SPECIALE CROTONE

LE RADICI

IL MITO
DELLA '
SALUBRITA . l
Pitagora, Milone, Democede
ci ricordano che da sempre
Crotone è un simbolo della
Calabria felix. E salutare.
rotone, la città di Pitagora. Il filosofo

C arrivò quarantenne a Crotone da Samo

per sfuggire alla tirannide di Policrate. È,
all'incirca, il 532 a.C. Crotone è retta da un 'ari-
stocrazia latifondista, e quindi la sua economia
si regge sull'agricoltura, anche se è il porto ad
attribuirle una grande importanza dal punto di
vista strategico in un 'epoca di endemici conflitti
tra città achee e città ioniche . Quando il filosofo
vi mette piede la ricca e licen ziosa Crotone è in
profonda crisi e si lecca le ferite di una pesante
sconfitta subita da Locri in una terribile e san-
guinosa battaglia n e i pressi d e l fiume Sagra .
L'arrivo di Pitagora è un toccasana , anche
perché impone un ravvedimento morale nello
stile di vita, ovvero il repentino passaggio dalla
luxuria alla jrugalitas. Egli non governa dt""retta-
mente ma attraverso i suoi seguaci che avviano
una intensa attività legislativa . Dicono gli storici
che in quel tempo s i irradia da Crotone
un 'oper a zione di
educazione politica Anicet-Charles Lemonnier,
tale che nella Ma- Luigi XIV inaugura il Mi/one
da Crotone di Puget.
gna Grecia h a nno
vita "le migliori ·Anicet-Charles Lemonnier,
Louis XIV inaugurates
forme di governo the statue of Milo of Crotone
politico". Nasce il by Puget.
mito della. "sapien-
 CROTONE LE RADICI
za italica " e Pitagora entra nella leggenda. Ma
p e r Croto ne è un periodo di s tr ao rdin a rio
sple ndore .
Crotone, la città di Milone. L'o ra co lo di
Delfi spinge i co loni ache i ad attraversare il "va-
sto mare " per a ndare a fondare Crotone in un
luogo di straordinaria salubrità. Forse non è un
caso che proprio qui siano nati alcuni tra i più
cele brati atleti del tempo aureo degli agoni gin-
ni ci greci. E soprattutto non è uh caso che il
più grande e famoso tra qu egli atle ti fo sse an4
che un convinto seguac e d el mod ello di vita
proposto (ed imposto) dalla scuola pitagorica
che intendeva purificare le anime imprigionate
ne l corpo. Milone po teva fungere d a colonna se
cro llava un soffitto e portare sulle spalle per
tutto lo stadio di Olimpia un toro di quattro an-
ni. Ma aveva scaltrezza e sagge zza tali da guida-
re i suoi concittadini in battaglie d ella massima
impo rtanza, come que lla che li vide opposti (e
vincitori) a Sibari. Vinse ripetutame nte tutte le
gare in tutti i giochi p ane llenici, in un tempo in
cui lo spirito "agonale" - come ebbe a rilevare
Nietzsche - e ra una delle forze traina nti dell a ci-
viltà greca .
Crotone, la città di Democede e di Alc-
meone. È la città in cui di fatto nasce la medi-
cina come disciplina e come scie n za . È una
consegue n za naturale di un insieme di fatto ri (il
rigore mora le , l'educa zione al risp etto dello spi-
rito di comunità, la salubrità del cl ima , la fe rti-
lità della terra, la bellezza del mare) che certa-
me nte contribuiscono a far uscire la figura del
medico dal ruolo del "guaritore", tutta magia ed
avventato sperime ntalismo. Democede si involò
da giovane verso la Grecia e si ritrovò in Pe rsia
ma poi riuscì con uno stratagemma a tornare a
Crotone d ove ebbe anche la ventura (o l'abilità ,
chissà) di prendere in sposa la figlia di Milone.
Così la scienza medica si congiunse alla disci-
plina atletica ed entrambi ai rigori della scuola
fil osofica . //
Crotone, la città della bellezza ideale. Pare
che vi nascessero ·le più belle fanciulle dell 'Ella-
THEIDEAL
OF HEALTH
Pythagoras, Milo and
Democedes remind us that
Crotone has always been
a symbol of Calabria 1elix ))
and ·~alubris )).
rotone, the city ofPythagoras. To escape the
C tyrant Polycrates, the philosopher fled to Crotone
from Samos around 532 BC, w hen Crotone was
ruled by a land-owning aristocracy. Tts economy
was therefore based on agriculture, though the port
also gave it great strategie impottance at a time of en-
demie conflicts between Achaean and Ionian cities.
