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C La verità non ha volto C 31
T 61 T 61

Luigi Pirandello
Così è (se vi pare)
in Maschere nude, a cura di A. D’Amico,
C osì è (se vi pare) fu rappresentato per la prima volta al Teatro Argentina di Roma,
il 15 novembre 1918, dalla compagnia drammatica Talli. Qui presentiamo alcune
scene ambientate in casa Agazzi: sono presenti la signora Amalia Agazzi, il fratello
Mondadori, Milano, 1993
Lamberto Laudisi con sua figlia Dina, alcuni amici di famiglia, i coniugi Sirelli e la si-
gnora Cini. Nel primo atto siamo nel salotto di famiglia: oggetto di conversazione è lo
strano “caso” del signor Ponza, il quale ha affittato un alloggio per la suocera proprio
sullo stesso pianerottolo dove abita il consigliere Agazzi, suo superiore in prefettura.
Nelle scene finali del terzo atto siamo nello studio di casa Agazzi: sono arrivati anche
il Prefetto di Valdana, il commissario Centuri, incaricato delle indagini, la signora Frola,
il signore e la signora Ponza. Quest’ultima deve dichiarare la propria verità: è la figlia
della signora Frola o è la seconda moglie del signor Ponza?

Così è (se vi pare) - Tre atti: la trama

I l signor Ponza, impiegato in Prefettura,


vive in una casa fuori città con la mo-
glie, mentre la suocera, la signora Frola,
si è convinta che la sua seconda moglie
sia la figlia ancora viva; i due coniugi
non la smentiscono, ma il signor Ponza,
non crearle problemi. Messi a confronto, è
impossibile capire chi dei due mente; per
di più, un terremoto verificatosi nel loro
abita da sola in un appartamentino in per evitare alla nuova moglie l’affetto di paese d’origine ha distrutto i documenti
centro. Tutti i giorni quest’ultima si reca un’estranea, permette alla signora Frola anagrafici, rendendo ulteriormente diffi-
dalla figlia, ma non sale mai in casa: le di comunicare con lei solo da lontano. La cile la soluzione della vicenda. A questo
due donne, infatti, per volere del signor signora Frola, dal canto suo, sostiene una punto, l’unica persona che può svelare il
Ponza, possono comunicare solo tramite verità diversa: la frenesia amorosa del mistero è la moglie del signor Ponza. La
dei bigliettini calati con un paniere dal- Ponza ha portato sua figlia in una casa donna entra in scena con il volto coperto
la finestra. La vicenda incuriosisce i loro di cura; mancandogli la moglie, il gene- da un fitto velo nero, impenetrabile, e di-
conoscenti – il consigliere Agazzi, la sua ro è impazzito e l’ha creduta morta, per chiara la propria verità: afferma di essere
famiglia e altri – che interrogano separa- cui quand’essa si è ristabilita si è dovuto la figlia per la signora Frola, la seconda
tamente la signora Frola e il signor Ponza. simulare un nuovo matrimonio; ma al ge- moglie per il marito e per sé niente: «Per
L’uomo dichiara la sua verità: la figlia del- nero, che è molto geloso, dà ombra anche me, io sono colei che mi si crede!»
la signora Frola, sua prima moglie, è mor- l’affetto di una madre, perciò lei si accon-
ta, ma la suocera si rifiuta di accettarlo e tenta di vedere la figlia da lontano, per

1 Atto I, scena II

S sirelli(premettendo un gesto delle mani, per raccogliere l’attenzione). Notizia


fresca appurata or ora:

quasi sillabando:

5 La tiene chiusa a chiave!

amalia La suocera?
sirelli No, signora: la moglie!
signora sirelli La moglie! la moglie!
signora cini (voce a lamento). A chiave!
10 dina Capisci zietto? Tu che vuoi scusare...
sirelli (stupito) Come? Tu vorresti scusare quel mostro?
laudisi Ma non lo voglio scusare nient’affatto! Dico che la vostra curiosità
(chiedo perdono alle signore) è insoffribile1, non foss’altro, perché inutile.
sirelli Inutile?
1. insoffribile: insopportabile. 15 laudisi Inutile! – Inutile, signore mie!

