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Ministero dell’Istruzione, Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE


“EINSTEIN-BACHELET”
Settore Tecnologico “A. Einstein”, corsi di II livello Elettronica
Settore Economico “V. Bachelet”, corsi di II livello AFM – Liceo scientifico scienze applicate
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IPOTESI CONTRATTO INTEGRATIVO D’ISTITUTO


ANNO SCOLASTICO 2022/2023 - PARTE NORMATIVA

L’anno 2021, il giorno XX del mese di NOVEMBRE in Roma, presso la sede dell’I.I.S. EINSTEIN-BACHELET, in sede di
contrattazione integrativa a livello di singola istituzione scolastica tra le delegazioni

per la PARTE PUBBLICA

il Dirigente scolastico Stefania Cardillo

per la PARTE SINDACALE

RSU d’Istituto Deborah Bocci

Eliana Scagnetti

Alessandro Iacobelli

OO.SS. di categoria

CISL SCUOLA Sig.


CONFSAL-SNALS Sig.ra M. Mazzuoccolo
FLC-CGIL Sig.ra T. Lombardi
GILDA –UNAMS Sig.ra S. Castracane
UIL SCUOLA Sig.ra S. Floris

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La Parte Pubblica presenta la propria proposta di seguito specificata in ogni singola sezione.
Pertanto, si stipula il seguente contratto del personale della scuola.

VISTO il D.lvo 16.04.1994 n. 297 T.U. della scuola;


VISTO il T.U. del pubblico impiego D.vo n. 165/2001 e successive integrazioni e modificazioni;
VISTO il CCNL del 29 novembre 2007 relativo al quadriennio normativo 2006-2009 del personale del Comparto
Scuola;
VISTO il CCNI del 1 Agosto 2018;
VISTO il CCNL del Comparto Scuola triennio 2016-2018;
VISTO il D.I. n. 129 del 28 agosto 2018, Nuovo Regolamento di contabilità;
VISTA la legge n° 300/1970 “Statuto dei lavoratori”;
VISTA la Cir. n. 7 del 13 maggio 2010 del Dipartimento della Funzione Pubblica e successive integrazioni e
modificazioni;
VISTA la Cir. n.25 del 19 Luglio 2012 del MEF;
VISTO il Piano dell’Offerta Formativa Triennale aggiornato dal Collegio dei Docenti in coerenza con il PTOF 2022-
2025;
VISTO l’Atto d’indirizzo relativo all’annualità 22/23;
VISTO il PTOF triennale 2022-25;
VISTO il PdM;
TENUTO conto della disposizione organica del personale ATA per l’a.s. 2022/2023;
VISTO l’organico dell’autonomia del personale docente a.s. 2022/2023;
VISTO la proposta di organizzazione e funzionamento delle unità amministrativa, tecnica e dei servizi generali
formulata dal DSGA adottata con nota Prot. n. 7918 del 12/10/2022 come da pubblicazione sul sito istituzionale al
seguente link “area Amministrazione Trasparente”
https://web.spaggiari.eu/sdg/app/default/view_documento.php?a=akVIEW&id_documento=177909216&chk=6982
ca0a5d49b0569fc1e52841430891 ;
VISTA la legge n.107 del 13 luglio 2015 “ Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione” e di Decreti
attuativi;
VISTA la documentazione consegnata alla parte sindacale;
VISTI i verbali del C.I. della Scuola;
VISTE le risorse dell'Istituto e i residui dell'esercizio precedente;
VISTO il Piano delle Attività deliberato dal Collegio dei Docenti;
VISTA la Delibera relativa all’individuazione delle FFSS;
VISTO l’organico di diritto e di fatto Docenti ed ATA per l’a.s. 22/23 determinato dall’ATP di Roma;
CONSIDERATO che il presente contratto integrativo di istituto contribuisce al miglioramento dell’efficacia e
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dell’efficienza della scuola e riconosce e valorizza la professionalità dei lavoratori della scuola nel rispetto del CCNL;

Si concorda quanto segue

PARTE PRIMA - NORMATIVA

TITOLO PRIMO - DISPOSIZIONI GENERALI

Art.1 – Campo di applicazione, decorrenza e durata


1. Il presente contratto si applica a tutto il personale docente ed ATA, con contratto a tempo determinato ed
indeterminato, dell’istituzione scolastica “I.I.S. Einstein-Bachelet” di Roma.
2. Il presente contratto, una volta stipulato, dispiega i suoi effetti economici per l’anno scolastico 2022-2023 fino
al termine, mentre la parte normativa vige dalla data di sottoscrizione e conserva la sua validità di norma per 3
anni e comunque fino alla sottoscrizione di un successivo contratto.
3. Per quanto non previsto dal presente Contratto d’istituto, si fa riferimento alle disposizioni contrattuali del
CCNL 2016-2018 istruzione e ricerca ed in particolare anche all’art.2 comma 10 dello stesso e ai contratti o
accordi integrativi regionali;
4. Il presente contratto può essere oggetto di interpretazione autentica con le modalità e i tempi previsti dall’art. 3
del CCNL 2016-2018 istruzione e ricerca. La convocazione delle parti avverrà entro 5 giorni dalla presentazione della
richiesta;
5. Il presente contratto può essere oggetto di modifiche. La richiesta può essere presentata da una delle parti e la
procedura deve concludersi entro 15 giorni dall’invio della richiesta.
6. Entro cinque giorni dal raggiungimento dell’ipotesi di accordo, il Dirigente scolastico provvederà a farne
affiggere copia integrale all’albo di Istituto e ne curerà la diffusione, portandolo a conoscenza di tutto il personale
scolastico. Copia del predetto Contratto con relazione tecnico - illustrativa e contabile verrà inoltrata ai Revisori dei
Conti per il parere di legittimità, e successivamente all’ARAN.

