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AGENZIA FORMATIVA DANTE ALIGHIERI - REV.

001 - 2017-2018

GUIDA
GUIDA LAVORO
LAVORO
La prima guida completa sul
La guida completa in PDF su
mondo del lavoro.
come iniziare al meglio nel
mondo del lavoro.

Cosa troverai al suo


interno?
Come scrivere un curriculum vitae
chiaro ed efficace
Come affrontare un colloquio di lavoro
con successo
Colloqui di lavoro truffaldini: false
offerte di lavoro. Come smascherarli.
10 consigli per sfruttare LinkedIn al
meglio
Come comportarsi al lavoro
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INDICE DEGLI ARGOMENTI

- Come scrivere un curriculum vitae chiaro ed efficace pag 3

- Come affrontare un colloquio di lavoro con successo pag 9

- Colloqui di lavoro truffaldini: false offerte di lavoro. Come smascherarli pag 13

- 10 consigli per sfruttare LinkedIn al meglio pag 17

- Come comportarsi al lavoro pag 22

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COME SCRIVERE UN CURRICULUM


VITAE CHIARO ED EFFICACE

Oggi spiegheremo come scrivere un curriculum vitae chiaro ed efficace. Certo, vi


sarà capitato decine e decine di volte di scrivere il vostro curriculum. A prima vista
potrebbe sembrare una cosa semplice ma, senza le giuste cautele, si rischia di
trasformare un’opportunità in un disastro.
Probabilmente nessuno ci pensa ma il curriculum, come ogni altra forma di
comunicazione, ha un obiettivo ben preciso: convertire la curiosità del lettore in un
interesse reale per il candidato . Per fare ciò però bisogna costruire il curriculum
secondo una logica ben precisa, rispettando allo stesso tempo alcune regole e linee
guida. Vediamole insieme.
1. Le informazioni
La strategia nasce sempre dalla ricerca di
informazioni , qualunque sia il vostro progetto.
Prendetevi quindi il tempo che vi serve e cercate
di farvi una cultura generale sull’azienda per cui vi
state candidando. Questo lavoro va fatto con
estrema cura e vi servirà principalmente in fase di
colloquio; meglio arrivare preparati.
Visitate il sito internet dell’azienda, scoprite chi
sono i loro partner, i collaboratori e i responsabili.
Informatevi sulla loro organizzazione e sul settore in cui operano. Conoscere a fondo
l’azienda vi aiuterà a personalizzare il vostro profilo sulle loro esigenze .
2. Personalizzate la vostra candidatura
L’errore che commettono in molti è quello di scrivere nel proprio curriculum tutte le
esperienze lavorative fatte nel corso della loro vita, ed è sbagliato. Bisogna mettere
in risalto le proprie qualità professionali , sempre in funzione del ruolo che si andrà
a ricoprire ovviamente. Bisogna dunque fare attenzione a non “andare fuori tema".

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Facciamo un esempio: se mi sto candidando per il ruolo di commerciale, ma in


passato ho svolto anche il lavoro di barman, poco importa all’azienda che abbiamo
lavorato in discoteca come barman nel fine settimana.
Questo piccolo dettaglio, spesso trascurato, in realtà rischia di togliere valore al
nostro curriculum invece di aggiungerlo. L’azienda mira ad arruolare personale
preparato e specializzato nel proprio settore. Cercate quindi di mettere in risalto
solo le capacità attinenti al profilo ricercato . Attenzione a non confondere la
personalizzazione della candidatura con il mentire sulle proprie capacità. Se non
siete la persona giusta per quel ruolo non candidatevi.
Se avete lavorato per una sola azienda e temete che questo possa in qualche modo
penalizzarvi, siate allora minuziosi nel descriverla. Raccontate la vostra esperienza ,
le capacità acquisite e la crescita professionale che avete vissuto insieme ad
eventuali collaboratori e colleghi. Non serve a nulla riempire il curriculum di
esperienze “inutili”. Il curriculum va sempre costruito su misura e deve rispecchiare
la vostra persona.
Quindi bisogna scrivere un curriculum vitae diverso per ogni azienda? Certo che no! Si
deve però scrivere un curriculum per ogni ruolo professionale che si è in grado di
ricoprire.
Se avete fatto per molti anni il barman ma negli ultimi anni avete ricoperto il ruolo di
commerciale, avrete bisogno di un curriculum per le offerte di lavoro di barman e un
curriculum per le offerte di lavoro di commerciale. Sarà la lettera di presentazione ad
essere poi personalizzata per ogni azienda.
Non dimenticate che chi sta dall’altra parte, il selezionatore/titolare di azienda,
riceverà decine di candidature, forse addirittura centinaia, che nel 90% dei casi
finiranno nel cestino perché non in linea con il profilo ricercato . Avete mai notato
cosa c’è scritto nella maggior parte degli annunci di lavoro?
"Non verranno prese in considerazione candidature che non siano in linea con il profilo
ricercato dall’azienda. Astenersi perditempo".

