Sei sulla pagina 1di 6

“Domani pomeriggio sarò felice di andare da lui” rispose Malcolm.

“Angélique” stava dicendo Struan, “perchè non vai a rinfrescarti? lo farò lo stesso e tra un'ora partiremo. Devo

solo sistemare alcune cose con Jamie.” “Per stasera e domani sì. Ah Tok e Ah Soh sono già a bordo con i

bagagli, Chen verrà con voi e la signora. Credo che nessuno eccetto Strongbow, Phillip e me sappia che

trascorrerete la notte a bordo della Prancing Cloud.” Ha persino insistito per prepararvi un banchetto

giapponese, perciò cercate di arrivare affamato e di non dimenticare di farvi valere”. Poi aveva creato una

nuova classe di cortigiane, le geishe, istruite nelle arti, che di regola non erano disponibili per il sesso.

“Spiacente, ma la data è in codice nell'estremità in alto a sinistra del foglietto” mormorò lui in risposta. “E'

accaduto ieri intorno all'alba. Cupe considerazioni la perseguitavano, le tornarono alla mente immagini di fatti e

persone che avrebbe voluto dimenticare e soprattutto lui, il samurai. Com'è ironica la vita, pensò lo shoya,

chissà che cosa avrebbero pensato quelle due donne se avessero saputo perchè il Gyokoyama era così forte?

Uno dei segreti del loro zaibatsu riguardava il fondatore, anzi la fondatrice, una donna di genio, una mama-san.

Sì, di Raiko ci si poteva fidare completamente fino a quando non era la sua incolumità a essere messa in gioco.

Si, uno scambio di informazioni non avrebbe soltanto un valore economico ma sarebbe anche utile alla causa,

sonno-joi, che sosteneva con tutta se stessa. “Grazie, grazie”

“Potrebbe essere un'informazione importante ma, spiacente, anche pericolosa.” Le due donne risero e si

limitarono a osservarsi in silenzio. Ne ha già uno, un maschio, ma purtroppo suo marito è molto caro!” Meikin

scosse il capo e rise. Si diceva che padre Leo fosse prostrato davanti al suo altare in seguito a un colpo

apoplettico mentre in quel preciso momento, o così perlomeno supponevano i più, il reverendo Tweet stava

facendo fuoco e fiamme con sir William. “Ventisei. E tua figlia?” Meikin assaggiò il delizioso sushi e ne

mangiò in notevole quantità per una donna così minuta. “Grazie, tai-pan. Posso congratularmi?” “Forse.” Il
vento soffiava sempre con forza e il cielo era coperto ma il comitato di benvenuto non si bagnò. Qualcuno tirò

un pugno e scoppiò una rissa. Sir William gridò alle sentinelle della marina: “Andate ad aprirgli la strada, svelti

per Dio, o finiranno schiacciati!”. Inoltre non poteva non nutrire dell'astio nei confronti della Bakufu e di Anjo,

colpevole dell'uccisione di un'altra vecchia amica, Yuriko, mama-san della Casa dei Quarantasette Ronin,

colpevole di aver ospitato degli shishi.

“Jamie, mi versereste un bicchiere? Grazie. E' tutto sistemato?” A tutto ciò bisognava sommare la sua

relazione con Furansu-san, e quello che da lui aveva imparato sui gai-jin, paradossalmente fonte della sua

ricchezza e al tempo stesso nemici della loro sacra terra degli dei Un'autentica via di fuga non esisteva, non

c'era modo di assumere un'altra identità o di ricrearsi un'esistenza altrove, il Giappone era troppo ben diviso in

compartimenti stagni. I bicchieri appena riempiti furono svuotati e riempiti ancora e tutti chiacchierarono senza

ascoltare nessuno. Ti ho avuta e adesso nessuno ti porterà via da me...” C'erano stati abbracci e lacrime

appassionate. Tess l'aveva accusato di omicidio e ne aveva chiesto l'impiccagione. Il giudice l'aveva

riconosciuto colpevole di negligenza e quindi di omicidio colposo e gli aveva inflitto il massimo della pena,

dieci anni di lavori forzati nella prigione di Hong Kong, ai quali l'uomo non sarebbe mai sopravvissuto. Meikin

ridacchiò. “E' da molto tempo che non sono più interessata né eccitata dagli amplessi altrui, per quanto violenti

o appassionati possano essere, nemmeno quelli dei ben dotati gai-jin.” Era troppo felice d'essere con la sua

vecchia amica per raccontarle la triste storia di Gekko e Shin Komoda, che aveva insistito per conoscere prima

di mandarle Hinodeh. Inginocchiata accanto a lui Fujiko gli massaggiava con mani sapienti i muscoli del collo

cercando i punti dove il dolore si mescola al piacere. Indossava anche lei una yukata e portava i capelli sciolti.

