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C'era una volta una grande foresta, abitata da animali di ogni genere, dalle volpi alle lepri, dai

cervi
alle cinghiali. In questa foresta, tra gli animali, c'era un re, un magnifico leone dalla criniera dorata
e dagli occhi verdi come le foglie degli alberi.
Il leone regnava sulla foresta con saggezza e giustizia, proteggendo gli abitanti e mantenendo
l'ordine tra i suoi sudditi. Tutti gli animali rispettavano e temevano il loro re, ma al tempo stesso lo
ammiravano per la sua bellezza e il suo coraggio.
Un giorno, tuttavia, un giovane e ambizioso cacciatore decise di sfidare il re della foresta. Il
cacciatore era convinto di poter uccidere il leone e portare a casa la sua preziosa pelliccia, che
avrebbe venduto per una fortuna.
Il re della foresta fu messo in allarme dal pericolo rappresentato dal cacciatore, e decise di
incontrarlo per convincerlo a desistere dalla sua impresa. Il leone cercò di spiegare al cacciatore che
la foresta era un luogo di pace e di armonia, dove gli animali dovevano essere rispettati e protetti, e
non uccisi per vanità o per denaro.
Ma il cacciatore era sordo alle parole del leone, e lo attaccò con il suo fucile. Il leone fu ferito, ma
non ucciso, e fuggì nella foresta per sfuggire al suo aggressore. Tuttavia, la ferita era grave, e il re
della foresta rischiava di morire se non avesse ricevuto cure adeguate.
Gli animali della foresta erano disperati per la sorte del loro re, e decisero di unirsi per salvarlo. Le
volpi portarono le erbe curative della foresta, i cervi offrirono la loro carne per nutrire il leone
ferito, e le lepri fornirono la loro agilità per raccogliere l'acqua fresca del ruscello.
Grazie alla loro generosità e al loro impegno, il re della foresta si riprese lentamente, e alla fine fu
in grado di riprendere il suo posto di re nella foresta. Ma questa volta, il leone era diverso, più
saggio e compassionevole, e aveva compreso che la forza non era sufficiente per governare, ma era
necessario anche l'amore e la generosità.
Da quel giorno in poi, il re della foresta divenne il simbolo della pace e dell'armonia nella foresta, e
gli animali della foresta gli erano ancora più devoti di prima. E il cacciatore, che aveva capito la sua
lezione, lasciò la foresta per sempre, consapevole che l'amore e la generosità erano la vera forza del
regno degli animali.

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