~'hen Pythagoras arrived. the rich an d dissolute city
of Crotone was going through a very bad time and
licking its wounds after being defeated by the neigh-
bouring town of Locri in a bloody baule near the riv- de .
er Sagra. Pythagoras' arrivai was the perfect remedy gr2
because h e imposed a refotm in the morality and way si
of !ife, a sudden change from luxuria to frugalitas. cir
He dici not rule directly but through his followers who co
dre w up a seri es of laws. Historians claim that in this fet
p eri od Crotone became the focus of an operation of pe
politica! education that resulted in Magna Graecia de- gli
veloping the "best forms of govemment". The idea of pe
the "Italic way" of doing things carne into being, and La
Pythagoras became a legend. This was a peri od of in- an
comparable splendour fa r Croto ne . bt
m
Crotone, the city ofMilo. The Delphic oracle en- N:
couraged Achaean settlers to cross the "vast sea" and di
found a colony in Crotone, a uniquely salubrious site. cl
It is no accident that the most celebrateci athletes of d
the golden age of Greek games w ere born here, an d
that the greatest and most famous of them all was al-
so a fervent supporter of the lifestyle put forward (and
imposed) by the Pythagorean school, 'vhose aim was
to purify the soul imprisoned in the body. It is said that
Milo was strong enough to take the piace of a column cl
when the ceiling cavee! in, and to carry a four-year- St
 CROTONE THE R
de, al punto che il
Zeusi mentre dipinge il quadro
grande pittore Zeu- dedicato a Elena di Troia
si poté servirsi di (Johann Heiss).
cinque di esse, in
Zeusis at work on his painting
condizioni di per- dedicated to Helen of Troy
fetta e casta nudità, (Johann Heiss).
per ispirarsi al me-
glio in un quadro dedicato ad Elena che poi fu
per lungo tempo ospitato nel santuario di Hera
Lacinia. Dopo averle selezionate da una più
ampia rassegna, Zeusi si servì delle parti più
belle di ciascuna di esse per trovare la sintesi
massima di "bellezza ideale" alla quale aspirava.
Nacque così il più famoso quadro del mondo ,
di cui però non ci resta che l'e logio degli anti-
chi visto che quel capolavoro - chissà come,
chissà dove - è andato perduto. In compenso ci
resta la convinzione che proprio a Crotone
quella sintesi poté trovare le condizioni migliori
per potersi realizzare.
Crotone, città moderna . N o n si pote va
chiedere a Crotone, nei secoli- p.assa.ti. di vivere
soltanto delle sue memorie e dei suoi splendori
TS
old bui! upon his shoulders through the stadium at
Olympia. But h e was also wise and cunning enough
to lead his citizens in battles of vita ) importance, like
the victoriou s fight against Sybaris. He won all the
contests in the Pan-Hellenic games rime and time
again , in a period when the spirit of competition- as
Nietzsche pointed out- was a driving force in Greek
culture .
Crotone, the city of Democedes and Alcme-
ones. Crotone is the city where medicine as a science
was born, the natura l consequence of a combination
of factors (moraLrigour, an education based on re-
spect for the spirit of the community, a healthy eli-
mare, fenile land, beautiful sea) that certainly con-
tributed to putting an end to the idea of the physician
as a "healer" who depended on magie and reckless
trial and error. As a young man Democedes left for
Greece and ended up in Persia but a t last managed
by means of a stratagem to return home to Crotone,
where h e was Jucky enough (or skilful, w ho knows)
to obtain the han d of Milo's daughter. Thus medicine
and athletics joined forces , and both bowed to the
rigours of ph ilosophy.
 c NE LE RADICI

storici. Non si poteva Crotone, the city of ideal beauty. Crotone was
chiedere di vive- said to be the home of the most beautiful girls in
re di rancori, the whole of Hellas. to such an exrent thar the
per le devasta- great painter, Zeusis, used five of them as chaste-
zioni subite ly nude models for his painting dedicateci to He-
(anche da un len, later placed in the sanctuary of Hera Lacinia
punto di vista for many years. Zeusis selected them amidst many
ambientale) e others and used the best parts of each one's body
il saccheggio to attain his greatest ambition, the supreme syn-
al quale la sua thesis of "ideai beauty". The result was the worlcl's
l area archeolo- most famous painting, unfortunately lost - no-
gica è stata s~t­ one knows how or where - so t ha t nothing remains
toposta nei secoli. except for the praise of ancient chroniclers. On the
Si è costruita perciò - other hand, we are left with the conviction that
in quel luogo che è rimasto Crotone was the perfect piace to atr.empt this syn-
salubre, bagnato da thesis.
