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Iniziato ha mai messo qualcosa per iscritto ad uso pubblico.

Ognuno di loro, e tutti, hanno invariabilmente raccomandato silenzio e segretezza su certi fatti e su certe azioni; da Confucio, che rifiut di spiegare pubblicamente e in maniera soddisfacente cosa intendesse con il suo Grande Estremo, o di rivelare la chiave della divinazione con le paglie, fino a Ges che ingiungeva ai suoi discepoli di non dire a nessuno che egli era Cristo1 (Chrestos), luomo dei dolori e delle tribolazioni, prima della sua suprema ed ultima Iniziazione, o che aveva compiuto un miracolo di resurrezione.2 Gli Apostoli dovevano mantenere il silenzio in modo che la mano sinistra non sapesse che cosa faceva la mano destra; in parole povere, affinch i pericolosi esperti della Scienza della Mano Sinistra i terribili nemici degli Adepti della Mano Destra, specialmente prima della loro iniziazione Suprema non traessero profitto dalla divulgazione, in modo da danneggiare tanto il guaritore che il paziente. E se si sostenesse che quanto precede mera illazione, quale potrebbe essere il significato di queste terribili parole?
A voi dato di conoscere il mistero del regno di Dio, ma a quelli che son di fuori, tutto presentato per via di parabole; affinch vedendo, vedano ma non discernano; udendo odano ma non intendano; onde non avvenga che si convertano e siano rimessi i loro peccati 3.

A meno che non vengano interpretate

sapienza rivelata che il Figlio di Dio insegnava.8


8 Stromata,

xii.

Non meno esplicito Origene in relazione alla Bibbia e alle sue leggende simboliche. Egli esclama:
Se ci attenessimo alla lettera e dovessimo intendere ci che sta scritto nella legge, nel modo in cui lo fanno gli ebrei e la gente comune, arrossirei 61

nellammettere apertamente che Dio che ha dato queste leggi; le leggi degli uomini appaiono allora migliori e pi ragionevoli. 9
9 Vedi

Omelie 7, nel Levitico, citato in The Source of Measures, p. 307. Huet., Origeniana, 167, Franck, p. 12; citato da Sd, di Dunlap, p. 176. 11 (Merkavah.)
10 Origene:

Ebbene, lonesto e sincero buon Padre della prima Cristianit pu essere arrossito a ragione, in quei giorni della sua relativa purezza. Ma i cristiani della nostra Era altamente letteraria e civile non arrossiscono affatto; al contrario, essi accettano la luce prima della formazione del sole, il Giardino dellEden, la balena di Giona, insomma tutto, bench lo stesso Origene chieda, in un accesso di indignazione molto naturale:
Quale uomo sensato accetterebbe laffermazione che il primo, il secondo e il terzo giorno in cui si nominano la sera e il mattino fossero senza sole n luna n stelle, ed il primo giorno senza un cielo? Quale uomo potrebbe essere tanto idiota da supporre che Dio piantava alberi nel Paradiso o nellEden, come un agricoltore, etc.? Ritengo che ogni uomo deve considerare queste cose come immagini sotto il cui velo sta celato un significato nascosto10.

Tuttavia, si trovano milioni di tali idioti non solo nel terzo secolo, ma anche nel nostro secolo illuminato. E quando a ci si aggiunga laffermazione inequivocabile di Paolo nellEpistola ai Galati IV, 22-25, che la storia di Abramo e dei suoi due figli tutta unallegoria e che Agar il Monte Sinai, ben poco biasimo, invero, pu essere rivolto ai cristiani e ai pagani che rifiutano di accettare la Bibbia sotto qualsiasi altra luce tranne quella di unallegoria molto ingegnosa. Il Rabbino Simeone Ben-Jochai, il compilatore dello Zohar, impart sempre i punti pi importanti della sua dottrina solo oralmente, e ad un numero molto limitato di discepoli. Di conseguenza, senza liniziazione finale nella Mercavah lo studio della Cabala sar sempre incompleto, e la Mercavah pu venire insegnata soltanto nelloscurit, in un luogo deserto, e dopo molte terrificanti prove. Dalla morte del grande Iniziato ebreo, questa dottrina segreta rimasta, per il mondo esterno, un segreto inviolato.
Nella venerabile setta dei Tanaim, o meglio, dei Tananim, gli uomini saggi, vi erano quelli che insegnavano i segreti praticamente ed iniziavano alcuni discepoli al grande e ultimo Mistero. Ma la Mishna Hagiga, nella 2.a Sezione, dice che lindice delle materie della Mercaba11 devessere consegnato solo ai saggi anziani. Il Gemara ancora pi dogmatico. I segreti pi importanti dei Misteri non furono rivelati nemmeno a tutti i sacerdoti. Erano comunicati 62