L’azienda sta cercando una persona come voi? Sentite di essere la persona giusta per
ricoprire quel ruolo? Se la risposta è sì allora fatevi trovare , dando la giusta risposta.
L’azienda sta bussando alla vostra porta, ma anche in quella degli altri, non
dimenticatelo.
Un’offerta di lavoro è come una chiamata , e la vostra candidatura corrisponde a

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una risposta. Quindi siate minuziosi nel rispondere, precisi e concentratevi solo sulle
vostre capacità reali, capacità che possano giovare all’azienda.
Se la vostra presentazione sarà ben fatta, sempre che il vostro profilo corrisponda a
quello ricercato dall’azienda, non avrete difficoltà a guadagnarvi un incontro
conoscitivo. Detto questo, non rimane che iniziare a scrivere il nostro curriculum. Ma
da dove iniziare? E come deve essere strutturato il curriculum?
3. La struttura del curriculum
Molti usano il classico modello europeo o un modello precompilato. Un consiglio? Se
volete veramente distinguervi preparate qualcosa di unico e personale . Dovrete
dedicarci 2 o 3 ore per fare una cosa ben fatta, ma sarete ripagati dalla vostra fatica.
Per chi vuole comunque consultare il modello europeo per farsi un’idea, lo si può
scaricare direttamente da qui: link per scaricare modello in PDF.

Per quanto riguarda la lunghezza è consigliato non superare le tre o quattro pagine .
Nessuno mai si metterà a leggere un curriculum di 8-10 pagine. Siate sintetici e
mettete in evidenza le cose più importanti fin da subito. Ricordatevi che il
curriculum dice molto sul vostro modo di operare; si tratta pur sempre di una vostra
creazione.
Usate il grassetto per mettere in risalto termini chiave del testo. Personalizzatelo
con un font di vostro gradimento ma non usate mai il “Times New Roman".

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Scegliete invece un font pulito, chiaro e semplice da leggere. Dividete il testo in


sezioni ed ogni sezione in paragrafi . Lasciate sempre uno spazio bianco tra il titolo
di una sezione e i rispettivi paragrafi. Usate i punti elenco e numerati per facilitare la
lettura e sintetizzare gli argomenti.
Una corretta divisione potrebbe avere questa forma:
Dati personali
Una vostra foto professionale
Nome e Cognome
Data e luogo di nascita
Cittadinanza
Residenza
Domicilio
Patente
Telefono
Cellulare
E-mail
Link dei vostri profili social
Istruzione
Titoli di studio
Titoli professionali
Certificazioni
Premi e concorsi vinti
Corsi di aggiornamento
Corsi di formazione
Competenze
In questa sezione dovete descrivere dettagliatamente tutte le vostre competenze
professionali, le vostre capacità e tutto ciò che riguarda il vostro profilo lavorativo.
Dice al vostro selezionatore cosa sapete fare e come sapete farlo.
Esperienze di lavoro
Inserite tutte le vostre esperienze lavorative ( solo ed esclusivamente attinenti al
profilo ricercato, mi raccomando ). Non importa l’ordine con cui le andrete a
scrivere, l’importante che siano in linea con una logica temporale mantenuta su tutto

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il documento. Se iniziate dal meno recente al più recente, mantenete quest'ordine in


tutto il curriculum, per tutte le sezioni (titoli di studio, certificazioni, ecc)
Da … al… presso Azienda Uno S.r.l.
Ruolo che ricoprivo in azienda:
Di cosa mi occupavo:
Progetti realizzati:
Da … al… presso Azienda Due S.n.c.
Ruolo che ricoprivo in azienda:
Di cosa mi occupavo:
Progetti realizzati:
Da … al… presso Azienda Tre S.p.a.
Ruolo che ricoprivo in azienda:
Di cosa mi occupavo:
Progetti realizzati:
Capacità e attitudini personali
In questa sezione potete scrivere tutte le vostre qualità, abilità e capacità personali.
Dice al vostro selezionatore come sapete affrontare le sfide quotidiane e le
opportunità della vita.
Hobby e Passioni (facoltativa)
In questa sezione potete scrivere tutte le vostre passioni e i vostri hobby.
Concludete il documento con l’inserimento a piè di pagina dell’autorizzazione al
trattamento dei dati personali e la vostra firma.
4. Cose da non fare
Ecco alcune cosa da non fare assolutamente :
1) Mentire sull’esperienze lavorative;
2) Mentire sulle proprie capacità e abilità professionali;
3) Inviare un curriculum senza foto o con foto poco professionali;
4) Inviare un curriculum pieno di errori e senza una logica nella struttura;
5) Utilizzare font diversi nello stesso documento;
6) Utilizzare font elaborati e difficili da leggere;

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7) Utilizzare font di colori differenti


8) Curriculum colorati o con sfondi di fantasia
5. Conclusioni
Ora che sapete come scrivere un curriculum vitae perfetto, non perdete tempo,
mettetevi all’opera e create il vostro miglior curriculum vitae della vostra carriera. In
bocca al lupo!