Art. 2 - Attività sindacale


1. Nel quadro della trasparenza dell’attività pubblica, i materiali di interesse sindacale sono pubblicati in un apposito
spazio del sito della scuola, su richiesta della RSU e delle OO.SS.
Le modalità di caricamento dei documenti nell’Albo avverranno, tempestivamente, nel rispetto delle procedure
previste per il caricamento dei dati sul sito.
Nessun documento potrà essere inserito in questo Albo on line o modificato se non sottoscritto dalla maggioranza
dei componenti la RSU d’istituto.
2. Ogni documento inserito all’albo deve riguardare materie di carattere contrattuale o del lavoro e va siglato da chi
lo affigge, che ne assume la responsabilità legale.
3. La RSU e i terminali associativi delle OO.SS. rappresentative possono utilizzare a richiesta, per la propria attività
sindacale il locale dell’Istituto, individuato nella Biblioteca in entrambe le sedi, con le attrezzature e i servizi della
rete informatica.
4. Il Dirigente trasmette alla RSU e ai terminali associativi delle OO.SS. rappresentative le notizie di natura sindacale
provenienti dall’esterno.

TITOLO SECONDO - RELAZIONI E DIRITTI SINDACALI


CAPO I RELAZIONI SINDACALI

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Art. 3
1. Attraverso il sistema delle relazioni sindacali:
- si persegue l’obiettivo di contemperare il miglioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti con
l’esigenza di incrementare l’efficacia e l’efficienza dei servizi prestati;
- si migliora la qualità delle decisioni assunte;
- si sostengono la crescita professionale e l’aggiornamento del personale, nonché i processi di
innovazione organizzativa.
2. Il sistema delle relazioni sindacali si articola nelle seguenti attività:
a) informazione;
b) confronto;
c) organismi paritetici di partecipazione
3. A livello di istituzione scolastica ed educativa le materie oggetto di informazione, confronto e contrattazione
integrativa sono quelle previste dall’art. 22 del CCNL Istruzione e Ricerca 2016-2018.

Art. 4 - Assemblea in orario di lavoro


1. Le assemblee sono indette con specifico ordine del giorno:
a. singolarmente o congiuntamente da una o più organizzazioni sindacali rappresentative nel comparto ai sensi del
CCNQ del 4.12.2017;
b. dalla R.S.U. nel suo complesso e non dai singoli componenti, con le modalità dell'art. 4 del CCNQ del 4.12.2017;
c. dalla RSU congiuntamente con una o più organizzazioni sindacali rappresentative del comparto ai sensi dell'art. 4
del CCNQ del 4.12.2017.
2. La comunicazione al personale dell’assemblea sindacale avverrà nelle successive 48 ore dalla ricezione della
convocazione, utilizzando le stesse modalità con le quali vengono trasmesse al personale tutte le altre
comunicazioni interne. L’adesione dei lavoratori all’assemblea dovrà avvenire in forma scritta entro le 48 ore
precedenti lo svolgimento della stessa.
3. Le assemblee coincidenti con l'orario di lezione si svolgono all'inizio o al termine delle attività didattiche
giornaliere di ogni scuola interessata all'assemblea. Le assemblee del personale ATA possono svolgersi in orario non
coincidente con quello delle assemblee del personale docente, comprese le ore intermedie del servizio scolastico.
4. Qualora l’adesione dell’assemblea non darà luogo all’interruzione delle lezioni all’interno dell’istituto e/o della
Sede ma vedrà l’adesione di tutto il personale ATA, va in ogni caso assicurata la sorveglianza dell’ingresso
dell’edificio con 1 unità di personale ausiliario (in sede andrà assicurato anche il funzionamento del centralino
telefonico, per cui n.1 unità di personale ausiliario ed eventualmente n.1 di unità personale amministrativo saranno
addette ai servizi minimi). La scelta del personale che deve assicurare i servizi minimi per le assemblee del personale
viene effettuata dal D.S. tenendo conto della disponibilità degli interessati e se non sufficiente, del criterio della
rotazione secondo l’ordine alfabetico.
5. Per quanto non previsto nel presente articolo si fa riferimento all’art. 23 del CCNL istruzione ricerca 2016-2018.

Art. 5 - Informazione
1. L’informazione è il presupposto per il corretto esercizio delle relazioni sindacali e dei relativi strumenti.
2. Sono oggetto di informazione tutte le materie per le quali sia previsto il confronto o la contrattazione integrativa,
costituendo presupposto per la loro attivazione.
3. L’informazione è data dal Dirigente scolastico in forma scritta in tempi congrui rispetto alle operazioni
propedeutiche all’avvio dell’anno scolastico e all’avvio delle relazioni sindacali.
4. L’informazione relativa alle iscrizioni, formazione classi e organici del personale docente e ATA per l’anno
scolastico successivo, verrà fornita prima dell’invio delle proposte all’ Ambito territoriale della Provincia di Roma.

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Art. 6 - Confronto
1. Il confronto è la modalità attraverso la quale si instaura un dialogo approfondito sulle materie rimesse a tale
livello di relazione, al fine di consentire ai soggetti sindacali di esprimere valutazioni esaustive e di partecipare
costruttivamente alla definizione delle misure che l'amministrazione intende adottare.
2. Il confronto si avvia annualmente mediante l'invio ai soggetti sindacali degli elementi conoscitivi sulle misure da
adottare, con le modalità previste per la informazione.
3. Il Dirigente scolastico, contestualmente all’invio dell’informazione sulle materie relative al presente articolo,
attiverà contestualmente le procedure di Confronto con la parte sindacale.
4. Al termine del confronto è redatta una sintesi dei lavori e delle posizioni emerse che in caso di esito positivo
possono determinare l’inclusione delle clausole condivise all’interno del contratto decentrato d’istituto.

