Una storia triste che si trasforma in un “miracolo”, studiato
solo di recente. Palermo conserva uno dei misteri più affascinanti di tutto lo Stivale e la protagonista è lei, la piccola Rosalia. Una bimba bellissima quanto sfortunata che all’inizio del secolo scorso morì giovane, lasciando nei genitori un incolmabile dolore.
La mummia più bella del mondo
Quando si parla di mummie si pensa a scheletriche figure dai capelli radi, ma lei è un caso a parte che racconta l’amore di un padre nel modo più dolce. Quasi un secolo è trascorso dalla tragedia che ha stroncato la vita di Rosalia Lombardo. Era nata nel 1918, ma due anni dopo ,una brutta polmonite rese ogni cura inutile. La famiglia era piuttosto abbiente e si rivolse al dott. Alfredo Salafia, noto per la sua capacità di mummificare i morti e rendere il loro corpo perfetto nel tempo. Per decenni il segreto della formula è stato mantenuto. Negli ultimi anni il ritrovamento di un vecchio diario di quest’ultimo e diversi esperimenti in laboratorio hanno più o meno rivelato come ha sconfitto il deterioramento dei tessuti.
Chi era Salafia?
All’epoca era molto famoso perché studiava le tecniche che permettono alla pelle di non rovinarsi, superando di fatto persino i maestri di sempre: gli Egizi. Il risultato è incredibile. Oggi la piccola sembra stia dormendo, perché si trova in uno stato perfetto. Purtroppo la minuscola bara in cui è stata sistemata negli anni scorsi ne ha scurito un po’ il volto, ma adesso è stata sostituita con una dalla sofisticata tecnologia. Di sicuro non è solo perfetto l’aspetto esteriore, ma all’interno sembrano esserci anche tutti gli organi. In pratica, la morte l’ha sfiorata ma non cancellata facendo in modo che per lei ci fosse un finale diverso e raccontando al mondo una verità assoluta: l’amore può tutto. Oggi è possibile vederla all’interno delle Catacombe dei Cappuccini di Palermo.