Pitagora l'aritmetica un mare integro e
e l'astrologia in una formella
di Luca della Rabbia. splendente, sorretto Crotone, a modern city. Yet Crotone could not
da una fertile cam- continue to live solely on the memory of its past
Pythagoras, mathematician
and astrologer, depicted
pagna e da un pae- splendour, nor could it go on harbouring a griev-
on a ti/e by Luca della Robbia. saggio intenso e af- ance because it had been ravaged over the cen-
fascinante nella sua turies (from the environmerital point ofview too)
discontinuità - un destino di economia indu- and because its archaeological treasures had been
striale che tenesse conto delle sue reali risorse e plunderecl . Therefore it was decidecl to create an
della fortunata posizione geografica. Ora quel industriai economy on this same site - a site that
.l destino si è compiuto, nel bene e nel male, e boasts crystal-clear sea , fertile countryside and
quella città guarda al suo tempo ulteriore. Guar- sensational landscape, fascinating in its variety -
da con fiducia al periodo post-industriale nel based on local resources and on the town's
quale la old economy si miscela con l'economia favourable geographic location. No-w that this pe-
della cultura e del turismo che sono le basi ne- ri od too is over and done with , for better or
cessarie oggi per lo sviluppo prossimo venturo worse , Crotone looks to the future. Its hopes lie in
di un Meridione che sappia davvero farsi valere post-inclustrial development in which the old
per quello che è. Ecco dunque che la storia e la economy blends with the cultura! and tourist
memoria di un grande passato tornano ad esse- economies, the only real basis today for the
re una formidabile risorsa per una città antica e progress of a southern region wishing to assert its
colta espressione di una Calabria felix "fertile,- rights.
opulenta, ricca di acqua e di armenti, coperta di History and the memory of its glorious past are
boschi, benedetta dalla natura" che non vuole once again the formidable resources of this ancient
soccombere alla Calabria "aspra, ribelle, selvati- and cultivated city, symbol of a Calabria that is "fer-
ca" che aveva scelto di condannarsi all'emargi- tile, opulent, rich in water and herds, covered with
nazione e all'arretratezza. Crotone si è scoperta woods, blessed by nature'' and refuses to succumb
capoluogo di provincia , città leader quanto mai to the ·'harsh, rebel , wild" land that in the past has
vogliosa di far valere la propria incancellabile chosen to conclemn itself to isolation and back-
identità . E perciò di nuovo orgogliosa dei pro- wardness. Crotone is now the capitai of the
pri miti. Che sono a fondamento della nostra province, a leading city eager to assert its unique
/
civiltà e che sono quindi, ines,òrabilmente , iclentity and proud of its myths and legends , on
anche i nostri. · which our civilisation is founded.
 SPECIALE CROTONE
LA STORIA

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SPLENDORE, ca n
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DI UNA CIVILTA
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di MAURIZIO GIANGIUUO wa
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iamo nel 515 a.C., nel Una vicenda storica chissimi anni Crotone avreb- Gn

S cuore dell 'impero per- straordinaria che ha lasciato be sconfitto e distrutto Sibari,
siano, alla corte di Da-
rio. A quel che dice lo stori- un segno indelebile nella
la polis più potente dell'inte-
ra Italia meridionale, giun-
tht
est
fle
co greco Erodoto, un medico nostra cultura. gendo così all'apice della sua se.
