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001 - 2017-2018
GUIDA
GUIDA LAVORO
LAVORO
La prima guida completa sul
La guida completa in PDF su
mondo del lavoro.
come iniziare al meglio nel
mondo del lavoro.
L’azienda sta cercando una persona come voi? Sentite di essere la persona giusta per
ricoprire quel ruolo? Se la risposta è sì allora fatevi trovare , dando la giusta risposta.
L’azienda sta bussando alla vostra porta, ma anche in quella degli altri, non
dimenticatelo.
Un’offerta di lavoro è come una chiamata , e la vostra candidatura corrisponde a
una risposta. Quindi siate minuziosi nel rispondere, precisi e concentratevi solo sulle
vostre capacità reali, capacità che possano giovare all’azienda.
Se la vostra presentazione sarà ben fatta, sempre che il vostro profilo corrisponda a
quello ricercato dall’azienda, non avrete difficoltà a guadagnarvi un incontro
conoscitivo. Detto questo, non rimane che iniziare a scrivere il nostro curriculum. Ma
da dove iniziare? E come deve essere strutturato il curriculum?
3. La struttura del curriculum
Molti usano il classico modello europeo o un modello precompilato. Un consiglio? Se
volete veramente distinguervi preparate qualcosa di unico e personale . Dovrete
dedicarci 2 o 3 ore per fare una cosa ben fatta, ma sarete ripagati dalla vostra fatica.
Per chi vuole comunque consultare il modello europeo per farsi un’idea, lo si può
scaricare direttamente da qui: link per scaricare modello in PDF.
Per quanto riguarda la lunghezza è consigliato non superare le tre o quattro pagine .
Nessuno mai si metterà a leggere un curriculum di 8-10 pagine. Siate sintetici e
mettete in evidenza le cose più importanti fin da subito. Ricordatevi che il
curriculum dice molto sul vostro modo di operare; si tratta pur sempre di una vostra
creazione.
Usate il grassetto per mettere in risalto termini chiave del testo. Personalizzatelo
con un font di vostro gradimento ma non usate mai il “Times New Roman".
A chi non è mai capitato di trovarsi in difficoltà e non sapere come affrontare un
colloquio di lavoro? Senti di aver perso delle occasioni e non sai dove hai sbagliato?
Tranquillo, è successo a tutti. Hai solo bisogno di qualche dritta.
La maggior parte delle persone affronta il primo colloquio di lavoro in azienda senza
essere preparati, ed è proprio l’assenza di esperienza e l’insicurezza a condizionare il
nostro comportamento, che nel 99% dei casi determina il grado del nostro successo.
La verità è che nessuno ci insegna come
affrontare questa importante tappa del mondo
del lavoro; l’unico modo che si ha per imparare è
provare di persona e cercare di migliorare dai
propri errori, gravi o grossolani che siano.
Oggi vogliamo svelarti qualche piccolo
accorgimento da tenere presente in fase di
colloquio, perché in fondo di questo si tratta, prestare attenzione ai particolari .
Scoprirai come affrontare un colloquio di lavoro al meglio delle tue capacità e senza
difficoltà.
1. L’azienda
La prima tappa del nostro colloquio inizia da qui: la ricerca di informazioni
sull’azienda . Se vuoi affrontare al meglio un colloquio devi quantomeno conoscere
qualcosa di chi ti sta proponendo un posto di lavoro.
Fai delle ricerche su internet, visita il sito web e i canali social. Cerca di capire cosa fa
l’azienda e come si propone sul mercato (parleremo più approfonditamente delle
truffe ai colloqui nel prossimo articolo), resterai sorpreso da quante informazioni
puoi trovare; internet è una vera e propria miniera di dati.
Ottenere quante più informazioni possibili sull’azienda è un vantaggio e ti darà tanti
3. L’abbigliamento
Conosci il detto “l’abito non fa il monaco” vero? Anche qui vale la stessa regola.
L’abbigliamento è importante sicuramente, ma non è tutto. Il nostro aspetto dice
molto della persona che siamo . In tante occasioni rappresenta il nostro biglietto da
visita, quindi presentati in modo impeccabile. Il consiglio che ti diamo è di mantenere
innanzitutto un aspetto pulito e ordinato, non necessariamente elegante. L’eleganza
si cela dietro il modo di porsi e non nell’aspetto, quindi pensa a curare di più il modo
in cui ti presenti, parli e ti comporti.
