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Giulia Di Loreto

3B
DIFFERENZA TRA L’ALLENAMENTO DI SAMIA E QUELLO DI UN’ALTRA ATLETA CHE NON VIVE IN
UN PAESE DI GUERRA
Samia è una ragazzina povera, vive a Mogadiscio, in Somalia. Il suo sogno più grande è andare
alle olimpiadi, diventare il simbolo del suo paese. In Somalia c’è una guerra da quando Samia è
piccolina, per questo gli indumenti e il necessario per nutrirsi scarseggiano, non ha le
attrezzature necessarie per allenarsi come si allenerebbe un qualsiasi altro atleta. Ogni giorno
va a correre per le vie bombardate della città, facendo attenzione a ciò che calpesta e a non
farsi scoprire dalle guardie miliziane. Samia inizialmente corre a piedi nudi, solo dopo la vittoria
della sua prima gara il padre le regala un paio di scarpe da corsa e una fascetta, per lei è un
sogno dato che i soldi guadagnati bastano unicamente per comprare il cibo. Più tardi per il
compleanno le verrà regalato un cronometro per prendere i suoi tempi e riuscire ad allenarsi in
modo più professionale. Il suo allenatore è un ragazzino della sua età, nonché il suo migliore
amico Alì, che però dopo poco tempo va via dalla città e Samia resta senza allenatore. Da
piccola Samia corre senza veli ma, diventata più grande, deve indossarli e quindi correre diventa
più difficile. Prendiamo come esempio Alessia Trost, anche lei un’atleta di atletica e anche lei si
allena tutti i giorni, a differenza di Samia però Alessia si allena in una palestra apposita oppure
in un campo di atletica, con giusti spazi e attrezzi. Si allena con un abbigliamento adatto, scarpe
da ginnastica, leggings e un top, con una felpa e una giacca se fa freddo, acqua disponibile se ha
sete, allenandosi senza veli intralcianti che fanno sudare. Alessia si allena con un allenatore
adulto costante, che la segue sempre e se non potesse più cambierebbe allenatore, ma ne
avrebbe comunque uno; in una palestra e seguendo un’alimentazione regolare e sana,
mangiando tutti i giorni, non come Samia. Un’altra differenza è che Alessia Trost ha dei soldi da
spendere, da utilizzare per comprare l’attrezzatura necessaria, gli strumenti, determinati
alimenti. Mentre Samia no, le poche cose che ha avuto a disposizione sono costate molta fatica
ai famigliari e alle persone che le volevano bene, inoltre a differenza di Alessia, Samia utilizzava
gli indumenti anche se erano stracci, non aveva decine di diversi completi da indossare. La
differenza di queste due atlete ci fa capire come Samia volesse realmente vincere le olimpiadi.
Si allenava a più non posso in condizioni pietose, affrontando di tutto. Questo si chiama
coraggio.

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