Art. 7 - Criteri e modalità di applicazione dei diritti sindacali, nonché determinazione dei contingenti di
personale previsti dall’accordo sull’attuazione della legge n. 146/1990
1. La contrattazione d’Istituto si apre entro il 15 settembre di ogni anno. La contrattazione dovrà concludersi entro il
30 novembre salvo eventuali particolari impedimenti che ne rendessero necessario lo slittamento da concordare tra
le parti;
2. Prima della firma di ciascun accordo integrativo d’Istituto i componenti la RSU e/o le OO. SS., se lo riterranno
necessario, disporranno del tempo utile per convocare l’assemblea dei lavoratori al cui giudizio sottoporre l’ipotesi
di accordo;
3. Durante ogni seduta sarà possibile redigere e sottoscrivere apposito verbale e sarà definita concordemente la
data della riunione successiva;
4. Quando definitivamente approvato, il Dirigente scolastico provvede all’inserimento all’albo on line dell’istituzione
scolastica di copia integrale del presente contratto e di eventuali ulteriori accordi e intese siglate.
La RSU provvede all’affissione dell’accordo siglato nella propria bacheca e nell’Albo RSU on line.
A) - Diritto di informazione e di accesso agli atti
1. Viene consegnata alla RSU copia di tutti gli atti di interesse sindacale inerenti la scuola che devono essere affissi
all’albo d'istituto (in particolare: organici, estratti delle delibere del Consiglio d'istituto, ecc.);
2. I componenti della RSU e delle OO.SS. hanno diritto di accesso a tutti gli atti dell’istituzione scolastica riguardanti
tutte le materie oggetto di contrattazione integrativa d’istituto e di informazione e di verifica in tutte le sue fasi;
3. Il rilascio di tali atti avviene senza oneri economici al momento della richiesta e comunque non oltre 5 giorni dalla
stessa;
4. I componenti della RSU hanno diritto per svolgere la loro attività, senza per questo impedire lo svolgimento delle
attività scolastiche, all’uso dei locali e delle seguenti attrezzature:
- fotocopiatrice;
- computer con accesso a internet;
5. La RSU, senza ostacolare lo svolgimento delle attività della scuola, ha diritto a svolgere la propria attività nei
luoghi di lavoro per tutte le materie previste dalla normativa vigente, e di acquisire elementi di conoscenza per la
propria attività.
B) - Diritto di sciopero
1. Il diritto di sciopero è regolato dalla legge n. 146/90 e per il comparto scuola in modo specifico dall’Accordo
integrativo nazionale sottoscritto al MIUR in data 8.10.1999 e allegato al CCNL della scuola 1998-2001;
2. Le uniche prestazioni indispensabili che dovranno essere garantite esclusivamente dal personale ATA sono:
a. L’effettuazione degli esami e degli scrutini e delle valutazioni finali;
b. Pagamento degli stipendi ai supplenti temporanei.
3. per garantire le prestazioni indispensabili di cui al precedente comma sarà obbligatorio prevedere la presenza
delle seguenti unità di personale ATA:
a. Per l’effettuazione degli esami e degli scrutini e delle valutazioni finali:
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- n. 1 assistente amministrativo;
- n. 1 collaboratore scolastico per ogni plesso interessato.
b. Per il pagamento degli stipendi ai supplenti temporanei:
- Il D.S.G.A;
- n. 1 assistente amministrativo;
- n. 1 collaboratore scolastico nel plesso interessato.
4. Le unità di personale ATA comandate, di cui al precedente comma 3, saranno individuate dal Dirigente scolastico
a rotazione tra il personale in servizio.
5. In qualsiasi periodo dell'anno scolastico, non costituiscono prestazioni indispensabili l’apertura della scuola, né la
generica vigilanza all’ingresso o all’interno della scuola o di tutti i plessi.
Pertanto, non potranno essere formati contingenti ATA per assicurare tali attività e i collaboratori scolastici
eventualmente in sciopero non potranno essere sostituiti nelle loro mansioni giornaliere con altro personale in
servizio nel plesso o in altri plessi dell’istituto.
6. Entro le 14.00 del giorno successivo a quello di conclusione di una azione di sciopero, il Dirigente fornisce, su
richiesta della RSU o dei rappresentanti delle OO.SS., i dati numerici differenziati tra docenti ed ATA relativi alla
partecipazione e ne dispone, contemporaneamente, l’affissione all’Albo di Istituto.
7. Gli scioperi proclamati o concomitanti con gli scrutini finali, non devono differirne la conclusione per un periodo
superiore a tre giorni rispetto alla scadenza programmata; qualora le operazioni di scrutinio siano propedeutiche
allo svolgimento degli esami conclusivi, l’azione di sciopero non può differirne la conclusione.