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C3 signora cini Che si voglia venire a sapere?
T 61 laudisi Che cosa, scusi? Che possiamo noi realmente sapere degli altri? chi
sono... come sono... ciò che fanno... perché lo fanno...
signora sirelli Chiedendo notizie, informazioni...
20 laudisi Ma se c’è una che, per questa via, dovrebbe stare a giorno d’ogni cosa,
quest’una dovrebbe proprio esser lei, signora, con un marito come il suo,
così informato sempre di tutto!
sirelli (cercando d’interrompere) Scusa, scusa...
signora sirelli Ah no, caro, senti: questa è la verità!

25 Rivolgendosi alla signora Amalia:

La verità, signora mia: con mio marito che dice sempre di saper tutto, io
non riesco a sapere mai niente.
sirelli Sfido! Non si contenta mai di quello che le dico! Dubita sempre che
una cosa non sia come gliel’ho detta. Sostiene anzi che, come gliel’ho detta
30 io, non può essere. Arriva finanche a supporre di proposito il contrario2!
signora sirelli Ma abbi pazienza, se vieni a riferirmi certe cose...
laudisi (riderà forte). Ah ah ah... Permette, signora? Rispondo io a suo marito.
Come vuoi, caro, che tua moglie si contenti delle cose che tu le dici, se tu
– naturalmente – gliele dici come sono per te3?
35 signora sirelli Come assolutamente non possono essere!
laudisi Ah, no, signora, sopporti che le dica che qui ha torto lei! Per suo mari-
to, stia sicura, le cose sono come lui gliele dice.
sirelli Ma come sono in realtà! come sono in realtà!
signora sirelli Nient’affatto! Tu t’inganni continuamente!
40 sirelli T’inganni, tu, ti prego di credere! Non mi inganno io!
laudisi Ma no, signori miei! Non v’ingannate nessuno dei due. Permettete? Ve
ne faccio la prova.

S’alzerà e si presenterà in mezzo al salotto.

Tutt’e due, qua, vedete me. – Mi vedete, è vero?


45 sirelli Eh sfido!
laudisi No no; non lo dire così presto, caro. Vieni qua, vieni qua.
sirelli (lo guarderà sorridendo, perplesso, un po’ sconcertato, come se non volesse
prestarsi a uno scherzo che non capisce). Perché?
signora sirelli (spingendolo con la voce irritata) E vai là.
50 laudisi (a Sirelli che gli si sarà appressato titubante). Tu mi vedi? Guardami
meglio. Toccami.
signora sirelli (al marito che esita c. s.4 a toccarlo) E toccalo!
laudisi (a Sirelli che avrà alzato una mano a toccarlo appena sulla spalla). Così,
2. Non si contenta... contrario: bravo. Tu sei sicuro di toccarmi come mi vedi, è vero?
spesso non si vuole riconoscere
la verità, neppure quando la si ha 55 sirelli Direi.
di fronte, per mancanza di fiducia laudisi Non puoi dubitare di te, sfido! – Torna al tuo posto.
verso gli altri.
3. Rispondo... per te?: Ciascuno signora sirelli (al marito rimasto lì balordo davanti al Laudisi) È inutile che
ha una sua verità, perché vede le
cose a suo modo. stia lì a sbattere gli occhi; torna a sedere adesso!
4. c.s.: abbreviazione che sta laudisi (alla signora Sirelli, poiché il marito sarà tornato stonato5 al suo posto)
per «come sopra».
5. stonato: confuso. 60 Ora, scusi, venga qua lei, signora.

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C 31
Subito, prevenendo: T 61

No, no, ecco, vengo io da lei.

Le si farà davanti, si piegherà su un ginocchio.