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COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI


LAVORO CON SUCCESSO

A chi non è mai capitato di trovarsi in difficoltà e non sapere come affrontare un
colloquio di lavoro? Senti di aver perso delle occasioni e non sai dove hai sbagliato?
Tranquillo, è successo a tutti. Hai solo bisogno di qualche dritta.
La maggior parte delle persone affronta il primo colloquio di lavoro in azienda senza
essere preparati, ed è proprio l’assenza di esperienza e l’insicurezza a condizionare il
nostro comportamento, che nel 99% dei casi determina il grado del nostro successo.
La verità è che nessuno ci insegna come
affrontare questa importante tappa del mondo
del lavoro; l’unico modo che si ha per imparare è
provare di persona e cercare di migliorare dai
propri errori, gravi o grossolani che siano.
Oggi vogliamo svelarti qualche piccolo
accorgimento da tenere presente in fase di
colloquio, perché in fondo di questo si tratta, prestare attenzione ai particolari .
Scoprirai come affrontare un colloquio di lavoro al meglio delle tue capacità e senza
difficoltà.
1. L’azienda
La prima tappa del nostro colloquio inizia da qui: la ricerca di informazioni
sull’azienda . Se vuoi affrontare al meglio un colloquio devi quantomeno conoscere
qualcosa di chi ti sta proponendo un posto di lavoro.
Fai delle ricerche su internet, visita il sito web e i canali social.  Cerca di capire cosa fa
l’azienda e come si propone sul mercato (parleremo più approfonditamente delle
truffe ai colloqui nel prossimo articolo), resterai sorpreso da quante informazioni
puoi trovare; internet è una vera e propria miniera di dati.
Ottenere quante più informazioni possibili sull’azienda è un vantaggio e ti darà tanti

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spunti nella conversazione che affronterai. Il tuo interessamento, le domande


intelligenti sull’azienda e un minimo di preparazione sul settore – magari sarai
proprio tu ad aprire l’argomento – dimostrerà al tuo interlocutore che sei una
persona sveglia e attenta , che si documenta e non lascia nulla al caso; qualità
invidiabili in un ambiente di lavoro.
2. La puntualità
La puntualità è un fattore spesso trascurato ma dice molto di noi . Una persona
puntuale è una persona quasi sempre precisa e meticolosa, una persona su cui si può
fare affidamento, proprio perché rispetta i propri impegni con puntualità. Essere
puntuali a un colloquio è indispensabile e condizionerà tutto quello che viene dopo.
Quindi arrivate puntuali, che nel gergo lavorativo vuol dire in anticipo di almeno 10
minuti.

3. L’abbigliamento
Conosci il detto “l’abito non fa il monaco” vero? Anche qui vale la stessa regola.
L’abbigliamento è importante sicuramente, ma non è tutto. Il nostro aspetto dice
molto della persona che siamo . In tante occasioni rappresenta il nostro biglietto da
visita, quindi presentati in modo impeccabile. Il consiglio che ti diamo è di mantenere
innanzitutto un aspetto pulito e ordinato, non necessariamente elegante. L’eleganza
si cela dietro il modo di porsi e non nell’aspetto, quindi pensa a curare di più il modo
in cui ti presenti, parli e ti comporti.
Ma rispondiamo alla domanda, visto che dovrai pur andar vestito a un colloquio. Cosa
mettere? La giacca è sempre un must, ma tutto dipende dal tipo di ruolo che andrai a
ricoprire. Se ti proponi per una posizione da impiegato/a, camicia e giacca sono
sempre consigliati.

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Se invece la posizione da ricoprire prevede un impiego da operaio o manovale, un