Art. 8 - Attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro


1. Gli obblighi relativi agli interventi strutturali e di manutenzione necessari per assicurare la sicurezza dei locali
(comprese palestre, mense, laboratori) e degli edifici assegnati all’ Istituzione scolastica sono a carico
dell’Amministrazione Locale proprietaria degli Immobili. Tali obblighi si intendono assolti da parte del Dirigente
scolastico con la sua richiesta del loro adempimento all’amministrazione competente.
2. Se i rischi concernono l’organizzazione del lavoro, le attrezzature, le macchine, le apparecchiature e gli utensili
rientrano sotto la responsabilità del datore di lavoro.
3. Il Dirigente scolastico interviene nell’eliminazione del rischio, su cui non è intervenuto l’Ente Locale, assicurando
modalità organizzative per la messa in sicurezza del personale e degli studenti.
4. Il Dirigente scolastico esplica la sorveglianza necessaria alla rigorosa osservanza delle norme di sicurezza dettate
dalla tutela dell’integrità psico-fisica dei lavoratori e nomina, previa consultazione con l’RLS, le figure preposte alla
sicurezza e gli addetti all’emergenza (figure sensibili).
5. Criteri di scelta delle figure preposte alla sicurezza e degli addetti all’emergenza:
a. Lavoratori consenzienti in posizione funzionale e lavorativa adeguata alle esigenze organizzative e già formati;
b. In mancanza di disponibilità, dopo consultazione con RLS, sarà il Ds a procedere con la designazione,
prioritariamente tra il personale formato, il cui rifiuto sarà possibile solo per giustificato motivo.
6. Il Dirigente scolastico assicurerà la formazione specifica e l’aggiornamento annuale in materia di Salute e
Sicurezza a tutte le figure sensibili, agli addetti all’emergenza e all’ RLS, secondo le normative vigenti nonché la
predisposizione del Piano di gestione delle Emergenze che conterrà almeno il Piano della lotta antincendio, il Piano
di evacuazione (D.M. 26/8/92 e 10/3/98) e il Piano di primo soccorso (art. 45 D.lgs. 81/08 e s.m.i ) con la previsione
di almeno due prove pratiche di simulazione dell’ emergenza nel corso di ogni anno scolastico.
7. Informazione e formazione:
a. All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente scolastico esegue una ricognizione del livello generale di informazione e
formazione sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori e di quanti ad essi equiparati, con particolare riferimento al
Dlgs. 81/2008 e ss. mm, al Documento di Valutazione dei Rischi della scuola, e, conseguentemente, programma
l’informazione e la formazione dei lavoratori, dopo consultazione dell’RLS e della Rsu congiuntamente, anche sulla
base del Piano di Lavoro presentato dal DSGA.
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b. L’informazione avviene durante l’orario di lavoro con calendarizzazione degli incontri e preavviso di 7 gg e può
essere effettuata disgiuntamente tra docenti e personale Ata.
c. I lavoratori non possono rifiutarsi di partecipare alle iniziative di informazione e formazione organizzate dalla
scuola (ai sensi dell’art. 20 D.lgs 81/08 e successive modifiche e integrazioni).
d. I lavoratori, che possono documentare di aver seguito negli ultimi 3 anni, corsi di formazione con gli stessi
contenuti, presso questa o altra istituzione scolastica, sono esentati, a domanda, da detta formazione.
e. La partecipazione ai corsi di formazione deve risultare da specifico attestato e essere conservato a cura del DS nel
fascicolo personale del lavoratore. In caso di trasferimento al lavoratore verrà rilasciata, su richiesta, copia di detto
attestato.
8. I lavoratori sono tenuti alla più stretta osservanza delle disposizioni e delle istruzioni ai fini della sicurezza e della
protezione collettiva e individuale, alla corretta utilizzazione delle attrezzature di lavoro, delle sostanze, dei
preparati pericolosi, nonché dei dispositivi di sicurezza e all’uso appropriato dei dispositivi di protezione.
Devono, inoltre evitare di esporsi a situazioni di evidente pericolo, mantenendo un atteggiamento prudente di
fronte evenienze impreviste. Altresì devono segnalare immediatamente alle figure predisposte alla sicurezza
qualsiasi situazione causa di rischio da loro osservata.
9. IL Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)
a. La designazione del RLS è di competenza dei lavoratori. Viene designato prioritariamente dalle RSU al loro
interno, altrimenti, in assenza di RSU o di RSU disponibili, attraverso una specifica assemblea sindacale richiesta dai
lavoratori e convocata dalle RSU o dalle OO.SS. rappresentative.
b. La nomina va comunicata formalmente al DS da parte della Rsu se designato al suo interno o dall’assemblea se
eletto tra i lavoratori.
c. Il Dirigente scolastico fornisce all’RLS le informazioni e la documentazione inerenti la valutazione dei rischi
(sostanze, preparati, macchine, impianti, ambienti di lavoro, organizzazione del lavoro), le relative misure di
prevenzione, gli infortuni e tutte le misure provenienti dai servizi di vigilanza. Queste ultime vengono consegnate
all’RLS entro cinque giorni dalla data di ricevimento.
d. L’RLS è tenuto a fare delle informazioni e della documentazione un uso strettamente connesso alla sua funzione.
e. L’RLS ha diritto a 40 ore di permesso retribuito per svolgere la sua attività. La comunicazione dell’utilizzo delle ore
di permesso va fatta per iscritto al Dirigente scolastico almeno 2 giorni prima della data prescelta.
f. L’RLS in particolare:
 promuove l’individuazione e l’attuazione delle misure di sicurezza a tutela della salute e della sicurezza dei
lavoratori;
 avverte il Dirigente scolastico di eventuali rischi individuati;
 formula osservazioni in occasione delle visite degli organi di vigilanza e della proprietà;
 ricorre alle autorità competenti (Asl, VV.FF, ecc…) nel caso di gravi violazioni del “Testo Unico” sulla sicurezza;
 partecipa alla contrattazione quando all’odg vi sono argomenti di sua competenza (art 73 del CCNL scuola
2006/2009);
 sollecita la Riunione Periodica se non viene indetta dal DS o dal RSPP entro i primi tre mesi dall’inizio dell’anno
scolastico secondo l’Art. 35. della L. 81/08 che prevede che nelle unità produttive che occupano più di 15
lavoratori, il datore di lavoro, direttamente o tramite il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, indice
almeno una volta all’anno una riunione cui partecipano.
10. Per la prevenzione dello stress da lavoro correlato e fenomeni di burn-out, l’art.28 del D.lgs.81/2008 prevede
che la valutazione dei rischi comprenda anche il rischio di stress da lavoro correlato. Le misure necessarie a
garantire la tutela psicofisica dei lavoratori sono monitorate costantemente dalla RSU e OO.SS. firmatarie e dal D.S.
ai sensi dell’art.22 comma 8 b4 del CCNL 2016/18.

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Art. 9 – Rapporti tra RSU e Dirigente scolastico


1. Le modalità di esercizio delle prerogative e delle libertà sindacali di cui è titolare la RSU sono regolate dalle
disposizioni previste dalla normativa vigente.
2. La convocazione da parte del Dirigente scolastico va effettuata con almeno cinque giorni di anticipo e la
richiesta da parte della RSU va soddisfatta entro cinque giorni, salvo elementi ostativi che rendano impossibile il
rispetto dei termini indicati.
3. Sulle materie che incidono sull’ordinato e tempestivo avvio dell’anno scolastico, tutte le procedure devono
avviarsi nel primo periodo dell’anno scolastico e concludersi entro e non oltre il 30 novembre, al fine di
assicurare sia il regolare inizio delle lezioni, sia la necessaria informazione all’utenza sull’erogazione del servizio
in ottemperanza alla Carta dei servizi della P.A. e del Comparto scuola siglata in data 7 giugno 1995.
4. Per ogni incontro vanno preliminarmente indicate le materie, la data, l’ora di inizio delle operazioni dei lavori di
ogni convocazione, il Dirigente invierà formale comunicazione alle OO.SS territoriali.
5. Nel caso di riunioni di contrattazione, l’ordine del giorno deve essere circoscritto in modo da consentirne una
proficua trattazione. Ogni qual volta il tavolo lo richieda verrà redatto specifico verbale. Raggiunta l’ipotesi di
intesa/accordo verrà di concerto sottoscritto apposito verbale.
6. Le riunioni sono pubbliche nel rispetto delle norme di sicurezza e delle garanzie di svolgimento dei lavori.

CAPO II - DIRITTI SINDACALI

Art. 10 - Accesso agli atti


Su delega degli interessati, al fine della tutela da loro richiesta ed in una qualsiasi fase del procedimento, la RSU e le
OO.SS. hanno diritto di accesso agli atti della scuola sulle materie oggetto della contrattazione, secondo il
regolamento deliberato dagli OO.CC. ed inserito su canale web istituzionale.