Mi vede, è vero? Alzi una manina; mi tocchi.

65 E come la signora Sirelli, seduta, gli poserà una mano sulla spalla, egli, chi-
nandosi, per baciargliela:

Cara manina!
sirelli Ohé ohé.
laudisi Non gli dia retta! – È sicura anche lei di toccarmi come mi vede? Non
70 può dubitare di lei. – Ma per carità, non dica a suo marito, né a mia sorella,
né a mia nipote, né alla signora qua –
signora cini (suggerendo) – Cini –
laudisi (Cini) – come mi vede, perché tutt’e quattro altrimenti le diranno che
lei s’inganna, mentre lei non s’inganna affatto! Perché io sono realmente
75 come mi vede lei. – Ma ciò non toglie, cara signora mia, che io non sia
anche realmente come mi vede suo marito, mia sorella, mia nipote e la
signora qua –
signora cini (suggerendo) – Cini –
laudisi (Cini) – che anche loro non s’ingannano affatto.
80 signora sirelli E come, dunque, lei cambia dall’uno all’altro?
laudisi Ma sicuro che cambio, signora mia! E lei no, forse? Non cambia?
signora sirelli (precipitosamente) Ah no no no no. Le assicuro che per me io
non cambio affatto!
laudisi E neanch’io per me, creda! E dico che voi tutti v’ingannate se non mi
85 vedete come mi vedo io! Ma ciò non toglie che non sia una bella presun-
zione tanto la mia, quanto la sua, cara signora.
sirelli Ma tutto codesto arzigogolo6, scusa, per concludere che cosa?
laudisi Ti pare che non concluda? Oh bella! Vi vedo così affannati a cercar di
sapere chi sono gli altri e le cose come sono, quasi che gli altri e le cose per
90 se stessi fossero così o così.
signora sirelli Ma secondo lei allora non si potrà mai sapere la verità?
signora cini Se non dobbiamo più credere neppure a ciò che si vede e si
tocca!
laudisi Ma sì, ci creda, signora! Però le dico: rispetti ciò che vedono e toccano
95 gli altri, anche se sia il contrario di ciò che vede e tocca lei.
signora sirelli Oh, senta! io le volto le spalle e non parlo più con lei! Non
voglio impazzire!
laudisi No, no: basta! Seguitate a parlare della signora Frola e del signor Ponza
suo genero: non v’interrompo più.
100 amalia Ah, Dio sia ringraziato! E faresti meglio, caro Lamberto, se te n’andassi
di là!
dina Di là; di là, zietto; sì, vai, vai!
6. arzigogolo: messinscena
complicata. laudisi No, perché? Mi diverto a sentirvi parlare. Me ne starò zitto, non

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C3 dubitate. Tutt’al più, farò tra me e me qualche risata; e se me ne scapperà
T 61 105 qualcuna forte, mi scuserete.

Atto III, scena VII

Detti, la signora Amalia.

amalia (entrerà di furia, costernatissima7, dall’uscio a sinistra, annunziando) La


signora Frola! La signora Frola è qua!
110 agazzi No! Perdio, chi l’ha chiamata?
amalia Nessuno! È venuta da sé!
il prefetto No! Per carità! Ora, no! La faccia andar via, signora!
agazzi Subito via! Non la fate entrare! Bisogna impedirglielo ad ogni costo! Se
la trovasse qua, gli sembrebbe davvero un agguato!

115 Scena VIII

Detti, la signora Frola, tutti gli altri.

(La signora Frola s’introdurrà tremante, piangente, supplicante, con un fazzolet-


to in mano, in mezzo alla ressa degli altri, tutti esagitati8).

signora frola Signori miei, per pietà! per pietà! Lo dica lei a tutti, signor
120 Consigliere!
agazzi (facendosi avanti, irritatisimo) Io le dico, signora, di ritirarsi subito!
Perché lei, per ora, non può stare qua!
signora frola (smarrita) E perché? Perché?