di Crotone, chiamato Demo- fortuna. th<
cede, aveva risanato il Gran Re e la sua consorte, gua- Ma facciamo un passo indietro e chiediamoci qua- of
dagnandosi grandi benemerenze. Non doveva essere li vicende avessero caratterizzato la storia di uno dei as
l'unica ragione per cui nella capitale dell'impero per- più importanti centri di civiltà greca del mondo ar- fe
siano risuonava il nome della città greca dellonta- ' caico. Crotone nacque come una colonia greca, po- fo
no Occidente: di grande nomea, osserva ancora E- co più eli sette secoli avanti Cristo, installata sulla co- Sv
rodoto, godeva presso il re il lottatore Milone, mol- sta jonica della Calabria a sud di Sibari, presso la fo- th
te volte vincitore nei giochi olimpici e negli altri gran- ce del fiume Esaro. La fondarono coloni provenien- ta
di agoni panellenici, forse il più famoso atleta del ti clall'Acaia, la regione costiera del Peloponneso, che
mondo greco. Se per i Persiani Crotone era dunque si affacciava sul Golfo di Corinto. Come tutte le altre m
la grande città dei medici e degli atleti, per gli altri colonie, non serviva ad ampliare un dominio d 'ol- irr
Greci in quegli anni era anche la sede scelta dal sa- tremare, né a conquistare mercati. I Greci cercavano in
piente per eccellenza, Pitagora, il quale aveva ab- buone terre da coltivare; in patria erano in atto gran- to
bandonato l'Asia Minore per rifugiarsi sulle rive del di trasformazioni e stabilirsi fuori dalla penisola gre- ju
Mar Jonio, nel cuore di quella che già allora dove- ca era.un~ soluzione a molti problemi territoriali e so- C
va essere nota come la Magna Grecia. Di lì a po- ciali. Altri Greci erano già da tempo stabiliti a Ischia, al
 SPECIAL ON CROTONE
THE HISTORY
SPLENDOUR
OF A CIVILISATION
A city with an extraordinary
history that has left
an indelible mark on our
culture.
h e Greek historia n He rod o tu s tells us that
T around 515 BC at the court of Darius, in the
heart of the Persian empire, a physician from Cro-
tone called Democedes restored the King and his
spouse to health, thus earning great praise. This
cannot bave been the only reason why the name
of the far-off Greek city resounded in the capita!
of the Persian Empire. In fact, Herodotus also tells
us that Milo the wrestler from Crotone, the ac-
claimed winner of many Olympic games and oth-
er major Panhelle nic contests - probably the
most famous athlete of the Greek world -
was held in high esteem. While the Per-
sians conside red Crotone the city of
physicians and athletes, far the other
Greeks in those same years it was also
the piace where Pythagoras, the great-
est of all wise men, chose to settle,
fleeing from Asia Minor to
seek refuge on the shores of
the Ionian Sea, in the heart
of the area already known
as Magna Graecia. Only a
few yea rs later, Crotone
fou g ht against a nd destroyed
Sybaris, the most powerful polis in
the whole of Southern Italy, thus at-
taining the height of its fame.
Loo king back at the eve nts that
marked the history of one of the most
important centres of Greek civilisation
in the archaic world, we see that Cro-
tone was a Greek colony founded
just ave r seven centuries before
Christ on the lonian coast of Cal-
abria, south of Sybaris, near
the mouth of the rive r Esaro. It was built by set-
tlers from Acha ea , a region of the Peloponnese
opening onta the Gulf of Corinth. Like all the oth-
er colonies, it was not founded to extend domin-
ions abroad or conquer new markets. The Greeks
were simply looking far good farming land - great
changes were taking piace in their homeland and
settling outside tbe Greek peninsula w as a solu-
tion to many territorial and social problems.
Other Greeks had settled in Ischia, in Cuma on
the Campania coastline and in western Sicily and
the colony of Syracuse was also being established.
Almost at the same time as Crotone, the Achaeans
founded Sybaris and shortly afterwards Taranto
and many other colonies, all destined to become
independent cities. Colonisation brought Greek
civilisation to the coasts of an extensive area of
the Mediterranean. Southern Italy and Sicily
were the co re of this phenomenon
which led to immensely important his-
torical consequences a few centuries
later. Great changes also involved the
interna! areas and resulted in the Hel-
lenisation of the !oca! populations, so
that later on the conquering Romans
found themselves facing a world of
Greek language and customs , one
of the so urces o f the spread of
Greek culture in Rome itself.
The period of conso lida-
tion and organisation
lasted almost a cen-
tury and a half,
starting from th e
arrivai of the set-
tlers. The sanctu-
L'atleta Milone in una
scultura di Puget
conservata al Louvre.
A sinistra: il Tempio
di Hera in una stampa
francese del '700.
Statue of the athlete Milo,
in a sculpture by Puget.
Left: the Tempie
of Hera, in an 18"
century French print.