Art. 11 –Permessi retribuiti e non retribuiti


1. Spettano alla RSU permessi sindacali retribuiti in misura pari a 25 minuti e 30 secondi per ogni dipendente in
servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato che per l’anno scolastico 22/23 è pari a 73 ore. All’inizio
dell’anno scolastico, il Dirigente provvede al calcolo del monte ore spettante ed alla relativa comunicazione alla
RSU.
2. I permessi sono gestiti autonomamente dalla RSU, con obbligo di preventiva comunicazione al Dirigente con
almeno due giorni di anticipo.
3. Spettano inoltre alla RSU permessi sindacali non retribuiti, pari ad un massimo di otto giorni l’anno, per
partecipare a trattative sindacali o convegni e congressi di natura sindacale. La comunicazione per la fruizione
del diritto va inoltrata, di norma, tre giorni prima dall’organizzazione sindacale al Dirigente.

Art. 12 Modalità degli incontri di contrattazione – Referendum


1. Prima della stipula del Contratto Integrativo d’istituto, la RSU può indire il referendum tra tutti i dipendenti
della istituzione scolastica.
2. Le modalità per l’effettuazione del referendum, che non devono pregiudicare il regolare svolgimento del
servizio, sono definite dalla RSU. Il Dirigente assicura il necessario supporto materiale ed organizzativo.

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TITOLO TERZO - LE NUOVE TECNOLOGIE

Art. 13 - Decertificazione e uso di strumentazione tecnologica


Tutto il Personale amministrativo dovrà essere istruito sui monitoraggi e l’uso del RE e sulle procedure di
dematerializzazione e decertificazione attraverso l’uso di software predisposti per la Segreteria digitale, con
una graduale programmazione degli archivi digitali. Il Personale docente e ATA verrà supportato dal Team
dell’Animatore digitale.

Art. 14 - Diritto alla disconnessione


Nell’alveo della legge n. 81 del 2017, ex art. 19, co. 1, l., si identificano le ore di disconnessione con le ore di
riposo giornaliero previsto ex lege (art. 7, d.lgs. 66/2003), ossia undici ore consecutive. Pertanto, la
disconnessione quale diritto a non rispondere a telefonate, e-mail e messaggi, sms, RE, provenienti
dall’ufficio, applicato in senso tanto verticale bidirezionale (verso i responsabili e viceversa) quanto
orizzontale cioè tra colleghi, è da intendersi nella fascia oraria compresa tra le 18.00 e le 7.30 del mattino
successivo. Le comunicazioni verranno effettuate nei giorni lavorativi, con risposta di norma entro le 48h.
Per eccezioni si rinvia alle norme del codice civile in materia di stato di necessità e disposizioni collegate in
materia di ordinanze ANCI e prefettizie. Le parti si impegnano a monitorare gli effetti del presente articolo.

PARTE SECONDA - SEZIONE ECONOMICA

TITOLO PRIMO – PERSONALE ATA - ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO

Art. 15 - Piano di lavoro e orario di servizio.


1. Al personale ATA, nei suoi diversi profili, vengono distribuiti carichi di lavoro equi, che tengano conto, a seconda
dei casi, della difficoltà, complessità o vastità delle varie mansioni. All’orario di servizio, nei limiti consentiti dalle
norme vigenti ed allo scopo di migliorare il servizio in funzione dell’attività didattica curricolare ed extracurriculare,
potranno essere applicati criteri di flessibilità, tenuto conto delle eventuali richieste dei lavoratori, motivate con
esigenze personali o familiari. Tali richieste potranno essere accolte se non determinano disfunzioni di servizio e/o
aggravi personali o familiari per gli altri lavoratori. Compatibilmente con le esigenze di servizio, verranno tutelate le
esigenze del personale in particolari (e comprovate) condizioni di salute o con problemi di carattere familiare. Il
Piano di lavoro del personale ATA è parte integrante del presente contratto.
2. L’orario di lavoro del personale ATA viene reso pubblico con le stesse modalità e tempistiche adottate per il
personale docente.
3. L’orario di servizio è svolto su cinque giorni (sette ore e dodici minuti al giorno) dal lunedì al venerdì. L’orario di
servizio è certificato mediante l’utilizzo di un rilevatore elettronico di entrata e uscita con badge.
4.L’accoglimento e il mantenimento di articolazioni di orario particolari, diverse da quelle del comma 3, è
subordinato al monitoraggio statistico delle ripercussioni sulla omogeneità e qualità del servizio da parte del
Dirigente Scolastico e del DSGA.
5.I recuperi andranno effettuati compatibilmente con le esigenze di servizio, di norma nei periodi di sospensione
dell’attività didattica.

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Art. 16 - Criteri di assegnazione del personale ATA alle diverse sedi dell’istituzione scolastica
Il Dirigente scolastico, con atto formale interno, invita tutto il personale ATA a presentare eventuale istanza di
assegnazione alle sedi.
Il Dirigente scolastico procede nella assegnazione del personale, valutate le richieste e/o disponibilità individuali,
sulla base dei seguenti criteri di priorità:
1. assegnazione della sede al personale beneficiario di precedenze previste da specifiche norme di legge di
tutela (art. 21 e art. 33 L. 104/92 etc.);
2. motivate necessità di servizio;
3. disponibilità del personale a svolgere incarichi specifici;
4. maggiore anzianità di servizio o mantenimento della sede di servizio del precedente anno per continuità del
lavoro;
5. assegnazione del personale che ha sottoscritto il contratto a tempo indeterminato nell’a.s. corrente;
6. assegnazione del personale con contratto a tempo determinato sino al termine dell’anno scolastico e sino al
termine delle lezioni.
L’atto formale di assegnazione è portato a conoscenza della RSU e delle Organizzazioni sindacali firmatarie del
presente accordo.

