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PALERMO
Da mesi cercano una nuova casa, dopo che i proprietari della vecchia hanno
comunicato loro l'intenzione di voler vendere e dunque la necessità di liberare
l'appartamento. "Così da febbraio - spiega - abbiamo iniziato a guardarci intorno
e a fare qualche offerta. Pensavamo di avere tutto il tempo per fare il trasloco e
trovare una situazione adeguata alle esigenze della nostra famiglia. Mio figlio ha
necessità di avere una stanza tutta sua, che è il suo mondo, nonché un bagno a lui
dedicato. A settembre abbiamo dovuto lasciare casa. Risultato? Da allora
viviamo in nove in un appartamento, a casa di mia madre che temporaneamente
ci ospita".
Inizialmente alla famiglia non è mai stato comunicato il motivo reale del rifiuto
delle proposte. "Pensavamo fossimo soltanto sfortunati - precisa - e che
effettivamente le offerte che questi proprietari ricevevano erano migliori delle
nostre. Ma ad oggi ci hanno rifiutato otto appartamenti, tutti con varie scuse. Ora
l'agenzia immobiliare cui ci siamo affidati ci ha detto la verità. Un messaggio che
ci ha fatto raggelare il sangue, che ci mortifica. Che ci uccide".
Parole che hanno lasciato l'amaro in bocca alla famiglia: "In che mondo viviamo?
Mio figlio sta così, cosa dovrei fare? Nascondermi pur di affittare una casa?
Nascondere la malattia di mio figlio? Mio marito ha un contratto a tempo
indeterminato, stiamo bene e non abbiamo problemi economici eppure...", non si
dà pace Caterina Lo Galbo.