 CROTONE LA STORIA

a Cuma sulla costa della ary of the princ ipal

Campania e in Sicilia occi-
dentale, e stava nascendo
Siracusa.
Gli Achei fondarono an-
che, quasi conte mpora-
neamente a Crotone, Siba-
ri e qualche tempo dopo
sarebbe sorta Taranto e poi
via via molte altre colonie,
tutte destinate a diventare
città autonome. La colo-
nizzazione portava la ci-
viltà greca sulle coste di
gran parte del Mediterra-
neo. Italia meridionale e
Sicilia erano al centro del
fenomeno e nel corso di
pochi secoli conseguenze
storiche di immensa porta-
ta ne sarebbero derivate:
grandi trasformazi oni a-
vrebbero coinvolto le zone più interne,
Capo Colonna.
portando all'ellenizzazione delle gen-
ti indigene, finché più tardi la conqui-
sta romana avrebbe trovato un mondo ormai greco
di lingua e costumi, una delle fonti della diffusione
della cultura greca nella stessa Roma .
Un periodo di tempo di quasi un secolo e mez-
zo a partire dall'insediamento dei coloni fu l'epoca
del consolidamento e dell'organizzazione. Insieme
all'abitato si sviluppò il santuario della divinità più
importante degli Achei, la dea Hera che i Romani
avrebbero identificato nella loro Giunone. Il santuario
sorgeva ad alcuni chilometri dalla città, su di un pro-
montorio che chiudeva a sud il grande semicerchio
del golfo di Taranto. Come in molti altri casi in Gre-
cia e nel mondo coloniale, pur esterno all 'abitato,
rappresentava il più importante luogo della vita ci-
vica e religiosa della comunità. Ben presto si sareb-
be sviluppato come uno dei più importanti Heraia
(santuari di Hera) di tutto il Mediterraneo, per certi
aspetti paragonabile al santuario di Hera di Samo, at-
tirando visitatori e pellegrini, naviganti e commer-
cianti da tutto il Mediterraneo, come ora testimoniano
i materiali archeologici rinvenuti in scavi recenti.
Greek goddess, Hera ,
\vhom the Romans iden-
tified with Juno, also ac-
quired a growing impor-
ta nc e along with the
town. The temple stood
a few kilometres to the
south on a headland that
marked the southern-
most tip of the great
semicirde of the Gulf of
Taranto. As was often the
case in Greece and the
world of the Greek
colonies, it was the cen-
tre of the community's
civil and religious life de-
spire its distance fr o m
the town . Very soo n it
became one of the most
important Heraia (sanc-
tuaries of Hera) in the whole of the
Mediterranean , in some respects
comparable to the sanctuary of Hera
in Samos, and attracted visitors, pilgrims, sailors
and traders from ali over the Mediterranean, as
testified by recent archaeological finds. The tem-
pie ·s fame in the ancient world was deeply rooted
in the archaic era. It was greatly renowned for the
riches and precious offerings it contained and the
intensely sacred aura that made it the site o f
prodigies, a templum augustissimum more famous
than the city itself, to quote Livy. No other sanctu-
aty in Magna Graecia can claim such fame in an-
cient tradition. The venerable sanctuary's sacred
character stili inspired respect at the time of the
Roman conquest, so that when Q. Fulvius Flaccus
caused the marble roof of the tempie to be re-
moved in 173, the Roman Senate deemed it nec-
essaty to make amends.
During the whole of the 6•hcentury Sybaris
was the leading Greek city in Southern Italy. In
the first decades of the century, Crotone joined
powerful Sybaris in a victorious war against Siri, a
town on the Gulf of Taranto north-east of Sybaris,
 CROTONE LA STORIA

È nel pieno dell'età arcaica che and later expanded southwards,

Giochi olimpici
affondano le radici della fama del san- nell'antica Grecia. where it had' already promoted the
tuario nel mondo antico. Celeberrimo foundation of another colony called
0/ympic Games
l t
per le sue ricchezze e i doni preziosi in ancient Greece. Caulonia that remained under its in-
'l
!l che ospitava, contraddistinto da un'au- fluen ce for a long time. However,
ra di sacralità particolare, che ne faceva Crotone also sustained a legendaty
un luogo di prodigi, templum augustissimum più il- defeat a t the hands of the inhabitants of Locri, on
lustre della città stessa, come scriveva Tito Livio: nes- the banks of the river Sagra south of Paulonia.
sun santuario della Magna Grecia può vantare una The time for territorial expansion was not yet ripe
tale risonanza nella tradizione antica. Ancora all'e- - it would appear that in those days individualism
poca della romanizzazione la sacralità del veneran- was stili the dominating element in the life-style
do santuario incuteva rispetto: il Senato romano ri- of Crotone's leaders, engaged in parading their
tenne necessario espiare e riparare, dopo che nel173 status and competing for prestige rather than in
Q. Fulvio Fiacco aveva fatto asportare il tetto mar- concentrating on military values and the unity of
moreo del tempio della dea. the polis.

