Ludwig Andreas Feuerbach (1804 1872) stato un filosofo tedesco tra i pi influenti critici della religione ed esponente della

la sinistra hegeliana. Per la critica della filosofia hegeliana (1839) In questo scritto egli afferma che non possibile considerare come assoluto un singolo sistema, neppure quello hegeliano, Ogni filosofia il proprio tempo espresso in concetti. Nell'epoca futura passato. anche la filosofia hegeliana apparir allora una filosofia del

l'unica filosofia che inizia senza preconcetti quella che pone totale libert di pensiero e che capace di mettere in dubbio anche se stessa. Feuerbach giunge a comprendere che la filosofia di Hegel teologia filosofica in cui l'essenza umana alienata nello spirito assoluto, ossia nel pensiero. ESSENZA DEL CRISTIANESIMO Feurbach ritiene che la religione abbia un contenuto positivo che consente di scoprire quale sia l'essenza dell'uomo. L'infinito infatti esprime l'essenza dell'uomo. L'uomo avverte la propria insicurezza e cerca la salvezza in un essere infinito, immortale e beato, cio in Dio. Dio dunque l'oggettivazione ideale dell'essenza dell'uomo. La religione appunto l'oggettivazione dei bisogni e delle aspirazioni dell'uomo e in cui tali aspirazioni si trovano pienamente realizzate. Nella religione l'uomo a fare Dio a propria immagine e somiglianza attraverso un processo psichico di assolutizzazione dell'umano. Non Dio che crea l'uomo, ma l'uomo che crea l'idea di Dio afferma Feuerbach. Feuerbach ne conclude che la religione la prima, ma indiretta coscienza che l'uomo ha di s. Secondo Feuerbach, la vera colpa del cristianesimo nei confronti del genere umano l'aver condotto alla fuga dal mondo, al sacrificio e alla rinuncia, e in ultima analisi alla spogliazione delle qualit umane a favore di Dio (alienazione). La filosofia si assume il compito di liberare l'essenza dell'uomo e le sue infinite possibilit dalla sua alienazione religiosa. TESI PROVVISORIE PER LA RIFORMA DELLA FILOSOFIA, PRINCPI DELLA FILOSOFIA DELL'AVVENIRE Il compito dell'et moderna consistito secondo Feuerbach, nella trasformazione e

dissoluzione della teologia in antropologia. Feuerbach sviluppa cos un'antropologia filosofica che scava nella coscienza dell'uomo per scoprire le origini del senso del divino. La filosofia dell'avvenire, in quanto antropologia, deve partire dal vero soggetto. Esso l'uomo in carne e ossa, mortale dotato di sensibilit e bisogni: in questo consiste l'umanesimo di Feuerbach. Occorre dunque partire dall'intuizione sensibile perch veramente reale solo ci che sensibile. il sensibile non ha bisogno di dimostrazione, perch costringe subito a riconoscere la sua esistenza. In questa prospettiva, la natura non si trova pi ridotta a semplice forma estraniata dello spirito, come avveniva in Hegel, ma diventa la base reale della vita dell'uomo. Si apre cos la possibilit di una nuova filosofia, IL SENSUALISMO: in essa superata ogni scissione tra uomo e mondo, corpo e spirito. Solo dalla sensibilit deriva il vero concetto dell'esistenza: infatti, solo ci che piacevole o doloroso modifica lo stato dell'uomo e mostra che qualcosa esiste o manca. L'uomo singolo non ha in s l'essenza totale dell'uomo, come unit di vita, cuore e ragione; tale essenza contenuta solo nella comunit, ossia nell'unit dell'uomo con l'uomo, fondata sulla realt della differenza tra io e tu. In questa prospettiva, l'amore diventa la realizzazione dell'unit del genere umano. IL MISTERO DEL SACRIFICIO O L'UOMO CI CHE MANGIA Esiste un'unit inscindibile fra psiche e corpo, per pensare meglio dobbiamo alimentarci meglio. Il cristiano vede nel miracolo l'opera di Dio, ma il miracolo detto cos perch non conosciamo le leggi fisiche che hanno prodotto il fenomeno. Tutti i popoli in principio sono religiosi, ma poi acquistano coscienza e si disalienano. Il compito degli scritti di Feuerbach, come egli stesso afferma, di abbattere le illusioni e i pregiudizi del presente, traendo la filosofia da quello che egli chiama il regno delle anime morte per reintrodurla nel dominio delle anime vive, radicalmente legate al corpo e alla sensibilit.