soltanto agli iniziati.. Vediamo cos la stessa grande segretezza prevalere in ogni religione antica.12

Che cosa dice la Cabala stessa ? I suoi grandi Rabbini minacciano seriamente chi accetta alla lettera le sue massime. Leggiamo nello Zohar:
Sventura... alluomo che vede nella Thorah, cio nella Legge, soltanto semplici racconti e comuni parole! Perch, se in verit essa contenesse solo ci, saremmo anche oggi in grado di comporre una Thorah assai pi degna di ammirazione. Perch se non vi troviamo che semplici parole, non avremmo che da indirizzarci ai legislatori della terra,13 a quelli nei quali pi frequentemente riscontriamo la massima nobilt. Sarebbe sufficiente imitarli e fare una Thorah secondo il loro dire e secondo il loro esempio. Ma non cos; ogni parola della Thorah racchiude un significato elevato e un sublime mistero. I racconti della Thorah sono le vesti della Thorah. Sventura a colui che scambia questi rivestimenti per la Thorah stessa... Gli sciocchi considerano solo i rivestimenti e i racconti della Thorah, non sanno nullaltro, non vedono ci che celato sotto la veste. Gli uomini pi istruiti non badano alla veste ma al corpo che essa avvolge14.

Ammonio Sacca

1 II,

31718. Riportando questo passo dal testo originale di Iside Svelala, H. P. B. ha introdotto

parecchie modifiche nella forma, e queste sono state qui interamente conservate. 2 Proclo dichiara di aver sperimentato questa sublime estasi per sei volte nella sua vita di mistico; Porfirio afferma che Apollonio di Tiana fu unito in tal modo per quattro volte alla sua deit affermazione che crediamo errata, poich Apollonio era un Nirmnkaya (incarnazione divina, non Avatra ) ed egli stesso (Porfirio) solo una volta quando aveva sessantanni. La Teofania (apparizione reale di un Dio alluomo), la Teopatia (o assimilazione della natura divina) e la Teopneustia (ispirazione o, piuttosto, il misterioso potere di udire oralmente gli insegnamenti di un Dio) non sono mai state comprese correttamente.

Alcuni dei motivi di questa segretezza possono essere qui indicati. La legge fondamentale e la chiave maestra della Teurgia pratica nelle sue applicazioni principali allo studio serio dei misteri cosmici e siderali, psichici e spirituali, era ed tuttora ci che dai Neoplatonici greci veniva chiamato Teofania. Nel suo significato generalmente accolto, comunicazione tra gli Di (o Dio) e quei mortali iniziati che sono spiritualmente pronti a sperimentare tale rapporto. Esotericamente, per, significa di pi. Perch non soltanto la presenza di un Dio, ma una vera, sebbene temporanea, incarnazione, la fusione per cos dire, della Divinit personale, il S Superiore, con luomo, suo rappresentante e agente sulla terra. Come legge generale, il Dio Superiore, la super-anima dellessere umano (tma-Buddhi), adombra soltanto lindividuo nel corso della sua vita, per scopi di istruzione e rivelazione; o, come direbbero i cattolici

romani, che erroneamente denominano questa super-anima lAngelo Custode: Sta a fianco e sorveglia. Ma nel caso del mistero teofanico esso si incarna nel teurgo a scopo di rivelazione. Quando lincarnazione temporanea, durante quelle misteriose trance o estasi che Plotino definiva come:
La liberazione della mente dalla sua conoscenza finita, divenendo una e identificata con lInfinito,

questo stato sublime assai breve. Essendo lanima umana la progenie o lemanazione del suo Dio, il Padre e il Figlio diventano uno, e la divina sorgente fluisce come una corrente nel suo letto umano.2 Ma in casi eccezionali, il mistero diventa completo; la 73