Per tutto il VI secolo la città guida dei Greci del-
l'Italia meridionale fu Sibari. Nei primi decenni del
secolo Crotone partecipò insieme alla più potente Si-
bari a una guerra vittoriosa contro la città di Siri, sul-
la costa del golfo di Taranto a nord-est di Sibari e
qualche tempo dopo cercò spazio a sud, dove ave-
va da tempo favorito la nascita di un'altra colonia re-
stata a lungo nella sua orbita (Caulonia). Tuttavia i
Crotoniati incorsero in una sconfitta destinata a en-
trare nella leggenda, ad opera dei Locresi, sulle rive
del fiume Sagra a sud di Caulonia. Il tempo dell'e-
The victories of the athletes from Crotone re-
flected this state of affairs. They were members of
the upper class , wealthy and well-connected,
equipped with servants, attendants, trainers and
probably also ships, who frequented the great
sanctuaries of the Greek motherland in which pe-
riodic contests were held, especially Olympia and
Delphi. They often triumphed on those occasions
in which the games were an essential patt of the
religious rites. Victorious athletes were raised to
the status of favourites of the gods and became
 CROTONE LA STORIA
spansione territoriale doveva ancora venire; e d'al-
tra parte sembra che lo stile di vita delle cerchie di-
rigenti crotoniati fosse ispirato in quell'epoca più al-
l'individualismo, all'esibizione di uno status e alla
competizione per il prestigio che non ai valori mi-
litari e alla compattezza comunitaria.
Un riflesso di questo stato di cose erano i successi
degli atleti crotoniati. Esponenti di un ceto di alto li-
vello, dotato di fortune economiche e relazioni in-
ternazionali, di servi, attendenti e allenatori, proba-
bilmente di navi, frequentavano i grandi sanruari del-
la madrepatria in cui si celebravano gli agoryi pe-
riodici: Olimpia e Delfi soprattutto. In quel-
le occasioni, in cui l'agonismo era par-
te integrante del rito religioso, col-
sero ripetutamente la vittoria, che
innalzava l'atleta al rango di pre-
diletto dalla divinità e lo circon-
dava di una fama immensa.
Nel VI secolo nessuna altra
città in Grecia, non Sparta e
nemmeno Atene, vide tanti vin-
citori quanto Crotone: Milone, il
quale, tra i molti altri successi, col-
se sette volte la vittoria a Olimpia ,
era solo il più famoso degli atleti cro-
toniati. Ma dietro gli atleti c'era una
Effige di Apollo su uno statere
élite decisa a perseguire prestigio d'argento crotoniate (390-360 a.C.).
internazionale e rapporti privilegia-
Effigy of Apollo on a silver coin
ti con Olimpia e Delfi. Molte altre for- from Crotone (390-360 BC).
me di relazione e di presenza in
questi santuari furono coltivate, con
ripercussioni importanti sulla storia della città. Anche
a seguito dei rapporti con Delfi, Crotone riuscì a qua-
lificarsi come uno dei centri più importanti della--re-
ligione di Apollo: sulle sue monete, coniate per la pri-
ma volta intorno al530, era effigiato il tripode, il sim-
bolo per eccellenza di Apollo delfico, il dio della sa-
pienza oracolare, guida di tutto il mondo greco, e la
tradizione sulla fondazione di Crotone assunse la for-
ma di un racconto in cui la città era stata voluta da
Apollo, al di là delle esitazioni del fondatore Miscello.
L'importanza che Apollo delfico aveva ormai as-
sunto a Crotone non fu probabilmente estranea alla
scelta di rifugiarvisi compiuta intorno al530 da Pita-
gora di Samo, çhe recava un nome che vuoi dire "co-
immensely famous . In the 6•h century, no other
Greek city, not even Sparta or Athens, could boast
as many winners as Crotone - Milo, who among
his many victories triumphed seven times in
Olympia, was only the best-known of these ath-
letes. But behind the athletes there was an élite
determined to pursue international prestige and
privileged relations with Olympia and Delphi.