abbigliamento casual andrà più che bene, purché ordinato e pulito.
4. L’atteggiamento
Forse l’aspetto più importante di tutti e quello su cui ci soffermeremo di più. Non
dimenticare che il tuo potenziale datore di lavoro valuterà prima di tutto il tipo di
persona che sei, solo successivamente valuterà le tue capacità professionali. Non
esiste imprenditore al mondo che si “metterebbe in casa” una persona sgradevole,
disonesta o peggio ancora dannosa per la sua attività. Quindi come comportarsi?
Il primo ingrediente principale è senza ombra di dubbio la sicurezza in Sé stessi .
Una persona sicura trasmette sicurezza a chi lo ascolta. Se in alcuni momenti ti
dovessi sentire insicuro sulla materia di confronto, non nasconderti; sii onesto e
ammetti la tua ignoranza. Meglio essere consapevoli ammettendo i propri limiti (ma
certi che si può sempre imparare), che fingersi eruditi e non vedere la propria
ignoranza.
Se hai invece assoluta certezza delle tue competenze e conoscenze, allora mantieniti
con fermezza su quello che dici e proponi, anche a costo di contraddire il tuo
interlocutore. Se sei veramente competente, la tua sicurezza arriverà dritta a chi ti
ascolta. Trasparirà subito che sei una persona preparata e sarai apprezzato per
questo.
Guarda sempre negli occhi il tuo interlocutore ; non hai niente da temere. A nessuno
piace una persona che abbassa lo sguardo o che distoglie la sua attenzione mentre si
sta affrontando una conversazione.
Sii consapevole delle tue capacità e fai emergere le tue qualità . Quando conosci
bene il tuo lavoro e sei consapevole delle tue qualità, sia professionali che personali,
sarà più facile per te essere sicuro. Quindi se vuoi avere la certezza di essere un
“ottimo candidato”, diventa prima un lavoratore migliore e conosci meglio te stesso.
5. Qualche piccola perla di saggezza:

Sii umile;
Non vantarti mai dei lavori o dei progetti che hai realizzato, anche se hai tutte le
carte in regola per farlo. Oggi i datori di lavoro fanno molte più ricerche sui
candidati di quello che credi. Se sei veramente una persona valida lo scopriranno
presto (non dimenticare che se ti hanno convocato c’è un motivo);

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Non cercare di sembrare più bravo di quello che sei realmente, e se lo fai, sii
consapevole che devi raggiungere i risultati che prometti;
Fai solo domande costruttive sull’azienda e sul profilo ricercato;
Non parlare mai di compenso o di stipendio;
Mantieni un atteggiamento professionale ma allo stesso tempo, non avere paura di
aprirti e rompere il muro della formalità, sempre se ti danno occasione di farlo;
Non parlare mai male di ex colleghi o aziende in cui hai lavorato, parla invece di
cosa ti ha fatto crescere e delle esperienze positive che hai vissuto;
Sii sempre onesto;
Mantieniti sempre carico e di buon umore quando ti presenti in azienda, e non
dimenticare di iniziare con una bella stretta di mano e un sorriso;
Non dimenticare di portare con te una copia firmata del tuo curriculum vitae;
Spegni il tuo telefono o mettilo in modalità vibrazione per non farti disturbare.
Penserai “E se dovessero chiamarmi per un colloquio?”. Forse dimentichi che sei
già ad un colloquio, e per quel che ne sai potrebbe anche essere l’ultimo ;-)

6. Conclusioni
Abbiamo visto come prestare attenzione ai particolari può davvero fare la
differenza . Come avrai notato, il segreto per affrontare con successo un colloquio di
lavoro – e questo vale nel lavoro come nella vita – sta nel conoscere bene Sé stessi , i
propri valori, ed essere perfettamente consapevoli delle proprie capacità e,
fondamentalmente, nel saper trasmettere a chi ci ascolta tutto questo . Ora che sai
come affrontare un colloquio di lavoro con successo, armati di determinazione e
buona fortuna!

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COLLOQUI DI LAVORO TRUFFALDINI:


FALSE OFFERTE DI LAVORO

Oggi parleremo dei tanto sgraditi colloqui di lavoro truffaldini o false offerte di
lavoro . Se avete avuto la sfortuna di vivere questa esperienza in prima persona,
saprete già a cosa mi riferisco.  Per chi invece non fosse a conoscenza, nel mondo del
web sono conosciuti anche con il nome di colloqui di lavoro assurdi, false proposte
di lavoro, annunci di lavoro truffa, ecc . In rete potete trovare una vera e propria
enciclopedia sull’argomento.

Se avete voglia e tempo di documentarvi, e ve lo consiglio vivamente, sarete ripagati


con un grande risparmio di tempo e denaro, più una buona dose di serenità. Ma
adesso torniamo a noi. Cosa sono i colloqui di lavoro truffaldini e come si possono
evitare?
Le false offerte di lavoro sono in realtà, come la stessa parola ci suggerisce, delle
offerte di lavoro ingannevoli; promettono qualcosa ma in realtà offrono tutt’altro .
Nella maggior parte dei casi si tratta di lavoro porta a porta non regolamentato o in
nero, che viene spacciato per lavoro in ufficio o di responsabilità. Ma come funziona?

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L’annuncio descrive un’offerta di lavoro normalissima del tipo: "Azienda del settore
XXX in espansione, per ampliamento organico, ricerca due figure professionali da
inserire a tempo pieno, scopo assunzione, come responsabili informatici […] Per
candidarsi inviare una email al seguente indirizzo […] Solo realmente interessati e in
possesso dei requisiti" .