Art. 17 – Attività prestate oltre l’orario d’obbligo


1. L’assegnazione di compiti al di fuori del proprio piano di lavoro verrà effettuata sulla base della disponibilità degli
interessati, secondo un criterio di rotazione che coinvolga in maniera quanto più equa possibile, tutto il personale,
tenuto conto anche delle rispettive competenze.
2. Le prestazioni al di fuori dell’orario di lavoro, devono comunque essere preventivamente autorizzate dal
Dirigente, sentito il DSGA: ove non autorizzate, non daranno diritto ad alcun tipo di pagamento o recupero.
3. L’Istituzione scolastica metterà mensilmente a disposizione del personale e della RSU, un quadro riepilogativo
contenente le situazioni individuali aggiornate relative a ferie, riposi compensativi nonché debiti e crediti orari
derivanti da lavoro straordinari.
4. Le attività aggiuntive di cui al presente articolo svolte nell’ambito dell’orario d’obbligo nella forma di
intensificazione della prestazione, saranno oggetto di compensi forfetari riportati ad unità orarie di impegno
aggiuntivo ai soli fini della liquidazione. Tali attività non danno diritto a forme di recupero compensativo.
5. L’elenco delle attività aggiuntive di cui al comma precedente viene reso noto dall’amministrazione al personale
nel corso dell’assemblea di inizio d’anno e alle RSU nell’ambito dell’informazione preventiva e comunque entro il
mese di ottobre di ogni anno scolastico, con l’indicazione dei compensi previsti per ciascuna di esse. Ogni qualvolta
si rendano necessarie ulteriori attività aggiuntive, le stesse verranno rese note al personale ATA e alle RSU con
l’indicazione del compenso previsto. La contrattazione stabilisce i criteri di individuazione del personale da utilizzare
nelle attività (art.22 comma 4 lettera c3 CCNL).

Art. 18 - Permessi e assenze


1. I permessi retribuiti di cui all’art.31 comma 1 del CCNL 2016-18 vanno richiesti con almeno tre giorni di anticipo,
salvo casi di urgenza, e opportunamente documentati anche con autocertificazione.
2. I permessi brevi o orari (Art. 31 comma 2 del CCNL 2016-18) sono autorizzati dal Dirigente scolastico sentito il
DSGA e concessi compatibilmente con le esigenze di servizio; la domanda non deve essere motivata o giustificata.
Le modalità del recupero verranno concordate in base alle necessità del servizio entro 2 mesi.
3. Il ritardo sull’orario di ingresso non potrà avere carattere abituale e dovrà, se richiesto, essere motivato per
iscritto. Anche i ritardi, oltre all’ eventuale giustificazione scritta, comportano l’obbligo del recupero con le modalità
di cui sopra. I ritardi non rientrano nel limite delle 36 ore annuali di permesso.
4. L’assenza per malattia, documentata con certificato medico, deve essere comunicata tempestivamente e,
comunque, non oltre l’inizio dell’orario di lavoro del giorno in cui si verifica.
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Art. 19 - Ferie e riposi compensativi


1. I giorni di ferie relativi all’a.s. 22/23 rispondono a quanto previsto dall’ art. 13 c.2 CCNL 2006/09 ( “La durata delle
ferie è di 32 giorni lavorativi comprensivi delle due giornate previste dall'art. 1, comma 1, lett. a), della legge 23
dicembre 1977, n. 937”) e comma 5 (“ Nell’ipotesi che il PTOF d’istituto preveda la settimana articolata su cinque
giorni di attività, per il personale ATA il sesto è comunque considerato lavorativo ai fini del computo delle ferie e i
giorni di ferie goduti per frazioni inferiori alla settimana vengono calcolati in ragione di 1,2 per ciascun giorno”).
2. Le richieste di ferie e riposi compensativi sono autorizzate dal Dirigente scolastico, acquisito il parere del DSGA, e
dovranno essere presentate come segue:
- Periodi di attività didattica: con un anticipo di almeno tre giorni;
- Periodo di vacanze natalizie e pasquali: con un anticipo di almeno sette giorni;
- Periodo estivo: entro il 31 maggio.
3. Le ferie devono essere fruite nel corso di ciascun anno scolastico compatibilmente con le esigenze di servizio,
assicurando al personale almeno 15 giorni lavorativi di riposo nel periodo 1 luglio –31 agosto.
I contingenti del personale ATA necessari ad assicurare le prestazioni più urgenti ed indifferibili nei periodi di
sospensione dell’attività didattica sono: 3 collaboratori scolastici per ogni sede, 3 assistenti amministrativi(uno per
ciascun settore di appartenenza), 2 assistente tecnico.
In caso di sovrapposizione all’interno della stessa area, nell’impossibilità di soddisfare tutte le richieste e qualora
manchi un accordo tra gli interessati, il personale in servizio sarà individuato sulla base del minor numero di anni di
servizio prestati garantendo una rotazione qualora questo criterio fosse stato già utilizzato per lo stesso dipendente
nell’anno scolastico in corso. Tali criteri saranno derogati laddove si presentassero esigenze di servizio indifferibili.
4. Il personale può fruire delle ferie non godute relative all’anno scolastico precedente prioritariamente nel periodo
delle vacanze natalizie e pasquali dell’anno scolastico successivo e comunque entro e non oltre il 30/04 dell’anno
scolastico successivo.

Art. 20 – Chiusura prefestivi


1. Nei periodi di sospensione dell’attività didattica può essere disposta dal Dirigente la chiusura prefestiva
dell’Istituto, sentita l’assemblea del personale ATA e previa delibera del Consiglio d’Istituto.
2. Le ore di servizio non prestate devono essere recuperate. Il recupero delle ore non lavorate potrà avvenire con
l’allungamento dell’orario di lavoro individuale, concordandolo con il Dirigente, sentito il parere del DSGA, o con
recuperi, tra cui ore di straordinario non retribuite, o con ferie o festività soppresse.