Parola fatta carne realmente, lindividuo diventa divino nel vero significato del termine, in quanto il suo Dio personale ha fatto di lui per tutta la vita il proprio tabernacolo permanente, il tempio di Dio, come dice Paolo. Ora, ci che qui si intende con il Dio personale dellUomo non , ovviamente, solo il suo settimo Principio, dato che questo, per se e in essenza, semplicemente un raggio dellinfinito Oceano di Luce. In congiunzione con la nostra Anima Divina, la Buddhi, esso non pu essere chiamato una Diade, come altrimenti si potrebbe, poich, pur essendo formato da tma e Buddhi (i due Principi superiori), il primo non unentit, ma unemanazione dellAssoluto, e da esso realmente indivisibile. Il Dio personale non la Monade, bens il prototipo di questultima, ci che per mancanza di un termine migliore chiamiamo il Krantm3 (Anima Causale), manifestato, uno dei sette e principali serbatoi delle Monadi umane o Ego.
Unaltra prova che Paolo apparteneva alla cerchia degli Iniziati si trova nel seguente fatto. Lapostolo si fece radere la testa a Cenchere, dove Lucio (Apuleio) era stato iniziato, perch aveva fatto un voto. I Nazari, cio i separati, come possiamo desumere dalle scritture ebraiche, non dovevano radersi la testa; essi portavano i capelli lunghi e nessun rasoio poteva toccarli fino a che non li avessero sacrificati sullaltare delliniziazione. I Nazari erano un ordine di Teurgi o Iniziati caldei.7

In Iside Svelata si dimostra che Ges apparteneva a questa casta.


Paolo dichiara che Per la grazia di Dio che mi stata concessa come saggio maestro-costruttore, io ho posto le fondamenta. (I. Corinti, III, 10) Lespressione maestro costruttore, usata una sola volta in tutta la Bibbia, e da Paolo, pu essere considerata come una rivelazione. Nei Misteri, la terza parte del sacro rito veniva chiamata Epopteia o rivelazione, ammissione ai segreti. In sostanza, significava lo stadio supremo della chiaroveggenza, quella divina... ma il vero significato del termine sorvegliante, da , io vedo me stesso..In Sanscrito la radice p aveva in origine lo stesso significato, sebbene ora essa venga intesa nel senso di ottenere.8 La parola epopteia composta da sopra e da , guardare, osservare, ispezionare, e veniva impiegata per distinguere il maestro costruttore o architetto. Il titolo di Maestro muratore della Libera Massoneria deriva appunto da questa fonte, nel senso usato nei Misteri. Perci, quando Paolo si definiva maestro costruttore, usava un termine eminentemente cabalistico, teurgico e massonico, che nessun altro apostolo usa. In tal modo egli si dichiara un adepto, con il diritto di iniziare gli altri. Se continuiamo le nostre indagini con le

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Questa Storia. Il Vescovo Paolo di Samosata neg la divinit di Cristo nel primo Concilio di Antiochia; alla nascita e ai primordi del Cristianesimo teologico Egli veniva chiamato Figlio di Dio semplicemente per via della Sua santit e delle Sue buone opere. Il Suo sangue era corruttibile nel Sacramento dellEucarestia. Al Concilio di Nicea, tenuto nel 325 d. C., Ario espose le sue premesse che quasi infransero lUnit Cattolica. Diciassette vescovi difesero le dottrine di Ario, che per questo venne esiliato. Nonostante tutto ci, trenta anni dopo, nel 355 d. C., nel Concilio di Milano, trecento vescovi firmarono una lettera di adesione alle vedute di Ario, nonostante il fatto che dieci anni prima, nel 345 d. C., in un altro Concilio ad Antiochia, i partigiani di Eusebio avessero proclamato che Ges Cristo era il Figlio di Dio e Uno con Suo Padre. Al Concilio di Sirmione, nel 357 d. C., il Figlio era diventato non pi consustanziale. Gli Anomeani, che negavano questa consustanzialit, e gli Ariani, trionfarono. Un anno pi tardi, nel
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secondo Concilio di Ancyra,* venne decretato che il Figlio non consustanziale, ma solo di sostanza simile al Padre. Papa Liberio ratific la decisione. Per diversi secoli i Concili litigarono e lottarono sostenendo le tesi pi contraddittorie e opposte, frutto del loro laborioso travaglio, essendo la Santissima Trinit, che come Minerva, scatur dal cervello teologico, armata di tutti i fulmini della Chiesa. Il nuovo mistero venne presentato al mondo in mezzo a terribili lotte, in cui lassassinio e altri crimini ebbero larga mano. Al Concilio di Saragozza, nel 380 d. C., venne proclamato che Padre, Figlio e Spirito Santo sono uno e la stessa Persona, la natura umana del Cristo essendo semplicemente unillusione, uneco della dottrina avatrica ind. Una volta su questo viscido sentiero, i Padri dovettero scivolare ad absurdum, cosa che non mancarono di fare.

