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Palermo: l’incredibile storia

di Rosalia, la bimba che


“dorme” dal 1920

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Una storia triste che si trasforma in un “miracolo”, studiato


solo di recente. Palermo conserva uno dei misteri più
affascinanti di tutto lo Stivale e la protagonista è lei, la
piccola Rosalia. Una bimba bellissima quanto sfortunata che
all’inizio del secolo scorso morì giovane, lasciando nei
genitori un incolmabile dolore.

La mummia più bella del mondo


Quando si parla di mummie si pensa a scheletriche figure dai
capelli radi, ma lei è un caso a parte che racconta l’amore di
un padre nel modo più dolce. Quasi un secolo è trascorso dalla
tragedia che ha stroncato la vita di Rosalia Lombardo. Era
nata nel 1918, ma due anni dopo ,una brutta polmonite rese
ogni cura inutile. La famiglia era piuttosto abbiente e si
rivolse al dott. Alfredo Salafia, noto per la sua capacità di
mummificare i morti e rendere il loro corpo perfetto nel
tempo. Per decenni il segreto della formula è stato mantenuto.
Negli ultimi anni il ritrovamento di un vecchio diario di
quest’ultimo e diversi esperimenti in laboratorio hanno più o
meno rivelato come ha sconfitto il deterioramento dei tessuti.

Chi era Salafia?


All’epoca era molto famoso perché studiava le tecniche che
permettono alla pelle di non rovinarsi, superando di fatto
persino i maestri di sempre: gli Egizi. Il risultato è
incredibile. Oggi la piccola sembra stia dormendo, perché si
trova in uno stato perfetto. Purtroppo la minuscola bara in
cui è stata sistemata negli anni scorsi ne ha scurito un po’
il volto, ma adesso è stata sostituita con una dalla
sofisticata tecnologia. Di sicuro non è solo perfetto
l’aspetto esteriore, ma all’interno sembrano esserci anche
tutti gli organi. In pratica, la morte l’ha sfiorata ma non
cancellata facendo in modo che per lei ci fosse un finale
diverso e raccontando al mondo una verità assoluta: l’amore
può tutto. Oggi è possibile vederla all’interno delle
Catacombe dei Cappuccini di Palermo.

Uno strano fenomeno


Gli scienziati hanno sistemato delle telecamere di controllo e
si sono accorti che una volta al giorno apre e chiude gli
occhi, ma nessuno si spiega se sia un miracolo o un fenomeno
dovuto all’umidità. L’unico cambiamento evidente nel tempo è
stato sul colore di capelli e ciglia che erano all’epoca
decisamente più scuri. E nella città appena eletta Capitale
della Cultura 2018, oltre ai monumenti c’è dunque anche una
creatura che continua a vivere in un mondo parallelo, per
sempre piccola, a raccontare una storia unica.
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