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Armando l’armadillo mancino

C'era una volta un armadillo mancino di nome Armando, che aveva vissuto molte avventure nella sua vita.
Armando aveva trascorso gran parte della sua giovinezza combattendo in molte guerre, inclusi lo sbarco in
Normandia e il Vietnam. Durante queste esperienze, aveva imparato molte abilità che gli sarebbero tornate
utili in futuro.

Dopo aver lasciato il servizio militare, Armando si stabilì a Los Angeles, dove incontrò un avvocato ubriaco
di nome Bob. I due diventarono amici e presto si ritrovarono coinvolti in una grande avventura. Armando e
Bob sconfissero un cartello armeno che stava cercando di prendere il controllo del mercato della droga
locale. Grazie alle loro abilità militari e alla loro intelligenza, riuscirono a distruggere l'organizzazione
criminale.

Dopo questa grande vittoria, Armando decise di spendere tutti i suoi soldi in azzardo. Purtroppo, non ebbe
molta fortuna e perse tutto il suo patrimonio. Tuttavia, Armando non si diede per vinto e decise di trovare
un nuovo modo per guadagnare denaro. Iniziò ad addestrare piccole creature per le battaglie, utilizzando le
abilità che aveva imparato in guerra. Riuscì a formare una squadra di animali addestrati che lo seguivano
ovunque andasse.

Un giorno, Armando decise di invadere la Cecoslovacchia con la sua squadra di animali addestrati. Per
questo, utilizzò una vecchia Fiat Panda che aveva trovato in un rottamaio. Armando e i suoi animali
combatterono con valore e alla fine riuscirono a prendere il controllo della regione.

Mentre esplorava la Cecoslovacchia, Armando incontrò un mago di nome Pippo, che gli mostrò un'arte
molto strana. Il mago Pippo portò Armando ad una conferenza stampa ad Abu Dhabi, dove Armando iniziò
a dire parole a caso, grazie alla sindrome di Tourette che gli era stata affibbiata dal mago.

Ma il destino riservava ad Armando un triste epilogo. Mentre si trovava in un bagno pubblico in Svezia,
Armando cadde dal gabinetto e morì all'istante. La sua vita era stata piena di avventure e di momenti
incredibili, ma alla fine era giunta ad una fine tragica. La sua memoria sarebbe stata comunque sempre
ricordata con affetto da coloro che l'avevano conosciuto.

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