Come negare la natura umana in colui che era nato da una donna? Lunica saggia osservazione fatta durante uno dei Concili di Costantinopoli venne da Eustachio, che fu abbastanza coraggioso da dire: Che Dio mi preservi dal ragionare sulla natura del mio Dio, cosa che gli frutt la scomunica da parte di Papa Flavio. Al Concilio di Efeso, nel 449 d. C., Eustachio ebbe la sua rivincita. Poich Eusebio, il Vescovo di Cesarea, cercava di costringerlo ad ammettere due distinte nature di Ges Cristo, il Concilio gli si ribell contro, e venne proposto che Eusebio fosse arso vivo. I vescovi insorsero come un solo uomo e, con i pugni serrati, urlando di rabbia, chiesero che Eusebio fosse lacerato in due met, e fosse trattato come lui voleva trattare Ges, di cui divideva la natura. Eustachio venne restituito nei suoi poteri e nel suo ufficio, Eusebio e Flavio vennero deposti. Poi le due parti si affrontarono violentemente e battagliarono. San Flavio venne talmente malmenato dal vescovo Diodoro, aggredito e preso a calci, che mor alcuni giorni dopo per le percosse ricevute. Ogni incongruenza venne adottata in questi Concili, e il risultato ne sono gli attuali paradossi viventi chiamati Dogmi della Chiesa. Per esempio, al primo Concilio di Ancyra, 314 d. C., venne posto il quesito: Battezzando una donna incinta, il bambino non nato resta anchegli battezzato ? Il Concilio rispose negativamente; perch, si
*(Lattuale

Ankara.)

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sostenne, la persona che riceve il battesimo devessere consenziente, cosa impossibile per un bimbo ancora nel grembo della madre. Di conseguenza, allora, linconsapevolezza un ostacolo canonico al battesimo, e quindi ogni bambino battezzato ai nostri giorni, di fatto non lo . E inoltre, che succede delle decine di migliaia di affamati bambini pagani battezzati dai missionari durante le carestie, o altrimenti salvati di nascosto dai troppo zelanti padri? Seguite uno dopo laltro i dibattiti e le decisioni degli innumerevoli Concili, e osservate su quale guazzabuglio di contraddizioni eretta lattuale infallibile Chiesa Apostolica! E ora possiamo renderci conto come laffermazione nel Genesi: Iddio cre luomo a sua immagine sia tanto paradossale, se presa alla lettera. A parte il fatto evidente che non lAdamo di polvere (del Capitolo II) quello che in tal modo fatto a divina immagine, ma il Divino Androgino (del Capitolo I), o Adamo Kadmon, si pu vedere da soli che Dio il Dio dei cristiani in ogni caso fu creato dalluomo a propria immagine in mezzo a calci, botte e assassini, nei primi Concili. Un fatto curioso, che getta un fascio di luce sulla tesi che Ges era un Iniziato e che fu un Adepto