Alla signora Amalia:

125 Mi rivolgo a lei, mia buona signora...


amalia. Ma guardi... guardi, c’è lì il Prefetto...
signora frola Oh! lei, signor Prefetto! Per pietà! Volevo venire da lei!
il prefetto No, abbia pazienza, signora! Per ora non posso darle ascolto. Biso-
gna che lei vada! se ne vada via subito di qua!
130 signora frola Sì, me n’andrò! Me n’andrò oggi stesso! Me ne partirò, signor
Prefetto! Per sempre me ne partirò!
agazzi Ma no, signora! Abbia la bontà di ritirarsi per un momento nel suo
quartierino qua accanto! Mi faccia questa grazia! Poi parlerà col signor
Prefetto!
135 signora frola Ma perché? Che cos’è? Che cos’è?
agazzi (perdendo la pazienza) Sta per tornare qua suo genero: ecco! Ha capi-
to?
7. costernatissima: molto signora frola Ah! Sì?... E allora, sì... sì, mi ritiro... mi ritiro subito! Volevo dir
turbata. loro questo soltanto: che per pietà, la finiscano! Loro credono di farmi
8. esagitati: molto agitati;
sconvolti. 140 bene, e mi fanno tanto male! Io sarò costretta ad andarmene, se loro segui-

898 | L’età delle Avanguardie | Ritratto d’autore |


teranno a far così; a partirmene oggi stesso, perché lui sia lasciato in pace! C 31
– Ma che vogliono, che vogliono ora qua da lui? Che deve venire a fare qua T 61

lui?... – Oh, signor Prefetto!


il prefetto Niente, signora, stia tranquilla! Stia tranquilla, e se ne vada, per
145 piacere...
amalia Via, signora, sì! sia buona!
signora frola Ah Dio, signora mia, loro mi priveranno dell’unico bene,
dell’unico conforto che mi restava: vederla almeno da lontano la mia
figliuola!

150 Si metterà a piangere.

il prefetto Ma chi glielo dice? Lei non ha bisogno di partirsene! La invitiamo


a ritirarsi ora per un momento. Stia tranquilla!
signora frola Ma io sono in pensiero per lui! per lui, signor Prefetto! sono
venuta qua a pregare tutti per lui, non per me!
155 il prefetto Sì, va bene! E lei può star tranquilla anche per lui, gliel’assicuro io.
Vedrà che ora si accomoderà ogni cosa.
signora frola E come? Li vedo qua tutti accaniti addosso a lui!
il prefetto No, signora! Non è vero! Ci sono qua io per lui! Stia tranquilla!
signora frola Ah, grazie! Vuol dire che lei ha compreso...
160 il prefetto Sì, sì, signora, io ho compreso...
signora frola L’ho ripetuto tante volte a tutti questi signori: è una disgrazia
già superata, su cui non bisogna più ritornare.
il prefetto Sì, va bene, signora... Se le dico che io ho compreso!
signora frola Ecco, sì, signor Prefetto! Se ci costringe a vivere così9 – non
165 importa! non ci fa niente! Perché noi siamo contente... la mia figliuola è
contenta così, e questo mi basta!... – Ci pensi lei, ci pensi lei... perché, se
no, non mi resta altro che andarmene, proprio! e non vederla più, neanche
così da lontano... Lo lascino in pace, per carità!

A questo punto, tra la ressa si farà un movimento d’ansia e di sgomento, tutti


170 faranno cenni, alcuni guarderanno verso l’uscio, qualche voce repressa si farà
sentire.

vociOh Dio... Eccola... Oh Dio...


signora frola (notando lo sgomento, lo scompiglio, gemerà perplessa, tre-
mante) Che cos’è?... Che cos’è?

175 Scena IX

Detti, la signora Ponza, poi il signor Ponza.