Ma rispondiamo alla domanda, visto che dovrai pur andar vestito a un colloquio. Cosa
mettere? La giacca è sempre un must, ma tutto dipende dal tipo di ruolo che andrai a
ricoprire. Se ti proponi per una posizione da impiegato/a, camicia e giacca sono
sempre consigliati.
Sii umile;
Non vantarti mai dei lavori o dei progetti che hai realizzato, anche se hai tutte le
carte in regola per farlo. Oggi i datori di lavoro fanno molte più ricerche sui
candidati di quello che credi. Se sei veramente una persona valida lo scopriranno
presto (non dimenticare che se ti hanno convocato c’è un motivo);
Non cercare di sembrare più bravo di quello che sei realmente, e se lo fai, sii
consapevole che devi raggiungere i risultati che prometti;
Fai solo domande costruttive sull’azienda e sul profilo ricercato;
Non parlare mai di compenso o di stipendio;
Mantieni un atteggiamento professionale ma allo stesso tempo, non avere paura di
aprirti e rompere il muro della formalità, sempre se ti danno occasione di farlo;
Non parlare mai male di ex colleghi o aziende in cui hai lavorato, parla invece di
cosa ti ha fatto crescere e delle esperienze positive che hai vissuto;
Sii sempre onesto;
Mantieniti sempre carico e di buon umore quando ti presenti in azienda, e non
dimenticare di iniziare con una bella stretta di mano e un sorriso;
Non dimenticare di portare con te una copia firmata del tuo curriculum vitae;
Spegni il tuo telefono o mettilo in modalità vibrazione per non farti disturbare.
Penserai “E se dovessero chiamarmi per un colloquio?”. Forse dimentichi che sei
già ad un colloquio, e per quel che ne sai potrebbe anche essere l’ultimo ;-)
6. Conclusioni
Abbiamo visto come prestare attenzione ai particolari può davvero fare la
differenza . Come avrai notato, il segreto per affrontare con successo un colloquio di
lavoro – e questo vale nel lavoro come nella vita – sta nel conoscere bene Sé stessi , i
propri valori, ed essere perfettamente consapevoli delle proprie capacità e,
fondamentalmente, nel saper trasmettere a chi ci ascolta tutto questo . Ora che sai
come affrontare un colloquio di lavoro con successo, armati di determinazione e
buona fortuna!
Oggi parleremo dei tanto sgraditi colloqui di lavoro truffaldini o false offerte di
lavoro . Se avete avuto la sfortuna di vivere questa esperienza in prima persona,
saprete già a cosa mi riferisco. Per chi invece non fosse a conoscenza, nel mondo del
web sono conosciuti anche con il nome di colloqui di lavoro assurdi, false proposte
di lavoro, annunci di lavoro truffa, ecc . In rete potete trovare una vera e propria
enciclopedia sull’argomento.
L’annuncio descrive un’offerta di lavoro normalissima del tipo: "Azienda del settore
XXX in espansione, per ampliamento organico, ricerca due figure professionali da
inserire a tempo pieno, scopo assunzione, come responsabili informatici […] Per
candidarsi inviare una email al seguente indirizzo […] Solo realmente interessati e in
possesso dei requisiti" .
In realtà quando poi ci si presenta per il colloquio le cose sono ben diverse. Ad
accogliervi ci sarà un ambiente inadeguato, poco curato, sporco, musica a tutto
volume per gli uffici e personale giovanissimo ; alcuni presunti
“direttori/responsabili” non superano i 20 anni. In fase di colloquio non viene svelato
alcun dettaglio sul lavoro da svolgere, sul profilo, sulle mansioni e neanche sul luogo
di lavoro. Si limiteranno a dirvi: “Si presenti domani alle 09.00 per iniziare la prova in
affiancamento al nostro responsabile. Se risulterà idoneo ci sarà un periodo di prova
di una settimana, al termine della quale ci sarà l’assunzione definitiva”
Smascherarli al primo incontro, anche per chi non si è mai imbattuto in questa
esperienza, non è difficile; il vero problema è che quando ormai li avrete smascherati
è già troppo tardi. Vi ritrovate dentro un ufficio, magari avete fatto 40 km e avete
posticipato altri appuntamenti; questo è il danno maggiore. Alcuni, purtroppo, non
riescono a scoprire l’inganno e vanno fino in fondo; il risultato? Si finisce per lavorare
gratis, non in regola, anche per una settimana, con persone che promettono
un’assunzione che non arriverà mai .
Con un po’ di attenzione però e con qualche piccolo suggerimento, li si può
smascherare in fretta ed evitare perdite di tempo e di denaro.