In realtà quando poi ci si presenta per il colloquio le cose sono ben diverse. Ad
accogliervi ci sarà un ambiente inadeguato, poco curato, sporco, musica a tutto
volume per gli uffici e personale giovanissimo ; alcuni presunti
“direttori/responsabili” non superano i 20 anni. In fase di colloquio non viene svelato
alcun dettaglio sul lavoro da svolgere, sul profilo, sulle mansioni e neanche sul luogo
di lavoro. Si limiteranno a dirvi: “Si presenti domani alle 09.00 per iniziare la prova in
affiancamento al nostro responsabile. Se risulterà idoneo ci sarà un periodo di prova
di una settimana, al termine della quale ci sarà l’assunzione definitiva”
Smascherarli al primo incontro, anche per chi non si è mai imbattuto in questa
esperienza, non è difficile; il vero problema è che quando ormai li avrete smascherati
è già troppo tardi. Vi ritrovate dentro un ufficio, magari avete fatto 40 km e avete
posticipato altri appuntamenti; questo è il danno maggiore. Alcuni, purtroppo, non
riescono a scoprire l’inganno e vanno fino in fondo; il risultato? Si finisce per lavorare
gratis, non in regola, anche per una settimana, con persone che promettono
un’assunzione che non arriverà mai .
Con un po’ di attenzione però e con qualche piccolo suggerimento, li si può
smascherare in fretta ed evitare perdite di tempo e di denaro.
1. A cosa stare attenti quindi?
1) Quando ricevete una telefonata per conferma di un colloquio informatevi
scrupolosamente sull’azienda . Fate ricerche su internet e cercate di capire se si
tratta di un’azienda seria. Hanno una struttura che si può visitare? Hanno altre sedi in
Italia? Cercate di capire se potete fare affidamento sull’azienda.
2) Se arrivate all’appuntamento e l’edificio vi appare fatiscente, sporco, con insegna
poco visibile o assente ( alcuni non hanno neanche l’etichetta sul campanello ) e
poco curato, probabilmente non sono persone serie;
3) State attenti ai dettagli e non dimenticate che l’ambiente in cui verrete accolti
rappresenta l’idea che quelle persone hanno di “azienda”. Se sono persone poco
affidabili e senza esperienza imprenditoriale lo scoprirete presto;

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4) Prestate molta attenzione a chi vi fa il colloquio. Guardate il suo modo di fare, il


modo di porsi, di presentarsi. Vi sembra una persona incompetente? Vi sembra troppo
giovane per il ruolo che ricopre? Vi fa delle proposte imbarazzanti o completamente
incoerenti con la figura ricercata? Rimane vago sulle mansioni e sul lavoro da
svolgere? Se anche a una di queste domande la risposta è affermativa prestate molta
attenzione, perché è probabile che si tratti di un lavoro truffa;
5) Verificate, tramite la partita Iva o la ragione sociale , che i dati dell’azienda siano
innanzitutto veritieri e coerenti con quelli pubblicati su internet, direttamente sul
sito ufficiale delle Agenzia delle Entrate o nel sito del Registro delle Imprese.
2. Elementi in comune delle aziende che propongono colloqui di lavoro
truffaldini:
1) Nessun sito internet o dati dell’azienda sul web (alcuni hanno un sito però);
2) Ragione sociale con nomi sospetti o improponibili;
3) Inizio attività aziendale inferiore ai 6 mesi (leggi il punto 5 nell'elenco precedente
per scoprire i dati sull’azienda). Spesso si tratta di soggetti che aprono e chiudono più
S.r.l. nell’arco di un anno. La stabilità temporale è già una mezza garanzia .
4) Ufficio palesemente improvvisato , poco curato e sporco (spesso sono
appartamenti mezzi vuoti arredati malamente);
5) Immancabile, musica ad alto volume per tutto l’ufficio;
6) Personale molto giovane , spesso anche sotto i 20 anni;
7) Persona addetta alla selezione molto giovane, sotto i 23 anni, senza referenze e con
poca cultura;
8) Proposta di lavoro vaga , senza dettagli sulla mansione e il profilo, o addirittura
non coerente con l’offerta per cui vi siete candidati;
Un’azienda seria vi proporrà come minimo un periodo di prova, detto anche patto di
prova, non inferiore ai 2/3 mesi e per legge deve rispettare determinate condizioni:
- Avere forma scritta;
- Deve indicare una data di inizio e una di fine e non può superare la durata di 6 mesi;
- Essere antecedente all’assunzione, pena nullità del patto;

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- Deve indicare le mansioni e il ruolo del lavoratore;


Tutti gli elementi in comune e i consigli appena dati vogliono solo essere delle
linee guida , degli spunti o delle dritte a cui prestare attenzione. Nessuno condanna le
aziende dove si ascolta musica o dove la maggior parte del personale è giovane.
Voglio solo dire che spesso, gli indizi per smascherare l’inesperienza e le aziende
poco serie, si celano dietro piccoli particolari , particolari che un vero
professionista o titolare di azienda non trascurerebbe.
3. Conclusioni
Ovviamente questo articolo non vuole denigrare o giudicare nessuno, tantomeno il
lavoro porta a porta regolamentato ed eseguito secondo i termini di legge. I dettagli e
i consigli forniti sono indicativi e ogni caso deve essere valutato singolarmente.
Voglio concludere con una raccomandazione. Se avete un dubbio sull’azienda in fase
di colloquio o di presentazione, quasi sempre quel dubbio nasce da un dato di fatto,
più o meno evidente, che vi ha spinto a essere diffidenti. Siate più attenti , osservate
di più e valutate ogni elemento a vostra disposizione.

