recettore TCR legato al complesso antigene-MHC 2) molecole costimolatorie tra cui: CD86 delle APC che lega il CD28 della cell T naive. Facendo interagire la cell T con un'APC priva del CD86, quindi non si avrebbe secondo segnale e quindi non si avrebbe attivazione del linf T. E' possibile bloccare clinicamente tali molecole inserendo un agente CTLA-4-Ig (che una proteina di fusione tra: CTLA4, CD86, una porzione Fc di una Ig). Ovviamente anche le donazioni d'organo da vivente compatibile sarebbero ideali ma poco praticabili, per ovvi motivi, per questo che nuovi studi sono diretti verso lo xenotrapianto specialmente da maiale, per via della: compatibilit fisiologica e anatomica dell'abbondante numero di individui (suini) rischio di zoonosi trasmissibile da maiale a uomo? Non realistico, basti pensare ai trapianti di valvole cardiache da maiale in uso da molti anni e altamente efficaci.