Many other forms of relationships and presences
were cultivated in these sanctuaries, with impor-
tant consequences far the history of the town .
Partly as a result of its relations with Delphi ,
Crotone managed to style itself as one of
the major centres of the religion of
Apollo . Its coins, minted far the
first rime around 530 BC, bore
the image of the tripod, symbol
of Delphic Apollo, the god of
oracular knowledge a nd
leader of the entire Greek
world , and in the traditio nal
tale bf the foundation of Cro-
tone Apollo was credited with
a major role, beyond the hesita-
tion of its founder Miscellus.
The important role of Delphic
Apollo in Crotone probably influ-
enced Pythagoras of Samos' deci-
sion to settle there around 530 BC,
since his name means "he who
speaks in the n ame of the god
Pytho" - that is, Delphic Apollo.
Pythagoras was an exceptional figure , a wise man
endowed with immense charisma and a legendary
aura even while he was stillliving, which he used
to influence the ruling classes and their public and
private behaviour, devoting himself to promoting
the consolidation of Crotone's society and devel-
oping its sense of identity and cohesion. At the
same time, he founded a brotherhood of followers
bound to the Master and based on an ascetic, pu-
ritan way of !ife. In due course conflicts arose
with regard to the ruling of the city, but far
around two decades Crotone thrived and devel-
oped an increasing rivalry with Sybaris that led to
a spectacular clash. Sybaris was so severely de-
 CROTONE LA STORIA
lui che parla in nome del Pizio",
cioè di Apollo delfico. Pitagora e-
ra una figura eccezionale, un sa-
piente circondato di immenso
carisma e da un alone di leg-
genda già da vivo, che utilizzò
per influenzare le cerchie diri-
gerJr~i e indirizzarne i comporta-
menti pubblici e privati, favo-
rendo un consolidamento della
società crotoniate, lo sviluppo
del suo senso di identità e di
coesione. Al tempo stesso fondò
un sodalizio di seguaci basato su
di uno stile di vita ascetico e pu-
ritano . Col tempo si sarebbe
creata una tensione rispetto alla
dirigenza della città , ma per
circa due decenni Crotone pro-
sperò e andò sempre più sviluppando
Pitagora.
una rivalità con Sibari, finché non si
arrivò ad un conflitto eclatante. Sibari Pythagoras.
fu gravemente sconfitta e cancellata
dalla storia della Magna Grecia e
Crotone ne ereditò in parte i domini, diventando per
più di mezzo secolo la città più importante di tutta
la Magna Grecia.
Dopo 1a vittoria il rapporto di Pitagora con la città
si incrinò e il Samio la abbandonò, ritirandosi a Me-
taponto, dove sarebbe morto. A Crotone non man-
carono tensioni ed episodi di contesa civile, ma tut-
to finì per stabilizzarsi in un assetto interno legato al-
l'influenza del sodalizio pitagorico, che si estese an-
che ad altre città. Il Pitagorismo rappresentò un fe-
nomeno di eccezionale rilievo culturale e religi6so,
ma anche politico. L'idea che la città dovesse ispirare
la sua condotta politica ad una superiore sapienza
non era destinata ad essere generalizzata, ma in-
fluenzò Platone e la sua utopia del governo dei filo-
sofi, restando una pietra miliare della storia della cul-
tura. Alla metà circa del V secolo l'influenza pitago-
rica a Crotone e in Italia meridionale entrò in crisi;
torbidi e rivolte nelle città condussero alla cacciata
dei Pitagorici e a Crotone si stabilì un regime poli-
tico su basi allargate, che faceva posto nella cittadi-
nanza a cerchie più ampie. I tempi nuovi incalzavano
e si faceva sentire l'influenza
della democrazia ateniese e di
una nuova colonia, Turi, legata
ad Atene e fondata sul territorio
dell'antica Sibari. Stava inoltre
prendendo piede una nuova
protagonista, la città di Taranto,
e Crotone stentava a reggere le
sorti del mondo coloniale acheo.
Più tardi, all'inizio del IV secolo,
Crotone si rivelò ormai incapace
di resistere alla pressione di una
potenza ancora più dinamica,
aggressiva e forte di risorse
economiche e militari: la Siracusa
dei grandi tiranni Dionisio I e II,
che acquisì il controllo su Cro-
tone e lo conservò fino alla metà
del secolo.