martirizzato, viene riferito in unopera (gi pi volte citata), che pu essere chiamata una rivelazione matematica: The Source of Measures. Si
richiama lattenzione sulla seguente parte del 46 versetto del 27 Capitolo di Matteo, che suona: Eli, Eli, Lama Sabachtani? cio, Mio Dio, Mio Dio, perch mi hai abbandonato? Ovviamente la nostra versione tolta dal manoscritto originale greco (il motivo per il quale non abbiamo manoscritti originali ebraici riguardanti queste circostanze perch in Ebraico gli enigmi si risolverebbero da soli comparandoli con la fonte dalla quale derivano, lAntico Testamento). I manoscritti greci, senza eccezione, danno queste parole cos: Sono parole ebraiche, traslitterate in Greco; in Ebraico sono le seguenti: cS eL ritture per queste parole danno come giusta traduzione: vale a dire, Mio Dio, Mio Dio, perch mi hai abbandonato ? Abbiamo riportato le parole come stanno, senza possibilit di discussione; e senza possibilit di discussione, tale linterpretazione data dalle Scritture. Ma le parole non reggono a questa
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interpretazione, ed una falsa traduzione. Il vero significato proprio lopposto di quello dato, ed : Mio Dio, Mio Dio, come mi glorifichi! Ma vi di pi, perch mentre lama significa perch, o come, quale nome verbale implica lidea di irradiare, o in forma di avverbio potrebbe suonare in che modo luminoso, e cos via. Per il lettore sprovveduto, linterpretazione rafforzata, e presentata come se fosse ladempimento di predizioni profetiche, per mezzo di una nota marginale che rimanda al primo versetto del ventiduesimo salmo, che si legge: Mio Dio, Mio Dio, perch mi hai abbandonato ? LEbraico di questo versetto, per tali parole, : per le quali il riferimento corretto, e giusta e valida linterpretazione, ma con una parola completamente diversa. Le parole sono: Eli, Eli, lamah azabvtha-ni? Nessuna intelligenza umana, per quanto abile, potrebbe salvare questo passo dallaccusa di palese falsit di traduzione; e questo un colpo terribile per la genuina sacralit del racconto.6 Per dieci anni e pi si sono riuniti i revisori (?) della Bibbia, una

solenne ed imponente schiera di massimi Ebreisti e Grecisti dInghilterra, cercando di correggere gli errori e gli equivoci, i peccati di omissione e di esecuzione dei loro predecessori meno eruditi, i traduttori della Bibbia. Ci diranno forse che nessuno di loro vide la differenza lampante tra le parole ebraiche del Salmo XXII, azabvtha-ni, e sabachtani in Matteo, e che non sapevano della deliberata falsificazione? Perch era una falsificazione. E se ci venisse chiesto perch i Padri della Chiesa vi ricorsero, la risposta chiara. Perch le parole sacramentali appartenevano, nel loro vero significato, ai riti dei templi pagani. Esse venivano pronunciate dopo le terribili prove dellIniziazione, ed erano di fresca memoria per alcuni dei Padri quando il Vangelo Secondo Matteo venne pubblicato in lingua greca.
6 Appendice,

VII, pp. 301.

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Perch, infine, molti degli Ierofanti dei Misteri, e ancora pi degli Iniziati, a quel tempo vivevano ancora, e la frase tradotta esattamente avrebbe senzaltro portato a classificare Ges tra i semplici Iniziati. Le parole Mio Dio, mio Sole, tu hai riversato la tua radiosit su me! erano le parole finali che concludevano la preghiera di ringraziamento dellIniziato, il Figlio e il glorificato Eletto del Sole. In Egitto troviamo a tuttoggi sculture e raffigurazioni che rappresentano questo rito. Il candidato tra due divini padrini; uno, Osiride-Sole dalla testa di falco, che rappresenta la vita, laltro, Mercurio dalla testa di ibis, genio psicopompo, che guida le Anime, dopo la morte, alla loro nuova dimora, lAde; e questultimo, figurativamente, rappresenta la morte del corpo fisico. Entrambi sono raffigurati nellatto di versare la corrente di vita, lacqua della purificazione, sulla testa dellIniziato, e i due fiotti, intersecandosi, formano una croce. Per meglio celare la verit, questo bassorilievo stato spiegato anche come un presentimento pagano di una verit cristiana. Il Cavaliere des Mousseaux chiama questo Mercurio: Lassistente di Osiride-Sole, come S. Michele lassistente, il Ferouer del Verbo. Il monogramma del Chrestos e il Labarum, lo stendardo di Costantino che, tra laltro, mor pagano e non fu mai battezzato un simbolo derivato dal predetto rito e indica anche la vita e la morte. Molto tempo prima che il segno della Croce fosse adottato come simbolo cristiano, esso veniva impiegato quale segno di riconoscimento segreto tra i Neofiti e gli Adepti. liphas Lvi dice: Il segno della croce adottato dai cristiani non appartiene
esclusivamente a loro. cabalistico, e rappresenta le opposizioni e lequilibrio quaternario degli elementi. Vediamo dal verso occulto del Pater, sul quale abbiamo richiamato lattenzione in unaltra opera, che in origine vi erano due maniere di farlo, o per lo meno, due differenti formule per esprimerne il significato: una riservata ai sacerdoti e agli iniziati, laltra data ai neofiti e ai profani.7 Ora si pu comprendere

