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Molte delle sue opere non furono pubblicate mentre lui era in vita, quindi non si
riesce a fare una precisa periodizzazione delle sue opere.
Nasce a Praga a cui è molto legato, dove appartiene a una minoranza etnica di
tedeschi di origine ebraica. Il critico italiano Baioni, parla di Kafka facendo
riferimento al “triplice ghetto”, cioè
Ghetto ebraico, minoranza religiosa
Ghetto tedesco
Ghetto borghese
Un altro studioso Klaus Wagner, scrive di come Kafka fosse emarginato però viveva
una condizione privilegiata all’internodi questa discriminazione, perché all’interno di
questo triplice ghetto egli si distingue dagli altri perché conosce la lingua ceca.
Biografia
Ha un rapporto conflittuale con il padre: da un lato lo vede come un modello,
dall’altro come un tiranno.
Simpatizza per il socialismo e per i più deboli. Laureato in legge, lavora nelle
assicurazioni: da un lato coltiva la sua passione per la letteratura e dall’altro fa il
tipico lavoro borghese.
Dal 1910 inizia a scrivere dei diari, dai quali emerge il suo complicato mondo
interiore.
È avverso al matrimonio per due motivi:
1. La vita matrimoniale lo avrebbe privato della possibilità di coltivare la propria
arte, perché riusciva ad essere produttivo soltanto in estrema solitudine
2. Riteneva che il matrimonio potesse essere un passo verso la somiglianza col
padre
Le prime opere sono caratterizzate da questo sentimento nei confronti del padre.
K. viene quindi incaricato da suo ufficio di far visitare la città ad un cliente italiano,
che però non si presenta all’appuntamento stabilito presso la cattedrale di Praga. K.
entra quindi nella chiesa, dove trova solo un sacerdote che sembra intento a
preparare le funzioni. Josef vorrebbe allontanarsi, ma il prete lo richiama a gran voce
e incomincia a rimproverarlo per la sua condotta con le donne. Il sacerdote, che è in
realtà il cappellano del tribunale, è perfettamente al corrente della situazione di K. e
gliela illustra per mezzo di una parabola, ispirata al racconto kafkiano Davanti alla
legge 2 e il cui significato sembra alludere alla condanna di Josef. Prima che Josef
venga congedato dal sacerdote senza ulteriori spiegazioni, i due discutono del
significato della novella, che fa parte dei testi legislativi consultati e interpretati da
secoli dai giudici della Corte.
K. viene quindi incaricato da suo ufficio di far visitare la città ad un cliente italiano,
che però non si presenta all’appuntamento stabilito presso la cattedrale di Praga. K.
entra quindi nella chiesa, dove trova solo un sacerdote che sembra intento a
preparare le funzioni. Josef vorrebbe allontanarsi, ma il prete lo richiama a gran voce
e incomincia a rimproverarlo per la sua condotta con le donne. Il sacerdote, che è in
realtà il cappellano del tribunale, è perfettamente al corrente della situazione di K. e
gliela illustra per mezzo di una parabola, ispirata al racconto kafkiano Davanti alla
legge 2 e il cui significato sembra alludere alla condanna di Josef. Prima che Josef
venga congedato dal sacerdote senza ulteriori spiegazioni, i due discutono del
significato della novella, che fa parte dei testi legislativi consultati e interpretati da
secoli dai giudici della Corte.
2
Davanti alla legge (in tedesco, Vor dem Gesetz) è un racconto di Franz Kafka
pubblicato nel 1915. In esso, un semplice contadino desidera entrare nel palazzo
della Legge, ma un guardiano gli spiega che dovrà attendere per un tempo
indeterminato di fronte ad un portone. Nonostante le domande insistenti del
protagonista, che prova anche a corrompere senza successo il guardiano, il portone
non viene mai aperto, e il contadino trascorre anni interi in un’inutile attesa. In
punto di morte, il protagonista chiede perché nessun altro uomo abbia mai tentato
l’accesso alla Legge: il guardiano - in accordo con la logica dell’assurdo delle
narrazioni kafkiane - rivela che quella porta misteriosa poteva essere dischiusa solo
per il contadino, ma che ora verrà serrata per sempre.
3
L’assurdità della vicenda, dietro cui si può leggere la visione del mondo di Kafka e
la sua vicinanza a certi aspetti dell’Esistenzialismo, si traduce nella descrizione
degli spazi del romanzo: prevalgono infatti i luoghi chiusi e asfittici, come il tribunale
, in cui K. si perde più volte e da cui può uscire solo con l’aiuto di altri personaggi.