Sei sulla pagina 1di 2

Alto Adige

Il terrorismo altoatesino
I processi

PROCESSO STRAGE DI CIMA VALLONA


(e attentati 1966-67)
Corte di Assise di Firenze, 14 maggio 1970

Imputati: sono 29, tutti latitanti, tranne un’imputata minore.

Le accuse: riguardano la strage di Cima Vallona e una lunga serie di attentati


compiuti fra l'agosto del 1966 e l'agosto del 1967.
Per la strage di Cima Vallona sono accusati Norbert Burger, Peter
Kienesberger, Erhard Hartung, Egon Kufner e Hans Christian Genck.
Secondo il capo d'imputazione, il 25 giugno del 1967, in località Cima
Vallona, nel Comune di San Nicolò Comelico (Belluno), i terroristi minano un
traliccio della linea elettrica e lo abbattono, dopo aver collocato diverse mine
antiuomo sulla via d'accesso obbligata per raggiungere il tralicco. Una
trappola mortale. Dopo il crollo del traliccio, sul luogo arrivano alcuni alpini.
Uno di loro, Armando Piva, rimane dilaniato da una mina. Diverse ore dopo
una seconda pattuglia, questa volta di carabinieri, raggiunge la zona. Il
capitano Francesco Gentile, il sottotenente Mario Di Lecce e il sergente Olivo
Dordi rimangono massacrati da un'altra mina. Un altro carabiniere, Marcello
Fagnani, è gravemente ferito.
Burger è accusato di avere progettato la strage, Kienesberger di avere
costruito le micidiali trappole e di averle collocate assieme a Kufner e
Hartung; Genck è accusato di avere accompagnato il commando in macchina
da Innsbruck sino al fondovalle del versante austriaco, da dove i terroristi
hanno marciato sino al crinale del confine italo-austriaco di Cima Vallona.
Per tutti gli altri attentati, Burger è accusato di essere il capo dell'associazione
terroristica; Kienesberger il promotore degli attacchi; Hartung, Oberleiter,
Humer e Schafferer i coordinatori dei piani; tutti gli altri semplici
partecipanti.
La vedova Schafferer è accusata di aver messo a disposizione dei terroristi la
propria abitazione di Innsbruck per le riunioni e la distribuzione di armi ed
esplosivi.

Condanne:
- Norbert Burger (Kirchberg Austria, 1929) ergastolo per strage
continuata pluriaggravata, vilipendio di cadavere, danneggiamento
aggravato e banda armata;
- Kate Dahl, ved. Schafferer (Innsbruck, 1919) 4 anni;
- Dietrich Eibl (Innsbruck, 1945) 2 anni;
- Rolf Eibl (Innsbruck, 1945) 2 anni;
- Erhard Foltin Hartung von Hartungen (Innsbruck, 1943) ergastolo per
strage e banda armata;
- Hans Christian Genck (Osnabrück Germania, 1941) 17 anni e 8 mesi;
- Hansjörg Humer (Schörding Austria, 1944) 16 anni e 4 mesi;
- Peter Kienesberger (Wells Austria, 1942) ergastolo per strage,
vilipendio di cadaveri, banda armata, danneggiamenti e attentati;
- Egon Kufner (Lienz Austria,1944) 24 anni per strage e banda armata;
- Peter Matern (innsbruck, 1938) 15 anni e 8 mesi;
- Helmuth Moritz (Innsbruck, 1944) 26 anni;
- Herwig Nachtmann (Innsbruck, 1940) 1 anno e 4 mesi;
- Heinrich Oberleiter (Valle Aurina, 1941) ergastolo per strage continuata
pluriaggravata;
- Dietmar Riztberger (Innsbruck, 1944) 2 anni;
- Albert Schafferer (Innsbruck, 1945 2 anni;
- Karl Schafferer (Innsbruck, 1919) 19 anni e 4 mesi;
- Gerhard Watschinger (Fritzens Austria, 1919) 1 anno e 4 mesi;
- Rudolf Watschinger (Fritzens, Austria, 1940) 1 anno e 4 mesi;
- Werner Weitze (Linz, 1945);
- Gottfried Tschaikner (Telmas Austria, 1944) 22 anni 4 mesi.

Assoluzioni:

- Helmuth Golowitsch (Linz, 1942);


- Heinz Hauffe (Innsbruck, 1941);
- Erich Klinger (Steyr Austria, 1944);
- Maria Mair (Collalbbo, 1945);
- Franz Neubauer (Linz, 1944);
- Harald Nimeth (Innsbruck, 1945);
- Werner Piehl (Bielefeld Germania, 1946;
- Dieter Schartnger (Linz, 1943);
- Gerhard Tautermann (Linz, 1944;
- Rolf Teschner (Solbad Hall Austria, 1945).

Potrebbero piacerti anche