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COME COMPORTARSI A LAVORO PER


OTTENERE IL MEGLIO

Oggi vi daremo dei piccoli suggerimenti su come comportarsi a lavoro e in azienda .


Visto che non faremo alcun riferimento a mansioni o ruoli in particolare, prendete
questi consigli come delle indicazioni generali , indicazioni che andrebbero seguite,
per buon senso, a prescindere dal ruolo che si ricopre in azienda o del settore in cui si
opera.

1. Cercate di essere sempre puntali


La puntualità è spesso un fattore dato per scontato e rimane una delle cose più
importanti quando si vuole mantenere un buon rapporto di lavoro. Sicuramente,
come abbiamo già detto nel secondo articolo, è uno dei fattori più importanti anche
in fase di colloquio.
Arrivare puntuali nel luogo di lavoro è segno di rispetto verso l’azienda e,
principalmente, verso gli altri colleghi.

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Certo, a tutti noi è capitato di imbatterci, almeno una volta nella vita, nell’imprevisto
che ci fa arrivare con un paio di minuti di ritardo, l’importante è che l’imprevisto non
diventi una regola .
Se dovesse comunque capitarvi di arrivare in ritardo, scusatevi prima di tutto e, per
rimediare, potete trattenervi qualche minuto in più dopo la fine del turno. Questo
farà capire al vostro responsabile che avete la buona volontà di fare sempre il vostro
dovere, con rispetto, e che ci tenete all’azienda.
2. I minuti che fanno la differenza
Non “scappate” dal posto di lavoro allo scoccare esatto della fine del turno .
Chiudere la propria postazione di lavoro con calma e senza la fretta di andare via è
indice di dedizione verso il proprio lavoro.
Non temete di uscire dall’azienda cinque minuti dopo la fine del turno. Forse così
facendo avrete regalato qualche minuto della vostra giornata all’azienda, ma avrete
anche dimostrato che siete un dipendente onesto e volenteroso. Qualità rare nel
mondo del lavoro.
3. Problema? No problem
Quando si presenta un piccolo inconveniente non disperatevi mettendo in allarme
tutti; cercate invece di risolvere da soli il problema , per quel che potete e se ne
avete le capacità. Oggi Google offre una risposta ad ogni domanda e, spesso, la
soluzione al 90% dei problemi si trova in 2 minuti, basta ragionare.
Non dovete mai essere un peso per gli altri , correndo dal tecnico o dal responsabile
di turno per lamentarvi al minimo ostacolo, anzi, se ne avete le capacità e la
possibilità, dovete fare in modo di essere un punto di riferimento per gli altri. Inoltre,
trovare la soluzione da soli aiuta a imparare più in fretta e ci aiuta a sviluppare
una attitudine naturale al problem solving.
Nessuno nasce con la capacità di risolvere i problemi altrui; si tratta di sviluppare da
sé l’arte dell’arrangiarsi, come si dice in gergo, che ci mette nelle condizioni di
apprendere, sperimentare e trovare sempre una soluzione ad ogni inconveniente.
Sfruttate eventuali punti deboli dell’azienda per proporre delle soluzioni innovative e
rivoluzionarie. Se ci sono dei problemi nel vostro reparto, o notate altri problemi in
azienda che potrebbero essere risolti, non fate finta di niente, fatevi avanti invece e
proponete delle soluzioni. Qualsiasi titolare o responsabile sarà felice di ascoltare la