9. Se ci costringe a vivere così: Tutti si scosteranno da una parte e dall’altra per dar passo alla Signora Ponza
il soggetto è il signor Ponza, che che si farà avanti rigida, in gramaglie10 col volto nascosto da un fitto velo nero,
costringe la moglie e la suocera a
vivere separate. impenetrabile11.
10. in gramaglie: vestita a lutto.
11. impenetrabile: essendo una
figura simbolica, non si riesce a (cacciando un grido straziante di frenetica gioia) Ah! Lina...
180 signora frola
scorgere il volto della misteriosa
signora Ponza. Lina... Lina...

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C3 E si precipiterà e s’avvinghierà alla donna velata, con l’arsura12 d’una madre
T 61 che da anni e anni non abbraccia più la sua figliuola. Ma contemporanea-
mente, dall’interno, si udranno le grida del signor Ponza, che subito dopo si
185 precipiterà sulla scena.

signor ponza Giulia!... Giulia!... Giulia!...

La signora Ponza, alle grida di lui, s’irrigidirà tra le braccia della signora
Frola che la cingono. Il signor Ponza, sopravvenendo, s’accorgerà subito della
suocera così perdutamente abbracciata alla moglie, e inveirà furente:

190 Ah! Questo hanno fatto? L’avevo detto io! Si sono approfittati così, vigliac-
camente, della mia buona fede?
signora ponza (volgendo il capo velato, quasi con austera solennità, verso il
marito). Non temere! Conducila via... – Andate, andate...
signora frola (che si sarà staccata subito, da sé, tutta tremante, umile, dall’ab-
195 braccio, farà eco, premurosa a lui) Sì, sì... andiamo, caro, andiamo... andia-
mo (E tutti e due abbracciati, carezzandosi a vicenda, tra due diversi pianti13,
si ritireranno bisbigliandosi tra loro parole affettuose. Silenzio. Dopo aver
seguito con gli occhi fino all’ultimo i due, tutti si rivolgeranno ora, sbigottiti e
commossi, alla signora velata).

200 signora ponza Che altro possono voler da me, dopo questo, lor signori? Qui
c’è una sventura, come vedono, che deve restar nascosta, perché solo così
può valere il rimedio che la pietà14 le ha prestato.
il prefetto (commosso). Ma noi vogliamo rispettar la pietà, signora... Vorrem-
mo però che lei ci dicesse...
205 signora ponza – Che cosa? La verità: è solo questa: che io sono, sì, la figlia della
signora Frola –
tutti (con un sospiro di soddisfazione) – Ah!
signora ponza (subito c.s.) – e la seconda moglie del signor Ponza.
tutti (stupiti, delusi, sommessamente) – Oh! E come?
210 signora ponza (subito c.s.) – sì, e per me nessuna! nessuna!
il prefetto Ah, no, per sé, lei, signora, sarà l’una o l’altra!
signora ponza Nossignori. – Per me, io sono colei che mi si crede!

Guarderà, attraverso il velo, tutti, per un istante, e si ritirerà. Silenzio.

laudisi Ecco, o signori, come parla la verità!

215 Volgerà attorno uno sguardo di sfida derisoria.

Siete contenti?

12. l’arsura: il grande desiderio


Scoppierà a ridere.
simile all’avidità di un assetato.
13. tra due diversi pianti:
piangendo ognuno per un proprio Ah! ah! ah! ah!
dolore.
14. la pietà: il solo rimedio alla
tragedia di vivere è la pietà. Tela