Riconquistata 1a libertà, Crotone do-
vette affron'tare ancora, come era suc-
cesso già nei decenni precedenti, le
popolazioni indigene che avevano con-
quistato spazio e potere politico-militare a seguito del-
l'indebolimento del mondo greco coloniale. Nei de-
cenni seguenti la città conobbe alterne vicende: ap-
poggiò un condottiero venuto dall'Epiro e continuò
a lottare con gli indigeni, fu prima appoggiata da Si-
racusa e poi da questa conquistata all'inizio del III se-
colo. Liberatasi, partecipò alla guerra del re d'Epiro
Pirro contro Roma, subendo gravi danni e sventure
a seguito del prevalere di Roma e dei suoi alleati. Non
miglior sorte ebbe più tardi, al tempo della guerra del
cartaginese Annibale contro Roma, quando venne as-
sediata e conquistata dai Cartaginesi e dai loro alleati
indigeni. Nel 194 Crotone divenne una colonia ro-
mana. A testimoniare la potenza di un tempo resta-
va solo il tempio di Hera con il suo prestigio. Ma la
Magna Grecia era finita, e con essa la grande Croto-
ne, la città olimpionica e delfica, terra di medici e
atleti vincitori, la seconda patria di Pitagora, il grande
sapiente di cui il mondo antico e quello moderno non
avrebbero perso il ricordo.
Maurizio Giangiulio, Titolare della cattedra di Storia Greca
all'Università degli Studi di Trento
 CROTONE THE HISTORY

feated that it was totally erased from the history of aggressive power, equipped with great economie
Magna Graecia and Crotone inherited part of its and military resources- the city of Syracuse, ruled
dominions, becoming the most important city of by the tyrants Dionysius I and II, acquired contro!
Magna Graecia far aver half a century. After this aver Crotone and maintained it up to the middle
victory relations between Pythagoras and Crotone of the century. Having regained its freedom, Cro-
deteriorated and the philosopher left for Metapon- tone again had to face, as in previous decades,
to, where he lived until his death. Fora time, Cro- the native peoples whose territorial expansion
and politica! and military power had increased as !•
tone was dominated by tension and disputes, but
in the end an internai structure linked to the influ- a consequence of the decline of the Greek !t ·
ence of the Pythagorean brotherhood prevailed colonies.
and was extended to other cities ;too. Pythagorean
thought was an exceptionally important cultutal, In the decades that followed, the fortunes of
religious and even politica! phenomenon. The the city changed frequently: Crotone backed a mil-
idea that a city must base its politica! itary leader from Epirus and continued
conduct on superior knowledge was Pirro re d'Epiro. to fight against the native populations,
not destined to be generalised but it at first it was supported by Syracuse
Pyrrhus, king of Epirus.
influenced Plato and his utopia of a and then conquered at the beginning
government of philosophers, thus of the 3cd century. Free once more, it
marking a milestone in the history of took part in the war waged by
culture. Pyrrhus against Rome and
was severely punished
Around the middle of the S'h when Rome and its allies
century, Pythagorean influence prevailed. Nor did its fate
in Crotone and Southern Italy improve later, during the \l
began to decline. Riots and up- war between Rome and '
risings led to the Pythagoreans the Carthaginian Hannibal,
being banished from Crotone, when it was besieged and
where a politica! regime with a conquered by the Carthaginians
wider basis was established, open and their allies, the native pop-
to larger groups of citizens. The ulations.
times were changing and the influ- In 194, Crotone became a Ro-
ence of Athenian democracy was man colony. The only remaining
making itself felt, along with that of a trace of its former glory was the
new colony, Turi, linked to Athens prestigious tempie of Hera. fl..1agna
and founded on the territo- Graecia was finished, and with it
ry of former Sybaris. the great Olympic and Delphic
Moreover, a new city, city of Crotone, land of physi-
Taranto, was gaining cians and athletes and the
ground and Crotone adopted home of Pytha-
found it hard to maintain goras, the great philoso-
its role as dominator of pher whose memory
the Greek colonia! lived on in the ancient
world. Later on, in the and modern world.
early 4'h century, Crotone
proved unable to with- Maurizio Giangiulio,
stand the pressure of an professar of Ancient Greek
even more dynamic and history a t the University of Trento