perch il Vangelo di Matteo, il Vangelo degli Ebioniti, sia sempre stato celato nella sua forma ebraica allo sguardo curioso del mondo. Girolamo
scopr lautentico ed originale Vangelo, scritto in ebraico da Matteo il pubblicano, nella biblioteca raccolta a Cesarea dal martire Panfilio. E
7 Dogme

et Rituel de la Haute Magie, II, 88.

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verso la fine del quarto secolo8 scrive: I Nazareni di Berea in Siria, che usavano questo (Vangelo), mi hanno dato il permesso di tradurlo. E aggiunge: Nel Vangelo che i Nazareni e gli Ebioniti usano, e che recentemente ho tradotto dallEbraico in Greco, e che i pi considerano il genuino Vangelo di Matteo, etc.9 Che gli Apostoli abbiano ricevuto una dottrina segreta da Ges, dottrina che Egli

stesso insegnava, risulta evidente dalle stesse parole di Girolamo, il quale confessa il fatto in un momento di imprudente distrazione. Scrivendo ai vescovi Cromazio ed Eliodoro, egli si lamenta che un compito difficile mi stato ingiunto, giacch questa (traduzione) mi stata comandata dalle vostre Beatitudini, mentre S. Matteo stesso, apostolo ed evangelista, non voleva che fosse scritta apertamente; infatti, se ci non fosse stato segreto, egli (Matteo) avrebbe aggiunto al Vangelo che quello che pubblic era suo; egli invece compil questo libro celandolo in caratteri ebraici, con il risultato che, anche per questo, lopera, scritta in lettere ebraiche di sua mano, potesse essere letta da uomini altamente religiosi, e anche da chi, nel corso del tempo, lavrebbe ricevuta dai predecessori. Ma lopera non fu mai data ad alcuno da trascrivere, cos il suo testo fu interpretato da alcuni in un senso e da altri in un senso diverso.10 E sulla stessa pagina soggiunge: E accadde che questo libro venne pubblicato da un discepolo di Manicheo, chiamato Seleuco, il quale compil falsamente anche gli Atti degli Apostoli svelando delle cose che non erano per la edificazione ma per la demolizione; e questo (libro) fu approvato da un Sinodo che le orecchie della Chiesa si rifiutarono, con ragione, di ascoltare.11 Girolamo stesso ammette che il libro da lui riconosciuto come compilato per mano di Matteo, malgrado lavesse tradotto due volte, gli era quasi incomprensibile, poich era un arcano. Malgrado ci, Girolamo, con molta
8 (Girolamo,

De Viris Illustribus, III.) degno di nota il fatto che, mentre tutti i Padri della Chiesa dicono che Matteo scrisse in Ebraico, tutti usavano il testo greco come uno scritto apostolico genuino, senza menzionare quale relazione avesse il Matteo Ebraico con quello Greco! Aveva molte aggiunte particolari che invece mancano nel nostro (il Greco)Vangelo (Olshausen: Nachweis der Echtheit der Smmtlichen Schriften des Neuen Testam., p. 32; Dunlap: Sd the Son of Man, p. 44). 9 Girolamo: Comm. to Matthew, libro II, cap. XII, 13. Girolamo aggiunge che stato scritto nella lingua caldea, ma con caratteri ebraici. 10 S. Girolamo v. 445; Sd, the Son of the Man di Dunlap, p. 46. 11 Ci vale anche per respingere le opere di Giustino martire, il quale usava soltanto il Vangelo secondo gli Ebrei, come probabilmente faceva Tiro, suo discepolo. In quale periodo successivo sia stata pienamente decisa la divinit di Cristo, possiamo giudicare dal solo fatto che, ancora nel IV secolo, Eusebio non denunci questo libro come spurio, ma lo classific pari a quello dell Apocalisse di Giovanni, mentre Credner (Zur Gesch. des Kanons, p.120) dimostra che Niceforo lo inser, assieme con lApocalisse, nella sua Sticometria, fra gli Antilegomena. Gli Ebioniti, i genuini cristiani primitivi, rigettando tutti gli altri scritti apostolici, facevano uso soltanto di questo Vangelo (Adv. Haer., I, 26), e gli Ebioniti, come afferma Epifanio, credevano fermamente, come i Nazareni, che Ges era soltanto un uomo nato dal seme di un uomo. 171