1. A cosa stare attenti quindi?
1) Quando ricevete una telefonata per conferma di un colloquio informatevi
scrupolosamente sull’azienda . Fate ricerche su internet e cercate di capire se si
tratta di un’azienda seria. Hanno una struttura che si può visitare? Hanno altre sedi in
Italia? Cercate di capire se potete fare affidamento sull’azienda.
2) Se arrivate all’appuntamento e l’edificio vi appare fatiscente, sporco, con insegna
poco visibile o assente ( alcuni non hanno neanche l’etichetta sul campanello ) e
poco curato, probabilmente non sono persone serie;
3) State attenti ai dettagli e non dimenticate che l’ambiente in cui verrete accolti
rappresenta l’idea che quelle persone hanno di “azienda”. Se sono persone poco
affidabili e senza esperienza imprenditoriale lo scoprirete presto;
Certo, a tutti noi è capitato di imbatterci, almeno una volta nella vita, nell’imprevisto
che ci fa arrivare con un paio di minuti di ritardo, l’importante è che l’imprevisto non
diventi una regola .
Se dovesse comunque capitarvi di arrivare in ritardo, scusatevi prima di tutto e, per
rimediare, potete trattenervi qualche minuto in più dopo la fine del turno. Questo
farà capire al vostro responsabile che avete la buona volontà di fare sempre il vostro
dovere, con rispetto, e che ci tenete all’azienda.
2. I minuti che fanno la differenza
Non “scappate” dal posto di lavoro allo scoccare esatto della fine del turno .
Chiudere la propria postazione di lavoro con calma e senza la fretta di andare via è
indice di dedizione verso il proprio lavoro.
Non temete di uscire dall’azienda cinque minuti dopo la fine del turno. Forse così
facendo avrete regalato qualche minuto della vostra giornata all’azienda, ma avrete
anche dimostrato che siete un dipendente onesto e volenteroso. Qualità rare nel
mondo del lavoro.
3. Problema? No problem
Quando si presenta un piccolo inconveniente non disperatevi mettendo in allarme
tutti; cercate invece di risolvere da soli il problema , per quel che potete e se ne
avete le capacità. Oggi Google offre una risposta ad ogni domanda e, spesso, la
soluzione al 90% dei problemi si trova in 2 minuti, basta ragionare.
Non dovete mai essere un peso per gli altri , correndo dal tecnico o dal responsabile
di turno per lamentarvi al minimo ostacolo, anzi, se ne avete le capacità e la
possibilità, dovete fare in modo di essere un punto di riferimento per gli altri. Inoltre,
trovare la soluzione da soli aiuta a imparare più in fretta e ci aiuta a sviluppare
una attitudine naturale al problem solving.
Nessuno nasce con la capacità di risolvere i problemi altrui; si tratta di sviluppare da
sé l’arte dell’arrangiarsi, come si dice in gergo, che ci mette nelle condizioni di
apprendere, sperimentare e trovare sempre una soluzione ad ogni inconveniente.
Sfruttate eventuali punti deboli dell’azienda per proporre delle soluzioni innovative e
rivoluzionarie. Se ci sono dei problemi nel vostro reparto, o notate altri problemi in
azienda che potrebbero essere risolti, non fate finta di niente, fatevi avanti invece e
proponete delle soluzioni. Qualsiasi titolare o responsabile sarà felice di ascoltare la
Rispettate l’ambiente di lavoro. Tutto quello che usate e con cui venite in contatto a
lavoro sono beni dell’azienda e come tali andrebbero tenuti con cura e utilizzati con
rispetto.
Quando qualcuno – un collega o un superiore – vi da delle indicazioni o dei
suggerimenti, o vi state semplicemente confrontando, abbiate almeno l’accortezza di
ascoltarlo prima di replicare, forse, a volte, l’opinione degli altri non è così male .
Se commettete degli errori non nascondete mai il fatto al vostro superiore o ai
colleghi che possono essere coinvolti; siate sempre onesti. Ricordatevi che è dagli
errori che si imparano le lezioni più importanti. Sbagliare inoltre è indice del fatto che
vi date da fare e che state investendo del tempo nel lavoro che fate; solo chi non fa
niente non sbaglia . Se non siete in grado di svolgere una mansione, o non ne avete la
padronanza assoluta, non abbiate paura di ammettere i vostri limiti. Meglio chiedere
l’aiuto di qualcuno più capace e con esperienza, che magari è anche ben disposto a
insegnarvi.