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vostra opinione, specialmente se la vostra idea porterà un risparmio o una miglioria


in azienda. Fingere che il problema non ci sia non lo risolve, anzi, se trascurato quel
problema diventerà sempre più radicato e difficile da estirpare, specialmente se
radicato nelle abitudini quotidiane dei dipendenti. Se non avete la voglia di
collaborare nella risoluzione dei problemi, abbiate almeno il buon senso di non
lamentarvi.
Cercate di essere propositivi, creativi e innovatori . Tutte le aziende, che si tratti di
grandi aziende, o piccole botteghe artigiane, hanno tutte la necessità di migliorare,
crescere e restare al passo coi tempi. Insolite idee e piccoli consigli possono
letteralmente cambiare le sorti di un’azienda, anche in breve tempo, e portare
risultati positivi inaspettati.
4. Il rapporto con i colleghi
Cercate di mantenere un buon rapporto con tutti i vostri colleghi ; evitate di creare
questioni e controversie che, nella maggior parte dei casi, nascono e si sviluppano da
incomprensioni. Siate disponibili ad ascoltare anche il parere degli altri. Ricordatevi
che quello che per voi è giusto per altri può essere sbagliato. Solo l’insieme di tutti i
punti di vista possono dare, oggettivamente, una visione opinabile da tutti.
Quando avete una giornata storta evitate di scaricare la vostra tensione e le vostre
frustrazioni sui colleghi. Un piccolo consiglio : se siete turbati, concentratevi
intensamente sul lavoro. La concentrazione intensa vi aiuterà, da un lato a produrre
meglio e dall’altro a mantenervi mentalmente meno appesantiti. Produrrete anche
meglio. Ovviamente non fate l’errore di portarvi le questioni nate a lavoro a casa.
Risolvete le vostre questioni di lavoro, sempre! Non c’è cosa più brutta, per un
dipendente, di andare ogni giorno a lavoro con la consapevolezza che lo attende una
giornata terribile in compagnia del collega o del suo superiore. L’ambiente di lavoro,
lo vogliate o no, è come una seconda casa , quindi sforzatevi di mantenervi sereni se
non volete passare brutte giornate.
Proponetevi sempre per dare una mano agli altri. Se avete l’occasione di aiutare un
collega, non esitate. La collaborazione in azienda è fondamentale ; vi aiuterà a
stringere dei buoni rapporti.
5. Il rispetto
Evitate assolutamente di assentarvi dalla vostra postazione per motivi non attinenti
al lavoro, come la pausa sigaretta o la pausa chiacchiere/gossip con il collega.

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Rispettate l’ambiente di lavoro. Tutto quello che usate e con cui venite in contatto a
lavoro sono beni dell’azienda e come tali andrebbero tenuti con cura e utilizzati con
rispetto.
Quando qualcuno – un collega o un superiore – vi da delle indicazioni o dei
suggerimenti, o vi state semplicemente confrontando, abbiate almeno l’accortezza di
ascoltarlo prima di replicare, forse, a volte, l’opinione degli altri non è così male .
Se commettete degli errori non nascondete mai il fatto al vostro superiore o ai
colleghi che possono essere coinvolti; siate sempre onesti. Ricordatevi che è dagli
errori che si imparano le lezioni più importanti. Sbagliare inoltre è indice del fatto che
vi date da fare e che state investendo del tempo nel lavoro che fate; solo chi non fa
niente non sbaglia . Se non siete in grado di svolgere una mansione, o non ne avete la
padronanza assoluta, non abbiate paura di ammettere i vostri limiti. Meglio chiedere
l’aiuto di qualcuno più capace e con esperienza, che magari è anche ben disposto a
insegnarvi.
Rispettate sempre il lavoro degli altri . Anche se in azienda c’è chi, apparentemente,
ricopre un ruolo più importante, non dimenticate che i risultati nascono dalla
collaborazione di tutti, e che i ruoli in un’azienda sono come una catena. Ci può
essere l’anello più forte, quello più difficile da sostituire, ma anche l’anello più
piccolo e debole tiene unita la catena.
6. L’umiltà
Siate umili. Nel mondo del lavoro, come nella vita di tutti i giorni, c’è sempre da
imparare , anche da chi ha meno esperienza. Anche quando pensate di essere
diventati esperti nel vostro settore, avrete sempre l’opportunità di apprendere cose
nuove, e perché no? Avrete anche occasione di sbagliare ancora! Quello che sai fare
bene oggi e ti rende un esperto, potrebbe non essere abbastanza domani. Quindi
siate aperti e flessibili nel vostro lavoro.
Non smettete mai di studiare e formarvi . Le capacità e le qualità che fanno di voi un
professionista capace, dipendono fortemente dal vostro bagaglio professionale e
culturale, acquisito principalmente con l’esperienza sul campo, ma anche con la
continua formazione di settore; non studiate per avere solo un pezzo di carta o un
titolo, fatelo per voi stessi. Se volete essere un lavoratore migliore, fate in modo di
diventare prima una persona migliore.
Se la vostra posizione in azienda contribuisce in maniera significativa alla crescita
dell’azienda, non vantatevi mai e non fatelo mai pesare, anche se avete tutti i

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requisiti per poterlo fare; pensate a lavorare sodo e a dimostrare che ci tenete
all’azienda. Un bravo titolare sa come tenersi stretti i sui collaboratori più capaci.
7. Conclusioni
Questi consigli vogliono essere solo delle indicazioni generali, che potranno aiutarvi o
meno a mantenere un sano e duraturo rapporto di lavoro. Ognuno rimane libero di
comportarsi come meglio crede.