disinvoltura, taccia di eresia tutti i commentari, salvo il suo. Non solo: Girolamo ben sapeva che questo Vangelo era il solo originale; eppure, divenne pi che mai zelante nel perseguitare gli eretici. Perch? Perch accettarli significava pronunciare la condanna a morte della Chiesa costituita. Si sapeva fin troppo bene come il Vangelo secondo gli Ebrei fosse stato lunico Vangelo accettato per quattro secoli da parte degli ebrei cristiani, i Nazareni e gli Ebioniti. E nessuno di questi accettava la divinit di Cristo.12 Gli Ebioniti furono i primi e pi antichi cristiani, il cui

rappresentante era lautore gnostico delle Omelie di Clemente e, come

dimostra lautore di Supernatural Religion,13 lo Gnosticismo ebionita una volta era stato la forma pi pura del Cristianesimo. Essi erano gli allievi e i seguaci dei primitivi Nazareni, gli Gnostici cabalisti. Come i seguaci di Cerinto, essi credevano agli Eoni, e che il mondo era stato messo insieme dagli Angeli (Dhyn Chohan), come deplora Epifanio (Cantra Ebionitas), e si lamenta che Ebion aveva lopinione dei Nazareni, la forma dei Cerintiani. Essi decisero che Cristo era del seme di un uomo.14 Quindi, di nuovo: Il segno di Dan-Scorpione morte-vita, nel simbolo,
, come ossa incrociate e teschio... o vita-morte... lo stendardo di Costantino, lImperatore romano. stato dimostrato che Abele era Ges, e Caino-Vulcano, o Marte, lo trafisse. Costantino era un Imperatore romano, il cui Dio della guerra era Marte, e un soldato romano trafisse Ges sulla croce Ma la trafittura di Abele fu la consumazione del suo matrimonio con Caino, e ci proprio nella forma di Marte Generatore; da cui, il doppio glifo, uno di Marte generatore (Osiride-Sole) e di Marte distruttore (Mercurio, Dio della Morte nel bassorilievo egiziano); che significa anche lidea primordiale del cosmo vivente, o della nascita e della morte, necessarie per la continuazione della corrente di vita.15 Riportiamo ancora una volta da Iside Svelata: Fu scoperta, scolpita nel granito dellAdytum del Serapeo, una croce latina di perfetta forma cristiana; e i monaci non mancarono di affermare che la croce veniva adorata dai pagani in uno spirito di profezia. Per lo meno, Sozomene ricorda il fatto con aria di trionfo.16 Ma larcheologia e il simbolismo, nemici
12 Iside 15 The

Svelata, II, pp. 181-3. 13 Op. cit., II, 5. 14 Vedi anche Iside Svelata II, 180, alla fine del capitolo. Source of Measures, p. 299. Questa corrente di vita, essendo rappresentata nel bassorilievo di Philae test citato, con lacqua versata in forma di croce sul candidato iniziato da Osiride, la Vita o il Sole, e Mercurio, la Morte. Era il finale del rito dellIniziazione dopo che le sette e le dodici torture nelle Cripte dEgitto erano felicemente superate. 16 Altro scrittore indegno di fede, falso ed ignorante, storico ecclesiastico del V secolo. La sua presunta storia della lotta tra pagani, neoplatonici e cristiani di Alessandria e di 172

infaticabili ed implacabili delle false pretese clericali, hanno scoperto nei geroglifici della leggenda che corre intorno alla croce, almeno una spiegazione parziale del suo significato. Secondo King e altri numismatici

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