Lo shoya restava immobile in ginocchio. “Angélique” stava dicendo Struan, “perchè non vai a rinfrescarti? lo
farò lo stesso e tra un'ora partiremo. Devo solo sistemare alcune cose con Jamie.” “Ringraziatelo anche per me,

Jamie” si intromise Angélique.

Non aveva dato alle due donne il secondo foglietto che era rivolto solo a lui e diceva, in codice: L'assassino era

una donna, Sumomo. Si ritiene che Koiko fosse implicata nel complotto e dopo essere stata ferita dallo shuriken

è stata decapitata dal principe Yoshi. “Abbiamo delle geishe, ma non al tuo livello. Ci sono delle giovani che

potrebbero dimostrarsi adatte.” Raiko sorrise socchiudendo gli occhi nel ricordare i bei tempi andati. “O forse

una maiko?” Meikin ridacchiò e sorseggiò altro brandy. “Sarebbe un piacevole diversivo e mi farebbe ripensare

ai vecchi tempi, Raiko-chan. Mi aiuterebbe a riflettere, a capire se posso trovare ciò di cui abbiamo bisogno.

“No. Non una parola. Ma la ragazza mi piace e faccio quello che posso per aiutarla. Sì, è strano che non ce ne

parli, vero?” Raiko sorseggiò il suo brandy incantata dal calore che scorreva nelle sue vene e dal grande piacere

di intrattenersi con la sua più vecchia e fidata amica. “Per stasera e domani sì. Ah Tok e Ah Soh sono già a

bordo con i bagagli, Chen verrà con voi e la signora. Credo che nessuno eccetto Strongbow, Phillip e me sappia

che trascorrerete la notte a bordo della Prancing Cloud.” “Ho un altro pagamento per te anche se il cliente è un

pò lento.” Meikin rise. “Non mi stupisce. Tu sei una negoziatrice straordinaria.” Si chinò per ringraziare.

“Cameriere!” “Comportatevi bene, fate spazio alla signora!” La folla obbedì e Struan riuscì a ricongiungersi a

lei. “Tutto bene, Angel?” Vorrei congratularmi... posso baciare la sposa?” Senza aspettare la risposta la baciò

fraternamente, e lei ricambiò l'abbraccio con un profondo sospiro di sollievo. “Per stasera e domani sì. Ah Tok

e Ah Soh sono già a bordo con i bagagli, Chen verrà con voi e la signora. Credo che nessuno eccetto Strongbow,

Phillip e me sappia che trascorrerete la notte a bordo della Prancing Cloud.”

Gornt e Norbert Greyforth osservarono la scena dalle finestre, al primo piano del loro palazzo. Davanti ai

portoni di tutte le case della via i domestici cinesi guardavano la scena con gli occhi sbarrati mentre i samurai si
raggruppavano perplessi alla porta settentrionale. Nel momento stesso in cui aveva ricevuto il messaggio aveva

controllato i suoi libri contabili per scoprire a quanto ammontava il debito della sua filiale nei confronti di

Meikin. “Siete sempre intenzionato domani a darmi le informazioni di cui ho bisogno, vero?” Shoya, quando...

deve essere una menzogna, deve essere una menzogna...” Un'autentica via di fuga non esisteva, non c'era modo

di assumere un'altra identità o di ricrearsi un'esistenza altrove, il Giappone era troppo ben diviso in

compartimenti stagni. Si illuminò a quel pensiero perchè amava i segreti e il gioco della vita. Quando Meikin

sarebbe stata uccisa dal principe Yoshi, o anche qualora fosse riuscita a sfuggire alla trappola, la banca ne

avrebbe comunque ricavato un profitto.

“Noi... noi non conosciamo ancora... non conosciamo ancora tutti i dettagli dell'accaduto, signora. Molto

spiacente, ma ritenete possibile che la signora Koiko facesse parte del complotto?” le domandò affondando di

più il coltello nella ferita per il puro piacere di farla soffrire. “Che genere di informazioni?” Superato lo

sconcerto iniziale, Meikin si stava concentrando per cercare una via di scampo nel caso Yoshi sospettasse di lei.

Koiko poteva averla denunciata, o lui disponeva addirittura delle prove che entrambe sostenevano sonno-joi e

gli shishi e conoscevano Katsumata. “Potrebbero andare meglio. Come sempre.” “Che piacere vederti, Raiko-

chan” disse Meikin con un sorriso, inginocchiandosi di fronte all'altra. “E' da troppo tempo che non ci vediamo.”