Art. 21 – Prestazioni aggiuntive e sostituzione colleghi assenti


1. Con il consenso del lavoratore interessato, possono essere richieste al personale prestazioni aggiuntive, anche
oltre l’orario d’obbligo, in caso di assenza di una o più unità di personale e/o per esigenze impreviste programmabili
o non programmabili.
2. Nella richiesta di prestazioni aggiuntive si terrà conto, in ordine di priorità:
a. di eventuali preventive disponibilità espresse dal personale;
b. di un’equa ripartizione dei compiti
c. della specifica professionalità (nel caso sia richiesta);
d. della graduatoria interna
3. Per il maggior carico di lavoro dovuto alla sostituzione di un collega assente per motivo diverso da ferie, viene
riconosciuta n. 1,5 ora di intensificazione al lavoratore dello stesso settore per ogni giorno di assenza, anche
ripartita tra più lavoratori se coinvolti nella sostituzione.
4. Per particolari attività il Dirigente – sentito il DSGA – può assegnare incarichi a personale ATA di altra istituzione
scolastica, avvalendosi dell’istituto delle collaborazioni plurime, a norma dell’articolo 57 del CCNL. Le prestazioni del
personale amministrativo, tecnico ed ausiliario di altra scuola vengono remunerate con il fondo dell’istituzione
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scolastica presso cui sono effettuate tali attività

Art. 22 – Incarichi specifici


1. Gli incarichi specifici saranno assegnati al personale secondo i seguenti criteri, in ordine di priorità:
a. disponibilità degli interessati;
b. professionalità specifica;
c. anzianità di servizio.
2. La corresponsione del compenso previsto verrà effettuata previa verifica da parte del DSGA dell’avvenuta
prestazione e, in ogni caso, solo a coloro che durante l’anno scolastico non avranno superato il limite complessivo di
gg. 90 di assenza di qualsiasi natura.
.

TITOLO SECONDO - PERSONALE DOCENTE - ORARIO E ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Art. 23 - Organici
1. In fase di organizzazione si terrà conto delle disposizioni ministeriali in materia di organico dell’autonomia e di
utilizzazione delle risorse deputate al potenziamento di cui al prot. MIUR0002852.05-09-2016 e ss.ii.mm.. In
particolare, l’organico dell’autonomia concorrerà alla realizzazione dell’offerta formativa attraverso le attività di
insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento. Di norma le
risorse connesse all’organico dell’autonomia verranno utilizzate in orario curriculare per 1/3 delle ore di
cattedra(6h);in attività connesse al PTOF(6h) e 1/3 in attività di supplenza per sostituzione di colleghi assenti.

Art. 24 – Obiettivi e modalità di utilizzazione del personale docente


2. Il contratto ha lo scopo di definire le modalità di utilizzazione del personale docente in relazione al Piano
dell’Offerta Formativa. I docenti sono utilizzati nel rispetto delle delibere del Collegio dei Docenti relative alle
attività e della delibera di adozione del PTOF del Consiglio di Istituto.
3. Informazione sulla formazione delle classi e determinazione organico
a) Il Dirigente scolastico informa la RSU sul numero e la tipologia delle classi e sull’organico previsto e
dell’autonomia per l’anno scolastico successivo, prima di inviarli al competente ufficio dell’USP di Roma. I modelli
predisposti per l’Amministrazione costituiscono la documentazione minima da fornire alla RSU.
b) Il Dirigente scolastico informa la RSU prima di procedere a variazioni della situazione comunicata nell’incontro di
cui al comma precedente.

Art. 25 - Criteri di assegnazione del personale docente alle diverse sedi dell’istituzione scolastica
1. assegnazione della sede al personale beneficiario di precedenze previste da specifiche norme di legge di tutela
(art. 21 e art. 33 L. 104/92 etc.);
2. continuità didattica;
3. maggiore anzianità di servizio

Art. 26 – Criteri di assegnazione alle classi e mobilità interna

Il Dirigente scolastico assegna i docenti alle classi sulla base dei criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto e
delle proposte del Collegio dei Docenti ai sensi del D.Lgs 297/94 art. 7, 10 e 396 e delle precedenti contrattazioni,
vale a dire:
1) continuità;
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2) graduatoria di istituto;
3) uniformità ed omogenità di equilibrio dei consigli di classe, ovvero che il numero di docenti titolari sia
equidistribuito e non ci siano classi solo con docenti supplenti.
Il piano di assegnazione alle classi è pubblicato all’albo dell’Istituto 5 giorni prima dell’inizio delle lezioni.

Art. 27 – Criteri per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento


Le parti concordano che saranno seguiti i seguenti criteri per la fruizione dei permessi per l'aggiornamento:
a) diritto a usufruire di 5 giorni di permesso retribuito nel corso dell'anno scolastico per la partecipazione ad
iniziative di formazione svolte da agenzie accreditate dall'Amministrazione e inserite nel piano di formazione
dell’istituto;
b) per ogni iniziativa è prevista la partecipazione di non più di tre docenti, di cui massimo due della stessa disciplina.
Nel caso di più richieste il dirigente scolastico valuterà la possibilità di autorizzare anche più docenti;
c) nel caso in cui dovrà autorizzare la partecipazione per un numero di docenti inferiore a quelli che hanno fatto
richiesta, il dirigente scolastico terrà conto del numero dei permessi di aggiornamento già utilizzati nell'anno
scolastico e, a parità di giorni, dell'anzianità di servizio.

Art. 28 - Criteri di assegnazione ad attività aggiuntive


1. Acquisita la delibera di approvazione del Piano dell’Offerta Formativa da parte degli Organi Collegiali, per quelle
attività ove non sia stato già indicato il docente dal Collegio Docenti, il Dirigente scolastico provvede, con apposita
comunicazione formale, ad acquisire le disponibilità dei docenti entro un termine prefissato.
2. Ove il numero delle attività sia inferiore rispetto al numero dei docenti che hanno dichiarato la propria
disponibilità, la scelta verrà effettuata tenendo conto il più possibile dei seguenti criteri con il seguente ordine di
priorità:
- possesso documentato dei requisiti professionali inerenti all’espletamento dell’incarico;
- equa distribuzione degli incarichi;
- rotazione
3. Per tutte le attività aggiuntive deliberate dal Collegio dei Docenti, viene concordato di utilizzare prioritariamente i
docenti interni all’istituzione scolastica rispetto ad eventuali esperti esterni, sempre dopo aver accertato i requisiti
professionali come già indicato.
4. Il Dirigente può avvalersi della collaborazione di docenti di altre scuole – che a ciò si siano dichiarati disponibili –
secondo quanto previsto dall’art. 35 del CCNL 2006/09. I relativi compensi sono a carico del FIS dell’istituzione
scolastica che conferisce l’incarico.