900 | L’età delle Avanguardie | Ritratto d’autore |


C 31
Analisi e interpretazione T 61
Il tema della verità e della identità ciò che fanno... perché lo fanno..., rr. 17-18), del signor Ponza mostrano di credere, il
Il dramma esprime con particolare effi- a ironizzare sul signor Sirelli, per quel signor Laudisi contrappone il relativismo
cacia il concetto pirandelliano della rela- suo essere informato sempre di tutto, a gnoseologico (se vi pare), ovvero l’impos-
tività dei punti di vista. corteggiare scherzosamente, con un ba- sibilità di fare luce sulla verità.
La signora Frola racconta la sua verità e il ciamano, la sua signora, cui cerca di spie-
signor Ponza la propria, altrettanto con- gare che la conoscenza è una percezione Didascalie e battute
vincente. Il dubbio non si chiarisce; infat- soggettiva (io sono realmente come mi Un ruolo molto importante nella dram-
ti, la verità è simboleggiata da una don- vede lei. Ma ciò non toglie, cara signora maturgia pirandelliana svolgono le di-
na velata, impenetrabile, vestita di nero, mia, che io non sia anche realmente co- dascalie, che, come si sarà notato nel
che afferma: Per me, io sono colei che mi me mi vede suo marito, mia sorella, mia testo, sono molto numerose e precise.
si crede, a significare che la sua identità nipote e la signora qua...rispetti ciò che Esse forniscono dettagliate indicazioni
è quella che gli altri le attribuiscono e vedono e toccano gli altri, anche se sia il sul tipo di scena, sui gesti e i movimenti
anche, di conseguenza, che la verità non contrario di ciò che vede e tocca lei..., rr. dei personaggi (S’alzerà e si presenterà in
esiste, esiste solo una molteplicità di 74-95), a prendersi gioco della indiscreta mezzo al salotto, r. 43), sulla recitazione.
punti di vista. curiosità dei presenti circa la famiglia Una funzione spesso umoristica hanno
Ponza (Ecco, o signori, come parla la veri- invece gli “a parte”, cioè le battute che il
Il relativismo della conoscenza tà!, r. 214). Infine, il sipario cala sulla sua personaggio pronuncia tra sé e sé, fin-
A Lamberto Laudisi è affidato il compito beffarda risata, allorché l’intervento della gendo che gli altri non lo sentano, e le ri-
di affrontare il tema centrale del dram- signora Ponza conferma le sue teorie cir- petizioni. Più volte, per esempio, Laudisi
ma, ovvero il relativismo della conoscen- ca l’impossibilità di conoscere la verità. mostra di non ricordare il nome della si-
za. È lui a prendere le distanze dagli ospiti gnora Cini (cosa non vera), suscitando un
riuniti nel salotto borghese e ad afferma- La verità inconoscibile effetto teatrale divertente, perché rivela
re che ci sono tante verità quante sono Si comprende nel finale la scelta del titolo la scarsa considerazione che ha di lei, ma
le persone (Che possiamo noi realmente Così è (se vi pare). Alla conoscenza ogget- senza dirlo apertamente.
sapere degli altri? chi sono... come sono... tiva (Così è), cui i conoscenti e i colleghi

Attività

1. L’ambientazione 2. Lamberto Laudisi 3. La negazione di una soluzione certa e


Dove sono ambientate le scene riporta- Rifletti sulla centralità del personaggio rassicurante
te? È luogo di fatti o di scontro di idee? di Lamberto Laudisi, che incarna la posi- L’entrata in scena della signora Ponza
Perché, a differenza del salotto borghese, zione ideologica di Pirandello. Qual è la sembra far pensare a una rivelazione ri-
riproduce una parvenza di realtà? sua opinione in campo gnoseologico? Da solutiva della vicenda; ma quali parole
quale battuta si evince? Che valore ha la smentiscono tale attesa? Quale signifi-
sarcastica risata finale? cato simbolico assume il velo nero che le
ricopre il volto?
4. La perdita di identità personale
Il dissolvimento dell’identità
personale è tema ricorrente
Parlare
nella produzione pirandelliana;
a tal proposito, metti a confronto Vitan-
gelo Moscarda (> C3 T60) con la signora
Ponza: come si differenzia l’esperienza di
perdita d’identità di questi due perso-
naggi? Preparati ad esporre il risultato
della tua analisi e a dibattere con i com-
pagni di classe.

René Magritte, L’invenzione della vita, 1928.


Collezione privata.

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