In quanto mama-san della Casa del Glicine, Meikin era la padrona del contratto di Koiko ed era andata a trovare

Raiko nel suo appartamento privato. Sì sentì venir meno e premette entrambe le mani contro le tempie.

Accettando l'invito di Raiko aveva sperato proprio in qualcosa del genere. “Prima sakè, prego.”

Persino la signora Lunkchurch e la signora Grimm si avvicinarono allegramente per congratularsi con i novelli

sposi. Era stato davvero negligente? Non proprio, aveva pensato all'epoca McFay come la maggior parte della

gente: le tempeste in quella stagione dell'anno scoppiavano improvvise, si era trattato di uno sfortunato
incidente. A tramonto la notizia si era diffusa in tutto l'Insediamento, la Città Ubriaca e lo Yoshiwara. “Lo farei

se Norbert si scusasse.” “Grazie a tutti gli dei ricchi e poveri sono riuscita a sposarla bene con un goshi, così i

suoi figli saranno samurai. Sì sentì venir meno e premette entrambe le mani contro le tempie. “Struan deve

redigere immediatamente un testamento conforme al codice napoleonico, occupatevene! Dio solo sa quali

sporchi trucchi cercherà di giocare sir William a favore o più probabilmente contro queste nozze e qualunque

cosa dica, la nostra posizione sarà questa: il matrimonio è legale. Tuttavia dobbiamo insistere perchè si conformi

alla legge francese! Mandate a chiamare padre Leo, celebrerà una cerimonia come si deve la prossima

settimana... Mon Dieu, guardate quei cretini!” Angélique e Struan erano stati travolti dalla folla. Con crescente

difficoltà cercavano di aprirsi un varco tra gli uomini che si protendevano per baciare la sposa, come era nel loro

diritto, e quelli che cercavano di trattenerli. Nel momento in cui aveva saputo del matrimonio tutte le tessere del

mosaico erano andate al loro posto e aveva trovato una spiegazione alla vicenda dell'ammiraglio, della lettera al

“Guardian”, dell'annuncio della sera prima e persino della data e dell'ora del duello. Ti ho avuta e adesso

nessuno ti porterà via da me...” C'erano stati abbracci e lacrime appassionate. “Perché no?” Phillip era

indignato. “Namu Amida Butsu! Koiko? Koiko è morta?” Meikin la fissò per qualche istante senza vederla, gli

occhi velati di lacrime, poi perse i sensi.

Non aveva dato alle due donne il secondo foglietto che era rivolto solo a lui e diceva, in codice: L'assassino era

una donna, Sumomo. Si ritiene che Koiko fosse implicata nel complotto e dopo essere stata ferita dallo shuriken

è stata decapitata dal principe Yoshi. Terminato il pranzo, congedate le cameriere, Raiko riempì due tazzine con

il suo miglior brandy. “Alla salute e al denaro!” Si preparano alla guerra, vero?” Appena pronunciate queste

parole si rese conto che lo sguardo di Meikin era diventato duro come la pietra fissandosi per un istante su

Raiko, la quale a sua volta era arrossita. Ah, pensò allegramente, lo sanno già, e come potrebbe essere
diversamente se vanno a letto con gli odiati gai-jin! Per tutti gli dei, se gli dei esistono, il Gyokoyama deve

essere messo al più presto al corrente di tutto quello che sanno. “Grazie, tai-pan. Posso congratularmi?”

“Comportatevi bene, fate spazio alla signora!” La folla obbedì e Struan riuscì a ricongiungersi a lei. “Tutto bene,

Angel?” Com'è ironica la vita, pensò lo shoya, chissà che cosa avrebbero pensato quelle due donne se avessero

saputo perchè il Gyokoyama era così forte? Uno dei segreti del loro zaibatsu riguardava il fondatore, anzi la

fondatrice, una donna di genio, una mama-san. Nel momento in cui aveva saputo del matrimonio tutte le tessere

del mosaico erano andate al loro posto e aveva trovato una spiegazione alla vicenda dell'ammiraglio, della

lettera al “Guardian”, dell'annuncio della sera prima e persino della data e dell'ora del duello. A tutto ciò

bisognava sommare la sua relazione con Furansu-san, e quello che da lui aveva imparato sui gai-jin,

paradossalmente fonte della sua ricchezza e al tempo stesso nemici della loro sacra terra degli dei “Che genere

di informazioni?” “E Hinodeh?” domandò Meikin che era proprietaria di metà del suo contratto. Quando

Hinodeh si era recata da lei le aveva trovato una sistemazione presso una cugina, la mama-san di un'altra casa di

sua proprietà.

Potrebbero piacerti anche