Art. 29 - Orario di servizio dei docenti


1. L’orario di servizio è svolto su 5 giorni, dal lunedì al venerdì.
2. Fermo restando l’articolo 28 del CCNL 29/11/2007, l’orario di cui al comma 5 di tale articolo può anche essere
parzialmente o integralmente destinato allo svolgimento di attività per il potenziamento dell’offerta formativa di cui
al comma 3 o quelle organizzative di cui al comma 4, dopo aver assicurato la piena ed integrale copertura dell’orario
di insegnamento previsto dagli ordinamenti scolastici e nel limite dell’organico di cui all’art. 1, comma 201, della
legge n. 107/2015. Le eventuali ore non programmate nel PTOF dei docenti sono destinate alle supplenze sino a
dieci giorni.
3. Il Dirigente scolastico formula l’orario di servizio tenuto conto in via prioritaria delle esigenze didattiche proposte
dal Collegio dei Docenti ai sensi dell’art. 396 TU, e successivamente delle esigenze personali, da soddisfare secondo
questo ordine di priorità:
a) tutele di cui alle leggi n°104 e successive modificazioni ed integrazioni e n°1204 e successive modificazioni
ed integrazioni;
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b) ciascun docente non potrà avere più di 3 ore di buco;


c) possono essere previste agevolazioni ai docenti che si trovino in situazioni protette da tutele di legge
ovvero situazioni particolari documentate
4. Fermo restando quanto stabilito all’art. 28 del CCNL 2006/09, qualora le richieste relative all’articolazione
dell’orario siano superiori rispetto alle possibilità di accoglienza, in assenza di un accordo fra i docenti interessati, si
procede a sorteggio; le richieste escluse, se riproposte l’anno successivo, hanno la precedenza nel rispetto del
principio della rotazione.
5. Al di fuori dei casi previsti dall’articolo 28, comma 8, del CCNL 29/11/2007, qualunque riduzione della durata
dell’unità oraria di lezione ne comporta il recupero prioritariamente in favore dei medesimi alunni nell’ambito delle
attività didattiche programmate dall’istituzione scolastica. La relativa delibera è stata assunta dal collegio dei
docenti.
Ciascun docente farà pervenire il proprio progetto di recupero orario.

Art. 30 - Orario di lavoro


1. Nel periodo che va dalla fine delle lezioni di un anno scolastico all’inizio di quelle del successivo, per i docenti che
non sono in ferie, l’orario di lavoro si assolve con la sola partecipazione alle attività funzionali all’insegnamento
programmate dal Collegio dei Docenti nel piano delle attività e con l’assolvimento degli obblighi connessi alla
funzione docente (esami di idoneità, esami integrativi, esami di stato, ecc.)
2. Nel periodo che va dalla fine delle lezioni al 30 giugno deve essere mantenuta la reperibilità per garantire
eventuali integrazioni o sostituzioni in occasione di esami di stato, esami di idoneità, ecc.
3. Il Dirigente scolastico informa la RSU di ogni eventuale variazione del piano delle attività che coinvolga l’insieme
dei docenti oppure almeno il 10% degli stessi. Negli altri casi il Dirigente scolastico comunica le variazioni ai soli
interessati con un preavviso di 5 giorni.
4. Tenuto conto delle responsabilità connesse alla vigilanza degli alunni nel momento del cambio di classe e alla
necessità che il docente sia presente in classe 5 minuti prima del suono della campanella della prima ora e assista
all’uscita degli alunni, l’accertamento delle presenze sarà effettuato per tutto il personale mediante controlli
obiettivi.

Art. 31 - Permessi retribuiti


1. Ai sensi dell’art. 15 c.2 del CCNL 2006/2009 sono concessi a domanda, nell’anno scolastico, tre giorni di permesso
retribuito per motivi personali o familiari. I permessi in questione vanno richiesti, di norma, con almeno tre giorni di
anticipo.
2.Per gli stessi motivi sono fruibili i sei giorni di ferie anticipate durante l’attività didattica, ai sensi dell’Art. 15 c.2 e
art 13 c. 9 del CCNL 2006/2009. Il Dirigente scolastico, se non può accogliere richieste di più docenti per lo stesso
periodo, dà priorità a chi non ha usufruito di ferie nello stesso anno scolastico.
3. Tali permessi possono essere autocertificati.
4. Le ore di permesso breve non possono essere più di due giornaliere, corrispondenti almeno alla metà dell’orario
di servizio; il permesso breve va richiesto, di norma, con almeno tre giorni di anticipo, sarà concesso
compatibilmente con l’orario di servizio e va recuperato a richiesta dell’Amministrazione entro i due mesi successivi
della fruizione.

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TITOLO TERZO M.O.F. – TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO DOCENTI ED A.T.A

Art. 32 - Modalità indicazione degli importi

Nel presente contratto tutti gli importi verranno trattati al lordo dipendente (LD). Il lordo stato (LS) si ricava
aggiungendo al “lordo dipendente” rispettivamente il 24,20% ed il 8,50% dello stesso per INPDAP ed IRAP

Art. 33 – Risorse MOF a.s. 2022/23

Per il calcolo del MOF vengono presi in considerazione: 4 punti di erogazione, 139 docenti in O.D., 35 ATA in O.D.,
60 classi.

Si conviene di distribuire l’intero F.I.S., detratte la quota di indennità di direzione, in proporzione del 67 % per i
docenti e 33% per gli A.T.A.

Si conviene, altresì, di distribuire la Valorizzazione 22/23, in proporzione del 70 % per i docenti e 30 % per gli ATA.

Si conviene di distinguere la voce Valorizzazione da quella del FIS per la componente ATA al fine di riconoscere in
tale voce le attività prevalentemente correlate all’ampliamento dell’offerta formativa.

Si conviene, altresì, di distribuire ulteriormente la quota complessiva destinata al personale A.T.A.:


- F.I.S. 22/23 con le seguenti proporzioni: A.A. 42%, A.T. 24% e C.S. 34%;
- VALORIZZAZIONE 22/23 con le seguenti proporzioni A.A. 25%, A.T. 10% e C.S. 65%;

La presente ipotesi di contratto, composta della sola Parte Normativa, viene sottoscritta il ____/11/2022

PARTE PUBBLICA PARTE SINDACALE

Il Dirigente scolastico RSU Eliana Scagnetti

Stefania Cardillo Deborah Bocci

Alessandro Iacobelli
OO.SS. di categoria

CISL SCUOLA Sig.


CONFSAL-SNALS Sig.ra M. Mazzuoccolo
FLC-CGIL Sig.ra T. Lombardi
GILDA –UNAMS Sig.ra S. Castracane
UIL SCUOLA Sig.ra S. Floris

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