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10 CONSIGLI PER SFRUTTARE


LINKEDIN AL MEGLIO

LinkedIn è il più diffuso social network professionale . Nel 2015 contava circa 400
milioni di iscritti e il dato da allora è in crescita. Attualmente, il numero di utenti di
LinkedIn, cresce con un ritmo di circa 1 milione a settimana.
In poco tempo LinkedIn è diventato un punto di riferimento per coloro che cercano
lavoro sul web e, ad oggi, rappresenta uno dei principali, e più affidabili, canali di
reclutamento delle imprese di grandi dimensioni: è crescente il numero di
selezionatori che scelgono il social network dedicato al mondo del lavoro come
Recruiting Channel.

Gli HR Recruiters oggi effettuano uno screening di tutti i profili social ed esaminano la
Web Reputation del candidato prescelto: un profilo LinkedIn aggiornato
rappresenta quindi un ottimo strumento di Personal Branding ed è quindi un
mezzo per dare slancio alla propria carriera professionale. Di seguito elenchiamo i 10
consigli per sfruttare LinkedIn al meglio, ed avere così più chance di successo nel
mercato del lavoro.

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Ecco le strategie per un efficace utilizzo di questo social network:


1. Se non lo hai ancora fatto, attiva il tuo account LinkedIn
Abbi cura di compilare ogni aspetto e sezione del tuo profilo. Scegli le keywords
giuste e più in linea con la tua figura professionale e cura la tua immagine digitale.
Ovviamente, non dimenticare che questo social ha uno scopo prettamente
professionale, quindi scegli con cura la tua immagine da pubblicare.
2. Presta attenzione al titolo professionale
Quando inserisci il tuo titolo professionale tieni sempre conto delle tue capacità.
Scegli quindi un titolo professionale che sintetizzi realmente le tue competenze e che
definisca la tua identità professionale.
3. Scrivi una presentazione
Redigi una bella presentazione da pubblicare nell’ Area Riepilogo. Fai una breve
sintesi delle tue competenze ed esperienze, concentrandoti su quello che ritieni
importante per la tua figura professionale, ma non essere banale; sii creativo,
coinciso e sintetico. Solitamente la descrizione dell’Area Riepilogo è la prima sezione
ad essere letta, quindi rappresenta il tuo “bigliettino da visita”.
4. Aggiorna costantemente il tuo stato
Aggiorna con costanza lo stato del tuo profilo LinkedIn per aumentare la tua visibilità.
Puoi pubblicare articoli inerenti il tuo lavoro e il tuo settore, o condividere news e
articoli di influencer. La pubblicazione di contenuti utili, di qualità e di rilievo, ti
aiuterà ad acquisire una discreta popolarità tra i tuoi collegamenti.
5. Crea la tua rete
Incrementa il tuo network di contatti e sviluppa la tua rete di relazioni professionali
cercando colleghi e professionisti del tuo settore. Per aggiungere contatti puoi
utilizzare il motore di ricerca o importare i dati dalla rubrica della tua posta
elettronica. Accrescere la propria rete di collegamenti significa aver più visibilità.
Inoltre, se hai avuto modo di collaborare con altri professionisti, questi potranno
confermare le tue competenze.
6. Sii attivo

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Partecipa alle discussioni e sii attivo nei gruppi per sviluppare le tue competenze
professionali e costruire un network di successo.
7. Aggiorna l’URL del tuo profilo
Personalizza l’URL del tuo profilo LinkedIn, sostituendo la successione di lettere e
numeri che ti sono stati assegnati alla creazione dell’account con il tuo nome e
cognome.
8. Sfrutta tutte le funzionalità
Conferma le competenze dei tuoi contatti e consolida la loro credibilità attraverso la
funzione Endorsement per mantenere attivi i canali di comunicazione. Vedrai che
ricambieranno.
9. Sii coerente
Come ogni profilo che si rispetti, abbi cura di inserire tra le tue esperienze di lavoro
solo quelle realmente inerenti il tuo profilo professionale. Un profilo LinkedIn
coerente e il linea con il tuo profilo professionale sarà visto come sinonimo di
affidabilità e serietà. Per approfondire l’argomento o prendere spunti  puoi leggere il
primo articolo di questa guida, sulla redazione ottimale di un curriculum.
10. Precisione prima di tutto
Sii preciso e meticoloso nel curare ogni aspetto del tuo profilo. Controlla ogni sezione
e non commettere errori di ortografia e di battitura. La precisione e la cura per i
dettagli è una caratteristica molto apprezzata, specialmente in ambiente di lavoro.
Questi piccoli suggerimenti ti aiuteranno a rendere il tuo profilo completo e più
“appetibile” agli occhi di un potenziale datore di lavoro. Che dire di più? Buon lavoro
e buona fortuna!

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