Rispettate sempre il lavoro degli altri . Anche se in azienda c’è chi, apparentemente,
ricopre un ruolo più importante, non dimenticate che i risultati nascono dalla
collaborazione di tutti, e che i ruoli in un’azienda sono come una catena. Ci può
essere l’anello più forte, quello più difficile da sostituire, ma anche l’anello più
piccolo e debole tiene unita la catena.
6. L’umiltà
Siate umili. Nel mondo del lavoro, come nella vita di tutti i giorni, c’è sempre da
imparare , anche da chi ha meno esperienza. Anche quando pensate di essere
diventati esperti nel vostro settore, avrete sempre l’opportunità di apprendere cose
nuove, e perché no? Avrete anche occasione di sbagliare ancora! Quello che sai fare
bene oggi e ti rende un esperto, potrebbe non essere abbastanza domani. Quindi
siate aperti e flessibili nel vostro lavoro.
Non smettete mai di studiare e formarvi . Le capacità e le qualità che fanno di voi un
professionista capace, dipendono fortemente dal vostro bagaglio professionale e
culturale, acquisito principalmente con l’esperienza sul campo, ma anche con la
continua formazione di settore; non studiate per avere solo un pezzo di carta o un
titolo, fatelo per voi stessi. Se volete essere un lavoratore migliore, fate in modo di
diventare prima una persona migliore.
Se la vostra posizione in azienda contribuisce in maniera significativa alla crescita
dell’azienda, non vantatevi mai e non fatelo mai pesare, anche se avete tutti i
requisiti per poterlo fare; pensate a lavorare sodo e a dimostrare che ci tenete
all’azienda. Un bravo titolare sa come tenersi stretti i sui collaboratori più capaci.
7. Conclusioni
Questi consigli vogliono essere solo delle indicazioni generali, che potranno aiutarvi o
meno a mantenere un sano e duraturo rapporto di lavoro. Ognuno rimane libero di
comportarsi come meglio crede.
LinkedIn è il più diffuso social network professionale . Nel 2015 contava circa 400
milioni di iscritti e il dato da allora è in crescita. Attualmente, il numero di utenti di
LinkedIn, cresce con un ritmo di circa 1 milione a settimana.
In poco tempo LinkedIn è diventato un punto di riferimento per coloro che cercano
lavoro sul web e, ad oggi, rappresenta uno dei principali, e più affidabili, canali di
reclutamento delle imprese di grandi dimensioni: è crescente il numero di
selezionatori che scelgono il social network dedicato al mondo del lavoro come
Recruiting Channel.
Gli HR Recruiters oggi effettuano uno screening di tutti i profili social ed esaminano la
Web Reputation del candidato prescelto: un profilo LinkedIn aggiornato
rappresenta quindi un ottimo strumento di Personal Branding ed è quindi un
mezzo per dare slancio alla propria carriera professionale. Di seguito elenchiamo i 10
consigli per sfruttare LinkedIn al meglio, ed avere così più chance di successo nel
mercato del lavoro.
Partecipa alle discussioni e sii attivo nei gruppi per sviluppare le tue competenze
professionali e costruire un network di successo.
7. Aggiorna l’URL del tuo profilo
Personalizza l’URL del tuo profilo LinkedIn, sostituendo la successione di lettere e
numeri che ti sono stati assegnati alla creazione dell’account con il tuo nome e
cognome.
8. Sfrutta tutte le funzionalità
Conferma le competenze dei tuoi contatti e consolida la loro credibilità attraverso la
funzione Endorsement per mantenere attivi i canali di comunicazione. Vedrai che
ricambieranno.
9. Sii coerente
Come ogni profilo che si rispetti, abbi cura di inserire tra le tue esperienze di lavoro
solo quelle realmente inerenti il tuo profilo professionale. Un profilo LinkedIn
coerente e il linea con il tuo profilo professionale sarà visto come sinonimo di
affidabilità e serietà. Per approfondire l’argomento o prendere spunti puoi leggere il
primo articolo di questa guida, sulla redazione ottimale di un curriculum.
10. Precisione prima di tutto
Sii preciso e meticoloso nel curare ogni aspetto del tuo profilo. Controlla ogni sezione
e non commettere errori di ortografia e di battitura. La precisione e la cura per i
dettagli è una caratteristica molto apprezzata, specialmente in ambiente di lavoro.
Questi piccoli suggerimenti ti aiuteranno a rendere il tuo profilo completo e più
“appetibile” agli occhi di un potenziale datore di lavoro. Che dire di più? Buon lavoro
e buona fortuna!